"Per un nuovo sistema di difesa" dibattito organizzato nell'ambito della Festa nazionale de "l'Unita'" '95 (Reggio Emilia, 25 agosto-18 settembre)

Esatto generale Domenico corruzione
Kalac
Ringrazio pure l'onorevole Maurizio Gasparri coordinatore dell'esecutivo politico Alleanza nazionale
è presente con noi Pietro Folena che è responsabile
Dell'area giustizia del PDS
E Giulio Marcon che portavoce dell'associazione parla parte
Il tema di questa sera è un tema di estrema attualità direi
Per un nuovo sistema di difesa e di attualità anche alla luce di recenti avvenimenti
In Bosnia
In Serbia
Conduce il dibattito di questa sera Paolo Liguori che è direttore di Studio aperto di Italia uno al quale io cedo subito la parola per iniziare la discussione sì
B e mi sembra che quest'anno il tema centrale del festival di questo Festival dell'Unità sia molto interessante perché propone ogni sera un tema sei per quello che ho seguito in questi giorni per quello che ho visto e su questo tema
Un confronto in campo aperto non in campo aperto si intende un confronto come quello di questa sera che vede un Ministro della Difesa un rappresentante di associazioni pacifiste storicamente sempre sempre in conflitto con le istituzioni della difesa del paese per molti motivi adesso cercheremo i talebani e poi i rappresentanti di due forze politiche che anche loro storicamente nel nostro paese hanno avuto sulla difesa e su altri temi posizioni del tutto diverse che oggi rappresentano un po'due posizioni
Programmatica sulle quali gli italiani vengono chiamati a scegliere
Di volta in volta ove e in Parlamento verranno chiamati a scegliere magari addirittura nel corso di una campagna elettorale alla questa è un'occasione eccezionale non lavora i perde sia per il tema che è delicato è importante
Sia per
Il momento
Perché noi non discutiamo di una questione come la difesa in un momento Pacifico in un momento normale ma discutiamo in un momento purtroppo normale perché ci siamo abituati anche a queste ormai in un momento in cui a pochi chilometri da qua quattro cinquecento chilometri in linea d'aria c'è un conflitto aperto da molto tempo e che vede proprio in queste ore l'intervento
Della NATO dell'Alleanza atlantica della quale l'Italia fa parte l'intervento possibile o probabile delle nostre forze armate e parlo dell'aviazione militare italiana
E il nostro intervento già ora in funzione di alleati ma anche di appoggio logistico per questa missione quindi anche questo conflitto che ha diviso l'opinione pubblica in questi anni
Potrebbe dividere il Paese e già potrebbe dividere il Paese in un giudizio quindi noi stiamo discutendo della difesa in questo contesto non vorrei che si perdesse di vista però vorrei anche se possibile a stare al tema
Si parla del nuovo sistema di difesa onestamente lo dico per me non so per quanti di voi è lo stesso io prima di parlare del nuovo sistema di tesa a fare il punto sull'attuale sistema di difesa mi sembra
Non so a occhio e croce
L'Italia dispone di un efficiente sistema di difesa oggi il ministro credo che sia il primo che possa fare il lo stato della situazione brevemente per poi magari replicare alle cose che verranno dei
Intanto
Vorrei prima di ogni cosa ringraziare
Il l'onorevole Folena che adesso è stato un colpo molto di questo avvio avvenuta qui a Reggio Emilia ha partecipato alla festa dell'Unità
Lo ringrazio perché già fin dalle prime battute dal primo contratto
Questo corso generoso Corviale simpatico Plauto che naturalmente mi lusinga
No perché mi aspettasse che mi mi fischia stesse ma perché non sono abituato a questo genere di attivi di cose voi sapete che ho un trascorso di militare quindi forse sono più abituato agli squilli di tromba che non agli applausi ma sta di fatto che anch'io ho le mie debolezze e quindi il fatto di essere apparve regge meglio alla festa dell'Unità in una circostanza nella quale come ha già ricordato dottor Liguori
Son venute maturando nel tempo molte cose alcune delle quali per esempio hanno come risultato questo fatto che un minimo di un governo tecnico e si merita
A una festa realizzarsi applaudito è però la cosa che mi lusinga e mi rallegra e di questo vi sono calcolerà
è adesso abbandoniamo i complimenti diamo retta pubblichiamo a l'invito del moderatore cioè quello di tracciare se possibile molto rapidamente
Spero di non dilungarmi troppo il quadro di situazione attuale
La domanda è stata se non ricordo male qual è la situazione delle nostre forze armate oggi se si tratta di forze armate adeguate oppure Dorsey siamo come cittadini italiani
Possiamo essere tranquilli delle forze armate di cui disponiamo
Allora le forze armate italiane al momento sono il risultato di un'operazione lenta costante metodica progressiva che si è sviluppata in oltre cinquant'anni
Dalla fine del secondo conflitto mondiale fino al ai giorni nostri
E che era finalizzata a tutt'altri obiettivi che non quelli coi quali dobbiamo misurarsi oggi intendo dire che la caduta del muro di Berlino parlo del mille novecento ottantanove sembra già un evento così alle moto così lontano da noi invece son passati tutto sommato pochi anni ha messo fine a a un tipo di contrapposizione per la quale all'Est come all'ovest c'eravamo preparati
Ad affrontare
Per fortuna non è mai accaduto ad affrontare uno scontro diretto fra due protagonisti di due ideologia due mondi due modi di concepire la vita e così via
Ecco tutto questo aveva visto l'Italia schierata da una certa parte
E aveva visto l'Italia come protagonista di una parte di quel Complesso di responsabilità che riguardavano un po'tutta l'Alleanza Atlantica
Questo nostro essere in buona compagnia diciamo così
Per un verso c'aveva dato coraggio e aveva consentito a tutti noi di poter godere di una serie di vantaggio di privilegi se vogliamo
E cioè l'ombrello nucleare che non era nostro
L'ombrello Atlantico che era costituito da una serie di Paesi ciascuno con il proprio contributo di partecipazione fatto di forze armate
Che via via hanno trovato modo di integrarsi per oltre quarant'anni il tutto proiettato ad un proposito che era quello di premunirsi contro eventuali aggressioni dall'ex la caduta del muro di Berlino ha messo per fortuna fine a questo tipo di contrapposizione
Ricorderete tutti credo
I diciamo l'esplosione di di gioia
E di tranquillità che in qualche modo si era diffusa un polo
Da parte di tutti
Immaginando che a partire da quel momento ecco caduto il grande incubo della contrapposizione ma senza che poi era un incubo nucleare e non è un incubo da poco
Tutto questo essendo finito
Potesse farà apparire come possibile una vecchia utopia che era quella di della decadenza della necessità di tenere in piedi delle strutture militari
E coloro gli addetti ai lavori io oramai sono talmente vecchio da potermi collocare fra di loro cioè addetto ai lavori ero già nel mille novecentottantanove anche in una veste diversa
Un po'per spirito di conservazione
E cioè coltivando il proposito di continuare a ricercare rivendicare una propria identità una propria funzione un po'perché da tecnici veramente si credevano
Fin da allora avevano già immaginato che le cose non sarebbero state così rose come i più ottimisti potevano immaginare
Il proposito dei tecnici io a quell'epoca apparteneva a questa categoria
Fin d'allora
Avevano messo in guardia
Sull'idea del mettiamo fiori nei vostri cannoni o abbandoniamo del tutto ogni capacità reattiva ogni capacità di difesa
E semmai avevano proposto di rivedere il quadro strategico globale vedere in che misura in questo quadro strategico il nostro Paese potesse collocarsi quali potevano essere i rischi
Le possibile avventure alle quali il Paese poteva essere esposti la Venere e predisporre uno strumento militare che momento i passi da quello che era il patrimonio disponibile in quel momento potesse essere adeguato alle nuove sfide ai nuovi alle nuove esigenze della di qui nasce il proposito di di vedere il modello di difesa e di creare un nuovo modello
Non potevo difesa che teneva conto certo di queste necessità dei tempi cambiati del quadro strategico generale mutatis Ivo dei primi segnali di rischi che si potevano intravedere e nel mondo l'allargamento degli orizzonti che non era più limitato per quello che ci riguardava in particolare ricorderete almeno quelli che seguivano questi problemi
Che noi eravamo tutti proiettati sulla soglia di Gorizia qualcosa che somigliava un po'evocava addirittura la prima guerra mondiale
Bisognava esponenziali Zanzi non è una dose dispone in sei stazione avevamo già vissuta
Proprio nel colloquio e nelle integrazione la collaborazione che eravamo riusciti a stabilire a livello NATO con altri partner europee ma bisognava fare un passo in più cioè bisognava allargare i nostri orizzonti che non erano solo orizzonti di interessi che pure esistono ma proprio orizzonti di sensibilità se così vogliamo di ieri
E immaginare cercare di prefigurare quali potevano essere le esigenze che in termini di strumento militare l'avvenire ci avrebbe posto
è stato un lavoro che
Già di per sé abbastanza difficile anche per il fatto che come dicevo
I propositi al riguardo non erano sincroni
Erano molti ancora ritenere che fossero dei visionari coloro che continuavano a immaginare che anche in avvenire
Sarebbe stato necessario dover disporre richiesto lo strumento militare quelli già il solo fatto di dire che anche la Venere nonostante la caduta del muro di Berlino
Vedrete che ci sarà bisogno di avere uno strumento militare il più efficace possibile già solo dire questo
Poteva apparire sospetto
E in parte forse lo era
Sta di fatto che oltre a queste difficoltà ce n'erano altre nel senso che il nostro Paese e stava attraversando una crisi economica che oltretutto non si è ancora esaurita
Che tutto poteva assecondare tranne il proposito di dar luogo ad un'operazione di trasformazione che sempre l'operazione oltretutto costosa otto che è faticoso e quindi accettare dei costi
Semmai la tendenza ad un'altra era quella di assecondare l'idea che gli strumenti militari sarebbero stati per l'avvenire inutile e quindi proprio attraverso questa convenzione utilizzare i bilanci della Difesa per soddisfare esigenze di Ricupero di quattrini di cui il Paese aveva ed ha tuttora tanto bisogno
Dell'ambito di questo difficoltà comunque è nato e dopo dello di difesa con queste limitazioni con questi vincoli modello di difesa
Che essendo l'oggetto della discussione di questa sera io non vorrei esaurire del tutto perché altrimenti non sapremmo più di cosa parla si
Sì grazie ministro
Sembra sembra messo a fuoco bene dal ministro il problema non c'è più grande confronto tra i due blocchi però l'Italia non potrà esimersi dall'intervenire magari in brevi piccoli conflitti limitati coinvolto nel nostro Paese come altri che coinvolgono la pace nel mondo come sta come si sta discutendo adesso anche le confezioni exit usare non potranno avere un suo modello di difesa bene può iniziare da questa messa a fuoco il dibattito ringrazio il ministro e io inizierei dibattito senza dubbio adesso
Girando la palla a Maurizio Gasparri e lui è stato Maurizio Gasparri esponente di Alleanza nazionale è stato sottosegretario agli Interni però si intende di questo bel difesa già sentito spesso occuparsene se ne occupa stasera è qui
In una duplice veste per discutere di questo problema però non nascondiamocelo anche per aprire a tutto campo un confronto di opinioni molto largo è il primo esponente di Alleanza nazionale che viene a Reggio Emilia la festa dell'Unità se il ministro ha sottolineato
Con piacere gli applausi per militare si ritrova Persia nega diciamo pure in questo Festival c'è stato un grande sforzo per aveva tutte le opinioni e bisogna che
Gasparri dica la sua sul modello di difesa ma anche due parole insomma perché tutti
Se l'aspetto
Innanzitutto anch'io ringrazio per l'invito ringrazio Pietro Folena che me lo ha rivolto ovviamente a nome della organizzazione organizzazione vasta che impegna migliaia e migliaia di persone
E credo che al di là di quello che diremo questa sera sul modello di difesa e di una delle cose che probabilmente per molti aspetti non saranno condivise sì è importante questo dialoga questo confronto il fatto di essere il primo esponente di Alleanza nazionale altri
