Piero Craveri. Gli studi storici, l'impegno politico, la vita nelle istituzioni - seconda ed ultima giornata

A questa seconda giornata di convegno di riflessioni di testimonianze
Su questa grande figura di storico di uomo pubblico di amministratore di
Saggio e sapido accompagnatore della vita delle istituzioni ecco della vita delle istituzioni della vita di questa città della vita di questo Paese
Oggi diciamo ieri ci sono state una serie di testimonianze c'è stata tutta la parte relativa agli studi storici con molti allievi molti allievi di di Piero stato una cosa assolutamente interessante oggi abbiamo l'impegno politico questa sessione e quella dell'impegno politico con testimonianze estremamente importanti studiosi estremamente importanti
Vanno Taviani Massimo Teodori Giorgio la Malfa che purtroppo credo non riuscirà a raggiungerci Giorgio Benvenuto figura storica del del sindacato interno italiano un vero e proprio pezzo di storia
Presente nella nostra storia attuale Maurizio Griffo il tutto preceduto dall'amico
Carlo
Nico dell'istituzione amico di Piero e quindi sono ben lieto di come dire di dare da spinta iniziale di questa giornata è proseguita poi con la vita nelle situazioni preceduto dal dall'amico anche lui Orazio Abbamonte
Presidente
Dell'Istituto italiano per gli studi storici erbacce materie Teresa vero e poi
Gli asili dell'Istituto degli studi storici una sede di testimonianze anche di affetto come quello di Michela finito Luigi gemiti Cambria nello Barbara Jatta Andrea Romano insomma tutto questo tutte queste figure diverse
Studiosi di storia istituzioni istituzioni fondate situazioni vissute presenza nella vita pubblica allievi
Ecco tutto questo dall'idea dei diciamo della grande umanità sempre diciamo Copi come dire
Una cultura che è presente diciamo nelle istituzioni portandosi dietro il peso dalla cultura una delle cose che Piero mi ha insegnato e chi ieri non ho detto occorre mi ha fatto su cui mi ha fatto riflettere e che nel governo delle istituzioni
Ebbene avere alle spalle una visione
Non sempre assistiamo a questo ma diciamo nel governo delle istituzioni averi abbia spalle una visione avete una grande cultura è qualcosa che come dire aiuta in maniera molto importante se noi oggi come istituzione solo Orsola siamo qui
In buona salute felici della nostra libertà lo dobbiamo anche al fatto che c'è stato con noi Piero e che alle spalle ritiro c'è una grande cultura
Prego presidente Bonomi grazie
Grazie direttore grazie caro Lucio
Il rettore dirige governa
Questo meraviglioso
Questa meravigliosa università e questo meraviglioso luogo
Con polso fermo
Con grande
Attenzione
Ha il a custodire
Un luogo straordinario di eccezionale valore storico e artistico
Io sulla mia competenza sarebbe quella di coordinare come infatti si dice presiede rende sono però
La competenza molto
Diciamo limitata per il si tratta di dare la parola guardare gli orari e
Quindi insomma
Da qualche anno sarà un robot a
Nel volgere questa funzione prendi io
Proprio perché non sono ancora un robot
Non posso certo limitarmi
A questo
Perché
Non posso non ricordare
Nemmeno un amico carissimo
Ho difficoltà anche ricordarlo perché prevale
Il rimpianto di avere perso interlocutore carissimo ma anche
Di straordinari
L'intelligenza cultura
Un amico vero
Ci siamo conosciuti
Tanto tanto tempo fa
Quasi mezzo secolo fa praticamente alla fine degli anni settanta
E da allora
Il rapporto è stato assiduo frequente
Continuo
Non posso dimenticare
L'inizio delle letture fondante delle sue telefonate facciamo solo un cadavere
Non diceva mai Piero
E quindi insomma
Devo confessare di essere un po'
Emozionato
Un intelletto vivace
Una curiosità
Delle cose che reali che lo circondavano
Aveva piacere di conoscere le cose della città parlando con i tassisti per esempio
E quindi quando magari arrivava a casa mia
A parlare a chiacchierare
Kassai che mi ha detto questo tassista che poi mi conosce perché lui era uno che viaggiava praticamente sempre in taxi
Ne ha detto questo questo e questo matto che pensi ma davvero
Per chi si occupava della città
Però era anche molto divertente molto ironico
Con lui si poteva lente parlare di tutto
Senza nessun tipo di
Diremo ora
Gli piaceva mangiare
Bene vera bene
Fumare il suo toscano che poi era anche il mio volte io offriva Luís Luino offriva a me
Gli piacevano anche le belle donne
Scusa Cinzia ma voglio dire non altra parte tu stessa cara Cinzia sei una testimonianza
Ed ecco no no unico tu sei una testimonianza del fatto che piacessero le belle donne
Era però selettivo della valutazione delle persone
Rigoroso nella
E poteva essere spietato
Nei confronti di
Di fronte alle scemenze di qualcuno poteva essere respinta
Odiava gli inetti i furbi i corrotti
Gli affaristi
Anche perché non era
Non è che sapesse curare granché bene gli affari
Odiava la burocrazia dei procedimenti burocratici avere a che fare con quell'ufficio quell'auto blu
Insomma era una persona
Complessa come si dice in genere
Sesso e noi non dobbiamo occuparci
Dobbiamo occuparci solo del proprio il Craveri politico
Però
Già ieri
Si è visto come è difficile distinguere lo storico dal politico perché a mio apparire quindi ci son tanti storici
Lo storico non può non essere anche politico
E il politico guai se non è uno storico
Guai se non conosce
La storia
Del resto lo vediamo
Attualmente
Forse non mi vi amo una delle stagioni politiche più felici
E l'ignoranza
Prevale
E questo non ce lo possiamo nascondere
Non si tratta di avere posizioni
Indipendentemente da tutto
Quindi non è il caso di ripetere cose che ieri con grande competenza hanno detto Stefano De Luca etano Quagliariello
Però
Io
Non posso non ricordare
Parlando appunto del Craveri politico
Che il nostro incontro è avvenuto
Dicevo verso la fine degli anni Settanta
Mentre io mi occupavo
Del lavoro del pubblico impiego nel lavoro e nella sede del sindacato nel pubblico impiego
E lui aveva pubblicato poco prima io ho pubblicato nel settantotto uno un libro col molino gli oppure aveva pubblicato un libro appunto sulle istituzioni sul potere risolvere
E quindi è su questo che noi ci siamo
Incontrati abbiamo molto parlato
Ed era una stagione irripetibile
Perché aveva la stagione
Dopo nel mille novecentosettanta
La legge trecento dello Statuto dei diritti dei lavoratori
Che è una legge che
Come si diceva allora
Aveva fatto entrare
I diritti costituzionali nelle fabbriche
Perché punto
In precedenza
Si diceva che
I diritti costituzionali si fermavano al cancello la fabbrica
Con lo Statuto dei lavoratori sotto un'altra Cova
Lo Statuto dei lavoratori è stata una legge che ha assegnato a mio parere
La più importante rivoluzione culturale
Degli anni settanta
Perché anche il divorzio le altre
Son venute un po'dal fatto che i lavoratori avevano
Con lo Stato Attraverso grazie allo Statuto dei lavoratori acquisito una coscienza civile tale
Da poter
Tra virgolette partecipare ma nel senso civile
Non soltanto economico
E quindi Craveri in questo
Era
Queste cose un interlocutore eccezionale
Sapeva
Benissimo anche perché
Era stato già
Vicino alla UIL voi oggi qui abbiamo
Giorgio Benvenuto che era
Segretario generale della UIL
Un rigore entrato nella storia del sindacalismo italiano
La presenza
Importante
Quindi
E lui era
Una persona che aveva però è anche il senso della misura
Cioè non era uno che per giudizialmente difendeva i lavoratori sagome
Fanatico fondamentalista no no
Era uno che sapeva anche
Conosceva l'equilibrio
Delle posizioni
Non a caso era stato che
La commissione della Confindustria
E a
Pensava però
Questa iniziativa di allora era Ministro Brodolini
E Gino Giugni maestro
Anche mio un po'maestro anche mio
Era
Capo dell'ufficio legislativo di Brodolini è quello che ha scritto la legge trecento del mille novecentosettanta scritto lo Statuto dei diritti dei lavoratori
Ha scritto molto bene
A se i legislatori di oggi
Desidero una guardata
Ad alcune leggi fondamentali della Repubblica che nonostante emanante in negli anni
Per Santer settanta
Quindi ripeto
Era una persona Piero
Io penso che fosse il classico Libre L'Abate si diceva
Liberale dovrebbero
Liberando una aperto al sociale
E questo si manifestava in tutte le sue i suoi impegni anche appunto politici
è stato consigliere la regione Campania
Per molto tempo
E un giorno mi chiede di firmare ti devo davamo la proposta guarda non ma non si guadagna niente anzi lo dico prima
Dico ma però devo nominare un nuovo rappresentante
Nel comitato di controllo della informazione delle delle delle delle televisioni degli regionale locale voi partecipare nove in fondo
Il presidente farà Raffaello Franchini che un filosofo
In una certa Raffaello Franchini era un filosofo no vedo che tu fai
Come
Ecco appunto
Appunto era un crociano questo stavo dicendo adesso no siccome ti ho visto un po'perplessa come per dire ma chi hanno no allora ho sbagliato io scusa ho guardato male
No no io guardo un po'nelle perché sennò non è la reazione di chi ascolta pure importante ai fini di indire insomma di non dire tante sciocchezze oppure di non di non sfociare troppo le persone
Ed è stato diciamo un personaggio anche quando è stato più consigliere regionale che ha fatto molte cose importanti
Ci teneva l'ambiente
Ai beni culturali AMBUR punto i beni culturali e ambientali insomma
Nella tradizione poi della famiglia Kruscev pratica perché
Tutte le figlie di Benedetto Croce uno dedite a questo tipo di
A cavallo questa attenzione fondamentale
Bene io potrei con i ricordi andare molto al di là potrei dire tante altre cose
Però adesso devo
Per
Mi devo fermare devo diventare quel famoso robot il cui
Si diceva un attimo fa
E quindi passerei subito la parola
Al
Professor Maurizio Griffo
Che si può dire un po'allievo no di Piero
Posso dirlo anch'
Storico contemporaneo
Piccoli Piero aveva molta stima
Quando si parlava si diceva generale hanno Maurizio Griffo la persona giusta da Prada
Prego Maurizio evidenzia minuti a partire dalle dieci meno dieci Leo Messi
Vi dico sinceramente siccome sono un robot ormai sarò inflessibile perché il robot
E poco umano
Prego grazie ringrazio che ingrandirono suor Orsola per l'invito
Ringrazio per l'invito del solo Orsola questa bella occasione di ricordare biro
è il titolo dell'intervento un'aria di famiglia da Pannunzio a Pannella contiene
Sia pure espressa in forma ellittica il giudizio che andrò a formulare sul rapporto di Craveri con la vicenda radicati
Un rapporto che definirei originario questo questo si può dire non dico proprio ossia Bussi inerenza con me come diceva video pesi risulterebbe insomma questa espressione probabilmente anacronistica ma
Consustanziale alla sua vicenda biografica
C'è da intendere
Come una parte costitutiva della sua vicenda biografica ovviamente dire questo non significa
Che rapporto originario non abbiano svolgimento che non abbiano svolgimento al siccome però Eva spiegare aveva anche uno svolgimento
Esaurita questa premessa
Per evitare che questo intervento si risolva a voi in una semplice ricordo personale proviamo allargare la prospettiva cercando di citare qualche documento o più esattamente un documento è una testimonianza facciamola distinzione tecnicamente quello che citerò un documento e ci però voi anche una testimonianza
Entrambi assai significativi per definire quelle ha detto l'aria di famiglia nell'aria di famiglia
Il primo è una lettera con una lettera del nove febbraio mille novecentocinquantasette
Di Carlo Antoni allora is Benzoni
O più esattamente scelta dei Benzoni una Lo Bello al dollaro le mani libanese
Che aveva sposato un diplomatico italiano
In questa lettera Antone Antony dice
Virgolette alle mie lezioni ho il piacere di vedere tra i miei scolari assiduo e attento il nostro Alberto e si tratta evidentemente di Alberto Benzoni il figlio di Loris che poi sarebbe stato dirigente del partito socialista nel vicesindaco di Roma con l'aggiunta argano con le giunte già per poi aggiungere un altro mio dirigente scolaro
Un altro mio diligente scolaro è il figlio di Elena Craveri
Tempi
Questa vicenda ci fornisce lo scorso un quadro di quel momento
Piero si era iscritto molto giovane al partito socialista e appare ovvio che stesse convenzioni a queste a queste elezioni
Un'altra cosa da livelli era iscritta a giurisprudenza
Ma nelle migliori tradizioni dell'università seguiva il corso di Carlo Antoni alle tre
Alda D'altra parte ricordiamo Giustino Fortunato dopo essere laureato seguire i famosi corsi di Francesco De Santis ad università qui di Napoli per esempio
Non so dire però se l'idea di seguire i corsi di Andoni fosse sua pose derivasse da un altro suggerimento familiari
In ogni caso Carlo Antoni era una delle grandi firme del Mondo di Pannunzio
Oltre a essere il più acuto fosse interprete del pensiero di Benedetto Croce in quella in quella stagione
E era anche
Un membro attivo da Montpellier Rin society quindi per far capire il retroterra che sempre più articolato
La presenza di Piera quelle lezioni quindici da una indicazione sull'orizzonte politica intellettuale in cui muoveva i primi passi perché all'epoca aveva diciannove anni su questo nel prosegue la lettera Antony svolge considerazioni in tema di politica estera che ci danno un quadro al momento storico
è uno spaccato delle vuol dire D Antoni che sul mondo scriveva in genere di argomenti culturali e dei miei interessante pure dava un'occhiata queste rispondendo probabilmente a una osservazione della Benzoni svolta forse una precedente lettera Alboni osserva il libro di Küstrin nelle lettere al marchese di così sulla Russia
è giustamente famosa e dire che i nostri intellettuali tra virgolette in Moravia i Carlo Levi si ostinano ad ammettere ad ammirare il popolo russo
Leopoldo Piccardi poi colpito da infarto ha sentito il dovere di insegne elisir insorge la difesa di Nasser
Pensiamo proprio nella dopo la crisi di Suez diciamo
Ricorda che agli americani tocca quello che a suo tempo era capitato agli inglesi allora quando ci fu la stacco comunista alla Grecia
L'accusarono di imperialismo a motivo del loro intervento adesso sono loro e che estromessi gli inglesi in Egitto e in Medio Oriente sono costretti a programmarla lotti pensionato
Per poi concludere prima o dopo bisognerà liquidare l'asse perché non è pensabile che la vita dell'Europa fa sia fatta dipende da un cialtrone ed ai suoi capricci questo il giudizio di Antonio quindi è questo il quadro che questa e cambiamo anche il tipo di di relazioni di suggestioni che veniva dal PD secondo documento è una testimonianza quindi non è un una cosa obiettivo ma una diseguaglianza di Piero pesa molti anni dagli avvenimenti è tuttavia importante perché anche questo trasmette ben altre mosse nel tempo
è un ricordo di Vittorio De Caprariis che Piero ha svolto in un convegno su su Vittorio De Caprariis per un nel gennaio febbraio mille novecentonovantasette
Dopo aver ricordato che nella stagione di preparazione al centrosinistra la sua era una delle fonti più originali e critica di quella breve e illusoria primavera aggiunge un ricordo personale che risulta secondo me assai significativo
Quando ci recavamo Daloui nella stanza che occupava la redazione del mondo
Ci mettevamo intorno al suo citando ci mettevamo intorno alla sua scrivania mi ricordo che eravamo sempre più di uno
Tra gli altri Marco Pannella Stefano Rodotà Tullio De Mauro Gianfranco Spadaccia Ennio Ceccarini rimanevamo in piedi perché non ci dava tempo di sederci investendo Cheese dubito di interrogativi e di sarcasmo
Disapprovava soprattutto il nostro modo di studiare che a lui pareva inadeguato almeno per alcuni non io soci dando non era affatto tale ci contestava che devono aver fatto le letture che pure avevamo fatto così la conversazione si animava si passava ai fatti del giorno e De Caprariis un poco si invitava ma mai del tutto perché sempre tornava riassume la sua parte
Che allora mi pareva quella di un magnifico Cyrano de Bergerac che induceva tutti nuovi in sua presenza ad assumere inconsapevolmente quella simpatetica dei cadetti di guascone
Questo ricordo che fa riferimento non a un episodio particolare ma una consuetudine o almeno una situazione che si è ripetuta
è databile credo ai primi anni Sessanta probabilmente tra il sessanta e sessantadue per questi incontri o o forse anche dopo anche se poi crede dopo il caso Piccardi alcuni di questi qua abbiamo smesso come Pannella spallacci abbiamo subito seguito Rossi abbandonando la redazione quindi non sappiamo esattamente collocare però gli anni sono quelli
Sessanta sessantuno sessantadue
Comunque questo questa testimonianza conferma lo stretto legame con l'ambiente del mondo
Di cui lega verserà l'editorialista uno dei principali editorialisti anche dal punto uno degli istruire al tempo si sulla figura caratterizzante delle discussioni e le polemiche politico culturale io ricordo che quando si discuteva la l'altro poco prima Piero scomparisse il convegno per il centenario della RAI se mi si voleva riservare un intervento sulla sulla rubrica dire Caprariis teneva sul mondo ceneri e famiglie firmata col famoso pseudonimo di turca quindi papà è considerata
Per capire questa questa atmosfera consideriamo anche la la la società solismo universitario e gli organismi rappresentativi universitari Craveri partecipa come esponente dell'Unione goliardica radicale questo e negli anni negli anni Cinquanta
Rispetta la fase del Lugi dove Pannella era sedere era era stato Presidente siamo una generazione siamo alcuni anni dopo e alcuni anni dopo come nome
C'erano di tuttavia l'esperienza della polli universitaria è un elemento accomunante per continuità ideale per vicende se sul del vissuto esistenziale
E
Va notato appunto vista diciamo prosa omografi Gotti
La partecipazione all'associazionismo universitario la caratteristica di quello che sarà il nucleo storico del gruppo dirigente del partito radicale pannelliano un identifica negli asili nido con la storia rappresenta una siamo una filiera privilegiati
Si potrebbe dire qualcosa anche sulla sulla questione algerina perché Pirrera molto attivo e il la questione algerina in quegli Abrignani sessanta era un tema scottante cui anche Pannella partecipa alla sua esperienza francese che va nella fa lavora per il giorno fra il sessanta e sessantadue in Francia e Craveri era molto attivo sul fronte italiano ad ogni modo tornando a Pannunzio al mondo Craveri sarà tra i collaboratore del settimanale ricovero infatti sette interventi riscritta il sessantadue e sessantasei sul giornale di Pannunzio una collaborazione non continua ma che secondo me si andava intensifica
Se noi guardiamo le date di questi articoli
Dei dei sette articoli escono tra il dicembre sessantacinque e il marzo sessantasei
Che come Novo è
La fine del settimanale e anzi un articolo di birra esce sull'ultimo numero del settimanale
In sostanza secondo me non è azzardato pensare che se la testata avesse continuato prevalere sarebbe stato un po'la Bora abituale che stava diventando queste gli articoli ci offre anche un sondaggio attendibili come comincia a definirsi sugli interessi di studio
E di di riflessione anche sulla politica
I primi interventi sono episodici gli articoli esordio e dedicato alla lettera d del dell'ergastolo un tema risorgimentale per Vergassola Luigi Settembrini qua
Successivo pubblicato lo punto in un anno si oppone all'uniforme scolastica ma quello che più significativo è il terzo uscito nell'ottobre il sessantaquattro dedicato alla loro edizione la rivoluzione liberale di Piero Gobetti
Che recava una intro Usagi introduttivo di Gaspare De Caro che poi sarebbe stato o forse era gialle sono controllava o collega di cadaveri di Piero al dizionario biografico degli italiani e Gaspare lega e nel saggio introduttivo Pinkie ad una certa età magari se lo ricorda proprio questa cosa Decaro dava un'interpretazione diciamo una lettura coerentemente operai festa dell'opera di di Gobetti
Un autore che ha assorbito coglieva soci danno il grado di sviluppo del capitale e dei contraccolpi sociali e politici che comporta tuttavia questa lettura era tesa a evitare ogni sì siamo suo citando cadaveri ogni possibile confusione redivivo tra una proposta di carattere rivoluzionario ed una più propriamente riformisti Candice Beer
In questo modo però rileva l'autore Denna negare la realtà di classe d'ogni possibile proposta riformisti una rigidità che si risolve in una premessa politica inaccettabile quindi sessantaquattro birre già sul riformismo che si fa carico si legge problema con la sua opera
Però una chiave che non è diciamo così rivoluzionari
Questa attenzione questa propensione per le soluzioni riformisti che si ritrova anche nei successivi interventi uno sul libro pubblicato dal club diciamole sul socialismo e l'Europa
è un altro suo libro di Franco Fortini su profezie realtà del nostro tempo
L'interesse per questi per questi dibattiti no non è indiretta consonanza con le tematiche promosse dai radicali pannelliani
E non solo per ragioni di carattere generale il nuovo partito radicale diciamo così non rinasce in opposizione al centrosinistra ma mentre il gruppo nel mondo resta legato alla la speranza del centrosinistra i radicale pannelliano diciamo che le rendevano la sigla
Sì nasca l'opposizione al centrosinistra pur evitando la sempre da subito e poi sembro un comodo allineamento frontista
Esprimo un esperimento politico
Tuttavia questa diversa prospettiva diciamo non esclude una vicinanza una solidarietà essenziale
Non possono non subì costruiti passaggi non è semplice ma al momento alla campagna per il mille iscritti al partito radicale siamo nel mille novecentosettantuno
Per evitare lo scioglimento Craveri è tra quelli che aderisce all'appello ed è un doppia tessera come si dice
Non perdesse la radicale e socialista
E in questo clima di vicinanza ideale s'intende anche alla collaborazione non occasionale alla rivista trimestrale fondata da Massimo Teodori la prova radicale che esce ammise l'abitabilità difficile diciamo così
Pubblica sa otto numeri anzi sette perché uno numero diciamo o in formato ridotto e a questa o dunque quando l'ufficiale vede la collaborazione intero gruppo dirigente del partito la vita dell'epoca Spadaccia Mellini Bandinelli pergamena lo stesso Pannella
Ne di cui si ripubblicò qualche qualche articolo una collaborazione intensa e non credo che questo dipenda solo dall'amicizia con Teodoro che Pirlo pubblica quattro articoli in otto numeri
La vicinanza lo escludo una diversità di posizioni lo si comprende dall'intervento o forse no breve intervento quando si fa un numero speciale per le elezioni anticipate settantadue no con lui e in quella in quella in quella circostanza
Piero si pronuncia per una Costituente socialiste e libertarie dichiaro di votare per il partito socialista
Mentre la posizione radicale difesa in quel numero da Giulio policy che era il giovane segretario triestino me lo ricordo sulle con le disse
Era il segretario de è era a favore dell'astensione diciamo così e se può essere interessante sembrano questo per questo suo attenzione veridico levare interventi pubblicato in quella sede
Socialisti impresa pubblica
Socialisti un riformismo la love story
Sul lato morto è l'ultimo sinistre rendita e profitto e siamo nel settantatré e quel dibattito sulla rendita e profitto la la l'alleanza dei produttori questo questi banchi che sicuramente i nostri IMI mia ascoltatori qui alla Presidenza si ricorda
Quindi le le posizioni restano all'incirca quelle di interesse di convergenza sono qui descritte
Tuttavia Daverio non esce dall'orizzonte radicale e lo si comprende da quello che accade molti anni dopo in occasione delle regionali nell'ottantacinque come è stato accennato quando viene candidato ed eletto alla Regione Campania e la lista civica ebbe una lista di ispirazione radicale e al che voleva essere una finestra sul mondo della sul dell'ambientalismo all'epoca l'opposizione Webber ancora indeterminata diciamo così
E sembrava offrire possibilità di sviluppo in senso nuovo pedissequamente franchista diciamo così più orientato diciamo così a essere trasversale in qualche modo
Per un insieme di ragioni non siamo qui ad approfondire la lista non ebbe sviluppi significativi Piero fu candidato con le liste radicale elezioni politiche l'ottantasette e al consiglio comunale come è stato ricordato di Napoli
Ottantasette Preacher
Nel sesto nell'ottantasette si era dimesso da consigliere regionale lasciando il seggio un'altra componente della lista come da intese prese a suo tempo all'elezione ottantasette sappiamo fu candidato alla Camera nel collegio di Napoli Caserta e al Senato in Piemonte a Ivrea dove era originaria la famiglia del padre
Per il gioco dei resti non facilmente prevedibile risultò eletto al Senato così foulard sulla costa
Ma rispettando gli accordi presi con Pannella si dimise lasciando il posto a Lorenzo Strictly perché era quello che doveva essere eletto odiato in un collegio di Milano siamo per spiegare la per le per il Senato prevederei restino a Carmine che si che allora chiudiamo grazie presidente
Si è ricordato questi dettagli
E per spiegare come non vi fu nessuna rottura con Pannella e Kramer rimase anche consigliere comunale in altri termini se la vicenda ha avuto sviluppi perché c'è stata la fine di quella che si chiama Prima Repubblica una rottura di continuità con la con la vita politica non facilmente risarcibile per le componenti di terza forza com'era quella di fatto anche il partito radicale la mia interpretazione a questo punto può essere utile ripercorrere brevemente
Come come lo interpellò figura di Pannella più volto nel marito volevo dedicare un profilo biografico a Pannella come ho fatto con altri uomini politici in realtà nel libro sulla Repubblica quello della UTET è grande ci si dedica alcune pagine
Discutendo il giudizio di Spadolini che a proposito del rapporto tra vecchi e nuovi radicale
Ritiene che tra i loro abbiano poco o niente in comune
Craveri rileva che l'esperienza del radicalismo anni cinquanta non costituiva il tessuto con Lotito il partito di Pannella tuttavia era questi può era nato da quello attraverso un processo indiscutibile di filiazione successivamente
Si sofferma poi sulla carattere di Pannella
Per lui l'idea dell'apre la politica dovesse essere espressione diva per eccellenza almeno per un laico suo citando una visione la sua azione politica
Soprattutto quando lavoro alla rifondazione del partito dopo la diaspora dei Pannunzi alti si concentrò soci danno sulle forme pratiche l'azione politica suo stanziando con un'attenzione spasmodica il suo individualismo laico
Questa analisi si arricchisce poi di caratteri diciamo così i caratteri psicologici diciamo così nell'uomo rilevando che Pannella pur concentrato sull'attività politica sentiva l'esigenza di sublimare i tratti privati della sua personalità con suggestioni di cui sarebbe banale rintracciare lo stampo letterario salvo dire che la sua origine Abruzzi sette aveva forse lasciato in un qualche eco di inizi se avessimo daccapo
Dice serissimo da cui era addormentata e con cui si tormentava come tormentava anche il prossimo una valutazione che mi ha colpito per la sua curvatura geografico caratteriale che pure tipica la tradizione della perenzione meridionale in questa chiave in questa sostanza
In sostanza viene definito ad avere una superfetazione in Pannella le motivo sul riflessivo dell'intuitivo sull'azionario malgrado sono gli impedisse di essere freddissimo come si addice ammessi politico
Si risolveva in una mancanza di necessario umiltà e quindi
La possibilità di gli impediva la possibilità di portare al perseguimento degli obiettivi di fondo quel realismo che pretendeva comunque riposi di per cui in questo modo sopra poneva il suo carisma e la suggestione la sua non comune intuitivi dalla forza politica delle idee e degli obiettivi che perseguiva insomma in qualche modo c'è un ritratto sia pura
A Breme Dini di Pannella in cui coglie certi aspetti certe contraddizioni di quella della personalità esplosiva del leader arriviamo al
Insomma riconsiderando queste votazioni viene da pensare che se lui non ci ha lasciato un un ritratto compiuto di Pannella ne ha fissato a grandi linee un possibile schema di riferimento
Per concludere spero di fare ancora di essere ancora in tempo nei tre minuti ora benissimo pene computer preparare l'intervento fra le altre cose ha riguardato anche un libro forse il più elusivo e criptico via dei la Crus Lo snobismo liberale
