Presentazione del Rapporto annuale 2025 del Centro Astalli

Prima di lasciare la parola mai non si è negato morire anche padre Camillo Ripamonti e presidente del Centro Astalli che ci presenterà il rapporto annuale nel suo Complesso
Mi fa molto piacere dare la parola ma nun ma cadesse leggerà la sua testimonianza
Buongiorno richiamo insomma mantennero meniamo
Un piccolo e antico paese Handel con cose meridionale
Per tutti Giorgia serpeggianti
La civiltà almeno è una delle più antica del mondo
è stato il primo paese nella storia adottare il cristianesimo nell'edizione destato nel trecento no dopo Cristo
Ha una storia millenaria e un popolo forte che è sopravvissuto al genocidio del mille novecentoquindici
Quando l'intero rottamando organizzò no sterminio sistematico del mio popolo cedette i milioni
Di persone furono uccise altri milioni furono costrette a lasciare la loro terra
Oggi l'Armenia in un paese indipendente
No pronto a molte aziende per il due mila venti la guerra scatenata da Azerbaijan contro la popolazione del alza
In una Bologna il Nagorno Karabakh
Ha costretto il centocinquanta mila persone a lasciare le proprie case
Oggi realizza non ci sono più armeni
Inoltre il Paese sta una tanto grave difficoltà economica mentre lealtà anche dell'Azerbaijan della Turchia continua a cominciare la sovranità nazionale
Nel due mila la mia femminile ha deciso di trasferirsi in in Ucraina
In cerca di sicurezza e stabilità
è stata una scelta difficile ma importante
Prima è diventata la mia seconda casa
Il paese in cui sono cresciuta osteggiato e mi sono informato come persona in un Paese bellissimo con la storia ricca persona ospitali è uno spirito forte
Il ventiquattro febbraio del mille ventidue anni quando è iniziata la guerra mi trovavo in chi il rumore della delle bombe in causa la paura mi hanno spiegato a lasciare la città
Per allontanarmi dalla guerra mi sono trasferita a essere nella e Regione dell'altra scomparsa
Deve essere sono rimaste per un mese
è stato un periodo di grande incertezza
Alla fine ho deciso di lasciare l'Ucraina e di partire per l'Italia
E stato un viaggio difficile anche e che mi ha provato fisicamente immunità mentre il successo tutto molto velocemente la mia vita è cambiata manciata di ore ancora oggi sto cercando di comprendere quanto quanto accaduto
Vivo a Roma da tre anni ed il mio percorso di adattamento in questo nuovo Paese continua cerco ancora delle risposte alle tante domande e continua a crescere come persone
So che all'Armenia la mia terra voglio d'origine non crei un Paese dove sono cresciuta
E l'Italia luogo
Dunque io ho trovato disfunzioni fanno parte di me
Tre Paesi tre identità diversa ognuno di questi mi ha lasciato un segno sono felice oggi di poter condividere questa esperienza con voi grazie
Grazie fanno uno della tua testimonianza delle tue padrone
Ora lascio la parola padre Camillo Ripamonti il Presidente del Centro Astalli per il suo intervento di lettura dell'anno due mila ventiquattro sulle migrazioni forzate in Italia attraverso i dati raccolti dal Centro Astalli
Grazie Francesca saluto tutti tutte do il benvenuto alla presentazione di questo questa ventiquattresima edizione del rapporto annuale del Centro Astalli che potete trovare sul nostro sito e scaricare anche dagli
Il rapporto presentare attività compiuta nel due mila ventiquattro con i richiedenti asilo e rifugiati che si sono rivolti ai nostri servizi nelle sedi di Roma
Bologna Catania Grumo Nevano venti incensa Padova Palermo e Trento
Si tratta di un numero importante di persone come già ricordava Francesca undici mila persone solo a Roma e altri tredici mila se consideriamo tutte le altre sedi il rapporto annuale come ogni anno si sviluppa su quattro sezioni
La prima sezione accompagnare sono presentati qui i servizi offerti dal Centro Astalli quelli di primo livello
Quali la mensa che ha distribuito anche per quest'anno oltre sessantacinque mila pasti quaranta anni quarantadue mila dei quali in convenzione con Roma Capitale raggiungendo circa due mila cinquecento rifugiati
Un presidio sanitario di via degli Astalli che ha fornito quasi dieci mila farmaci da banco grazie alla collaborazione del Banco farmaceutico e a tante farmacie di Roma
In servizio saranno info centro di riferimento regionale per la salute del migrante forzato frutto della quasi ventennale collaborazione tra la ASL Roma uno il Centro Astalli
Dove solo nell'ultimo anno sono stati effettuati circa dieci mila visite
Ma in questa sezione si tratta anche di una fase più avanzata del processo di integrazione l'accoglienza oltre mille persone sono state accolte nelle realtà territoriali del Centro Astalli quasi l'uno per cento degli accolti sul territorio nazionale
E l'inclusione sociale solo a Roma novecento persone hanno avuto accesso allo sportello di orientamento lavorativo e oltre mille cento quelle che hanno ricevuto un accompagnamento sociale
La seconda sezione servire nella sezione dedicata ai progetti del Centro Astalli e che evidenzia le traiettorie dell'impegno via stalli per il due mila ventiquattro
Tre sono stati le principali aree di impegno donne famiglie e studenti
Le donne perché spesso le più vulnerabili ai processi migratori
Le famiglie che spesso si rivelano i nuclei più fragili
E gli studenti perché nel solco della tradizione del germe S cioè il Servizio dei Gesuiti per i rifugiati nel mondo abbiamo voluto puntare sull'educazione che apre ad un futuro più dignitoso
Spesso i tre ambiti si sono intrecciati alcuni studenti erano donne alcune famiglie erano costituite da nuclei monoparentali
In tutti i casi il tentativo è stato quello di valorizzare la capacità delle persone i loro desideri cercando di di concreti di accompagnamento
Questi progetti sono stati resi possibili da fondi pubblici e privati che troverete esplicitati in modo in nella sezione dedicata ringrazio tutti quanti ci hanno sostenuto ma per pretendere di ricordarne alcuni in particolare
Il fondo Irene ingiuria della Fondazione solidarietà il dicastero per lo sviluppo umano integrale e aggiungerei l'ormai decennale collaborazione con le elemosine dei elemosiniere apostolica del Santo Padre
Che hanno permesso di sostenere situazioni di gravissima marginalità e di povertà estrema e che avevano bisogno di interventi immediati senza attendere i tempi della burocrazia
La terza sezione difendere
La parola difendere negli anni assunto nell'opinione pubblica fomentata anche da una certa politica il significato tipico di questa parte del mondo
Per cui la sia intesa come difesa dei confini in discesa dei migranti
Non c'entra stalli sempre assunto invece questa parola nello spirito originario così come affidatagli dal padre a Roubaix
Difendere è sempre stato per nome difendere i diritti delle persone richiedenti protezione internazionale e rifugiate
Nel due mila e ventiquattro sono state molte le iniziative di advocacy realizzata insieme all'Ufficio europeo del Servizio dei Gesuiti per i rifugiati ma anche a livello nazionale con il tavolo asilo immigrazione e con il tavolo Midori migranti
