Diritto di difesa: un pilastro del processo

Dunque grazie per essere intervenuti così numerosi e questo incontro che abbiamo voluto organizzare nel mare persona dicono prima di introdurrà i lavori ma diciamo siamo lieti di ricevere l'indirizzo di saluto
Della padrone di casa cioè del presidente vicario della Corte d'appello di Roma che diciamo rappresenta il primo Chiquita che appunto di proporrà undici saluto e a cui do dunque subito immediatamente la parola grazie
I saluti del presidente Giuseppe Negro che non è potuto intervenire e devo dire che quando mi ha incaricato di porgere il saluto
Sono stato molto contento io farò una brevissima considerazione io conoscevo finalmente professore avvocato ricco visto che lavoro fra Tribunale e Corte d'appello sono quasi trent'anni
E allora mi è venuta in mente una considerazione poi lascerò ai relatori altre considerazioni sicuramente più approfondite la considerazione che ho fatto internamente che noi nella nostra vita di uomini e di donne
Dobbiamo essere grati alle persone che ci hanno riso migliori e una delle cose più importanti e credo che questa considerazione può essere senz'altro riportata nel nostro mondo del diritto
Noi giudici dobbiamo essere grati all'avvocato a ricco e ad altri avvocati molti presenti
Avresti fatto studiare di più è importante questo il l'avvocato ricorda con le sue considerazioni scritte orale ci faceva studiare di più ci stringeva al fatto oggi si parlerà probabilmente del diritto di difesa
è molto importante credo quello che sto dicendo sotto questo profilo perché il giudice quando ha di fronte consentitemi il una avvocati di tale levatura devono studiare tanto sono costretti a immergere le mani negli atti nel fatto perché professore Enrico
Arriva l'abitudine di studiare bene gli atti tu non ti potevi far trovare impreparato e lo stesso in diritto sostanziale e processuale
Io vorrei chiudere così ringraziando l'avvocato professore Enrico perché ha fatto sicuramente una generazione di giudici migliori grazie
Grazie al presidente Scicchitano per questa prima sentita testimonianza prevedo che saranno tutte sentite in questa maniera perché nel corso di questa attività finalizzata all'organizzazione non abbiamo ricevuto altro che testimonianze d'affetto precise che nascono da sentimenti precisi vorrei che ci desse un indirizzo di saluto
Perché vedo presente qui in prima fila con grande un grande diciamo soddisfazione il procuratore non voi a cui se si vuole avvicinare al tavolo dei relatori darei la parola appunto per un indirizzo di saluto
Buonasera a tutti grazie
Innanzitutto dell'invito
Come dicevo a qualcuno di voi alcuni minuti al rientro pur trattandosi di un venerdì pomeriggio che del resto spessore
Conto dei tanti pomeriggi di lavoro per noi
E mi sono assolutamente imposto di dovere essere qui proprio perché per il tipo di organizzazione per il motivo per cui quest'anno seminario pomeridiano è stato organizzato è per la qualità dei relatori
Era
Del tutto evidente che non potevo perdere un'occasione del genere l'occasione che manco a farlo apposta Eva capitare in una giornata particolare in cui su io ho fra le mie tante cattive abitudini
Comitato ce n'è una buona anche almeno secondo me che è quella di raccogliere degli articoli di giornale da portarmi poi a casa
La sera per leggerli con calma e così via bene manco a farlo apposta su un quotidiano sulla Repubblica di oggi c'è un articolo estremamente interessante
Che firmato dal professor Gatta dal collega Parodi che dall'avvocato Petrelli
E a tre firme
Accademia magistratura avvocatura
Bene e
Riguarda il carcere
Che è un tema che
Tocca
Il diritto di difesa forse in modo ancora superiore a quanto lo stesso diritto venga evocato è praticato nelle Aule durante la fase processuale vera e propria
Quindi prima nella fase dell'esecuzione bene
E
Perdonate se leggo ma non riuscirei a sintetizzarlo meglio il Co un concetto su cui
Accademia avvocatura e magistratura si sono trovati d'accordo
E che viene indicato nella necessità di rivolgere risorse
E di destinare risorse all'ammodernamento delle strutture all'assunzione di personale educatori medici psicologi mediatori culturali assistenti sociali eccetera
Colmare i vuoti di organico del personale amministrativo degli uffici giudiziari di sorveglianza aumentare il numero dei magistrati di sorveglianza che sono poco più di duecento
In tutta Italia
E finanziare il reclutamento gli addetti all'ufficio per il processo negli uffici sorveglianza incrementare le risorse per l'assistenza legale per i non abbienti bene
Quando
Avvocatura Karenina e magistratura si trovano d'accordo Parodi come sapete il presidente