Ce ne saranno nei confronti sicuramente ancora più importanti almeno parlo per quanto riguarda l'autorevolezza degli esponenti di Alleanza Nazionale di quello di questa sera
Io credo che sia un fatto positivo
Perché questo problema come molti altri vanno affrontati
Soprattutto con tutto rispetto per il ministro che io stimo perché sicuramente tra tutti i tecnici e sicuramente una persona che viene con una grande competenza ricoprire questa responsabilità in una fase peraltro molto delicata l'Italia si trova bene o male coinvolta in una situazione di grave profonda tensione quindi il ministro della difesa in questi giorni in queste ore è chiamato a gestire scelte delicate e difficili
Per evitare che l'Italia da un lato subisca un coinvolgimento superiore a quelle che possono essere le sue volontà ma anche che resti inerte di fronte a una tragedia che tutti ci tocca però ecco credo che ci siano anche le responsabilità delle grandi forze politiche oggi rappresenta una forza politica che ha sicuramente un ruolo ci saranno prima o poi lezioni vincerà l'uno o l'altro schieramento
Dobbiamo abituarci una democrazia matura con due poli condonare che si confronti e quindi io credo che in questo senso l'invito fatto alla festa de L'Unità oggi a me poi ad altri esponenti successivamente anche al Presidente l'alleanza nazionale segna anche in qualche modo un passaggio ulteriore verso quella democrazia matura che tutti dobbiamo realizzare in cui non ci siano pregiudizi ci sia un dialogo un confronto non per apparire tutti uguali perché credo che oggi sia il PDS da un lato che Alleanza nazionale dall'altro si trovino nell'occhio del ciclone perché caso ma veniamo accusati per questa corsa che il maggioritario comporta cercare i voti gare di centro siamo un po'tutti in qualche modo costretti a questa tecnica
Sembra che siamo tutti uguali
Noi non siamo tutti uguali abbiamo storie diverse ma la democrazia è il confronto e il ritorno alla politica e credo che di Bati di come questo servono a riportare la politica anche su questioni di questa natura con l'ausilio di tecnici anche perché stiamo vivendo un momento
Non brillantissime non sono contento che venga un signore dalla Germania decidere chi deve governare l'Italia italiana governo quello che gli elettori vogliono quello che la democrazia esprime
Ma chiusa questa premessa
Io ritengo che su questo problema ci siamo una sincerità da dover esprimere noi riteniamo che l'Italia non possa privarsi di uno strumento militare
Non lo diciamo questo diciamo bellicistica perché vogliamo le guerre noi riteniamo che quello che c'è scritto la Costituzione sia giustissimo lo sottoscriviamo l'Italia ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie però questo principio non è stato sottoscritto da Karadzic per esempio da tanti altri personaggi che nel mondo usano la forza e la violenza
Di dare negli ultimi quindici anni si è trovata al centro di molte dice in Libano il Golfo
La Somalia in qualche maniera ex-Jugoslavia non siamo direttamente presenti poi ognuna di queste vicende si è discusso era giusto non era giusto andare nel Golfo era giusto o meno andare nel Libano però l'Italia in qualche modo ha partecipato con governi diversi con fasi diverse
Questo dimostra che non possiamo privarci di uno strumento militari io ritengo rispondendo all'interrogativo
Iniziale di Liguori che l'Italia abbia oggi lo strumento militare carente vediamo da molto tempo che sia necessaria qualità più che quantità
Abbiamo lo strumento militare pletorico molto numeroso riteniamo che un modello quanto meno visto meno leva più professionisti e in prospettiva una struttura tutta di professionisti e volontari sia la soluzione migliore un tempo soprattutto da sinistra si contestava
Un esercito volontario di professionisti perché si temeva una sorta di monade chiusa una struttura avulsa dal contesto sociale pericolosa per la democrazia io oggi credo che l'Italia non possa temere da questo punto di vista che poi servono soluzione vista transitoria ci sono posti ci sono problemi ce ne rendiamo conto ma io ritengo che anche il problema dello di azione di coscienza che sottende questo dibattito sul quale non siamo d'accordo sarebbe gran parte risolto riducendo progressivamente e in prospettiva abolendo l'obbligo della le perché la legge che ne stiamo facendo perché diciamo che è sbagliata perché di fatto equiparando completamente il servizio militare quello civile far sì che molta gente se fosse approvato questo testo che è stato contestato
Non solo dei vertici militari ma con molto garbo anche dal ministro Corcione che essendo un ministro tecnico in un governo tecnico ovviamente affrontato sempre con equilibrio ma anche con chiarezza questo dibattito farà sì che nella prospettiva molti giovani faranno il servizio civile
Perché saranno sullo stesso piano il servizio civile con quel testo approvato dal Senato
Si può svolgere la città dove si sceglie della struttura che si sceglie che che va a fare il militare lontano da casa se può fare un servizio civile è un tradimento anche del principio della vera obiezione del volontariato sociale
Che deve essere una scelta esistenziale di coscienza
Se diventa un modo per sottrarsi all'obbligo di leva si tradisce anche la vera natura della lira obiezione di coscienza o dalla lira spinta verso il volontariato che deve nascere da una scelta interiore individuale non perché uno fa il furbo dice non faccio il militare di travestito da obiettore o da volontario sociale questo io credo che dovrebbe essere a cuore anche per tutti coloro che hanno vissuto sulla loro pelle
Scelte difficili che noi non condividiamo ma che rispettiamo anni fa quand'era vietata questa scelta c'è gente era andata in carcere che ha pagato un prezzo sicuramente sono persone che quando rischiano qualcosa per loro idee è una testimonianza che dobbiamo rispettare allora noi abbiamo detto e l'ho detto più volte anche nelle commissioni i parlamentari che si occupano di questo ne abbiamo parlato pubblicamente anche in televisione con Folena
Prendiamo un attimo le bocce parliamo del nuovo modello di difesa e concludo
Questo primo intervento perché secondo noi con un modello misto tendenzialmente professionale si risolve anche questo problema dell'obiezione chi non vorrà svolgere un servizio non lo svolgerà si dedicherà come è giusto che sia ad attività sociali che devono nascere da una scelta e non da una furbizia per sfuggire a un obbligo dire ma poi mi pare che l'Italia debba tener conto che lo strumento militare di qualità più addestrato più efficiente
Più basato su tecnologie che su pletoriche quantità di oli sia indispensabile
Da sinistra si è chiesto con più fermezza che da destra un intervento nell'ex Jugoslavia noi siamo stati un po'più prudenti perché riteniamo che ci siano molte implicazioni difficoltà situazioni storiche passate però ci rendiamo conto che in un quadro internazionale l'Italia non possa rimanere a guardare
Sappiamo anche noi che a Sarajevo e altrove obiettori volontari sociali stanno operando per la sicurezza di quei cittadini per la solidarietà però abbiamo visto in queste ore che per bloccare l'assalto a Sarajevo si sono dovuti levare in cielo degli aerei Donato che con la forza hanno cercato di lanciare dei segnali quindi a volte esisteva forza come strumento di difesa dei più deboli di diritti
Il Pontefice che all'epoca dalla guerra del Golfo e buon atteggiamento diverso ha parlato
Di una guerra giusta e che non è nemmeno legato a motivazioni religiose perché i bosniaci che oggi sono sotto mentite sono in gran parte di religione musulmana e quindi un atteggiamento del Pontefice che va al di là della stessa fede religiosa
Lo stesso Sofri credo che qui ci sia stato pochi giorni fa leggevo sui giornali oggi in maniera forse do lettura più empatica di quanto possa sostenere io ha difeso le ragioni di un intervento con un dibattito reale non so se contestato o meno e allora io dico
Come hanno scritto Lucio Colletti su quelle della sera durante quest'estate
Una nazione che fa meno delle strutture di difesa non è più uno stato Barbara Spinelli sulla Stampa la forza purtroppo è un fatto che può non piacere ma in qualche momento nella storia può diventare una soluzione quando si tratta di usarla difesa dei deboli di chi viene massacrato non per affermare il proprio primato nei confronti di altre nazioni a ledere i diritti altrui
E quindi anche il tema e concludo su questa riflessione la difesa il ruolo internazionale dell'Italia che oggi esposta a qualsiasi rischio voi prima ringrazio ed applaudito quando ho citato quella esperienza recente venuto il cancelliere tedesco posare simpatico meno ma riteniamo che l'Italia debba decidere poverino di Collalto essa chi governa non vi era un signore autorevole con un Paese robusto alle spalle a dire bene questo governo vada avanti non spetta a lui deciderlo
Però questo nasce anche dalla debolezza complessiva dell'Italia
Lo strumento militare di qualità non per aggredire ma per partecipare una politica internazionale una politica estera su obiettivi di pace ma che a volte si difendono anche con la forza e non solo con le parole
Perché giusto portare viveri medicinali coperte bambini di Sarajevo ma qualcuno deve impedire che dalle colline vengano bombardati quelle persone quei bambini quelle famiglie e questo non può avvenire solo con le parole o solo con i medicinali
E questa è una realtà drammatica allora e concludo davvero voi anche come entità nazionale non so punto chi dovrà governare questo Paese nel futuro c'è una fase di passaggio turbinoso a difficile però si stanno formando dei poli delle classi dirigenti diverse
Il problema della nazione giorni fa Gian Enrico Rusconi sulla stampa lo poneva anche alla sinistra
Beh dobbiamo porci anche il problema di prendere una entità nazionale
Non fu un nazionalismo aggressivo nei confronti degli altri ma una nazione che nel contesto internazionale
Possa essere rispettata posto a svolgere il suo ruolo lo faccia con le armi della solidarietà della pace ma in qualche caso anche con la capacità di farsi carico se siamo la quinta o sesta o quarta potenza non so
A quale punto dalla classifica oggi ci troviamo del mondo dobbiamo farci anche noi carico della parte che ci compete discuteremo nelle nostre istituzioni nel Parlamento se è giusto fare questo o quello ma quando si decide la neve nelle strutture gli uomini le donne le persone
Che possano affermare il diritto la pace quand'è necessario anche qualche volta drammaticamente con la forza grazie
Ci sono
Ci sono almeno due provocazioni alle quali è interessante e utile che risponda subito Magrone
La prima magro rappresentante associazioni per la pace le associazioni pacifiste la prima è questa ultima insomma affermazione sui giornali di oggi sarà sui gemelli di domani anche da parte di autorevoli voci la forza può servire a difendere i deboli non è detto che la forza debba per forza servire ad opprimere la forza può servire a difendere i più deboli quelli che non hanno nemmeno la possibilità di farlo da soli
è vero non è vero
Seconda provocazione Gasparri ha ritirato fuori è un discorso che era già stato fatto nella piega burocratica di molte leggi sull'obiezione si nasconde qualcosa che non c'entra nulla con la scelta morale o di coscienza
Ma può significare scelta di comodo secondo me vale la pena anche di parlare di questo
Quando si parla di questi e di difesa vorrei aggiungere prima di passare ad una maga una testimonianza però di carattere personale per equilibrare questo discorso è vero che ci può essere un discorso di comodo dietro l'obiezione è vero però che oggi a Sarajevo le forze armate
E ieri stanno arrivando laddove laddove quando sembrava che tutti dicevano che non era possibile farlo tanti obiettori di coscienza e tanti pacifisti erano già arrivati completamente disarmati
Vi assicuro portando aiuto
Quindi bisogna tener conto anche di questo magro
Ma tanto diciamo fare una piccola provocazione anch'io insomma mi sembra
Come posso dire
