Difendere le associazioni, difendere lo Stato. Crisi, evoluzioni e prospettive di una dialettica complessa

Questa giornata di studi
Dico due parole introduttive io avremmo previsto momento di saluti istituzionali ma il senatore Dario Parrini che molto gentilmente
Come dire a accettato di di di far propria di organizzare questa iniziativa mettendoci a disposizione la magnifica sala capitolare qui a al Palazzo della Minerva la Biblioteca Spadolini lo ricordo dicevo Fulvio cortese quando siamo arrivati una giornata caldissima dell'agosto dei primi d'agosto del mille novecentonovantaquattro quando si svolsero qui i funerali di Giovanni Spadolini
A cui piace mandare anche un ricordo
In questo anno crea il centenario della sua della sua nascita quindi fra l'altro
Credo che all'altezza dei cento proprio delle del compleanno ci sarà qui al Senato un convegno dedicato alla figura di alla figura di Spadolini
La figura e Spadolini mi portava anche a come dire al dovere di
Portare i saluti delle altre due istituzioni universitarie
Che hanno sostenuto dato questa iniziativa di oggi presso la facoltà di giurisprudenza
Di Trento
Di cui fa parte
L'altro Fulvio Fulvio Fulvio cortese e la scuola di Scienze Politiche Cesare Alfieri
Di Firenze
Di cui faccio parte il mio e che fatta anche qui fatemi spendere due parole fa parte anche se ci si è laureato il senatore Parrini
E anche questa festeggia quest'anno un compleanno importante accanto al logo della scuola veneta una coccarda divina con scritto centocinquanta
Centocinquanta la la la la Scuola Scienze politiche Cesa d'arte ed è stata fondata nel mille ottocento settantacinque è stata come molti di voi sanno per molti decenni l'unica a scuola di Scienze Politiche sociali
Attiva attiva in Italia
Il proprio in questi giorni c'è stata l'elezione del nuovo presi del nuovo presidente come si dice
Adesso per cui veramente proprio in questi giorni né quello uscente né quello entrante insomma hanno potuto essere presente quindi svolge queste funzioni di portare il saluto colui che le ha
Preceduti nel mandato precedente il periodo non propriamente felice per un presidente
Che è stato quello dal diciannove al ventidue con il
Il corrette nel mezzo quando la ricerca si fermava c'era solo da pensare alla didattica quindi ma anche Irene
Si ricorderà Nestor se si ricorda quel quel periodo allora
Questa l'idea di questo convegno è nata da un'amicizia amicizia quella frappe Fulvio cortese e da un incontro avvenuto
Tutto sommato non molto distante da qui nelle a nelle sale nelle Aule del Ministero dell'università e della ricerca e anzi del ministero e dell'istruzione dove si riunisce il Consiglio universitario nazionale
Io sono lì in rappresentanza sono stato lì anzi fino a gennaio in rappresentanza dei professori ordinari
Di aria dell'area scientifica undici Fulvio e rappresentanza che è quella che ebbe accorpato a varie anime storici pedagogisti geografia antro antropologi filosofi
Eccetera insomma un'area vasta un campo largo si potrebbe dire in queste in queste ampolle e ed è contigua collare a dodici
Rappresentata appunto dove i professori ordinari sono rappresentate Fulvio cortese che è quella dei dell'area giuridica
Tra le tante beghe burocratiche è nata come dire uno scambio di idee ancor più di tanto ci guardavamo accanto io fra l'altro in quel periodo nell'ultimo anno arrivavo sempre con un pacco di fotocopie
Al alcune delle quali avevano diretta attinenza con il tema di oggi almeno del punto di partenza di questa mattina stavo per lavorare perché caro libri un libro che casualmente proprio proprio per era assolutamente non voluta esce domani in
In libreria questo qua massoneria fascismo
E stavo guardando appunto
Nelle ultime fasi questo libro si chiude con il venticinque venticinque ventisei
Il dibattito parlamentare
Sulla legge contro le associazioni segrete del mille novecento venticinque e parlavo con Fulvio dicendo dibattito strepitoso
Di di di di grandissimo rilievo
Per i temi trattati e per la la la grandezza dei personaggi sia alla Camera esattamente cento anni fa proprio esattamente in questi giorni sia al Senato
Presso la parola su questo importante provvedimento che in qualche modo anticipa le leggi fascistissime di qualche tempo di qualche tempo dopo
E che
Con il suo brillante allegro l'accento veneto ma perché non facciamo qualcosa su questo una breve sarebbe son veramente interessanti
Da lì scambi tempestare di prime telefonate opprime mail
Colleghi delle due aree disciplinari storici e giuristi insieme
E poi l'abbiamo anche collegata a quello di cui ci siamo occupati in questi mesi negli anni precedenti il Consiglio Universitario Nazionale apparato le nuove classi di laurea
Che per i non addetti ai lavori sono un po'il contenitore della la griglia che serve poi per definire i corsi di studio all'università quali materia ci devono stare dentro quali rapporti quali pesi
E l'altra operazione che abbiamo fatto è stata l'altra una delle più importanti la definizione dei nuovi settori disciplinari dei nuovi settori scientifico disciplinari cioè
Gli gli ambiti nei quali ciascuno e ricercatore ciascun professore dell'università si inserisce si definisce io sono uno storico dell'età contemporanea
Fulvio cortese un ha cambiato anche fra l'altro in questi mesi in passato vi hanno fatto dei dei cambiamenti di aria
Appunto fra diritto costituzionale diritto pubblico diritto amministrativo
è la parolina magica che ha guidato anche sugli input dei dei due governi dei due ministri delle due ministre che si sono
Susseguite succedute alla alla guida il dicastero delle dell'università la ministra messa la Missa Bernini era
Intende disciplina Rita fra l'altro scoperto che si scrive senza la e la la versione corretta è interdisciplinarità
E quindi questo era un po'diciamo anche uno stimolo in più un confronto ma al di là di tutto
Un'amicizia come sicuramente una in spirito di di amicizia che i tanti colleghi che hanno accettato di venire oggi a parlare insomma questo è il il criterio che li ha spinti e quindi direi di cominciare subito il
I lavori di questa giornata
E chiamerei qui appunto professor Italo Bilotti
Al quale abbiamo chiesto già professore di Storia del diritto medievale e moderno all'università di Roma la Sapienza di farci un po'un quadro introduttivo un quadro dal punto di vista storico giuridico come si cala quel problema quella quella questione intorno al mille novecentoventicinque
Come vedete dal programma nel pomeriggio ci sarà questa è stato anche la l'altro secondo me l'aspetto Spell interessante
Son sicuro fruttuoso dal punto di vista dei contributi ascolteremo nel pomeriggio la a la proiezione verso la contemporaneità
Che ne è stato di quella questione
Del diritto d'associazione
Alti batte dell'Assemblea costituente che non è stato né momenti alcuni passaggi critici
Difficili
Negli anni settanta
Il terrorismo eccetera eccetera e
Confidiamo tutti
Nelle poi nelle conclusioni anche lo sguardo comparato
Ci sarà a livello europeo nel pomeriggio Susanna Mancini e poi con le conclusioni di Giuliano Amato
Italo grazie
Vito Resenterra oltre scenari in
Di cui due scene vere e proprie è il terzo di una riflessione sulle due precedenti scene
La prima scena
Riguarda il prima rispetto alla nostra legge del mille novecentoventicinque siamo nel mille novecento undici
E appare un saggio dunque in questa scena c'è un monologo appare un saggio di un giovanile allora giovane magistrato
In quell'anno diventerà già consigliere di cassazione all'arte mirabolante tasso di trentanove meno di quaranta
In questo saggio ho detto mille novecento undici
L'autore parla dei
Regolamenti di tariffa che sarebbero il nostro contratto collettivo di lavoro
Non ci interessa
La natura giuridica e la sua soluzione il problema è questo quello che si pone e ciò è
Come è possibile dare valenza efficacia collettiva ha un contratto
Quando il nostro ordinamento ovviamente il Codice del mille ottocentosessantacinque
Quando il nostro ordinamento prevede in un solo articolo il vecchissimo articolo che risale al Codice di Napoleone la locazione sperava comunque questo è tutto non c'è niente altro che regoli il mondo del lavoro
E tale forza collettiva allora come si fa
Ecco la soluzione ludico in breve perché ci interessa invece il suo ragionamento la sua soluzione un doppio passo per così dire ciò è
L'associazione sottolineate questo sostantivo l'associazione dei lavoratori fa un'intesa con l'imprenditore o il gruppo di imprenditori e questo è un intesa che ha dei destinatari di nomina
è però subito dopo legato ecco il doppio passo il secondo passo ci sono contratti individuali di lavoro in base all'ordinamento che recepisco il contenuto per intero dell'intesa appena fatta dunque entro le forme vecchie del contratto con il del contratto individuale ecco che la collettività grazie all'intesa delle rispettive associazioni sindacali di Chavo è in grado di assicurare
Il proponente si pone questo problema da che cosa deriva l'efficacia di un'intesa fatto da una collettività il primo passo di cui ho parlato da che cosa deriva e la risposta è per uno storico facile tornare indietro ma io non lo farò
Ecco lo storico è interessante ed è questo
Così come il principio generale per tutti i soggetti ed è la prima capacità di agire al compimento della maggiore età non c'è bisogno che lo Stato si intrometta tu hai compiuto diciott'anni sei pienamente capace di agire questa è la regola
Eventualmente ci può essere un'interdizione e così via ma la regola è quella e dunque legata al soggetto quella regola ed è generale
Ebbene le associazioni questo è il ragionamento del nostro autore le associazioni sono appunto sorgenti
Soggetti collettivi ma soggetti non hanno bisogno di essere autorizzate che fosse questa pretesa dello stato di controllare vede
E è in qualche modo familiare
Questo motore si chiama
Dammi
Mariano D'Amelio
Diventerà primo presidente della Cassazione dodici anni dopo cinquantenne circa e un record assoluto
Lavorerà pochi anni dopo nel gabinetto con Orlando
Con Scialoja con Mortara
Quindi grandissimi giurista
E di estrazione
E si può dire
Liberal cattolica
è nato come vicino diciamo a Toniolo
E quindi ecco il tema ovviamente in questi giorni è molto d'attualità molto sensibile al
Alla Rerum Novarum voi e quindi ai problemi del lavoro nel mondo industriale che avanzava comprendiamo la sua assoluta libertà
Asserita per quanto riguarda le associazioni in questo caso dei lavoratori il discorso però si potrebbe generalizzare questa è la prima scendiamo la seconda invece il nostro presidente ne ha accennato prima la seconda ci porta alle sedute del Senato mille novecentoventicinque esattamente diciotto venti novembre di quell'anno
è in questa seduta ci sono due grossi personaggi e un terzo che vi svelo ero alla fine
Che pure e per noi importante
I due grossi personaggi solo a Rocco da un lato
E Ruffini dall'altro Rocco
Ci sarebbe anche uno che parla prima personaggio e notevole purtroppo per noi e Mussolini
è notevole perché fa il relatore però non dice quasi nulla ecco lo possiamo scartare dice solo che c'è una libertà di associazione prevista dallo Statuto Albertino
Credo che non l'abbia mai letto nemmeno non sapeva nulla di diritto come dice Mussolini questo come dice un suo fedele come il commercialista Asquini che era suo consulente in particolare ovviamente per il diritto commerciale non sapeva niente di diritto però aveva gli uomini di fiducia
E dunque facendo da relatore dice solo quelle cose dice che bisogna in qualche modo ridurre il potere illimitato che ha per consuetudine si è affermato nell'applicazione dello Statuto Albertino dice solo questo
Quindi passiamo a Rocco di cui parlerò molto poco c'è una nostra collega e amica che parlerà diffusamente nella sua concezione dello Stato non spetta a me dovunque inquadrare generalmente Rocco
Ma Rocco cosa dice ovviamente solo in questa seduta PD dice novembre venticinque
è lei è la legge si intitola regolamentazione regolarizzazione
E ciò è disciplina rammento
è Rocco dice questo scolpisce come al solito dirò tra breve che un un uomo fonda che parla con la logica e allora dice disciplinare vuol dire limitare è stato un tabù per molti anni praticamente dal quarantotto Miglio ottocentoquarantotto tipo a voi un tabù non si può affrontare quel tema del disciplinamento perché disciplinamento significa limitazione e questo è stato è ovvio d'altronde è stato un tabù perché n e le il fare rumore di creazione da un modello fondato sull'individua e il modello liberale ottocentesco alla trasformazione cioè alla
Diciamo all'emergere delle associazioni di di lavoro le leghe il legga anche cattolica e così via
Allora
Disciplinare vuol dire limitare
Dice e non lede il diritto di associazione la nostra legge articolata in uno e due articoli
Perché semplicemente l'autorità di pubblica sicurezza articolo primo chiede alle associazioni stesse in qualunque momento qual è lo statuto l'atto costitutivo in nome dei soci e gli organi dirigenti diciamo tutto qui
Vedete la differenza con quanto aveva detto dodici anni prima Damerini
E poi c'è certo
Il secondo articolo sulla massoneria
Passa come legge sulla massoneria ma non c'è scritto da nessuna ammette nei lavori parlamentari ma non c'è scritto da nessuna parte nel titolo della legge né nella legge che il tema è la massoneria e la messa al bando si intende
E perché di nuovo e Rocco a costine ma le leggi
è Rocco che dice la legge deve essere generale e astratta non possiamo fare una legge contro la massoneria a l'inquadramento quale è quello della segretezza e dunque bisogna colpire tutte le associazioni segrete
Allora vieta i funzionari dello Stato e degli impiegati l'appartenenza società segrete questo articolo due e specifica che è la dichiarazione a cui sarà sottoposto il singolo impiegato dello Stato questa dichiarazione deve ricomprendere anche il passato e cioè se è stato o meno
Appartenente il funzionario appartenente a una società segreta
In realtà
Dice questo la legge molto modesta lo dice due volte Rocco modesta perché è semplicemente un passo di una legge organica
Che ho nel cassetto
Io dico questa legge organica non ci sarà mai e questo ci pone un un problema lo dirò nell'ultima parte della del mio intervento
è una riflessione perciò per una mettiamolo da parte perché non si avanza con una legge organica
Ci furono dei malcontenti in particolare al Senato in particolare per questo diciamo un effetto retroattivo
è dirò tra poco come se ne esce
Al Senato prima dell'approvazione
E però c'è questa volta un dialogo hanno corrisponde Ruffini l'ho detto prima
è sembrerebbe una singolar tenzone tra due grandi giuristi ma lasciatemi dire forse l'ideologia miglia mi spinge a questo vi chiedo perdono
Il grande giurista e non solo lì dentro edere Ruffini
Ruffini dà una lezione è stato suo maestro
Rocco avuto parecchi maestri e rivendica Carlo Fadda per esempio firmatario del Manifesto cromo c'è peraltro liberaldemocratico è stato suo maestro a Napoli che è vero
E poi Sraffa addirittura al suo maestro il che è ancora più fresco
è ora Ruffini
Ruffini
è un grande giurista in quel momento si occupava per la Società delle Nazioni del diritto d'autore
è un giurista lo sappiamo tutti ecclesiastici sta giusto pubblicista grandissimo storico è anche privatista un giurista a tutto tondo
Cosa dice Ruffini smontando
Il castello di Rocco
Rocco e il vecchio innanzitutto per la teoria organici distacco Tessaglia animalesco è una metafora perché allo stato organico è una specie di animale
Ma soprattutto da dove prende questa teoria organici sta dello stato che sta al vertice superiore a tutto a tutti gli individui che sono sottomessi ci sono tantissime espressioni
Nei interventi non solo questo del Senato di cui parlo di Rocco i quali parlano di un rapporto di subordinazione una volta usa anche il il termine subito individui subito dallo Stato
Perché c'è un rapporto
Di forza e di sottomissione tutto nello stato un suo lo slogan ripreso da Mussolini sappiamo
E questo è il rapporto perché l'individuo individuo e transeunte sappiamo che prima o poi muore cosa resta crea resta la l'azione resta la stirpe
E quindi la forma organizzata della nazione della stirpe che è lo Stato ecco perché superiore
Ma latino io organici sta dice Ruffini è una teoria che è stata abbandonata da tempo dagli studiosi sedi
Sta dicendo che Rocco non è uno studio un sussidio
E poi per quanto riguarda questo rapporto di subordinazione
Dice
Sempre nella relazione Rocco che i diritti e dei singoli sono come dei riflessi appunto lo qualcosa di subordinato
Anche qui cela giusto pubblicistica bis marziana che ha ormai a mezzo secolo di vita è di un qualcosa di stantio
Allora dice Ruffini
Attacca anche quello che lui chiamava la storica ad usum fascisti ad usum fa fascismi
E cioè l'accodamento della storia per l'uso politico da parte del Regina
L'accomodamento e quindi per esempio Mazzini
Mazzini
Ruffini è uno dei maggiori cultori di Mazzini cultori mazzetto di studiosi di Mazzini d'altro è uno recante ovviamente che cosa ha preso di Mazzini la teoria della nazionalità
è la arruolato nel fascismo
Rocco arrotolato del fascismo Mazzini
è una bestemmia al secondo
è una delle tante bestemmie storica così come l'uso della tradizione romana
La grande civiltà romana
E si era un po'afflosciata nel Medioevo l'oscuro Medioevo perché un sicuro perché c'è la debolezza dello Stato la logica la non indipendenza degli Stati italiani ecco perché un scuro
Ma
Ecco arrivare il fascismo riprende le redini in mano del della civiltà romana
E la porta alle spalle in tutto il mondo è di nuovo la mitizzazione di quella civiltà che certo esistita s'intende ma è una caricatura poi diventa così
E quindi si monta anche questi e allora ecco
Il la teoria di di Ruffini individua tre momenti fondanti della libertà il primo convento
E il diritto
Di pensi un secondo momento il diritto di stampa il terzo momento del diritto di associazione solo legati tra di loro offrì a me
Ebbene
Ed era
Estremamente
Puntuale in questa visione ebbene dice Ruffini questa legge novembre passerà come legge il ventisei novembre del venticinque e o un tassello
Rispetto ad altri anelli altri cerchi che formeranno una collana al termine della quale
Lo stato di diritto sarà distrutto dal fascismo
Ed è ovviamente un buon profeta così
Così dire in tempo reale ci dice questo
C'è un terzo protagonista in queste sedute palla gol in diciassette o diciotto ma sono
Persone che possiamo trascurare
C'è un terzo che parla che scusate che è un attore in queste sedute un senatore ed è da meglio di nuovo Oppo
Da meglio non parla lui farà il senatore per vent'anni fino alla morte
Essendo la carica vitalizia
E non parlamento il tante volte ha parlato anche come relatore di di progetti di legge questa volta non parla questa volta lo fa nessun diritto di scusate nessuna dichiarazione di voto
Però confutata e vota a favore
A distanza di quattordici anni ricordate
La prima scena
Cambia totalmente il primo Preside
The della Cassazione
Liberale cattolico
Cede
Su questa linea è io aggiungo avendo un po'studiato da meglio c'è su tutta la linea
E allora la terza scena è una nostra riflessione comune ovviamente sono io il responsabile di queste idee ma le pubblicizzò al vostro cospetto
Perché a Rocco stiamo parlando di diritto costituzionale in fondo e siamo abituati a pensare che il diritto costituzionale quando lo si fa o lo si cambia
Abbia una schiera di esperti
Una costituente o qualcosa del genere
E invece no
Eppure un tentativo fu fatto e cioè al nudo durante la crisi Matteotti autunno mille novecentoventiquattro alla commissione dei quindici è per cambiare per una nuova costituzione è al nudo dopo la svolta del tre gennaio venticinque
E quindi le cose cambiano a una riformulazione di quella commissione la commissione dei diciotto o dei soldoni tempo Dussek un risultato e lavori e quindi proposte costituzionali
Ho solidi
Io uso come carta straccia
E invece che in via USA Mussolini il regime ovviamente
Rocco ecco di nuovo Rocco che appare
è meritata la fama di costruttore del regime perché affidarsi a Rocco perché fedelissimo si è mostrato era presidente del senato nella crisi Matteotti fondamentale appoggiato in toto
Il costruendo regine cioè Mussolini
E quindi era fedele e lui che ha condotto le trattative per la fusione tra il suo vecchio partito nazionalista è il partito fra fascista
E chi era allora appena che ha utilizzato questo fedelissimo ce n'ho tanti fedelissimi
Ho detto prima
Per la chiarezza e la costruzione logica
Rocco era un paio di sta
Ha costruito il sistema è un commercialista come disciplina il sistema è a attraverso una parte generale esattamente come il Pandit Tizio
E ha precipitato questa sua costruzione in un libro e sembra il libro poderoso di un uomo che faceva il Guardasigilli scriveva le leggi
Scriveva anche libri i principi duelli del diritto commerciale mille novecentotrentotto dunque il Guardasigilli
Ma solo materiali
Di quando lui insegnava a Padova o Rocco ha smesso di studiare quando è andato in guerra prima guerra mondiale
E non si è più aggiornato ha ragione Ruffini in tutto
Ma niente nella sua materia sia aggiornato il punto finale di quella sistemazione ormai venti anni è quelli sui principi del ventotto che utilizzava il materiale padovano precedenti
Ma se uno legge le riviste di diritto commerciale negli anni Trenta su quella materia su cui lui ha scritto con autorevolezza per il posto che aveva
Non c'è nulla della sua costruzione
Dini quelle discussioni degli anni Trenta
Perché e nato sorpassato quel testo
Bene allora Rocco è un pan dentista ecco un palpiti Stacche può costruire qui ci aiuta un personaggio io credo fascista ovviamente inoppugnabile la sua fede perché Dino Grandi
Dino Grandi nel mille novecentoventuno aveva ventisei anni molto giovane molto intelligente lo è sempre stato questo il mio parente è grande politico
Cosa dice nel mille novecentoventuno
è un fascista ante marcia rilevanti
Ante fate marcia si conosce uno su linee nel quattordici
E un suo seguace sfegatato
Dice nel ventuno il movimento fascista
E il movimento dell'avvenire guarda al futuro
Dice tanti inno nono al parlamentarismo nono al democratici Isma'eccetera
Ha bisogno di coesione ha bisogno di un programma ci vuole qualcuno che dia un sistema e in sostanza fondi
Fonda scusate fonda un
Un programma con la forza d'urto delle masse un movimento di massa certamente questo personaggio che ha l'idea complessiva è un costruttore per questo
A pezzi a pezzi agisce
Ma nella sua mente a
La il disegno complessivo questo personaggio vero
E sarà il Guardasigilli più longevo nella storia del fascismo e forse quasi in assoluto non so bene questo sette anni e mezzo di seguito
Perché c'era bisogno di costruire e lui stesso ha fatto le leggi lui è stato l'ideologo del corporativismo tra il quattordici e il diciannove nel suo partito
E poi ha messo per iscritto una legge che ha scritto lui il tre aprile mille novecentoventisei a pezzi perché quelle primo pezzo poi ci sono i decreti attuativi poi ci sono inconvenienti di Ferrara e di Roma trenta trentadue e ci sono l'assestamento per trentaquattro vedete apprezzi il sei le categorie e i vertici come agiscono nelle corporazioni fino alla proiezione istituzionale
Che la Camera dei fasci e delle corporazioni fine anni Trenta quindi è la proiezione istituzionale del corporativismo vedete lì Rocco non c'è più ma è nel suo disegno originale
Tutto questa
Espansione
E non vediamo che queste leggi che mi una l'abbiamo vista questa del venti venticinque novembre venticinque sulle associazioni fan parte di questo mondo
ANCI una visione sistematica che avviene su contemporaneamente smantella cioè demolendo
Tutto il resto pensiamo ai partiti non c'è un
Con un una legge sui partiti per la verità c'è un bellissimo libro di una dozzina d'anni fa ad un nostro collega Massimiliano Gregorio
Sulla forma partito dice Gregorio benissimo naturalmente che i partiti ero visti come dispersivi nell'età giolittiana allora
Altro che pluralismo ma anche una teoria dei partiti gente sotto il fascismo ma ovviamente no
C'è invece un ordine del giorno vedete quanto di più pratico ci sia un ordine del giorno in sede parlamentare alla Camera novembre mille novecentoventisei che
Scioglie i partiti cioè vieta
E li scioglie tutti tranne uno
E quindi quello che rimane Partito nazionale fascista
è quello che diventa il partito totalitario gli altri non ci sono perché non hanno diritto di esiste di esistere esattamente il contrario
Di quello che diceva D'Amelio nel mille novecentoundici chiunque
In linea di principio si presume se esiste è di aver la capacità di agire chiunque qualunque soggetto
Esattamente il contrario di quello che è stato fatto
Finisco allora queste cose appena sino in ogni all'interno però di una prospettiva che va avanti
Una riflessione sulle carte
Le carte non c'è una Costituzione sotto il fascismo anche se emerge l'esigenza
Sì di nuovo sì va per passi in avanti la Carta del lavoro mille novecentoventisette
Mille novecentoventotto la carta
Del le
Della vicenda quando il CNR è stato fondato ventitré e poi rifondato perché lo si è fatto nulla per cinque anni e cioè nel ventotto
Lo statuto del genere è stato chiamato la carta nella ricerca italiana
E poi più avanti la carta della magistratura e l'ordinamento giudiziario sotto grandi da legge del mille novecentoquarantuno e poi la carta della scuola un altro comparto qui siamo con Bottai ministro dell'educazione e quindi carta della scuola
Delle finanze incredibile
C'è il tributario che posso avere una carta e un codice sì nel mille novecentoquarantadue c'è una commissione presieduta sapete da chi
Da me
Che
Fatto un codice di principi deputati e si chiamerà carta della finanza
Vedete vertex finisco c'è un convitato di pietra
Qua
Chi è questo convitato di pietra di cui non ho parlato
Quando D'Amelio nella prima scena
Diceva
Che tutti gli organismi avevano il diritto di associarsi
Senza controlli da parte dello Stato
Aveva dietro
Diciamo un suggeritore si fa per dire è una metafora naturalmente ed è Santi Romano
Santi Romano due anni prima che mille novecentonove aveva pronunciato la famosa prolusione a Pisa
La crisi dello Stato si intende del modello di Stato ottocentesco individualistico è l'affiorare di associazioni di organismi intermedi eccetera
Lì dal punto di vista della della crisi e poi nel mille novecento diciassette diciotto insegnava al cesareo Alfieri frizzanti diritto coloniale e il suo manuale di diritto coloniale del mille novecentodiciotto frutto delle elezioni all'Alfieri di Firenze del nostro presidente è bene
Nel diciassette diciotto Santi Romano scrive dovrebbe il suo capolavoro l'ordinamento
E il pluralismo dell'ordinamento
Marcetta totalmente la
Subordinazione
La composizione lassù coordinazione entro lo Stato
Per tutto il ventennio fascista quasi tutto da lui impiegato come presidente del consiglio di stato nominato nel ventotto e un convitato di pietra perché c'è
A seguito di queste leggi una non parlato oggi
A seguito di queste leggi deve Santi Romano modificare il suo i suoi manuali diritto amministrativo e diritto costituzionale
è all'inizio il ventisei esce una nuova edizione del due manuali cosa fare registrato
Lui che è un pensatore è uno dei maggiori teorici del diritto italiani del Novecento né stiamo parlando di questo personaggio lui registra descritti
Con descrizione insomma
Da Lecce e non aggiunge una parola
Di comune
Ha ragione perciò
Trentina
Il quale ha subito una di queste leggi fascistissime quella dei
La cosiddetta legge sulla burocrazia e la legge
Del ventiquattro se non ricordo male qui c'è il massimo esperto al mondo di trentini la legge del ventiquattro dicembre mille novecentoventicinque
Che stabilisce che tutti i funzionari dello Stato e anche quindi di cattedratici universitari Trentin aveva cattedra a Venezia Ca'Foscari
Dovessero insegnare secondo le direttrici politiche del fascismo ai loro agli
E lui prende il piedi e va in Francia file fuoruscito colpito dalla legge dei fuoriusciti due volte da questa legge e poi dalla legge cosiddetta tre dei fuoriusciti che toglieva la cittadinanza a chi faceva comportamenti metteva in atto comportamenti anti nazionali ha ragione trentina
