Speciale Giustizia

Buonasera a tutti i dati Lorena Durso benvenuti all'ascolto dello Speciale giustizia e fondamentale andare avanti spediti senza rinvii la giustizia italiana non può più paste Tare
Lo ha dichiarato Francesco Greco Presidente del Consiglio nazionale forense sottolineando che nel disegno di legge sulla separazione delle carriere
Segna una svolta necessaria per completare la transizione verso un processo pienamente accusatorio basato sul contraddittorio e sulla formazione delle prove in dibattimento in quell'aura pubblica sotto
La supervisione di un giudice terzo che le prove devono essere presentate contestate valutate nel rispetto della parità tra accusa e difesa dando così finalmente attuazione
Al giusto nel processo previsto dalla Costituzione
Greco ha rilevato quindi che ogni rinvio dell'iter parlamentare comporta inevitabilmente lo slittamento del referendum
E dunque del momento in cui sarà il popolo a decidere ma significa anche ha concluso correggere il rischio che il prossimo Consiglio superiore della magistratura non superi
E le logiche correntizie che questa riforma intende sorpassare
Così dunque il presidente del consiglio nazionale forense
La riforma per la separazione delle carriere è una battaglia che come centrodestra portiamo avanti da quasi trent'anni finalmente sta arrivando alla meta e avremo un giudice davvero terzo e imparziale un Consiglio superiore della magistratura
Sottratto ai condizionamenti delle correnti la riforma della giustizia fa parte del nostro DNA culturale
Così come il tema della sicurezza perché tutti i sindaci di destra e di sinistra la Nord assurdo lamentano grossi problemi nella gestione della sicurezza nelle città c'è bisogno di una stretta e di norme più rigide
Come quelle contenute nel decreto sicurezza così in una nota il senatore e capogruppo di Forza Italia in commissione Giustizia Pierantonio Zanettin
Poiché c'è una notizia che arriva dal consiglio superiore della magistratura perché per la prima volta avvocati e professori
Entra Nova a far parte dell'ufficio studi del CSM assieme ai magistrati nella
Alla riunione del plenum di questa mattina è stata approvata infatti a maggioranza con il voto favorevole del vicepresidente Fabio Pinelli è l'astensione dei laici
Di destra Isabella
Bertolini Claudia e QR Michele Papa del
Nel Movimento cinque Stelle del togato indipendente Andrea Mirenda la graduatoria triennale per la nomina dei nuovi addetti all'ufficio studi e documentazione la cui composizione con la riforma Cartabia
E passata da sei magistrati a otto magistrati e quattro tra professori ed avvocati contestualmente
Il Consiglio Superiore della Magistratura nominato quattro magistrati e per la prima volta tre professori universitari avvocati suddivisi per settori disciplina
Segnando così l'apertura dell'ufficio a nuove competenze giuridiche scientifiche
Come previsto dà alla a riforma
L'altra sera invece ci vogliamo soffermare sulla atte ma carceri ancora una volta in particolare
Vogliamo proporvi la prima parte di un nel convegno che si è tenuto a Firenze dal sedici al diserta alla diciassette
Maggior scorsi organizzato dalla coordinamento nazionale dei magistrati di
Sorveglianza un convegno che si è tenuto all'università degli studi di Firenze in particolare a villa Ruspoli
Dal titolo cinquantesimo hanno dell'ordinamento penitenziario né stasera dicevamo vogliamo proporvi la prima parte sentire di questo convegno dal sentiremo dapprima la presidente del tribunale di sorveglianza di Salerno è coordinatrice del coordinamento dei magistrati di sorveglianza Monica Almirante che ha letto in apertura
Il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla convegno poi sentiremo i saluti del procuratore della del procuratore generale di Firenze
Ettore Squillace greco di Gloria Manzelli che provveditore dell'amministrazione prima penitenziaria della Toscana
Di Andrea Vaccà sentiremo l'intervento che il è sostituto procuratore
Della Repubblica presso il tribunale di il Cagliari e componente del civici del Nm
E poi sentiremo la relazione introduttiva del professore emerito di diritto penale presso l'Università degli studi di Firenze Francesco Omo Palazzo
E la tavola rotonda tavola rotonda intitolata cinquant'anni di ordinamento penitenziario il trattamento in vivo individualizzato nelle diverse realtà territoriali il ruolo dell'informazione sulla
La realtà del carcere a questa tavola rotonda hanno preso parte Monica Amirante
Antonio Bianco dirigente generale beni e servizi portavoce della Conferenza nazionale dei garanti territoriali Mauro Palma già garante nazionale dei diritti delle persone detenute
E private della libertà personale
Ancora Stefania a Carnevale è professore associato presso il dipartimento di Giurisprudenza
Dell'Università degli studi di di Ferrara Giovanni Maria Pavarin già presidente del tribunale di sorveglianza di di Trieste
Ancora il giornalista del Corriere della Sera
Luigi Ferrarella ma sentiamo dunque
La prima parte di questo lungo e articolato
Convegno che lo ricordiamo si è tenuto il sedici e il diciassette maggio scorsi a Firenze noi particolare stasera sentiremo appunto la la seconda giornata
Di questo convegno a partire dall'intervento introduttivo di Monica
Almirante coordinatrice del coordinamento nazionale dei magistrati di sorveglianza e presidente del tribunale di sorveglianza di Salerno
Benvenuti benvenuti tutti un ringraziamento a ovviamente all'Università degli studi di Firenze che ci ha dato la possibilità di essere in questa sede meravigliosa siamo alla seconda giornata di il festeggiamento per i cinquant'anni dell'ordinamento penitenziario organizzato dal coordinamento nazionale dei magistrati di sorveglianza
E che ha voluto come dire comunque dare un'impostazione che sia molto di taglio pratico avremo però la lezione del Professore pazzo con cui apriremo i lavori dopo i saluti
Ma mi corre l'obbligo di darvi lettura Inverigo bellissimo messaggio del Presidente della Repubblica che ne avevamo invitato ma ovviamente presso quindici per per cento cose dopo che ci sono in giro per il mondo e ci ha mandato una lettera bellissima che vi voglio crescere il convegno per i cinquanta sì me cinquantesimo anno dell'ordinamento penitenziario costituisce un'importante occasione per compiere un bilancio e riflettere sul nostro sistema detentivo in un contesto particolarmente critico
è necessario un forte impulso e uno sforzo congiunto di tutte le parti interessate affinché la vita penitenziaria assicuri Sempre il pieno rispetto dei diritti dei detenuti
In particolare di quelli più vulnerabili mila tempi mento dei principi della Costituzione ispirandosi al senso di umanità che essa prescrive
La dignità umana non conosce zone franche di esclusione e questa la premessa che offre i detenuti attraverso percorsi lungimiranti il recupero e l'accesso ai valori della società e della legalità
Auspico che dal convegno possano emergere spunti che proposte utili a inverare sempre più anche nelle carceri italiane i valori della costituzione e rivolgo a tutti i presenti cordiali auguri di buon lavoro
Parte miliardi di tutti i componenti del Conan sobriamente neanche grazie al presidente Mattarella e direi che possiamo cominciare con i saluti
Istituzionali e quindi inviterei la il procuratore generale che oggi è presente
Qui
Il dottor Ettore Squillace a Lione serio io sono il doppio bensì
Buongiorno a tutti il mio è solo un un saluto non voglio sottrarre tempo al convegno e alla dei pazzi
Un saluto a nome di tutta la magistratura inquirente Verlato Scannapieco l'onore di rappresentare
E un saluto anche mio personale sono ripeto non voglio rubare tempo anche perché sono molto curioso di ascoltare oltre che il professor Palazzo
Un piacere ascoltare anche seguire il dibattito ieri non mi è stato possibile presente soprattutto sono curioso di
Verificare se l'idea che nel corso di questi
Ormai quasi quarant'anni di lavoro mi sono fatto anche
Sulla questione carceraria sulle questione delle pene nel il nostro Paese
Questione che
Se dovessimo rappresentarla con un un grafico
Credo che in qualche modo ricordi
Una sorta di elettrocardiogramma il grafico di alti e bassi che hanno
Caratterizzato da una storia di questo Paese e basta per pensare anche agli urgentemente le sentenze della nostra corte costituzionale siamo partiti da quella sentenza tale da dodici del mille novecentosessantasei la quale sentenza
La finalità rieducativa era quasi un elemento accidentale delle pene delle pene
Il nostro
Articolo ventisette della nostra
Bellissima
Bellissima la Costituzione parla di bene al plurale non al singolare
E poi siamo in un excursus che
Non può che essere a volo pindarico arrivati invece alla notissima sentenza trecentotredici del mille novecentonovanta per la quale la pena di vendita aerei affermata le pene
Diventano come caratterizzate dalla finalità rieducativa
La finalità rieducativa come elemento strutturale e funzione legittimante della dei dati oggi a che punto siamo
Questi due la
Curiosità
Che ho come come magistrato ma come soprattutto come cittadino che fa il
Il magistrato
La questione della delle pene del trattamento penale
E questione che
Come sappiamo
Coinvolge l'idea di fondo che abbiamo
Del garantismo penale
Quando parlo di garantismo penale
Oggi purtroppo dobbiamo anche aggiungere un aggettivo parlo di
Garantismo inteso
Seriamente
Non quel
Garantismo
Come dire con stucchi solo
Chi si esprime a corrente alternata
Amici nemici
Forti
Deboli
Ai ricchi
Diserterà
E quindi questione che
Coinvolti a tutto tondo
La questione del
Diritto penale
La questione del trattamento penale che credo sia anche
Oggi più che mai è anche una questione di strutture in questione strutturale non so se sia un caso o meno che questo convegno si tenga a Firenze dove eccetera
Una delle strutture carcerarie Sollicciano che maggiormente sofferenti nel panorama del Centronord italiano
La situazione di Sollicciano e veramente difficile
Una situazione che avrebbe richiesto il che richiede tuttora
Degli interventi che non è più possibile
Rimandare
Allora
Buon lavoro a tutti sono qui ad ascoltare
Allora diamo ora la parola alla provveditore della John Toscana la dottoressa Gala Gloria Manzelli
Per un saluto
Buongiorno buongiorno a tutti
Intanto ringrazio per l'invito io rappresenta l'Amministrazione regionale l'amministrazione penitenziaria
Della Regione Toscana e Umbria quindi il porto i saluti di tutti
Operatori
è un momento per l'ordinamento penitenziario per il nostro lavoro per il nostro impegno molto molto difficile anche alla luce dei recenti