Sono un po'stupito lancia una anche da questo infervora mentre l'onorevole Gasparri sulla dicendo all'ex Jugoslavia Sarajevo della bosniaca quando il suo partito
Si è presentato alle elezioni del marzo del novantaquattro chiedendo voti gli elettori con un programma in cui si chiedeva l'annessione dell'Istria Dalmazia di Fiume
Ora io mi chiedo con quale faccia con quale faccia ci vuole avere dizione
Una posizione di responsabilità nazionale di promozione della pace di cooperazione in questo Roma martoriata dalla guerra con queste posizioni politiche su questo io le chiederei di fare un attimo di autocritica so che come partito vede anche cambiato posizione meno male che altrimenti sarebbe stato un elemento di ulteriore tensione con questi Paesi che sono
Più sono a noi hanno i vicini
Ricordava Liguori che noi siamo presenti ormai da molto tempo ricordo che sono migliaia di pacifisti due vettori che sono andati in Bosnia nel sito sbaglia non sulla porta dell'ultima promuove iniziative di pace
Siamo arrivati dove l'ONU non è arrivato siamo arrivati dove i Paesi occidentali non sono arrivati
Questo nostro diciamo ruolo questa nostra diciamo iniziativa
A come lo stile ci ha permesso di capire una cosa che di fronte a questo nuovo tipo di conflitti che sorgono non solo in Europa ma in tutto il resto del mondo in queste guerre dove c'è una forte componente anticivile nazionale etnica
è necessario che la comunità internazionale non risponda isolatamente con le politiche nazionali qui c'è un altro insegnamento che viene dal dopo ottantanove da quel quadro che il ministro Corcione faceva
Ma è necessario rafforzare tutti gli strumenti di intervento internazionale e noi diciamo principalmente le Nazioni Unite che devono essere democratizzare riformate
E potenziale perché certo quello che hanno fatto in Somalia e anche i limiti dell'operazione in Bosnia testimonia che una riforma che vanta una democratizzazione sono necessarie
Il potenziamento di queste forze di queste tre istituzioni deve anche prevedere la capacità dell'ONU attraverso mezzi adeguati e di poter difendere i diritti delle popolazioni civili di poter difendere il mandato dell'ONU censita di poter rispondere in modo tale la fare in modo che la pace possano essere diciamo possano essere instaurato in quei in quel territorio ed è questo diciamo il banco di prova che noi credo abbia un al dopo del dopo mille novecentottantanove cioè come rispondere alle sfide delle nuove guerre non aggiungendo armi alle armi non aggiungendo guerra la guerra
Ma promuovendo promuovendo una politica di prevenzione delle guerre dei conflitti promovendo strumenti di intervento gli organismi internazionali volti ad arginare affermare questi questi conflitti fermando i mercanti di morte che ancora oggi attraverso le armi attraverso la vendita e la distribuzione delle armi hanno permesso che un conflitto come quello in ex Jugoslavia continuasse noi naturalmente cerchiamo di fare la nostra parte cerchiamo di porre
Questi problemi al mondo della del della politica anche attraverso nuovi l'obiezione di coscienza che non capisco perché c'è questo accanimento contro gli obiettori di coscienza
Sono visti come quasi come come posso dire il nemico numero uno perché ha una parte di chi vuole in qualche modo forse impostare in modo diverso
L'adeguamento dello strumento militare in questo in questo Paese si tratta di giovani in gran parte che si ergono la l'obiezione di coscienza come
Una lusso dire una testimonianza di pace e di solidarietà di aiuto agli altri quanti sono questi giovani che aiutano gli handicappati che intervengono in progetti di solidarietà di animazione sul territorio e si tratta di una risorsa voglio dire che è utilizzato in tutti in molti paesi europei
Forse
Dovreste saperlo sono decine di migliaia di obiettori che fanno questo servizio in Germania sono decine di lui di migliaia gli obiettori che sono impegnati in Spagna che sono impegnati in Francia che sono impegnati in Paesi dell'Unione europea con i quali noi ci sediamo a tavolino
E con i quali diciamo siamo
Impegnati nell'opera di una costruzione di però qua Europa democratica ebbene io credo che riconoscere questo diritto fondamentale riconosciuto a Parlamento europeo dalle Nazioni Unite tanto i due organismi internazionali sarebbe un gesto è un atto di civiltà di civiltà per questo Paese abbiamo una legge vecchia una legge che deve essere cambiata che deve essere riformata
Io credo che sia un gesto di civiltà democratica fare in modo che questa legge che in discussione da molti anni in Parlamento venga venga approvata
E credo anche che noi dobbiamo e su questo chiudo per rispondere così anche a tutte le questioni che poneva Liguori
Credo che di fronte diciamo a alla sfida di questi anni noi pensavamo che dopo ottantanove arrivasse un perito di pace invece arrivata ancora primo lentamente la guerra dobbiamo promuovere e farci carico della promozione di una cultura di pace
Dobbiamo farci carico di sconfiggere il bellicismo che ancora è così predominante in tanti Paesi del mondo per fare questo abbiamo bisogno di rafforzare le istituzioni internazionali ma soprattutto di promuovere ripeto una cultura i pace dal basso che prevenga i conflitti e costruisca la non violenza la solita tra i popoli
Come strada da percorrere nei prossimi anni
Folena l'altro tema posto da Gasparri con forza e credo che poi sia proprio l'argomento del confronto tra due possibili programmi
E quello della politica
Temi come la difesa probabilmente temi come la difesa come la giustizia temi che fanno riferimento all'unità nazionale sono temi che pure in un Paese nel quale si discute di due programmi diversi i due schieramenti diversi dovrebbero accomunare
Tutte le forze in campo non cioè si dovrebbe essere d'accordo sul fatto che l'Italia dispone di una difesa di una giustizia eccetera
E Gaspare e e poi differenziarsi naturalmente sì gli obiettivi sulle realizzazioni accetta e Gasparri diceva che c'era diciamo vogliamo una piccola provocazione del ministro non lo diceva anche in questo caso agli interlocutori agli esponenti
Di un'area diversa che in questo momento terrà presenti diceva e la politica però che deve fare premio cioè la politica che deve scegliere a nome di tutti e non soltanto i tecnici e non soltanto gli addetti ai lavori allora quale politica per questa difesa quali differenze
Ma intanto diciamo che la scelta di questa sera anche per non eccedere con i complimenti reciproci perché se no poi subito scrivono
Che c'è un'aria di
Nuovi nuove consociazione e che invece io rifiuto
Penso che l'obiettivo di questa sera sia proprio quello di rifare dei temi della difesa della sicurezza una questione politiche
è stata delegata danni ai tecnici
Previo qui dissento da Gasparri
Il se ho capito bene forse anche da qualche cosa che su questo punto ha detto il ministro della difesa
Non è caduta in una zona d'ombra per chi è prevalsa una cultura
Cattocomunista insomma poi Gasparri non esplicitata ma gli articoli a cui faceva riferimento di Colletti anche una sua intervista nel mese di luglio dicevano
Ha prevalso la cultura Catto comunista che si pone l'obiettivo di distruggere gli strumenti militari in quanto tale
Il problema mi pare invece un po'diverso
Le forze armate del nostro Paese vivono una crisi di identità
Prima ancora che strutturale cioè per i soldi che ci sono a disposizione per i mezzi per l'organizzazione interna su questi problemi forse poi avremo il tempo di venire
Per una ragione strategica che invece e su questo sono molto d'accordo con quello che ha detto il ministro
Diciamo ha visto un mutamento radicale
La difesa è stata per più di quarant'anni un pezzo fondamentale delle regole del gioco che regolavano il pianeta
Che regolavano il confronto Est Ovest che regolavano anche la vita politica del nostro Paese
E con la caduta
Del muro di Berlino con la fase nuova che si è aperta non è che è venuta meno la necessità degli strumenti militari
Ma è venuta in campo la necessità di domandarsi domandare a che cosa possono servire in un'epoca nuova gli strumenti militari
Questo è il nodo
è un nodo al quale noi siamo stati chiamati a rispondere ben prima che sul terreno della Teoria dei modelli sul terreno delle esperienze
La difficile tre con i versi tragica vicenda dalla Somalia tragica non per tanto per le forze armate italiane che pure hanno pagato un tributo di sangue doloroso io vorrei anche approfittare di questa serata per ricordare quei ragazzi che in Somalia in quell'anno sono caduti
Ma tragico tragico perché si è dimostrato che le Nazioni Unite e che comunque gli strumenti internazionali a disposizione
Non sono ancora adeguati per rispondere alle moderne esigenze di sicurezza
Negli strumenti di aiuto sociale civile e culturale politico cioè quelli che fanno prevalere la diplomazia l'accordo la ricerca della pace né quando vengono violati in modo grave irreparabile vergognoso
Diritti umani quando vengono uccisi bambini donne vecchi che non si possono difendere neppure quegli strumenti di sicurezza di carattere abilità vedete noi nel nostro Paese abbiamo non è il tema di questa sera una struttura di sicurezza Interna di forze di polizia Gasparri ne sa qualcosa è stato sottosegretario
Per otto mesi al ministero degli interni che diciamo tutto compreso intorno ai trecento
Cinquanta mila uomini
Per cui cerchiamo di dentro anche tutti i vigili urbani del insomma insomma è una una quantità molto simile abbiamo una quantità di uomini ha detto la sicurezza interna grandissimo
Il monopolio della violenza in uno Stato democratico
è deve essere dello Stato
E quegli addetti alla sicurezza debbono servire a garantire che quel monopolio rimanga ma dello Stato si disse qualche anno fa il territorio della Sicilia Calabria la Campagna
In quei territori il monopolio la violenza o l'uso dalla violenza non è più D'Alema dello Stato che lo Stato abdica
Bene a livello internazionale
Quel tipo di sistema che ha garantito non tanto la pace perché stava la pancia del terrore la pace della deterrenza atomica è stata anche un quarantennio di guerre combattute nel sud del mondo con centinaia di migliaia di morti
Ma tuttavia quel modello non se ne è sostituito uno uno nuovo
Allora io credo che il vero problema sia quello di dire con chiarezza che il nostro Paese che l'Italia per la sua parte
Deve mettere al centro di una rinnovata efficacia dello strumento militare il contributo da dare a operazioni internazionali
Laddove
Con le Nazioni Unite con gli organismi internazionali se ne ravveda la necessità
E su questo punto non credo che possiamo dare un contributo qualificato si parla male tanto tante volte le Forze armate italiane parliamone anche dei lati positivi abbiamo delle aree di eccellenza alle forze armate dalle abbiamo alcune
Diciamo segmenti alcuni settori che hanno già dimostrato operativamente sul campo di poter dare un contributo si è parlato di tante aree del mondo io vorrei ricordarle una che più dimenticata forse perché non ci sono stati morti
Che il Mozambico
Dove per volontà del Parlamento nella scorsa legislatura
Il nostro Paese mandò
Mille cinquecento alpini che insieme a le organizzazioni non governative i civili volontari che da tempo operavano in quel paese uno dei Paesi dell'Africa più poveri
Hanno permesso una riconciliazione nazionale che in altri Paesi dell'Africa non c'è stata che ha portato a libere elezioni
E che è stato un grande successo
Uni si dimostra che sempre male un indirizzo che non è quello di andare a bombardare con gli elicotteri le case dei civili come facevano elicotteri americani in Somalia ma invece un indirizzo diciamo consapevole che uscente che come dire vede la eccezionalità dell'uso dello strumento militare però lo sa inserire efficacemente dentro una strategia che è politica economica sociale tutto questo può portare a dei risultati positivi
Allora io credo che noi dobbiamo fare decisamente questa scena
Fare questa scelta vuol dire avviare una fase di transizione il nemico non sono i cattocomunisti Gaspare il nemico che non abbiamo è una sparato una struttura mastodontica pensata per un'altra epoca su cui hanno prosperato diciamocelo chiaramente anche delle fortune elettorali
