Presentazione della ricerca “Le professioni in Italia: da De Gasperi alle sfide del nostro tempo”

Come direttrice della Fondazione le Gasperini Dole benvenuto all'evento le professioni in Italia da De Gasperi alle sfide del nostro tempo promosso appunto dalla nostra fondazione in collaborazione con la Fondazione Inarcassa abbia un piccolo cambio di programma perché padre Benanti si può collegare solamente on line visto che alle dieci e trenta è stato convocato in in Vaticano
Quindi alle dieci e quindici passeremo la parola indiretta padre Benanti ma prima di tutto ringrazio la senatrice Anna Rossomando vicepresidente del Senato della Repubblica
Che è qui per aprire elemento quindi la ringrazio presidente lascio la parola a lei
Grazie si grazie per questa opportunità di porgervi un caloroso saluto di benvenuto un augurio di buon lavoro a nome del del Senato ma
L'argomento ovviamente e molto interessante tra l'altro essendo anche una professionista del lavoro intellettuale diciamo una materia ma credo che in molti amicizie
Che frequentiamo da tempo diciamo sempre attuale perché sicuramente e il e il comparto che
Sì ma tra gli altri maggiormente in K nel nelle innovazioni che comunque è una storia allora intanto questo Report è molto interessante perché ci richiama a un tema diciamo come dire di frodi dire poc'anzi antico e allo stesso tempo moderno sul ruolo delle formazioni sociali Esterne alla sfera alla sfera statale
E ovviamente non possiamo che fa riferimento alle formazioni menzionate nell'articolo due della Costituzione che per questa via sono entrate a far parte dell'infrastruttura istituzionale democratica del nostro Paese
E i costituenti ovviamente avevano un'idea precisa e cioè una nuova idea concezione dello Stato non soltanto perché ovviamente si usciva da una dittatura in cui la parola Stato aveva un particolare significato
Ma si è voluto scrivere che rappresenta di ciascuno si svolge e si sviluppa anche attraverso i corpi intermedi e quindi si riconosce lessi una funzione di utilità sociale
è inutile sottolineare che tutta la nostra Costituzione e basata su le varie declinazioni di libertà e concezione comunque sempre nell'ambito di una funzione sociale anche l'impresa ovviamente e inserita in questo in questo quadro
Questo è un tema perché antico perché già era sorto quando si affrontavano le grandi innovazioni della industrializzazione
In Europa affine ormai non possiamo più di un secolo scorso del secolo ancora prima oggi si cita molto spesso la Rerum Novarum del mille ottocento
Novantuno no ecco per quanto riguarda il tema odierno appunto qui si
Si affronta il tema della funzione sociale naturalmente in un ottica che in quel momento storico dove diciamo così era prorompente anche la teoria del conflitto sociale con riferimento diciamo così a le parti più sfruttate
Ed emarginate qui ovviamente c'è una lettura che affronta quel tema e comunque ciò che interessa si valorizza il diritto allo spaccio azionismo come propensione al diritto naturale dell'uomo e su questo si inserisce ovviamente il
Contributo di Alcide De Gasperi contributo che si sviluppò anche durante la dittatura insomma quando era diciamo
Una situazione di clandestinità però produsse molte riflessioni e la questione che citavo la questione della libertà
E quindi la libertà politica come strumento per comporre positivamente la dialettica tra individuo Società e stato ricordando come dicevo che nella concezione fascista
E totalitaria dello stato le l'associazionismo ovviamente era stato annichilito nel corporativismo che sia stata presa un po'in prestito quest'idea del corporazioni l'appunto nella dottrina sociale diciamo così
Maturando né il significato il corporativismo appunto serve a dire che e lo Stato che decide dall'alto e non c'è nessun tipo di contributo dialettico libertà
Dal basso
Quindi invece torniamo ai corpi Intel mediche partecipano all'interesse generale con un'idea di bene comune e
E c'è un'altra questione molto importante che interessa le professioni in questo caso e cioè il concetto di rappresentanza e qui veniamo alle associazioni istituti diciamo istituzionalizzata e cioè gli ordini che qui sono
Molto bene rappresentati
E allora quindi corpi intermedi sono i garanti di un radicamento anche territoriale delle politiche pubbliche quindi rapporto con lo Stato
E appunto nell'attuazione di quel bene comune in un contributo alle politiche statali ma direi di più in un'essenzialità di questo rapporto non a caso c'è pensiamo che in quegli anni c'è nell'immediato dopoguerra
E si si nutriva anche come impostiamo tornando a guardare a quell'esperienza all'esperienza del di un deal
Americano che è molto riccamente parrebbe un altro convegno ma da quello che ci interessa principalmente nelle incontro di oggi lì davvero si mobilitarono tutte le energie c'è Tolosa lettera fece appello a tutti i settori del lavoro con delle politiche pubbliche formidabile e quindi anche ai lavoratori della conoscenza che il termine che mi piace usare pensando alle professioni
E allora venendo da alcune considerazioni conclusive perché ovviamente siamo molto interessati se ascoltare padre anzi e ancora attuale in una fase
Nella quale facciamo fatica a uscire da un'idea non liberale ma di liberismo diciamo così sfrenato senza controlli che ha visto anche una contrapposizione rispetto all'idea
Originare a virginale delle professioni della loro autonomia della loro funzione sociale e e vorrei dire ancora non è solo un tema di liberismo in un momento in cui si teorizza su una nuova teoria dello Stato
Che e quella del superamento delle democrazie liberali
In una a come dire nazionalismo il sovra Nismo capi avente va a braccetto con quell'idea di populismo di rapporto diretto quei cittadini
E con le cittadine che ovviamente alternativo all'idea della funzione dei corpi intermedi nelle quali appunto ci stanno anche le associazioni l'associazionismo delle professioni
E naturalmente questa idea invece di di dialettica di funzione di dei corpi intermedi dell'associazionismo sta anche collegato a un altro concetto fondamentale dalla nostra costituzione che quella del pluralismo
Pluralismo come parte di un'architettura non semplicemente come
E sul viene enunciato
Naturalmente le file proprio della modernità sono come mi pare che questo rapporto affronti il tema e ci interessa direttamente come professionisti c'è il tema della sfida della sostenibilità
Se non vogliamo che sia vista come purtroppo viene a volte presentata come un qualcosa di penalizzante comunque ho visto che la società non può sopportare chiama in causa il tema era sostenuta ambientale delle tecnologie della Digint dalle competenze Nathan professionisti entrando delle competenze
E quindi di nuovo c'è l'importanza e la funzione delle delle professioni secondo un rapporto appunto in cui si riconosce la funzione sociale l'autonomia la indipendenza e anche la loro diciamo così autorevolezza la pandemia poteva segnare come dire una una una croce solo sulle professioni le difficoltà ci sono state ma proprio il fatto che le professioni comunque buona parte
Si siano in un qualche modo abbiano trovato un modo non solo di resistere ma di mettere in campo queste competenze ci dà ovviamente dei suggerimenti vedo che
Qui c'è anche una particolare
Attenzione alle professioni che riguardano quelle cosiddette tecniche ingegneria architettura e qui naturalmente si apre il tema della sostenibilità sia per quello che fu una grande accelerazione ha messo diciamo in cima alla lista la pandemia cioè non è che non ci fossero queste esigenze ma c'è stata una grande accelerazione ma c'è bisogno di riscrivere riprogettare spazi
Delle città urbane e non urbane e collegamenti e qui ovviamente ci vogliono le competenze perché c'è la questione di un'idea
Di un di un progetto non è ovviamente è una questione di dice presidente ho finito mi scusi perché c'è il padre Benanti che purtroppo dovrà credo ed era la frase conclusiva la ringrazio per avermi
Ricordato
E quindi da questo punto di vista e ecco che davvero stiamo parlando di un qualcosa di molto attuale anche e molto e molto sfidante e quindi io nell'augurarvi assolutamente buon lavoro credo che sia stato molto opportuno richiamare appunto quanto De Gasperi ha scritto ha dato con una vera propria impostazione con cui oggi è ancora attuale è utile confrontarci buon lavoro a tutti
Grazie mille alla senatrice Rossomando è collegato il professore padre Paolo Benanti che parlerà essendo presidente della Commissione sull'intelligenza artificiale per l'informazione parlerà di innovazione tecnologica
Un brano a tutti chiedo scusa per questa presenza in remoto però purtroppo altri impegni con concomitanti non mi consentono di essere con voi
Ne approfitto per fare di un breve saluto in primo luogo per a dire la mia vicinanza alla fondazione di De Gasperi al taglio la prospettiva che questa offre di lettura di televisioni contesti le sfide attuali in secondo luogo per cercare di evidenziare
Quale una sfida particolare in questo momento di digitalizzazione di infusione dell'intelligenza artificiale all'interno della contrasto contemporaneo ci può essere per la sussidiarietà
L'innovazione prodotta dalla informatizzazione è un'innovazione che parte dalla seconda guerra mondiale
E si è diffusa innanzitutto con delle forme di computazione che erano centralizzati in alcuni luoghi specifici che vengono chiamati mentre