Una ricostruzione di altre mosse di situazione sul filo della memoria nelle ultime pagine ho trovato questa riflessione che a mio parere ben si attaglia quando ho cercato di costruire una rinnovata educazione liberale sto citando dovrà riformare il nostro linguaggio non abbiamo più parole che esprimono semplici rapporti umani ma soltanto iperboli di meraviglia di partecipazione o di deformazione concettuale ecco
Su di un altro piano più intesa la vita civile che alla dimensione linguistico letteraria il percorso che si è provato a ricostruire appunto il tentativo svolto in diverse star stagione di perseguire una rinnovata educazione libera
Grazie Maurizio Griffo
Mi pare che abbia tracciato un quadro
Esauriente con documenti come giustamente fa uno storico
Dei del rapporto appunto lì Piero con i radicali
Lui era uno che
Appunto
Anche questa irrequieto Udine
Era una sua caratteristica era un po'irrequieto
Adesso nel dare la parola a
Giorgio Benvenuto io
Devo innanzitutto ringraziare il qui presente il segretario generale della UIL Campania
Giovanni Sgambati
Perché è stato in Umbria mediare il rapporto con
Giorgio Benvenuto non perché io non conoscendo non perché non ci conoscessimo ma perché io non avevo dei riferimenti ovviamente di di Giorgio
E quindi
è stato Giovanni Sgambati che ci ha messo in contatto
E Benedetta Craveri perché è la nostra organizzatrice direttrice
Però Varani durante
è stata ben liete di avere la presenza di una personalità che appunto
Entrata della storia
Del movimento sono i lavoratori italiani
Essendo stato prima di essere segretario generale Loi dal segretario dei metalmeccanici quindi della categoria trainante ha come del resto anche Gambassi ma dicevamo prima
Che Giorgio Benvenuto tiene più forse scusa
Tiene più alla segreterie dei metalmeccanici Cannata verifica generale e la UIL mi sembra eccessivo francamente però
Però va bene
Giorgio allora solo alle dieci e quindici
Mi affido attenti per i suoi venti minuti soffrendo stupri
Per me poppiero credo Piero fatto un vero amico
Ed è stato
Una personale che distratta capace di realizzare
Ma io non so se delle aspettative molto le proposte
Venivano non il movimento sindacale negli anni Sessanta negli anni del primo centro sinistra e negli anni successivi
Per me
E indimenticato indimenticabile quindi mi ha fatto un grandissimo piacere
La
Idea
L'organizzazione di questo convegno dico però che parole
Dare un idea che noi avevamo di Piero
Io e Mussi
Era molto convincente
Una persona che pensata che non aveva paura due futuro
Che profondamente
Convinto del diavolo urgente poi mi diceva quando io l'ho conosciuto nel sessantotto
Nel momento in cui era forte nel Paese la contestazione dei giovani ma non solo in Italia in Europa perfino idoneo ricca
Tutori metalmeccanici e poi in questa conoscenza signora rafforzata quando affrontammo il rinnovo del contratto dei metalmeccanici del sessantanove
Quando il PCI conoscerlo lui disse
A marzo tu sei
Ti richiami a Bruno Buozzi
Dice un riformista
Lui aveva scritto poi scrisse molte colluso sulla storia del del sindacato mi raccomando
Sì attenzione degli a Bruno Buozzi neri colloca che Bruno Buozzi
Che non vi era un agitatore come non lo era nemmeno Piero dichiaravano un riformista
Diceva
Senta lei noi dobbiamo resistere un minuto più del padrone ma dobbiamo conoscere libero
Del nostro interlocutore
Dice il noi dobbiamo sempre avere presente che la nostra capacità è quella di pensare di sapere di proporre Nordisk protestare dice delle proteste lasciano il tempo che trova bisogna avere la capacità una forza la capacità di non temere anche negli eventuali passi indietro che uno deve fare le eventuali lo sconfitto ma a venire sempre la capacità di proporre la capacità di esistere di avere il coraggio di convincente
Diceva anche
Dice se bisogna parlare del lavoro lui si riferiva anche ai suoi colleghi bisogna parlare via il lavoro dei lavoratori delle loro condizioni
Bisogna parlare anche
Ai lavoratori ha bisogno soprattutto parlare no interporto il colloquio la che la madre nella solidarietà
E quindi aveva una visione
Moderna vinco una visione coerente con la Costituzione
Una convinzione che lo portava quando noi andavamo a fare delle Scrignoli facevamo spesso dei seminari Rio portava al molte volte a essere lo debbo ammettere più efficaci
Il conto economico noi oppure c'era lama che era trentini che o Carniti che erano dei bravi
Interlocutori e quindi io però questo ricordo
Di una persone che anche vedeva il futuro
Non viveva di insolita
Non aveva una ideologia Candle negava che l'obbligava ad avere delle posizioni che non rispettavano il diavolo aveva il senso della verrà
Democrazia edita capacità della ricerca
Voglio ricordare tre cose
Per dare comuni ideali
Per lui ha lavorato moltissimo poi allora c'era L'Unità tra i più parlarmi avevamo fatto nei metalmeccanici la espelle perciò sono innamorato vincolante ricordano eppure avevamo fatto la Federazione CGIL CISL d'e cui
è lui collaborò
Con noi e poi assunse anche una responsabilità quella di essere il presidente
Coerente con quello che pensava Lorient e coerente l'importanza del conoscenza fece lui
Colui cui lui ci fece lui fare una prima rivisto abbiamo qualche numero fatta di Caserta
Quella fra tu ricordavi prima non lo statuto dei lavoratori che significò l'ingresso qui dice fabbrica persa bellissimo questo titolo avevamo i rapporti con Paolo Leon
E soprattutto con Federico Mancini
Il
Aveva modo gli elementi nuovi che nascevano nel sindacato cioè un sindacato guardava le assemblee un sindacato che valorizzava il mondo del lavoro che discuteva con i lavoratori quali erano le scelte quali erano
La priva di tappo
E io né di e dico tre spetti
Un primo che e poco conosciuto
Lunedì non era solo bravo sui problemi italiani a capire interpretarli a trovare gli agganci a trovare le soluzioni
Ma aveva anche una visione moderna
Non pensava solo all'Italia poi visivo che abbiamo noi proviamo delle nostre siamo un poco municipale doveva forte
Addirittura lui aveva questo scenario e aveva uno scenario generale dell'Europa
Del mondo
E quindi fidava dei consigli e allora l'Unione europea
Ratti sociale di quanto lo sia stata negli ultimi anni e quindi ci dava una mano nell'affrontare questi problemi questi rapporti in questi collegamenti
Cervello
Senza di lei c'era dolorante era ancora l'Europa piccole o
Però guardava al questa è l'Europa più grande a questo problema dei rapporti tra Est
Lovers a questi tentativi che si facevano di vedere se il comunismo in Italia potesse essere diverso
è qui
Fece una cosa perché non è conosciuta
Perché tra l'altro voi non era una persona come spesso avviene oggi che tutti cercano di apparire
L'UDR voleva fare cosa diversa che favorire il vi hanno citato qui oli
Che
Tutti ricordate il mille novecento ottanta cioè la rivolta in Polonia l'occupazione nelle fabbriche valenza dopo meno di un anno cioè il corpo vessatoria Rusedski
Prendere in mano e arresta valenza
No Limit protestiamo anche la CGIL anche il PC protestano cioè una di Chieti una sorta di
Situazioni generale di condanna
L'indice
Giorgio ma dice protestare è più importante sparare questi scioperi in questione ma riflessione importante ma anche non pensiamo non pensate con i sindacati voi siete i sindacati assieme avete la federazione CGIL e CISL Uyl quindi perché non ne parli con lama e ne parli con
Canonici
Ti vengo a trovare mi viene a trovare con ritardo di Meana a casa
E mi propongono anzi Louis due propone
Mi convince che i sindacati italiani si devono rivolgere agli altri sindacati europei per proporre la concessione
Del premio no per per la pace a varie
Venti convincente anche è una proposta txt allarga le dimensioni è una proposta forte perché il sindacato si batte per la libertà per per la pace
Abbiamo delle difficoltà perché Lamarque il più anziano Spinola
Dice ma se noi facciamo questa iniziativa peggioriamo condizioni
Di valenza colui parliamo anche con lama si convince Ciccone si convincono
Da Lisa sul sull'iniziativa dei sindacati italiani ma per l'idea che avevano avuto Lumière ribatte di Meana
Valenza bene il
Ebbe il no e CD non poteva andare perché no mandarono accettarono i russi di mandare la moglie non fuoco un grande segno è una grande realtà questo per dirvi come aveva le idee lei vede come capelli vi sollevava il problema la seconda osservazione e sullo Statuto dei lavoratori
è Statuto dei lavoratori che era stato auspicato storicamente
Nella da Turati quando aveva fatto rifacciamo l'Italia nel mille e novecento diciannove poi era stato ripetuto da Di Vittorio poi da Brodolini che non riuscivamo a trovare un'intesa perché le posizioni della CISL erano delle posizioni contrarie affari intervenire la legge sopra sopra alle decisioni del sindacato sindacato fa i contratti Lucisano stolti cioè la dice no non fa queste cose cena anche
La
CGIL su cui soffiava noi il partito comunista perché diceva non bisognava fare i diritti solo del del sindacato devono esserci anche i diritti Heaney partiti
Con Gino Giugni e Federico come il CD e con Piero loro trovano una via di uscita
Non se ne fa
Una via di uscita in qualcuno dei suoi ultimi libri lo ricorda anche Piero
Si trovò questa soluzione i metalmeccanici la discussione del contratto fanno colto contratto i diritti
Dei lavoratori Donat Cattin
Il ministro accetta e noi anticipiamo la lo Statuto dei lavoratori che verrà approvato poi nel maggio del mille novecentosettanta
Lo facciamo perché diciamo a questo punto diamo la possibilità all'accisa Luigi uscirne
Perché diciamo una legge per l'ironia fondamentali è una larga omnes che Lori facciano in questa direzione
E nello stesso tempo abbiamo la CGIL CISL UIL nella UIL perché approvare uno Statuto dei lavoratori
Mentre tipici sia sostiene
Perché il PC dice no solo il sindacato ma devono essere anche i partiti
Invece l'idea che Federico Mancini Piero Caravelli Gino Giugni hanno no noi facciamo lo Statuto dei lavoratori dove ci sono i diritti dei lavoratori
Dove noi attuiamo l'articolo trenta della costituzione
Ma valorizziamo la figura del sindacato i diritti dei lavoratori sono espressi sono rappresentati sono tutelati da parte del sindacato
Così lo statuto viene approvato con questa capacità che aveva
La terza
Questione
è quella
Del storia
Della rottura che avvenne nella federazione unitaria sul problema che passato io dico io superficialmente
Nella storia corretto Orazio abbiamo più punti di riferimento dovranno dare dei giudizi più completi il la rottura che avvenne con il governo Craxi quando ci fu
La storia di combattere
L'infrazione
Ci sono l'ultimo uno degli ultimi libri di Piero è prezioso perché lui era scriveva non aveva delle posizioni precostituite aveva delle idee proposte
Ma ai era pignolo perché
Tutte le citazioni lui non faceva propaganda lui faceva o scriveva questi suoi libri Giulia ha raccontato
Trovando poco uno spunto in un punto di riferimento anche i militanti di Ali che oggi si possono
Leggere quello di trentenni qui quello di lama quello di altri
Sì sindacalisti e politici è Luís racconta come venne fuori questa questa vicenda
Crescono le conclusioni quali sono state sono state una divisione
Sindacato di una ferita che non li ha ancora emarginata
E con una una attenzione che ci dovrebbe portare a capire che allora anche perché lo stiamo vivendo ora che c'era una battaglia non si
Tolsero solo quattro punti della scala mobile
Ma si fece l'equo canone
Ma sì in timido introdusse
Essi affrontò il il problema del del fisco quindi con delle soluzioni che avvennero sul fisco c'era allora la storia dei prezzi amministrati controllati
Fu o un accordo che non per significava togliere
Vede io qualcosa ai lavoratori ma dove significava fare in modo che il Paese riprendesse un suo sviluppo nel due e quello che abbiamo oggi davanti
Abbiamo di nuovo l'inflazione
E non abbiamo delle proposte che si muovono in questa direzione
Abbiamo una situazione che ancora più precaria perché noi abbiamo un paese perché non natalità alla sanità dopo i giapponesi più bassa nel mondo e abbiamo una
L'immigrazione e l'emigrazione decide far pensare l'emigrazione chiuso
Negli ultimi in sei anni sono i dati per la Banca d'Italia
Sono i dati dell'OCSE sono i dati delle istanze ci sono più di cinquecento mila ragazze ragazzi che sono andati via dal nostro paese e non hanno l'intenzione
Perché non puoi avere un paese dove tutti si preoccupi il chissà male
Ma non fai niente per migliorare e io ori ritieni che siano figli di papà quelli che vanno fuori intorno
Paese ecco perché io penso che rileggere
Affrontare al affronti ragionare su questi
Del problemi sia fondamentali l'ultima battuta lui c'è appoggio tantissimo quando indizi
Camon rideva che il sindacato doveva essere il sindacato dei cittadini
Dice noi dobbiamo rafforzare i diritti dei lavoratori in fabbrica metterà nelle condizioni di un rapporto di un dialogo
Ma dobbiamo anche fare in modo che il lavoratore che ritornato cittadino nella fabbrica tessile aperta ne abbiamo bisogno che il
Lavoratore nella società abbia il riconoscimento della sua dignità
Lunghissimo veri e quindi ho finito veramente
Una d'battuta per a finanziare battute simpatiche non l'aveva promessa ironia fra che eletti riuscirà a conquistare e lui disse ma se voi fate la lotta sarà fatto sciopero in una fabbrica per esempio alla figliastra diceva astro Rho-Pero
Beh fatte
Bene perché lì fase un danno che ha il datore di lavoro perché lui deve riflettere se essi producono meno macchine aree Ettore ci rimetti e quindi è giusto fare cosa
Ma dice non è giusto
Per fare non è giusto che questo avvenga nella in alcune realtà per esempio nella sanità si tuffa in sciopero nella sanità non produci meno ammalati
Produci più persone che corrono il rischio di morire
Questo per venire qui aveva messo la moderna cioè se noi ricordiamo il passato è una persona che testuali è una persona che ti lascio gran
Ti lascia
Uno stimolo per affrontare i problemi
Non ha mai anche nei momenti più difficili quando litigavamo con Craxi perché Craxi sosteneva
Bisogna che noi non partecipiamo al referendum perché se no lo perdiamo quello mi ricordo lite facemmo con Craxi e compagni nell'arte
Cioè noi non possiamo vincere
Con facendo vedere che era un atto di furbizia però è anche un grande senso morale della Lizza e della politica del sindacato quindi è una persona che per me
Ancora oggi verso una che mi sento vicino è una persona che aveva le idee chiare è che deve portarci a vere questa fantasia
Quel fatto per poi stufo fogli Sr sconfitto mano Tidei gridare mai
Vinto devi riprendere vedi camminare questo il il modo con cui io lo ricordo con grande affetto con grande con grandissima
Grassi e che faccio a luglio che faccio a voi perché lui ci può dare oggi quella sfilza invece vediamo che non c'è
Nei giovani in questa rassegnazione questa lamentela queste cose che vanno male e quindi grazie chi era
Grazie a tecniche grazie a te giorno perché
Mai citato questi tre episodi che punto
Da allora
Mi fanno vedere la e Ventola Rita
Del suo oggetto Piero Craveri dal punto di vista politico
Di come si può essere un politico
Accordo che intelligente
Capace di di guardare
Lontano e di
Risponda alla realtà e in maniera razionale
Grazie ancora allora adesso diamo la parola all'onorevole Teodori che ci sta
Collegamento senti sente lei Teodori io sento bene a Venezia
Perché
Giorno della mobile ammalato e quindi non non presidente non si è potuto neanche collegare allora la parola a Massimo Teodori
Sono le undici e non le undici meno venti dovrebbe terminare alle undici in punto
Chiedo se mi sentite
Sì sì sì
Va bene fa intanto grazie Benedetta e Cinzia Marta ecco Costanza che mi hanno invitato insieme gli organizzatori di questo bellissimo convegno cosa che a me fa piacere perché la nostra amicizia e profonda e lontana
Per ricordare chiedo prevede si possono evocare diversi aspetti della sua personalità il professore universitario l'intellettuale politico lo storico contemporanei sta il dirigente della democrazia universitaria
L'uomo delle istituzioni civiche e l'appassionato laico e liberaldemocratico che non profit ormai delle attenzioni che gli rivolsero i partiti socialista radicale a tratti dalla sua rilevanza pubblica
Qui non parlo di ciò che ha rappresentato la famiglia con Benedetto Croce la madre Elena e padre Raimondo Craveri che vorrei ricordare del Partito d'Azione che era stato durante la guerra alla testa della organizzazione della Resistenza italiana ori che faceva da tramite fra gli alleati i resistenti della prestigiosa discendenza si parla anche troppo
Quasi che Piero non avesse sempre dimostrato di avere una forte e originale identità personale che ha nutrito ogni momento della sua vita dai molteplici risvolti Piero era solido
Pur se discipline e discontinuo
Conto è pronto a sperimentare le sue conoscenze nei vari campi storico politici come aveva indicato la sua stessa tesi di diritto italiano
Non rifiutava gli impegni seppur gravosi a cui era chiamato
Si erano ispirati al rigore e all'onestà
Deve essere proprio qui ricordato che quando ha avuto importanti istituzioni a guidato importanti istituzioni accademiche civili e politiche non le ha mai usate come centri di potere
Piero infatti era un intellettuale libero non organico
Un accademico non baronale
E un politico colto tutt'altro che il professionista
Faceva parte della migliore tradizione della borghesia laica dall'età liberale aveva attraversato l'antifascismo non comunista
Quindi aveva patrocinato con speranza alla ricostruzione della Repubblica democratica e pluralista
Tentando ogni possibile trasformazione in senso moderno e civile tutto ciò dedicata alla dal suo carattere che concepiva ogni lavoro ogni responsabilità ogni chiamata pubblica come un dovere proprio del borghese che non vive di eredità della sua classe ma trova naturale mettersi a disposizione del bene pubblico
Per capire la storia di una persona occorre ripercorrerne i suoi primi anni
Pietro nato all'inizio del mille novecentotrentotto
Nel quarantaquattro quarantacinque arriva urlava ancora bambino pesantemente respirato il clima della guerra dalla parte opposta ai nazifascisti
Nell'ambiente fedele alle idee liberali liberaldemocratiche e azioniste
Nel decennio post bellico dalla metà degli anni Cinquanta
Io ero si gettò con terrore della persona della sua persona che vuole lavorare per la democrazia senza professare un antifascismo da operetta buono per tutte le stagioni mare intervento quel clima libertà diritto antitotalitarismo che aveva respirato durante la guerra
Aveva le nostre due storie personali la sua e e la mia di giovani che avendo la stessa età ed un'analoga vicenda familiare antifasciste e lì e liberaldemocratica
Si incontrarono nel lungi
E insieme a un terzo amico che qui voglio menzionare Gerardo Mombelli prestarono legate del settanta settanta anni in in maniera molto salda
Nella dice laica mai comunista
E ero aveva
Nutriva la speranza che con la buona politica come avevamo fatto all'università avremmo potuto contribuire ad un migliore futuro del nostro Paese
Forse Piero a sospetto la vanità degli sforzi mi che ciascuno di noi pur nelle vive
S e le rispettive posizioni ha sperimentato durante la nostra lunga vita
Il carattere litigioso
Un mix di conto intellettuale e di azionato politico
Identità caratteriale che derivava dall'essersi formato nel mestiere di storico fondato sulla ricerca di fonti e documenti originali senza mai concedere nulla all'ideologismo
Nell'espirazione laica e liberaldemocratica e nella politica estranea a ogni forma di tatticismo e di politicismo
è bene ricordare qui e la ricerca storica sull'Italia temporale repubblicana Porta in buona parte le impronte gli studiosi vicini alla sinistra comunista e al mondo cattolico
Qui possiamo ben dire a chiare lettere io volevo
Era estraneo
A questa erede ecologiche
Restando sempre devoto alla indipendenza di giudizio senza e la sua cultura laica e liberaldemocratica offusca asse il rigore dei suoi studi basati su fonti e documentazioni originali questa attitudine al buon lavoro Nuno ideologico è testimoniato proprio dalle sue opere più significative
Repubblica da cinquantadue al novantadue parte della storia d'Italia di di grasso uscito nel mille novecentonovantasei
Che io ricordo molto bene abbiamo su cui abbiamo parlato tante volte
E con lui sosteneva credo tra i pochissimi fra gli storici italiani nell'opinione pubblica che la il rapimento e l'assassinio di Moro
Era avvenuto quando il corpo del compromesso storico non c'era più nulla nessuna traccia era finito da tempo sia il compromesso storico che la solidarietà nazionale
Questo lui lo ha scritto ai ai Chiarelettere in maniera anticonformista rispetto all'opinione comune e nell'altro suo lavoro sì la biografia di Alcide De Gasperi uscito nel due mila sei che l'opera più completa sul grande cattolico che non casualmente
è stata scritta da un laico che entra in profondità in simpatia
Con il il democristiano il cattolico lo statista così che l opera dello statista non è stata mai eguagliata dei successori democristiani quanto a capacità destabilizzazione della Democrazia
Anche grazie alla collaborazione testardamente ricercata nonostante e il Vaticano con i partiti laici di Luigi Einaudi Carlo scossa e Giuseppe Saragat
Di fronte gli assalti della sinistra comunista e della destra post fascista
E nell'impegno per riportare l'Italia sconfitta fra i Paesi occidentali con l'Alleanza atlantica e i primi tentativi di unificazione europea
Scusate ma qui
Se il rigore del lavoro e storico tuttavia
Non ha mai appannato la passione politica dell'intellettuale rimasto estraneo al partiti Isma'politicante
Degli anni cinquanta guidava quell'Unione goliardica italiana Roma e negli organismi rappresentativi universitari nazionali
Condividendo negli anni Sessanta la speranza che il Partito Socialista liberatosi dai lacci del Fronte popolare potesse con il centrosinistra trasformare l'Italia in un moderno Paese europeo
Ma le sue aspettative non è un seguito
Più tardi col o con i radicali nelle campagne per i diritti civili per cui venne eletto consigliere comunale e regioni a Napoli è anche senatore del Piemonte funzione che non poteva esercitare e chiamato a dimettersi dalle ubbie di Marco Pannella cosa che fece da gran signore immediatamente
Più tardi collaborò pene a Parma do poco fa
Giorgio Benvenuto con il Centro Studi levata UIL per lo svecchiamento del sindacato pronunziandosi pubblicamente negli anni ottanta per l'abolizione della scala mobile
Atteggiamento che qui voglio ricordare molto bene che lo cose nel mirino delle Brigate Rosse
Al tramonto nella cosiddetta Prima Repubblica che aveva analizzato criticamente si dedicò alla storicizzazione del PSI insieme alla Fondazione socialismo e di cui parleranno altri credo
A me
Il carattere così di io tratteggiato molto schematicamente con con questi miei ricordi soprattutto forgiato dall'educazione accademica dall'impegno civico in una miriade di enti e associazione convegni e pubblicazioni
La passione politica espressa a fianco ma mai all'interno di gabbie partitiche anche perché qui saranno citati Partito Socialista Partito radicale le ansie queste esperienze sindacali eccetera
Ma tutte queste erano un tutt'uno un tutt'uno nel mondo nell'idea della pratica
Beh Piero che ripeto un intellettuale politico non organico non fu ideologico
Ma mai all'interno dei grandi partiti del mondo laico e socialista ne hanno fatto uno degli ultimi rappresentanti di quella borghesia operosa e disinteressata e forse è scomparsa dalla scena nazionale almeno per quel che riguarda le responsabilità nella cosa pubblica
Per concludere pare in in pochissime parole
E Piero Possessed ritenuto un esempio
E questa borghesia dedica dedita all'interesse generale dispensa calcoli di interesse privato mette a disposizione del bene comune le proprie competenze professionali
è vissuto nella speranza che lì potesse diventare un paese fondato sui cosiddetti tra virgolette valori occidentali democrazia politica Stato di diritto libertà civile nel nel quadro della grande eredità nazionale valori tutti che hanno ispirato un'ampia produzione edilizia saggi convegni e piccoli da cui lo studioso dell'Italia contemporanea e cittadino che guarda al futuro con coscienza del passato non può prescindere se vuole avere una idea o una giusta della storia della nostra Repubblica grazie
Grazie onorevole Teodori di questi ricordi
E
Diciamo contribuiscono a ulteriormente capire la la figura di Piero
Ha battuto molto Teodori sulla sull'intellettuale libero non organico
Sull'indipendenza di giudizio
Sulla diciamo India non direi che non non avesse una sua ideologia non aveva l'ideologismo
Però
Un'ideologia di fondo l'aveva era quella che ha perseguito
Ma non appunto come fondamentalista come fanatico
E dobbiamo ringraziare Teodori anche perché si è fatto guadagnare cinque minuti
Però noi siamo in ritardo assume allora io no non te li puoi prendere bello no mio caro non solo può prendere perché noi siamo in ritardo abbiamo cominciato con mezz'ora di ritardo
E infatti viaggiamo con trenta minuti di ritardo professore Abbamonte giustamente seccato di queste va be insomma no no va beh
Allora diamo la parola al professor Ermanno Taviani
Professore di Storia contemporanea all'Università di Catania quindi è un altro storico
Che ci parlerà del rapporto con i comunisti
Quindi questo è hanno
Un bel
Una bella prospettiva perché più volte oggi è venuto fuori
Diciamo la difficoltà di Piero di rapportarsi
Ai comunisti
Allora la parola a Taviani incominciare undici meno cinque
E terminerà alle undici e quindici
Pub
Sì allora sì allora buongiorno a tutti innanzitutto voglio ringraziare la Fondazione Biblioteca Croce per l'Università suor Orsola Benincasa perché invito ci tenevo molto a essere qua oggi perché ma non voglio parlare di me
Rispetto a Piero gli averi diciamo era un debito storiografico ma anche personale perché è stato una figura importante in un passaggio critico diciamo del della mia vita
Detto questo
Tante cose ho scritto tantissimo poi negli atti potrò diciamo con più agio
Dire quello che penso sostare già ricordate tante cose che ho scritto e soprattutto anche stamattina
E non solo ieri questo intreccio tra ricerca storica passione civile se posso aggiungere un aggettivo ai tanti che sono stati usati e tutti giustamente tutti meritatamente
Voglio dire che non si può parlare di uno sguardo Guicciardini hanno sull'Italia e quindi partecipe disilluso pessimista ma pieno di passione per il destino del Paese nella nella storiografia di di Piero Craveri e sintetizzando tante cose che sono state dette
Credo che si possa anche sul piano del bilancio storiografico dire che è stato un critico del sistema dei partiti
Prima che questo diventasse poi appunto prima della damnatio memoriae del sistema dei partiti ed è e su quello se posso aggiungere diciamo una cosa allego una cosa a quelle dette da Teodori quella critica lo fa incontrare col Partito Radicale come sembra un elemento questo anche importante la e dentro ieri anche oggi in parte si è vista di appunto la sua critica a un'intera classe dirigente esso arrivando i comunisti e quindi sono stati sottolineati i vari punti di svolta soprattutto quello del sessantaquattro
Nel momento in cui sessantatré sessantaquattro come dire Carelli scrive che non non c'è più una politica economica degna di questo nome da parte di nessun governo nessuna classe dirigente quindi ha parlato di uno sviluppo senza guida e uno sviluppo senza guida che favori comunisti e in un qualche modo ne mi complicò il percorso a una più matura accettazione e comprensione di una moderna Società occidentale di un capitalismo di mercato così come si era andato definito in questi se stavate finanzierà definite in quegli anni
L'un altro punto di svolta che è stato solo né in parte vocato che invece lui rilevava come fondamentale è il sessantotto ma non soltanto il Sessantotto
Inteso come MM di quei movimenti eccetera a cui pure ha dedicato pagine
Molto belle e qui non c'è il tempo di parlare del dell'analisi dei gruppi del terrorismo
E sono appunto anche quelle sono pagine molto importanti
Che ha scritto Craveri mai sessantotto proprio come appunto inizio
Di cui il grande consociativismo di cui invece si è parlato anche ieri e con come punto di svolta appunto con la riforma dei regolamenti parlamentari colonnelli con le regioni insomma che immettono
