Presentazione del libro di Donato Bendicenti "Al centro della tempesta. L'Europa tra ordine mondiale e disordine globale" (Rai Libri, 2025)

Buonasera a tutti
Grazie di essere qui
è chiaro che il direttore non vuol dire assieme al piacere di è impresentabile porta a parte è d'obbligo una parte un po'retorico però veramente questa sera sono molto contenta perché ormai a una concetto continui
Che il medico Donato Bendicenti possano essere presentati presso il centro di americani io conosco da una zona un po'di anni
Tutti noi lo conosciamo come il giornalista corrispondente responsabilizzare la RAI in cui s'è quanti anni sofferente quello che scrive è di grande attualità e anche di grande interesse quindi a noi
Come dire come missione USA e dire quando si parla Italia Europa tenete conto che nell'ultimo Statuto abbiamo introdotto prima Ceravolo otto più bilaterale Italia e Stati Uniti può abbiamo introdotto l'Europa perché credo che vivaci senza non si può parlare di rapporti transatlantici senza parlare delle nuove o viceversa
Prezzo non voglio fare analisi perché qui abbiamo delle persone che possono essere cosa c'è niente niente quindi non mi non mi addentro in analisi e distruttivo cronico per dire che è perfettamente nelle nostre corde questo libro nostalgia e l'emission quindi raramente grazie
Povera dell'attrice presa zeri presenterà illustri ospiti ringrazio tantissimo anche loro alcuni sono di casa questa gente quindi a noi è un piacere ritrovarli altri magari
è la prima o magari la seconda volta quindi per loro è un'occasione per trovare
Una sede non solo prestigiosa ma bellissima perché è uno dei più bei palazzi di Roma sta subendo un grossissimo lavoro di restauro tra qualche mese sicuramente verrà restituito alla bellezza originale quindi questo anche un elemento non so se è vero che la bellezza salva il mondo ma sicuramente e più piacevole stare in un posto bello che è un posto brutto direbbe Pazzaglia di memoria storica voi siete giovani ma chi ricorda Pazzaglia che secondo me grandissimo uomo
Caldissimo saggio voglio dire diceva una cosa banalissima ma profondamente essa parte tutti gli scherzi passo subito famiglie a dire due parole e poi a lanciare ci fa molto piacere abbiamo il saluto del Presidente del Parlamento europeo
Roberta mezzo e quindi mi fa piacere tutti non è ascoltare allora io chiaramente non ho nessuna pretesa di scientificità dei libri però essendomi nella mia vita chi mi conosce nella mia passata vita professionale mi sono occupato tantissimo di comunicazione
Capire ho diretto l'ufficio più difficile sulla comunicazione lo dico senza quindi falsa modestia che la Polizia di Stato perché tutti gli altri direttori dalla comunicazione di solito il venerdì alle due staccavano voi non c'era venerdì sabato domenica Natali Santo voi giornalisti si alternavano siamo dette quella per l'ora facce anche se contava in più soggette esce per dovevamo sempre noi quindi mi sono sempre dilettato non so fatta ma è un professionista di comunicazione e quindi è un tema che mi interessa molto
E allora ho cercato sempre di provare nel mio piccolo lo faccia anche qui di sintetizzare con una quelle frasi concetti o addirittura quindi testi ecco io credo che Donato ha sintetizzato in maniera perfetta e ve la leggo perché così magari poi il Trinity incentivati a prendere il libro a leggerlo anch'ha sintetizzato nella quarta di copertina che cosa
Non so cosa dice il libro
Ma quale situazione dove viviamo qual è la realtà veramente odierna io non so se lui ha è stato abbastanza
Sapeva come Tiziano Terzani ha avuto uno che gli ha detto in quel caso di non prendere all'io non so se mi ha detto guarda scrivi questo che si realizzerà
Probabilmente caviglie capace da solo di capire di dico
Prevede ma comunque di leggere da attento osservatore da giornalista quello che il sarebbe successo però credo che veramente oggi dodici come dire maggio del due mila e venticinque quello che è scritto qui è purtroppo un elemento con cui dobbiamo fare i conti e lui dice l'epopea perché abituata immaginarsi al centro della storia
E ieri è stata anche al centro della storia non so se immaginata ma è stata al centro della storia
Ma bisogna puntasse a laureati in storia per capire conoscere e comprendere quello che è stata l'Europa appunto come elemento storico
La canta domanda e se troverà la forza di rimanerci perché proprio quando si smette di essere al centro della storia che ci si ritrova al centro della tempesta niente credo che questa frase senza voler assolutamente anticipare il dibattito però sintetizza molto bene le riflessioni contenuti
E le vicende dei personaggi contenuti queste quindi io veramente ringrazio con atto di aver scelto il cento per presentare questo libro ringrazio tutti voi ringrazio i relatori faccio partire adesso con i saluti
Della Presidente Mezzala e poi la dottoressa Zevi prenderà e condurrà il dibattito grazie a tutti e buona serata
All'elettore illustri ospiti con il suo libro Donato Bendicenti circolarità che la storia non aspetta e che il tempo del mondo scorre più veloce di quanto spesso siamo disposti ad ammettere
Le sue parole sono più di una riflessione lucida e urgente sono una sfida un invito all'azione e alla consapevolezza il giubbino ventiquattro è stato un anno cruciale per la democrazia globale
Circa metà della popolazione mondiale chiamata al voto
Anche per l'Unione europea si è trattato di un passaggio storico
Le elezioni del Parlamento europeo che ho l'onore di presiedere per la seconda del Volta hanno dimostrato che la democrazia è lui fa
E hanno confermato la forza del nostro progetto comune ma anche la necessità di rinnovarlo e difenderlo
Ma non basta oggi le minacce esterne si moltiplicano
Le rivalità economiche trasformano il nostro mondo e lo fanno con una velocità che impone coraggio visione iniziativa
L'Europa deve imparare a parlare il linguaggio del potere senza perdere i suoi valori fondanti troviamo osare osare un'Europa che protegge ascolta agisce
Osare un Europa che si rinnova che completa il mercato unico che investe nella sicurezza e nella difesa dei propri cittadini
L'amore fa se politica negli Stati Uniti e rende ancora più centrale e il legame transatlantico
I toni possono essere diversi ma non cambia la nostra convinzione
Che è il nostro legame sia basato sul rispetto e sulla fiducia reciproca
Resta un pilastro della nostra sicurezza della nostra libertà da rafforzare con realismo e ambizioni
Ecco perché particolarmente significativo che questa presentazione si è svolta dal Centro studi americani
Una casa del dialogo e della conoscenza che custodisce una delle più grandi e più brutti tempi oltre che americane in Europa un ponte di tipo tra Europa e Stati Uniti
Il libro di Bendicenti ci invita a guardare la realtà senza illusioni
Ma anche senza rinunce
A riconoscerne i limiti dell'Europa senza mai smettere di credere nella sua forza
E soprattutto al non fermarci
Se vogliamo restare padroni del nostro destino dobbiamo essere all'altezza del nostro tempo
L'Europa non è mai stata statica e voglio bene cresce se li inventa questa è la sua forza oggi tocca a noi Grazia
Grazie e allora grazie intanto
Al centro studi americani al direttore scalda con noi buonasera a tutti vuol grazie per essere qui con nomi presento io allora Donato Bendicenti oltre essere responsabile dell'ufficio di corrispondenza della RAI da Bruxelles anche l'autore di questo bellissimo libro che presentiamo oggi c'è un utero Benassi che docente presso l'Università
Cattolica del Sacro Cuore già marciatori d'Italia convince Marcovalerio Loprete che responsabile
Della dazione politico parlamentare del TG uno ma è anche una giornalista esperto di economia e poi cancellata li Tocci che direttrice dell'Istituto per gli affari internazionali allora
Fatte le presentazioni voglio dire due parole anch'io su questo libro che arriva davvero io direi
Nel momento giusto che pure alcune domande giuste alcune già diciamocele pone verso la ce le ha poste in questo saluto ha parlato appunto in qualche modo ha posto dei dubbi amletici o come dire riconosciamo dei limiti ma la forza di osare e al centro della tempesta di Donato Bendicenti non è poi solo un saggio di attualità mago
Vedrete è è una sorta di attraversamento lucido anche davvero appassionato dei nostri tempi che sono non c'è bisogno di dirlo dei tempi assai mutevole e libero si apre un po'una sorta di diario dal fronte dell'informazione no c'è
L'attentato a Donald Trump che diventa un punto di innesco per raccontare un anno straordinario enfant ne ha parlato anche Rupert ha messo nell'anno che Bendicenti chiama il superbolla della
Democrazia perché un anno in cui va al voto appunto una numero di cittadini che mai prima
Era andato a votare ed è un anno appunto in cui si l'Europa si ritrova però