A partire dagli anni settanta si è assistito alla distribuzione di un potere computazionale che potremmo definire personale individuale nasce il personal computer laptop fino allo smartphone
Ecco Nora noia assistiamo a un'inversione di tendenza perché tutti i servizi di intelligenza artificiale
E tutto quello che sta di fatto in fondendosi all'interno di sistemi informatizzati
Ai realtà sfoga la linea di dove in questi processi computazionali apprendono quali di questi avvengono nella capacità computazionale individuale personale quali invece avvengono in nuove capacità computazionale centralizzati chiamate Klaus
Il percorso di rapida digitalizzazione delle nostre coesistenza che abbiamo visto a partire dal Caulfield cioè quando di fatto abbiamo spostato nello spazio digitale
Tutta una serie di ambiti che prima appartenevano uno spazio pubblico analogico inizia a generare un po'generare quello che può essere una tensione tra quanto anche in un'ottica di sussidiarietà deve rimanere in controllo
E diretta capacità dei singoli quanto invece posso debba venire aspirato questi nuovi centri di computazione che sono il cloud che di fatto producono un equivalente digitale possono pur ritualmente digitale di disintermediazione e di by pass di quelle che sono delle strutture interne
Ecco in questo mio breve saluto io mi limito a questo mi limito a evidenziare che questa processo di innovazione tecnologica è un processo non alieno ad alcune architetture
Di costruzione sociali che di fatto caratterizzano lo spazio pubblico e in quest'ottica va capito va in qualche misura realizzato Varmo Nizzardo con quelli che sono i cardini di quella superiori spazio pubblico che caratterizza un Paese
Italiano e anche il in base ai dettami costituzionali
Questo mi piace sottolinearlo con una citazione che Winston Churchill
Cresce nel momento stesso in cui si trova a dover ricostruire il Parlamento inglese dopo i bombardamenti nazisti e nel discorso inaugurale quando voleva giustificare il perché la ricostruzione fu una fedele rimessa terra di quello che era l'edificio precedente
Con una frase scultori a dissertare stupisce i biologi intangibile holding CEPAS
Ecco prima noi diamo forma e gli edifici bonifici danno forma hanno il digitale rinnovazione dell'intelligenza artificiale queste nuove infrastrutture sono un po'l'equivalente degli edifici tradizionali il modo con cui noi sapremo accompagnare la loro costruzione sarà inevitabilmente un modo con cui daremo anche forma forza otto gli eremo forma e forza
A quelli che sono alcuni architravi profondi della dell'organizzazione sociale nel nostro Paese
Mi fermo qui vi auguro il miglior successo per il futuro dei vostri lavori chiedo scusa di nuove questo breve intervento ma sono convinto che da quanto la Fondazione messa a terra non potrà che avvenire un bene per ciascuno di noi grazie buon proseguimento
Ora riprendiamo il programma per come l'avevamo definito innanzitutto rinnovo i miei ringraziamenti alla vicepresidente del Senato ci scudi per il tempo che abbiamo contratto e ringrazio padre Benanti che come avete capito alle dieci e trenta aveva un impegno in Vaticano
Dico due parole della Fondazione De Gasperi e soprattutto perché siamo qui è perché la Fondazione ha promosso questo evento in questa ricerca in tant'
Ho per noi quest'anno è un anno speciale perché celebriamo i settanta anni dalla scomparsa di De Gasperi sia abbiamo iniziato nel Duemila ventiquattro ma siamo proseguendo è un programma di iniziative per ricordare il pensiero dello statista trentino ma non solo per ricordare cercare di leggerne la qualità di leggerne
La modernità del pensiero e di quello che ha scritto e ha detto
Questo perché lo dico perché questo report e questo evento va in questa direzione per me l'occasione di approfondire la visione degasperiana sulle libere professioni
Come diceva padre Benanti siamo in un'epoca di disintermediazione di ricostruzione e pensiamo che sia importante ricordare come la visione
Dello statista ispirato dalla dottrina sociale della Chiesa vedessi in queste una forma di democrazia
Vitale e soprattutto plurale
Per cui abbiamo fatto questa ricerca grazie allo spunto del presidente De Maio di fondazione Inarcassa che ufficialmente ringrazio per aver dato questo questo imputo questo spunto per questa ricerca che vi ripeto una ricerca sia storica quindi basato sugli iscritti
Di Alcide De Gasperi ma soprattutto una abbiamo fatto una riflessione sulla qualità sulle sfide future delle libere professioni rileggendo il pensiero degasperiana
Non rubo tempo a una tavola rotonda molto fitta che più tardi presenterò ma lascio la parola al presidente di fondazione a casa De Maio per i saluti e poi iniziamo
Buongiorno
Ringrazio a nome di Rifondazione Inarcassa tutti i presenti relatori che interverranno nel corso della giornata un ringraziamento particolare
All'onorevole Alfano presidente della Fondazione De Gasperi che al colpo la nostra idea di elaborare una ricerca di sviluppare una ricerca sulle professioni unitaria da De Gasperi appunto ai le sfide del nostro tempo e la direttrice
Della fondazione De Gasperi mattina Bacigalupo i suoi collaboratori per l'impegno profuso nello sviluppare il progetto e per l'organizzazione della giornata odierna noi di fondazione in Arkansas abbiamo tenuto a questa ricerca perché l'abbiamo pensata
Per analizzare quello che è stato il pensiero De Gasperi sul nostro mondo sul mondo dei liberi professionisti
Il e quello che è l'attualità della mondo dei liberi professionisti e le sfide future che l'attendono la ricerca testimonia come il grande statista democristiano avesse una puntato sulla centralità delle libere professioni
Aveva maturato questo forte contro incitamento durante i suoi studi alla Biblioteca Vaticana
E aveva elaborato il convincimento che le libere professioni corpi intermedi potessero essere uno degli antidoti alle dittature al totalitarismo oltre che un viatico per lo sviluppo economico di una nazione
Questo suo pensiero ossia può poi durante la fase costituente perché l'idea che le libere professioni corpi intermedi fossero un perno dello sviluppo economico nazionale
Venne introdotta attraverso appunto alcuni articoli della Costituzione che richiamano il ruolo dei corpi intermedi come strumenti fondamentali per garantire la libertà
Perché era antica la partecipazione la coesione sociale portatori di interessi legittimi finalizzati al bene comune
Nell'iride col ricostruttive della democrazia cristiana che un manifesto che venne pubblicato il ventisei luglio del mille novecentoquarantatré all'indomani della caduta del regime fascista
De Gasperi sotto lo pseudonimo Demofilo scriveva le professioni organizzate saranno chiamati a costituire lo strumento di propulsione direzione della nuova economia e così fu
Vi libere professioni furono parte attiva e importante nella ricostruzione italiana del dopoguerra
In particolare gli architetti gli ingegneri ricordiamo alcuni episodi emblematici come il piano casa al piano Fanfani che diede l'opportunità di costruire trecentocinquanta mila nuovi alloggi
E a far partecipare a quella che a quei lavori oltre il trentatré per cento degli architetti e degli ingegneri italiani
Ma non solo questo attraverso l'azione dei liberi professionisti l'Italia passò da quello che era un paese è un'economia rurale agricola ad essere una potenza industrializzata e con un livello di infrastrutture in trazione pari a quelle delle migliori e delle più importanti realtà europee
Ovviamente anche oggi i liberi professionisti sì pensiamo a quel pensiero di De Gasperi svolgono un ruolo fondamentale nella economia italiana quindi quel pensiero e quanto mai attuale quello di puntare sulle libere professioni per valorizzare il Paese per migliorarlo
Per rendere il paese sempre più competitivo abbiamo delle sfide importanti che ci aspettano
Tante di queste saranno oggetto immagino del dibattito che ci sarà di qui a poco
Molte sono state riportate in questa ricerca vogliono essere uno spunto di quello che il ruolo che i liberi professionisti possono e devono a vivere a servizio per quel ruolo sussidiario che appunto viene richiamato nella Costituzione i liberi professionisti hanno al servizio dello Stato a servizio dell'impresa
Non voglio sottrarre altro tempo
Alla allo spazio del dibattito vorrei comunque richiamare l'attenzione della politica a seguire le orme del grande statista democristiano ci ha indicato la via la strada è quella di puntare molto sulle libere professioni
Cerchiamo di affrontare alcune sfide odierne alcune criticità che oggi ne penalizzano l'espletamento della di tutte le potenzialità delle libere professioni
E adesso passo un attimo la parola per il suo breve saluto all'onorevole De Bertoldi che in qualità di commercialista quindi libero professionista e Trentino ci potrai per un brevissimo saluto esporre le sue idee grazie
Innanzitutto grazie grazie per avermi invitato certamente per un politico come me
Che chi mi conosce sa mi occupo in queste due legislature che sto affrontando delle professioni non poteva ovviamente non essere presente essendo però anche un politico trentino
Ecco che credo di coronare insomma la presenza nel in questo in questa Assise De Gasperi per tutti gli italiani ma per noi trentini
è da sempre un punto di riferimento
