Il volume "Libertà o potere. Ascesa e declino delle costituzioni" di Eugenio Capozzi

Vi porgo innanzitutto i saluti di di Marcello Pera che il presidente della Commissione la biblioteca e l'archivio storico
Che ha voluto questa iniziativa per rimasto bloccato a Lucca quindi non potrà essere cattivo sentito oggi era molto dispiaciuto e però quale tui ad impossibilia nemo tenetur
Quindi faccio io umilmente la sua parte di accoglienza
Ringrazio intanto il professor Eugenio Capozzi che come sapete ordinario di Storia contemporanea sulla destra per gli studi nel suo Orsola Benincasa di Napoli lo ringrazio Berruto presenta il suo libro qui a casa nostra in qualche modo ringrazio anche relatori e il pubblico
Il moderatore dovrebbe parlare poco cioè dovrebbe moderare modera arsi
Però
Su invito su pressione del presidente Peres soprattutto peggio per lui dell'autore che mi ha detto di essersi liberato svoltosi dice adesso essendo assente appunto Marcello Pera approfitta e dici qualcosa anche tu sul libero
Devo dire che il libro mi intriga quindi lo faccio volentieri
è un testo oggi quando libri
Decide così dice normalmente vengono definiti agili ma densi in questo modo si cerca di compensare tutto in realtà chi conosceva Geno Capozzi sa che lui tende a scrivere un po'di più è più contento quando scrive di più
Però questa volta se non me l'editore ha fatto cosa buona Felix culpa quello di costringerlo a scrivere in maniera ridotta a me resta la questura di sapere come avrebbe sviluppato in grande quelli che sono i concetti qui espressi magari poi ci sarà una prossima occasione un testo più grande non è venuto fuori un distillato del suo pensiero che se a me piace molto Bresso condivido in toto penso tutto lo che è scritto qui
E quindi al sottogruppo qualche minuto al tempo che ha dedicato al presente per la manutenzione per dire quello che mi è piaciuto soprattutto tra le vorrei evidenziare del libero mi anzitutto il titolo libertà o potere
Bertocco Terio leggo un po'come la classica in via di fra Libertas attori tassa cioè la ricerca del bene comune
Da migliaia di anni è sempre stretta fra questa mossa
Fra questi equilibro periti tante fra la libertà e l'autorità o il potere come diciamo oggi e sappiamo bene che è un equilibrio dinamico e non è mai stato risolto ha poi dell'uomo dell'autore volta abbiamo il libertinaggio le volta abbiamo l'autoritarismo
Però mi sembra che il il titolo descriva bene quello che poi l'essenza del libro che in fin dei conti il costituzionalismo ci ricorda non so Tore il quale peraltro parla anche della necessità di una vera e propria ove vi dissi impostazione storiografica e su questo convengo perché oggigiorno occorre secondo me un'opera di restaurazione del linguaggio prima che dei concetti prima della politica e come sono caricati i termini così antico e così contraddittori che occorre intendersi bene sul significato di singole parole
E quindi quando il genio Capozzi parla di costituzionalismo non si limita correttamente a quello moderno molti ne sono convinti che il costituzionalismo è un portato della Rivoluzione francese ovunque immediatamente successivo
In realtà descrive bene come
Il suo senso nel suo senso più ampio il costituzionalismo cose
E quell'insieme di chili dirimenti gli strumenti concettuali istituzionali per frenare il potere politico e per questo per descriverlo pur non non cercando certo faccio il costituzionalismo così antica nell'antichità
Parte dal nuovo su Greco dallo ius romano dalla legge giudaica tutte realtà che possono sublimata e dal cristianesimo
E però il vero costituzionalismo nasce su questo sono d'accordo nel cosiddetto Medioevo Medioevo antenne che sappiamo generico ambivo ma è lì dopo la disgregazione dell'Impero romano
Le invasioni barbariche o migrazioni di popoli come più correttamente si dovrebbe dire che nasce quella che Paolo Prodi ha definito la Società corpo rata c'è una società fatta di corpi intermedi che si auto governa una parola misteriosa perché ci dagli Anarchia ma così non era come molti di voi sapranno
Questa realtà che sapeva governarsi perché attraverso una rete di potere diffusi appunto nella società riusciva ad essere autonomas spettacoli istituzioni loggione chiamiamo Stato e quindi abbiamo la realtà
Aveva una realtà di istituzioni che noi oggi chiamiamo Stato che nascono da e per la società in questo modo sono al servizio società stessa
Queste situazioni poi rafforzando si si contrappongono alla società cominciano a fronteggiarla e nel tempo addirittura
La schiacciano in qualche modo quindi diventano più forte la società che doveva tutelare quelle istituzioni che nascono la società stessa alla fine diventano opprimenti o addirittura
Una svolta autoritaria anche totalitaria schiaccia società stessa e succhiano le sue energie
Questo
Eugenio Capozzi ci tiene molto alcuni capitoli
Brevi ma densi a spiegare l'origine
Di questa sorta di pesi e contrappesi che nel Medioevo pur con esiti leggermente diversi come sappiamo l'Europa continentale e loro che inglesi
Inglese però effetti mi misi effettivamente riesce riescono a costituire una barriera contro quello che potrebbe essere lo strapotere del potere
Ma il potere la chiamiamo così intende contino credo medievale e anche in quel periodo visto che è stato chiamato anche qui genericamente Antico Regime
Non ha nella forza nella voglia di diventare invasivo come invece oggi
Non ha la forza perché non Società policentrica nessuno è realmente tanto potente da riuscire a soggiogare le altre realtà sappiamo bene come anche il Sacro Romano Imperatore non avesse la forza di imporsi alle altre realtà lo stesso tempo neanche la volontà perché la cultura politica da tale
Sì
La fine dell'azione politica non era sicuramente il potere fine a se stesso e quindi era altissimo imbattersi in personaggio istituzioni che vogliono effettivamente allargare allo sfera di influenza e diventare
Invadenti come lo è lo stato oggi
E quindi queste pagine centootto punto l'allarme per la nasce lo Stato moderno questa realtà particolare
Fondata soprattutto sulla centralizzazione sulla burocrazia stazione sul principio di sovranità Stato moderno ovviamente non in senso cronologico non è lo stato della contemporaneità anche se a maggior parte
Gli Stati contemporanei sono stati moderni ma sono stati legati all'ideologia proprio della modernità
Quindi lo Stato che tende a non conoscere confini
A dilatare la propria senza a scapito della società
E allora la svolta è rappresentata in questo senso dalla rivoluzione francese
Innegabile grazie francese rappresenta una svolta
Ma
Eugenio come lo chiamo consegnata amichevolmente e ne individua soprattutto gli aspetti negativi che sono sostanzialmente due uno
L'eliminazione di ogni barriera fra il cittadino e lo Stato quindi oggi diremmo parola moderna la disintermediazione la scomparsa di quei corpi intermedi che rappresentavano una barriera abbastanza
Importante posta a difesa del cittadino rispetto allo Stato e l'altro e la nascita dell'ideologia
Per cui la politica non è più ricerca del bene comune ma il tentativo di realizzare degli obiettivi gli obiettivi
Totalizzante remoti e dell'ideologia del due già cose una visione onnicomprensiva
Che cerca di modificare alla radice la società per poterla costruire ex novo perché macchiata concreti imperfezione è ideologia di tipo agnostica
Che animato da quello che poi Antonio Rosmini definita il perfetti Simonetta nel secolo diciannovesimo a cui si sfideranno sia ed ETF che Lina metà del Novecento sia il nostro Augusto Del Noce negli anni Sessanta quindi questa mentalità che alla base appunto dell'ecologia o dell'ideologia