Un po'suo malgrado al centro di uno scacchiere davvero
Instancabile queste sono pagine e lo vedrete in cui Donato si spinge questioni anche dati alla mano d'una riflessione però profonda su quella che l'identità dell'Europa e anche sulla sua capacità decisionali che è un tema su cui
Diciamo forse per loro ma che oggi più che mai discinte irroga forse anche
Ci chiede un'accelerazione
Anche il concetto di sovranità europea e tutto lo fa ripercorrendo alcune tappe vorticosi che hanno portato alla riconferma di Ursula von der line ma anche
Alle elezioni Trump e molto altro è un tempo in cui le cose si può dire quasi corrono più veloci delle notizie in qualche modo e talvolta più veloci della città sommati ci mettono davvero in difficoltà anche
Come diciamo personale dell'informazione
E noi cercheremo risponde ad alcune delle domande che poi adesso opporrò magari tutte insieme e vediamo non è cosa semplice intendi su cui infatti dove nato ci interroga l'interroga sono tanti sicurezza difesa comuni immigrazione demografia intelligenza artificiale non entrare un po'transizioni
Energetica è e Donato si chiede come farà diciamo l'Europa che la grande maestra del compromesso compromesso detto anche
Diciamo in chiave positiva però a rispondere a queste sfide a è il titolo è un titolo che mi ha colpito molto all'inizio non solo per quello appunto che abbiamo già detto su una questione della tempesta ma perché mi ha ricordato
Un'opera molto giovanile della filosofa Hannah Arendt è un'opera che si chiamerà vanta anche Anna ed è una un'opera che racconta epopea la vicenda personale di una giovane donna ebrea
Che ritiene la propria determinazione e volontà abbiamo determinazione diciamo sufficiente ad essere considerata come tutti gli altri è sufficiente a mutare
Un destino lo spiego meglio lei finirà vittima come immaginiamo
Della persecuzione ma lei desidera vivere come una giovane ebrea tedesca dei suoi tempi e dire ma se io credo di non essere prassi io non voglio esserlo
Possono esserlo in qualche modo le diciamo rifiuta il dato di fatto la categoria allo spazio temporale persi
E Hannah Arendt su di lei molto procurare a fine diciamo di questa opera dirà una frase abbastanza lapidaria dirà chi diciamo un rifiuta
La storia con la S maiuscola sul posto per il mondo e la storia ci affidano finisce sotto la pioggia senza ombrello è mi ha fatto pensare tanto
A questa tempesta in cui noi anche come Europa rischiano di affrontare diciamo così senza ombrello donare alcune pagine mi sembra si riferisca alti buoni allora
Sarà questa la tempesta che si troverà ad affrontare l'Europa se si farà trovare impreparata se non saprà riconoscere qual è l'urgenza di rispondere a queste sfide vero è che è tornato con l'Europa e sa essere in questo volume
Duro ma anche diciamo riconoscerle i meriti e in queste pagine che veramente vi invito a leggere
Più volte donato da un osservatorio che il suo quotidiano di quello che accade a Bruxelles in questi anni
Pazzeschi assapora subire ci dice effettivamente ci spinge a vedere che l'Europa quando messa sotto pressione di alcune delle più grandi tempeste tra le tempeste nella tempesta più grande sono cadute in queste nel bene l'Europa il fondo ha saputo rispondere quindi ma non è detto che diciamo magari serve sempre un innesco violento diciamo ma poi qualche risposta si troverà ora quale sarà
Diciamo che il nostro ombrello come si terrà saldo il timone non rimarrà scontento critico cercherà
In questo libro anche il diario di come si fa un po'l'informazione da Bruxelles a chi meglio diciamo Di Donato che ci racconta appunto anche un po'il day by day di quest'anno è la complessità di testimoniarlo allora io adesso lancia un po'di domande che saranno parte ricavo della discussioni che sono le stesse che vi sono posta io quelle che si che può
Ci aiuta a porci donato in questo volume di leadership ha bisogno oggi in Europa qual è il ruolo dell'Europa in questo mondo multipolare cosa ci manca ancora siano ancora in grado di influenzare davvero l'equilibrio globale le riforme che servono quali si saremo capaci diciamo effettivamente di farle cosa significa adesso parlare davvero di difesa comune c'è stata un'accelerazione forse sarà il momento buono vedremo
E poi ovviamente la rielezione di Trump se questa relazione di Taranto con tutti diciamo di suo sciocca che ha portato poi di fatto una sveglia che forse di cui l'Europa
Aveva bisogno e poi insomma saremo in grado qui si tratta di diventare grandi
Tutto insieme io allora siccome l'ho presentata per ultimo voglio invece partirà dalla perito ci e parto da lei per parlare appunto di questa Europa che cerca se stessa la novena in questo disordine globale allora le chiedo lei crede che l'Europa abbia maturato ce li abbia questi strumenti politici culturali
Serate etici per diventare questa potenza geopolitica autonomo rischia in qualche modo di rimanere un'unione si può dire no più normativa che dobbiamo fare la nostra ecco per parlare
Con alcune parole di Donato è un po'una debolezza strutturale o un tratto distintivo questo di essere maestre il compromesso la nostra debolezza e lo trasformiamo con quella politica
Oppure siamo condannati a essere un po'il Prometeo incatenato e
Sì
Innanzitutto credo che dobbiamo porci la domanda quando trattiamo di Oropa stiamo parlando dell'Unione Europea perché potremmo parlare di Europa i in altro in altro senso e perché dico questo perché effettivamente c'è non nascondiamocelo un problema che riguarda l'Unione europea
è che da un lato è un problema chi merito e e dall'altra un problema assicuriamo più tv
Di metodo di merito nella misura in cui è abbastanza evidente che all'interno dell'Unione Europea così come
Diciamo che ci sono alcuni attuali che sono passati dall'altra parte
E quindi che cosa fare ci sta pensando naturalmente all'Ungheria in primo luogo ma non soltanto all'Ungheria
è un problema di netto da della misura in cui questi era rotta
Ne parlavamo in realtà condonato troppo stamattina Ennio Rota che è stata fondata in tempi di pace e quindi parti Biella lentezza della burocrazia
Della faticosa ricerca del consenso
A incartati gli enormi meriti le norme merito che poi la casa che costruisci magari più solida tant'è che come dire eccoci qua che ancora parliamo di mio albero tagliato per molti decenni però diciamo che
Poi assai lento e burocratico e farraginoso in tempi di pace
In tempi di guerra come dire un pochino più complicato quindi cioè sia un problema di merito sia un problema di metodo questo di portare a chiedere le mie chiedervi e chiederci in realtà un'Europa che politicamente e strategicamente economicamente e militarmente eccetera eccetera riesce effettivamente a fare quel passo in avanti di chi Europa stiamo parlando
Ora io penso che innanzitutto è un'Europa che ancor prima di parlare di politica di strategia evitare di economia esonerato anche psicologicamente ma uno sette e questo sta vanno niente è che il mondo in cui l'Europa occidentale dopo il quarantacinque e orientale dopo lettere ottantanove è nata e cresciuta ma è un'Europa in cui alla fine del film vincono i buoni no infine tipico libro di altri vince il buono
Il tuo che viviamo oggi è un film in cui può vincere il cattivo quindi l'Europa che c'è è un'Europa che si rende conto tipo antincendi cattivo perché se non fare questo passo psicologico il resto è è chiacchiera
Allora a questo si aggiunge una seconda con sedute percorrenza un pochino più radicata
Un'Europa che si rende conto
Quanto meno di tre consentiti tre minacce
Da un lato della minaccia del che pone in Russia che è una consapevolezza naturalmente molto forte nella parte nordorientale dell'Europa mano che si va a sud-ovest
Da scemando ma sarebbe sbagliato dire carogna consapevolezza che sparisce ad Ovest perché la Spagna consapevole dell'Italia della minaccia posta dalla Russia quindi dire questo questa distinzione geografica in realtà poi alta un attimo calibrata però diciamo a consapevolezza della minaccia russa il cattivo di finché può vincere
Dei tradimento a indifferenza
Degli Stati Uniti pare un po'brutto dirlo al Centro Studi americano Trotta ha detto latte che e qui cito e qui sta la variabile di fondo non è semplicemente un americano
Chi dice no voi europei dovete fare di più sulla sicurezza perché noi non possiamo più permetterci di pagare per voi e noi
Siamo comunque adesso orientati più uno sull'Asia Pacifico per la bilancia della Cina cioè questa roba qua la conosciamo i da dieci anni
Che la dicono giustamente che aggiungo che non l'abbiamo fatta
No il tradimento è qualcosa di un po'diverso non è semplicemente un'America che fa un passo di lato ma una verità che potenzialmente fa
Un passo contro non vuol dire necessariamente che questo si realizza mai abbastanza evidente da quello che è accaduto negli ultimi mesi che questa è una possibilità
