Sono intervenuti: Augusto Sainati (critico cinematografico).
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Cannes, Carcere, Cinema, Critica, Cultura, Donna, Film, Giustizia, Sapienza, Societa', Storia.
La registrazione audio ha una durata di 3 minuti.
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11:00 - Camera dei Deputati
9:30 - Mantova
9:30 - Milano Marittima (RA)
10:00 - Rapallo
9:30 - Salerno
9:30 - Palermo
10:00 - Lecce
critico cinematografico
Unico film italiano in concorso a Cannes fuori di Mario Martone in sala in Italia dal ventidue maggio racconta un momento della vita di Goliarda Sapienza
Attrice scrittrice non adeguatamente riconosciute invita acclamata poi dopo la pubblicazione postuma dell'arte della gioia
Goliarda Sapienza ho avuto una vita irregolare notevole che l'ha portata dai due intellettuali al carcere dal tentativo di scrivere il suo romanzo alla disillusione e alla reazione vitale
Il film di Martone non è un variopinto
Racconta invece proprio l'avventura del carcere causata da un furto di gioielli compiuto quasi per rivalsa ai danni di una sua amica signora bene dei salotti romani
Siamo nel mille novecentottanta poca politicamente calda
A Rebibbia che Goliarda rinasce come dirà lei stessa grazie agli incontri con una umanità prima ignota
Fa amicizia soprattutto con due detenute al cui resterà legata anche una volta fuori
Martone e la sceneggiatrice Ippolita di Majo scrivono il film a partire da due libri della Sapienza testimonianze limpido della vicenda carceraria vissuta
Vedono il personaggio come una donna insofferente della vita sociale fatta fino ad allora ma dotata di una ricchezza interiore che la porta AIMPA attizzare con Roberta e Barbara le due compagni di carcere che diventano suoi sodali
Soprattutto il Roberta ex detenuta politica Goliarda trova lo stesso atteggiamento verso la vita anche se Roberto è più segnata di lei dalle traversie e dalla tossicodipendenza
Procedendo in andirivieni tra alloggi del dopo Carlo cere il flashback del dentro Martone racconta la vita della reclusione e quella altrettanto reclusa del fuori
O meglio la vita di Goliarda libera dentro e libera fuori
La complicità tra goliardia Roberta che si trovano e si integrano a vicenda cementa una finita istintiva ed esistenziale di due donne sghembe rispetto all'ordine regolare al quale non sanno e non vogliono sottostare
Loro incontri sono occasioni di intesa al di là di quello che si dice in una Roma vista con gli occhi di Goliarda neanche sa strana troppo illuminata e troppo poco affollata
Una Roma in soggettiva i cui spazi sono elastici quasi a suggellare gli stati d'animo di Goliarda nella sua relazione con le amiche e con il fuori
Valeria Golino rende con ardore vitalità lo spirito di questa donna incandescente e irregolare
Immagini da De Angelis e dei fondi restituiscono alla sensibilità ed energia delle sue compagne e amiche
Un ultimo inserto durante i titoli di coda mostra un filmato di repertorio con la vera Goliarda Sapienza a dibattito con un Enzo Biagi chiuso alla visione anticonformista di lei
Come dire la lotta delle donne per uno sguardo più laico per c'è il mondo è ancora tutta da percorrere Dachan per radio radicale Augusto Sainati
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