E snatura quello che e il potere che non cerca più quanto più al bene comune ma cerca di realizzare questo obiettivo di ripascimento e nella società
Infatti Eugenio parla di duplice cataclisma derivanti dall'opzione francese
A fronte di tutto ciò
Denuncia preoccupato i nuovi ordinamenti liberaldemocratici pure che nasca appunto dopo azione francese dopo la restaurazione in qualche modo nascono dimezzati né all'azione perché in qualche fanno proprio
In direttamente o indirettamente quelli che sono i principi chiamiamoli così rivoluzionario che esso Berto nell'ordinamento medievale di antico regime
E che sono sostanzialmente
Chi principio di sanità e la coincidenza fra Stato nazione è che altre no quello che provo la concezione della scienza politica sappiamo bene quali sono stati di Sasso di gelati dall'in immedesimarsi dello Stato con l'azione quindi del nazionalismo
La cosa in qualche modo buffa che lo Stato nazione ancora oggi esistente
Tende a configurarsi può configurarsi comune nuovo corpo intermedio di fronte a quello che può essere l'invadenza dell'Unione Europea
Per cui a fronte dell'orchidea che straripa dalle proprie competenze paradossalmente proprio gli Stati nazionali potrebbero essere il cuscinetto a difesa dei cittadini contro il nuovo grande mega Stato moderno che l'Unione europea
Di fronte
A queste prevaricazioni che portano c'è un capitolo che si intitola dalle carte di delitti ai diritti alla carta in cui viene denunciata l'affermazione della visione Dio politica del delitto mi Eugenio Capozzi conclude
Da un lato
Un po'molto preoccupato per quella che l'evoluzione del costituzionalismo moderno ma nello stesso tempo guarda alla possibilità di tornare indietro
Non so nemmeno in senso reazionario ma andare a vedere dove si spezzato il legame del mondo moderno con le proprie radici culturale soltanto in questo modo però dice conclude un queste parole
Potremmo ricongiungersi alle nostre radici quelle che sono del Novus greco del lustro manda legge Branca che conducono all'affermazione della centralità assoluta della persona umana
E della sua superiorità rispetto all'impotenza terrena ribadita dall'umanesimo cristiano quindi alla fine nonostante all'iscrizione convincente
Serrata
Anche un po'pessimistico per lo meno realistica che prende atto di quella che si aziona
Attuale però conclude in qualche modo con otto di ottimismo cioè c'è la possibilità qualora lo si voglia di andare a ricercare e trovare quelle che sono le radici del nostro mondo del nostro Occidente quindi silente
Io penso un segno di speranza o Busato abbastanza la pazienza vostre quindi dell'immigrazione
Mi tolgo il cappellino di mezzo relatori metto quello di moderatore e quindi a questo punto do la parola ai nostri relatori
Abbiamo concordato che comincia Ginevra Cerrina Ferroni
Demitri presentazione saranno molto easy che sostanzialmente sono persone molto conosciuta e comunque ci conosciamo vedo molti amici
Sapete che è vicepresidente dal Garante per la protezione dei dati personali è professore ordinario di diritto costituzionale italiano e comparato nella scuola di scienze politiche
Cioè se la Fed Università di Firenze tanti testi scritti molti ovviamente sulla difesa della privacy dei dati personali
Cito soltanto in ultimo il manuale di diritto costituzionale comparato tra Giappi che nelle che è uscito adesso in seconda edizione perché con scritto con Giuseppe Morbidelli e Mauro volte
Il magazine più molle non è sollevato una stima
Se il Pubblico
Alla buona sera a tutti ma grazie sono molto grata di questo invito di avere letto questo bel libro
Un libro quello di Eugenio Capozzi che lo definirà il viaggio Piaggio raffinato nella storia del diritto costituzionale anche sì e Caporossi non trascura delle riflessioni pratiche mi sembra ferraristi un solido il libro di cattiveria costituzionale i cui protagonisti sono i diritti nella forma di Stato
Ora l'idea di fondo egli ha trovato questo volume è che qualunque ordine giuridico anzi una aspirazione di giustizia dalla Grecia classica fino hanno voi ciò che viene evidenziato che si è sempre cercato di trovare il modello di organizzazione del potere migliore quello che saltasse esasperati virtuosi della Società e quello che né minimizzato se per così dire gli aspetti distrutti
Ciò che è sicuro è che questo continuo tentativo ha trovato nella creazione di istituzioni politiche oppure di istituzioni di garanzia il suo perno
E l'esistenza di istituzione statali o internazionali a limitato per così dire l'uso della forza l'uso del potere e ha garantito la libertà alla base del funzionamento di queste istituzioni via lo dice molto bene Caporossi fin dall'epoca romana lo ius
Per riprendere con le sue parole la intelaiatura di norme e principi all'interno del quale il cittadino può rivendicare che gli interessi fondamentali pertinenti vengano protetti dalle is
Situazione
Ora per mezzo di questo confronto continuo confronto storico
Per l'autore
Sottolinea che le costituzioni autentiche quelle cioè che esistono
Prima ancora di essere scritte perché sono basate sul diritto naturale sono radicate in una tradizione
Culturale che affonda le sue radice è stato Berretta nella civiltà grazie a Romano ed ebraica sintetizzate dall'umanesimo cristiano e questa tradizione quasi a concretizzata
Da principio nel pluralismo istituzionale dell'Europa medievale dove il diritto prevaleva sul potere politico
E alla base di questa impostazione c'è la riscoperta e la rilettura del corpus iuris civilis ispirata dal diritto naturale così come lo sviluppo di un diritto canonico basato sul tema della ragionevolezza
Qui il potere statuale non si è ancora affermato con prepotenza perché il pluralismo istituzionale né impedisce il consolidamento
L'avvento dello Stato moderno stato Pendleton rompe
Questa concezione dello Stato moderno rappresenta una minaccia una messa in crisi del concetto di limitazioni
E quindi il libro diciamo ricostruisce bene queste questi percorsi ma mi sembra che vada anche oltre perché va oltre perché evidenzia come nel tempo il concetto di costituzione abbia perso questo legame con la razionalità
E se è stato spesso travisato o strumentalizzato cioè sia stato ridotto ad un elenco di diritti
Elencati senza poi una reale comprensione del loro significato più profondo lo dice bene Capozzi le costituzioni rischiano
Di diventare quasi dei supermercati di diritti oppure di essere utilizzate in modo retorico ma senza una concreta applicazione pratica oppure di venire in imbocchi del tempo
Per giustificare delle scelte politiche contingenti ancora più che per difendere dei principi
Fondamentali cioè le costituzioni
Come strumenti al servizio del potere è un po'questa la dimensione paradossale
Ora questo approccio ovviamente svuota di significato la Costituzione cioè la la svolta in quello che è stato da sempre il suo significato originario quindi è un libro di storia costituzionale non molto bene condotto
Ma è anche un libro vorrei dire di grande attualità di grande contemporaneità perché indaga la storia e la crisi del costituzionalismo liberale parlando anche dell'oggi aiutando il lettore in questa continua una logica tra l'oggi e e invece il tempo passato allora io ho trovato troverei tre linee di indagine che mi sono sembrate interessanti
Di questo volume o se come dice l'autore il Medioevo offriva
Un sistema in cui il diritto era superiore al potere politico il mondo contemporaneo invece oscilla tra
Poli opposti
Da un lato da un lato la riaffermazione della sovranità statale talvolta anche in chiave