Fatti che immettono il Partito comunista dentro che fanno appena un anno la conventio ad excludendum che peraltro non veniva esercitata o quasi sul piano sindacale e che anche se non fu un annuisca scritto un connubio clerico comunista come quello sull'articolo sette ma perdente rappresento un nuovo corso costituzionale e non in senso positivo
La e venendo invece al Partito Comunista né tanto alcune cose insomma spesso faceva ricordando la sua esperienza di nell'amministrazione appunto comunale di Napoli
E più in genere della campagna ricordava come pure essendo il più delle volte in disaccordo di amministratori comunisti gli erano sembrati sempre persone più preparate sui problemi che avesse mai incontrato nella vita
E così come un altro aspetto è stato quello di un rapporto sempre più amichevole di scambio quando poi lui come tanti altri hanno capito che la Fondazione Gramsci non era più la contro l'Università del PC
Così come era stata per
è stata negli anni Cinquanta con una serie di storici e di dibattiti e di momenti di riflessione a cui ha partecipato con anche con con grande partecipazione un punto di svolta in questo senso ma su questo magari tornerò poi sede e di atti fu il convegno su Togliatti in cui appunto fece una bellissima relazione che poi è stata pubblicata
E è stato sottolineato che non fosse
Che la sua sulle grafia diciamo
Storico su in generale ma anche se i comunisti non è stata diciamo una storiografia ideologica infatti io credo che nel suo critica rispetto al Partito Comunista alla alla sua cultura politica come dire non non c'è una critica ideologica ma una critica dell'ideologia ma non dell'ideologia intesa come marxismo-leninismo pure
Sviluppando grave Rio una grande riflessione soprattutto anche negli ultimi libri su perché entra in crisi questa cultura quindi da da Gramsci attraverso Togliatti fino a Berlinguer
Quanto invece quanto quelli di orologi ha il peso di di con di quella storia pesasse
Proprio nel rapporto tra i comunisti all'Italia nelle nelle e e quindi nella loro incapacità in definitiva a è fare il salto verso il socialismo europeo
La in questo quadro
Un'altra cosa che mi pare importante sottolineare ecco come appunto se non c'è stata diciamo la rincorsa
Di Craveri ha pronto a quella damnatio memoriae dei partiti che c'è stata tra alla fine degli anni ottanta e l'inizio degli anni due mila perché la appunto la sua riflessione come smettere autonomo rispetto a questa moda
Così non c'è stata neanche
Anche se poi su due punti
Anca anche a anche anche io andrò un po'con l'accetta riguardo al partito comunista negli ultimi anni c'è stato a mio modo di vedere un un mutamento di accento non c'è stata neanche quelli di realizzazione della invece che c'è abbiamo visto negli ultimi dieci anni delle figure la storia della Prima Repubblica
In relazione diciamo a come dire alla classe politica attuale in relazione a ai disastri che molti vedono nella situazione politica odierna e rispetto alla prima fase della storia del PC del dopoguerra come dire Craveri è stato molto netto condivido questo giudizio
Nella storia di sinistra si è discusso per anni binazionale stalinismo diciamo a bilanciare l'una cosa all'altra per Carreri la politica del PC era quella dell'Unione Sovietica e e quindi non l'interessato insomma ha scritto appunto nulla nulla è più improprio dell'Adagio della cosiddetta doppiezza così come quello della della doppia di alta dal momento che di lealtà almeno fino a Berlinguer il pitch ebbe nebbia una sola verso l'Unione Sovietica
La detto questo
Appunto
La
è stato già ricordato ieri come poi invece
La sua attenzione alla figura di Togliatti che riuscì appunto come ha scritto a cogliere tutte le opportunità che il sistema politico italiano e il sistema della guerra fredda il rapporto con l'Unione Sovietica gli gli offrirono per poter in un qualche modo sviluppare diciamo
Piccoli spazi d'iniziativa autonoma appunto però secondo Craveri poiché in definitiva diciamo la quella del PC presso sempre e di questi comuni si sarebbero si sono anche molto arrabbiati perché due parla di prospettiva massimalisti che ha
Ma se vogliamo o no
Il Gramsci Togliatti tasca almeno nel nel ventuno diciamo alla fondazione del PC era stata proprio contro quel massimalismo che programma la rivoluzione ma non si organizzava
Per farla la
In cui rispetto a la concezione democratica dei comunisti lui riprendeva è una bella definizione di di Giorgio la Malfa
Che la democrazia era una prassi da perseguire con piena convinzione per i comunisti fino a quando il loro ruolo non supera un certo grado di esercizio del potere
Oltre la formula delle nove democrazia progressiva riservava un'incognita incognita implicita derivante dal rapporto con l'Unione Sovietica dal fronte
D'altronde un altro teste importante che non è stato ricordato all'introduzione a Di Donno al libro sulla sulla Gladio rossa in cui appunto poi veniva fuori
Quest'elemento di pressione e questo muoversi per alcuni piani sicuramente fino agli anni Sessanta del partito comunista sul sul piano appunto tra legalità e illegalità
La e qua c'era secondo me è una sottolineatura importante perché appunto quest'apparato che emerge in un qualche modo indù era emerso in qualche modo in due momenti nel quarantotto
E e all'attentato a Togliatti e nel mille novecentosessanta in occasione della crisi del governo Tambroni e Luís dice che appunto il mito del li riemerge era riemerso il mito dell'unitarietà dell'antifascismo
Di una fittizia contrapposizione al nuovo fascismo e quindi una tendenza evidentemente di lungo periodo a interpretare e la vita democratica in termini di permanente emergenze alita
E che era appunto il rovescio a suo modo di vedere della appunto medaglia consociativa e quindi lui disse scritta scritto si riprese da sfogliare l'album di famiglia
Ma diciamo in maniera così acritica
E questo non poté non generare altre intenzioni quindi riferendosi poi a ai gruppi agli anni sessanta e anche al terrorismo
La in definitiva la democrazia di massa di Togliatti ma anche di Berlinguer rientri re rimase sempre concettualmente
Poi sul piano pratico nell'azione dei comunisti negli agli anni settanta ottanta evidentemente l'analisi poi era diversa comunque qualcosa di
Radicalmente diverso da quella praticate in Occidente e appunto ci sarebbero voluti venticinque anni dalla morte di Togliatti perché qual era poi il punto il finalismo comunista
E dentro questo finalismo comunista
Negli anni settanta il grande nodo era la sovrapposizione
Tra un programma di governo un programma di riforme eccetera e l'idea della transizione al socialismo il secondo elemento complicava il primo e questo punto poi anche
Alla luce di tutto una serie di limiti scriveva Craveri
Delle della cultura comunista e quindi la visione del capitalismo sempre sull'orlo di un crollo la visione di Berlinguer dei consumi che andava contro quella che era la tendenza principale della Società italiana no
Proprio perché era uno sviluppo senza guida con una prevalenza dei consumi privati su quelli pubblici evidentemente mettersi su quella
Proporre quella linea andava in controtendenza rispetto a uno dei modi più profondi della Società italiana
Però appunto e e qua tra l'altro rispetto agli atti io credo che sarebbe interessante
Uno studio che approfondisca lo studio del sindacato e insomma più che lo studio del sette sindacato di grave Eric il re
E lo Stato lo storico che ha considerato la storia del sindacato della politica economica e il rapporto alla politica io diciamo nella maniera più più profonda più certe
E soprattutto perché nelle i suoi libri la Repubblica ma anche l'arte del nuovo governo recuperano un dibattito e la complessità di una storia
Che rispetto alla maggior parte delle storie di ridare repubblicana sono veramente su un su un altro in un'altra dimensione molto superiore
Perché ormai è salita repubblicana molte sono sintesi di sintesi in cui c'è come dire un mainstream e della memoria non sono il frutto di ricerche appunto invece sui documenti sulle carte sulle sui documenti anche economici su insomma una pura di fonti che troviamo in Craveri comunque visto che mi restano cinque minuti
Devo saltare la parte del rapporto tra le due culture quella quella comunista quella cattolica gli anni settanta eccetera va detto che la vera bestia nera diciamo
Di cadaveri Franco Rodano no che vede diciamo la l'inserimento di un coté cattolico appunto integralista
In una già già su dei limiti molto forti già della cultura di di Berlinguer del partito comunista così come tutto il ragionamento che fa su su
Appunto sulla sulla cultura di Berlinguer io credo che però nella nell'arte di non governo così come nel l'ultimo lavoro su Berlinguer in un qualche modo
Mentre nella Repubblica aveva parlato della solidarietà nazionale del triennio con il Paese comunisti maggioranza come l'attrice della prassi consolidate consociativa nell'incontro appunto tra un inglese inclinazioni integralisti che antiliberali
Te punto del mondo cattolico del mondo comunista negli ultimi scritti in un qualche modo
Aveva un po'ripensato pur nella demolizione diciamo di di quella cultura del partito comunista demolizione fatta su
Punto su tutti i documenti del PC e quindi le sue analisi le le analisi economiche le proposi riforme eccetera perché considerò che alla fine l'azione di governo scrive scrisse ha scritto si era rivelata una storia di successo che aveva stabilizzato il Paese dal punto di vista di vista economico e
In quell'occasione la democrazia italiana si era manifestata nella sua pienezza e il sistema politico aveva reagito nella sua interezza compresa la tradizionale forza di opposizione del partito comunista detto questo cioè il Partito comunista aveva fatto un passo decisivo in questa direzione senza poi riuscire a tematizzare hanno senza poiché questo in qualche modo
Andasse e qui appunto tutto le riflessioni che varie parte dei suoi libri fa sulla figura di Giorgio Amendola che nonostante la sua contraddizione il suo legame con l'Unione Sovietica a diciamo apposto la
La
L'esigenza di un'evoluzione in senso socialdemocratico del Partito comunista fin dalla scomparsa di Togliatti
Però appunto
In tutto questo questo passaggio perché perché i comunisti non riescono neanche a pagano Erika riconosce Craveri che pagarono un prezzo alto all'interno e rispetta loro anche elettorato al diciamo però non la storicità
Di quel compromesso storico non ci fu non ci fu perché appunto nella visione di Berlinguer
Quello doveva essere il primo passo verso una transizione
A a un socialismo ci dovrà essere quegli elementi di socialismo e quindi l'avvio di una modifica di un sistema e quindi il partito comunista Nore e poi appunto
Ne riprende Amendola scrive a Berlinguer ancora sano settantotto diciamo all'esperienza ancora non abbiamo una cultura di governo non riusciamo a non abbiamo una politica economica eccetera
In conclusione che mi resta un minuto e mezzo
Parola propri
Batte anche inviti millisecondi
Comunque e sono anche molte balle le pagine non c'è il tempo appunto sulla dissoluzione di della della cultura comunista sul insomma
Sull'ultima fase e soprattutto la della fa con le è stato in parte ricordato ieri
Come dire
Sull'ultime incarnazioni ed Estonia internazionalisti del PC con quelli che l'edificio a tutti gli ismi in maniera diciamo molto critica
Quindi il pacifismo senza politica estera l'Europa l'europeismo senza una meditato modello di Unione europea
L'ecologismo anche quali un senso diciamo ridotto a una nuova forma di maneggi realismo organizzativo e politico il femminismo depurato
Dalla sua araldica di genere il libertarismo che del liberalismo non aveva i fondamenti trasformandosi in diritto
Ad avere diritti a prescindere dai loro eventuali presupposti socio economici e in conclusione e qui poi tutto il discorso ma è stato ricordato sul passaggio dalla cosiddetta la prima la seconda Repubblica il giustizialismo che nasce dentro il discorso di Berlinguer sulla questione morale e io mi
Grazie Taviani sei stato
Sì c'è stato il rione puntualizza veramente eccezionale grazie
E il ministro in luce
Come
è la prospettiva di di Piero rispetto al partito comunista
Che e anche a hai messo in luce
Diciamo l'evoluzione della sua visione
Con il tempo
Mi pare un
Discorso completo sei riuscito a fare su questo aspetto
L'abbastanza cruciale
Nel passaggio politico
Di Piero adesso
C'è una
Il un coffee break di era previsto di trenta minuti lo dobbiamo ridurre a venti magari venti minuti poco e comunque spetta al al professor Abbamonte
Raccogliere le firme
Grazie a tutti afferrature
I nostri lavori
Con la sessione dedicata
A Piero Craveri uomo delle istituzioni
I tempi sono più stretti del previsto quindi invito tutti a rispettarli mette il primo sarò veramente telegrafico
Solo per dire che insomma un uomo delle istituzioni è un sintagma che nel nostro Paese
è andato negli ultimi decenni sempre sempre più appannando sì dovrebbe designare Kia la cultura interiorizzata delle regole
E chissà distinguere perfettamente quello che il proprio interesse
Rispetto al ruolo alla funzione che interpreta quando si trova ad occupare qualche spazio
In cui si esercita il potere pubblico anche il potere di carattere privato
Chi ha anche una visione delle cose prospettica perché rispettare le regole non significa
Enrico utilizzare le funzioni che con le regole di Livorno disciplinare ma significa avere un costante rapporto tra il generale particolare in una prospettiva di adattamento alle evoluzioni delle cose perché se c'è un tratto che caratterizza lei società organizzata è un po'aspirazioni umane
Diciamo che è proprio il fatto che i voi
Uomini guardiamo sempre quelli che di divenire o meglio insomma va cerchiamo sempre di avanzare nelle nostre cose non fermarsi mai di perfezionare e quindi essere uomo delle istituzioni
E qualcosa che richiede una un forte spessore etico un forte senso dell'autocontrollo
Un forte forte tensione verso il generale verso di paradigmi che governino la nazione dunque proprio caratteri di terminato presso interessi collettivi io ho avuto poco modo di conoscere e Piero Craveri all'opera
Perché miele capitata la la ventura di essere con lui nel nel consiglio di amministrazione
Dell'Istituto Italiano di Studi storici
Per un breve periodo titoli il destino ha voluto diversamente devo dire che in quelle poche occasioni ho colto molti dei tratti che un po'retoricamente ho anticipato parlando
Dell'uomo delle istituzioni ho colto per la verità anche una estrema fermezza nella
Esternazione delle proprie idee senza senza troppi
Problemi di diplomazia ma guardando accetti modelli guardando certi obiettivi che si sarebbe dovuto raggiungerlo non posso
Raccontare l'episodio particolare perché non sarebbe carino per il destinatario delle sulle osservazioni di di quel giorno
Però il carattere di Piero Craveri questa forte dimensione etica si coglie perfettamente dalla sua storiografia
Nella quale peraltro mi ero imbattuto nel corso delle mie letture tante volte il che significa che ci doveva essere qualcosa che chi si condivide Ivan
Se uno pensa a quelle a quella una sorta di trilogia anche sono quelli tre volumi la
Democrazia incompiuta l'arte del Governo e della democrazia incompiuta
Allora posto democrazia
Be'gli Civitella Cesi tutto Pietro crederci le idee perizie detto lui non aveva un'ideologia non aveva pregiudizi abbiamo caratteri aveva un carattere forte Joy se mi diceva
Flusso fascisti storie comma per Text si intendeva la dimensione etica dello storico è verissimo Sensi storici e non semplicemente di ieri dice che accumulano dati
E c'è l'interpretazione dello storico e soprattutto in cui il volume molto anche ironico per certi versi a cominciare dalla intitolazione l'arte del non governo Petrillo che Lorenzetti
Ovviamente ironicamente
Si coglie in questo senso io direi quasi di disgusto per la incapacità e veramente concludo per la incapacità anche il nostro sistema politico aveva e non il mille nel prendere decisioni nell'indirizzare Leni ex G.I. del Paese nel mille media la la capacità invece che aveva il miliare ad oltranza sempre comunque probabilmente questo il minimo un dato
Che credo di Colle molto bene il mio modesto avviso
Probabilmente per quella estremamente composito formazione politica che era la Democrazia cristiana e che è stata un po'l'artefice della costituzione materiale del Paese
Essendo estremamente interclassista non era neanche in grado di assumersi una qualche direzione quindi di costituire il polo dialettico tra le forze presenti nel Paese quindi attraverso questa dialettica di di decidere di come dire dare degli indirizzi che invece sono mancati per troppo troppo lungo tempo
Quindi la personalità di Piero Craveri venti appunto io non abbia potuto conoscerlo nelle istituzioni mi pare
Che emerga con chiarezza in questo fortissimo senso di moralità e a questa che è stato detto e insomma è stato il più volte questa attenzione al futuro gli orizzonti da perseguire
Ma appunto per non contraddittori come come spesso accade a noi umani passerei subito la la parola ad emergere metterei
Che ci parlerà del lavoro accademico come organizzazione la cultura e che già promesso di mantenersi rigidamente dei venti minuti di lavoro sia sono le undici e cinque
Mi sono
Ringrazio
Benedetta Craveri il rettore cioè la Fondazione l'ateneo un risolva
Chiarirmi qui invitata
Tra gli storici
Mi sono ritagliato uno spazio
A latere ma non marginale
Vale a dire sullo al lavoro accademico come organizzazione della cultura
Io ho cercato delle carte
Dei testi
E debbo dire che voglio ringraziare il marito per avermi messo a disposizione
Tutti i documenti del periodo in cui è stata segretaria di del professore
I debbo dire che
La ricerca dell'archivio anche aiutata da dalle nuove dai nuovi media dagli internet
Dalla radio radicale che ha registrato tutto quindi mi sono messa un po'sulle sulle tracce
E di un lavoro che io avevo sotto gli occhi avevo avuto ma che non volevo ridurre al ricordo personale
Di cui sento
Il limite non perché non creda la testimonianza personale o al ricordo
Che deve esserci ma credo che questo sia il momento proprio per cominciate a costituire uno studio un discorso critico su questa figura di grande storico ma che poi ci appare su tutti i versanti
In una dimensione ancora sconosciuta
Io devo dire che
Per spesso ciò che ci sta dinanzi agli occhi
Può rimanere sconosciuto
I qui c'è la teoria crociana dire la storia sempre contemporanea di si parte nella memoria del mille novecentododici cronaca storie false storie la differenza tra cronaca e storia che Croce parte da una pagina di tasto voi che i soldati che avevano partecipato alla battaglia non sapevano come fosse andata a finire non sapevano che cos'era la battaglia vedete questo può cadere anche con persone
Di grande caratura che abbiamo dinanzi che frequentiamo e che ora cominciamo a ricordare io penso al bellissimo convegno del due mila otto
Per i settant'anni di Piero Craveri è un convegno in cui io farò riferimento perché ho imparato tanto da alcune di quelle relazioni
Quella di Teodori ad esempio che dalla prima definizione prelevata dal sociologo ora Dahrendorf di intellettuale pubblico che negli anni di Piero Craveri fu una una definizione difficile da sostenere perché erano gli anni dell'hangar Sherman
Sì e che s'ed aspetti e
Ed aspetta
Erano gli anni svelerà al monolocale Language Mario e quindi
L'intellettuale pubblicò e l'intellettuale non organico village l'intellettuale non organico e che agisce liberamente al di là degli schemi di destra o di sinistra che allora che allora esisteva no
E
E debbo dire che
Altrettanto importante è stata una relazione di Paolo Pombeni
Una provocazione
Interdisciplinare
Si può fare la storia di sistemi politici vale a dire che gli venivano fuori poi il le domande le domande dello storico dello storico Craveri
E
Politica ricerca storica istituzione io li avevo chiamate sulla scorta della di una citazione di Francesco De Sanctis
Il maestro di Croce voglio dire
Che parlando della sua biografia
Parlava di due due cartelli la mia il mio quaderno a due carte quella di Piero Craveri dall'io l'avevo detta tre Ca'e sono tre i e le carte
Politica ricerca storica istituzioni
E quindi mi sono soffermata sul momento
Dell'istituzione accademica del lavoro all'università ora vedete sull'università pensano
Immagini negative a tutt'oggi Mauro le statue sono un uomo di grande libertà
Questa è una cosa che noi professori dobbiamo cominciare a sostenere e Piero Craveri è stato un esempio di questo sicuramente
Politica e ricerca storica
Cioè se c'è una chimica sicuramente tra questi due elementi si è visto in queste giornate io sono molto attenta all'ambiente in cui questa fusione chimica si è potuto produrre
E e in particolare l'università e in particolare una università io l'ho definita già nell'articolo dell'altro giorno
Un diversa molto peculiare che per la sua natura anticipi tre
Laica e cattolica ha permesso a Piero Craveri intellettuale molto libero di muoversi oltre gli schemi
E questa è stato è stato molto importante
Perché sono stati venticinque anni sono stati cinque lustri
Allora sono andata a cominciare a guardare e innanzitutto vi arriva qui nel novantasei
Sulla cattedra prima non era diritto istituzionale storie dei partiti politici e così via
Storia contemporanea ora vedete la storia contemporanea esattamente come la letteratura moderna e contemporanea la disciplina più difficile
Ne discutevamo ieri con
Con Paola villani
La letteratura italiana generale la letteratura contemporanea ma sono sempre viste come come discipline sono stante sempre viste come discipline
Di minore valore
Perché chi perché sono in aggetto sono in aggetto su quello che Croce chiamava quella singolare presente quel singolare scusate questi molare passano atto che si chiama presente
Tant'è vero che delle detto Croce sentì l'esigenza di di pensare di teorizzare un sistema una estetica
Per affrontare il grande compito di inventare una tradizione in quel caso la letteratura della nuova Italia una tradizione culturale
Partendo da evidenti partendo dalla fine e liti e lui era il il nudo che la storia contemporanea che cos'è
Storia contemporanea che cos'è la contemporaneità era il vero rovello di Piero Craveri per lui la conoscenza e la conoscenza
Di come fare storia e la conoscenza della storia
Contemporanea
E uno dei caratteri di questo convegno è stata la discussione poi dei sui temi io qui naturalmente non parlerò di contenuti parlerò di metodi terreno di testi e di a un certo punto noi abbiamo visto tutta la storia d'Italia recente novecentesca snodarsi davanti a noi
Però io dicevo
E dove stanno le opere di Piero dove sono le redazioni dei suoi testi dove sono le occorrenze io le immagini ciò che a me il filologo a può interessare per capire ha cambiato pare io ne ho che è cambiata la la per le varie edizioni di testi o la redazione di testi nell'archivio del di che mi ha messo a disposizione un il marito ho trovato capitoli che non ho ritrovato per esempio
Nel libro di De Gasperi non ho fatto in tempo a vedere a controllare se c'erano mutamenti ma non era certo questo il luogo per cominciare a discuterne ora qui si tratta di parlare di
Archivio
Di lavoro istituzionale
E di quelle di quei cinque lustri in cui
Da una parte
Taveri crea un ardente
Tra col con colleghi e il suo Baldi
Quagliariello
Orsina
Di università che era una riti di università Luis Siena Padova
Era una rinite italiana
Il questo ateneo ha vissuto un momento all'esterno una spinta all'esterno di grande rilievo cui non eravamo abituati posso dirlo perché sono stata poi chiamata da lui prima su un su un conto con un contratto e e poi come usa dire incardinata nel suo ridisegnare la facoltà appena istituita di lettere con una con una ondata di
Di studiosi e studiose
E nello stesso tempo ecco da una parte ridisegnare una facoltà dall'altra la la rinite la costruzione il dicendo
L'immagine riduttiva che pesa
Ha pesato e pesa ancora sull'università sui professori tra virgolette ma i professori universitari che producono invece che opere titoli per fare i concorsi
E c'è questo e c'è poi un'altra immagine riduttiva che pesa invece e ancora a maggior torto
Sui project
I progettisti finanziati i progetti del MIUR
E io ho visto in queste carte squadernato si dinanzi a me
Convegni che io vedevo che si stavano svolgendo e non si svolgevano solo qui ma erano appuntate per esempio antiamericanismo in Italia
E in Europa nel secondo dopoguerra
Cioè la seconda guerra mondiale la memoria storica
Atlantismo ed europei sotto questo nel proprio nei decenni in cui è stato preside
Un convegno incredibile sui partiti politici nell'Italia repubblicana
A Cluj partecipa con con un lavoro importante sul PC
Ma se se ho ben capito non era coinvolta in pieno di università di suor Orsola ma la LUISS la scienze politiche di Siena e l'università di Lecce e che era articolati in sei in sei giornate due due due sempre nell'ambito del tra il due mila due il due mila tre
Ora non voglio ad un giardino perché queste cose sono notizie mi sono costretta a guardare che cosa faceva anche perché spesso poi all'università noi pensiamo a questi progetti a questi seminari
Come a qualcosa come un peso per gli studenti spessori dobbiamo precettare
Pare curioso in università inglese o americana questo non accadrebbe quello che viene dato gratis non ha valore
E invece quando si pagano tante tasse moltissime come negli Stati Uniti io vedo me lo dicono i miei colleghi americani i anche e i loro studenti che
E in parte ho conosciuto nel tempo e loro vogliono fruire vogliono fruire di quei servizi sono assetati
E però Piero
Diciamo che riusciti molto ad attrarre io che gli sono succeduta poi come italianista
Deglutire
Che
Piero si comunicare il grande rilievo della storia contemporanea
Il l'attrazione quello che è un problema da un certo punto di vista teorico e poi una attrazione perché si parla del nostro tempo
Ora
Mi scuso perché ho deciso di parlare mai va a braccio per via riverente intollerabili le carte mi portavano mi portavano troppo lontano
Però voglio anche dire ecco l'altro grande Progetto quello sul liberalismo anche quello in più puntate seminariali e naturalmente qui a suor Orsola era il liberalismo del Mezzogiorno
Sono cose che gli allievi di Piero sanno benissimo però bisognerà mettere in ordine a queste carte
Perché la mia idea e che poi questo spazio istituzionale di Progetti di confronti tra metodologie diverse e i le giovani generazioni di studiosi ricercatori assegnisti ebbero modo di entrare in questo clima così fervido così caldo
Naturalmente voglio dire
Secondo questo carattere che sta venendo fuori nobili di Piero Craveri sempre confermato
Di un di una sprezzatura di un understatement a a cui però corrisponde un una capacità di lavoro di attività e io dicevo probabilmente proprio l'essere al di fuori degli schemi destra sinistra laico cattolico la natura l'incipit di questa di questa università
Permetteva l'energia del fare l'attività
L'attività come valore e questo Craveri lo faceva naturaliter posso dire
Nello stesso tempo questo spazio istituzionale diventava uno spazio mentale
Se in questi progetti noi troviamo la passione compare artistica di Piero lui nasce come comparatista nasce comparatista perché tra le discipline la sua tesi e sulle a scienza giuridica napoletana nei secoli diciassettesimo e diciottesimo continuando la tesi della madre sui Parlamenti napoletane di Elena Croce
E la formazione un altro teste del sessantanove del diritto consuetudinario in Francia se ne è parlato
Ecco Francia l'Europa c'è questo compare autismo genetico originaria
Ma né nello stesso tempo c'erano le ricerche personali che continuavano ecco c'è questa dialettica che probabilmente solo l'università e alcune università catalizzano di più
Vale a dire Progetti anche oggi si fanno ci sono i dottorati ci si incontra si parla ma è tutto inutile non non serve alla formazione del soggetto che studia mi sono fatta mi sono fatto delle domande in questo senso proprio guardando questo questo archivio le i piccoli pezzi che Louis si scriveva quando presentava
E e di scriveva lui non la sua segretaria quando doveva descrivere questi progetti
Ecco vedo qui Gianluca insieme abbiamo descritto i nostri progetti per il dottorato non c'è un'elaborazione di dei che contano che incidono