A fatti di cronaca che sono accaduti ma non per questo l'ordinamento penitenziario deve essere considerato una una scarpa vecchia una cosa che non è più attuale non è proprio in questo momento che dobbiamo continuare a difendere insistere perché è quello che ieri è stato riportato nel settantacinque dal legislatore continuare al governare la nostra azione anche soprattutto nei momenti di difficoltà
Nei momenti in cui sembra che non ci siano come dire delle garanzie per quello che la sicurezza sociali
Il nostro lavoro svolge sicuramente un contributo non indifferente alla sicurezza dei cittadini però se lo facciamo naturalmente con serenità con capacità e complesso professionalità
Sono affannata
No grazie
Sarò starò bene perché anch'io non voglio cercare in via troppo tempo poi ai lavori
E quindi sono anch'io molto curiosa di sentire quello che sarà il bilancio di questi cinquant'anni quello che andremo quelle che saranno soprattutto le prospettive da parte nostra l'impegno c'è il lavoro cioè certe il carcere non può essere la come dire
L'elemento centrale del sistema sanzionatorio italiano deve decorrenza necessariamente spedite
Nuove strade e nuove strategie per intervenire sulla prevenzione per intervenire sulla sugli autori del reato e quindi intervenire prima che questo accada perché il carcere
Necessariamente diventa l'ultima risposta e spesso è una risposta non particolarmente efficaci per alcuni per alcuni soggetti mi riferisco ai tossicodipendenti ma in particolari detenuti
E in molti detenuti primari e dobbiamo quindi continuare a lavorare su questo il calcio deve essere l'extrema ratio e non è possibile che in carcere continuano ad arrivare persone che dovrebbero trovare risposte
In altre in altri enti in altre istituzioni
In altre come dire presìdi sociali che non possono essere ripeto soddisfatti all'interno dell'istituto penitenziario dell'istituto penitenziario bene scusate rimozione vi lascio parola grazie
E ora invece porta i saluti dell'Associazione nazionale magistrati collega Andrea Vaccà a cui lascia la parola e con l'occasione dico anche che i lavori anche ieri sono stati registrati da radio radicale che ringraziamo
Grazie Monica grazie a tutti
Sì io porto i saluti dell'Associazione nazionale magistrati
Porto la voce del
Del del nostro presidente non è potuto
Veniva stamattina
Diciamo porto il giustificativo un poco più diciamo vicino alla voce che si leva da questo da questa da da questo incontro della presidenza della Commissione di studio di diritto penitenziario
Certa anche la voce di un pubblico ministero che normalmente lo sappiamo inutile inutile dire rispetto a questi percorsi
Diciamo
Spesso meno presente vale poco ne parlavo prima con la col collega Carlo Renoldi
Il fatto che so io in Procura Cagliari mi occupo del gruppo esecuzioni sì ma quanto come dire nel lavoro che il Pubblico ministero spesso all'orizzonte della sorveglianza non è certo il più prossimo
Queste lo dico per l'occasione che vale già per una commissione di studi vale per chiunque ma vale a maggior ragione perché i
Mi parla e chi ti ascolta di occasione norme qua per imparare tra sconti
Questi i saluti del nostro Presidente carissimi colleghi mi avrebbe fatto veramente piace essere con voi e partecipare ai lavori del vostro convegno purtroppo un impegno che ha assunto sin dalla fine del mese di febbraio mi impedisce di partecipare alla vostra riunione a Firenze tengo tuttavia particolarmente a manifestare il mio apprezzamento per voi tutti e la mia solidarietà
Molto spesso noi penalisti lavoriamo senza renderci conto i giudici come i pubblici ministeri che tutto quello che facciamo è finalizzato a mettere in voi nella condizione di finalizzare un'attività spesso pluriennale in termini compatibili con i principi costituzionali
è inutile che vi dica quanto Nm e quanto moltissimi colleghi siano consapevoli delle difficoltà specifica particolari e gravi che caratterizzano il vostro settore
In questo momento abbiamo una popolazione carceraria di sessantadue mila persone a fronte di cinquanta mila posti disponibili
Questo sarebbe già un dato sufficiente per creare allarme e preoccupazione
Ma sappiamo che è nelle vostre mani il mantenimento della dignità delle persone in questo sistema
Nonostante gli strumenti limitati i mezzi insufficienti gli spazi inadeguati e i tempi ristretti rappresentino elementi in teoria ostativi rispetto all'efficace risposta che da parte vostra invece arriva con commovente ed encomiabile puntualità
Tutto ciò compatibilmente con le condizioni straordinariamente difficili nelle quali ritrovate ad operare salvaguardare il rispetto dei principi fondamentali in questo contesto è un compito di altissimo profilo chessò essere in ottime mani anche se mi rendo conto le difficoltà di tutti i giorni rendono sempre più difficile concretamente per realizzare questo obiettivo
Siamo consapevoli di alcune specifiche criticità che caratterizzano la vostra attività tra questa la mancata previsione della presenza di CPP presso i tribunali di sorveglianza che appare singolare è sorprendente
Così come siamo pienamente consapevoli del problema dei liberi sospesi cittadini
Che confidano nella possibilità dopo la sospensione dell'ordine di esecuzione della pena che il tribunale di sorveglianza decida sulla loro richiesta di misura alternativa alla detenzione
In una condizione di incertezza e precarietà che certamente non giova né la prospettiva di un pieno recupero degli stessi rispetto a una condizione di vita alternativa rispetto al carcere
Indubbiamente segnali di speranza giungono dalle indicazioni degli organismi europei
Dalla Corte costituzionale in questo senso non possono che essere accolte con favore il principio espressi dalla sentenza
Numero dieci del due mila ventiquattro della Corte costituzionale che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo diciotto
Della legge ventisei luglio mille novecentosettantacinque numero trecentocinquantaquattro con riguardo alla possibilità di svolgere colloqui con il coniuge
La parte dell'unione civile o la persona con lei stabilmente convivente senza il controllo a vista del personale di custodia
E ancora della sentenza numero ventiquattro del due mila ventiquattro
Della stessa corte costituzionale che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo trentatré comma cinque della legge trecentocinquantaquattro del settantacinque che prevedeva che nei confronti dei soggetti che durante l'espiazione della pena
O delle misure restrittive hanno portato condanna o sono imputati per delitto doloso commesso durante l'espiazione della pena o l'esecuzione di una misura restrittiva della libertà personale
La concessione è ammessa soltanto decorsi due anni dalla commissione del fatto
Due decisioni importanti espressive di una maggiore sensibilità verso le esigenze dei detenuti né che ma che da solo da sole non consentono di formulare un giudizio globalmente ottimistico
Sul lavoro che i attende così come un segnale di ottimismo ci giunge della possibilità di recente concretamente realizzata almeno in un caso di provare a garantire un effettivo esercizio della sessualità in carcere
La dignità si recupera anche attraverso questa strada
Ma non basta dignità e anche poter fruire finalmente di un'assistenza sanitaria adeguata
Qualitativamente e quantitativamente accettabile atteso che nessuna norma di nessun rango disconosce ai detenuti anche solo in parte il diritto alla salute
Salute fisica ma anche psicofisica che sarà assicurata a tutti
Quando il sistema Paese si sarà dotato di un numero di Ramses adeguato al crescente impellente e inderogabile bisogno che emerge dalla realtà giudiziaria
Abbiamo provato a far presente al ministro in un incontro ufficiale che abbiamo tenuto
Circa un mese fa i problemi del settore e abbiamo ottenuto purtroppo delle risposte sicuramente non sufficienti per poter continuare a lavorare in termini di serenità
Continueremo a chiedere continueremo a farci portatori delle vostre istanze e continueremo ad apprezzare i vostri sforzi e a cercare di rendere compatibili con il rispetto della persona
Che la Costituzione ci impone per tutto questo vogliamo assumere un preciso impegno per tutto questo io oggi vi ringrazio e vi saluto
Mamma il messaggio perché si vede che alcuni temi che erano destinati diciamo in passato
Ad esse riconosciuti solo dei magistrati di sorveglianza e invece stanno come dire ci siamo forse aperti più noi
Abbiamo avuto anche dei segnali dall'alto importanti diciamo dall'alto in tutti i sensi
E quindi possiamo cominciare diciamo con gioia ora possiamo ascoltare la lezione che terrà il professore Palazzo in apertura e poi passiamo ad una tavola rotonda quindi inviterei il professore Francesco Palazzo
A prendere posto lei al centro professore come Silvia
Buongiorno
Mi sia permesso come vecchio professore di questa università prima di tutto rivolgere un caloroso benvenuto a voi tutti
Per essere qui in questa sede
Ringraziando Dio per avere scelto questo luogo quest'Aula a noi i fiorentini giuristi l'ateneo fiorentino a noi davvero carissima
Vorrei interpretare questa vostra scelta di essere qui questa mattina come un implicito individuo
All'università al sapere la cultura Roversi tali accademica
Un invito affinché anche il sapere accademico
Sia impegnato
Insieme e accanto a voi
Si è impegnato nella custodia nella tutela nello sviluppo dei valori costituzionali
Seguendo l'insegnamento lo che in se in queste Aule ci è stato impartito da uomini come Piero Calamandrei
Paolo Grossi passando poi per Paolo Barile e per molti altri che ovviamente non posso ricorda
Di questo vi siamo grati siamo calati al con l'Anas alla sua presidente dottoressa Monica Amirante al direttivo del con Hamas a tutti voi per la vostra presenza davvero grazie
Dividerò questa il mio intervento
In tre parti
Brady non mi allarma la prima davvero brevissima l'origine è morta per così dire della riforma del settantacinque
La seconda dedicata alle idee portanti della riforma e al loro sviluppo
La terza una sintetico bilancio attuale e un ancor più sintetico sguardo al futuro
Origine era morta
Ho avuto già altre volte occasione di dire che a mio giudizio si usa dire a mio modesto avviso
A mio giudizio la legge per il settantacinque e forse l'unica legge organica di attuazione della Costituzione nel campo penale
Certamente però la sua genesi non fu facile
Vi furono alcuni lustri di innaturali coesistenza della nuova Costituzione già in vigore
Con il vecchio Regolamento per gli istituti di prevenzione e pena del regolarmente
Regolamento
Per gli istituti di prevenzione e pena del mille novecento trentuno con tutto il cupo autoritarismo indotto da quelli del vecchio Regolamento
Mitigato solo da una circolare
Circolare del mille novecentocinquantuno
Ci riuscì poi dal sono costituzionale negli negli anni Sessanta
