Personaggi e fatti tra '68 e '88: "Dubcek e la primavera di Praga" Festa Nazionale de l'Unita'

Ritardo con cui iniziamo
Il mostro dibattiti il ciclo il dibattito
Qui alla festa dell'unità
Su personaggi e fatti tra il sessanta i sessantotto l'ottantotto
Questa sera discuteranno su duplice che la primavera di Praga Paolo Bufalini della direzione del Partito Comunista Italiano
Rettore dell'Unità Giuseppe Tamburrano presidente della Fondazione pienamente
Sono perversione illustri che non hanno bisogno di ulteriori presentazioni
Prima iniziare il dibattito però io un dovere da assolvere
La compagna Anna Maria Mancini il sindaco di Campi Bisenzio il Comune che ospita la nostra festa mi ha dato l'incarico di leggervi una parte molto breve
Della decisione presa dal Consiglio comunale di Campi il primo settembre con il quale si conferisce la cittadinanza onoraria del comune di Campi Alessandra dodici
Si afferma nel comunicato nella Primavera di Praga
Un tentativo generoso e quanto mai secondo sul piano politico ideale tentare al socialismo contenuti e valori di democrazia di partecipazione popolare di pluralismo culturale e sociale
Tali da imprimere dinamismo e sviluppo a tutta la solita cecoslovacca
E dopo circa il gruppo dirigente del partito comunista cecoslovacco di quel tempo
Mi daranno questo risveglio impetuoso che fu stroncato poi totalmente ed è per questo che ricollegandosi a quei valori
Testimoniati con dignità e fierezza il consiglio comunale di Campi delibera di conferire ad Alessandria Dubcek la cittadinanza onoraria di questo Comune
La proposta è stata fatta dalla giunta municipale
Monocolore comunista e approvata all'unanimità dal consiglio comunale con i voti dei gruppi consiliari degli altri partiti presenti in Consiglio cioè il Partito Socialista Italiano e la democrazia cristiani
Io credo che sia un gesto politico importante è già stato apprezzato anche dal vostro applauso non ha bisogno di ulteriori commenti darei la parola per primo a Renzo Foa
Che ha visto recentemente è duplice
Quando gli ha fatto intervista pubblicata dal quotidiano l'Unità per darci le sue impressioni più vive
Le sue opinioni
Sul valore di oggi nella primavera di Praga della pittura di tutti
Sì ho visto sì credo di essere stato forse il primo giornalista
A vedere duplice dopo vent'anni dopo diciott'anni
E l'ho visto ci può dire recentemente considerando i tempi
I tempi della politica che ci sono oggi nei Paesi in intesi socialisti nel senso che l'ho visto nel dicembre scorso quando dopo cercherà ancora un uomo del sessantotto era ancora il il personaggio il leader della Primavera di Praga
Oggi credo dopo quell'intervista dopo gli atti pubblici dopo le polemiche che ne sono sorse dopo gli altri atti pubblici
Che Dubcek che ha compiuto tra cui il discorso che ha inviato al convegno al convegno e tenutosi a Bologna organizzato dalla Fondazione Gramsci e della Fondazione Nenni credo che Dubcek che non sia più soltanto il leader del Sessantotto ma si è anche un personaggio politico un protagonista oggi della politica di oggi del mille novecentottantotto
Anche se proprio per la singolarità del dramma che la Cecoslovacchia vissuto in questi vent'anni i due i due poli
Si unificano per forza di cose
Nel senso che Dubcek che oggi è un personaggio dell'attualità politica perché quella ferita aperto allora è una ferita terribilmente aperta e nel concreto se per noi
Veniamo da fuori
La questione è una questione
Innanzitutto storica credo si possa dire
E poi è una questione politica nel momento in cui guardiamo e seguiamo con ansia e cerchiamo di contribuire al rinnovamento
A dare l'apporto che possiamo al rinnovamento avviato dalla perestrojka dalla perestrojka di Gorbaciov of
Per i cecoslovacchi la questione del dell'intervento militare
Nell'agosto del mille novecentosessantotto
E delle conseguenze di quell'intervento è una ferita molto concreto non penso soltanto è molto aperta non penso soltanto a quello quasi mezzo milione di militanti dirigenti di intellettuali
Del Partito comunista cecoslovacco che vennero esclusi non soltanto dal partito ma dalla società civile durante gli anni della normalizzazione
Ma penso anche a quei senza partito che hanno perso il posto perché avevano sostenuto hanno perso il posto di lavoro e anche se sono stati esclusi dalla società
Perché avevano sostenuto la primavera alla Primavera di Praga ma penso anche e lì a Praga ce n'est c'è stata recentemente la manifestazione più concreta penso anche a questa a questa intera società cecoslovacca
E che oggi vive un Periodo di ristagno di difficoltà
Di chiusura
E che sembra una in in stridente contraddizione incident contrasto con quanto si vive con il clima con le speranze con l'apertura con la ricchezza di dibattito che in questo momento si vive ad esempio in primo luogo in Unione Sovietica
Ma anche in altri paesi confinanti con la Cecoslovacchia che vengono dalla stessa esperienza
A cominciare dal dalla dalla vicina Ungheria o anche se in forme diverse altre Trump altrettanto drammatiche
Nella nella nella vicina Polonia dove
Un confronto un conflitto sociale politico in ogni modo dar luogo ha dato luogo
Soprattutto negli ultimi giorni ad una svolta politica di primaria importanza nella ripresa di questo dialogo anche se ancora informale tra il Governo lettura Weng che il leader del del sindacato Solidarność quindi si vive una contraddizione una contraddizione profonda che pone oggi credo la questione
Della Cecoslovacchia
Su due
Pone due questioni
Fondamentalmente la prima è la questione diciamo della democrazia
Una questione strutturale
Dello sviluppo delle su di una società e la seconda questione e la questione della quella che dicevo prima della contraddittorietà
Tra la realtà cecoslovacca di oggi è questa
E questa è rimessa in moto a volte vorticosa del processo di rinnovamento
Nei paesi nei paesi nei Paesi dell'ex dove c'è che oggi credo
Simbolo fondamentalmente il simbolo
Di queste contraddizioni
Lo è perché la
Personalità più importante
Era l'uomo era l'uomo che ha guidato che ha dato il nome al nuovo corso cecoslovacco
Cioè all'ultimo vero tentativo prima di Gorbaciov of
Di rinnovare
Un un ESP di riformare non soltanto rinnovare ma di riformare dalle fondamenta un sistema socialista vent'anni fa in condizioni radicalmente diverse
Da da quelle di oggi
Nel momento in cui il partito controllava ancora la Società nel momento in cui nel momento in cui il Paese pur attraversando perfetto
Del dei postumi del dello stalinismo che ancora che ancora paralizzano la Società cecoslovacca ma in ogni modo la Cecoslovacchia restava uno dei primi dieci Paesi
Del mondo
Come nelle graduatorie della della ricchezza mondiale oggi vent'anni dopo la Cecoslovacchia si si trova si trova a dover pagare proprio in termini nazionali
Un prezzo molto elevato si trova proiettata molto più indietro
Nel nell'indice verso il ventesimo posto e questo Dubcek Pella ricordato nella nella sua intervista proprio per rimarcare nella sua intervista L'Unità
è quanto l'intervento quanto quella restaurazione quella normalizzazione in realtà non abbia assolutamente contribuito a riportare rimboccare
E a far imboccare la Cecoslovacchia una strada una strada di sviluppo ma non è poi soltanto questo anche se evidentemente la consapevolezza la responsabilità nazionale che dubbi circa continua continua ad esprimere lo porta poi a guardare
A guardare a tutti gli aspetti della vita cecoslovacca di oggi in questo evidentemente anche lì egli è un personaggio del presente
Si diceva e si è detto all'indomani appunto della sua della sua rentrée nel gennaio quando l'Unità pubblicò l'intervista
Si diceva che probabilmente con difficoltà Dubcek sarebbe riuscito a parlare
Ai cecoslovacchi di oggi Alan alla nuova generazione cecoslovacca
Che evidentemente può aver dimenticato
O può avere semplicemente un il ricordo di una tradizione orale nelle famiglie di quella che è stato il il il mille novecentosessantotto
Cioè si diceva che probabilmente era un personaggio del passato e alcuni l'hanno anche detto