Terzo e collegata e la minaccia interna elencando in senso diametralmente opposto a come l'imprenditrice Presidente degli Stati Uniti non accettando ci dinanzi a parla della minaccia interno all'Europa lui parla di questi pericolosi liberare perché comunque non rispetta la libertà di espressione e quant'altro
Il modo in cui la intendo io dal pericolo sa liberale nota la minaccia rappresentata a darsi forze di estrema destra in entrambi i lati diciamo
A dell'Atlantico che per però che quello che riguarda l'Unione europea rischiano di minare il Progetto dall'interno quindi l'Europa che c'è è un'Europa che fa questo si fece psicologico e che hanno ben chiare in queste tre minacce
Purtroppo non è l'Unione europea questa l'Europa è un'Europa che ad oggi in realtà basta avuto a che fare con quella guerre
Ucraina la possiamo chiamare l'Europa dei volenterosi perché inevitabilmente un'Europa che ha ben chiare queste minacce ha ben chiaro il fatto che la sicurezza europea
Passa attraverso chi a lotta che ha diciamo una sulla leadership in fase di costituzione
Ed è nata lì da un punto di vista istituzionale un po'bizzarra perché non è appunto Unione Europea ma è Unione Europea nella misura in cui c'è il ruolo molto chiaro in chiave e la Commissione europea
Non è un atto perché in qualche modo è tutto il tema dalla difesa lo ce lo stiamo ponendo proprio perché appunto c'è nella migliore delle ipotesi un graduale disimpegno da parte degli Stati Uniti eppure è nato perché parliamo con il Regno Unito perché parliamo con la Norvegia perché parliamo pure con il candore con la Turchia
Quindi e non è Unione Europea e e non è nato non si può andare avanti all'infinito vertici su vertici incontro sul voto che a un certo punto non abiterebbe istituzionale verrà posto ma ad oggi ancora difficile identificare esattamente che forma prenderà
Grazie appunto abbiamo toccato già dei punti nodali vado da Piero pena sì che a lungo lavorato ai vertici della diplomazia le voglio chiedere a cui esso è ritiene che oggi ci sia ancora con lo spazio necessario per quello che il tempo lungo che spesso serve alla mediazione oppure anche l'agenda diplomatica come abbiamo detto anche quella giornalistica
è ormai dettato da una pressione mediatica ed ai socio c'è ancora quel tempo
Grazie diciamo subito un una cosa che peraltro non mi appartiene hanno letta da un
Da un osservatore abbastanza appunto
I tempi della politica
Quella che noi ascoltiamo o leggiamo sui giornali sentiamo nei talk show
Sono molto più veloci dei tempi delle politiche cioè le azioni da fare
Questo è il primo dramma dei paesi occidentali liberaldemocratici dove questa forbice invece si accorcia
In confronto alle autocrazie
è un'amarissima verità nella quale con la quale saremo confrontati
Su tutto quello che ha detto Natali Tocci
Concordo totalmente quindi salto avanti ma anche per non ripetere alcuni concetti che mi vengono completamente d'accordo
Compresa la divisione fra Unione Europea Europa
Alla quale assistiamo in questi giorni non questi formati oscure
Intanto direi subito una cosa poi casomai ci passo nel secondo intervento uno dei drammi di questi mi sia che il cosiddetto Occidente
Cioè Stati Uniti Europa America Latina Corea del Sud Giappone Australia Nuova Zelanda il cosiddetto Occidente il formato da un miliardo di persone e arrovellato intorno al proprio ombelico per sapere come venirne fuori tanto più in presenza del tradimento dell'attuale amministrazione americana
Dimenticandosi degli altri sette miliardi
Che continuano a mandare dei segnali abbastanza imperi chiusi e fino al nove dieci mesi fa alcuni specialisti come Natalia ed altri parlavano dell'Occidente e gli altri che fare con gli altri
Che chiedere un primo segnale feroce in trentacinque astenendosi sulla ricostruzione di condannarlo all'aggressione della Russia all'Ucraina e quindi la prima tragedia con l'Occidente dentro se stesso
Pur essendo un ottavo della popolazione mondiale
E questo presenta prospettive di lungo termine molto preoccupato
Premetto che anche e le aspettative geopolitiche seconda quella che è la mia esperienza ma anche le mie passioni bisogna trattare le aspettative geopolitiche come le aspettative di Borsa sulle azioni
Nel senso che ad aspettative positive
Non sempre si assiste a un rialzo azionario ma non conosco nessuna rialzo azionario a fronte di aspettative negative perché dico questo bisogna essere ottimisti
Se essi europeisti Atlantic giusti quello che sia ma bisogna essere ottimisti
Più
è il motivo per cui non amo andare con loro nei dibattiti dunque
Il secondo aspetto che che un po'avendo molto lavorato a favore di del tenente del mio paese ma in una chiave Tor totalmente che risposta europea
è che mentre noi assistiamo in questi mesi
A come reagisce l'Europa pronto a tutto quello che sta accadendo si reagisce velocemente oppure meno velocemente
Sì alcuni momenti sta prudentemente ferma come fu la sparava sui dazi iniziali di trenta
C'è un problema molto molto serio secondo me prima di determinare come reagire l'Unione europea non riesce ad autodefinirsi
Se tu non sai chi sei prima o poi reagirai nella maniera sbagliata perché non sai chi sei perché etico questo storicamente l'Unione europea arrivando ai nostri giorni ho avuto tre faglie
C'è tre linee divisori la prima quella tradizionale che abbiamo letto più volte nord-sud Paesi frugali molto rigorosi nelle finanze i Paesi tecniche Mediterraneo ad alto debito considerati più da meno rigorosi sul piano della finanza fu la seconda fa che erano su
La seconda bagni è stata ex Ovest dopo i paesi di nuova allargamento e l'abbiamo visto in molte occasioni anche criticando di perché ci davano l'impressione di usare l'Unione europea più per i fondi di coesione
Che per una condivisione non solo di valori limiti principi e l'abbiamo visto nella vicenda migratoria quando non è stato possibile nel due mila quindici fare una politica migratoria
No su S Ovest adesso ne abbiamo una implacabile che quella dove bisogna rimanere ottimisti fino a prova contraria perché a macchia di leopardo
Molti Paesi europei sì al governo sia l'opposizione
Hanno dei penitenti partitici sopra investite populisti sono doppiamente pericolosi perché fino a cinque sei sette anni fa parlavano i tale sita Germana ex sesta Francesco Seat Euro è sì eccetera
Dopo aver visto cosa è successo con la Gran Bretagna
Si guardano bene dal ripetere queste aspettative ma fanno operazioni ancora più pericolosa rimangono dentro per corrompere l'Unione europea da dentro come se fosse una sequoia
Questo è il vero rischio esistenziale dell'Unione Europea
Allora risponda due domande iniziali abbiamo la leadership molto scadente a livello europeo
Non è un gran momento
Va be'per la nazionale di calcio
Lo è anche per le leadership politiche
Non è il periodo dei grandi padri fondatori molti paesi sono fragile Rizzati da quelle stesse motivazioni di politica interna che ho evocato vedo con un minimo di ossido di speranza il ripartire da del governo tedesco al quale noi dobbiamo
A guardare e chiudo questo giro vorrei dire tante cose ma insomma e chiudo questo giro con un avviso per i naviganti dopo tanti anni di lavoro a Bruxelles
Diffidate quando leggete ma a Parigi se Istanbul Berlino l'Italia dentro cogliamo come il loro l'Italia fuori chi è un disastro la politica estera italiana non è questa gara di Atletica
Purtroppo il fatto che hanno tolto la storia dai licei vedo che sta avendo impatti su altri Circuiti culturali dove più che la storia basterebbe il sussidiario delle medie
L'Unione europea è il più grande progetto di prevenzione dei conflitti
Franco tedeschi e l'unica cosa certa in questo periodo molto conflittuale che non ci sarà mai un conflitto tra cui Paesi dell'Unione europea
Detto questo Rita che ha svolto la sua funzione virtuosa quando accompagnando il binomio franco-tedesco appoggiato Berlino in alcuni nostri interessi per esempio una politica industriale
Parigi in altri interessi la politica di finanza pubblica
Berlino nella politica estera e così via
L'Unione Europea sentite a bere un nocciolo duro deve essere fatto da Parigi a Berlino non si toccano subito dopo Italia Polonia e Spagna per i motivi che vediamo
Ultima cosa io credo che in quasi tutte le materie con un porti fatica si potrà andare avanti a ventisette
Anche alla velocità del carro più lento però siccome non c'è più il carro lento ma ce ne stanno due tre che lo stanno fermi o vanno dall'altra parte io credo che bisognerà considerare con serietà in futuro l'ipotesi della cosiddetta geometrica variabile europea cioè un'avanguardia in certe politiche che garantisca dei passi avanti per l'Unione europea ho parlato fin troppo