Dichiara cover nato ma in qualche modo anche del partito da cui ha tratto origine Alleanza Nazionale
Grandi serbatoi diciamo di pubblico impiego in divisa
Applausi per i quali non si è va dato alle a un discorso di efficienza un discorso di qualità a un discorso diciamo così di innovazione
E si quali sicuramente c'è stata una disattenzione più generale da parte delle forze politiche
Ma allora se è questo il punto io credo che noi dobbiamo sapere che nella stagione che si apre dobbiamo saper prospettare anche scelte necessariamente radicali la mia opinione
E non è solo un'opinione personale e che l'Allenby militare come strumento essenziale di funzionamento di uno strumento di questo tipo come cardine in prospettiva
Superata c'è un problema di tradizione e di come si può arrivare a quella prospettiva ma introspettiva e supera Gasparri dice sì noi lo dicevamo
Questo caso il movimento sociale chiedeva un esercito professionale anche in un'altra epoca no ma è proprio questo il punto in un'altra epoca in un altro tempo
In cui c'era la guerra fredda e in cui volenti o nolenti alle stesse forze armate del nostro Paese ha rassegnato anche un compito non voglio dire interno in senso troppo stretto
Il fatto che l'esercito la marina la tematica la forza armata avesse un carattere di popolo è stato sicuramente una delle condizioni di quella singolare il PAI italiana che ha permesso lungo la cortina di ferro in una zona di grande esposizione una stazione in cui la sinistra la molto forte comunque salvaguardare la democrazia
E non dimentichiamoci che nel nostro Paese ha operato con l'hanno chiamato un doppio Stato e le somme che voglio fare polemiche diciamo retrospettive
Ma ha operato negli anni Sessanta negli anni settanta negli anni ottanta quello che è stato chiamato un doppio spaccare cioè un coacervo di forze e avevano agganci nell'estrema destra che avevano presente in settori deviati dei servizi e dello stato e che puntavano diciamo
Verso soluzioni anche di tipo o duro
Antidemocratico pur di impedire che a sinistra potesse in quella fase storica accedere al governo del paese questa la storia e appartiene al nostro passato oggi ma la storia è superata oggi diciamo io sono per accelerare al massimo il processo di piena costituzionalizzazione come si dice delle forze politiche in questo caso
Pari e comunque sono cose contano non solo per quello che c'è stato
Negli anni del doppio Stato ma io dico anche per quello che io leggo dalle parole di Gasparri quando al momento in cui posso convergere con lui sulla necessità che del Parlamento è fra le forze politiche si decida che attenzione e che risorse dedicherà la forza armata tuttavia sento nel filo del suo ragionamento un nazionalismo
Chiuso nelle nostre frontiere che trovo pericoloso
Che è stata la politica estera prevalente nel governo Berlusconi non dimentichiamoci che sottosegretario Caputo per otto mesi anziché preoccuparsi di dare un contributo serio perché l'Italia potesse svolgeva un ruolo in Bosnia
Si preoccupava di mettere i paletti all'ingresso della Slovenia nella Unione Europea che secondo me è un modo più intelligente per aiutare la pace anche in quei Paesi una volta che si è rotta la federazione dalla ex Jugoslavia ecco io quindi credo che il nazionalismo ci divide io non sono perché con la ci venga a dire che cosa dobbiamo fare in Italia italiani sono del tutto maturi per deciderlo lo sono stati lo sono e lo saranno
Sono però assolutamente convinto che se noi andremo in una direzione e col o la Francia la Gran Bretagna la Spagna andando in un'altra direzione
Per l'Italia sembra la capacità e che solo un forte europeismo
Una capacità di collegare una politica comune strumenti anche di tipo militare i comuni ci può permettere di non fare la figura che l'Europa ha fatto in questi anni in Bosnia ed ex Jugoslavia dove noi come europei di fronte al mondo ci siamo siamo ci siamo ci dobbiamo vergognare perché siamo rimasti passivi come governi come struttura istituzionale di fronte alla tragedia che si consuma l'Italia è stata il Paese l'Italia è stato un paese concludere su questo è stato un paese come ha detto Giulio Marcon e come diceva Paolo Liguori che ha dato tantissimo sul piano della solidarietà civile ma non è neanche descrivibile quanto per chiunque di noi Gigli e dei l'Italia per lavoro sacche non c'è comune dell'Italia dove non siano ospitati bambini che poi fossero musulmani croati ovvio serie di vittime delle guerre dei bombardamenti
In quella in quel conflitto questo importava poco Duce situazione in cui le parrocchie le chiese le organizzazioni democratiche e sindacati in comuni non si sono dati da fare ciò che è mancata è stata una politica estera
Quello che manca una politica del nostro Paese e dell'Europa sulla ex jugoslavi
Si può dire se tentennato troppo oggi io non esitò di che l'intervento e c'è stato ieri da parte degli aerei nell'Alleanza atlantica è stato necessario doloroso doloroso perché sicuramente avrà provocato nuovo dolore ma è stato necessari forse perfino tardivo ma è stato necessario perché non poteva andare avanti una situazione nella quale impunemente
Le bombe le granate potevano scaricarsi sul mercato di Sarajevo e sulla vita civile di quella città con l'ipocrisia di quei governi e come ha detto Marco magari sottobanco finanziano questo o quella Mercante dialettiche poi diffonde certo nel momento in cui io dico occorreva la giusta fermezza lo scritto Franco Venturini in un articolo che sottoscrivo stamattina sul Corriere della Sera
è occorsa la giusta fermezza in quel momento oggi occorre anche la giusta misura cioè bisogna sapere che l'obiettivo eh la pace l'obiettivo è oggi discutere aprire subito un tavolo con Milosevic con tutti i mandati anche per non dimenticare i massacri che sono stati fatti anche la parte croata nella la guerra della Cai racconta i musulmani che permetta in una conferenza internazionale di dare finalmente una soluzione a questo conflitto sul quale davvero i Paesi più ricchi e più forte del mondo non hanno la coscienza a posto
Avete sentito al primo giro ministro secondo me apre le risposte da dare le riassumo
Brevemente ci aggiungo magari una malizia da parte mia una risposta anche a me
Ada rispondere certamente a Marco a sulla questione dell'obiezione Adda risponderà Gasparri anche a Folena su questo richiesta di maggiore visione europea di maggiore integrazione poi
Ha da riferire
Quando torna in sede di Consiglio visti alla sua collega degli Esteri Susanna Agnelli anche quello che ha detto Folena perché ancora tre giorni prima dell'ente il primo intervento in Croazia sosteneva che era impossibile fare qualsiasi corse nella ex-Jugoslavia
E quindi avendo partecipato e sentito questi reparti e credo che da questo punto di vista lei magari un piccolo appunto su quest'ultima parte di Folena sono vere riferirglielo nel senso che non si parla solo del Governo Berlusconi ma il ministero degli Esteri Agnelli insomma e lei più realista dei più realisti degli degli Stati Uniti e quando hanno deciso di intervenire hanno mostrato che in quarantotto ore si arrivava a Belgrado no perché c'è l'accordo con Milosevic ma almeno a casa di Karadzic si
E va bene e poi le voglio sottoporre un ultimo problema politico lei poi se ritiene può rispondere c'è chi ha detto in questi mesi di governo dei tecnici necessario utile al Paese
Che se le due forze le due aree politiche cominciavano
A scongelare il rapporto tra di loro e a dialogare portando al centro due programmi diversi ma due programmi consistenti alla fine i tecnici sarebbero stati chiamati a scegliere
O di qua o di là se emergono in un dibattito franco e aperto due modelli di difesa alla fine se torna la politica lei non teme che poi debbano di nuovo andare a casa e tecnici
Sì ma e per rispondere subito a quest'ultima
Come voi Nicola Cusano che ama le provocazioni al pianoforte Onassis
Direi che compito di sedici non è quello di indurre i politici a proporre due due ipotesi sulle quali poi i tecnici debbano esprimersi per continuare a sopravvivere
Il tecnico non deve sopravvivere il tecnico evidentemente un personaggio che accorso a saturare un momento di difficoltà politica
E deve essere compito di tutti
Primi fra tutti i tecnici superare questo momento di difficoltà poi aiutare a superare queste nel momento in cui queste proposte di cui lei parlava veramente si affaccia sarà non c'è più bisogno di tecnici la politica riprende il suo primato come è giusto che sia
Quindi lungi da me qualsiasi ipotesi auto conservativa ci mancherebbe per quanto riguarda il promemoria per il resto ai Dl ho preso buona nota per quanto riguarda invece ciò che si è discusso finora
Ho visto che nell'ultimo intervento l'onorevole Folena ha messo in evidenza le differenze rispetto al suo giudizio il suo modo di quella di valutare le cose rispetto a ciò che aveva sostenuto l'onorevole Gaspare io invece vorrei cogliere ciò che di comune hanno espresso
Entrambi hanno detto che l'attuale strumento militare italiano è pletorico cioè sovrabbondante
Smisurato do
Poi però l'onorevole Folena ha detto che le forze di polizia in Italia sono a occhio e croce trecentocinquanta aveva senza contare i vigilantes senza contare i vigili urbani se altrimenti arriviamo mezzo milione
è l'unico Paese quindi il nostro che alle forze di polizia larghissimamente sovrabbondanti le forze armate giudicate pletoriche
I casi sono due poi il nostro è uno Stato poliziesco
Il che non è perché qui ognuno fa quello che vuole figura se la mafia la 'ndrangheta camorra venti quasi sei nostro uno Stato poliziesco
Oppure questo la porta sbagliata
E cioè c'è troppa polizia e poche forze armate
O se sono ancora troppe le forze armate cosa dire delle forze di polizia che poi vengono sostenute dalle forze armate in Sicilia in Calabria su Calabria ai miei Pogliani
Quando capita qualcosa chiaro dall'esercito
Quindi io voglio edita anzitutto sgombrare dal campo il campo da questa specie di di di di pregiudizi
Secondo il quale appunto le forze armate sono lettori che oramai è diventato di uso corrente dire che siamo troppi via farne pochi ma pochi quanto quanto alle forze di polizia allora dobbiamo metà
Un terzo alla metà a un quarto decidiamo e poi mi fate sapere
Altro discorso
Le forze armate non è più necessario che si erano formate da personale di leva va bene i volontari pochi ma buoni belli biondi con gli occhi azzurri
Da poter mandare a morire a destra e sinistra perché ai figli di mamma sono solo quelli di leva e invece probabilmente i i volontari son tutti orfani
E allora dovendo limitare il reclutamento agli orfani è chiaro che deve essere pochi perché per fortuna gli orfani non sono poi moltissimi
E allora il discorso si chiude ma si chiude male
Perché non è affatto garantito che in avvenire i possibili interventi siano quelli che abbiamo oggi sotto gli occhi
Ma chi lo garantisce
Lo stesso che garantiva quando è caduto il Muro di Berlino che non era più necessario avere gli esercenti e poi a distanza di pochi anni pochi abbiamo scoperto che dei sei anni sessanta e adesso ci rammarichiamo di non averlo di quella dimensione di quella forma di quella struttura di quel carattere che è adatto a quel tipo di intervento che oggi si rende necessaria ma chi si disse che domani sarà dello stesso tipo
Chi ci dice che non sarà domani necessario difende risate ai confini dalla patria con tutte le cose che abbiamo detto a suo tempo le liturgie Passanante
Lei in fasi sulla non è affatto detto ora gli strumenti militari non sono cosine che si costruiscono da un giorno all'altro ci vogliono anni e quando si costruisce un modello bisogna che quel modello incerto soddisfi le esigenze che abbiamo sotto gli occhi perché non foss'altro perché esistono sono certamente un problema da affrontare
Ma devono essere prefigurate per coprire una gamma la più estesa possibile
Di ipotesi di bilancio di possibilità di impiego
Perché allorché si verificassero in forma diversa da quella che abbiamo sotto agli occhi no saremo in grado di poter impiegare perché l'abbiamo costruito quel modello secondo per una funzione che poi non è quella che si realizza