Forse lo ricordava anche il suo linguaggio se vi ricordate l'intervista un linguaggio un linguaggio sembrava appunto uscito da da vent'anni fa
Ma in realtà io credo che la tesa prima di dare un giudizio di questo genere
è stata utile perché dieci giorni fa venti giorni fa quando in occasione del ventesimo anniversario dell'intervento
Piazza Venceslao e le strade del centro di di Praga hanno visto la manifestazione organizzata dai movimenti dai movimenti di difesa dei diritti dell'uomo dei movimenti dei movimenti dell'opposizione politica
Chi ha partecipato raccontano le cronache e la grande sorpresa di vedere di vedere di vedere i giovani per strada a coniugare la loro ansia di libertà e di rinnovamento di oggi con il nome di Dubcek che vi ricordate vent'anni fa le immagini del gente che scandiva per piazza Venceslao
Per piazza Venceslao il nome Dubcek Dubcek Svoboda luogo del Presidente della Repubblica bene
E son tornati son tornati a spenderlo segno di questo segno di questo ponte che ancora li esiste esiste oggi che ancora lì esiste oggi e che testimonia il bisogno di quella riforma
E di cui tutti parlano ma che proprio lì a Praga
è il diciamo il punto di maggior ritardo
Oggi dispetto all'esperienza all'esperienza che sta vivendo che sta vivendo sugli
Dubcek che
è stato probabilmente
è stato probabilmente il padre non lontano antenato non tanto il padre perché i padri sono una cosa più vicina è forse più concreta un ontano antenato del rinnovando della perestrojka di oggi
è stato un lontano antenato non l'ha detto lui in particolare
Ma credo che credo che sia impossibile oggi non cogliere vent'anni dopo nella perestrojka sovietica alcuni dei principi fondamentali ispiratori del nuovo corso cecoslovacco
Il ponte che oggi Dubcek che rappresenta quindi va ben oltre i cui le frontiere della Cecoslovacchia e affonda nel corso di un processo di rinnovamento del socialismo che Gorbaciov spesso ha detto e ripetuto più volte pubblicamente non solo in privato che non ha alternativo
Non alternative
Perché ho si procede sulla strada di questo rinnovamento
Scontando nei prezzi le tensioni i dibattiti
O altrimenti
Il
Cioè non c'è qualche cosa di peggio del ristagno del ristagno dietro l'angolo cioè evidentemente il rischio di una spirale di una spirale involutiva ne ha parlato Gorbaciov per l'Unione Sovietica e credo che questo discorso sia un discorso largamente trasferibile
E in Cecoslovacchia
è un discorso è un discorso chiare un discorso metto il pericolo io credo il pericolo è questo il pericolo è che in assenza di un'apertura politica
Che in assenza di una svolta si possano creare in Cecoslovacchia non tanto le premesse per la riapertura del dialogo quanto le premesse per una nuova crisi e questo non è una questione che riguarda soltanto i cecoslovacchi ma credo che sia una questione oggi che riguarda l'intero corso
Della della vicenda della vicenda europea
E credo che ponga una serie di questioni su quanto si debba fare e su quanto si possa fare per aiutare questo questo processo di trasformazione a cui oggi Dubcek che simbolicamente simbolicamente ribadiscono
Sono delle domande sono delle domande che io credo difficilmente possono avere possono avere delle risposte in Italia ce ne sono state molte iniziative quest'anno anche iniziative unitarie della sinistra
Con la domanda appunto che cosa la sinistra che cosa la sinistra può fare in Italia in Europa sapendo che poi ci sono anche delle risposte diverse tra partiti aperti
Non soltanto in Italia
Ma anche
Tra partiti della sinistra europea
A cominciare da quello che credo sia il partito più importante che la socialdemocrazia tedesca
Che ha un atteggiamento di in cui c'è una ricerca di coniugare il realismo del rapporto diplomatico alla speranza di una trasformazione una trasformazione politica non sono in Cecoslovacchia di una strada ed è una strada sicuramente sicuramente molto molto rispettabile
Anche perché evidentemente il rischio di rotture di momenti di momenti eversivi nel cuore dell'Europa e noto che
Può recare e pregiudizi al processo al processo di dialogo anche in una fase in cui processo i dialoghi internazionale sembra stabile così come adesso
Ma Prodi mentre c'è bisogno e credo che la situazione richieda di risposte risposte più forti
Di risposte più forti di di una iniziativa più più consistente e probabilmente anche più martellante nel senso che la questione del rinnovamento del socialismo a est
Non può riguardare soltanto mine sovietica
Ma deve evidentemente per essere compiuta per poter riavere degli affetti più benefici
Sul corso del socialismo e sulla prospettiva del socialismo agli una trasformazione socialista in Occidente evidentemente deve dato allargarsi verso Ovest arrivare arrivare arrivare alle nostre alle nostre frontiere io credo diciamo che questo mille novecentosessantotto apertosi con la cirrosi Popper la per quello che riguarda la Cecoslovacchia questo mille novecentottantotto apertosi per quello che riguarda la Cecoslovacchia con questo ritorno
Sulla scena di Dubcek che possa costituire effettivamente un punto o un punto di partenza è importante
Il problema e di capire che non si tratta soltanto di parlare di un passato e di quella ferita aperta ma si tratta di parlare di un problema dell'attualità
Di un problema dell'attualità che tocca tutti che non è un fantasma del passato ma che è una condizione irrinunciabile credo per lo sviluppo di una prospettiva sociali di una prospettiva di sinistra e socialista compie posso essere comune fra l'Est e l'Ovest
Gamma ora l'opinione di Giuseppe Tamburrano
Compagni su
Quelle terribili ore vent'anni fa è stato detto tutto
Io non ero come il compagno Bufalini al centro
Ricordo solo
Ah mi angoscia personale vacanza
L'angoscia durata la notte
Intervengono intervengono i carri armati
E poi il dramma
Ma insieme a quella terribile domanda ce n'era un'altra nei militanti allora più giovane
Del partito socialista che faranno i compagni comunisti
E nella tragedia questo è stato un elemento di grande importanza la prese di posizione
Il giudizio
Che ha dato il partito comunista dell'invasione dell'Ungheria da parte dei carri armati del Patto di Varsavia
Io credo che lo storico di domani dirà che
In quel dramma cominciato il riavvicinamento tra i due partiti della sinistra
Dopo la rottura
Cinquantasei l'Ungheria quando socialisti comunisti che erano uniti da un patto d'unità d'azione
Che uniti avevano combattuto
La lotta per tanti versi sbagliata per tanti versi giustissima è sacrosanta contro il centrismo contro Scelba
Sono arrivati a quell'appuntamento uniti e ne sono usciti separata
Perché i socialisti hanno condannato l'invasione
Dell'Ungheria i comunisti l'anno approvati
Dunque Budapest ci ha diviso paga
Nella tragedia del socialismo dal volto umano
Cominciata ad unire socialisti e comunisti
Un processo
Che ha avuto fasi alterne che è stato disturbato da posizioni politiche divergenti
Però è andato avanti
E andata avanti e se anche
Le ragioni
Del comune giudizio di condanna
I socialisti e comunisti erano diverse
Perché il Partito Comunista pur condannando l'invasione
Era rimasto
Nel campo sovietico
Però è iniziato allora diciamo il distacco dalla strategia togliattiana della necessaria solidarietà con l'Unione Sovietica distacco lento graduale e si si è avviato il processo di autonomia
E Berlin guerra spinto rigorosamente avanti che oggi vede Partito Comunista ecco
Se penso a quello che ha detto adesso Foa mi chiedevo io che cosa devo dire di diverso
Supposizioni
A pieno titolo fanno parte della sinistra europea
Però il problema non è quello di ricordare
è stato detto tutto
Vi ricordate
Quelle giornate
Il problema è e facciamo oggi che fa la sinistra europea
Dubcek che è un mito alcuni dicono che è un sopravvissuto a se stesso io non credo che Dubcek sia sopravvissuta a se stessa e comunque
E io non incarna più un programma quadreria quello
In quei giorni di quei metri della Primavera di Praga ma incarna qualcosa che gli ha detto con una formula che per noi forse non a elementi di novità ma in quel mondo