Grazie disposto allora la Marcovalerio lo prete per chiedere intanto condivide diciamo l'assunto che Europa di fatto si trovi al centro proprio gran tempesta anche economica e poi in questo quadro che che posizioni può venire in Italia con la Meloni indubbiamente istruttoria in USA ed europea tra azioni e Ursula però ha nominato un commissario partito con una lunga sulla storia politica somma che partita si potrebbe giocare Meloni
Sì grazie innanzitutto grazie al centro studi tredici anni proprio nel due mila ventidue qui avevamo parlato ha avuto la possibilità di presentare il libro anche del generale Claudio Graziano che era dedicato alla difesa europea e quindi insomma Donato ovviamente questi temi rimane già da tempo ma scegliere per il focus era importante allora né a maggior ragione importante oggi tanto volevo dire sino alla tempesta e anche economica lo scrive lo stesso operato ci sono tanti riferimenti economici negli però innanzitutto perché Donato scrive se non siamo al centro della storia diventiamo anche oggetto di spartizione
Economica e questa cosa già sta accadendo non è futuro
Un po'è fisiologico del mercato è una torta che si spartisce a livello mondiale però può su stanno succedendo cose Mino fisiologiche
E cito due date per ricostruire in tempi rapidi queste cose sono avvenute mille novecentonovantacinque cioè trent'anni fa due mila cinquecento anni fa
Nel novantacinque la produzione industriale cinese era grosso modo ai livelli di quella militare della Francia
Nel novantotto raggiunge e supera quella della Germania nel due mila cinque raggiunge e supera quella del Giappone nel due mila otto raggiunge e supera quella degli Stati Uniti
E oggi secondo molti economisti la Cina e l'unica piena potenza manifatturiera globale addirittura se si calcola il valore aggiunto della manifattura quindi togliendo diciamo i costi degli input intermedi
La Cina è trenta per cento del valore aggiunto manifatturiero globale gli Stati Uniti sedici che si son dati ancora anche nemmeno così aggiornati insomma sono degli ultimi due tre anni l'Italia due per cento la Germania al sette per dare un ordine di grandezza
E però quando pensiamo la Cina e questo è il novanta questo è quello che è successo dal novantacinque a oggi in trent'anni
Però quando pensiamo alla Cina appunto tendiamo a pensare non ovviamente alle persone più avvertite che non seguono da vicino lo scenario internazionale però c'è ancora un po'l'idea che sia solo una questione di quantità
In realtà è ancora più impressionante il tipo di prodotti che la Cina esporta nel due mila cinque l'Europa alla Commissione europea che come sappiamo ha il potere sulle politiche commerciali si vantò di aver raggiunto un accordo e di aver messo fine a quella che allora fu chiamata la guerra di reggiseni
La guerra dei reggiseni era terrà linguaggio televisivo era fondamentalmente di contenga signori contenga in tutti i porti d'Europa bloccati con dentro jeans e maglietta appunto reggiseni
Che erano stati fermati dall'industria tessile i lavoratori del settore tessile europeo che a un certo punto di fronte all'improvvisa apertura del da prezioso mettono queste merci si rientrano chiudiamo domani e la leadership europea si era prodigata per quanto meno mettere un freno non tornare indietro del tutto urgente questi accordi voi non hanno funzionato nel senso che l'industria tessile come raccontano anche alcuni romanzi contemporanei italiani pensa Nesi ed altro
Si è comunque stinta in Italia e grosso modo anche in Europa però che con il due mila cinque succedeva questo la guerra dei registi nel due mila ventiquattro vent'anni dopo c'era la guerra delle auto elettriche delle batterie elettriche
Al tempo la leadership europea si convinse e convinzione vince con tutti i cittadini classe dirigente che forse stavamo perdendo la guerra dei reggiseni vanno ci saremo spostate su manifattura avanzata avremmo lasciato le manifatture invece Mira Lanza al resto del mondo bene vent'anni dopo la Commissione europea deve correre per imporre dei dazi su quello che è più avanzato oggi cioè le nuove auto elettriche che sono delle cose vere veste completamente diverse
Dalle auto con il motore endotermico
E quindi in vent'anni Lanna consegnamo noi che ci eravamo detti nel Duemila diventeremo nell'economia della conoscenza
Che l'economia più competitiva in questo a livello globale in realtà siamo indietro anche sui settori di frontiera tecnologica è questo
Nel libero c'è c'è anche un'altra debolezza strutturale segnalo che era una deformazione professionale che è presente nel libro che quella demografica
Un certo punto me lo sono segnato Donato scrive appunto il sistema delle relazioni internazionali attuale forte solido tanto quanto la civiltà che lo ha forgiato un dato inequivocabile a tal proposito è certamente quello demografico
Dove gli squilibri ovviamente a a discapito diciamo dell'Occidente come lo definiva ambasciatori Benassi sono ben cambiati e ci sono altri quattro punti si cita il rapporto letta condensati impressionante sul calo delle nascite in dieci anni
L'arcivescovo Vincenzo Paglia che a Bruxelles dice dovremmo far tesoro
Della della terza e della quarta età per cercare di contrastare il declino demografico anche quando dorato parlano il Giappone definisce un gigante stanco e molta di quella stanchezza dice dovuta
Al massiccio invecchiamento e poi sarà Klein una citato appunto allo dice molte cose che abbiamo dato per scontate negli ultimi cinquant'anni dalle istituzioni politiche alla natalità sono tramontate
Questo capire cosa vado vado a chiudere che
Date queste debolezze strutturali cosa posso fare in Italia per da sola forse poco poco o niente
Però nel libro per esempio si parla ci sono le soluzioni si parla molto
Del rapporto tra chi ha citato più volte secondo me una cosa interessante che traspare dalla lettura di questo libro da del rapporto tra chi è che rapporto tra chi la cosa più interessante non sono le analisi tutti s'intende
Non sanno nemmeno lui centosettanta mi pare soluzioni di policy chiavi in mano
Ma il fatto che nella premessa però anche etica c'è una sfida esistenziale
E dove esistenziale
è una cosa che forse non era in tanti policy pepe nero in tante agende che abbiamo pubblicato in questi anni come giornali pensatori Commissione sfida esistenziale vuol dire che l'Europa se non diventa più produttiva dice Draghi
Dopo tra essere all'avanguardia per le tecnologie pulite non potrà essere all'avanguardia per la garanzia della per gli equilibri climatici potrà finanziare il nostro Welfare State questo c'è scritto nella premessa di un documento ufficiale che è stato presentato da Draghi e con al fianco la presidente nella Commissione europea uscente questo abbastanza impressionante
E e quindi Draghi ha sdoganato secondo me una
Un europeismo
Che si apre alla dialettica che non è solo retorica
Ha sdoganato il localismo anche molto critico come quello che in questo libro
Che però non è una una critica distruttiva come quella appunto pericolosa di cui parlava l'ambasciatore Benassi
è una critica che però secondo me fino a qualche mese fa non era possibile a livello istituzionale e prima di questo libro non era nemmeno così frequente ripetono nei libri antieuropeiste ma nei libri chiedo
Di un credo di norme non dovrà essere corretto ma comunque venati di europeismo sincero questo livello di spirito critico non era così scontato
Fino a questo di premi ricorrenti su questo una citazione di un europeista non so quanti carati era Ernesto Rossi e diciamo che di recente c'è stata una celebrazione una tornato in auge un po'il Manifesto di Ventotene però in maniera forse un po'polemica questo Rossi del cinquantasei criticava i governanti dell'Europa che diceva
Facevano aria fritta sulle riforme europee verande novecentocinquantasei governanti democratici dell'Europa scriveva hanno adottato rovesciando la quella che fu la parola d'attore critica Betta per falsa aziona Lorena
Parlarne sempre e non pensarci pari
Questo è quello che
Facevano appunto i leader europei
A proposito di riforme ne parlavano sempre non è non ci pensavano ma ecco a livello giornalistico con uno scarto di portata comparabile a quello che secondo lui è stato il rapporto Braghenti battito delle politiche pubbliche questo saggio descrive la verità è testuale per citare Machiavelli dell'Europa che abbandona la lingua di legno che c'è stata a un certo punto nell'europeismo italiano
Grazie allora queste successioni vado adorato onniscienti perché arrivi tanto diciamo del sette impianti
Diciamo sempre tanti avvenimenti qui è stato testimone però anche interprete no altra quelli su chi lo ha sentiti assegnato particolarmente che ha spinto poiché scrive proprio questo li devo fermo restando che diciamo Bussento tanto una certa velocità nello scrivere libri e quindi insomma perché queste in particolare e voi ne parlavamo questa mattina proprio condonato e parlavamo Donato non ha detto una cosa che mi interessa con molto dice sai siamo un po'prevedibili come Europa no è questa prevedibilità ambiente una qualità o uno svantaggio
