RadicalNonviolentNews

Ecco ci è una nuova puntata di radica non vale il genius che oggi dedichiamo alla Cambogia e alla Cina perché i due Paesi sono ormai intrinsecamente fortemente
Legati soprattutto dal punto di vista economico
Ma quindi anche politico militare ne parliamo prendendo spunto da un intervento di Samarra insieme il leader dell'opposizione democratica cambogiana ormai in esilio in Francia da oltre dieci anni
Che è intervenuto appunto su una rivista giapponese che pubblicata anche in lingua inglese ovvero Nikkei e diciamo e più
Che naturalmente sì focalizza si concentra su temi relativi all'Asia prevalentemente e sembra in sia appunto parla di di come questo piccolo paese la Cambogia permetta alla Cina di
Evitare
Di aggirare
In buona parte i dazi doganali degli Stati Uniti andiamo dunque a leggere l'intervento di sembra anzi in un articolo intitolato la profonda dipendenza della Cambogia dalla Cina consente a Pechino di aggirare i dazi doganali
Nel due mila ventiquattro la Cina rappresentava il quarantanove virgola uno per cento delle importazioni totali della Cambogia secondo il dipartimento generale delle dogane e delle accise
Tale valore ammontava a tre virgola sette miliardi di dollari con un aumento del trenta virgola nove per cento su base annua
La sta grande maggioranza di queste importazioni era costituita da materie prime macchinari e semilavorati essenziali per il settore manufatturiero cambogiano orientato all'esportazione in particolare tessile e abbigliamento
Tuttavia le esportazioni della Cambogia verso la Cina sono rimaste minime rappresentando solo il cinque per cento del totale degli scambi commerciali in uscita
La stragrande maggioranza delle esportazioni cambogiani in particolare abbigliamento calzature e articoli da viaggio era invece destinata ai mercati occidentali con gli Stati Uniti che assorbivano il trentacinque per cento delle esportazioni cambogiane totali
Questo profilo commerciale simmetrico suggerisce che i componenti cinesi vengono sempre più lavorativo assemblati in Cambogia per poi essere esportati negli Stati Uniti come origine cambogiana
Questa dinamica commerciale triangolare ha raggiunto un punto di rottura nel due mila ventiquattro quando gli Stati Uniti hanno registrato un deficit commerciale di dodici virgola tre miliardi di dollari con la Cambogia
Avendo importato beni per un valore di dodici virgola sette miliardi di dollari ed esportato pochissimo in cambio
Questo squilibrio prosegue samurai in sì arresta spinto gli Stati Uniti a imporre un dazio del quarantanove per cento sulle importazioni dalla Cambogia all'inizio di quest'anno con la motivazione che la struttura commerciale era distorta insostenibile
Ma lo squilibrio bilaterale commerciale della Cambogia con gli Stati Uniti non è isolato è indissolubilmente legato allo squilibrio opposto negli scambi commerciali della Cambogia con la Cina
Gli Stati Uniti importano prodotti finiti dalla Cambogia in particolare abbigliamento mentre la Cambogia in porta quasi tutti gli input per tali beni dalla Cina
Di fatto la Cina esporta negli Stati Uniti attraverso la Cambogia quindi e questo percorso indiretto ha permesso a Pechino di attutire l'impatto dei dazi americani sui prodotti cinesi
Un esame più attento dei dati commerciali bilaterali continua Sandra insiste rivela una notevole discrepanza tra fonti cambogiane statunitensi
Secondo il dipartimento per le dogane della Cambogia il paese del Sud-Est asiatico ha esportato merci per un valore di nove virgola sette miliardi
Di dollari negli Stati Uniti nel due mila ventiquattro
Tuttavia secondo i dati diffusi dagli Stati Uniti questi hanno importato dalla Cambogia dodici virgola sette miliardi di dollari nello stesso anno con un divario i tre miliardi di dollari ovvero oltre il trenta per cento