Notevoli poi l'impegno di sensibilizzazione formazione attraverso i progetti nelle scuole e la formazione e concorsi e conferenze
Voglio ricordarne uno in particolare il dolore di questi in queste settimane che vedono la fine della tregua riaccendersi del conflitto con migliaia di morti a Gaza Dorelli ancora più importante il corso è rivolto agli studenti delle classi superiori aveva il titolo orientamenti sull'attualità per le nuove generazioni alle radici del conflitto israelo palestinese
L'obiettivo è stato quello di dare accesso ai giovani a forma sta informazioni documentate per permettere l'input di muoversi in modo critico in un ambito spesso Nokia non chiaro offrendo loro anche un metodo la quarta parte la quarta sezione del rapporto annuale porta il titolo fare rete e l'ultima sezione del rapporto che apre al racconto delle diverse sedi RAI territoriali
Fare rete per il Centro Astalli vuol dire stare insieme con lo stile che ci accomuna e che mette al centro le persone ma con la peculiarità Ascoli Piceno Curia Rita che sono tipiche del territorio italiano
Sì a Trento attrarre occupazione quella della rotta balcanica e l'accesso al territorio in particolare di alcune nazionalità per esempio quella pachistana
Nel sud in particolare a Catania di Palermo sono gli sbarchi un tema importante il percorso comune l'isola che non isola cerca di rispondere sempre meglio alle esigenze dei migranti forzati sbarcati
Per tutte le sedi però la ricerca della casa e la costruzione di comunità sono state le priorità e la scuola di italiano uno strumento importante in questa in quest'ultimo ambito volontari di ogni età hanno accompagnato l'apprendimento della lingua di oltre mille e quattrocento studenti
Un servizio che è stato sempre anche l'occasione per un ascolto delle varie culture è uno strumento di inclusione
Tra momenti di svago e di conoscenza dei territori della storia della cultura italiana anche attraverso dei percorsi artistici
Permettetemi alcune riflessioni su questo rapporto che presentiamo oggi
Presentiamo il rapporto due mila e venticinque in quest'anno giubilare con la forza della convinzione che accompagnare il servire e difendere le persone richiedente uscire rifugiate sia un segno di speranza
Lo ricorda anche papa Francesco nella bolla di indizione del Giubileo
La comunità cristiana sia sempre pronta a difendere il diritto dei più deboli spalanchi con generosità le porte dell'accoglienza perché a nessuno venga mai a mancare la speranza di una vita migliore
Ma potremmo domandarci siamo stati di ostacolo a questa speranza nell'anno trascorso
Allora permettete mentre considerazione al riguardo
La prima Europa e Italia detenzioni arbitrarie di portabilità sono ostacoli alla speranza di una vita migliore
Due mila ventiquattro è stato l'anno dell'impatto sulla migrazione l'asilo adottato dal Consiglio europeo lo scorso maggio
Come in più occasioni sottolineato dalla società civile e con documenti congiunti dall'Ufficio europeo del genere s'l'implementazione di questo patto può portare tra le altre cose alto un arretramento del diritto d'asilo
Per l'aumento previsto delle procedure accelerate alla frontiera e un conseguente possibile aumento del numero delle persone detenute in modo arbitrario
In poche settimane fa e poi una dichiarazione congiunta degli uffici europei legge RS sulla proposta dell'undici marzo del due mila e venticinque nella Commissione europea di un Regolamento volto a creare un sistema e questi fermo
Per il rimpatrio delle persone in Paesi terzi
Scrivono nel comunicato gli uffici crediamo che questa proposta porterà significative violazioni dei diritti umani aumentandola sofferenza di coloro che cercano una vita migliore
Legislazione proposta rischia di imporre una detenzione prolungata procedure complesse ed impiegati e rimpatri basati su banche accordi con i paesi terzi
Sul versante italica il due mila ventiquattro è stato poi l'anno del braccio di ferro sui centri in Albania
Al di là delle polemiche quello che ci preoccupa e la creazione di un artificio legale quello di centri in terra albanese sotto la giurisdizione italiano per fare questo si è tenuto si è sostenuto il principio di del portabilità delle persone abbiamo visto qualche sparuto esempio
Rispetto alle quali si è persa di vista la centralità della loro intimità trattando le come incarichi residuali non desiderati
Non convince neppure la recente decisione di convertire queste strutture in centri di permanenza
Per il rimpatrio Cpr negli anni in queste strutture di detenzione amministrativa hanno evidenziato tutti i loro limiti sul territorio italiano
Molti sono stati anche i suoi cd quattordici negli ultimi cinque anni sotto situazione peraltro tra Fram tragicamente non dissimile da quelle delle carceri italiane
E la poca funzionalità della detenzione in vista delle rimpatri
Non crediamo che l'utilizzo tale scopo delle strutture in Albania possano migliorare la funzionalità in vista del rimpatrio delle persone ritenute e garantire nel contempo il rispetto dei diritti dei migranti intrattenuti
Secondo la seconda considerazione l'accoglienza delle cure l'inclusione possono essere delle vie possibili per un futuro migliore ma sempre più sono sempre meno sono valorizzate
In oltre quarant'anni di attività il Centro Astalli ha sperimentato varie tipologie di accoglienza trovando preferibile declinare il termine al plurale accoglienze
E infatti una pluralità di accoglienza che risponde alla varietà di persone che arrivano e con le quali è impossibile in cammino di inclusione
Attualmente pur nella riduzione dei numeri generali degli arrivi nostro si sta portando avanti una riflessione vera sul modo migliore per accogliere e accompagnare i beneficiari di protezione internazionale
Il sistema sembra cristallizzato abbiamo dei centri gli storici Kas in cross di grosse dimensioni anche se questa non è l'unica formula il Centro Astalli ma con altre realtà utilizza anche dell'accoglienza e diffuse
Comunque in generale il caso sono dei luoghi di Contini mento vuoti quando non dannosi per la vita delle persone
In queste strutture non è più previsto un percorso attivo per i migranti insegnamento dell'italiano formazione lavorativa e le persone attendono un permesso di soggiorno
Il loro destino è legato all'attesa di un documento semmai verrà concesso non molti di queste persone soffrono nell'essere parcheggiate inattesa di un destino che in qualche caso in alcuni casi atti secondo certe procedure ampia Kubrat reso ineluttabili
E assoldano il servizio del Centro Astalli quasi un grido silenzioso agire io esisto
Poi ci sono i centri con la prospettiva di una progettualità i centri che oggi si chiamano sai
Servizio di accoglienza e di inclusione ma sempre più spesso anche queste realtà di accoglienza forse maggiormente a Roma sembrano rispondere più all'esigenza di togliere dalla strada risolvere nell'immediato un problema di accuse accoglienza