E una rivoluzione culturale
La democrazia e inseparabile dal socialismo
Questo incarna Dubcek il socialismo dal volto umano eh
L'affermazione che non c'è socialismo se non c'è democrazia
E io da socialista vorrei dire che non c'è vera democrazia se non c'è socialismo perché la proposizione
Fare in tutte e due in tutti e due i Saints
Allora quando parliamo di Dubcek non dobbiamo parlare
Di un mito del passato
Ma della testimonianza vivente
Di una necessità di una esigenze che oggi è più forte di ieri anche se deve prendere altre strade necessariamente
In Cecoslovacchia
E nei paesi dell'est europea
E qui cari compagni
Permettetemelo di dirlo con molta permettetemi di dirlo con molta franchezza noi ci imbattiamo nel problema Gorbaciov
Perché è vero tutto quello che ha detto fuori Corbaccio of rappresenta l'esigenza di nuovo della riforma della liberalizzazione
Termina sul quale dovremmo intenderci nell'Unione Sovietica
Ma i risvolti europei
Della politica di Gorbaciov non sono tanto chiari
E intanto io vorrei notare che la stampa sovietica la stampa ufficiale sovietica riconfermato la giustezza dell'intervento militare sovietico e degli altri Paesi del Patto di Varsavia vent'anni fa cecoslovacchi
Lo ha riconfermato
Questo è un pessimo segno io non voglio dire della volontà di Gorbaciov perché ritengo che Gorbaciov auspichi in Europa orientale lo stesso processo che egli cerca faticosamente
Di avviare di sviluppare nell'Unione Sovietica per la ragione è semplice ed elementare che le ragioni per le quali la perestrojka la glasnost
Sono necessarie nell'Unione Sovietica
Sono le stesse per le quali sono necessarie anche nei paesi dell'est europeo
Società l'ha ricordato fuori Cecoslovacchia
Andata indietro dall'ottavo posto sceso tolto il ventesimo posto e Bufalini giustamente osservava che questo già da prima del Sessantotto per scuotere questi regimi immobili
Questa economia incapace di aumentare il prodotto e di aumentare il benessere dei cittadini ci vuole la perestrojka Gorbaciov lo capisce che la perestrojka la glasnost sono necessarie anche in questi Paesi
Ma lo può fare
Ecco il problema che si pone
La domanda che si pone e Gorbaciov fra può applicare in questi Paesi a fin di bene la teoria ribrezzo inerte della sovranità limitata
Poi mandare i carri armati o altro in questi Paesi e per imporre la riforma la liberalizzazione la perestrojka
è un processo come quello che si è sviluppato negli anni passati l'Ungheria in Polonia nella Germania orientale è in Cecoslovacchia oggi non avrebbe Effetti risultati dirompenti
Nell'ambito dei paesi del Esper uno per può Gorbaciov perché ha già grossi problemi al proprio interno rischiare di essere accusato di avere favorito la dislocazione
Dei poteri comunisti in questi Paesi
Dunque noi dobbiamo avere chiara questa coscienza
E ripeto
Non è solo un mio giudizio mai fatti dimostrano che è la realtà
I commenti della stampa della Pravda e della tassa
Al ricordo degli avvenimenti di vent'anni fa pre dobbiamo avere chiaro
Che pur essendo dalla parte di Gorbaciov aiutando Gorbaciov of in negli sport che sta facendo per liberalizzare il sistema sovietiche soprattutto
E soprattutto
Per assicurare il disarmo e la pace nel mondo
Dobbiamo chiederci come si fa ad aiutare Dubcek
E ripeto non è Betto che il sostegno di Gorbaciov si traduca in un sostegno di duplice anzi probabilmente noi dobbiamo essere duri con l'Unione Sovietica su questo problema
Duri senza avere nessuna esitazioni
La Cecoslovacchia ricordava forare un paese ricco ma la Cecoslovacchia era un Paese democratico
E la di tutti i Paesi comunisti dell'Europa orientale il paese con una tradizione democratica di tipo occidentale
Più radicata
Ebbene questo di quei Paesi e quello se
Non consideriamo la Bulgaria e la Romania ma di quelli più sviluppati il paese dove è più opaco più pesante
E l'oppressione poliziesche autoritari
Che fa la sinistra europea la socialdemocrazia tedesca i suoi problemi di Ostpolitik
E prese a da un realismo ripeto una parola di Fo che me suscita qualche seria perplessità
Ma no o i francesi gli inglesi gli spagnoli e tutta la sinistra europea non abbiamo questo problema dell'unificazione tedesca
Che cosa facciamo
Per duplice Catella cecoslovacchi
Se dunque c'è che verrà
In Italia perché è tutt'altro che sicuro che verrà in Italia
Socialisti e comunisti si limiteranno io spero non
Disputando sì dunque cerca ma uniti spero che troveremo delle iniziative unitarie per raccogliere Dubcek con un fronte unito della sinistra
Ma ci limiteremo a testimoniare lì la nostra ammirazione ad applaudirlo o faremo qualche altra cosa e che cosa
Possiamo fare cari compagni
Io credo che dobbiamo
A vere
Boni forse più di noi
Socialisti che ragioniamo
E il coraggio di parlare i dirigenti cecoslovacchi in modo molto netto addirittura di interrompere qualunque relazione
Di operare in Europa per il loro isolamento politico e morale non dobbiamo trascurare nessuna misura che posto a far apparire alla sinistra europea tutto il mondo il regime cecoslovacco comune regime che nega I delitti della democrazia la libertà soprattutto nega i diritti del socialismo
Questo dobbiamo cercare di far insieme se se posti
E se bisognerà dire qualche cosa anche a Gorbaciov
Perché senza mandare i carri armati
Aiuti nella misura del possibile e probabilmente può fare molto più di quanto non fa aiuti nella misura del possibile
Sì a Solidarność che canta settantasette che Dubcek che che l'opposizione in Ungheria se bisognerà dire qualche cosa a due a a Gorbaciov senza farli venire meno il sostegno per di grande e la grande opera che fanno un solo per la riforma all'interno dell'Unione Sovietica ma per il disarmo ebbene io spero che socialisti e comunisti comunisti in Italia in tutta l Europa sapranno questa parola dura dirglielo grazie
Tamburrano allora la parola Paolo Bufalini
Spagna cari compagni
L'ha detto già il compagno Tamburrano
Molto da aggiungere
Alle cose
Alle vicende
Della cecoslovacchi hanno
Non c'è molto da aggiungere
Anche il sei o altro che io posso dare aggiungere
Tamburrano mi ha tirato in ballo dicendo che io allora ero al centro
Nella direzione del partito di Pier è vero anche se non erro il ventuno agosto a Roma questo è un altro discorso
Posso aggiungere anche perché sono vecchio coi vecchi impongono ai ricordi
Posso aggiungere potrei aggiungere molte cose
Come ricorda
Ma fatti
I qualcosa dirò
E poi vorrei un po'toccare qualche punto politico che al conto calato il compagno Giuseppe Tamburrano
Prima di tutti gli anch'io vorrei sottolineare come ha fatto da Burano
Le caratteristiche
Anche peculiari della Cecoslovacchia
Per cui più rilevante fu più grave l'intervento del mille novecentosessantotto e il mancato sviluppo di una democrazia socialiste
Io ricordo le vicende della cecoslovacchi a degli anni alla fine degli anni Trenta
La Cecoslovacchia era forse allora dei paesi dell'Europa occidentale
Il Paese che aveva presentava un regime il G il regime democratico più avanzato più avanzato
Ed anche un regime industriale un sistema industriale molto avanzato che lo rendeva competitivo in continuo a renderlo competitivo
Per alcuni anni anche il regime comunista longeva competitivo con sul piano internazionale
Proprio come sviluppo industriale moderno
Questa è la prima caratteristica di mettere il rilievo democratico sviluppati industrialmente sviluppato
Democratico avanzate riduttivamente sviluppato evitare e vorrei aggiungere profondamente amico
Dell'Unione Sovietica cioè un Paese in cui differenti diversamente da Alda alcuni altri Paesi
Dell'Oriente per la dell'Europa orientale per il modo come si è sviluppata storia d'Europa in Cecoslovacchia vi era un sentimento di gratitudine di amicizia di fiducia nei confronti dell'Unione Sovietica
Questo perché
Quando Hitler nel mille novecentotrentotto
Attaccò la Cecoslovacchia
In base i suddetti darsi studenti
Vi era un patto concorso internazionale concluso tra la Cecoslovacchia l'Inghilterra e la Francia l'Unione Sovietica l'Inghilterra e la Francia in base al quale
