Il Foglio europeo

Benvenuti
Nella Sala del Tempio di di via Sabina è Adriano
E la Casa delle quattrocento quaranta mila imprese che operano
E vivono nella città di Roma
Noi utilizziamo questa sala
Non soltanto per discutere i temi che ci riguardano
Ma per metterla a disposizione in particolare per tre temi importanti il prime Roma la nostra città il secondo tema è l'economia ma il terzo tema in futuro
Quindi ringrazio in modo particolare il direttore del Foglio Claudio Cerasa d'aver scelto
La nostra sede per una presentazione in anteprima del foglio europeo che è un nuovo mensile che sarà dedicata ad approfondire i temi della
Europa considero questa una buona notizia visto che è un abito
Giornalistico e di buone notizie come è noto ne abbiamo tutti
Bisogno saluto ovviamente tutti i politici giornalisti parlamentari gli intellettuali professori universitari e che animeranno quella giornata ovviamente
Oltre a questa iniziativa noi viviamo all'interno di un contesto un contesto particolarmente difficile con grande incertezze nello scenario geopolitico incertezze che scuotono
Alla base alla radice
I Paesi le nazioni le economie le società e le stesse vessilli individuali di ognuno di noi vi cito le grandi tensioni geopolitiche e le nuove spinte protezionistiche
Le guerre
Noi siamo l'Italia il Mediterraneo in questo momento abbiamo una guerra sia nel Mediterraneo sia in Europa
Non accadeva da tantissimi anni il cambiamento climatico che gli esperti ci dicono avrà uno degli effetti più negativi proprio nell'area
Mediterranea e l'Italia sarà uno dei paesi che soffrirà di più di questo elemento la rivoluzione digitale l'intelligenza artificiale
Che è soltanto in parte all'inizio di cui nel non sappiamo neanche che cosa accadrà nei prossimi anni e temo che non sia di soli a non sapere che cosa accadrà nei prossimi anni su questo settore è un altro tema anch'esso drammatico la crisi democratica del demografica in parte anche democratica
Ma democratica che sta avvenendo in tutto il mondo ma in particolare in Europa ed in particolare in Italia
Particolarmente aggressiva allora il tema è se tutti questi elementi contemporaneamente si muovono noi a quale punto di vista ci dobbiamo aggrappare
Allora noi possiamo avere due atteggiamenti l'atteggiamento è speriamo che me la cavo non dipende da me ma non la corsa per incidere osservo mi informo e spero che qualcheduno da qualche parte possa diciamo avere una bussola per potersi orientare in questo mondo
L'altro settore è cercare di fare qualcosa ma quello che possiamo e dobbiamo fare lo dobbiamo fare come categorie come cittadini come Stati ammettiamo che ognuno di noi tenta di fare il meglio possibile perché non so sindaco queste riguardo verrà farà le più belle delibere del mondo Polo o le nostri sistemi nazionali
Riescono a fare leggi particolarmente utili sarà sufficiente per contrastare quegli elementi che ho dato no
Perché comunque sia per quanto possiamo rientrarci poter fare uno sforzo noi siamo Piccoli soli e quindi da soli anche se abbiamo capito tutto non ce la faremmo allora bis abbiamo bisogno di qualcosa di più grande di quello che normalmente noi utilizziamo quindi anche l'Italia ad un bellissimo Paese una bellissima storia eccetera
Da sola non ce la può fare abbiamo bisogno di fare ma sa
Allora perché così si ragiona nel mondo ormai sono le grandi masse che si stanno muovendo e sono quelle che incidono di più sulla realtà noi abbiamo un approdo un approdo che per fortuna
C'è da tanti anni e proprio a Roma ricordiamo che l'Europa nasce a Roma nel mille novecentocinquantasette
In Campidoglio quindi abbiamo una prospettiva nella prospettiva europea però dobbiamo anche constatare che il dibattito sull'Europa non è mai stato un dibattito univoco
Basti pensare ad una frase orribile
E spesso diciamo ce lo dice l'Europa ce lo dice l'Europa che è una frase assurda diciamo solo concepirla oppure l'Europa ce lo impone è chiaro che lo stesso dibattito
Su che cosa significa l'Europa ed essere europea ai un dibattito che già in Italia abbastanza
In difficoltà insufficiente quindi vuol dire sì l'Europa ma come la costruiamo con quali strumenti voglio dire due elementi
Positivi
Ad esempio non tutta la società italiane allineata sul ruolo dell'Italia e dell'Europa e sul giudizio sull'Europa però io dico due categorie che invece noi possiamo guardare con una certa fiducia
La prima sono i giovani
I giorni per fortuna non la pensano come noi hanno fatto esperienze diverse
Io lo vedo anche nel mio piccolo nella mia famiglia io dico sempre che sono un italiano che guarda all'Europa con fiducia
Mentre mia figlia è un'europea nata in Italia lei già ha un modo di concepire su tutti gli aspetti un altro punto di vista e questo è un conto in divisa che lei condivide diciamo con tantissimi migliaia e migliaia di giovani quindi se vogliamo costruire
Quel punto di vista per l'Europa sicuramente i giovani
Un secondo punto di vista e chiudo
Sono le imprese le imprese italiane
Se noi tutte le volte che si fa una statistica si vede la sensibilità sui temi europei il mondo delle imprese dell'economia è sempre uno di quelli che più consapevole della grande forza dell'Europa
C'è un motivo anche abbastanza semplice non c'è un Paese esportatore e come Paese esportatore tra l'altro abbiamo scelto proprio l'Europa come l'area di maggiore esportazione di quello che in termini di prodotti e di servizi
Noi realizziamo e sappiamo quanto esporrà esportare in Europa e fare affari in Europa anche con altri soggetti europei è molto diverso
Che farlo magari con altre aree del Paese quante garanzie in più ci sono e quante opportunità in più ci sono
Allora chiudo
Di questo giornale sarebbe il sogno ce n'è bisogno perché non basta ogni tanto discutere dell'Oropa ma ci vuole un ragionamento continuo
Che ne esalta le opportunità ma è anche le debolezze e io mi auguro veramente di cuore lo dico
Al direttore il massimo successo che questo possa essere una bussola per la società italiana in bocca al lupo per la nuova iniziativa editoriale
Ringraziamo Lorenzo Tagliavanti diamo il benvenuto sul palco Ernesto filo stamberghe Passio presidente di Banca Ifis via Claudio Cerasa direttore del Foglio quotidiano
Ecco ci si sente bene grazie a tutti per essere qui vi state chiedendo forse perché siamo qui siamo qui perché è un posto bellissimo perché abbiamo organizzato una giornata meravigliosa ma siamo qui per molte ragioni
La prima è che il nove maggio come sapete è la festa però quindi quale occasione migliore per discutere d Europa in questo contesto in questo momento
E con le persone che ascolterete la seconda ragione che nove maggio anche una data speciale per noi perché esce un giornale che non saprei dire se totalmente necessario o totalmente non necessario come spesso ama dire il foglio in giornale importante
E il foglio europeo è un giornale che avete tra le vostre mani è un giornale molto ambizioso credo che sia molto bello con tantissime firme tantissime idee e con un elemento al centro di questo progetto cioè provare a raccontare l'Europa in un modo diverso per ora spiegare cosa serve di più dell'Europa l'Italia e cosa vi è di più dell'Italia in Europa e questo è un progetto che è nato un po'per caso ma è nato in un pranzo una chiacchierata con con il Presidente al giusto punto ci siamo guardati e abbiamo detto facciamolo
Perché oggi essere europei deve essere un qualcosa soltanto di astratto desse qualcosa di di concrete quindi abbiamo deciso di organizzare questo pomeriggio in cui sentirete parlare dopo di noi tantissime persone in un formato un po'speciale veloce quattro minuti ciascuno per parlare tutti quanti
Dell'Europa che vorremmo e anche di quella che non vorremmo che un po'il senso di quello che stiamo facendo
Ora io passo quindi la parola subito a Ernesto per cercare di capire intanto che cosa vuol dire oggi essere europei anche l'altro punto di vista ma soprattutto cosa può fare in questo momento l'Europa per cercare di innovarsi
In un momento in cui le minacce per l'Europa sono ovunque perché l'Europa noi europei euro vero previsti c'era contiamo spesso per quello che a noi piace ma l'Europa
Fa paura a tutti coloro che non l'amano e quindi è una minaccia per molti perché è forte perché rappresenta qualcosa forse in questo momento e fondamentale parlarne perché siamo al centro del dibattito prego Ernesto
Grazie grazie buona sera a tutti e grazie
Sì mi viene in mente quando io sono nato nel mio centottantuno
Quindi l'Europa Maastricht diciamo è un trattato che ho visto da bambino
E chiaramente
Poi ho studiato l'Europa invece quando mi sono iscritta a giurisprudenza a Padova con brevi sia un professore che Lotito balla Rino e ho affrontato diritto dell'Unione Europea diritto internazionale mi sono avvicinato da da italiano ha all'Europa studiando l'Europa la storia e quindi diciamo che l'ho l'ho vissuta in quegli anni da studente in modo molto interessato anche e anche in modo approfondito e tecnico
Il ragionamento che faccio spesso è quello che poi da italiano faccio quando sono in Europa e quello che non faccia invece quando spesso sono in Italia nella guardare temi europei con forse la mancanza anche della ricerca di fonti autorevoli da cui poter trarre delle informazioni integrate che possano formarmi un un un pensiero che è anche un un opinione critica su temi che trattiamo spesso dalla politica interna e poi in realtà vediamo che a livello europeo sono spesso molto anche diversi
Quindi rispondo la tua domanda dicendoti che questa iniziativa
Mia subito interessata molto perché di famiglia abbiamo partecipato a varie iniziative le partecipiamo
In questi anni abbiamo ne abbiamo fatte molte probabilmente questa è la prima iniziativa che seguo Conte in questo caso ma direttamente
E in cui abbiamo anche messo una una progettualità insieme per cercare di dare da un lato uno strumento di informazione e allo stesso tempo uno strumento più tecnico anche istituzionale forse che Possa è portare un punto di vista europea in Italia e far parlare anche dell'Italia Europa
Con delle fonti che possano essere in questo caso autorevoli e appunto giornalisti e opinion leader che scriveranno su questo giornale
Contenenti come pazzesche già nel primo numero c'era direttrice divelte cioè il direttore deve quando abbiamo avremo e c'è già avete vede in anteprima perché il giornale uscita venerdì in un intervento scritto per noi da Ursula von der line addirittura
E quando ne abbiamo parlato con con Ernesto allora cha ha scelto di essere nostro partner ma anche partner in Krajina perché poi dalle discussioni nascono anche vide progetti idee elementi di di riflessione e credo che la cosa interessante visto che poc'anzi no di futuro è provare a capire in questo momento l'Europa del futuro che cosa può essere quale può essere una qualche innovazione
Importante che potremo aspettarci numero venisse sui sulla quale dovremo provare a combattere che essere Rubis significa anche essere ambiziosa voi del giornale ne parlerà più avanti Paola Peduzzi che ha il compito di guidare questo questo progetto
Ito viale ma intanto emesso cosa vuol dire con quale può essere oggi
Un'innovazione su cui scommettere per dare e far precipitare
Nella contemporaneità i nostri sogni sull'Europa
Sicuramente la la tecnologia
La competitività delle nostre imprese tecnologica industriale fondamentale
Se pensiamo alle fonti per esempio che utilizza nell'intelligenza artificiale applicata appunto alla a diciamo a tutta quella che è l'utilizzo della lingua che utilizziamo Ciacci critica una fonte
Wikipedia una fonte americana non una fonte l'UPEA con un numero di parole e di sinonimi e contrari che è molto più limitata rispetto a una a un lessico che può essere uno per un lessico
Italiano in questo caso quindi non è spesso anche nella nella didattica abbiamo degli strumenti che non sono adeguati ma non perché
Didattica la docenza non lo siano ma perché le fonti nelle quali poi gli studenti vanno a ricercare ulteriori informazioni ulteriori parole di ricerca non ci sono allo stesso livello in cui siamo noi europee spesso ci manca questo tipo di questo tipo di approccio quindi su questo credo che avere un'intelligenza artificiale comune sulla lingua
Avere degli strumenti tecnologici per creare una Rete sistemi quindi anche anche nel anche le energie devono avere tecnologia le spalle molta tecnologia e gestione infrastrutturale ecco credo che l'Europa debba riunirsi definire degli investimenti importanti su un'agenda forse un po'più breve di quella che viene credo spesso delineata ma perché vanno anche misurati coi risultati di queste iniziative e e i testi che verranno fatti quindi ecco credo che l'Europa a una base di valori
Culturali di principi anche etici e della nostra società che provengono poi dal dal Rinascimento che sono valori sicuramente che l'Europa e deve valorizzare può valorizzare in questo caso l'ultimo tema per restare nel format veloce ma i grossi interventi saranno ancora più veloci dei nostri il foglio europeo nasce all'interno di un percorso che foglio sta facendo di grandi sperimentazioni forse avere sentito parlare le nostre sperimentò del foglio io il foglio fatto come Intesa artificiale
Questo è fatto con intelligenza naturale siamo contenti di voler valorizzare anche quella naturalmente ma dato che oggi parleremo non soltanto dell'Europa che vorremmo ma anche di quella che non vorremmo in un in un flash
Che cosa è importante quando si ragiona sul futuro pensando all'Europa invece che non vorremmo ne viene in mente di avere un'Europa non ambiziosa non all'altezza della contemporanei danno una non coraggiosa e non in grado di capire qual è il suo peso nel mondo che e tanto le forte a te cosa dirimente
Beh penso che l'Europa non debba fare compromessi con l'autarchia questa è la prima cosa ci sono sistemi autarchici oggi che dialogano tra loro prima era molto erano molto più separati oggi corre cripto valute
E diciamo un grande Black Market dei sistemi di comunicazione avanzati le autarchiche competono contro le democrazie in modo molto più strutturato quindi l'Europa può nella in quello che è quello del nostro diciamo approccio stato sociale quindi alla giustizia
Alla sanità all'istruzione e creare un sistema un sistema valoriale molto più più chiuse più forte nella nella nella rappresentazione
Quindi oggi diciamo che
Il il rapporto con con con listati che applicano sistemi di di diciamo governo rosa in modo improprio
Che non sono democratici sono un tema per l'Europa fondamentale quindi l'Europa deve prendono posizione su questo altrimenti non questi principi non sono e non sono reali e sono soltanto
Di propaganda anche perché in questo modo storico non sceglie da che parte stare significa d'aver fatto una scelta dunque benvenuti al foglio europeo cominciamo grazie
Grazie al Presidente frusta per passione Lazio al relatore Claudio Cerasa diamo il benvenuto massimo di Nolte filosofo professore all'Università di Napoli Federico secondo
Buona sera una delle proposizioni filosofiche più celebri del Novecento nel trattato sui diritti che sana dice di ciò di cui non si può parlare si deve e si vede ora se c'è una cosa di cui non è il caso di parlare sconsigliabile assolutamente parlare be'questa è la stupidità
Lo diceva non mi discorso molto bello uno dei più grandi scrittori europei del Novecento Robert Musil nel trentasette in un momento non semplice della vita dell'Europa
E la spiegava così se sei intelligente ed è indispensabile essere intelligenti per parlare della stupidità
Non fai una gran figura cominciando appunto vantando di in qualche modo omettendo avanti la cui intelligenza e più saggio non esser troppo saggi ora questa misura di prudenza di saggezza per l'appunto la parola più esatta che dovrà usare per dire in cosa consista questa misura sobrietà mala e Vito ecco oggi è diventata in realtà tutt'altra cosa un metodo di comunicazione
Uno dei maggiori filosofi italiani evidenti Valerio Mondini diceva
E dice che la stupidità è oggi un metodo di comunicazione
Se volete attirare persone conquistare Follo guerra acchiappare clic ebbene allora si è fatto un po'gli stupidi no passate Bettetini allora avete successo tutto ciò a una conseguenza drammatica
Su uno degli aspetti fondamentali della vita dell'Europa cioè sul suo spazio pubblico comporta una radicale modificazione dello spazio pubblico
Che costituisce probabilmente la creazione più grande più geniale dello spirito europeo o almeno lo è per me dal momento che la filosofia non è una buona definizione della filosofia ma una sufficiente approssimazione essenzialmente parole in pubblico e quando la stupidità trionfa per questa parola e mi
C'è meno spazio
La filosofia e parole in pubblico e capacità di dare rendere ragione in pubblico delle proprie idee delle proprie opinioni
E vive nel pubblico anche l'altra grande creazione dello spirito europeo che il romanzo il romanzo moderno in particolare allora siccome direttore Cerasa ci invitava a ragionare sull'Europa che vorremmo a me è sembrato giusto è necessario citare il primo grande sognatore di Europa se