Autoritaria una sovranità autoritaria da cui come ricorda cappotti si emancipare il primo costituzionalismo britannico secentesco
Ma invece verso cui ripiomba con la rivoluzione
Francese
Dall'altro l'atto il ritorno a forme di pluralismo giuridico saluta il caro amico
Tirelli che arrivata allora dall'altra il ritorno a forme di pluralismo e giuridico legato sia al istituzioni sovranazionali
Sia ai nuovi attori economici e tecnologici e poi c'è un tema che in qualche modo lega tutte questi questi profili è il tema del politicamente corretto che in qualche modo
Si collega
Anche se in modi non chiarissimi non non per il libro ma insomma si collega con spinte centrifuga e centripeta e ai grandi temi su cui libri costruito allora unico di concentrare su questi ultimi due punti ruolo delle piattaforme digitali
Piattaforme digitali che ormai regolano
Molti aspetti della vita sociale economica attraverso i famosi termini servizio si sovrappongono e si sostituiscono alla legislazione statale in una sorta di feudalesimo digitale un termine che oggi ricorre molto cioè una un il tempo che stiamo vivendo è davvero un tempo per chi lo legge
Con le coordinate dello storico delle costituzioni davvero un ritorno ad una forma di Stato patrimoniali di stampo neon feudale in cui i grandi proprietari
Sopra intendono e regolano le interazioni dei sudditi cioè degli utenti stabilendo le regole e la loro applicazione
E in questo coordinamento di natura appunto patrimoniale pubblicistica c'è la totale coincidenza
Tra la persona del signore che sono appunto le grandi Bic Teck e la proprietà privata della terra perché poi oggi allo spazio digitale dove si costruisce la piattaforma in questa natura contrattuale diseguale che
Caratterizzava il rapporto tra feudatario la comunità contadina oggi si articola questo rapporto tra piattaforma e utente
Si assiste poi ad una direi montante privatizzazione della sfera pubblica che
Impone un ripensamento delle
Categorie su cui si è fondato il nostro costituzionalismo
Mi sembra che il digitale stia continuando in maniera sempre più marcata nella direzione di ridurre lo spazio pubblico a beneficio
Del privato anche se questo privato si sta pubblicizzando sempre di più perché propone e indispone quasi
A piacimento e dei diritti fondamentali dei diritti costituzionali del proprio tanti mi riferisco
Alla libertà di espressione alla gestione del dato sto occupando in questo periodo è la mia vita alla libera iniziativa economica e e tutto ciò che
Riguarda un po'la dimensione di del mutante che in tutto e per tutto un contraente debole
Piattaforme che sono e qui al grande ossimoro di questo tempo piattaforme che sono allo stesso tempo regolatori e giudici
E anche la normativa che cedeva dall'Europa non cambia questo modello regolatore giudice
E allora la domanda che ci dobbiamo porre come possono essere ridisegnati i rapporti non soltanto tra stato nazione piattaforme ma anche tra piattaforme e utenti dal momento che le piattaforme sono Soggetti formalmente privati che assumono su base contrattuale
Asimmetrica un potere sostanzialmente pubblicistico
E allora non è forse questa una nuova manifestazione di quel potere di quella sovranità di fatto insofferente ai diritti il cui appunto parla il nostro autore
Ultimo tema politicamente corretto praticamente corretto che si lega
A ciò che Cappon intorno alla fine del suo volume pagina novantuno insomma pone si pone come il problema dell'uso strumentale
Della Costituzione
Che ha limitato e tuttora limita
I tentativi di modifica della Costituzione di per sé definiti come sovversivi antidemocratici l'avrei fatto piacere sentire oggi le parole del presidente per alcune col quale in questi anni
Ci siamo confrontati proprio su questi continui tentativi di riforma
Mancata perché additata additati come sovversivi antidemocratici
Quindi primo tema l'uso strumentale della Costituzione e secondo tema
Quello della ideologizzazione dei diritti
L'altro profilo profilo ovviamente strettamente connesso
Io deontologici agitazione dei diritti e conseguenze dello stato costituzionale qui è proprio è il grande tema del Gianluca Pozzi politicamente corretto praticamente corretto che rappresenta
Lo sappiamo
Un elemento di pressione extra giuridica ma anche a delle conseguenze giuridiche
Con una forza
In ordine è in grado di modellare incidere profondamente sul discorso pubblico realizzando nei fatti un nuovo potere con i suoi pilastri ovviamente non normativi non codificati ma sicuramente politici e mediatici e con i suoi vigilanti doganieri del pensiero unico
Politicamente corretto incorpora gerarchia di valori ma non sono delle gerarchie conclamate e codificate e quindi gerarchie che consentono di essere riconosciute come tali e dunque
In grado di essere sottoposta degli scrutini di proporzionalità e di bilanciamento come deve
Appunto nella bilanciamento tra valori da parte le Corti costituzionali l'ordine dei valori non è codificato ma è un motivo di valori autoreferenziale è assunto a priori
Non è discusso non è formalmente diciamo riconoscibile
Crea disorientamento e incertezze giuridica
Questa questo dato di esperienza che noi ormai viviamo
C'è questa tendenza alla uniformità delle opinioni alla omologazione intellettuali e morali e religiose politica
Delle esperienze di vita degli stili di vita è un colpo mortale allo sviluppo civile e culturale ed è un colpo mortale per le radici stesse del concetto di libertà
Perché perché è praticamente corretto negare
L'espressione della personalità dell'uomo la chiude in una soffocante griglia in una soffocante costrizione che passa dall'uguaglianza all'egualitarismo fino all'esclusione del diverso
Ma guardate non è soltanto un problema di metodo
è un problema di sostanza perché si tocca la forma dello Stato perché perché praticamente corretto concreta una involuzione della struttura stessa delle libertà e del tutto del tessuto giuridico costituzionale che alla base dei pubblici poteri cioè l'abbandono dell'iter per cui la libertà e qui si torna al grande tema di Capozzi in questo libro
Cioè la libertà intesa come assenza di potere non solo dello Stato ma anche della collettività sull'individuo invece si afferma una dimensione morale
Del bene della società dell'individuo un un individuo che non è più non può essere più letto come individuo solo ma appunto
Solo integrato nella società e nello stato il rifiuto di questa della Dialettica dell'indagine critica
Pericoloso nuove regole di condotta che definiscono le azioni e i pensieri degli individui Chissi chi distante
Viene sanzionato Viani boicottato viene isolato viene silenziato ridicolizzato
Banalizzato con lo schema più o meno è sempre quello
Dietro c'è questo rischio della famosa discriminazione
E quindi non è consentito
Il pensiero dissenziente non è consentita una discussione franca non è consentito il concetto stesso di democrazia che appunto il dialogo
Allora
Questo è un tema enorme su cui si potrebbero fare tantissimi convegni l'abbiamo vissuto anche in questi anni di crisi pandemica penso tutto al grande tema dei vaccini l'abbiamo lo stiamo vivendo sul tema dell'immigrazione insomma argomenti ad esempio gli hot spot nei paesi di partenza insomma argomenti ancora tabù nel nostro dibattito pubblico e quindi concludo
Quale può essere la formula ricostruttiva sicuramente una di quelle individuate da Caporossi la riscoperta delle radici
Dei costituzionali
Ossia fermandola primo Rita
Del diritto sul potere dell'importanza di limitare
L'autorità politica per garantire libertà e dignità dell'individuo ecco solo mi sembra attraverso questa riscoperta è possibile contrastare derive autoritari e preservare l'essenza