Piuttosto che di progettare un presente e un futuro inclusivo
Accogliere non è sull'avere un posto dove stare e non smetteremo mai di sottolinearlo
Ma è una parte del processo processo di inclusione che riceve ascolto e creatività
E l'inizio di quel processo dell'abitare che non è solo trovare una casa in affitto peraltro durante il Giubileo ancora più complicato ma è quel familiarizzare con un luogo creare legami cercare percorsi in base alle proprie possibilità l'abbiamo compreso bene con il Centro Astalli nel due mila ventiquattro con il progetto sull'abitare
Che si è conclusa con una piccola come pubblicazione che si chiama contro un muro che raccoglie le testimonianze di rifugiati che cercano una casa che raccontano ventuno difficoltà
La terza considerazione
Bisogna dare ai giovani degli spazi di salvezza del dell'umano attraverso l'incontro con i rifugiati
Segnali di violenza che coinvolgono sempre più i giovanissimi ci preoccupano il Centro Astalli non ha la presunzione di fornire delle risposte tuttavia siamo convinti che bisogna continuare a stare con i giovani
Camminare con loro e immaginare con loro un mondo diverso affrontare la paura per il futuro che spesso chi abita e anche a volte si trasforma in violenza
Anche per il due mila ventiquattro una parte importante del percorso di Astaldi attraverso i Progetti finestre incontri è stato fatto con i giovani italiani delle scuole secondarie
Anche se tra loro ci sono molti troppi ragazzi e ragazze che non hanno ancora la cittadinanza
Che sono cittadini di fatto anche se non sono cittadini di diritto
Abbiamo continuato non senza fatica per le poche risorse a fare incontrare i rifugiati testimoni di diverse religioni e confessioni cristiane con gli studenti liste connesso con gli studenti e le studentesse in queste scuole
C'è mille e novecentosessantanove class sì per un totale di trentotto mila settecento studenti in tutta Italia
Come diceva Luciano Manicardi in un recente intervento abbiamo il compito di trasformare l'utopia in e utopie spazi di condivisione di convivialità partecipazione e solidarietà
Di scambio delle storie delle narrazioni di dialogo di ascolto
Che danno lo senso alloggi e aprono al futuro lì e utopie sono luoghi di salvezza degli umani
E vado a concludere
Vorrei concludere con un grazie ormai lo faccio da da più di dieci anni a volte le parole nel mio caso si ripeta una parola grazie sempre nuova e non è mai ripetitiva
Grazie alle istituzioni locali e nazionali con le quali anche nel due mila ventiquattro abbiamo collaborato offrendo la nostra esperienza sempre in un dialogo franco rispettoso e mai politico
Un grazie agli enti di tutela le associazioni e gli enti del terzo settore con cui con determinazione stiamo attraversando questo tempo di incertezza
Grazie ai tanti giornalisti amici del Centro Astalli li abbiamo conosciuti molti in questi anni abbiamo camminato con loro imparando gli uni dagli altri in modo più costruttivo per raccontare il mondo dei rifugiati
Grazie tutte le operatrici agli operatori del centro Astalli che in un silenzio silenzioso quotidiano giorno dopo giorno sono costruttori di una società più coesa
Grazie ai tanti benefattori che anche nel due mila ventiquattro hanno sostenuto il nostro lavoro fatto con i rifugiati fidandosi Dinoi
Grazie al genere mondo che sentiamo casa
Un pensiero va e rifugiati regno al mare
E a quanti lavorano con loro
E a quanti abitano questa terra la tragedia del terremoto colpisce luogo già sconvolto da un conflitto violento
Grazie alla Compagnia di Gesù perché continua a sostenere l'intuizione del padre a Roubaix
Grazie in particolare poi ai volontari del Centro Astalli oltre ottocento in tutta Italia come è già stato ricordato la vostra presenza un segno concreto di speranza
Infine vorrei ringraziare tutte le rifugiati i rifugiati in particolare ricordando tutti i minori e sono tanti nel mondo
La metà degli oltre centoventi milioni di migranti forzati sono minori
Scusa
E dove sta precisare ricordando due bambini che hanno intercettato la tenere la traiettoria del Centro Astalli nel due mila ventiquattro
Due bambini fragili uno che pure nella sua gravi disabilità è stato trattenuto nei centri di detenzione in Libia con la sua mamma
Due veri sopravvissuti alla nostra disumanità
E non è un atto anche l'unico è una malattia genetica grave il cui padre è rifugiato sta dedicando cuore in ospedale
Due storie Gwen coni di luce lui fragili segni di speranza grazie
Grazie padre Camillo Ripamonti ora lasciamo la parola ad Annalisa Cuzzocrea sua Eminenza il cardinale Baldassarre pena che dialogano insieme prendendo spunto da alcuni temi della rapporto annuale grazie
Buongiorno a tutti lasciati mi prima di tutto ringraziare nel Centro Astalli per questo invito tutto quello che fa
Per i rifugiati richiedenti asilo il dialogo interreligioso che porta avanti per la caparbietà e dell'umanità con cui far tutto questo in tempi complicati
Sono i tendini delle deportazioni in catene fatte a favore di telecamera sono i tempi delle persone esposte nelle gabbie come fossimo Abruzzo e parlo delle immagini che ci sono arrivati dagli Stati Uniti ma attenzione
Perché i padrini Ripamonti ci ha fatto più di un esempio la tentazione di muri di USA rimane la parola discendere di allontanare il profugo emigrante dallo sguardo anche solo dallo sguardo ci riguarda riguarda noi qui in Europa in Italia e quindi e per questa ragione che penso che in momenti come come questo in cui lo sguardo non si distoglie con lo sguardo si posa sulla sofferenza e sulla realtà dice questa è la realtà che ci circonda
Sono un regalo prezioso
Io ho sempre sentito una consonanza con i centri sociali semplicemente seguendo lo da lontano qui è arrivato questo invito e ascoltando per la prima volta padre Ripamonti ho capito
Che c'è qualcosa che che ci unisce la prima volta che ho preso la parola in pubblico avevo parlato della differenza tra utopia nessun luogo è è utopia luogo buono è un topos
E quindi quando l'ho risentito nel discorso detto va bene c'è qualcosa e vengo vengo alla mia domanda per il cardinale però appunto riprendendo
Dal dal rapporto sono tempi complicati dicevo di guerre di violazioni dei diritti di persecuzioni di diseguaglianze sempre maggiori di crisi climatiche che portano le persone
A fuggire a quella che definiamo migrazione forzata che la fuga e la fuga della sopravvivenza
E quindi oltre centoventidue milioni di persone nel mondo la metà bambini lamenta Minoli ve la ricordate l'immagine che avevo visto in questi giorni di una bambina che da sola vaga nel deserto
E con non capisco come quelle immagini
Sulley Dino molto di più le persone contro contro tutto questo e sono tempi di guerra tempi in cui
Abbiamo smesso di parlare di disarmo e abbiamo cominciato a parlare di riarmo abbiamo cominciato a rimettere nel linguaggio
Pubblico politico la parola tonica come se niente fosse accaduto alla fine della seconda guerra mondiale ci sono cinquantasei i conflitti in corso
