Il Politecnico - Luciano Pellicani, socialista coraggioso

Bentrovati radio radicale chi vi parla Walter Vecellio con me
Sempre il mio compagno di viaggi di letture Giammarco Paul grano Altavilla
Centro studi Gaetano Salvemini associazione per la libertà della cultura
Chi vi parla e ospite questa volta non collegamento telefonico di persona e quindi siamo ancora più contenti l'autore di un prezioso Libano
Il professor Vito Varricchio e lingua il socialismo di Luciano Pellicani personaggio interessante importante che ha svolto sicuramente un modo ossia se il mittente se mi consentite dal punto di vista culturale intellettuale ma anche come intellettuale diciamo si è sporcato anche le mani è stato anche militante politico senza essere strettamente partitico però ha fatto politica
E poi anche
Un particolare importante in un momento importante ma ci arriveremo e che rischia punto poteva essere dimenticato forse anche un po'sua responsabilità perché fin dalle prime pagine il libro il socialismo di Luciano Pellicani pubblicato da Rubbettino prefazione
Del professor Gaetano Pecora che gli ascoltatori più sicuri di questa trasmissione ben conoscono
Esplicitamente fin dalle prime pagine dice che era un uomo puntato alla solitudine condannato essere a una solitudine non dico umana ma quanto meno come percorso culturale e politico però dopo il professor Varricchio che
E autore questo pregevole saggio che ci porta a memoria questo questo intellettuale che ha svolto sicuramente un ruolo importante negli anni settanta ottanta novanta
Ecco affronteremo anche questo aspetto voglio prima di di cedere la parola ai nostri al mio conto mio come posso dire compagno di viaggio e al professore
Varricchio aggiunge
Che il professor Pellicani
è uno dei pochi che quando in una certa stagione
Italiana e anche europea una quantità di intellettuali diciamo avevano preso una sbornia ideologica e guardavano al mito cinese al mito cubano al mito pronto a ogni tipo di mito rivoluzionario era ben con i piedi per terra e Luisa per un socialismo sì passatemi il termine pragmatico concreto e comunque non autoritario non violento
Diciamo liberale tra virgolette nel senso estensivo però Giammanco non so se tu vuoi aggiungere qualcosa questa piccole introduzione che ho fatto io vorrei sollecita dopo quello che
Poi aggiunge mi a quello che ho detto io partire dalla solitudine
Di di perdita però a te la parola ti ringrazio Walter grazie ai nostri dagli ascoltatori
Grazie professore Varricchio che
Il nostro ospite oggi che ci permette di affrontare come dicevi inoltre una figura strenuamente rilevante del panorama culturale italiano come Luciano Pellicani
Tu hai detto pressoché tutto aggiungo solo che per chi fin d'ora per chi fosse interessato a approfondire e anche per quell'esperienza personale o comunque più personale che l'ascoltare la voce del del personaggio del quale parliamo oggi Luciano Pellicani è stato anche frequente un frequentatore di radio radicale quindi i nostri cari ascoltatori nel grande archivio
Della radio possono trovare diversi suoi interventi e anche diverse trasmissioni che l'hanno visto ospite ma non non aggiungo altro mi sembra un'ottima idea iniziale alla solitudine di Luciano Pellicani anche per inquadrarlo dal punto di vista biografico per i nostri radioascoltatori
Grazie al sommo arco grazie Walter per hai dato quest'opportunità di asset qui a Radio Radicale
Per presentare per parlare non solo nel mio libro ma appunto di di Luciano Pellicani che voi c'avete descritto in in maniera esemplare come
Un intellettuale un intellettuale militante un in un eretico un ed etico all'interno di qualsiasi chiesa ogni volta che apro è provato ad entrare in una chiesa appunto la solitudine di cui mi mi parlava Giammarco è stato presente è stato visto come Loreti Curci si è dovuto allontanare Stato spesso spesso solo e
Così consiglio ai era agli ascoltatori
Una un episodio non registrato diciamo in a inaugura o in una stanza ma durante a un intervento a piazza San Giovanni quando partecipò a un incontro
Organizzato dall'allora Ulivo per diciamo si muoverà un po'è un riunire tutto il mondo delle sinistre con a alle elezioni del due mila uno se non sbaglio
A alle elezioni del due mila uno ebbene Luciano fu sommerso dei fischi
Giovedì cari fu sommerso dai fischi di una parte faziosa della sinistra che lui avrebbe definito mio ostico manichea che ero additava come traditore del socialismo traditore dell'universo di sinistro
Fu Gad Lerner allora a a riprendere la parola e a difendere Pellicani ha descriverlo come uno dei protagonisti della storia socialista di Luciano Pellicani e allora per mettere in adesso di fare un passo indietro
Perché la storia di di Luciano del socialismo è una storia che veramente inizia nella culla Luciano nasce il dieci aprile del trentanove a Ruvo di Puglia
E la madre Camilla Humanitas di Terlizzi e il padre Michele Pellicani venivano si dà due estrazioni famiglia è diverso medio borghese Luís
Aristocratico a lei
Il nonno e qui vengo al perché Luciano ha respirato fin da bambino una certa idea di socialismo il no no
Addirittura aveva poiché credeva in una crescita pedagogica aveva fatto istituire a Ruvo di Puglia il primo cinematografo