Quando studiando il lo Statuto Albertino dal punto di vista storico e il punto in cui era giunto mentre scriveva mille novecentoventinove quando scrive questo grosso tomo in francese bene ha ragione
A lanciare un'invettiva contro i CAT
I maestri che hanno insegnato tante cose pende l'ordinamento liberaldemocratico e che pugni si sono dati al Regina grazie
Grazie a Italo piloti per resta sì facciamo
Per questa una bellissima relazione introduttiva c'abbiamo visto bene Fulvio alla luce delle pensare a questo momento già fatto
Fare un po'avanti indietro le riflettere su alcuni personaggi a proposito di questi personaggi di maestri ed allievi mi viene in mente riguardava appunto anche un po'alle le mie note mio testo che quell'angelo sarà fa
Maestro di Rocco uno dei maestri Di Rocco rettore della Bocconi dal diciassette picchiato dai fascisti nel febbraio del ventidue era un fratello del Grande Oriente d'Italia era un massone della Loggia Carlo Dardenne di Pisa dal mille ottocentonovantatré
Chissà Sir Rocco avesse a che ripensato questo fra l'altro è uno di quei non pochi giuristi
Ma anche uno di quegli intellettuali a cui il Gran Maestro Grande Oriente d'Italia di allora nel ventitré e ventiquattro
Sentenza per fare una mobilitazione per coinvolge una parte del mondo intellettuale in difesa dell'istituzione quindi anche Angelo Sraffa almeno per un certo periodo della sua esistenza avuto questo tipo di
Io
Quindi insomma
Ecco questi
Ma
Il
Piero
Questo
A possibili
Fassa
Ora
Grazie
Allora quando abbiamo qua immaginato i lavori della della mattina la sequenza delle dei relatori abbiamo seguito un ordine alfabetico forse avrebbe più senso fare qualche qualche cambiamento ma direi che in fondo scompaginare andò credo che possa andare bene così e quindi lo seguirei chiamerei quindi Andrea Francioni
Andreatta Angioni e quasi di casa qui ufficio studi della Camera dei deputati a parlarci di Francesco Ruffini al quale ha dedicato mancheranno fa per le edizioni del Mulino una bellissima biografia intellettuale
Andrea Francioni
Grazie buona sera Buongiorno che grazie grazie davvero per l'invito
Ora per quanto riguarda il discorso con cui il diciannove novembre del venticinque Ruffini si oppose al disegno di legge sulle associazioni si tratta di un discorso ricordava anche professor di Rocchi abbastanza noto
Tra gli studiosi mi sembra che il tono prevalente in cui è stato interpretato però è quello di una di una alta testimonianza di fermezza morale nell'opposizione al nascente regime
Nel momento in cui invece l'establishment italiano diciamo saliva sul carro del vincitore ed anche un certo gesto di coraggio perché ci voleva coraggio soprattutto nel clima di emergenza che il regime aveva creato dopo l'attentato Zaniboni
E questo è sicuramente vero ora io nel mio intervento cercherò però di introdurre due ulteriori chiavi di lettura
La prima è che con quel discorso Ruffini portava avanti una battaglia politica faceva politica nel momento in cui pronuncia il discorso a novembre quella politica quella battaglia era perduta o quasi poi spiegherò il quasi ma quando era stata intrapresa lo vedremo il quadro era un po'diverso e secondo punto in quel discorso e poi dopo lo tirò in diritti di libertà che esce predizioni Gobetti nemmeno cioè all'inizio del ventisei è contenuta una Teoria politica e giuridica sui diritti sui rapporti tra stato e cittadini tra autorità e libertà che può avere ancora oggi una sua attualità
Quindi sul primo punto il discorso come battaglia politica
Ecco ora ripercorriamo un attimo per punti quali sono gli argomenti specifici che usa Ruffini nel discorso prima di tutto la legge non è contro la massoneria
Ma mette in pericolo la libertà di associazione con la famosa frase per bruciare il pollo ormai molto spennacchiata o della massoneria
Si è bruciato si sta dando sta appiccando il fuoco al grandioso edificio la libertà di associazione una fase ci sentiamo oggi in parte in alta è anche un po'infelice presidenze tra fine settembre primi di ottobre a Firenze
Le logge non bruciate davvero con l'assalto di fasciste c'erano stati dei morti ma quello Ruffini voleva dire che il problema non è appunto massoneria si Massimiliano su cui invece nel dibattito parlamentare molto molto si era si era discusso
Secondo aspetto quali sono i problemi della legge i problemi veri che la legge pone e qui diceva Ruffini problema sono propone le tecnicalità a cui era ricorso Rocco
Cioè il fatto che era innanzitutto il problema era la vaghezza delle sue previsioni cioè il fatto che per imprecisate ragioni di ordine e sicurezza pubblica alle autorità di Puebla si purezza potessero richiedere non solo chi dirige un'associazione non solo l'elenco dei soci ma anche non solo lo Statuto ma anche qualsiasi altra indeterminata notizia ritenuta utile
E in caso venissero fornite notizie false o incomplete il prefetto poteva sciogliere l'associazione e secondo punto problematico è il prefetto che scioglieva e non un giudice quindi non c'era la la riserva di giurisdizione c'è Moggi
Terzo punto problematico era il combinato disposto diceva Ruffini tra questo disegno di legge e il disegno di legge che pure era in discussione in quel periodo sulla dispensa dei pubblici funzionari dal servizio
Cioè quel disegno di legge prevedeva
Che potessero essere dispensa del servizio i funzionari che si ponesse in una posizione incompatibile con le direttive generali del governo e mettendo insieme questo con
Le le richieste di dichiarazione di appartenenza attuale o passata la massoneria che la legge proponeva
Chiaramente si creava un un grosso problema
Terzo punto dietro il disegno di legge non era una legge come diceva Rocco diciamo un provvedimento di polizia un provvedimento non molto importante in fondo ma si celava appunto lo diceva già professor Bicocchi
Una precisa concezione politico giuridica che era quello di Alfredo Rocco
E che era quella che sosteneva poi
Lo dico solo quello che serve primo intervento quale ovviamente lascio la parola alla professoressa stolti
E che sosteneva diciamo l'assoluto primato della sovranità statale è lo Stato apporre il diritto quindi è lo Stato che oppone i diritti e conseguentemente i diritti sono autolimitazione dello Stato
Che lo Stato discrezionalmente sceglie qual è il limite di questi diritti e poi accusava Rocco
Questa teoria
Una scimmia statura della Scooby città tedesca il secondo Reich in parte la recita lavanda
E questa era un'accusa che a Rocco doveva bruciare doveva bruciare molto perché Rocco invece aveva sostenuto che era il liberalismo individualista essere estraneo alla tradizione politica italiana
E inoltre ultimo punto di Ruffini il rifiuto dei diritti di libertà lasciava l'Italia in isolamento internazionale
Fatta eccezione per la Russia sovietica era l'altro regime che si negava diritti libertà e questa erano accuse ancora più grave il fascismo che costruiva tutta la sua legittimazione sul fatto di avere sconfitto il rischio di rivoluzione bolscevica in Italia infatti come è noto Mussolini replicò star vagamente all'intervento di Ruffini Rocco replica il giorno dopo è sostanzialmente dice
Che con la teoria dei diritti di Ruffini si arriva all'Anarchia quindi insomma Lou liquida con poche parole
Ora perché dico e questo ragionamento non è solo testimonianza morale ma è un fare politica perché questo stesso ragionamento essa stessa contestazione in particolare alla teoria di Rocco sui
Sui diritti come atto d'imitazione dello Stato Ruffini lo avrà fatto nel gennaio del mille novecentoventicinque
Con un articolo si intitola diritti di libertà come sarà il suo libro il ventisei
Che poco noto ma che merita di essere analizzato questo articolo appare su Rinascita Liberale che una rivista e ne è sceso a dicembre ventiquattro giugno del venticinquenne diretta da Adolfo Tino
E da Armando Zanetti che finanziata a da Luigi Albertini Albert Ruffini era vicinissimo ad Albertini la la posizioni pulite gli uffici sono le posizioni politiche Albertini
Ora pensiamo a Gina del venticinque oggi la storiografia ci dice che con discorso del tre gennaio Mussolini ha vinto la partita però ai contemporanei
Il quadro d'apparire ancora più un modo ancora abbastanza mosso era sempre in piedi al Senato il processo contro debbono senato sì tra l'Alta Corte di giustizia per che si concluderà solo a luglio per il per il caso Matteotti per altre e per altre vicende con l'assoluzione in alcuni casi per insufficienza di prova di debbono era ancora c'è ancora le tensioni col mondo economico imprenditoriale che qua si concluderanno con le dimissioni di De Stefani a giugno e con il patto di Palazzo Vidoni quindi
Ai contemporanei impazzito nei primi di ottobre ai contemporanei e la la situazione d'apparire ancora più mossa
E in questo contesto Rinascita Liberale
Sosteneva criticava la scelta del della ventina sosteneva che bisogna fare uno per un'aperta opposizione liberale continuando quello che non si era riusciti a fare nemesi della crisi Matteotti c'è continuando a cercare di staccare dal fascismo i fiancheggiatori
E quindi i diritti di libertà all'articolo diritti e libertà che appare in Cina del venticinque
è in realtà una battaglia politica di Ruffini per cosa per diremmo oggi l'egemonia culturale all'interno del liberalismo cioè per impedire quello slittamento che era in corso di della classe dirigente liberale dell'establishment liberale verso posizionato ritardi verso un liberalismo tra virgolette che privilegiava il momento dell'autorità rispetto al momento della libertà
Degli individui
Era una battaglia che Ruffini realtà aveva già intrapreso dal ventitré e che fino a quel momento era stata rivolta soprattutto contro gentile il gentile per usare un'immagine che accettando la tessera fascista del ventitré aveva dichiarato che il vero inveramento del liberalismo in quel momento era il fascismo perché era il liberalismo della destra storica liberalismo della libertà della legge e perciò liberalismo dello Stato forte con questo Fismic è un po'
Piacevano un po'a Gentile
E la tata Gentile era stato portato a Gentile agenti gli anni romani di nuova politica liberale poi su questo la professoressa Tarquini negli esami sa molto più di me
Era era avvenuto sul terreno proprio de de di del di studi di Ruffini cioè sui rapporti stato chiesta e sulla e sulla libertà religiosa perché perché Ruffini nel ventisei decide di pubblicare le dispense del suo corso nel ventiquattro conosceranno libertà religioso come diritto pubblico Obiettivo
In polemica con l'uso strumentale e gentile vigenti gli anni stavano facendo della religione cattolica che si voleva usare come per come ad in vigore ente dello dello dello spirito nazionale e che fosse un uso strumentale evidente che poi nella finzione idealistica
Di di Gentile chiaramente la religione rimane un momento inferiore dello spirito destinato a essere superato dalla
Nella filosofia
E nello stesso ventitré ci sono che decisioni legislative no il il crocefisso torna nelle aule scolastiche se ne introduce l'insegnamento non a caso nella scuola elementare l'insieme intrecciano cattolica
Ecco e ora quei nella polemica di Ruffini oltre a Gentile entra Rocco che diventerà poi il bersaglio prevalente
I passi successivi di questa battaglia polimeri Ruffini al intervento appunto indigena e su su rilascia liberale il dodici febbraio del venti del venticinque fa un discorso al Senato contro il provvedimento appunto coerente con quello che dicevo
Contro il provvedimento con cui realtà Mussolini aveva tentato di sedurre dalle classe dirigente liberale cioè il ritorno al collegio uninominale la legge le tra del venticinque può non sarà mai applicata che reintroduce nel collegio uninominale
E anche qui il ragionamento di Ruffini usa il metodo e poserà novembre se andare a guardare i pericoli sono nelle tecnicalità cioè il problema non è il ritorno al collegio uninominale insieme Faruffini dalla sostenuto una proporzionale nel diciannove non guerra riforme costituzionali
Ma appunto il fatto che si richiedesse per la presentazione delle candidature nei collegi uninominali quattrocento firme erano numero elevato
E che il questa richiesta però non c'era per i deputati uscenti cioè le camme la Camera eletta con la con la legge Acerbo dividevo quei deputati con i due terzi della lista nazionale non avevano bisogno di raccogliere le firme
E per di più si prevedeva l'elezione a tavolino de iure del candidato e non avesse competitori e quindi evidentemente quello e Ruffini temeva i prefetti all'ultimo momento dichiarano in vari delle firme dei candidati di opposizione e così vincerà a tavolino al candidato fascista
Passi successivi a marzo aprile ci sono i primi contatti con Gobetti per la pubblicazione sarebbe divenuta diritti di libertà
Infatti il discorso del diciannove si ritrova anche nel nel nel saggio di Gobetti in sostanza per il discorso Ruffini USA
Usa le bozze di del del del del volume e già al primo febbraio era apparso un primo articolo di due di Ruffini su rivoluzione liberale dedicato alla alla proporzionale
Primo Maggio Ruffini aderire al Manifesto intatti
Quale antifascisti di Croce e a fine agosto dal altri degli argomenti che più fine avrebbe zona novembre si trova in un articolo egli sull'isolamento internazionale in cui si trovava all'Italia a causa della della negazione diritti libertà
Si trova in un articolo preparato per il Corriere della Sera che però non esce perché a causa di quell'articolo tre della sera viene viene sequestrato e l'articolo è stato poi pubblicato in appendice al carteggio di Faruffini Albertini pubblicato qualche anno fa da Francesco Margiotta Broglio
Nel frattempo l'iter del disegno di legge sulle associazioni che era stata presentata la Camera il dodici gennaio del venticinque va va avanti e già alla Camera emergono alcune le preoccupazioni che
Che poi saranno quelle di Ruffini a a novembre cioè il fatto che si colpivano tutte le associazioni
In fondo per le organizzazioni operaie nel quadro di un discorso che è molto più complessa Bonifaci dirà il professor Rapone e che ovviamente lontani su posizioni di tuffi ni lo lo dice lo dice anche Gramsci Cavazzoni si preoccupa delle delle organizzazioni cattoliche
E poi ci sono i fiancheggiatori Sansone in un deputato eletto nella lista nazionale fa molti emendamenti che chiede che si vada piuttosto una regolazione delle associazioni
Tum ed è un altro fiancheggiatore propone un emendamento per formalizzare la procedura un questi che devono notizie alle associazioni che almeno ci fosse la notifica formale non il vago notizie precisava che si usava nella legge
Sandrini con un emendamento che sarà sottoscritto anche da Sarrocchi che era stato ministro fino fino a gennaio
Chiede di esplicitare la possibilità di ricorso al Consiglio di Stato che nella nella legge che chi non era esplicitata
E poiché le testimonianze sono sono le le difficoltà della legge sono testimoniate come noto dal fatto che quando si fa la votazione nominale si chiede la votazione nominale sull'ordine del giorno il pass sul passaggio agli articoli nella seduta del sedici maggio quindi un secolo domani
Del venticinque manca il numero legale
Che è un incidente di percorso e poi viene superato tra l'altro con la coda
Tra tragicomica diciamo che nella seduta successiva ci sono numero spropositato di intervento se l'approvazione del sul processo verbale e tutti dicono io non c'ero ma se avessi se se ci fosse stato avversario d'accordo col Duce l'accordo con Mussolini io ero malato io col figlio malato insomma la le le miserie umane
Anche al Senato ecco questo ancora più interessante l'iter non fu tranquillo e Ruffini emerge subito come oppositore del Progetto
Infatti nei verbali degli uffici che ho consultato grazie al alla cortesia del del collega
Giampiero Bonomo ringrazio anche il personale degli archivi sia del del Senato e della Camera Ruffini faceva parte del primo ufficio e ricevette dei voti con per essere designato componente dell'Ufficio centrale poteva discutere il progetto di legge
Ricevesse voti e viene e viene sconfitto da Bonicelli che ebbe undici voti però in un altro ufficio l'Ufficio sesto viene designato come componente dello nell'ufficio centrale Gaetano Mosca e poi parlerà contro
Contro contro la legge
E anche nell'Ufficio terzo De Cupis che passerà presidente relatore sulla legge
Prevale per un solo voto Crippa farà parte l'ufficio centrale tre vale però per un solo voto quindici e quattordici Sutta Massiah lo storico del diritto che anche lui si dichiara contrario nel con un intervento in in aula e la stessa relazione dell'Ufficio centrale subordinava il voto favorevole al disegno di legge ad due chiarimenti
Diciamo uno vicino a proposito di Ruffini uno uno no il primo punto si riteneva esagerato lo scioglimento dell'associazione anche nel caso venissero fornite notizie incomplete
E questo era un aspetto e poi anche Ruffini affronterà e poi si riteneva illegittimo il fatto di richiede la la dichiarazione anche sulla passata appartenenza a questo punto è realtà Ruffini non aveva toccato ma era al punto che
Diciamo soprattutto all'aria fiancheggia Trichet premeva premeva di più De Felice riporta un appunto di sguardo era presso STET alla presidenza del Consiglio a mozioni di quel periodo dice il problema che abbiamo al Senato e sulla retroattività e sull'eventuale retroattività della legge
Poi nel dibattito in Assemblea argomenti simili a quelli di Ruffini furono usati da Mosca da Federico Ricci Natta Massiah e anche da Vito Volterra
In questo senso ho detto all'inizio della battaglia novembre era perduto forse no era perduta ma poteva essere percepita ancora come quasi perduta nel senso forse ancora Ruffini poteva sperare che qualcosa si potesse ottenere in realtà questi accesero fine avesse speranze andarono deluse e io credo che l'incrocio di due dinamiche prima dinamica
Quanti da fiancheggiatori del regime avevano espresso dubbi quelle si ritrova nella relazione l'ufficio centrale si accontentarono dei chiarimenti orali forniti forniti da Rocco
Broccon in tutto il dibattito è molto abile usa tutti gli argomenti che si usano allora come oggi quando non si può cambiare un testo cioè ci si penserà con regolamento attuativo in fondo ci sono i lavori parlamentari che chiariscono eh
E su quelle due punti sostiene Rocco alla legge non sarebbe stato dato carattere retroattivo
Perché nessuna sanzione sarebbe stata presa per aver dichiarato la fa la passata appartenenza
Alle associazioni cioè si richiedeva Massimo onestamente diceva che avere appartenuta in passato troppo di essersi adeguato alla legge non rischiava nulla
E poi sul secondo punto
I prefetti non avrebbero proceduto allo scioglimento di associazioni quando fossero state fornite senza dolo o colpa gravi notizie incomplete perché per i prefetti in fondo si trattava di una di una di una facoltà
Questi sono un po'su una parola eccetera legge scientemente in realtà quando si parla di notizie incomplete non si dicessero fornite scientemente notizie completa si dice anche in quel caso si applicherà l'orlo scientemente
Seconda dinamica in realtà anche quella pattuglia che non sappiamo esserci al Senato su tutte le leggi fascistissime di opposizione liberale a regime sulla questione di questa legge si divise
Perché se si prendono a riferimento io qui se la prende a riferimento una votazione nominale chiaramente in cui emergono quei nomi
E quindi se nel si va al ventotto la legge sulla rappresentanza politica lì ci sono quarantasei voti contrari e c'è la votazione nominale quindi sappiamo sappiamo i nomi
Di questi senatori nella votazione nominale che ci fu sulla legge sull'associazioni segrete
I sul passaggio agli articoli si divisero questi senatori si dividono tra il voto contrario e l'astensione l'astensione era stata autorevolmente sostenuta lo dirà la professoressa Tarquini
In un breve intervento da Croce lo centro stanza disse che non poteva rinnegare la la la battaglia di un di una vita di molti decenni contro la mentalità massonica da una parte dall'altra non poteva ignorare questa legge però venivano prima di repressione della libertà e quindi la scelta ideale era l'astensione
E quindi con Ruffini i contrari furono sei al passaggio agli articoli e di questi quattro di future oppositori del ventotto
Tra gli astenuti ne furono ventuno troviamo oltre a croce altri quindici degli oppositori del ventotto penso a Bergamini penso a Vito Volterra Federico Ricci eccetera Gaetano Mosca
E anche nelle votazioni segrete del dicembre del venticinque quelle sui provvedimenti sulla stampa queste però sono segrete sulla dispensa dei pubblici funzionari in realtà i non saranno più consistenti anche qui il numero sempre tra cinquanta e quarantasei
E su questi provvedimenti Ruffini interverrà sia il quindici che il diciannove dicembre gli antichi sulla dispensa di pubblici funzionari in quel caso riuscirà anche a disperse disegnato come componente l'Ufficio centrale a proporre una relazione di di minoranza
Ora molto rapidamente sul sul secondo aspetto
Non entro nella questione se Ruffini avesse ragione ad accusare te lo statalismo giuridico di Rocco la CISL pubblicistica tedesca del Secondo Reich
Posso solo osservare en passant anche lo stesso venticinque esce la storia del liberalismo europea di De Ruggiero altro liberale antifascista in cui la quella di pubblicistica è trattata in un modo diverso insomma
Il giudizio è più positivo
Un altro punto che mi interessa invece e che è stato forse poco notato due eccezioni o presenti quella di Paolo Caretti nel suo volume sui diritti fondamentali e anche recenti interventi Mario Dogliani
Allo statalismo giuridico autoritario di Rocco Ruffini non contrappone una posizione giusta naturalista anzi lui dice qui non si parliamo di astratti stati di natura oggi astratti contratti sociali e lo dice nel discorso
Ma soprattutto quanti litri di libertà a un'altra posizione per Ruffini lo Stato non viene prima del diritto e dei diritti come diceva Rocco e nemmeno il diritto diritti vengono prima dello Stato stato e diritto i con i diritti libertà sorgono insieme sono inscindibili
E l'unica questo proposito riprende la teoria dell'ordinamento giuridico di di Santi Romano
Facendo la notazione e ora Santi Romano però il presidente della Commissione diciotto e stato il diritto sono la proiezione dell'incivili mento diceva Ruffini un termine ottocentesco oggi diremmo del grado di sviluppo politiche sociali di un popolo
Ecco e secondo me questa posizione anche una sua attualità perché in fondo oggi viviamo una tensione tra il momento liberale quello delle garanzie dei diritti
Delle nostre Morazzi e il momento diciamo democratico nel senso etimologico di rivendicazione della sua unità dal basso
Soprattutto in relazione ai fallimenti della globalizzazione e quindi una posizione come quella di Ruffini in cui Stato e diritti sorgono insieme e sono proiezioni dei valori di una società
Cinque invita ci ricorda il costante lavoro che deve essere fatto per trovare di volta in volta quello che è un delicato punto di equilibrio cioè il punto di equilibrio tra interpretazione evolutiva del catalogo dei diritti che abbiamo le nostre costituzioni
Che fatto principalmente ad opera delle corti e che deve continuare perché diritti devono vivere nel nostro oggi a prescindere dal valore delle maggioranze politiche
E dal dal loro volere anche a prescindere da quello e al tempo stesso lo spazio deve essere lasciato al confronto tra valore di una società alla capacità di ascoltare questo confronto e alle sintesi che sono raggiunte attraverso la deliberazione democratica
Mi parlamenti grazie
Grazie anche Andrea Francioni siamo quindi entrati a abbiamo cominciato la nostra disamina delle figure più significative devo dire
Danno un giurista anch'io leggendo poiché il il dibattito e poi e pur avendo un'idea chiara no che cioè quella era una legge cattiva che non funzionava però insomma quando voi leggevate credo come dire Vespa doveva qualche cosa comunque non ha tutti i torti e quindi insomma inesperti questo intervento di Ruffini di andare a cogliere oltre no la la la le le come dire disegno generale ma di soffermarsi sulle tecniche la tecnicalità allo spazio lasciato al prefetto invece che a un giudice
Insomma sono molto molto interessante allora abbiamo per ora ha messo un pochino più l'attenzione sul Senato
De con la relazione successiva di Leonardo Rapone che invito qui a a presentarsi
Ci sposteremo un pochino sulla sull'altra Camera alla Camera dei deputati
Dove esattamente torno a dire proprio in questi giorni cento anni fa
Gramsci tende quello che che fu il suo unico discorso in parlamento interrotto mille volte punzecchiato
Ma quindi Leonardo non ardo Rappone seme l'abbassa semper Abbas io ti presento Università della Tuscia direttore della rivista studi storici grazie
è abbastanza noto che quello pronunciato alla camera dei deputati
Il pomeriggio del sedici maggio quindi domani il centenarie
Pomeriggio del sedici maggio mille novecentoventicinque fu il suo intervento di Gramsci nell'aula di Montecitorio
Che Gramsci abbia preso la parola in Parlamento una volta soltanto è una circostanza meno singolare di quanto può apparire a prima vista
Pensiamo infatti non tanto alla ridotta importanza assegnata allora dai comunisti all'attività parlamentare
Quanto piuttosto al particolare andamento della legislatura scaturita dalle elezioni dell'aprile mille novecentoventiquattro l'unica che vide Gramsci candidarsi ed essere eletto deputato
Legislatura aperta si sotto il segno dell'assassinio di Matteotti
Segnata dalla secessione aventiniana passata attraverso le leggi fascistissime
E infine precipitata a metà del suo cammino e dopo un numero assai limitato di sedute precipitata nello scioglimento dei partiti antifascisti e nella decadenza
Dei deputati di opposizione
Dopo essersi staccati dall'Aventino a cui rimproveravano passività inconcludenza
Ed essere ridisceso in aula nel novembre mille novecentoventiquattro
I comunisti videro nella camera una tribù una di cui servirsi per lanciare attacchi alla politica fascista e fare propaganda rivoluzionaria
Incaricando l'uno o l'altro dei Deep
Dati di intervenire nei dibattiti senza poi partecipare a votazioni dall'esito scontato
Per la loro natura e i loro contenuti
Questi discorsi tenuti in un ambiente fieramente ostile composto quasi esclusivamente da deputati fascisti o fiancheggiatori essendo rimasti gli oppositori per lo più sull'Aventino
Questi discorsi esponevano chiedi preannunciava a una sequela di interruzioni e contumelie intimidazione
Ora l'oratoria non era certamente tra le qualità di Gramsci
La bassa statura la voce si è vuole
Non lo rendevano adatto ad affrontare un uditorio numeroso e lo si era già visto al tempo dei comizi e delle assemblee di fabbrica nella Torino del mille novecentodiciannove mille novecentosei
Lo stesso discorso del maggio mille novecentoventicinque come ci dicono le cronache testimonia della sua difficoltà anche solo di farsi udire nella vastità dell'emiciclo
E tanto più di sovrastare i Lazzi di controbattere le interruzioni numerosissimo furono quelli di Mussolini senza farsi deviare dal figlio dell'esposizione
Inoltre non era infrequente il caso che gli oratori comunisti fossero oggetto anche di aggressioni fisiche da parte degli avversari
E Gramsci per la sua costituzione non era della condizione di affrontare simili corpo
Non stupisce quindi che in un tale contesto abbia preso la parola in un assolo occasione e che in genere anche la sua presenza in aula fosse sforati
C'è allora da domandarsi non perché Gramsci sia intervenuto alla Camera soltanto una volta ma perché nonostante tutto in quell'occasione su quello specifico provvedimento abbia scelto di parlare
Mentre non può non intrigare il fatto che prese la parola per opporsi a un provvedimento diretto in primo luogo contro la massoneria
Quella massoneria di cui negli anni precedenti era stato critico implacabile
Partiamo da quest'ultimo aspetto
Soprattutto negli anni della militanza giovanile nel partito socialista dinamici espresso giudizi severissimi sulla massoneria