Delle costituzioni nel loro originario e il profondo significato grazie
Bene grazie a Ginevra fare Cerrina Feroni mi riprendo la r che prima ho detto Ferrone
E adesso interviene Lorenzo Castellani che è docente di Storia dell'istituzione politica presso la LUISS Guido Carli di Roma
E anche questo lo aggiungo io storico e politologo ampi abbiamo scherzato sul termine sull'uso del termine politologo perché oggi si usa spesso a sproposito diamo tantissimi politologi Hans
Però mi però questa volta abbiamo deciso che ci sta
Il i suoi interessi posso emergono da dai titoli dei suoi studi di cito soltanto gli ultimi l'ingranaggio del potere
Sotto scacco
Il Minotauro governa il management nella storia del potere
Grazie simile dunque io sono diciamo un po'in in tripla veste diciamo quella di relatore quella di estimatore di lungo corso del professor Capozzi che rappresenta diciamo
La generazione ambienti accademici davanti alla mia che ci ha aperto la strada su molte cose molte riflessioni e e anche come animatore della casa editrice Liberilibri assembramento consigliere d'amministrazione
Quindi diciamo il fatto che
Che è un genio abbia pubblicato questo questo scritto con Liberilibri diciamo fonte di di di orgoglio di felicità da parte mia ma anche appunto da della dalla casa editrice
E mi pare anche doveroso diciamo ricordare un po'il percorso intellettuale dell'autore perché appunto perché diciamo in questo libro confluiscono molte delle sue riflessioni di lungo periodo a mio avviso cioè cioè il suo interesse per è un approccio realista la storia ricordo diciamo libro suo Harrington e sulle élite di di qualche anno fa e alla filosofia politica c'è l'interesse nei confronti delle istituzioni
E delle Costituzioni importante libro scritto su su Maranini
Dal professor Capozzi e poi gli interessi potremmo dire così degli ultimi anni quindi le forme politiche i moderati opzione dimenticherò qualcosa ma il politicamente corretto il rapporto tra globalizzazione istituzioni infine contro questo libro
Sulle sulle costituzioni quindi è un pezzo dentro questo libro confluiscono molti degli interessi intellettuali di di Capozzi e ne fanno diciamo un un condensato molto interessante
Dell'altro secondo elemento secondo me rilevante che questo libro cade in maniera perfetta rispetto al momento politico che viviamo
Oserei dire quasi rispetto al momento intellettuale diciamo che stiamo affrontando perché a un testo che in qualche modo scoperchia la coltre va bene così ideologica culturale che diciamo ha governato negli ultimi trent'anni e che oggi vive un momento di crisi da questo punto di vista negli ultimi due tre capitoli del libro sono quelli più rilevanti più rappresentativi perché si collega nonché con una critica in qualche modo al come sentivamo alti fittissimo al politicamente corretto ma anche a un'idea in qualche modo di di giurista o Grazia di cui si è parlato molto in questi anni cioè di governo dei giudici al di sopra delle volontà
Rappresentative delle volontà politiche in qualche modo espresse dai cittadini che diciamo è stato un tratto caratterizzanti dell'epoca e la globalizzazione c'è di tutto ciò che prende corpo tra il mille novecentottantanove negli ultimi anni quindi un'idea di estensione anche della del costituzionalismo su scala globale ma non potendosi effettuare dal punto di vista politico lo si effettua il punto di vista giuridico e dal punto di vista delle corti quindi l'emersione di corti internazionali di corti globali e naturalmente
Delle corti europee
Che creano però diciamo come elemento di reazione acquisto uno svuotamento in qualche modo della sovranità statale senza costruire un livello di sovranità politica superiore
Io lo svuotamento dei Poteri spesso della politica rappresentativa e quindi oggi vi diamo la reazione diciamo alla costruzione di questo sistema
Che si era coniugato spesso anche appunto comunque l'approccio moralista volto a imporre una certa visione etica volto per certi aspetti attraverso anche il diritto attraverso la costruzione di tecnocrazia una nel neutralizzazione del conflitto politico che poi in realtà in qualche modo nascondeva una certa ideologia o ha nascosto una certa ideologia questo mondo si è progressivamente trovato di fronte a reazioni politiche a sfide politiche che ne hanno messo in discussione i presupposti diciamo negli ultimi mesi ne vediamo con tutti i pro e i contro comunque gli affetti
Di tutta evidenza le la reazione una reazione che è stata chiamata populista nazionalista ma che di fatto in qualche modo vuole
Ritter rito realizzare la politica forse anche le costituzioni
E che in un certo senso mette questo libro in collegamento con una serie di libri che sono uscite negli ultimi anni
Mi mi vengono in mente in questo momento terreni due dello stesso autore di Patrick denim verso uguale liberalismo failed perché il liberalismo è fallito inteso come il liberalismo appunto gli anni Novanta primi due mila e poi il suo successo suo successore che esattamente Reggi un cencio di uscirà in Italia tra qualche settimana
Allora e perché diciamo non riuscivamo di beni usciva per Giubilei e e poi c'è diciamo il costituzionalista in qualche modo più eclettico Wirth forse c'è oggi nel mondo americano che ha cambiarmi Jole
Il quale appunto ha scritto di recente un libro sul common good costituzionalismo cioè il il costituzionalismo del bene comune anche Dini si dichiara molto all'idea di senso comune in qualche modo per denunciare appunto un mondo che è stato costruito in modo tale da disco netta era in qualche modo le élite del diritto dell'amministrazione
Del potere politico da gran parte della società e quindi ha creato poi un disallineamento che ha avuto reazioni populiste o o nazionaliste
Per certi versi diciamo così è un discorso anche apportavano arietta una riattualizzazione di Carl Schmitt e di alcune delle sue critiche
Al liberalismo tra le due guerre appunto questa idea che in qualche modo la politica possa essere controllato dal diritto addomesticata di alcuni casi è ridotta allo stesso che è una ciò anche di grandi meccanismi attraverso cui e la la giurista o Grazia diciamo si è insediata in qualche modo al potere o questo spesso terzo quelle politiche l'Unione europea vengono vengono giustificate nome diciamo una presunta neutralità neutralità tecnica quindi diciamo così erano è un testo che rientra molto all'interno del momento storico che che stiamo vivendo
E che siccome può stimolare anche un'altra riflessione gli diciamo il costituzionalismo ha vissuto intorno al mito
Fondante importante della separazione dei poteri e dei checks and balances quindi di un rapporto tra tra poteri che si controbilanciato null'altro e questo è sicuramente un elemento fondamentale ma forse bisognerebbe anche domandarsi se il costituzionalismo
In qualche modo non riesca a sopravvivere nel momento in cui o comunque tenda a prendere delle vie distorsive nel momento in cui si rompe il meccanismo di fiducia dal tra l'alto e il basso
Cioè tra i pochi in qualche modo e in molti quindi da questo punto di vista diciamo una riconnessione anche un po'l'idea di di governo misto di Aristotele e quindi non solo partizione del potere ma anche rapporto in qualche modo tra tra popoli élite come meccanismo di diciamo di di di di forza quindi una costituzione di legame di una Costituzione l'altro elemento che appunto e l'altro al tema di dibattito attuale la reazione che il diritto più in particolare appunto il diritto pubblico a con la dimensione nazionale con la dimensione sovranazionale