E li sentiamo molto molto vicini
E a pagarne le conseguenze di queste guerre di questa nuova ossessione per le armi come unica soluzione possibile sono appunto le persone
La domanda che volevo fare a sua Eminenza Lina come le comunità di uomini e donne possono trovare una via di pace
Buongiorno a tutti
Però grazie grazie al Centro Astalli per questo rapporto annuale sono qui insieme
Al direttore e il vicedirettore della Caritas di Roma perché c'è una della collaborazione dunque mi sento in qualche modo in famiglia
La prima volta per me che partecipa a questo rapporto annuale anch'io avevo sentito parlare del Centro Astalli provengo dalla Sicilia dove il centro Astalli appunto del presente ecco statale di di impersona vedere i costi lavoro di coloro che operano ogni giorno davvero per me fonte di grande gioia
Arrivo subito alla domanda consentitemi una brevissima nota autobiografica è un'esperienza che forse può contribuire alla risposta perché la domanda è come ci muoviamo in questo tempo di guerra e quale qual è la la prospettiva per la pace
Io provengo da Agrigento come sapete la l'isola di Lampedusa e inserita nel nel contesto della provincia di Agrigento
E ho iniziato il mio servizio in Senato nel due mila tredici ricorderete che ai primi di ottobre del due mila tredici c'è stata la strage a pochi metri dal dall'isola dei Conigli è un davvero una una perla nel Mediterraneo
Oltre trecento morti era un un barcone dove c'erano persone adulti e bambini uomini e donne donne incinta
Il nostro vescovo dell'epoca verso il cardinale Francesco Montenegro orci ci invitò a farci carico di quell'esperienza che anche da noi veniva vista come un fatto di cronaca come tanti avvenuti negli anni nei decenni precedenti
Per me è stato drammatico vedere
Le le salme dei degli oltre trecento rifugiati che arrivarono a Lampedusa
Parlato a lungo con il medico che ha dovuto fare il riconoscimento dei cadaveri il quale non è un credente molto rispettoso
Però mi disse guarda lombardo prima di andare di ho alzato gli occhi al cielo detto signore fa che il primo cadavere che devo riconoscere non sia quello di un bambino
E invece apre la
Stanca sapete la cerniera e primo cadavere è stato quello di un bambino
Ecco io penso che delle cose di cui parliamo stamattina le possiamo affrontare da due prospettive diverse la prima è quella delle carte
La seconda è quella degli sguardi
Cambia completamente la prospettiva quando parli di migranti di richiedenti asilo e quant'altro
Si può farlo studiando il fenomeno da un punto di vista geopolitico internazionale tutto quello che vogliamo è che sappiamo
Altra cosa è se guardi negli occhi
Quelle persone
Cambia la prospettiva
I tempi che stiamo per vivere a mio avviso non sono non sono semplicissimi anzi sono molto complicati e come forse molti di voi io avverto una profonda preoccupazione per
Per il clima che si respira e per le scelte che si stanno facendo
Abbiamo sognato una una Europa grande no penso a De Gasperi Adenauer e Schumann
Un'Europa dei popoli una un Europa dell'incontro di culture di generazioni di potenzialità e oggi ci ritroviamo ad assistere quello che vediamo ogni giorno
Ecco il la mia risposta certamente non è la rassegnazione non possiamo e non dobbiamo rassegnarci perché la rassegnazione un peccato contro la speranza
Però abbiamo bisogno di tornare agli sguardi
Con le piacerebbe tanto se tutti coloro che gridano al riarmo pensando che sia quella la via della sicurezza qualche volta riuscissero a vedere gli occhi uomini donne bambini fuggono da calamità anche attraversare il deserto che si ritrovano nei centri di detenzione libiche
Subiscono torture agli
Che affrontano il viaggio sui gommoni
è venuta fuori una malattia che prima non c'era non si conosceva la cosiddetta malattia del gommone cioè di queste soprattutto donne che vengono messe lì sul gommone in questa in questa tela dove si riversa acqua di mare
Quello che resta della benzina perché sul gommone caricano insieme alle persone anche le taniche per per rifornire durante il viaggio come spesso succede un po'di quella benzina va a finire sul gommone
E questo stridere del corpo della donna con con la quel con con la benzina provoca una malattia che il più delle volte porta alla morte
Ecco io vorrei che queste cose che si vedesse ma tu non lo dico per toccare le corde della commozione del pietismo lungi da me proprio per tornare alle sorgenti dell'umanità
Che sono quelle di uno sguardo perché quando nasce un bambino la mamma la prima cosa che fanno guarda negli occhi quando si accompagna alla morte a una persona cara l'ultima cosa che si fa la si guarda negli occhi
Fino a quando mancherà la pedagogia degli sguardi secondo me continueremo a parlare continueremo a pensare a delle strategie che hanno soltanto il valore del dell'economia del del guadagno papa Francesco ha detto tante volte che la fabbrica delle armi attualmente quella più quotata è quella più riuscita più
Più completa uno da un punto di vista finanziario fino a quando seguiremo queste cose a mio avviso incontreremo soltanto la morte perché sempre per citare papa Francesco la guerra è sempre una sconfitta degli scontenti e ne abbiamo viste tante
Dispiace che l'intelligenza
Degli umani dimentichi la lezione del passato e dimentichi che la guerra è sempre una sconfitta invece la pace e davvero e L'Unità grande vittoria e qui io vorrei tanto che la commozione che ci ha regalato
Padre Camillo poco fa nel reggere le conclusioni fosse la commozione di tanti nel vedere quegli sguardi e nel ritornare ad essere umani no e ad amare gli esseri umani
Vaghi che arrivano dalle periferie del mondo poi spesso vivono le periferie della delle nostre città ed entrò in conflitto ed è un conflitto su cui soffiava la cattiva politica
Il cui so siano le persone
Cercano dei nemici dura dati il cane e quindi questo conflitto è difficile da sanare se si ragionano in termini che il cardinale civili ci diceva cioè i termini per la speranza non della rassegnazione
Ecco quello che volevo chiederle N
Quanto esistenti morirà la Chiesa in questo momento mi parlavamo prima col padre Camillo mi sembra che in questi anni Nikita si è rimasta l'unica istituzione collettiva che dice queste cose in cui si può parlare apertamente di questa disumanità azione in cui siamo gradatamente andando incontro senza neanche accorgercene le faccio un esempio
Ricordo benissimo perché appunto faccio questo lavoro da
Venticinque anni che quando ci fu la la foto del bambino Hainan sulla spiaggia di Bodrum ci fu molto di di di sollevazione vera delle persone perché quel bambino rannicchiato come i nostri bambini nei lettini
Ci parlava inutili e ci faceva capire quanto quelle vite siano simili alle nostre
C'è stata una chiamata di presa di coscienza sui bambini più facilmente morire in quei viaggi su quei barconi essere ritrovati nelle sacche e e due tre ore ed ebbero invece è cominciata indifferenza come una manutenzione indifferenza non ci occupiamo la dico manutenzione perché è un lavoro costante quello di Rieti guarda dall'altra parte non ci riguarda chiamiamoli in Libia