Sebbene parte di questa differenza possa essere spiegata da fattori statistici come i metodi di valutazione i ritardi spedizione o il trasbordo attraverso paesi terzi l'entità del divario suggerisce qualcosa di più
Li ha visti commerciali sospettano da tempo che certificati di origine fraudolenti possano essere utilizzati per camuffare le esportazioni cinesi come di origine cambogiana consentendo loro di beneficiare dell'accesso preferenziale della Cambogia
E mercati statunitensi
Questa pratica è stata formalmente documentata nel due mila diciannove quando la US Customs and Border Protection ha sanzionato diversi esportatori cambogiani per aver etichettato erroneamente prodotti cinesi in acciaio e alluminio
Al fine di eludere i dazi
Sebbene le autorità cambogiane si sono impegnate a rafforzare l'applicazione delle leggi tali pratiche rimangono motivo di preoccupazione soprattutto quando le differenze tariffarie creano forti incentivi all'elusione
Queste discrepanze rafforzano la percezione che la Cina posso utilizzare la Cambogia non solo come piattaforma produttiva ma anche come scudo normativo nella sua attuale controversia commerciale con gli Stati Uniti
L'importazione di tessuti a maglia e cotone della Cambogia provengono dalla Cina e materiali cinesi rappresentano circa il quarantacinque per cento degli input utilizzati nelle fabbriche cambogiane
Tuttavia una volta lavorati la maggior parte di questi prodotti da Nervi etichettata come esportazione cambogiana con oltre l'ottantacinque per cento delle esportazioni dirette negli Stati Uniti costituito da abbigliamento e calzature
Le aziende cinesi hanno sfruttato l'accesso commerciale preferenziale della Cambogia e mercati occidentali trasferendo parti delle loro catene di approvvigionamento nelle zone economiche speciali cambogiani
Dove la manodopera è più economica e i controlli normativi meno intensi
A sua volta la Cambogia ha registrato un'impennata di investimenti diretti esteri cinesi in particolare nelle infrastrutture logistiche manufatturiere legata all'abbigliamento
Come il canale fu una in Telco pianificato ma temporaneamente congelato inizialmente sostenuto da uno virgola sette miliardi di dollari di finanziamenti cinesi
In questo contesto continua a Samara in si la metafora di una portaerei economica diventa appropriata
Proprio come una portaerei proietta la propria potenza oltre i confini immediati di un Paese la Cambogia sta ora proiettando la potenza commerciale cinese nei mercati americani
La sua posizione geografica la sua capacità logistica il suo contesto normativo la rendono una rampa di lancio ideale per le esportazioni soprattutto ora che la Cina cerca di neutralizzare i dazi statunitensi senza innescare ulteriori scontri
Ma questo modello non è privo di rischi
La struttura economica della Cambogia è ora caratterizzata da una doppia dipendenza dalla Cina per input capitali e supporto industriale e dagli Stati Uniti
Qualsiasi deterioramento delle relazioni con uno dei due partner potrebbe provocare onde d'urto nell'economia cambogiana i dazi sono uniti Statunitensi del quarantanove per cento
Dimostrano come questo delicato equilibrio possa ritorcersi contro mettendo a repentaglio non solo le esportazioni cambogiani ma anche la più ampia strategia cinese di deviazione della catena di approvvigionamento
Questa architettura commerciali in evoluzione rivela anche una profonda incoerenza nella strategia geopolitica della Cambogia
Soprattutto sotto la duratura influenza di Hun Sen che dopo quasi quarant'anni come primo ministro ha formalmente ceduto il potere al figlio un Manet nel due mila ventitré
Nonostante la transizione nominale un serio immane di fatto l'uomo forte del Paese continuando a tirare le fila come presidente del Senato e presidente del Partito popolare cambogiano il governo
Sotto la sua continuo direzione la Cambogia si ritrova economicamente dipendenti dagli Stati Uniti il suo principale mercato di esportazione e politicamente e finanziariamente dipendente dalla Cina