Negli anni Sessanta nel decennio degli anni sessanta tassi succedettero
Tre tentativi di riforma dell'ordinamento penitenziario tutti e tre regolarmente naufragati Coni naufragare delle terre il
L'Islam
Bisogna aspettare l'inizio degli anni
Settanta
Ma anche il cammino parlamentare che si svolse dal mille novecento settantadue all'approvazione della legge trecentocinquantaquattro
Fu un cammino faticoso ed accidentato
Che Videla sua conclusione il suo esito Fausto positivo una riforma anche per le pressioni esercitate dall'allora presidente del Consiglio Aldo Moro
Che sul riscatto in un certo senso questo suo agire dal Presidente del Consiglio
Quelle incertezze quelle titubanze che gli mostro a proposito della finalità della pena quando sedeva giovanissimo in costituente l'assemblea costituente
E si chiuse così nel settore settantacinque leader di approvazione della nostra legge in un clima
Luglio
C'era arroventato non solo per il calore atmosferico ma anche per la presenza di numerose rivolte carcerarie che essi si si si consumavano nel in Italia rivolte carcerarie Fattore contingenti accerto ma che condizionò la riforma in un duplice senso in un primo senso le riforme
Fecero per così dire da pressione maieutica per agevolare il varo della riforma perché dai dinanzi a quelle rivolte non sarebbe stato più tollerabile procrastinare ulteriormente
La il varo della riforma
Dall'altro senso però quelle rivolte
Fecero sì che si smorza asse si attenua assegnarono le uno dei più innovative della riforma
E in sostanza si posero così le basi
Per le premesse per i famosi o regimi differenziati
Passo alla seconda parte di questa mia chiacchierata
Le idee portanti del nuovo ordinamento penitenziario
Vorrei
Particolare questo punto sotto in tre ulteriori settori in tre ulteriori piccole parti individuando tre aspetti caratterizzanti della riforma sapendo bene di dire cose a voi arcinote e sulle quali avrei tutto da imparare ma ormai mi avete arruolato che io abbia in più il tre aspetti caratterizzanti il cibo
Il primo
Il primo aspetto è una novità che potremmo dire linguistica
D'ora in poi dal mille novecentosettantacinque in poi si parlerà di ordinamento penitenziario ordinamento penitenziario ora la parola ordinamento
Nella sapere giuridico del novecento è una parola semanticamente molto ricca molto impegnativa
Che può essere assunta in due accezioni DiVersi
Molto diverse radicalmente diverso
Si può parlare io ordinamento alludendo al un ordine ordinamento con chiuso Sensi o una per così utile
Cioè autonomo speciale rispetto all'ordinamento generale
E ispirato comunque a principii almeno in parte tendenzialmente DiVersi se non addirittura per rogatoria
E questa è l'idea che sta alla base per esempio dell'ordinamento militare quando si parla di ordinamento militare che è un ordinamento selezione alle autonomo
C'è un secondo senso però in cui si può parlare di ordinamento
Nel senso molto più ricco molto più consono alla cultura giuridica del primo Novecento che si protrae da tutti secco
E l'idea di una realtà giuridica complessa complessa perché non ridotta a un insieme in Stati Q di regole legali ma comprende anche una dimensione per così dire fattuale ed esperienziale del diritto
In cui
Anche l'esperienza anche i fatti che vivono nell'ordinamento
Contribuiscono a formarlo a far Bolt bene lei a farlo vivere
In questo senso
In questo senso più ricco semanticamente più ricco di ordinamento e chiaro
Che anche i comportamenti hanno un valore in primo luogo i comportamenti dell'amministrazione
Le sue prassi e le condizioni fattuali in cui vive in diritto e dalle quali si alimenta
è chiaro che noi dobbiamo oggi intendere
La parola al termine ordinamento penitenziario in questo secondo senso e non nel primo che si pone tendenzialmente intenzioni con la Costituzione
Altro asse portante il secondo asse portante della riforma
è il passaggio dalla fonte secondaria Regolamento per gli istituti di prevenzione e pena
Dalla fonte secondaria a quella primaria della legge
Un passaggio che significa in in primo luogo una svolta culturale e cioè che l'esecuzione carceraria
Non è più affare i soprusi boh dell'amministrazione penitenziaria come era concepito
Ma più precisamente il passaggio alla fonte primaria della legge significa giustiziabilità dei di ieri
Dei diritti di detenuti attraverso la garanzia di un duplice controllo di legalità
Il primo è un controllo di legalità per così dire ordinaria nel senso che ogni atto dell'amministrazione
Deve essere conforme alla legge ordinaria di disciplina dell'ordinamento
Ogni atto dell'amministrazione anche quelli discrezionali
In questo senso mi pare che ormai gli abbiamo acquisito un una giurisprudenza della corte di cassazione l'ultima sentenza
Di il l'aprile del ventitré aprile scorso abbiamo acquisito un asse una posizione della corte di cassazione che separa il merito amministrativo dalla discrezionalità il merito rimane insindacabile la discrezionalità
è ed per essere sindacabile alla luce dei parametri della profonda ragionevolezza e proporzionalità
E qui è centrale il ruolo della magistratura di sorveglianza
Una delle specificità
Della giurisdizione di sorveglianza la prima forse in ordine logico e non solo logico e quello del controllo di legalità
Che non è un controllo incidentale casuale ma è un controllo costante e continuo quotidiano capillare
Per quanto è quotidiana continua capillare la discrezionalità della amministrazione penitenziaria
L'altro controllo è di legalità ovviamente costituzionale
Cui compito e condiviso dai giudici comuni nella specie i magistrati di sorveglianza
E corte costituzionale
Corte costituzionale che bisogna riconoscerlo rendere merito alla Corte costituzionale
Ha esercitato in nel settore penitenziario nella materia penitenziaria il suo controllo forse più penetrante di tutta Campo la materia penale l'esecuzione la la l'ordine la materia penitenziaria
La legislazione penitenziaria è stato il settore in cui la Corte ha esercitato i suoi poteri più penetranti in campo penale
E del resto è ovvio se si pensa che la materia penitenziaria e quella in cui i diritti fondamentali sono messi in più dura tensione
Terzo ed ultimo asse importante della riforma penitenziaria del settantacinque
è
La finalità
O forse meglio l'idea rieducativa
Furono ben presto per fortuna superate
Le incertezze che anche le ambiguità concettuali che l'ITEA rieducativa si portava dietro fin dai lavori in Assemblea Costituente
L'assemblea costituente dopo non è che ci fu un'esaltazione della rieducazione
Ma
Furono ben presto superati
Furono ben presto superati e forse
Sì ieri acquisire abbastanza rapidamente la convinzione
Che l'idea rieducativa al di là dei suoi contenuti
Al di là dei le sue attuazioni pur sempre difficili
L'idea rieducativa esprime un una indicazione di fondo esprime una istanza solidaristiche
Che si accompagna e arricchisce la fisionomia liberale del nostro diritto penale
Mi pare avrebbero
Del tutto antistoriche
Certe tendenze molto recentemente manifestate verso UNI integralismo liberale
Un integralismo liberale che viene rivendicato
A tal punto di estremismo liberale appunto
Da rende da ritenere da far ritenere incoerente la presenza dell'idea rieducativo
Che non avrebbe niente di liberale ma addirittura recherebbe con sé i germi di una involuzione in liberale del sistema
Un sembrano tendenze certamente rispettabili e sostenuti in piena buona fede ma del tutto antistoriche
E soprattutto disconoscendo di una dato fondamentale e cioè che la nostra Costituzione si regge su due pilastri con uno due uno è il liberalismo l'altro è il solidarismo
Che sono i due pilastri
Su cui si fonda la visione personalistica della nostra Costituzione
Tenendo Ra sempre in questa seconda parte che spaventate di sta finendo la più ampia
Venendo ora
Alla
Evoluzioni
Che hanno subito in questo mezzo secolo
Le idee le gli assi portanti della riforma
Mi pare in dubbio che l'evoluzione
Ha caratterizzato soprattutto
Il capitolo delle misure alternative
Mi pare che qui ci sia stato il movimento più significativo
La caratteristica fondamentale delle misure alternative come furono concepite nell'originario ordinamento penitenziario
E quella di essere innestate sul carcere
Sono per così dire delle finestre
Che dal carcere si aprono sulla libertà ma sono finestre incardinare l'arte nei muri
De carcere
Così furono concepite
Ed è a queste originaria concezione
Deriva una duplice potenziale funzioni delle misure alternative
Due possibili funzioni
La prima
Quella di essere le misure alternative possibili strumenti del cosiddetto trattamento progressivo verso la libertà
Si parte dal carcere e progressivamente si allarga la finestra verso
Do forme più piene di libertà
In un presupposto questo implicito ma ovvio e cioè che vi sia una certa quale idonei tardi educativa
Del tempo trascorso intramoenia dentro il carcere
Se no discorso ha voluto
La seconda possibile funzioni che le misure alternative possono assolvere proprio in quanto innestato sul carcere
Germinali fino al carcere
è una la funzione di strumenti di Teti carcerazioni
Gli strumenti di riduzione del carcere
Negli implicito presupposto contrario quello precedente
Che il carcere sia privo
Dieci idoneità rieducativa o comunque a rendere difficile la rieducazione e allora l'esigenza di de carceri drizzare orribili parola marzo
La storia ha dimostrato che delle due funzioni quella Cure realistica e la seconda
è la seconda meno entusiasmante ma certamente più realistica e maggiormente produttivi praticata
Come ribellano due fenomeni di cui il primo
è positivo secondo assai meno
Primo fenomeno la funzione di te carcerazioni
La funzione attribuite alle misure alternative come dire di riduzione del peso dell'impatto carcerario
Spinge le misure alternative sulla via
Per il progressivo avvicinamento alla cognizione via via che passano il tempo le misure alternative
In intraprendono questo cammino di avvicinarsi progressivamente alla fase della cognizione
Ma non raggiungono mai
Lamenta
Di essere appannaggio esclusivo della cognizione
Anche la più coraggiosa per le riforme la riforma cartaria
Non è mai il coraggio di portare l'affidamento in prova tra le penne sostitutive
Il secondo fenomeno
Che deriva da questa funzione di del carcerazione attribuita alle misure di prevenzione di dalle misure alternative
è un fenomeno assai meno positivo
E sei meno così
Perché proprio il fatto di innestarsi sul carcere
Consente alle legislature
L'utilizzazione delle misure alternative in chiave essenzialmente i deflazione penitenziario
Idea rieducativa
Ma nell'ombra nella mente del legislatore motiva con l'idea di educativo
Ma in realtà aspira a sgonfiare il sistema carcerario quel sistema carcerario che peraltro lato alimenta in continuazione