Siamo testimoni oggi di questo fatto
Fino a pochi anni fa pensavamo di non fare le cose che oggi siamo portati a fare costretti a fare ecco quindi che
Le forze armate gli strumenti militari sono strumenti delicati e lenti lenti perché forse siamo limitati c'è regolarmente chi lo sa però ecco si costruiscono con metodicità
Con lucidità con cura con amore con attenzione e per una gamma di ipotesi la più ampia possibile perché non si può mai sapere cosa sia quindi la disputa tra la leva una volta andava bene adesso è superata ma che l'ha detto
Chi ha detto che non debba cadere che si debba dare direi corso a quel dettame costituzionale che ancora è valido
Secondo il quale la difesa della patria sacro dovere di ogni cittadino
E non del volontario
Quindi su questo argomento io sarei piuttosto cauto
L'ipotesi che l'onorevole Gasparri ha indicato solo come accettabile per il fatto che è un'ipotesi di transizione cioè della formula mista secondo me invece è una formula che vale la pena di accettare come formula stabile e non come formula di transizione
Raccogliendo l'invito del moderatore vorrei adesso dire qualcosa a proposito delle giostre cose che
Pezzo Dozzo Marconi
Una sola cosa mi ha colpito a proposito dei degli obiettori
Ed è che abbia invocato di dal luogo o varare finalmente questa legge che riconosce l'obiezione l'obiezione è già riconosciuta ampiamente non c'è bisogno di una legge perché noi siamo l'unico Paese al mondo che non riconosce l'obiezione di coscienza
Noi siamo l'unico Paese al mondo che semmai se passa questa nuova legge nella configurazione con la quale è stata licenziata dal Senato
Non abbiamo nessun tipo di anzi ne alle obiezioni di comodo
Obiezioni di comodo che non fanno non fanno il gioco di nessuno e io non credo debbano far piacere certamente non alla compagine militare ma neanche alla con quasi verrà presentata dall'onorevole Marco
Che credo abbia bisogno di veri obiettori per fare tutte quelle belle cose che gli obiettori di oggi fanno e che io sono il primo a riconoscerlo con rispetto
Con infinito rispetto perché sono il primo a dire che chi oggi fa l'obiettore assistendo agli anziani ed invalidi ammalati gli ammalati di AIDS e così via svolge un lavoro socialmente molto più efficace di quello che fa anche il più impegnato dei soldati
Quello che mi dà fastidio
L'obiettore utilizzato da e d'altro canto basta vedere l'elenco delle associazioni che utilizzano gli obiettori sono centinaia alcune si occupano di turismo
Ditemi voi se quando si parla di obiettore si deve parlare di quello sacrosanto da rispettare col cappello in mano è che assiste i vecchietti che nessun altro assiste è non parlare di quello che si occupa del turismo ecco queste sono le uniche obiezioni che facciamo sono obiezioni pratiche
Obiezioni sono obiezioni pratiche non certo di principio perché sui principi io credo di essere perfettamente in linea con quello che la coscienza suggerisce signor Marco
E che credo sia equivalente alla mia ecco senza voler esagerare senza Montaldi la testa direi che sotto questo profilo credo che possiamo essere considerati equivalenti ripeto è cosa sulla quale dobbiamo sentirci d'accordo
L'obiettore di comodo è uno che sfoci suo oggi al servizio militare ma sfugge anche a quella logica che dottor
Ecco metteva in evidenza logica che trova in me il massimo rispetto grazie
La lezione me la sono meritata ampiamente ho trattato del generale come un tecnico è un abile preparatissimo politico non perché è una generale non può essere un politico quindi incassiamo questa risposta e quasi no no io poi insomma ho una certa dimestichezza nel lavoro che faccio nel riconoscere il politico da che rappresenta degli interessi generale insomma Gasparri sono state sollevate parecchie critiche prima di tutte quelle storie di Marconi in ordine minori e poi anche le cose dette da Folena allora è necessaria una risposta
Per quanto riguarda l'obiezione di coscienza io condivido totalmente ciò che ha detto il ministro Corcione perché quando si parla di questa legge sembra che noi viviamo in un Paese in cui il diritto dell'obiettore non prestare servizio militare non venga rispetta invece in Italia da molti anni abbiamo una legge che chiuderà obiettore di coscienza la legge nuova che si vorrebbe approvare renderebbe facoltativo il servizio militare perché sarebbero completamente riparato il servizio civile e il servizio militare di fatto potendosi col testo attuale
Come ho detto nel mio primo intervento scegliere
La città è l'associazione dove svolge il servizio civile tutti o quasi tutti andrebbero a svolgere questo servizio nessuno vorrebbe il servizio militare quindi è un passaggio ulteriore non necessari
Nel riassetto del modello dipesa parliamo anche di questo ma dobbiamo decidere
Se no così in una capanna se dobbiamo costruire un palazzo in muratura se lo dobbiamo costruire nulla traduzione
Dobbiamo fare un esercito dobbiamo fare un esercito leggerissimo una struttura adeguata deciso questo basa modello di difesa che non è detto sia quello che sia stato scritto anni fa ci si rimette ad affrontarlo quasi che quanta gente serve se c'è il modello misto se non ci sono
Giovani di leva e a quel punto si verificherà anche la status degli obiettori sei è soddisfacente la situazione attuale o se servono altre norme ma fare prima questa legge vuol dire di fatto ai bisogna dirsi la verità Folena
Pregiudicare tutte le scelte ulteriori sul luogo dello di difesa perché non avremo nell'esercito volontario ne l'esercito sulla leva obbligatoria avremmo uno l'esercito perché man mano che il tempo passa alla gente comincia a conoscere la legge praticamente io credo che la maggior parte si servirebbero del servizio
Civile sostitutivo di quello militare quindi un modo per anticipare delle scelte dico con serenità
Decidiamo quale diverrà ce l'abbiamo data il Paese decide non dobbiamo né un esercito unilateralmente smantelliamo se questo dovesse emergere la volontà democratica
Elettorale si fa questa scelta è abile
Però io dico che non si può fare io non la condivido le società facevo un esempio paradossale perché poi alla fine sono i cittadini che leggendo Parlamento cederanno forze politiche base il problema sulle difesa bisogna parlare chiaro
Vorrei replicare ad alcune cose
è stato detto dice voi parlate oggi dalla solidità degli interventi per siamo stati molto cauti sulla situazione dalla ex Jugoslavia io ho detto che la sinistra stava molto interventista per quanto riguarda e non voglio sfuggire scorso del Lisa Della dal mattino abbiamo posto più volte un problema di discussione dello status delle minoranze di lingua italiana che ci sono dall'altra parte del prossimo e di centinaia di migliaia di italiani che con la violenza sono stati cacciati da quelle terre molto tempo fa
Perché il fatto che oggi non ci siano molti italiani non è che determinava gasometro possiamo discutere la guerra la responsabilità dell'Italia le reazione le contro le azioni sarebbe un dibattito lungo ed impegnativo io dico soltanto che non è che per cause naturali
Lì c'erano degli italiani e poi dopo non c'erano più
L'abbiamo chiesto con molta cautela soprattutto siamo stati al governo la possibilità di concedere a coloro che erano stati con la violenza allontanati ricordiamoci quelli che sono morti le foibe tante storie di cui si parla pochissimo e di cui accanto ad altre tragedie
Bisognerebbe parlare perché hanno la stessa dignità di altri massacri di altri genocidi che hanno altri responsabili ma anche di poi pavento di via via italiani credo che sia una storia da non dimenticare insieme a tante altre storie l'abbiamo detto bisogna consentire ad esempio l'acquisto di beni una reciprocità di diritti e di trattamento noi abbiamo delle tutele della minoranza slovena italiana che vi chiede di maggiori perché non possiamo a Richie Procida aumentare i riconoscimenti alla minoranza slovena in Italia e chiedere maggiori riconoscimenti alla minoranza di lingua italiana che già in Croazia e Slovenia sono state modificate alcune norme peggiorando la situazione di quelle minoranze quando l'abbiamo detto prudenza sull'ingresso di alcuni Paesi era la comunità europea
Separato dalla Slovenia e la Croazia che era nella stessa situazione è un Paese che ultimamente non mi pare che abbia insomma esitato a dispiegare interventi militari
A cercare di regolare in maniera non non molto pacifica e tranquilla le sue ricette quando si dice integriamo anche in Europa queste nuove realtà ma facciamolo guardando le norme le condizioni di reciprocità e i comportamenti parliamo ad esempio anche della Croazia reduci ma che non mi pare che ultimamente abbia dato
Dimostrazione di grande serenità moderazione sicuramente la Serbia si è comportata molto peggio ma anche la razza è risolvere controversie
A modo suo
Per quanto riguarda il Prater esercito volontario qua ha fatto un'obiezione io registro abbiamo sbagliato i tempi noi dagli anni Settanta diciamo facciamo un esercito volontario Folena detto bisogna andare in prospettiva verso il superamento della leva
La destra ha fatto questo discorso troppo presto c'era la guerra fredda c'è la necessità di un esercito di popolo prendo atto di un'obiezione
Sulla cronologia delle scelte ma nel merito delle scelte mi pare chiara indicazione da noi data pianificazione valida poi vediamo i tempi il modello misto e anche le risorse
Perché è vero che ad esempio facendo un esercito più snello di volontari bisogna pagare questi volontari
Però si possono anche smantellare molto strutture se c'è una cosa da dire alla struttura della difesa che c'è molta resistenza
Quando si deve sopprimere qualche reparto ci sono molte aree molti edifici molte caserme che si non si usano più che possono essere messe sul mercato riconvertite vendute privatizzate recuperando anche soldi e risorse se oggi gli scenari sono cambiati
E da est non ci basterà probabilmente più nessuno anche se la ex-Jugoslavia dimostra che una certa cautela bisogna pura vere
Rivediamo anche la distribuzione territoriale oggi forse e più aria mediterranea un'area di tensioni che non appunto altre aree in base alle quali veniamo dislocate le Forze armate italiane erano tutte quante tuttora collocate verso lo scacchiere nordorientale perché lì si pensava si potessero verificare dei fatti
Però quando deriva le risorse forse servirà anche qualche risorsa in più qui non la pensiamo allo stesso modo prima dopo e si arriva alle finanziarie tutti i governi proprietà anche quello di cui abbiamo fatto parte noi riducono tagliano perché non volendo andare a sacrificare i cittadini
Giustamente in altri settori la difesa anno dopo anno
Viene un poco penalizzata e tutti l'hanno penalizzata il mio partito ha sempre ritenuto che questo non fosse giusto nel momento in cui si disegna un modello bisogna anche mettere in preventivo dei costi ho fatto anche degli esempi di risorse che si possono recuperare anche dismettendo alcuni impianti alcune aree però bisogna porsi il problema delle risorse spendere di più spendere di meno bisogna sapere che in base a ciò che si mette si può ottenere un certo risultato
Per quanto riguarda qual discorso europeo non voglio rinchiudere mi di un'azione a ritmo settario però l'Europa perché in crisi perché non si può basare solo sul sistema monetario
Che funziona o non funziona oggi leggevo sul giornale la siti non vuole le elezioni in Italia
Sì giorno arriva cornuto Blasi DC manda a dire che non vuole lezioni mi piace molto l'Europa però palestra o un fatto politico culturale
Storico di ampio respiro non può essere solo sistema monetario la siti che non vuole l'elezione tanti aspetti commerciali finanziari importantissima che non esauriscono la vita dei popoli nell'Europa politica c'è anche prima della difesa Francia e Germania hanno realizzato qualche iniziativa comune di difesa l'Italia deve dotarsi di uno strumento adeguato per potersi restare in queste strutture