Perché diciamo nella discussione in corso negli ultimi decenni c'è stata appunto questa idea che in qualche modo le costituzioni si potessero esportare costruire a tavolino che le democrazie potessero essere qualche modo coltivate all'e sterno
E si è visto come tutto questo sia da certi punti di vista una pia illusione nel senso che poi distaccare il il nome sul punto di staccare la regola dal suo terreno comunitario fatto di tradizioni fatto anche di rechi con istituzionali che Eugenio esplora molto bene anche nella prima parte del libro è essenzialmente qualcosa di molto Complesso quindi questa idea di modellizzazione in qualche modo del diritto costituzionale esportabile su scala internazionale globale o estendibile Tosca interazione globale qualcosa che oggi affrontati in qualche modo delle sfide molto complesse perché viviamo un po'momento di fine delle delle illusioni su questo
Però insomma su questo diciamo così era sufficiente leggere in serie o Brunner ama diciamo questi futuri oggi non non rientrano più all'interno e nessun corso
Accademiche quindi il legame tra la Costituzione diciamo sociale culturale economica e invece la la la lettera della legge
Va verso un divorzio tende diciamo in molti casi che e poi da questo ne conseguono dei fallimenti o diciamo di regimi che cercano in qualche modo di consolidarsi e non ci riesco ne abbiamo avute insomma Bari vari esempi da questo punto di vista o interpretazione di regimi in senso costituzionale e liberale occidentale ma che poi prendono altri pieghe
Basti pensare alla Russia o appunto per esempio precedente all'Afghanistan no quindi da questo punto di vista diciamo mi sembra che il libro si si riconnette anche a questo tipo di critica cioè che alla fine riforme della Costituzione intesa oltre la lettera della legge quindi come Costituzione profonda come costruzione materiale
Siano in qualche modo legati alla storia alla tradizione alla comunità entro cui e si si si formano e e da qui appunto del le difficoltà di conciliare su scala globale la frattura diciamo tra il Paese legale il Paese reale potremmo dire dire così ho un'idea in qualche modo di diritto
Spesso presenti a livello europeo di filiazione delle norme dall'alto spesso rovesciando anche principi che sono dentro i trattati non sempre il principio di sussidiarietà
Due invece diciamo un'aspirazione delle norme verso l'alto invece che un una sua creazione dal basso quindi la tendenza dirigismo rottura dell'ordine spontaneo mi pare che insomma il libro sia interessante meritevoli lettura importante esattamente per per questo motivo perché il risultato finale di un eccesso in qualche modo di costituzionalismo oltre confine di costituzionalismo interpretato solo attraverso i giudici di diritto prodotto Attraverso burocrazie prima che parlamenti rischia di portare al declino del costituzionalismo e questo è uno dei grandi paradossi rompendosi alla divisione dei poteri
Cosa che diciamo ormai spesso viene infranta anche nel mondo occidentale e allo stesso tempo rompendo anche l'asse verticale del del rapporto tra tra i Litta e popolo che per lungo tempo è stato al centro del dibattito di riflessione occidentale ed è stato fatto sparire
Diciamo nell'idea di questo mondo piatto come oltre confine democratico ma che torna diciamo di un'attualità
Molto rilevante molto pregnante nei nei giorni di oggi e quindi forse dovremmo rimettere al centro sia una riflessione sul costituzionalismo nelle sue definizioni in quanto tale e su le sue i suoi assi sia orizzontali che verticali come il libro di un genio CIN vita talvolta Imeri implicita peraltro in maniera esplicita a fare grazie
Bene grazie a Lorenzo Castellani
Ora interviene Corrado Ocone
Saggista me lo concederà il filosofo
Direttore scientifico di nazione futura poi mi ha impedito di andare oltre quindi non dico della Fondazione cortese di Napoli non dirò della Fondazione Craxi e così via
I suoi scritti sono divisi
Due nature diciamo da un lato tipo pamphlet istigò dall'altro e studi Bellini
Posti impegnativi cito due testi che appartengono alle due linee il non detto della libertà di Rubattino radici libertà una filosofia per l'Europa Giubilei
Nota ringrazio il presidente pesa per aver organizzato questo incontro il dottor Pappalardo
E che accorga Rizzato soprattutto è il nostro moderatore oggi
Amico Capozzi che ci ha dato questo ulteriore libro molto interessante e diciamo che ho avuto ho letto questo libro due volte o quanto meno una prima volta lo hanno usato in insomma posso permettermelo visto che conosco la ricerca di Capozzi
E lo hanno usato a proposito delle due linee perché
Devo dire volevo arrivare prima degli altri con la recensione che infatti uscì in qualche giorno dopo che aveva avuto via pdf dico mentre domenica scorsa Veloso diletto non lo stiletto
Tutto d'un fiato nel senso che è un libro che insomma lascia
Avvince quinti si lascia leggere proprio tutto di un po'parto da una suggestione mi è venuto in mente leggendo questo libro un libro di tutt'altra specie soprattutto di tutt'altra impostazione ideologica diciamo così
Che
Le scrisse di Condorcet
Perché è un compendio di storia universale sostanzialmente io non sono un costituzionalista né un politologo quindi vedo le cose forse più da un punto di vista storico soprattutto filosofico pende un compendio di storia universale ovviamente qui
Non una epifania del trionfo della ragione illuministica contanti persino dei dieci capitoli possono essere equiparate alle dieci e poche delle scrissero per l'ultima appunto aperta al futuro diciamo così
Però è qui non si tratta del trionfo della ragione illuministica ma è un quadro storico molto più mosso diciamo così al centro non è la ragione ma la libertà il principio della libertà che lotta contro il potere
Prima allarga sempre più le sue domande poiché vede restringersi in epoca moderna fino ad arrivare all'attuale
Critico momento attuale
Fra l'altro le ultime pagine
Negli ultimi capitoli come
Stato pure detto presidente mentre sono forse quelli più avvincenti
Soprattutto per due motivi che comunque sono il leit motiv di tutta l'opera cioè la capacità di sintesi che all'autore
Cioè la sintesi è qualcosa di importante perché può permettersi la sintesi solo chi conosce le cose cioè quindi chi
Insomma partito prima dallo studio dall'analisi e poi la chiarezza di scrittura che secondo me è un altro elemento che non va assolutamente sottovalutato
Quindi il leit motiv fede che fa da sfondo al libro è proprio la libertà nella sua eterna lotta con il potere la libertà che conquista sempre nuovi e più ampi spazi così come ugualmente ne perde
Quindi libertà o potere io insisto molto sulla o il l'autore insiste molto sulla o perché già nel titolo quindi la scelta è inequivocabile
Lo strumento con cui la libertà segue segno alle sue vittorie ecco la Costituzione però anche qui bisogna intendersi perché quel Capozzi costituzione
A diversi significati
Possibilità della legge fondamentale di un ordinamento politico
Può significare una forma di governo
Può significare
L'articolazione concreta di una scelta società oppure quarto significato che quello a cui lui in qualche modo più aderisce
La dice la istituzione è non è è il costituzionalismo cioè un'accezione etico politica di costituzione in permeata su una visione del mondo
Per cui occorre garantire la libertà il più possibile
Limitato il potere politico attraverso il diritto e l'istituzione
E la scelta di Capozzi
E è chiarissima dove scrive così le sostituzioni sono la valori prima che dati di fatto
Ecco io diciamo su questo
I libri più belli secondo me sono i libri che
Insomma che vedono le cose diversamente dal petrolio sotto un vecchio insomma campione del realismo politico quindi