Foraggiano una guardia costiera libica e se arrivano in un palazzo disoccupato del nostro quartiere facciamo i banchi picchetti per far rientrare
Ancora la domanda globale se l'agenda si sente sola io a volte anche in conflitto con i suoi mezzi presso la chiesa americano che in che punto c'è tutta una parte l'unico porticina attraverso un modo e e comunista affrontando questa solitudine
Mi sento di dire che accanto alla chiesa ci sono tante persone che stanno affrontando questa sfida da un punto di vista culturale poco fa ricami lo citava in tanti giovani del Centro Astalli
Ecco anche a me è capitato di incontrare nel mio percorso anche quando ero giù ad Agrigento d'incontrare tanti giovani che magari non si
Riconoscevano nella sede nella fede cristiana non praticavano rosse le chiese però sentivano molto forte questo tema che lo vivevano con una grandissima dedizione
Ecco io trovo ogni giorno anche qui a Roma tante persone che pur non vivendo la fede cristiana
La sentono sentono questa sede di umanità non so come dirlo diversamente questa sete di umanità sentono queste persone davvero loro fratelli e questo ci incoraggia mosto ecco non non penso che siamo
Che siamo soli come Chiesa ci sono tanti uomini e donne di buona volontà come come dice il testo del Vangelo non uomini e donne di buona volontà
Che forse hanno bisogno come si diceva prima tre quattro punti di fare il prete no insieme al difende raccogliere
Ecco fare trenta abbiamo bisogno di fare le tre io io penso che c'è tantissima gente che Chiampo voglia di difendere i diritti di coloro che in questo momento e diritti li vedono calpestati
E insieme creare una cultura della pace d'una cultura del rispetto della dignità di ogni persona senza nessuna differenza la la la cultura della della difesa della vita del la cultura della di una promozione di una promozione umana che che passa dal da una grammatica essenziale che tu che quello che tutti noi conosciamo
Ecco forse questa guerra pezzi insieme a quell'indifferenza di cui lei parlava rischia di creare anche al nostro interno dei pezzettini cioè non non sempre magari riusciamo a fare trenta mostrarci comunica con un'unica grande famiglia fare squadra non coinciderebbe nel gergo calcistico
E invece abbiamo bisogno di abbiamo bisogno di far sentire la nostra voce e di permettere che queste cose circolino
Perché io vado spesso nelle scuole quando affronti questi argomenti con i ragazzi con i liceali anche ai più piccoli
Gli avvertono entri nel nelle classi elvetica insieme in pochi italiani rimasti ci sono ragazzi africani ragazzi cinesi ragazzi
Che arrivano dal dal dall'estero in mondo e e la convivenza in pacifica e non si creano il problema se italiano filippino e cinese ma è loro amico il loro compagno di di scuola Pd gioco e quant'altro
Le nuove generazioni che danno più speranza di quelle che invece si lasciano alle spalle un po'di anni che avrebbero dovuto imparare come dicevo prima anche poco hanno imparato dal passato
Ecco io spero che la Chiesa anche in questo riesca a fare da lievitano a un a a diventare
Una una realtà che riesce a far fermentare incitando che cioè ed è davvero tanto abbiamo bisogno di farlo conoscere penso che e centra stando in questo davvero opera in maniera straordinaria
Condivide una speranza nelle nuove generazioni
Tra l'altro appunto dei civili non figlia che vada sono tutti andati nelle scuole pubbliche nella classe di mia figlia che non è una scuola particolare adempiendo a scuola di Roma c'erano abbiamo contato quindici nazionalità di provenienza diverse
Ma la lezione più bella me l'ha data lei a sette anni quando le ho chiesto da dove veniva un compagno perché mi sembrava fu fatta una domanda un po'Salvini Anna lei mi ha detto mamma da Roma
A Roma
E quali però fanno a proposito di tricicli collettivi no anche la scuola pronta dell'ITC corretta ed è appunto il primo presidio di accoglienza
Ghini di fragilità e lo fa secondo me in una maniera straordinaria perché poi noi anche noi giornalisti tendiamo sempre a a sottolineare le divisioni hanno fare rete
Invece invece c'è un lavoro pazzesco di altro che si fa con questi bambini e visto che ha parlato di giovani a la domanda che volevo farle riguarda proprio la cittadinanza perché lo diceva anche prima padre Camillo
Ci sono credo in questo momento novecento mila tra bambini e ragazzi
Italiani di fatto ma non di diritto
Anche questa è una battaglia che che a volte qualcuno conduce in modo solitario perché viene detto va be'ma la risposta che ti dà la politica che non vuole dare la cittadinanza va bene cambia niente
E invece cambia molto e non sono non poter fare i concorsi subito non potersi iscrivere alle gare sportive per le quali non si sa perché la cittadinanza arriva prima
Ma proprio cambiarla percezione molto bella la testimonianza di prima perché ci dice di quanto sia fruttuoso far convivere insieme dell'identità e quindi quella venga quella ucraina quella italiana
Attorno a noi ci sono tantissimi ragazzi che hanno bisogno di far vivere in modo armonico queste identità in questa cosa nomine consentita dei documenti dalle carte no
Il mio appunto se si guarda le carte non è che lo sguardo e quindi anche questo volevo chiederle visto che si è sottoposto in cui a che tipo di battaglia bisogna fare culturali per far capire quantomeno la forma deve sposare la finalità dicevamo prima con padre Camillo che c'è tutta minareti che il Centro Astalli si trovano incontrare quando decide di accogliere dei migranti di profughi e richiedenti asilo e saltati difficoltà fatta di burocrazia di riuscita Collino molte persone di migranti e conosciamo incontrano ostacoli ogni giorno che siano infine che siano le tasse da pagare ci sia il bisogno di vedersi riconosciuto un diritto che hanno ecco c'è la difficoltà di adeguare il diritto alla realtà quindi volevo chiederle che speranze abbiamo oggi di farlo Dini fa capire a questi ragazzi che ne hanno diritto semplicemente perché sono di Roma voti Ferrara su cui Milano
La cittadinanza
Sì grazie anche per questa ulteriore domanda
Prova a prenderla larga non perché non voglia rispondere ma perché penso che il problema si è diffusa cioè oggi c'è la paura del diverso non che si chiami africano che si chiami i quali esserci altra nazionalità
Ma ancor più grave mi sembra la fatica a entrare in relazione con l'altro mi ha colpito qualche giorno fa uno studio un letto su un giornale su una testata nazionale uno studio sulle gite scolastiche
C'è un calo notevole nella partecipazione alle gite scolastiche un po'per motivi economici perché ormai costano molto ma mi ha colpito il fatto che circa il quindici per cento dei ragazzi non vuole partecipare alle gite scolastiche perché non ha voglia di stare con l'altro con l'Iraq
E con questa paura dell'altro questa paura del diverso ci contagia