Arrivando anche nella foga polemica a definirla associazione a delinquere
E assimilandola come tale alla Compagnia di Gesù
In questa sua ostilità erano confluiti tre ordini di motivi
Che si possono qualificare rispettivamente come un motivo politico
Un motivo intellettuale e un motivo morale
Tutti e tre riconducibili a filoni ben presenti nel dibattito politico culturale Italia
Il motivo politico è lo stesso che aveva spinto a suo tempo il Mussolini socialista a combattere ogni connubio tra socialismo e massoneria
E pura andò il partito socialista
Dalla presenza dei massoni
La rivolta cioè contro la massoneria quale collante dei blocchi democratica socialisti
Che durante l'età giolittiana si erano formati in alcune elezioni amministrative sotto leggi da di un accentuato anticlericalismo
E che nel giudizio dei socialisti rivoluzionari rischiavano di trasformare il socialismo in un partito radical democratico e genericamente popolare
Il motivo teoretico consiste nel rigetto dell'ideologia massonica per la sua natura di pensiero astratto basato su categorie avulsa dal concreto movimento della storia
Fratellanza umanità giustizia uguaglianza presentate proclamate come valori assoluti senza ancoraggio a forze realmente operanti all'interno della società
Una tale rappresentazione della mentalità massonica e illuso stesso dell'espressione mentalità massonica rimandano accorci
E all'influenza che la critica crociana della democrazia assunti Ramshi nella fase di formazione del suo pensiero
Da Croce Gramsci riprende anche l'accostamento tra astrattismo massonico e trascendentali Isma'cattolico il triangolo della croce
Accomunati da una visione della storia come lotta tra principi astratti tra bene e male anziché tra soggetti concretamente un ma
Infine sotto il profilo morale
La mozione di esercita secondo Gramsci una funzione diseducativa
Perché induce l'individuo a coltivare in moto obliquo e nascosto i propri interessi personali
Anziché far leva su quel che lo unisce ai suoi simili per promuovere un movimento di trasformazione
La Massoneria al pari secondo Gramsci dell'educazione gesuitica incentiva l'ipocrisia il sotterfugio
Per questo aspetto la sua critica si connette a quella dei moderati che sin dall'indomani dell'unità avevano denunciato alla massoneria come istigati dice di costumi tendenti alla falsità e alla dissimulazione
Anche se nel caso di Gramsci questa critica e funzionale non alla sacralizzazione dei meccanismi previsti dallo statuto
Ha una concezione dell'agire politico basata sull'organizzazione collettiva e sul ruolo del partito come strumento di lotta alla luce del sole e allo stesso tempo come superamento dell'individualismo e degli egoismi particolari
Ora rispetto a queste posizioni di parte
Il discorso del mille novecentoventicinque non può essere interpretato come documento di una più benevola visione della Massoneria
O anche solo di un'attenuazione dell'ostilità di Tirana
Non c'è in quel discorso un solo accento di solidarietà nei confronti dell'associazionismo massone
Gramsci non manca di ribadire quanto i comunisti avevano sostenuto sin da quanto il testo del disegno di legge era stato licenziato a gennaio dal Consiglio dei ministri
E cioè che gli intenti repressivi del governo andavano ben oltre la massoneria
Dal momento che le disposizioni previste erano congegnate in modo da consentire al potere politico
Attraverso l'autorità di pubblica sicurezza di interferire nella vita interna di qualunque organizzazione
Che fosse minacciato il diritto stesso di associazione era la tesi anche delle altre opposizione sia di quelle aventi Miani sia di quelle esigue di ispirazione liberale
I comunisti come pure i socialisti gli aggiungevano la convinzione che l'obiettivo Piero di lungo periodo erano le organizzazioni del movimento operaio
Ciò che davvero distingue il discorso di Gramsci sia dai suoi precedenti giudizi sulla massoneria
Sia dal tenore generale fino a quel momento delle prese di posizione dei comunisti sul disegno governativo sono dunque altri elementi
Nuova è innanzitutto la prospettiva da cui Gramsci guarda all'azione della massoneria nell'Italia unita in passato come abbiamo visto la sua attenzione si era appuntata sull'ideologia sulla mentalità massoniche
E sugli affetti che ne erano derivati sotto il profilo politico e spirituale
Ora prende invece in considerazione la funzione storica dei legami di tipo massonico nel concreto sviluppo dell'organismo nazionale imitati
La formazione centrale a questo proposito è che la massoneria stante la debolezza costituzionale della borghesia italiana all'indomani dell'Unità
E la sua incapacità di organizzarsi in partito politico
Sul scala nazionale
La massoneria cito è stata l'unico partito reale ed efficiente che la classe borghese ha avuto per lungo tempo
Fin citazione
Un giudizio storico questo che come è stato notato ha dei punti di contatto
Con una tesi esposta già prima della guerra da Gaetano Mosca che aveva sottolineato la funzione di supplenza dei partiti esercitata in Italia dalla massoneria
Gramsci osserva poi che questa funzione di raccordo esercitata dalla massoneria andava messa in relazione con il fatto che il principale avversario
Il principale avversario della borghesia italiana in quella congiuntura storica era stata la chiesa
Ostile in quanto istituzione allo Stato unitario e punto di riferimento di residui semi feudali presenti nella società italiana in particolare nelle campagne
La deduzione che gran scene tra e che proprio perché la massoneria in Italia ha rappresentato l'ideologia e l'organizzazione reale della classe borghese capitalistica fine citazione
La lotta dichiarata dal fascismo alla mass media e realtà lotta contro il liberalismo e contro la tradizione politica della borghesia italiana
Il fascismo si era cioè sostituito al Vaticano nella rappresentanza delle fasce più arretrate della popolazione
E queste ultime grazie al fascismo erano riuscite a mettere sotto il loro controllo la classe che è stata progressiva nello sviluppo della civiltà
Dinamici coglieva anche un'analogia tra questo fenomeno di repressione storica e quanto era appena avvenuto in Germania
Con l'elezione del feldmaresciallo Kind Amburgo alla presidenza della repubblica di Weimar
E arrivava a questa affermazione conclusiva
Le vecchie forze sociali originariamente anti borghesi
Allineate sì oramai al capitalismo senza venirne però assorbite stavano prendendo il sopravvento nell'organizzazione degli Stati
Imprimendo le un'accentuata curvatura reazione
A questo discorso di Gramsci venne rivolta un'aspra critica da un esponente dell'Internazionale comunista incaricato di seguire la situazione italiana
L'ungherese Julia Sciascia
Che era tra l'altro genero del famoso psicoterapeuta Vegni viennese altrettanto attuale Sciascia riteneva che nell'analisi di Gramsci si fosse un misconoscimento della natura pienamente borghese capitalistica del fascismo
E che l'Italia venisse rappresentata come un Paese ancora soggetto al dominio di élite agraria detti clericale
Hush Hush però come anche ad altri successivi esegeti del discorso di Gramsci che in tempi più vicini a noi
A me ugualmente scorto nelle sue parole una rappresentazione del fascismo in chiave anti borghese
A Sciascia questi altri interpreti è sfuggito che il ragionamento non riguardava il regime economico sociale ma le forme della politica e dello Stato
Gramsci cioè non metteva in discussione la corrispondenza che era venuta a crearsi tra interessi capitalistici e fascismo un aspetto nemmeno toccato nel suo discorso sul quale si era però soffermato tante altre volte
Ma leggeva la lotta del fascismo contro la massoneria
Come una volta contro da tradizione politica della borghesia
E come una rivalsa delle forze idealmente socialmente più retribuite sull'organizzazione dello stato apposto unitario di matrice liberal turchese
Secondo Gramsci oltre ad attaccare il diritto di associazione
La legge contro la massoneria scriveva la porta un'altra particolare concretizzazione del processo di trasformazione reazionaria dallo Stato
Dimostrava c'è la volontà di del fascismo di soppiantare la borghesia nel controllo dell'amministrazione pubblica e della burocrazia
Fin lì largamente permeata dalla massoneria
Gramsci aveva forse presenti le affermazioni fatte due mesi prima dal segretario del partito fascista Roberto Farinacci
In occasione della celebrazione a Roma all'Augusteo del sesto anniversario della fondazione dei fasci
Se prima non viene fascisti
Data la burocrazia avete detto Farinacci con un chiaro riferimento al disegno di legge sulle associazioni
Se prima non viene fascisti esatta la burocrazia non è possibile inserire la nostra rivoluzione nello Stato
I dipendenti dello Stato andavano perciò apposte dinanzi all'asset
O andarsene o sottomettersi al regime
Gramsci prevedeva che alla fine la massoneria sarebbe venuta a patti con il fascismo e chi massoni sarebbero confluiti in massa nel partito
Eventualmente costituente costituendo una tendenza all'interno di essa il punto saliente però non è questa sommaria previsione ma il fatto che Gramsci si confronta nel suo discorso con la prospettiva di una fascisti Ytzhak sono dello Stato
Con la possibilità cioè che al dominio politico del fascismo
Sì accompagnarsi una transactions una trasformazione anche della compagine dello Stato per usare il suo lessico o una conquista dello Stato per usare il Lessico fascisti ed era la prima volta che ciò avvenga
In precedenza Gramsci aveva sistematicamente sottostimato la capacità del fascismo di per accedere a una riorganizzazione dei poteri pubblici e a un mutamento dei rapporti fra Stato e società
Tali da rappresentare una cesura non solo con la la cesura con tutta la tradizione liberale
Anche con la sua variante più conservatrici la visione fortemente critiche negativa che Gramsci aveva sempre avuto dei contenuti liberali dello Stato italiano avevo ostacolato la comprensione della rottura che il fascismo avrebbe potuto comportare sul piano costituzionale
Ancora dopo il discorso mussoliniano del tre gennaio venticinque dinamici si era lanciato in previsioni rivelatrici di questa sottovalutazione
Aveva sostenuto che Mussolini tendeva la trasformazione del fascismo in un partito conservatore
Attraverso l'emarginazione dello squadrismo più intransigente
E che puntava ad affermare il fascismo
Come il partito più forte tra i partiti borghesi
E non come un partito detentore del monopolio del potere una frase affermazione questa particolarmente rivela tredici dello sbaglio di prospetti
Fascismo non aspirava al monopolio del Po
Ora a proposito di questa sottovalutazione del potenziale eversivo del fascismo nei confronti delle istituzioni dello Stato
è interessante richiamare una singolare di Centa risalente alla fine del mille novecentoventiquattro
Gramsci forse tramite Gobetti aveva stabilito un contatto con Curzio su carte a pagina su Curzio Malaparte
Allora apertamente schierato nelle file del fascismo più radicali
Questo contatto sia pure occasionale tra personalità politicamente opposte
Stupisce solo fino a un certo punto
Se pensiamo che comma la parte in quel torno di tempo aveva stretto un legame certamente più robusto basato sulla reciproca stima
Pure un altro personaggio intellettualmente Daloui lontanissimo come appunto Coppi
Nell'estate nel mille novecentoventiquattro nel pieno della crisi Matteotti
Quando Mussolini ancora stentava a trovare il modo di uscire dal pantano ma la parte aveva fondato il periodico la conquista dello Stato
Che sin dal titolo esprimeva la volontà di quell'ala estrema intenzionata a reagire agli attacchi che avevano colpito il fascismo con un rilancio rivoluzionario
Tendente appunto a dare forme istituti nuovo si allo Stato italiano
Facendola finita con i compromessi che avevano segnato il primo biennio di governo Mussolini
Ebbene sul finire del Milan a centoventiquattro Gramsci concordo la pubblicazione sul Giornale dell'estremismo fascista di un suo intervento in forma di lettera che Malaparte presentò come una lettera inviata da un autorevole esponente del partito comunista senza rivelarne l'identità nella lettera Gramsci liquidava come velleitaria la pretesa fascista di conquista dello Stato
Cioè la pretesa di trasformare la rivoluzione fascista in una rivoluzione sul set
In quel momento riteneva ancora che la monarchia l'esercito i centri di potere tradizionali non avrebbero consentito uno stravolgimento degli assetti istituzionali
E che la stessa borghesia decise di si sarebbe opposti
Ciò prevedeva che Mussolini si sarebbe mantenuto su una linea di compromesso e presentava i comunisti come la sola forza che potesse edificare in Italia uno Stato nuovo
Uno stato che pensando forse al pubblico a cui si rivolgeva il foglio di Malaparte Gramsci presentava con uno stato forte e nazionale
Concetti analoghi Gramsci aveva espresso già in precedenza sostenendo che la formula conquista dello stato era vuota di senso in bocca i fascisti
Perché una nuova forma di Stato poteva nascere solo da una rivoluzione sociale e da una sostituzione della classe dominante
Il discorso alla Camera del maggio mille novecentoventicinque segna un cambiamento di questa linea di pensiero
Attraverso la legge sulle associazioni Gramsci intera dite che l'espressione conquista dello Stato avrebbe potuto assumere un senso concreti
Percepì che il fascismo era in grado di tradurre in atto il proposito di metter mano agli assenti e al funzionamento dello Stato
Conquista dello Stato avrebbe quindi significato non già rivoluzione
Camicie ribadì nel discorso che è evoluzione solo quella che si basa su una nuova classe il fascismo non si basa su un nessuna classe che non fosse già al potere
Ma occupazione dello Stato mutamento nella compagine dello Stato
Ora lo scarto rispetto a quanto Gramsci aveva sostenuto dopo il tre gennaio
A proposito dell'evoluzione del fascismo in senso conservatore e non tendente al monopolio del potere e abbastanza evita
Le si prospettava un fascismo per così dire tesi fascistizzando
Ora diventava oggetto di analisi la fascisti zonazione della società e dello Stato
Anche se né Gramsci nella gran parte degli osservatori non fascisti
Poteva ancora immaginare alla metà del mille novecentoventicinque fino a qual punto il fascismo sarebbe stato in grado di spingersi sulla via dello stravolgimento istituzionale
E allora adesso possibile trovare una risposta all'interrogativo da cui ero partito
Perché Gramsci abbia deciso in quella specifica circostanza di prendere la parola nell'aula di Montecitorio
Il disegno di legge sulle associazioni assumeva i suoi occhi
Valore di cesura storica
Dato che come disse in apertura del suo discorso il momento della conquista fascista dello Stato costituiva una delle fasi più importanti attraversata dallo Stato italiano
Occorreva non un discorso di attacco e di propaganda ma un'analisi del passaggio storico che si stava attraversa
Occorreva anche innestare elementi nuovi nella visione del fascismo propria fino a quel momento del partito comunista e questo fu un compito che Gramsci bordo insorgere in prima persona
Grazie molte a Leonardo Rapone per questo sguardo
Lasciati dire da chi si occupa da tanto tempo di di di questi temi e su queste vicende c'è poi tornato ritornato varie volte come piacevole avere uno sguardo altro
E l'il contributo di studiosi diretti aiutano a vedere altri spetti ti scoprono altre altre pentole altre
Altri contesti su cui tu non ti eri fin qui soffermato anche quelli fa un po'di di
Il Farinacci che tue evocato spesso tante biografie non si ricorda comunque era stato iniziato una loggia massonica di Cremona il quindici quando era un radicale ancora
Ma la parte affiliato a Piazza del Gesù ma che mi veniva una riflessione quando
Padri e figli sostanza padri liberali figli comunisti in quel quella tardo autunno del ventiquattro quando bilanci affidato quest'articolo a mano a parte sulla conquista dello Stato in una loggia di Sassari
Un deputato ventenne annunziava Mario Berlinguer decide di entrare nella nella massoneria
E il il figlio ricorderà in una intervista a Peppino Fiori credo
Che quello davanti quell'atto di Scelta di antifascismo
Fatta dalla dal padre in quel momento che però in realtà era una convinta scelta anche di entrare in una organizzazione in cui intravedeva in quel momento una delle ultime baluardi una delle ultime passo possibilità di lotta
Al apre cinque foglie sarebbero stati in buona compagnia alcuni di questi figli Enzo ad Amendola Napolitano e a
Allora
Grazie
Evocato più volte fin qui arriviamo dunque con diremo estorsioni diversità di Firenze di direttrice del dipartimento scienze giuridiche dell'Università di Firenze e studiosa di Alfredo Rocco a parlare appunto Alfredo Rocco e virgolette la rinnovazione totale dell'idea dello Stato
Grazie grazie grazie buongiorno a tutti Alfredo Rocco è stato evocato più in più di un'occasione stamani
Confermandosi diciamo come uno dei personaggi più significativi per la costruzione dello Stato nuovo dello Stato fascista
Tra i motivi che lo rendono un personaggio o di assoluto spicco c'è sicuramente il fatto che Rocco coniuga una robusta consapevolezza teorica alle idee chiare già dagli anni dalla metà degli anni quindici
Con un altrettanto rilevante impegno legislativo e istituzionale che stamani è stato richiamato più volte
è stato Guardasigilli dal venticinque al trentuno quindi in anni decisivi per la torsione autoritaria o addirittura totalitaria secondo me non è sbagliato usare anche questo termine dello Stato fascista
Lui è pienamente consapevole di ricoprire quel ruolo in anni cruciali identificarne il tre gennaio una svolta lo definisce il complemento necessario della marcia su Roma
Nel ventisette di pubblica un volume che si intitola la trasformazione dello Stato
Nel quale lui raccoglie alcuni suoi scritti e discorsi e poi questo volume di mentre il secondo della raccolta più ampia di scritti che esce nel trentotto
Nelle pagine introduttive se a mio parere una precisazione importante
Cioè Rocco dice che non è inteso in questo volume ripercorre in maniera organica nella sua interezza la recente legislazione fascista
Ma solo quella parte cito e legislazione alla cui elaborazione ho dato la mia opera personale
E anche diciamo lettori distratto si rende conto solo scorrendo l'indice del volume che emerge un disegno lucido è chiarissimo
Di rinnovazione dello Stato ma anche della società e possibilmente anche di una certa idea dell'individuo
I capitoli in cui si divide il volume sono letti di difesa dello Stato legge sulle società segrete si fuoriusciti sulla burocrazia sulla difesa dello Stato
La riforma costituzionale la legge sulla facoltà del potere esecutivo di emanare norme giuridiche sulle prerogative attribuzioni del capo del governo riforma della rappresentanza politica
La riforma sociale e la legge sindacale del ventisei e la Costituzione delle corporazioni
E poi partire lateranensi
Ora
Lui sottolinea il tornante storico decisivo rappresentante rappresentata appunto dagli anni tra il venticinque il ventisei sono anni di sale che segnano una tappa decisiva verso la trasformazione dello Stato
Perché sulle rovine dello Stato liberale agnostico
Comunico stava sorgendo lo Stato fascista
Ora la crisi e il crollo dello Stato liberale come recita la locandina di questo convegno rappresenta un punto di riferimento obbligato per la pubblicistica può Eva non solo per la pubblicistica di regime
Agli occhi dei giuristi di regime che sono una galassia articolata al proprio interno anche litigiosa lo Stato liberale aveva soprattutto due limiti dal loro punto di vista esiziali che lo avevano condannato a una inevitabile a Bunia
Il primo è che lo Stato liberale era uno Stato agnostico il secondo termostato lontano dalla società
Agnostico agnosticismo è una delle parole più ricorrenti delle sicuro sicuro chiamano quando parla dello Stato liberale lo Stato agnostico è uno Stato dice Rocco senza ideali propri aperto a tutti gli ideali a tutti i programmi
Allo stato quindi che non facendosi latore non facendosi promotore di una propria visione del mondo resta prigioniero inevitabilmente degli scontri tra visioni e interessi divertirsi
è uno stato di finisce dal suo punto di vista inevitabilmente dilaniato dai particolarissimi
Da questo punto di vista quindi agnosticismo dello Stato il regime parlamentare sono le due facce della stessa medaglia i parlamentari il Parlamento e il luogo in cui questo trionfo degli interessi particolaristici prende il sopravvento
Che che ne dica né costituzionalisti dice lui la rappresentanza politica oggi rappresentanza di interesse particolaristici
Ma lo Stato liberale anche uno stato lontano dalla società
L'atto sento a costruito l'idea di sovranità come distanza
Lo Stato sovrano eh sovrano sei finché capace di tenere la società a debita distanza
E chiaro che questa visione frana con l'avvento della società di massa era o con la consueta lucidità registra puntualmente il cambio di passo mi dice le cose sono mutate radicalmente profondamente il giorno in cui le masse sono entrate nella vita dello Stato
Il problema capitale del ventesimo secolo e in quello del governo delle Max che rende impossibile anche a livello teorico riprodurre quelle immagini altruistiche di società alle quali la riflessione ottocentesca aveva affidato una buona parte della tenuta del proprio modello di convivenza
La società di massa una società vivace è stato detto la sosta virulenta percorsa da interessi organizzazione una società conflittuali
E questo è un tema che circola nel primo dopoguerra e anche prima e circolo non solo terra pubblicistica di regime pensa ad alcune pagine di mosche Orlando della vecchia guardia liberale il Santi Romano del mille novecentonove che dice bisogna ripensare lo Stato la sua autorità in modo che nessuna delle forze in gioco possa dire lo Stato sono io cioè lo spettro dell'appropriazione sezionare dell'autorità dello Stato circola ben oltre la cerchia dei giuristi diciamo strettamente di regime però poco ritiene che non sia possibile difetto di fronte a questa situazione della società fare battaglie di retroguardia riproponendo immagini a suo dire superate della sovranità e della società
E lui ha le idee chiare già da prima dell'avvento del fascismo è celebre la sua prolusione patavina del venti significativamente intitolata crisi dello Stato i sindacati
Sì semplificando in maniera molto schematica Lapo sostanzialmente dice come il problema non sia dei sindacati i sindacati sono un portato inevitabile della società di massa il problema dello Stato
E come ripensare rinnovare appunto l'autorità dello Stato di fronte a questi nuovi poteri
E qui emerge un altro tema molto diffuso del tempo è molto presente nelle pagine di Rocco che quello del tema degli stati nello Stato
Cioè di realtà sociali che si strutturano come Potì diritti e che tenta lo tendono a fare concorrenza a insidiare diciamo la solitudine sovrana dello Stato
Ora questa visione è sostenuto e troppo anche da una certa utilizzazione della storia evidentemente strumentale come già sottolineava prima il professor di Rocchi
Bracco dilata in maniera impressionante la categoria dell'individualismo
A suo dire la storia ci dentale dalla caduta dell'Impero romano di Occidente ha un grande inizio percorsa da un grande Carlo e l'individualismo
E per l'individualismo vuol dire prevalenza della forza disgregano niente sprigionata dagli individui dai gruppi sulla forza aggregante del centro statuale
Anche il socialismo dal suo punto di vista è una dottrina individualistica
Mi dice il liberalismo e il fratello maggiore del socialismo perché entrambe queste dottrine hanno per scopo la tutela dei bisogni dell'individuo cambia solo il mezzo a cui ricorrono il liberalismo li affida all'autonomia dell'individuo alla sua libertà il socialismo Allo stato
Dal suo punto di vista quindi Medioevo rivoluzione francese liberalismo e socialismo ma sono diversi visioni esperienza ma sono altrettante variazioni su questo unico tema fallimentare dell'individualismo
La soli scorta sciismo dice Rocco superiamo il Medioevo evidente che questo è un uso diciamo della storia che serve a sottolineare la rottura per Rocco benefica rappresentata dal fascismo
Anche sulla fronte della superamento dell'agnosticismo dello stampato
Rocco dimostra di avere le idee chiare
E ripete in più di un passaggio che lo Stato non debba agire solo come forza ma anche come idea e proprio nel presentare in Parlamento il disegno di legge sulle associazioni qualifica lo Stato fascista come organismo etico che cito deve curare l'animo oltre che il corpo dei cittadini
Ed è in questa stessa direzione che plaude ad esempio alla riforma Gentile del ventitré che dal suo punto di vista ha determinato il transito alla scuola agnostica dice lui alla scuola educatrici
C'è un passaggio del mille novecentodiciassette che mi ha sempre molto colpito perché a volte Rocco viene considerato l'espressione del volto solo autoritario del fascismo
Invece è molto chiaro che cos'è lo Stato che penetra capillarmente nella società in qualche modo tenta di appropriarsene
Lui dice non serve la propaganda del conferenziere o dell'opuscolo non è questa che fa la differenza che fa presa sulle masse ignoranti
è la parola tutti i giorni ripetuta dalla persona che vicino avvenisse che si conoscono di cui hanno continuamente i bisogni
In ogni più piccolo paese è un sindaco un segretario comunale un parroco un medico condotto un maestro elementare
Sono essi che formano l'opinione delle masse ebbene tutti dipendono direttamente o indirettamente dallo Stato dallo Stato fanno tutti molto da sperare e molto Battini
Per mezzo dei prefetti di sotto prefetti si chiamino uno per uno a ricevere istruzioni e consigli si promettono premi volenterosi si minacciano rigori ai recalcitranti
Da questo punto di vista la rinnovazione totale dell'idea dello stato di chi parla Rocco
Passa per due passaggi debellare mettere fuori gioco le voci non allineate spiegando un articolato apparato di prevenzione e repressione verso appunto le voci non allineate
Ma al tempo stesso inquadrare organizzare la società il nuovo Stato si appropria della Società organizzandola penetrando capillarmente in
E se ne scorriamo l'indice del volume del ventisette
Vediamo tratteggiato l'idea di un nuovo tipo di potere e di un nuovo modo di concepire la società e le sue organizzazione e di un nuovo modo di concepire l'individuo
Uno dei grandi limiti ed è stato più volte richiamato stamani della storia passata era anche quello di aver messo a fuoco la categoria di diritti individuali
Però cori conoscerlo sta attualismo ottocentesco il pregio di aperta chiarito come la sovranità spettasse al lo stato e non agli individui
Queste teorie però sono rimaste però può come dimezzate
Perché anche attraverso la teoria dell'autolimitazione dello stato di diritti riflessi alla fine spuntava comunque il diritto soggettivo considerato come spazio tendenzialmente inaccessibile Allo stesso potere statuale
E non liberamente disponibile individua cui pensa Rocco è un individuo infinito una presenza dice Luigi infinitesimale transeunte
è un individuo reso strumento e organo dell'interesse nazionale quindi di una grandezza che lo sovrasta e lo trascende
E dunque in sintesi e mi avvio a concludere ci sono due leggi del venticinque e del ventisei sulla facoltà del potere esecutivo di emanare norme giuridiche e sulle attribuzione prerogative del capo del governo
Poco ribadisce la centralità del potere esecutivo e del suo capo
Il governo è organo permanente della sovranità popolare il Parlamento non deve scomparire ma deve rimanere come cito utilissima collaborazione col Governo istanza di utilissima collaborazione col Governo
Raccordo mostra la consueta astuzia
Anche nel dibattito parlamentare
Perché utilizza in due direzioni diverse riferimenti allo Statuto Albertino
Quando presente alla legge sulle prerogative del capo del governo presenta il disegno di legge quasi come una sorta di ritorno allo Statuto
Mi dice nella di versione letterale dello Statuto è sconosciuta