Insomma credo poco nei valori dico la verità comunque
Questa limitazione del potete può avvenire secondo Eugenio Capozzi o per via istituzionale anzi costituzionale
Oppure attraverso un
La strada del bilanciamento dei poteri
Non sono due strade del tutto simili a mio modo di vedere soprattutto se si concepisce il check and balances come qualcosa che si dà non si prima ancora che si istituisce
Allora due domande diciamo così filosofica si possono fare per spostare un po'diciamo il discorso sul mio terreno da questo punto di vista
E la libertà
Oppure il potere sono del tutto due elementi separati o non lo sono affatto
La seconda domanda da chiedersi essi il momento costituzionale quando prende forma in una Costituzione scritta ma il discorso per me secondo me vale anche per il diritto consuetudinario
Lo prende per una naturale e normale costituzione degli esseri umani condotta quindi all'interno di un gioco di forza e di potere comunque ben determinati
Comincerei dalla seconda do domanda perché quello che in qualche modo poi ci porta pure a rispondere alla prima
E allora quella che si istituisce fra la libertà costituzionalizzato il potere
Diciamo un welfare filosofi un classico rapporto dialettica fra forme invita
In particolare la direttiva che qui si stava è fra il potere istituito perché sempre di potere si tratta il potere istituendo intere
Che qui che è un rapporto che si richiama più radicalmente un altro fondamentale l'apporto di rapporto fra Udine e conflitto quando di ordine
C'è UCI deve essere nelle istituzioni e quando di conflitto
E quindi a quello che è vero storicamente e attraverso una disamina storica diciamo straordinaria proprio per capacità di sì sì Capuzzi dicevo dimostra e che gli uomini non si limitano che
A produrre delle norme ma li solidificano istituzioni questo è un dato di fatto durevoli più o meno durevoli
Però bisogna capire poi se
Sa broccato nella stabilità dell'istituzione
E che fine fa il pozzo potenziale creativo del processo visti Twente
Perché in qualche modo c'è la Costituzione ma c'è pure un processo costituente la dialettica Vitaphone che dicevo
Dicevo prima e addotta non io credo che questo discorso sia in non inessenziale da un punto di vista filosofico ovviamente
Il libro non poteva porsi questo problema perché appunto in qualche modo poi
Sì
Ci fa entrare pure nel merito del del del discorso la storia che la la storia che racconta restava una storia che racconta Capozzi ha una storia appunto
Che in qualche modo a il suo come nel Medio Evo comici
Un impegno che l'unità dice a un'epoca mosaico di libertà se ricordo bene
Mentre a una sorta di arresto nell'età moderna in questo su questo si può convergere
Insomma con molta
Facilita anche da un punto di vista diverso da quello del realismo politico all'invio
E in età moderna appunto che succede succede appunto che nasce questa macchina artificiale lo spaccato
E e nasce pure l'individuo perché pure l'individuo all'invenzione della modernità
Fra l'altro io suggerì alla Luiss è ricaduto bellissimo libro di un autore inglese Larry Zidane dopo dove si parla proprio di nascita
Dell'individuo di individuo è una creazione l'individuo per come diciamo lo conosciamo nell'ottica della modernità
E sì del doppio e fra l'altro è una Diego Della Isaiah Berlin
E quindi e quinti il Giunta attualismo mordendo ci dice Capozzi e qui assolutamente
Insomma condivisibile la sua posizione è altra cosa da dal momento costituzionale chiamiamolo così precedente soprattutto da quello neri da quello medievale allora come bisogna forze puzzi di fondo il giusnaturalismo godendo secondo me bisogna io mi son posto sempre in questa diciamo ottica poi seguendo più che altro il insegnamento di di Croce che poi se transita anche con l'ottica schizofrenica ma secondo me non inessenziale cioè da una parte bisogna confutare non certamente quella notte grida Natta bisogna fermare la funzione pratica che in qualche modo resta muto in un momento storico determinato quindi attraverso un'opera di storicizzazione
Si può insomma concordare assolutamente Congo dove dice Capozzi quando dice che appunto questa funzione stocastica
E svolta dal costituzionalismo in qualche modo
è stato un temperate in qualche modo le la potenza dello stato macchina del diaframma moderno ma anche questo secondo me nasce da un un rapporto da un gioco di rapporti di forza più che da un momento modale che senza i rapporti di forza nel modo di di di vedere non può esistere
E il potere perché il potere può essere appunto limitato attraverso un gioco di potere che si equilibrio controbattono
Non credo che il potere posso delitti autolimitarsi non credo che possano comitati il potere per sua natura tende non solo ha preservato sui banchi ad espandersi
E
E allora ecco diciamo cos'è questo e quindi ci sono anche delle concrete forze storiche che in qualche modo hanno giusto hanno fatto nascere il costituzionalismo
Il costituzionalismo moderno le dichiarazioni dei diritti tutta una storia che viene raccontata molto particolareggiata mente in maniera molto molto suggestiva da Eugenio capo sì
Quindi questo queste quindi diciamo la strada delle del bilanciamento dei del potere di una strada
E allora la libertà dal allora secondo me non si pone solo da un su uno dei due fondi
La libertà si può dette il momento di tensioni e di equilibrio
Fra il potere
Inteso come
I ladri perché anche la libertà che si fa subito come credo sia stato anche detto Crippa
In qualche modo diventa una tipologia liberale quindi qualcosa di liberale così come un potere che si fa
Assoluto è per sua natura e illiberale quindi la libertà nasce negli interstizi e che
La Costituzione non è altro che un poi diciamo che un estrinsecazione di questo gioco di forze del tutto politico tutto di potere
Perché l'equilibrio quindi da liberale è l'equilibrio fra l'equilibrio disequilibrio fra sembra un gioco di parole però
E allora ecco io diciamo libertà o potere
Diciamo una via di che vede lei in maniera meno meno diciamo e ecco poi adeguiamo soprattutto agli ultimi tre capitoli dedicati poi alla contemporaneità soprattutto perché qui forse capiamo anche
Il motivo profondo che nessuno come Eugenio Capozzi Satta captate
Magistralmente del politicamente corretto cioè il politicamente corretto in qualche modo è una esagerazioni del momento della libertà
Cioè e e ecco è un potere tanto più forte tanto più pervasivo perché rispetto potete classico si presenta come il contrario cioè come una estremizzazione del momento liberale e anche una forma di illuminismo in qualche modo
Estrema
Lumini ISMU fondato sulla ragione la ragione qualcosa che corrode che che mangia tutto alla fine mangia talmente tutto che appunto si arriva al nichilismo e relativismo
E quindi è un dispositivo di omologazione di conformismo come è stato detto di di legittimazione anche un meccanismo di esclusione di sorveglianza e di controllo
E però ecco è una fase estrema della modernità in qualche modo perché la modernità in sostanza eh
è il momento in cui trionfa il Pucci diciamo noi filosofi il proprio il principio Visco oggettivazione cioè in qualche modo il soggetto che sta si contrappone un oggetto in qualche modo attenti a far gol citarlo
E la modernità e fondata su tanti principi che uno a uno si stanno sgretolando in questo momento e uno di quei principi ahimè è proprio il principio che citava la professoressa attività fecondi della differenza fra pubblico e privato