E durante la guerra sia Camilla che Michelena io lo dico voglio diciamo accennare non è mai educazione se mi rivolgo in alcuni casi con i nomi Michele Camilla il Luciano Mattevi Camp Anapo la dottoressa non apro la sorella
Di Luciano che mi ha dato la possibilità di entrare con discrezione in punta di piedi nella vita anche privata della loro famiglia mi ha permesso un po'di conosce e allora quando ci sarà un po'questo iato nel lucerne libero ci sarà forse oggi parlandone perché mi viene così tra Luciano empirica
Dicevo Luciano quindi ha passato i primi anni d'infanzia a a casa dei nonni perché sia Camilla che Michele erano anti fascisti e comunisti
Quindi durante la guerra Luciano avuto pochissimi contatti con i propri genitori è cresciuto dei nonni
E quando tornava a Ruvo di Puglia
Assisteva ogni volta a una manifestazione particolare il primo maggio i lavoratori di Ruvo di Puglia andavano quasi in processione sotto la casa del nonno di Luciana Di Bartolo di Terlizzi
Quasi a chiedere che Bartolo si alzasse si affacciarsi al balcone liberi dicesse con una benedizione laica
Quindi ha vissuto questo questo questo mondo non solo poi quando nel mille novecentocinquantasei hanno
Io traumatico all'interno del mondo comunista sappiamo benissimo perché due avvenimenti su tutti
All'inizio siamo intorno a febbraio cinquantasei il ventesimo congresso del Partito comunista sovietico dove Nikita Krusciov
Destalinizzazione titoli fra mette sul tavolo i i comportamenti autoritari di tatto dittatoriale di Stalin del Salvatore i popoli quindi come dire di mistifica un personaggio però sul finire del mille novecentocinquantasei Crush of dall'ordine di far partire i carrarmati per Budapest fermati sovietici schiacciano letteralmente i protesta i rivoltosi i ribelli gli studenti gli operai ungheresi che nel nome del socialismo si opponevano alla a
All'autorità all'autoritarismo sovietico
Bene quello fu un momento di cultura all'interno della famiglia delicate
Michele che era stato redattore di dire nuove
Lascia il partito segue Eugenie Eugenia reale e ricovero settimanale fiancheggiatore
Del partito comunista e il settimanale di costume e segue è un generale per un altro settimanale di costume corrispondenze socialista
E mentre Camilla no
Camilla resta fedele alla via italiana al socialismo era quello che Togliatti definì l'attacco appunto al all'Ungheria come una dura necessità storica
Non solo qui va sottolineato perché la figura di Camilla della madre di Luciano è una figura dirompente non sono alla vita di Luciano
è una donna vissuta tra gli anni cinquanta e gli anni sessanta comunista separata dal marito
Non potrei avere il divorzio fino al mille novecentosettantacinque ovviamente che si era unità con un altro uomo Pasquale nato anche lui comunista quindi chiedo agli ascoltatori anche di immaginare il coraggio di questa donna Donna che dovrete anche a frontale
Le come lei critica effigie del figlio più grande
Perché Luciano quando voi si trasferì a Roma dove a inizierà si trasferì quindi dal padre si trasferì a Roma per studiare alla sapienza malmesse alla Sapienza di Roma
Chance politica
Apro una piccola parentesi si è sempre pensato che Luciano avesse a stilato una tesi di laurea subiranno nasce grazie all'archivio della Sapienza ci tengo a ringraziarlo siamo riusciti a scoprire che il titolo effettivo dell'adesivo Luciano Pellicani del mille novecentosessantaquattro era il partito politico nel la filosofia politica di Benedetto Croce Elia Antonio Gramsci
E qui come dire in questa tesi forse emergono già i primi punti di contatto che poi vedremo nella nel Gramsci di Luciano quanto di Benedetto Croce secondo Luciano ci fosse anche nel pensiero politico gramsciana
Si laurea quindi nel mille novecentosessantaquattro e a un po'lo confessa spesso alla madre e alla allo zio Pasqualino Pasquale Napoli Luís con cui ha coltivato ottimi rapporti
Confessa è un po'titubante su cosa fare come tutti ventenni dopo essersi laureati giornalismo a seguire le orme del padre o la carriera accademica
In fondo è come se Luciano avesse mai scelto
Perché ha avuto sia la carriera accademica e poi ricordiamo è stato dal mille novecentottantaquattro fino al mille novecentonovanta due credo è stato il direttore di Mondoperaio la rivista del Partito Socialista Italiano quindi non è è riuscito a portare avanti entrambi sui sogni vorremmo dire ma uno come Luciano poteva poteva diciamo con la sua preparazione negli anni Settanta continua a vivere a Roma vive a lungo trasferisce a Trastevere
Ma via dei Fienaroli
E qui negli anni Settanta elabora un po'la sua idea di socialismo due gestionali o accoglie ieri esuli di esuli dell'Europa orientale i comunisti dissidenti francesi o greci quindi a insieme a tutta una schiera di socialisti appunto era è ucciso ed etici solitari
Elabora questo modello alto cessionario che all'aut aut Pellicani anni novanta oppone un Nenni né con il comunismo sovietico né con il capitalismo occidentale una sorta di terza via su questo firmeremo un attimo professore Varricchio perché
Questa è
Un tentativo di un
Ne parlavamo prima dell'inizio della trasmissione un un cercare la quadra fra da un lato il valore sicuramente della libertà e dall'altro quello di una maggiore uguaglianza