Pechino ha fornito al regime un sostegno incondizionato dal finanziamento delle infrastrutture all'appoggio diplomatico proteggendo lo dalle critiche occidentali in materia di diritti umani e di regresso democratico
Ma questa duplice dipendenza sta diventando sempre più insostenibile
Imposizione da parte degli Stati Uniti di un pazzo del quarantanove per cento sui prodotti cambogiani evidenzia i limiti concreti di un modello economico basato sull'esportazione verso un mercato che è contemporaneamente ostile nella sfera politica
Allo stesso tempo il regime non può permettersi di alienare la Cina che considera garanti della propria sopravvivenza politica
Questa contraddizione sottolinea la fragilità dell'attuale posizione strategica della Cambogia che rischia di trovarsi nel fuoco incrociato della rivalità tra grandi potenze grappa annuncia un obsoleto gioco di equilibri plasmato da imperativi
Autoritari interni
La trasformazione della Cambogia in un avamposto mi sia militare che economico per la Cina offre illustrazione seria di come la competizione tra grandi potenze ora modelli le traiettorie delle economie più piccole
Relazione commerciale triangolare tra Cina Cambogia e Stati Uniti rivela quanto profondamente intrecciate siano diventate le reti economiche nelle strategie geopolitiche
Per gli Stati Uniti i dazi o sui prodotti cambogiani potrebbe servire da monito contro la manipolazione della catena di approvvigionamento della triangolazione commerciale
Per la Cina la battuta d'arresto evidenzia i limiti della sua strategia per procura in un'epoca di controlli più rigorosi e misure commerciali di ritorsione
E per la Cambogia l'episodio segnala i pericoli di un'eccessiva dipendenza da un partner per la produzione e da un altro per i consumi
Con la crescente politicizzazione delle commercio globale paesi come la Cambogia si troveranno ad affrontare crescenti pressioni per schierarsi altrimenti rischieranno di pagare il prezzo di essere presi nel mezzo
Così è dunque il leader dell'opposizione democratica cambogiane in esilio Sama da anziché
Da Parigi appunto dove si trova in esilio continua ad osservare la situazione del suo Paese offrendo una chiave di lettura che
Permette di mettere meglio a fuoco quali sono i rischi e le insidie dell'utilizzo dei dazi soprattutto nella contrapposizione tra Stati Uniti e Cina
E rimanendo in tema Cina con l'avvicinarsi del quattro giugno data del trenta sei esimo anniversario della strage di piazza Tienanmen
Che ebbe luogo quel giorno del mille novecento ottantanove a Pechino andiamo a leggere alcuni passaggi di un intervento invece di Giulia Pompili sul foglio che ricorda alcuni degli scrittori cinesi
Senza più voce a cominciare da Jimi dai che soprattutto noto per essere stato giornalista e editore del Pontelli una quotidiano di Hong Kong
Con la approvazione della nuova legge nazionale sulla sicurezza è stato incarcerato
E scrive Giulia Pompili oggi sul Foglio qualche giorno fa parlando alla radio il presidente americano Donald Trump ha domande dirette dell'intervistatore ha risposto eccetto è proprio una buona idea sollevare il caso di Jimi dai dei negoziati con la Cina metteremo il tema sul tavolo
Poi collochi fra la delegazione americana e quella sì e quella cinese ci sono stati in Svizzera ma nessuno ha menzionato il settantasette editore dell'Apple Daily che da cinque anni si trova in carcere a un convegno
Ufficialmente per aver violato la sicurezza nazionale cioè per aver chiesto più autonomia e democrazia nell'ex colonia inglese
Tratto e i suoi collaboratori devono sapere molto bene che il tema Jimmy leit e in generale quello della repressione che da cinque anni avviene un congruo con attivisti arrestati le famiglie degli attivisti fuggiti all'estero arrestate