Questi altri Paesi
Unione Sovietica Inghilterra e Francia sarebbero dovuti intervenire a difesa della Cecoslovacchia
In realtà la sola Unione Sovietica dichiarò la propria che di essere pronta a intervenire a difesa
Invece Inghilterra e la Francia si riunirono con Hitler a Monaco
Capofila
Della politica di conciliazione con il nazismo con Hitler era il governo inglese rappresentato allora andare Chamber lei e dal ministro degli esteri Halifax
E trascinarono più riluttante ma che alla fine si accordo il capo del governo francese Daladier e si arrivò al compromesso di Monaco che segnò l'inizio
In sostanza l'inizio della seconda guerra mondiale perché di lì da quella concessione
Da quel cedimento di Mornago Tamburrano è storico e quindi liberato Vieri così è venuto tutto quello che poi è venuto
Quindi questa è stata la prima cosa l'Unione Sovietica disse io sono pronte a intervenire
A difesa della Cecoslovacchia e che fu abbandonata dalle altre potenze occidentali le quali
Avevano in mente di fare una unità
Indulgente verso il fascismo e verso l'aggressività
Di Little del nazismo
Con l'intento di lista
Di indirizzare l'aggressività del nazismo contro l'Unione Sovietica è per sbarrare la strada a uno sviluppo socialista
Nella Unione Sovietica in tutta quella e enti e in generale nel mondo quindi utilizzare la potenza hitleriana contro l'Unione Sovietica e questo è stato
Questo è stato Monaco e questo essi sono stati gli atti successivi successivi del governo inglese in modo particolare poi anche del governo francese
Sino praticamente a don Kirk Ezzelino praticamente da quando si sostituì alla direzione di Chamberlain edittali fax la direzione pur conservatrice
Ma di altro orientamento di Cerci e di venne nel nell'Inghilterra
Questo sembra che non c'entri ma invece centra cari compagni perché se prescindiamo da questa storia non comprendiamo poi nemmeno il patto russo tedesco
Dal mille novecentotrentanove il patto moto offre di ben troppo che ebbe la funzione di spezzare questa manovra di
Cercare di formare un blocco delle potenze occidentali con Hitler in funzione di aggressione contro l'Unione Sovietica
La Cecoslovacchia ebbe una funzione altamente positiva con una direzione democratica in una direzione diciamo pure socialdemocratica avanzata qual era in quegli anni
Nel negli anni precedenti al sessantotto
Io ricordo già i primi anni Sessanta
La Cecoslovacchia e cominciò a decadere
La crisi che si manifestò nel mille novecento se sessantasette sessantasei sessantasette sessantotto in Cecoslovacchia perché la crisi non fu improvvise si manifestò in tutti quegli anni
Anche se in nel corso di questa crisi la funzione di punta dal punto di vista esterno la ebbero gli intellettuali
E cominciò infantili il moto di rinnovamento che diventò un moto di ribellione al regime di nuovo ottenuti allora imperava in Cecoslovacchia
Questo moto di ribellione pulsioni apparve soprattutto moto di intellettuali
Quindi registi cinematografici di scrittori e così via
In realtà anche allora il nucleo fondamentale di questa spinta ad un rinnovamento di quest'opposizione che diventò spinta di rinnovamento che diventò ribellione fu proprio della classe operaia scaturì proprio dalla crisi industriale ed economica che si era determinata già da anni
Nella nella cecoslovacchi
Noi cari compagni
Dobbiamo molto a quello che hanno fatto Luigi Longo
Quello che ho fatto
Enrico Berlinguer
Però io perché queste cose le ho vissute personalmente
Vorrei mettere in guardia da una visione oggi dominante
Secondo la quale
Vi siano vi sono stati solamente dei momenti culminanti nel quale si sono compiuti dei gesti da parte del Partito Comunista dell'italiano si sono compiuti dei gesti che hanno rappresentato dei punti di rottura
Ed io certamente non voglio svalutare questi gesti che hanno rappresentato in momenti di rottura
E apprezzo molto quello che Tamburrano ha detto
Circa il fatto che la condanna che il Partito Comunisti Italiani immediatamente espresse nei confronti dell'invasione della Cecoslovacchia
Da parte dei Paesi del Patto di Varsavia allora eccettuata la Romania per la verità allora c'è stata la Romania
Che questo fatto riavvicinò molto le posizioni del Partito comunista del Partito socialista in particolare di tutta una parte del Partito Socialista Italiano perché ci fu un'altra parte che vaga rappresentato la sinistra del partito socialista italiano che assunse una diversa posizione anzi di approvazione quasi di sostegno abbastanza sia pur critico di approvazione dell'intervento armato dell'Unione Sovietica e del Patto di Varsavia in Cecoslovacchia
E al pezzo molto naturalmente anch'io questo i punti culminanti il giorno in cui avvenne questo dramma storico il Partito Comunista Italiano immediatamente i compagni che erano a Roma
Compagno Giorgio Napolitano dirigeva allora lo fa il di ufficio di segreteria
A Roma mancava amo in molti
Berlinguer ed io eravamo insieme in Romania a fare le vacanze partiti dopo il nove agosto quando vi erano stati l'incontro di Baldo in slalom dice Anna
E io stesso avendo telefonato a Pajetta Roma gli chiesi possiamo andarcene in vacanze
Perché il Longo
Aveva la preoccupazione di quello che poteva succedere vincevo solo alcune e aveva detto a tutti noi dalla direzione non vi muovete non andate all'estero perché non sappiamo che cosa succede ed eravamo tutti rimasti in Italia
Dopo cioè Bratislava e cervi ma quando vedemmo gli abbracci e i baci resi nel secondo urgenti e così via alla televisione
Io stesso telefonai a Pajetta che era a Roma e mi dice voi pure partire tranquillo perché ho visto alla televisione degli incontri di Bratislava eccetera si sono abbracciati si sono baciati inferiori e così via quindi si può stare tranquillo
Berlinguer de Dio partimmo per la Romania al mare era con noi Marché con la moglie piccolo millimetro vicino al mare
Quando il ventuno di agosto ci raggiunse la notizia
Della ingresso delle truppe del Patto di Varsavia in Cecoslovacchia aveva notizia dei carri armati
Debbo dire che che in quel momento fummo tutti d'accordo
E lo restammo Berlinguer e Dio
Nel condanne la condanna immediata di quello che era avvenuto gustando fuori e che lo stesso Marché fu d'accordo con noi nella condanna immediata
Di quello che era avvenuto
Ci fu un grande comizio di Ceausescu ma a a Bucarest nel quale dichiaratamente difeso il principio dell'indipendenza nazionale dei Paesi quindi del suo Paese
E con mezzi eccezionali immediatamente ci mezzi misero in condizione di ritornare a Roma
A
In Germania mi pare o in augusteo avversaria non so sta in una sosta degli aerei di ritorno incontrammo Amendola che veniva dalla Romania
Macaluso il Pajetta venivano dall'Unione Sovietica
Longo ancora di Unione Sovietica doveva tornare molti eravamo fuori a Roma ce l'hanno
Napolitano che dirigeva allora uffici di segreteria e quindi convocò la direzione del partito Ingrao la Iotti Scoccimarro per molti altri furono tutti concordi
Nell'emettere il comunicato di riprovazione
Che fu comunicato anche al Longo per telefono il quale lo approvò subito e quando Longo tornando passa il confine fu
Intervistato dai giornalisti aggravo le espressioni di condanna che avevo usato il comunicato del direzione del partito comunista italiano
Ma tutto questo non è vero che è avvenuto qui il punto
Che è avvenuto di col
Senza un profondo lavoro di elaborazione teorica di discussioni di per lezioni di chili
Era stato lungamente preparato e lungamente preparato dato gli atti badate bene
Perché questa storia è che la nuova storia del Partito comunista italiano comincia da Berlinguer
è falso da emendato è stato coraggioso fermo posta davanti aboliti portata avanti nuovo leader di autonomia concludo Comunisti italiani
E lo dice uno che gli è stato vicino per tutti questi anni in tutti le decisioni in modo particolare in tutte le decisioni che hanno riguardato la politica estera
E a cuori indegnamente ma comunque è stata affidata tutta una serie di missioni
Che diplomatiche anche non solo diplomatiche di viaggi a Mosca discussioni che io stesso ho fatto numerosissime