Anche il ministro Corcione è stato recentemente a nome del governo attuale in Portogallo e altrove a sottoscrivere degli impegni a nome del governo italiano allo Stato italiano che è una cosa che continua al di là dei governi che vedono presenti ora l'uno ora l'altro però l'Italia se si vuole innestare in queste strutture europea di difesa deve avere dei moduli efficaci per inserirle in questa costruzione di un modello di difesa europeo che oggi è mancato l'Europa è stata assente è stata latita
Da non possiamo risolvere tutto come quel sondaggio fatto qualche mese fa
Italiani volete che si intervenga l'ex Jugoslavia sì o no maggioranza di risposte sì volete che intervenga l'Italia o altri maggioranza di risposta vogliamo che intervengano altri
Ora è molto bello rispondere così
Dicono investì noti ma il Guardian non nel mio giardino fate quello che volete quello che è necessario che non disturbiamo deve ora se se se è giusto intervenire lo devono fare tutti i Paesi che ad un certo ruolo allora non vediamo questo discorso in una chiusura di egoismo nazionalistico autosufficiente
Ha una forza che abbia una sua consapevolezza nazionale si inserisce in un contesto internazionale sanato sarà o sarà modello europea di difesa sarà quello che costruiremo della comunità internazionale
Ma concludo dicendo anche che però su questo delle differenze ci sono i dovrete lo riteniamo che l'Italia si debba porre un suo problema di identità di entità nazionale citavo
Prima del mio intervento Gian Enrico Rusconi come intellettuale dell'area di sinistra che ha scritto dei libri dei saggi molto importanti in cui si rivolgeva credo più
A un mondo politico e culturale
Bisogna provenienza se c'è siamo di essere una nazione se rinunciamo alla nostra cultura la nostra identità recentemente inserendosi nel dibattito sulla cultura
E la destra Rusconi diceva adesso a formazioni su un po'retorico però la sinistra stia attento a non parlare solo di federalismo si riproponga il problema della nazione
Io ho visto anche quando citavo l'esempio di Kohl c'è stata una reazione di un certo tipo che vuol dire che a tutti sta a cuore la difesa di una certa dignità nazionale anche qui un pubblico sicuramente prevalenza di sinistra
Non è contento se uno viene dall'estero a dirci cosa dobbiamo fare quindi c'è un certo sentimento di orgoglio di dignità che è offensiva che non è aggressiva nei confronti di altri ma che in questo caso difende la dignità del nostro Paese ed allora sulla questione della nazione di come si deve intendere oggi una nazione sicuramente tra la destra
E la sinistra c'è una diversità ben vengano queste diversità se no saremmo davvero
Tutti quanti uguali
E la politica giustamente si auto condannerebbe alla sua morte e cederebbe il passo ai tecnici proprio punto basta scegliere il miglior generale la difesa il miglior fiscalista le finanze
Il miglior ambasciatore al ministero degli Esteri e noi tutti potremmo andarcene in pensione invece dobbiamo rimettere i denti campo che siano diverse ma che alla fine possano sottendere un Progetto per il quale impegnarsi
Degli ideali che sono sicuramente differenziati da esprimere
E poi la democrazia deciderà quale ideale erano più consenso e potranno disegnare il futuro della nostra nazione
Marco non ci sono state
Reali obiezioni al discorso di fondo
Diciamo alla prospettiva di pace a lavorare per la prospettiva di pace ci sono probabilmente delle differenze o un po'più di spessore che però forse vanno sottolineate una certamente questa differenza culturale insomma
Sì tende a se si potrebbe dire che un certo tipo di pacifismo intesa in un determinato modo culturalmente in qualche maniera è un ostacolo alla costruzione di di un governo della difesa del Paese o perlomeno culturalmente esiste un fossato un vuoto un varco tra queste due cose e poi naturalmente l'obiezione che faceva
Il ministro che diceva
Accettava accetta e accetta la legge accettano gli ordinamenti e lo Stato l'obiezione ma in pratica qui bisognerebbe anche vedere un passo in avanti
Dal da parte degli obiettori impegnati serie ecceda nel denunciare forse l'eccesso del ricorso a questo strumento
Ma io non credo ci sia diciamo l'ostacolo della cultura e delle iniziative del movimento per la pace ad impedire ripensamento dello strumento della difesa lo strumento militare
Io vorrei dire che
Qui c'è un falso problema nessuno in questo momento pone il problema di privarsi di uno strumento militare in questo Paese la volevo dire una cosa semplice per renderla chiara la domanda
Ogni volta che c'è una finanziaria questo lo ricorda bene Arinze si legge sui giornali tagli alle spese militari si applaude indiscriminatamente spesso senza sapere che cosa e come viene tagliato perché sembra sembra una cosa popolare che tagliare le spese militari va sempre tre volte può darsi che non sia così può darsi che delle volte dei tagli alle spese militari ai
Ecco a me sfugge per invece è un'avventura che cresce meglio tagliare le spese militari che quella della salute allora
Probabilmente da ci dobbiamo arrendere che questa culture per sempre prevalente anche quando arriveremo alla soglia minima sotto la quale non c'è più difese non c'è più sicurezza probabilmente no questo volevo sapere intanto io vorrei ricordare che dalla fine
Che dalla fine degli anni settanta alla fine degli anni ottanta le spese militari nel mondo in Italia sono aumentati sensibilmente questo per effetto diciamo referto della corsa al riarmo della guerra fredda e lì la situazione
Internazionale
Io credo che sia possibile ripensare lo strumento della difesa lo strumento militare in Italia rendendo più efficace più efficiente inserendo nelle strutture internazionali ripeto prima di tutto le Nazioni Unite
Facendo dell'Europa obbedire azzurra di razionalizzazione insomma io ho letto mi sembra di aver letto che qualche giorno fa la corte dei conti a diciamo fatto una relazione su fu come vengono spesi i soldi
E nello Stato e nell'area di ministeri mi sembra di aver capito signor ministro che
I carabinieri sono naturalmente ora mi sembra essere mi sembra raccolta con piacere mi sembra di aver capito che ha rilevato il in oltre due mila miliardi
Due mila miliardi l'ammontare della spesa nel ministero della Difesa che come posso dire non è stato proprio speso nel migliore dei modi e ha invitato il ministero della difesa adoperare diciamo in essi i necessari correttivi affinché
Questo diverrà spesa possa essere razionalizzate possono essere sprecati i soldi non è la prima volta di ora ricordare che già altre volte la Corte dei conti è intervenuta
Con dei rilievi molto precisi su come diciamo vengono spesi soldi
Il ministero diciamo delle nell'amministrazione della della difesa è un problema che riguarda anche la sinistra non è un mistero la ricreazione per tutti è aperto ma per carità no però io resto deve lasciare intendere che c'è qualche meccanismo perverso visto che riguarda tutti
E sale Monica tutti imbecilli al ministero della difesa da assalita dalle i lavori pubblici ago della pubblica istruzione così
Per finanza detto ora che è quella che esiste finanze non ne parliamo basta pensare all'elusione e l'evasione fiscale
C'è un meccanismo perverso che è quello del legge di generale di contabilità dello Stato che risale ad epoca
Remota
Ai le procedure che sono apparentemente legalitaria cautelative in realtà possono essere attivate nei modi più perverse
C'è un problema di risolse batteva i momenti sbagliati
Per esempio una parte delle risorse destinate alla difesa vengono dati l'assestamento del bilancio l'assestamento di bilancio viene a maturazione verso giugno-luglio
Sta di fatto che non c'è più tempo di spendere e si accumulano esigui passi perché el e per fare un appalto ci vogliono due anni
E don due mesi elettronicamente l'Italia anche sotto questo profilo deve essere un posto Rizza Rizzato avessero un po'
Portata a livello dei tempi a livello computer non a livello pallottoliere non siamo ancora a livello pallottoliere nel campo dell'amministrazione
E poi c'è certamente qualche errore
Che tutti credo possano fare però il margine d'errore non giustifica quei livelli di disfunzioni vivere disfunzione sono direi costituzionale sono fisiologici per il tipo di leggi direi farraginosa e di cui siamo dotati
Io mi naturalmente diciamo rispetto la sua opinione mi permetto però di dissentire perché e già più volte che la Corte dei Conti diciamo rileva questo tipo di di disfunzione ed è molto molto molto diciamo consistente del quando si parla di oltre due mila miliardi non si balla diciamo
Di poche cose si parla diciamo di una cifra estremamente diciamo preoccupante anche per l'amministrazione quindi inviterei prima di chiedere altri soldi cercare un po'di posso dire guardarsi dentro e cercare di risparmiare di fare le spese fatte nel modo giusto per posso dire fa risparmiare lo allo Stato italiano e ai contribuenti questo dire le finanze necessarie nel momento in cui magari si chiede di tagliare pensioni sanità servizi eccetera eccetera
Questo diciamo per dire che noi abbiamo io metto le carte in tavola di valori noi abbiamo proposto da anni la riduzione delle spese militari
La riduzione di spese militari proporzionata graduata realistica è qualcosa che è già avvenuto in altri Paesi della NATO ricordo che negli ultimi anni la diminuzione la spesa militare è diminuita nei paesi della dei nella del della NATO
Ed è possibile assolvere un ruolo attraverso lo strumento della difesa adeguato a questo ruolo con posso dire una serie di risparmi con la riduzione per esempio della leva con
Un adeguamento diciamo delle nostre strutture in modo tale di diminuire e ridurre le spese militari e questo è una possibilità che noi abbiamo dopo la fine della guerra fredda dopo quindici anni di corsa folle riarmo di soldi spesi per questo motivo io vorrei ricordare che
Non sono solamente
I pacifisti i figli dei fiori che dicono questo ma cioè voglio dire cioè no ma per carità io non intendevo riferirmi a lei diciamo nel senso che si dice sempre pacifisti volete tagliare spese militari volete ridurre eccetera
C'è un documento il documento delle Nazioni Unite in preparazione del social summit di Copenaghen che invita i paesi occidentali i paesi industrializzati a ridurre del tre per cento ogni anno la spesa militare
Da qui al due mila e di destinare le somme risparmiate allo sviluppo le alla cooperazione con i Paesi in via di sviluppo e i popoli del terzo mondo
C'è a attualmente in corso sarà stampato in Italia tra qualche giorno un documento molti significati un documento su della intitolato dei global governance largo governabilità globale che è un documento che rende delle vecchie Commissioni palme Branca e che attualmente presieduto dal primo ministro canzone che invita Nesi paesi occidentali Paesi industrializzati a ridurre drasticamente le spese militari
Ecco io credo che sia possibile che sia possibile ridurre le spese militari che sia possibile risparmiare in qualche modo dei soldi in questo campo e darsi uno strumento ugualmente efficiente
E vorrei ricordare però una una prospettiva diciamo che noi dobbiamo darci rispetto allo scenario in cui inquadriamo lo strumento della difesa
Do il ventiquattro settembre pre promuoveremo una manifestazione una marcia molto importante la marcia Perugia Assisi parteciperanno credo più di cento mila persone
E si intitola noi popoli delle Nazioni Unite sarà la mano una manifestazione per la pace nell'anniversario del cinquantesimo dell'ONU
Vediamo che vada fatto un investimento ancora più forte anche attraverso le strutture del ministero della difesa lo strumento militare per potenziare le operazioni di pace dei caschi blu del peacekeeping peace Enforcement di quello che è necessario per portare la pace nel mondo in quel contesto di una promozione della pace devono internazionali ultima questione sull'obiezione chiudo
Anche qui io cioè si fa molta diciamo esigerebbe entra nel merito forse con con con più tempo e non ce ne in Italia forse il ministro mi può correggere ma sono nel novantaquattro non circa trentaquattro mila mi sembrano l'obiezione di coscienza che hanno fatto questa scelta
In Germania sono stati per tanti anni quasi settanta mila l'ultimo anello sono stati centosedici mila
Quindi paese in Spagna sono anche lì molte decine di migliaia