E dunque non non credo che sia una questione di di colore politico non non voglio entrare in un campo che non mi appartiene c'è un un un clima culturale che non che non mi piace
A fronte di un Paese il nostro che sta invecchiando terribilmente io giro nel pomeriggio nostre parrocchie romane ci sono già parrocchie dove non ci sono più bambini
Che vanno al catechismo ma non perché non vogliamo abbracciare la fede cristiana semplicemente perché non ci sono i bambini no
E l'età media nella nell'Africa subsahariana di diciannove anni
Ecco quando si è così miopi da non capire che è cambiato il mondo
Che la nostra società per diversi motivi non non non ha non fa più figli e ci siamo invecchiando terribilmente mentre invece dal Sud dell'Africa arriva una spinta giovanissima
Fino a quando non saremo capaci di passare dalla paura alla alla risorsa l'avallo o quell'opportunità
E allora continueremo quindi dentro questi
Ragionamenti Knox eurogiudici per cui appunto diritti ma intanto li possano avere ugualmente io ricordo che concludo ricordo
Un altro episodio legato alla mia terra mi perdonerete il santo patrono di Agrigento e San Gerlando che è un santo francese ma di fatto il santo più Amato e Sande Calogero che è un santo nero perché secondo la tradizione un eremita africano in un periodo in cui c'era tutta questa polemica sulla cittadinanza il vescovo Handley per la testa padronale
C'era una processione la gente che saliva sul santo grande amore eccetera
E lo ribadisco se ne uscì con una battuta diventa questa è la mia risposta ma se al posto dello Stato di San Calogero ci fosse
Un altro fratello dello stesso colore resta la stessa cosa
Allora la gente li ha iniziato a fischiare il vescovo perché aveva detto una cosa che non che non doveva dire ecco io penso che anche qui più che il colore della pelle dovremmo guardare l'essere umano quando inizieremo a farlo i discorsi che non permettono anche la cittadinanza penso che cadranno immediatamente
Salutiamo sua Eminenza il cardinale Reina che ringraziamo per essere stato con noi deve lasciarci verrà impegni istituzionali
E continuiamo invece il dialogo tra Annalisa Cuzzocrea e padre Camillo Ripamonti piastrelle battute conclusive
Io non andiamo
Messo tanti spunti io già una valanga di appunti però col padre Camillo ripartire dal quinto in poi tornerà indietro perché un discorso che mi sembra a questo punto molto importante che ancora non abbiamo toccato
E quello dell'integrazione di come si fa davvero integrazione però volevo partire dalla cittadinanza
E chi è a anni
è sempre sembrato davvero assurdo l'atteggiamento tra l'altro una cosa che ho notato negli anni e che è cambiato in peggio nel senso che c'era fronte politico abbastanza più ampio prima per la cittadinanza almeno quello che chiamano in scuole le sculture
Però appunto in questo gruppo di rattrappimento generale di ragionare per guerre lo abbiamo in tutti la guerra intensa ragioniamo per fazioni opposte ragioniamo verrà polarizzati
E abbiamo smesso di ragionare sulla realtà e quindi di di fare quello che semplicemente era ovvio cioè dare la cittadinanza questi ragazzini a questi bambini darla anche più velocemente i loro genitori che lavorano in Italia invece di fare questo abbiamo fatto il contrario
Ma allungato i tempi peggiorato i percorsi e ci sarà un referendum tra l'altro ma per questo referendum troppo esiguo fronte che si sta muovendo
Per avere la speranza di superare il quorum
E quindi partire da qui perché mi chiederei cosa incontra il Centro Astalli rispetto mai ai ragazzini anche nella mancanza di tutti che ci hanno
Sì Centro Astalli occupandosi diciamo più direttamente di rifugiati di
Quindi si trova in una posizione forse fu favorita rispetto a ad altre situazioni
Perché la cittadinanza per un rifugiato si può prendere dopo cinque anni di permanenza in Italia c'erano anche le persone che arrivano le carte rifugiato quindi vanno
Sì poiché invece allargano così al numero per la burocrazia eccetera quindi la situazione dei rifugiati è un po'ma è un po'diverso
Però certamente diciamo condividono i ragazzi figli di di rifugiati quella che è la situazione dei quelli che intervengono con comunemente definiti la seconda generazione e che negli anni però anche questa definizione appioppata loro non gli va bene perché dicono seconda generazione di cosa e quindi sempre più noi facciamo passare del tempo
L'impressione è che come si dice cinge impedisce anche rispetto a questa situazione e quindi anche i referendum sulla cittadinanza rischia di se non lo si tiene di nuovo se non si riporta l'attenzione su queste tematiche inno alla coinvolgere l'opinione pubblica perché la si dava quasi per scontata questa situazione ma poi in realtà in realtà è totalmente diverso
Quindi quello che noi diciamo viviamo come centro Astalli eh questi giovani che si sentono italiani però non vengono riconosciuti come tale
L'opinione pubblica generale noi li tiene in considerazione e quindi questo non porta il grande legislatore quello l'atteso cambio legislativo che poi appunto determinerà uno scatto in avanti anche nel nostro sistema
Legislativo
Quindi bisogna a mio avviso e nere lilla l'attenzione su questo tema a trecentosessanta gradi facendo parlare questi ragazzi dando la parola a loro perché e soltanto se loro ci raccontano il loro punto di vista e il fatto che si sentono cittadini italiani pur non essendo riconosciuti sentirlo sono dalla loro voce
Come compagni di classe di tanti nostri ragazzi italiani cittadinanza ecco sentendolo da loro facendo raccontare loro questa situazione credo che dagli possa venire una ritornare a creare sensibilizzazione ma ma da una prospettiva diversa che la prospettiva delle ragazze
Diceva i rifugiati appunto i tempi sono un po'più bravi un po'diverso però è anche vero che è più difficile essere riconosciuti come rifugiati annotato appunto in questi anni restringimento del diritto
Sì quello che noi abbiamo osservato negli anni una burocratizzazione di tutto il sistema quindi
Non si riesce o si fa sempre più fatica ad accedere alle procedure per il riconoscimento del dell'asilo
E noi non lo teniamo in considerazione ma
Il tempo nella vita delle persone che non siamo noi molte volte ci ci sfugge
Però a lasciare una persona e questi sono i tempi attuali in un centro di accoglienza in attesa di una commissione un anno un anno e mezzo e poi l'arrivo del dottore del documento né in tarda altrettanti
Cioè sono anni della vita delle persone che noi diciamo non teniamo in considerazione ma sono contro e e dieta che queste persone non vivono ultima Rocco dicevo anche l'intervento parcheggiati perché centri appunto per cui stanno inattesa del del riconoscimento dello status è un tempo in cui loro attendono non possono fare la spola cioè non non viene dagli elementi diciamo riconosciuto
Dà la possibilità di fare la scuola di l'italiano
La formazione lavorativa quindi vivono una situazione di limbo
Un tempo uso steso che noi ci prendiamo