Pro tempore dell'Associazione nazionale magistrati quando ma accademia avvocatura e magistratura si trovano d'accordo su questi punti
Che sono punti determinanti per
Consentitemi forse l'affermazione un po'forte per il recupero di civiltà in un ambiente in cui la civiltà e la misura della democrazia di un Paese e della civiltà dello stesso intero paese bene quando queste tre componenti
Che probabilmente vengono quando vengono ascoltate dalle varie commissioni che si occupano della preparazione della legislazione della nuova legislazione vengono ascoltate pro forma
E oppure vengono ascoltate ma non se ne fa nulla delle proposte che vengono messe sul tavolo bene quando questo è in tre categorie sono d'accordo e io credo che coloro che gestiscono poi sulla materia
Legislativa la nuova materia legislativa credo che dovrebbero limitarsi a prenderne atto
E ad applicare quello che viene suggerito che viene e che viene proposto
Ultima considerazione
Concludo ringraziando per l'occasione
Viene indicata la necessità tra le altre la necessità di fronteggiare un ulteriore emergenza che è quella degli oltre novanta mila liberi sospesi
I ribelli sospesi come sapete sono coloro che sono con una pena inferiore ai quattro anni nell'attesa
Della decisione del Tribunale di Sorveglianza sunset poter usufruire di una qualche misura alternativa ovvero se il dovere espiare la pena in carcere
Ora io non voglio immaginare che ovviamente tutti al novanta mila vengano destinati al carcere
Che altrimenti o costruiamo qualche altra cosa in Albania o non sappiamo con precisione dove metterli
E è però
Se anche solo la metà di costoro
Se anche solo la metà se anche solo un terzo di costoro novanta mila trenta mila
Dovessero dimostrarsi a giudizio dei giudici del tribunale di sorveglianza non idonei alle misure alternative e quindi
Da essere inviati per l'espiazione della pena in un istituto penitenziario la situazione già drammatica in questo momento io credo che semplicemente esploderebbe
E allora ancora una volta abbiamo a
I massimi rappresentanti delle categorie principali che dovrebbero essere ascoltati su questi temi
Io mi auguro che questa
Che questo articolo che queste valutazioni queste considerazioni a firma congiunta
Si rinnovi non si ripetano e in modo quanto più ravvicinato nel tempo e riescano in qualche misura fare breccia
Su coloro che ci ascoltano ma spesso non non ci sentono si limitano ad ascoltarci grazie che
Cambiasso il procuratore locale che ha toccato un tema che alla Camera tenevamo in particolare a tutta l'Unione sempre stato particolarmente a cuore
Vorrei che salisse per l'indirizzo di saluto il presidente dell'ordine degli avvocati di Roma che avete sentito qui l'avvocato Paolo Nesta che prego di accomodarsi al tavolo dei relatori cui dopo nel Chieri la parola si prepari l'avvocato Scalise che dovrà poi invece leggere un'altra cosa
Buonasera a tutti grazie grazie per il credito invito che proprio in linea con la collaborazione con l'Unione che c'è tra la Camera Penale di Roma dell'ordine degli avvocati di Roma quindi l'istituzione con l'associazione e poi partecipo volentieri perché oggi celebriamo ricordiamo e Giovanni Aricò Giovanni Aricò è stato un gigante un maestro
Per tutti e per tutti noi un insigne giurista un autorevole avvocato
Un cattedratico docente universitario un po'sui generis perché il professore Aricò oltre a venire eccelse doti qualità eccetera però aveva una umiltà
Una umanità c'era al di fuori proprio di quella che in genere
Ho ho spesso accade la condotta di taluni professionisti Giovanni Aricò credo che si possano riferire una serie di aneddoti relative alla passione con la quale esplicava l'attività professionale la disponibilità che aveva nei confronti di tutti parlavo di umiltà consentiti un aneddoto personale
Alcuni anni fa noi eravamo codifensori lui difendeva l'imputato di un altro imputato arriviamo alla discussione ovviamente il professor ricordo a parlare per ultimo
Io faccio la mia difesa per quello che che potevo si alza il professore ha ricordo dopo di me
E dice signor giudice c'è ormai dice il collega Atalmi incarnato il campo che io non ho più nulla da dire ovviamente non era così lui può farlo per un'ora da par suo
Con la la la qualità che lo contraddistingueva però questo dà il segno improprio
Della umiltà del rispetto che aveva per tutti per tutti i colleghi e diciamo che l'avvocato Aricò e quindi il tema di oggi del diritto di difesa un pilastro nel processo sostanzialmente è stato l'emblema è stato la personificazione di quello che deve essere l'avvocato penalista prima il procuratore capo faceva riferimento anche all'esercizio del diritto di difesa dopo la celebrazione del processo e io qui non posso ricordare la battaglia che sta conducendo la Camera penale