Questa secondo fenomeno l'utilizzazione dunque legislativa delle misure alternativa in chiave inteso l'azione carceraria
A
Notevoli ripercussioni
Sulla magistratura di sorveglianza
Sulla magistratura di sorveglianza
Viene così aggravare
Il peso istituzionalmente improprio
Di essere responsabile o forse corresponsabile
Della tenuta complessiva del sistema
In sostanza il legislatore affida alla magistratura di sorveglianza il compito di deflazionare quel sistema che Luís legislatore per altro verso inflazione
Conseguentemente a me pare
Che la giurisdizione di sorveglianza subisca una sorta di inquinamento il fenomeno di inquinamento
Perché dai giurisdizione della rieducazione
Diventa o tende a diventare giurisdizione di sicurezza
La valutazione
Che si impone e quella della sicurezza
Assume un ordine prioritario rispetto alla discrezionalità esercitata finirli educativi c'è una discrezionalità da esercitare affini di sicurezza
Con tutto ciò che questo comporta sul piano della
Responsabilità
Anche nei confronti del
Politica che soprattutto della comunità attraverso le reazioni sempre sensibilissimo dei mass media
Terza ed ultima parte
Del mio discorso
Quella di che ho intitolato per così dire Bilancio attuali e uno sguardo al futuro
Bilancio attuale
Credo che un punto fermo fermissimo di tutti noi che siamo in quest'Aula e che crediamo
Accertino valori
Debba essere la difesa della rieducazione
Non cadiamo nelle trappole di qualche
Di qualche novello liberale che vuole bandire la rieducazione
La rieducazione credo debba essere un punto fermo
Un punto fermo
Soprattutto per l'istanza che essa rappresenta sta istanza solidaristica
Problema dell'attuazione del successo
Della cosiddetta implementazione altra orribile parole è una
Quel che conta è mantenere ferma istanza solida
Distanza solidaristica che dunque va difesa contro quell'integralismo liberale a cui avevo fatto cenno
Prima un integralismo liberale che produce tra parlo dico tra parentesi visto che ci troviamo
Produce altri fenomeni come per esempio il rifiuto radicale
Della giustizia riparativa
Rifiuto radicale a mio avviso anche spesso frutto di in cultura fino sanno bene che cosa significhi giustizia di fare
E va difesa l'idea rieducativa soprattutto come antidoto
A quella cultura dello scatto che è uno dei lasciti maggiori di papa Francesco
Che è invece una cultura quella dello scarto che serpeggia molto incerti attuali recentissimi orientamenti della nostra politica
Parla per tutti in modo abbastanza chiaro il cosiddetto Decreto Sicurezza
Detto ciò detto cioè che la difesa della rieducazione in questi termini senza illusioni con realismo ma comunque deve essere ferma
Detto ciò
Va anche riconosciuto
Se vogliamo essere realisti e gli obiettivi che l'idea rieducativa
Ha talvolta operato come è in fasi ok e copertura retorica
Discendente non efficaci non razionali fu addirittura
Poco nobili
La retorica rieducativa ha finito per mettere nell'ombra un altro precetto costituzionale
Che è prioritario l'UDC ed è precetto di divieto di pene umani
Che significa divieto di bene immani riconoscimento e esercizio Consolo riconoscimento esercizio dei diritti esercizio dei diritti non solo di fronte alla legge e ai regolamenti
Ma anche di fronte ai comportamenti dell'amministrazione penitenziaria di fronte alle condizioni di fatti tu
Vedi la in realtà penitenziario
Su questo piano
La giurisdizione di Strasburgo come giudice delle situazioni concrete
Ha aperto la strada
La Corte costituzionale
Ha proseguito su questa strada
E ha impresso una svolta decisiva
Con il riconoscimento del diritto all'affettività perché il diritto all'affettività non sta scritto da nessuna parte nell'ordinamento penitenziario quindi la Corte costituzionale ha
Inventato nel senso del compianto Paolo Grossi attorno inventato atto roba il diritto all'effettività la Corte di Cassazione poi ha fatto e sta facendo la sua parte
Riconoscendo la giustizia militare dei diritti
Anche di fronte alle difficoltà fattuali organizzative dell'amministrazione
Ma protagonista vero di questo nuovo corso che privilegi il precetto del divieto di penne inumani non può che essere la magistratura di sorveglianza
Lei
è il vero protagonista
Accanto
Al giurisdizione della rieducazione
La magistratura di sorveglianza ecco titolare come voi insegnate veramente
Di Poteri amministrativi e giurisdizionali
Fondamentali
Per garantire linee veramente un quotidiano i diritti
Poteri amministrativi ispettivi e di controllo
Poteri giurisdizionali
Che si concentra la essenzialmente su quello che deve diventare uno strumento formidabile
Il reclamo giurisdizionale così tetto preventivo comunque quello dell'articolo trentacinque bis
Ecco concludendo io
Credo che oggi senza più rimanere abbacinanti dal rieducazione sia il momento di sviluppare la giurisdizione Lentini
Di verificare su Wikileaks
Affinché non venga tradita quella orientazione personalistica
Che ispirò
Quella che rimane l'unica grandi legge di attuazione della Costituzione
Credo che voi sarete senza dubbio all'altezza di questo compito
Grazie
Allora direi che dopo queste ne era meravigliosa ricostruzione storica fai sollecitazione appunto anche rispetto ad alcune cose che sono state dette ieri per chi c'era ieri che abbiamo fatto comunque un dibattito in cui
Proprio in maniera come dire poverissima mariti uno dei temi è stato possiamo usare la parola rieducazione che cos'è la rieducazione
Siamo in grado il siccome diciamo se comunque anche la sorveglianza finisce per essere in braccio comunque di un potere il potere statale
E e quindi c'è questa forma va be lo sappiamo diciamo da fuoco in poi per riprenderà Magnus e che ai sensi Berger e ma anche Freud aveva fatto una riflessione su che cosa significa dominare i corpi delle persone avvenire questo potere come dire di controllare
Insomma lo sappiamo non sto qui a dirvi cose che non saremo in grado di rappresentarvi come può fare uno studioso della materia ma sappiamo qual è il tema quindi ancora un senso parlare di rieducazione ancora un senso parlare di trattamento individualizzato
Che cosa significa secondo voi
E quindi con le sollecitazioni del professore Palazzo proviamo a riflettere su quello e anche sull'osservazione trattamentale perché poi sappiamo che con la continua legislazione fisarmonica cui faceva riferimento anche piccolo prima Ettore Squillace
E mi ha ricordato appunto delle riflessioni cavo fatte anche in passato quando ero al riesame a Napoli perché la fisarmonica riguarda più fasi del nostro procedimento e certamente ha interessato quelle che poi come dire anche sono quelle incidono ovviamente in maniera più significativa quindi quelle della custodia cautelare poi quella dell'esecuzione latina
Quindi i temi sul tavolo sono davvero tanti non voglio sottrarre tempo al non nostra tavola rotonda vi presento marzo ma insomma lo sapete di conoscete quindi collega Antonio Bianco che si è presentato ora Mauro Palma che pure penso non ha bisogno di presentazioni mai stato garante nazionale il primo garante nazionale
Per quanti anni Cinzia secco otto
Quindi proprio una storia conosce luoghi persone e cose
Luigi Ferrarella giornalista che si occupa ovviamente in maniera intelligente servizi delle cose che ci riguardano la professoressa Stefania Carnevale all'insegna a Ferrara e Giovanni Maria Pavarin già magistrato di sorveglianza faro per molti di noi attualmente garante dei detenuti a Trento
Bene
Meno male s'è ricordata un po'tutto e quindi direi forse partendo proprio da Mauro
Sì
Forse partendo proprio da Mauro
Perché ovviamente sa perché lui è bravissimo parlammo una maniera meravigliosa io ho voluto impostare questa insieme alle colleghe del con Hans che ringrazio fin d'ora perché poi penso non ci sarà tempo dopo noi siamo un comitato lavoriamo tutte insieme
Questo convegno se è riuscito bene o male questo omaggio all'ordinamento penitenziario nasce da un lavoro costante che abbiamo fatto tutti insieme anche con il supporto Esterno sicuramente
Di alcuni colleghi di Marcello Bortolato in primis perché Presidente del Tribunale di Sorveglianza Firenze quindi ci ha dato una grande mano l'università il professor Bartoli che è stato indispensabile per poter avere un luogo bello come questo
E quindi dicevo appunto sulla base di questo però vogliamo fare una tavola rotonda che si ha anche diciamo un posto nella quindi io chiederei dieci minuti un quarto d'ora perché poi facciamo un secondo giro no credo che sia come certamente tu riesci
A dire cose e le sollecitazioni sono state tante
Più del micro
Bene innanzitutto grazie e devo dire che anche anche io riprendendo quello che diceva Francesco Palazzo poc'anzi diciamo sono molto legato a quest'aula più volte mi è capitato di dover intervenire in questa aura che a un elemento veramente evocativo molto molto forte e anche una possibilità di discussione fa un fatto né caldo diciamo in qualche modo
Di connessione e nel titolo della tavola rotonda visto che c'era qualcosa di ferita l'informazione e convinti
Beh o avevo temuto inizialmente che si andasse verso la sciatteria informativa degli ultimi giorni noi verso questi il vari elementi di messa in crisi diciamo e siccome di di questi temi
O come dire
Un'esperienza ormai qua cinque quarantennale allora mi sono ricordato un dibattito analogo era ministro lo quando nel mille novecentonovantasei portata al CSM la presidente del tribunale di sorveglianza di Roma
Perché aveva concesso un permesso e in seguito a questo permesso avvenuta tutta una questione molto grave
Non diminuiscono la gravità delle questioni che che vengono fuori
Ma anche allora un dibattito rispetto ad una messa in crisi diciamo dei della situazione e poi ricordo diciamo in qualche modo che dal punto di vista logico il leader che qualcosa possa essere che commesse in un determinato momento non toglie il fatto che anche se i fautori della pena fissa
Potessero come dire
Averi era meglio anche al termine di una pena fissa la persona fuori commette lui un reato gravissimo e c'era il Pd mi sembrano degli argomenti abbastanza però hanno chiesto un elemento secondo me che a volte ha detto anche mi comunicati i giustificativi trovo un po'troppo giustificativi l'elemento è pensare che la pericolosità cioè sociale possano dire un fondamento non probabilistico non ma deterministico in realtà quando parliamo di pericolosità sociale partiamo
Diurne per cento pur no di un quid qui affittato uno quindi parliamo di un futuro