E forse anche di più nel senso di andare incontro a quelle che erano state le sollecitazioni marxiste su Valli nazione tutto tutte resta presto
Pellicani che
Pur venendo da un background comunista rapidamente lo rifiuta lo rifiuta in maniera netta anche con bel coraggio personale perché appunto mettersi contro un'idea una cosa mettersi contro una madre
è una cosa un po'più difficile
Circa nell'autogestione il la soluzione ma non tanto in un'autogestione
Diciamo teorica quanto in un esempio specifico e pratico su questo ci terrei a sentire il professore Oricchio
Sì grazie grazie della domanda Giammarco allora di sicuro Luciano parla di due auto gestioni nel senso che lui quando parlano deve autogestione si fa all'autogestione jugoslavo
Cioè dopo la rottura con a di Tito con Stalin e dei primi momenti diciamo di
Povertà il cui Monica il partito comunista jugoslavo decide di cambiare rotta di inserire degli elementi di mercato
Fanno delle riforme costruiscono le riforme economiche e creano questo modello autogestione
Il problema è che il modello auto gestionali il Luciano lo fa notare anche negli anni settanta lo fa notare dice moda l'autogestione Mario jugoslavo va preso in esempio ma va corretto nell'Europa occidentale perché
Fondamentalmente quel modello garantisce l'idea che possa esistere un sociale assenza la totale statalizzazione del mercato me la cancellazione del mercato
Perché questi socialisti Eretici ritenevano che il mercato avesse una funzione solo sociale ma politica fondamenta perché polverizza il potere il mercato polverizza il potere non fa fa sì che non si creino di di oligopolio
Dei pochi ce o un unico centro di potere ma lo polverizza e quindi permette a gruppi di individui perché i ragionavano ovviamente anche a classico a settori
A gruppi vinili svolge le e di esercitare i diritti di libertà e i diritti civili dovrebbe nella la Jugoslavia a Pellicani faceva notare che il Max leninismo però aveva fatto sì che il partito partito jugoslavo non liberasse completamente le a forze del mercato quindi il il l'autogestione
Se jugoslava era sì aveva introdotta sin mercato quindi la libertà in economia ma non l'aveva introdotta in politica perché il partito era rimasto tocca appunto come riusciva a conciliare il gol di
Grasso secondo il processo congestione io concreto cui faceva riferimento era comunque un regime illiberale perché secondo lui in Occidente poiché
Vi era stata una vi era la democrazia politica
Il mercato socialista sarebbe stato più facile da instaurare e non ci sarebbe stato Pellicani degli anni Settanta mi preme sottolineare cioè
Il l'autogestione jugoslava andava verso un autoritarismo perché era stata era stata in introdotta in un modello autocratici
In una società autocratica
Dove c'era un partito solo mentre nell'Europa occidentale sosteneva Pellicani verso la fine degli anni settanta che il modello di socialismo legge Senario non avrebbe portato a una tirannia del partito unico perché ci sarebbe stata una un processo democratico e quindi dalla democrazia politica si poteva passare i Murazzi economica
Mentre la Jugoslavia c'era la democrazia economica anche qui con tutti disposti a caso perché non era vero nemmeno questo non c'era nemmeno la democrazia economica
Perché fondamentalmente proprio che
Perché il partito sono comunista jugoslavo decideva lei carica Dl varie commissioni ed era una
La Costituzione costituzione di farlo farraginosi sì ma siamo ben oltre i cinquecento articoli già qui immagino di una Costituzione che preveda oltre cinquecento articoli è un praticamente un vestito stretto non non non non permette di di di muoversi
Invece il Pellicani del fine degli anni Settanta quel socialismo interna questo cioè Nismo etico solitario
Prevedeva che politica in Europa occidentale ci fosse già la democrazia politica sarebbe stato più semplice conservare quella quel pluralismo politico all'interno di un
Mercato socializzato e quindi in un
A in un in un modello composto da industria appunto autogestite che però è un una prospettiva che l'unica a un certo momento abbandona
Non tanto perché il sistema o meglio anche perché il sistema mostra nel caso jugoslavo una chiara
Diciamo tendenza autocratica da parte del del regime sia in ambito politico che in ambito economico
Ma proprio perché Pellicani arriva a considerare In Trance intrinsecamente il sistema autogestione Ario fallace
Sì sì assolutamente e lo fa prima di molti altri cioè se di ogni ho utilizzato come data di riferimento il mille novecentottantaquattro
Considerando che fino al mille novecentottantanove quando fuoriesce prima ancora della caduta della della dissoluzione nella della Jugoslavia della Jugoslavia
Vengono alla luce i danni economici e umani dire il a dell'autogestione jugoslava ebbene Pellicani nel mille novecentottantaquattro
Ma scopre che l'autogestione
Non è più un Nenni è un aut aut cioè nel senso che seppure sì introducesse un mercato auto gestionali o a tre vettori chiamiamolo così a tre velocità
Un puntino di iniziativa privata che permetta progresso
Un un economia statale cioè a uno Stato che disegna il programma generale in crescita quindi il piano centralizzato e all'interno di questo piano come si muovono i vari settori autogestire le industrie