Così come impegno per per la loro presenza nel nel nostro Paese
E poi appunto negli anni noi abbiamo visto che questi processi di questa burocrazia sta imprigionando molte persone in situazioni appunto anche lì invoca faccio un esempio
La protezione speciale novità per me mi permetta alle persone impone di convertire il permesso di soggiorno
Motivi di lavoro quindi voti viene riconosciuta ancora e ancora la protezione speciale con rimane in questa situazione se che nel momento in cui non ti viene riconosciuta non torni a casa non puoi avere un documento
Non puoi convertire il documento e quindi di denti unica regolare ma noi abbiamo creato quindi regolare che titola nella marginalità e poi sappiamo che nella marginalità si crea erano tutte quelle situazioni più complesse
Ma siccome sono e lei l'ha spiegato benissimo situazioni che non convengono a nessuno vengono a chi deve governare lo spazio pubblico conta ancora di persone lei ha capito perché questa quando nella protezione speciale che non si può convertire
Ma in contratto di lavoro non è una cosa che è stata evidenziata penso almeno un anno fa
E com'è possibile che non ci sia una risposta davanti a un contraddizione questi evidenti Lions tutto tranne che una di droga ma a volte viene il sospetto tiravano i Tassinari causa erano intanto è la creazione di più marginali c'è anche la volontà si era mancata inclusione leggiamo in questi giorni Cina Spagna ha cambiato approccio rispetto all'immigrazione già Spagna avuto un approccio molto burocratici sono quello che succedeva sempre indiano
Però ha cambiato approccio puntando quando si dice quintali significa mettendo i soldi sull'integrazione
Ora io non so se non ci fosse questa vede che comunque c'è magari a volte ci sono i conflitti però la Rete
Nelle associazioni cattoliche non cattoliche che lavorano con i migranti mi sembra l'unica interessata ai processi di integrazione installiamo nella scuola di italiano
Prendiamo delle possibilità di avere accesso a al lavoro comunque la formazione per avere un lavoro
E anche semplicemente il DNA guarda persone per quello che sono non appunto comunitari come residuale
Ecco lei si è dato una spiegazione in centro Astalli si tenta una spiegazione del questa difficoltà a correggere l'ovvio invece sarebbe il limbo esistente nel limbo del tempo quelle persone rimangono ostaggio le situazioni del genere
E sempre in forte oltre che di sofferenza e di cui si è provveduto a intensificare dobbiamo farci carico anche vuoi dell'immagine e quindi di un possibile delinquenza
E ciclici Milingo da parte a cercare la la malavita non per per avere manovalanza così quindi anche i vecchi regionalismo con minori in termini di umanità purtroppo c'è chi ragiona in termini più di sicurezza
Mi sembra che siano tutte regole quelle fatte sempre di più sempre più fallace improprio per andare incontro alla sicurezza in tutti
Se io diciamo negli anni mi sono fatto un'idea che a un certo punto della nostra storia
Il tema migrazioni dice intatto un tema politico diciamo da schieramento
Per cui Cecchi da una parte della politica era a favore dell'immigrazione da un'altra parte diciamo suppostamente era assi contro la la la migrazione
E quindi ci si è tre se creato nel tempo questa doppia fazione però e incontra e ci si si è rimasti imprigionati all'interno di questa polarizzazione per cui il punto chiave di sinistra era favorendo l'immigrazione che era di destra non era non lo era
E nel tempo questo a ingabbiato le varie formule politiche e anche i politici hanno sono diciamo rimasti in un po'prigionieri di questa cosa per cui a chi la sparava più grossa rispetto al escludere mettere fuori
Che poi appunto in alcuni casi si abbinava anche dei percorsi politici effettivi
Però diciamo nel tempo si è creata questa polarizzazione che non ha fatto bene a nessuno perché poi appunto nelle campagne elettorali diciamo il tema migratoria non era un tema di buonsenso ma era un tema in cui o si stava da una parte o si stava dalla come capita spesso in Italia sui vari temi
Quindi diciamo nel tempo quel questa polarizzazione non ha aiutato né la politica né i politici né fare delle politiche effettive efficaci
Quindi io vedo che nel tempo usciamo da questa polarizzazione usciamo da questo mi avviamento diciamo di delle parti contrastanti
O noi riusciamo perché questo tema sarà sempre un tema divisivo e non si vede l'ovvio che si sta realizzando nelle nostre classi nel nostro paese con la denatalità nel nostro Paese per quanto riguarda il mio lavoro perché bisogna schierarsi o da una parte una un'altra allora o usciamo da questa contrapposizione ci sediamo intorno a un tavolo si ragiona come persone a giorni buoni e si affrontano i problemi questo dell'immigrazione è un tema che va affrontato a mio avviso in questo modo oppure non se ne esce
Poi nel tempo si sono affiancate come diceva lei appunto l'esigenza di creare un caos perché questo poi legittima la mia posizione diciamo è secondo me è un corollario a questa a questo aspetto che nel tempo
Dopo si è creato
Quindi attualmente viviamo in questa situazione in cui ci si schiera e poi si utilizza il caos è quindi le difficoltà ci si schiera dietro Cinzia nasconde dietro le procedure quindi più che si allunga più simile si rende difficili
Più riuscite mi si rende impantana anche in qualche modo ecco quello poi aiuta a legittimare alcune posizioni e alcune situazioni
Non so se abbiamo il tempo di un ultima domanda ce l'abbiamo perché sia io che il padre Camillo abbiamo letto questo libro ci ingombrante le migrazioni dal punto di vista da qui possiamo guardare noi che appunto cattolico umano disinteressato ai ai diritti delle persone evacuate dal punto di vista scientifico sociologico economico si chiama migrazioni va scritto in olandese ha incassato che che appunto guidare il centro per le migrazioni a Oxford
E questo però perché qui ho sempre pensato che il problema fosse la polarizzazione unanimemente due di aprile del due mila no invece
Però invece studiando tondo
Si si vede si capisce che in tutti questi anni quei fenomeni ore è stato risolto ma anche questo risolto è stato proprio affrontato in modo corretto destra e sinistra hanno fatto la stessa politica
Che la politica della chiusura più o meno regolate almeno più di un po'di più giudica con ferocia mostri le foto delle deportazioni oppure li fai come hanno fatto in Sempre i presidenti americani senza mostrare le catene
Per ora la chiusura è stata una cosa che gli alunni e quindi si sentono tanto polari una Rizzati non lo so non sappiamo benissimo
Che il protocollo con la guardia costiera libica che recita la prima è un protocollo che arriva da un governo di centrosinistra quindi l'idea
Cesti possano fare i patti con i paesi dove non c'è nessun rispetto del diritto umano e della persona
Per non guarda vederli arrivare purtroppo dobbiamo dire Gentilucci polarizzate niente
C'è una cosa che accomuna troppe persone e troppa politica