De Gasperi e il politico forse più anomalo mi viene da dire della storia politica italiana e cercherò in pochi minuti di spiegare il perché
Un politico che non è stato un riformista ma che è stato il più grande riformatore della storia d'Italia
Un politico
Che ha saputo coniugare
Il liberalismo con la dottrina sociale della Chiesa
Un politico che ha dato il la alla ripresa dell'Italia dopo
La guerra come ha detto il presidente De Maio che mi ha preceduto un politico che ha saputo valutare l'importanza delle libere professioni
De Gasperi
In un'epoca nel quale si usciva dal corporativismo
E nel quale l'alternativa unica sembrava il liberalismo o meglio il liberismo
Ha saputo inserire il concetto di comunità
Che è figlio della dottrina sociale della Chiesa di leone Tredicesimo
E quindi queste la lettura che data ventinove da politico mi sento di fare del grande sforzo di De Gasperi di colui che non dimentichiamocelo è stato l'ultimo presidente del Regno d'Italia il primo presidente della repubblica italiana è stato un punto incarcerato dai fascisti perché antifascista
Ma è stato con il Presidente che avessi comunisti all'opposizione perché lui era fortemente anticomunista questo è Alcide De Gasperi ecco perché dico un politico davvero particolare
Che ha segnato la ripresa di questo Paese portandoli in pochi anni dando il là quel percorso che in pochi anni ha portato la nostra Italia adesso è una protagonista assoluta a livello internazionale
E all'insegnamento che le possiamo trarre chiudo perché il mio deve essere solo un saluto
L'insegnamento che ne possiamo trarre e lo dico qui soprattutto da professionista è questo
De Gasperi era un pragmatico
Era un tempistica
Come dico tra il liberismo e il corporativismo lui
Ha seguito un po'il il pragmatismo lo sbagliano come mi pare abbia abbia fatto accenno anche la vicepresidente Rossomando quindi il pragmatismo di De Gasperi che ha saputo anche nei confronti lo ricordiamo con a Fanfani
Quando c'era il partito della spesa del partito ed audiamo dei bilanci Degasperi riuscito a coniugare la tutela dei conti pubblici con i grandi piani di sviluppo
Quindi questa pragmatismo di De Gasperi io credo che debba essere la base come lo è del nostro lavoro di professionisti del nostro futuro quali professionisti quali ingegneri quali aree architetti quali commercialisti
Il pragmatismo e allora anche l'intelligenza artificiale e concludo davvero che è la sfida di quote della contemporaneità anche padre Benanti accennato nel suo intervento in modo tempo pista in modo pragmatico sarà sicuramente un'opportunità per tutti noi
E non un problema
Con questo spirito io credo di portare di aver portato il mio saluto e di augurare alle categorie qui presenti illustri oratori
Il uno il buon lavoro e naturalmente gli ascolterò spero fino alla fine perché non potevo non essere qui con voi grazie ancora
Grazie onorevole avviamo parlato tanto della ricerca ora vogliamo vedere insieme i risultati di questo lavoro un lavoro che è stato costruito dalla Fondazione De Castro in due parti una parte storica curata
Dal dottor Fabrizio Bosio che è responsabile di pregiati delle ricerche per la Fondazione De Gasperi e poi dal dottor Matteo Orlandini che membro del comitato scientifico che oggi è qui per dare alcuni flash sui risultati di questo lavoro
Tanto ringrazio anch'io
Per il lavoro che abbiamo fatto assieme la Fondazione Inarcassa
Come dicevo alla nostra direttrice bene la ricerca che abbiamo ho inteso portare avanti a una parte storica iniziale interessante soprattutto ricostruttiva del pensiero degasperiana su i corpi intermedi le libere professioni con alcuni anche testi ritrovati nella Biblioteca vaticana e con un analisi diciamo
Molto interessante su quello che lo sguardo Degasperi diano in particolare rispetto alle esperienze straniere perché De Gasperi si occupò durante il periodo appunto dal trentotto al quarantatré in questo esilio di studio che poi il dottor già mitici ricorderà
Soprattutto delle delle esperienze straniere in Francia in Belgio in Austria che puntavano a valorizzare le professioni come spazi di libertà e di partecipazione contro l'autoritarismo diciamo così centralista del fascismo per il data degasperiana CIA adatto essenzialmente la per una ricerca che cerca di capire come e sia oggi possibile una visione delle fibre professioni che non siano solo centri di potere ma siano comunità responsabili capaci di mettere insieme competenze risorse del servizio allo sviluppo del Paese economico ma anche sociale in un equilibrio virtuoso tra autonomia e responsabilità
La seconda parte la ricerca invece riguarda essenzialmente un'evoluzione storica e della professione degli architetti e degli ingegneri in Italia abbiamo fatto qui un excursus tra l'Ottocento e il Novecento il sei la il secondo guerra e l'attualità cercando di far vedere l'evoluzione da quelle che erano società Cervantes cioè associata soli di uomini essenzialmente dei club di lettura in cui piano piano si sviluppa un'attenzione per la professione soprattutto scientifica verso invece la sua funzionalizzazione un'apertura universitaria quindi inizia la fine dello dell'Ottocento la universalizzazione la universale
Università evita non solo un'idea universale
Quindi accademica delle professioni
Il l'evoluzione del professionisti intreccia con i momenti cruciali della storia italiana
E nel secondo delle logicamente c'è una parte sul fascismo e sulla fascisti d'azione del anche degli ordini
E e poi invece adesso il secondo poco verrà con la sfida diciamo così della ricostruzione in cui gli architetti gli ingegneri ebbero nuovo centrale ma l'ultima parte che quella che oggi presentiamo essenzialmente è sulla modernizzazione del Paese e sulle sfide attuali che riguardano alcuni temi centrali della vita del nostro Paese noi abbiamo fatto attraverso una ricerca qualitativa abbiamo intervistato sette testimoni privilegiati
Essenzialmente la dirigenza della Fondazione Inarcassa la presidente la presidenza presente passata di Inarcassa alcuni esperti politiche territoriali e il presidente del consiglio Elena nazionale degli avvocati
Questo per cercare di capire quali sono gli adattamenti delle professioni alle sfide odierne abbiamo diviso questa parte in due punti una sono le sfide le altre sulle prospettive andrà molto veloce perché poi rimesso diciamo così alla alla al dibattito successivo
La nostra la nostra alcuni punti delle nostre SLAI il primo punto diciamo delle sfide riguarda il rapporto con la pubblica amministrazione dalle interviste è emerso che l'accesso alle gare pubbliche per i servizi di ingegneria
Perché è pure diventato negli anni sempre più complesso i diversi codici degli appalti hanno creato inefficienze burocratiche lunghi tempi di attraversamento e legislatore ha pensato di risolvere liberalizzando l'appalto il integrato
Per rendere il per il Prof il professionista il progettista un soggetto individuato l'impresa e non più dalla stazione appaltante ha minato però ci dicono le interviste l'autonomia del professionista stesso e hanno favorito l'ingresso nel mercato da progettazione di operazione gli operatori economici imprenditoriali
In grado di internalizzare le figure dell'ingegnere o dell'architetto questa scelta però diciamo arrecato un danno alla stessa pubblica amministrazione che si è privata così di una figura terza autonoma e indipendente in grado di mediare gli interessi della stazione appaltante degli acquirenti che dei costruttori
Io ho riportato un po'delle interviste che poi troverete nel report coi che quando sarà distribuito maniera tale che possiate un po'seguire quelli che sono i temi di sviluppo del della nostra ricerca
Il secondo punto su queste sfide con la pubblica amministrazione ha riguardato Holt dopo la liberalizzazione dell'appalto integrato quella di una meccanizzazione dei processi
Le interviste infatti ci hanno detto che oggi rischiamo di perdere la relazione con il professionista
Si perde cioè quella rapporto privilegiato umano che ha nella progettazione il suo focus e che porta poi a una eccessiva
A una eccessiva delega la progettazione viene legata ha un ruolo minoritario in cui la delega al professionista diventa troppo ampia ci è stato riferito che la pubblica amministrazione spesso delega all'ingegnere l'architetto anche la scelta delle funzioni sociali dei progetti e questo fa sì che non solo il Progetto sia il luogo diciamo così deputato per la professionalità ma anche quello di una riqualificazione delle funzioni ma le funzioni c'è stato detto solo una scelta collettiva facciamo un centro commerciale o facciamo una scuola quali disegno abbiamo in testa
Da questo punto di vista rapporto quindi con la pubblica amministrazione vive di queste tre grandi tensioni la liberalizzazione degli appalti la spersonalizzazione
Nei rapporti e una eccessiva delega che pone funzioni trasversali in capo a un professionista anche tecnico
La secondo la seconda sfida e quella della competizione sul mercato come abbiamo sentito precedentemente e da uno dei punti diciamo così di svolta oggi la trasformazione in atto una libera professione da un modello dell'ingegnere dell'architetto che opera da solo a forme direte che possono essere maggiormente attrattive anche per i giovani le altra l'altra grande sfida una competizione del mercato è sicuramente la presenza di grandi società di ingegneria che sollevano diversi timori nei nostri intervistati la compatibilità con l'etica con la deontologia professionale
