19 MAG 2025
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Il Mondo a pezzi. Intervista al professor Paolo Guerrieri Paleotti

RUBRICA | di Ada Pagliarulo - RADIO - 11:43 Durata: 19 min 58 sec
A cura di Valentina Pietrosanti
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La riluttanza del Governo Meloni ad esser parte di quelle che potrebbero essere tappe di un'integrazione europea.

L'isolamento che rischia il nostro Paese non è solo politico o strategico, ma rischia di avere anche un costo economico, in una situazione in cui la nostra crescita resta debole.

Esauritasi la fase post-Covid, superata anche grazie ad un forte intervento pubblico, l'Italia è tornata sotto la media europea in termini di crescita economica.

Tutto il continente europeo è in una fase di stallo economico poiché il suo modello di sviluppo è entrato in una crisi irreversibile: per
superarla, serve una riconversione della sua industria, basata per anni su settori ad alta intensità di energia come la meccanica e il manifatturiero.

Ora è necessaira una riconversione verso settori a bassa intensità energetica ma ad alto contenuto tecnologico.

La Germania del cancelliere Merz ha deciso di ricorrere a massicci investimenti, di puntare sulle nuove infrastrutture tecnologiche, superando anche i limiti che erano imposti dal vincoli costituzionali per investire sulla difesa.

Una seconda, grande rivoluzione digitale è in corso ed è quella connessa all'Intelligenza artificiale e ai Big Data.

E soltanto lo spazio europeo può consentirne uno sviluppo competitivo.

Esserne fuori è dannoso.

Del resto da sempre l'Europa si è aggregata attraverso meccanismi che coinvolgevano gruppi di Paesi 'volenterosi': così è stato per l'Euro, così per la costruzione dello Spazio Schengen.

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