Non si capisce perché in quei Paesi un numero così consistente di obiettori di coscienza non comporta le strutture militari quel disagio che si paventa quiz aumentassero gli obiettori in Italia mentre in Italia questo viene assunto come come posso dire un fantasma che può diciamo mettere il rischio la funzione della della dello strumento militare e poi un'ultima cosa
è vero che esiste una legge sull'obiezione di coscienza ma è vero anche che intanto non esplicitato il diritto soggettivo ma è considerato un beneficio e in secondo luogo unico paese dell'Unione Europea la gestione del servizio civile affidata al ministero della ma della della difesa unico Paese non europea una contraddizione evidente perché Nesta la difesa si trova a gestire quindi modello ministero che ha evidentemente funzioni di amministrazione della cosa militare il servizio di giovani che si rifiutano di fare il servizio militare e questo è un problema che fa diciamo adeguatamente
Alla guerra adeguatamente risolto ecco io credo che
Il tema vada affrontato in questo contesto in questa prospettiva cercando ma posso dire
Di superare una vecchia impostazioni ideologiche di un confronto vicino che secondo me non deve esistere deve essere in qualche modo superato nella prospettiva della costruzione della pace nel nostro pianeta grazie Marco vorrei
Folena vorrei
Arrivare a una sintesi impossibile non dibatte come questo però toccare almeno un punto finale su questo problema che stava venendo fuori adesso all'intervento e Marco il problema di una cultura insomma quel
Come dire
La linea alla quale ispirato anche questo Festival che io comprendo che emerge sottolinea molto la necessità di un Paese normale
In un Paese normale
Non non si chiede non si chiede in un Paese normale vediamone uno ammettiamo che sia un Paese normale la Francia non si chiede il taglio agli indefinito delle spese militari senza chiarire che essi quale si quale sistema militare si vuole questo lo sanno tutti in un Paese normale
Non si definiscono i regolari e legittimi e statali fabbricanti d'armi mercanti di morte perché poi succede che quando si il Paese decide di vendere le armi ai musulmani
Ci vuole qualcuno che le fabbriche e le vende e se tutti hanno fatto finta che nessuno le fabbriche ci sono solo i trafficanti d'armi clandestini che poi sarebbero tutti illegali tutti con nome e cognome ma ridotti alla clandestinità
Da una sorta di cultura della negazione del fatto che un Paese normale produce e vende le sue armi piuttosto che acquistare e subire l'armamento altrui è un Paese normale in un Paese forte se ha un suo armamento
Sì usa un suo armamento ed è un Paese debolezze usa l'armamento altrui i paesi del terzo mondo usano gli armamenti altrui i Paesi sviluppati dal punto di vista industriale usano gli armamenti propri noi siamo un Paese che usa gli armamenti altrui introducendo armamenti proprie clandestinamente rendendoli altrove c'è una cultura anormale che ha prodotto questi allora per normalizzare questo Paese ci vogliono alcuni atti di coraggio uno è quello di dire alla destra sei troppo nazionalista e chiusa nel tuo nazionalismo un'altra è quella di in qualche maniera anche corto circuito dare creare un corto circuito è una brutta parola di una cultura di sinistra che vissuta sull'opposizione
Diciamo a certi poteri e che su questo ci si trova in mezzo al guado successo qui in questa festa sentir dire dovremmo armare dovremmo intervenire come e con chi con una platea di persone abituate per decenni a sentir dire sempre dietro a scanso di equivoci allora legga la vocalist offrire no no ma io la conosco la costiera no ma io sono un era così no ma io sono contento se c'è stata una contestazione perché siccome leggo le cose di Sofri tutte le volte che le scrive sull'Unità e le vedo io con grande favore ma m'immagino che molti lettori dell'Unità in qualche modo entri in conflitto non con una cosa giusta che magari tu pensi o che altri pensa ma con una loro storia è bene che ci siano questi cortocircuiti li vogliamo provocare come vediamo come
Sì appunto ho letto sorride dice che erano alcuni ex compagni suoi non so se anche tu voi
No non ero erano compagni erano compagni ve lo dico subito non lo sono io voterò erano compagni dei compagni di Reggio Emilia ma da sempre e da sempre da tanti anni e si devono conosciute qua nel PC bisogna capire che se vuol dire l'Antonioni oggi guidare comunque voglio stare alla provocazione intelligente Liguori perché ha un senso
Se mi si domanda sei per la sinistra
Il taglio delle spese militari è di per sé un valore io rispondo di no
Perché il governo e lo lo espone anche empiricamente Odino iberica mi impedì che ammette dovrei dire allora che il governo Berlusconi
è stato il Governo più di sinistra che ha avuto il Paese che ha tagliato mille mille vero del due settembre mille duecento miliardi ho chiesto pareva al tecnico mille duecento miliardi di spese militari
Eppure diciamo non è che si è qualificato come un grande quadro di Siemens il problema cercato di dirlo all'inizio forse un po'Complesso per una discussione così serale la presero vita meriterebbe un approfondimento che stasera che credo non possiamo fare è per fare che cosa
Quali risorse per fare che cosa ma io non so se è normale la Francia rispetto all'Italia a me un Paese che diciamo dedica tante delle sue risorse per fare gli esperimenti Nuclear nucleare a Mururoa non mi sembra così normale
Quello che so è sicuramente che la Francia pur dedicando quel po'po'di risorse a Mururoa
A un sistema sociale
Sanitario
Di servizi di infrastrutture che fa invidia
Al nostro Paese a uno Stato che funziona
Allora io credo che bisogna sapere che le risorse a disposizione dei prossimi anni per la difesa come in generale le risorse pubbliche non saranno molti prima secondo che la fine dei blocchi comunque ci dà la possibilità se si riesce a creare un nuovo equilibrio di a vere spesi contenute
Contenuti
è una transizione una trans se noi vogliamo evitare di avere forza armata pletoriche poi sempre né del ministro ci voglio tornare perché vorrei che diciamo vi fosse un equivoco e questa nostra discussione ma se ne vogliamo evitare di fare affermazioni come quelle che sono le fatte a luglio a giugno quale fra paventato la possibilità all'intervento militare è stato ufficialmente detto dell'Italia in Bosnia esami talmente detto al di là delle opinioni del dell'ONU favorevole o meno sull'opportunità che Paese it che come l'Italia confinante lì vicino intervenga che comunque non eravamo in di a vere strutture capaci di fare quello che sul monte Igman hanno fatto ieri l'altra l'altra sera inglesi e francesi se vogliamo evitare che succeda queste io credo che bisogna sapere che c'è una transizione che avrà un costo io credo che il demanio militare non tutto il demanio che un un pezzo del patrimonio una parte in pole nata nel patrimonio di una politica concordata con gli enti locali perché è uno dei mali che ci sono nel nostro Paese e queste eccesso di centralismo possa servire a perché a una politica di modernizzazione
E qui voglio rispondere su questo punto dopodiché però e questo lo voglio dire a Gasparri ma in qualche modo anche al ministro su questo punto
Io continuo a non capire la drammatizzazione che si fa della legge sull'obiezione di coscienza a me pare ideologica questa drammatizzazione perché se è vero che già oggi dice il ministro molta parte degli obiettori fanno gli obiettori seriamente e hanno contribuito a presente allo slancio
Volontariato nei confronti della ex Jugoslavia o di altri Paesi che soffrono
Se è vero che sono decisivi nelle strutture di recupero di tossicodipendenti Villotta per ora attutire alleviare le sofferenze dei malati e così via
Un miglioramento
Delle procedure delle possibilità e secondo me anche del numero di giovani possono accedere a questa attività è un fatto salutare è un fatto positivo e Domenti mugugna
Il diciamo l'obbligatorietà del servizio militare dov'è che rende facoltativo il servizio militare nuda ma essere molto franchi con noi non è una polemica con il ministro si è che Caro non essere franchi con noi l'obbligo costituzionale servire la patria è onorato da tutti i cittadini italiani che compro la maggiore età oggi
No
Primo perché servizio militare solo di leva è solo maschile e questo è un problema è un problema che è stato anche sollevata ma è un problema Secondo perché con i tagli che ci sono stati e che non solo tagli
Imposti da una parte politica che corrispondono a tendenze che ha avuto l'Alleanza atlantica e tutti gli eserciti e le forze armate dei paesi avanzati nel corso di questi anni si sono ridotte le Brigate ci sono dismesse dei reparti
Sì è diminuito il numero di giovani maschi chiamati alla leva ogni anno e oggi non esito a dire che un giovane su due non parte militare maschio su due non parte militare
E che com'è che non parte militare chi è c'è un santo in paradiso a io non dico che quella è una occasione di raccomandazioni ci sono procedure bisogna dare atto diciamo al fatto che nel corso di questi anni in tanti Bondi anche in questo mondo c'è più trasparenza cioè più però non c'è dubbio che si crea una grave discriminazione e questo è un problema che noi dobbiamo avvertire non se non lo risolveremo diminuiremo via via le Brigate e non sono solo io a dire che le Brigate devono essere dodici alla fine o quante saranno quelle dell'esercito ma lo dice anche il modello di difesa che devono perché pallini Tricia diciannove adesso insomma se state sempre i ricci quindi le cifre alla fine le quantità non sono così lontane ministra ma nel momento in cui dismettiamo e diminuiamo non non non possiamo non vedere come questo problema diventa più forte allora a me piace più pensare in una prospettiva lontana non è una prosa divenne di nata a un servizio obbligatorio civile o servizio obbligatorio civile se ogni giovane maschio o femmina i diciotto ai complimenti a diciott'anni fosse a disposizione dell'ente locale della regione
Della Provincia e delle organizzazioni volontarie che si rapportano esattamente come oggi questo potrebbe essere un fatto estremamente positivo fermo restando che evidentemente se domani dovesse essere minacce più gran alla sicurezza del nostro Paese noi dovremmo aprire accanto alla componente professionale delle forze armate che comunque crescerà e sta già crescendo una possibilità di avere un richiamo più ampio franche sulle cifre intendiamoci diciamo trecentocinquanta mila Ford nell'ordine di questi ce ne sono centoquindici mila che sono carabinieri e che sono la prima arma dell'esercito sono forze dell'ordine ma li consideriamo anche perché sono sì ai gazebo arrivare sono i carabinieri sono la prima Parma dell'esercito italiano che fanno parte dalla struttura militare in qualche modo voglio dire sono anche inseriti in un meccanismo di sicurezza e di difesa federato già già quali sono già che ci sono ringraziamo lì perché sono qua ringraziamo carabinieri ringraziamo i poliziotti
Tutti gli addetti alla si
Esistono non solo il funzionamento di questa festa ma anche che danno un contributo così ampio questo mi permette di dire una cosa sulla sicurezza ente perché io sono molto convinto ma ripeto non è il tema di questa sera piacerebbe discutere con Gasparri una si era fatto so che UE di vent'
Nato deve diventare direttore di una rivista
Di ordine pubblico che è una rivista che si occupa di questi problemi a me piacerebbe discutere dei numeri lettori ci delle forze di sicurezza tuttavia nel dobbiamo anche sapere che nella percezione della società italiana
Il bisogno di aderire tutelata la sicurezza interna è cresciuto moltissimo sia perché sono cresciuti i fenomeni di macro criminalità mafiosa e così via sia fenomeni microcriminalità il problema è di ottimizzare di riorganizzare
Di non avere più cinque polizie che si fanno magari la concorrenza l'una con l'altra di avere un coordinamento di diminuire gli sprechi di garantire tutto questo ma non c'è dubbio che nelle società avanzate il tema la si
Presente ed è un tema drammatico le forze armate l'abbiamo visto intervenire in Sicilia l'area vi chiederei anche allo senza emessa quando ci fu la la rivolta dei poveri neri qualche anno fa insomma purtroppo è un tema tram