Con una visione diciamo de la professione che diventa totalmente subordinata all'interesse economico l'ingegnere e l'architetto sono un servizio un prodotto intellettuale non un prodotto industriale ci dicono le gli intervistati
Terzo grande la terza grande sfida oggi è la complessità normativa e che porta diciamo gli architetti gli ingegneri a una espansione del di quello che il giuridico all'interno di un un altro sotto sistema che invece quello tecnico e quindi intervistati hanno riscontrato una difficoltà nel far riconoscere l'importanza della propria professione una professione che poi a sicuramente difeso
Diciamo i propri la propria la propria constituency attraverso alcune battaglie come l'eco compenso come altre battaglie che ci sono state raccontate che troverete nelle interviste
Quarto tema sfidante è sicuramente quello da questione generazionale che a due grandi poli uno è quello del ricambio troverete anche nel report tutti i numeri su il PIL giovani professionisti e l'altro polo invece sono diciamo così le rappresentanze che ci vengono descritte come ancora legata ad alcun ha ha una resistenza al cambiamento e al ricambio generazionale
Quinta grande sfida e e quella dell'intelligenza artificiale
Come abbiamo sentito da padre Benanti anche nelle nostre interviste si oscilla tra quello che un costruttivismo sociale dell'intelligenza artificiale invece ad una visione più spazio sul territorio più sussidiaria più legata diciamo così a scelte che debbono rimanere in campo alle persone e in questo caso al professionista
Intelligenza artificiale quindi da una parte come possibilità di sviluppo come strumento di potenziamento della professione e non di sostituzione della professione nello stesso tempo come luogo come strumento che deve essere però formato a Madrid Lucia professionale
Sesta sfida quella della sostenibilità qui troverete nel report di ricerca interviste Sat stralci intervista molto interessanti perché i nostri intervistati ci hanno mostrato diciamo così tutti i risvolti critici della sostenibilità quella sui costi quella sulla sulla gestione centralizzata dove e come cori costruire il problema del sisma bonus del superbonus e tutto ciò che ha riguardato diciamo così le ultime tensioni che sono state c'è stato restituito l'immagine di una stagione forbita con costi ma dei materiali che impazziscono e una potenziale bassa qualità dovuta all'eccessiva domanda
E allora come si può stare davanti a queste sfide abbiamo cercato di intervistare anche le parti diciamo così costruttive facendo vedere le opportunità e le prospettive della professionalità la professione
La prima grande risposta per i nostri intervistati quella della aggregazione multidisciplinare
E la possibilità di associare professionisti in maniera multidisciplinare con avvocati ingegneri architetti commercialisti sociologico estendendo Puglia anche quelli che sono i vantaggi fiscali per esempio di regime forfettario alle forme associate
L'associazionismo poi può andare verso forme anch'esso interprofessionali e quindi la seconda grande opportunità è legata alla rappresentanza una rappresentanza che valorizzi la figura del libero professionista che parta dal basso tutte le storie di coloro che e abbiamo intervistato al infatti sono storie di persone che fanno associazione a partire dalla Provincia dai singoli ordini locali dai piccoli studi professionali
Che alimentano attraverso lo studio la conoscenza la fatica quotidiana
Terza grande opportunità e quella della internazionalizzazione penso che ne parlerà in un quadro europeo anche il dottor Gianni ti e quindi la sua lunghi un po'questo questo punto però le nostre nelle nostre interviste troverete effettivamente la capacità di vedere una realtà anche al di fuori del contesto italiano attraverso forme di accompagnamento alla internazionalizzazione infine e che qui un punto di ritorno e di conclusione della ricerca diciamo i nostri intervistati hanno cercato e hanno narrato
Quella che è una struttura ideale del professionista del libero professionista che agisce per altruismo
è un po'una forma diciamo così che rappresenta inizio della società civile che rappresenta inizio del mettersi insieme del costruire corpi intermedi che oggi deve essere riscoperta attraverso in particolare i codici deontologici richiami all'etica
Professionale
Il e vorrei concludere questa questo volo di rondini diciamo sulla ricerca che poi troverete quando sarà distribuita e con un richiamo e nelle interviste è abbastanza sotto forte ad essere coraggiosi ci raccontavano la cosa che io trovo c'è tanta energia ma questa energia deve essere canalizzata verso l'ottimismo l'ottimismo vuol dire fare cose concretamente confrontarsi sono convinta che la somma di più persone equivalga a una moltiplicazione di idee e quindi se due persone si uniscono per fare una strategia questa è una strategia moltiplicata per cinque
Dallo spirito quindi di altruismo alle forme associative
Si ritorna a quella che era a quello che era il pensiero De Gasperi gli hanno cioè di una possibilità di fare economia in maniera diversa in maniera aggregate in maniera libera in maniera non sottoposta solamente ai vincoli centralizzati
Ma che nasca dal basso che nasca dalla libera professione
Grazie
Ringrazio il dottor Abate Orlandini per l'efficace presentazione soprattutto per il lavoro di ricerca per lei
Interviste e quindi per il tempo che ha dedicato alla Fondazione De Gasperi ora lascio la parola al dottor Luigi Giannetti direttore del Servizio Studi del Senato
Membro del comitato scientifico della Fondazione De Gasperi al quale abbiamo chiesto un commento storico sulla ricerca quindi una restituzione del pensiero degasperiana alla luce dei risultati della ricerca grazie dottor Dell'
Grazie non c'è niente di più sbagliato di vedere questo lungo periodo degasperiana o dal ventotto mila novecentoventotto quarantatré come
Un uomo chiuso io
Grazie alla straordinarie fonti della biblioteca vaticana
Poter consultare i giornali di tutto il mondo le riviste anche le più sofisticate la perfetta la perfetta conoscenza delle lingue in tante lingue
Di De Gasperi un italiano da questo punto di vista veramente straordinario internazionale
Lui meglio di altri in quegli anni riesce h a capire
I grandi cambiamenti che stavano arrivando nel mondo ne ha fatto un cenno alla presidente
La presidente Rossomando l'aver capito prima di altri quale sarebbe stato gli affetti del new deal
La il nuovo ruolo dello Stato nell'economia ma nello stesso tempo e le il nuovo ruolo degli Stati Uniti nell'evoluzione occidentale poi fa capire tante scelte fatte dopo fa capire anche come resistendo costruita all'Italia unità di cui lui è uno dei grandi padri fondatori e al governo da subito prima come ministro degli esteri e poi come presidente del Consiglio da subito sì appoggiasse la sua azione
A personaggi come Sforza Inaudi addirittura anche tanto lontani dal suo dal suo dalle sue o origini dalle sue origini intellettuali appunto questa grande capacità di temere insieme la tradizione
La più grande innovazione
Mi sembra che in questi giorni stiamo vivendo anche in dei luoghi qui vicino qualcosa di simile a ecco anche la scelta di un vescovo di Roma
Che viene dagli Stati Uniti ma che si richiama alla Rerum Novarum ma quindi preannunciando una nuova Rerum Novarum di un grande cambiamento che stiamo per vivere e che stiamo vivendo adesso e di cui ci ha parlato in modo efficace padre Benanti e di cui c'è molto nel rapporto nel rapporto ecco
Il
De Gasperi il pensiero agli aspetti hanno è cruciale nella elaborazione all'articolo due ma anche l'articolo trentatré anni io ho riletto con attenzione tutti i lavori preparatori
Se ci fu un grande scontro sul ruolo della scuola privata però ci fu da subito un grande accordo sul fatto del ruolo dell'esame di Stato per l'accesso alle professioni lo propose Concetto Marchesi
Che era un deputato comunista
Ma fu approvato su quel punto all'unanimità e paradossalmente kippah più resisteva era Luigi Einaudi
Luigi Einaudi che era contro il valore legale del titolo di studio ma era favorevole all'esame di Stato lui forse avrebbe fatto fatto arrivare all'esame di Stato senza anche il titolo di studio perché dicevo una siti si impara con la pratica e non con aveva una visione addirittura e mi mi niente mi diverte ricordare come lui divenne Luigi Einaudi senatore di diritto perché faceva parte la legge accademia
Delle scienze di Torino che in fondo è un po'un embrione di quelli che poi furono entro il sei metri professionali grazie al fatto che sette anni lui era stato giovanissimo divenne senatore di diritto a quell'epoca il Senato aveva proprio questo ruolo integrazione tecnica nella costruzione alla qualità dell'Egitto circo di essere breve arrivare le conclusioni del rapporto mi sembra in modo molto chiaro Pune tutte le sfide di oggi non si parla d'appalto integrato l'intelligenza artificiale una prima risposta è questo articolo tredici del disegno di legge che il principio fissato bene il discrimine noterà l'intelligenza artificiale che deve essere solo un'attività strumentale di supporto alle attività intellettuale però provvedete con per tutta la fragilità di un'enunciazione normativa che poi bisogna capire come come si declina la pratica ma forse come ci diceva il collega un minuto fa bisogna avere coraggio e vedere anche queste