Quella forma parlamentare e poi si è affermate in Italia quindi si riportano come dire si riporta la dinamica costituzionale alle proporzioni volute dalla lettera dello Statuto
Viceversa quando presenta la legge sulla facoltà del potere esecutivo di emanare norme giuridiche
Non consacra insomma non guarda la lettera dello Statuto ma dice ci limitiamo a mettere un sigillo formale su una prassi già ampiamente consolidata quella della governo che appunto è una norma e vedremo in che modo poiché il richiamo allo Statuto fonda o comunque viene tirato in ballo nel dibattito sulla legge sulle associazioni
Nel ventotto presente alla riforma della rappresentanza quella che sarebbe diventata la riforma del ventotto quella che metteva l'elettore nella condizione di accettare o votare in blocco la lista di deputati predisposta dal Gran Consiglio del fascismo
Racconti Alice come questa legge si fosse resa necessaria perché le masse non hanno la maturità politica per scegliere i propri rappresentanti restano fatalmente vittime dice lui di personaggi intriganti demagoghi
Serve quindi l'istanza qualificata che selezioni deputati per le masse
Ma questi premura di dire come il momento elettorale non ha nulla a che vedere con l'idea di sovranità popolare il momento elettorale selve serve al governo dice Rocco eh cito per saggiare lo stato d'animo delle masse
E poi i corpi intermedi un nuovo tipo di società
Occorre acuta probabilmente la legge sindacale del ventisei suo capolavoro legislativo
A differenza di altri giuristi di regime Rocco non ha una prosa in fatica debordante barocca mantiene una sua asciuttezza espressiva eppure definisce questa legge perché evidentemente ci crede
La trasformazione più importante che lo Stato abbia subito dalla rivoluzione francese imposti quindi riconosce a questa legge un valore strategico nella costruzione
O nella trasformazione dello Stato
Questa legge dice Rocco pone fine al secolare agnosticismo dello Stato i batteri
Ed è un'area una legge rilevante per almeno due motivi
Innanzitutto perché Trust trasforma le minacce i sindacati il risorse ordinanti c'è gli strumenti necessari della nuova organizzazione della società e dello Stato fascista
E per fare questo prevede quello che in un lavoro di molti anni fa mi sono sentita di chiamare un sistema di potere a distanza variabile
Questa legge fa sopravvivere solo il sindacato fascista dopo peraltro dice al Senato non ho alcuna difficoltà a dire fin d'ora che riconoscimento sarà data ai soli sindacati fascisti
Questa legge prevede che il sindacato riconosciuto che ripeto è il sindacato fascista
Che sindacati possono adottare i loro statuti nominare rileggere i propri dirigenti ammettere o rifiutare sosia
Ma prevede al tempo stesso la possibilità di un controllo governativo molto a ridosso sulla vita dei sindacati che può arrivare fino alla revoca della nomina o dell'elezione addirittura del riconoscimento
Sistema di potere a distanza variabile perché il governo si mette nelle condizioni di decidere se e quanto come intervenire nella vita dei sindacati
Perché evidentemente anche così addomesticati restavano creature da vigilare con grande attenzione benessere la vicenda dello sblocca mento del ventotto avrebbe rilevato la complessità della dialettica interna su questo tema
Lo Stato fascista e lo Stato che realizza al massimo della potenza dice Rocco e della coesione l'organizzazione giuridica della società
E la società nella concezione del fascismo non è una pura somma di individui organismo che ha una sua propria vite sui propri fini che trascendono quelli degli individui risale al De Amicis e che non sono nuove alle sicut giuridico politico è uno dei rimproveri che muove Ruffini arrocco
Ma nella mise nero chiamato organismo non descrive più al modo di tanta letteratura precedente un processo di naturale distribuzione delle funzioni dalle più figli alle più nobili sulla base delle diseguaglianze degli uomini
Ma e l'esito l'organismo all'esito della costruzione statuale dello spazio sociale e politico
Anche la nazione non è più una figura abile con una realtà al modo di Santa ricreazione risorgimentali preesiste al lo Stato
Ma è l'esito riuscito di questo progetto di costruzione statuale dello spazio sociale
Arrivo due battute conclusive sulla legge
Sulle associazioni
Il titolo di questo convegno a difendere le associazioni difendere lo Stato
Può essere considerato un'alternativa o si difendono le associazione si deve fanno non lo Stato ma anche due proposizioni che dialogano
Il dialogo è quello accolto dalla costituzione democratica del quarantotto
Le associazioni corpi intermedi non sono elementi che affliggono lo Stato nell'individuo
Ma sono un salvataggio sia in direzione dell'individuo verso la sua solitudine sia in direzione del potere che si salva dall'autoreferenzialità
Quindi non sono solo un tassello che si il castra fra privato e pubblico ma in quanto modo è una presenza che impone di ripensare tanto lo spazio individuale quanto lo spazio dell'autorità
Da quanto detto fin d'ora invece dovrebbe essere chiaro come la legge del venticinque nasca sotto un cielo completamente disperso difendere le associazioni significa mortificare l'autorità dello Stato
Questa legge dice questa serie di legge
Dice Rocco a parte nella legge sulle associazioni segrete la quale mira ricondurre sotto il controllo dello Stato tutte le associazioni che operano sul territorio nazionale
Ed è interessante notare questo che nella premessa al volume del ventisette la trasformazione dello Stato troppo dice che questa legge ha una portata generale perché probabilmente ce l'aveva
Mentre nel dibattito parlamentare è abilissimo nel ridimensionare il tenore della legge che si stava discutendo del disegno di legge
Rispetto a chi Ruffini lo accusava di aver confezionato una legge di persecuzione dice ho letto disegno di legge modesto lo diceva Fulvio Conti nella sua portata due articoli scarni che non fanno che chiedere alle associazioni di non vivere nella segretezza
Andrea uscire punta replica non è vero che una legge anti proletaria
Perché la mossa neri e in Italia riguarda un numero esiguo di persone si tratta dice Rocco di poche persone testuali parole
E poi usa un altro argomento
Invece non esiste un diritto senza limiti
E poi enumera tutta una serie di libertà e diritti riconosciuti dallo statuto la stampa l'associazione la libertà personale
E lo Statuto dice nel momento in cui riconosce questi eviti prevede anche che possono essere limitati dalla legge
E quell'acqua a mio parere è molto lucide anche molti appunto perché dice una cosa vera
La modernità giuridica continentale successivo alla Rivoluzione francese per ragioni storiche molto cool complesse affida la tutela dei diritti e delle libertà la regolazione di diritti e libertà alla legge
Perché ritiene che la legge sia la custodia più affidabile per svolgere questo compito
Da qui in qualche modo svela quello che autorevolmente è stato chiamato il tallone di Achille della modernità
Cioè il fatto che la modernità non voleva fare una delega in bianco legislatori lasciare campo libero a legislature perché quel riferimento alla legge si inseriva in una visione del mondo
Improntato a una sostanziale un patto diciamo di non interferenza tra privato e pubblico e quindi in cui la società continuava a poter disporre di un corredo di diritti e
Di libertà
C'era il fascismo interpreta alla lettera quel rinvio alla legge e lo interpreta come se desse mano libera legislature nell'intervento
Non può non venire il dubbio che di lì a poco
Con la instaurazione del regime del sindacato unico con la fine di tutte i partiti diversi dal fascista con una legge sulla stampa che sostanzialmente faceva sopravvivere
Questa legge avesse una portata più generale perché sostanzialmente le leggi successive collaterali condannavano alla segretezza la clandestinità tutta una serie di manifestazione commi che si sarebbero rifiutati di un normale pluralismo politico e ideale
E concludo dicendo che qualche tempo fa si discuteva di alcuni suggestivi lavori di Maurizio Fioravanti che è stato un grande storico del costituzionalismo
Che usava ha usato l'immagine del cerchio per descrivere il modello di convivenza tipico del liberalismo individualistico e Lellis per quello
Rappresentato dalla nostra costituzione repubblicana parlando di questo una persona che ascoltava mi ha chiesto di trovare il due immagini che potessero rappresentare l'idea fascista di Stato e di società
E forse possiamo usare l'immagine della tenaglia cioè di un insieme di legge che progressivamente comprime gli spazi di libertà civile politico una specie di come dire disegno di di compressione che da più lati arriva sulle libertà civili e politiche
E dall'altra e non meno importante l'idea di uno stato mai niente cioè di uno Stato che organizza lo spazio sociale e politico per attrarre nella propria orbita che anche un'orbita ideologica le energie appunto sociali politiche del Paese vi ringrazio
Grazie rende si dolci per questa lucidissima
Disamina
Che c'è appunto molto ben chiarite inquadrato la prospettiva di di Rocco in una no in un tensione più generale
Di rilettura appunto creazione di un nuovo Stato Luís riscopre nel dibattito anche viene dopo il suo intervento dopo quello di Corradini e che le radici nazionaliste per quanto riguarda nello specifico la massoneria dice va be'se fosse in Italia come in America altre cose non ci darebbe nessun problema questo pericolo anche questo internazionalismo quindi queste queste reti che è una certa in quel momento vengono fuori con evidenza dalla dalla dalla vicende degli ultimi due anni ventiquattro venticinque le reti internazionali che cercano di tessere per provare a fare un'ultima azione contro il regime nascente ma di fatto tutto si può dire dalla massoneria italiana purché non sia purché sia sia stata internazionalista Gianmaria diventata un agente
Un'agenzia di patriottismo di nazionalismo esasperata
Grazie grazie passiamo allora all'ultima relazione di questa mattina grazie anche a tutti i relatori come dice ogni buon presidente di sezione per aver rispettato i tempi abbiamo non abbiamo fatto interruzioni ma insomma stiamo procedendo però bene nell'ultima relazione questa mattina Alessandra Tartini sapienza Università di Roma che ci parla di Benedetto Croce il titolo che ha scelto
è la fine di d'ambiguità Benedetto Croce il fascismo e venticinque ricordo soltanto che lo scorso anno se non mi pare male se non ricordo male a curato una riedizione del Manifesto Croce del Manifesto gentile insieme al Giovanni Scirocco dell'Università di Bari
Grazie se appello no intanto giudice di questa mattina introducendo i lavori no della possibilità la presenza di incontrarsi fra annunci che non si vedono da tanto tempo e di discutere di temi che magari abbiamo studiato da tanto tempo e quindi fa piacere essere qui vi ringrazio
Dell'invito appunto per le altre persone che hanno parlato prima che conosco da molto tempo e mi sembra che in effetti
I personaggi che abbiamo incontrato nelle nostre nelle relazioni di ciascuno raccontino effettivamente in modo efficace questo passaggio la crisi dello Stato liberale l'avvento appunto del fascismo e quindi Benedetto Croce a la fine della giornata
Racconta può raccontare molte cose degli anni di dei temi di cui stiamo parlando il primo è senza dubbio la polemica contro la massoneria
Che in croce è una diciamo così riflessione più ampia cioè non è legata soltanto ovviamente alla Massoneria una riflessione contro un certo tipo di socialismo
Riflessione che Croce maturo elaborata alla fine dell'Ottocento già all'inizio del Novecento e portando fra le altre cose ciò Storelli in Italia è Croce che fa tradurre che chiede alla terza di pubblicare la traduzione in italiano delle considerazioni sulla violenza cioè è un Croce anti massonico perché antidemocratico anti positivista
L'abbiamo un po'ascoltato in molte anche questo è una di riflessione che mi veniva ascoltando le relazioni degli altri certo che da critiche contro la massoneria effettivamente forte e trasversale riguarda culture politiche molto diverse tra di loro e anche questo è
Una in tema ma dicevo appunto Croce per Croce
Il problema sono queste culture che definisce culture politiche che definisce astratte
Abbiamo ascoltato anche nella della relazione di Leonardo il discorso appunto da parte la cultura comunista ma qui siamo appunto in una riflessione di Croce come riflessioni dicevo contro il positivismo contro l'astrattismo contro una cultura possiamo dirla enciclopedico giacobina
E quindi portare sorelle in Italia
Quindi aderire non diventerà mai mussoliniano però il
Nell'introduzione a considerazioni sulla violenza così scrive parole molto positive a favore di sorelle e di Libero quindi un'idea del socialismo come slancio etico contro il gradualismo contro diciamo i riformisti
Contro per parte darvi un idea critica sociale quindi non ci stupisce il fatto che nel mio novecentoquattordici sia prima neutralista
Poi come sappiamo tutti cambierà posizione ma l'accusa che gli rivolgono i nazionalisti gli interventisti chi più ne ha più ne metta di essere filo tedesco non era proprio lontana come dire dalla realtà
Perché il Croce di quegli anni è certamente un conservatore
è un conservatore un uomo presiede il fascio dell'ordine alle elezioni amministrative napoletane del mille novecentoquattordici quindi contro i i socialisti e altra così magari dettaglio che forse
Non tutti sanno no c'è la storia di crociera storia ha solamente notano Stone svelando nulla però forse come dice la Settimana enigmistica non tutti sanno che nel sedici per sempre a proposito traduzioni fa tradurre alla terza quindi mille novecentosedici un anno importante per la guerra tragiche cioè un autore antisemita imperialista nazionalista
Allora perché tutto questo perché appunto perché è un antidemocratico in quel momento cioè è un uomo potremmo dirla così è un uomo che non crede la democrazia di massa
Ce ne accorgiamo da diverse riflessioni no per esempio il ruolo del partito e appunto delle associazioni nella riflessione di Croce fino a quel momento e per come dire non è certo ecco non è non sono certamente suoi temi
Quindi arrivo al ventiquattro ottobre mille novecentoventidue al Teatro San Carlo va ad ascoltare Mussolini e rappresenta quella parte di classe dirigente dell'Italia liberale che come tutti sappiamo aderisce o quanto meno si augura che il fascismo rappresenterà la possibilità di restaurare l'autorità dello Stato liberale
Questo è la ragione cioè che cosa vivono pensano che il fascismo possa essere salutare in un certo senso no alla
Come ti all'evoluzione politica del Paese che esce dalla prima guerra mondiale cose molto note questo sostegno è assolutamente come dire documentato TAC ci sono gli articoli sui giornali ce ne sono diversi siamo tra il mille novecentoventi fine ventidue ventitré e ventiquattro
Un sostegno anche di fronte ad episodi particolarmente come dire difficili da da digerire da metabolizzare
Come è noto punto croce non è il solo in in fondo anche sì i rapporti con Giovanni Gentile non sono certo
Da tempo
Quelli dell'inizio del secolo nel mille novecentoventidue c'è ancora totalmente in piedi un apporto importante di amicizia e di collaborazione la nomina
Di Gentile al ministero della istruzione di fatto è una nomina che di diciamo della quale gentile parla anche con Croce
Quando si dimette
Lo stesso Gentile l'ipotesi di chiamare Croce al suo posto è un'ipotesi che viene in qualche modo come dire
Discussa dallo stesso Mussolini questo per dire che cosa che un ambiente appunto Croce non è da solo non è un intellettuale isolato
E con i gentile e diciamo così i loro di di Gentile allievi il rapace esista un rapporto importante quindi non è una posizione sui generis non è una posizione questo lo dico anche perché oggi ascoltando soprattutto parlare
Di appunto cose che io conosco molto meno c'è appunto la storia di di Gioia cioè questi in fondo uomini di diritto questi giudizi che attraversa no no dall'Italia liberale al fascismo con come dire con l'abbiamo ascoltato il votare a favore prima di votare a favore dopo questo attraversare la storia delle istituzioni per chi studia la storia politica la storia delle istituzioni assai diritto
A come diritti mi Diversi più lenti quindi è come se cambiasse con maggiore diciamo così lentezza la storia politica fatta più di fatti di decisioni no
E allora mi chiedevo attraversa del fascismo attraversano l'approvazione leggi razziali vota eccetera eccetera eccetera comunque torno
A a Benedetto Croce che appunto è tra quelli che vanno al San Carlo di Napoli ad applaudire di fatto i fascisti ad applaudire
A Benito Mussolini questo va avanti appunto stiamo ancora fino al ventiquattro giugno ventiquattro giugno ovviamente ricordo a tutti che e il Matteotti è stato già rapito
E Benedetto Croce va in Parlamento e vota a favore del governo
Lo lo sottolineo per la drammaticità di quello che noi stiamo raccontando e stiamo parlando di delle associazioni dei rapporti tra le associazioni e lo Stato qui c'è anche un Paese che sta cambiando di
Pronta gli occhi di una classe dirigente allora la storia non si fa con i se ma noi qui siamo a già al ventiquattro giugno e Matteotti è già morto e e c'è un Paese che sta cedendo come dire che sta
Come dire sta scivolando verso un sistema dittatoriale totalitario in ogni caso tutto cambia a proposito detto Croce manona la sua riflessione sulla massoneria e come è stato già appunto anticipato da Andrea ben prima di me dicevo tutto cambia per il discorso del tre gennaio mille novecentoventicinque
Tutto cambia perché in quel discorso cioè dopo quel discorso ecco rosse di fatto gli cambia posizione come sappiamo questo cambiare posizione coincide anche con la rottura con il suo amico
Giovanni Gentile e quindi con la poi la la preparazione e poi l'uscita dei due manifesti ma tutto cambia da quel gennaio del mille novecentoventicinque dagli non è più possibile nei comporre di fatto il conflitto con Gentile che scoppierà nell'aprile e ne immaginare che il fascismo possa salvare l'autorità dello Stato liberale
Dopo il discorso di Mussolini si assume la responsabilità di appunto di quanto accaduto non c'è più come dire il re e nudo il velo è caduto e lì non è più possibile ambiguità per l'appunto né da parte di chi è
Cioè ove sia dentro ossia fuori
Nel luglio di dopo alcuni così riferimenti un po'più concreti rispetto a quello che sto dicendo nel luglio del venticinque scrive espressamente tanto quanto ha scritto a favore il fascismo fino alla tutto il ventiquattro di luglio il venticinque
Sostiene la superiorità del liberalismo contro l'abolizione dello Stato auspicata dai comunisti da un lato
Contro l'autoritarismo fascista dall'altro contro il nazionalismo vuoto retorico contro la cito tra virgolette è stato l'Aprilia
Nega che il socialismo e fascismo abbiano sconfitto il liberalismo e rivendica la
La forza la bontà del liberalismo non è la si deve raccontare di che tipo che tipo di liberalismo a in mente però
Così chiude il suo articolo ricordando Francesco De Santis recluso nel carcere di Castel dell'Ovo a Napoli dopo i moti della mille ottocentoquarantotto che canticchiava imprigionato tra stessi
Sempre il giudice sempre vince ancora la libertà
Dico solo due parole è una concezione metà politica e del liberalismo di Croce cioè è una di fatto una concezione totali del mondo
E è una filosofia quella della libertà navi diciamo possiamo anche definirla una religione della libertà
Non lo dico soltanto perché ancora una volta è difficile trovare in croce un attivo di via diciamo così di un liberalismo moderno coniugato con una democrazia di massa ma qui diciamo il dato fondamentale che qui c'è un passaggio qui c'è il passaggio all'opposizione
Passaggio all'opposizione che segna un'altra in una svolta importante non tanto il suo ma anche nella vita di detto Croce contrasterà Italia
Nella storia d'Italia perché perché come sappiamo è l'unica figura
Che a cui viene consentito di esprimere una posizione politica diversa da quella fascista
Diciamo che a quel punto croce ha chiaro che non solo non si tratta di restaurare l'autorità dello Stato ma al contrario che la natura e la prassi politica messa in atto del regime fascista è una prassi eversiva eversiva significa di smantellamento dello Stato liberale
Questo è
Lo notano in in diversi Piero Gobetti scrive dopo il delitto Matteotti il fatto più importante della politica italiana e il passaggio di Croce all'antifascismo
Allora che cosa dice a questo proposito lo stesso Croce vi voglio ricordare due diciamo così voglio sottolineare la la l'attenzione su due fatti
Uno appunto già ricordato da Andrea il venti novembre del venticinque sulla massoneria appunto si astiene
E qui lui dice io nella mia opera di scrittore ho avversato Sempre la Massoneria perché a mio giudizio l'ideologia destra rappresentata e scusate da essa rappresentate promosse semplicistica ed è antiquata impediva con quella sua superficialità quella Soda cultura storica e politica che gli ho auguravo al mio paese quindi di nuovo la polemica che ha fatto all'epoca la polemica che ha fatto dall'inizio del secolo astrattismo
Questo giudizio contro il core in fondo il cosmopolitismo perché perché qui ne siamo di fronte ad un autore che prima con Gentile e poi senza gentile ha in mente la costruzione di una cultura politica nazionale punto
Questo è un po'uno dei dei termini
Al contempo perché si astiene perché il tutti a questo punto lo dice chiaramente nel novembre venticinque perché contrario allo spirito che muove leggi fascistissime
Questa cosa ritorna anche nel suo diario il quindici dicembre del mille novecentoventicinque così scrive mi aveva ma sempre molto colpito perché qui
Cioè tutto Benedetto Croce
Allora scrive il quindici dicembre il venticinque
Ora non è più possibile lotta di opposizione
Per la soppressione dei giornali
Andrò al Senato darò voto contrario alle leggi testé presentate e così sarà tutto
Ma non è possibile nemmeno accettare la situazione e non è dato morire
Per i doveri che mi legano alla mia famiglia agli studi alla società dunque bisogna dividere vivere come se il mondo andasse o si avviasse ad andare conforme ai nostri ideali ricordarsi di quel trattatello secentesco dammi scoperto
Della dissimulazione onesta dissimulazione onesta
Dell'inganno che si ha il diritto e il dovere di fare a se stessi per sostenere la vita così si dà un certo assetto alla vita interiore
Allora
Ma mi ha molto colpito questo questo per il passaggio per il momento in cui viene scritto cioè perché è un uomo che si rende conto che la battaglia politica persa
Cioè il fascismo ha vinto eh sì Luís e anche gli altri si ritrovano di fronte un regime totalitario molto più come dire potente di come l'hanno immaginato e dunque che cosa fare
E qui come gli è capitato nei momenti più difficili
Della sua vita
La storia di cross da questo punto di vista può almeno comiche suscitare un certo interesse perché perde i genitori e la sorella nel terremoto di Casamicciola e raccontare il contributo etilica di Mestre in varie circostanze
Come ha risposto alle angosce la sua vita
E come un po'si può notare dal se uno terzo la conosce la storia personale di Croce lavorando cioè Croce uno se uno guarda i taccuini il diario di Croce vede una cosa anche opposte Silvano cioè il giorno in cui si sposa dice prese nozze scusate dice contratto matrimonio corrette le bozze cioè era così poco personaggio quattordici inquietante ma queste inquietudini fittizi trasmette ci racconta l'altissimo nel senso che cosa fare di fronte all'angoscia dell'esistenza lavorare
Cioè uno studioso che fa prende e si mette a studiare che deve fare e cioè come dare un senso alla propria vita interiore e anche esteriore
Cioè ho sbagliato ho perso ho di fronte un nemico più forti di mi e allora che cosa faccio e qui questo riferimento alla dissimulazione onesta no
Che cos'è la dissimulazione onesta il come si allora come si non vuol dire fare finta che il mondo che il fascismo non abbia vinto e che le leggi fascistissime non abbiano trasformato radicalmente la vita degli italiani
Significa dice Croce che noi viviamo operando come e con quello che possiamo fare
Allora a me questa cosa aveva fatto venire in mente la prima volta che l'ho letta da un lato la divaricazione totale delle dighe del fascismo e dell'antifascismo e quindi e Fulvio carina avente ricordava il lavoro sui due manifesti perché lì c'è da lì in poi un approdo rappresentazione plastica
Di una vita che va da una parte è una vita che va dall'altro cioè uno diventa il principale come importo
Teorico ideologo del fascismo quest'altro è l'unica voce diciamo così diverso da qui può a cui è data Cossiga di parola è ovvio Croce non è un leader politico
Quindi è completamente fuori e abbiamo ascoltato abbiamo parlato Ruffini Rocco cioè dal centro c'è un uomo isolato rispetto a tutti questi personaggi è vive a casa sua un uomo ricco non ha bisogno di insegnare non è un docente universitario e certamente non è un leader politico quindi certo il fascismo consente a Croce di parlare
Come non consente ad altri certamente non è comunisti o non è socialisti e non agli antifascisti perché così non fa politica
Tuttavia il ruolo appunto poter parlare porti lire e potere ad avere votato banalmente avere che non è banale avete votato contro appunto ci dice delle cose allora torno al punto che cosa significa
Come si significa che la testimonianza di un uomo che decide da quel momento di operare una battaglia politica con le armi di un intellettuale
Significa che abbiamo appunto scortato abbiamo sentito parlare e ci siamo ricordati di Gramsci ci siamo ci stiamo questa è la storia di Croce il contributo di grosse ci ricorda che non tutto
Occhio non tutto è necessario non tutto è la storia non si fa con i se d'accordo ma la storia che stiamo raccontando oggi e che nel pomeriggio arriverà al dopoguerra non è una storia obbligata
O meglio mi spiego meglio è chiaro che in quel contesto in quel contesto fascisti Zanato in quel contesto di trasformazione dello Stato abbiamo ascoltato da Irene stolti qual è il progetto politico che Rocco realizza perché Rocco non è soltanto un teorico ecco in quel contesto esprimere una forma di dissenso e praticamente impossibile
Perché il dissenso come evidente vietato per legge d'accordo allora la storia di Gramsci e la storia di Croce ci raccontano due possibilità diversissime opposte
Con una formazione è un progetto politico alternativo e quindi non certo come dire accostabile
Ma ci raccontano una possibilità
Io credo questo la possibilità di esprimere una voce diversa da quella fascista
E non è così ovvio come lo lo diciamo in fondo che cosa sto dicendo che questi sono antifascisti voi direte lo sapevamo
Di comuni erano antifascisti no significa prendere sul serio una possibilità di fronte ad un contesto che quello che abbiamo cercato di delineare questa mattina con autorevoli esponenti e la classe dirigente del mondo universitario del mondo giuridico appunto giuristi
Autorevoli
Che collaborarono alla costruzione di questo Stato totalitario che per fortuna termino appunto nel mille novecentoquarantatré da questo punto di vista il contributo di un uomo come Benedetto Croce che si è vero forse avrebbe potuto comprendere prima
La natura Luigi e tanti altri potremmo parlare di Giolitti potremmo parlare di tutti quelli che come dire degli errori fatti della storia ma appunto la storia non si fa con i se e quindi facciamo prima a studiarla chi a ragionare appunto sugli errori
Grazie
Grazie Alessandra mentre mentre parlava in effetti però decimo potremmo prendere questa vicenda notissima di di di Croce come paradigmatica cioè se vuoi capire alla fine come siamo arrivati a una dittatura lui come tanti altri ma insomma questo è un percorso
Ancora nel nel
Insomma il tre è il credo per e il tre dopo il tre gennaio ma comunque dopo il tre gennaio tra l'altro del genere ci sono delle memorie di Paolo Orano
Caporedattore del Popolo d'Italia che racconta il tre gennaio mattina va a trovare Mussolini che si fa la sua cavalcata quotidiana villa Torlonia