Atti collegato a quello delle ingiustizie sociali e delle nuove povertà allora io credo che non sia così traumatico pensare a forze armate più piccole efficienti
Democratico che in cui noi efficacemente diamo gli strumenti e che cosa chiediamo una seria lotta agli sprechi
Perché voglio dire abbiamo cinquecento generalità
Qua bisogna
Come
Abbiamo cinquecentosessanta uomini però il generale
Ed è lo stesso rapporto che la France ed un po'al di sotto dell'Inghilterra ma il numero totale dei generali quante
E sono qualcosa come
Rituale il senso
Qualcuno col quale non mi ricordo nulla comunque già molto noi abbiamo un lo possiamo dei cereali quelli pensioni che sul proprio sito io conosceva Vigilio logico avendo fatto in Parlamento il lavoro di spulciare le tabelle perché gas
Pari credo che su questo converrà con me non fuori legge nel bilancio dello Stato vogliamo aprire generano Poli no no leggere il bilancio dello Stato e leggere il bilancio
Difesa per un parlamentare anche esperto non è facile lei lo sa meglio di me capire cosa c'è dietro ogni voce e qual è il funzionamento alla macchina rimettere
Mano a questa macchina è combattere
Senza no no no no no no no ma non non riguarda la difesa è particolare anch'è encomiabile al fatto che la Corte dei conti apprezza il fatto che l'Arma dei carabinieri è l'unica struttura del nostro Paese che come rileva che risparmia che usa i soldi in modo efficace ma le cose stanno cambiando sì è vero che l'ultimo contratto
O del comparto sicurezza è stato firmato oltre che da CGIL CISL UIL e dai sindacati autonomi che operano la polizia di fatto anche dai foce per che rappresentano gli addetti vuol dire che i tempi rispetto a qualche anno
Fai in cui era impensabile che dei militari potessero parte sparata di massa strategia sindacale sì sì lo so lo so bene che durante la sua gestione e va a merito a lei e al fatto che forse perché veniva dalla strada la struttura
Dall'interno si è reso conto che era anacronistico non considerare i problemi materiali i decine di migliaia di lavoratori che sono lavoratori anche se portano le
Perché la divisa che non potranno mai avere diritto allo sciopero è evidente ma che hanno dei diritti di lavoratori sindacali e così via che vanno ampiamente tutelati l'ultima battuta la voglio fare
Sull'identità nazionale perché è un tema appassionante
Io non mi sento meno italiano di polizia Gaspare non so se mi sento più europeo di luglio per me le due cose non sono in contraddizione però che cos'è l'identità nazionale chi sono gli italiani io credo che esistano prima gli italiani dell'Italia Hume è stato come
Struttura istituzionale nei secoli sono esistiti come diciamo un popolo o dei popoli che ha
Che si erano divisi politicamente in fazioni si combattevano se vi sono anche delle guerre terribili tuttavia erano uniti da una pur
Dura appena Talbot
In più diciamo questa apertura alle culture di tutto il mondo era un crocevia di civiltà allora se vogliamo davvero parlargli del la nazionale di riscoperta l'identità nazionale tema caro Rusconi caro anche a me allori io dico che la vera identità italiana sta in questo suo aprire all'Europa perché oggi i giovani consumano la stessa musica giova italiani dei giovani tedeschi di giovani francesi dovrà americani e questo fatto che unifica ma io dico al Mediterraneo a cui paesi a quei popoli che vivono in questo vaccino nei quali la civiltà italiana nei secoli ha avuto ruolo altissimo prima ancora che si costruisse un'unità politica e che noi in qualche modo dovremo cercare di scoprire allora io non penso a un'Italia che cerchi di copiare la grado erano francese no e quindi in forze armate di quelle dimensioni no Litani ha avuto un'altra ovvero un'altra grandezza è stata quella del Rinascimento che sarà quella di Dio degli artisti che sta da quella degli uomini di genio è stata quella di chi ha scoperto di chi ha lavorato diciamo anche più con le armi della pace che non con quelle della guerra io credo che questa identità nazionale sia un'identità da riscoprire nella quale non si nega uno strumento militare ma si pensa allo strumento militare che fa la pace
Quando io sono andato a vedere le ha viste le truppe militare nel corridoio le truppe italiane nel corridoio Ribeira in Mozambico ho trovato un ospedale militare della sanità militare che prima di occupare di difesa io consideravo
Quasi una cosa inutile che invece di fronte alla quale c'era una coda di centinaia di
Contadini e di donne e di bambini che si facevano prestare quelle cure ordinarie che le strutture sanitarie locali une pure quelle civili devono mai potuto prestare e questo secondo me è qualcosa che fa un non ore a anche è una tradizione militare italiana più votata al dialogo e alla pace in Somalia non siamo distinti agli americani perché loro pensavano a tavolino che bastasse mandate l'elicottero sopra
La la negava oplà megalopoli di Mogadiscio
Diciamo governo italiano e anche i militari italiani erano più propensi al dialogo e questo credo che sia qualcosa che
è una risorsa molto positivo
Però
Invitandole ancora un momento attenzione probabilmente il ministro vuole una brevissima replica ne ha diritto e così il raro così raro avere un milita e che diciamo non di parte al in un in una funzione sopra delle parti che vorrei sentire ancora qualche una sua breve risposte se grazie
Approfitto della pazienza le nostre esportazioni
Precisare semplicemente un paio di questioni che riguardano le cose dette dall'onorevole Folena a proposito della drammatizzazione dell'obiezione di coscienza credevo di essere stato chiaro ed esplicito nel dichiarare che sono assolutamente d'accordo sul fatto che l'obiezione non solo debba essere rispettata ma anche sostenuta laddove questa obiezione si traduce in un servizio che è un servizio di altissimo valore sociale che sarebbe assurdo incredibile non riconosce io mi oppongo a quegli aspetti della nuova legge
Che non tutelano negli obiettori né i militari indipendentemente dal fatto che esistano o la necessità di avere più gente che fa il militare piuttosto che quelli che fanno l'obiettore c'è è un problema di giustizia è come non so come l'evasione fiscale una legge che produca evasione fiscale è una legge sbagliata anche in un Paese dove non sarebbe necessario avere tante risorse come è necessario avere nel nostro Paese
Ora io mi oppongo agli aspetti della legge che non tutelano meglio obiettori veri né i militari indipendentemente dal fatto che poi ci sia necessità che questi facciano che alcuni che oggi fanno il
L'obiettore di comodo facciano o non facciano i militari sono perfettamente d'accordo con l'onorevole Folena quando dice che la soluzione ideale sarebbe quella che a un certo punto ad una certa età quella che con di di So
Un rito viene utilizzata per fare il servizio militare tutti i cittadini il romanzo allo spirito dalla Costituzione dovessero fornire un contributo al Paese chi
A tanto di torace facendo il militare chi è a qualche centimetro in meno di torace facendo un servizio civile che riguardi uomini donne tutti abili e non abili perché
Il concetto di abilità di abilitazione è al servizio militare ma uno che non deve fare il servizio militare perché fa l'obiettore perché deve essere abile pesabile a fare l'obiettore non a fare il servizio militare e quelli tutti possono fare comprese le do
Ma ce lo possiamo permettere quindi se ci fosse una legge sul servizio civile alternativo al servizio militare cioè tutti quelli che non possono fare il servizio militare ragioni fisiche per ragioni di di famiglia per ragioni di sociale di quasi a
Si cena facciano servizio civile che dovrebbe essere anch'esso gestito dallo Stato perché se è vero che l'attività che svolge l'obiettore è paragonabile come dignità eccome servizio reso al paese a quella di uno in armi cioè del servizio militare né ma allora perché il servizio militare deve essere gestito dallo Stato e quell'altro servizio che ha la stessa dignità lo stesso valore per il Paese non per il singolo deve essere lasciato al primo che passa
A qualsiasi associazione che abbia bisogno di qualche se ne occupi lo spazio un modo per e qui parlo sul piano della di
Ita servizio civile e servizio militare è proprio quello dice allora del risponde lo Stato con lo stesso titolo e con la stessa intensità
Questo è
Per dire quanto sia d'accordo con l'onorevole D'Alema fondo durevole pardon D'Alema è un lapsus freudiano l'onorevole Folena così come mi sono dichiarato d'accordo col dottor Marcolongo per quanto riguarda poi la Corte dei conti il fatto che ci sia state dell'obiezione alla conduzione gestionale della difesa
Della quale ben quaranta caso si è fatta salva l'arma dei carabinieri spiega il motivo per il quale ci sono di difficoltà in tutti i dicasteri compreso il mio
Perché nel mio di queste ero l'arma dei carabinieri è stata a lettura di Tata ad esempio non soltanto per il dicastero di cui fa parte ma per tutti gli altri perché vuole il caso che è l'arma dei carabinieri per una questione di carattere legislativo benefici di facilitazioni legislative che non sono proprie di nessun altro dicastero compreso il mio di cui gli stessi carabinieri fanno parte in sostanza il comandante della dall'Arma e al tempeste al tempo stesso segretario generale direttore generale della motorizzazione dei combustibili degli armamenti detti tutto cioè lo può fare contratti può fare semplificando in una maniera straordinaria le procedure e le burocrazie
Tutti gli rilievi fatti alla difesa dal corte dei conti assecondano il proposito che la stessa lo stesso Ministero della difesa ha posto in atto sotto forma di nuovo modello di difesa per quanto riguarda unificazione del vertice per cioè tutte cose che io colsi vero elementi di sostegno al proposito che abbiamo manifestato dal mille novecento novantuno quindi io forse sono l'unico ministro a non dovervi dei rilievi della Corte dei conti anzi ha considerato un contributo perché la dove è necessario si colgano come elementi di sensibilizzazione e mi riferisco alla tua
Mente al Parlamento ecco l'onorevole Gaspare che fosse l'unico parlamentare quelle forse non fosse a senso unico parlamentare presente
La prego di raccogliere il mio invito a far sì che si accede di quel processo di revisione delle strutture di semplificazione deve incoraggiate anche dal fatto di avere meno risorse
Forse noi se avessimo avuto più risorse in questi anni se non ci avessero tagliato i fondi saremo stati anche più pigri a concepire un tipo di riorganizzazione che oltre che andare nel senso della razionalizzazione andasse anche nel senso dell'economia se non ci fosse stato bisogno di fare economia forse saremmo stati più pigri meno reattivo però ecco
Anche il segnale che viene dalla corda ricorda in qualche modo mi conferma nella bontà dei propositi che abbiamo manifestato e tradotti in termini di disegni di legge all'onorevole Gasparri il compito di farsi portavoce presso i colleghi per una rapida soluzione di questo grazie grazie ministro
Altri partecipanti
Con un ringraziamento mio particolare penso che possa essere condiviso da molti di voi agli organizzatori del Festival per come è organizzato
Perché ha permesso
Vorrei ricordarlo che ha permesso questa sera un dibattito così come bere un bicchier d'acqua senza che nulla sia successo senza confronti sanguinosi senza terribili strepiti senza nulla di grave su un tema delicato che vede una divisione netta e profonda la partecipazione cui i dell'onorevole Maurizio Gasparri che insomma rappresenta Alleanza nazionale che
Per la prima volta in un festival dell'Unità è entrato proveniente da quell'area politica atti scusa dibattuto pagheremo forse per un lungo Periodo spero breve lo scotto incerto disarmo nei dibattiti quindi di una formalità forte per perché insomma si apre a tutti e sia prudenza che non di non rompere le uova di non fare la frittata subito poi diventeranno anche più vivace più interessanti dibattiti forse anch'
Ora più netti e precisi intanto stasera dobbiamo ringraziare chi ha concesso questa occasione di disgelo