Allora
Quando molto giovane
C'erano i dibattiti c'era un uso
Che
Quando truccava Curcurù parlando del aveva paragonato parlato qualcun'altro prima di lui c'è una formula di guardia
Che che era
Sono perfettamente d'accordo con tutto quello che ha detto chi mi ha preceduto e poi c'era la temibile avesse attivato anche se e sulla anch'essi sia prima no
Quello che vorrei invece dire no Marcovalerio assai se i mici i danesi a Machiavelli per me ecco io mi hai già conquistato mi sono senza bisogno di ti ulteriori specifiche però stavolta è proprio vero nel senso che non ho ma anche se io non ce l'avesse attiva tutti i contributi che ho ascoltato e la cui introduzione Nathaniel sono cosa che sulle quali io sono assolutamente d'accordo quindi sarò particolarmente Breve
Giro poche cose
Proprio diciamo per per scegliere un genere letterario Rocco al quale riferirmi
In questo pareva in commento la prima cosa che mi ha molto impressionato è stato residente mezzo nel saluto in cui avuto onorarci
Ha usato esattamente la stessa formula che è usato a Mario Draghi
Nel momento in cui ha lanciato il suo primo vero warning sulla situazione
Dell'Unione Europea
E sostanzialmente hanno detto la stessa cosa attenzione perché o c'è una reattività
Veloce
Concreta
Che vada oltre alcuni interessi che sono ragionevolissimo i miei ma ovviamente
Poi fa anzi che non si verifichi quell'assunto di cui parlava l'ambasciatore Venassino alla conferenza tra i tempi delle politiche e i tempi della politica mediatica Zadra
Ecco allora ha detto Roberta mezzo alla come Mario Draghi può però è sostanzialmente quasi identiche attenzione perché se noi non facciamo alcune cose poi non saremo più arbitri del nostro destino
Cioè non saremo più capaci decide noi come invece l'Unione Europea sostanzialmente sempre fatto
In modo non unitario in modo farraginoso il modo elefantiaco avvinghiata a data da una rete diciamo così di sovrapposizione
E dice una produzione normativa che certamente
E non la aiutata
La e che
è figlia diciamo così probabilmente del dello stesso quadro ontologico in cui l'Unione europea è nata però per rispondere ad una domanda e rispettare la promessa diciamo così di parlare il meno possibile
Io credo e questa definizione in realtà non l'avevo pensata prima è uscito fuori Atripalda e stamattina con te
Che
Io coi e non non sono un europeista di professione cioè non credo di che la mia formazione culturale mi aveva consegnato un un certo spirito critico
Che io ho cercato sempre di non abbandonare
Però sono loro pista convinto e in questo momento e questo io l'ho detto per la prima volta avranno pesantina sonoro prevista in impaurito
Perché la paura è una gran cosa sono
E sempre molto meglio dirlo anche non averla
Poi diciamo così se la paura si trasforma in una sorta di fenomeno di blocco è un'altra cosa
E ti do un ultima cosa c'è un rapporto
Che è stato anche questo citato signora dannata di che dall'ambasciatore Benassi
Tra Europa Unione Europea in Occidente e allo stesso tempo però sulla differenza tra lentezza e prudenza
Perché la lentezza
A volte diciamo così ho molto spesso è stato un grandissimo freno per l'Europa la prudenza in questo momento per tornare alla tua
Citazione dell'apprendimento prevedibilità non con un'accezione negativa
Ma con l'eccezione in qualche modo che garantisce
O da una percezione di affidabilità io credo che questo sia il momento e questo è un'antitesi sostanzialmente è una contraddizione in termini ma credo che dal mio punto di vista riassuma un po'i due binari
Sì in qualche modo queste sono correggersi parallele
Da una parte c'è bisogno di grande velocità dall'altra parte c'è bisogno di un enorme prudenza
Grazie io ho notato che in questo nostro primo giro adesso iniziamo il secondo o nessuno ha pronunciato arrivare però ambiente ditemi se sbaglio la parola pace in questa che poi la prima parola che ha pronunciato il nuovo patto certo punto dove avremmo dovuto erano anche un po'il mezzo isolato ava americano anche
Ed era mi scusi cioè esami quel capisci ed sulla sulla questione della pace diciamo che sta un po'una prima parola pronunciata da questo nuovo papà americano Pace diciamo c'è bisogno di e e la guardiamo in tanti posti del mondo ma vado dannata di dolci per parlare appunto di quella che potrebbe essere una pace giusta diciamo in Ucraina c'è una pace giusta che ha magari non è solo tregua tra offensive
Ma diciamo la risposta onesta
E che in realtà non c'è comunque questa pace all'orizzonte
Che cosa che potrebbe essere all'orizzonte ma ci tengo a sottolineare non un orizzonte temporale delle prossime ore o dei prossimi giorni
Ma un orizzonte temporale dei prossimi mesi
Diciamo la fine dell'anno se vogliamo essere ottimisti
N essenzialmente uno scenario in Ucraina in cui alla luce del fatto
Che e questo non ha nulla a che fare con con l'attuale presidente degli Stati Uniti ma il precedente Presidente degli Stati Uniti
All'Ucraina non sono mai state date le possibilità
Per riconquistare territorialmente i propri proprio quindi di quel venti per cento del Paese penso ricordiamo che il quattordici per cento era già stato perso nel due mila quattordici quindi tre anni e quasi mezzo di guerra per il sei per cento del territorio no perché poi a Porta abbiamo questa narrazione sta vincendo la Russia tre anni e mezzo sei per cento del territorio ma con e ieri
Sarebbe stato possibile facciamo un passo indietro
Nell'autunno
Deve il ventidue quindi dopo le prime due controffensive quelle di successo dell'Ucraina quindi quella di far sì che quella di Castle effettivamente c'è stato momenti in cui era possibile riconquistare il territorio
Agli Stati Uniti ma prima si parlava di prudenza possiamo essere d'accordo in disaccordo con sapremo mai ci sarebbe mai stata una terza guerra mondiale nucleare non lo sappiamo comunque la valutazione dell'allora presidente degli Stati Uniti freno a mano
Cioè la mano che quindi hanno escluso la possibilità di pace uguale vittoria
Così come in realtà è stata esclusa grazie c'è lo aggiungo la possibilità di quindi la fine di una guerra non a definire ma ma ma pace naturalmente attraverso una sconfitta quindi questa è anche un qualcosa penso
Quindi qual è lo scenario più ottimista che possiamo immaginare uno scenario che abbiamo uno scenario coreano quindi diciamo lo scenario in cui a un certo punto non certo grazie anche qua addetto alla mediazione di denuncia quindi non quello che sto per dire non riguarda minimamente in tema di mediazione
Ma a un certo punto magari si arriva ci sarai io penso una nuova offensiva russa intestate che magari proseguirà nei mesi autunnali Silicon se diciamo vanno bene dal nostro punto di vista è un'offensiva che ispira magari a prendersi qualche così non so come accaduto ripeto in questi tre anni e mezzo non molto se il prezzo del petrolio continuerà ad essere piuttosto basso
Magari arrivati alla fine dell'anno c'è una Russia che si dice ma pensa che c'è per adesso non lo posso più permettere
E questo è lo scenario ottimista
Naturalmente per far sì che questo diciamo cessate il fuoco che ripeto non non si vede nessuno io penso ai strambo dopodomani pedaggio giovedì non credo che ci sarà nulla anzi diciamo che entri Beevor già ha fatto capire quindi escluderei questa possibilità magari per conto suo ripeto tra qualche se vogliamo proprio essere ottimisti possiamo vedere questo
Per far sì che sia sostenibile quello che serve è un cessate il fuoco in questo senso di Como dello coreano attraverso la deterrenza cioè quello che la rende sostenibile alla luce del fatto che le intenzioni della Russia non sono cambia
Per l'intenzione che la Russia non sono certo quelle che occupare territorialmente il venti per cento il territorio ma di controllare politicamente l'intero paese e dietro a slogan tipo l'alternanza implicazione inattesi militarizzazione
Leggi controllare no controllo politico dell'intero Paese quindi per evitare questo scenario che cosa serve serve la deterrenza
La buona notizia quale che in realtà de ucraini io ritorno appunto ero a a Kiev la settimana scorsa mancavo da un anno
L'anno scorso avevo trovato un'ucraina molto
Più timorosa non cioè il timore all'ora di un crollo del fronte era tangibile oggi non c'è più questo timore e non grazie agli americani ovviamente no in parte grazie agli ottavi ma soprattutto grazie a se stessi cioè questo è un ottimo in Ucraina in realtà molto più autosufficiente la propria industria della difesa a partire da quella dei tromboni ma anche l'artiglieria
A è riuscito comunque a fare passi significativi in avanti e quindi si sentono piuttosto sicuri che laddove ci avesse essere quanto meno un'indifferenza benigna da parte degli Stati Uniti perché un'America contro non se la possono permettere una nemica di lato