Ma anche l'ordine degli avvocati di Roma
In ordine alla situazione dei detenuti nelle nostre carceri ma soprattutto al profilo relativo alla impossibilità di fatto per la stragrande maggioranza di loro di poter fruire
Delle misure alternative alla pena da scontare in carcere sulla base della legislazione vigente in buona sostanza per la carenza dei magistrati per la carenza del personale amministrativa e quant'altro
Dei detenuti che avrebbero diritto in base alla legge vigente di uscire fuori dal carcere così risolverlo anche in parte quello che il problema del sovraffollamento
Non possono non sono posti nelle condizioni di potere fruire delle leggi attualmente indigenti per questo
Violazione anche al principio costituzionale della funzione rieducativa della prima proprio ieri noi abbiamo adunanza consiliare e abbiamo preso una netta posizione per quanto attiene alla situazione del tribunale di sorveglianza di Roma sollecitati anche dalla Presidente finiti in buona sostanza emerso
Quindi è una cosa che ci ha lasciato estremamente perplessi quasi disgustati se mi passate il termine personale amministrativo settantasette sono previsti in organico ce ne sono ventidue
Cancellieri sono previsti quattordici nell'organico ce ne sono due
Direttori amministrativi sono previsti sei ce ne sono tre è chiaro che in quelle condizioni non si può dare un'adeguata risposta a quella che è la domanda che perviene dai detenuti e che hanno diritto di avere un riscontro adeguato
Noi adesso scriveremo anche noi come ordine al ministro
Chiedendo che siano effettuati interventi concreti perché dare attuazione effettività al diritto di difesa
Vuol dire anche consentire a chi sta scontando la pena di fruire della normativa vigente e anche di ovviamente scontare la pena in condizioni di dignità nella del grado di civiltà di un paese del grado di democrazia e sotto questo profilo noi avvocati siamo abbiamo lo stesso DNA siamo particolarmente sensibili quindi ben venga un convegno di questo tipo dove saranno approfondire tutte le tematiche sviscerate
Le varie problematiche e speriamo che prima o poi anche quelli che sono i nostri rappresentanti politici si facciano carico di quelli che sono i diritti degli ultimi che però devono essere tutelati grazie
Grazie all'avvocato Nesta
L'ultimo indirizzo di saluto che arriva per iscritto che mi consente di diciamo comincerà transitare ai lavori di questo pomeriggio è un indirizzo di saluto che arriva dal procuratore generale della Corte d'appello don tramato
Nel quale non è potuto essere presente però mi dà l'occasione di incominciare a dire una cosa nell'organizzare questo convegno ho raccolto la entusiastica adesione dei tutti i nostri relatori di molti colleghi e qui a chi
Sto di intervenire di presenziare ma quello che più dalla cifra dell'uomo di cui diciamo parleremo pur non parlandone e e diciamo sono le parole di coloro che non hanno potuto presenziare
Perché il procuratore Amato era così costernato di non poter essere qui stasera che ha chiesto di poter di mandare al mandato cinque righe
Di indirizzo di saluto e questo racconta quanto quello che diceva il presidente Chiquita non sia vero
Cioè questo è uno di quei convegni in cui estiva si vorrebbe partecipare perché la memoria i giovani a ricordo è qualcosa che unisce la comunità dei giuristi nel senso più autentico del termine dopo quindi la parola l'avvocato Scalise
Non poteva non essere io a leggere questo documento
Questo brevissima nota
Terra la lettura del saluto del procuratore Amato
Buongiorno buon giorno a tutti
Faccio volentieri lo speaker del dottor Amato pur non assomigliando affatto dottor Amato
Non lo so ha deciso che lo devo leggere io quando il presidente del caso comandano e dobbiamo
Allora mi dispiace non esserci come sa il presidente del caso sono in Calabria per un convegno impegno già preso cui non potevo rinunciare
Ma voglio esserci con due parole il minimo due parole di stima nostalgica per una grande figura di avvocato e una stima per l'elevato livello giuridico e l'impegno costante di un uomo che ha saputo onorare la toga fino alla fine con tutto quello che questo rappresenta l'esercizio libero il continuo del diritto di difesa che a ben vedere quello che di più nobile può pensarsi perché difendere un altro il prendersi cura dell'altro nel momento in cui questi ne ha più bisogno
è una stima incondizionata per un professionista e che ogni mattina non si metteva la toga
Ma usciva con la toga attaccata all'anima per svolgere la propria missione e per questo ha saputo fare anche momenti personali e dolorosi
Ma è anche una stima nostalgica tra noi magistrati avvocati figure come quelle professori colf o sempre più rare forse una dimostrazione che diventiamo più vecchi