Ebbene per i cani dice a un certo punto questa concessione o si trasformerà in un sistema di nuovo capitalistico perché l'impresa privata prenderà il sopravvento sulle altre due perché diventerà più ricche quindi diciamo no anche banalmente o brutalmente comprerà le altre due oppure lo Stato in questo caso non comprerà ma soffocherà le altre due quindi a questo punto secondo Pellicani più che di autogestione la svolta socialdemocratica socialdemocratica nel senso di
Riformismo socialista all'interno del modello capitalistico che questa è la riscrive fino al mille novecentottantaquattro Pellicani
Proponeva immaginava il superamento non dialettico che Pellicani non ha mai parlato di salti dialettici ma il superamento Attraverso un'opera di educazione è un'opera
Di ha come dire
Di partecipazione sempre a maggiore nei processi di decisione meeting della classe proletaria quindi un ampliamento delle strutture democratiche avrebbe permesso e favorito l'istituzionalizzazione dell'autogestione
E invece arriverà a un certo punto dicendo che l'unica una delle migliori strade no mai parlato di unica barriere strada potrebbe essere quella di non fuoriuscita dal capitalismo ma di smussare le punte più acuminate della disuguaglianza che inevitabilmente modello capitalistico creava
Per chi si fosse messo chiedo scusa
Mi ascolta adesso stiamo conversando con il professor Vito Varricchio che insegna all'Università del Sannio de untore il socialismo di Luciano Pellicani pubblicato dal da un Bettino editore che per tornare han certo punto abbiamo sviluppato un po'diciamo
Le origini del pensiero di Luciano Pellicani di questo intellettuale solitario
E coraggioso e la sua genesi e svolge impone un ruolo importante e dobbiamo merita di essere trattato
Perché
C'è sulla scena politica si affaccia Bettino Craxi
Leader del partito socialista
Che
Sente l'esigenza politica culturale quello che vogliamo di un duello di un confronto anche duro non non più con soggezione nei confronti del partito comunista
E nasce il cosiddetto vangelo socialista
Un saggio pubblicato dal settimanale L'Espresso all'epoca il direttore Livio Zanetti
Dove si recupera una figura di posso chiamarlo socialista un Malik utopia utopico a appunto che viene associato con furie con quella che però non credo in Italia che che ci occupato di plutonio ricordo un'edizione di qualcosa di Proudhon pubblicato dagli Editori Riuniti ma molti anni fa quando quando insomma ancora si leggeva libri
Però ha pubblicato appunto dalla casa editrice del partito comunista e in realtà questo saggio che viene pubblicato con la firma di Bettino Craxi
è iscritto materialmente concepito elaborato poi Bettino Craxi ci avrà messo le virgolette ma diciamo la struttura è di Luciano Pellicani che lancia appunto questo guanto di sfida e lo fa al per quel Partito Socialista che non ha più un come posso dire non è più guarda il Partito Comunista affisso degli occhi non è più in ginocchio da una più soggezione ecco se vogliamo ripercorrere perché è un momento importante poi verrà fuori che è stato Pellicani all'inizio era Bettino Craxi
Forse qualcuno sarà anche ma dice come Bettino Craxi pronto non pensavamo chi l'ha scritto poi dopo lo veniamo a sapere ecco però scusa
Se ti ho introdotto in questo modo ma mi pare un momento importante nell'elaborazione poi
Di di Pellicani sì sì sì la il sicuramente il grazie anzi grazie della domanda Walter perché Anna il Vangelo socialista che il mille novecentosettantanove
è un punto di arrivo della maturazione di Luciano Pellicani e de un momento identitario del Partito Socialista Italiano dove come dire se dismette i panni un po'di
Di di di di colui che ha un una sorta di crisi di identità nei confronti del Partito Comunista Italiano
E ed è un punto di approdo secondo me per Luciano una maturità
Siamo in radio quindi mi permetto anche un'espressione un po'musicale
Vangelo socialista e come da Darkseid ormone per i Pink Floyd è un punto di approdo dopo ama gamma mezzo alla non è la pietra miliare del gruppo perché quelle a quelle elaborazioni appartenevano già molti saggi anche quelli che Luciano aveva scritto analisi che aveva fatto in dinamiche dei rivoluzioni
E soprattutto era nuove mani erano stati manifestati l'anno prima durante il convegno organizzato dal monta Mondoperaio
Questo caso il direttore era Federico Ugo Anna dal titolo marxismo-leninismo e socialismo dove appunto
Lì si
Commette il parricidio di Max cioè l'élite una parte dell'élite intellettuale socialista questo ha sempre eviterei etica comete parricidio di Marx allontana completamente Marx da lì poi ci fu l'anno successivo un po'sempre nel settantanove la risposta
Allora di Enrico Berlinguer a una durante un'intervista di Eugenio Scalfari dove Berlinguer un certo punto rivendica li radici Marx le liste del Partito Comunista Italiano
Ed è su quella intervista che Bettino Craxi convoca Luciano Pellicani di cui conosceva questo saggio su tu donna che non era ancora diciamo Stato dato alle stampe mettiamola così
Lo legge lo scopre e convoca Luciano affinché venga subito pubblicato come il Vangelo socialista perché perché in questa
Opera
Ma appunto identitaria si riscoprono
Nuovi Autori che fa che sono i padri gli zii gli antesignani di un certo modo di intendere il socialismo vediamo bene che siamo ancora nel settantanove quindi i desideri di fuoriuscita dal capitalismo non sono ancora del tutto svaniti