E poi sta un'ora parlare di Dante che diceva cominciato a rileggere date dovranno diceva come la mattina di un discorso così importante Mussolini nicchia mi trattiene a parlare di di Dante però ancora a affine certo ce l'ha ricordato bene poco fa Andrea fra Angioni cioè in fondo quel voto al Senato di cent'anni fa almeno di un punto di passaggio lì c'è qualcuno che vota contro Croce con tutti i suoi distinguo dicendo fra l'altro di parlare anche a nome di altri sì che poi andranno a rimpolpare quella pattuglia di ventuno astenuti è ancora lì è
Passò un periodo multistrato e quasi nessuno ma rosso
Questo che dici talmente son talmente come direttamente importante io credo e le meriterebbe ancora una un convegno su questo faccio un esempio il tono e i contenuti espressi da Mussolini a proposito delle istituzioni parlamentari no
Ma già solo il discorso di bivacco ok il discorso del bivacco è un discorso che non è solo violento questo lo sappiamo tutti
è un discorso nel quale l'attacco alle istituzioni alla struttura dello Stato liberale è chiarissimo il disprezzo nei confronti del Parlamento allora ci chiediamo ma effettivamente ci mettono un po'a realizzare questi spettatori e questo mondo liberale ci mette un po'a realizzare che cosa sta accadendo e poi punto come giustamente il sotto le però poi alla fine lo fa e quindi comunque h
Nulla le ultima annotazione mai fatto venire in mente quando hai citato Gobbetti nordici finalmente la novità è il passaggio registrato
Con con favore all'antifascismo nel libro che ho dedicato appunto al fascismo massoneria invece ho ritrovato un paio di articoli di Gobetti su rivoluzione liberale del gennaio febbraio del ventiquattro dove parlando del passaggio all'opposizione su posizioni antifasciste della della massoneria segnatamente soprattutto quel caso Grande Oriente d'Italia dice no nuovi tanto questa non ci crede ancora una cosa mai di facciata non cambieranno le sorti e pubblica una lettera durissima di Salvemini
Sempre su rivoluzione liberale Salvemini conferimento la sua posizione molto molto critica nei confronti tra massoneria l'altra piccola annotazione vi segnalo sempre qualcuno che poi magari conoscete
Per i suoi ambiti
Naturali normali così che però ha avuto anche una vita parallela della massoneria
Tu hai ricordato la pubblicazione di Sorel uno dei più da convinti sostenitori delle idee di sorelle in Italia cioè Arturo Labriola
Arturo Labriola nel mille novecentoquattordici entra a far parte dei mass media nella loggia figli
P uno Propaganda massonica uno e fa un bel percorso dentro fra l'altro a proposito anche di temi avrò sentito stamattina diritto del lavoro sarà nella sua veste di ministro del lavoro nel venti e nel governo Giolitti a dialogare sulla fine dell'occupazione delle fabbriche con Olivetti che guarda caso era anche lui iscritto iscritta alla massoneria antiche Labriola addirittura
Dopo queste vicende di cui stiamo parlando lo ricordo novembre venticinque segno non lo scioglimento
Delle due maggiori obbedienza massonica italiane
Diventerà gran maestro nel trenta Arturo Labriola del Grande Oriente d'Italia in esilio che si ricostituisce allunga voi a Parigi salvo dopo qualche anno accorgersi che teneva famiglia
Quindi dispongono ritorna no che poi queste cose strane
E dopo la guerra d'Etiopia
Era convinto convinto colonialista
Sì riavvicinare posizione del fascismo e ne otterrà anche qualche prebenda
Guardo l'altro Fulvio che
Direi che passa possiamo forse chiudere qui eventualmente ritagliarci oggi pomeriggio grazie tutti quanti per la bellissima relazione di questa mattina
La tutela tutti riprendiamo i lavori del nostro convegno già avviato questa mattina
Direi che abbiamo avuto modo di cominciare maniera molto intensa e anche
Molto profonda sono emersi molti spunti che senz'altro torneranno anche nella sessione pomeridiana è ora con noi il senatore Parrini che questa mattina come ci era stato detto non era potuto essere qui con noi dice subito la parola per un saluto
Io
Voglio scusarmi per non aver
Partecipato stamani la seduta
Che che che ha preceduto questa il mi dispiace molto perché avevo visto i titoli delle relazioni estremamente interessato tutti gli argomenti che sono stati toccati però
La dichiarazione di voto finale sul decreto cittadinanza che avrei dovuto fare ieri sera è slittata stamane quando si fa la dichiarazione di voto finale siamo inchiodati che al momento
Dell'intervento non ci si può assentare e quindi mi scuso per questo
Sono molto biglietto davvero di aver contribuito a rendere possibile questo convegno perché a un convegno lo dico senza alcun tipo di piaggeria di alto livello e di ampio respiro
Quindi ringrazio
Fulvio Conti ringrazio Fulvio
Cortesi in particolare la scuola Cesare Alfieri proprio ho avuto l'onore di fare i miei studi
Universitari la facoltà di giurisprudenza
Dell'Università di Trento che sono state fondamentale nell'organizzazione e ringrazio per aver scelto non solo di trattare temi molto
Consistenti e ricchi di spunti anche per riflessioni sull'oggi
Ma di averlo fatto coinvolgendo sei atenei
Quindi studiosi che provengono da università importanti del nostro Paese e di averlo fatto con
Diciamo un'attenzione a un fatto importante quello della necessità di ripercorrere fasi
Commissari di mezzo secolo di storia italiana che sono oggi esaminate dagli anni Venti agli anni
Settanta
E devo dire che
Nel farlo mi pare che si sia dato il giusto spazio sia alle intuizioni
E e e al e il giudizio anticipatori che una parte della classe dirigente ha saputo dare ma anche a diciamo errori prese di coscienza per dire sottovalutazioni che invece hanno caratterizzato parte rilevante del te la classe dirigente del nostro Paese soprattutto per quanto riguarda gli anni Venti
Mi pare che sia importante una riflessione organica sul ruolo delle associazioni
E su
Della loro regolamentazione del modo in cui si promuovono è della rilevanza che possono avere all'interno di una
Di del tessuto democratico e del ruolo decisivo che possono avere per la sua qualità infine mi pare che soprattutto nella sessione di stasera si possa avere materiale per una riflessione che è tornata di grande attualità cioè
Il tema di come la democrazia senza snaturarsi può
Difendersi dalle minacce
Anti antidemocratiche
Con in primo luogo anche prese di coscienza non per dire ma tempestive dei pericoli che possono insidiare
I nostri sistemi politici mi sembra questa una questione che
Negli ultimi tempi sta assumendo una rilevanza di non poco conto questa coincidenza con questo convegno mi pare estremamente significativa mi metto l'ascolto dei relatori e ringrazio ancora per l'opportunità che niente offre
Grazie senatore Parrini che ci ha dato qualcosa di più di un saluto
Anche ben interpretato lo spirito con cui assieme al collega Fulvio Conti abbiamo pensato questo
Convegno questa mattina la sessione è stata dedicata alla rievocazione
Del dibattito che aveva condotto all'approvazione della legge del venticinque del dibattito dei suoi protagonisti
Delle culture anche sottese quel dibattito e anche di alcune intuizioni che potremmo già in qualche modo chiamare invarianti perché tendono a riproporsi ogni qual volta si discute del rapporto tra Stato e società
E e di questo dobbiamo occuparci in questa seconda sessione che si pone un interrogativo importante anzi se ne pone forse due il primo è che cosa è accaduto dopo la caduta del fascismo la liberazione l'approvazione della Costituzione quindi come la Costituente arriva a questo dibattito e eccome il tema delle associazioni e del rapporto tra Stato e società viene ripreso in un contesto di affermazione forte de cosiddetto principio pluralista quindi questo è il primo interrogativo poi però che ce ne poniamo un altro cosa è accaduto dopo
Cosa è accaduto dopo con riguardo un po'ad una fase che abbiamo pensato fosse quasi paradigmatica della storia repubblicana momento di crisi e di difficoltà
Un momento che è stato anche definito come la notte della Repubblica
E poi
Parliamo del contesto attuale
Di come il tema del pluralismo di come il tema della società organizzata abbia un rilievo nel contesto che stiamo vivendo ma nel confronto anche con l'esperienza diciamo dell'analisi comparata e all'interno della dimensione europea sono questi imposta in due interrogativi importanti significativi naturalmente come già avvenuto questa mattina l'idea non è quella di trovare delle soluzioni ma quella di porre dei giusti interrogativi e soprattutto di capire quanto il dibattito del venticinque ci possa dare delle delle indicazioni
Cominciamo subito questa sessione quindi chiamerei la professoressa Anna Poggi dell'università di Torino che ringrazio nuovamente per essersi resa complice di questa iniziativa che ci atterrare nella sua relazione associazione e libertà collettive la fase costituente quindi ci aiuterà a riflettere sul primo degli interrogativi che ci siamo posti
Grazie ancora
Grazie no De Fulvio e all'altro collega per per l'invito e il tema che mi è stato affidato
Richiede necessariamente una premessa perché l'analisi del dibattito costituente anche per un costituzionalista è sempre molto complesso perché in realtà non basta leggere gli atti dell'Assemblea costituente cioè bisogna sforzarsi di ricostruire un quadro che un quadro complesso commenta come complesso fu anche quel periodo della storia italiana
E tra l'altro questa indagine e poi particolarmente come dire complessa quando verte su diritti di libertà per la stretta più stretta connessione
Che questi hanno con la questione della del modello della forma di Stato della forma di governo come appunto per la libertà
Di associazioni e del resto quando si si inizia subito a leggere il resoconto del dibattito che inizia il venticinque di settembre del quarantasei nella prima sottocommissione
Della Commissione per la Costituzione quella che proseguiva la discussione generale che era iniziata con le relazioni di la Pira il basso sull'articolo due si percepisce immediatamente come quel dibattito prosegue idealmente dibattiti che erano iniziati prima e che provenivano e che essi come dire si si si arricchivano
Degli apporti che erano gli apporti o disse di tecnica e soprattutto la Commissione forti o di sedi politiche i programmi dei partiti che venivano presentati che vennero presentati per l'Assemblea costituente
E si avverte anche la profonda influenza dei riferimenti culturali di sviluppo del costituzionalismo occidentale nonché ovviamente le ascendenze ideali ideologiche filosofiche
Dei costituenti la relazione la fiera che poi per la relazione di base sostanzialmente in quel dibattito rappresentava il portato di una concezione complessiva della società che il pensiero cattolico sociale
Era avvenuto elaborando nel corso degli ultimi decenni mentre la proposta di basso e strutturava essi Atlantis si riallacciava o un mondo di riferimenti completamente
è diverso quello del riconoscimento dei diritti individuali visti nel rapporto della dimensione con lo Stato quindi attraverso diciamo anche solo prendendo in considerazione delle due relazioni di base
Di inizio del dibattito sull'articolo due che poi naturalmente furono tenute in considerazione anche per tutto il dibattito rispetto ai rapporti civili anche solo
Con quelle due relazioni proseguiva
Quel confronto sul tema delle formazioni sociali e sui diritti collettivi che aveva visto contrapporsi i due modelli proposti nelle teorizzazioni di Montesquieu di Rousseau quindi questo per dire che leggere i dibattiti dell'Assemblea costituente anche per i costituzionalisti è sempre un esercizio
Che naturalmente per essere fatto in maniera seria richiede l'apporto di punto di una serie di materiali e anche di di come dire di di comprensione e di analisi molto complesso
Detto questo e comunque volendo anche entrare insomma nella nel merito specifico direi che il primo tema che venne affrontato fu e e fu quello in assoluto più delicato e cioè il rapporto tra l'articolo due e l'articolo diciotto della Costituzione cioè tra il tema diciamo così delle dell'associazionismo in quanto Gemma anche dalla appunto dall'idea delle formazioni sociali perché fu particolarmente delicato
Perché non c'è il minimo dubbio che i costituenti cattolici
Vollero imprimere tentarono di imprimere come premessa la garanzia di ogni fenomeno associativo nella tutela delle formazioni sociali
Com'è la realtà di fatto anteriori al lo Stato
In uno stretto parallelismo con il diritto della persona come singola nonché l'articolo due appunto ritiene e pensa come anteriore allo Stato
Questo tipo di premesse è una premessa già presente nei lavori della commissione forti che aveva come scopo quello di fornire elementi di studio riflessioni
In termini di indagini relazioni eccetera all'assemblea costituente se si legge solo gli atti dell'Assemblea costituente su questo tema
Articolo diciotto si legge insieme quelli sull'articolo due non si leggono
I dibattiti nella Commissione forti non si comprende il perché no dibattito sembra un po'sterile quello sul diciotto ma in realtà faceva tutto parte di riflessioni che appunto che partivano
Da molto prima
In particolare segnalo che nell'ambito appunto della Commissione forti tutto inizia da una relazione attrae redatta da assoluti Mortati e Sorrentino dal titolo i diritti individuali io mi dichiaro est esplicitamente solo alla parte redatta da Mortati
Sulla dichiarazione dei diritti considerazioni generali sulla dichiarazione dei diritti e quella di astuti perché Sorrentino affrontava un tema che riguardava i rapporti tra fra il singolo della pubblica amministrazione
Allora nella relazione di Mortati c'era proprio la stretta connessione tra il tipo di Stato e il modo di intendere i diritti e quindi conseguente
In te la stretta connessione tra la forma di Stato e la forma di governo a sfondo Mortati e le forze politiche avrebbero dovuto giungere ad un accordo sostanziale ed effettivo su questo punto il meno incerto possibile
Intorno al sistema dei diritti tra cittadino e Stato
In sostanza
Secondo Mortati le funzioni cui una determinazione costituzionale sui diritti avrebbe dovuto adempiere Air hanno a esprimere il fondamentale principio di vita e di ordine dell'intera comunità
Be delimitare le competenze in ordine alla disciplina di reati in materia di lecci autorizzare a procedere ad altre regolamentazioni e però sul primo punto cioè il punto relativo al fondamentale principio di vite di ordine dell'intera comunità
Che la relazione di Mortati si sviluppa con un'ampiezza che insomma
Caratterizzava tutti gli interventi del costituzionalista calabrese ed è proprio su questo punto
Che secondo lui bisognava aggiungerà una determinazione essenziale e cioè quella di sottrarre la revisione costituzionale
Una parte la parte della Costituzione la quale parte della Costituzione però avrebbe dovuto essere caratterizzata da richiamo ai diritti naturali ed innati questo è un punto fondamentale quella relazione
In caso si fosse deciso per questo richiamo
Occorreva prevedere il significato che essa che essa assumeva e l'interprete cui attribuire questa funzione di determinazione apro una parentesi a questo proposito che Mortati
Teorizza il diritto di esistenza diritto di esistenza anche del singolo
E confronti dello Stato il diritto di resistenza Belleri delle formazioni sociali stesse rispetto allo Stato
Chiudo la parentesi perché non è un tema che qui si può sviluppare ma che tra l'altro i costituzionalisti stanno avuto anche tutta una serie di implicazioni con riguardo a moltissimi profili di diritto costituzionale
La funzione di richiamo al diritto naturale oltre a porsi come fondamento e costituire il nucleo non sopprime il bidet del diritto costituiva il nucleo non so Trying non sopprime di bile sia dell'autonomia dei singoli
Sia dell'autonomia delle associazioni stesse
Non solo ma secondo Mortati e richiama il diritto naturale avrebbe condotto a una maggiore tutela perché avrebbe inglobato diritti non esplicitamente affermato in Costituzione insomma l'arma e quindi in questo modo in sostanza si sarebbe dato luogo alla possibilità di sviluppo anche ulteriori detto ciò portati stesso però è assolutamente consapevole
Che le carte costituzionali successiva alla prima guerra mondiale escludevano il riferimento a fonti estranee all'ordine positiva quindi lui stesso fa questa consapevolezza e invece procedevano ad ampliare la gamma delle libertà negative riconoscere rilevanza costituzionale a determinati tipi di associazione
La relazione di astuti naturalmente assolutamente contrastante rispetto a questa idea e richiamandosi tra l'altro Ruffini rivendicava apertamente invece il ruolo del diritto di libertà individuale
Non sulla base di elementi per il giuridico metta giuridici ma punto il richiamo al diritto del singolo individuale come premesso condizione essenziale ed originaria dell'ordinamento statale
E
Poi astuti continuava anche nella seconda parte della della sua relazione qui la cosa interessante che poi verrà ripresa in Assemblea costituente che poneva già la premessa per il nesso tra il diritto di associazioni diritti politici di libertà contrariamente invece a quanto Mortati almeno nella parte iniziale della sua relazione ma non sono l'ultima anche la pierre in Assemblea Costituente cercavano un legame di tipo completamente diverso
Le argomentazioni di Mortati nella Commissione forti rimangono sostanzialmente isolate quindi questa sua tra l'altro nella Commissione la composizione della Commissione forte si capisce anche come mai la posizione di Mortati rimane isolate realtà luglio è l'unico cattolico presente in quella Commissione quindi
Dal punto di vista diciamo così anche della idealità non trova sostanzialmente sponde a questa sua posposizione
La questione viene riproposta in assemblea costituente sulla base della relazione La Pira che appunto insieme a quella di basso avviano la discussione nella prima sottocommissione
Ora La Pira è insomma questo è anche dagli storici dei costituzionalisti ormai assodato La Pira sicuramente su una posizione
Ancora più organica al pensiero della chiesa di quanto non fosse Mortati perché nella relazione noi dei passaggi cruciali
Si chiedeva se quando si parla di diritti essenziali della persone di sistema integrale dei diritti essenziali della persona ci si deve riferire unicamente alla dichiarazione del mille settecentottantanove
E o no la risposta dal punto di vista di rapire netta per noi la risposta non ammette dubbi diritti essenziali della persona umana non sono rispettati e perciò lo Stato non attua il Fini
Per i quali costruiti se non sono rispettati i diritti della comunità familiare religiosa delle comunità di lavoro della comunità locale della comunità nazionale eccetera
Perché la persona e necessariamente membro di ognuna di queste comunità e ne possiede lo Stato sa
L'attacco alla dichiarazione del mille settecentottantanove era frontale senza sconti dal punto di vista di la Pira i diritti individuali si tutela non solo attraverso la tutela di quelli delle formazioni sociali entro le quali il singolo necessariamente sviluppa la sua personalità
Ora la ricostruzione di tutto quel dibattito
S'è stata molto ampia nella insomma nella nella scienza costituzionalistica non è il caso
Forma di di indugiare B ulteriormente però un richiamo va fatto perché questo richiamo fa ad evidenziare come nel ricostruire il rapporto tra l'articolo due e l'articolo diciotto
Valdarno e la dottrina maggioritaria ormai respinge le interpretazioni estreme cioè quella che vede nella posizione
Di la Pira l'unica garanzia dei diritti associative quindi diritti della persona si tutela non solo nella misura in cui si tutelano quelli associativi
è quella che in opposizione tende a scienza scindere nettamente
E anzi quasi a contrapporre i diritti dei singoli
All'associazione medesima come se non esistesse un diritto della formazione sociale ma solo il diritto individuale della persona di costituirlo e quindi di finalizzato alla costruzione della prima su questo gli studi sono molti la posizione che dal mio punto di vista almeno
E quella che ha cercato una sintesi più articolate e quella di Ugo De Siervo che ha
Messo in evidenza come il rischio di questa contrapposizione sia un rischio rilevante per il diritto costituzionale
Quindi in sostanza in Assemblea Costituente su questo punto anche grazie alle mediazioni che furono compiute da Morrone da Dossetti e dallo stesso portarti
Va intravisto nell'articolo due più che la con come dire cioè questa posizione iniziale di la Pira l'idea di un diverso modello di Stato
Fondato sulla libertà degli individui e dei gruppi certo è indubbio che i costituenti cattolici anche forse sotto la spinta del partito della Democrazia cristiana e della chiesa
Tentarono la difesa del diritto naturale in contrapposizione al diritto statuale questo credo sia in dubbio però è altrettanto evidente che nella dialettica sia con i costituenti comunisti Togliatti sia con quelli socialisti basso si giunse ad una mediazione
E nell'articolo due alla fine si arriva a condensare il principio della
Democrazia pluralista
Più che il genus delle formazioni sociali come proiezione del diritto naturale su questo ci sono anche interventi di basso molto significativi che a un certo punto insomma
Portando a sintesi il il dibattito arrivano appunto a un'evoluzione di questo tipo di dialettica
Accantonata l'idea di fare dell'articolo due il fondamento l'unico fondamento dell'associazionismo come lo intendeva costituenti
Cattolici e quindi quale proiezione di un rinnovato giusnaturalismo il dibattito sull'articolo diciotto sia ancora e questo secondo me il passaggio fondamentale
Ai principi della democrazia pluralista e del diritto dei singoli alla partecipazione alla vita politica economica e sociale del Paese quindi articolo due articolo tre secondo comma
L'incipit della discussione anche in questo caso inizia dalla Commissione forti
Di nuovo sulla base della relazione presentata da morta da una relazione presentata da Mortati sui diritti
Subì attivi politici e poi si snoda attraverso diversi tipi di passaggi su cui non mi fermo perché potrebbe insomma richiedere vado vado avanti ma sicuramente ne farò oggetto poi della relazione scritta segnalo solo che è particolarmente acceso in Commissione forti fu il dibattito sulle associazioni segrete perché questo è stato un punto molto molto molto dibattuto
Perché indubbiamente sui si scontrarono due linee cioè quella che vedeva nelle associazioni segrete un vulnus alla democraticità dello stato e coloro che poi alla fine prevalsero sia all'interno della Commissione forti che l'Assemblea costituente
Che invece pur consapevoli di qualche tipo di problema che si poteva come dire a bere
Propendevano invece per una cioè per per per preservare l'idea di un principio di democraticità completamente aperti top segnalo come ci furono molti interventi che ricordarono ossia nella Commissione forti che l'Assemblea costituente
L'importanza di tollerare in uno Stato democratico anche le associazioni segrete proprio ricordando la prima legge fascista
Che aveva eliminato queste associazioni quindi questo
Referendum era molto chiaro cioè si diceva sì per carità ci potranno essere dei Problemi no
Rispetto a capire quando un'associazione segreta c'è un dibattito amplissimo Suma come si fa capire quando è segreta Senussi se non si ha la possibilità di vedere gli statuti nomi degli associati sì però se si obbliga
A depositare gli statuti e i nomi degli associati allora c'è un'invadenza
Dello Stato quindi fu un discorso anche molto tecnico molto articolato da questo punto di vista ma c'era sempre dietro comunque l'idea e in più interventi fu espressa
Che in uno Stato democratico bisognava tollerare anche le associazioni segrete proprio ricordando quella legge fascista
O ora
Può volendo insomma un po'cercare di inquadrare il dibattito
Delle due sia in Commissione forti che l'Assemblea costituente direi che questo dibattito si snoda attraverso
Tre principali prospettive che ne costituirono lo sfondo dissenso e di significato
In primo luogo la prospettiva molto caro ai costituenti cattolici della difesa delle formazioni sociali tra cui le associazioni di ogni genere tipo
I costituenti cattolici la inserirà nel dibattito allo scopo di fare dell'articolo due non solo l'architrave della Repubblica ma altre essi la norma di legittimazione apporta delle società per formazioni sociali
Intermedie
Lo scopo
Era più che entrare nella forma associativa e nel suo scopo all'interno dell'organizzazione statuale quello di strutturare il principio fondante la vita sociale
Potremmo dire di murare la testa d'angolo della nascente Repubblica attraverso il riconoscimento di realtà ex ante la Repubblica stessa
Quale momenti essenziali della vita sociale e di sottrarli al controllo dello Stato quindi sicuramente questa
E è una prospettiva che fu presente e che portò
A un quesito radicale che fu affrontato all'interno dell'Assemblea costituente in cui gli stessi cattolici si trovarono a dover mediare
E rispetto ad altri tipi di posizioni Elia dice che i cattolici costituenti cattolici
In quelle circostanze fecero un'operazione di de confessionali inflazione della propria posizione furono costretti sostanzialmente
A farla
Una seconda prospettiva che poi si dimostrò prevalente in quanto maggiormente condivisa riguardo l'inquadramento del fenomeno associativo come caratteristica delle nascenti democrazie pluraliste
In essa questo vorrei sottolineare
Loro non si negava l'ancoraggio
Del fenomeno associativo alle formazioni sociali così come configurati del costo dei costituenti cattolici cioè non si negava comunque questo aspetto potremmo dire metafisico
Del fenomeno associativo tuttavia esso veniva sganciato puramente dall'alveo del diritto privato in cui quella collocazione indubbiamente le le e poneva per essere ricondotto nella dimensione del pubblico
Le associazioni dunque più che come formazione sorta sociale anteriore allo Stato anche se ripeto non si negava comunque questo aspetto
Assurgeva no corpi intermedi essenziali alla vita democratica dello Stato dal nuovo assetto di democrazia pluralista
Allo stesso tempo ovviamente questo tipo di impostazione consentiva di superare l'antitesi tra il diritto di associazione con la creazione unicamente dalla libertà del singolo e associazione come bene protetto e disse
Naturalmente questo dal punto di vista dei costituzionalisti è un passaggio davvero molto rilevante perché le costituzioni che assumono la prospettiva della valorizzazione delle formazioni sociali si discostano nettamente dalle caratteristiche dello Stato liberale
Ottocentesco in una dimensione che al contempo conferisce anche maggior rilievo al maggior peso ai diritti di partecipazione come libertà non solo individuali ma anche collettive
Potremmo dire schematicamente che se il diritto di voto il volto proietta la dimensione della partecipazione individualistica la vita economica sociale e politica del Paese
L'associazione in questo contesto sublima la partecipazioni in una chiave di libertà collettiva quindi
Insomma in qualche modo c'è un parallelo rilevante
Molto interessanti a questo proposito ripeto sono di nuovo le analitiche discussioni sulle associazioni segrete su quelle politiche
Con finalità anzi con le organizzazioni militari con finalità di tipo politico perché sono esattamente la proiezione della volontà dei costituenti
Di transitare in una diversa forma di Stato rispetto al passato in cui appunto c'è la proiezione individuale del diritto di voto ma c'è anche questa proiezione di libertà
Collettiva che ha questo tipo di senso di significato una terza prospettiva direttamente conseguenti a questa
Per certi versi quasi indistinguibile e il fenomeno associativo come principio di partecipazione dei singoli alla vita sociale economica e politica
Del Paese sancito appunto nella seconda parte dell'articolo tre della Costituzione qui non mi fermo ma
Augusto Barbera anche Giuliano Amato hanno offerto delle pagine davvero memorabili rispetto appunto a questi a questi aspetto
Ovviamente si tratta di prospettive che sono tutte continuamente intrecciate nel dibattito dell'Assemblea costituente che di le risulta anche difficile distinguere