In tutti quegli anni
Ma tutto questo era già cominciato con Palmiro Togliatti
è vero caro Tamburrano ci fu la scelta del cinquantanove del cinquantasei
Di fronte al crollo dell'Ungheria
Che senza dubbio è una scelta discutibile
Io
Rispetto profondamente comprendo
L'atteggiamento di quei compagni non solo socialisti ma anche i comunisti dei compagni che i quali o poi Napolitano allora non mi pare Callow manifesto ma comunque dei compagni i quali furono contrari con contrari manifestarono riprovazione all'intervento in Ungheria ma gli interventi in Ungheria fu
Qualcosa di molto diverso dall'intervento in Cecoslovacchia non dico più fu una cosa giusta
Anche se io lo approva i e non sono pentito l'ho dichiarato non mi sono mai più
Però fu una cosa
L'unità Togliatti critico quest'intervento disse che non avrebbe fatto altro che aggravare la crisi ungherese
Il secondo intervento lo accettò come uno stato di tragica necessità e non in linea di principio con uno stato di tragica necessità perché lì diversamente dalla cellula come via
Non era il Partito comunista che era alla testa del processo di rinnovamento
Alla testa della rivolta ci furono io reazione ci furono obolo
Che era malcontento ci furono operai che erano malcontenti di quel regime ci fu tutta quella parte di popolo e anche di compagni che erano stati
Come dire citati da conosciuto ad andare
Vada
Ci fu tutto questo ci fu l'insipienza
Di chi dirigeva allora il Partito comunista ungherese
Però poi alla testa dei rivoltosi si misero strati di destra strati reazionari strati di agraria i quali cominciano a a uccidere i i comunisti
Questa fu la situazione
Ma soprattutto c'era un'attenzione internazionale l'aggressione al suo Ezio da parte dell'Inghilterra e della Francia per cui in quello stato internazionale che non è quello di oggi
Ma è quello dell'epoca dite estrema attenzione contrapposizione delle due parti del mondo fu ritenuto una tragica necessità
Ed io vi posso dire cari compagni
E quando il nostro caro compagno Antonio Giolitti
Carissimo compagno con il quale io sono stato in carcere insieme nello stesso processo dello stesso carcere
Cure
Ha avuto un leggero infarto e
Mi piace anche davanti a voi di mandargli l'augurio più fervido una completa e rapida guarigione più
Vecchio compagno di grande valore a cui io sono molto affezionato
Quando Giolitti non fu d'accordo
E lo dice nel congresso insieme con altri dall'ottavo congresso da Roma
Finito il congresso
Sì formò un gruppetto per parlare con Julie questo suo disaccordo
Il gruppo vedete un po'erra diretto da Luigi Longo
è Luigi Longo è stato dei capi comunisti
Il più sereno il più obiettivo e democratico che abbia
Uomo di operazione verità di una obiettività democratica
Poi c'era Licata che era stato anche lui compagno di lotta alla clandestina con Giolitti ed il mio amico
Si fece dunque no a una commissione d'inchiesta una commissione d'amici tanto che decolli colloqui con Giolitti per discutere di questa questione molte volte io li ho fatti a casa sua mi invitava a cena e ne discuteva Marcello questo è stato il clima
Ebbene Luigi Longo che cosa disse a Giolitti disse
Di fronte al fatto dell'Ungheria
Cosa vuoi eccome quando in una famiglia succede una tragedia
Comunque la Necchi lamenti male
La tragedia è qui le cose della vita da nuovi nel mondo comunista sono andate male
Cioè su è il successo da di grandi grazie al successo una tragedia da qualunque parte cerchi di rimediare ma non ci riesce perché nella tragedia resta e allora noi abbiamo ritenuto di dovere schierarci in un certo modo per la situazione internazionale perché il mondo è diviso in due dagli alta perché non si può fare altro
E perché abbiamo avuto il timore del crollo di questi Paesi Edolo squilibrio mondiale
Tu non sei d'accordo con questo
Resta delle tue idee
Nessuno Gigli ed era
Di smentirle di andare a sostenere il contrario sì naturalmente prudente venti vede che hanno dominato dal partito insomma
Di che che sono state approvate dal Congresso non sono letture però nessuno ti chiederà smentiti estendere queste furono le parole che gli dice Luigi nonché il che non vuol dire che Giolitti ritenne che erano in ballo questioni di principio non fu espulso dal partito
Non lo fu per niente pubblica in certo momento decise di dimettersi al Partito Comunista Italiano
Togliatti considera una tragica necessità e nessuna giustificazione diede in linea di principio del mille novecento cinquanta questo per precisare
Ma dopo il mille novecentocinquantasei
Dopo il ventesimo congresso del PCUS Togliatti quale sia ben chiaro
Aveva
Concepito una via democratica e parlamentari al socialismo già all'epoca di Spagna e ci sono i documenti
E c'è un libro di speriamo che documenta tutto questo
C'è un libro ora è riuscito col titolo Togliatti segretario della terza internazionale
Già dall'epoca di Spagna che quando era arrivato in Italia la prima cosa che disse appena tornati in Italia da noi non si farà come noi non vogliamo fare come rimborso Ida
Da noi lo sviluppo della rivoluzione deve partire dal dato di fatto che c'è un'unità anti fa che c'è stata la resistenza che c'è una pluralità di forze politiche che devono contribuire a rinnovare l'Italia nella democrazia e nel socialismo e dal questo è stato sempre
Coerente
Dal cinquantasei dopo il ventesimo congresso ha cominciato a manifestare il getto
Con prudenza
Ha cominciato a manifestare le sue riserve le sue critiche anche esplicite
L'intervista nove argomenti ha dato luogo a una levata di scudi del partito comunista dell'Unione Sovietica
Tanto che dovettero andare in delegazione Pajetta Berlinguer e per Pajetta negargli le Pellegrini perché Togliatti aveva parlato di degenerazione
Nella rivista Nuovi Argomenti del potere
E ci fu inizio tutta una discussione che andò avanti per molti anni alla quale io stesso alla quale io stesso partecipa
Togliatti nel mille novecentosessantaquattro scrisse il Memoriale di Yalta
Che era un memoriale di eretto a Krusciov
E nel quale con grande fermezza si diceva che era necessario che si attua solo riforme in senso democratico nelle società nella società sovietica e nei Paesi socialisti
Perché diceva Togliatti ogni tanto scoppia una crisi in questi Paesi
Prima di te che tutto va bene e poi scoppia una gravissima crisi in questi Paesi e noi pensiamo che la questione fondamentale è quella di capire che il socialismo è indissolubile dalla democrazia
Sì balordi prende il mio Mondiale degli altri di Togliatti che quando Longo decise di pubblicare pesce grande affetto da tutti i ricordi allora dissero a chi così importante che è il Memoriale di Yalta di Togliatti e così via dopodiché abbiamo avuto tutta una serie
Subito dopo il Memoriale di Yalta
Una delegazione e la egli una delegazione formata dal compagno Gallucci e da me andò in Cecoslovacchia discutere del Memoriale di Yalta
Discutemmo col compagno Vinti ricche che il secondo dopo Nowotny e che per la verità era nuovo che veniva dalle miniere voliera diventato giurista ma l'uomo equilibrato il quale in parte ci diede ragione
Poi subito dopo una delegazione composta da Berlinguer dal Sereni Bernini andammo a discutere indenni onde sovietica in particolare a chiedere perché era stato destituito Crusco
E a discutere del Memoriale di Yalta e non ci trovammo d'accordo e andarono avanti queste discussioni
In queste discussioni sono andate avanti in tutti gli anni successivi e non solo il sessantotto barba ben sessantotto
Ed io queste cose le ho scritte per il sì
Ho fatto anch'io una pubblicazione io purtroppo non si prova perché era
Scarso numero il la il di le le divergenze fra noi compagni sovietici
Tra queste quella per esempio dell'Afghanistan perché noi un anno prima che i sovietici entrassero in Afghanistan a Mosca eravamo andati a discute
Ghana eravamo Compagnon Ruby e dico avevamo detto chiaramente
Quello che noi pensavamo donati dall'edilizia gli anni tutto questo per dire che cosa che non è che tutto sbocciato all'improvviso
