Sono intervenuti: Augusto Sainati (critico cinematografico).
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Cannes, Cinema, Critica, Cultura, Film, Godard, Storia.
La registrazione audio ha una durata di 3 minuti.
Rubrica
10:00
20:00 - Taormina
critico cinematografico
Nell'offerta di firma del week-end al Festival di Cannes il due al vaglio di Richard Linklater ha smosso i cinefili e aperto il toto Palma
Il film racconta quel momento irripetibile della storia del cinema che è stata la Breve mitica stagione della fine degli anni Cinquanta in cui giovani critici francesi dei Cahiers du Cinéma passarono alla regia
Tra quei giovani c'erano François Truffaut che proprio accanto a presentò nel mille novecentocinquantanove I quattrocento colpi Claude Chabrol riconverte altri
L'ultimo a realizzare il primo lungometraggio fu gialli brutta con avute su Flo in Italia fino all'ultimo respiro uscito nel mille novecentosessanta
Dei primi film dei fratelli Lumière del mille ottocentonovantacinque sono passati oggi centotrent'anni
Già fino all'ultimo respiro ne sono passati sessantacinque il segno di Godard è uno spartiacque anche cronologico della storia del cinema oltre che estetico etico e linguistico
Con Nouvelle Vague Linklaters non cerca l'omaggio cinefilo fatto di Nostalgia
Ciò che invece di ricostruire una sorta di making of del film con l'avventurosa vicenda della sua realizzazione a partire dalla sceneggiatura di Truffaut ereditata dal Gotha
Fino all'ultimo respiro fu girato in soli venti giorni quasi senza preparazione con molta improvvisazione
L'anima del film di Linklaters sta nella capacità del regista statunitense di raccontare il clima prodigioso di quegli anni della redazione dei cali di cinema dove si affacciano Rossellini la voglia e la speranza di rivoluzione che si respirava
L'inglese che riguarda quel momento come un'età dell'oro da cui tutto ciò che è venuto dopo è stato condizionato soprattutto perché con quelle esperienze e in particolare con Fino all'ultimo respiro si è mostrato che un altro modo di fare cinema era possibile
Molto più giovane di fare e soprattutto di pensare il cinema
Anche sul piano dello stile Linklaters ritrova la freschezza che fu di quel comitato
Nouvelle vague e girato in pellicola più bianco e nero che sembra uscito dagli anni sessanta e in un formato stretto che imita quello del film di Godard
Se come dice a Rossellini il cinema è una questione di morale Linklaters cerca di cogliere lo sguardo e l'atteggiamento morali che avevano animato conta e gli altri giovani colleghi
Non occorrevano grandi mezzi per questo e Godard mostrò che si può aggirare improvvisando sudicia sei Riise o inglobando delle inquadrature passanti inconsapevoli
Per costruire l'affresco di nouvelle vague Linklaters trova attori attrici che impersonano i protagonisti di quella stagione
La Belmondo Huggins Berardi tartufo a Bresso da Chabrol a George Bush con una credibilità totale
Dettato non solo dalla somiglianza fisica ma dalla capacità di vivere dentro i loro personaggi il film vibra di energia che scuote la pellicola dall'inizio alla fine a partire dalle idee di Godard sul cinema e sulla vita che poi sono la stessa cosa
Non c'è Nostalgia non c'è ricalco c'è invece la ricerca di un'autenticità che potrebbe essere oggi la linfa per una nuova rivoluzione
E presentare il Nouvel valga camion dove tutto è nato può essere l'auspicio di una nuova nascita del cinema
Da Cannes per radio radicale Augusto Sainati
Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito
sono rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione BY-NC-SA 4.0