E poi alla fine come ha ben evidenziato Paolo Nori idolatri è vero che si arriva ad un compromesso ma questo compromesso non è uno scambio
Ma si radica in su delle profonde
Convinzioni sul senso dello Stato e della società e quali sono ma sicuramente per i cattolici e riconoscimento delle formazioni sociali si inquadrano in questa visione organi cistica di una società ordinata dalla famiglia lo Stato per le sinistra aveva il significato di ricordare l'apporto che quelle formazioni avevano dato alle lotte del movimento operaio per esempio
Per cui divenivano il modo in cui le persone potevano concretizzare la struttura economica e sociale quindi dice Paolo Rizzo la si arriva ad un compromesso ma questo non è uno scambio
Ma è veramente l'apporto ed è la sintesi di queste radicate convenzioni in conclusione che dire in conclusione di quel dibattito ovvero che cosa dice oggi a noi quel dibattito
Ma quattro
Puntini molto sintetici beh quel dibattito si sviluppa tra forze politiche tutte parimenti legittimati al patto costituente
In forza della comune partecipazione alla resistenza al movimento di liberazione e tutte bisognose
Di un quadro costituzionale in funzione di unificazione politica in funzione di garanzia del pluralismo e di legittimazione dei gruppi sociali
C'è questo elemento del considerarsi tutte parimenti legittima terre
A comporre quel quadro è un elemento importante e anche di riflessione rispetto al quadro attuale
Quel dibattito ha costituito
Un momento determinante per delineare una forma di Stato in cui il pluralismo è inseparabile dalla idea della divisa un Moige netta e del conflitto sociale questo secondo me va sottolineato su questo bisogna andarsi a rileggere il molteplici interventi di Togliatti e di Moro sulla necessità di preservare una democrazia aperti tra quali che fossero i motivi che spingevano Togliatti da un lato Moro dall'altro per esemplificare a teorizzare questo non c'è il minimo dubbio che il pluralismo veniva connesso all'idea della disomogeneità e del conflitto sociale quindi la democrazia aperta a dei rischi ma quel conflitto sociale è connaturato al pluralismo questo tra parentesi
Ci dice anche come leggere no e di qualche credo di una settimana fa
La vicenda tedesca sulla ecco
Ecco mi chiedo se per esempio in un contesto diverso quel tipo di detti in un contesto come quello nostro per esempio quel tipo di determinazione
Rispetto a questi dibattiti sia possibile perché non c'è il minimo dubbio li proprio chiaro quando sommari chiedono Moro ma ma se ci fosse un un'associazione a un partito anarchico che volesse rivoltare lo stato in cui dicesse il ammissibile perché la democrazia deve essere aperta
Ora
Il terzo punto pur dei confessionali distratto il principio della anteriorità dei diritti delle persone rispetto allo Stato è comunque
Anche rispetto alle formazioni sociali fu comunque un punto fermo non fosse altro per marcare anche quegli interventi sono molteplici la distanza dagli orrori della seconda guerra mondiale dal fascismo anche questo
è molto chiaro nelle discussioni
Infine questo è l'ultimo punto ed è anche una convenzione figlio molto sono radicata da tempo
Credo che sono una lettura integrata degli articoli due e tre comma due cioè integrata tra il principio pluralista e l'uguaglianza sostanziale diranno forma e sostanza ad una forma di Stato in cui la garanzia dell'individuo e dei corpi sociali
Siano finalizzati all'allargamento della partecipazione alla vita politica economica e sociale cioè alla fine l'architrave di tutta questa costruzione anche quindi della libertà
Delle dei corpi intermedi le formazioni sociali dell'associazionismo credo che vada poi rintracciato in quello che costituente cercarono di fare cioè di mettere insieme l'articolo due e l'articolo tre secondo comma
Perché comunque quel tipo di libertà doveva essere finalizzata a garantire un'estensione della partecipazione dei singoli attraverso le formazioni sociali alla vita
Economica sociale e politica del paese stesso
Grazie alla professoressa Poggi per questo suo affresco del dibattito del suo della sua genesi anche nella Commissione forti questo spesso viene parte dimenticato e io credo che per quanti di noi hanno ascoltato le relazioni questa mattina abbiamo colto proprio quelle invarianti abbiamo colto la presenza in quel dibattito di temi che erano emersi emersi sin sin dagli anni Venti
E due cose dopo che per collegarle il dibattito di questa mattina Italo virò chi è partito da un saggio
Appare apparentemente fuori contesto del mille novecentoundici Dida meglio che era ispirato da una cultura cattolica vicinanza a Toniolo la vicinanza quindi ad un certo tipo di idea
E chi però poi in quel momento non riesce a fungere da argine
A letture successive che invece non guardano a quel tipo di
Di libertà e invece abbiamo visto quanto strumento costituente quell'approccio riemerge fortemente anzi con una punta molto forte legata anche all'evocazione di un di un diritto naturale no quindi qualcosa che però abbiamo sentito anche questa mattina nell'intervento in particolare se non ricordo male di Andrea Franjo turni che ci parlava di Ruffini
Che la la dimensione individuale non va mai nel biennio Ruffini distolta dal dal rapporto con lo Stato perché in questa interazione
Come dire
Si crea un procedimento di incivili mentre ora è stato richiamato questo termine molto molto buono molto interessante lo ritroviamo questa ispirazione che proprio nella conclusione della professoressa Poggi torna cioè a cosa serve diciamo così alla comunità
Arricchirsi del fenomeno formazione sociale Associazione partito politico serve a costruire anche un cittadino nuovo che sarà quello repubblicano no e quindi questo è un tema davvero interessante che ritroviamo forse con parole d'ordine un po'diverso e ma
Nella sostanza viene viene completamente riportato mi
Mi viene da aggiungere prima di chiamare al tavolo professor Giorgio Magnoni magari nel frattempo può accomodarsi qui
Mi viene da aggiungere un altro aspetto interessante che che non è della fase costituente proprio immediata ma è della dottrina giuridica degli anni cinquanta e poi sessanta
La forte enfasi che ad un certo punto si dà alla parola Repubblica la forte enfasi che si dà alla parola Repubblica per differenziarla dallo Stato
E quindi l'idea del dello Stato-comunità l'idea che Repubblica è è il luogo del pluralismo in cui c'è lo Stato ma ci sono anche altri altri soggetti per qui
Non è propriamente un gradualismo un un luogo in cui
Il pluralismo è istituzionale sociale e politico Barak a più livelli e con insistenza di quella dottrina in quella fase è molto interessante notare poi ad un certo punto forse con gli anni settanta otto anni Settanta proprio quella nozione lì tende un pochino a scomparire quasi come se fosse acquisita nella manualistica no tre giuristi tra chi studia però quella cosa si fa da parte e quegli anni sono gli anni di cui ci parlava alla relazione del professor Giovannino Giovagnoli dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano democrazia eversione terrorismo nell'Italia degli anni Settanta perché questo tema
è quasi scontato in qualche modo parlarne perché abbiamo parlato di associazioni associazioni segrete e abbiamo parlato anche
Come dire di tutela del dello stato della democrazia rispetto a fenomeni collettivi che possono mettere in crisi un determinato ordine costituzionale non dico altro mila lo ringrazio per la sua presenza rilascia immediatamente la parola
Ma io ringrazio
Ringrazio
Grazie professor cortesi ringrazio vogliono contribuire mi hanno invitato a a riflettere appunto sul tema che è stato appena ricordato democrazie versione terrorismo nell'Italia degli anni settanta
La via italiana di uscita dal terrorismo cioè il contrasto al terrorismo appunto che ha sviluppato nel corso degli anni settanta e direi inizio anni ottanta
è stato elogiato dalla storiografia internazionale per il suo carattere democratico
La storiografia italiana invece si è dimostrata più dubbiosa su questo punto cioè sulla piena democraticità delle dei metodi
Che sono stati adottati per contrastare il terrorismo una discussione molto complessa che ovviamente non affronterò in tutti i suoi aspetti
E che è stato a lungo appesantita direi da quella che si può chiamare una una vulgata mediatica che ha lungamente
I ostacolato la ricerca propriamente storiografiche in questo campo sulla base di una serie di considerazioni o di teorie in qualche modo che hanno preceduto gli studi che sono adornate contemporaneamente agli avvenimenti estesi penso fa ne cito una sola qui la teoria del doppio della doppia lealtà al
Do più stato che è stata formulata da Franco De Felice
Negli anni immediatamente successivi a quelli la cui forma ho fatto cenno quando particolare la sei saggi che comincia a Milano centottantanove direi che oggi questo tipo di approccio tende dal mio punto di vista fortunatamente ad essere
Messo non dico da parte ma insomma analizzato più criticamente
Mi ricordo solo a titolo d'esempio le le app le critiche che si fece a suo tempo Giovanni Sabbatucci più recentemente e Lucrezia Cominelli lo lo stesso biscione che pure non è insensibile a questi richiami e da ultimo anche da Benedetta Tobagi
Quindi il superamento degli eredi questi tipo di approccio ha certamente aiutato aiuta almeno oggi a a un approccio più articolato anche se
Non mi pare ancora pienamente soddisfacente dal punto di vista storiografico sulla questione terrorismo
Tralascio qui anche se sarebbe in realtà molto interessante tutta la questione P due che anch'essa è una questione
Molto Peart anch'esso profilo Tanzi anche sotto il profilo giudiziario oltre che sotto il profilo strettamente storiografico
E cerco di
Cogliere immediatamente la cui nodo del dibattito di allora
Credeva di ferimento a a quelle voci di guerra al terrorismo con tutta l'ambiguità che questa parola comportava
E alla constatazione che cercherò poi di suffragare con quello che dirò più avanti la costatazione che nel complesso le forze politiche di maggioranza
Non fece dopo prevalere questo tipo di approccio malgrado un crescente consenso dell'opinione pubblica
Soprattutto dopo il caso Moro diciamo a utilizzare diciamo in sintesi degli strumenti straordinari anche qui l'ambiguità della parola rende penso l'idea per contrastare e il terrorismo al contrario
U questa maggioranza che non va intesa esattamente come maggioranza parlamentare perché lo fu solo per una spedito d'un molto breve che va
Dal sedici marzo mille centosettantotto fino alle elezioni del mille novecentosettantanove ma questo tipo di maggioranza ormai lo questi partiti che poi sono
Di finiti allora i partiti dell'arco costituzionale anche successivamente continuarono a convergere in un approccio che non è stato quello della guerra al terrorismo benché fosse finita appunto quella maggioranza
E si fossero avviate delle dinamiche di tipo nuovo
Su questo terreno attualmente su altri terreni invece questa maggioranza sia è
Disfatta diciamo questo è abbastanza noto diciamo
Fatta questa premessa
Faccio un breve riferimento a l'approccio al alla questo terrorismo prima del caso Moro che naturalmente rappresentato una cesura molto importante
Di questa prima fase
Che va dire grosso modo dal mille novecentosettantaquattro mille novecentosettantotto è caratterizzata dalla complessiva mancanza di una strategia specifica nei confronti del fenomeno del terrorismo benché il Finozzi stesse già manifestando diciamo piuttosto
Visibilmente
Tant'è vero che di provvedimenti legislativi che comincia a essere presi a Milano centosettantaquattro in poi non
Non includono la parola terrorismo
E anche se di fatto vengono adottati anche in funzione antiterrorista
Vari provvedimenti che non sto adesso a ricordare nel dettaglio naturale che è più importante la legge Reale del mille novecentosettantacinque che però viene concepita
Appunto come una legge riguardante l'ordine pubblico c'è una serie di misure volte a rafforzare l'ordine pubblico ad affrontare i problemi dell'ordine pubblico colpendo indistintamente criminalità comune e criminalità politica proprio perché in questa fase come ho già detto non c'è una volontà di non c'è forse una consapevolezza piena in primo luogo della differenza tra questi fenomeni e comunque non c'è la volontà di distinguerle in modo chiaro appunto a livello di legislazione o di provvedimenti di altro tipo oltre a questo naturalmente isterismo viene combattuto in altri modi penso alla questione delle carceri che è una
Non nodo fondamentale nell'attività
Governativa in quegli anni la creazione del carcere ma di massima sicurezza e via dicendo e tutto il dibattito sulla riforma dei servizi segreti temi che però qui non affronto perché appunto
Vorrei concentrarmi piuttosto sul dibattito politico parlamentare
Di quegli anni
E anche perché forse
Più direttamente questo dibattito ci dice qualcosa sull'approccio al fenomeno terroristico e alle sue evoluzioni
Tutto questo ad un ente cambia profondamente con il rapimento di Moro
Che appunto è il momento in cui immediatamente si si fa strada quello che ho chiamato logica di guerra
L'invocazione per dello stato di guerra nel proprio lo il giorno stesso nel dibattito per la formazione del nuovo governo e nei giorni immediatamente successivi naturalmente su queste posizioni sono fu ampiamente il movimento sociale ma anche altre voci non come posso dire non proprio ovvie come quella di Ugo la Malfa che invoco l'introduzione della pena di morte
E altri provvedimenti diciamo appunto di carattere straordinario
Per quanto riguarda il momento sociale ricordo che Antonino la Russa sostenne che ormai la situazione era degenerata in una vera e propria guerra civile ecco questo è uno dei nodi del dibattito siamo in presenza di una guerra civile o no
E ovviamente in base alla risposta positiva o negativa
Ne deriva una tinta atteggiamenti molto molto diversi
Non sempre secondo
Ma poi andava più avanti di tutti non dipendeva più alti questo tema con quelle la maggior parte forze politiche non reputava non ci fossero le condizioni per arretrare deciso straordinarie
Nel dibattito si sottolineo esplicitamente che non nell'in corso né una rivoluzione né una guerra civile e quindi respinsero le proposte che avrebbero messo in qualche modo lo Stato sullo stesso piano delle Brigate Rosse anche creduto delle espressioni frequenti nel dibattito politico di allora
Se vogliamo sono più o meno le stesse motivazioni che sfizio ad adottare la cosiddetta linea della fermezza sul caso Moro che spira anche ispirò anche le forti resistenze allo scambio di prigionieri cosiddetto motivato proprio dal rifiuto di riconoscere una controparte quindi l'esistenza di una rivoluzione coniuga guerra civile
Naturalmente è ovvio anche i partiti di quella che ormai in quel momento ero diventato effettivamente anche maggioranza di governo
Erano sensibili con aspetto repressivo cioè alla necessità anche di utilizzare questo tipo di strumenti ma avvertiva il problema allora in questa fase ancora che
Non c'era un consenso sufficiente per legittimare un robusto intervento dello Stato e questo certamente trattenne le forze politiche su queste su questa strada ma cosa secondo me ancora più importante a mio avviso erano queste queste forze politiche ripeto l'arco costituzionale andava
Diciamo in quella fase già dai comunisti a una parte dei liberali perché poi liberali in quella fase si astenga Roma insomma in qualche modo avevano fatto parte abbiano sfiducia insomma che erano in qualche modo anch'essi coinvolti
Questo insieme di di di partiti largamente maggioritario erano consapevoli dei limiti di un'azione puramente repressiva che io credo che questo aspetto vada tenuto conto cioè
Per loro
Forse si conoscerà in questi partiti era proprietario isolare culturalmente socialmente e politicamente il terrorismo promuovendo una vasta mobilitazione della società civile naturalmente con metodi diversi sensibilità diverse ma penso che chiara
Aveva più la preoccupazione di sostenere l'azione forze dell'ordine il Partito comunista aveva un problema di mobilitazione di della piazza per a a favore ecco diciamo di una linea antiterrorista che fosse effettivamente condivisa ma questo consapevolezza o questa convinzione che il terrorismo fosse un fenomeno non ben definito all'epoca e tuttavia con forti radici nella società tratteneva da limitarsi a un'azione puramente repressiva che invece era la chiave di quelle invocazioni di uno stato di guerra che
Avevamo sulla dal nel versante del movimento sociale di altre forze di destra e quindi e anche punto it di altre voci più o meno isolate nella società italiana
Il ventuno marzo mille centosettantotto dunque cinque giorni dopo il rapimento di Moro il Consiglio ministri varò
Un decreto legge che poi fu denominato decreto Moro che riprendeva i contenuti di un disegno di legge questo interessante cioè il decreto Moro in realtà la
Punto in traduzione in termini decreto legge d'un disegno di legge
Che era stato messo in cantiere nel mille novecentosettantasette
Cioè già nel centosettantasette c'era la consapevolezza che bisognava introdurre del novità normative però venne affidato all'incertezza del dibattito parlamentare
E quindi anche alla ricerca di consenso faticoso come quelle evidentemente in un dibattito parlamentare tanto più che la maggioranza che si doveva formare era estremamente variegata al suo interno quindi formata da
Comunisti socialisti democristiani con tutte le sfaccettature
Del caso ma a quel punto si ritenne che ci fossero i requisiti straordinarietà necessità e urgenza per passa al decreto legge
E direi che forse in quel contesto questi requisiti
Avevano un'evidenza che non sempre poi
C'è stata nell'adozione di decreti legge più recenti che forse sono stati adottati senza troppo far conto di quel della necessità di tenere conto di questi requisiti ma questa è una osservazione che
Come dire attualizzo tante
Il
Disegna il decreto legge venne convertito rapidamente in legge il diciotto maggio successivo
E fu colto in modo complessivamente favorevole da tutti i partiti la sua diretta nazionale senza subire cambiamenti sostanziali nell'Italia di approvazione l'emergenza del momento ovviamente spinse in questa di direzione anche se
Questo è significativo fu raccolte alcune modifiche per eliminare alcuni aspetti che venivano ritenuti non conformi alla Costituzione
Poi evidentemente anche da parte della maggioranza
L'opposizione
Il Potenza ora dire Movimento Sociale radicali ed estrema sinistra lì ecco l'opposizione del metrobus fece il suo mestiere rilevando degli aspetti incostituzionali
Ma è interessante che la maggioranza non fu insensibile a queste sollecitazioni almeno su alcuni aspetti
Il decreto legge introduce per la prima volta il termine terrorismo
Contemplava infatti infatti dissi sequestri affine di terrorismo e di eversione dell'ordine democratico cioè non è considerato il terrorismo come un reato inseriti ma con un'aggravante laddove è presente appunto la finalità di terrorismo e di eversione dell'ordine democratico
Il decreto legge poi legge Moro così definita non chiarisce
Che cosa sia il terrorismo non chiarisce che cosa sia l'eversione dell'ordine democratico lo sottolineo perché questo qua è stato l'inizio di un dibattito infinito direi così diciamo in tutta la la la discussione successiva
Si innescò una grande dibattito su questi temi
Anche dopo l'approvazione che all'interno dei partiti ma anche a livello di opinione pubblica Società Civile partecipano molti giuristi molti magistrati
Sempre
In gran parte discutendo del tema della costituzionalità appunto di queste aggravante di terrorismo di un'azione dell'ordine democratico quest'ultima espressione suscitò soprattutto problemi perché
Considerata una formula non chiara
Soprattutto da parte del partito radicale che che che la ritenne una estensione indebita di un riferimento allo stato che non includeva solo le istituzioni in senso stretto ma anche l'insieme delle forze politiche che garantivano il carattere democratico dello Stato
Cioè questo ordine democratico alla fin fine è il sistema dei partiti che garantisce appunto la democrazia democraticità dello Stato perché garantisce per riallacciarmi a relazione precedente quel pluralismo proprio della democrazia e questo ovviamente non garbava ai radicali i quali non avevo nessuna voglia di fare dei riconoscimenti abita
Titti di maggioranza quella a quella cui può partitocratica Trevor come osava dire Pannella all'epoca che evidentemente non era per loro garanzia di democrazia ma tutt'altro lui dal loro punto di vista
Qui credo che aiuti a capire questo aspetto diciamo perché riguarda strettamente le
Il il contenuto della legge un po'anche il contesto del dibattito di allora bisogna ricordare che la lotta contro il terrorismo fu condotta
In nome di una retorica lo dico in modo neutro non voglio dare un giudizio negativo usando questa parola una retorica antifascista cioè l'idea che contrasta il terrorismo significava
Difendere il la resistenza Illy eredità della Resistenza
Considerata poi tutto uno con la Costituzione
Cosa che appunto non era condivisa da tutti ma era condivisa da questa larga maggioranza in particolare dei grandi partiti di massa democrazia cristiana
E dal partito postcomunista e quindi in qualche modo c'era se possiamo una coincidenza tra passato e presente
Cioè questo epilazione l'ordine democratico ordine democratico è in pratica il sistema dei partiti più specificamente l'arco costituzionale che sono gli eredi a volte sono in qualche modo il gli stessi
Del della grande battaglia resistenziale che poi è stata all'origine della Costituzione anche se sappiamo che i passaggi non sono storicamente un sosta di così meccanici però questa era
Diciamo la retorica dell'epoca che non era un la lo dico ripeto non per dare un giudizio negativo su questo ma per spiegare l'approccio la mentalità e così via
Per quanto riguarda specificamente le associazioni armate il decreto legge introduceva nel decreto legge poi convertito in legge ovviamente dentro c'è venuta una riduzione dei pini di Pina perché si dissocia va dall'azione criminosa mentre era in corso e collaborava con le forze dell'ordine
E se vogliamo questo il primo nucleo di cui il dibattito molto importante agli anni successivi sulla dissociazione sui dissociati
Che non esattamente che non so quanti non esattamente che non era la stessa cosa ovviamente di con la dei così detti pentiti a parte che l'espressione pentiti ovviamente
è infelice perché a un uno spessore morale che non è necessariamente richiesto del collaboratore di giustizia
Ecco diciamo che dei in questo decreto legge si incomincia a introdurre questa problematica
Viene fatto durati in corso del caso Moro voluto specificamente al presente Consiglio che era Andreotti la finalità di evidente cioè era quella di facilitare
Liberazione di Moro e la salvezza della vita di Moro
O di altri si fossero trovati nelle sue condizioni ma qui lo sottolineo perché è in qualche modo indicativo della volontà di indicare una strada
Di superamento diciamo così vittoriose possiamo così dello Stato sulle so associazioni armate
Beh è pacifica non violenta cioè la dissociazione come come dire modello ideale ecco di uno svuotamento se vogliamo di una appunto una galassia
Di associazioni armate o di una sola associazione armata che sta per essere al dibattito negli anni successivi
Che appunto avrebbero potuto essere vinte dallo Stato scusate se uso questa espressione un po'militaresca diciamo
Ma in modo non violento in modo pacifico
Naturalmente nel corso del dibattito i patti di maggioranza sottolineato no
Il
Preminente interesse pubblico delle norme introdotte dal decreto che non vuol dire necessariamente non c'è coincidenza puntualmente con la costituzionalità di queste norme ma le due cose dall'orda potesse perché maggioranza invece concedevano
E descrizione appunto le pregiudiziali di incostituzionalità
Lo dico lo ricordo perché ciò significa che la Costituzione è stata al centro di questo dibattito
Ripa di maggioranza ovviamente dicevano di agire secondo Costituzione le opposizioni dicevo che questo non era vero almeno radicali estrema sinistra
Missini ovviamente ma è un altro discorso
Quindi diciamo che questo secondo me è significativo cioè dell'importanza che si diede allora a questo riferimento alla Costituzione
A torto o a ragione naturalmente poi ognuno tirava come si può dire la il dalla sua parte no credo per affermare le proprie ragioni
Mentre appunto
Il
La opposizione radicale come già sottolineato insistette molto sull'incostituzionalità intesa però soprattutto come violazione anche poi questo ci sarà nel dibattito successivo
Come violazione dei diritti individuali questo ira preminente nell'apposito nella posizione radicale diciamo quindi
Se vogliamo in qualche modo schema di John molto duramente da una parte i grandi partiti che difendono l'importanza del fatto il fatto associativo che coincideva con loro stessi
Di un associazionismo come dire buono cioè non violento dall'altra invece un padre e un partito radicale che in nella lotta contro l'associazionismo armato vede il rischio che vengano lesi i diritti individuali più che
La libertà di associazione diciamo soprattutto su questo punto che si concentrato la loro battaglia appunto nel denunciare l'incostituzionalità
Su tutt'altro versante di nuovo e il movimento sociale è che il proprio perché ormai la la situazione degenerata in guerra civile chiede la dichiarazione di stato di guerra il trasferimento all'autorità militare della gestione dell'ordine pubblico l'adozione scusate l'adozione del codice militare penale di guerra
Quantomeno affermavano il risponde al momento sociale occorreva mettere lo Stato su un piano di parità con i beni brigatisti dichiarando quanto meno lo stato di pericolo percosse non lo stato di guerra lo stato di pericolo
E attribuendo comunque poteri straordinari al governo
L'approccio del momento sociale è quello di considerare i terroristi bande criminali da sconfiggere sostanzialmente con mezzi analoghe a quelli utilizzati dalle
Dava appunto da queste bande criminali senza distinzione appunto fra terroristiche e delinquenza comune questo approccio fu come ho già detto respinto praticamente da tutte le altre forze politiche
Vado rapidamente ai mesi immediatamente dopo il caso Moro
Che sono caratterizzati
Aspetta attivo del
Del governo in particolare sì di di evitare di legiferare ulteriormente in questa materia
Per concentrarsi invece sulla aspetto operativo il fallimento
Dei servizi segreti degli apparati durante il caso Moro l'evidente bisognava ripartire da lì insomma questa la convenzione comune e quindi ci si concentra su questi provvedimenti immediati e una aspetto che importante finanche del nostro dibattito dibattere portanza fu la nomina del generale Dalla Chiesa alla guida di un nucleo speciale antiterrorismo
Deciso dal nuovo ministro dell'interno ovviamente con il consenso delle forze politiche Rognoni e contrastato all'estrema sinistra e da Magistratura democratica
De sottolinea questo aspetto perché Dalla Chiesa oltre ovviamente a svolgere la sua un'azione che
Dopo un po'di immensi condusse degli risultati di successi se vogliamo
Lo prendere dalle chiesa unificando in qualche modo il contrasto al terrorismo permise anche di mettere meglio a fuoco una maggiore consapevolezza della identità di questo fenomeno insomma di di cosa si trattava
Dopo essere stati praticamente al buio per tutto il periodo verrà
Del rapimento di Moro no e
Dalla chiesa propose
Di prendere in considerazione appunto i fiancheggiatori delle Brigate rosse come un problema importante per sconfiggere il terrorismo di uno scrittore rivolto al ministro naturalmente
Riservato sottolineo la complicità di tutti cui godeva le Brigate Rosse presso la stampa la magistratura le istituzioni scolastiche
E propose una sorta di bonifica uso questa espressione di questo ambiente dei fiancheggiatori
Mise per iscritto che c'era la necessità di colpire inesorabilmente quali partecipanti a banda armata