Ho deciso di muovermi in questo in questo settore
Più volatile ma ma molto a mio avviso molto concreto per ora più volatile
La che cosa voleva fare i Piero
Nel due mila otto lui alla fine dice mi dedicherò Mitchell è intero tipico suo in che cosa si voleva cimentare
Storia della pubblica amministrazione cioè che la cosa immane ma può anche risolversi
In quasi nulla
Storia delle istituzioni sempre storia della cultura
E si può fare la storia dei partiti politici questa Irma che non c'è più forse ora ora che non c'è più forse ora si può fare
E un discrimine nelle sue Licinio che personali lascio stare il capolavoro di biografie di storia di cui si è detto cioè lui al è andato in tutti gli archivi
E quindi c'è il momento di una ricerca totale
Ma penso ad un
Ad un libro altra ad un libro importante
La democrazia incompiuta figure del Novecento italiano due mila due lui comincia a focalizzare un modo per afferrare no
Atterrare all'agone il proprio tempo quello che voleva fare di Castro Canetti con Massa e potere come si afferra il proprio tempo
E Luigi seguendo una riflessione teorica che viene inaugurata da Elena Croce lo specchio della biografia e e una soglia del percorso di Piero
Per la e nasce molto da dai Progetti dai seminari che affollano questa università
Cosa che non è accaduto quando poi il preside era era un italianista alle la la letteratura italiana e non è così attrattiva come la storia contemporanea
Per ragioni che non è qui il caso di dirlo di affrontarlo
Ma sicuramente c'era anche il dato che che lui veniva dopo la storiografia di storici con delle certezze Galasso Romeo no certezza non ci sono più e allora dove si gioca la partita ma la partita si gioca sulla storia contemporanea
Su questo è un po'il punto e allora ponendo in relazione l'analisi delle istituzioni parlamentari e sto parlando il libro la democrazia incompiuta con un carico scusate di formule negative incompiuto non governo
L'individuazione delle linee di su solidificazione e di decomposizione della forma partito
Cadaveri
Ne sperimentava il punto di convergenza storiografica nella misura della biografia
Nel riflesso
Non meccanico dei fenomeni collettivi dentro il paradigma individuale
A sua volta visto
Come superstite coscienza attiva rispetto al cosiddetto reale
E siamo nel periodo del ventunesimo secolo in cui due cose sono in crisi l'idea di individuo e quindi di biografia e l'idea di storicità
Perché se c'è una cosa nel delle radio digitale e appunto la velocità di process eccetera eccetera
O ancora un po'di tempo cinque minuti cinque va bene
Uccisi no no no sono
E quindi
I progetti il rapporto con la ricerca personale
Le riflessioni anche teoriche né rare
Sul liberalismo
Io credo che varrebbe la pena di trascrivere le registrazioni del convegno del tuo mila otto
Perché le riflessioni finali di Piero
Sono state molto importante sul liberali
Sicuramente debitrici
Della riflessione crociana
Religione della libertà
Alla fine Craveri
Ha parlato del liberalismo come ultima eresia cristiana
Ha discusso il discorso di Giovanni Paolo secondo di Ratisbona
Indicando la rottura
Con la traduzione cristiana costituita secondo lui dal concetto
E e quindi è andato avanti
Con
Alcune domande
Che poi sono rimaste sul suo tavolo lungo
Non non vado avanti su questa su questa linea
Oggi ho solo limitarmi
A dire
Temi sono vietata
Il ricordo personale
Tranne che in un caso che vorrei
Direi
Quando lui era il mio preside e a me capito purtroppo di diventare segretario provinciale del appena nato di lui mi chiamò non ci parlavamo tutti i giorni
Perché allora
Esibiva il corso di neonato di di lingue moderne
E io temevo che mi avvertisse di di non perdere tempo onde e invece lui non solo mi incoraggiò mi disse sono contento agli amanti io purtroppo poi sono andate pure indietro però però quel quel fallimento EB mi sembrò che mi rendessi Halloween care per il quel fallimento politico insomma di questa impressione e chiudo qui questo perché ricordi ce ne sono davvero davvero molti quasi quasi troppe
Voglio concludere questa che solo un'indicazione
Di una ricerca da fare ci sono le carte anche con dei titoli gli archivi alla all'inizio degli archivi sono sono incompleti sono disordinati
Sono un insieme di carte sono un insieme di carte con la dicitura che a me è piaciuta molto differiti Imma ricerche del professore con la maiuscola naturalmente le ricerche del professore
E io ho voluto muovermi in un ambito ripeto Murdoch laterale ma secondo me non marginale ma foriero di di morte informazioni di molti dati proprio su quelle su quelle tre carte
E quindi voglio concludere
Con una riflessione su queste su queste carte
Perché da una parte c'è stata la nostra testimonianza nessuno neppure io come vedete ora ora
Si è sottratto a questo
A questo omaggio a quello che con una metafora cara a Walter Benjamin ma anche a Benedetto Croce croce la preleva da Walter Benjamin
Su quella che si chiama la cenere lieve del vissuto cioè che cosa noi cerchiamo con questo convegno quella circolarità anche ci restituisca all'Hui allacci nere lieve del vissuto o ad altro
A me è parso che proprio Giorgio Benvenuto con quella bruciante
Relazione
Che ha commosso tanto May vecchia ragazza del sessantotto
Quando ha detto mamma nei Calleri visibile
La che cosa vive appunto nell'opera quindi non la CNR lieve del vissuto ma esattamente nell'opera
Nei testi e nell'opera anche azione che noi dobbiamo studiate analizzare e tardi vere ecco comincia questa questa vita nonostante una parte Dinoi
Sia sempre legata a questo cenere lieve del vissuto e chiudo
Grazie molte riemerge Mattek-Sands
Ci ha fatto entrare un po'nel in quello che Montaigne Tamara il retrobottega
Il retrobottega mente stranamente festa abbiamo i cui interessi erano poi la basse degli interessi che continuamente si rinnovavano lo spingevano
Lungo diceva e genuinamente espressione della sua personalità elettiva può formarsi progressivo di una sua personalità che è quello caratterizzare agli studiosi veri grandi quelli che appunto consentono ancora di di crede Millau università nonostante il quadro
Per quanto differente rispetto a quello che le cose che tu hai evocato Ricci permette di vedere a questo punto scriverei subito la parola Gratteri San Leo
Che ci parlerà della eredità ed innovazione la fondazioni di Biblioteca Benedetto Croce
E
Spero mi sentiate
Buongiorno a tutti ringrazio anch'io per l'invito la l'Università suor Orsola e la fondazione che ha designato mi a parlare oggi io vi parlerò appunto dopo il bel lei intervenne bello e suggestivo come sempre intervento di Emma appunto della volo che Craveri ebbe nella Fondazione Biblioteca Benedetto Croce
E per dare pienamente conto dell'importanza dell'impatto che Craveri ha avuto nella storia della nostra della nostra fondazione credo sia opportuno fare un passo indietro riassumere brevemente quale fosse diciamo lo status quo per così dire prima del suo arrivo
Io ho scritto l'intervento per non sforare troppo con i denti e quindi leggerò gran parte del tempo vi ricordo soltanto che la Fondazione Croce nata settanta anni fa nel maggio del mille novecentocinquantacinque
Per volontà delle eredi Croce ovvero della moglie Adele Rossi e delle figlie Elena Alda
Invidiati Silvia
Per i primi nove anni l'istituzione fu presieduta dalla vedova di crociera ovvero da Delio Rossi e successivamente per lunghi decenni dalla secondogenita alta che è stata senz'altro l'erede come dire più più attenta e più autorevole dell'acido intellettuale del padre
E negli anni Duemila c'è stata poi una presidenza di Silvia Croce
E Secondo quanto appunto sta descritto nel primo Statuto della Fondazione i completini compiti istituzionali dell'Ente erano essenzialmente due
Cioè curare la conservazione della biblioteca appartenuta acclusa quindi gas garantirne l'unità all'integrità evitare o la dispersione diciamo della biblioteca e nel contempo farsi che esista fosse mantenuta in condizioni a giovani tali da poter giovare agli studi quindi fosse catalogata fosse dotata del di personale sostanzialmente la seconda grande finalità dell'ente era quello di curare la bibliografia crociana cioè raccogliere tutti gli scritti di Croce tutte le edizioni di Croce le traduzioni nonché la bibliografia che si andava accumulando negli anni su di lui quindi questi erano sostanzialmente i due compiti istituzionali
Riguardo al primo punto quella della biblioteca vorrei sottolineare anche perché abbiamo qui fossero a monte che le fondatrici intendevano in primo luogo nel dare esecuzione alla volontà espressa dallo stesso Croce
Che la sua raccolta libraria potesse essere utilizzata dai borsisti dell'istituto
Da lui fondato nel mille novecentoquarantasei va considerato infatti che a quel tempo l'istituto era giovane la biblioteca era ancora esigua diciamo contrariamente a quanto accade oggi
Perché come tutti gli studiosi sanno la biblioteca dell'Istituto e oggi ricchissima e soprattutto una delle più complete e meglio allestite almeno relativamente ad alcuni ambiti disciplinari
I compiti assegnati alla fondazione di un po'li abbiamo ricordati salvo il picco episodiche eccezioni anche di grande importanza per esempio pensa la pubblicazione in via dei taccuini dico russa
Tutte le altre inziative culturali come le attività di ricerca e convegni dibattiti le pubblicazioni e così via
Per anche pubblicazione di documenti conservati presso la Fondazione come i carteggi Crociani ecco tutto questo fumo ma fu affidato dalla famiglia all'Istituto italiano per gli studi storici
Ibo in buona sostanza quindi due enti andavano a costituire se non un soggetto unitario
Quindi ha vinto
Essendo entrambi eredi del lascito crociano con compiti però nettamente suddivisi in quanto la Fondazione era diciamo così uno scrigno di memoria e aveva un compito essenzialmente conservativo di tutela di conservazione
Mentre l'Istituto di Studi storici aveva una vocazione all'esterno attraverso i dialoghi con i borsistico seri diciamo i seminari
L'attività editoriale e così via
Questo affetto trovava la sua ragion d'essere in un presupposto la famiglia Croce a quel tempo esercitava un'influenza determinante anche sugli indirizzi scientifici dell'istituto e sulla scelta del suo presidente ed ex direttore sì che i suoi primi cinquant'anni la vita della Fondazione a false per l'pienamente i suoi compiti diciamo ivi di presidente della fondazione asta
Realizzarono pienamente i compiti statutari
E dal sì molte importanti ulteriori iniziative furono intraprese che sebbene meritevoli di approfondimento non è questa ovviamente la sede di ripercorrere
Ma ogni attività veniva svolta silenziosamente e si sarebbe detto ad un sommo poste evitati senza nessuna volontà di mostrare i risultati raggiunti
Ecco rebus sic stantibus diciamo nel due mila otto arriva alla presidenza della Fondazione Piero Craveri e colui per la prima volta prenderne le redini era un esponente della terza generazione la famiglia
I fu presto chiaro che era necessario ridefinire il ruolo e la funzione dell'ente che andava a dirigere e che occorreva un ripensamento complessivo della sua gestione
Sia nelle prassi quotidiana che nell'orizzonte programmatico in questo mi ricordo popolo che ha detto Emma no ridisegna la facoltà di lettere è un po'come ha fatto con la Fondazione ha ridisegnato un po'la struttura della Fondazione
Dicevo quindi questo perché perché semplicemente Craveri si rende conto che sono cambiati i tempi e che per rispondere alle esigenze di questi tempi nuovi bisogna cambiare passo
Dico subito che la sua azione se per taluni fondamentali aspetti e segnatamente quelli relativi agli obblighi statutari che ho ricordato prima si pose in continuità con quella di chi l'aveva preceduto
Per altri introdusse mutamenti radicali
La prima novità di rilievo fu costituita da un'apertura dapprima graduale poi sempre più marcata e irreversibile
Alle richieste dell'utenza degli studiosi che desideravano accedere libri e documenti dell'archivio
Su questo un elemento diretta discontinuità rispetto alle generazione precedente fino ad allora la Fondazione era rimasta un luogo appartato e di difficile accesso
Aperto solo Meleto stuolo di studiosi se i libri venivano ordinariamente dati in lettura borsisti e docenti dell'istituto i carteggi di Croce era ma invece inaccessibili
Salvo quelli che di volta in volta siti decideva di pubblicare dapprima perché lo stesso filosofo aveva posto un vincolo ventennale alla consultazione delle sue carte e inseguito perché si trattava in ogni caso il dopo venti
Da maneggiare con cautela diciamo così essendo in molti casi ancora vivi emittenti delle lettere o i loro figli o congiunti o personaggi UNIFIL citati
Alla decisione di aprire la fondazione
Craveri fu scritto anzitutto dalla sua esperienza di studioso avvezzo alle peregrinazioni tra biblioteche e archivi e dunque mosso da un sentimento spontanei di solidarietà e simpatia verso gli altri ricercatori in questi giorni è stato ricordato da molti la generosità no di Piero e anche in questo campo che si faceva sentire
E e infatti aveva bilanci talmente generosi lui che spesso toccava chi gli stava intorno ricondurlo a maggiore accortezza e prudenza richiamandolo al mostro ma io ma cioè l'antiche usanze di famiglia
Vi era poi la consapevolezza della mutata temperie culturale e politica divenuto ormai meno dopo tanti anni l'antico sanissimo ideologico
A partire dalla fine del secolo scorso si è verificata in tutta Italia e dall'estero una riscoperta in grande stile del filosofo
Consiglio di Tura di studi traduzione dire Khomeini e questa volta però senza faziosità preconcette ma con l'attenzione imparziale che si dedica un grande autore considerato ormai un classico del pensiero occidentale
Piero riteneva che la Fondazione dovesse porsi al servizio di questa ripresa assecondarla
Anche promuoverla come poi in effetti fu fatto ma certamente in nessun modo intralciato la sta ponendo ostacoli alla DC
Ka
Facilitare l'accesso ai documenti della Fondazione implicava l'idea che esista dovesse essere posta a servizio degli studiosi ciò comportò sul piano dell'organizzazione interna una serie di novità di grande rilievo
Anzitutto la Fondazione fu dotata di una sua pagina web che per noi fu una piccola rivoluzione col che corre era inevitabile l'utenza crebbe vertiginosamente
Per far fronte in maniera adeguata alle nuove e moltiplicate domande
Fu dato assetto stabile al personale ne furono definitivi i ruoli e le mansioni furono strutturate ex novo le attività interne e servizi destinati al pubblico Esterno quindi la macchina organizzativa organizzata ripeto ex novo
Mi limiterò a menzionare quella che fu la sfida più impegnativa sfida del resto ancora in corso sul piano dei servizi cioè la transizione al digitale
E mentre io però solo due dei grandi traguardi conseguiti in quest'ambito dalla presidenza Craveri naturalmente quindici anni sono lunghi in questi quindici anni sono stati fatti tantissime cose io non farò qui un elenco più dettagliato
Di tutte le le tantissime cosa ed importanti che sono state svolte ma dove le voglio ricordare e cioè la catalogazione della biblioteca di cruciale
E la completamento della schedatura del carteggio
Allora la biblioteca di Croce costa circa settantasei mila volumi ci è giunta perfettamente catalogata ma con cataloghi cartacei quindi evidentemente non più adatti alla alle esigenze degli studiosi odierni
Quindi è stato necessario per catalogare la tutta in SBN sostanzialmente quindi abbia una schedatura informatizzata
E questo è stato un lavoro molto lungo anche molto costoso mattino appunto ha fissato subito come obiettivo prioritario della Fondazione questa catalogazione
E per fortuna siamo riusciti riuscito anche lui a vederne la fine perché non abbiamo concluso
Questo lavoro un paio di anni fa e lo abbiamo anche annunciato nel corso di un convegno che si è tenuto proprio qui a suor Orsola l'altro grande obiettivo dicevo è stato la la schiera pure la digitalizzazione integrale del carteggio di conosce questo progetto era stato avviato già da Alda
Ma la gran parte del Progetto e la conclusione si è svolta sotto la presidenza Craveri e quindi questo è un altro sono due punti fermi diciamo della nostra istituzione il carteggio è il nucleo documentale più importante del dell'archivio privato del filosofo poi ci sono state fatte tante altre cose ripeto ma non è non è qui il caso di fare l'elenco oltre l'apertura agli studiosi un secondo elemento distintivo è radicalmente innovativo
Il futuro la necessità che li ha visti di dare alla Fondazione una fisionomia autonoma rispetto all'Istituto italiano per gli studi storici
E di assegnarle compiti ulteriori rispetto a quelli originariamente previsti cioè i due che vi ho indicato all'inizio ciò avrebbe condotto una modifica dello statuto approvata infine nel due mila ventidue
Anche in questo caso si tratta anzitutto di una presa d'atto del mutare dei tempi lì seduto cui Craveri occorre sottolinearlo era legatissimo forse ancor più della Fondazione
Ormai da tempo procedeva e determinava i suoi indirizzi scientifici in assoluta autonomia dalla famiglia Croce e aveva inoltre significativamente ampliato il novero dei suoi interessi
Era quindi venuta meno quella peculiare unità che aveva connotato i violenti all'origine
E fin quando poi erano state imitarli le file di Croce
Inoltre Craveri avvertiva il dovere per un'esibizione intitolata al filosofo i promuoverne la conoscenza per fare nuove generazioni e di valorizzarne l'opera a spingere verso una più spiccata autonomia della Fondazione componeva poi una considerazione di carattere eminentemente pratico con la quale però bisognava pure fare i conti cioè la necessità di reperire fondi per intraprendere o completare le molte attività messe in cantiere
Nonché per il mantenimento del restauro della sede
Le modalità di erogazione dei finanziamenti pubblici fattesi più rigorose rendevano infatti indispensabile elaborazione di progetti scientifici per partecipare d'armi come ognuno di noi sa diciamo e quindi anche rimane indispensabile anche la capacità di realizzare autonomamente questi questi progetti e deprecabili poi visibili i risultati
Quindi la Fondazione inizio ad affiancare all'ordinaria attività di schedatura catalogazione dei fondi eccetera un programma culturale
è sempre più ricco fu creata una collana editoriale
Stampata da Rubbettino cui si aggiungevano altre pubblicazioni per esempio di recente pubblicato la bibliografia di Galasso
E altre pubblicazioni anche condotto insieme all'Istituto italiano per gli studi storici o colme di situazioni diverse vi piace qui citare il carteggio Croce Gentile pubblicato con la fondazioni Gentile la cui pubblicazione appunto è avvenuta dal due mila quattordici due mila ventiquattro punti ancora una volta sotto la presidenza Craveri
Quanto ai convegni alle iniziative pubbliche furono numerose senza ed incontestabile qualità
Qualcuno organizzata anche qui a suor Orsola ricorderò en passant
Il convegno sulla Grande Guerra che si tenne tra Roma e Napoli quello per i centocinquanta mila nascite di crocefissi venne presso l'Istituto di Studi storici
La lettura che Servillo fece al Teatro Bellini di alcune pagine crociana scelte da Giuseppe Galasso il convegno su De Santis che facemmo qui in collaborazione con l'Università suor Orsola c'era anche Emma
Quello sui cento anni della legge Croce sul paesaggio tenuto presso il Senato della Repubblica la Sala Zuccari del Senato della Repubblica
E e quindi insomma sono veramente numerosi numerose le iniziative di e di importanti ritengo e da un punto di vista soggettivo dal nostro punto di vista di chi l'ha lavorato in fondazione sono stati anni di intenso fervore e certamente irripetibili
Si lavorava in un clima sereno e di grande entusiasmo Craven era sempre sorridente ben disposto di una cortesia calorosa ma mai affettata e il suo arrivo era salutato affetta da tutti
Perché portavo una colata di allegra vitalità e di ottimismo operoso nell'inviare i progetti e le iniziative da attuare sapeva pensare in grande
E disegnava le traiettorie
Nitide con lo sguardo penetrante e il tratto sicuro del grande storico ma anche dell'intellettuale si è detto durante questo convegno tante volte con interessi e relazioni personali a fine aste
E che aveva attraversato il mondo del sindacalismo abbiamo sentito oggi quello della pubblica amministrazione e della politica
E la politica era rimasta la sua grande passione ricordo le lunghe chiacchierate sui temi dell'attualità quando scoprì che anche io ne era attenta nero ottetto attenta osservatrice anche se ovviamente nel mio piccolo
Era mosso Craveri da una curiosità intellettuale vivacissima e spesso mi suggeriva la lettura di libri che aveva recentemente scoperto anche di libri più vari diciamo
A questo proposito vorrei ricordare quanto o con quanto trasporto ci parlasse delle ricerche condotte da alcuni giovani studiosi a lui vicini o dei borsisti dell'istituto e mi fa piacere che qui alcuni di quei giovani o un termine non più giovanissimi forse ma ancora giovani prenderanno la parola dopo Dini
Ricerche appunto riportava un genuino coinvolgimento e ne seguiva con attenzione i progressi desideroso di sapere quali approdi sarebbero giunte
Proprio per la vastità dei suoi orizzonti abbiamo una capacità vulcanica di concepire iniziative culturali
E delle diverse opzioni sul tappeto si ragionava poi a lungo prima di scegliere quelli a cui dedicarsi e in genere erano poi quelle che lo incuriosiva hanno di più
Nell'individuare i relatori per i convegni non era interessato tanto i più blasonati che l'aver che avrebbero garantito un sicuro successe magari qualche recensione in più
Ma era soprattutto tentato naturalmente cum grano Salis dagli Outsiders
I soli ai quali potrebbe quali potesse sperare è un punto di vista originale e magari sorprendente un bagliore inatteso
Conservava sempre un fondo di umorismo e da tutte queste attività sapeva anche trarre un autentico divertimento
Essendo alieno lui beato lui da ogni forma di ansia rispetta i risultati da raggiungere
A questo proposito mi viene in mente il convegno che organizzammo del due mila sedici in occasione dei centocinquanta anni della nascita di Croce il convegno che ho citato prima
E che servo impresso nella memoria come uno dei ricordi più cari di questi di questi anni
Un grande convegno non privo di solennità alla presenza del presidente Mattarella invitammo studiosi provenienti da quattro continenti appartenenti a dieci nazionalità il diverse per discutere per due giorni della diffusione internazionale dell'opera di Croce
Super certi versi davvero un'avventura e per la Fondazione una prova notevole poiché ancora non avevamo acquisito grande spesi per insorga iniziativa e spero e festeggiavano tra noi dello staff parecchi timori da lunedì del resto sbrigativamente è bonariamente ridimensionati e placato ci SIOPE HP che cosa avete importante nota poi che succede
Questo convegno di ampio respiro fu un'altra delle sue idee brillanti nata dalla decisi da di la necessità insopprimibile che aveva di uscire dagli schemi e di avventurarsi in territori nuovi sparigliato le carte
Così accanto a nomi illustri e dal gusto sin attaccabile perché il convegno fa per Total moralmente da Galasso c'era ma c'erano c'era Tutinelli reni ne facciamo tanti nomi importanti
Ecco mancato a costoro furono invitati per così dire al buio alcuni relatori annui perfettamente sconosciuti
Fare pubblica Bilić relatori cigni feti a Shi Yang che che che arriva tradotto diverse opere di Croce
Poi c'era un giovane studioso messicano che davvero davvero non sapevamo che panni vestisse e così un'altra serie di personaggi sui quali non non faremo saputo dire molto a sulla preoccupazione relativa alla qualità delle loro relazioni che sempre impensierisce gli organizzatori di un convegno prima leva di gran lunga la curiosità di sapere quel che avevano da dire
E persino il divertimento di assistere a uno spettacolo imprevedibile
C'è da dire che alla fine il convegno DC benissimo ed è rimasto io ritengo uno dei più innovativi e anche dei più allegri e creativi di quelli di cui ho memoria
Nel chiudere relazione dirò che alla luce delle ragioni esposte ritengo si possa osservare senza esitazioni che Craveri è stato se non il fondatore il ring fondatore dell'istituto chiamato a presiedere
Al quale senza abdicare al suo prestigioso passato ha saputo dare nuovi orizzonti e nuova vita
Lasciando un ricordo vivissimo il prezioso in tutti coloro che hanno avuto il privilegio e la gioia io direi soprattutto la gioia di lavorare con lui
Grazie Teresa vero per questo
Dovremmo definisce potremmo definire uno splendido esami di coscienza non di un intellettuale ma di una istituzione molto appassionato e come come esame di coscienza e come ovviamente è giusto che che sia
E che ci ha fatto anche flettere su un quel quanto sia
Decisiva in un'istituzione la dialettica Tressa cioè tra le sue regole e la sua storia i suoi percorsi sui processi si scoprì e le persone che sono chiamate impersonata da a darle vita darle significato
E quanto la dimensione morale delle persone che sono chiamate adoperare Venezia decisive cremeria
Non solo ha saputo aggiornare conservando come diceva il tris ero la tradizione il peso culturale la storia di questa istituzione ma ha ben compreso quello che difficilmente si comprende in genere
E cioè che
Sono e l'organizzazione che deve essere tarata sulla funzioni di istituzioni non il contrario
Con lui siamo abituati ai nuovi dal punto vedere negli apparati pubblici che sono completamente
Per incontro flessi
E e guardano ai propri interessi che sono gli interessi di dice dentro e non le funzioni per le quali sarebbero istituiti e Pisano sui bilanci dello Stato ma questo è un esempio di moralità
Al servizio delle istituzioni che si lascia di conoscere molto bene pregherei ore di venire al tavolo dei relatori quelli che
Si disse aveva evocato un attimo fare nessun partito che Carlos segna Bolten diritta e poi anche tramandati Capatti
Perché questa notte quindici minuti inutile
Ma penso diciamo il tempo che siamo purtroppo
Allora
Precisato che il tempo a disposizione
Non può superare i quindici minuti perché siamo le dodici e quarantacinque per dare subito la parola Patrick Carlos NT ci parlerà dell'insegnamento in mangimi di terreni fra Napoli e triste
Ma passi
Buongiorno
Grazie innanzitutto alla Fondazione
All'Università suor Orsola per questo invito grazie al professor De Luca
Per quest'invito che sinceramente mi ha toccato il cuore quando mi è arrivato cioè quindi con grande piacere grande emozione
Che cercherò di delineare o il ruolo che
Piero Craveri avuto nella mia formazione
E anche a mettere in luce alcuni aspetti del suo interesse verso verso Trieste presso Trieste la sua storia
Però io ho conosciuto Piero Craveri il venticinque settembre del due mila e nove quando
Ero stato appena selezionato per una borsa post occhio all'Istituto italiano per gli studi storici
Con un progetto di ricerca che verteva sul dirigente comunista
Rischino diciamo così Vittorio Vidali
E il PIL pro ska veri doveva fare da supervisore tale dal mio Progetto il nostro colloquio primo colloquio quindi Spare tesa altamente su questo ricordo nello studio in cui mi ricevette l'immancabile odore dolcemente acre del sigaro che si mescolava nella luce dorata e il vociare Caio e commovente di Napoli
Mi chiese ovviamente del mio percorso di studi simili ed era mi apparve subito incuriosito dalla mia provenienza esotica intanto quella
Che tempo far suggerire il mio cognome quindi non quella parzialmente norvegese ma quella triestina ecco per
Insomma l'Italia guardano con un po'a Trieste come una realtà esotica
Io se ripenso all'ingenuità di fondo alla ristrettezza delle prospettive che caratterizzavano il mio progetto di ricerca in origine oggi devo dire sorrido imbarazzato
E e ricordo come
Piero Craveri con un garbo indiretto pensa farmi neppure pesare il garbo quindi un con un meta garbo direi
Mi fece notare insomma che era il caso forse di allargare le prospettive della ricerca andare a toccare magari le tematiche
Che
L'oggetto di indagine poteva anche schiudere se adeguatamente individuate
Lo fece con un tatto che poi con l'esperienza ho saputo riconoscere come il tatto dei dei veri maestri
Ho avuto la fortuna di trascorrere tre anni all'Istituto Croce con il fraterno amico Davide con Marta Herling canti mi è sempre stata molto vicina