La domanda non saprei rispondere grazie per l'iniziativa sono idealmente presente Giuseppe Amato Procuratore Generale di Roma
Grazie avvocato Scalise grazie al procuratore ho capito grappa chiederei all'avvocato Merluzzi di riprendere il posto che gli compete sul tavolo dei relatori così possiamo incominciare i lavori e darei la parola
Per prima a a Francesca ricco alla quale consegno il compenso diciamo così se possiedi concreto si può parlare di introdurci a per dico oggi introdurci al tema tecnico ma partendo dal tema che oggi ci vede qui riuniti
Peraltro in una data che è stata scelta da Fabrizio Merluzzi perché era proprio oggi il compleanno del professor Enrico quindi non è scelta a caso è un venerdì e pomeriggio però la vostra affluenza ci dice che non abbiamo sbagliato a scegliere Grazia Fabrizio questa data
Francesca no no al di là dello scherzo non ho particolari compiti rassegnati tirare soltanto alla parola per darti la possibilità di testimoniare quello che senti sul versante umano sul versante professionale rispetto al diritto difesa dagli partendo grazie
Ti ringrazio ringrazio innanzitutto tutti gli organizzatori che hanno reso possibile questa iniziativa bellissima
è ovvio che io in qualità di figlia non posso più di tanto spendermi nelle lodi di papà perché sarebbe insomma come dire un attimino un attimino fuori luogo
Posso soltanto dirvi che mi riempie l'orgoglio inutile nasconderlo
Dopo due anni e mezzo perché insomma purtroppo le ali di una sfida di papà risale già due anni e mezzo fa
Avere tanti riconoscimenti da persone che lo hanno direttamente conosciuto che hanno vissuto l'Avvocatura le aule di giustizia i processi
E che sono variegati perché io ricevo attestazioni di stima da colleghi e da magistrati da procuratori
Proprio a riprova del fatto che forse forse aveva ragione quando diceva che se ci si dedica poi qualcosa si ottiene nei momenti di scoramento capitava di dire ma Obama vale la pena ma
E lo diceva sempre non è vero non è vero poi alla fine si diciamo tra virgolette si apprezza i magistrati per primi apprezzano l'impegno la dedizione e sono anche particolarmente grata per il tema che è stato scelto perché sicuramente il tema del diritto di difesa è un tema che è caro a tutti gli avvocati non ce lo nascondiamo I care magistrati un tema essenziale proprio come dice giustamente
Il titolo del dibattito un pilastro del processo penale ma era un tema anche particolarmente sentito da papa che viveva questa attività quasi come una missione diciamocelo le ha dedicato anima e corpo
E ed aveva un atteggiamento nei confronti del del cliente del proprio assistito che a veramente una difesa a trecentosessanta gradi
Senza mai perdere di vista ovviamente le opere all'impegno professionale e ripeto diritto di difesa per lui
Era qualcosa che viveva tutti tutti i giorni un purtroppo lui non ci ha lasciato tra virgolette testimonianze scritte
Di quelle che erano le sue idea di quella che era la sua interpretazione anche le il diritto di difesa e questo era un suo grandissimo rimpianto papà mi diceva sempre
Che tra i vari impianti della sua vita c'era quello di non aver scritto nulla purtroppo l'attività professionale così
Tumultuosa gli impediva di avere il tempo e la concentrazione di scrivere ma tra i testi che avrebbe voluto scrivere forse ne parleranno
Altri relatori dopo di me anzi credo che ve ne parleranno altri da dove vive tra le idee che lui aveva in testa gli era quella di scrivere in ordine alla difesa dell'ignoto cioè lui si poneva il problema della tutela del soggetto non iscritto nel registro degli indagati che però tuttavia poi sarebbe diventato noto all'estero l'attività investigativa e che quindi si trovava inevitabilmente con un bagaglio
A volte anche gli accertamenti tecnici irripetibili quindi a volte anche di un bagaglio invade il bar si trovava con un bagaglio investigativo che a volte avrebbe poi determinato l'esito
Finali del processo senza aver avuto un difensore senza essere stato mai assistito questo era un tema di Luís sentiva proprio perché appunto ripeto lui viveva particolarmente questo ruolo dell'avvocato diceva sempre tutti l'avrete sentito perché lo riteneva proprio in continuazione che avvocato derivava da avvocato mossa che in latino voleva dire chiamato chiamato in soccorso perché appunto l'avvocato interveniva
A tutela di un soggetto che viveva un momento di estrema difficoltà ovviamente il diritto di difesa nel processo penale come vorresti gli altri procedersi del processo contabile nel processo tributario il processo amministrativo in cui cioè non c'è una parità fra le parti