Novità con coraggio come essenzialmente con coraggio dobbiamo vedere quella che la principale sfida oggi dell'integrazione europea
Ce lo ha ricordato da ultimo signor Presidente la Repubblica si è presidente Draghi a Coimbra
Cioè noi abbiamo un modello di sviluppo europeo che era tutto fondato sulla competitività Esterna quindi che poi si fondava su riduzione dei costi del lavoro però ed essere più competitiva del senno oggi
La grande sfida è quella di rilanciare la produttività interna e quindi lo sviluppo del mercato interno come mio come fonte di crescita su questo punto è chiaro che per le professioni e sfidante
Perché perché del problema della botte bisogna accrescere la mobilità delle professioni all'interno del mercato unico e su questo bisogna vederlo con coraggio perché sono grandi opportunità per la grande qualità delle professioni italiane poi probabilmente vi sono anche professioni che non sono professioni al bicchiere ma non è il caso di questa tavola rotonda che forse
Professioni che non dovrebbero essere regolate che invece in alcuni paesi sono regolati e sono e costruiscono poi degli ostacoli al mercato interno dunque una sfida sfida che dall'altro lato c'è ne parlava in parte anche Benanti corna la grande necessità oggi di fare grandi investimenti
Grandi investimenti in infrastrutture transeuropee
Parliamo addirittura ora di debito pubblico europeo su grandi sfide europee queste una grandissimo
è una grandissima opportunità per i professionisti italiani e quindi terminerei con un appello positivo insomma bisogna vedere al futuro basato uso diceva ha detto proprio qualche giorno fa il presidente Draghi futuro basato sull'innovazione piuttosto che sul privilegio quindi accettare tutte queste sfide che delle innovazioni che arrivano consapevoli della qualità della nostra delle nostre professioni che del del nostro sistema produttivo per essere parte lievito di questa nuova scrive non dopo ricordiamoci come De Gasperi un signore anche una certa età non ebbe timore
Fare qualcosa di straordinario cioè da liberalizzare gli scambi
Tutti i produttori erano italiani erano conta la Confindustria era contraria e invece grazie a quella scelta
De Gasperi aveva visto meglio quali era il lievito le potenzialità del sistema produttivo italiano grazie a quella scelta coraggiosissimo e di liberalizzazione a quella scelta
Noi dobbiamo coraggiosa coraggiosa anche per persone come Carli se vedete nelle memorie anche carni dice io non lo so sicuro se avete avuto questo ardimento e questo coraggio che un signore di più di settant'anni ebbe e be'grazie a quella scelta noi abbiamo avuto il la più grande crescita
Da sistema italiano tutte le grandi infrastrutture di cui si è parlato soggiorno l'infrastrutturazione piano casa
Questo grazie al coraggio e alla fiducia delle energie
Da poco questi due interventi al momento di lasciare spazio ai consigli nazionali che ringrazio per mettere a terra anche quello di cui abbiamo parlato sinora
Quindi sono lieta di presentare io innanzitutto Benedetta giardini che la nostra giornalista comparata moderatrice
In questa tavola rotonda e poi in ordine ingegner Angelo Domenico Perrini Presidente Consiglio nazionale degli ingegneri architetto Massimo Brutti presidente consiglio nazionale degli architetti pianificatori paesaggisti conservatori l'avvocato Francesco Greco Presidente Consiglio nazionale forense vicino di casa dato che è sotto il nostro piano
Il dottor Giulio Bino Presidente il Consiglio nazionale del notariato con cui abbiamo lavorato tante volte con la Fondazione De Gasperi e il dottor Antonio Rèpaci vice Presidente Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili
Grazie per essere qui e per darci il senso di questa ricerca nel nelle vostre realtà quindi siamo molto interessati la vostra visione
Ecco ci Buongiorno quindi questa tavola rotonda come ha appena annunciato la direttrice della Fondazione De Gasperi Martina Bacigalupo i rappresenta idealmente un momento conclusivo del convegno e della ricerca che è stata illustrata
Perché rappresenta un una messa a terra della centralità della persona nel gestione delle libere professioni e nel ruolo delle libere professioni secondo la visione di Alcide De Gasperi
Quindi le professioni non soltanto categorie giuridiche economiche tecniche ma crisi di democrazia punti di raccordo tra lo Stato e i cittadini e luoghi diciamo di fiducia e di responsabilità etica e civile quindi di fronte alle sfide che ci troviamo ad affrontare sfide che sono ambientali tecnologiche pensiamo alla intelligenza artificiale appunto e la crescente complessità normativa che anche è stata ricordata poc'anzi
Bisogna forse ripensare riscoprire e rivalutare rilanciare le libere professioni italiane con questo spirito che sono qua i vertici delle principali professioni chiamati a confrontarsi sul contributo che gli ingegneri e architetti gli avvocati notai commercialisti offrono ogni giorno al servizio del Paese al bene dei cittadini al bene comune diciamo io farò due domande una un pochino più ampia ognuno di voi con diciamo cinque minuti a testa per poter
Affrontare queste tematiche che sono comunque complesse e porre una domanda secca alla fine vi chiederò diciamo due aggettivi un aggettivo che definisca la vostra professione oggi è un aggettivo che vorreste che possa definire la vostra professione in futuro
E comincio subito con il Presidente del Consiglio nazionale degli ingegneri l'ingegner Angelo Domenico Perrini a cui chiedo delle cose un po'a tecniche che riguardano però ovviamente la loro professione l'intelligenza artificiale IBM le sostenibilità sono diciamo ormai pratiche
Centrali nella vostra professione
Come fa l'ingegnere italiano essere protagonista della transizione ecologica e digitale mantenendo però la responsabilità sociale che lo ha sempre contraddistinto
Buongiorno a tutti grazie dell'invito
Da Presidente Consiglio nazionale ingegneri sono onorato di parte di parlare di professione
In Italia richiamando alla memoria di Alcide De Gasperi
Essere qui a settant'anni dalla scomparsa di Vegas non è solo un omaggio storico ma un invito alla responsabilità di proseguire sulla strada tracciata la sua lungimiranza
C'è una aforisma che spesso viene attribuita ad Alcide De Gasperi un politico guarda alle prossime elezioni uno statista guarda alle prossime generazioni
La frase di James prima ancora teologo e scrittore statunitense diciannovesimo secolo sicuramente Degasperi più più fatto proprio il concetto espresso lo ha incarnato anteporre l'interesse generale interessi particolari di botti
Viviamo in un momento storico di grande trasformazione
Dove la parola transizione ecologiche transizione digitale non sono più concetti teorici ma realtà operative che per mano ogni settore la nostra società
In questo scenario la figura dell'ingegnere italiano è chiamata svolge un ruolo fondamentale e strategico ma anche profondamente etico e sociale
Intelligenza artificiale il Bindi che informa esce in modo in modo modeling Bim
Più facilmente
Comprensibile è la sostenibilità sono ormai gli strumenti quotidiani di una professione che sta rapidamente cambiando pelle
Non si tratta di nuove tecnologie ma di una vera e propria rivoluzione il nostro modo di pensare progettare ed agire
Come possiamo dunque essere protagonisti questo cambiamento senza tradire la nostra identità storica come possiamo integrare innovazione responsabilità sociale
Tecnologia e coscienza etica senza perde il legame con la tradizione che ci ha resi un pilastro dalla sviluppo nazionale
La risposta sarà nostra storia fin dall'attuale sua nascita la figura dell'ingegnere in Italia è stata molto più di un tecnico è stato una figura centrale nei processi di ricostruzione di modernizzazione e di trasformazione sociale
Nel secondo dopoguerra come ho avuto modo di ricordare in occasione dalla celebrazione del centenario della legge istitutiva degli ordini la nascita del Consiglio nazionale ingegneri fu un atto di grande valore simbolico e pratico
Ricostruire un Paese significa va anche formare una classe dirigente tecnica capaci di agire competenza visione e responsabilità
Ecco perché oggi nel pieno di un'altra grande transizione dobbiamo riscoprire la vostra vocazione
Il mondo ha bisogno di ingegneri che non si limitano a risolvere problemi tecnici ma che sappiano guidare il cambiamento ingegneri che comprendano che ogni locali algoritmo ogni modello
Ogni opera ha un impatto reale sulla vita delle persone sull'ambiente sulla società e che quindi dobbiamo operare con consapevolezza nuova più ampia e truffa approfondire
La digitalizzazione è un'opportunità straordinaria ma anche una sfida intelligenza artificiale può trasformare radicalmente la progettazione la gestione delle infrastrutture la pianificazione urbana ma va governata con l'intelligenza umana
Con senso critico e spirito etico non possiamo delegare alle macchine decisioni che hanno un impatto sulla sicurezza sull'ente inclusività sulla qualità della vita
Serve un approccio integrato multidisciplinare capaci di unire rigore scientifico con la visione sociale
Il primo a sua volta non è solo una piattaforma che per costruire edifici in tre D è una mo'teologia collaborativa
Che è un porre una nuova mentalità progettuale più trasparente più efficace più orientata alla sostenibilità attraverso il ben possiamo ridurre sprechi ottimizzare risorse migliorare la qualità e la durata delle opere pubbliche