E da ho seguito le coordinate che avevamo tracciato quel quel pomeriggio sostanzialmente no poi con il supporto fondamentale
Che sia giunto in corso d'opera di Andrea Graziosi che
L'altro grande maestro sul piano culturale intellettuale insomma avrete capito la faccio breve come il periodo a Napoli sia stato veramente decisivo per la mia formazione intellettuale la mia maturazione professionale
Negli anni che seguirono Piero ho cercato di
La di non perdere i contatti di di sentirlo sempre vicino era un punto era diventato un punto di riferimento per l'orientamento dei miei interessi di ricerca dei miei studi ma soprattutto devo dire quello che cercavo in lui era le rassicurazioni paterne che mi sapeva che mi sapeva dare no le rassicurazioni paterni momenti difficili che erano frequenti in un percorso accademico ancora segnato per diversi anni da precarietà e incertezza
Rassicurazioni paterne chi ero non era ottimista almeno non in un senso piatto e vacuo però avevo una fiducia nella vita nel bene questa fiducia era contagiosa
Seguito passo passo la scrittura della mia monografia su Vidali che cosa che cosa interessava a Piero di di vitali beh permettetemi di ricordarlo sicuramente legame sentimentale con Tina Modotti di cui la fotografa e rivoluzionaria di cui Piero ammirava
L'intensa bellezza almeno tanto quanto il talento artistico ecco ma a parte questo sicuramente gli interessava il profilo di vitali come soldato della rivoluzione
Come
Profilo integralmente calato nella dimensione della guerra civile internazionale
Che sconvolse la prima metà del ventesimo secolo non so se vi ricordate il tema della guerra civile era come una nota di basso continuo
Nelle riflessioni di Piero Craveri in quegli anni intanto da dedicarci un seminario proprio nell'anno accademico due mila e nove due mila dieci all'Istituto italiano per gli studi storici
Che frequentati
Poi era appunto il retroterra triestino
Della figura di Vidali quella Trieste disse mi scrisse
Che aveva una storia che corre parallela a quella italiana ma che appartiene cito proprio da una sua mail ci sempre appartiene primariamente alla storia dell'Europa centrorientale
Allora dal vi ricordate mutandine Rina raccontare il Novecento che invita a guardare alla storia d'Europa dalle scale di Odessa
E non da Parigi o Berlino o Londra
In questo senso Trieste era ma per Piero una specie di piccola Odessa soprattutto per quanto riguarda alcuni passaggi della guerra fredda nel secondo dopoguerra
Secondo lui tenere al centro una vicenda peculiare di Trieste era utile per cogliere il nesso di avvenimenti processi che altrimenti apparivano sfocati il loro collegamento appariva sfocato per esempio in una mail del due mila e diciotto mi disse che osservando da Trieste si capisce di più l'affondo staliniano su Berlino del quarantotto
Perché il PC smobilitazione parato militare solo a partire dal cinquantadue cinquantatré
Ma nel cinquantadue c'è anche la chiamata di Togliatti a Mosca il tentativo di Secchia di prendere la segreteria sono tutti aspetti relativi allo scenario italiano ed europeo che altrimenti sono chiari fino ad un certo punto
Un'intuizione secondo me molto penetrante che nonostante la messe di studi che ormai riguardano la questione di Trieste eccetera potrebbe essere ancora sviluppata storiografica mente
Io lo invitai per due volte a Trieste e in tutte e due le occasioni lo vidi estremamente contento di poter la visitare la prima su nel due mila e diciassette
Per una giornata di studi sul settantesimo anniversario della Costituzione repubblicana organizzata dall'Istituto per la Storia della Resistenza e dell'età contemporanea nel Friuli-Venezia Giulia di cui ero direttore scientifico
In quell'occasione tenne un intervento sulle culture politiche protagoniste del processo costituente che gli diede modo di toccare tutti i nodi del declino italiano il respiro in retrospettiva che poi erano i temi dell'arte del non governo uscito ha appena un anno prima no nel due mila e sedici quindi mi ricordo che insomma si diffuse sull'arretratezza culturale della classe dirigente sulla sovrapposizione malsana tra partiti esecutivo e Parlamento su quel malinteso primato della politica sull'economia di cui si parlava anche anche ieri
Il secondo intervento invece lo tenne il se a Trieste lotto nel sei marzo del due mila e diciannove è una data che ricordò molto bene perché coincise con la nascita della mia seconda bimba
Che in momenti iniziativa di nuovo dell'Istituto storico della Resistenza intitolata Europa integrazione o disintegrazione coordinata dal professor Raoul Pupo e dal sottoscritto due mila diciannove
Anno di importantissime elezioni per il Parlamento europeo
Donald Trump era al suo primo mandato dal presidente degli Stati Uniti
I sovrani ismi soffiavano già forti nel vecchio continente
Allora ci sono diversi tratti rilevanti di continuità con la realtà presente e di ascoltare oggi quella conferenza si Poli ascoltarla perché
Scaricabile il file audio
Dal web
Sorprende per la sua attualità e quindi vorrei adesso soffermarmi un paio di minuti sul contenuto della conferenza del professor Craveri quel giorno
Allora innanzitutto gli tenne a sottolineare la distanza fra i sognatori dell'Europa i padri fondatori dell'Europa e risultati effettivi dell'integrazione
I sognatori ovviamente erano Spinelli Colorni Rossi l'ex comunista il socialista illiberale autori del Manifesto di Ventotene
Che tutti e tre figli di quel sogno europeista che prende corpo dopo la Grande Guerra una frattura storica decisiva
Per reazione al vuoto di potere mondiale
Conseguente alla scomparso land all'indebolimento dei grandi imperi europei
Per reazione all'elaborazione del lutto ovviamente
Provocato dall'immane carneficina il lutto collettivo ecco Piero osservo se c'è una cosa che unifica l'Europa sono i monumenti ai caduti della prima guerra mondiale
Voi al ruolo dei nazionalismi nell'aver provocato la tragedia nazionalismi che però riprendono vigore subito dopo la Grande Guerra
Perché Craveri sottolineo i Louison Isma'schiuse il drammatico problema delle minoranze nazionali
Postulando la coincidenza voluta e data per sacrosanta fra nazionalità è stato e poi nazionalismi ovviamente ulteriormente radicalizzata irritato la totalitarismi
E quindi egli alla fine concluse che se il sogno di Ventotene era riuscito a dare un contributo rilevante dal punto di vista istituzionale no definendo questa limpida proposta federalista
L'Europa nella quale si trovarono invece operare il padri fondatori era l'Europa di Keith Jarret di Stalin che era passata attraverso una devastante semplificazione etnica e quindi per forza di cose aveva rimesso al centro dell'elaborazione politica lo Stato nazionale di qui notava cadaveri c'era questo questa ambiguità del processo di integrazione che era rimaste risolta e rimasi risolta fino a oggi tra sede razione e Confederazione
Poi ci sono ci fu ovviamente un ampio dibattito
In cui ma secondo me sono insomma meritano essere ricordate qui ancora alcune delle sue considerazioni per esempio
Rispetto alla tenacia con cui egli già registrava il presidente Tampa all'epoca intendeva parole sue disaggregare l'Europa
E lui teneva a ribadire quanto nell'integrazione economica e politica avesse contattano la volontà americana
Rispetto alle parole d'ordine sopra miste fece notare con ironia come il problema forse più pressante dell'Europa attuale fosse al contrario l'eccesso di sopra Nismo
Degli stati membri no che sono rientrati ostacolare ovviamente la transizione un federalismo compiuto
Federalismo compiuto diceva oggi tanto più necessario è lo diceva nel due mila diciannove sul terreno della difesa comune
Perino della difesa comune da sempre delegata agli Stati Uniti
E naturalmente sullo sfondo la questione della Russia di Putin un regime autoritario e repressivo infiltrato dalla criminalità organizzata
Esiste un problema russo di disse
Nel senso anche della convivenza ineluttabile tra l'Europa e la Russia e questo problema invitò ad affrontarlo con cautela e saggezza
Non ci fu poi ovviamente il modo di approfondire questo aspetto di capire cosa si intendesse dire precisamente nel frattempo sono accadute cose troppe cose troppo gravi quindi al di là del merito
Però quelle richiamo alla cautela richiamo alla saggezza io lo trovo una fortemente in sintonia con una caratteristica del suo modo tessere che potei conoscere ed apprezzare mi riferisco al rifiuto del fanatismo alla rifiuto del manicheismo
Tagliare la realtà con l'accetta mi scrisse una volta capita spesso alle persone religiose che non hanno religione
L'argomento della mail che mi invitò nel giugno del due mila e ventuno erano
Alle correnti ma i razionalista e della cultura europea al loro ruolo nel definire i totalitarismi e la ricezione dei totalitarismi nel pensiero di Benedetto Croce
E lui scrisse sono sempre stato per il gemellaggio dei totalitarismi ma è anche vero che sotto di essi si sono svolte storie diverse
Quindi vedete di nuovo il rifiuto del bianco e nero la sensibilità per le sfumature l'accettazione in fondo di quanto l'umano stia contraddittorio
E concludeva questa bellissima meglio la cupola riduzione del tessuto antropologico al nichilismo non mi ha mai convinto anzi respinto
Non vedo nulla di Croce in ciò certo c'è un Croce che sente franare tutto il suo mondo lo si avverte già in pagine sulla guerra
Croce aperte bene la rottura della prima guerra mondiale
Ma infine noi non siamo mai stati nichilisti e abbiamo avuto fede come italiani della nostra generazione la sede nella vita è nel bene grazie Piero grazie Piero
Grazie professor Scarpis Sam
Per le sue parole che naturalmente cenno anche in fuga
Illustrato cosa significhi essere un maestro cosa significhi lasciare il segno nelle persone con le quali si è avuto da fare Toia
Messo a fuoco questo ulteriore aspetto che già si era affacciato in più d'una relazione di un certo pessimismo della ragione di un atteggiamento scettico il relativista anche però come dire consente di abbracciare tutto ciò che il pur essendo troppo umano sempre umano e e quindi bisogna bisogna farsene
Una ragione
Ora credere ai di prenderla però il professor Bongiorno volpe che ci parlerà dell'edizione del carteggio tra conosce i socialisti Italia
Che grazie buongiorno anch'io mi unisco ai ringraziamenti a Benedetta Craveri alla Fondazione Biblioteca Benedetto Croce verso l'orso
Per l'invito io sono davvero onorato di poter dare il mio contributo a queste giornate di di riflessione
Sull'opera di Piero Craveri il mio
Come è giusto partire un po'tutti siamo partiti anche dall'idea
Del primo incontro il mio primo incontro con con Piero Craveri risale al periodo in cui anch'io sono stato borsista all'istituto
E in particolare l'occasione in cui diciamo stringe ma un po'più i rapporti fu la pubblicazione della sua biografia di De Gasperi nel due mila sei è stata
Più volte citata
Allora tale grazie alla presenza Gian Matteo il qui presente giovani studioso diciamo mi fu chiesto di scrivere la di scrivere per la propoli di Galasso
Un bilancio sostanzialmente dell'accoglienza ricevuta dal volume attraverso diciamo un po'una rassegna delle più importanti recensioni che il libro chiaramente ricevette assolute nacque così
Un rapporto che è andato avanti per tanti anni ininterrottamente diverse sono state le occasioni di incontro e collaborazione all'istituto con la Fondazione appunto la scrittura di di Progetti alcuni andato in porto altri non andato in porto come è normale che siano tra le altre occasioni mi piace ricordare in particolare la presentazione di mio studio sul sindacalismo rivoluzionario che Craveri molto generosamente accettò di fare alla al Dipartimento di studi umanistici appunto della Federico secondo
Ma certamente appunto la la PI importanti occasioni di incontro e collaborazione è stata all'edizione dei carteggi di Croce con i socialisti italiani che insomma a breve vedrà lance è un'occasione per me veramente preziosa per per conoscere meglio Piero Craveri
E per poter beneficiare diciamo dei suoi consigli sui spunti di di riflessione e di cui oggi vi terrò vi darò insomma per quanto possibile conto
Indiciamo inteso un po'il mio il mio intervento è un po'una via di mezzo tra il Craveri appunto dell'istituzione il Craveri storico perché appunto in questa vicenda ci sono entrambi entrambi gli eminenti
Durante le mie ricerche sul sindacalismo rivoluzionario
Ma in realtà già prima quando per per gli Annali dell'Istituto cura il carteggio Croce Michels mi resi conto che presso la Fondazione era custodito un corpus omogeneo di di carteggi
Tra Croce e numerosi esponenti del socialismo italiano che ritenevo meritasse attenzione dapprima ne parlai con la con Marta Herling che mi consigliò appunto di di andare da da Piero Craveri
Che sostenne devo dire la verità sin dal primo momento l'idea che era allora soltanto un'idea perché riteneva che il Progetto questo progetto
Forse un po'fuori dei tradizionali percorsi di ricerca di ricerca Crociani quindi degno di essere indagato proprio perché diciamo particolare inconsueto
Da allora abbiamo avuto incontri periodici telefonici in presenza anche io Santino è stato ricordato ricordo le telefonate insomma che iniziava ciao sono tra le mi diceva appunto tricolore insomma
Che doveva e quindi Craveri in questa in questa ha avuto modo di seguire degli le fasi principali dei lavori e condividere con me alcune importanti scelte di carattere editoriale non scontate alla base di questa edizione
Qui però
E necessario che seppure chiaramente informate le pagherà Fidelio mi fornisca qualche elemento di comprensione
Ne parliamo di un carteggio di quattrocentoquindici documenti scritti tra il mille ottocentonovantadue e il mille novecento e il cinquantuno suddivisi in trentaquattro corrispondenti un carteggio molto di un sommo genio disomogeneo sia nella distribuzione temporale dei documenti perché la metà di questi quattrocentoquindici documenti solo risalgono al periodo tra il mille ottocentonovantacinque e il mille novecentocinque con il biennio novantasette novantotto assegnare il momento di massima intensità
Ma è anche di molto Ge disomogenea alla distribuzione temporale dei documenti
In riferimento al singolo corrispondente per cui si vada carteggi di una lettera ai carteggi più cospicui che sono quello con la Ettore Ciccotti né di circa di poco più di sessanta lettere o quello con Roberto Marvasi
Di oltre settanta presentate lettere
Quindi diciamo che andava innanzitutto valutato il taglio da dare al volume il taglio per così dire tematico perché in questo caso come avete capito non si trattava anni
Di un classico carteggio tra due corrispondenti né dell'edizione integrale di un carteggio cosa tra l'altro qui appunto presente derisa pressoché impossibile del caso nel caso di grosse e la mole della mole dell'archivio
Ma si trattava appunto di una selezione di corrispondenti sulla base di un criterio tematico in questo caso l'appartenenza al movimento socialista quindi
Una scelta affatto scontata e credo anche molto poco previdente perché
L'unico l'altro carteggio tematico credo che sia un vorrei sbagliare ma quello con i giuristi insomma quindi un carteggio appunto non classico non Carnot Corco diciamo
La seconda scelta che andava fatta era quella di decidere se pubblicare i carteggi nella loro interezza oppure selezionare alcuni alcuni documenti
Sin dal primo momento Craveri condivise la mia proposta di una pubblicazione integrale delle corrispondenze un consenso che ha confermato anche quando il criterio di di di di di di di selezioni si è precisato ulteriormente ossia
Nel volume alla fine abbiamo deciso di inserire soltanto i carteggi innati tra la fine dell'Ottocento e il mille novecentodieci che l'anno della pubblicazioni di morte del socialismo la pseudo intervista auto intervista insomma di conosce
E tra queste solo quelli di contenuto almeno in parte politico presente è rimasto
Almeno così tanto meno abbiamo escluso ad esempio o Mondolfo perché era sì socialista ma il carteggio non aveva conti Nun toni anche in una delle dei documenti un contenuto politico
Perché questo perché sostanzialmente in questo periodo si iscriverà parabola del rapporto di Croce con il socialismo italiano inteso come concreto e fattivo interlocutore politico all'interno del panorama dell'Italia liberale
Chiaramente conosce
Intratterrà rapporti con i socialisti anche successivamente all'esempio durante il periodo fascista
Il fascismo il periodo il fascismo segnerà la ripresa di alcuni carteggi io di di alcuni rapporti la nascita di uno i carteggi ma si tratterà di relazioni innate per ragioni diverse e e quindi un e con intenti differenti quindi per questo non non inserite non inserite in questo in questo volume
Ultima l'informazione diciamo utile
E che poi questo criterio di selezione ha rappresentato unicamente un terminus a quo per cui e le corrispondente inserite nel volume sono integrale nel senso abbiamo deciso su questo grave ed è anche stato
Diciamo d'accordo sin dal primo momento di
Selezionare i documenti sulla base un po'di un principio economico della ricerca nel senso nel momento in cui si sceglieva di inserire un corrispondenza che corrispondente che magari non era conosciutissimo a quel punto Andrea valeva la pena pubblicare l'intero carteggio e non soltanto una selezione chiaramente delle lettere per
Ora per quanto attiene invece al contenuto non c'è oggi il tempo di entrare nel merito delle singole questioni che caratterizzano il rapporto di Croce con i socialisti ma mi limito a indicare le principali
Ponendo le coni iniziale in dialogo ideale con una con cadaveri al fine
Di fornire questo sarebbe il mio auspicio qualche spunto di riflessione sull'articolato e affatto scontato rapporto tra carabinieri e conosce
E quindi in definitiva anche sull'uomo oltre che sullo sullo studioso
La prima questione
E Shin bere il marxismo dal socialismo il superamento della dottrina marxista
Che in conoscete possiamo considerare concluso già questo processo nel mille ottocentonovantanove non è di cui valse all'allontanamento di Croce dal movimento socialista
Con il quale continuo a collaborare in maniera fattiva per diversi anni in un articolo del mille ottocentonovantanove che si intitola polemica sullo scisma socialista
Dopo aver rivendicato la propria autonomia da prefetti indole dis da studioso e non da politico conosce scrive
Io sento una viva simpatia per il movimento socialisti col che specie in Italia nel periodo correnti mi sembra un movimento benefico di civiltà e di progresso coi suoi mille ottocentonovantanove interessante poiché questo articolo verrà ristampato da Kruscev in pagine sparse ma con questi spunto diciamo di questo passaggio relativo alla simpatia diciamo per il socialismo
Qui secondo Craveri anche rispetto alla al socialismo conosce ebbene un approccio particolari articolato egli riteneva e questo per me è stato diciamo una una chiavi di lettura fondamentale
Condizionato innanzitutto da problemi da questioni personali
E che è molto al mutare diciamo del suo pensiero filosofico e conseguentemente politico
I colloqui con con Craveri mi hanno portato a pensare che appunto il confronto con il movimento socialista sia stato un per conosce non funzionale anche un processo di Autori pensa Mentor di sei politico
Oltre che filosofo
Quindi questa è la prima c'erano la prima questione la seconda questione
Il socialismo napoletano una parte significativa
Di questi corrispondenti appartiene al mondo socialista napoletano Arturo Labriola e ricollego urne Arnaldo lucidi Ernesto Cesari Longobardi attrici coltri ed altri ancora a
Problemi Arturo perno Giovanni bergamasco Luigi Fanfani tappate eccezioni di alcuni immagino che la maggior parte di questi nomi ha quindi potrei aggiungere altre ancora più misconosciuti e che sono inseriti nel carteggio
Dica poco o nulla infatti si tratta in alcuni casi di personalità di assunti secondo piano se riportate al socialismo napoletano
Ma ciò che colpisce non è soltanto la capillarità dei lari dei dirigibili relazioni di Croce con i socialisti napoletani si va veramente
Dal segretario della piccola sezione neanche nella sezione principale a ha il segretario diciamo diciamo delle delle sezioni segretario provinciale
Ma anche il contenuto di queste lettere di come vi ho detto non posso soffermarmi il tempo scorre però è veramente molto interessante si va ovviamente dalle costanti ricerche né richieste di aiuto finanziario
Che Croce puntualmente soddisfa e badate bene per richieste aiuto finanziario intendiamo sì la pubblicazione del giornale mente inviamo anche il contributo per l'apertura della borsa del lavoro a Napoli
Contributo per la campagna elettorale via Ettore Ciccotti ad esempio
E
Altre fino a delle proposte di collaborazioni
Queste invece puntualmente declinate da conosce
Tra cui una sorprendente insomma che almeno a me ha lasciato di stucco perché del mille ottocento punto novantanove dove un uno di questi socialisti misconosciuti ma che agiva evidentemente in un accordo con
Diciamo la sezione proponeva Croce di candidarsi
Tra le file del movimento socialista a Napoli chiaramente conosce non si candido però tuttavia questa è una questione diciamo un punto
Interessante
Vitellino però fondamentale di confronto
Sulla lotta al malaffare alla corruzione questi sono gli anni a del processo Casale che Croce il carteggio Prezzolini dirà poi gli anni dopo di aver sostanzialmente pagato Lugli
L'vi fu anche chiamato a testimoniare poi il processo si chiuse prima e quindi non testimoniò processo da cui poi allora nacque chiaramente la il commissariamento del Comune e quindi il ruolo di Croce da sub commissario le lotte per il Museo Archeologico opera una insomma
Da questo punto di vista questo diciamo era il Tirreno comune di lotta tra i socialisti napoletani eccolo se questo colore anche grave ai riti di veniva appunto che fosse un aspetto fondamentale per comprendere la figura di grucce
E il suo giro il politico che fu innanzitutto mosso da una forte passione Sicit civile lui amava ricordare che Croce per tanto tempo manterrà Riva conservato nel secondo tavolo del suo studio il pomo di un bastone che o un camorrista dei
A rotto sul capo di Silvio Spaventa questo perché ci salvò rapportarsi presso il e quindi insomma e quindi un aspetto appunto per quale polo Craveri non poteva che apprezzare e non poteva che comunque non poteva neanche non riconoscersi
L'ultimo aspetto
Molto diciamo su cui abbiamo dialogato molto è stato il rapporto di sorella concluse perché anche questo rapporto per certi versi sorprendente durato molto a lungo
Sopravvissuto alla stagione del revisionismo marxista che di di sempre di fine Ottocento che li vide un po'dallo stesso lato della barricata ma che è andato avanti fino alla morte di sorella del mille novecentoventidue e che quindi a suo
Sopravvissuto alle diverse stagioni al variare della della in alle diverse stagioni della biografia politica del teorico del teorico francese
La mia idea chiudo perché appunto il tempo tiranno la mia idea era sostanzialmente che il rapporto tra i due fosse di natura innanzitutto intellettuale caratterizzato da una comune a forte tempra morale Croce condivideva di di di sorelle soprattutto
La lotta contro gli astratti ideali diciamo della Rivoluzione francese
Contro le illusioni quella che sorella
Di Fini le illusioni del progresso e che avevano da cui era nato il marxismo e per cui sorella scrive Croce era forse l'unico o marxista degno di questo di questo nome
E e va be'tali lì perché se no non ce la faccio diciamo non rispetta i denti
Indi e anche su questo Craveri riteneva che sostanzialmente la ragione fossi sì un un un condiviso radicalismo etico lo potremmo definire così
E chi motivato dall'idea che e questo è sempre
Craveri a parlare non sono io perché questi sono appunto degli appunti che prese in uno dei nostri dei nostri incontri che la ragione fondamentale che allora il movimento socialista parliamo sempre fino Ottocento primi del Novecento diciamo l'Italia liberale
Nel suo complesso era sì un partito di massa nel suo complesso inteso come partito sindacati in lega e via discorrendo ma che non era
Il partito da solo un soggetto un un diciamo un soggetto di massa un partito di massa
Perché il partito non controllava ribassi secondo Craveri da cui il sindacato interesse per il sindacalismo dico russe che anch'essi non chiaramente non in una immedesimazione completa ma riteneva fosse l'unico movimento
Che dava voce al dire interrompere delle masse sullo scenario politico che non era un dato né positivo nei negativo questo produce lo scrive molto chiaramente è un dato la TAC e quindi qua in quanto tale bisognava difendeva farci i conti
Concludo
Diciamo che la frequentazione
Per così dire con il socialismo e dichiara di Croce con il socialismo è grosso modo coincisa con un decennio fondamentale della biografia crociana cioè Lipperini dieci anni del ventesimo secolo
In cui sostanzialmente il filosofo
Compie porta a termine elabora il suo il Soussi sistema filosofico un decennio che Croce apre
Ma collaborando su con i socialisti soprattutto a livello locale ma anche nazionale con Ciccotti deputato e che chiude nel mille novecentodieci decretando la morte del socialismo
E dopo pochi anni con i celebri articoli su dignità di Salvemini attaccando frontalmente il partito
La mia idea perché in questi anni Croce cambia opinione riguardo sostanzialmente la funzione storica del movimento socialista non socialismo espressione sanati materialismo storico ad un'espressione del materialismo
Licini quel pessimistico
E il ministro coro Craveri
Bruciamo riteneva che la difficoltà maggiore fosse del lavoro sì sì è proprio nel
In tenere insieme questi aspetti nell'interpretare il rapporto di Croce con il socialismo perdendo insieme da un lato l'evoluzione del suo pensiero filosofico e dall'altro il sostanziale mutare del suo del suo orientamento politico
Purtroppo che la veri non ha fatto in tempo a almeno io non ho fatto in tempo anzi a mostrare il volume a il volume pubblicato anche se lui però fortunatamente ha potuto leggere le prime bozze dell'introduzione appunto il mio insomma mi auguro di essere riuscito in questo intento di riuscire a tenere insieme questi questi diversi aspetti della biografia crociana
Grazie professor Nolte
Anche per averci fatto dimostri mostra averci mostrato per condire questo grande senso critico che nel processo di oggettivazione del tema Craveri negli albi seduto con lui ha testimoniato insomma abbiamo assistito alla creazione di un oggetto storico
Costruito sulla base di criteri molto rigorosi e un attimo e ti Zazie oneri molto riflettuta
Adesso la parola al professore che Litta Davide diritta per il ruolo dell'Istituto italiano di successo Cimatti
Buongiorno buongiorno
Grazie grazie a Stefano De Luca grazie a tutti voi qui vedo molti amici sono un po'emozionato scusatemi
L'avvenimento confondersi
Ovviamente
Per l'istituto sarà presentato un
Momento
Se lei se vuole riduce dobbiamo lo spagnolo oggi
Scusate
Meglio se molto pregiato insorge la questione dell'ottimo rilanciano
Già questo è una gestiva il mezzo prove restava è stato basta attacca
Ha rappresentato un da un punto di svolta strumentale
Dove ho incontrato grandi maestri tra cui Andrea Graziosi
Piero Craveri appunto che mi hanno cambiato la vita
Sino a quel momento la mia carriera
Era stata molto difficile
Mia con conseguito il professor tolta loro di Torino
E qui ho trovato una casa
Quindi per me molto complicato
Intellettuali Zane questa esperienza
La prima è il primo contatto con Craveri è stato Paul durante un amore a prima vista
Perché io ho presentato Progetto a dir la verità un po'noioso
Sugli storici italiani Ministero dell'educazione nazionale
Una al
Leggi e infatti il piano piano nidi rottamai verso quella tempesta c'è Federico Chabod
Che invece una tempesta vera
E
Il professor Sasso aveva alcune perplessità
Su questo tema soprattutto nel mio trattare scialbo in relazione al tema del fascismo Ciabò come sapete tutti che era stato un maestro di sax e quindi era più che lecito che avesse dei tentativi di proteggere suo maestro quindi
E Craveri che aveva una straordinaria non lo straordinario in tutto
Non mi intuitivo
L'uomo che aveva fiducia nelle sue sensazioni