Per quando noi diciamo dobbiamo appunto preservare spetta privata diciamo la sfera privata intesa del modo in cui la intendiamo è un portato della modernità che si sta praticamente del tutto sgretolando ecco allora io credo che da filosofia possa integrare in qualche modo una visione suggestiva come questa che ci ospita Pozzi
Anche per un motivo molto semplice perché è vero solo in parte infanzia forze vero il contrario che la filosofia come diceva Hegel sorge a far del tramonto cioè cose fatte la filosofia in qualche modo proprio perché concerne le categorie di comprensione del reale anticipa anche i tempi cioè eppure stiamo avviando un processo in qualche modo da grande filosofia
Ma insomma diciamo a tanti altri aveva già anticipate
Concerto della della civetta per sorge su falsi a buon
Io preferisco il momento dell'Aurora cioè stiamo il momento di grandi trasformazioni quello anzi Kudo
E che la modernità è finita
è finita e e e quel che insomma e e positivo che appunto una visione come quella di un Gianluca Pozzi a proprio nel gioco di potere della post-modernità diciamo così post-modernità flauto non è un termine che mi piace ha molte possibilità
DS eletto anche perché in qualche modo è la concezione stessa del tempo che non è più il tempo lineare e progressivo della modernità ma oggi sia un una diciamo una concesso il tempo molto più entropia piuttosto più e quindi ci sono molti molti motivi perché sempre in un gioco di forze quel quella esigenza della libertà di non appiattirsi sulla su qua
Assolutizzazione che abbiamo conosciuto come politicamente corretto abbia motivo di essere
Bene grazie come consuetudine adesso tocca l'autore di delle parole conclusivo
Grazie io
Innanzitutto due cose posso dire innanzitutto che e quasi impossibile per me
Anche soltanto lontanamente come dire affrontare i tanti temi che gli sono stati suscitati dai relatori
E e che quindi io mi mi posso solo limitare a qualche piccola considerazione finale che giustifichi questa mia opera il fatto che il disturbo che ho dato a loro e a voi
Per la lettura di questo libro è per la riflessione su questo libro la seconda cosa che a cui mi porta la prima è quanto è bello per me che credo che tutta la la riflessione sull'uomo sull'umano
Sia una riflessione storica quale che ne siano le
Le impostazioni via Mazzini quanto Pellegrini è intorno a un tavolo intorno a un tema spiccatamente multidisciplinare interdisciplinare come quello della costituzione del costituzionalismo quattro intellettuali che hanno un'impostazione ciascuno virginale e e differente che quindi le cui riflessioni si incrociano
E e si chiamano e offrono con un prisma una quantità enorme di di possibilità interpretazione differenti io che sono assolutamente nemico di qualsiasi bandiera
Disciplinari specialisti a questa è una cosa che già per me è una soddisfazione se forse anche solo questo è il risultato di un anno fa Tica
Come questa mia di cui diviene di questo libro di altro sono contento di averlo fatto valeva la pena di farlo pensiamo l'impostazione filosofico politica come quella di Corrado con un'impostazione di Teoria del del diritto costituzionale di analisi delitto considerare come quello di Ginevra fino come pensiamo a due differenti approcci alla storia delle istituzioni e dello Stato che sono quelli di Francesco Pappalardo e di Lorenzo Castellani eh
Tutto questo quale può essere il minimo comune denominatore ecco è quello che ci possiamo chiedere quella che è la mia aspirazione nel momento in cui io scrivevo questo piccolo volume mi dedicavo a a cercare di darmi delle risposte alle domande
Che mi ponevo la Costituzione
Come lente interpretativa della storia che allo stesso tempo e qui in qualche modo rispondo ad alcune osservazioni che sono state fatte
E realistica
La storia come costante dialettica di forse al a all'interno delle quali soltanto è concepibile alla libertà
Umana perché se non c'è dialettica non c'è libertà che mi viene
Da quella che è la mia formazione culturale lo storicismo di Croce e i grandi eredi di questo storicismo come Nicola Matteucci evitare che avrà sì il mio maestro
Piero Craveri a cui sottolineo questo libro
Dedicato e non a caso
E
E da altri grandi pensatori uno è stato citato da Francesco Pappalardo prima il caffè e che lì in la riflessione sull'ideologia
Come affermazione di una cultura mi ostica come perfetti istmo appunto come avrebbe detto Rosmini come aveva detto Rosmini come
Un modo per raccontare la politica
Di una missione redentrice di una catarsi che attraverso momento rivoluzionario viene afferra affermata quindi la libertà
E qui
Ritorno a un testo permessi fondante formativo cioè la storia come pensiero e come azione di Croce del mille novecentotrentotto
Un'entità in costante lotta all'interno di questo gioco di forze che può
Mai trionfare
Completamente e forse diremmo addirittura per fortuna
Non può mai trionfare senza avversari ma che solo dai suoi avversari si propone e in qualche modo acquista senso sono l'aria però
Ecco
E qui capiamo possiamo capire il senso del costituzionalismo non come pezzo di carta come legge positiva e nemmeno come manifesto ideologico la Costituzione come proviamo ad analizzare la Costituzione come rivoluzione promessa per dirla con Calamandrei la Costituzione come
La Costituzione più bella del mondo perché realizza la felicità ecco non è questo il costituzionalismo e costituzionalismo è qualcosa che viene prima delle costituzioni sono scritte che di posizioni siano scritte viene da una tradizione
Di
Conservazione della libertà attraverso la consuetudine attraverso la tradizione e alla base di questo cosa c'è
C'è una visione che fa assolutamente il paio con la stessa il senso della civiltà occidentale che è quella dell'essere umano in quanto tale come entità trascendente le forze del del del potere che che le forze che tentò di contendersi il potere come un valore in sé valore non tanto in quanto qualcosa di astratto
Ma valore in quanto riconoscimento della infinita
Diversità degli individui in cui si riconosce un'origine divina
Della dell'essere umano questa idea che la sedimentazione di appunto della civiltà greca romana ebraica nel nell'umanesimo cristiano è
Lo
La consapevolezza che quando viene mantenuta la fiammella Cesa sempre per tornare un'immagine di Croce
Nella nelle in quel libro del della storia come pensiero e come azione la fiammella che rimane accesa anche quando soffiano venti contrari anche quando soffiano le tempeste e che consente all'Occidente di definirsi come tale ed è
Deve ed è esemplificata nella dizione che viene adottata nel costituzionalismo medievale e moderno britannico anglosassone ridurlo o loro più Outlaw significa
Dom supremazia del diritto
Quindi dello ius non della legge positiva supremazia del diritto come principi cioè come idea di umanità da salvaguardati libertà e dignità umana da salvaguardare dagli abusi di qualsiasi tipo di potere e
Significa Lando Miglio dei giudici ovviamente non come ha detto prima giustamente Lorenzo la come giuridici giusto grazie giudice stock razzia ecco
Che una forma di ideologia uguale e contraria a quella delle delle ideologie che mettono che assolutizzare o il potere politico anche l'assolutizzazione del potere giuridico è un'ideologia anche al solito zone potete depositi di anche quello che noi abbiamo visto
Affermare
I diritti attraverso le corti
Può diventare un desiderio agnostico catartico di di di cambiare in meglio la natura umana forzando
Anche le quelle che sono le la la concreta condizione degli uomini nella storia quindi qual è
Il sentiero mediano
Tra queste due eccessi l'asso pizza azione del potere politico e l'assolutizzazione di un potere giuridico e viene investito di di di di aspettative pedagogiche catartica