Usando un termine improprio la controparte lo Stato mi esprimo ovviamente in maniera impropria ma avete capito cosa intendo dire il tema della parità fra le parti processuali un tema particolarmente sentito e quindi ovviamente
Il diritto di difesa rischia purtroppo inevitabilmente di essere travolto da una serie di altre logiche inevitabili sicuramente questo accade nel processo penale e sicuramente il tema e quindi non tanto il diritto di difesa
Nella sua dimensione teorica quanto più che altro l'effettività del diritto di difesa ecco io mi limito ad introdurre il tema sul quale relatori molto più brillanti di me sicuramente vi sapranno
Illuminare però credo che il profilo veramente critico sia proprio questo fa l'effettività del diritto di difesa anche perché purtroppo in questo non ci aiuta
La norma costituzionale l'articolo ventiquattro diciamoci la verità sancisce l'inviolabilità del diritto di difesa ma non da un conto non ha un contenuto che proprio non lo di finisce non ci dice quali sono le garanzie minime a tutela del diritto di difesa non ci dice qual è il modello processuali ideale
Per garantire l'effettività del diritto di difesa animali diciamo una norma così un pochino tra virgolette conto logisticamente vuota deve essere poi il legislatore deve essere poi quella che la normativa a garantire con con quelle difficoltà abbiamo già accennato prima inevitabili a garantire l'effettività della tutela dell'indagato prima dell'imputato ha poi e poi anche come si diceva giustamente
Di colui che è stato condannato perché è ovvio anche voi nella fase dell'esecuzione della pena è necessario che vi sia una tutela
Ed in questo senso sicuramente c'è stata anche un'apertura basti pensare alla presenza del difensore anche nei giudizi di sorveglianza c'erano stati annullamenti in Cassazione per la mancata presenza di difensori quindi sicuramente c'è un'apertura in questo senso
Perché ovviamente il processo penale a varie fasi che ogni fase alla sua peculiarità alla sua
Diciamo così difficoltà in ogni fase il diritto di difesa a dire
Diciamo tra virgolette una sua difficoltà in questo senso forse la fase delle indagini preliminari sulla quale ripeto non vi parlerò perché io semplicemente voglio suggerire degli spunti di riflessione quelli che possono essere poi gli argomenti su quali tutti possiamo pensare tra di noi ecco e sicuramente la fase delle indagini da questo punto di vista forse la fase un pochettino più delicata no perché la fase nella quale inevitabilmente l'efficienza dell'attività investigativa si viene un po'a scontrare con quello che è il principio di tutela del dell'indagato peraltro difesa non vuol dire soltanto difesa tecnica ecco questo ci tengo anche a chiarire i nuovi avvocati inevitabilmente quando pensiamo al diritto di difesa che siamo istintivamente la difesa tecnica l'intervento dell'avvocato
Ma ci sono anche tutte quelle condotte tutti quei comportamenti che indagato può ottenere nel corso del processo per difendersi
E Andoni importanza enorme e forse il teatrino
Che in fase di indagini è un pochettino più franoso ed è il terreno sul quale il punto poi il diritto di difesa l'effettività del diritto di difesa cade
Basti pensare al diritto al silenzio
Non ci neghiamo che il diritto al silenzio normativamente previsto in realtà popoli e che dovrebbe essere un elemento neutro o nella valutazione del giudice in realtà influisce negativamente
Non ce lo possiamo nascondere l'indagato dettasse l'imputato capace comunque pone in essere un comportamento che viene giudicato male bene interpretato home una sorta di reticenza i riluttanza laddove invece farebbe eroico a mio modesto avviso pensare che un indagato un soggetto colpevole o innocente che sia debba collaborare per aiutare la pubblica accusa a elettrica ardua anziché venire elementi a suo carico diciamo veramente sarebbe un comportamento quasi quasi eroico che un soggetto faccia una cosa gli sarà poi in realtà non ci troviamo in questa contraddizione e cioè l'imputato abili indagato ha diritto di tacere però quando a tacere
Diciamo tra virgolette fa autogol le perché poi quel comportamento non viene addirittura basti pensare che in tema di ingiusta detenzione c'era una giurisprudenza adesso superata la la norma anche se poi devo dire che tante volte un pochettino ancora c.d. sentono gli echi di questa giurisprudenza consolidata secondo la quale non si aveva diritto all'ingiusta dire al risarcimento all'indennizzo per ingiusta detenzione quando ci si era basi della facoltà di non rispondere questo a con firma in quello che mi stavo dicendo questo è diciamo nella pratica tra virgolette
Una concreta negazione del diritto di difesa ripeto non inteso come difesa tecnica perché la difesa tecnica è tutt'altra cosa è la difesa tecnica merita un'attenzione particolare perché sappiamo tutti stavo dicendo banalità però importante rifletterci non è soltanto la difesa di una parte privata