E che è vero che ci sono state delle pietre miliari che hanno rinnovato la situazione io non voglio sminuire la gravità della situazione
Ma voglio mettere in evidenza come tutto è venuto con crescendo con una coerenza Divisione teorica e con una coerenza voli
Detto questo
Perché così un po'mi competeva
Non ho ecceduto potrei raccontare tante altre cose Van penso non voglio eccedere nei ricordi perché poi dopo Tutti dicono I puntuali venti parlano sempre dei loro ricordi
Quindi detto questo voglio venire da un momento all'attualità
E non c'è dubbio cari compagni che
Nei Paesi socialisti sia troppo indugiare
In una opera di rinnovamento
Però
E a questo riguardo
è vero che
Alla base vi è stato il tipo di costruzione di regime che fu voluto da Standard
Ed io aggiungo in parte anche dalle
Perché non è vero che tutto
Le responsabilità poi siano distanti
Anche lei
Comunismo di guerra
Oggi è facile da dire noi più fu vagliato allora
Perché noi il senno di poi sempre Paci
Lei
Aveva operato una rivoluzione in condizioni
Del tutto nuove e poi pensavo alla vittoria dei movimenti operai allora diciassette diciotto pensava la possibile vittoria dei movimenti operai in tutta Europa occidentale
Tant'è vero che disse che noi adesso siamo alla testa all'avanguardia del socialismo ma tra poco lo saranno i paesi più i movimenti operai dei paesi più sviluppati
Quindi si trovò come si trovò Lenna accerchiato il diciotto
Ma il tipo di politica economica
Il tipo di alleanze sociali troppo distretti le conseguenze politiche che ebbero la sparizione del mercato
Che vero la distribuzione Diretta del delle dei beni di consumo non più attraverso il Mar
Carlo il restringimento delle alleanze dalla Croazia e dalla al dal ad tra la classe operaia e i contadini senza terra
Dell'Unione Sovietica e però dalle conseguenze gravissime
Che l'ente cercò poi di correggere collane
Macché solo in parte potevano essere corrette perché certe conseguenze politiche già le avevano avute poi Stalin portò avanti la netta per alcuni anni
E nel ventotto ventinove capovolse la sua posizione dalle AATO avvocati ne divenne nemico di boh avversario di Bucharin fece quella svolta al sbagliata
Che si spiegava però solamente con questo fatto
Che Stalin e disse c'è un gattino
Una differenza di sviluppo tra noi e i Paesi dell'Europa occidentale di cinquant'anni
Se noi non lo riempiamo questo questo gattino in dieci anni saremo rovinati perché saremmo anche dediti e fin qui aveva ragione dopodiché accelerò
Dal collettivizzazione delle campagne ed ebbe torto perché non venivano più ricchezza dalle campagne alle città ma mentre meno risorse per l'industrializzazione e i piani quinquennali di industrializzazione funambolo largamente fondati su mezzi autoritari eversivi dall'alto e qui venne tutto però detto questo
è anche vero grandi compagnie Stalin morto nel cinquantatré
E per arrivare a Gorbaciov bisogna arrivare a
Trent'anni dopo
A trent'anni dopo
E il ritardo c'è stato
C'è stato un generoso
Ma insufficiente teoricamente tentativo di Groucho di uscire fuori dalla situazione
Che ha dato luogo tuttavia dei contraccolpi tipo Ungheria che hanno frenato poi
Il lungo periodo di stagnazione
Di Breznev che ha fortemente basato ed è stato in questo lungo periodo di stagnazione che insieme fatta di intervento in gergo borchie
L'intervento in Afghanistan la politica degli armamenti
Che entro certi limiti portava un riequilibrio con l'America e che poi fu eccessiva quindi gli SS venti tutto il resto quindi una politica sbagliata che è stato fatto successivamente
Ritardi enormi
E ha ragione Tamburrano quando indice non c'è alternativa alle riforme in quei Paesi
Non c'è alternativa alle riforme nell'Unione Sovietica ragioni la detto Gorbaciov
Tante volte la forza della politica di rinnovamento e Gorbaciov perché ha avuto effetti grandissimi sul piano internazionale
Perché oggi nessuno può dire che venivano sovietica non sia alla testa di un movimento di soluzione dei conflitti interna
A cominciare dall'Afghanistan
Da dove c'è un ritiro coraggioso delle truppe dell'Unione Sovietica a cominciare da tutti i problemi degli armamenti e così via del grande contributo che potesse essere dato
Dunque avanti sulla via delle riforme di questi Paesi
Però
Io a costo di sembrare
Poco non serva a Torre ma non me ne importa niente
Voglio dire la verità
Penso che sul piano interno
Soprattutto economico ma non solo economico
Non sia così facile
La trasformazione di queste società
Che si di chi entra quindi anche una
Politica
Responsabile Accor
Una gradualità uno sviluppo dei intende
Certo in Cecoslovacchia non appare questo
Se non per segni di un qualche liberalizzazione molto limitata
Ma d'altra parte resa necessaria dalla politica di Gorbaciov vogliamo citati
Però
Non può essere di colpo una tra avvenire di colpo una trasformazione
Anche perché soprattutto perché cambiare le politiche estere aveva reso immediati risultati del cambiamento della politica estera
è facile
è possibile sempre
Ma le riforme economiche sociali e politiche
Immediatamente colpiscono interessi e crea nuove insistenze e ostili
Mentre i benefici sono rinviati niente
E quindi guai subito orchidee avversarie resiste e ancora non hai conquistato le grandi masse del popolo nel senso
Che per esempio non si devono più farle finire per trovare i prodotti in questi Paesi che scarseggiano dove più dove meno naturalmente perché situazioni non sono le stesse
Detto questo nuovi auguriamo che auguriamo e ci adoperiamo e sociale abbiamo sostenuto senza alcuna riserva
Tutta la politica di rinnovamento di Gorbaciov
Coloro che vi resisto il nome di non so quale purezza rivoluzionaria
Sbagliano
E qualcuno che non sbaglia anche non è in buona fede secondo me sbaglia
Perché
Io sono comunista dal trentasette son vecchio comunista
Però penso che se non si va avanti su una strada nuova
Non va avanti nessuna rivoluzione
E anche da nomi si deve capire profondamente in Europa e da noi
Del resto aveva impostato Togliatti
Rivoluzioni in Italia vuol dire riforme nella democrazia che approfondiscano la democrazia
Guai se non si va avanti su questa linea e in nome di un puro
E dover rivoluzionare Isma'in realtà si fa opera dal non sa alla causa del socialismo della democrazia
Quindi dobbiamo sostenere per quanto riguarda non cerca gli abbiamo manifestato tutta la nostra solidarietà
Dal sessantotto in poi noi non abbiamo più ripreso i rapporti ufficiali col Partito comunista cecoslovacco
E non
Perché si fosse dei responsabili Perilli anche se qualcuno la Uriel ci sarà stato chiave rari diamanti gli ammanchi i carri armati sovietici voi non si è saputo ieri così di ma Vestone
Non ha importanza
Ma perché non avevamo posto sempre come condizione di riallacciare rapporti ufficiali
Questa
Considerate la frattura che è avvenuta nel Partito comunista cecoslovacco
Per cui furono espulsi mezzo milioni di iscritti
Considerate questa frattura no come una rottura della disciplina politica del partito
Ma come l'aspetto di una grande tragedia politica nazionale e quindi ricco uscite in questa vicenda lacerazione
Ridate piena dignità aggiungere che è più grandi dirigenti di quel movimento questa la condizione che noi abbiamo sempre posta il ripetuto
E non è mai venuta noi siamo stati molto coerenti su questa linea
Siamo molto contenti alla notizia
Che Dubcek che verrà in Italia per ricevere la la
La laurea honoris causa alla Università di Bologna
Manterremo queste nostre posizioni di piena solidarietà e di calorosa così accoglienza di questa visita
Però
Noi intendiamo in nessun modo
Attuare alcun atto di speculazioni questo avviso
Sì dove cerchio parlerà anche un'altra forza e con le forze politiche con tutte le forze politiche sarà cosa che vedrà il noi
Se si limiterà DCR della laurea Bologna già nel cosa che vedrà lui dove non vorremmo fare nessuna forzatura
Perché abbiamo fiducia
Che nella nuova situazione creata dalla distensione internazionale dalla perestrojka impazienza possono danneggiare la fiducia negli sviluppi positivi che noi ha un hanno un solo ospitiamo ma proponiamo questa fiducia sia la più produttiva che ci fosse