Magari stuzzichino nell'ideale non magari sì
Se i famosi volenterosi continueranno come credo a sostenere l'Ucraina nonno perché o solo perché è la causa è giusta
Non è soltanto la giusta guerra no per sostenere ma perché è sempre più vedono qui volenterosi noi non so se ci rientriamo nove tiene alta la sicurezza europea passa attraverso tutti e quindi quell'Ukraine alla comunque i volenterosi che alla fine proprio non è che stiamo parlando di robetta perché qui volenterosi di fatto stiamo parlando di una guida
Franco-tedesco polacca trent'anni incalza insieme ai Paesi nordici baltici suppergiù duecentosessanta milioni di persone insomma è una massa critica europea piuttosto importante e come spesso accade in Europa quando un treno parte quando diventa impossibile arrestarlo gli altri Citi Italia leggeva stai si accodano
E quindi in realtà ripeto non è una pacifica e non è una pace concordata quindi non è una pace
Ma diciamo che potrebbe essere una tregua relativamente sostenibile che quanto mi non niente uno stop definitivo
A o quanto meno diciamo lungo termine alle ambizioni imperiali della Russia probabilmente non saranno sufficienti
A fare fare ma prima parlavo di Titti stencil psicologici non saranno sufficienti per far fare alla Russia quello Steps psicologico di trasformarsi da intero Stato nazione quindi erano sia continuerà a rappresentare una minaccia ma una minaccia la quale soprattutto qui gli europei così riusciranno a far fronte
Grazie e allora vado adesso Walter Benati che magari conteniamo ovviamente a parlare rimanere sul tema anche in Ucraina ma siccome lei prima altra c'ha parlato anche di alcune divisioni storiche in Europa vorrei parlare e anche un po'di Mediterraneo permane una zona mo'con una sua specificità ed vi chiedo mondo se in questa zona lei ritiene che l'Italia possano continuare ad essere diciamo uno stop stabilì manterrà un ruolo di stabilizzazione oppure se insomma
A
Come si può far fronte all'attivismo di altri potenza in questa zona
Grazie Indro per farle esce
Controtendenza la mia pluridecennale professione diplomatico sono anche abbastanza tranchant
No intanto una battuta sull'Ucraina esattamente come dice Nathalie
è di tutta evidenza che Putin non vuole una tregua quantomeno una pace per il semplice motivo che il bilancio militare ecco terrificante negativo
Questo non significa che un Paese come la Russia se continuano a combattere per anni prima o poi s'impone sull'Ucraina lo dicono le due differenti popolazioni eccetera
Ma per quanto mi posso dire quello di Bach quello che gli pare la sua opinione pubblica visto che è un manipolatore i giornalisti non esistono quelli liberi di dissidenti o vanno in galera o vanno in Siberia in condizioni da finire poi al camposanto comunque conquista il sei per cento secondo una suddivisione di Natali pur facciamo diciassette cominciando dal due mila quattordici con centinaia di migliaia di morti
C'è uno dei presunti più grandi eserciti del mondo bilancio militare da nascondersi lui lo sa molto bene e quindi appena congela un poco qualche nodo vengo al Pepe viene al pettine per questo mi sento di dire
Che anch'io non sarei perché fiducioso di una di una tregua immediata tanto meno prolungata e comunque la migliore delle soluzioni data la tragedia sul terreno è un congelamento alla Corea no no no non c'è veramente altro parte da mettere in conto il Mediterraneo il Mediterraneo tranne qualche pagina gloriosa che noi abbiamo avuto come politica estera italiana adesso forse l'espressione più vivace che dura da anni è stato proprio quell'impegno che cominciò nel due mila sei con modifiche in Libano
Abbiamo avuto un nostro ruolo in Nordafrica abbiamo avuto una nostra equidistanza nel conflitto israelo palestinese abbiamo scritto delle pagine da Paese importante
Rispetto a una sua priorità di politica estera evidente perché si chiama geopolitica proprio perché la geopolitica all'agiografia gioca un ruolo
Devo dire e qui vado con Flash
Ho avuto il privilegio Torino un mese fa di presentare un libretto tanto corto molto ben fatto che si chiama il suicidio di Strehler di Anna Foa Anna Foa la personalità prestigiosa della comunità ebraica ricordiamo le parole
Della Zevi l'altro ieri
Io sono molto critico sull'assoluto pelo sullo stomaco che abbiamo nei confronti della tragedia di piazza
è inaccettabile
E consiglio credo che il nostro governo stia gettando un patrimonio di credibilità avuta da un incessante amicizia con Israele e con un forte dialogo con i palestinesi
Che evidentemente aderì attenzione del Piazza Mazzini mica mica attivare un dialogo con Hamas però insomma il silenzio del nostro Paese e assordante facciamo
Beh insomma
A a me non è dispiaciuto il primo ministro Sanchez siamo un po'condizionati parte dal problema tedesco ma lo stesso Meyers credo che più o meno ripeterò alcune posizioni quindi il Mediterraneo torneremo
Bene essere tolta questa parentesi sul conflitto mediorientale dovrebbe essere una componente della politica estera europea e qui faccio un'altra battuta
Dalla guerra di Roma contro Cartagine a oggi
Non ho mai letto ho sentito politiche di difesa senza politica estera nel senso che la politica di difesa è una componente della politica estera
Noi da mesi stiamo parlando di politica di difesa senza sapere qual è la nostra politica estera e questo è uno dei motivi per cui il dibattito e anche ampiamente sballato alcuni dei leader ci hanno messo del loro con quell'assurdo titolo di riarmata della fondarla ieri
Quando rinviarla nel senso tecnico e fino a un certo punto perché dentro il programma di difesa europea c'è moltissima transizione digitale
Perché questo è lo scudo antimissilistico queste sono le applicazioni tu al chiusa cioè che si usano ossia nel militare che nei civile a beneficio di una modernizzazione dell'Europa che ancora non è compiuta
Non voglio fare il gioco del risiko geopolitico ma come il tanto criticato e sonnolento Pai tenne nelle parole di tram va quattro anni fa tira fuori tre mila miliardi con l'inflation ibrida show Acta
Per andare a coprire certe esigenze a favore della crescita americana
Ma ci voleva tanto a dire dopo e rapporto Draghi il rapporto letta i conflitti in corso il Next Generation ancora da finire declinato nel Pnr e relazionali
Mettiamo sul tavolo X miliardi capitolo uno transizione digitale capitolo due transizione perde capitolo tre energie costi capitolo quattro inclusione sociale
Capitolo cinque protezione dell'Europa invece di riarmo
I vari partiti politici avrebbero potuto difendere magari quel programma nei capitoli che corrispondevano più nel loro sensibilità risultato a parte un Europa molto confusa perché quell'operazione diffonderla idem dove a coprire l'esigenza tedesca che stava togliendo il freno debito in quei giorni insomma per farla breve
Siamo riusciti ad andare a Strasburgo contrari posizioni diverse del Governo e tre posizioni diverse dell'opposizione per un totale sei posizioni
Quindi quando leggo alcune espressioni mi viene sempre in mente
Siamo facendo le domande giuste sull'Europa accerto grossi perché sono cinque anni che parliamo tutti delle stesse cose abbiamo le risposte giuste
Master Ascierto che essi il rapporto letta rapporto tra di nel programmare diverse le bussole strategiche
Ti viene da pensare a quella frase l'Europa è divisa in due gruppi di Paesi i Paesi piccoli e Paesi che ancora non se rendono conto dessert piccoli che peraltro è richiamato da Donato proprio alla fine del libro presi dal rapporto Draghi mai il passato
Scrive Draghi
è stata così inadeguata la dimensione dei Paesi europei rispetto alla dimensione delle sfide quindi quello che manca è coraggio politico e qualità politica e anche il coraggio di dire all'opinione pubblica
Così che contribuiscono ad avvicinare la lentezza della politica
Con la lentezza anzi la velocità della politica che il consenso ad associato con la lentezza delle politiche perché poi l'elettore è molto meglio di quello che penso che alcuni leader se le cose sono spiegati in maniera chiara tanto più in presenza di un salto generazionale perché i nostri figli hanno un futuro peggiore dei padri
Per questo o quel programma si chiamava Nextra Generation e noi l'abbiamo declinato come nome di un antibiotico Ilya & R R quello era se non pensiamo all'Europa di domani
è scaviamo la fossa chattano circa
Grazie allora vado dall'arcobaleno prete partiamo proprio da dalle ultime parole di Benassi e le cose sono spiegate se le cose sono spiegate in maniera chiara allora perché Benassi fatto riferimento anche alla difficile posizione del interpretative perché spunto ci sono posizioni diverse nel governo posizioni diverse nell'opposizione quando si va a Bruxelles e tra le altre cose appunto questi sono spesso Terry