Ma è anche una garanzia di correttezza della regolarità del processo questo è secondo me il passaggio fondamentale quello che dovrebbe spingere tutti gli operatori del diritto a rendere effettivo il diritto di difesa perché del momento in cui viene meno la difesa viene meno il difensore vengono in qualche modo comprò compressi
Compresso il diritto di difesa ecco che la regolarità del processo la condizione di regolarità perché la funzione difensiva è anche una funzione
Lì garanzia
Questo è un passaggio fondamentale ed è in quest'ottica secondo me che si deve dire anche la dialettica processuale e quindi è chiaro che il processo accusatorio comizio così come oggi è stato spostato vive sulla dialettica fra le parti e no inutile insomma io perda tempo su concetti sui quali siamo tutti d'accordo nella dialettica delle parti processuali che consente proprio a questa funzione difensiva di esercitare quella quella garanzia quel controllo che che è essenziale e però invece questo in teoria in pratica noi troviamo un'enorme difficoltà viviamo tutti i giorni e le aule di giustizia tante situazioni nelle quali purtroppo
Questo diritto viene un po'compresso non so potremmo fare miliardi di esempi pensiamo per esempio al consenso alla rinnovazione degli atti
Quando cambia il giudice noia potati almeno io
Ci sentiamo quasi in difficoltà negare il consenso sembra che uno voi ER creare difficoltà giudice voglia rallentare il processo sembra che uno voglia porre in essere un'attività dilatoria tante volte così non è tante volte veramente si vorrebbe il giudice sentisse i testimoni perché un conto è vederli
E un conto è leggere come diceva sempre papà le trascrizioni a questo proposito mi viene in mente una cosa divertentissima
Passi sia per carità mutatis mutandis è tutt'altra cosa però papà assisteva a un un imputato che era purtroppo sotto processo per una violenza che gli ha contestato una violenza sessuale Pavan discusse fece una discussione bellissima venne confermata la sentenza era in appello
Non mi saprei dire il nome perché nemmeno me lo disse ma mi raccontò che tempo dopo un po'di tempo dopo incontrò uno dei magistrati del ai spari gli disse al bar scherzando in tono amichevole guardi professore valeva quasi convinto se non l'avessi visto l'avrei assolto
Ora questa era chiaramente una battuta però risponde effettivamente a quella che è una percezione che abbiamo tutti una realtà che viviamo tutti tutti i giorni c'è un conto è vedere no conto e sentire un conto è vivere una testimonianza un conto a leggerla
E però noi quando siamo in Aula e dobbiamo dire al giudice che poverino ha le sue difficoltà perché a miliardi di fascicoli quel processo salirà chissà quanto tempo quindi è chiaro che insomma ha le sue difficoltà no guardi ma vogliamo risentirli tutti i testimoni siamo arrivati quasi alla fine avrà li vogliamo ci sentiamo in difficoltà
Qui non dovrebbe essere così ovviamente non è né colpa dei magistrati né colpa è una difficoltà del sistema
Cioè è una diciamo anomalia però ecco di fatto lì il diritto di difesa viene negato l'acquisizione che le città è lo stesso
Identico discorso
Ciarpame addirittura non soltanto una prassi che viene a negare quello che ha il diritto di difesa ma ci sono proprio delle norme ormai c'è una normativa il tema
è diciamo anche drammaticamente attuale perché si tende un pochettino anche forse inconsapevolmente in o meglio una maggiore efficienza ad un sistema che si guardi soffre di troppi numeri
Via
La buffo scusate affossò premura
Dicevo che ha praticamente questa diciamo tendenza a un pochettino hanno rendersi conto che poi vi sono difficoltà pratiche ma difficoltà pratiche che non devono però offuscare
Quello che ripeto è l'effettività del diritto del diritto di difesa ed in questo senso vi è anche un vi sono delle normative pensiamo per esempio
Alla dibattito a distanza quelli che ormai sono le videoconferenze
è ormai un sistema sdoganato
Dove normativamente previsto tutti comprendiamo la necessità di svolgere
Questo tipo di
Le udienze in questo modo
Però diciamoci la verità per il difensore a vivere l'imputato in un carcere magari a Tolmezzo
Non è una cosa proprio comoda ecco non soltanto durante lo svolgimento dell'udienza perché certo un conto è l'imputato vicino che magari ma soprattutto dopo l'udienza andare a parlare
Magari a volte necessario un confronto dopo l'udienza con un detenuto che si trova termina a Tolmezzo oggettivamente complicato
Quindi poi di fatto ripeto vi sono tantissime situazioni nelle quali il diritto di difesa al di là di quella che può essere la definizione teorica