Don Chisciotte il Don Chisciotte di Cervantes
E lo faccio o con un'espressione che a me piace molto purtroppo non Emilia la si deve ad un illustre germanista e filologo che ha avuto la sfortuna di morire lo stesso giorno in cui si è spinto Papa Francesco cioè il ventuno aprile scorso si chiama si chiamava Peterson matto svizzero
Che raccontava diciamo così la figura di don Chisciotte sul suo cavallo ordinante in questo modo cavalca da quattro secoli in uno spazio di ispirazione europeo
Ecco questa espressione secondo me dice meglio di ogni altra parola che cos'è l'Europa uno spazio d'ispirazione ma la parola deporre valorizzare e la parola spazio perché la domanda che dobbiamo porci è che genere di spazio e l'Europa
E l'Europa dal mio punto di vista è essenzialmente uno spazio tra è uno spazio al di là uno spazio transnazionale uno spazio sovranazionale difendere queste dimensioni dello spazio il compito storico dell'Europa quando queste dimensioni sono venute meno lo spazio tra gli Stati e le nazioni lo spazio al di là degli Stati e delle nazioni
L'Europa non ha scritto le sue pagine migliori anzi ha conosciuto naufragi nei fallimenti ahimè terribili difendere questi spazi e ripeto il compito storico dell'unione europea il compito che c'è assegnato perché l'Europa in un recente intervento Bernard Henry levi Looking for Europe ha pubblicato in Italia la nave di Teseo
Dice poi dice questo che molto vero degli europei non lo siamo né per nascita
Né per appartenenza nazionale nemmeno per natura perché l'Europa essenzialmente storia e ora do la parola uno dei stavolta lo dico senza scherza uno dei maggiori filosofi italiani viventi che ha trovato quasi raggiunto dei novantatré candeline se non sbaglio
Se il foglio europeo si avvalesse della sua firma sarebbe una buona cosa Biagio De Giovanni
Ha scritto un libro L'Europa e la filosofia moderna la cui tesi si riassume semplicemente cambiando la congiunzione in un verbo l'Europa è la filosofia moderna
E io capisco l'obiezione immediata che si può rivolgere ad una prospettiva del genere questo è soltanto un'idea ora per un filosofo sentirselo ripetere ogni volta esima queste sono idee eccetera
Ahimè è diventa un un inutile refrain perché per lo più non si conosce il significato della parola idea idea non è qualunque opinione o qualunque rappresentazione l'idea per sua natura è potente ed efficace
Se non è se non a forse di Rizzo troppo ma insomma se non a questa efficace non è davvero un idea e quindi quando si dice dell'Europa che è un'idea non si vuol dire che è un ideale un umido legge amento una mano fantasia utopica nulla del genere ma soprattutto del punto sul quale stando in tempi europei credo di averli rispettati vorrei concludere soprattutto non si tiene conto di un aspetto che è semplicemente decisivo l'idea e l'unica dimensione di legittimazione della decisione politica a meno che non ci si voglia affidare esclusivamente alla forza se non di cui affidare esclusivamente alla forza non hai come dimensione di legittimazione della decisione politica altro che l'idea
E tutto il resto non è che stupidità grazie
Ringraziamo Massimo inoltri diamo il benvenuto a Bianca Berardi Curti avvocato
Buonasera a tutti intanto un doveroso ringraziamento operazioni qui grazie al direttore Cerasa per avermi chiesto di partecipare
Quando il direttore mi ha chiesto di riflettere sull'Europa che vorrei la prima cosa che mi è venuta in mente che
Forse vado controcorrente ma all'Europa in cui viviamo è molto simile all'Europa che vorrei
Io credo che dobbiamo oggi sono felice di essere tra le prime partite da un assunto no penso che dobbiamo partire dall'idea che noi viviamo in uno spazio che ha già il più grande esperimento istituzionale e sociale della storia contemporanea e viviamo in uno spazio in cui alcune cose accadono e altri non accadono perché viviamo nello spazio europeo
Ha mi viene in mente per fare un esempio il fatto che all'indomani dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia un po'tutti abbiamo pensato ragionevolmente che avremmo affrontato la crisi energetica senza precedenti questo non è accaduto
E non è accaduto perché l'Unione europea da anni investe sul politiche energetiche di diversificazione del paniere europeo nel paniere energetico scusate inversa su risparmio energetico su politiche
Estremamente orientate
Potrei citare molti altri esempi potrei dire che in questo spazio la compressione dei diritti civili e politici trova un limite obbligatorio nell'appartenenza al club quindi abbiamo delle parti dell'Europa che spingono verso politiche autoritarie e liberticida ma questo non può cadere perché viviamo in uno spazio europeo quindi anche per la mia generazione anche io ho studiato giurisprudenza negli anni due mila quindi ricordo quello slancio incredibile che avevamo e noi studiavamo con l'idea nel che quelle fossero le regole della nostra nuova casa
E non avevamo alcun dubbio che questo
Spazio europeo sarebbe stato di lì a poco il nostro unico punto di riferimento quello principale
Dal punto di vista sociale politico giuridico non solo economico no
Invece bisogna prendere atto del fatto che un un un pezzo perlomeno di questo percorso si è arenato che c'è una grande disaffezione dal punto capillare direi verso il progetto europeo allora quali sono
I metri che dobbiamo ancora percorrere i metri che l'unione europea deve ancora percorrere che cosa desideriamo di più da questi furono personalmente ritengo che l'Europa debba recuperare tre punti-chiave fondamentali è il primo a quello della ripartire da quello che è stato il cuore pulsante della propria fondazione che la difesa dico forse una banalità però le banalità volte
Vengono trascurate ritrae la difesa dei diritti fondamentali non solo all'interno dei propri confini ma la di ma l'Europa deve recuperare la propria dimensioni assoluta di difensore dei diritti e delle libertà fondamentali all'interno
E fuori dallo spazio europeo sono molto d'accordo che la parola spazio mi dispiace di essere venuta dopo un intervento così così profondo mi sono trovata addosso una grande responsabilità ma sono d'accordo che la parola spazzano parola fondamentale qual è
La caratteristica dello spazio che vogliamo in questo spazio ne dobbiamo difendere i diritti e le libertà fondamentali ma l'Europa lo deve fare anche al di fuori dei propri confini al di fuori della propria sovranità come simbolo
Il secondo punto è ovviamente quello di una ricostituzione agitazione
Cioè di un processo di ricostituzione agitazione che parta
Da una democratizzazione assoluta anche dei vertici europei qual è il problema di parlare
E di comincia ad affrontare l'idea degli Stati Uniti d'Europa o di un presidente degli Stati Uniti d'Europa perché non apriamo questo questo dibattito su questo tipo di costituzionalizzazione
E e il terzo punto che secondo me è quello più importante
E che io non credo sia un'utopia in questo sposo con con entusiasmo Alma idea di Javier Cercas no che che l'Europa
è un'utopia ma è un'utopia realizzabile è un'utopia ragionevole quindi il terzo punto è in Europa culturale cioè recuperare il dibattito la riflessione
L'approfondimento sulla però su quelle che sono le radici culturali dell'Europa che si riapre un dibattito culturale e politico
Che costruisca la religione civica europea
Che cosa significa oggi essere un cittadino europeo un cilicio europeo ritrovare la società della conoscenza costruire quel patrimonio condiviso di pratiche rituali collettive di di costruzione di valori di latticini simboli naturalmente tutto questo non può prescindere
Dal da dal punto numero uno dei diritti fondamentali che sono alla base dell'Unione Europea quindi un Europa più politica più i costituzionali usata e con una grandissimo rafforzamento della propria dimensione culturale grazie
Grazie tante Berardi Curtis diamo il benvenuto a Vincenzo Camporini generale ricordiamo che abbiamo tanti interventi tiriamo i relatori rispettare il timing tre quattro minuti grazie
Buonasera buonasera Tozzi e grazie coinvolto
In questa in questo evento
Questo il mio background o io mi occupo di sicurezza e difesa
Chiaro che nella dimensione di sicurezza della Unione Europea dell'Europa in quanto tale il tema che io coltivo affronto cerco di di portare avanti per quanto mi è possibile
Il non vi parlerò del esercito europeo verso una visione di lungo periodo non ci interessa a me interessa invece una visione di un insieme di popoli di un insieme di paesi con una chiara visione e unitarietà politica
Quindi sposo assolutamente la visione di chi mi ha preceduto che non può prescindere da una capacità militare adeguata
Perché perché l'elemento fondamentale un elemento fondamentale dell'autorevolezza
Noi ci lamentiamo noi tutti europei di singoli Paesi europei ci lamentiamo che siamo stati costretti nel passato a seguito di le decisioni prese altrove prese a Washington prese a Mosca presa a Pechino
A reagire a queste senza riuscire a fare sentire in modo adeguato la nostra voce volevo costruire questo pilastro europeo lo che poi io certamente vedo inserito nella comuni tutto comunicata comunità transatlantica
Ma un pilastro europeo che deve basarsi su una chiara direzione politica con uno strumento militare strumento militare che già devono disposizione perché se noi utilizziamo lo schema
Di successo della NATO all'UE abbiamo già tutti gli elementi per potere operare per poter agire facendo lavorare insieme i nostri strumenti militari nazionali cosa che sono in grado di fare hanno dimorato rifare nel passato e che certamente avrà bisogno di qualche iniezione di alcune capacità che ci mancano invece fanno in qualche modo essere tributari di altri parlo della capacità della conoscenza della situazione quindi la la ricognizione l'intelligenza in cui dobbiamo chiedere ad altri
Parlo della capacità di difendere i nostri cieli delle nostre città
Che oggettivamente ci manca tutte cose che bisogna fare insieme non possiamo fare da soli nessun Paese da solo può fare pezzettino che gli compete perché si tratta di insieme militari e qui serve davvero l'impegno della di alcuni Paesi dell'Unione io non non mi illudo che l'Europa ventisette possa procedere in questa direzione in modo sincro
Ma alcuni Paesi sono in grado di farlo
Devono parlare fra di loro hanno cominciato a farlo su specifici argomenti stiamo parlando della famosa ricco Mocerino dei volenterosi abbiamo lo strumento tecnico giuridico che era cooperazione strutturata permanente prevista dal Trattato di Lisbona ci vuole la volontà di andare avanti vero volontà anche può essere alimentata soltanto da un'opinione pubblica che sia incisiva nei confronti di chi ci guida grazie
Grazie grazie al generale Camporini diamo il benvenuto a Simona Ercolani produttrice televisiva
Così
Ah buonasera faccio la produttrice televisiva e quindi ho una proposta per l'appunto che riguarda per l'appunto la cultura europea
Cioè ci dovrebbe essere una prima slide che questa è una Panda rossa con la quale o per la prima volta per sulla mia pelle OCSE vissuto la grandezza dell'Europa cioè quando ha varcato la frontiera per andare in Francia
Senza mostrare il passaporto secondo me molti qua si ricordano quella grande emozione quelli della mia generazione almeno io ero una giovane madre fiduciosa per il futuro delle proprie file e comunque al di là
Dei vantaggi pratici dell'aria scende al era il valore simbolico a colpirmi ad entusiasmare mail senza più frontiere anzi apriva all'orizzonte ero all'estero ma ero comunque a casa mia
Oggi di fronte ai tentativi di destabilizzare l'Unione europea l'ultimo episodio come sappiamo è la Romania è forte la tentazione di chiudersi ma la migliore risposta
E quella di far rivivere l'epica del progetto europeo nella narrazione che facciamo del nostro percorso comune
Il Mermet Naviglio suo monologo di Roberto Benigni su RAI uno l'abbiamo visto in tanti ha fatto più del ventotto per cento di share che è un numero
Devo dire inaspettato su RAI uno il mese scorso
Ci ha ricordato che l'Unione europea è anche narrazione racconto e pulizia ci ha ricordato il ruolo di primo piano che in media audiovisivi possono avere nella costruzione di un'identità europea
Come inveramento il completamento dell'identità nazionale
Non possiamo però portare avanti questa narrazione seguendo semplicemente una logica di singoli eventi
Serve una programmazione seria e di lungo termine che coinvolga tutti i paesi europei una sorta discende a me dell'audiovisivo allora come realizzarlo
E abbiamo una proposto pensato una cosa
Ciò che manca
Ed è ecco qua
E davvero all'Unione Europea oltre alle coproduzioni che sono state molto incentivate grazie al tax credit che sicuramente sono in crescita ma non bastone non sono sufficienti
è una piattaforma transnazionale audiovisiva che potremmo chiamare per l'appunto etica
Cioè European Palazzo form fori integrità contento è una piattaforma che di fatto potrebbe già esistere che possiamo mettere in comune in modo gratuito con sottotitoli in tutte le lingue dell'Unione contenuti dei singoli paesi membri
Per stimolare non soltanto curiosità e comprensione reciproca ma anche stupore meraviglia ed entusiasmo grazie alla facilità di accesso le stesse emozioni che abbiamo trovato tanti anni fa
Nell'arrivare in un altro Paese europeo per la prima volta senza mostrare i documenti
Allora mi rendo conto che può sembrare un'idea zar data grande costosa
E probabilmente non realizzabile ma vi garantisco che non è così i corsi di creazione e gestione sono piuttosto contenuti tanto più che i singoli public broadcaster cioè le televisioni pubbliche
E già hanno le loro piattaforme e poi perché no anche i privati come in Italia cioè Mediaset nonché e metterebbero loro potrebbero mettere in comune
Tutti i prodotti già realizzati e di cui dispongono invece di diritti nonché tutte le produzioni Laid Ben Whishaw leit indiretta questo non vuol dire che non si possa evidentemente prevedere
Un sistema prima di appagamento contenuti aggiuntivi altre forme di finanziamento attraverso la la pubblicità l'obiettivo però sarebbe quello di rendere disponibile a tutti gli europei la nostra cultura audiovisiva dall'intrattenimento live by documentari
Distribuendo anche prodotti capaci di raccontare l'etica dell'Unione Europea proprio come il monologo di Benigni allora immaginate
Quanto potrebbe essere divertente piacevole formativo poter tornare la sera a casa e vedere un programma Laila spagnolo di cucina un quiz tedesco
Un programma culturale francese godersi un documentario di Karen parterre svedese un TG estone
Tutto questo sarebbe possibile bisognerebbe semplicemente mettere insieme le varie piattaforme già esistenti
Poi c'è un punto in più e sono i programmi di approfondimento
Loro hanno un ulteriore valore un valore aggiunto come sappiamo le piattaforme a cui siamo abituati le piattaforme di video on demand dando un pubblico decisamente più giovani di quello delle tv pubbliche generaliste
Questo pubblico ci informa soprattutto attraverso i social dove l'informazione è tossica molto spesso in manipolata
Al contrario quella prodotta dai broadcaster segue quasi sempre delle regole precise deontologica le piattaforme che invece conosciamo Netflix e Amazon disse negli eccetera
E annuncia un tema con loro non fanno l'approfondimento non fanno informazione quindi ormai li informa Simone ai giovani è relegata ai social e questo non è tollerabile anche perché si può vogliono distruggere tutto questo ragionamento e qui c'è l'ultima
Non so se vi ricordate Andrey due giorni dopo l'attacco archiviata che cantava nella canzone la canzone tradizionale ucraina nella piazza del Duomo ecco in questo ragionamento un posto speciale va riservato all'Ucraina in tempi recenti
Nessuna questione ha risvegliato di più l'etica dei valori europei come la lotta degli ucraini per la democrazia e per la libertà
E la ricostruzione dell'Ucraina dovrà passare necessariamente anche dalla cultura
E a questo proposito è molto incoraggiante vedere come sia già stato previsto un primo bando europeo per lo sviluppo e la produzione di opere audiovisive
Coinvolgendo i colleghi lucani ma non può che essere un primo passo al luglio si terrà a Roma la Conferenza per la ricostruzione dell'Ucraina organizzata dal nostro Paese insieme a chi apre
Ecco sarebbe bello utilizzare quell'occasione altamente simbolica
Non soltanto per ribadire l'importanza della collaborazione anche in ambito audiovisivo nella ricostruzione del Paese
Ma anche per lanciare il Progetto della Patta forma comune cioè della piattaforma che unisce i contenuti di tutti i canali europei
E mettere a sistema quindi le piattaforme esistenti così come è necessaria una vera difesa comune e altrettanto necessaria una piattaforma europea per costruire insieme un immaginario condiviso
Quindi facciamo la grande questa Europa come direbbe Cerasa
Grazie
Grazie Grazia mancheremo il benvenuto a Franco speciali hanno diamo a conguaglio Services
Buonasera a tutti
Lavoro per una multinazionale americana
Quando si parla di Europa