Ma serve che tutti alla fine filiera sia coinvolta che le istituzioni che promuovono l'adozione che i professionisti siano adeguatamente formati
E poi c'è la grande sfida dalla sostenibilità non possiamo limitarci a parlare di riduzione degli emissioni
E di materiali ecologici dobbiamo ripensare interamente il nostro modo di costruire di progettare il territorio di gestire le risorse dobbiamo passare da una logica lineare una logica circolare
Progettare un edificio oggi significa pensarlo anche per il suo fine vita dalla sua manutenzione per la sua adattabilità cambiamenti climatici significa pensare agli utenti ai cittadini ai contesti locali
Significa integrare efficienza energetica resilienza sismica qualità architettonica e accessibilità sociale
Ma per fare tutto questo serve una formazione continua trasversale aggiornata
Ingegnere non può essere un esperto chiuso nel suo ambito deve dialogare con le altre professioni è saper leggere i bisogni se dalla società traducendoli in soluzioni concrete
Il Consiglio nazionale degli ingegneri con la costituzione della sua fondazione con l'introduzione dell'obbligo formativo ecco la promozione dei dipartimenti di ricerca innovazione ha già tracciato questa strada ma serve uno sforzo collettivo
Le università gli ordine professionale istituzioni pubbliche devono collaborare per formare ingegneri del futuro capaci non solo di usare strumenti avanzati ma di guidarne devoluzione
Essere prova con ispirato alla gestione ecologica digitale significa assumersi responsabilità nuove rispettare i principi dell'equo compenso difende la dignità professionale contrastare il lavoro sottopagato e non qualificato
Che mette a rischio la qualità delle opere
Significa promuovere un silente io ho finito due secondi o grazie mille significa promuovere un sistema il cui valore del sapere tecnico sia riconosciuto come valore per l'intera comunità
E infine per essere protagonisti in questa fase storica dobbiamo tornare ad avere visione come ci hanno insegnato Alcide De Gasperi non bisogna ricostruire presente disse a progettare il futuro ingegneri devono esatti tetti al domani non solo dei cantieri
Devono avere il coraggio di produrre soluzioni creative di rompere pratiche obsolete di indicare il nome
Serve in ciascuno di noi ogni giorno
Fare la propria parte
Nel proprio studio mercantile nei caveau di lavori pubblici applicato solo così potremo costruire un'Italia veramente moderna giusta e sostenibile grazie per l'attenzione grazie
Perrini il presidente del Consiglio nazionale degli ingegneri ecco mi riaggancio a quello che lei ha detto ossia sulla transizione ecologica e transizione digitale che oggi sono una realtà non sono più crudele
Questioni futuribili su cui dobbiamo interrogarci e su questo proprio sulla transizione ecologica
L'architetto Massimo così presidente del consiglio nazionale degli architetti pianificatori paesaggisti e conservatori è molto lungo pezzo le chiedo che appunto voi siete come architetti chiamati a immaginare e creare un ambiente costruito più sostenibile possibile dal punto di vista ambientale anche dal punto di vista sociale quali sono le riforme gli strumenti che vi servono per superare questa logica dell'emergenza da cui diciamo stiamo andando avanti da parecchio tempo e restituire alla progettazione una visione più più ampia
Grazie grazie cercherò di sottrarre quei venti secondi delle architetti pianificatori paesaggisti del mio intervento e che svolta tempo no allora parto subito da un presupposto che ritengo sia il fronte fondamentale per capirci
Perché tutti quanti noi diamo per scontato che quei valori
Che
Avere uno Marmo il qua di gesti mo'anno di Pio undicesimo tutto quello che è alla base dello studio che è stato fatto siano per quanto mi riguarda oggi ancora validi
E quindi tutto quello che abbiamo sentito nell'introduzione delle cose ma in realtà essendo validi sono praticati
Cioè la domanda è questa quei valori quella la Rerum Novarum batteva al centro la persona oggi abbiamo al centro la persona o il personalismo
è questo il tema perché se no diversamente ne usciamo raccontando quello che vorremmo che fosse ma non quello che pratichiamo ad esempio sotto questo punto di vista molto importante i corpi intermedi
Che riteniamo tutti che sono validi ma nella pratica oggi quotidiano futura li riteniamo tali come sono stati immaginati all'epoca e quindi creiamo quelle riforme quelle condizioni che possano
Citare quelle quell'attività oppure no perché andò diversamente raccontiamo anche qui un'altra storia e quindi
Questo
Punto di partenza della ricerca del diciamo è importantissimo perché sia attualizzato e magari aggiornato il nostro e se nel futuro di società perché se no raccontiamo dei principi male perseguiamo come obiettivi degli altri e quindi diventa tutto un problema
Perché dico questo perché in realtà la domanda importantissimo che la che li pone la sostenibilità ma la sostenibilità rispetto a che cosa
Rispetto al dunque una visione di di futuro e la visione del futuro non può essere che quella delle città ad esempio la ricerca circa il Piano INA-Casa ma il Piano INA-Casa
Non è una casa
Come è stato detto da è una città hanno creato le città è annotato recita per quale motivo creando nuovi quartieri e creando situazioni salubri e moderne cioè che cosa si voleva fare si voleva modernizzare la vita dei cittadini
E oggi noi abbiamo la necessità della sostenibilità perché dobbiamo modernizzare queste realtà perché se non le facciamo diversamente stiamo parlando senza ottenere l'obiettivo di cui parliamo ecco io spero che questo percorso che inizia possa portare alla coerenza ovviamente di tutti gli attori
Dal legislatore sino all'ultimo operatore che l'architetto il pianificatore paesaggista del conservatore perché se noi non diamo coerenza alle a parole è agli atti
Probabilmente produciamo un'altra realtà un altro mondo e allora a cosa serve per poter ottenere diciamo una situazione di sostenibilità
Innanzitutto il Consiglio nazionale si sta dedicando prova questo tema centrale delle città attraverso un percorso di genere di attività sulla rigenerazione urbana abbiamo partecipano anche a livello parlamentare al nuovo disegno di legge ma non è sufficiente
Perché per poter parlare di sistema di di sostenibilità dobbiamo parlare di sistema integrato delle riforme cioè il senso nazionale integrata sui temi che la sostenibilità ci chiama ad affrontare noi viviamo fuori e quali sono i temi ovviamente quelli normativi che ho citato ci mancherebbe altro ma sono anche quelli organizzativi sono quelli finanziari sono quelli amministrativi sono quelli degli investimenti e dell'innovazione
C'è tutto questo se non viene affrontato una forma sistemica
Non produrrà gli effetti che vogliamo ecco noi con architetti pianificatori paesaggisti conservatori questa sfida la raccogliamo e cerchiamo di mettere in pratica secondo quelle che sono le nostre forze ma all'interno di un contesto che ci riconosca come corpo intermedio
Cinzia quel valore che diamo alla Costituzione per quello che la Costituzione ci racconta
E non parliamo poi azioni che sono divergenti da questo aspetto grazie
Grazie le alla presidente comizi passo la parola alla presidente l'avvocato Francesco Greco presidente del Consiglio nazionale forense e diciamo partendo sempre dal discorso di libera professione corpo intermedio come possono essere gli avvocati dell'Avvocatura
E in questo contesto punto in cui c'è anche una forte disintermediazione nata dall'avvento diciamo di una comunicazione sociale molto molto spinta come può l'avvocatura gli avvocati recuperare
La propria funzione di garante del della democrazia dei diritti del di diritti dei cittadini e delle delle collettività
Grazie
Grazie grazie dell'invito questa interessantissima giornata di riflessione sul ruolo della tradizione italiana alla luce del pensiero Ruminato di
Io credo che sia un argomento sicuramente
Estremamente importante e delicato che forse necessiterebbe di uno spazio maggiore rispetto a quello che oggi abbiamo vero è che la dobbiamo essere capaci di diciamo attenta ondeggiare il tempo e non viva parlo però sono riflessioni importantissime notissimo che lui un'epoca di grandissimi cambiamenti
E credo che la domanda che dobbiamo farci essere le professioni
Hanno compresso il momento che ci sta attraversando che stiamo vivendo che già iniziato e che s'presto sarà ancora più modificato all'epoca nel mondo si appassionano compreso per davvero e se stanno facendo qualche cosa di veramente adeguato
Le pressioni giuridica e sta vivendo un momento di grande difficoltà
Che parte dai percorsi università
I ragazzi iscritti giovani iscritti alla facoltà giuridiche di tutto il Paese sono in una calo è estremamente preoccupante io sono Siciliano studiato a Palermo quando era iscritto al primo anno di università c'erano quasi due mila matricole ogni anno iscritte all'università statale di Palermo
Lo scorso anno si sono iscritti tre centotrenta ragazzi vero che ci sono le università adesso privata telematiche ma i numeri se si aggiungono questi altri ragazzi
Che probabilmente pensionato un percorso ad un percorso più veloce ma numeri coloro i quali penso alle professioni giuridiche sono in enorme e diminuzione e questo deve farci riflettere
I numeri dei ragazzi che si iscrivono al al registro dei praticanti avvocati è in costante diminuzione