Quei professionisti che dichiaravano la loro identità nell'operato delle BR l'italiano ma del tutto chiaro nel senso credo di sì quali associazioni sovversive quindi colpire quali partecipanti al lotta armata i professionisti fiancheggiatori e colpire come associazione sovversiva e quei consorzi di persone e movimenti che fanno dell'istigazione dell'apologia la loro pratica quotidiana quindi
Un'interpretazione molto ampio di associazione sovversiva proposta dal generale la chiesa
Non ebbe nessun seguito e questo oppure ci dice
Quale fu la scelta prevalente no della la linea seguita dalla maggioranza politiche
Il problema fu sollevato anche da Rognoni che in altri termini non molto diversi da questi e sollevò il problema di crimini politici compiuti mediante associazione ecco pose a fuoco la necessità di di affrontare questo nodo
Appunto citando l'articolo diciotto della costituzione ma prudentemente disse che su questo terreno non si sentiva di andare al di là di una proposizione problematica cioè pose il problema ma non ne trasse nessuna
Conclusione nessuna conseguenza pratica
Edizione mille centosettantanove cambia il quadro politico andiamo al primo governo consiglia
E il quadro in classica ancora non ha l'intenzione di tornare al G Ferrari su queste cose nel caso disse il sottosegretario Lettieri
Lo si sarebbe fatto ma salto col adottando disposizioni saldamente collocata entro il perimetro costituzionale quindi si ribadisce
Questa linea senonché se non chiedo i sentimenti d'opinione pubblica stanno cambiando
La corte costituzionale rende dichiari ammissibile il referendum sulla legge per è reale i partiti cercano di trovare un accordo per farne una legge sostitutiva in modo da andare al referendum
Non ci riescono si va al referendum il settantaquattro per cento degli italiani approva la legge Reale che era stata accettata con molte discussioni Milano centosettantacinque il clima cambiato dopo
Il il caso Moro e questo in cui incomincia a diventare un problema per le forze politiche che si sentono questa pressione
Tra il settantotto e il settantanove le
Le relazioni dei prefetti segnalano che appunto l'opinione pubblica è sempre più favorevole al al a limitazioni della libertà personale per rispondere al terrorismo
Per ha raccontato successivamente Virginio Rognoni che si arrivo al punto in cui anche misure autoritaria potevano essere accettate diciamo quel in questo contesto il governo prepara un pacchetto di provvedimenti comprendente
I decreti leggi seicentoventicinque Cilento ventisei e il disegno di legge seicentoventuno
Me la sbrigo rapidamente un disegno di legge seicentoventuno perché alla fine non è mai stato approvato diciamo per fu approvato al Senato ma non dalla dalla casa
Cosa faceva questo disegno legge trecentouno colpiva associazioni movimenti gruppi di carattere militare o armati ecco questo
Forse ovvio ma
Va segnalato che sempre si parla di associazioni armate quindi non di associazioni di qualunque genere si tiene sempre ovviamente il legame con la violenza diciamo no
Se ovviamente si specifica a
Associazioni armate con scopi politici
Molto importante non tanto il il seicentoventisei ma il di decreto-legge seicentoventicinque che poi divenne decreto Cossiga così venne chiamato e poi legge
E il sei febbraio mille novecentottanta in cui ricorrevano più volte le espressioni finalità di terrorismo reati di terrorismo la parola terrorismo entra ampiamente né agitazione senza mai essere definita cioè la legge non dice che cosa il terrorismo diciamo
Perché perché non ci si mette d'accordo sulla definizione che ovviamente è molto complicata
Mollino nemico cioè il dibattito
Ribadisce che bisogna respinge la definizione di stato di emergenza e quindi anche di leggi eccezionali perché è proprio quello che vorrebbero i terroristi lo Stato non si deve mettere sullo stesso piano dei terroristi
E al di là delle sanzioni che venivano introdotte quello che era veramente interessante era la individuazione di questi fatti anomali
Così lui definisce distinguibili da altre patologie presenti nella società
E individuati in comportamenti criminosi che contestavano il sistema nella sua globalità vedete la fatica no di definire il terrorismo sistemi gruppi a fatti anomali che contestò il sistema nella sua globalità
Ma va be'in questione entra nel dibattito parlamentare ma mi pare indicativo appunto di questa fatica
Di definire esattamente i reati di cui si parla quindi i reati di terrorismo e specificamente la dimensione associati
La del terrorismo
In aula si discute molto di questa legge perché volendo essere una legge ben dettagliata
Definisce molte fattispecie peraltro anche simili fra di loro quindi forse anche con qualche che hanno anche una qualche incertezza in fase di applicazione in modo particolare comunque
Cito la legge Cossiga laddove alla Tito HP assunte dall'articolo che si intitola associazione con finalità di terrorismo e di eversione dell'ordine democratico
Come ho già detto questi due termini distinti cresce hanno fatto tanta in questione
Si legge nell'articolo chiunque promuove costituisce organizza e dirige associazioni che si propongono il compimento di atti di violenza confine diversione
L'ordine democratico è punito con la reclusione sette quindici anni e anche dunque partecipata alle associazioni e puniti al CIPE
Nel dibattito come già già detto tante volte i radicali contestano la costituzionalità di di queste norme
Questa legge viene approvata questa legge viene sottoposta a referendum l'ottantacinque per cento degli italiani la prova cioè il clima appunto sta proseguendo in questa direzione
Scusate sto andando un po'lungo ma vada oltre l'ultimo punto virtuale a una al le proprie conclusioni all'ultimo punto padre conclusa
E questa attività così intensa diciamo del dibattito politico parlamentare compartecipato metteva a stampa
Dato alla magistratura i giuristi eccetera eccetera
Si incontra
Con la l'azione della magistratura perché da un altro punto di vista in qualche modo la magistratura assume una sul sul posizioni di supplenza in questa incertezza nell'affrontare il fenomeno
Il modello ematico mi concentro su questo episodio è quello dell'inchiesta sette aprile che promossa come sapete dal giudice Pietro Calogero a Padova
Fu caratterizzata da quello che apparve ne definito un teorema e questo teorema era l'esistenza di un'unica organizzazione sono parole sue o più organizzazioni strettamente collegate cioè il più il terrorismo è una cosa sola il terrorismo di sinistra
Cioè in altre parole l'Autonomia operaia e le Brigate Rosse nuclei più importanti costituivo un'unica
In realtà su Hans associativa possiamo dire unica realtà associativa di fatto al centro di questa inchiesta come è noto ci fu Toni Negri e e
Calogero arrivo all'incriminazione di Toni Negri sulla base di suoi scritti sul discorso
Ritenendo lì come dire comprovante questa unità organizzativa appunto fra autonomia e Brigate Rosse e altri gruppi rivoluzionari su Togneri naturalmente ci fu una grande spaccatura perché abbastanza condivisa l'idea che si trattasse di un cattivo maestro meno condivisa che se ne potesse parlare con me di un rivoluzionario attivo o di un mandante come dire di una azione
Eversiva terroristica o come la vogliamo definire
Molto interessante credo è che questa in inchiesta che si spaccò in due filoni perché un filone Fini a Roma un filone
Ma a Padova
Sostanzialmente si concluse con degli esiti molto diverso perché a Roma Toni Negri fu condannato a trent'anni quindi in qualche modo venne accettata dalla maggior dalla magistratura giudicante
La tesi che si trattasse effettivamente e di un del di un imputato che aveva avuto un'azione effettiva reale concreta non solo diciamo teorica nella azione terroristica
A Padova invece il teorema Calogero fu sconfessato dalla dall'esito dei giudizi finale
Non del tutto normetta vicenda molto più complicato e così via comunque avvenendo a quello che forse più ci interessa e cioè problema di associazione terroristica il
I giudici di Padova e quelli di Roma convergevano su una aspetto che era questo cioè le due idee il reato associativo
Ricade sull'imputato indipendentemente dal fatto che questo cioè questi sono imputato fosse o meno partecipe delle azioni dell'associazione incriminata cioè l'associazione
Terroristica è in sé come dire
In qualche cosa che
Deve essere sanzionato indipendentemente poi dalla partecipazione a fatti fattiva i singoli atti di terrorismo
E poi la stabilità del legame associativo prescinde dall'eventuale esistenza di un'organizzazione gerarchizzata perché come sappiamo
La galassia terroristica e dell'estrema sinistra è stato una che l'altra anche molto difficile da individuare appunto gerarchiche
Pensiamo solo
Grande problema no della dal ruolo di Adriano Sofri non rispettosa Vittorio
Calabresi c'è cioè quale gerarchia all'interno di questa galassia ma
Non non conta ecco diciamo detto in sintesi per i magistrati sia di Padova sia di Roma però per i magistrati di Roma
L'associazione sovversiva
Si dirige contro gli ordinamenti politici e sociali l'insurrezione armata contro i poteri dello Stato articolo duecentottantaquattro e duecentottantasei del codice penale e dunque
Nel caso dei dei romani in pratica la stessa cosa perché la la l'associazione sovversiva voi diventa inevitabilmente banda armata quindi i due capi di imputazione possono essere entrambi
Utilizzati nei confronti di di quei di quei di quegli imputati mentre invece per
I i giudici padovani si tratta associazione sovversiva e l'insurrezione contro i poteri dello Stato sono due fattispecie diverse che vanno considerate separatamente
Cioè se queste colpevoli dell'una associazione sovversiva senza necessariamente essere colpevoli di insurrezione
Che cosa c'è dietro almeno voglio così ho cercato di immaginarmi dietro questo dibattito giuridico io vedo che c'è un problema di giudizio storico cioè c'era dietro la questione dello scioglimento di potere operaio e di Lotta continua
Queste associazioni questa associazione questi partiti questi movimentisti gruppi vogliamo definirle si sciolsero in modo molto opaco
Cioè dichiararono nel mille centosettantatré partito opera potere operaio e nel mille centosettantasei Lotta continua che
E era finita l'azione ma in questo conclusione
Sì accenno diciamo appunto in modo opaco al passaggio a una fase insurrezionale diciamo che fu poi quella della seconda metà degli anni Settanta naturalmente che di molti
Che venivano da potere operaio e la lotta continua non a caso diciamo ma proprio perché c'era questa ambiguità di nello scioglimento che non era un vero e proprio scioglimento era il passaggio a un'altra fase diciamo alla famiglia dista in Italia della lotta armata
E così via
E tuttavia da un certo punto di vista questo show questo scioglimento e fu molto opaco con tutte le conseguenze va bene ha detto
Vide anche come dire un aumento delle Militello insurrezionali ma anche un arretramento delle lotte e cioè questo scioglimento come posso dire in parte fu anche vero quindi vennero meno
Diciamo legato è una grande mobilitazione di massa alcuni invece passarono appunto alla lotta
Qui mi sembra interessante il giudizio che dette allora Ettore Gallo
Forse era anche in quella fase membro del consiglio superiore la magistratura non ricordo esattamente comunque un insigne giurista
Il quale obiettò che affinché associazione sovversiva banda armata e costituissero un pericolo effettivo per lo Stato occorreva che potessero contare su grandi numeri e su una spinta militante molto forte
Avesse una concentrazione nel tempo e anche una concentrazione di tipo geografico cioè in altre parole Ettore Gallo
Che era stato partigiano
Fece il confronto cioè queste cose che stanno succedendo sono tutta un'altra cosa rispetto alla Resistenza e dunque non si può automaticamente applicare approva
Come dire a alla alla speravano terrorista già alla fine degli anni settanta diciamo delle descrizioni che sarebbero più adatti appunto alla resistenza che è un fenomeno storico però appunto molto molto diverso
Come già detto
In queste ed esito finale di questo processo di questi processi così diversificato ci dimostra la sostanza l'incertezza che c'era allora su poteva essere arrivo alla conclusione
Quello al di là di questa incertezza credo sia emerso abbastanza chiaramente il
Disegno di fondo della maggioranza che poi di fatto si intestò le modalità della lotta contro il terrorismo
Che furono molto diverse
Da quelle del movimento sociale come ho sottolineato più volte e allora permettetemi un confronto con con l'attualità no adesso in discussione anche in discussione in questi giorni il il decreto legge sicurezza così detto no che
Deve essere convertito definitivamente legge B l'articolo trentuno del
Del DL sicurezza che ampliata moltissimo la scriminante
Di reati compiuti da
Servizi segreti ma anche da singole persone che il Presidente del Consiglio ritenga di definire come tali
Di volta in volta laddove queste forze di sicuro questi servizi segreti occhi sì o chi per loro
Compia nuovo reati concernenti la direzione delle organizzazioni di associazioni
Con finalità di terrorismo anche internazionale e di eversione dell'ordine democratico cioè in altre parole
E concesso nel contrasto e contrastare il terrorismo questo ampio ricorso alla non punibilità di reati di tipo terroristico e quindi in qualche modo riemerge questa logica del avrebbero detto negli anni di politici degli anni settanta del mettersi sullo stesso piano l'avversario
La logica che non è più quella dello Stato che cerca di difendere se stesso dalle associazioni a sovversive o dall'insurrezione armata
Cercando di limitare la violenza cercando di estivi sradicare il fenomeno dei nordici ma piuttosto la logica della lotta come dire sa buoni e cattivi
Che in qualche modo
Equiparano appunto nei metodi non dico nelle intenzioni non dico nelle finalità
Chi
Agisce in modo terroristico e chi invece agisce in modo di per contrastare il terrorismo in conclusione come avrete capito
Io non credo che si possa parlare degli anni settanta di una anche se certamente
Nel clima di allora molte cose furono assunte in modo discutibile ma complessivamente mi pare che la linea di fondo fu quella di difendere la costituzione del pluralismo costituzionale di non soffocare più del necessario la libertà
Di associazione
E con questo concludo vi ringrazio
Grazie professor Giovagnoli mentre chiedo alla professoressa Mancini di avvicinarsi al nostro tavolo dei relatori
Ascoltando la relazione grosso Giovagnoli mi veniva in mente un testo uscito non molto tempo fa di Sergio Luzzatto dolore furore sulla storia delle Brigate Rosse a Genova
è un testo in cui questi temi si trovano accennati e ripresi ma in cui emerge moltissimo il problema proprio del rapporto tra alcune espressioni noi diremmo oggi vive del pluralismo sociale anche di matrice cattolica tra l'altro che auspicavano anche una certa radicali da nell'impostazione che avrebbe dovuto avere anche lo Stato in chiave di riforma di cambiamento della società e poi come dire i movimenti operai che la nascita di movimenti di carattere terroristico e di qui la la tesi Luzzatto è stata sottoposta a critiche profonde però la la trovo un collante tra le cose che ci siamo detti questa mattina e la relazione del professor Giovagnoli perché effettivamente da questo punto di vista ci
Mette bene in luce la la la la dialettica complessa ecco tra tra con la salvaguardia di un ordine democratico che contempla anche la diversità il pluralismo anche più conflittuale e allo stesso tempo però il fatto che in questo contesto ci possono essere dei laboratori di cultura di fenomeni invece diversi che possono diventare come sta e poi diventato di fichi Billi in modo eversivo no e e con tutte le difficoltà che ci sono state ebbene espresse ora facciamo un salto ulteriore dicevamo l'interrogativo che ci porta più in là degli anni settanta come fase CRI
Dica e il pluralismo sociale in Europa questo è il titolo che abbiamo pensato per la relazione della professoressa Mancini perché naturalmente c'è una fase successiva della storia repubblicana in cui l'apertura dell'ordinamento ha portato alla considerazione dei temi di cui stiamo discutendo nel confronto più aperto
Con ciò che avviene in un ambito ampie internazionale ma innanzitutto europeo con tutti i significati che la parola europeo può avere grazie alla professoressa Mancini e le lascio subito la parola
Sì
Perfetto grazie mille grazie agli organizzatori sono davvero molto contenta di avere potuto partecipare ascoltando le relazioni di questa mattina e che oggi pomeriggio sono grata per la possibilità che mi è data di condividere con voi alcune riflessioni più che sul pluralismo sociale in Europa sulle minacce
Al pluralismo sociale in Europa che
Provengono diciamo come conseguenza dello sgretolamento dello stato di diritto e sulle risposte europee a queste minacce questo sul presupposto per cui la libertà di associazione e di riunione
Che sono ovviamente necessarie presupposti necessari per il pluralismo sociale non sono pilastri fondamentali solo della democrazia nazionale ma anche della democrazia sovranazionale
In cui il pluralismo da valore etico filosofico si è fatto principio appunto di diritto costituzionale sovranazionale tutelato
Non a caso dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea e dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo
Che concettualizzare nove queste libertà come condizione necessaria per il funzionamento di una società civili attiva libera e pluralista
Che si realizza in particolare con le garanzie di poter costituire aderire va organizzazioni partiti sindacati ONG movimenti religiosi culturali e quant'altro operare senza interferenze indebite da parte dello Stato e ricevere finanziamenti anche dall'estero cosa particolarmente problematica
Ora le minacce al pluralismo più significative prendono corpo in misure che mutatis mutandis sonore mine senti per lo meno per la loro ratio a quelle di cui al dibattito
Di questa mattina tra i collegi tra i colleghi storici vale a dire leggi restrittive che colpiscono le ONG limitazione alla libertà dei riunirsi di associarsi concentrazione dei media e repressione delle minoranze oggi soprattutto delle minoranze sessuali
E su queste interferenze si sono non a caso concentrati quasi tutti gli interventi delle due corti la Corte di Strasburgo e la Corte di Lussemburgo che hanno avuto modo così di sancire alcuni diciamo presupposti fondamentali
A garanzia del pluralismo in Europa e la Corte dei diritti dell'uomo si è pronunciata molte volte
Sui limiti che alcuni Stati membri del Consiglio d'Europa hanno posto all'agire delle ONG in uno dei uno dei casi più famosi anche per la fama del suo protagonista un filantropo e attivista turco molto noto mancava alla che era ben conosciuto per il suo lavoro in una ONG che si impegna nel dialogo interculturale nella tutela dei diritti umani e la Corte in questo caso dopo l'arresto
Di cabala content le accuse di tentato rovesciamento dell'ordine costituzionale
Ha affermato in modo diciamo molto robusto anche inconsueto rispetto ai suoi soliti standard
Che una detenzione motivata a fini politici per mettere a tacere attivisti di ONG e difensore dei diritti umani non è solo contraria alla Convenzione ma influisce sull'essenza stessa della democrazia
In cui si possono limitare le libertà però con determinati presupposti e questo dice la Corte è particolarmente grave considerato il ruolo dei difensori dei diritti umani
E delle organizzazioni non governative in una società pluralista
E anche per il fatto ovviamente dell'effetto intimidatorio che queste misure possono avvenire
E soprattutto perché creare un clima ostile per le ONG in contesti politicamente sensibili in democrazia è sotto pressione presenta una particolare criticità
Ora nell'Unione Europea le risposte alle minacce al pluralismo e la libertà di associazione
Sono emersi in primo luogo nel nei diversi bracci di ferro orchestrati dal governo ungherese con le istituzioni europee in particolare con la Commissione e con la corte di giustizia ora l'Ungheria sappiamo che è uno dei paesi che di questi bracci di ferro è diventato campione paese nel quale abbiamo una situazione particolarmente grave per tutte le organizzazioni della società civile a cominciare anche dai sindacati
Solo il sette per cento dei lavoratori ungheresi scritta un sindacato i sindacati sono presenti almeno del venticinque per cento dei posti di lavoro abbiamo una concentrazione dei media particolarmente grave oltre l'ottanta per cento
Nelle mani del governo eccetera eccetera ora la corte di giustizia di Lussemburgo sia pronunciata più volte su misure restrittive in particolare delle ONG
In un caso molto noto la Corte ha sanzionato l'Ungheria per una legge che imponeva degli standard di trasparenza
Sostanzialmente esponendo i attori non governativi e i loro finanziatori soprattutto esteri
E la corte in questo caso affermato che si tratta di una violazione gravissima della libertà
Di associazione ritenendo che appunto questa legge avesse un effetto potentemente dissuasivo sui donatori ostacolando la partecipazione pubblica e quindi violando uno dei capisaldi della democrazia europea
Purtroppo però la condanna non ha sortito i risultati sperati se è vero che l'anno successivo ora siamo nel due mila diciotto l'Ungheria
è intervenuta un pacchetto di leggi che è stato etichettato diciamo che è stato colloquialmente etichettato come le leggi stock Soros
Che sostanzialmente criminalizzano le attività che supportano le richieste di Aldino e soggiorno
E introducono una tassa speciale sulle attività di sostegno all'immigrazione Indra cioè in poche parole penalizzando molto fortemente le ONG che assistono i migranti etichettature come agenti stranieri
E queste campagne lei questa misure legislative sono state accompagnate da campagne diffamatorie che hanno proposto all'opinione pubblica
Un'immagine delle ONG come agenti stranieri e mercenari di Soros che cospira contro l'Ungheria
In Ungheria poi nel frattempo ha cominciato anche a finanziare indirettamente organizzazioni della società civile fasulle cioè tra per trarre in inganno l'opinione pubblica crea l'illusione che alcune ONG sostengano le riforme liberali del Governo
Una utenza stanchi Foundation di Soros se n'è andata dalla Ungheria durante la fase di approvazione di queste leggi citando il contesto politico e legale ostile che include appunto una campagna d'odio contro la fondazione i suoi carne anche in questo caso la corte di giustizia ha stabilito che la legge viola il diritto dell'Unione europea però sostanzialmente queste leggi restano in vigore e continuano a intimidire e limitare l'azione delle ONG poi come se non bastasse è stata istituita un ufficio per la difesa della sovranità che ovviamente conferisce poteri va anche al governo
Per monitorare indagare i gruppi ed individui che ricevono finanziamenti esteri con l'obiettivo di ovviamente prevenire interferenze che sono caratterizzate come minaccia alla sovranità ungherese quindi questa momento ovviamente il rischio di repressione per le ONG
Uno degli attacchi più violenti e radicali al pluralismo culturale è stata la cosiddetta legge c'è uno vale a dire una legge approvata nel diciassette che ha imposto genericamente restrizioni alle università straniere operanti in Inghilterra ma mirata esclusivamente a
Dissuadere dal rimanere in Ungheria alla c'è una Central European University fondata da George Soros
Che sicuramente era una spina nel fianco per il Governo Orbán una istituzione accademica indipendente critica con una connotazione il molto fortemente internazionale globale liberale
La corte anche qui è intervenuta sanzionando
L'Ungheria stabilendo che la l'ex c'è un violato il diritto dell'Unione in particolare il diritto alla libertà accademica e all'insegnamento gli obblighi internazionali
Nell'ambito del dopo del tutti o o a perché c'è anche questo aspetto e la libertà di associazione naturalmente
Rafforzando appunto il principio secondo cui gli Stati membri non possono limitare arbitrariamente la libertà di associazione e di espressione di insegnamento
Però anche qui nonostante si tratti di principi particolarmente importante condanne della diciamo della deriva anti pluralista e illiberale
E e però possiamo accogliere con favore dal punto di vista accademico ma sono anche sentenze che dimostrano chiaramente i limiti della risposta dell'Unione Europea al collasso sistemico dello stato di diritto
Perché per esempio in questo caso la CentralEuropean Universitatea aveva già trasferito tutte le sue attività sua studenti a Vienna e quindi sostanze niente la sentenza è arrivata troppo
Ora
In nonostante tutti questi sviluppi non avevamo ancora visto il peggio per così dire nelle scorse settimane
Il diciotto marzo il parlamentare lamento ungherese approvato nuove misure che dovrebbero proteggere i minori da manifestazioni che promuovono l'omosessualità
Ovviamente le abbiamo tutte interpretate come un divieto al corteo del Gay Pride proprio alla vigilia del suo trentesimo anniversario la legge non modifica solo la libertà di riunione limitandola fortemente
Ma anche la legge nessun riconoscimento facciale che adesso può essere usato per prevenire ostacolare indagare interrompere o sanzionare manifestazioni che rientrano nell'ambito di questo divieto
Il governo ungherese e questa è la cosa più grave sin dall'inizio ha dichiarato che queste misure intendono sfidare quelli che loro chiamano l'imposizione di Bruxelles che sono gli standard del diritto dell'Unione per proteggere i bambini ungheresi dalla propaganda aggressiva
Delle minoranze sessuali e così ha lanciato il guanto sostanzialmente alla Commissione europea lei consideri queste misure come è una violazione della democrazia e dell'impegno fondamentale dell'Ungheria verso i valori dell'Unione
Dice Obama non dobbiamo accedere trascinate c'è pure davanti a un tribunale a Lussemburgo osserviamo andremo al contrattacco al contrattacco peraltro anche il contesto in cui è stata approvata questa misura è di particolare gravità
Ormai ne ha parlato di una pulizia pasquale per rimuovere le cimici che sarebbero i politici i giudici giornalisti le ONG e gli attivisti ti sono finanziati dai dollari corrotti
Poi un'altra cosa la legge è stata approvata con un'efficienza davvero notevole anche per gli standard di un'autocrazia che di solito e sia dimostrata efficiente presentata la proposta al diciassette marzo firmata diciotto entrata in vigore il diciannove
Il disegno di legge è stato approvato con un iter accelerato non c'è stato dibattito non c'è stata deliberazione parlamentare perché in realtà si è svolto tutto in Commissione quindi minata la trasparenza diciamo del procedimento legislativo il ruolo veramente questa la marginalizzazione è stata grandissima del ruolo dell'opposizione parlamentare che ha potuto solo fare
E le proteste simboliche tra cui anche lanciare dei fumogeni in aula cercando di richiamare diciamo così il l'interesse della stampa poi ovviamente per esser sanzionati per la violazione delle delle regole del decoro parlamentari
Ora tutto questo nel momento in cui si va a limitare fortemente un diritto politico fondamentale la libertà di riunione
E quindi ma veramente una violazione del della democrazia come vuole valore protetto esplicitamente dall'articolo due del trattato sull'Unione europea
Si tratta di
Misure che sfilano anche gli standard affermati dalla Corte europea dei diritti dell'uomo che è intervenuta varie volte contro la Russia in particolare quando era ancora membro del Consiglio d'Europa
Condannandola per le leggi cosiddette sulla propaganda omosessuale che poi sono pienamente diciamo così il modello a cui si è ispirato orfana
In dell'adozione di queste misure ricordando la corte che non si possono approvare politiche decisioni che incarnano un pregiudizio preconcetto da parte della maggioranza contro le minoranze
La corte ha stabilito varie volte che la libertà di riunione protetta dall'articolo dodici della CEDU ma comunque evidentemente tutti questi parametri che quindi non può essere limitata in maniera non può essere interpretata in maniera restrittiva tutti questi parametri Suma apertamente sfidati da Orban