Lavoro però in tanti Paesi europei e fatemi dire che l'Europa che abbiamo oggi non basta lenta frammentata miope spesso cieca impaurita dal cambiamento
E c'è un problema bisogna dirlo chiaramente siamo rimanere indietro dice la Bica una botta in testa porteresti indietro ed è quello che sta succedendo all'Europa le altre economie corrono decidono noi discutiamo che fa bene ma poi devi decidere
Eppure l'Europa di cui abbiamo bisogno si può fare vado a citare questo caso giù alberi in Frankenstein junior però Europa che sceglie la competitività non la protezione capre spazio all'innovazione e non li chiude la burocrazia che investe nel futuro e non lo teme perché la paura è un problema ma per costruirla serve appunto realtà e coraggio e dire e questo è un compito anche della politica e dei giornali grazie al foglio su questo come stanno le cose davvero
L'ho scritto molto bene in maniera molto chiara e tutti hanno detto di averlo letto poi applicare sarà altro
Mario Draghi ed Enrico letta senza un vero mercato unico senza investimenti strategici sul digitale sull'intelligenza artificiale l'Europa rischia di diventare irrilevante non è accettabile
Sì in questo consesso specialmente lo so lo sappiamo tutti ma lo sapevo perché ce lo diciamo forte troviamo ogni giorno
Ma il problema è là fuori perché chi difende invece lo status quo che non funziona Faben annidato e preferisce mantenerlo così
Abbiamo ogni giorno migliaia di imprese soprattutto piccole e medie che sono il cuore dell'Italia che si scontrano con regole diverse paese per paese scartoffie inutili costi di compliance che l'Europa arrivano al quaranta per cento della spesa di information technology voi magia ad un'azienda che investe cento information technology quaranta vani compliance come corona Maradona Bruzzano a venticinque chili sulle spalle non mi sembra esattamente il modo migliore per farla specialmente quando gli altri vanno molto veloci
Serve una svolta armonizzare gli standard semplificare l'accesso ai fondi
Premiare chi innova cosa che non sta succedendo in questo momento le startupper in Italia la situazione critica muoiono per mancanza di capitali
Troppi imprenditori si arrendono alla burocrazia
Quando tutto deve cambiare diventare più veloce e più conveniente e in questo la tecnologia è fondamentale intelligenza artificiale il cuore di questa sfida abbiamo già accennato prima si Palace parliamo di seicento miliardi di euro di potenziale impatto su pile fino al due mila trenta
Ma solo il quarantadue per cento delle imprese europee la usa davvero perché una narrativa di sì informata si è fatto terrorismo sulle tre figli all'intelligenza in questi anni
Incertezza norme OPA che e competenze che mancano
Stiamo diventando soltanto consumatori di Artificial Intelligence dobbiamo svilupparla non viene sviluppata altrove ma lo stiamo già facendo e questo va fatto insieme e lo dico lavorando la multinazionale americana
Lei ha non è un'opzione anche perché un po'come il dentifricio molto fuori dal tubetto e due alternative ti lavi i denti sporchi lunga non si può rimettere dentro come molti vorrebbero però responsabile politica quella di guidare il cambiamento e non subirlo
Per l'ottantaquattro delle prese lei ai l'uso delle armi cruciale solo su una su quattro si sente pronta
Dobbiamo dare queste competenze e ruolo che spetta riprese ma spetta anche allo stato a tutti gli Stati dell'Unione Europea subito per tutti perché senza capitale umano
Tanto più in società che invecchiano l'autonomia digitale
La parola vuota
Un punto importante sovranità tecnologica europea con c'è molta confusione la tecnologia consente oggi pieno controllo sui dati localizzazione e accesso agli stessi e quando parliamo di esempi di sicurezza innovazione sovranità voglio fare un farne uno molto semplice perché è stato nominato l'Ucraina lucra in un Paese che ha rischiato di non solo del della sovranità sul proprio territorio ma solida principale il controllo dei propri dati
Nel giro di due settimane abbiamo lavorato col governo ucraino per salvare i loro dati che oggi sono sparsi in più posti in più ogni giorno Cloud hanno accesso e lucra nei paesi più digitalizzato al mondo non per le ragioni ideali ovviamente ma è la dimostrazione come la sovranità passi anche attraverso il controllo dei propri dati
Serve quindi si autonomia strategica standard europei ma dobbiamo stare attenti a parlare di dei cavalli un distacco completo dagli Stati Uniti
Siamo troppo interfacciati sarebbe troppo costoso e controproducente per tutti e perdente principalmente per l'Europa
E devo dire che su questo è molto apprezzabile la posizione del governo italiano che insiste perché si continui a coltivare questo tipo di rapporto nonostante le difficoltà
Edouard Gibo nella sua Storia della decadenza e caduta dell'Impero romano spiega come l'espansione abbia reso l'amministrazione inefficace e la grandezza senza riforma porta alla paralisi fortunatamente vediamo che la Commissione e non solo è che gli Stati hanno capito la necessità di queste riforme anche perché l'unico modo per arrivare a contare davvero di nuovo
Ma non significa questo perdere sovranità lavorare insieme perché la persona una cosa la sovranità simbolica una cosa una sovranità reale capace di incidere proteggere e di poter attivarsi a livello mondiale
L'Europa molto talento dobbiamo aiutare a svilupparlo torno a dire ruolo delle imprese il ruolo degli Stati
Ma in questo modo possiamo dare l'opportunità senza di questo non bastano neanche i fondi neanche gli investimenti che ci sono investimenti infrastrutture se ne stanno facendo a decine di miliardi in Europa non dobbiamo raddoppiarli è la stessa cosa che dice Mario Draghi
Nel suo rapporto ma dobbiamo creare un ambiente favorevole a costruire tecnologia utilizzando le tecnologie che abbiamo oggi completare il mercato unico che non c'è per quanto si parli sempre di mercato unico e premiare il rischio non pulirlo quindi non protezionismo non autarchia
La visione e coraggio d'apertura
Grazie
Grazie a Franco speciale hanno diamo il benvenuto Giulio Napolitano giurista grama per
L'Europa vive di crisi lo si è detto tante volte ha ragione anche drammaticamente di recente e vive di di sogni di Grande idee le crisi attingono alle grandi idee rendono possibili delle soluzioni perché alle spalle hanno avuto dei grandi pensieri dei grandi desideri delle grandi iniziative
A me piace molto l'iniziativa del foglio europeo perché ci aiuta a costruire un dibattito pubblico europeo
E aiuta gli italiani a partecipare a pieno titolo a questo dibattito e a confrontarsi
Con i cittadini di tutti gli altri Paesi dell'unione a Claudio piazzano le missioni difficili
E a me piacerebbe con una parte del foglio europeo fosse anche il lingua inglese in lingua francese
Esposte nelle rassegne stampa europea
Io ho un piccolo desiderio esprimo da giurista quindi in modo noioso
A me piacerebbe votare lo stesso giorno per il Parlamento nazionale e per il Parlamento europeo per il governo nazionale e per il Governo europeo non mi interessa una verso le formule
O le forme di Stato e di governo ma vorrei dare un senso al voto che facciamo nei nostri Paesi al voto che facciamo per l'Europa quando vedi votiamo separatamente
Non cogliamo la complessità dei problemi delle politiche delle sfide
Nessuno quando votiamo per l'Italia può pensare davvero che in Italia si risolvono i problemi anche solo dal punto di vista giuridico se teniamo presente quanti vincoli nelle norme
Nelle politiche anche nelle risorse ci vengano dall'Europa quanti vincoli e quante opportunità naturalmente
E quando votiamo per il Parlamento europeo lo facciamo in modo distratto in una logica nazionale
E questo spiega anche le più basse partecipazioni al voto
Io credo invece dovremmo fare uno sforzo di ingegnerizzazione per votare in tutti i Paesi europeo nella maggior parte possibile dei Paesi europei insieme
Per i propri paesi e per il nostro Paese comune perché questo impegnerebbe tutti a porsi nella prospettiva europea anche quando si parla del proprio paese non sarebbe più una delega in bianco per quando come si dice con termine del tutto inappropriato si va in Europa perché sia sempre ogni giorno in Europa
E
Tenere insieme questa duplice dimensione consentirebbe anche di dare più forza alle istituzioni europee che potrebbero contare
Su un voto che risente dello stesso orientamento dell'opinione pubblica che si riscontra nelle votazioni nazionali spesso istituzioni nazionali ed europee non parla lo tra di loro perché sono state scelte in tempi diversi e volte sui fermiamo in Europa perché c'è quello stato membro magari importante che deve votare tutti si rimane
Sospesi
Facciamolo anche con chi ne ha voglia partiamo anche in pochi Stati europei cioè il tema costituzionale che va ripreso la stato di si è già detto lo si dirà
Anche più avanti io credo facciamo un protocollo costituzionale
Per quei Paesi che ci vogliono stare e che si impegnano a votare insieme per l'Europa per il proprio Paese e grazie al foglio europea intanto
Grazie a Giorgio Napolitano diamo il benvenuto ad Alessandra Perrazzelli vicedirettrice generale dalla Banca d'Italia
Ricordiamo che gli interventi sono ancora tanti chiediamo ai relatori di rispettare il timing e quattro minuti grazie
Buonasera buonasera grazie Claudio per avermi invitata buona sera tutte e a tutti allora innanzitutto vorrei dire che non c'è un altro posto al mondo in cui io vorrei vivere se no in questa Europa adesso
E questa è anche l'Europa in cui vivono i miei due figli di ventisei di venticinque anni sono cittadini del mondo hanno due cittadinanze europea ed è a loro quindi che dedico questi pochissimi minuti di riflessione
Quello che vorrei è un'Europa che incentivi i giovani a crescere e svilupparsi a studiare
Ad andare oltre quelle che sono tutte le barriere che vediamo oggi in questa nuova diciamo dimensione geopolitica che ci viene imposta anche da fuori dall'esterno del nostro continente vorrei innanzitutto che loro potessero studiare in università libere ben finanziate che avessero a disposizione è una possibilità di conoscenza della tecnologia
Che oggi diventa il motore più importante per lo sviluppo delle nostre industrie mi piacerebbe che fosse data loro la possibilità quindi di sviluppare nuove soluzioni tecnologiche che portassero d'Europa ad essere indipendente indipendente ad avere un è altro precaria ad avere un cloud proprietario ad avere una buona gestione dei propri dati ad avere un euro digitale e sistemi di pagamento basati su piattaforme europea e perché dico questo
Non perché ci sia diciamo una un atteggiamento di di allontanamento di cattiveria di di di preclusione ma perché credo veramente che su queste linee che possa svilupparsi una nuova impresa
Una nuova conoscenza anche una nuova cittadinanza
L'esercizio di un una tecnologia l'esercizio tra quelli il il vere le competenze per esercitare da tecnologia corrisponde all'esercizio di una cittadinanza attiva
Avere queste conoscenze vuol dire capire fino in fondo come funziona una democrazia che è basata sempre di più sull'uso di piattaforme sull'uso di informazioni che vengono negoziate costantemente questo è un mondo che si sviluppa che noi vediamo anche nel lavoro che ho svolto io mi occupo proprio di questi temi
Applicato sia alle banche che ai sistemi di pagamento oggi ne siamo tutti interconnessi quindi l'importanza dell'istante all'importanza della capacità di trasformazione dei nostri istituti finanziario dei nostri sistemi di pagamento fondamentale le piattaforme non conoscono confini
Non riconoscono nell'economia diciamo est Columbia emersa quindi quello che noi quello tutto ciò a cui noi diamo licenza tutto non è ciò che noi a cui noi permettiamo di lavorare non conosce confini anche in un mondo che ci cammina fianco che noi in non necessariamente vediamo vogliamo vedere che tutto il mondo invece del malaffare
Conoscenza
Libertà di istruzione
Possibilità di ricorrere anche a il ritorno di alcuni cervelli che dagli Stati Uniti oggi vogliono tornare in Europa
Spero che l'Italia faccia diciamo un buon buon uso di quelle che possono essere gli strumenti per richiamare a noi questi giovani grazie buona serata e buona continuazione
Grazie ad Alessandra Perrazzelli diamo il benvenuto varia Anghileri presidente dei giovani di Confindustria
Buona sera tutti anch'io mi unisco ringraziamenti a Claudio e al foglio per questa ulteriore bella iniziativa del foglio l'Europeo
Io sono nata nel mille novecentottantasette faccio parte della generazione Erasmus
Perché l'Erasmus è stato proprio introdotto nell'ottantasette in tutti questi anni ha dato la possibilità più di tredici milioni di ragazzi di studiare in un paese diverso
Di aprire gli orizzonti
E per chi ha avuto la fortuna poi di tornare di a vere la libertà di restare e di investire nel proprio paesi questo per dirvi che io come tanti miei coetanei abbiamo conosciuto un'Europa che ha funzionato
Un altro esempio quello della moneta unica entrata in circolazione nel due mila e due che oggi utilizzano venti dei ventisette paesi
Simbolo che
Un'unione una cooperazione rafforzata già esiste e dovrebbe essere estesa anche ad altre aree poi l'Europa dei vaccini Next Generation Hughes che ci approvò Ciappi per mezzo di far di ripartire di superare il periodo della post pandemia come singoli stati non ci saremmo mai riusciti
Tutto positivo no abbiamo anche sconosciuto loro acqua del green di che ci è costata più dei dazi
Di Trump abbiamo conosciuto l'Europa delle regole della burocrazia tredici mila norme varate nell'Unione Europea tra il due mila e dodici del due mila
Venticinque contro le tre mila degli stati uniti d'America
Quindi forse venuto il momento anche per noi di iniziare a fare i compiti
A casa di iniziare a superare quella frammentazione che oggi comporta un'auto Dazzi o del quarantacinque per cento sui beni manifatturieri
Venuto forse momento disse
Realizzare l'unione finanziaria di smettere di pensare che non pagheremo mai con una carta di credito di un altro stato europeo perché di fatto oggi continuiamo tutti a pagare con una carta di credito americana
E per noi giovani imprenditori un provvedimento che è stato inserito nella bussola sulla competitività europea che se ne parla da undici anni finalmente speriamo che possa diventare realtà
Il ventottesimo Stato negli Stati Uniti una start-up viene fondata nel del lavorare oppure operare in tutti gli Stati Uniti d'America
Ecco sarebbe bello che una PMI un'azienda italiana possa fondarsi Italia operare in tutti in tutta Europa assenza ventisette diversi diritti commerciali fiscali
Noi ci siamo per continuare a investire e creare valore nella nostra Italia nella nostra Europa grazie
E azzeriamo il benvenuto a Cristina Mazzantini direttrice della Galleria nazionale di arte moderna e contemporanea Roma
Buonasera a tutti anch'io voglio ringraziare il direttore Cerasa
Per avermi invitato a questa iniziativa che devo dire trovo magnifica io mi occupo di arte e l'arte come sapete abbattere i confini abbatte le barriere per quei perché si occupa di arte l'Europa è sempre stata unita la cultura e le tradizioni del nostro Paese che l'Italia non si possono scindere da quelle che sono le tradizioni e la cultura dell'Europa questo danni migliaia di anni pensiamo ai greci e romani
Che avevano costruito come l'ha detto ma ha detto Salvatore Settis Nando lobati globalizzazione
The litteram ma pensiamo coi grandi imperatori
Da Carlomagno a Federico secondo che hanno saputo contaminare con tante influenze e portare in Europa diciamo una cultura comune anche spesso tentando di portare una lingua comune
Pensiamo poi allo straordinario lavoro che hanno fatto i monaci benedettini ma anche Clerici vaganti e poi le università che hanno costruito appunto una cultura comune sample sotto il grande collante che ha rappresentato la Chiesa cattolica
E quindi veniamo al mondo dell'arte ne parliamo di classicismo di romanico di gotico
Poi parliamo del grande Rinascimento parliamo del barocco
Parliamo dell'Illuminismo del romanticismo
E le avanguardie solo per citare quelli che sono stati i grandi movimenti culturali le grandi correnti che hanno letteralmente ha attraversato l'Europa partendo da epicentri che erano sempre diversi
Cosa è stata Roma nell'antichità e prima ancora la Grecia ma poi cosa è stata Firenze nel Quattrocento di nuovo a Roma nel Cinquecento e poi il ruolo di Parigi quello di Venezia quello di Berlino
Luoghi dove si viaggia liberamente dove gli artisti di tutte le nazioni si incontravano dove si conta minavano cambiavano persino nome per diventare più autoctoni più vicini agli altri
E pensiamo come questo costruito nei secoli non solo un'identità comune ma anche sentito comune un paesaggio comune
Io sono architetto e vi posso dire che noi siamo convinti che l'Europa sia un paesaggio naturale all'Europa un paesaggio artificiale perché frutto di migliaia di anni di lavoro ininterrotto dell'uomo sull'agricoltura sul paesaggio sulle colline che sono state terrazzate ma persino sui filari di pioppi che sono stati piantati lungo le strade o persino gli alberi fantastici le nostre pinete che hanno portato i romani che hanno modificato tutta la nostra terra la nostra terra comune è frutto di una grande cultura comune