E allo stesso tempo era riflessivo una personalità ossimori Khan
Fatta di riflessioni ma anche di grandi imprese
E questa cosa non mi colpiva molto
Pressing diva che forse da quel minimo Progetto sarebbero potuti nascere dei conflitti
Conflitti che fanno parte delle relazioni umane che mi hanno migliorato come essere umano eccome studioso dunque sono sono sempre benvenuti conflitti
Spingono al miglioramento non c'è dubbio e cadaveri non solo per questo anche perché amava aveva apprezzato il mio primo libro su Max Ascoli questo ebreo ferrarese
Esule negli Stati Uniti diventato poi un consigliere importante di Roosevelt per la politica estera americana verso l'Italia la mia biografia si era era monca se la fermata al quarantacinque
E Craveri
Voleva che io proseguo missili
Nello studio importante di questa rivista già alle porte che è stato la rivista liberal molto rilevante negli Stati Uniti
E io non ero d'accordo ed era molto difficile dirlo a una persona come prevede ma non volevo neanche negare Mistress e dunque dissi professore io non ne ho voglia e lui lo rispetto
E questa è stata la prima il primo grande regalo che mi ha fatto il rispetto di me stesso
E il rispetto dell'interlocutore sempre aveva non è sempre così nelle università
Cosa saggia materico dato che un luogo di libertà ma può essere anche un luogo di negazione dell'altro quindi
Io questa negazione di me l'avevo sperimentata e quindi trovare enunciare
Un giovane studioso che gli diceva professore no perché lui facevo un passo indietro
Per me è stato molto importante e l'ho apprezzato molto
è stata sempre la cifra del suo magistero almeno per come lo sperimentato io premuroso
Presente
Ma mai invadente e soverchiante
Sempre rispettoso della libertà altrui in tutte le sfortune
Sempre con lui un rapporto simmetrico
Il meglio di sé non lo dava tanto le lezioni frontali
Uno perché non era un amante della retorica
E due perché la complessità della sua ricostruzione storica
A cui si è fatto cenno anche ieri soprattutto Andrea
Sui diversi piani giuridico economico politico istituzionale rendevano le sue lezioni non sempre facili da seguire
E mi aveva consapevolezza
Ricordo che a margine di un suo seminario sulla guerra civile come il problema della storia d'Italia del Novecento nel due mila nove al termine della lezione avvicinò me padre
Interrogandoci dubbioso sulla chiarezza della situazione
Quell'assenza di adorazione per se stesso quell'assenza di narcisismo quell'insicurezza
Scusate
Mi fecero molta tenerezza
Me lo resero ancora più umano
Il meglio di sé
Come maestro Craveri lodava nella conversazione privata
Però è uno straordinario conversatore
Nella conversazione privata si trova perfettamente a suo agio
Ma anche qui
Non prevarica la Mai con i suoi locali
Amava ascolta
Fare domande perché era una persona
Estremamente curioso
Il solo ascoltando
Si può impara
Un'altra cosa che mi insegnate
L'impatto ad ascoltare
Ma non lo fece da pedante pedagogo
Odiava il moralismo perché era una persona libera per non giudica
In una mail del due mila quattordici che mi ritiro a commento di una delle due introduzioni che avevo scritto come premessa all'edizione critica dei carteggi di Chabod si definì fallimentare pedagogo
E credo che non gli spiace esser esserlo un fallimentare pedagogo
Nella conversazione privata a cena alla Fondazione Croce all'istituto in treno dove capitava
Era capace di definire l'essenza psicologica di una persona con sagace impressionistica Erminia che nasceva dalla fiducia nelle sue sensazioni e intuizioni
Definire un collega del quale stavo illustrando i meriti storiografici un grande giallista
E una figura di primo piano della Seconda Repubblica un pesce freddo
Aveva una grandissima sensibilità
Ricordo che un giorno gli invia un mio saggio sulla censura fascista gesuita nell'enciclopedia italiana e poi pubblicati negli annali
Dell'istituto che lo per gli studi storici aveva utilizzato il sostantivo Prete per identificare Buonaiuti
E lui mi propose di sostituirlo con un sacerdote
Cito da una sua Mary Bonaiuti lo direi sacerdote savate sono rimasto al fondo un po'anticlericale e prete non mi piace
Una sensibilità per le sfumature per i dettagli dai quali amava partire per indagare una personalità
Un giorno mi raccontò di un suo incontro di Luigi umanissimo bambino Concia boh azionista come il Papa nel mondo in cui da cui era rimasto colpito per il pudore e dal senso di dignità di quel grande storico
Che aveva un buco sui pantaloni sul ginocchio te li aveva notato che scialbo lo nascondeva dignitosamente con la mano
Stimava Chabod soprattutto per le sue qualità umane
E per l'impegno politico che aveva profuso come primo presidente della Valle d'Aosta ma non lo stimava particolarmente come storico cosa che mi colpì moltissimo perché ero e ci sono di avviso contrario
Ne parlavamo soprattutto della storia della politica estera che lui non riteneva particolarmente originale
Alla mia obiezione ma professore con quel volume Chabod ha inventato un nuovo modo di studiare le relazioni internazionali studiare la cultura per comprendere la politica
L'anno la novità sta nel metodo teloni rispose candidamente un po'sorpreso hai ragione
Non era innamorato delle proprie idee
Era coerente ma non rigido
Sapeva difenderle ma era disposto a concedere che la ragione o la verità stessero dalla parte del suo interlocutore
Sapeva come pochi stare in relazione grazie
Se è vero che gli insegnanti con il che lascia un segno
Credo che questa generazione e non solo per l'emozione che l'ha accompagnata via la testimonianza più forte di quanto Piero Craveri si riuscisse ad essere con la sua umiltà una sua capacità di conversare con la sua capacità di ascoltare di essere un insegnante c'è qualcuno che trasmette davvero qualcosa
E penso soprattutto trasmetta un senso di moralità anche e probabilmente gli adulti più lo sposo mantiene il chi si tiene attrezzare giusto per una ricerca scientifica genuina e e spassionata
Questo punto chiederei dal professoressa tram scene trame di parlarci del sul tema un piemontese laico
Civico e verrebbe a Palazzo Reale
A Prete
Passa parola forte
Operano la ripresa dello Jonio col
Basta camorra stasera
Sempre
Bene no non non non adesso
Faccio io
No
Ci
Allora
Bongiorno innanzitutto vorrei ringraziare anch'io detto deluso dal Sandro Benedetta Craveri sollecitato questa mia testimonianza
E poi voglio dire venire dopo tutte queste emozioni spero di sia controllare le mie doveroso ma
La inizio con anch'io con premettendo il mio in conto con fare conobbi Piero Craveri nell'aprile del mille novecentottantasei
è una giovane laureata in cerca d'autore e vivevo limbo del dopo laute quando l'amica Marta Herling mi disse che il cugino di Roma appena eletto nel Consiglio regionale della Campania per la lista Campagna civiche verde
Aveva bisogno di un riferimento locale che gli facesse da raccordo non capivo bene cosa o chi dovessi raccordare open usare un linguaggio da aspirante sociologa quale fosse il mio ruolo
Dopo il primo colloquio la confusione sui compiti da svolgere era massima ma una cosa mi fu chiamata al di là del lavoro o che concretamente ero andata da eseguire Craveri non corrispondeva affatto al prototipo dell'accademico che fino all'ora d'arrivo consunto
E forse fu proprio questa sua irregolarità che mi ha fascino essendone il regolare per vocazione
Ben presto capì che il raccordo è adatta alle sue varie attività l'università il credo il il Consiglio regionale e le persone o meglio i personaggi della vita pubblica napoletana
Era come essere su un ottovolante
Si passava velocemente da un problema all'altro da un incontro all'altro da un progetto scientifico ad un operativo da una ambiente ovattato ad uno di sarebbe offre mistico definire informale
Mi si era aperto un mondo
Questo intervento riguarderà i primi anni dell'attività a Napoli di Piero Craveri quando soddisfacendo la sua naturale irrequietezza navigava con disinvoltura in vari mali credo anche divertendosi
In particolare fanno riferimento ai suoi esordi politici come consigliere regionale della Lista campagna civica vivere bene
Nella prima parte dedico l'attenzione al contesto culturale politico in cui maturò la candidatura di Craveri le elezioni regionali del mille novecentottantacinque
La seconda parte sarà focalizzata sullo strumento con comunicativo utilizzato centrale per capelli durante la sua esperienza in Consiglio regionale il bollettino quindicinale Agenzia Campania civica ed erbe
E verità Breve Fo editato per soli due anni dal quindici novembre ottantacinque fino al venti ottobre ottantasette
Poco prima nel maggio dell'ottantasette Craveri Craveri aveva rassegnato le dimissioni da consigliere regionale della Lista campagna cd che vende per candidarsi al consiglio comunale di Napoli per il partito radicale di Marco Pannella
Il mille novecentottantacinque fu contraddistinto dalla affacciarsi sulla scena politica italiana dei Verdi
Nelle elezioni regionali del dodici e tredici maggio furono infatti presentate molte liste Verdi e civiche che si rifacevano alle questioni mosso poste dal Monte ampi dal mondo ambientalista
Le quali cominciavano ad aprire allora una un po'considerazione pubblica crescente artefice di questa iniziativa fu Marco Pannella il quale nel suo ricorrente tentativo di dar voce a istanze sociali nuove o inascoltate
Cercava e proponeva aggregazioni basate su problemi specifici che scardina vanno alleanze consolidate nella ingessata politica italiana
In questo caso il tentativo mirava a unire le istanze dell'ecologismo con quelle del civismo particolarmente pregnanti a livello locale e a dar luogo a una rappresentanza politica
Furono quindi candidati in liste verdi e civiche oltre a storici esponenti radicali anche rappresentanti del movimento ecologista esponenti importanti della società civile o militanti locali dei partiti tradizionali
Tali liste nacquero quindi con il preciso programma di sostenere mettere al centro dello scontro politico i temi ambientali
Una novità nell'associazionismo di quegli anni che fino ad allora sosteneva la prolissità l'apoliticità scusate
La specificità dei problemi ambientali quando noi veri rivendicava all'opposizione o almeno le sale Tata ecologismo e politica
Un'esposizione delle regioni politiche della nascita dell'inserviente civiche e data da questo stralcio dalle madri di Elio Vito che allora lavorava compagni nell'intenzione di Pannella e nella loro origine l'ellisse dovevano essere politicamente trasversali né di destra né di sinistra
Come dovrebbe forse essere una politica dedita agli interessi delle comunità locali
Gli accordi terra di Cali tra radicali e le locali associazioni ambientaliste portavano tuttavia differenti denominazioni a differenti rappresentazioni simboliche delle liste presentate nelle singole regioni
La denominazione lista verde con il simbolo sulle che vide fu utilizzata in Abruzzo Lazio Puglia Toscana e il Veneto in Campania la lista fu Campania civica ed erbe
Con il simbolo sono e che decide mentre in Piemonte furono presentate due liste una costituita solamente da rappresentanti radicali con la dicitura Lista Verde civica essenza il simbolo Sole che ride è un'altra lista verde con il simbolo sulla divide
A Napoli l'undici aprile del mille novecentottantacinque site nella conferenza stampa di presentazione della lista Campagna civiche verde
Nel suo intervento Craveri vedeva in queste liste civiche un'opportunità per sbloccare la democrazia italiana
E fa una riflessione sul ruolo degli intellettuali e sulla necessità di dare all'impegno civile e culturale una dimensione politica e mi piacerebbe chilo ascoltaste
Palazzo aveva Oreste scusami poi da per sentire
Necessaria
Come dire psicanalisi di una candidatura desidero in primo luogo dire la verità sulle ragioni per cui sono qua e la prima di queste è che quando Marco Pannella mi ha proposto di candidarmi
Nella lei stilista verde civica della campagna
Non ho trovato neppure una ragione per dirgli Dino per un intellettuale di formazione liberale quale io sono
Militante socialista nel partito e nel sindacato l'ha detto nella competizione elettorale
Tuttora militante nel sindacato nella UIL come presidente
Del centro studi della UIL il carrello
La ragione
Prima immediata quella per cui non se ne trovano altre per dire di no
E relativa a una lunga esperienza che credo che sia quella di molti cittadini italiani quando guardano alla vicenda della democrazia italiana emicostato Monti il grado
Di conformazione russi democrazia bloccata
Credo che nessuna città come Napoli nessuna regione come la Campania ma in primo luogo nessuna città come Napoli emblematizza sì queste condizioni della democrazia interna del suo processo della sua dinamica politica quella di vedere ad esempio rappresentati
I suoi maggiori leader cittadini nel consiglio comunale che corrono per la carica di sindaco e poi preferiscono rappresentarsi nel Parlamento nazionale piuttosto che assumere le responsabilità passati che derivano dalla loro lunga
Per
Veramente avevo stralciato soltanto due minuti invece va bene non
Non è questo è il punto che io avevo va bene comunque avvenuta a soli ma non era questo il tempo che ho ricordato al va be comunque volevo dare un segnale di quello che voleva dire Craveri
Ora ci si soffermerà sul bollettino quindicinale agenzia Campania civiche verde d'ora in poi definita soltanto agenzia lo strumento comunicativo è operativo adoperato dal averi
Era il supplemento regionale dell'associazione ambientalista radicale amici della terra
Che aveva la peculiarità di porre l'accento sull'interconnessione tra politica ed ecologia distinguendosi che nel mondo ambientalista che come accennato era costituito allora da associazioni confini educativo culturali
Tuttora nel suo sito tre messo l'associazione si riconosce in una cultura democratica riformista antiautoritaria
Se glieli istituzioni come proprio interlocutore principali cerca il dialogo con ogni parte politica non discrimina i propri soci sulla base della loro appartenenza a partiti politici
Così come gli amici della terra si distinguevano dalle altre associazioni ambientaliste anche l'Agenzia che era una sua espressione editoriale si distingueva dalle altre pubblicazioni del mondo ecologista per la stretta connessione che poneva per obiettivi di tutela ambientale
E lotta politica
Inoltre in quanto legata alla lista regionale campagna civiche verde a supporto del consigliere eletto mirava sia informare i sostenitori ed elettori sulle sue attività
Sia ad essere un punto di riferimento in di formazione utile a stimolare il dibattito interno principalmente a livello locale
Nel primo editoriale il quindici novembre del mille novecentottantacinque si espone così il progetto politico che voleva rappresentare il nostro obiettivo e di fornire da una parte un resoconto periodico sull'attività istituzionale della Regione
Dall'altra di avete uno spazio disponibile per far circolare informazioni notizie denunce e testimonianze di è sua attività in campo ecologico e ambientale
L'agenzia fu
Voglio cartaceo di opposizione agile e informato utilizzato da Piero Craveri anche per comunicare con gli altri consiglieri eletti di maggioranza e di opposizione
In uno scontro dialettico all'interno dello stesso Consiglio regionale campano
Dove l'eloquio colto ed elegante del piemontese Craveri suscitava sempre grande attenzione
Il bollettino veniva infatti distribuito a tutti i consiglieri regionali inseriti di Defoe nell'indirizzario e non di rado capitava che questi ultimi durante le sedute del consiglio regionale
Replicassero all'anima bella come fu definito anche Craveri a causa di una nota caustica dell'agenzia
Infine da segnalare che
L'agenzia non avrebbe avuto vita senza Maurizio Griffo che ne era responsabile
Griffo convinse Angiolo Banti lei Bandinelli storica film guida figura radicale ad esse nel direttore responsabile la registrazione legale della testata fu effettuata a Roma dal notaio di fiducia di radicali
Se ne stampavano un migliaio di copie spedite gratuitamente a un indirizzario di simpatizzanti la sua produzione le spese della lista Campania civiche vede in seguito grazie ai rimborsi elettorati
Stradali fu acquistata una stampante of sette che diede vita ad una produzione autonoma autoctona
In una stanza di Palazzo Reale dove era la sede del Gruppo Consiliare
Alla sua realizzazione alla stesura degli articoli che uscivano in forma anonima da fino alla stampa il fino alla spedizione partecipavano ad e dietro una redazione no stabile costituita da giovani appassionati volontari
Alcuni dei quali facevano pratica per ottenere il tesserino di pubblicista Craveri stava dietro tutto a tutto ciò
Era incessante lo sforzo di fare in Rete e continua la sollecitazione alla collaborazione
Si veicolano informazioni dagli attivissimi gruppi locali e molte iniziative di grave ieri furono ispirati dalle loro segnalazioni
Anche grazie ad esse venivano presentate interrogazioni interpellanze ordini del giorno si preparavano Dossi
Voglio far vedere soltanto la scarna
Questa
Va bene
Non so scusate ed ecco qua questa la la la lettera in cui sollecitavamo
La la collaborazione e questa era la scarna e molto su asciutta grafica Manlio D'Anna Rizzi era quasi
Questo è il quando parliamo della del centro storico di di Napoli Molendino cinque ciclostilato che venne sì va be allora molto velocemente a
Sì non era dove molto velocemente dico che i i temi affrontati erano temi furono temi sia di di carattere locale che di carattere nazionali
Tra quelli locali negli ricorda il depuratore di Cuma la delocalizzazione delle industrie inquinanti all'epoca c'era ancora l'Italsider è scoppio il deposito dell'Agip
I passi il problema dei parcheggi di Annapolis cent'per quanto riguarda invece i temi nazionali furono soprattutto assorbiti dai referendum sulla caccia e sul nucleare
E perché vedo però esiti contrapposti e che però furono diciamo affrontati per tutto il mille novecentottantasei quindi specialmente il dibattito sulla caccia e la luna molto vivo
L'agenzia uscì con vari numeri fino a denunciare anche un tentativo consociativo per impedire il referendum che però fu bloccato nel mille novecentottantasette nel gennaio con la pronuncia della Corte costituzionale costituzionale che non meno né escluse l'ammissibilità Craveri nel frattempo presento Carelli a a nel frattempo arriviamo a marzo dell'ottantasette e i di lì a poco sarà dimissionario dalla dalla lista regionale per candidarsi poi al partito di Pannella ma nonostante ciò presenta anche una legge regionale di sospensione su tutto contro la caccia e abbia anche una petizione contro la caccia invece i referendum sul nucleare furono una battaglia vinta come come si sa è quella e la anzi la pronuncia di ammissibilità nella su Cambio la politica italiana perché si è andato anzi andò ad elezioni anticipate i referendum furono slittato no e a l'agenzia esce con così commenta
La Dixie a perché cade il governo di pentapartito Craxi dice la DC ha fatto di tutto per arrivare alle elezioni anticipate fino a non votare per un proprio presidente Elia
Arrivo alla parte finale minuto
Consultando un accenno al alla problematica del Regno del possibile all'anno alla lotta
Chi sì avvio collant consiliatura regionale contro questa anche perché il l'intervento successivo credo sarà centrato su quel sito al
La campagna conto il Regno del possibile fu condotta da cadavere a cavallo tra la sua consiliatura regionale e quella comunale
E ci si limiterà ad appunto di come l'argomento venne affrontata dalla dall'agenzia nel suo esordio il ventun dicembre ottantasei
Quando la società sudici per il centro storico di Napoli organizza il convegno del Regno del possibile che dichiarava di avere come scopo quello di dell'INEA l'Istituto del centro storico di Napoli
E a ancora nel mazzo ottantasette l'agenzia a Careri è ancora consigliere regionale titola il Regno del possibile ovvero di Pdci sulla città
La poligamia la polemica esplode la e acquisterà vi leggo nazionale nell'ottantotto con un articolo di Craveri ormai consigliere regionale al consigliere comunale del partito radicale
L'articolo uscì sulle pagine della Repubblica a sulla pagina dei commenti della Repubblica e dallo da quella questione a acquisto rilievo nazionale
Da quell'articolo dispose dopo esponenti della politica non nazionale va be'poi ne parlerà Alessandra penso sul tutto
Nacquero le assise di Palazzo Marigliano con cui la battaglia fu condotta assieme all'altro consigliere Elio Vito agli Agnelli ad una Tone
Mi fermo qui
Era iniziato un altro contesto politico alzi in trent'interlocutori e anche altra politica i radicali per un breve periodo entrarono in maggioranza e carrelli diventò presidente della commissione urbanistica del comune di Napoli
Il progetto il Regno del possibile fu anche l'ultima battaglia vinta fu accantonato e gli abitanti non furono mandati via ci penseranno i B&B in quarant'anni dopo a fare del centro storico preciso d'Europa il patrimonio Unesco un parco a tema
Ci vorrebbe un altro Piero Craveri per impedire
Grazie per questa punto di vista ravvicinato sull'attività più schiettamente politica due anche mi sembra che la sua personalità sia riuscita lasciare il segno ma purtroppo siamo e purtroppo siamo veramente fuori fuori ma nella foto la guardia senza problemi pregherei Alessandra Caputi di prendere la sulla però le allocazioni sulla battaglia per la tutela urbanistica e ambientale
Buongiorno a tutti e tutti grazie per quest'invito grazie a Benedetta Craveri alla Fondazione Biblioteca Benedetto Croce e all'Università suor Orsola Benincasa
E è un onore per me oggi essere qui e poter ricordare l'impegno di Piero Craveri in difesa dell'ambiente del patrimonio storico-artistico
Ho conosciuto per la prima conosciuto Piero Craveri dieci anni fa
Quando nacque l'idea di ripubblicare il bellissimo libro di Elena Croce la lunga guerra per l'ambiente a distanza di trent'anni e da allora da quel momento Piero Craveri e Benedetta Craveri sono diventati un punto di riferimento fondamentale per me
E oggi in questa occasione io vorrei ricordare alcune delle battaglie ambientaliste che Piero Craveri condusse negli anni Ottanta nel periodo in cui fu consigliere comunale consigliere regionale e presidente della commissione urbanistica perché in quegli anni si giocano le sorti della città di Napoli per la seconda volta dopo alla fine della seconda guerra mondiale
Il rischio di perdere in maniera definitive irreversibile il centro storico di Napoli
Esaminando i documenti contenuti nell'archivio di Piero Craveri
Presso la Fondazione Benedetto Croce e l'archivio di Antonio Ianniello conservato al comune di Napoli
Mi sono resa conto subito della grande varietà di temi e di problemi connessi all'ambiente in cui Piero Craveri si occupò in quegli anni
E anche del grande sodalizio tra lui e Antonio Ianniello che all'epoca era presidente di Italia Nostra Napoli e poi segretario nazionale dell'associazione un sodalizio che li portò a lottare insieme per diversi anni per tutelare il territorio della Campania
Il centro storico di Napoli e alcuni singoli monumenti
Cosa stava accadendo negli anni ottanta di significativo da un punto di vista urbanistico e ambientale
Innanzitutto ci furono diversi tentativi di deregolamentare la materia urbani dica e soprattutto di scardinare i vincoli del piano regolatore vigente all'epoca che era il piano del mille novecentosettantadue
Approvato grazie soprattutto all'impegno di Alda Croce Elena Croce e Antonio Ianniello
Quel piano in particolare prevedeva all'articolo otto delle norme di attuazione la tutela dell'intero centro storico di Napoli e ammetteva esclusivamente interventi di restauro conservativo
A distanza di quindici anni Piero Craveri difese quel Piano e lo difese da i tentativi della speculazione edilizia di ma non esterno o di aggirarlo
Erano poi gli anni in cui ci si avviava verso la dismissione delle industrie inquinanti di Bagnoli da un lato e di Napoli Est dall'altro
Anche qui il piano regolatore del settantadue aveva già previsto la delocalizzazione delle industrie inquinanti
E Piero Craveri si batte in quegli anni per fasti che quelle previsioni forse lo poi attuate perché mancava la volontà politica
C'era un dibattito pubblico molto acceso anche molto polarizzato tra chi difendeva l'occupazione i diritti dei lavoratori e chi invece denunciava l'inquinamento ambientale e un problema serissimo di salute pubblica
E Piero Craveri si espose molto su questo tema e fu anche sempre molto chiaro nei suoi articoli nelle nei suoi scritti
Nel far comprendere che ci sarà un grande imbroglio perché l'Italsider l'aveva già detto licenziata cinque mila lavoratori si apprestava a licenziarmi altri due mila
Ed era noto fin dagli anni settanta rapporto Armani Pilato dall'azienda stessa che Bagnoli rappresentava un'aria di perdita strutturale che doveva quindi inevitabilmente essere destinata alla chiusura
E per questo motivo Craveri chieste a più riprese la chiusura dello stabilimento siderurgico innanzitutto tra la chiusura dell'aria caldo
Che comprometteva la salute pubblica di oltre duecento mila persone che risiedevano i quartieri di fuori rotta e Bagnoli
Il tema dell'inquinamento ambientale molto presente nella sua attività di consigliere regionale inquinamento inteso a tutto tondo inquinamento idrico inquinamento Marino atmosferico del sole del sottosuolo
In un in una serie di un documento di proposte di una quindicina di proposte molto interessanti che Luigi firmo da consigliere regionale
Richieste una ferma opposizione al progetto di ricerche petrolifere in Costiera amalfitana oggi sembra incredibile ma davvero negli anni Ottanta abbiamo rischiato di veder manomettere i fondali della costiera per portare avanti una serie di ricerche petrolifere e ancora si oppose
Alla costruzione di stabilimenti industriali nella zona di Oliveto Citra e di Contursi dove c'è il bacino idrico più importante del Mezzogiorno che alimenta l'acquedotto della Puglia l'acquedotto di Napoli e di Salerno
E questi stabilimenti erano previsti dalla cosiddetta seconda ricostruzione quella che Francesco Barbagallo ha definito la svolta infrastrutturale dopo il terremoto dell'Ottanta questa è l'altra grande questione di quegli anni
Ci fu una prima fase virtuosa della ricostruzione che durò fino al mille novecentottantatré e dall'ottantatré in poi invece i commissari straordinari che si susseguirono fecero approvare una serie di opere pubbliche inutili se non addirittura dannose per il territorio
Con una abnorme lievitazione della spesa pubblica pensate che ne abbiamo pagato gli interessi sul commissariamento del terremoto fino al due mila diciassette
E Piero Craveri in quegli anni denunciava non aveva mai smesso di denunciare lo scandalo della seconda ricostruzione di questa svolta infrastrutturale
Sicuramente la battaglia più importante
Vinta fortunatamente è stata quella contro il Regno del possibile di cui parlavo adesso poco fa Luciana ed era anche molto interessante il documento che lei mostrava che cosa è stato il Regno del possibile sa
Do il secondo tentativo
Di sventrare il centro storico di Napoli si prevedeva di demolire e ricostruire cento tre ettari nel centro storico di Napoli
Si prevedeva la costruzione di nuove grandi arterie stradali con due tagli di quattro chilometri e due chilometri dalla zona di Capodimonte fino a quella di piazza vittoria
E Piero Craveri si espose molto anche in questo caso pubblicamente denunciando che noi avremmo perso in questo modo i Quartieri Spagnoli Montesanto tutti i quartieri che oggi sono come dire fra rendono Napoli il centro storico più grande d'Europa
Questa battaglia fu dura da vincere perché era sostenuta da autorevoli docenti della facoltà di Architettura dal Sole ventiquattro Ore dal Banco di Napoli da tutte le maggiori imprese di costruzione napoletane
E insieme ad Antonio Ianniello Italia Nostra una minoranza di intellettuali e di comitati associazioni questa battaglia fu portata avanti per alcuni anni fin quando fortunatamente quel progetto urbanistico naufrago Progetto che poi per prevedeva non soltanto la sostituzione edilizia nel centro storico ma anche la cacciata degli abitanti
E questa era il documento mostrato prima da Luciana
Che s'intitolava proprio no alla cacciata degli abitanti dal centro storico un tema verso il quale Piero Craveri mostrava una grande sensibilità perché non era importante soltanto salvare il patrimonio storico artistico ma era importante salvaguardare anche il tessuto sociale