Peccato oggi avere un praticante dello studio è una cosa difficilissima noi in passato siamo arrivati al mio studio nello studio diciamo
Di dimensioni
La stanza consistenti per la città di Palermo sono gli studi milanesi condoni due mila tre mila avvocati ma siamo arrivati ad avere quindici o sedici praticanti e a una difficoltà dare tutti quanti
Scrivania dignitoso ma senza dignitosa oggi abbiamo un solo praticante che il figlio di che mio nipote peraltro
E quindi bisogna considerare tutto ciò
Gli avvocati stanno si cancellano in due anni abbiamo noi ha avuto una riduzione di dieci mila avvocati sul numero complessivo quindi al netto tra coloro che si iscrivono e quelli che si cancellano da una variante negativa di dieci mila in meno
E questo è perché stiamo vivendo il nostro Paese tutto le professioni ma quelle giuridiche in particolare un momento di grandi trasformazioni
Le pressioni hanno certamente svolto un ruolo fondamentale nel nostro Paese
Sono stato un motore dell'economia del come della crescita culturale sociale hanno portato il nostro Paese a ricostruirsi da nel dopoguerra in cui insomma vitale era stata distrutta
Dalla guerra e l'hanno portata a diventare una potenza economica indoor
Ma oggi
Anzi
Stiamo facendo il percorso giusto
Per portare
Per continuare ad avere quel ruolo
Fondamentale nel nostro Paese oppure pensiamo che il nostro modo di esercitare la professione debba rimanere immutato io sono fermamente convinto che noi dobbiamo assolutamente immaginare ci in modo tutte le professioni in modo diverso rispetto a quelle a cui siamo abituati io ai all'unico pratica perché blu studio dico che esse Luís pensa immagina di poter esercitare la professione di avvocato per i prossimi trent'anni come l'ho fatta io negli ultimi quasi quaranta sarà certamente fuori dal mondo saranno disoccupato sarà un
Un professionista disoccupato
E questo riguarda le professioni noi non possiamo dire economia è governata da altri principi rispetto a quelli che è governavano la nostra società trenta o anche vent'anni fa o anche soltanto dieci anni fa
Nel campo della tutela i diritti ma abbiamo avuto il PNR è PNR vecchia imposto degli obiettivi che hanno profondamente inciso sulla tutela dei diritti
Perché il Paese aveva bisogno di quei fondi è nel nostro Parlamento
Ha scelto un percorso che sacrifica enormemente
Il principio di tutela dei diritti test sacrifica enormemente le garanzie noi avvocati sappiamo che è difficilissimo adesso
Affrontare un processo e ad arrivare ad una sentenza giusta nel senso che sia orientata verso la verità e non sia schiacciata invece delle regole che quei le norme procedurali codici impongono
E allora ne dobbiamo immaginarci in modo diverso
Da tempo c'è un accostamento un'equazione che si tenne a fare avvocato in professioni impresa
Noi rivendichiamo una nostra nostro ruolo diverso da quello dell'impresa in abbiamo la deontologia abbiamo dei principi che sono diversi da quelli rivolti al al profitto
Ma non possiamo continuare a immaginarci di essere degli artigiani delle professioni
Ad essere ad avere ancora organizzazioni professionali avere ancora una struttura avere anche un modo di pensare alla professione
Di tipo artigianale anche per i studi come il mio qui siamo una ventina gli avvocati ma non possiamo continuare immaginarci in una
Dimensione culturale artigianale
E allora nelle professioni dobbiamo assolutamente presidente assolutamente dobbiamo immaginarci
Protagonisti del cambiamento che il paese sta vivendo partendo dalle nostre professioni
Cominciando a batterci in modo diverso ne stiamo cercando di farlo non non tutto il percorso è quello giusto quella diventata c'abbiamo riscritto la legge professionale speriamo che il Parlamento ce lo approvi
Introducendo la lingue straniere obbligatorio introducendo l'informatica giuridica obbligatori prevedendo forme di aggregazione professionale studi multidisciplinari tra professioni
Non solo diciamo vicina avvocati notai e forse anche come azionisti ma prevedendo la possibilità di allargarci ha competenze professionali diverso
Per elevare il livello della qualità e dell'offerta professionale che o di pressioni si debbono continuare devono continuare ad avere se noi non investiamo sulla nostra capacità di professionisti
Di vederci in modo diverso
Io credo che il ruolo importantissimo che abbiamo svolto in questi settant'anni io ottant'anni di storia della nostra Repubblica
Insomma corre il rischio di vedere declino del ruolo delle professioni
Le abbiamo l'intelligenza artificiale
Che
è un grande enigma guardate io da qualche giorno in profonda crisi no mi trovassi dire queste cose
Non è vocati siamo fermamente contrari
All'introduzione dell'intelligenza artificiale nella fase di preda di decisione delle controverse
E di relazione delle controverse diciamo che io l'ho l'ho detto in tutte le lingue non può essere una macchina stabilire a valuterà la condotta della della della persona
Non può essere una macchina stabilire se
Persone colpevole innocente ci sono tante circostanze che vanno valutate
Domenica scorsa io tifoso dell'Inter
Ho visto la partita Unione Claudio
O i suoi pregi ma infatti ha confessato invitano confessarvi mega
Ho visto la la partita Inter Napoli
Alla fine c'è stato l'episodio del rigore dato contro l'Inter perché un giocatore che ha preso la palla con con un braccio messo così
Sì se divisi tra chi diceva che era calcio di rigore chi non era costituito dalla fine della della perde la partita la Domenica Sportiva
Panatta grande sportivo ha detto beh
Nel calcio occorre l'intelligenza artificiale così non ci saranno più disuguaglianze così tutto alla volta e che il braccio superiora dieci centimetri
Per esempio sarà la macchina a stabilire se ricorrere non Enrico
E sul momento lettone
E confuso ottima soluzione non ci saranno più il bar
Che una volta dice che livore un'altra volta dice che non lo è
Sempre contro l'Inter
Battuto abbiamo
E mi son detto beh finalmente una coda invece nel tennis ha detto non c'è più l'arbitro divina perché adesso la macchina con i sensori dice quando a quale dei tre Conde fuori di sport con da contatto
Esatto ecco una ultimamente i diciamo intuizione mettere interni intelligenza artificiale che giudichi col Vardar i falli con una casistica enorme che avrà il magazzino atto
E potrà dire a dare delle finzioni sempre sempre uniforme
Contratto ma momento ma alla fine ma abile un giudice beh io che non voglio che le sentenze ne scriva la macchina accetto adesso che il fallo o meno il rigore o meno la punizione nuova decida la macchina e questo mi fin qui perché ha detto beh io non posso pensare
Bene predicare male o come contrasto
E l'azione però però mi mi mi ha messo in crisi e allora noi dobbiamo cominciare a immaginare e a ragionare in modo diverso non voglio dire con questo che penso ti ho cambiato idea
Sull'intervento dell'intelligenza artificiale nel campo della tutela dei diritti
Però non possiamo continuare a immaginarci come in una sfera di cristallo che riguarda le professioni avulsa dal mondo che sta andando in una direzione diversa dobbiamo avere il coraggio di confrontarsi e di mettere di adeguare le nostre professioni ad un sistema mondiale irreversibile diverso
E questo sottolinea panoramiche e questo è è lo sforzo presidenti che io credo dobbiamo fare tutti insieme
Ragionandoci
E cercando di capire quali sono
Anche i sacrifici che dobbiamo fare noi che dobbiamo chiedere non si presenta i nostri colleghi iscritti Marsiglia Audi per cercare di immaginare un futuro in cui le professioni continueranno ad essere elemento determinante fu
L'anche per il nostro Paese grazie e scusate se è standard
Il presidente Greco presidente del CNF
E chiedo adesso al dottor vino presidente del consiglio nazionale del notariato passando appunto riferimento anche a quello che hanno detto e persone diciamo presidenti che l'hanno preceduta
Questa società che è in continuo cambiamento in continua evoluzione come possono i notai continuare a svolgere la loro funzione che è una funzione di garanzia nell'interesse pubblico e dell'interesse
Privato del cittadino
Quindi se può diciamo raccontarci quella che è la professione oggi grazie
Grazie
Grazie dell'invito
Innanzitutto spezzo una lancia a favore del presidente greco il nipote praticante di cui parlava i nipoti in quanto zia e non in quanto non lo sono state motu Salemme povero Presidente io leggo a questo ci tiene euro perché fosse chiaro
No guardi la domanda che in qualche modo lei mi aveva annunciato che avrebbe voluto farmi l'ho rivolta per così per divertimento
Ieri cioè CPT
Per visto che parliamo di intelligenza artificiale
Gli ho proprio detto ma se ti facessero questa domanda in pochi minuti che cosa risponde resti
Mi è arrivata una risposta effettivamente sintetica di cui io credo di avere un'intelligenza media di cui non ho capito niente
Per cui non so neanche se fosse corretta o meno la risposta cioè proprio non l'ho capita Alfio detto no magari prova a dare una risposta da essere umano e non da macchina
In qualche modo la risposta stante la domanda perché lei ha accennato a a due parole che il sonno terzietà e fiducia che sono un po'come dire la base della
Funzione notarile perché questo garantiamo
E di queste in qualche modo veniamo riconosciuti dalla collettività di questo ruolo di terzietà e di incarnare la fiducia