E quindi io l'ho sempre visto l'Europa come qualcosa di unità ancora forse prima che l'Europa si unisse per davvero politicamente perché la cultura appunto travalica unisce Sant'quindi cosa vorrei per il futuro vorrei un Europa che usando un termine che viene dall'informatica utilizza e dà maggiore importanza alle connessioni temi noti un'Europa che sia davvero una rete in cui i singoli nodi che possano essere gambe i capitali presente nel mio caso anche grandi musei
Rinuncino ad essere sempre protagonisti dando più spazio a quelli che sono i legami gli obiettivi comuni un'Europa quindi fatta di scambio
Capace di far crescere davvero insieme identità dell'Occidente
La nostra cultura non può che essere europea perché non può che continuare a vivere di queste continue contaminazioni e quindi un'Europa unita nel segno della cultura
è un Europa che
Vive di arte vive di musica vive della lirica ma anche di vedere apporti tra musei degli scambi tra le università la ricerca i premi Nobel che ci uniscono delle ambizioni comune dei traguardi comuni del da riuscire ad ottenere degli artisti giovani da promuovere insieme e come diceva il presidente Fini Stame delle banche dati due
Conservare e condividere tutte queste conquiste questa cultura
Che sono molto importanti ecco un'Europa che torni ad essere davvero nel mondo il leader della creatività non poche farlo insieme non può che farlo unendo insieme tutte queste forze
E quindi dare un accesso garantito a quello che è il sapere
E
Cosa non vorrei quindi vorrei non vorrei un'Europa che si fa presente la concorrenza sulla vendita delle opere d'arte non vorrei una un'Europa che cerca di primeggiare in tutti in tutti i modi difendendo solo le particolarità soltanto magari proprio artiste soltanto le proprie correnti non vorrei un'Europa delle contrapposizioni è un'Europa gelosa delle proprie conquiste che non vuole metterle in comune
E vorrei un'OPA che un'Europa che persegua davvero insieme questi obiettivi che sono quelli della tutela e della valorizzazione di un grande palco patrimonio comune perché come mi disse una volta un artista Emilio Isgrò
Avere un passato così importante può significare a essere per noi come bambini che saliamo sulle spalle di un padre
Molto alto molto forte per poter guardare più lontano
Grazie
Grazie diamo il benvenuto non amiche Lizza analista per l'istituto gli affari internazionali
Buonasera armadio ringrazio direttore Cerasa Paola Peduzzi
Per l'invito e di avermi coinvolto anche come autore nel primo numero del folle europeo e in realtà vorrei ringraziare il foglio generale a perché sta portando avanti la battaglia non solo per l'Europa
Ma anche tutti per tutti quelli Paesi che stanno fuori Europa ma stanno difendendo combattendo per l'idea dell'Europa
Nelle trincee è sulle piazze
Questo voglio ringraziare il giornaletto e connessi onestà intellettuale difende anche la causa di questi di questi Paesi
Son passati tre anni da quando la Russia ha lanciato uno dei suoi guerre per cui Rutelli contro contro l'Ucraina in questi tre anni
Si è detto molto si è parlato di sarà straordinaria resistenza resilienza militare e civica
Del Popolo Ucraino a si dice meglio si racconta meno dell'integrazione europea a dell'Ucraina si dice
Si parla meno della caso unico o quando il Paese nel Master in prima volta nella storia un paese di guai in guerra richiederebbe lo status del Paese candidato e si avvia verso l'integrazione europea si avvia nel contesto di guerra implementando il te le riforme con un affitto mossi straordinario
Dalla lotta alla corruzione all'aumentare la trasparenza ad armonizzare la legislazione con gli stand Arte con la legge
Europei a e in quest'Dutto questo contribuisce l'Unione europea contribuisce non solo con l'assistenza militare ma anche per aiutare gli ucraini di resistere in un modo civico di resistere in questo processo di implementazione delle riforme poche settimane fa a Bruxelles si è tenuto un Assam metta un business ammetto went avuto Reinhard che ho assistito dove sono state presentate ieri le storie di successo di di un Paese
Anche resiste a ma ci sono stati presentati appunto alcune storie di successo la storia delle linee di ferrovie per esempio dell'Ucraina che grazie ai fondi europei
Da e riuscito tenersi in piedi svilupparsi dovrebbe treni viaggiano puntuali sotto i missili e droni Rossi la puntualità anche tanti capitali europei non possono vantare basta pensare che il mio tre non di una settimana fa a Roma Milano viaggiava con centotrenta minuti di ritardo
Ha però attiva sotto le bombe si si riesce a essere a puntuali un'altra storia di successo è la trasformazione della della struttura sistema energetica di un paese europea firmato ha siglato già ma porto
No con l'Ucraina nell'Ucraina farà parte integrale perdenti ventisette nel mercato elettrico europeo per avere un termine di paragone
Ai Paesi baltici c'hanno messo quindic'anni per raggiungere lo stesso obiettivo ma ricostruire il sistema elettrico energetico garantire sicurezza energetica del Paese vuol dire anche per l'Ucraina percorrere la via rinnovabili e quindi in questo senso è straordinario il progetto sempre con l'aiuto dei fondi
A europee di Oppo gruppo che questa costruendo un a un parco eolico che garantirà l'energia pulita per migliaia delle famiglie a centinaia mi diede il famiglia ucraine
A un'altra cosa molto interessante e come l'Unione europea con i suoi undici Stella
A ma intelligenza artificiale e coinvolto nella ricostruzione dell'Ucraina
A ma è stato presentato un progetto dove appunto vengono inseriti tutti i dati satellitari immagini foto video rapporti catastale e all'intelligenza artificiale raccoglie tutti questi dati
A elaborata distruzione e propone poi il progetto di ricostruzione calcolando anche i costi e questo anche il modo di diminuire il Anna corruzioni e rendere tutto ora molto trasparente e questa è la storia che appunto racconto nel primo numero a del foglio europeo dove si vede che l'Ucraina è un paese che è un esempio della Resistenza non solo militare
E civica male un paese un racconto di un Paese che insieme all'Unione europea aveva costruisce non solo di nuovo da zero le case infrastrutture
Ma anche la speranza e dignità per tutti quelli ucraini che hanno deciso di rimanere combattere e resistere
Ma anche tutti i rifugiati che si trovano adesso in un groppo altrove del mondo è un giorno decideranno di tornare in Ucraina grazie
Rossi devono riferire circonda il piombo continua Pizzorno vicepresidente del Parlamento europeo l'unico collegamento quel giorno per motocross buon pomeriggio o un buon pomeriggio Graziani sentite ci sono
Mi sentite no
Sì lo sentiamo
A cinque ok ok chiedevo conferma grazie a un piacere unirmi alle tante voci richiesto ascoltando tante voci di amiche
E di amici ed è un un bello farlo in questo ponte ideale no
Tra Strasburgo dal Parlamento europeo alle dalle cose dei fatti Tess succedono qui a Strasburgo fino a Roma per augurare davvero un grande in bocca al lupo al foglio
Europeo io credo che ci sia un grandissimo bisogno di uno strumento che ci aiuti a raccontare fatemi dire così
Infatti il mondo le relazioni internazionali per come sono intanto e non per come vorremmo espulsero e questo è il primo augurio che io voglio stare agli perché nel dibattito pubblico soprattutto quando parliamo di Europa quando parliamo di mondo quando parliamo di quel che succede
Prende sembra prevalere un po'il punto di vista del miglio Pignon insistito un fatto perché l'Italia indichi un ma non ci aiuta molto a comprendere invece
Questo mondo così tempestoso così disordinato
E abbiamo scoperto alla vigilia proprio di quell'invasione criminale che ci raccontava nona poco fa essere molto diverso da quello che lei spesso e che tanti opinionisti
Immaginavano
E allora che cosa dobbiamo fare intanto fatemi dire così decidere di alzare la guardia e mi rendo conto che il primo è un primo argomento non semplice perché la domanda messi in purezza
E la domanda che si impone in questo mondo così tempestoso così disordinato su tutte quante le altre si impone soprattutto sulla principio
Di convenienza che era il principio che fino a un po'di tempo fa poi come dire originali relazioni bilaterali le relazioni internazionali pensate la dottrina Merkel non trippa tagli un po'con l'accetta per ragioni di tempo Lai residenza dell'Europa basata sull'idea di appaltare la sicurezza agli americani il mercato ai cinesi l'Energia e lussi entra in crisi
Tramonta definitivamente ma per farla tramontare il abbiamo dovuto attraversare traumi profondissime ora
Quella domanda di sicurezza che si impone sul principio di convenienza ci chiede ecco di alzare la guarda di agire di essere consapevole delle scelte che noi dobbiamo punti neanche quando abbiamo inventarci nulla di strada non basterebbe ridurre la distanza che esiste
No alle cose che ne facciamo i contenuti del rapporto Draghi del rapporto letta e del rapporto Nini sto per esempio per appalti però non c'è scritta una cosa che è la volontà politica che serve per realizzare
Quelle cose lì perché la volontà politica lo sapete non si stabilisce per decreto per iscritto e allora dobbiamo imparare e presto
Lo sforzo che si fa ogni giorno paghe faccio io da quando ho acquisito questa competenza che prima non avevo eh che è la capacità di tenere in equilibrio e dell'equilibrio in generale ma in particolare la capacità di tenere in equilibrio
Fatemi dire così l'ambizione di in un'Europa davvero federale l'ambizione di quelle decisioni enormi che ne dobbiamo prendere con i passi che sono per gli quotidiani la fatica quotidiana i passi che sembrano spesso frustranti qualche volta troppo corti ma che sono intarsi che ci avvicinano ogni giorno
Verso l'obiettivo ci dobbiamo tendere che quello appunto di un'OPA ambiziosa l'Europa federale quando penso a questi tassi e questo sforzo mi riferisco per esempio al dibattito che abbiamo avuto fa il lavoro che abbiamo fatto qua per esempio sul piano di difesa Wonder L'Agnese tutto il dibattito italiano concluso polarizzato radicalizzato
E il fatto ci aiutato nel corso di questi mesi a mettere un po'd'ordine in questo dibattito da e andare in voce all'idea a un pensiero appunto riformista all'idea del lavoro che qua dentro si fa per contribuire insieme all'Europa
Di oggi all'Europa di domani perciò grazie grazie davvero grazie al soglio e grazie al foglio europea un credo di aver finito così il mio tempo e da ultimo però siccome un cenno mi ha detto questo
Tre anni Danilo Cerasa muore mentre mi pare nel fine gli autori Santa
Grazie grazie al vicepresidente diamo il benvenuto a Carlo Calenda presidente di azione
Grazie grazie a Claudio grazie a voi del foglio per per avermi invitato cercherò di tenere la cosa il più semplice possibile
Oggi l'Europa o diventa una potenza
O viene sbriciolata
E la potenza definita innanzitutto dalla sua indipendenza interni di difesa se non esiste questa cosa non esiste l'Europa perché piano piano verrà sbriciolata da poteri esterni impresa uno uno singoli stati e non è solo la difesa convenzionale è la difesa convenzionale unità alla difesa dalle interferenza
Perché il modo in cui la Russia aggredisce non è solo attraverso le aggressioni militari ma come noi sappiamo attraverso pesantissima interferenze all'interno del sistema europea
La dimensione di Potenza che quindi si costruisce in primo luogo avendo la capacità di difendersi in modo indipendente
Il che vuol dire per essere chiari fino in fondo perché io vengo da un dibattito in Parlamento di cui dichiarò non c'era niente su questo
Che si deve spendere più per la difesa
Che non si può dire contemporaneamente vogliamo costruire il pilastro europeo però poi il due per cento all'ora raggiungiamo perché prendiamo le pensioni dei carabinieri e le infiliamo nel conteggio perché questa roba non è una roba
Da grande Paese europeo questa cosa non è una cosa accettabile per i cittadini e secondo me dimostra alla fine e qui si dimostrerà se davvero questa spinta all'Europa il forte non è forte io provo sempre spiegare quando mi dicono
Quando scrivono quando spesso la disinformazione non so se russa o meno ma certamente in sintonia con la Russia scrive ma ce lo vedete Putin aggredire il Friuli-Venezia Giulia
Ma forse c'è un dato che vi manca
Che ci manca
Oggi i confini dell'Italia non sono il Friuli e il Trentino Alto Adige Roma sono definiti dai trattati internazionali che abbiamo fissato tale per cui sono le storie la Polonia allora domandatevi
Perché gli estoni e i polacchi ma per altri versi anche i finlandesi su questo sono estremamente preoccupati
E perché facendo gli stessi sacrifici
Che viene ricche vengono richiesti a tutti gli altri incominciano un processo di rafforzamento della propria difesa perché sanno che non possiamo contare più
In modo diciamo come è stato da Eisenhower e per essere precisi in poi su gli Stati Uniti d'America
Questo è ciò che conta per l'Europa oggi
Il resto tutto quello che è il corollario intorno è bellissimo e pieno di retorica sono tanti anni che ne siamo i campioni di retorica in Europa guardate nessuno più di noi
La spacciata ma il punto è se siamo capaci di essere Potenza
Se siamo capaci di essere potenza vuol dire per esempio che non c'andiamo a infilare in un disastro come quello fatto sul settore automotive dove ancora oggi l'Europa dice scusate
Dilazioni amo le multe in tre anni in tre anni
Ma noi stiamo multando i produttori europei perché i cittadini non comprano le auto elettriche su cui loro hanno cambiato le piattaforme
E anzi chi ha comprato oggi un'auto elettrica nel venti per cento dei casi vuole tornare o motore a scoppio
E ancora la discussione assurda sull'indipendenza dal punto di vista dell'Energia attraverso pale eoliche magari messi off-shore A trecento B a trecentoventi euro a megawattora
Quando è del tutto evidente che oggi l'unico paese interamente sicuro d'Europa da questo punto di vista la Francia a meno di non voler riattivare il carbone
Ma tutto questo implica decisioni
Che per definizioni sono impopolari e la mia sensazione signori
è che mentre io condivido larga parte di ciò che questo Governo ha fatto tenendo la barra dritta sull'Ucraina anche secondo me facendo un incontro con Trump che poteva andare molto peggio di come è andato
Però allo stesso tempo vi dico che dal punto di vista di quelle che sono
Che sono i passi necessari per un grande paese europeo che si può sedere con la Germania discutere di come ripensare la protezione dell'Europa e anche chi ci deve essere dentro
Beh io questo non lo vedo
E allora il mio augurio che questo giornale non sia solo un giornale dove si racconti lo spirito alto dei padri fondatori europei perché abbiamo raccontato solo quello fino ad oggi
Ma si racconti
Invece l'appuntamento mancato che si questo i padri fondatori volevano quello con la Comunità europea di difesa perché senza difesa non c'è la sovranità senza difesa non c'è libertà senza difesa non c'è nessuna democrazia che tende oggi contiamo più solo sulle stesse grazie
Grazie Carlo Calenda diamo il benvenuto sul palco ad Andrea minuto professore la sapienza
Buonasera a tutti mi dispiace
Abbassare il livello degli interventi parlare dopo intervento così bello come quello di Calenda ma come tutti gli altri per colpa di Claudio Cerasa la scaletta la fatta Luís io mi sarei messo in un altro punto speravo di parlare almeno dopo Saverio Raimondo invece mi tocca al farlo prima
Allora io solo professore universitario quindi per prima cosa quando mi chiedono di intervenire ad un convegno chiedo ai miei studenti cosa ne pensano di quel tema loro chieste me studenti quand'è
Che vi sentite volo pay e sedicenti duro pay la risposta dei miei studenti che sono tutti nati dopo l'undici settembre del due mila uno
è stata mai
Oppure quando c'è la Champions League e dunque ieri sera per esempio oppure davanti all'Eurovision anzi non davanti la Champions League durante l'inno della Champions League che il vero inno dell'Oropa non dell'inno alla gioia di Beethoven e come sappiamo quello vero è quello che si suona durante le partite
E sono risposte che che secondo me ha possono anche avere senso perché sono due due venti prendiamo soprattutto il caso dell'euro visione
Che hanno costruito in effetti negli ultimi anni un sentimento collettivo di appartenenza europea ora l'Eurovision può farci ridere quanto volete molto trash molto chi c'è però in effetti
Ha fatto qualcosa fatto forse di più di molte direttive europee della cultura ora queste due risposte la Champions League e l'Eurovision hanno un problema
è che sono due eventi fondati sulla competizione non sull'Unione cioè sul prevalere di un Paese europeo su qualcun altro culti fare l'esempio adesso Lucio corsi all'euro visiona che essi che si terrà a tra poco
Pare che diciamo né uno dei padri fondatori dell'Europa abbia detto verso la fine della sua vita ci siamo sbagliati dovevamo cominciare dalla cultura quando abbiamo cominciò quando abbiamo immaginato l'Europa e non dovevamo cominciare dall'economia