Questo è un tema che lui ha ripreso anche in anni più recenti nel due mila diciotto è apparsa una bellissima recensione sul Napoli nobili Ima di un libro di Vezio De Lucia Napoli pro memoria
In cui Piero Craveri ha sì sì sia interrogato apposto
Delle questioni delle delle riflessioni sulla sui danni prodotti a Napoli dall'arrivo del turismo di massa e lo ha fatto in tempi non sospetti quando erano importi ancora rendersi conto del fatto che la proliferazione di strutture ricettive extralberghiere nel centro storico di Napoli potesse avere delle ricadute molto pesanti da un punto di vista sociale questo è stato un tema che Luís apposto appunto in anni recenti ma quando ancora non c'era
Una consapevolezza diffusa
Vorrei citare ancora
Però che per ragioni di tempo poche aspre battaglie significative
Quella degli incurabili nel mille novecentottantasei fu il comune di Napoli presentò un progetto di ristrutturazione del complesso monumentale degli incurabili si prevedeva la costruzione di parcheggi interrati la demolizione del terzo piano una costruzione
Ex novo di un quarto piano con la grande aumento delle volumetrie insomma uno stravolgimento vero e proprio del complesso storico Piero Craveri lo definì uno scandalo una un uno scandalo una un caso vergognoso di speculazione pubblica
Perché era un assessore del comune di Napoli apprende d'essere titolare della concessione edilizia per la ristrutturazione del complesso
Quindi noi abbiamo rischiato veramente di vedere stravolto uno dei complessi monumentali più importanti di Napoli per fortuna
Grazie all'impegno di Piero Craveri di Italia Nostra centri di una minoranza di intellettuali questo progetto poi alla fine non fu approvato guardando ancora AN c'è su scala regionale altri altri proposte altre altri tre oggetti che lui sostenne furono la creazione del Parco degli Astroni
Il divieto alla caccia ha cominciato anche prima ricordato
E l'attivazione di un centro di monitoraggio dell'inquinamento atmosferico e dell'inquinamento marino
Penso al collettore di fu di Cuma al al problema dei fanghi prodotti dal collettore di Cuma che venivano svezzati in mare
E insomma davvero Piero Craveri si è occupato di ambiente a trecentosessanta gradi mettendo sempre al centro la difesa del bene pubblico
E ponendo grande attenzione tanto alla questione del patrimonio storico-artistico quanto a quella della dell'ambiente proprio dell'inquinamento ambientale
Mi fermo qui perché sono ormai le due passate e vi ringrazio moltissimo per l'attenzione
Grazie
Anche ad Alessandra Caputi per questa avvincente narrazione
Che per un verso ci dice di un impegno in materia urbanistica ambientale di tre generazioni della famiglia cose e cioè che non è cosa da poco
E per un altro io devo dire mette in evidenza un aspetto ulteriore del carattere di Piero Craveri che forse non era viene ammesso è quello del suo coraggio perché dietro il fiume di queste battaglie si rischia anche la pelle Napoli non è proprio un salottino
Di corte regia Napoli insomma essa è stata il purtroppo sì per molti aspetti è nelle mani di di della criminalità organizzata che sull'edilizia affari importanti quindi esporsi in questa maniera
Significa mettere al servizio della comunità la propria e l'acciaio non è cosa da poco Koch non è cosa da tutti due comunicazioni e poi andiamo andiamo via c'è un buffet organizzato piano musei per leggero lance e poi il convegno prosegue nella biblioteca tagliare immediatamente dopo il buffet
E son tutti imitatrice
Sito interattivo LA sette naturalmente tutti invitati a mangiare un boccone e al secondo piano Conte come lo descriviamo come ci si arriva lo vuole dire lei
Nel nella vivibilità oggi Cabella
Due minuti d'anticipo visto che siete tutti così disciplinare
Buongiorno a tutti si allora con mia sorella Costanza abbiamo pensato di proporre a Stefano De Luca e mia zia Benedetta Craveri di concludere questa bellissimo
Convegno su una nota più personale per tutti voi cosa ormai abbiamo capito che conosce Avati nostro padre sapete quant'era su scivoli
Come era simpatico eccome soprattutto era io oso dell'essere umano in tutta la sua diversità e allora abbiamo pensato che dopo aver avviato ascoltato a lungo e aver capito lo storico che era l'intellettuale il riformatore di istituzioni il maestro e Longanesi
Ambientale ci sembrava importante di chiudere questa giornata dei ritratti di per l'amico che poteva essere nostro padre
Purtroppo Barbara Jatta direttrice dei musei Vaticani non è riuscito a varcare le soglie delle mura vaticane e a venire con noi
Potete capire il perché Martini rinvia a tutti i suoi affettuosi saluti era una cara amica di Papa e la sua amicizia nata proprio qui al suo rozzo
Ma non sarà con noi io ci tenevo particolarmente perché unica donna in questa favola in questo convegno di uomini ma è una cosa generazionale ormai lo abbiamo capito
E era presente ero io
E per cui vi propongo di gli avrei dato la parola per prima naturalmente ma invece manteniamoci sull'ordine alfabetico e per cui darò la parola
Mi viene ha finito che un carnaio funzionari
Va be'il ministero degli esteri grazie
Gli interventi sono di una decina di minuti dodici minuti ce la prendiamo tranquilla visto che siamo proprio Inter pettorali
Pomeriggio tutti Carmelo retro di uno di grande onore e confesso anche di grande emozione poter dire qualche parola in questo momento è legato alla figura ricordo di Piero veramente
Anche io devo partire ringraziamento ringrazio lamento sentita la versione della Beretta Garavelli rettore Lucio D'Alessandro e
Tuttora era Stefano De Luca Cinzia Cassani che hanno voluto perché portasse questa mia testimonianza che mi hanno consentito di tornare un luogo a me caro perché
Per fare anche io ripreso dalle mozioni voleva vendere
Eh sì perché in questo e per l'ordine richiama però uno che a me caro sotto dorso più di vent'anni e qui maturato il mio rapporto personale umano con con Piero Craveri quindi pagata mia risorsa non smette se non è mai di far parte quindi se sono anche tre anni che sono andò via ciò nonostante penso che sia stato
Motivo di orgoglio non poteva essere altrimenti che la famiglia risorsa mettesse assieme a tutti gli amici e colleghi di Piero
Per questo bellissimo ricordo quindi complimenti grazie a tutti per questo forte mila penso condiviso da tutti noi ovviamente è una bevanda questa lezione non parlerò nel grande storico perché in questi due giorni soprattutto in modo estremamente ampio ed autorevole mi è stato chiesto invano ricordo personale e ovviamente i ricordi personali
Che colossale che Milan Piero e quello appunto conosciuto più da vicino
Quello
Brave negative
Papaleo provenire divenne Mancini c'è le chiacchierate sottobraccio Niklaus
Delle conversazioni nei salotti pieni di libri la la Fondazione grosse sorseggiando il caffè di sospetta che era come dire un must per voi
Quando ci si ritrovava dopo è sarebbero stati quello solo Orsola colonnello Stefano con Maurizio con gli amici storici
Per appunto che avevo in mente di pressioni quello dei pranzi fugaci dove si parlava ti bastavo disinvoltura appunto con Piero parlando alla situazione politica italiana
Ad una battuta anche sul campionato di calcio perché alla fine all'unico partiva anche come dire uno sfottò per le reciproche fra i ghiacci serie come dire si i cinque lo sia in modo particolare oggi per venire qui mi spiace di non esserci stato ieri ho preso un treno perché io adesso dico a Roma e dopo la pandemia negli ultimi diciamo gli ultimi due anni riapre collaborato cocchiere ha una carica solo Orsola
Tanti se facciamo spesso questa tratta assieme cioè o lo accompagnavo da Roma oppure si ritornava sino a Napoli e a Roma
Ci sentivamo questa funzione suonava son Craveri dove gran entrambe le quinte nero insieme si parlava e come giustamente avete ricordato tutti l'ha ricordato allargare parte che giace alla Francia questo momento di conversazione e nel momento più conviviale dichiarando che fesso
E su questo vorrei dire che magari fermarmi su un aspetto legato alla sessione di oggi in quei momenti posso dirvi che si parlava i inevitabilmente si finiva a parlare di Napoli
Perché Converso a Napoli il professore grave motiva un rapporto profondo affettuoso ed incivile
E forse con il fatto che anche io ero napoletano ero molto impulsivo ogni volta da di volare una qualsiasi riflessione che riguardava la nostra città
E devo dire un mi è stato perfettamente ricostruito il suo impegno
Politico fino agli anni Novanta
Io sono stato affianca Luís negli ultimi venti anni quello dove appunto si è distaccato da un impegno politico ma gli rimaneva come dire
Quella dell'intellettuale che guardava raccogliere osservava con una non si sa lucidità e passione civile
Che lo rendeva come dire capace di avere un giudizio di questa città forse più vero rispetto a tante altre
A appunto mostravano attenzione sincera appassionata per l'osservazione va nelle battaglie mentale non ricordavo benissimo Insolera Caputi Valbruna ricordarlo sarà brava e allo stesso tempo aggiungo rispetto a questo periodo che abbiamo vissuto assieme che non ha mai fatto mancare quella sua voce l'intellettuale libero nel osservare quello accadeva sul Napoli aggiungo magari un tassello
Negli ultimi anni lui non ha mai rinunciato presente avessero editorialista sul Corriere del Mezzogiorno sulle vicende che riguardavano Napoli e la Campania
O allo stesso tempo sul mare sulle pagine invece il mattino dove invece dava la sua visione su quelle erano le questioni di carattere internazionale
E mi come dire mi emozione un po'ricordare
Tali e molte volte le riflessioni
Che nascevano su Napoli appunto avvenivano in occasione di queste conversazione passeggiata che venivano appunto in questi questo suggestivo luogo della clausola adesso appunto abbiamo attraversato assieme alla fare Urso pranzo dove appunto capitava che
Era sempre in quel sito molte volte c'era il direttore del marco con il quale appunto poi avevo voluto mantenere questa continua come soggiorno varia a seconda dei corpi
Ci si incontrava c'è un altro caro amico che adesso non c'è più chiara legato appunto alla figura di Croce
E ha molta Piero Ernesto Paolo Orsi con cui ci si fermava a chiacchierare da questa discussione bocca nasceva una riflessione sul Napoli e Marco Demarco ritira pentire un bar questa interessante fare un faccia a farmelo dire la reale però si trasformava come pari
E molte volte era noir scritto bene lo ha ricordato bene Stefano De Luca nell'articolo di oggi e anche nel ricordo all'altro cerimonia laica Piero aveva appunto la vuole si va verso qualsiasi interlocutore
Da malignità tutti cioè nel senso che appunto perché abitava in questi editoriale li realizzava Medina andava che nei che ne pensi ti piace era per me è motivo di orgoglio dover come dire condividere file flessione nata assieme
Un momento come dire che di attenta appunto riflessione sulla nostra città
Però come dicevo anche alle questioni internazionali e mi da quest'ultimo punto perché Piero tra l'altro non ho mai perso appunto il contatto col mondo e questa caratteristica lo rende uno speciale era un umanista che conosceva l'economia Charmet impressionato si parlava degli dei temi economici è stato molto ampiamente ricordato tutta la parte della grafica che lui ha realizzato ricordo e per essere stato forse ricorda non a caso ieri anche il il grosso lavoro fatto su Guido Carli presenti
Era un laico commedia flessibile è un ente che la vedete le ricordo tutte ma cadendo che non teneva il dibattito e in queste filiera rigore con queste particolare vicende che stiamo vivendo oggi
Direi alla mancanza si fa sentire c'è oggi per vescovile manca la sua voce trasmissione la sua misura la sua attenzione intelligente verso ciò che accade nel mondo
Penso che per noi era sistematico all'accadeva una qualsiasi cosa
Pensare bene domani arrivano gli assieda ne parlo col professore reo qual è l'opinione di Caravà ed era la che autorevole delle possibili alle profezie inascoltate
Quindi negli anni trascorsi però sono sono ricordato
Appunto benissimo allo stesso già martedì quindi mi ha chiesto di far ulteriore
Aggiunto su questo abbiamo promosso Piera promosso numerosi momenti di riflessione su temi di oggi sono anche torna di attualità nelle maratone in ma l'antiamericanismo l'uso della memoria della funzione della memorialistica negli studi storici
Il ruolo dell'Italia nel Mediterraneo e processo aggiungo un bellissimo convegni organizzando in occasione del cinquantesimo anniversario dei Trattati di Roma sul
Bilancio sito storiografico sull'integrazione europea col professor Antonio Atzori aveva sporto ieri quello uno dei momenti forse l'impressione più
Ampia realizzato in
In quel periodo in occasione di quella ricorrenza dove appunto se rileggiamo negli appunto quella resta dove dopo il saggio del professore
Uno ritrova già tutte le riflessioni rispetto a quelle che poi dopo sono i rischi e le sfide che il processo di integrazione europea avrebbero conosciuto
Quindi
E per concludere anche su questo tema ricordo per esempio quando dopo l'abbiamo inaugurato grazie alla lungimirante iniziativa del rettore Alessandro la sede di rappresentanza a Brussel proporre un momento riflessione quel soccorso sul tema la Brezzi con l'allora ministro Amendola e questo rendeva meglio di me l'ha detto e maggior Mattei
Piero le ha reso questo università protagonista di riflessioni sui temi di storia contemporanea di storia politica in modo profondo e come dire forse anche unico nel panorama napoletana
Quindi tutto so come dire una dimostrazione del suo magistero parte appunto Piero sopra ogni cosa era un maestro
Messo Negri regolare particolare ma
Cioè uno che pensava cioè che insegnava non solo Consuelo sapere ma come pensate
E per chi ha avuto ha avuto il caporale ortopedico ricordava Davide prima o semplicemente riascoltato
Quel suo modo di essere resta impresso
Rimangono il suo stile la sua coerenza
La sua lezione di cittadinanza consapevole
Era una persona che portava con sé avevano detto tutti una naturale autorevolezza ma mai ostentato
Alzava Parlamento scenario c'è un qualcuno dirà quando alzava si ricordava però
Però riusciva a farsi ascoltare da tutti
Possedevano iniuria buona mai cinica sembra contenta mi addolora sprofonda sarei fa verso le cose contro come la Bonazzi ed istituzionale
E penso che questo sia il suo lascito più profondo interrata per la capacità di unire appunto passione civile gentilezza Picone intellettuale e leggerezza
Euro diciannove col col cessano altri ricorsi molto più intime e personali cioè Cinzia che forse
Che però appunto conservo con la mia famiglia come una sfera come dire di
Ricordo
Eterno diversa la grande figura che mi accompagna a Bersani grazie
La parola agli indigeni editore edificio stupidi egli segnata dall'altra
Lì io mi trovo qui
Perché come altri
Poi però finora o no ho conosciuto è iniziato Graziosi questo inarrestabile credo che era Andrea poco conosciuto Piero attraverso gli affetti
Attraverso suo amico di Marta Costanzo e poi quindi alla famiglia ecco tra le varie cose belle che abbiamo condiviso è stato anche la frequentazione coltivate
Appunto io entro il Senato nel novantuno e una delle presenze abituali della biblioteca con cui appunto si ci si scambiava opinioni e non solo era era CEO
Che ha fa una bella definizione la biblioteca la biblioteca al Senato come biblioteca della continuità dello Stato secondo me continuità e proprio un
Una jeep un aggettivo che segna anche la sua vita personale anche di storico quest'idea appunto della continuità in fondo abbiamo visto i suoi studi no inizia a studiare gli Stati preunitari e poi diventa lo storico della Repubblica addirittura dei nostri anni più recenti ha diritto
Pura iniziato a pensare agli sviluppi del futuro e quello che mi incuriosisce cioè mimi mi fa ricordare appunto queste giornate in sala Koch aveva sempre la biblioteca in quella stessa sala c'era il nonno di Marte Costazza che in quegli anni io sono entrato nel novantuno su diciamo Swiss istigato dalla inflessibile nipote stava scrivendo le lettere a Marta per l'appunto una riflessione su cosa sulla sua vita la solita politica
E la sua esperienza e che poi in fondo nel momento cruciale della in cui lui ha avuto un ruolo importantissimo in Italia proprio il centrosinistra in fondo una riflessione critica sul centro
Qualche anno dopo tuo padre
Famoso librone di cui abbiamo parlato tanto nei giorni scorsi librone che in fondo anch'esso a questa riflessione critica seppure da un lato
Diverso e li ritroviamo proprio quindi questa dimensione autobiografica di entrambi l'autobiografia di
Di Antonio Giolitti quindi parlavamo spesso è l'autobiografia attraverso la storia d'Italia di un intellettuale pubblico questa bella definizione di cui che ci diceva oggi
Emma già martedì
Tanti incontri incolti o in biblioteca o poi quando la biblioteca si sposta spesso si va al Sant'Eustacchio
Toni fa scoprire il frappè lui era sempre c'era anche una nota la dolcezza delle conversazioni era anche alimentata dalla dolcezza delle delle cose che che che si mangiavano
Mi ripeteva sempre spesso in queste accumulo parlando di istituzioni sviluppi politici varie in vari momenti insomma sentiva profondamente una responsabilità sua dici intellettuale pubblico e anche per i motivi familiari ma per gli studi che aveva fatto mi ripeteva spesso la frase di Giustino Fortunato e la sottile crosta di modernità
Di questa Italia che era tenuta insieme nel suo sviluppo da questa da questa crosta per l'appunto sottile mi ricordo tante occasioni ricordo una bella scena con con un Andrea Hack a casa e costanza e e Ranieri nella sua riflessione sul passaggio tra la Prima e la Seconda Repubblica insomma
Fu anche irruento e vigoroso in quella sera ma forse Andrea se lo ricorda meglio di me avrà ricorderà anche altri episodi visto che lui era i anche amici direttamente in quel in quella in quella
In quel col quello quel passante politico beh un tema
Devo dire avendo parlato tante volte di Luigi attualità politica di storia sempre lui metteva l'presente visto con la storia lunga con elementi della storia lunga dell'Italia è un tema su cui manteneva Luís un personale rispecchiando
Vi si sfogò con me più della morte era quello dell'ambientalismo una volta ricordandomi dalla temperie in cui era nato attorno alla figura anche di sua madre
La Italia Nostra vicino all'in fondo c'erano tutti c'era proprio una un gruppo così importante perché non siamo riusciti a dare poi un vero sviluppo politico a quest'idea
Il modello che lui aveva in testa e poi dici i Verdi tedeschi ci sono riusciti sono diventati poi il Partito della della borghesia anche un partito che che ha influito profondamente sulla vita politica e che probabilmente
Un partito di quel genere avrebbe potuto dare linfa nuova ha un sistema politico in crisi quella crisi che poi lui ha descritto così bene
Nei suoi libri e e non è casuale che l'ultima volta in cui l'ho rivisto in Senato è stato proprio in occasione nella rievocazione la legge conosce no stia che era ottobre due mila ventidue
In fondo in quell'occasione ho avuto l'impressione anche parlandoci
Un po'prima un po'dopo che tutti i fili della sua esperienza personale ed intellettuale pubblico Siri annotavano la memoria del nonno che da uomo politico voleva iscrivere la tutela del paesaggio fu ripetuta quella bella fra quella bella tra saggi della relazione illustrativa
Il paesaggio come difesa della patria difesa di quel che contribuì costituisce la fusione o mia la caratteristica la singolarità per cui una nazione
Si differenzia da un'altra ed è e poiché l'articolo nove no è il primo passaggio in cui si usa non a sproposito diciamo il termine nazione no e la repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione
E
Ma chiederò e ne abbiamo riparlato proprio in quell'occasione e anche un po'prima riflettendo sulla riforma costituzionale che a lui non piaceva tanto lui si sarebbe limitato a mettere parlammo tante volte la parola ambiente prima di paesaggio che era in fondo
Un aggiornare quella bellissimo passaggio in cui c'era tutto però perché nell'ambiente c'era lo sviluppo sostenibile
E li riporto ritrovato orrida abbiamo ripensato a quell'idea che era sempre detto cioè di rimettere di fare del della una forza politica ambientalista
Ringrazio l'ambiente c'è anche Anna Maria che non è rottura con il passato ma è continuità con il passato quindi dal palco dal paesaggio all'ambiente
E in fondo c'è molto della sua riflessione storica un se mi permettete un paragone io ho ritrovato in quella prima pagina della della biografia di De Gasperi di cui parlava
Stefano De Luca anche altri
Quando lui ne nello stesso momento in quelle prime pagine da un lato conosce che dice la classe politica liberale riconosceva Degas asserite cito Craveri un imprescindibile elemento di continuità però dall'altro Craveri meglio di tanti altri meglio anche degli storici cattolici
Dice che guardate che De Gasperi non è semplicemente un cattolico liberale è un democratico cristiano l'undici luglio che apparteneva altra educazione che in fondo grazie a quel partito a ruolo fondante quel partito in Italia quei presupposti libertà istituzionale e politica poterono accompagnare il passaggio dall'esperienza lo Stato liberale cito sempre a una realizzata democrazia liberale
E così
Ecco questo senso appunto della continuità ma anche della Ida nell'andare avanti e del vedere
Il futuro e su questo riprendendo anche quello stimolo che ci faceva Graziosi in fondo proprio su quel tema lui aveva visto giusto aveva visto i grandi temi del futuro insomma
Il fondo
Se avesse fosse stato lui un politico ma ci fosse stato un politico che avesse dato gambe a questa idea
Quella che era il grande tema del green deal dello sviluppo sostenibile nella sua testa era già intuito negli anni cinquanta sessanta quindi deciso anticipo rispetto al passato
Ma venendo ora cose qua al match all'ultimo incontro
Familiare
Ricordo una cena familiare da Costanza dove con antico è sicuro tratto signorile passava da un buffetto al cane cade dentro il locale
Un cane di famiglia che lo picchiava con indurci le squisite se che poi mangiano anche lui
Rimproverato
Flessibilmente ma senza successo da Costanza è però passava da questo conversare su temi di attualità e poi di temi di attualità si ritornava alle grandi storie lunghe
Del passato e così in quel giorno io mi ero portato come perché Robur cui voleva dedicare il librino il soliloquio e io non posso non scordare non possono ricordarmi un momento interessante bello
Guido appena reduce da mi ricordo avevi degli incontri all'università si parlava di politica perché amo il due mila ventidue di ricordare cosa è successo nel due mila ventidue le elezioni tutto questo e quindi
Di dava dei giudizi sulla politica
E a questo punto lo stimolano alle avendo ce l'ho io non i nella tasca piccolino a leggere una una pagina molto bella
Una pagina straordinaria una pagina tragica cruciale della storia nazionale era la caduta di Mussolini
Scritta dal nonno Di Pietro
è Piero era già stanco stanco e mi faceva personalmente impressione perché aveva assunto nel voto impartire il nonno e quando lui si sentiva ha sentito Guido che con una voce profonda la stessa voce che abbiamo visto e sentito ieri
Ha letto quella pagina stavamo parlando del presente ma in fondo la memoria del passato ecco la la storia come qualche sempre storia contemporanea
Non è che l'ha solo letto lo ha letto
Pensandolo entrando dentro
è e io ho visto avevo vista la faccia del nonno
E vedeva l'ho visto quanto era commosso
Un uomo sempre così autorevole anche albero certe volte ma era veramente commosso perché in fondo libri devo il passaggio
Un passaggio di testimone no da una generazione a una generazione ancora sono tre quattro generazioni che si saltavano di una di una tradizione familiare che si intreccia in un modo così peculiare
Con la storia della nostra Italia e devo dire mi mi impressiona come in fondo questo nostro incontro di questi due giorni è iniziato con la stessa scelta che ha fatto la zip Ciocchetti tv di far leggere
Una un pezzo di storia attuale proprio Guido grazie
Solo la parola ho capito cito Carloforte musica sanno solo l'opera moderna e un papà meno nobile americano Obama e basta la parola
Per questo nero il professore diritto costituzionale all'università sintomatiche Vanvitelli ma grazie ma ma la stessa potenza orientale infettando che
Utile per effettuare
Intervenendo qualcuno mila famiglie agli anelli Venezia avrà un salto all'indietro la voce Carosi pipa fa allora sulla parola cani grazie grazie a Marta grazie Costanza grazie benedetta per averli voluto come in questa tavola rotonda conclusiva
Di questo importante convegno io come dire Craveri era un erede della grande tradizione umanistica meridionale riusciva a tenere insieme vita teorica e vita pratica attraverso una condotta che aveva come faro l'interesse pubblico ripreso dal molto la definizione di D'Alessandro di ieri mattina mi saluti un borghese devoto al bene pubblico
Era come dire erede
Faceva parte di una classe dirigente minoritaria che però contava
Conta ma non solo perché la comicità ma perché era ascoltata dal nelle sedi istituzionali e quindi persone come Craveri sono sempre più rare
Non tanto perché mancano caso mai ce ne sono ancora no ma il problema è che anche come dire una Elena Croce non crea veri oggi Elena Croce quando mio padre riscrive il piano regolatore di Napoli
Dormendo di notte al ministero dei lavori pubblici
Chiama perché il trentuno marzo scadeva del settantadue scadeva il termine per l'approvazione statale
E lei fa un'attività di pressione chiama il ministro
Dei lavori pubbliche deve firmare il piano prima che scada il potere ministeriale e lui lo firma e poi a mezzanotte racconta Alessandra Caputi
Nel suo libro a mezzanotte il ministro chiama Elena Croce per dire ho firmato immaginate di l'attuale ministro
Dei lavori pubblici sollecitato da carrello da Elena Croce richiamare poi Craveri Elena Croce per dire ho firmato il piano che salva nel centro storico il centro storico di lavoro quindi
No credo di no fisiologico per quei c'è manca quel contesto che permetteva a questa élite intellettuale minoritaria di avere un peso molto più importante rispetto al piccolo numero diciamo di di di persone che costituiva questa élite però questa è una testimonianza volevo dire soltanto questo di quadro generale ma il Craveri intellettuale il Craveri
Storico lo hanno come dire ben descritto nel corso di tutto
Questo convegno io mi limito a qualche ricordo personale partendo dalla fine perché anche io sono profondamente emozionato nel parlare
Perché l'ultimo intervento pubblico di Piero Craveri è stato il ventitré ottobre due mila ventitré
Nel ricordo dei venticinque anni dalla scomparsa di mio padre in cui credi fece anche l'unico intervento commosso
Ed emozionato e descrivendo il ruolo di papà descrivere a un certo punto questo ruolo frenetico di mio padre nella lotta al Regno del possibile che è stata evocata pure pure oggi da un certo punto fa una pausa e dice
Questa non dimenticherò mai trial nello avrebbe voluto fare carriera politica ma non ne aveva il tempo una una frase che a me ha colpito molto perché come dire testimonia la stima e l'affetto nello stesso allo stesso tempo che legava Craveri animato con papà alle assise di Palazzo Marigliano io
Quindi lo conoscevo sin da bambino ma personalmente l'ho iniziato a conoscere quando sono entrato in casa conosce e questo accade all'inizio degli anni due mila perché scomparso mio padre volevo ori come dire riprendere il filo delle battaglie ambientaliste allora mi rivolsi ad Alda Croce
Scrissi una lettera ricevette poi con Mario decoroso Alda Croce per alcuni anni finché per la signora Alda un è scomparsa arrivammo alcune battaglie nella tradizione diciamo di casa Croce e voglio raccontare l'aneddoto non di
Piero ma di Halfdan perché fu un grande insegnamento della tradizione di queste élite culturale di cui sto parlando io sto parlando porto alla signora Alda tutti i documenti su Bagnoli perché c'è una questione importante su Bagnoli e le rappresento tu te le opzioni possibili lei Niguarda infastidito i limiti e mi dice Iran nello ma la perfezione quale allora io fra tutte le operazioni di questa la prescrizione e allora noi chiediamo la perfezione