Quindi
In che modo questi grandi cambiamenti possono incrinare questa
Queste caratteristiche fondamentali della nostra professione
Io credo che la capacità delle professioni e del notariato in particolare sia quello di governare i cambiamenti e di non farsi governare io l'ho detto in più occasioni pubbliche svariate volte
Io non sono per nulla preoccupato e magari sarò
Un incosciente dell'avvento dell'intelligenza artificiale
Nel campo delle professioni se sapremo farla nostra
E governarla senza che possa andare a intaccare quei valori ma stanno in un farglieli intaccare perché terzietà e fiducia sono caratteristiche positive o negative quando vengano disillusa dell'essere umano non della macchina
Quindi
Come professione notarile noi stiamo veramente cercando di governare il cambiamento anche in relazione all'accenno che faceva prima presidente greco alla crisi o al crollo addirittura delle vocazioni
Noi abbiamo creato la scuola nazionale del notariato
Che è una scuola di eccellenza finalizzata a creare dei notai non a creare delle macchine da concorso cioè a creare dei giovani che abbiamo gli strumenti superò il concorso ma poi non sappiamo fare i notai
Che è una cosa che purtroppo una deriva di questi ultimi anni
Abbiamo messo in piedi danni un contrasto a quello che è lì per lì verismo noi crediamo moltissimo come professione della semplificazione
Ma semplificazione non vuol dire liberalizzazione io credo che ha problemi semplici si debbano dare risposte semplici a problemi complessi debbano conseguire risposte complesse è inutile voler semplificare a tutti i costi perché semplificare quando va oltre il limite fisiologico comporta il venir meno delle garanzie comporta la eccessiva facilità di soluzione dei problemi che in realtà non è garanzia di soluzioni corrette
Abbiamo e continuiamo a proclamare il valore della certezza giuridica preventiva che garantiamo come notariato il notariato e diffuso in novantadue Paesi del mondo e copre il sessantacinque per cento dalla popolazione mondiale quindi al di là del luogo comune
Spesso diffuso per cui ha il notariato così come esiste soltanto in Italia questo notariato esiste in cucina
Ed è esattamente questo notariato non solo il notariato latino e notariato italiano
Penso che molti di voi qui sono con dei tecnici sappiamo che il Codice civile Italia cinese è stato riformato dall'onorevole professor Diliberto cioè e il nostro Codice Civile allora
Cosa ci deve preoccupare quando abbiamo questi valori fondanti come società civile italiana e come professionisti italiani che io credo che davvero noi possiamo proclamare
Coraggio è stato detto prima da qualcuno orgoglio
Autorevolezza
Sono tutte caratteristiche fondanti
Delle professioni di questo Paese e sono quelle che dobbiamo esportare sono quelli in cui dobbiamo credere senza timore e così siamo in grado di affrontare evincere le sfide del futuro
Come sapete come notai lavoriamo molto con i testamenti
Noi siamo e l'abbiamo portato in giro in una mostra itinerante che ormai circola dal due mila undici
Quindi per i centocinquanta anni dell'Unità d'Italia abbiamo tra i testamenti in nostro possesso proprio quello
Di Alcide De Gasperi
E c'è una frase di quel testamento quello sapete che i testamenti vengono spesso identificati soltanto come documenti patrimoniali c'è trasmettono beni però molto spesso
Ecco i testamenti si trasmettono valori si trasmettono ideali si trasmettono sentimenti
De Gasperi ha lasciato un testamento di questo tipo lasciato uno straordinario testamento spirituale
Che contiene tra le altre questa affermazione muoio con la coscienza di aver combattuto la buona battaglia e con la sicurezza che un giorno i nostri ideali trionferà hanno ecco io voglio morire non adesso possibilmente ma quando Xhafa il momento e lo fa logoro
Tutti i presenti con la precisa consapevolezza di aver combattuto come stiamo facendo la buona battaglia e con la certezza che combattendo questa battaglia nel modo giusto faremo trionfare i nostri ideali grazie
Se alla presidente vino il prima di passare la parola al dottor Rèpaci dice vice presidente dei commercialisti il
Presidente del CNF si deve allontanare perché a una seduta giurisdizionali in corso e deve presiedere il collegio quindi proprio non può purtroppo restare
Neanche un minuto in più
E
Il dottor Rèpaci appunto vice Presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili abbiamo ascoltato
Diciamo anche altre professioni che hanno una questione aperta con i giovani professionisti e con il l'accesso diciamo alla alla professione anche per tutta una complessità normativa e dei cambiamenti anche fiscali che intervengono in che modo di commercialisti stanno affrontando le sfide di oggi
Ma intanto grazie buongiorno a tutti un ringraziamento da parte mia e ovviamente le scuse delle mio presidente per non essere qua ma era impegnato altrove e quindi mi ha chiesto di sostituirlo
Accettando l'invito che ci teniamo molto molto importante parlare di libere professioni in un momento particolare come queste come hanno detto chi mi ha preceduto chi mi ha preceduto
La professione commercialisti
E io sono un po'più diciamo fiducioso tra virgolette il mio augurio è che in questo momento di di estasi numerica di avvicinamento alle professioni sia solo un momento di riallineamento del dei numeri dei professionisti perché dico questo perché si si si è parlato di appunto di corpo intermedio la mia vita professionale della nostra categoria professionale ma anche ritengo quella degli altri ha visto la nostra categoria essere al centro le categorie essere al centro della vita e della crescita economica del Paese poi ha visto un attimo di declino perché non non riuscivamo più a a dialogare perché le banche dialogavano direttamente con
Le impresse o
E le scritture prive le vendite si faceva comunque foglietti di carta e quindi c'erano poi il sole si trovavano proprietarie ma ancora risultavano intestatari quattro persone precedenti
E così via oggi ci troviamo oppure case costruttivista F senza un progetto e quindi si facevano i progetti in sanatoria
Oggi secondo me
è cambiato sta cambiando
Oggi si non si fa una scrittura si va quasi direttamente dal notaio per fare nei passaggi di proprietà si salta la la famosa scrittura tra le parti private se non si tende ad andare dal notaio di si fa il Progetto perché non nessuno mette un uno un pezzettino di cemento su in qualunque posto senza un un Progetto
E anche nel nostro mondo e quindi nel mondo
Fiscale da un lato ma oggi molto più ampio anche ieri molto più ampio ma siamo stati travolti dalla rivoluzione fiscale
Siamo in in in una fase in cui di stiamo diventando protagonisti affianca le impresa perché dico questo perché in tutto questo cambiamento a mio modesto avviso
Anche diciamo le istituzioni stanno cambiando l'approccio si passa da una situazione che noi guardavamo posto a una situazione diciamo tre e be'inizino in qualunque tipo di attività e anche nel nel nel mondo fiscale di cui parlava perché ellittici F approvato in questo momento solo per alcune tipi di aziende o o meglio obbligatorio per aziende sopra un certo fatturato è applicabile a tutte le aziende che non sono soggetto Arisa
Certificazione e attività che possiamo fare insieme agli avvocati facendo uno specifico corso anche il concordato preventivo biennale è un un un elemento dove si vuole preventiva mente era ragionare nel mondo delle imprese per aiutare le imprese e il mondo tutto a programmare a progettare e realizzare i piani industriali e così via
Un riconoscimento ancora devo dire dal Governo
è venuto con le certificazioni delle spese
Del centodieci o delle spese degli investimenti Zeiss questo per dire che il ruolo sta sta sta crescendo si sta modificando si sta a ampliando
Non soltanto nell'ambito fiscale ma nel nel mondo tutto siamo vicini a a al mondo degli Enti locali Lilli assistiamo con costante avente e in questo ambito il mio presidente insieme al presidente Billé presidente greco lavorano insieme hanno hanno organizzato insieme al Ministero
Di Grazia e Giustizia un tavolo tecnico proprio per l'evoluzione della professione ecco perché anche noi come gli avvocati stiamo portando avanti e vogliamo a tutti i costi la riforma Della nostro del nostro ordinamento professionale ma proprio per le prossime generazioni
Che sia un cucù una giù un mondo un po'più equo e ed equilibrato sia nell'ambito delle responsabilità che ognuno di noi si porta sia nell'ambito ma economico che ovviamente non guasta mai e accompagna sempre
Le libere professioni
Grazie mille grazie mille altre Facci vicepresidente dei commercialisti
Dissesto che il tempo è tiranno e dobbiamo chiudere non avrò diciamo la possibilità di farmi la seconda domanda che gli avrei chiesto diciamo un aggettivo della vostra per definire la vostra professione oggi in futuro prova a mettere io alcune parole che mi sembra di aver diciamo che siano emerse dai nostri interventi la prima parole coraggio
La seconda parola e governare il cambiamento e la terza parole delegazioni tutto questo per ritornare a essere anzi rilanciare in modo ancora più costruttivo e più efficace
Il ruolo delle libere professioni dei liberi professionisti dei corpi intermedi tra stato e cittadini io
Ringrazio voi relatori ringrazio la Fondazione De Gasperi la fondazione Inarcassa grazie per la qualità degli interventi che abbiamo ascoltato oggi grazie a tutti