Io non so se questo sia vero
Giusto
Probabilmente un po'ha ragione perché prima Calenda parlava di occasioni mancate
Riguardo la difesa un tema serio importante ma credo che anche l'idea di cultura europea sia in parte un'occasione mancata e non perché si spendono pochi soldi per la cultura europea
Si spendono tantissimi soldi però non c'è un sentimento comune di cultura europea non c'è un'etica europea all'Europa molta cultura forse anche troppa cultura ma pochissima etica
Si parla di cultura europea ma non si parla mai di Soft Power europeo che è una cosa di questi tempi forse altrettanto importante l'India a un soft power culturale la Korea è una superpotenza culturale la Cina fa film e serie di fantascienza
Ora
Qualche anno fa pochi anni fa durante il compito è uscito un pezzo sull'Economist forse qualcuno di voi lo ricorderà e in cui si diceva che
Le piattaforme in particolare Netflix insomma tutte le piattaforme
Ci stavano facendo diventare un po'più lo pei perché perché non abbiamo mai visto così tante se europee mia moglie guarda soltanto serie tedesche una volta le sedi tedesche erano Terri che insomma non facevano pensare a una competizione sfrenata con l'immaginazione e l'epica americana
Attraversato Netflix abbiamo cominciato a guardare tantissimi prodotti europei italiani spagnoli prese dalla casa di carta brutti o belli che siano ma c'erano prima non c'erano
Netflix o comunque le piattaforme hanno portato la ferita europea così come le tv commerciali degli ottanta portarono l'America in televisione con l'America che la RAI tenevo un po'in disparte
Io però sono scettico sulla lettura che dava l'economista non credo che diventeremo più europei guardando la casa di carta oleifere tedesche anche perché il brand che sponsorizzano queste serie non è l'Europa a Bruxelles mai Netflix
Quindi torniamo al tema di prima Soft Power europea io spero che se ne parli un po'di più parlare di cultura europea ma parlare anche di quale potrebbe essere il soft power
Europeo concludo con un'altra risposta sempre di un mio studente
Che mi ha detto
Vede professore io proprio non me le immagino
Una scena come quella di flesso poco al padre di Clint Eastwood avete presente i marines che issano la bandiera americane in cui ci rimettono me la sa immaginare con la bandiera europea e io pensavo eh perché non abbiamo una europea e anche perché per fortuna non c'è stato ancora il bisogno ma le dicevano perché la band europee brutta è proprio brutta non mi comunica nulla se la prendeva proprio con la bandiera non con la mancanza di un sentimento etico europeo e venendo qua guardavo forse l'avete visto anche voi il video del candidato dell'estrema destra polacca
Che prende la bandiera europea la butta per terra provata di fuoco Prato ci mette tantissimo riesce a smontarla fa una manovra tutta complicata e mi piace pensare che che aveva lo stesso problema dello studente cioè che se la prende con la bandiera opera solo perché non è abbastanza bella so che non è la sede giusta per dirla ma forse il problema era quello lì grazie a tutti grazie
Grazie grazie ad Andrea Minutes diamo il benvenuto a Tommaso Foti ministro degli affari europei e per il Pian RR ricordiamo i relatori di rispettare il timing dei quattro minuti gli interventi sono ancora tanti grazie
Buonasera a tutti ringrazio Claudio Cerasa all'invito penso di poter dire che in realtà uno dei problemi oggi che all'Europa è quello che da un po'di tempo decide di non decidere
O quando decide decide in un modo
Conto quello che potrebbe essere il buonsenso
Dico decide di non decidere perché abbiamo fatto cinque Consiglio affari generali per parlare dell'allargamento debba ai Balcani occidentali dell'Europa e per cinque volte abbiamo detto e tutto lo stesso schema
Deve raggiungere charter tre deve raggiungere charter due deve raggiungere il cluster uno ma alla fine non si è un lutto decidere se in questo momento è più importante allargare l'Europa ai Balcani oppure meglio fare raggiungere prima ad ogni singolo Paese i cluster
E dorme un problema da poco perché in questo momento il momento di evoluzione geopolitica
Attenzione perché nei Balcani e all'interno dei Balcani qualcuno si può inserire qualche altra nazione si può inserire la Cina può svolgere un suo ruolo
E allora è una decisione politica o è una decisione tecnica quello della rete amento dell'Europa così come
Il volto
Il voto che può impedire con un unico voto di poter proseguire in un cammino è un voto che andava bene quando le ho appena dieci a dodici non oggi
Un diritto di veto di questo tipo blocca fatalmente ogni decisione
è un'attenta considerazione
Ma veramente dobbiamo ancora discutere
Se l'impostazione che è stata data al venditore è un un una posizione chi ha buon senso o è frutto di una follia ideologica
Perché guardate l'alternativa lo sappiamo benissimo tutti o si cambia strada e l'Europa non si devono industrializzato e l'Europa compete
O si mantiene questo tran tran e nel giro di pochi anni l'Europa si riduce ad un buono magari sotto il profilo dell'ospitalità ma giardinetto per anziani
Perché questa è la realtà dei fatti
Allora non possiamo pensare io ho sentito prima
L'onorevole Calenda che giustamente sottolineava la questione della otto morti ma è tutta
Quella politica che falsamente si preoccupa dell'ambiente e in realtà si preoccupa esclusivamente dimettere
Le mamme avanti per impedire qualsiasi progresso della civiltà europea dell'impresa europea di un'Europa che sia competitiva
E aggiungo una considerazione continuiamo a parlare di competitività
Dal settembre che continuiamo a girare attorno al termine competitività
Ma la competitività è un problema di una bussola pone il problema di dire veramente cosa ci vuol fare per lei prese per riuscire a recuperare un gap che vorrei ricordarlo ad esempio sui cinque
Qualcosa di drammatico rispetto a quella che la competizione cinese
è una volontà nostra precisa quella di dire l'Europa deve tornare ad essere un Europa produttiva industriale certo l'Europa che tiene presente il problema delle emissioni ma non può essere un Europa che dice di voler arrivare al due mila cinquanta a inizio
Il vero e in compenso non riesce ad imporre a degli altri competitori
Con l'Europa non solo di diminuire le emissioni
Ma di non aumentarla
Perché mentre noi abbiamo diminuito del trenta per cento tra il due mila e ventidue mila ventitré ad emissioni del CO due per il ventitré per cento
La Cina le aumentate del duecentottanta per cento
Allora
C'è un equilibrio in questa situazione
E quindi l'Europa decide ma ritenere al centro della sua azione la burocrazia ma di mettere al centro della sua azione la politica anche come arte di mediazione ma anche come arte di decisione
Diversamente
Rimaniamo se mi ad una immagine dell'Europa non ha un corpo dell'Europa
I padri fondatori dell'Europa le decisioni di Aldo prese coraggiose controcorrente potevano sembrare visionario allora ma oggi se continuiamo a galleggiare tra cosa si fa o cosa si potrebbe fare
Dove ad una decisione si arriverà magari con qualche uscita strategica dal volto
Per poi dopo cinque minuti sconfessare la decisione che è stata assunta e quindi rimettere in gioco tutto e non si fa strada allora la politica di difesa è una politica seria
Voglio dire
Lo dico sinceramente rear view è stato un errore sotto il profilo veramente comunicativo perché è chiaro che se uno va a casa dice
Da oggi armiamo la casa tutti in Iran del matto dice questo dato porta quattro fucili e due pistole se uno dice da oggi difendiamo la nostra proprietà magari mette
Due porte blindate
Quattro in inferiate alle finestre penso che nessuno abbia qualcosa da dire ma il problema della difesa non è solo un problema di armi
E e vorrei capire qualcuno si sta accorgendo della battaglia ibrida per non dire era guerra ibrida che si sta scatenando
E che investe aggredisce l'Europa in un modo frontale e non c'è una risposta complessiva dell'Europa
Terzo ogni singolo Stato cerca di mettere a fuoco una sua politica di difesa ma non c'è stata ancora una scelta comune allora se Dori
E concludo vogliamo anche superare quello che ho sentito dire prima cioè dei giovani che si rapporta dall'Europa
In un modo molto labile dobbiamo anche aggiungere una cosa in me
Che i giovani non sono più quelli molto probabilmente
Della mia classe detta quando giovani facevamo molte battaglie politiche oggi di battaglie politiche ahimè se ne fanno poche e se ne fanno anche diciamo molto più sotto il profilo magari cadere maschi che bel corteo colorato ma poi delle idee che si esprimono poco ci si ricorda
E c'è un calo di tensione è evidente anche sotto il profilo della passione politica
Però è chiaro che se l'Europa si presenta solo come un burocrate
Che magari produce qualche centinaio di chilometri di norme da pubblicare sulla Gazzetta Ufficiale ma non va al cuore di quello che il sentimento dell'opinione pubblica
Perché noi abbiamo avuto un mo'un momento di grande unità quando hai mai dobbiamo dirlo l'Europa era divisa
Politicamente e geograficamente divisa gran parte dell'Europa occidentale aveva fatto massa critica
Finito quel momento di tensione
La politica ha iniziato a reiterare sì andate avanti con burocrazia su burocrazia Subbuteo sia con scelte
Fatte per racconta a per accontentare la pancia di pochi nel silenzio di molti ecco io penso che oggi l'Europa debba voltare pagina
Assumere delle decisioni anche impopolari perché non possiamo pensare che su alcune decisioni si possa dall'inizio avere consenso però io ho votato tonto
All'abolizione del nucleare in Italia che allora era soltanto una molitoria la nel mille novecentottantasette
Successo cioè mobili
Oggi abbiamo ancora le stesse posizioni contro il nucleare
E sul confine del Piemonte la Francia ha messo
Molte più centrali nucleari e di quanto potesse essere vicino alla centrale di Chernobyl e allora che cosa significa
Che noi decidiamo una politica energetica che poi è la politica
Di libertà di una nazione perché le Nazioni non sono libere se non hanno autonomia energetica di una fase in cui il consumo di energia sarà destinato totalmente argomentare
E la cosa facciamo
Pensiamo veramente di poter continuare a procrastinare nei termini della decisione
No io penso che si debba avere il coraggio magari anche di perdere le elezioni in cui alcuni casi ma di aver dato un'idea
Di paese di nazione un'idea di contenente piuttosto che voleva vivacchiare alla giornata e finirà per perdere poi la competitività del Paese e la competitità del nostro continente grazie
Ringraziamo il ministro diamo il benvenuto a Franco Locatelli
Professore di pediatria all'Università Cattolica
Grazie buonasera a tutti grazie in particolare al Claudio Cerasa per l'invito parlare di l'Europa che vorrei in una prospettiva sanitaria
A intrinsecamente al rischio di una declinazione di quelle che potremmo definire le buone IP le grandi intenzioni
Le aspirazioni fors'anche interpretabili io leggibili in un'ottica direi ingenua però permettetemi la stessa di provare a fissare alcuni punti con voi il prima di essi
Io vorrei un'Europa in cui tutte le persone possano avere accesso ai trattamenti terapeutici di cui necessitano
In maniera coperta come accade fortunatamente nel nostro Paese da un SSIS da un servizio sanitario pubblico ancora è un Europa in cui le aspettative di vita non differiscono in funzione
Delle possibilità economiche delle persone
Vorrei un Europa in cui e lo dico da pediatra sapete che io mi occupo in particolare
Di patologia un colmato logica dove tutti i bambini e dal nostro continente possano vere la stessa probabilità di guarire fare
Dove la mortalità perinatale non differisca come ancora accade va detto a chiarissime tinte anche nel nostro Paese
In funzione dell'area territoriale e in funzione di quella che la
Nascita
Il l'origine di questi bambini e credo che lo sappiate tutti presenti al che
I bambini che nascono da coppie di genitori extracomunitari hanno un rischio di mortalità perinatale che apriva stretta Red volte
E questo per me è un dato che artiglia le quiescenza è quella della rischia di morire di bambini che nascono da coppie di genitori italiani
E io credo che parlare di Europa vuol dire sostanzialmente abbia sempre in testa quella che
A mio personale avviso rappresenta una formidabile la stella polare affluire prese avvio sì l'articolo trentadue della nostra Costituzione
Che letteralmente mi permetto di ricordare recita che la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo
E interesse della collettività garantendo cure gratuiti agli indigenti io credo che queste sia un messaggio a cui tutta l'Europa dovrebbe
In buona parte
Associarsi e soprattutto prendere appunto con la stella forate un'Europa in cui anche la capacità di rispondere alle emergenze sanitarie sia condivisa
Ripensate solo un attimo al tema della dalla disponibilità di Baccini non vi fosse stato il Joint procurement
Promosso peraltro proprio dall'Italia nel due mila venti si sarebbe scatenata una guerra per accaparrarsi Braccini e la capacità di rispondere in maniera collettiva è in questa prospettiva assolutamente fondamentale così come è fondamentale
E omogeneizzare l'approccio per la conduzione delle sperimentazioni cliniche che sono esattamente il motore che fa progredire la ricerca di ambiente Cat e prime è stato citato come possibile un ulteriore piano di sviluppo la capacità di richiamare in Europa degli scienziati
Chiera non migrati la famosa il famoso ritorno dei cervelli io respingo mucchi lo oltre e direi che stante la scala valoriale il principi etici già prima già ricordati precedentemente dell'Europa credo che questo sia anche un'occasione imperdibile per approvare
A non sonore chiamare
Cervelli formanti visti da noi ma anche per offrire opportunità Ascenzi alti sì in altri contesti politici non si trovano più a loro agio grazie
Grazie al dottor Locatelli diamo il benvenuto al sindaco di Roma Roberto Gualtieri
Anche grazie buonasera ho alcuni spunti e che cerchiamo di rispettare
In quattro minuti poi vediamo se
Allora io penso che l'Europa che vogliamo o meglio un'Europa capace di affrontare le sfide così complesse del nostro tempo deve innanzitutto a vere
L'Europa e il discorso sull'Europa perché poi l'Europa siamo noi diciamo così
Una maggiore fiducia in se stessa è una maggiore consapevolezza di cosa resa effettivamente perché spesso nel discorso sull'Europa si corre il rischio sempre di uno scarto enorme tra diciamo da una dimensione ideale è una dimensione della realtà e delle possibilità concrete che è anche frutto di una proiezione sull'Europa di una diciamo Concert concetti e visioni che ha attengono più alla dimensione tradizionale è stata al Nazionale della politica che non e questo degenera poi la frustrazione perché allora l'Europa non è e la si confronta con uno stato d'Europa non è uno stato e non è destinato a diventare uno Stato
Nazionale in un periodo molto Preve di tempo ma ciò non significa che questa originalissima costruzione di una unione di cittadini e di Stati di nazioni non sia nelle condizioni per affrontare le sfide del nostro tempo e anzi per alcune di queste sfide non disponga di risorse persino superiori
A coloro i quali pensano di poter dominare mondo proiettando una tradizionale idea di Potenza che poi alla prova dei fatti spesso come dire va a sbattere
Ecco assai più di quanto discorsi di chi la propugna sembrerebbero
All'utero o promette
E quindi per prima cosa bisogna sapere che cos'è l'Europa l'Europa è una costruzione originale è una costruzione unica
E dentro la quale la funzione la logica della componente statale nazionale della sua costituirsi è centrale e non potrà mai venir meno
L'Europa è quella cosa che consente anche se funziona bene anche alla dimensione è stata nazionale della politica di esercitare bene la propria funzione se l'Europa funziona
E gli Stati nazionali possono fare quello che chiedeva Locatelli cioè assicurare una sanità
Nazionale universale ed efficiente ma questo a sua volta richiede che la componente è stata nazionale faccia la sua parte compiano scelte allocative distributive che non possiamo pensare possano diciamo essere trasferite in una cabina stanza dei bottoni di Bruxelles che decide il livello delle aliquote i bilanci nazionali amministra la sanità eccetera eccetera ma e quindi questa specifica costruzione
Anche da un punto di vista della sua costituzione democratica del tutto originale in cui c'è una legittimazione diretta dei cittadini c'è una legittimazione degli Stati
Cioè assai più di quanto non si pensi già un sistema di decisione a maggioranza perché la procedura legislativa ordinare la maggioranza qualificata si applica per la stragrande maggioranza delle decisioni quindi e mentre l'eliminazione totale dell'unanimità richiederebbe un processo molto complesso di riforma dei trattati a loro volta che richiederebbe una comunità e quindi non appare realistica forse qualche passerella qualche passaggio la procedura Giscard ordinaria si può realizzare ma