E sempre un elemento probabilistico e come tale va vissuto visto cento cercando di dare gli ancoraggi maggiori però sempre in questo modo quindi quota parte questo discorso che non mi sembra possano costituire il il il centro però poi non tengo da parte fatto del perché nella incursione nell'opinione nell'informazione tutto ciò costituisce il centro e forse perché in qualche modo rispetto alla riforma penitenziaria quindi mi riferisco proprio all'ordinamento penitenziario del settantacinque perché poi
Non parlo dell'ottantasei fare mi quarant'anni il prossimo anno e avremo tempo diciamo di di parlarle classi vanno mi riferisco proprio all'elemento del settantacinque ecco l'elemento Lindon
Scelba Rodi ambiguità per alcuni aspetti alcuni venivano già richiamati nel passaggio da quel settantatré mille novecentosettantatré quando il Senato approva il primo il Progetto e lo manda alla Camera e il settantacinque quando viene approvato c'è un elemento di introduzione di alcuni aspetti di ambiguità e ancora di più
Nell'elemento liti poveri attuativo della riforma quando una riforma Kiske potevo con un a amico presente l'altro giorno gli dicevo l'idea che i contrasti no nel sociale nel le anche nella letteratura sono elementi positivi il contrasto è il bello va molto Santagostino recentemente quindi in qualche modo grossi affari
Parente del Parma contrasto è il bello il contrasto evolutivo negli strumenti nei volatili
Il contrasto
Traccia che prevederà norme poiché forme applicative e le forme di come dire di normativa secondaria è un elemento distruttivo della percezione sociale di quella norma
E questo secondo me dobbiamo stare molto molto molto attenti la varie attività diciamo di alcuni aspetti cito uno per tutti delle
L'idea tesi delle diverse diciamo ci dei diversi Circuiti
Della è in atti sotto forma di maggiore Indirizzo di una azione positiva penitenziaria
Due due mila nove nelle quando vengono introdotti perché così più direttamente si Possa intervenire in maniera positiva
E divenuti invece elementi quella evoluzioni di sicurezza non tanto per un maggiore intervento proattivo
Quanto per una maggiore sicurezza e quindi una maggiore come dire necessita di separatezza che il messaggio danno a chi non è interno
Quando uno strumento mi cambia da strumento proattivo strumento securitaria
Ecco allora il contrasti che troppo spesso ci sono nelle ci sono stati in questi cinquant'anni ad sono stati delle caratteristiche indebolimento della percezione sociale della norma che porta a dire
Da un lato porta a dire che spie istituti dove la norma è pienamente applicate ancora li chiamiamo sperimentali
E particolari e via dicendo tante la normalità diventa sperimentazione
E da un altro lato
Porta complessivamente a dire che abbiamo
Per una bellissima norma però non è ancora pienamente applicata Terror valgono ancora pienamente applicata cinquant'anni dopo
Persino che ha degli elementi che che intervengono quei contrasti elementi di debolezza vedete
Io come molti di voi sanno per molti anni ho avuto come dire da Strasburgo compiti ti controllo presiedendo a Strasburgo e quindi quando richiedevo dalle autorità italiane sempre rispetta delle contestazioni specifiche sempre l'Elenco delle belle enorme e poi non applicate devo dire che in quella cosa lì disturbava
Particolarmente perché le autorità italiane
Tendono sempre a rispondere citando le norme Mannoni esaminando l'attuazione delle norme di questo è un elemento di debolezza io credo vada tenuto presente
E ho una debolezza che poi porta anche se andiamo a vedere
E come dire complessivamente quella che è l'opinione diffusa rispetto alla alla norma stessa a degli errori interpretativi molto gravi e porta anche
A volte a votare
Il compito della magistratura di sorveglianza quale compito principale qui devo dire che purtroppo ma non è un elemento di
Di come dire criticati no è un elemento fattuale la il fatto che la diciamo si passa quella che veniva chiamata giurisdizione di sicurezza poc'anzi e quindi grandi compiti di attenzione rispetto alle misure ancor parlo sotto il compito di vigilanza
Negli istituti di comunista io lo fa non solo perché il compito di vigilanza negli istituti diminuisca
Troppo spesso io Vito ho visto da da garanzie una scarsa presenza alcuna faccio una battuta cattiva ricordo che nel regolamento del
Trentuno c'era scritto che il giudice magistrati sorveglianza ogni due mesi doveva andare in istituto non m'non vorrei rispolverare il setto otto sette del trentuno no diciamo
Proporzionale però del capo quanto meno c'era un elemento molto Piso ma non è
Per un tipo di di di critica perché so bene qua quali sono gli altri compiti però il compito questo molto molto molto particolare
Cito solo una cosa e poi proprio agli arresti talmente interessante però chi voleva interrompere sono state che fai c'è un limite mio non ho compreso che in fondo ai e sei partito dicendo l'ambiguità per la norma diciamo la legge a un'ambiguità però poi finisci col dire che l'ambiguità non c'era la legge ce l'ha il Modena
Cui di fatto soprattutto la sorveglianza l'anche noi forniamo loro assorbe no no ma io non la prendo io detesto tutto quello che corporativo quindi se noi non facciamo una ricostruzione
Storica corretta chiamando le cose con il proprio nome vedendo dove c'è stata
Diciamo un deficit che non significa affatto poi
Perché
Ti va a volontà perché forse possiamo riflettere sul fatto che i compiti sono diventati infiniti c'è dobbiamo capire una serie di cose però quello che mi è sfuggito ma probabilmente Pedrini degno e si diciamo la tua è una critica alla all'ordinamento penitenziario se l'Auvergne leggere o fare una riflessione
Cioè quella che poi è stata l'applicazione a cinquant'anni in questo caso quali sono sì sale secondo che oltre al riferimento securitaria cortesi
Vito ascoltato quindi dei rigurgiti ogni tanto emergono perché dico solo questo l'ho ripetuto in tutte le salse ma per me è un po'
L'origine diciamo di tutti i mali e anche nelle vicende attuali su cui prima o poi volevamo veramente tornare avendo
Con Luigi Ferrarella in qualche modo su come vengono descritte il problema secondo me che l'articolo ventisette
Diciamo basta uno stomaco a metà di parecchie persone
E e questo è un problema con cui ci dobbiamo confrontare c'è una digestione completa di un principio costituzionale fondamentale e ne abbiamo sentito prima qual erano le ragioni e come va interpretato
è uno dei problemi mi fermo spero di essere sì no spiega qual era il mio allora ogni anno by
Allora per me diciamo ci sono detti spazi nel testo finale della legge che danno una possibilità ad una normativa secondaria di essere molto variabile molto as e molto dipendente dal momento politico questo è il punto di debolezza molto molto forte e perché dico questo perché la legge nasce all'interno di un parametro ideale che riguardava anche altri leggi di quel periodo cari farà Patro inclusivo
è l'inclusione i criteri attraverso cui si affronta la difficoltà la legge critica dell'inclusione come in quegli stessi anni per esempio viene al vengono abolite le scuole e di fare le classi differenziali nelle scuole e nell'inclusione che si affronta le accuse
Nel passaggio invece e dal settantatré al settantacinque gli elementi di separazione ed esclusione iniziano a farsi vivi
Ci sono due cose che mi colpiscono l'abolizione di quello che era l'articolo tre che il settantatré che e l'introduzione dell'articolo novanta poi ovviamente che a cui si faceva riferimento prima all'articolo tre anche se era formulato in moto saranno era quello che diceva che i detenuti erano soggetti portatori di diritti
Questo avviene abolito nel passaggio delle per terra Salgari il Senato lo aveva approvato la Camera poi dopo dice e non è secondaria questa questione
Perché in qualche modo il portatore di diritti era in sostanza un soggetto pieno e appunto il parametro inclusivo mentre invece si fa strada il fatto di dire è il la difficoltà comporta l'esclusione comporta infatti fuori che cito detti vi cito un attimo per il me le ha consegnate nel vero portata quando viene introdotta
Il e viene diciamo presentata in Senato la il le reti e pensare a Mario Zagari che era il ministro della giustizia che poi diventa Oronzo Reale
Oronzo Reale del passaggio la legge Reale
Non so se chiaro c'è un passaggio di cambiamento giustamente si mi ricordava prima e il fatto che ci stanno intanto tutte
Le le rivolte c'è una rivolta a Firenze c'è
Muore io ricordo bene muore quelle Giancarlo del padrone si chiamava che viene e che muore durante una rivolta ci sono i morti di Alessandria e via dicendo però diciamo in questo passaggio la la legge quando era stata presentata era stata presentata con queste parole
Pesce una società come la nostra e naturalmente portata a scoprire nuove dimensioni di valori di libertà e di democrazia
E quindi a considerare il carcere non più come una realtà separata
Ma al contrario come una delle tante formazioni sociali in cui vivono e hanno bisogno di protezione anzi di una particolare protezione quei cittadini che seppure hanno violato la legge penale
Non devono per questo come vuole la Costituzione sentirsi esclusi dal contesto sociale cioè sono parole che noi oggi come dire
Oseremmo pienamente io ricordo che intanto qui a Firenze
Il alla Badia Fiesolana attorno a Valducci Mario gara che Alteri si forma tutto un gruppo di discussione e di supporto alla legge del settantadue
Un gruppo che poi sarà invece molto critico pure
Tutti noi critici fece caro a valori poi faremo di tutto per applicarla pienamente sia chiaro no però molto critico su quel passaggio dal settantatré al al settantacinque che cambia alcuni aspetti
Perché Pietro il binomio trattamento individualizzato
Pensato positivi fa passare un nei individualizzazione che giustifica la separazione
E da cui il riferimento poi ha molta normativa secondaria e poi anche primaria quando porre avremo l'articolo novanta e verrà abolito ma avremo il quattordici bis del quarantuno bis è notte che è riuscito lo fuori e via dicendo allora questi elementi secco perché di Cinto lecito per pile
Che e se vogliamo celebrare
Questa questi cinquant'anni pienamente
E se vogliamo far sì che il miglior modo per celebrare e costruire una cultura diffusa attorno a quei principi che quell'ordinamento ha voluto affermare
Dobbiamo anche essere critici su quegli aspetti che possono avere una duplice interpretazione perché ci dicono dove dobbiamo intervenire sulle culture sociali diffuse
Perché le una legge senza cultura sociale diffusa
Nona poi elegante per non essere attaccata mi fermo qui questo primo a è stato detto
Benissimo dopo questa interessantissima lettura quindi dell'Astoria dell'evoluzione storica e delle culture
E delle culture che ci sono dietro e che appunto dobbiamo vedere anche ottimale all'attualità che cosa è successo appunto che cosa è successo in questi cinquant'anni che cosa non è successo e sette che non è successo