è un tema tabù per la leadership di Pechino
Sebbene ci milanesi anche cittadino inglese nemmeno il primo brindisi Primo Ministro che stanno riuscito finora a negoziare con la leadership cinese un accordo per la sua liberazione
E così qualche giorno fa quando ci Mela è stato insignito del prestigioso award for coraggio dell'AXA Springer Freedom Foundation
A ritirarlo è andato il figlio se basta Hillary che ha ricordato le parole del padre sull'importanza della stampa libera sull'importanza di non avere paura di chi vuole silenziare la all'indomani dell'introduzione della legge sulla sicurezza un convegno mio padre aveva una scelta ha detto la andarsene per sé o restare per i suoi principi indifesa di altri che condividevano le sue convinzioni rischiando la l'arresto
Certo aveva paura ma la scelta giusta era chiara e come aveva promesso tanti anni prima non si sarebbe lasciato intimidire dalla paura
Il metodo cinesi è più articolato di un tempo
Della repressione di chi chiede più diritti più libertà delle minoranze degli intellettuali non allineati non si parla nessun negoziato infatti nessun governo occidentale democratico oggi riesce a far pressioni sufficienti
Ci riuscì ci riuscì giusto la Germania di Angela Merkel nel due mila diciotto con Liu Xia che era diventata la vedova del premio Nobel di Huxiau boh da un anno
Pechino le concesse di volare in Germania probabilmente perché il vero simbolo del dissenso interno alla Cina gli usciamo boh ormai non era più un problema per il partito
Intellettuali cinesi che parla esplicitamente di democrazia e libertà sono sempre meno anche per questo perché è difficile pensare che poi il partito se ne dimentichi ceda o subisca le pressioni di qualche altro governo
Poi Giulia Pompili fa un altro esempio quello dello scrittore attivista per la democrazia si nostra li annoia anche in giunta da cinque anni in carcere in Cina con l'accusa di spionaggio condannato a morte con la pena sospesa
L'altro ieri ha scritto una lettera al governo federale australiano in cui esprime la sua profonda gratitudine per gli sforzi compiuti per liberarlo sforzi che però non sono serviti a nulla
Sembra una lettera d'addio di un uomo che ha iniziato la sua carriera lavorando come funzionario del governo di Pechino che poi in Australia scoperto la libertà la scrittura e il potere delle parole
Il mio sogno scrive gli anni al primo ministro Striano Anthony albanese e che un giorno lo spirito della legge la luce della giustizia pene fino in ogni angolo di tipo di ogni Paese
E persone dovrebbero essere libere dalla paura dalla persecuzione dalla povertà spero sinceramente di poter sedere un
Giorno fianco a fianco con i miei lettori condividendo storie in stile venditore democrazia condividendo risate lacrime e sogni
Il rischio per gli anni peacekeeper gli scrittori come Luís per idealisti come G. Milano è che hanno osato sfidare il Partito comunista cinese e diventare dei simboli ma non essere mai più liberi
Così dunque Giulia Pompili sul foglio oggi nel suo articolo da Jimi lie agli anni in giù gli attivisti che Pechino vuole silenziare
Siamo giunti alla conclusione prima di salutarvi vi ricordo che lunedì alle sedici diciannove maggio alla Fondazione Einaudi verrà ricordato
Marco Pannella nel nono anniversario della sua scomparsa con un convegno un evento pubblico al quale siete tutti invitati che si terrà alla sede della Fondazione Luigi Einaudi
In via della Conciliazione dieci
Intitolato il diritto alla conoscenza nel nono anniversario della scomparsa di Marco Pannella
Sarà l'occasione quindi per fare il punto sulle iniziativa per il diritto alla conoscenza la lotta dalla disinformazione in particolare tra i partecipanti il senatore Giulio Terzi
Rita Bernardini Elisabetta Zamparutti Fiamma Nirenstein
Marco Beltrandi André Gatto lenti
Radical non mai chiuso dunque termina qua l'appuntamento per la settimana prossima