Molto complessi e allora siccome tu Marcovalerio diciamo che si è occupato a lungo di redazioni economiche a lungo di relazioni politiche allora ti chiedo
Come come posta io onori diciamo giornalisti rendere più accessibili di grandi temi economici che poi sono anche i grandi temi politici appunto il l'antibiotico piene RR rimettere dei soldi ovunque ai tassi d'inflazione fidarsi no diciamo forse diciamo alcune accelerazioni di quest'ultimo periodo
Impongono pure un cambio nella narrazione
Sicuramente novanta la la risposta verrà verrà donato lenta carriera Luís deputato spiegare ai cittadini italiani
La politica europea no sicuramente però io per esempio avendo coperto le ultime elezioni europee dal dal TG uno a me sembra che per esempio quelle elezioni siano state politicizzata anche in senso europeo con delle divisioni come quelle che richiama la direttrice
E quindi sicuramente relative all'Ucraina alla pace però oggettivamente non ricordo tante campagne cui ci fossero dei temi europei attirati quelli appunto è una ex implica l'exit questa volta secondo me c'è stato tanto dibattito alle ultime elezioni europee italiano
E per il resto non so se D'Alatri nel permesso di fare anche sì una volta adesso no perché ero d'accordo per per
Posso fare dall'alto una anche se no io sono d'accordo con io non avrei detto anch'essi partito no
No volevo per quasi per per insomma per dibattere molto d'accordo con di quello che dice la direttrice Tocci anche nel primo intervento però prova a fare una versione più ottimistica sul tradimento
E nel senso che spero che quello degli Stati Uniti non sia un tradimento e che ci sia margine per l'Europa per riallacciare molto si lega anche a quello che poi ha detto la direttrice sull'Ucraina nel senso che poi Stati Uniti da soli su questo ci sono molte voci anglosassoni che lo dicono forse non hanno la la forzata solidi riequilibrare davvero il campo di gioco come tratta dice legittimamente di voler fare questo anche anche in campo economico quando dal tram permette di tazze del centoquarantacinque per cento sulla Cina il giorno dopo comunque poche ore dopo la Cina mette dei controlli sui materiali critici sull'export di materiali che dici verso gli Stati Uniti
Molti analisti americani dicono ecco questa era già successo quindici anni fa con il Giappone solo che il Giappone nel frattempo si rifornisce di suoi materiali critici gli Stati Uniti sono molto dipendente
Dalla Cina su questo e quindi forse creare un'alleanza più larga strutturale con l'Europa con quello che si intende per l'Occidente ciò non basta l'America isolata o anche una riedizione della dottrina Monroe forse non metterebbero in copia anzi sicuramente non metterebbero in condizione gli Stati Uniti di vincere la sfida di lungo termine con la Cina e quindi su questo proverei a essere un po'ottimista più ottimista in questo senso perché amministrazione Trump lo vediamo già in queste ore sarà come tutte le amministrazioni di questa ancora di più assalita dalla realtà realtà è fatta
Cioè di mercati che mandano dei segnali ci piacciano o meno
Di analisti che iniziano a stimare una recessione molto più probabile
E nel medio termine abbiamo parlato sui media sui giornali della riforma che aumenta il prezzo ma aumenteranno anche tutti i prezzi dei beni strumentali per produrre altri beni quindi le industrie americane avranno neanche l'industria dei servizi alla molti problemi su questo
Secondo me ci sarà un assalto della realtà all'amministrazione entrambe le cose potranno cambiare forse già stanno cambiando ciò non toglie che l'Europa non possa a rimanere in piaceva fare come nulla fosse su questo sono d'accordo sia a terra che bisogna mettersi al riparo da sciocche simili
Sia perché secondo me non siamo mettono da citare tranquillità Pirlo i primi della classe in quanto ha libertà di mercato
Mario Draghi ha citato dei dati sono le barriere tariffarie che ci sono all'interno dell'Europa
Che valgono come dei dazi e anche di più sia sano manifattura che sui servizi
E allo stesso tempo l'Europa secondo me potrebbe fare chiarezza su un altro punto che è quello del rapporto con la Cina questo ci potrebbe forse a facilitare un riavvicinamento anche con gli Stati Uniti e la Cina è ovviamente un partner economico decisivo per tante nostre imprese a un mercato fondamentale
Però l'Europa non può tenere alta la bandiera dei valori un'ucraina in ottenerlo altrove allora se la libertà degli individui se la sovranità degli Stati è un dramma parlare a cui teniamo
Non ci si può il giorno dopo una brutta conferenza stampa del presidente degli Stati Uniti precipitare
A Pechino è dire allora facciamo gli accordi con voi perché se da un grande mercato quindi penso che anche su questo offrendo una sponda diventando ma potremmo essere in grado di dettare può anche non le condizioni che riavvicinare in qualche modo assorbire questo sciocco dico solo all'ultima cosa sulle libero
Perché libro Como sicuramente
Speso nelle scuole di giornalismo io non ho fatto la scuola di giornalismo quindi anche tra chi può fare il giornalista senza fare la scuola di giornalismo ma anche secondo me è una lettura utile per chi vuole capire senza romanticismi ma anche senza pedanteria
Come emergono come vengono costruite le notizie che vediamo sui nostri schermi che siano televisivi o poiché era il premier quello che succede diciamo sui social
E questo dia un pregiudizio venendo dalla carta stampata associo diciamo la stampa e tutto quello che è collegato alla stampa un discorso pubblico più razionale più pacato e la televisione MG schermi a quella verso sintetizzo
Tesi ben più elaborate di persone come post manda diciamo tutto quello che invece e mondo del cucù cioè l'idea che le notizie escono ecco prossime tornò a rispondere al come raccontare la politica mondo del cucù vuol dire che è un mondo informazione del sito all'intrattenimento e tutto diventa raccontato attraverso venti dell'intrattenimento tinte descritto questo è un rischio è un non era paragone
A normalità ma è un rischio molto presente in tutto l'Occidente ecco in questo libro ci sono dei passaggi in cui invece le immagini ha acquistato un senso di spiegazioni cito solo un passaggio in cui Donato descrive la scorta che Zaleski a Bruxelles in uno dei tanti meeting veramente breve
Ultimamente nelle persone che le componevano al di là delle qualità tecniche nello spirito di sacrificio colto un elemento patriottico di attaccamento alla nazione alla bandiera questo nelle le scorte normali dei capi di governo nel caso della Security svizzere rischi
Tutto questo si accompagna una sorta di ciclismo responsabile segnato dalla consapevolezza deterministica di essere accompagnati ovunque e comunque da un pericolo palpabile senza paura e senza riposo
C'è un elemento sacrificali in quegli Sgarbi che mi ricorda quello delle scorte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e poi la prescrizione continua e c'è una descrizione molto simile dello stesso tipo della stessa diciamo così approfondita anche nell'attentato di Trump e quindi secondo me questa cosa ha donato la fa ovviamente nel libro ma la fa poi nella scelta delle immagini dei riporti quando si collega in diretta dei cinque secondi in più di un'immagine della scorta del sesto ovvero in un servizio leggendo pensato ecco cosa pensavo di una scorta di Zaleski e quindi la scelta dell'immagine in questo caso trasmette anche dei messaggi nazionali porno allora
Far conciliare immagini racconto televisivo e il discorso razionare il più possibile di Baggio razionale il modo per tutelare l'opinione pubblica ne stesse fondo anche l'Europa
Però adesso avvalorando la tesi Donato e andiamo alla conclusione andranno nato faccio appello a per la capacità di divinazione alla Persano di di cui ha parlato o prima il direttore ha regalato voglio chiederti se insomma alla fine
Avremmo con la forza insomma e piena determinazioni per scegliere che tipo
Di futuro vogliamo davvero rischiamo di rimanere osservatori diciamo schiacciato in uno scontro tra potenze
Mi prendo trenta secondi più perché mi sono reso conto di averti risposto realtà alla domanda che tu mi hai fatto nel primo giro no quando ha deciso di scrivere questo libro
Perché avevo scelto
Di spiegarlo definendo l'impaurito quindi diciamo così la paura come matrice in questa diciamo voglia di scrivere
Gli attacchi certo c'è stato un ci sono stati due momenti che mi hanno convinto che diciamo così era il caso di spiega sta scrivendo questo libro il primo è stato quando ci fu il Consiglio europeo in quei neri hanno formalmente Abbiati negoziati di adesione con l'Ucraina
E al termine del Consiglio europeo
Successe una cosa io paese nel corso nell'assenza di indulgere in inutili autobiografie sono già occupato di politica interna
Dalla quasi della prima infanzia diciamo
E ho ritrovato di una dinamica
