Meloni - Erdogan: cose turche a Palazzo Chigi. Intervista ad Enrico Borghi

Radio radicale siamo col senatore Ichigo molti militari aveva per parlare nel vertice di Giorgia Meloni con certo che Anna allora io non sappiamo che la Turchia
Nostro alleato nella NATO
Non è però nelle nell'Unione europea ha ha mantenuto su tante questioni la posizione molto autonoma e ha determinato anche alcuni importanti cambiamenti come abbiamo visto in in Sicilia
C'è anche una questione interna in Turchia dove stiamo vedendo che la degli di tutte le libertà democratiche vengono progressivamente compresse allora io le volevo chiedere che valutazione dà di questo vertice che e tipo di riflessioni affatto
Ma intanto una riflessione di contesto che però anche di sostanza
Io sono rimasto piuttosto colpito dal fatto che
Non sia stata consentita alla fine
Degli interventi della lettura dello statement la conferenza stampa e le domande dei giornalisti
Non vorrei che cominciassimo prendere un mal verso e cioè quello di assumere le modalità dei vari i nostri interlocutori anziché spiegare agli interlocutori che in un regime democratico ci sono modalità e elementi di garanzia fra cui il principio della libera stampa
Chiedo scusa ha detto nel giorno dalla drammatica scoperta della giornalista ucraina uccisa nel regime di Putin
Questo non è un elemento retorico ma credo sia un elemento assolutamente di sostanza
E invece noi ci troviamo a con una Premier che accoglievano scomputi gli onori e se ne guarda bene
Dal rintuzzato rispetto alla definizione che ha fatto di noi europei
Seduta vicino a Trump interviene immediatamente
Per smentire una cosa che non è facilmente intuire cioè il fatto che i presenti Trump avesse avallato la lettura l'interpretazione
Vivants periodo paesi come parassiti quindi con un eccesso di zelo che francamente si poteva risparmiare
Con Erdogan al fianco forse perché aveva paura che qualcuno sollevasse il caso di ma a modo loro rispetto al quale non dice una parola credo che
Questi elementi dovrebbero alcuno essere sottolineati
Si guarda bene dall'aprire le domande dei giornalisti a questo elemento di contrasto
A me preoccupa non vorrei che diventasse una modalità ordinaria
Perché
Il nostro paese è tanto più forte quanto nel sistema delle relazioni internazionali e coerente col sistema di valori che dice voler difendere di voler sostenere
Ai quali gli dice di voler appartenere peraltro
Questa vicenda
Si è realizzata nelle stesse ore
Il cui i due vicepremier dicevano cose opposte
Sulla partecipazione alla Corte penale internazionale abbiamo avuto mentre e avendo Ganna incontrava la Meloni
Il vicepresidente del Consiglio Salvini che plaudito alla decisione di Orban è riuscire dal consesso delle nazioni che sostengono la Corte penale internazionale
E il vicepremier Tajani che ha detto esattamente il contrario
Ecco tutto questo mio giudizio indebolisce la posizione del nostro Paese
E non fa altro che spostare il Governo italiano nella direzione di un asse politico
Che lega il governo israeliano il governo ungherese il governo argentino al governo americano che immagina che
Il governo italiano sia la punta avanzata europea di questa nuova destra globale
E sta dando prova visse e e quindi in questo senso a mio giudizio è stata un'occasione persa
Una significativa occasione persa perché il tema dei diritti civili delle libertà nel rispetto dello Stato di diritto non sono questioni come dire occasionale a maggior ragione quando si incontrano gli alleati
Perché se la nostra politica estranea ad essere sostanzialmente utilitaristica all'insegna di una dimensione commerciale
Ho l'impressione che stiamo abdicando da un ruolo che pure dovrà muovere cioè
Non introdurre un meccanismo sulla base del quale parliamo con gli interlocutori non in funzione dell'interesse generale
Ma in funzione di una dinamica utilitaristica che pensiamo di poter ottenere da questi interlocutori
Ci colloca in una posizione di oggettiva debolezza anche perché questi interlocutori hanno il coltello dalla parte del manico su alcuni temi chiave
Pensiamo al tema dell'immigrazione
In cui l'Europa ha consegnato le chiavi migratorie
Da sud verso nord con la vicenda libica l'appoggio al generale al TAR da parte dalla
Turchia e da est verso ovest
Seguito dall'esplosione siriana nel quindici messinesi
Enzio l'Europa ha consegnato le chiavi al programma
E questo credo sia uno dei temi di grande riflessione
Che invece vedo sta diventando un modello sempre più diffuso
E quindi noi ci consegniamo progressivamente nelle mani di auto coatti
Che decidono quel punto sulla base della loro convenienza
Come dimensionare il flusso dei migranti piuttosto che il controllo delle fonti energetiche piuttosto che il posizionamento Giupponi
E in questo senso quindi ho intravisto una postura che è una postura
Ken tempo troppo incline alla furbizia ecco quindi penso che
Meriterebbe invece posizioni molto più profilate insomma ecco
Ho in mente Mario Draghi da questo punto di vista ecco mi pare che siamo molto distanti
Dal modo con cui ucraini stette in partita su una vicenda come questa
Allude
E
Anche il fatto che Draghi il Congo essere mentre si è stato un Presidente del Consiglio che è stato molto chiaro sulla dominante esattamente ma che cosa disse no ma addirittura disse che era un dittatore si io Marisa conseguenze poi IntesaBci io mi mi fermerei alla definizione di autocrate
Però non c'è dubbio che nel momento in cui abbiamo un regime che mette in galera il principale oppositore
E che pone un problema di diritti civili sempre più marcato sempre più evidente
Accettare in silenzio questo stato di cose soltanto perché si commercia in armamenti piuttosto che in Energia piuttosto che in un quadro di carattere generale è a mio giudizio non è adeguato lo standard del nostro Paese si può e si deve attenere dei rapporti di relazione di amicizia di diplomazia anzi si deve a maggior ragione con un grande paese che nel teatro del Mediterraneo è così significativa ed importante
Ma questo senza abdicare fondamentali ecco non vorrei che invece fondamentale di Giorgia Meloni prevedessero
Una sorta di fascinazione di quel tipo di moda
Ha visto questo riflesso anche quando ci sono stati
Alimentata il Presidente del Consiglio ha incontrato il presidente dell'Ungheria ore banda
E ha visto il presidente
Con la motosega mi sei ma è che i due incontri al netto dalla vicenda di Zaleski
Che in un incontro in quelle giornate ufficiali sono stati con lei e con ormai è un fatto
Così come è un fatto
Una sorta di non non vorrei chiamarla idiosincrasia perché mi preoccuperebbe ma Dini freddezza strutturale nei confronti della Francia
E questo è un tema a mio giudizio preoccupante
Preoccupante perché noi con la Francia abbiamo trattato il trattato il Quirinale
è un trattato di cooperazione rafforzata su tutta una serie di materie innanzi tutto in materia di difesa
E quindi pensare di andare in una dichiarazione di soggettività europea in materia di difesa di armamenti li architettura
Di sicurezza
Senza parlare con i francesi
Una operazione del tutto velleitaria
E e sul piano politico invece questa fascinazione appunto
Nei confronti di queste nuove destre globali
Sempre più marcato la parca di Giorgia Meloni
E io la ringrazio conto della sua disponibilità grazie senatore Enrico Borghi d'Italia viva con con l'abbiamo parlato del vertice Giorgia Meloni con il presidente turco
Erdogan
Insomma che il contesto in cui si si è svolto questo questo incontro questo vertice grazie a voi