Diamo
Abbiamo ancora tempo
Per un altro rapido giro questa volta ovviamente più completo più contenuto
Compaiono a Burano prima che iniziassimo mi ha chiesto di fare il presidente provocatore cosa che non mie molto congeniale
Intanto però vorrei facendo rapidamente il punto del nostro dibattito di lei che c'è una ma una cosa una convinzione è un giudizio unanime
Sulla Primavera di Praga sulla figura il duplice che sulla necessità di scoccare la situazione in quel Paese nel senso della democrazia
E credo che la proposta che avanzavano di Tamburrano di un benvenuto comune al duplice
Da parte di comunisti e i socialisti debba e posta essere accolta salutata e sottolineata questo bieco in più congeniale
Quanto poi all'altra parte che deve fare il Presidente direi che abbiamo la possibilità di seguire a questo punto due strade cioè abbiamo due appunti sui quali fare
Abbiamo bisogno di approfondimenti anche in tempi di un tempo purtroppo si limitato uno alla storia
Particolarmente quella il nostro partito i rapporti tra comunisti e socialisti l'altra è la questione era che in parte è già stata avanzata Cossa deve fare oggi la sinistra europea
Per favorire i processi di democrazia nei Paesi socialisti quindi a voi la scelta io ricomincerà in questa volta Tamburrano poi Foa e poi Bufalini l'accordo
Grazie Pieralli io dovrei dire tante cose anche perché rispettosi stimo sempre ho parlato dieci minuti esatti
E mi sono perduto
Tante cose che non ha voluto dire
Però compagni credo che L'Unità deve essere sempre fondata sulla franchezza le reticenze non aiutano permettetemi con spirito unitario di essere molto franco di fare qualche osservazione le cose che ha detto Bush Bufalini sarà lui a concludere quindi potrà tornarci su
Per i compagni Bufalini Engels che è stato un comune maestro tutto lo ricordi meglio di me
Aveva teorizzato il cosiddetto salto di qualità
Faceva l'esempio dell'acqua che bolle bolle bolle PAC a un certo momento diventa vapore
Quindi processi che dire la quantità diventa qualità i processi se non avessero questi salti
Sarebbero abbastanza noiosi recano cambierebbe mai niente
Ed io ti dirò che alla tua impostazione che mi pare più continuista preferisco quella che almeno a parole difende il segretario del partito comunista cioè Occhetto del discontinui
E il discontinuo ISMU deve pur cercare dei momenti in cui l'acqua è diventato a vapore
Perché se no se sempre a se siamo sempre lì
Allora altro che un dibattito al Festival dell'Unità ci vorrebbe
Io non so voglio farti due due osserva due pareti osservazioni compagna Bufalini io non so se è nata una volta detto che uno dei limiti di Togliatti era di vedere il processo
Del socialismo legato allo sviluppo dell'Unione Sovietica
Mi pare
Delle però ho sentito con le mie orecchie Napolitano dire
In un incontro alla Fondazione bilanci che il Partito comunista non si riconosce più nel giudizio che ha dato Togliatti ed il Partito comunista sugli avvenimenti ungheresi cinquantasei
Io apprezzo molto le persone che si pentono raramente i pentiti non mi piacciono però prendere atto a distanza di tanti anni che le cose non erano come noi abbiamo Accardo immaginate non è una prova di superficialità ora
Compagno Bufalini il Partito comunista il cinquantasei
Ha dichiarato l'invasione dell'Ungheria alla seconda invasione quella definitiva
Prima una dolorosa necessità e Togliatti disse che dato il contesto in cui era avvenuta l'Unione Sovietica avrebbe dovrà essere criticate condannata se non fosse intervenuti e questo perché perché tu hai detto che non era il Partito comunista differenza della cecoslovacchi ER guidare il processo agli avvenimenti va
Che alla fine alla testa del malcontento di tante masse che non accettavano quel sito quelli quel regime economico quelle privazioni
Si ritrovarono reazionaria agrari
Ecco io non soffre no oggi può essere giudicato un reazionario agrario
Ma il capo del governo e fu tradito dal duo legge perché anche l'unica dà assicurazione abbracci e baci
Reggente mezze ente non crede vedi compagno Bufalini c'è un partito avendo il potere avendolo per tanti anni giunge al punto a quel punto in cui è arrivato l'Ungheria e se si approva che uno Stato straniero manda i carri armati per tenere in piedi un partito che si è tagliato completare Piperno l'approvazione ci fu io vi vedo poi coltura e allora quale il tipo di democrazia di cui lei stiamo parlando
Perché la mia Democrazia è quella per cui un partito del bagna pagava l'opposizione
Lo so tu non hai detto lo dico io
Che ad oggi gli aveva proposto l'uscita dal Patto di Varsavia non per passare del Patto Atlantico voleva la neutralità ma queste sono cose prerogative e diritti che appartengono a tutti gli Stati sovrani
Questa è la verità compagni a distanza di tanti anni dal cinquantasei
Come
Per adesso è il padre il Patto atlantico è stato accettato anche dal partito comunista
Ma anche
Ma anche il Partito Comunista esso ha cercato il Patto Atlantico io non no no sto no stop non sto discutendo del patto dico che noi oggi capo comunista cattocomunista del governo di Ungheria nel cinquantasei aveva prospettato l'uscita dell'Ungheria dal Patto di Varsavia per e scegliendo la neutralità non per passare nel Patto Atlantico
Quanto poi al alla alla alla allo sbarco assuefazione ricordiamoci compagno che assume tre bar carni inglesi americani agli inglesi e francesi e gli americani c'era in piena Our li hanno fermati quindi la più grande potenza non è che approfittava delle difficoltà dell'Unione Sovietica
Tutto che li ha fermati
Tutti e due gambe assumersi proprio no verdure
Comunque Eisenhower il capo dilagato della grande potevo giocare statistica si è dissociato non parliamo abbiamo appunto ripulito affermarmi allora
Io ripeto non per fare della storia compagni ma per cercare di ricordare le cose come sono andate
Io sono d'accordo con Napolitano quando dice che quello è un giudizio che va superato non senza pentimenti Napolitano ha detto il partito e e invece tu hai detto che non te ne penti quindi lo confermi ah va bene e io sono d'accordo però
Vuole
Perché non non non mi come per quanto riguarda Togliatti vedete compagno tutto agli atti preferisco il dibattito sul Togliatti dopo quarantaquattro
Alto gli atti degli anni Trenta perché mi sembra più produttivo perché il Po gli atti del dopo il quarantaquattro e quello che ha fatto il Partito comunista
Che ha fatto la nostra storia
Con luci ed ombre e se vediamo le luci il partito nuovo il senso di responsabilità dimostrato riconosciuto pure Montanelli il merito di essere stato prudente al corto responsabile chi glielo può negare questo atto gli atti
Di essere stato serio responsabile a corto per evitare che l'Italia finisce come la Grecia idolo collegati
Però compagni
La la prospettiva di Togliatti
Della via Nazionale democratica che nessuno può contestare vera una prospettiva che sotto lo cavalchi interno del movimento comunista
Era c'erano le critiche imbrogliata Unione Sovietica Merano le critiche nella famiglia comuni
Io ritengo che quell'acqua che ha continuato a bollire grazie anche ai contributi editoriali
Ha fatto il salto di qualità con Berlinguer perché con Berlinguer se non ho capito male cioè quello che il compagno Cossutta chiamo lo sfratto e cioè la piena autonomia
Del partito comunista italiano dalla politica estera dalla strategia del non esordienti
Quello è il salto di qualità la quantità che diventa qualità sente di che noi conti allora dobbiamo riprendere i dibattiti trenta quarant'anni fa perché come diceva Nenni
Scusa eh no va be'pago no va be'no no no sempre no niente niente niente no macché umani no no presenti
Va bene grazie via
Va bene va bene va bene Tamburrano ha capito a Roma no io ho capito perfettamente
Sarò in dissenso anche corteo per il compagno Bhupathi
Ecco che compagni questo è il problema storiografico che oppone Pieralli
Il Partito comunista fino a Togliatti è stato un partito comunista all'avanguardia il più come dire attento ai fenomeni un partito di massa allegato con i problemi reali della gente che ha saputo dimostrare anche la propria capacità critica nei confronti dell'Unione Sovietica