Viene inevitabilmente compresso e sicuramente ogni fase processuale dicevo vive
Le sue difficoltà nella fase delle indagini indubbiamente ci sono tantissime basti pensare al differimento per esempio del colloquio col difensore
Io adesso sto ovviamente a volo d'uccello evidenziando quelle che possono essere esperienze che gli avvocati facciamo tutti i giorni
Allora quando viene differito capisco comprendo le esigenze fondamento anche della norma che deve prevedere una cosa del genere però ovviamente c'è una grossa
Una grossa difficoltà per per il difensore vi è un diritto di difesa che non è effettivamente effettivamente garantito
E questo purtroppo a danno di tutti perché forse se il processo penale dovrebbe essere il momento nel quale uno stato di diritto allo Stato democratico si esplica nella sua vera natura
Tornando al discorso dei carceri nomine mi è venuto in mente Voltaire diceva non mi fate vedere Ivo a sterili vostri palazzi ma fatemi vedere le vostre carceri perché da quelle che io capisco il grado di civiltà di un Paese
Ed è benissimo ecco io dico mutatis mutandis un processo penale che garantisce tutte le parti anche il colpevoli anche il colpevole che ha diritto comunque a un processo equo una pena equa
Perché è un cittadino è comunque un cittadino è e deve essere inevitabilmente ripeto il processo penale e e deve essere l'espressione di uno Stato di diritto quindi Glocal comprendo ovviamente la pretesa punitiva dello Stato
Però questa deve essere contemporanea contemperata da quella che è un'esigenza
Veramente insopprimibile ecco
Un'esigenza insopprimibile
Dunque in questo senso io ritengo che vada tutelato e che spetti anche a noi gli avvocati perché diciamoci la verità tante volte siamo anche noi avvocati basti pensare ai difensori
L'ufficio certe volte si vedono delle difese che stavamo difese inesistenti a me è capitato due volte ben due volte due volte
Di verificare in un difensore d'ufficio già la prima volta sono rimasta sconvolta la seconda ancora di più non avesse fatto appello Rispetto a dedite a reati che poi si sarebbero prescritto una settimana dopo non è stato presentato appello ovviamente le sentenze sono diventate definitive in un caso c'era la sospensione condizionale quindi probabilmente il collega pensato solo che poi c'è stato un nuovo reato è stata revocata la sospensione condizionale
è divenuta esecutiva rapito in un'altra situazione invece ancora secondo me
Più assurda c'era una piena gravissima che pendeva sul capo del dell'imputato quindi che era fuori all'estero ormai trasferito da tempo quindi forse l'avvocato ha pensato inutile sugli So fare l'appello qui per un anno e tutto
Sono passati talmente tanti anni che si è estinta la pena per il delitto per il quale appunto il diritto più grave per il quale era stata inflitta una deroga abbastanza grande ed è rimasto invece questo anno che era più recente
è rispetto al quale bastava fare un appello ripeto che ero quindi anche noi a volte diciamo non come dire
Non ci impegniamo al massimo e non comprendiamo qual è il nostro ruolo perché l'avvocato anche un ruolo sociale lo dicevamo proprio prima anche con Francesco che va oltre quella che può essere la difesa di il singolo
Quindi io lasciando la parola chi mi seguirà e molto meglio di me vite illustrerà tutte le problematiche connesse ad un tema che sarebbe impossibile trattare in maniera esaustiva
Quindi avendo soltanto ho voluto sollecitare delle riflessioni su questo importantissimo profilo lascio la parola ai colleghi grazie
Grazie Francesca per questa testimonianza per queste parole perché ci proiettano direttamente nel tema ma ancora ci lasciano diciamo qualche spunto di riflessione di carattere generale non propriamente tecnico io vorrei darle lavoro sono Coppi
Dal quale più che un intervento tecnico vorrei un intervento come dire di pensiero vorrei che lei ci raccogliesse dei pensieri attorno al diritto di difesa
E quello che lei pensa di dover dire quando viene interpellato sul diritto di difesa immagino che lei sia capito tante volte tante volte avrà avuto appunto questi pensieri vorrei che lei nella misura in cui Poli condividesse con troppo ovvio
O il decreto di dire quello che penso io per quella chiamata persone
Dunque quando inermi capita
Di parlare della difesa del processo mi vengono sempre in mentre le stesse immagini le SS pagine dei libri che ho letto nel corso dalla mia vita
Quando ero ancora per studente di giurisprudenza e mi chiedevo che cosa avrei fatto da grande
Con una il padre di un mio amico che mi voleva molto bene che che aveva fiducia in me mi regalò un libro in mano a raccolta di arringhe celebri il curatore del volume
Nella sua prefazione provo ad immaginare