C'è anche il tema della figura del Garante ieri qualcuno nel dibattito di ieri mattina forse è ridurre la Renoldi parlava diceva il primo garante del detenuto dovrebbe essere l'amministrazione beh insomma non lo so se sono proprio d'accordo con te magari sarebbe un sogno diciamo però ci spiegano che è un un potere enorme diciamo contro l'uomo qualcuno a qualcun altro ha detto
Se i magistrati lavorano bene eccetera non deve di non deve restare
Il detenuto non può essere un fascicolo che resta lì sulla io ho detto sì certa non deve essere un fascicolo soprattutto non dà nessun fascicolo morto cioè torniamo ai concetti quelli tipici
Evocava il professore Palazzo appunto della diritti della persona della solidarietà
Quelle dipende anche moltissima puntuta sviluppi culturali comunque io provavo a dire che oltre che l'amministrazione come ci diceva ieri del nord che andando proprio diciamo ad un sogno certamente i magistrati di sorveglianza
Dovrebbero essere i primi garantiti ieri Micol ricordo forse Marcello in un intervento o quando hai detto giustamente
Che appunto il magistrato si spoglia in qualche momento della sua prossimità invece al percorso della persona che incontra in carcere
Quando in occasione del reclamo giurisdizionali vi deve tornare ad assumere un ruolo penso va bene non li voglio dilungare troppo dare allora forse la parola Stefania Carnevale visto che il tema che aveva introdotto ovviamente Mauro allargato benissimo ci ha riportato in continuità con con le considerazioni che faceva il professore Palazzo
Esso Stefania invece credo che torneremo un po'più a questi concetti che un così tecnici di che significa rieducazione se ci mettiamo su un podio e riduciamo con un'aria di
Ecco qualcuno addirittura pensa proprio della rieducazione coincida con Liz dunque azione mi è capitata in carcere di spiegare attacca Coni funzionali giuridico pedagogici
Dice no non potrà avere niente è uno scostumata ho detto guardi che a noi se questa persona scostumata educata Non ce ne importa niente
Importante è che non commetta delitti poi non abbiamo proprio lui diciamo dall'autorità morale né d'altro tipo per dare giudizi di questo tipo ma purtroppo guardato
Non si tratta di abbassare di livello e che accade questo efficace
Quindi abbiamo ancora tanto tanto da fare
Che ascoltiamo
Grazie grazie presidente innanzitutto nel ringraziarvi per il il grande onore di essere qui oggi per il privilegio di questo invito vorrei esprimere la mia riconoscenza
Non solo per gli organizzatori di questo splendido convegno ma per tutta la magistratura di sorveglianza e per la sua vitalità direi vibrante e battagliera
Perché la magistratura di sorveglianza è stata in questi cinquant'anni un motore di costante cambiamento della disciplina dell'ordinamento penitenziario
è stato un propulsore pungolo incessante al rispetto dei principi costituzionali
E il suo ruolo centrale è stato di cercare di arginare i continui attacchi sferrati dal legislatore
Contro una disciplina penitenziaria che come ricordava magistralmente professor Palazzo è irrorate dati sui principi costituzionali
Ed ecco questa azione quotidiana caparbia indefessa si coglie dal grandissimo numero di questioni di legittimità
Sollevate non tutte accolte ma giunti almeno alla corte sono duecentoventidue le pronunce costituzionali sulla legge
Trecentocinquantaquattro del settantacinque aggiungendo quelle sulle norme di procedura penale che toccano questa materia
Per esempio ce ne
Ventidue sul sull'articolo seicentocinquantasei più quelle sul procedimento di sorveglianza
Si arriva più di duecentocinquanta pronunce
Che riguardano poi un pugno di norme quasi tutti innesti successivi al cinquanta alla settantacinque ad esempio ben cinquantuno pronunce sull'articolo quattro bis in trent'anni poi noi in cinquanta
Venti sull'articolo quarantuno bis sessantasei pronunce intrecciano l'argomento delle preclusioni entrée centoundici pronuncerà Corte Costituzionale menziona la finalità rieducativa della pena
Ecco sono cifre che danno la misura di una battaglia di un corpo a corpo di una lotta quotidiana
Per affermare i valori della costituzione e allora questa incessante vigilanza sorveglianza appunto
Queste reazioni pronte della magistratura allettante regressioni del sistema hanno portato anche a delle evoluzioni molto importanti della giurisprudenza costituzionale sui diritti fondamentali ma anche sul concetto
Del finalismo rieducativo il finalismo rieducativo
Come speranza di risocializzazione da non negare a nessuno come costante orizzonte di senso come diritto dei detenuti come lavorìo incessante dello stato e doveroso
E per tutto questo ecco io vi sono molto grata volevo cominciare così non si può dire però purtroppo che ci sia stata solo un'evoluzione della disciplina penitenziaria in questi cinquant'anni ma c'è stata anche una involuzione soprattutto a causa di questi successivi innesti ed ecco vorrei portare alla luce due linee di tendenza che connotano questa involuzione magari li divido in due interventi
Ditemelo voi
Da un lato mare registrato un incremento dei contenuti
Afflittività e la pena una sorta di sovrabbondanza punitiva dall'altra domenica carenza di mezzi e di persone e dunque l'apparentemente inestirpabile
Penuria di risorse ecco questi due aspetti che sono tra di loro naturalmente intrecciati
Non riguardano soltanto dati di realtà quindi luoghi spazi ambienti prassi esperienze
Ma toccano anche l'architettura del sistema penitenziario così come si è andata configurando negli ultimi cinquant'anni quindi la disciplina normativa
Ecco la prima tendenza vorrei chiamarla delle esuberante afflittive la seconda tendenza e della legislazione della indigenza della penuria
Ecco sotto il primo profilo occorre che ci accorgiamo tutti che ci rendiamo conto non solo della progressiva estensione che è stata toccata anche ieri delle persone sottoposte a misure CUP penali
Il cosiddetto netta Whittier niente sì allarga si espande continuamente la Rete dei puniti dei controllati quindi quelli in carcere quelli in esecuzione penale esterna liberi sospesi
Ma bisogna che ci rendiamo conto anche del parallelo incremento dei patimenti dei vincoli
Degli obblighi delle restrizioni subiti da King da chi è in carcere e questo lo chiamerei un tempo Why Jennings cioè rispetto a cinquant'anni fa mi pare che la soglia di dizione che patiscono i detenuti si sia sensibili dell'ente innalzata
è la realtà del sistema penitenziario sono le prassi ed è persino la legge a provocare e alcune volte a richiedere in misura sempre maggiore
Dei surplus di sofferenza o di pretese in aggiunta alla sofferenza che già oltremodo intensa della cattività e di tutte le limitazioni dei diritti che ne conseguono a cascata
Questo aggravi io in ambiti modalità molto diversi
Un partito anche il nome della rieducazione e del trattamento
Allora qui non alludo soltanto alla sofferenza illegittima quella legata cioè ad ambienti degradati sovraffollati all'assenza di pure questa tipologia di sofferenza aggiuntiva
Ce l'abbiamo tutti sotto gli occhi è uno scandalo e su questo però c'è grande consapevolezza una consapevolezza diffusa
Alludo a delle altre esuberanza se ha delle altre eccedenze afflittive quelle legittimamente inferte
Sulle quali riallacciandomi anche alla tavola bella tavola rotonda di ieri vorrei proporgli alcuni spunti di riflessione a pennellate rapidissime
Allora innanzitutto c'è di nuovo l'universo proteiforme slabbrato tumultuoso in perenne estensione delle preclusioni questo fa parte di quegli incrementi di pena andatura incapacità anche neutralizzare ante che sono andati incrementando dal settantacinque ad oggi meccanismi preclusivi innestano dei meccanismi diciamo di auto fa Gia del sistema perché divorano
Dall'interno la legge di ordinamento penitenziario se la mangiano la riportano a una visione per repubblicana addirittura pre costituzionale perché identica a quella che è affidata ai regolamenti del periodo fascista cioè il carcere senza possibilità di modifiche e senza una giurisdizione che controlla che vigila
Ecco non esistevano allora nel settantacinque neanche i regimi speciali ancora incapacità anche neutralizzati del quarantuno bis della sorveglianza particolare non esistevano i circuiti di alta sicurezza di cui abbiamo sentito
Parlare ieri Circuiti fuorilegge in senso letterale perché non previsti dalla legge ma sempre più ampi e severi
Eccessi di sofferenza ingiustificati e anche odiosi permettetelo di dirlo permettetemi di rilevarlo ecco posano anche sul problema della prevenzione e così come intesa negli istituti penitenziari c'è una prevenzione a tutto campo che si configura in carcere molto spesso con una sorta di responsabilità collettiva per cattivi comportamenti individuali
Qualcuno magari in passato tempo fa episodicamente si è comportato male e ne deriva questo si tramuta in dei divieti impartiti a un numero indeterminato di persone per cui l'errore di un singolo ricade spesso su tutti si arriva così non so alle griglie fitta le finestre perché qualcuno butta fuori
Dei rifiuti si arriva allora sgabello al posto della sedia mentre mi pare che in tutta Europa ci sia un diritto allo schienale
Nelle camere di detenzione si arriva magari al divieto di usare il computer perché qualcuno una volta ne ha fatto un cattivo uso allora per anni nessuno potrà più usare
Ecco si dovrebbe e qui forse ricorrere a sanzioni disciplinari mirate non trasformare singole trasgressioni individuali in incrementi duraturi e collettivi di pena c'è stato anche purtroppo a proposito di sanzioni disciplinari tramutarsi di infrazioni disciplinari in veri e propri reati quindi la penalizzazione di condotte disciplinari dai cellulari alla rivolta passiva
Che renderanno ahimè il carcere sempre più generatore di carcere
In una spirale di autori produzione della pena di partenogenesi ecco
Vi sono poi dei carichi
Afflitti gli aggiuntivi legati appunto a quella parola che ieri è stata a lungo questi ornata che dobbiamo vale la pena secondo me davvero interrogare cioè il trattamento carichi afflittività e derivano dalle prassi penitenziarie ma anche dalle interpretazioni anche giurisprudenziali di questo termine così ampi uomini e qui vado davvero in punta di piedi con grande umiltà perché comprendo bene l'estrema difficoltà di quel mestiere impossibile che giudicare il futuro
Già è difficile ricostruire un fatto nel passato e quello che fanno i giudici della cognizione difficilissimo dimostrare anche per il passato ciò che non è stato nel processo a distilla chiamiamo pro PACS diabolica
Ed è impossibile accertare quello che non sarà in futuro il non commette reati in futuro potremmo chiamarla un'approvazione plus quam diabolica ecco