Cioè ci sono una un esercito di Autori
La penso a Bertrand Russel colla Rosselli
Che Proudhon verso Eduard Bernstein alla seconda internazionale che appartengono ad un mondo socialista abbastanza eterogenea
Forse tutti accomunati ma nemmeno tutti accomunati dall'idea che il socialismo non possono nascere da una rivoluzione
Ecco questo era uno dei punti principali del pensiero di Luciano la rivoluzione punto principale soprattutto dopo gli anni settanta la rivoluzione quale fenomeno politico inteso come il mutamento violento di un regime politico
Non può portare a una società socialista come la immagino Palù cioè autogestione democrazia perché la rivoluzione importa come dire comporta per forza di cose
Nel e le sue leggi riproporli G. fisica come gli astri
Leggi che porti a una a un dopo la battaglia finale a un considerano un consolidamento del partito vincitore e quindi non può aprire
Alla pluralismo dell'autogestione della società socialdemocratica liberal socialista quali sono state nella sua nelle sue incarnazioni quelle che a a medi su quelle sulle quali ha militato Luciano
Mentre in appunto in Vangelo socialista si ha
Disegna il confine tra il Partito Comunista sono il Partito socialista tra quello tra un socialismo che può anche non essere marxista
Se abbandona completamente Max come teorico del socialismo e se ne si abbracciano e gli altri uno di questi prodotti perché fondamentalmente Proudhon e Luciano in alcuni
Saggi raccolti in miseria del marxismo se non sbaglio sottolinea come
E come uno dei primi ad a
Anticipare tutto quello che il marxismo avrebbe comportato burocrazia rossa a società grigia se
Annientamento dell'individuo statalizzazione dei mezzi di produzione è stato prodotto
Il quale però quanto autodidatta e non vicino alla scuola hegeliana
Miseramente
Come dire messo a tacere la maxi che a filosofia della miseria libro donne rispose con
A miseria della filosofa misere la filosofia
Quello che può sembrare
A chi non conosca di nettamente
In prima persona gli anni di cui stiamo parlando un dibattito importante ma teorico in realtà genera una vera e propria guerra
Per quello che è interessante
Di Luciano Pellicani come intellettuale anche oggi è che lui si trova a dichiarare
Una
Un combattimento aperto con il comunismo
E da lì in poi apportare un opera avanti un'opera culturale luglio Mondoperaio chi collabora Mondoperaio qui mi piace ricordare un maestro sia mio che del professore la ricchezza del professore
Martello Ludovico Martello che prende parte a questa battaglia anche lui dal dalla trincea di Mondoperaio
Una battaglia senza esclusione di colpire ci terrei Perrini nostri radioascoltatori che professor Varricchio ricordasse alcuni degli episodi in quali Pellicani e direttamente o indirettamente coinvolto nella quale la questione non è più io scrivo di Proudhon tu scrivi Gramsci ma e ti aspetto sotto casa con con una pistola alla mano
Grazie prima di tutto mi collego al ai saluti e ringraziamenti che Giammarco fatto alla professore Ludovico Martello
E a questo punto inciderò sia professor Ludovico Martello che il professore Verro i quali mi hanno raccontato di alcuni fatti
Il professore pecora in primissimi ha raccontato quando lui fu invitato e o meglio
Riuscì a ricevere l'invito dalla Luciano a la prima volta e salendo Reno a mezzo da noi hanno facoltà di Sociologia se non sbaglio
E trovo scritto vicino al a Allo studio di Luciano Pellicani
Attenzione attento il vento dischi ancora che il il grido di battaglia via appunto che era una vecchia canzone di resistenza di montagna che poi fu ripreso dai dai movimenti extraparlamentari disegni di estrema sinistra
Ma è bene che Luciano appunto in questo suo essere eretico
E il mi mandò alle stampe un libro rivoluzionario per il pensiero politico dell'epoca che è dinamica del dinamiche delle rivoluzioni dinamica delle rivoluzioni del mille novecentosettantaquattro
Nel mille novecentosettantaquattro nascono le Brigate Rosse
Fa il primo comunicato stampa le Brigate Rosse dopo il rapimento il magistrato Sossi
E cioè la bomba sul treno Italicus
Fu rivendicata da ordine quindi l'estrema destra
Con quel libro Luciano riesce a far arrabbiare entra verso estrema destra estrema sinistra quindi mostrando anche quello che poi dirà Giovanni Sartori che l'Italia la democrazia italiana era bloccata perché era come dire chiusa Tenaglia tra due forze antisistema
E Luciano quindi faceva lezione tutte lezioni seguitissima
Proprio in questo contesto quindi immaginare cosa significhi parlare nella alla Federico secondo di Napoli negli anni settanta affermando e sostenendo che il
Max leninismo eh come una religione
Quindi non è vero che laici l'oppio dei popoli ma il Mazzini Simonini vissuto come una Filosofia ignora sfiga
O ancora cioè che eletta pochi che conosco il vero e quindi lo diffondono ai
Ai loro seguaci
Parlare contro male contro Fidel contro Fidel Castro e contro quelli che all'epoca erano considerati i rivoluzionari di sinistra
Ebbene il professore Martello mi raccontò che una una volta fu assediato
Da facinorosi da esponenti dell'ala maxi lista dovette intervenire Lupi per a sedare un po'gli animi e di egli Luciano voi