Diciamo io non penso ecco che credo che l'Europa abbia dimostrato durante colpite che l'Europa che c'è oggi
Non sia nelle condizioni di dare delle risposte molto solide alle sfide che abbiamo e quindi non è importante immaginare l'Europa di dopodomani
Ma importante soprattutto capire che cosa l'Europa di oggi può fare avendo anche un po'di fiducia e consapevolezza nella solidità
Della sua capacità inedita attraverso anche un sistema di regolazione del mercato interno così potente una studiosa l'ha chiamato da basse le fette poco Haute euro degli Europe Luca Ward in realtà la capacità regolatoria del mercato interno e la sua cosa di proiettare le sue regole all'esterno è anche un fattore di peso financo geopolitico se a veramente un senso questa espressione quindi l'Europa se vuole contare affrontare queste sfide gigantesche di oggi l'autonomia strategica la guerra la pace
Ambiente le immigrazioni deve innanzitutto sapere che cos'è e fare leva sui suoi non immaginare di acquisire di di di riassetto di un'altra tipologia istituzionale che non è nelle condizioni ma che sapendo che sia se non sono pochi il primo è la potenza
La potenza del proprio mercato interno che deve essere ovviamente regolata gestita utilizzata anche con una visione politica tra l'altro il mercato interno
E quello investe il quale la la con la dimensione democratica e della codici non è più compiuta ed effettivamente un sistema di regole che vengono definite dagli Stati e dei cittadini
In codecisione a maggioranza con una forte capacità di incidere sugli equilibri mondiali
Nelle scelte che si prendono nella regolazione dell'intelligenza artificiale del Copyright degli accordi commerciali e quindi deve usare potentemente questa leva e deve anche rafforzare la sua integrazione
L'altra componente essenziale è la sua moneta che si è rivelata molto potente adesso la vera cosa deve decidere Europa e di andare avanti sull'euro digitale
Se l'Europa farà Lello digitale disporrà
Di una pool molto significativo rispetto a una tendenza preoccupante invece alla privatizzazione della digitalizzazione delle monete in quali l'attuale presidente inseguiti cioè a Monza dando prove piuttosto anche impressionanti ecco diciamo così ecco da questo punto di vista è uno digitale una cosa concreta tribale fare delle cose adesso attuative è stato fatto tantissimo e naturalmente questa macchina che il mercato interno europeo e la sua moneta
Devono disporre però io penso di fronte a diciamo la sfida di di altre idee di neo mercantili fisiche che io penso saranno molto meno efficace capaci di reggere la sfida dei fatti come già si vede ma che comunque sono in campo deve rafforzare il suo motore interno di sviluppo
Questo lo si fa attraverso l'integrazione del mercato delle merci vedente grande capitali la famosa capital market Chiuri attraverso la costruzione di una rete di accordi commerciali globali con altre e giurisdizioni ma anche rafforzando
La dimensione interna della sua capacità di esprimere domanda e di esprimere dinamismo produttivo quindi da questo punto di vista anche qui più che immaginare scenari immaginifici ma assai poco realisti noi abbiamo la prova di quello che l'Europa ha saputo fare di fronte a a attratta dirigenti senza nessuna riforma dei trattati
Durante il comico quando ha sviluppato con una semplice decisione all'unanimità e con tanta maggioranza qualificata ma con l'iniziativa della Commissione col sostegno di alcuni Stati membri che si remano tutti dalla stessa parte
Non c'è piccolo Stato che può reggere a prescindere da quale che sia la procedura di volta in volta necessaria ha dimostrato che una capacità di emissione di titoli
Piuttosto significativa per sostenere progetti comuni è già realizzabile già oggi sarebbe possibile una decisione del Consiglio europeo quell'rollover dei titoli che via via andranno a scadenza di circa ottocento sei miliardi espressa da qui al ventisei sono immessi nel nei giorni cioè io che scadono da qui agli anni cinquanta e che potrebbero essere rinnovati già comunque esso potenziando diciamo così la capacità di politica economica di politica industriale di scelte sugli ambiti fondamentali che sono quelli naturalmente cui si discute
Così tanto in questi giorni quindi costruire rafforzare una la la possibilità che oggi esistono di io perpetua trovo singolare che si contemporaneamente si dica che il tema della difesa comune la più grande sfida esistenziale che l'Europa ma ha incontrato e poi non si è neanche capaci di fare quello che si è fatto durante il comizio
è una contraddizione talmente evidente si pensa che si possa affrontare semplicemente spostando con un ride però in mente di quello che già oggi esultano quindi questo rafforza a forzare il suo mercato e rafforza la sua capacità
Egemonica del sistema di regole di accordi intorno a questo potenziare il motore interno della domanda per un robusto Pillar che deve essere anche
Non solo di autonomia strategica ma anche di integrazione sociale cioè qui mio non posso che concludere su quello che poi nella mia attuale funzione quello che abbiamo appena chiesto all'Europa come quindici sindaci abbiamo parlato col presidente Sances parleremo con tutti i governi chiediamo che nel pilastro sociale europeo
La dimensione delle politiche per la casa e per l'abitare che significa mobilità del lavoro significa Rizzo diseguaglianze significa capacità di attrazione di integrazione anche di forza lavoro e di cittadini perché l'Europa un tema demografico grande una casa sia a riceva almeno la stessa attenzione la stessa importanza di quella che hanno altri ambiti su cui così tanto
Si discute quindi io penso che l'Europa sessi ecco il sapere di cosa l'Europa e e di come non può non lavorare fianco a fianco con i suoi Stati membri può fare moltissimo forse un po'meno di autoflagellazione sull'Europa
Che è troppo burocratica che troppo
Inetta che troppo imbelle ma anche un po'più di autostima diciamo così non non guasterebbe visto che poi fronte adesso vedremo come finisce questo negoziato sui dazi o sono molto meno catastrofista
Gli altri credo che una robusta dose di autostima ma anche
Una realistica ma pur sempre ambiziosa capacità di prendere le decisioni che si possono e si devono prendere oggi
Certo consentirebbe all'Europa in realtà di stare a testa alta in questo scenario globale non immaginando sì di trasformarsi in uno stato ma dimostrando che questo originale modello di unione di cittadini e di Stati nella sua così resilienza e capacità di di di di di governare tanti aspetti importanti e di aiutare gli Stati a fare meglio loro parte può in realtà esercitare un ruolo forse superiore a quelli che molti pensano immagine ma grazie
Grazie al Sindaco Gualtieri diamo il benvenuto ad Antonella Polimeni re Tricia dell'università la sapienza
Buonasera grazie per questo invito doppi auguri allora al direttore c'era visto che ci è stato ricordato il genetliaco bene allora l'Europa che vorrei Roma che vorrei
Sicuramente un'Europa del sapere no un'Europa in cui la cooperazione scientifica
Si è implementata e sì e in cui si sia una responsabilità che condivisione Europa in cui certamente università centri di ricerca
Possano svolgerà un ruolo sempre più strategico non solo nella direzione della formazione delle ovviamente le future generazioni ma anche l'introduzione di conoscenza
Nella promozione della ricerca scientifica in una e nella direzione di un'innovazione che sia responsabile una un'Europa che quindi si impegni sempre di più perché a proposito di autoflagellazione ma citate appena dal sindaco
In realtà si sono gli strumenti e uno è stato citato in uno degli interventi e mi ha preceduto perché dell'ottantasette certamente il il programma Erasmus fondato peraltro da un italiano da una leva da una laureata Sapienza voglio anche sottolineare Sofia Corradi
La quale peraltro ne abbiamo appena conferito un dottorato di ricerca no no honoris causa ma esiste lo spazio europeo della della ricerca con programmi d'investimento importante Lorenzo Europe strumenti e ampiamente utilizzati così come lo sono le azioni Maria solo da Oscar fiori i bandi del consiglio europea della ricerca Ilievski che peraltro sono tutti i modelli virtuosi Fini che sostengono i ricercatori e dunque tutta quella ricerca di frontiera dell'eccellenza scientifica valorizzano il talento e promuovono soprattutto la libertà accademica
Allora in questo progetto di Europa ripeto universitario università devono essere protagoniste attive
Perché attraverso questo strumento sì promuove l'inclusione sociale si promuove la sostenibilità
In senso più ampio
L'Europa quindi che vorrei l'Europa del sapere qual è quella che assolutamente non vorrei è un Oropa che si dimentica quindi dei giovani che disinveste sulla conoscenza anche in termini di sommatoria
Un Oropa che non pone quindi al centro le nuove generazioni
E impermeabile a un dialogo incapace di ascoltare quelle che sono le esigenze delle appunto delle delle nuove generazioni
Certamente non non dobbiamo ripetere enfatizzare troppo il tema della burocrazia ma certamente un'Europa troppo burocratica
Che tratta per esempio la conoscenza come un costo e non come un investimento è un'Europa che sicuramente si allontana dai ride sui principi fondativi
Il un'ultima considerazione vado a chiudere
Sarebbe veramente un grande errore per legare le sorti del mondo del sapere e della della conoscenza scientifica solamente a dei programmi di finanziamento straordinario fuori dall'ordinario certamente il piano nazionale riprese resilienza
Ha funzionato come indizi in mano ma in questo tema del sostegno alla la di istruzione superiore e la ricerca scientifica con un un Programma strutturale non straordinario quindi credo che sia Dante auspicare nel prossimo futuro grazie ancora auguri
Grazie per Trichet Polimeni diamo il benvenuto a Micol bambini giorno lista del foglio
Buonasera grazie per essere venuti a festeggiare la nascita del foglio europeo prima di tratteggiare assieme a voi lineamenti dell'Europa che vorrei dell'Europa che vorremmo dimostrò una foto la foto che apparirà avverte è stata scattata Akerson nel novembre del due mila ventidue
La città Jefferson aveva vissuto nove minuti di occupazione credo che arriverà a breve la foto
Ecco la città di Cassano aveva appena vissuto nove mesi di occupazione era stata la prima grande città ad essere occupata dei russi
Che avevano s'erano andati oltre la penisola di Crimea quindi raggiungendo rapidamente molte delle città del Sud ma persone erano arrivati immediatamente
I russi si ritirarono quindi dopo questi nove mesi i cittadini ucraini riuscirono fuori andarono per le strade tirarono fuori la bandiera dell'Ucraina
La bandiera che avevano tenuto nascosta per nove mesi perché possedere teneva una bandiera Ue europea quando sente Roeder Ucraina quando sei in territorio occupato
è è un crimine
E quindi la tirano fuori ecco finalmente potete vedere la foto tirarono fuori la bandiera dell'Ucraina
Alcuni decisero di cucina dalle con quello che avevano con dei drappi gialli e dei traffici loschi andarono un po'ad addobbare la loro città che in nove mesi era diventato una città fantasma
Qualcuno in questa piazza che si chiama Piazza della Libertà pensa di mettere davanti all'edificio del municipio
Anche la bandiera dell'unione europea
Con un messaggio questo anche un po'per rispondere agli allievi di Andrea Minguzzi perché quella bandiera lì vuol dire molto vuol dire qualcosa
Mi viene sempre in mente la frase che mi disse una ragazza ucraina che aveva fatto parte della rivoluzione e della dignità che era stata negli alle proteste di piazza Indipendenza chi a fine due mila tredici due mila quattordici che mi disse noi ucraini siamo forse l'unico popolo che muore con una mano la sua bandiera la bandiera dell'Ucraina
E nell'altra mano la bandiera dell'Unione Europea ecco gli ucraini continuano a combattere a vivere a morire in questo modo con le due bandiere nelle loro nelle loro mani
Oggi person è libera è una città molto pericolosa perché obiettivo di molti missili droni che vengono lanciati dal territorio russo oppure dal territorio occupato materie il la città di persone e libera ma la Regione
Di cui persone capoluogo che si chiama persone come la città la ragione delle persone e in parte ancora occupata dalla Russia
Quindi se ci sono si trova davanti affacciata ha un fronte un fronte che non vuol dire soltanto un sistema complesso di trincee in cui si confrontano in cui lottano i soldati un fronte che invece vuol dire è un confine un confine spesso
Un confine di fuoco che segna tutta la differenza che c'è tra libertà e oppressione
Per cui quando persone che ha conosciuto l'oppressione Papon sotto di nuovo la libertà
Sente dire che per avere un accordo di pace allora bisogna accedere interamente tutti e cinque i territori ecco adesso anche abitanti di persona raccontano e ricordano ancora una volta la perdita della libertà perché se la ricordano bene
Quella quell'oppressione queste resistenze a questi tre anni di lotta e di resistenza dell'Ucraina hanno accumulato ovviamente tutta una serie di di simboli tra questi c'è la bandiera dell'Ucraina cioè il tridente che il simbolo nazionale il tris sub c'è la bandiera dell'Unione Europea
Ma mi capita spesso parlando con gli ucraini
Di sentire che per loro il singolo dell'Unione europea quella bandiera di cui parlavamo prima e per cui molti giovani in Italia si chiedono cosa vuol dire ecco esattamente al significato un po'diverso rispetto a quello che ha per noi
Vuol dire sì Democrazia vuol dire certo stato di diritto vuol dire libertà
Ma vuol dire anche e soprattutto difesa di quella libertà lottare per la sicurezza di quella libertà
Dall'Ucraina è partita una scorsa enorme che tutti gli europei devono sentire perché perché ecco come gli U come gli ucraini forse nessuno sa cosa vuol dire veramente lottare per la libertà ecco voglio concludere dicendo che ecco per me l'Europa che vorrei è un Europa pronta disposta coraggiosa a fare di tutto per la sicurezza della propria libertà
Grazie
La fusione con il bambino dopo il benvenuto cosa per loro il mondo comico
Salve si buonasera buonasera tutti ci tengo anche a ringrazia il direttore Cerasa perché l'hanno fatto tutti e io ho di fronte alla piaggeria l'inchino sempre per qui e avevo capito che alla Camera di Commercio questo incontro e quindi sono andato all'Eur prima
E poi sono arrivato qui quindi io attraversato l'Europa
Quest'oggi per essere qui con voi e guardandola dal finestrino di un taxi acqueo lasciato mille cinquecento euro fondamentalmente devo dire è un continente bellissimo quello in cui viviamo
Ma proprio in queste ore in cui siamo noi qui riuniti proprio qui nel cuore dell'Europa si stanno tenendo delle lezioni molto importanti in Europa e cioè il conclave lo sapete ecco rispetto al quale non tutti sanno che il conclave tra l'altro la prima forma di elezione al mondo quindi noi tutti Dom democrazie abbiamo tratto dal contrari l'idea far votare delle persone
Ora non hanno come dire un un collegio elettorale particolarmente ristretto noi non abbiamo insomma un po'più largo non poté sono che loro i cardinali sono gli unici ad avere il potere elettivo
Ma la consuetudine di eleggere un cardinale papà è appunto soltanto una consuetudine
In realtà per essere Papa bisogna rispettare soltanto tre criteri
E cioè essere maschi
Battezzati
E celibi
Ed è proprio per questo per la per queste tre caratteristiche alle quali io rispondo perché o sono maschio battezzato e celibe
Che come sanno i lettori del foglio io mi sono candidato al Soglio pontificio al grido di sono Saverio sono maschio sono celibe sono battezzato ora citato che mentali e di una candidatura da outsider ma ho ragione di credere ci siano dei cardinali all'interno che mi voteranno sicuramente il cardinale che ha svuotato il mini bar a Santa Marta avrete letto sui giornali sicuramente mi voterà
Non so se avete letto di quel cardinale che gli piace giocare a tennis ma non perdere quindi quando nel match si mette male a ha dato ordine al suo assistente di venirla chiamare per dirgli c'è una telefonata importante come si dice ha avuto la chiamata ecco anche quel quarto il cardinale sono certo mi voterà e non so se avete letto di quel cardinale che della del Burkina Faso che nato mille novecentoquarantacinque non sapeva quando era sempre fissato il suo compleanno a gennaio
Il che significherebbe che avrebbe adesso ottant'anni quindi non potrebbe votare quindi la scorsa settimana ha spostato il suo compleanno da gennaio a dicembre così ancora settantanove anni e può votare anche quel cardinale sono certo voterà per me sono già tre voti e sono certo che nel segreto della Cappella Sistina si lavorerà per farmi vincere questo conclave ora una cosa che mi sento di promettere motivo per cui sto tirando fuori questo argomento qui questa sera e che con me
Il Vaticano entrerà ufficialmente in Europa perché la città il Vaticano non è
Membro dell'unione europea una delle prime cose che farò sarà far aderire pienamente il Vaticano all'Unione europea diventerà uno degli Stati membri così all'interno del programma rear mio Europa potremmo schierare anche le guardie svizzere che sarebbero un corpo militare molto importante per la difesa dei confini europei