E la l'altro il punto un po'illuminanti di questo libro Tango all'ultima domanda
E anche
Le migrazioni semplicistiche
Noi abbiamo dato questo numero di centoventidue milioni di di persone costrette le migrazioni forzate ci sembra un numero c'è un numero che viene da una fonte diplomatica a caccia ci sembra un numero tremendi erano di più
Tante persone sicure doti di un semplicemente perché sono la e questa radicale vita ci sono dei luoghi più in difficoltà dei luoghi dove c'è la guerra devo dire ci sono anch'esse mozioni Bersani si muove sempre successo e che cosa è sempre successo finché non c'è venuta l'ansia del futuro
Che le persone non hanno dove possono sta finendo semplicemente viene loro consentito Massimo stabile
Sì senesi inventa e non tutti quei meccanismi burocratici ringrazio facciamo un esempio magnifico di un certo punto c'era stata un'ondata di migrazione forte anche qui in Spagna
E quindi non c'era stata una crisi economiche Spagna è semplicemente i migranti se ne sono andati da un'altra parte
E non c'è più stato quel tasso di migrazioni io non dico che open Borders notizie io Superstars così dico che bisognerebbe guardare nemmeno paura
E con più realismo essendo noi guardassimo tutto questo senza l'ideologia senza una polarizzazione ma senza appunto
L'ansia di dico vedremo anche l'opportunità ce lo diceva il cardinale Riina prima dimmi integrazioni
Proficua corretta immensa perché abbiamo i creatori senza bambini verde volesse fare senza bambini le squadre di calcio senza bambini ormai dal tennis tantissimo perché al medico di turno
E però non è né non è un Paese a deporre c'è e quindi a quest'ultima suggestione che dopo che li consegno e di fare appunto un appello a una maggiore consapevolezza di di quella che è la realtà per tutti verso sinistra
Sì sì diciamo il principio di realtà dovrebbe diciamo ad aiutare
Appunto a prendere lanciava mettere i piedi per terra anche se diciamo chi mi conosce sa che a me non piace molto punto fare un discorso pur pragmatico ma un po'utilitarista c'abbiamo bisogno dei bambini abbiamo bisogno di neanch'io persone che lavorano e allora appunto ai un c'è un comincia con la gente di di questi in questo aspetto
Può essere una modalità appunto per rendere il discorso più appetibile però di bisogna
Contemporaneamente andare un po'più alle radici del problema di quello appunto che diceva anche il cardinale cioè imparare a guardare negli occhi cioè fare un discorso culturale che sia nella prima esattamente quello che ci serve i ragazzi a scuola no Zanda dove viene da Roma quella negli anni esattamente dal confronto continuo con una realtà che piano piano sta cambiando io mi prendo coscienza e consapevolezza e diventa la mia normalità la mia quotidianità senza appunto che debba strumentalizzare questa per farla diventare appetibile
Agli altri
Forse appunto la salvezza viene dai bambini nel senso che sono loro che alcuna con i quali ai quali dobbiamo metterci in ascolto dei quali dobbiamo metterci in ascolto per trovare la soluzione
Nel frattempo appunto vale anche la la moto la modalità del utilizzare appunto la via del
Del fatto che c'è c'è bisogno di ma insomma non tra virgolette manodopera e di anche di persone che ringiovaniti Scano i nostri le nostre lacci tutto
Devo concludere
Sono molto d'accordo questo è anche un approccio appunto ogni tanto poi si cerca di dire ma non vedete che sarebbe meglio anche dal vostro punto di vista però l'approccio Dina naturalezza dell'accoglienza no migranti morì in mare Tulsa rifinitore sere
Primario e invece parte non è così ho pensato sempre anche quando punto lei ha citato i centri di accoglienza
In Albania che non hanno nessuna ragione terza utilità tant'è che sono vuoti e quando appunto poi si è cominciato a Tirana si sa non si non sono spesi novecento milioni quasi un miliardo di euro delle strutture vuote
Io dicevo non dobbiamo pensare a quello non è quello il punto allora illustre quel punto e la disumanità villa dei portabilità dei corpi
Deliberare tu puoi prendere dei corpi tutti insieme disposti numeri fai vedere e quindi mi dà l'illusione di un mondo più sicuro supposto che possano considerato essere considerati minacciosi
I corpi di migranti che stanno morendo lunare ordini utili appunto persone che vengono a cercare protezione internazionale
Però quello che poi in seconda battuta mi sconvolge e che neanche davanti a novecento milioni di Euro buttati del due mila si sia anche sono è indubbio sussulto che proprio forse questo non è il modo e però invece voi io voglio lasciare un messaggio di speranza anziché il duplice uno è la forza del diritto di cui non ci dobbiamo
Dimenticare
Ed è un momento in cui il diritto con me migranti in pericolo non il diritto di rifugiato non il diritto della di chi cerca protezioni internazionali il diritto in assoluto in piccole in pericolo perché dove c'è un potere che vuole farsi dispotico nel mondo ce ne sono tanti dare cura prime la regola
Viene considerata accessoria io il voto e quindi decido
E invece penso che in tutti questi casi citavamo prima chiacchierando in Ruanda e poi adesso l'Albania in Ruanda nel posto dove
Aveva deciso dal governo inglese tecnici su un'altra di spedire punto anche in una da i migranti erano che peraltro le casette l'amministrato in interno di allora se alla Breda umana che poi diventata premier ha fallito in tutto sarà fatta questa foto
A sorridente anzi sguaiata mentre rideva davanti a queste casette dove delle beghe portato le persone che provano a non arrivare in Gran Bretagna
Si è infranto in Ruanda contro un voto che ha dato un impulso rimane agli altri perché
Violano il diritto infranto prima sui giudici prima sulle Corti in questura anche politicamente
E e l'Albania per l'Albania sta succedendo suppergiù la stessa cosa quindi io penso che dobbiamo tenerci stretto ora insieme all'umanità
Il diritto che abbiamo costruito per proteggere l'umanità in diritto internazionale che sempre meno viene riconosciuto più paesi non riconoscono la Corte penale non riconoscono però non attaccano l'ONU per quello che dice su Gaza ecco tutto questo ci deve spaventare
Però ci il fatto che ancora resista ci può invece far sperare l'altra speranza e chiudo qui e vi ringrazio ancora per questo che il San Vito
Sono appunto i bambini e i ragazzi di nuovo vedendoli crescere in queste classi complicate con l'ucraino e russo delle madri che litigano ma il bambino
E li vedo crescere con la naturalezza dell'incontro con l'altro e spero che noi siamo noi a a togliere loro questo sguardo attento
Verso il compagno verso una società più ricca tirati in una società semplicemente più ricca
Prina veniva dalla Sicilia io vengo dalla Calabria
Abbiamo punto integrativa che vengono da da tutto il mondo iniziamo ne siamo consapevoli quindi è semplicemente questo è semplicemente accettare quella che è la vita
E la realtà quello che dobbiamo fare i ragazzi lo fanno secondo me con più naturalezza Dinoi e mi trovo semplicemente
Aiutarli di più
Grazie a tutti
E a