Vertice semplicemente il senso del che la libertà si fa nella storia
Cioè non si fa tutto d'un colpo non si afferma con un atto d'imperio che sia un impegno politico che sia un prete imperio di una corte che si fa nella sedimentazione nel consolidamento nel di principi attraverso le generazioni
E qui mi soccorre soprattutto barca quello che secondo me ha detto questo meglio
Una fondazione storica della libertà non collide necessariamente con il giusnaturalismo
Con l'idea di diritti naturali così come non collide con quella della società come un contratto Liber volontaria è un contratto dice baracche nelle Riflessioni sulla Rivoluzione francese è un contratto tra i morti viventi e non ancora nati ecco questa idea di barche del contratto da morti viventi non conati forse l'immagine più
Calzante
Di una salvaguardia della libertà che è fatto attraverso la costruzione paziente di argini di musiche resistono al tempo e e in cui la durata è un elemento essenziale
è un elemento che non è puramente diciamo cronologico ma un elemento che fa la sostanza della libertà la durata è sostanza della libertà
La costruzione di muri dei muretti a secco attraverso cui gli agricoltori fanno il i terrazzamenti e così proteggono le vigne dall'erosione
Degli agenti atmosferici e che quando vengono distrutti vengo divo costruiti con una sapienza che non è costruita col da un atto di don lo studio di ingegneria di uno che si è laureato oggi all'università ma è il risultato di una
Capacità di un di una fra omissis di una sua saggezza pratica dedita da generazioni è quanto di più simile esista alla rullo veloce al costituzionalismo inteso non come carta
Scritta stampata
Ma come
Tra mandarsi nel tempo di Hughes consuetudini consuetudini qui io questo un dato su cui insisto per non cadere nell'astrattismo per non ideologizzare il costituzionalismo dobbiamo sempre tenere presente che la difesa della libertà può avvenire
Soltanto a partire da una comunità concreta
Non può avvenire in uno spazio indefinito
Dell'umanità in generale il che non significa che non si possono verificare poi delle convergenze delle confederazioni delle federazioni di libertà significa che la continuità di una comunità
La cultura trasmessa
Fondamentale per affermare la libertà
Libertà
Io insisto e chiudo insisto spesso su su questo punto nel mondo antico
Nell'antica Grecia nel nel mondo romano libertà
è strettamente legata al concetto di tradisce
Ed Eutelia
E Libertas significa appartenere a una stirpe che ti assicura la possibilità di essere un uomo libero e quindi di comportarti
Da uomo libero
Il l'uomo libero che e il gentiluomo non a caso poi il termine liberale latino significa uno che si comporta con generosità
Uno che è capace di avviene nobiltà d'animo e poi essere capace le nobiltà d'animo perché dietro la tradizione di una Jensen che ti fonda in quanto libertà infatti il Liber
Il figlio maschio naturalmente
Non siamo qui a fare discusso sul sul sul Patriarcato sul sessismo chiaramente il figlio che meditava no la la proprietà è lo Statuto giuristi giuridico di cittadino del pater familias
Libere e anche
La parte interna della cellulosa di un di una pianta quindi l'accrescimento di una pianta la nuova generazione di un tronco che però è saldamente piantato nel terreno
L'uomo libero può essere libero perché dietro di luci sono delle radici e c'è un tronco altrimenti la sua libertà non cresce ma si inaridisce la libertà della foglia che cade dal ramo non è libertà
La libertà è comunità essere parte di un comune tessuto di
Principi che vengono tramandati e il libero appunto per questo anche il libro si chiama libere così come come il figlio perché sono entrambi il frutto appunto del del legno della pianta ecco
E comportarsi da uomo libero significa comportarsi con nobiltà con generosità da gentiluomo
E e questo non si scrive nessuna Costituzione si scrive nella consuetudine che assicura la continuità di una civiltà quindi non c'è una risposta Police
Circa come si fa a difendere la libertà l'abuso del potere una volta per tutte non si fa
Non si fa
E questo soprattutto mi preme dire questa io non credo che sia una
Una posizione diciamo astratta idealistica che si contrappone una visione dialettica del rapporto tra libertà e potere credo che sia complementari
Perché per esserci una una relazione dialettica tra libertà e potere ci deve essere un senso profondo della libertà che
Fa sì che pelli per gli anglosassoni costituzione appunto non è un documento ma D&D discosti fusion è una serie di regole non scritte una serie di convenzioni è una serie di prassi
è una serie di compromessi che si sono consolidati nel tempo in quella parola c'è una storia c'è la storia di un popolo c'è la storia di una cultura c'è la storia perfino di una letteratura pensiamo che i chi scrive
La massima del massimo compendi al massima sintesi di sulla Costituzione inglese come tradizione di libertà cioè volto il peggio è un giornalista
Non è lungo non è un giurista non è uno storico è un giornalista che il quale
Fulmineamente individua poi due principi cella efficiente parte la divide i file parte ovvio Constitution cioè la parte che funziona il meccanismo la macchina
Il Parlamento la fiducia il premier la possibilità di sciogliere le Camere la di di solving Power dissolve imprese specie
Da una parte dall'altra parte questo non funzionerebbe tutti questi meccanismi non funzionerebbero se non ci fosse una di chi li fa il parto
La Corte
La corona ILOR sa che se non è niente
Come la grande carte come la grande messicano Giacosa serve Beethoven non serve a niente e inutile ecco
Si può quasi o da un punto di vista puramente pragmatico serve perché da assenso a alla parte meccanica dal senso alla macchina
La dialettica
I principi la dialettica e i simboli condivisi la dialettica e la la bellezza ed è della convivenza
Tra esseri umani liberi che viene tramandata generazione dopo generazione non si possono scrivere un documento
E vanno insieme
La spettò dialetti quell'aspetto di una visione del mondo e dell'uomo che trascendente rispetto alla lotta nel fango della storia e al confronto di forze alla legge della giungla del potere
Sono necessariamente parte di un discorso e solo il fatto che esiste la seconda cioè il gioco di forse anche nella sua cattiveria nella sua spietatezza far risaltare la trascendenza del dell'altro aspetto la continuità dei principi che a dispetto di tutto resiste si perpetua
Nel tempo in qualche maniera che Giambattista vico direbbe
Posso confessare io con lui direi provvidenziale da questo punto di vista la la libertà è qualcosa di provvidenziale la costituzione il ridurre ai principi direbbe Machiavelli
La costituzione cioè a ritornare di sincro stare da tante sovrastrutture che noi abbiamo costruito sulla Costituzione ritornai a a quello che
Originariamente che noi vediamo nella costituzioni di Oxford nella Magna Charta e nella nel nell'Ariete di nel mosaico di libertà dell'Europa medievale
E che poi è stato duramente messo alla prova dello Stato moderno dall'ideologia e oggi come sottolineava giustamente
Ginevra viene messo alla prova da nuovi poteri sempre più
Che sembrano sempre più inarrestabili ecco
Il ritorno ai principi e ritornare a questa storia qui e ripensarla continua non dimenticarcela mai
Non dimenticarci che al di sopra del di questa dialettica c'è una visione dell'essere umano è che quella ci consente che ha davanti essere qui oggi a parlare liberamente da da donne e uomini liberi
Sì e quindi speriamo con generosità
Puntiglioso quindi basta così Francesco no non non dicono intatto già parlato troppo prima quindi grazie a tutti e tutti a casa