Il rovescio del diritto - La pillola

La riapertura delle indagini sull'omicidio di Garlasco sta suscitando polemiche inquietudine e non certo smarrimenti o nell'opinione pubblica nei media
Ci si interroga su quale possa essere il senso di indagini riaperte a diciotto anni dal fatto quando poi vi è una persona definitivamente riconosciuta come colpevole del delitto e che ha quasi interamente scontato la pena
Ci si interroga su cosa potrebbe mai a cadere se si dovesse accertare l'innocenza di chi ha già scontato
Una simile Pina
Si vorrebbe capire come mai almeno da quanto apprendiamo dalle cronache alcuni atti di indagine vengano compiuti solo ora
A cominciare dalla ricerca dell'arma del delitto nel greto di un ruscello
E così via discorrendo
A mia personale sensazione è che questi comprensibili ma disordinata interrogativi
In linea di massima finiscono per eludere le invece evidentissime questioni di sistema che interrogano la validità appunto del nostro sistema processuale di diritto sostanziale
Inutile ad esempio biasimare riapertura delle indagini ha quasi un ventennio di distanza
Senza interrogarsi sulla sensatezza del vigente principio di in prescritti BT Italia alcuni gravi reati tra i quali l'omicidio
Il quale principio si fonda su un presupposto certamente suggestivo e cioè che non si vuole porre limiti Alinghi invita alla individuazione alla punizione di chi si si è reso responsabile di reati di massima gravità
Principio che però trascura di considerare che di aprire un'indagine a decenni di distanza dal fatto deve fare i conti non solo con la dispersione materiale delle prove
Ma soprattutto con il pregiudizio gravissimo per i diritti di difesa del sospettato
Provate voi a difendervi a decenni dal fatto dovendo ricostruire cosa avete fatto quel giorno dove eravate soprattutto
Come trovare tale circostanza
La giustizia umana deve porsi dei limiti
Se non vuole fare più danni di quanto rissa si illudeva di risolverne
Ma soprattutto non si riflette a sufficienza in queste polemiche
Sul feroce omicidio della povera Chiara Poggi sui costi sociali e giudiziari che comporta il mancato rispetto sostanziale della regola dell'oltre ogni ragionevole dubbio
Condizione teoricamente imprescindibile di una sentenza di condanna
Occorre comprendere che consentirà al pubblico ministero di impugnare le sentenze assolutorie e addirittura di ricorrere com'è accaduto in questo caso al giudice di legittimità verso una doppia conforme assolutoria
Stasi fu assolto in primo e secondo grado
è un atto processuale semplicemente incompatibile con la regola dell'oltre ogni ragionevole dubbio
Certamente si può ragionare su un divieto non assoluto consentendo l'impugnazione in presenza di condizioni precisamente individuate connotate da assoluta eccezionalità
Tipo acquisizione postuma di una prova oggettive di significato non controvertibile acquisizioni scientifiche nuove non disponibili nel precedente grado di giudizio
Solo per fare due esempi ma non credo si possa seriamente dubitare che se per ben due volte una persona viene giudicata innocente nessun successivo giudizio di colpevolezza salvo gli eccezionali casi di cui si è detto potrà mai convivere
Con la regola dell'ultimo ogni ragionevole dubbio
Al di là del merito degli esiti di questa clamorosa riapertura delle indagini sul delitto di Garlasco e delle inutili polemiche che esso sta scatenando
Questi sono i temi sui quali ragionare con serietà per prevenire il ripetersi di eventi come quelli
Ai quali stiamo assistendo che minano alla radice la fiducia dei cittadini
Nell'amministrazione della giustizia
Buona giornata a tutti