Assolutamente identica a quella del parlamentarismo italiano a un certo punto nel momento in cui quella mozione di inizio dei negoziati che era un atto in qualche modo storico doveva passare Viktor Orban che che primo ministro ungherese s'è alzato
Attualmente ha permesso che si votasse e che sia una categoria come dire diffusissima appunto dei sistemi parlamentari
Si è alzato nel frattempo aveva raggiunto un accordo per sbloccare
Dei fondi appunto del famoso Pnr R come se fosse l'antibiotico che erano bloccati per la non rispondenza per gli standard dell'Ungheria a quelli che sono gli standard richiesti europea in termini di diritti umani
E quella cosa lì mettono Ops questa persona una cosa seconda cosa non facile ci apre il libro
Sono è stato l'attentato Trump diciamo quello in cui per quattro frame un centimetro
E quando io ho visto rialzarsi Trump era devo dire non ho avuto dubbi il modo in cui si è alzato su chi avrebbe vinto lezione dei fratelli più qui è io ero facile profeta perché
Richiamando su quello che ha detto Marcovalerio che ringrazio molto
Perché raccolto e non ne avevamo parlato quello che era un po'lo spirito del dello schema History procede
Faremo un libro di servizio pubblico presto il turismo non c'ho mai pensato francamente perché neanche io ho fatto lo specialismo
Diciamo ho imparato a fare questo mestiere ammesso che l'abbia imparato
No onde però però e e niente come dire e da precario al TG uno tanto tanto e voglio anche dire che me l'hanno
Insegnato oltre i vecchi maestri
I montatori e tecnici e operatori il loro giudizio era inappellabile un loro sguardo voleva dire sì o no
Finita questa cosa mi ringraziare davvero Marco leva per per aver compreso che le immagini e
Tradotte in un testo cercando di far sì che in qualche modo resti
Una dimensione visiva
Fanno un po'fanno parte diciamo così di di una categoria narrativa che io amo moltissimo risponda alla domanda o
La risposta e non lo so
Non lo so
Perché ci sono degli elementi oggettivamente
Preoccupanti preoccupanti
L'ambasciatore Benassi con cui ho un conversato grazie al suo garbo ancora una volta prima della stesura di questo libro forse all'inizio
Ha detto una cosa molto vera cioè noi senza fare adesso gare
Chi ha speso un dollaro un euro di più
L'Unione europea ha fatto un investimento sull'Ucraina enorme
Enorme in termini economici in termini politici interni diplomatici in termini di confronto con se stesso di conseguenze perché quel tipo di sussidio ha comportato in termini di reazione
Una crisi energetica
Esclusiva quindi diciamo così ha pagato un grosso pezzo per quello
Questo mi fa pensare continua a farmi pensare
Che in qualche modo l'Unione europea messa di fronte
Ah sì crisi a te una notevole capacità di reazione e si riscopra anche più unita di quello che appare o di quello che a volte realmente
Perché citavo l'ambasciatore Benassi perché il rischio vero che ad esempio per quanto riguarda l'Ucraina ma vedremo perché no il il tempo
Sono ancora d'accordo con con nata di come qual è l'oggetto
Anche anche Piero insomma aspettiamo ad essere deterministici su quello che sarà nei prossimi mesi ciò moltissime variabili di cui non abbiamo adesso la possibilità di
Interpretare con con nel nel modo scientificamente dovuto
Però ecco se alla fine tutto questo sforzo
E io non lo credo ma a volte lo temo
L'Unione europea come realtà sovranazionale complessa nel modo in cui noi l'abbiamo vista nascere progredire
Crescere allargarsi per usare questo termine
Resterà fuori dall'ambito decisionale in Ucraina sarà in come dire
No il crash test più importante su questo allora quello sarà un bruttissimo segnale per quanto gli era vicenda mediorientale
Ha già dimostrato diciamo così l'Unione Europea di non essere assolutamente in grado di rappresentare una posizione che in qualche modo incida né dal punto di vista decisionale né dal punto di vista semplicemente più semplicemente diplomatico
Sono differenze troppo forti al suo interno
E se vogliamo chiamarle così tifoserie troppo agguerrita sull'interno perché questo lo posso permettere
Al di là del della cornice le che è una cornice come dire complicatissima
In re ipsa perché si tratta di mettere d'accordo
Il suo con il nord e l'Est contro Ovest sono culture diverse tradizioni diverse necessità diverse molti dei paesi che sono entrati negli ultimi decenni e l'Unione europea hanno fatto la loro fortuna economica
Il loro progresso civile attraverso quell'ingresso nell'Unione Europea
Questo è un altro dato positivo
Credo che l'allargamento sarà un dato positivo quando verrà realizzato compiutamente anche con i Balcani occidentali
Però io la domanda francamente non so dare una risposta io non sono abituato a dare risposte con le speranze diciamo così anche adesso proprio per per ragioni culturali
Credo che ci sono però al al almeno una cosa vada detta e qui mi richiamo alle parole dell'ambasciatore Benassi
Non sempre
Con delle eccezioni virulente però l'Unione europea ha svolto una funzione di agenzia per la pace
Che ha migliorato moltissimo la qualità della vita non solo della stessa unione europea ma dell'Occidente nel modo in cui è stato definito e nel rapporto con gli altri mondi che non solo Occidente
Per settant'anni
Se saprà fare questo si saprà garantire
Ancora
Pagando molti prezzi
L'idea che i diritti umani e i diritti civili sono alla base della convivenza
E anche della politica
E se saprà capire che il tema dell'immigrazione è talmente spaventosamente importante
E la Merkel ha capito con qualche
Anno di anticipo
Da poter condizionare la vita non solo dei nostri figli ma dei nostri nipoti
Be'allora diciamo così fiato di speranza e un sorriso mediamente largo la possiamo fare
Io vi ringrazio per essere se c'ha qualche domanda
L'infondata
Einaudi è inevitabile fermarsi a una situazione quanto più possibile di fatto compiuto
Senza riconoscimento ciò politico
Di quello che è in corso garantendo quell'ottantasette ottantaquattro per cento del territorio rumeno si rumeno ucraino che rimane che non sovranità indipendenza e soprattutto sicurezza
Se in una linea di principio anche condivisibile
Fermare la linea a a della tregua sulla linea dei territori occupati non ci va bene e dobbiamo recuperare tutta l'Ucraina all'Ucraina
Tertium non datur bisogna far guerra alla Russia credo che questo francamente sia fuori da ogni criterio tipo male
Se andasse nella direzione che abbiamo o meno accettata accennato
Poi rimanere a quel punto sarebbe l'unica risposta che la giustificherebbe sarebbe una sicurezza della dell'Ucraina nel tempo
E non una cosa molto fragile che fa venire in testa a Mosca tra due anni tre anni quattro anni di ricominciare
Però nel momento in cui ha combattuto solo l'Ucraina con la Russia per difendersi
Riavere tutto significa entrare in guerra su quello ci sono per francamente non lo vuole nessuno
Allora se non ci sarà anche il tempo a
Volevo intanto esprimermi dei medesimi termini dell'amico collega Benassi e dire che sono ottimista
Perché è una malattia professionale dei diplomatici
E quindi dobbiamo continuare a guardare più lontano di quelli sopra alcune brevissime citazione non c'ha soltanto la la la Corea che è rimasta divisa lo è ancora c'è stata anche via ma che poi bene o male cena la la capi cito Faccio dimentichiamo Cipro che che ieri che è un Paese diviso
Ed è membro dell'Unione europea che divide i due Paesi che sono membri della NATO eccetera quindi come si fa è stato fatto in passato può essere fatto anche questa circostanza avvocato socio ma un'altra considerazione che volevo fare
Brevissima nella prossima conferenza che sarà sull'argomento e che bisogna uscire in Europa dall'ossessione istituzionale
Cioè non dobbiamo considerare quello che accade non accada in Europa in termini di compatibilità ovvero coerenza istituzionale
Questa settimana se non sbaglio Pietro avrà luogo in Albania uno dei mesi fa annuale riunione del della comunità politica europea che perché macro ancora sempre lui
Ha messo assieme e che si è svolta ormai per il quarto anno credo che comprende tutti quaranta paesi europei comprese la Georgia la Turchia ricerche sono o non sono venerdì non ricopre
Quindi l'Europa si spaccia certo senso proponendo Conte l'interlocutore anche anche fuori restituzione perché perché la politica estera e di sicurezza europea non sarà non potrà mai essere comunitaria rimarrà intergovernativa quello che sta succedendo con la con un organico di fontane con la coalizione di volontari lo dimostra
C'è l'Inghilterra che è uscita però sta rientrando nella politica europea perché come vedete e il il tentare di interpretare giudicare l'Europa da un punto di vista istituzionale è ormai fuori da qualsiasi politica
Scusa cancelleria assolutamente insomma
Bene grazie io ringrazio tutti Beinasco foto Sinatra grazie organizzata