E ha un'altra cosa a cui tengo molto e l'impegno che io mi prendo con i cittadini europei credenti e non credenti è il motivo per cui ho portato qui quest'oggi e ne darò firma di fronte a voi
A
Un nuovo contratto con gli europei
Non sono italiani europei dei nuovi patti
Lateranensi di cui vi dò lettura e vi darò firma Patti lateranensi tra Saverio Raimondo nato a Roma il venti gennaio del mille novecentottantaquattro e libera di Forza papa questo il movimento
Che ho creato in questi giorni e i cittadini europei di buona volontà si conviene si stipula quanto segue
Saverio Raimondo nel caso di una vittoria elettorale al prossimo conclave si impegna
In qualità di pontefice a realizzare durante il suo pontificato i seguenti cinque obiettivi primo
Abbattimento della pressione fiscale come con l'assegnazione dell'otto per mille alla Chiesa cattolica ai cittadini europei con redditi inferiori ai cento mila euro annui noi Chiesa prendiamo l'otto per mille e poi lo diamo a chi sta sotto i cento mila euro annui e poi ancora con l'esenzione dal limone di tutte le abitazioni e fabbricati grazie al riconoscimento di luogo di culto
Per ogni edificio in Italia senza distinzione i capi categoria catastale avete sentito bene la vostra casa risulterà grazie al mio Pontificato
Luogo di culto del resto la casa è sacra
Quindi tutto in Italia sarà luogo di culto secondo punto attuazione del piano per il perdono dei peccati che prevede tra l'altro l'introduzione nelle città del vescovo di quartiere
Con l'obiettivo di una forte riduzione del numero dei peccati rispetto agli attuali tre milioni e e con questi peccati ma io ve li farò perdonare e poi
Innalzamento delle pensioni minime dando loro i cestini con le elemosine che vengono raccolte la domenica in chiesa finalmente daremo le elemosine resta le pensioni minime abbiamo sempre dato l'elemosina ecco nome anche come Chiesa ci impegneremo in questo e poi ancora
Dimezzamento dell'attuale tasso di disoccupazione con la creazione di almeno un milione di posti di lavoro come Sacristani e campanari
Quinto punto apertura dei cantieri previsti dal piano per le grandi chiese e comprendente campanili sagrati navate centrali e laterali cupole oratorio via Crucis a tre corsie su tutto il territorio europeo nonché la costruzione di una chiesa sullo stretto
Inoltre per sostenere dare impulso all'occupazione europea verrà chiesto alle industrie europee la produzione di nuove papà mobili nonché la creazione fabbricazione di un Papa segnale e di una papà caverna così da completare il kit
Nel caso in cui al termine di questo pontificato almeno quattro su cinque di questi traguardi non fossero stati raggiunti Saverio Raimondo si impegna formalmente a bruciare all'inferno in sede Salerio
Raimondo firmato nuovo fatto lateranense Cogliate appelli Pace e bene che Dio ti benedica grazie
Lo ha preso per il mondo dopo il benvenuto Giulio a compiere il giornalista del Foglio
Ciao buonasera a tutti per collegarmi a Saverio Raimondo sono tra i primi trenta secondi del mio intervento per dire vi vedete piuttosto che mi sentite valide forza
No elevata sono qui per parlarvi di a quanto è cambiata la sicurezza europea e quanta a contribuito quanto ha contribuito a cambiare a anche le regole di ingaggio europee
Degli ultimi cinque sei anni pensiamo a tre esempi
Incombenti due minuti senta tre esempi velocissimi nel due mila venti subito prima dell'inizio nel due mila ventidue subito grande iniziò l'invasione su larga scala dell'Ucraina
In Lituania un piccolissimo paese debba dei baltici si decide improvvisamente di aprire un ufficio di rappresentanza di Taipei chiamandolo non di Taipei ma chiamandolo di Tai Wan
E questa diciamo questa Zardo linguistico contribuisce ho diciamo determina alla rottura definitiva dei rapporti tra Pechino e la Lituania è stato un momento etico per per l'Europa perché è stato l'esatto momento in cui la Lituania deciso di mettersi contro diciamo di di di avere due avversari strategici che erano appunto la Russia e la Cina
E nello stesso tempo è stato il momento in cui l'Europa ha scoperto cosa fosse la coercizione economica
Parte di quello che di cui parlava anche il ministro prima parte di una guerra idrica che abbiamo imparato a conoscere diciamo solo recentemente arrivato Trump e l'abbiamo scoperta diciamo più concretamente ma la coercizione economiche realtà è stata parte della politica estera cinese
Per un sacco di tempo poi andando diciamo un po'indietro nel tampone domina venti perfino Alitalia ha scoperto un pazzo della guerra ibrida cinese con la disinformazione che arrivava dalla Cina per via del cori da un certo punto tutti sociale erano pieni di cinesi ed italiani che cantavano l'inno cinese su Twitter erano tutti i video falsi
Ma anche lì a un certo punto qualcuno ha detto Heyman anche i cinesi sanno fare disinformazione fino a poco tempo fa erano solo i russi a farla
E poi arriviamo che recentemente al Domina ventidue quando il nostro giornale diciamo è stato uno dei primi a livello internazionale a scoprire l'esistenza di stazioni di polizia cinese virtuali
Ma anche sul nostro territorio stazioni che servivano e contribuivano alla sicurezza e la comunità cinese ma che in realtà insomma facevano ordine pubblico vero e proprio facevano uso il passato perché secondo diciamo al governo sono sparite ma non sappiamo esattamente sono sparite sul serio
Tutto fa parte di un progetto cinese che è sempre quello sempre lo stesso quello di minare le fondamenta dell'Europa dividerla creare il caos anche una disinformazione tutto è cambiato è diventato più caotico non c'è più una realtà alternativa ce la realtà del caos l'Europa ha capito l'ha capito in questi ultimi anni insomma questa è l'Europa che vorrei grazie a tutti
Dopo il terremoto abbiamo Michieletto registrata dal proprio ricordiamo che ci sono ancora una decina di interventi invitiamo i nostri relatori aspra nei tempi grosse
Buonasera a tutti quindi in quattro minuti vi racconto due storie io sono un regista di teatro
Per rispondere a questa domanda l'Europa deporre la prima storia parte da Voltaire Voltaire è uno dei padri di questa Europa non l'illuminismo mille settecento i cardini di quella che chiamiamo poi democrazie tutte le parole che usiamo per descrivere l'Europa
E lui scrive un testo teatrale che se io oggi andassi non so al Teatro Argentino al Teatro dell'Opera per proporlo non me lo farebbero fare mitria proprio questo testo non si può fare
E il testo che ha scritto Voltaire si chiama il fanatismo ossia Maometto il profeta quindi pensate voi se sul cartellone dell'Argentina ci fosse il titolo il fanatismo ossia momento il profeta non lo farebbero non si può fare oggi un testo così cosa fa Voltaire si scaglia contro l'integralismo religioso ma lo fa in maniera accudita da vero intellettuale dedica il testo poi a un Papa e anche i lettori più acuti del suo tempo capivano che quello che mi stava facendo non era come di un'accusa all'Islam solamente era un'accusa forte all'integralismo islamico ha già nel Settecento ma lo fa rivolto a tutta la Chiesa
E per sgombrare poi la campo da da da qualsiasi dubbio qualche anno dopo scrive un altro testo che si chiama l'ingenuo
Che è un racconto dove un un giovane uomo che viene dalla dei paesi del del Nuovo Mondo arriva in Europa deve essere battezzato e con la scusa di questo battesimo vuol per riesce a raccontare tutta l'ipocrisia religiosa della Chiesa quindi è proprio come dire la figura di un vero intellettuale cioè che non fa sconti a nessuno non prende le parti di nessuno se non quelle di un pensiero libero e autentico
Per cui per rispondere alla domanda su quale l'Europa che io vorrei io vorrei un'Europa in cui non c'è posto per il fanatismo di qualsiasi tipo perché il fanatismo e quello che ha distrutto l'Europa nel secolo scorso
E il fanatismo va bene per le cose semplici va bene ieri sera appunto qualcuno l'ha già detto ma la Champions League lì va bene il fanatismo nel senso che ci sono due squadre due casacche un arbitro e semplice facile prendere le parti
Bah in una società complessa in una democrazia complessa
Come sono le curve demografiche europea non ci deve essere spazio per il fanatismo e questo è anche quello che un po'non mi piace dell'atteggiamento americano è il fatto che trovo che questo fanatismo sia vecchio sia qualche cosa che non rappresenta più
Un modo di pensare intelligente e moderno il fanatismo e qualche cosa che sardi intolleranza
E di sottomissione invece l'Europa che vorrei è un Europa intelligente e moderna e che non ha spazio per questo tipo di atteggiamenti grazie buona serata a tutti
Grazie diamo il benvenuto a Pietro Valsecchi imprenditore
Insomma ci fosse Renzi credimi mi seduce
Bene grazie
Intanto auguri al mio amico Ceresa che questa sera il suo compleanno l'ombrello festeggeremo sicuramente vorremmo ringraziare anche mesto triste perché ha sostenuto questa iniziativa perché è un grande visionario
E quindi questo traguardo un programma molto importante
Noi col cinema io un piccolo aneddoto un mese e mezzo fa ho lanciato un appello apre un cinema a Roma con mille euro
Hanno risposto molto Cineas esposto molte persone
E mi ha chiamato il sindaco ieri interessantissimo questo mio Progetto e mi ha proposto cima pollo avevo visto gli assessori e questa iniziativa prenderà corpo e quello sarà il primo a Chicago europeo quindi saremo da Roma
è importante la distribuzione del cinema in Europa importante che l'arte arrivi in Europa ho apprezzato molto l'intervento di Cristina Mazzantini
Però devo anche dire che l'arte deve fare molto il Governo italiano ministeri italiano deve fare molto per l'arte perché molti artisti italiani sono completamente abbandonati a se stessi provo per questa legge assurda che dopo i settant'anni non si possono esportare
Penso a campielli che tra poco sarà dimenticato penso al cagnaccio penso a Bondi tono mesto scontato ma penso a tantissime Oppi insomma se ne sono tantissimi artisti
E quando vado nelle case in Francia o in Inghilterra un o a Berlino e quando trovo uno uno opera italiana mi emoziono tanto perché esiste ma non capisco per quale ragione non si faccia un passaporto europeo dell'arte
Che importa a un cittadino se un quadro sta a casa mia a Roma sostare casa di un mio amico a Parigi nulla l'importante è che abbia un passaporto siamo pieni di opere d'arte negli scantinati
Apriamoci al mondo faremo duro pulita Priamo di Moneta unica di commercio di un un giornale il preziosissimo oggi un foglio che sul quale mi auguro che esista proprio una rubrica dedicata all'arte italiana lanciò italiano per fare un grande dibattito europeo
Io da sempre mi batto per fare uncino europeo che cosa vuol dire il cinema più locale e più europeo
Quindi mi auguro che un film fatto da noi italiani
Non portoni e quando apro il giornale mattino non vedo solo Milano Bolzano e Palermo ma vedo anche Parigi ST Atene cioè creare una rete fondamentale del suo Europa in modo tale che questi cinquecento milioni
Di fatturato più o meno hanno che facevo italiano di cui quasi l'ottantacinque per cento viene vaporizzato perché tutto il board Custer
Sì forse raddoppiare ed è importante anche staccarsi da piattaforme le persone sono fondamentale non è chiusa Amato e tutti ad altre forme che condividono con noi il nostro lavoro ma noi siamo diventati ormai delle persone che la borgata pone io sono cresciuto quaranta di fa come produttore e come imprenditore
Decidendo da solo diffide dovevo fare e rischiando in prima persona
E quindi mi auguro che questo sistema se riuscissimo di nuovo aprire delle sale in tutta Europa
Ritorni l'esercizio del produttore e sicuramente anche i contenuti dei nostri autori sarebbero diversi perché inizia l'anno a pensare a un cinema si locale ma chi si possano tormente vedere emozionarci anche in Europa se pensiamo che in Europa ci sono ventiquattro idiomi
Forse il tempo sta per finire scusate il sono brevissimo e insieme a un linguaggio che sale perché racconta storie tradizioni
E soprattutto noi siamo portati ai emozionare il pubblico quando c'è un'emozione tutto si avvolge intorno a voi quindi che cosa è più bello dell'arte della musica che ci coinvolge molti italiani francesi inglesi non ha non era stato la musica può essere fatto ovunque ed è di tutti e anche il cinema e l'arte ho prestato molto tutti gli interventi sul regime anche solo di talento che parla di difesa io penso che la miglior difesa oggi in Europa sia cultura
La cultura più grande presa i la cultura il dialogo
Quando noi pensiamo di aprire delle star ciotola fa anche in periferia creiamo degli scudi culturali importantissimo non esiste la polizia i carabinieri che intervengono no era cultura che si pratica gli assassini delinquenti va quindi viva l'arte di una cultura e viva il giornale del foglio mi auguro che e sicuramente ospiterà i nostri interventi quindi vive il foglio europeo e dico l'Europa dico tutti voi grazie
Grazie grazie Pietro Valsecchi diamo il benvenuto a Pierpaolo limone rettore dell'Università telematica precluso ricordiamo i relatori che gli interventi sono ancora un po'sono con la decina stare nei tempi grazie
Buonasera grazie per l'invito io sono uno psicologo che negli ultimi venticinque anni ha cercato di studiare praticamente è sempre la stessa cosa ho cercato di capire in che modo gli essere umani apprendono gli ambienti digitali
E le ho provate veramente tutte ho provato a fare apprendere attraverso i videogiochi attraverso i laboratori virtuali attraverso l'intelligenza artificiale e se volete la sintesi di venticinque anni di lavoro su come le persone apprendono vi posso dire che si apprende in qualsiasi contesto anzi nonostante qualsiasi ambiente
Quello che caratterizza un buon apprendimento e soprattutto la qualità del docente il docente che e l'anima dei meccanismi di di apprendimento di tra università dentro la scuola
Il problema è che però noi riusciamo a costruire percorsi di apprendimento in Italia per corsi di formazione
Che funzionano per un certo gruppo di persone perché funzionano per persone che sono abituate a utilizzare questa dinamica che quella della lezione frontale ma lasciano fuori una enorme quantità di
Di studenti
Noi in Italia abbiamo solo il tredici per cento di laureati nella fascia che va dai quarantacinque ai sessanta anni abbiamo appena il trenta per cento di laureati
Nella fascia tra i diciotto e i trent'anni
Mentre in Europa cioè il quaranta quarantatré per cento di laureato questo è un fallimento del sistema dell'istruzione italiana e
Ed i medici sono i rimedi sono dietro l'angolo
Bisogna avere la capacità di innovare in Italia non si innova nella formazione per due motivi uno perché siamo molto Vito atti a questo modello di formazione e cento una qualcuna consuetudine a questo stesso modello che dura da centinaia di anni perché si è pensato ad un'aula medievale non è molto diverso dalla dinamica
Di formazione che stiamo vedendo oggi qui c'è qualcuno che parla ed altre persone che ascoltano
Il secondo motivo che più radicale perché tipicamente italiano e il sistema di di regole di burocrazia che accompagna l'università che sta riducendo la capacità d'innovazione dei nostri atenei
Le università sono in un pantano incapaci di innovare perché le regole che abbiamo in Italia sono regolari
Troppo rigido troppo vincolanti
Quindi se devo fare se devo guardare all'Europa immaginare un'Europa che vorrei porre un Europa una visione chiara rispetto all'università con del con poche regole precise capaci di farle rispettare e con la capacità di liberarci di quelle condizioni stringenti normative che ci impediscono di essere creativi con i nostri atenei un'ultima battuta nel mondo ci sono duecentocinquanta milioni di studenti universitari negli ultimi vent'anni questi studenti si sono raddoppiati in Italia sono rimasti uguali quindi abbiamo mantenuto la stessa popolazione di studenti
Sono rimasti fuori dalle università italiane milioni di potenziali studenti universitari a me non hanno avuto la capacità di andare all'estero innovare come potrebbero su un sistema di regole che impedisce all'università di essere creative come potrebbero saprebbero fare meno regole più visione grazie
Grazie diamo il benvenuto Lorenzo Casini rettore Lucca
In un disco sono tre e non quattro c'avete rotto un minuto per
In un discorso a quanto pare la prima frase è sempre la più difficile
Lo scriveva Wislawa Szymborska e cominciò allora da qui da una difficoltà condivisa da noi tutti ma anche da una convinzione semplice
Ossia che parlare di Europa significa parlare Dinoi Dini quello che stiamo lo ha ricordato prima che il sindaco Gualtieri e ma soprattutto anche di quello che potremmo diventare io vi parlerò di Europa nella cultura nella ricerca come mi ha chiesto il direttore Cerasa che saluto ringrazio per l'invito e aggiungo gli auguri di compleanno