A molto coraggio Riva mettono insieme a Santa al professore Martello organizzano un sì improvvisano perché non organizzarono improvvisano un seminario che dura tutta la giornata leninista
Inter lo organizzò così Luciano se lo poteva permettere grazie alla sua prodigiosa memoria ma ancora di più
E vale il discorso di del fatto che lo Luciano Pellicani era sugli elenchi di prescrizione
Eppure anche qui a Roma Santa via di Veroli
Ma professore Marcarolo accompagnava finti
Dentro casa pur consapevoli entrambi che magari nell'ombra poteva esserci un un proiettile una un proiettile ad aspettare
Noi non abbiamo detto una cosa che credo che sia importante hai potuto nel tuo studio del prosciutto il politico accedere diciamo a una sorta di archivi e a lettere private ma c'è anche un interessante carteggio
In appendice se così posso dire con un personaggio come Norberto Bobbio e qui diventa interessante capire che tipo di rapporto si era creato tra Luciano Pellicani e Norberto Bobbio però prima per dare un'idea a qualche ascoltatore che magari c'ha la metà degli anni che possiamo avere noi beh i dibattiti che si facevano a Rinascita che il settimanale del partito comunista Mondoperaio che il mensile del Partito socialista la stagione di Federico Coen e poi Pellicani
E su Rinascita anche vendeva cento centoventi mila copie ed era un settimanale pesantissimo sia dal punto di vista grafico dal punto di vista del contenuto eppure insomma alle all'epoca stiam parlando di quasi ieri le polemiche
Culturali e politiche non si faceva nuova suo di cui utili dibattute così ma avevano dei grossi spessori poi certo c'è anche molta immondizia con il senno di oggi molte scorie
Ebbene che ce ne liberiamo però erano il meglio della della cultura e dell'intellettualità
Di sinistra era impegnata e si dava rasoiate senza pietà gli uni contro gli altri e se si guarda spogliare qui leghiste
Si rimane insomma ammirati per tanti versi e Pellicani è stato uno dei protagonisti di questa stagione assieme ripeto trovo molto interessante anche perché c'è questo carteggio finale e ecco un personaggio come Norberto Bobbio e i due concordando ma polemizza dopo ci son dei fraintendimenti ci sono dei chiarimenti somme molto interessante
Sì con colpito con con Bobbio Pellicani ha un rapporto dalle lettere e non solo dalle lettere anche da un da scambi sul mondo operaio come dire ambivalente nel senso che all'inizio quando le lettere degli anni settanta Bobbio
Critica la posizione un po'troppo accesa di Pellicani nei confronti delle rivoluzioni perché a Bobbio di
Sostiene che Pellicani sia ride re reputi le rivoluzioni sempre negativa mente dice Bobbio le rivoluzioni vanno viste anche successivamente non nel momento in cui come dirà
Sì congela non e quindi sì e hanno portato non hanno portato a determinati sconvolgimenti e poi soprattutto perché in quanto fenomeni politici rispondono a un'esigenza magari che non è stata
Ha ben decifrata dalle élite governanti quindi il corpo sociale non ha avuto altro altro elemento è un'extrema ratio
Diciamo la rivoluzione l'altro un altro punto di disaccordo santa degli anni settanta e che Bobbio prevedeva e auspicava forse una
Unione a sinistra
All'interno del partito comunista cioè il partito socialista si unisse al Partito comunista il e entrambi cercassero di avvicinarsi alla stia liberaldemocratica le procedure liberaldemocratiche valori del liberalismo Pellicani invece auspicava il contratto
Scusate auspicava il contrario perché pensava che il Partito Comunista dovesse tornare alla casa madre
Quindi al Partito socialista era rigettare completamente il maxi e Marx leninista tant'è che in una lettera lui si definirà questa acredine un po'per questioni familiari cioè
Un po'per questioni familiari di sicuro la anche il confronto con il padre e pare poi diventò senatore con il partito socialdemocratico anche va detto anche questo e lui col padre non ha avuto dei Giochi mira può
Quindi questa cosa di magari condividere più la posizione politica del padre piuttosto che quella della madre
E allo stesso tempo non voglio di volerle più bene perché un po'alla domanda Hakkioui più bella ma molto va ma avendo stretto un legame più
Sensibile con la madre poi passando loro meridionali
Marco Pagliuca Rie ogni scarrafone è bello a mamma soia quindi c'è anche questo questo legame molto forte tra Luciano e Camilla
Ebbene per lui era vissuto in maniera sconvolgente tant'è che riterrà di essere stato tradito da un'idea cioè a una nuovo così razionale così disincantato come Luciano
Sostiene di essere stato lui gradito dall'idea non perché generalmente il contrario si tradiscono sì difficilmente Cini traditi da un'idea si tradisce un'idea
E ha e quindici anche quest'altra a quest'altro punto di contrasto ma forse il punto di contrasto anche più evidente è quello del mille novecentottantanove del mondo verace
Dove Bobbio che non era mai stato vicino alla alla alla segreteria Craxi no Pilieci senza decisamente no
Mentre ha diciamo Pellicani sì quindi diciamolo in maniera cioè è risaputo non non non si nasconde nulla dicendo no o meno non si scopre nulla dicendo
Ebbene Pellicani Bobbio criticava il Partito socialista perché riteneva che ormai avesse perso un po'