Aggiungo anche un altro elemento grave vale a dire che del ventidue la Commissione europea aveva già avviato una procedura d'infrazione contro una legge ungherese sempre sulla prova diciamo sulla protezione dei minori dalla propaganda omosessuale
E l'azione di infrazione della commissione era stata supportata da quindici Stati membri
Tutti gli stati dell'Europa occidentale tranne l'Italia a far veramente a voler dimostrare un grande supporto supporto senza precedenti agli sforzi della commissione per proteggere i valori europei
Ora il fatto che la nuova legge sostanzialmente di attuazione ed ampi delle disposizioni che sono già oggetto di una procedura d'infrazione costituisce anche una violazione del principio di lealtà e di leale cooperazione
Aggiungo anche che questa legge è è stata adottata in un contesto in cui gli attori costituzionali a partire dal primo ministro hanno preso parte alla demodé a una veramente demonizzazione ma anche disumani zabaione
Non solo delle minoranze sessuali ma di tutti coloro che avrebbero partecipato diciamo a sostegno dei diritti di questa minoranza mettendo chiaramente in discussione la loro pari dignità quindi un altro valore fondamentale del costituzionalismo europeo
Si tratta di una retto versione deliberata dei valori europei e degli standard sui diritti umani che violano ovviamente l'impegno dell'Ungheria nei confronti dell'Unione europea in modo particolarmente esplicito
Ora fino ad ora la Commissione si è concentrata
Nel momento in cui ha cercato di reagire nei vari momenti in cui ha cercato di reagire nei confronti dell'Ungheria
In maniera tale da diciamo mantenere le risposte il più possibile chirurgiche questo apporto approccio però sembra poco adatto alla sfida
Altre dualismo europeo dell'oggi perché gli attori liberali all'interno della UE sicuramente anche galvanizzati dalla seconda presidenza Trump sicuramente stanno in te intensificando gli attacchi contro i valori fondamentali della democrazia pluralista
Con concentrazioni sempre più preoccupanti delle testate giornalistiche disposizioni precise ed elusive contro l'abuso della libertà di riunione di associazione
Effettivamente possiamo pensare strane sì appena menzionato al disegno di legge sicurezza italiano trasformato in decreto legge senza che vi fosse alcun presupposto di straordinaria necessità e di urgenza che veramente umilia il Parlamento viola la protezione costituzionale della libertà e la libertà di riunione nei luoghi pubblici
E ovviamente aggravando di elementi di repressione penale in modo vago pettorine e limita il dissenso
Ma frutto al pluralismo e non si deve neanche dimenticare che la stessa Italia è stata audita pochi giorni fa a Brussel in relazione allo stato di diritto
Anche in relazione specificamente al tema della libertà d'informazione e ai diritti fondamentali in particolare ai diritti fondamentali delle minoranze sessuali
Allora poi altra cosa il Partito Popolare Europeo supportato da altri attori politici comunque sta portando avanti una campagna per limitare la possibilità
Di intervento delle organizzazioni della società civile in particolare quelle che si occupano di questioni ambientali piano dei finanziamenti non solo
Ora tutti questi tentativi di limitare il pluralismo attraverso attacchi mirati alle organizzazioni della società civile la libertà d'informazione alle minoranze occupano una posizione un po'particolare diciamo alla intersezione fra le restrizioni di ai diritti umani in stile Rousseau
Il la retorica della difesa dei valori tradizionali cristiani etc incastonata nel paradigma di una particolare visione del costituzionalismo
Quello che si dice il costituzionalismo del bene comune e cioè una scuola di pensiero molto influente nella destra AMAGA negli Stati Uniti che però sta prendendo piede anche in Europa
E il cui teorico fondamentale e diventato ma adesso un intellettuale pubblico forse fra fra i più influenti Adrian femminile professore di diritto costituzionale a far Bard
Ed è un tentativo di promuovere una contro narrazione per contrastare quella che viene presentata come ed incessante espansione dell'individualismo di stampo occidentale del pluralismo sociale e culturale
E quindi c'è una propensione al comunitaria Rino al comunitarismo permeato di riferimenti all'amoralità naturale costituzionalismo morale che cerca di imporre una diciamo così visione del bene conservatore
Visione che si Foggia al di fuori dell'ordinamento giuridico e caldeggia appunto la necessità di fornire una lettura morale le ambiguità della Costituzione eccetera eccetera
Con la conseguenza che ovviamente gli attori che propongono concezione alternative devono essere frenati si tratta di visione del costituzionalismo radicalmente incompatibile con la democrazia pluralista che costituisce appunto un valore fondante della unione europea
E pensando a questi sviluppi mi è tornata in mente quella bella riflessione di non scherza Enna che prende posizione contro la pretesa che la più logica di fornire un fondamento alla democrazia
Che cerca di verificare mostrando che esiste una connessione essenziale fra democrazia e religione nessuna visione politica ancorata nella fede offre argomenti razionali per provarne la verità dice che e quindi la forma di governo democratica e pluralista e quella e l'unica ad offrire le garanzie che lasciano ai consociati la più ampia autonomia di scelta
E ora come ha ricordato recentemente il presidente della Corte di giustizia dell'Unione europea
Le l'Europa trae la sua ispirazione dalla comune lotta degli europei per ritrovare libertà democrazia e giustizia all'indomani della seconda guerra mondiale no
Quando la sfiducia nella sovranità parlamentare e la meglio scusate la sovranità democrazia parlamentare della sovranità popolare porta all'adozione di tanti meccanismi di pesi e contrappesi
Necessari per proteggere i sistemi democratici appena ripristinati un modello di democrazia
Che è stato definito di democrazia vincolata vale a dire un sistema democratico e pluralista ma limitato sia dal basso
Che dall'alto dalla presenza di organi non eletti nazionali e sovranazionali con la funzione di controllo contro i deragliamenti democratici
Ora democrazia vincolata non è la democrazia militante però c'è una prossimità logica fra le due nel senso che entrambe sono orientate a
Evitare che la democrazia diventi una ricerca per il suicidio
Fondando alcuni ed entrando poi a far parte dell'Unione Europea gli Stati membri si autorizza colano arrestato di un sistema di democrazia pluralista all'interno di uno spazio costituzionale sovranazionale
Con l'istituzione che hanno il potere di monitorare il rispetto dei principi democratici e gli standard fondamentali dei diritti umani
Il pluralismo non consiste affatto come vorrebbero far credere i sovrani visti nell'accettazione di versioni del costituzionalismo incompatibili con la democrazia pluralista perché queste riflettere ebbero le diverse identità degli stati membri
L'Unione europea la corte lo ha detto molto chiaramente ha una sua identità
In cui la democrazia pluralista costituisce un pilastro fondante è un elemento strutturale e va difesa contro i tentativi di rimodulare la il senso illiberale
I valori della Unione Europea ha detto ormai già da vari anni la corte
Sono valori che non solo solamente condizioni per l'accesso all'Unione gli Stati membri non sono liberi di revocare il loro impegno questi nei confronti di questi valori dopo l'adesione e l'unione mantiene i poteri per difenderli al fine difendere il proprio ordinamento
Infine la libertà di associazione al pluralismo sociale e culturale in Ungheria come nella Polonia prima del ventitré come in Italia come in tanti altri stati che mostrano dei segni di deragliamento democratico richiedono una risposta solida basata sulla difesa del pluralismo come valore europeo e le basi normative le basi istituzionali per queste risposte esistono però spetta agli autori europei
Agli attori costituzionale europeo in particolare attivare i meccanismi che proteggono la democrazia di fronte a questo tipo di attacchi da parte degli stati membri grazie
Professoressa non ciniche
In questo dicevamo salto in avanti ci ha consentito di acquisire tutta una serie di ulteriori questioni che il tema di cui ci siamo occupati ci stiamo occupando oggi affrontato in una fase storica successiva alla prima questione
è che non non no non lo non lo si risolve più all'interno di un confine di un confine costituzionale specifico
Le garanzie sono su livelli Diversi c'è un ruolo fortissimo dei giudici delle corti delle corti sovrannazionali emerge molto questo tema del rapporto anche Complesso da risolvere tra la tutela delle libertà collettive e la tutela dei diritti individuali e quindi torna ancora questa dialettica
Che abbiamo visto sin dalla relazione del mattino ed è il filo rosso filo rosso veramente
Costante e ascoltando le in particolare soprattutto nell'ultima parte del del suo intervento mi veniva in mente una osservazione importante fatta da Gaetano Salvemini nel quaranta quando si trovava negli Stati Uniti faceva delle delle lezioni in alcune università americane in una di queste elezioni è dedicata alla democrazia dice espressamente la democrazia non si salva da sola lo uno Stato democratico si salva assieme ad altri Stati democratici in un contesto in cui tutti in qualche modo fanno rette potremmo dire oggi di un usava questa espressione ma il contesto è quello e quindi il tema di quel abbiamo discusso oggi ci ricorda anche questo aspetto molto molto importante
Grazie per nuovamente per l'intervento ora siamo al termine del nostro del nostro percorso che è stato intenso denso
E e quindi abbiamo il privilegio di avere un concluso ore che non ha bisogno di presentazioni professor Amato presidente emerito della Corte costituzionale
Che so essere molto sensibile ai temi di che vi ho parlato oggi e quindi lo invito per le conclusioni di questa nostra giornata
Va be'
Chiamiamo le conclusioni perché sono l'ultimo ma
Non c'è altra ragione se non questa
Anch'io mi devo scusare come hai fatto tu perché ho perso la mattina
Perché avevo altro da fare un po'di storia però lo avuto allo stesso verde
Hanno fatto a partire dalla Costituente però il punto di vista degli storici è molto rilevante comunque anche quando è storia davvero contemporanea con me vi è stata questa Peretti
Vede queste cose come me da un'angolatura in parte diversa
Che va a capire
Come incide
L'assetto della disciplina delle associazioni della loro vita dei loro fini dei loro rapporti sul funzionamento complessivo del sistema
Quella roba che in italiano non ha una parola sola e quindi invidiamo Governance
Noi giuristi siamo costretti a parlare di forma di governo a forma di regime
Cioè come incide nessun riassetto istituzionale di governo e sui rapporti che questo circolarmente a
Con
I cittadini e le loro organizzazioni
Insomma se io rifletto su negli ultimi
Sotto settant'anni
I su quello che è
Partendo da ciò che oggi ho sentito che il i costituenti
Avevano nella testa in ordine a questo sì insieme di rapporti a cui io penso
De
Insomma la
L'architettura
Che viene dai cattolici
Da Camaldoli e dintorni
è un'architettura che pervade realtà alla costituzione e che gli altri accetta
E non è è non è male ma è molto
Per dar logicamente positivo e ottimista quel disegno
Ecco c'è quell'idea che poi Mortati svilupperà nei suoi saggi interpretativi Luís sarà proprio il principale interprete di ciò che era stato fatto
Anche Allo scopo di dargli recuperare il significato originario
Ci le l'idea che
Non è che retorica dello sviluppo della personalità che avviene il nome in solitudine ma nelle formazioni sociali perché lo sviluppo della personalità bella
Presa di conoscenza di interessi diversi dai miei coi quali i miei si devono comporre in un disegno che al sarà via via la dimensione degli interessi coinvolti fino a portare Allo stato che la formazione ultima non più intermedia in quel disegno nell'ultima poi vedremo nella realtà che a dir poco la penultima ma insomma in quel disegno e quindici
Un tutta una pedagogia del rapporto che si crea nelle formazioni sociali
Questo è un disegno che diventa addirittura l'architettura del testo si dice che Moro
Lo abbia costruito stando appoggiato a un muro di un corridoio di Montecitorio e parlando con altri che dice va be'se questo ciò che dobbiamo costruire a crescere ecco prima ci sono le libertà pura mentre individuali
Poi c'è la prima delle formazioni colonne nelle quali ci troviamo la famiglia
Poi c'è la scuola poi ci sono quelle dell'economia poi c'è la politica dello Stato e buona a dal tredici al cinquanta negli articoli della Costituzione
Tutti hanno accettato questo disegno
E questo disegno
Se volete con
Appunto che l'eccesso di intervento il ritmo che ci potete leggere
Per
O
In un effetto importante c'è la avrebbe detto Hegel preoccupato dalla nascita del fatto che col moltiplicarsi degli esseri umani lo Stato verrà Dessì pezzi tra tutte le parti in effetti ecco
Serve a produrre convergenza
La società ha molti interessi
Diversi ha molti punti di vista diversi addirittura ideologia e diverse
è fondamentale fare in modo che gli interessi dei singoli e dei gruppi il più possibile siano portati a convergere perché se non convergono
Beh allora il minimo che si possa dire è che il governo democratico è impossibile può darsi che siano possibili altri governi ecco ma qui si va
Ai discorsi sul
Realizzabilità delle democrazie nessun priorità inedita del potere monocratico dell'autoritarismo eccetera eccetera ora
La nostra storia
Posto e costituzionale è una storia che punto effettivamente alla convergenza
Le ragioni per cui lo fa possono essere le più diverse
La prima secondo me Yalta
Le il Partito comunista italiano che viene informato fin dalla fine della guerra perché si deve levare dalla testa di poter governare in Italia
Perché questo annoi Unione Sovietica creerebbe un problema che non vogliamo noi abbiamo acquisito la Polonia la Cecoslovacchia la Bulgaria e la Romania
L'Italia sta dalla parte di laici stia
Questo
Io faccio difficoltà a farlo accettare perché è una cattiveria della Democrazia Cristiana della quale io privo la Democrazia Cristiana
Perché la conventio ad excludendum va inventata Stalin non l'ha inventata radici finestre
Radici semplicemente applicata sarà pure cattivo alla decima questa cattiveria non è sua in effetti derivata
E quindi il intrighi
Pur essendoci quella divisione così profonda così radicale a quel tempo tra tra capitalismo perché il socialismo realizzato
Il partito che incarnerà ebbe il socialismo realizzato sa che il suo futuro
Nel infilarsi nella democrazia parlamentare il vivere civile più a lungo possibile poi si vedrà
Democrazia aperta ma il fatto è e questo è una delle cose
Che io ho trovato più interessanti nella mia vita la capacità delle regole procedurali forti
Di convincere dei valori sostanziali che hanno sotto
Cioè col passare degli anni questa opposizione extra al sistema
Che sia abituato a vivere all'interno della democrazia parlamentare che assorbe lentamente la giustezza delle regole che governano le procedure parlamentari
Piano piano acquisisce quello che ci sta su perché queste regole porta no alla convergenza
Che non è volere tutti la stessa cosa
Ma trovare il modo di esprimersi all'interno di decisioni o insiemi di decisioni in cui le diverse voci edili escono a comporsi di
Che la democrazia è questo inglese
E si realizza se riesce a realizzare questo
Per anni per perciò il processo di convergenza va avanti
Per la felicità di Mortati le di quell'architettura
Con la constatazione che funziona chi ha vissuto come me il Parlamento lo ha visto funzionare ha visto come parlamentari persone che avevano fatto la loro vita in un'associazione poi avevano fatto l'assessore comunale col passar degli anni pure regionale quando ero più giovane questo no ancora non non poteva accadere
E che che quando arrivano in Parlamento annuncia
Costruito allora ecco il Moro appoggiato alla parete di Montecitorio poteva dire vedi funzione
Andando verso l'alto funzione
Il terrorismo
è talmente divergente che conferma queste
L'associazione terroristica è un'associazione che rifiuta tutto qui e rifiuto proprio la notifica della convergenza
Eversiva perché vuole dare unilateralmente ad una parte il tutto
E allora tutti gli altri respingono
E quindi ribadisce in qualche modo tanto è fuori da ribadire anche troppo
Il l'uniformità antichi di chi sta dentro
Sino a portare a quel delitto rimasto impunito che la condanna a morte di Aldo Moro
Che venne condivisa insieme da chi la pronunciò nelle Brigate Rosse da chi
Ma condivise stando dall'altra parte questo è la mia opinione votando no
Invecchiando mi ha fatto piacere constatare in conversazioni private che diversi di coloro che avevano condiviso nel decisione mi sono venuti a dire ma forse hai ragione cabina di regia no hai ragione tu perché io allora ero un un giovane e pieno di dubbi su questa storia io l'ho vissuta da spettatore soltanto ma col passar del tempo mi sono convinto che
Punto
C'era qualcosa di incompiuto nel nostro Stato
Che permise
Per la forte debolezza
Di questo Stato
Di ritenere
Che
Anche uno scambio
Per liberare il proprio cittadino fosse un riconoscimento pensateci a distanza di tanti anni quante ridicolo questo pensate che Israele non riconoscere Hamas
Ci vorrebbe di scambi se non li fa e perché
A un governo che non li vuole fare inquietante vuole altro ma insomma non voglio entrare qui in questa storica
Ora
Quello che mi colpisce
E che
Quello che sta succedendo ora e che porta ai in paesi come l'Ungheria i fenomeni di cui e ci ha parlato Susanna da ultimo
In realtà frutto
Del
Inceppamento
Dellas macchina aveva convergenza
Che si è inceppata per un anno per una pluralità di ragioni che in realtà la conosciamo insomma
La fine dei partiti politici che erano stati il principale produttore di processi di convergenza
Proprio tra gli interessi prima ancora che tra le visioni politiche
Sono finiti
Non hanno più Rete territoriale
Non hanno più rapporti diretti con i cittadini
Li conoscono attraverso i sondaggi
Affidano l'interpretazione di ciò che i cittadini pensano acciocché una categoria di professionisti comunicatori
Spiega loro che i cittadini pari ciò che i cittadini pensano quindi un processo che è venuto totalmente cambiando
Via via che poi i cittadini sì autorganizzativo per esprimere se stessi
E qui noi abbiamo e e lo vediamo questo fenomeno
Per cui senza la mediazione dei vecchi partiti
Il
I punti di vista sulle questioni si estremizza
Non cercano più il contatto
Ciascuno ha dalla sua parte cerca il consenso su se stesso
La
Il re di comunicazione informatica digitale favorisce normalmente questo processo
Lo favorisce perché porta alla formazione
Di social community sedi comunità on line che sono fatte da quelli che la pensano tutti allo stesso modo
Ecco
Noi avevamo a suo tempo il vantaggio
Di poterci incontrare fisicamente in luoghi interni a partiti diversi dove non arrivavamo pensando sulle singole questioni la stessa cosa
Avevamo modo di scambiare di dialogare e quindi anche di cambia
Scambiare e quindi cambiare
Ora queste comunità digitali sono comunità che si irrigidiscono sul proprio punto di vista e si scatena no contro coloro che non amano
Io monto elementare un ente credo di aver capito così penso nessuno mia dall'altro
Che
Cristo è cosa del
Dell'hockey spicci
Che sta diventando un fattore inquinante forte del vita democratica
Nasce in modo molto banale e semplice
La civiltà che comunque alcune migliaia di anni di vita
E quindi mi ha reso diverso ormai
Dall'antenato che in Odissea nello spazio delle debbo prima che brandisce l'osso perché li comincio a civilizzare anziché insomma si scatenava contro gli anni
Se io ho qualcosa ridurre control mia è difficile se se se se lui e davanti a me
Direi viene proprio come quelle che si dicono in venti
La Rete
Inizialmente mi liberò da ogni freno inibitorio perché mi dava la possibilità di parlare senza essere riconosciuto ma di fare arrivare la voce
E allora ho potuto dire Attilio diciamo che l'odiavo
A chi vorrei morto che lo vorrei morto
A chi vorrei che non avesse mai un discendente perché sarebbe uguale a lui è in presterebbe la terra di scrivere dirlo esattamente così
E accaduto è una cosa che io non avrei mai previsto
Che quando poi poco alla volta si sono messi assieme qui stile firmano anche queste cose in una realtà ed è diventato l'ok speech del nostro tempo
Quello che attraversa la Rete e ovviamente paralizza ciascuno sulla sua posizione
Con la politica
Che Constant è questo
è del tutto incapace di intervenire su questo non ha più gli strumenti non non ha più nulla sul territorio chiede al comunicatore
Verifica altri sondaggi se dicono qualcosa di diverso ma non ha più il dialogo diretto non è più in grado di formare l'opinione collettiva del suo Paese come facevano i partiti di un tempo
Ricordate veri tutti
Io ho ho nella mente allora io Frigerio impaziente da giovane socialista ma la bravura del Partito comunista
Nel tenerci a volte a bagno Maria per mesi e mesi prima di dirci se era d'accordo su una certa cosa Murdoch
O mesi diceva di sì ma vi lo ha verificato che c'era un consenso collettivo su questo
Aveva gli strumenti la Rete per farlo noi non ce l'avevamo più
Ecco quest'oggi
I partiti di oggi proprio non ce l'hanno più si schiera il russo resterebbe anche
Non non sanno fare altro che questo perché io mi schiero su queste
E tutti schiererà i su quest'altra perché le valutiamo un arco di sinistra una più evidente strega secondo di come siamo ci mettiamo di qua e poi ci blocchiamo
Ed ecco lì
Ecco lì incapaci di produrre una legge sul suicidio assistito perché ciascuno dovrebbe dare un pezzettino all'altro invece no
Perché la vita è indisponibile
E allora in nessun caso oppure i limiti appaiono troppo limitanti
Ed ecco questa tragedia autentica della Bortot negli Stati Uniti
Che passa dalle ventisette settimane
Dell'erogazione sue delibere del settantadue
Disciplina che appare sempre più irragionevole col passare dei decenni ma i democratici non sono in grado di toccarla hanno la maggioranza ma il Congresso ma non sono in grado di toccarla perché toccarla
Significa rinunciare
La propria posizione
Gli altri hanno l'opportunità e la sfruttano di fare leggi abortiste che portano alla morte della madre
Per infezione molte volte perché il medico che tocca il feto è un medico che rischia di finire sotto processo penale
Ecco lì lì
Sui transgender
Si potrebbe discutere se in certe circostanze un transgender possono o meno partecipare
A gare atletiche in cui in fondo esistono i pesi massimi pesi medi pesi gallo voglio dire con l'OPA appeso e e poi dice ma maschio o femmina che tu Silvio insomma
Non ci si arriva a discutere
Tutto pene intransigente di di dei transgender si nega l'esistenza sia si nega non esistono
In bagno vadano dietro l'albero
Ecco
Questo è quello che ora ha cominciato ad caderci non è
L'unica
Realtà del pluralismo ecco stiamo attenti
Il particolare peso
Della estremizzazione delle posizioni
Anche associative
è dovuto al fatto che per le ragioni che prima dicevo
Sono quelle che influenzano di più la politica e quindi la governance
Ma per il resto abbiamo altri fenomeni associativi che sono figli del nuovo tempo
Che
Sono solo iniezioni di positività nella nostra società non dimentichiamo
Che quando io ero giovane c'erano quattro milioni di iscritti ai partiti oggi ci sono quattro milioni di iscritti a organizzazioni del volontariato
E io ho più volte invitato questi del volontariato a
Forni fare qualche trasfusione di sangue alla politica fornire un po'di loro dirigenti abituati a incontrare la gente
Abituati a incontrare la gente attenti oggi il terzo settore
Non è più soltanto il portare la coperta il brodo caldo a chi la notte complesse ha bisogno di essere aiutato
E
Sussidiarietà
Progetti
E gestione di attività di interesse collettivo fatte da amministrazioni pubbliche organizzazioni del terzo settore insieme
E per costruire le quali
Si ripropongono momenti di partecipazione come quelle che erano una volta i momenti della partecipazione politica da quale duttilità
Di una eventuale trasfusione di sangue
Per non parlare poi appunto delle perché se no demonizzare il digitale sarebbe idiota
Insomma io sono un'entusiasta di tic toc perché temendo che i ragazzi smettessero di leggere libri cosa che impersonate da fare sul display di un cellulare il giorno ho visto che tic toc c'ha i suoi giovani influenze perché dicono i ragazzi i quali libri leggere
Se guardate Robinson
Il sabato ogni settimana su Robinson sì c'è una scelta dei libri che gli influenze Erwitt tic toc indicano ai ragazzi beh questa è una cosa altamente positiva
L'influenza non è soltanto qualcuno che
Propaganda panettoni e poi non è ben chiaro chi ci guadagna fra cioè non è soltanto quello quella
Ma sono anche questi ragazzi che esercitano le influenze in Rete per far conoscere i liberi ed è questa
è una bellissima in una bellissima cosa serve a fare marketing senza spendere soldi facendolo quindi assolve a tante funzioni positive
Ma il punto centrale
E che
L'associazionismo così come era concepito dal costituente rimane non paradigma
Che in parte il realizzato in parte realizzato in modo deviante e sbagliato
Sì non è strumentale al
Far confluire anche posizioni diverse sulla medesima tematica e realizzare convergenze con questa idea centrale che aveva il costituente che si è realizzata per anni
E che la chiave di funzionamento delle democrazie conquista o si è in grado di recuperarla oppure
Arrivano viti derivò del nuovo tempo insomma Tiberio
Si ritenne costretto ad esercitare un potere che
E in fondo non voleva gli storici discutono
Sì Tiberio diventò un dittatore permanente per vocazione o per necessità subita ecco gli d'Ungheria si sono messi nella condizione di trovare un loro ben prosciutto Tiberio Tiberio da antico romano vede
Delle fattezze migliori ma
Questo non cambia insomma ecco
Conclusione c'è un legame strettissimo terrà democrazia e associazionismo
Quando si dice democrazia pluralista io non so quale delle due parole sia più sostantivo dell'altra sono due sostantivi coi essenziali in una democrazia
Però il pluralismo deve attendere a trovare una soluzione
Che io ho imparato questi leader rabbinico vedervi essenziali
Non significano guai sì che tutti debbano condividere la stessa idea
Ma
Che
Si arrivi sempre parlando con l'altro
A comprendere anche senza condividere se si arriva a comprendere è sufficiente poveri trovare soluzioni che danno tanto te tanto a me
Ma è impensabile poter salvare l'eterogeneità
Necessaria salutare
Accresciuta delle società del nostro tempo se non c'è questa disponibilità e questa disponibilità si realizza attraverso istituzioni e procedure di queste istituzioni le associazioni sono una parte essenziale settori
Però il presidente Amato che ci ha proprio portato ad una riflessione che coinvolge fortemente l'attualità di tutto il nostro dibattito di tutto il pensiero che abbiamo ascoltato sin dalla mattinata abbiamo riproposto nel pomeriggio
Tra noi questa non è la fine di un percorso poi all'inizio anche insomma di di un metodo che abbiamo già salutato questa mattina con una parola d'ordine forse fin troppo abusata Moggi l'abbiamo sperimentata l'interdisciplinarità storici giuristi assieme questa cosa
Deve continuare senz'altro poi perché abbiamo la speranza come si dice sempre in queste occasioni di raccogliere contributi della giornata
E per cui ringraziando di nuovo tutti i relatori che ci hanno donato parte del loro tempo li contatteremo presto per negoziare un termine naturalmente agevole e per poter poi
Trovare una sede in cui raccogliere i frutti insomma delle riflessioni di oggi io devo ringraziare ancora naturalmente l'istituzione che c'ha ospitato
La dottoressa Caleca che senza la cui sollecito utile oggi non non saremmo qui il senatore Parrini ovviamente per anche per le belle parole che c'era donato all'inizio del del pomeriggio
E tutti i presenti che sono stati qui con noi hanno condiviso con disponibilità ed attenzione queste riflessioni grazie a tutti davvero
Grande