Questo fu un grande insegnamento perché mi mi fece comprendere che la la mediazione politica non appartiene al nostro ruolo noi dobbiamo chiedere alla perfezione la mediazione politica cui spetta ad alti non ci dobbiamo corrompere nella battaglia fu veramente
Un grande insegnamento ma quand'è che si stringe per un rapporto con Piero Craveri quando io faccio diventa sette perché errore di gioventù consigliere comunale nella città di Napoli
E allora che probabilmente perché io cercavo di dare un senso a quell'impegno che avevo sconsideratamente assunto e probabilmente Piero Craveri come dire vedeva in quell'impegno con la sua generosità come dire un tentativo di contrasto alla condizione come dire di arretratezza di crisi civile culturale politica economica della città e quindi è più volte intervenuto
Per non per difendere me per per difendere le posizioni che sostenevo il primo bilancio della Giunta De Magistris io e un mio compagno di gruppo non lo votammo né successo scoppia una polemica infinita perché il capogruppo era veniva dalla tradizione marxista disse che non eravamo fuori dalla maggioranza della città
E quindi ci fu un articolo di Scotto di Luzio Stalin e Trotsky sotto il Vesuvio e poi intervenne pure Piero Craveri con un articolo sei Napoli non è più tua perché Napoli è tua era la lista di De Magistris
è scrive Craveri
Napoli torna così all'abituale logica di una politica dominata dagli interessi particolari
Pur contrastanti e dall'iniziativa personale di alcuni così il problema del voto politico della città di Napoli si Borio propongono secondo la formula che Napoli è sempre di qualcun altro
E poi entra proprio in polemica diretta con la mia distrazione dell'epoca ma quindi la si può estendere nel passato e nel presente e nel futuro
Qui non c'è rivoluzione c'è piuttosto continuità col passato
Negli atti amministrativi e né problemi irrisolti e i tratti di costume politico anch'essi non differiscono da prima hanno solo un piglio più spregiudicato si pensi alle proposte urbanistiche per Bagnoli e per Ponticelli
Fuori da qualsiasi riferimento normativo nonché più demagogico adombrando uno sconnesso populismo nella forma più misera quella del panem et circenses di romana memoria
Con il perseguire del di grandi eventi come la Coppa America ieri domani il tennis il ciclismo
Con un inventiva da cortometraggio
Poi un'altra volta non so perché Scotto di Luzio
Interveniva spesso un po'in polemica con me anche se siamo amici da dei tempi del liceo e io scrivo un articolo in cui faccio appello sempre sulla questione Bagnoli
Parlo come dire faccio una critica forte alla borghesia cittadina e dico che però bisogna fare appello alla società civile alle forze sane della città Scott chiuso ci vedo un atteggiamento moralistico e sterile
E Piero Craveri scrive ma io lo faceva non è che io chiedessi lui vedeva seguiva la polemica è interveniva Napoli un problema nazionale e scrive Scotto di Luzio stigmatizza
Questi i suoi agenti come affetti sarebbero quelli miei da moralismo e dà stabilità politica e a me lo fa parte di un gruppo di giovani consiglieri comunali che sono usciti dalla maggioranza comunale
Constatando che l'attuale amministrazione nella sua arruffata demagogica non cava un ragno dal buco ed è priva di qualsiasi via politica sulle prospettive necessari alla città per uscire dalla sua drammatica crisi
Moralisti lo sono per forza che noi oggi non dico a Napoli ma in Italia rivolgersi alla società civile del resto necessario dal momento che a Napoli c'è una classe che può aspirare al titolo di politica solo di nome
Perché priva di qualsivoglia senso di responsabilità
Tanto la sterilità delle loro iniziative mi pare ingiusto svolgono un lavoro che ha seguito il notevole intervengono sia che la Giunta riformulo la città riorganizzano propongono non solo posizioni ma alternative
Il punto che che si è totalmente smarrito che questo lavoro costituisce la funzione propria di un consiglio comunale se nessuno lo fa che sono chissà cosa fanno gli altri in realtà lo sappiamo prescrive viene meno la funzione stessa dell'istituzione e poi
Fa anche qua traccia un bel ritratto della borghesia cittadina Di Luzio si scaglia contro quel vizio sempre che condivide invece questo pensiero di Di Luzio Rinascente a Napoli
Delle saltare la Repubblica partenopea il falso orgoglio del fai da te magari condito dalle stupidità mio borbonica
Che non sono una caratteristica popolare ma dei ceti medio alti una parte dei quali da sempre dite in una rozza ignoranza dei problemi politici e civili della città
E discorre poi sempre di classe dirigente che politicamente ed amministrativamente non esiste più
Come dire potrei fare altri ricordi Craveri venne voi noi tentammo di fare un dare una prospettiva a questa attività di opposizione che avevamo fatto
Craveri venne in un'assemblea pubblica nero pure Mazzarella ma poi capimmo che l'interesse delle forze cittadine era solo quella di scegliere il sindaco ma non di elaborare
Un programma e quindi non so il Telit impicco
Concludo con due questioni una divertente
Che vuol dire far vedere la generosità di Craveri io venni querelato dai revisori contabili per una frase che non avevo detto infatti poi fui
Come dire archiviato in due mesi
Però questa notizia poi trapela sulla stampa allora credo che la conoscenza fra carissimo lessi la lettera dei revisori non so quello che si è scritto a tuo favore e mi auguro tuttavia di averlo firmato cosa che non ricordo
Prenderemo un avvocato per me non sarebbe la prima volta ma non capisco perché questo accanimento non ha senso a meno che puntini puntini puntini fammi sapere in questo caso affronto volentieri il procedimento penale un abbraccio tout court dopodiché ci sono altre e-mail lui era sempre interessato alle questioni diciamo istituzionali del regionalismo differenziato tiglio ne occupavo ma voglio dire l'ultima cosa poi finisco con questo episodio
Organizziamo un seminario
Il ricordo della legge Croce del ventidue nel dicembre del ventidue allora quando avevamo raccolto
Gli atti di questo seminario io
Mandolin'il a Piero Craveri chiedo una sua recinzione lei mi risponde in questo modo ma non perché non la volesse fare perché dice caro Carlo ho letto la tua relazione e gli altri due interventi del seminario sul paesaggio
Avendo seguito nel corso dell'anno passato più di un'iniziativa sulla legge prosa questo seminario la cosa più approfondita soprattutto sotto l'aspetto giuridico e non solo ho qualche perplessità ad aggiungere due mie pagine non potrei fare molto di più
Per il poco che vi giunge rei di MiTo un saluto affettuoso tu Piero io gli chiedo perché molto modesto ma anche molto generoso per comici Bobo dimmi tu io invece volevo ero felicissimo di avere la sua prefazione
è e quindi lui me l'ha fatta questa prefazione e credo che cariche cerca di proporre essendo luglio due mila ventitré anche questa è una delle ultime
Cose che interventi contributi pubblici di Craveri ed è significativo che sia sulla difesa del paesaggio mi collego a quello che stato detto poco fa
E del perché ovviamente Piero Craveri difendeva la concezione crociana di paesaggio che sentiva propria cioè di paesaggio come espressione di cultura e di civiltà
Umana c'è di paesaggio come armoniosa relazione tra un uomo in natura che produce cultura e quindi la difesa del paesaggio per questa concezione era una difesa dell'uomo in quanto difesa della civiltà umana che immensa comiche sempre più sotto attacco sia la natura che l'uomo dalla da una tecnologia economia che era come dire agli embrioni quando Benedetto Croce si sente caro comprende la necessità di scrivere legge sul paesaggio che invece oggi a assunto come dire
Il pieno dominio del pianeta quindi voglio finire leggendo il passaggio della relazione
Di della prefazione di Craveri oggi abbiamo anche da taluni un approccio ambientalista al problema del paesaggio la cui natura è troppo e l'ENI elementare mente materialistica
Come ben viene sottolineato in queste pagine per dare alla sua difesa la necessaria coerenza in vigore gli autori tendono a loro volta giustamente
A sottolineare una continuità interpretativa volta conservare un carattere autonomo ed esclusivo la nozione di paesaggio i alla sua essenziale natura storico culturale
Culturale quindi difesa del paesaggio come difesa dell'uomo e della civiltà umana grazie
Patrimonio con costanza
E alla mia amicizia con Marta di qui ora parlerò intanto quindi grazie grazie Marta grazie Costanza grazie benedetta per avermi invitato qui oggi e io pensando a questo mio intervento di oggi mi sono domandato che nei giorni scorsi ma qual è la parola che più facilmente associo alla mia frequentazione con Piero Craveri quella parola
è una parola che spero voi condividiate di qui io spiegherò il mio punto di vista la parola e laicità nel senso di una laicità che io ho conosciuto in Piero Craveri che non era tanto la città enuncia Ata così fondamentale non solo nella sua diciamo esperienza intellettuale politica ma era dal mio punto di vista per quello che ho visto una laicità praticata appunto più che enunciata
E declinata ovviamente
Una laicità nel senso dell'assenza di dogmatismo no in tanti lo hanno ricordato
In questi due giorni tra questi voglio citare Davide Grippa che questa mattina sottolineature Craveri non fosse innamorato delle provvidenze lo ha detto positivamente per l'appunto anche e il non essere innamorato di provvede come certamente non lo era Piero Craveri era anch'esso un indice di appunto laicità e assenze dogmatismo
Ripeto una lecita quella di cadaveri praticata nella vita quotidiana ovvero appunto della dimensione che io ho avuto la fortuna di condividere con lui attraverso il mio rapporto con costanza
è una città praticata sono i due ambiti di cui ora brevemente vi vorrei parlare sia nell'ambito della politica e ovvero della mia e del mio rapporto con lui sui temi della politica sia nell'ambito delle vicende familiari
Intanto la sua pratica di laicità politica appunto del primo tratto con cui ho avuto a che fare quando lo sconosciuto conosciuto Piero avendo conosciuto prima Marta eravamo allora
Studenti giovani studiosi di storia sovietica entrambi borsisti della Fondazione Luigi Einaudi al novantadue
E nel novantatré l'anno dopo avere conosciuto costanza e avrei conosciuto poco dopo
Piero Craveri per l'appunto e quando conobbi Piero Craveri ero Vera non solo ero molto giovane vera ma ero anche molto molto molto provinciale adesso sono meno giovane forse altrettanto provinciale ma allora vi posso assicurare che non molto provinciale
E ve lo dico perché questo ha una stima è un aspetto importante del mio rapporto con Craveri o meglio della percezione che ho avuto in rapporto credermi basti dire che quando conobbi Marta
Che appunto poco dopo avere fatto conoscere Costanza avevo da poco letto lo citava poco Falluja mitica lettera Marte per usciranno prima se non sbaglio nel novantadue
Il libro di memorie Luigi lo ricordava bene che che ancora oggi secondo me un saggio estremamente efficace non solo sulla storia del centrosinistra ma anche sulla politica le scelte personali
La moralità è quando conobbi Marta aveva appena letto le lettere a Marta e non Posina seconde tutta la mia emozione appunto da provinciale
Per aver incontrato non soltanto le rovine poni ma in quel libro che io ho letto con grande passione un attimo vi dirò perché
Ma e non era soltanto la nipote di Giolitti ma era anche la nipote di Benedetto Croce e quindi la mia emozione la provinciale si moltiplicava alla x potenze come mi disse un caro amico che non citerò
Lo disse con affetto perché capiva
Lo disse poco mesi dopo quando il rapporto Costanza era già solido grammi di semi di Andrea tu riconosciuto diciamo un incrocio intellettuale con Marte Costanza un incrocio intellettuale tra gli Hohenzollern i Comuni Golgota quindi evidentemente sei
Giustamente emozionato e che questo questo commento
L'ho sempre avuto molto caro anche per il suo tratto affettuoso comunque io lessi quel libro
Appunto lettera Marta da da neo laureato in Storia della Russia ma ero anche un militante di sinistra questo ero in quel momento possono ancora sebbene con molta diversità di una sinistra che è quella la mia di allora che natura
Mentre non c'era come forse non c'è nemmeno adesso ed era certamente una sinistra postcomunista perché io venivo dalla tradizione postcomunista per quanto la mia tradizione non fosse quella dell'iscritto al Pci ma per una ragione banale perché ero sono livornese sono cresciuto a Livorno e a Livorno essere iscritti al Pci era una cosa estremamente banale tutti amici agli scritti al pc quindi quel tratto un po'di ricchezza giovanile mi spingevano mi scrive nel PC pur essendomi
Legato a quella tradizione una mia sì una sinistra la mia allora che era immune dai del dalle fascinazioni berlingueriani stamani
L'età di anni ne ha parlato con molta brillantezza
Ed ero anche lontano pur senza saperlo magari allora per quanto ero giovane età dall'organismo no il stamani Taliani stava diceva giustamente che la bestia nera di cadaveri tra le tante era proprio quella dell'organismo dei di Rodano eccetera comunque la mia era una sinistra postcomunista e in quanto tale tra l'altro era ero molto antisovietico perché come Marta non avevo avendo studiato come già s'erano insediati a una lieve prima cosa che ho fatto oggi diciamo dimesso non avevo mai avuto realtà però dimesso quel minimo di fascinazione intellettuale verso l'Unione Sovietica però queste cose le raccontò andato per fare di me naturalmente ma per raccontarli su quali basi avvenne il mio rapporto con Craveri perché certamente la mia sinistra la sinistra confusa che non c'era era quella che abbiamo adesso si Christine sintetizzato in modo molto grossolano
Però e l'altro era chiaro che l'America era già invece Piero Craveri
E quando quell'incontro avvenne dal novantatré punto hanno fondamentale nella storia della repubblica la Prima Repubblica era appena crollata si sta formando lasciare pulito la Seconda Repubblica tutto stava cambiando e e Riccardo
Voglio ricordare lo hanno fatto in tanti voglio ricordare anch'io come ci fosse in Craveri in quel passaggio non ci fosse alcuna partecipazione intellettuale emotiva al massacro dei partiti che sta avvenendo in quei mesi pur essendo lui stato anche un radicale la quindi avendo come dire
La cassetta degli attrezzi per la critica dei tardi ce l'aveva ma non la usava nel perché non non subiva quel fascino né d'altra parte partecipava non erano quelli Mesima non avrebbe partecipato successivamente anche questo lo diceva bene italiani stamattina
Non avrebbe mai partecipato qui l'anno a quello Stahl Gismondi grossolano per i partiti della Prima Repubblica eccetera eccetera
Ecco però dire che tra me e Caveri ci fosse l'istanza politica sarebbe un po'irrispettoso nei suoi confronti perché lo dico senza piaggeria perché io non avevo alcuna statura politica mentre lui era già Piero Craveri nonostante questo le nostre fatte le debite differenze erano certamente tradizioni politiche estremamente diverse e lontane ecco in quell'incontro e di tantissimi incontri che seguirono successivamente
Mentre ovviamente cresceva la dimensione familiare il mio legame con costanza i tre figli che avremmo avuti e costanza
In Craveri non percepì mai una punta di paternalismo nel dialogo con me non lo percepì allora
E non lo percepì mai successivamente certamente si arrabbiava moltissimo spero che ne avevi poco fa Luigi ha parlato di Rouen sa ma è un eufemismo Richard LaGravenese incalzava quando parlava di politica si incassa molto sì incassava ma
Diciamo
Non c'era mai in questa sua arrabbiatura la volontà di convincerti cioè non ti voleva mai dire guarda adesso ti spiego come stanno le cose tu che sei un giovane livornese diciamo pizze appena arrivato coi parlare Mizzi la tua sinistra un po'confusa sto non me la maglietta così tra lo intuiva però non c'era mai questo tratto di paternalismo c'era un'assoluta laicità praticata un'assoluta assenza di dogmatismo
Ma si arrabbiava perché voleva capire voleva davvero capire
Con uno diciamo una una anche un'attenzione a mettersi dalla mia parte capire quali fossero le ragioni per cui io che pure ripeto avevo quel tratto di confusione
Nell'argomentazione politica inevitabile perché sostenersi comunque che quello che si stava formando in quel momento no centrodestra che aveva soprattutto in quel momento la partecipazione tradizioni politiche a cui aveva dato il suo contributo tradizione radicale la tradizione socialista tradizione liberale
Io la vedessi in quel centro destra ragionarci su quel centro destra con un elemento di indignazione che comunque avevo e che Lovino non riusciva a raccogliere come suo ma in questo confronto dialettico fronto molti irruento c'era sempre una assoluta non solo curiosità e la curiosità può essere parte di anche di paternalismo c'è una volontà di comprendere di discutere con molta radicalità e molto appunto e molta laicità
Tra l'altro io credo anche che quello che lo spingeva l'ho sempre spinto poi ma anche sull'onda in quel momento
Quel momento in cui ero così giovane così appunto provinciale che lo spingeva a confrontarsi come forse il fatto che lui diciamo non vedeva in me il niente che gli ricordasse la sosta ci mancherebbe però cosa è dire mi veniva studia entro uno studioso che però non si vita a fare ricerca ma lavorava faceva militanza politica così che anche l'aveva fatto non tanto per ragioni economiche naturalmente ma perché ha sempre interpretato
Il mestiere dell'intellettuale anche come mestiere politico è sempre visto la politica con una dimensione d'essere intellettuale dove le cose andavano sempre di pari passo e quindi io come tanti altri della mia generazione delle generazioni precedenti
Evidentemente interessavo per questo motivo perché riconosceva qualcosa in cui lui stesso ma anche in quel momento aveva diciamo partecipato
Tra l'altro la stessa laicità l'avrei trovata molti anni dopo un rapporto che non si è mai interrotto provare trovata molti anni dopo quando diciamo degli anni mi sono anche dedicato alla politica professionale anche in questo caso c'è la distanza tra le scelte che io facevo le sue sensibilità ma anche in questo caso voleva capire si arrabbiava e voleva voleva confrontarsi nel merito le le sue telefonate erano periodiche non solo per parlare dei nipoti
A questa intestato molto legato
Ma anche per parlare di politica e anche in quei casi di quando io ero parlamentare e lui aveva tutto il diritto di diciamo maltrattare mi per le cose che accadevano in Parlamento e quelle cose che facevano i Governi e qui da ogni sostegno non c'è mai stata una punta diciamo di altezzosità per non dire di snobismo lui che pure avrebbe avuto tutti diciamo gli elementi Petrella aristocrazia intellettuale che poc'anzi ricordavo per essere snob l'elemento di snobistico non ho mai percepito in nessuna delle interlocuzioni temevamo che ho avuto con lui
Stato la cosa che mi ha sempre colpito positivamente per cui continua ad essergli grato che anche in quel passaggio quando ero parlamentare lui non ebbe mai una punta diciamo di condanne di critica accademia come ebbero miei colleghi anche i miei amici molto cari in quel passaggio persone che anche legittimamente mi dissero sì ma dove Faina perché lasci sa per quanti anni no di studio e ricerca per fare questo lavoro e lui invece non c'è mai stato questo elemento credo anche perché banalmente lui fosse non solo perché non ha mai partecipato Archimede l'antipolitica per i motivi che conosciamo bene ma anche perché
Diciamo
Lui stesso aveva fatto politica non era un intellettuale che commentava la politica secondo diciamo una figura così abbondantemente presenti nella storia italiana il nostro presente ma è un intellettuale che faceva politica peraltro lo faceva rete ricordato molto meglio di me la faceva candidandosi non ce la faceva non soltanto diciamo
Accogliendo degli uffici che gli venivano dati ma candidandosi essendo eletto svolgendo funzioni elettive quindi per lui fare politica nelle istituzioni essere letto per fare politica era una componente del tutto naturale dell'esterno studioso intellettuale
Questa stessa laicità praticata l'ho vista anche nell'esperienza familiare anche la nostra famiglia ovviamente ha avuto momenti difficili persino drammatici insomma in quei passaggi ho sempre avuto la fortuna di trovare in Piero non solo calore umano
Perso Costanza verso il sottoscritto verso i tre nipoti ma anche una profonda autentica l'AFI laicità nello sguardo
Alla famiglia che quei momenti complicati anche quando quei momenti complicati implicavano fratture dolorose
E quando io soprattutto costanza ci troviamo ad affrontare passaggi molto duri ecco in quei passaggi Piero riuscì a trasmettere il senso di una vicinanza che era per l'appunto laica dove quello che contava non era tanto essere solidali come papà di Costanza nono dei suoi nipoti
Ma diciamo
E non passaggi che avrebbero potuto anche vedere un suo allontanamento suo prendere le distanze come capisca diciamo nelle migliori famiglie
Invece in Piero ci fu sempre soprattutto in quei momenti una impatti è una vicinanza che non era fatta di pietismo di parole circostanza nera
Io almeno va interpretata così una vicinanza fatta di un senso laico di partecipazione a quello che capitava anche il difficile la nostra famiglia nella famiglia che era soprattutto la famiglia e sua figlia Costanza ecco io anche per questi motivi
Ho sempre avuto un profondo senso di gratitudine verso Piero qualche fondo mi ha suggerito non insegnato stamani Grippa se non sbaglio ha ricordato quanto luci trovasse poco a suo agio con la definizione di pedagogo no
Non tanto mi ha insegnato a stare al mondo ma mia come dire suggerito modo essere al mondo mi ha testimoniato mordi stare al mondo no nel senso poiché praticare concretamente dei valori come quello della laicità che normalmente si enunciano e poi praticarli
A porte più complicato no perché a fondo tornando al punto di partenza di queste rime deve seguire riflessione quelle reti noti punto di cotanta Hristo Craxi avrebbe potuto permettersi toni molto diversi con con i media l'ora del novantatré ma anche con i medici pochi anni fa fondamentalmente
Ma di questo non ci fu mai traccia quando invece quella sua idea di laicità Stratus tradusse sempre per quello che io ho visto in una pratica di empatia civile umana che che davvero mi è rimasta nel cuore
Grazie mille prima di dare la parola brevemente a Stefano De Luca per delle conclusioni
Sono contenta che Andrea è stato l'ultimo a parlare perché ha introdotto una dimensione che in questo convegno naturalmente e giustamente non c'era era quella del ricordo familiare
Non vi farò adesso una relazione su Piero Craveri padre ma ma per i promessi sempre Prato importante ascoltare alcune cose che sicuramente nome di famiglia
Ciò ha parlato ma anche perché forse per me e mia sorella ma soprattutto sicuramente per me che io ho vissuto gran parte della mia vita molto lontana da mio padre
E all'estero per cui con una montagna Mariae grandi fiumi
Che ci separavano questo è stato un convegno di grandissimi scoperte
E anche di qualche vertiginoso Buconero e comunque anche di grandi rimpianti perché ormai non c'è più e non recupererò
Se non negli atti che spero vedere presto devo dire le parti che mi hanno più impressionato e commosso anche per la l'emozione con cui sono state trasmesse son proprio quelle del Craveri maestro e conoscevo così poco perché è un maestro non racconta certo i figli di come maestro mentre racconta degli archivi delle delle scope delle scritture e ma di come sia maestri sia solo con i propri agli enti i e per cui alla fine mi sono detta che in fondo il mestiere di genitore è proprio quello più difficile
Che non si impara da nessuno e per cui scuola termino quasi e vi ringrazio fa
Permanente
Non so se si era posto un anno mai poverino alcuni monili Corleone
Anche la patente Mrs non l'avevo vista
Quindi non a scusarmi con soli col
Età perché io non avevo nessuna intenzione renderete severe che quando gli studenti le studentesse mi prepararmi presentano l'indice della tesi e vedo conclusioni dico sempre no le conclusione no
Per quello che ci doveva dire l'ha detto nel lavoro no che non c'è bisogno di
Quindi per me non diciamo non è non è non è facile quello che dovevo dire su Piero rapporto preso a fare delle cose bellissime
Mettere Santissima
Quello che dovevo dire sul piano personale l'ho detto quel giorno a Roma con lui accanto non ci voglio tornare sopra se non faccio come no no
Sapete che il linguaggio fatto di sintassi di semantica no
La sintassi è relativamente semplice insomma su provando assenso poco se una frase sintatticamente perfetta che non significa assolutamente nulla e fatti quelli computer hanno imparato a farlo presto
Però
La semantica no perché linguaggio ambiguo estremamente ambigua ma alla fine come di finiamo le parole
Cioè come facciamo a definire il significato di una parola
Che abbiamo degli illustri studiosi anche filologi prendiamo un dizionario
E nel dizionario una parola si definisce come attraverso altre parole
Quindi è una relazione ecco stavo pensando che in queste questa giornata e mezza molto bella
è come se noi avessimo in parte contribuito a ricostruire il significato no di Piero in un ideale dizionario
Attraverso le tante parole
Delle persone che in qualche modo gli hanno ruotato intorno che hanno parlato di delle sue opere del suo impegno del modo in cui impersonava in ruolo nelle tante istituzioni in cui è stato dei rapporti personali
E sono state tutte direi testimonianze estremamente significative era molto importante che ci fosse una larga parte dedicata all'opera
Io sulla cenere sarei meno severo nel senso che noi viviamo anche di ricordi però è importantissima l'opera quindi è importantissimo
Che si sia tornati a riflettere
Sulle sue pagine
Che poi ci hanno come è stato detto giustamente tema già materici hanno squadernato davanti la storia del paese in cui viviamo
è stato giusto ricordare il suo impegno politico naturalmente
Un impegno in cui lui non si è mai servito della politica ma asservito la politica ma nel senso di dare un contributo di idee di analisi di sollecitazioni
Eccetera e Pera giusto ricordare il suo ruolo nelle istituzioni anche per il modo in cui lui stava nelle istituzioni
Con quella capacità di di innovare e di governare con quel tratto aveva un'arte
Del governo leggero non del non governo del governo leggero governare io mi ricordo di consigli di facoltà
Straordinari in cui lui sapeva come dire
Tirare le fila senza avere l'aria senza avere l'aria di fatto insomma sono state dette tante parole
Che in qualche modo hanno definito ovviamente non in maniera esaustiva sarebbe riduttivo però hanno contribuito a definire chi era Piero era era era era giusto fare questa operazione
E quindi io concluderei semplicemente ringraziando chi ha voluto questa queste due giornate quindi in primo luogo Benedetta
E la fondazione che che presiede la Fondazione Biblioteca Benedetto Croce il mio ateneo nel in modo particolare la persona del rettore D'Alessandro che ha voluto questo convegno i familiari di di Piero Marta con la con l'abbiamo fatto molte telefonate Costanza e Cinzia perché insomma tutti quanti abbiamo cercato insieme
E di fare questo per il resto
Forse una cosa forse tra le tante cose giuste sono dettate avete la generosità la laicità
La freschezza
Il pudore dei sentimenti ecco io Piero aveva ero fatto anche generazionale molto di un uomo di una certa generazione aveva giustamente il pudore perché è sempre un dal sentimento al sentimentalismo è un attimo
No
E lui questo lo avrebbe solo se fosse sull'indicherebbe guarda c'è un treno alle voglia mandare sapete quante volte ho preso il treno con lui da Roma per Napoli o viceversa
E lui a un certo punto pre che potevamo arrivare in stazione si arriva sa no li ha ceduti al Sala esistano in carrozza sei avrà arrivava fino alla carrozza in testa andando come un col suo passo ma Montanaro e io
Faticosamente dietro no quindi adesso se fosse seduto lì mi direbbe ma da priviamo quello delle cinque mezza muoviti no
Così quindi aveva anche questo il potere di sentimenti che abbiamo tutti voluti molto molto bene credo
E e quindi sono contento veramente contento abbiamo fatto questa corsa grazie