Di vista i valori del socialismo
Per i gangli risponde non il reale di Mondoperaio a cui poi farà seguito un altro articolo di Bobbio dicendo che non è vero perché fondamentalmente la strada socialdemocratica
Ha ormai raggiunto tutti gli obiettivi del Welfare State e in questa occasione il socialismo deve abbandonare il monito della giustizia sociale abbracciare la modernità mai quindi rendere semplicemente le procedure dello Stato le procedure tra stato il cittadino più efficienti
Bobbio gli risponderà
Da più socialista perché
Un chi alcuni Luciano il mille novecentottantanove parla quesiti modernità e di governo socialista non è più socialista cannabis socialismo è un e altro non è difesa a oltranza dell'efficienza
E
Bobbio infatti gli risponderà che è un Governo i socialisti deve prima di tutto applicarsi a criteri di giustizia ori aggiungere
Deve rendere un mondo un po'più giusto e poi magari applicare i criteri di efficienza quindi è un Bobbio che ricorda
Come dire a un Pellicani più disincantato ma più uomo di partito in quel caso
Quelli che erano i valori ancestrali del socialismo
Non è forse suo
Cioè sicuramente la il rapporto con la segreteria Craxi rapporto organico con la segreteria
Axel con la sua evoluzione che porta Pellicani a questo a questo punto dalla sua riflessione ma anche un interesse verso proprio il concetto di modernità che vacue indossi e che poi diventa lasci fra dell'ultima parte della sua riflessione sicuramente perché una volta
Abbandonato il socialismo concessionario come dire da amante tradito della rivoluzione del marxismo Luciano Pellicani falsificato un amante geloso della modernità
Nel senso che
Lui da parla
Sì assai ha sempre approfondito e studiato il processo di modernizzazione che per lui è un processo in fieri è un proceda Soria degli attivi dei passivi tant'è che nel momento in cui inizia a questo processo di modernizzazione secondo Luciano Pellicani diciamo siamo intorno alla quindicesimo sedicesimo se polo non sto qui a dia tu Chilivani sotto processi però diciamo che un processo in cui l'individuo si distacca dalla comunità si sviluppano a determinati a processi economici commerciali industrializzazione secolarizzazione
Ed è un po'come dire l'uomo che si scoprì Dio per l'uomo
Questa questa modernità individuata data diciannove indicati
E allo stesso tempo né poneva i
I passi cioè il fatto che si creasse una pletora di sradicati i quali se non allora governati da un'élite governanti capaci di gestire il il trauma di un processo di modernizzazione soprattutto quando
Quando inizia a svilupparsi a nascere e il rischio della rivoluzione all'epoca perché si rompono si disintegra no i legami sociali
è un Pellicani gli anni settanta quando parlava di questo processo di modernizzazione ci teneva a sottolineare anche il ruolo fondamentale degli utopisti
E il ruolo fondamentale dell'Api e perché l'utopia sì il non luogo Silla preoccupazione di una rivoluzione di esaltare esaltati i fanatici però da
Un futuro a una
A una società che ha bisogno sempre per reggersi di un sostegno diffuso su determinati valori
Ecco questo poi Pellicani Rocco divi tira completamente negli anni Ottanta negli anni novanta e le ultime su pubblicazioni questa visione che la modernità possa essere anche
Una sorta di utopia nel senso che debba dare anche un messaggio Boeri salvifico ma
Direzionale
Lo abbandona un po'
E
Ed è anche un motivo per cui ad esempio nelle produzione degli anni novanta quando ricostruisce a volte anche il pensiero socialista
Fa sparire anche l'autogestione
Cioè non è un caso che in nella società dei giusti sono suppergiù seicento pagine Giammarco mi
Quelle gialle si sbagliano a più di seicento pagine non ci ha mai avaro l'autogestione
Eppure un libro che ripercorre la storia dello gnosticismo rivoluzionario da i catari a
Agli ai bolscevichi quindi
RAI è il interessante come l'amante tradito abbia voluto cancellare la traditrice questo caso
Abbiamo affrontato il il Pellicani che diciamo abbandonerà le sue originarie
Posizioni manda in mano appunto la modernità
E però di fronte a questa sua elaborazione i suoi rapporti c'è la complessità di un mondo che comunque c'è e nella complessità di questo mondo c'è anche un qualcosa con cui fare i conti con cui tutt'ora a fare i conti anche se Pellicani non è più in condizione di poterlo fare
E per esempio l'Islam la questione appunto islamica e qui come
Come come ne esce in qualche modo secca allora io uno cercando di applica fare un di un solo libro su quegli anni è impossibile Recchia novantuno che
Affrontava tutte le parti dello scibile umano
Quindi io mi sono limitato a socialismo incrociano velina specificando che non ho trattato dell'Islam
Per motivi diciamo tecnici proprio di di concretezza del del del discorso di consequenzialità del discorso ma anche perché appunto quella la complessità coalizzato questa questa espressione Walter che è l'espressione sintomatica della magari anche della realtà che stiamo vivendo la complessità non è non è una realtà complicata cioè il complicato si divide tra due aspetti
E per l'Italia complicato la complessità mi spiego quando ha parlato dell'Islam lui ha parlato di modernizza processo di modernizzazione ha visto all'Islam come una delle sacche di resistenza al processo di modernizzazione