è un abominio quindi torno alla ai rapporti con l'informazione rimproverare come accade in questi giorni l'errore di previsione su qualcosa che nessuno può prevedere che non può essere previsto e qui bisogna essere molto chiari non possiamo pretendere da voi dalla magistratura di sorveglianza alcuna certezza alcun vaticinio
Dovremmo però interrogarci su quelle formule legislative che resistono e dello chiedono l'assenza di rischio di recidiva
E sulle tecniche sulle basi su cui ci fondiamo cioè l'osservazione della personalità e il trattamento allora questa pretesa impossibile abbia ripercussioni precise
Che provocano altri incrementi di pena quelli per me forse peggiori perché sono più subdoli più invisibili
Il bisogno La sette di elementi valutabili porta infatti a una vigilanza pervasiva protratta quasi mai scientifica ma non di rado occhiuta a volte anche morbosa
Sul foro interno delle persone detenute su gli schemi di pensiero sul modo in cui si esprimono il pugno ogni cosa oppositivo non aderente agli schemi dominanti
Privo e qui vengo al termine chiave Totem e tabù alfa e omega il tutto
Privo di revisione critica ecco oltre alla privazione della libertà le persone in carcere subiscono così una intrusioni e costante profonda degli organi statali su ogni aspetto della loro persona e questo è ahimè lo dico in punta di piedi però il volto arcigno e conturbante della individualizzazione del trattamento cioè ogni aspetto intimo privato la vita ai pensieri gli affetti
Persino una fede
Cosa c'è di più intimo e personale la fede è un elemento di trattamento per la nostra legge di ordinamento penitenziario a cui tutto diventerebbe elemento di trattamento e quindi questi aspetti vengono alla fine denudati finiscono in schede finiscono in relazione destinate a voi è la magistratura che ripeto comprensibilmente chiedete questi elementi
Perché il trattamento e l'osservazione sono la base delle vostre decisioni e si traducono però in continue schedature dell'interiorità
Allora per anni per decenni a volte per tutta la vita si è così in qualche modo deprivati o limitati
Nella libertà interiore quella di esprimere in un pensiero di mostrare un atteggiamento un'inclinazione senza il timore più che fondato
Che questo potrebbe essere male interpretato che finirà tra il materiale giudiziario finirà tra le prove per concedere o non concedere degli scorci di libertà e quindi per poter riabbracciare una persona cara per potere
Costruire un futuro all'esterno del carcere questo lo si fa per tutti anche perché alcune brevi che stanno per finire
Anche per chi arriva da mondi molto lontani dai nostri ecco quindi la prima domanda che mi pongo da davvero uno stimolo alla discussione possiamo davvero farlo
Perché la legge più tenue su questo aspetto non è così esplicita
Abbiamo davvero questo potere totalizzante sulle persone private della libertà perché hanno un commesso un reato stanno pagando stanno scontando una pena e questo ci dà davvero
Il potere dischi e darne in maniera così capillare pervasiva l'interiorità
Di verbalizzare ogni aspetto anche il più intimo della loro vita e del loro pensiero cioè dove sta il nostro confine
Quindi trattamento l'osservazione sotto la bella bella veste di porre al centro la persona di offrirle opportunità Ristuccia dibattito e rieducative si traducono però troppo spesso in elementi di un autoritarismo anche pervasivo Ettore e totalizzante diceva
Fassone che io ammiro tantissimo in un bellissimo libro in fine pena mai io ne ho una stima immensa però diceva ci vorrebbe uno psico scoppio
Ecco io su questo dissento proviamo a appoggiare ogni tanto questo a riporre questo psico scoppio magari di riservarla ai casi più gravi
E anche a tecniche più affidabili e infatti la seconda domanda che vorrei porvi e che offro al dibattito anche se anche possiamo farlo e non lo so
è davvero utile è davvero utile quello che facciamo per il riscatto sesto mentre effettivamente ci sono altri strumenti più scientifici forse meno pervasivi più contenuti nei modi e nei tempi che effettivamente rifiutiamo e che forse potremmo invece raccogliere e mandare di nuovo utilizzare nei casi estremi quelli più gravi non per forza sempre
Ecco una legge a allargato negli anni lo spettro degli strumenti non di osservazione della personalità ma di trattamento anche questo è un bene
Certo da un certo punto di vista sì sicuramente ci sono nuovi stimoli
Nuove strade nuovi percorsi
Ma da un'altra prospettiva che vi sottopongo anche questi strumenti nuovi
Rischiano di subire o hanno già subito delle torsioni autoritarie strumenti che nel mille novecentosettantacinque non c'erano e che portano di nuovo a calcare la mano aggravare ulteriormente ad accudire il grado di pretese che i detenuti oggi devono soddisfare e che una volta non dovevano invece a pagare
Faccio subito un esempio poi concludo se alla fine degli anni ottanta per punire bastava al carcere
E per accedere a misure Esterne era sufficiente dimostrare serietà impegno nei comportamenti nei percorsi intra murari nei percorsi di recupero sociale
Oggi si esigono oppure si incoraggiano per beneficiare di strumenti di socializzazione di Esterni
Molti elementi allora assenti o almeno non previsti dalla legge
La contrizione la collaborazione con la giustizia per l'immenso novero dei reati ostativi il lavoro gratuito per la collettività iniziative a favore dei danneggiati e da ultimo i dialoghi riparati ecco il prezzo del riscatto delle persone detenute sembra non bastare mai
La pena quindi anche sotto questo aspetto in questi cinquant'anni è diventata in fondo più gravosa e il prezzo della libertà pensiamoci sempre più alto
Persino in certi casi seconda Stati non concepibile anche da durante il fascismo per esempio il lavoro penitenziario era concepito come retribuito
Oggi questi grassi è incrinata non la capiamo più bene col lavoro di pubblica utilità che va benissimo ma è in atto per trovar spazio al posto del carcere come pena principali o come pena sostitutiva
Per i detenuti invece è una pena perché tale che si aggiunge a quella del carcere
Perché si è alimentato un'idea anche molto rischiosa secondo me di riparazione differite simboliche senza però precisi accanto agganci giuridici per dire il lavoro di pubblica utilità come pena e disciplinato nei suoi tempi quanto tempo quante ore
Dove non si può accedere accedere lavoro di pubblica utilità come elemento del trattamento penitenziario non è disciplinato e quindi rischia di anzi rischia anche di andare verso pretese diciamo incommensurabili e sproporzionate non prevedibili
E persino la giustizia riparativa
Bellissima che vorrebbe essere senza spada subisce subito in questo campo delle torsioni autoritarie
Come accaduto per la riforma dei reati ostativi dovrà immediatamente diventata un requisito indispensabile per poter accedere a percorsi di progressiva risocializzazione ecco vi volevo dire che tutto questo era assente cinquant'anni fa
E oggi c'è questa catena di nuove pretese alcune inserite con ottime intenzioni e con sviluppi potenzialmente molto belli
Ma resta il fatto che la pena del carcere presenta anche per legge delle eccedenze rispetto a ciò che era dovuto ma ciò che ci soddisfaceva anche poco tempo fa e alla base davvero chiudo questa prima tranche e poi vengo sulla secondo filone se mi darete il tempo cioè credo anche una smisurata fiducia molto radicata culturalmente sul potere terapeutico della sofferenza Cecchi crediamo che soffrire faccia bene e purtroppo non è così
Ecco anche se è scandaloso anche se non è tollerabile per i bisogni retributivi oggi così diffusi funzionerebbe sicuramente di più almeno per la sicurezza futura un trattamento persino una pedagogia della gioia
Questo non è tollerabile questo richiede molte risorse e su questo punto se mi date il tempo tornerò al prossimo giro grazie
Una vera piacevole bomba ad orologeria quest'intervento di Stefania Carnevale che ci sollecitare si interessa
Io personalmente mi sento non conosco bene deferimento che le ha fatto
Ai sistemi alternativi diciamo ma sono totalmente d'accordo sul fatto che il carcere così come e anche dove c'erano le maggiori di migliori intenzioni siamo sempre capace di interpretarlo macchietta diciamo meno uccide
Diciamo possibile e questo vale attivamente per la giustizia riparativa balle
Io trovo presente un altro dei temi delicati su cui si riusciamo a fare un secondo giro se poi interverrà qualcuno
Bisognerebbe anche fare una riflessione è quella dell'osservazione scientifica della personalità per le violenze sessuali che come sapete è costituisce una sorta di sbarra di barra livello diciamo
No che si alza solo sì l'anno scientifico di osservazione della personalità già la parola diciamo la dice lunga su questo parto complicato
L'osservazione scientifica della personalità diciamo ha dato esito positivo che poi non si capisce bene quale perché sono materie talmente dedicate io mi devo dire facendo il giudice ho sempre avuto
Mille perché prima di fare il magistrato di sorveglianza ho fatto tanti anni diciamo il giudice del dibattimento il riesame eccetera ed effettivamente quella dei reati sessuali una materia complicatissima delicatissima che penso veramente
Crea mille problemi sia per il tipo diciamo di ricostruzione del fatto come difficile farlo sia degli atteggiamenti poi c'è l'America diciamo quindi una serie di cose diciamo che abbiamo mutuate dall'America
Compreso il nostro magnifico sistema delle performances
No perché puzza ma scherzo scherzo guardato guardato il collega Bianco perché oggi nei nostri uffici non c'entra niente col nostro come in un po'di sfogo diciamo consentitemelo dobbiamo cercare diciamo secondo me innanzitutto di andare in carcere solo che diventa sempre più difficile andare in carcere se tu nel frattempo è una quantità di carte di materia che ti piovono addosso l'incapacità di semplificare depresso si riaggancia quello che diceva prima Stefania Carnevale no come siamo sempre capaci poi di burocratizzare di creare delle ragnatele
E oggi nei tribunali noi dobbiamo fare quelle che si chiamano performance che poi se per caso tu provi a mettere un voto un po'meno basso ad uno dei compiti per da pentiti ci si scatena invece l'incontro con i sindacati che ti prende altri quindici giorni
Va bene non era solo un accenno come diciamo purtroppo veniamo spiati
Stefania il problema secondo me appunto e sarà interessantissimo parlarne dopo e questo dicevo sull'osservazione scientifica della personalità
Siamo ancora
Molto arretrati rispetto a quello che sarebbe richiesto anche come competenze interne parlo certamente di alcune esperienze voluto io tra Napoli diciamo e Salerno