L'Europa che vorrei poggia su tre immagini su tre concetti chiave la prima immagine è un'Europa giovane perché non c'è e non esiste Oropa senza Erasmus senza mobilità e senza la libertà di iniziare un percorso va ricordato prima alla rete dice Polimeni dal mille novecentottantasette quando è nato il programma Erasmus oltre tredici milioni di persone
Hanno in partecipato al programma è come se l'intera popolazione della Svezia e mezza Grecia si fossero messi in cammino per studiare e conoscere capire oggi il Budget del programma ha raggiunto la cifra record di ventisei miliardi di euro ma basta tutto questo
Ovviamente no
Serve di più serve un Erasmus anche per chi lavora per chi fa ricerca per chi forma
Serve un'Europa giovane per costruire il futuro serve soprattutto un'Europa che sappia imparare dalle generazioni più giovani che a volte sono proprio quelle che più di altre ci ricordano che cosa vuol dire essere davvero europei
La seconda immagine è quella di un'Europa interdisciplinare
Le grandi transizioni non si possono trattare con una sua disciplina con un solo sapere eppure i programmi formativi oggi curano di slogan a di pillole di interno multipla anzi disciplina Rita
E non offrono tuttavia davvero la l'insegnamento di leggere la complessità come risolvere questo disallineamento
Un esempio positivo viene dal patrimonio culturale perché lì si può partire da una formazione solida in un dominio come l'archeologia la storia dell'arte
E poi contaminare la con altre scienze altre discipline scelte in base al profilo che si intende formare
Ma questa contaminazione può e deve avvenire partendo da casi reali da problemi concreti e non dati veritieri astratte
Quindi l'Europa che vorrei dovrebbe costruire collegamenti tra saperi non silos disciplinari
E dovrebbe valorizzare le scienze umane e non nascondere le in fondo a dei bandi ed ecco qui la terza immagine l'immagine di un'Europa cannocchiale
Riprendo quest'immagine da Carlo Ginzburg lo storico per cui le scienze umane ci danno un cannocchiale per leggere il mondo da vicino e da lontano
E danno profondità anche alle scienze dure danno con la profondità di sguardo senza la quale si cammina nel buio ecco un'Europa cannocchiale investe in cultura come i riti ed energie
Perché solo così si può costruire un futuro e vengo rapidamente all'Europa che non vorrei anche qui sono tre immagini tre no
No a un'Europa in cui il mercato va sopra la cultura perché oggi gli aiuti di Stato sono limitati anche nella cultura e nella ricerca per paura di falsare la concorrenza ma non è peggio falsare il futuro
E no anche a un'Europa dove ci sono più regole che diritti per un artista oggi o per un ricercatore muoversi alla fine un percorso a ostacoli fatto di burocrazia di riconoscimenti a metà di norme contraddittorie
Le leggi nazionali ormai quasi la metà provengono da Brussel ma non abbiamo creato un labirinto giuridico più che in Europa dei diritti e il terzo
E ultimo no no all'Europa della paura l'Europa della paura dove la paura è la paura dei tagli la paura che porta i tagli ai fondi alla cultura perché non ha un effetto economico immediato o alla ricerca perché non dà risultati certi
Ebbene non si può vedere la cultura come un costo va vista come un capitale Tito dicendo qual è l'Europa che sogno è un Europa che costruisce ponti tra idee
è un'Europa che non chiede solo quanto costa ma anche che cosa ci insegna ma soprattutto è un Europa in cui il passaporto più potente non è quello economico ma è quello della conoscenza
Grazie
Grazie diamo il benvenuto longevo mostro Muzzi per l'ospedale Bambino Gesù
Cast semidistrutto anch'io questa mattina opzione ringrazio
Anch'io il dottor Cerasaro diktat fu standard per l'invito soltanto alcuni pensieri cresce
Molto molto Flash io sono non colloca pediatra e lavora all'ospedale Bambino Gesù di Roma e come oncologa pediatra l'Europa che vorrei lei immagino a quattro livelli lei immagino con un'attenzione particolare ai bambini malati non soltanto perché come abbiamo sentito prima dal professor Locatelli c'è una disparità di pure nei diversi paesi europei
I mi azzarderei a dire nelle diverse regioni italiane ma c'è una disparità anche di diagnosi che un momento fondamentale
Per l'inquadramento di questi pazienti e per poter offrire loro tutte le più di le più innovative i più innovativi trattamenti parlo di questo perché purtroppo un esame biologico su un pezzo tumorale attualmente costa ottocento mille euro
Quindi ci sono degli ospedali che possono permetterselo
Delibere nazioni che possono permetterselo e delle nazioni non soltanto le nazioni in guerra che non possono permetterselo una corretta diagnosi è fondamentale per un corretto trattamento
Penso alle famiglie ogni giorno noi abbiamo a che fare con delle famiglie che piombano in questo dramma della patologia oncoematologia pediatrica i genitori perdono il lavoro oppure sono costretti a lavorare
Cercando di stare quanto più possibile vicino ai loro figli
Vorrei un'Europa che nelle sue politiche sociali abbia delle politiche per la famiglia
Anche per le famiglie soprattutto per le famiglie in difficoltà
Il terzo pensiero va alla ricerca alla ricerca perché bisogna vedere le malattie anche le malattie rare come un'opportunità
Una persona che si ammala non è una statistica è una vita non si può quantificare in rapporto a quanto quella malattia e incidente una vita valore di persone e anche investire su farmaci per pochi pazienti deve essere inteso come un diritto per tutti e quindi vorrei un Europa che investisse su questo e l'ultimo pensiero va ai ricercatori e ai medici
E ai giovani vorrei un'Europa che riconoscersi del potenziale del dei propri medici dei propri ricercatori che investisse sui giovani e che arrivasse tramite noi a costruire dei ponti di solidarietà che magari vanno oltre le politiche o che arrivino anche oltre a rispetto a quanto possano fare le polizze politiche perché non ci si salva da soli e quindi nell'Europa che vorrei ci salviamo tutti insieme grazie
Proprio contro mostro Nuzzi già molto è venuto sul palco Michel Martone Giusva pure giusto l'Università la Sapienza di Roma
Velocissimo l'Europa l'Europa che vorrebbero perché mi piace quella che ha descritto che le valse che quella che ho descritto
Piazza Intini quella nella quale viviamo con la quale diamo tutti i giorni quella che ci fa sentire Europa e sappiamo esattamente di che cosa si parla le loro che non mi piace
Quella che vorrebbe regolare l'ora nella quale viviamo quella che la vorrebbe burocratizzare quelle tutto sommato che per paura di scegliere per paura di essere divisiva si riempie nelle parole vuote che ne vediamo nelle armerie di testi legislativi
Le parole della legge Europa sono diventate per lo più parole senza senso si occupano di cose
Delle cose più disparate età però quando arriva un argomento che realmente interessa si perdono vi faccio due esempi per essere proprio proprio stringato diritto del lavoro materia del diritto del lavoro ne abbiamo il Trattato di Lisbona che si occupa di quasi tutto orari ferie Gin mi via degli aspetti se le condizioni di lavoro
Abbiamo il pilastro europea dei diritti sociali che contiene ben venti principi che dovrebbero ispirare la legislazione dei singoli Paesi
Sono tutti solamente affermazione di principio nessuna valore cogente c'è un solo principio che c'ha valore cogente l'articolo centocinquantatré del terzo sul funzionamento dell'Unione Europea che dice che l'Unione europea non si può interessare di salari libertà sindacale e diritto di sciopero le tre condizioni le uniche tre condizioni che realmente interessa lavoratori mi pesi difficoltà e così in Europa possono entrare Paesi che alla fine pratico la differenze salariali che complicano da morire
La convivenza e la creazione di una cultura comune pensate che nella stessa America c'è un salario minimo legale
Lo si vuole fissare basso benissimo sì anche più basso ma almeno abbiamo ricordi il coraggio di conoscere qual è la condizione minima che noi accettiamo all'interno di un continente che aspira ad essere tale
Lo dico in un altro modo anche perché diversamente alla fine noi che sappiamo chi siamo sappiamo qual è la nostra cultura sappiamo da dove veniamo
Alla fine ci ritroviamo magari a dover convivere per ammettere con i paesi che non riconoscono quelli che per me sono diventate le regole basilari
Della convivenza e lo vediamo benissimo sul greto inquietante hanno parlato faccio un secondo esempio e vado alla chiusura promessa accordi di cercare stare
In due minuti se possibile
A livello europeo ogni anno esce il rapporto sulle competenze digitali Piero Pia maschile agenda l'anno scorso due mila ventitré era l'anno delle competenze nessuno abbiamo euro fa un do la fondazione di Dublino sulle condizioni europee abbiamo lo Stato che elabora abbiamo la più grande economia
Tutto sommato per dimensione
Al mondo in nessuno è ancora in grado di dare ai nostri ragazzi ai nostri studenti ai nostri genitori una risposta semplice quali sono le competenze che vale la pena studiare nei prossimi cinque anni
Quelle sarebbero parole
Piene di senso possono essere poche perché bassa indicarle in maniera dirette ma possono essere altamente significativa come quelle che sono sicuro riempiranno le pagine del foglio europeo dove spero che presto si parlerà dei lavori del futuro grazie
Grazie Michel Martone dopo il benvenuto sul palco Giuseppe De Filippi giornalista ordinario su riforme
Allora prova a dare un po'chiedo di foglie stiamo interviene di ottimismo in replica però che ha appena detto Michelle certamente sì ci sono tutti problemi che tu elencato anche grotteschi in certi casi però c'è un piccolo elemento che vorrei segnalare e che ci fa sperare qualcosa che sta succedendo in realtà da qualche anno o per una maggiore politicizzazione del dibattito sull'Europa e anche delle decisioni che vengono prese dalle varie istituzioni europee ed ai Parlamenti nazionali dei governi nazionali
In relazione all'Europa questa politicizzazione sta avanzando in modo strisciante l'ultimo segnale ce l'abbiamo avuto con quello strambo voto tedesco nobile della fiducia
Hammers giustamente il foglio oggi lo mette in copertina perché verze uno che vuole trasformare che vuole rivoluzionare addirittura l'Europa è chiaro che in un Parlamento quando arriva uno che vuole rivoluzionare un po'di brivido c'è magari momento di paura
Hanno fatto quell'agitare la Weimar di di qualche ora poi son tornati in un Parlamento moderno e hanno votato la fiducia a un governo che si ripromette di trasformare l'Agena la Germania e insieme ad essa di trasformare l'Europa allora questo è un segnale molto importante la positività di questo di questa trasformazione dobbiamo saperla cogliere la le istituzioni europee erano state relegate in uno spazio di decisione sottratto alla politica allora è chiaro che quando le la commissione specialmente doveva decidere in un modo sostanzialmente apolitico si buttavano i tecnicismi tecnicismi
A volte appunto come dicevo prima grotteschi è chiaro che se tu non puoi mettere forza politica nei due decisioni e diventi un grande produttore di obblighi di compliance perché quella e l'unica cosa che può fare ed è l'unica cosa che ti dà in un certo senso sicurezza
Allora adesso stiamo vedendo un processo che sta rovesciando tutto questo le ultime elezioni europee
In parte lo hanno mostrato la attuare la seconda Commissione fondarla gli anni è sicuramente diversa dalla precedente e a un altro tono la Germania che si vuole di armare lo fa in un contesto di fatto storicamente di cambiamento straordinario ma in un contesto di coordinamento europeo però fa vedere che ci si può muovere da soli
Prendendo iniziativa in un ristretto numero di paesi ma continuando ad agire in un ambito europeo questa credo che sarà la questo credo che sarà lo schema dei prossimi anni e su questo l'Italia chiamata a a darsi da fare diciamo così perché il piano Draghi ci dice che c'è la possibilità di fare una politica industriale intelligente attiva bisogna muoversi anche a livello di Paese sia smontato tutto in Europa c'è un momento di grande confusione e quindi al momento di straordinarie opportunità il foglio ci farà divertire e ci darà un'agenda
Di di di lavoro fattivo con questa sua nuove iniziative grazie
Proprio dopo il benvenuto a Vittorio Emanuele Parsi professore d'università cattolico
No scusa notevole l'ultimo intervento Paolo Peduzzi la mostra deceduto il prescelto il foglio Buttiglione
Curatrice del foglio europeo
Grazie per aver resistito fino adesso grazie per tutte le idee Cassano avvenne molte questa sera riempiranno il foglio europea o per i prossimi cento numeri
Questo fargli europeo primo numero che avete in mano quello che ovviamente noi
Pensiamo dell'Europa l'Europa come l'Europa come la vorremmo ci sono delle firme internazionali per Recchia illa sono il nostro rifugio le nostre fonti dove andiamo a orientarci per capire questa Europa ci sono ovviamente le si chiede e le firme del foglio che sono l'arresto rossa essenziale per tutto quello che facciamo in questo giornale e ci sono le nostre convinzioni sull'Europa due in particolare l'Europa come quelli di legge no
Penso che siamo fortunati a essere europei
E mi piacerebbe che ne avessimo
CONSAP
Consapevole anche
Consapevolezza anche qua è che e non soltanto quando andiamo a Tierra o a Tiblisi dove ci sono dei popoli che combattono per entrare in questa Europa operai che fossimo anche in queste capitali occidentali così a convinti dell'Europa
E poi l'Europa come Scelta non mi piace raccontare l'Europa stritolata tra le grandi potenze come se fosse una rimasuglio mi piace l'Europa che viene scelta perché sa attirare idee calienti e popoli questo è quello che racconteremo se fargli europeo queste faglie europeo vi ringrazio farà strada
Ringrazio la prossima estate con voi c'è un ultimo intervento in video per il senatore Matteo Renzi
L'Europa che voglio all'Europa degli Stati Uniti d'Europa nell'Europa del sogno dell'orizzonte di pace dopo secoli di guerra civile
Ma il programma dell'innovazione tu inventa che dà spazio alle start-up che accetta la sfida dello spazio in quella della blue economy che ragiona sulla Grandes scommessa del futuro della medicina della medicina personalizzata che non ha paura dell'intelligenza artificiale
In una toga delle banche radici noi abbiamo nelle nostre cattedrali la radice il il tronco sul quale poggiare il futuro dell'Europa
E però oggi abbiamo abbiamo visto un'Europa totalmente diversa burocratica algida addormentata probabili grind il teorizza il principio del Tanakh c'è in giro ma non in modo concreto perché perché le regole di Ursula von der L'Aia hanno portato paradossalmente le aziende a trasferirsi dall'Europa al Sud-Est asiatico dove inquinano di più
E noi ci siamo tenuti in casa e l'impoverimento del ceto medio e la disoccupazione dell'occupazione di bassa qualità
Non mi piace l'Europa che affronta temi delicati come la difesa con lo spirito di sembra essere cresciuto con Risiko ribello sulla scommessa sulla difesa europea non è quella di un piano studiato in quattro e quattr'otto da Ursula von der leit ma il sogno di De Gasperi
Quello del mille novecentocinquantuno a Strasburgo quello del mille centocinquantuno a Londra
E poi il sogno di De Gasperi
Bloccarlo certo dai francesi oggi la riscoperta della difesa europea non può essere semplicemente un messaggio come quello ha cominciato circondate dobbiamo armarci ma deve essere una scommessa diversa Gallo in cultura un euro in difesa come abbiamo detto come Governo italiano dopo il Batacchio Anna
Nel due mila e quindici con la legge di bilancio del due mila e sedici vale a dire investire nella nostra sicurezza delle tecnologie nella capacità di garantire le armi e un esercito europeo ma contemporaneamente farlo bene
Difendendo investendo anche sui nostri valori sul sociale sulla cultura non sono due cose in contraddizione in chi le mette contro non si rende conto che soltanto garantendo la sicurezza si possono vivere i valori e viceversa
E per i nostri valori che combattiamo ecco su tutti questi temi la sintetizzo così io sogno un'Europa che non sia un Europa fatta di luoghi comuni di frasi fa di persone che vivono la polemica sul day by day per questo motivo i Dalla Riva scelto quest'anno di avere come nella propria tessera
L'immagine di Alcide De Gasperi l'immagine dell'Europa il ricordando il grande Schumacher le radici del pensiero avvicinandosi il nove maggio del pensiero del contributo del pensiero cattolico democratico all'Europa il penso di poter dire di dover dire
Che l'Europa come vogliamo tiene insieme i valori e la concretezza però per farlo
Per favore meno
Slogan e più capacità di
Avere un progetto per il futuro quindi non era un progetto per il futuro Ursula von der Leyen
C'ha portato su una battaglia di retroguardia
Ecco anche sul tema del riarmo anche sul tema dell'innovazione anche sul tema dell'intelligibile dell'intelligenza artificiale cerchiamo di essere un pochino più capaci non soltanto di fare dell'Europa il luogo del domani anche di
Fare delle battaglie che ci permettano di creare posti di lavoro e non soltanto inutili discussioni sui soci