Questo significa dividere con la complessità in un in un in una dicotomia troppo semplici oggi non possiamo vedere l'Islam e Lucia doveva come una semplice espressione di reazione alla modernizzazione per due motivi prima di tutto per un motivo storico
Perché diciamo oltre Pellicani
Un altro mio amore io sì su poligamo non non lo confesso qui alla radio oltre al socialismo un altro amore e la storia dell'Africa di questo continente Complesso polivalente plurale ebbene
Se prendiamo l'impostazione di Luciano Pellicani sulle radici della Jihad
Non aderenza sulla storia del Nordafrica versati perché lo Jihad non è solo una reazione alla modernità ma è più vicino a quello che lui intendeva come rivoluzione cioè come fenomeno politico che cerca di riorganizzare uno stato smembrato
Quello che lui vede come reazione alla modernità dovrebbe essere il jihadismo
Che è diverso perché la modernità presentata da Luciano Pellicani più che processo di modernizzazione oggi dovremmo chiamarlo processo di occidentalizzazione
Che è un qualcosa di
Che possa permettere anche di chiarire il linguaggio
Lo Jihad non protesta contro
Lo smartphone come elemento modi di modernità mangia lo utilizza
Ma protetti gli unici a del jihadismo scusatemi non ho girato lo jihadismo perché ero già DHEA un espediente religioso c'è anche Lucia dal fumo
Quindi non è una guerra santa è un uno sforzo miliardi significa sforzo non guerra santa
E il jihadismo è in una
Opposizione a determinati valori dello Cile quali sono ad esempio le libertà individuali ma non e qui il jihadismo può rientrare nella dicotomia
Ma a affossarlo in quella dicotomia non ci permetterebbe di comprendere le polivalenza se di un mondo complesso che ha radici che non possono entrare soltanto in questa dicotomia modernizzazione tradizione ma esulano da questo da questa dicotomia e se non se ne tengono presente determinati radici storiche oggi non possiamo comprendere ad esempio la situazione attuale del sale
E quindi movimenti jihadisti di Fulani i movimenti indipendentisti dell'alzata di rituale
E le risposte e in alcuni casi che noi presentiamo in Occidente solamente come regimi militari ad esempio mai Burkina Faso Niger
Sono delle delle dei fenomeni molto più complessa sì
Che un discorso noi e loro moderni tra tradizione Occidente altri non ci permetterà mai di comprendere
Siamo quasi alla conclusione di questa chiacchierata come sempre quando si trattano certi argomenti tempo corre molto rapidamente
In prima linea
Diciamo
Lasciare andare nel nostro professor Varricchio non sfrutterei ancora un attimo per quella che è un po'una cifra della chiusura delle nostre trasmissioni cioè per Chiellini
Oggi qualcheduno parte il suo volume naturalmente per da un punto di vista introduttivo a qualcuno che si volesse confrontare direttamente con l'opera di Luciano Pellicani magari qualcuno che diciamo a curiosità ma non ha una precedente esperienza del né del pensiero di Pellicani in particolare nel del pensiero sociologico politico più in generale quale volume di Pellicani verso quale volume di Pellicani dovrebbe dirigersi allora chiedo
Due due su tutti non te ne non te le poltrone non tre posso dare uno solo due su tutti uno che è quello diciamo più scientifico che dinamica delle rivoluzioni e a quello più
Più tecnico seguiamo ha scritto né nel modo di Luciano anzi oggi sarebbe ancora più facile perché basta esportarlo dagli anni Settanta quindi
Come dire
Ripulirlo dal dai Comuni enti anche ovviamente vicini a quel periodo ma da un'intenzione di che cos'è la rivoluzione come fenomeno politico in modo tale che quando si parla di rivoluzione ci si capisca anche
E l'altro è la Società dei giusti
Con l'avvertenza che ovviamente un testo prettamente occidentale
Prettamente a che fare prettamente con in questo momento in cui l'Occidente a una sorta di crisi di identità eh prettamente occidentale quindi mostra anche le varie sfaccettature dell'Occidente e non è un caso che proprio in quel libro ci siano dei capitoli dedicati alla Storia della Russia
Alla l'anarchismo al nichilismo russo e altro processo di occidentalizzazione della Russia
Quindi questi due sono vediamo un po'titoli dinamica delle rivoluzioni e la Società dei giusti editore
Dinamica della rivoluzione se non sbaglio sia sarà ancora quello degli anni settanta quindi su Gargo edizioni mentre bisogna farla già Faltona certa esaminare possano trovare anche il e oppure
Rubbettino Editore la società più giusta
E sempre Rubbettino editori per concludere Vito Varricchio il socialismo di Luciano Pellicani con la prefazione del professor Gaetano Pecora anche qui Rubbettino editore
Grazie
Nelle vicinanze lo doveva Grasselli piani e ricco rende morale ci questo personaggio che ha inciso che ha svolto un ruolo importante
Nella storia recente
Politico culturale italiana che però rischia di essere come medico messe immagini dimenticato ma siamo una società ormai che dimentica tante cose insomma e quindi anche Pellicani punto poi ci può stare l'Unipol Davide magari non faceva parte di conventicole che aiutavano il il ricordo ecco la valorizzazione grazie a Giammanco potranno che il mio compagno di trasmissione grazie grazie a voi che ci avete scontato e a risentirci