Degli sforzi si stanno facendo ma sempre più invasivi frequentò una sfera qualcun invasività mostruosa
E molti di coloro che commettono e violenze sessuali indicano il fatto lo dicano o perché potrebbe anche capitare che sono realmente innocenti ma li facciamo i giudici per me c'è una sentenza di condanna Oleśnica nove che hanno anche dei problemi familiari ha dei problemi con se stessi hanno dei problemi di tutti i tipi quindi questo osservazione alla fine
Su che cosa si fonda se la persona non riconosce nemmeno il reato che cosa osserviamo come si comporta con i suoi compagni di cella che cos'è l'osservazione e può mai questo tipo di
Diciamo di di richiesta trattamentale costituire una barriera di ammissibilità o inammissibilità avrebbe stanze insomma sostegni anche questi di una certa delicatezza applicati non all'osservazione in quanto tale ma l'osservazione che diventa
Presupposto per l'ammissibilità delle istanze venne sulla base di questo ora darei la parola in continuità forse a Gianni Pavarin perché poi apriamo invece dopo tutto questo
Su questo tema che ovviamente non è che non voglia trattare che l'avevo riservato diciamo ad un momento successivo di quelle che sono le rappresentazioni sia all'esterno che all'interno ma le nostre relazioni
Con la stampa il ruolo anche della stampa rispetta la magistratura di sorveglianza ahimè
Vicenda tristemente salita agli onori della cronaca per un fatto tremendo dolorosissimo ma appunto la vita e piena di fatti dolorosissimi e che è stato occasione immediatamente per attivare una campagna contro l'ordinamento penitenziario sostanzialmente lo dico contro l'articolo ventisette della Costituzione c'è poco da discutere quando abbiamo un articolo ventisette che così chiaro come
Abbiamo ricordato in questi giorni dare la parola a Gianni Pavarin i temi sono tanti quindi sceglie Simoni uguale mi ha sorpreso un altro esempio diciamo grasse che peraltro la parola tentano di dire delle cose così come il prezzemolo grazie dell'invito omissis
Dovremmo essere qui a festeggiare questo forse era l'intendimento di cinquanta e cinquanta candeline c'è qualcuno che in realtà spegnere delle candele e non per festeggiare ma per fare buio
E quello che ho in mente è proprio questo prima del settantacinque si usciva dal carcere per spese non Della Penna tra morte per anni stia per indulto per liberazione condizionale
E basta
Il Governo Moro dopo i due anni che abbia sentito approva questa cosa visse pro sopralzo si riscatta rispetto al comportamento tenuto in Costituente ricordo però che nella nella tensione tra luglio e Bettiol che voleva non citare il termine Moro è stato uno di quelli quindi bene diciamo i complimenti ma se noi a oggi
Fossimo inclusi dei del ministro il Parlamento e qualcuno ci presentasse il testo dell'ordinamento penitenziario quanti lo voterebbe no
Siamo in un momento di crepuscolo in cui lo si modifica addirittura cambiando il codice Rocco l'esempio in cento quarantasei che scompare al messaggio politico più che una cosa perché centoquarantasei resta sempre il differimento facoltà
Sito c'è l'esempio di di un momento storico di crepuscolo in cui c'è una retro tendenza che riguarda un po'tutti riguarda i magistrati di sorveglianza lo dico a senza per timore di essere smentito
Abbiamo siam partiti con il Malgara i Canepari cappelli continuiamo con alcuni pochi magistrati che fanno quello che possono Palace ha detto producono producono pronunce della Corte costituzionale producono giurisprudenza di Cassazione quando io sono entrata e sorveglianza le massime che riguardavano l'ordinamento sulla selezione non paghino un paio d'ore
Cosa ha prodotto l'ordinamento ha prodotto questo fiorire di giurisprudenza ha prodotto l'affiorare della nella stasi del del volontariato che è l'asse portante del sistema altrimenti avremmo già chiuso
Ha prodotto che molti professori di penale di procedura penale si interessano al tema e gli studi cinquant'anni fa Cara professoressa lette è una di quelle che seguono questa materia ma a volte
La situazione è completamente cambiata completamente cambiata molti magistrati non vale in casa e non solo perché non hanno tempo perché non vogliono andare in carcere
è cambiata la società civile che si informa più sul risorse nessun mass media che non leggendo i libri i buoni libri
è cambiata l'amministrazione penitente penitenziaria diffuse martellare giuridico per dall'oggi come oggi si chiamano a volte sembra che pozzo del tutto carente di empatia sono dei burocrati
Che non hanno condiviso direttamente lo supplica legge hanno vinto un concorso
La polizia penitenziaria sempre più giovane sempre meno formata perché i litigi utili corsi d'uno pochissimi mesi ti insegno a sparare poi ti metto in Kansas
Ha un atteggiamento pochi lo percepiscono hanno paura dei detenuti personali donati da Consip detenuto come un Robin Cook per far male chi può ferire
La edilizia penitenziaria non domata sempre concepita
Pensando al film
Fare in modo che non esistono spazi invisibili devi sempre essere visibile al duplice scopo molti ammassi e non mi puoi tendere un'imboscata
E l'ho diradato presenziare dovrà però fare pesano anche quelle che vorrebbero spenderlo perché se non si fosse dopo aver mettere Moggi la massa di ridurre sospesi la massa dei soggetti in misura alternativa punto di domanda conviene a tutti per nel tempo tenerlo in piedi
Sono che non parliamo del di di coloro che espiano la pena fuori parliamo solo di quelli che sono dentro quelli sono pericolosi avete mai sentito parlare
Di una preoccupazione politica interi sulla pericolosità di tutte le migliaia di persone che stanno fuori l'avete mai sentito no
è il carcerato che per definizione è pericoloso come perno Prato perfino dalla circolare più bella che avrebbe dovuto esser la più bella quella sulla dieci
Sull'affettività la parola ordine sicurezza citata dodici volte
Dovessimo
Allora
Diciamo io credo che dobbiamo rendersi conto che come la Costituzione non è ancora attualmente tante interamente attuato manco lo nell'ordinamento penitenziario anzi dà segni di tornare indietro non solo per le cose interessantissime che ha detto la professoressa prima
Vi è venuto in mente che il primo detenuto Rodio che se ubriacato divino ha prodotto l'effetto che in tutto il Provveditorato del Triveneto non si è più venduto al soprabito né né vino né birra
E e ancora assetto boy quel quello che nell'il regolamento prevede sulla cute birre sul mio nonno per lo vede nessuno credono soli nel Triveneto Moffo sempre a Trento sicuramente no
L'unità araba l'unico neo che vedo nell'ordinamento penitenziario che bellissimo come la Costituzione
è la figura del direttore che ha il padrone è lui il padrone di casa sapete perché entra solo chi vuole lui articolo diciassette è l'unico esempio di un provvedimento netto che vincola in giudizio
è un passo chi vuole luce e io non ti fa Torsello pregiudicato sì ma guardi dottoressa che ma ha avuto una condanna vent'anni fa mi dispiace ma sanno lo ma ha avuto la riabilitazione non la fa entrare in casa e che mi interessa no la risposta no
Io stavo stress mia di di di dieci giorni fa
Ecco cospicue
Il magistrato non si non avevo avevo Abukar non i quando il direttore non fa la proposta di modifica in magistratura
Oggi in cui è vivo con l'articolo settantotto sarebbe il governatore ma non passa perché lo sguardo a Cuba per il proprio il tornato per cui tu puoi fare il palazzo del
Chi vuoi tu quell'ora sta fuori
è il direttore è quello che fa il bello e il cattivo tempo
Serve brune che sta che sta che stabilisce i con le tu devi stare in carcere ha il potere di Savannakhet in otto del ma il potere e sugo il potere qua quando giustamente Palma dice
Ci sono dei casi riaperte dove sono si chiama di sperimentazione di e sono accaniti dottore brano è a parte Alain poi ha sposato lo spirito del dell'ordinamento penitenziario quelli sono i che i casi aperti
Quando si fa sul serio
E quindi la persona in carcere più un corpo da custodire che una persona da intervistare da incoraggiare ad animare Taranto rispetto alla quale proporrà degli percorsi il Decreto Sicurezza Protopapa Salazar Lazzaro eccitato se io introduca il delitto di a rivoltella caccio perfino nel quattro bis perché è per la figlia questa non è cattiveria perfidia ha tre figlie
Ecco ci fermiamo qui per questa sera con la l'ascolto dell'intervento di Giovanni Maria Pavarin già presidente del tribunale di sorveglianza
Di Trieste nel corso del convegno che si è tenuto il dice il sedici e il diciassette maggio scorsi a Firenze organizzato dalla coordinamento nazionale
Dei magistrati di sorveglianza convegno dedicato alla cinquantesimo hanno dell'ordinamento o penitenziario
Ascolteremo continueremo ad ascoltare questa seconda giornata dei lavori di questo al convegno nello Speciale giustizia di domani sera stasera abbiamo sentito che ho ascoltato la prima parte con l'intervento introduttivo della presidente del con Amsa il coordinamento dei magistrati di sorveglianza Monica Amirante che anche la presidente del tribunale di sorveglianza di di Salerno che in apertura ha letto il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a alla al convegno per abbiamo sentito alcuni saluti istituzionali quello di Ettore Squillace Greco procuratore generale di Firenze di Gloria Manzelli provveditore dell'amministrazione penitenziaria
Della Toscana di Andrea Vaccà sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Cagliari
E questo per quanto riguarda i saluti istituzionali poi abbiamo ascoltato la relazione introduttiva
Di Francesco Palazzo professore emerito di diritto penale presso l'Università degli studi di Firenze
E poi la tavola rotonda la prima parte della tavola alla rotonda dal titolo cinquant'anni di ordinamento penitenziario il trattamento individualizzato
Nelle diverse realtà territoriali il ruolo dell'informazione
Sulla a realtà del carcere con la stessa armonica Amirante la coordinatrice dei magistrati del coordinamento dei magistrati di sorveglianza abbiamo sentito fra gli altri Antonio D'Antonio Bianco dirigente generale beni e servizi e portavoce della Conferenza nazionale dei garanti territoriali
Abbiamo ascoltato poi l'intervento di Mauro Palma già garante nazionale dei diritti delle persone
Detenute della professoressa Stefania Carnevale associata presso il professore associato presso il dipartimento di Giurisprudenza dell'Università degli Studi
Di Ferrara e da ultimo per questa sera appunto l'intervento di Giovanni Maria a Pavarin già a presidente del tribunale di sorveglianza di Venezia
E si conclude così per questa sera la puntata dello speciale giustizia grazie a tutti per l'attenzione dall'Arena Tour sono buon ascolto con i successivi programmi