Ma è stato affidato agli atti un partito perfettamente inquadrato dalla strategia internazionale del movimento comunista guidata da Mosca
è infatti Pinato agli atti non c'è mai una critica la politica estera sovietica questo comincia con Berlinguer e comincia esattamente con la Cecoslovacchia io non faccio qui opera di propaganda politica ma Dettori
Longo Longo e poi Berlinguer certamente
Io non fatto propaganda politica e sorpassa i tanti anni fatto di professione lo storico e cerco di interpretare i fatti
Che sono accaduti per quanto riguarda oggi
Io ti ringrazio che la mia proposta di trovare le forme i modi
Per Daria Dubcek non soltanto alla nostra solidarietà umana
Ma con la prudenza del caso però vedi compagno Bufalini prudenti dovrebbero essere più i partiti che stanno al governo che hanno esigenze di rapporti interstatale che non partiti che stanno all'opposizione
Con con tutte le accortezze del caso io credo che dovremmo dare a Dubcek il segno di una comune
Unitaria partecipazione di socialisti e comunisti al suo problema umano ma alla sua lotta politica per la democrazia in Cecoslovacchia grazie per la vostra cortesia
Foa
Difficile intervenire in una discussione per quello che riguarda il passato tra uno storico è un protagonista d'eccezione
Di quel tempo e soprattutto il difficile per me che quando c'è stata l'Ungheria avevo avevo dieci anni e che ho vissuto diciamo
Io ho vissuto il effettivamente con una rottura
E tutte le altre invece grandi le gli altri grandi passaggi che sono avvenuti come una rottura e con un grande certo era un clima di guerra civile quello non soltanto in Ungheria ma anche in Europa andandosi a rileggere gli atti e le cronache di quel periodo quando si parla del cinquantasei
E forse anche in questo clima di guerra civile
Evidentemente questo clima di guerra civile evidentemente
Impediva
Il l'approdo a quella logica che poi è stata la logica che invece dodici anni dopo
Ha portato ad una presa di posizione ad una valutazione ad una lettura
Ad una consapevolezza completamente diversa rispetto al cinquantasei di quanto poi da successo in Cecoslovacchia
Può darsi che ci fosse una continuità se lo dice se lo dice Bufalini che ha vissuto da protagonista tutti quegli anni e li ha vissuti in modo diretto non solo quegli anni ma anche negli anni successivi evidentemente
Sì sì no ma intendo dire la contro una continuità profonda che volevo dire
Era la continuità che ha portato a quella a quella presa di posizione del sessantotto sulla base di una visione della democrazia
Questo è il primo punto è non tanto sulla base di una visione dell'URSS che era poi evidentemente la conseguenza
Ma credo che diciamo l'appoggio a Dubcek che non è stato l'appoggio soltanto nell'agosto del settore
è stato l'appoggio prima l'appoggio al nuovo corso l'appoggio quindi ad una strada
Completamente diversa da quella da quella del passato il primo vero tentativo e si è e si era quattro anni a quattro anni di distanza dalla dalla caduta di Krusciov
Discontinuità o continuità che sia comunque il problema vero oggi secondo me e il problema poi del presente
Si è discusso forse un po'troppo
Del del passato
Oh ma anche una carica di ambiguità
Per ottenere per ottenere forse dei risultati sul presente
E credo diciamo che il fatto che oggi finalmente ci si trovi a discutere su un punto che unisce la sinistra italiana e non soltanto la sinistra sia un fatto importantissimo ma soprattutto la cosa più importante
E che si discuta su un fatto in positivo su un fatto per costruire qualcosa e non per smantellare e non per smantellare qualcosa del passato
Questo è il punto fondamentale la proposta di Tamburrano importante sono d'accordo ma il problema del che fare secondo me va oltre un atteggiamento unitario
Sia nella lettura di quello che è successo vent'anni fa sia nell'accoglienza che bisognerà che nell'accoglienza che sarà tributata Dubcek in primo luogo evidentemente dall'università
Di Bologna ma sappiamo tutti qual è oggi la politica la spettacolarizzazione della politica e credo che sia difficile che Dubcek che possa venire soltanto per prendere per ricevere per ricevere questa laurea è un viaggio importante un fatto positivo molto positivo d'accordo con Bufalini il primo passo forse a cui il le autorità cecoslovacche io credo siano state obbligate per evitare se non altro di trovarsi di trovarsi sullo stesso livello delle autorità sudafricane
Che non solo hanno non consentono Nelson Mandela divenire ma lo tengono ancora
Divenire raccoglierà l'aura che vi è stata qualche gli è stata attribuita ma che lo tengono ma che lo tengono ancora in carcere ma il problema vero oggi appunto la domanda sul futuro che poi abbiamo discusso non soltanto la questione appunto di qual è la gradualità della trasformazione di quali sono i rischi di passi affrettati come diceva Bufalini ma secondo me i rischi sono anche sono anche contenute nel fatto che la gradualità si eccessive queste date la lezione principale della Polonia il fatto che all'inizio del decennio l'esplosione di Solidarność è stata incontrollabile
Proprio perché non non è stato capito quanto quanto bolliva intento e non si è messo mano ad una riforma e alla fine
Si è trovato il Partito Polacco davanti all'alternativa tra la tragica tra una tragica necessità e un accordo e allora scelse l'accordo per poi porre un anno e mezzo dopo
Ad una misura che soltanto oggi dopo sei anni e mezzo comincia a essere superata cioè la misura la misura dello stato d'assedio
Poliziesco il politico soprattutto ma soprattutto politico allora il problema secondo me e di riavviare adesso
Anche attorno a Dubcek
Una discussione per un impegno che sia di tutti di che star governa e di chi sta all'opposizione senza distinzioni non soltanto sua atti di rottura ma anche su atti propositivi
Su iniziative che consenta un appunto alla sinistra di non dire fra dieci anni di non trovarsi di nuovo fra dieci anni la cerata per dire si poteva fare di più io credo che il ventesimo della Cecoslovacchia il nome di Dubcek la carica positiva che Dubcek Ca'
Ci dalla grande possibilità oggi di impedire che tra dieci o vent'anni ci ritroveremo a litigare su quello che è stato fatto o non è stato fatto
Allora
Cinque minuti anca Paolo Bufalini per l'ultima bellissimo io sono d'accordo naturalmente che iniziale figli di quantità un certo momento diventano limiti
I i cambiamenti quantità diventano salti di qualità
Sono d'accordo sul fatto che noi siamo oggi ragione lucchetto e lo dico non
Ma perché sono convinto che siamo in un'epoca nuova compagna
Nella nuova e che tutto va a giudizio su basi nuove senza più stare a dividerci su cose del passato senonché ricominciamo io Tamburrano col ventuno dati grezzi più d'accordo o meno
Per quanto riguarda il cinquantanove io ho detto che c'è chi aveva delle ragioni valide senso contrario chi ha avuto delle ragioni
Ponderate non di principio io non sono tra quelli e non mi sono pentito però rispetto Brignoli Napolitano di Giolitti e dell'anti altri che vuol dire
Che non doppio un valore di principio ma non solo di una situazione storica che non ci deve più dividere per quanto riguarda la questione gradualità o meno beh io mantengo il mio punto di vista che non è facile tram tra sulla trasformazione dei paesi i quali si trovano in queste condizioni
Da duramente l'andare avanti del processo di distensione internazionale
L'andare avanti di una coscienza democratica anche da questi popoli una pressione e così via anche in Polonia deve portare a dei mutamenti più rapidi e più profondi
Su questo sono d'accordo per quanto riguarda l'accoglienza dove cioè che non gliela faremo la più calorosa ma sarà lui a dover decidere i punti vorrà discuterà il motivo da incontrarsi ed entro quali limiti
Guarda mantenere dal fondo del fronte valutario
Ringrazio
Nostri
Per lavoratori e ringrazio il pubblico che ha partecipato alla nostra nostro dibattito arrivederci