Quello che sarebbe stato il primo avvocato nella storia dell'umanità
Ed egli immagino una folla che inseguiva una persona cercando di linciarlo
Un cavaliere con il suo grande mantello si frappone tra la folla egli ha inseguito lo raccoglie sotto il suo mantello fermo alla folla reticente
Non lo giudicherete se non avrete in prima ascoltato le ragioni che sia da esporre a sua difesa
Prego in queste immagini lasciamo stare se le cose siano andate effettivamente il così o meno
Ma in questa bellissima immagine del primo avvocato dalla storia e io già avvenendo
Avrei figurata la sicura del difensore quindi il contenuto dalla difesa come l'aiuto l'aiuto che viene pressato al più debole il rifiuto il rifiuto divora la giustizia sommaria
E quindi il valore del contraddittorio dovete ascoltarlo dovete ascoltarmi perché io lo difende un'altra immagine che vive nel sempre la mente
E invece è quella di una forma bella che si trova sul campanile
Diciotto a Firenze c'è l'immagine della giustizia
è un'immagine molto a stella non a caso Francesco Calasso ha voluto riprodurre questa immagine nella copertina del suo volume nel Medioevo del diritto romano in materia
Molto più Sousa così la definisce Francesco Calasso ma è un'immagine della giustizia che tiene con una mano la bilancia e con l'altra la spada e anche qui a me piace vedere raffigurata la difesa ed il contributo difesa
Noi soprattutto alla bilancia guardiamo per introdurre un equilibrio nel giudizio non la spada soltanto ma la bilancia e la difesa il compito del difensore e proprio quello di mettere la bilancia sullo stesso piano della spada impugnata da questa giustizia così pensosa così piena così consapevole della gravità del suo compito
E poi come dimenticare l'antico insegnamento narra misfatto urna Double Team virus anche questo è un insegnamento fondamentale per noi perché rappresenta la indispensabilità dell'opera dall'avvocato non si può fare
Giustizia senza che le parti forniscano al giudice il materiale sul quale deve decidere senza del partito senza le parti il giudice non può decidere e poi come dimenticare l'insegnamento di Ricardo versano in cui il suo capolavoro la introduzione Allo studio storico gentilizio romano dove con la figura l'esperienza giuridica con una confluenza di esperienze l'esperienza e fatta dalla sentenza del giudice
Ma dal contributo delle parti l'accusano una parte scusate se mi rivolgo al procuratore
Devo fare della Repubblica perché non potremmo farne a meno ma il contributo delle parti è indispensabile
Al giudice per decidere le tanti forniscono al giudice la materia sulla quale egli deve decidere da solo il giudice non può non può decidere d'altra parte al difensore
L'ex tenente ben presente e si chiedevano
Proprio un ruolo fondamentale fornire al giudice la materia la materia per decidere e ancora l'avvertimento
L'avvertimento che viene da un antico giureconsulto napoletano
Se volete conoscere il grado di civiltà di un popolo verificate in quale conto e tenuta l'avvocatura in quale conto sono tenuti gli avvocati quindi in quale conto in quale del quale un ruolo gioca la difesa se volete valutare
La civiltà la civiltà di un popolo
Che un riconoscimento veramente eccezionale dicono che il ruolo e la dignità che spetta all'avvocatura e questo fare contro il resto per l'insegnamento di quello che forse è stato il più grande
Di tutti noi Alfredo De Marsico il quale parlando dell'avvocatura e quindi della difesa diceva che umiliando la sì umilia il Paese
Colorando ora ed elevandola si assicura l'orrore e il progresso di una nazione
Io non saprei definire meglio la figura del Difensore il ruolo della difesa chi in quanto non emerga per questi rapidi richiami che mi sono permesso di fare e in un sistema come il nostro che ha ispirato al principio della ragionevole dubbio
Il difensore è chiamato a mettere in discussione la posizione soprattutto le certezze dell'accusa a noi difensori alla difesa non si chiedono certezze
Noi non parliamo solo se abbiamo la certezza del innocenza dell'imputato è profondamente diverso e il nostro ruolo rispetto al ruolo del Pubblico ministero
Il pubblico ministero può chiedere la condanna solo a mio avviso almeno sono seria la certezza della colpevolezza altrimenti devi chiedere l'assoluzione
Noi non ci possiamo concedere alternative
Noi dobbiamo soltanto verificare rispetto alla imputazione se nel processo vi siano prove a favore o contro l'imputazione con un obbligo per noi discendere Sempre la soluzione più favorevole
Per l'imputato noi non possiamo ovviamente chiedere la condanna dell'imputato e questo lavoro io direi che nel rispetto delle regole naturalmente il difensore
è libero di agirà come meglio crede e in una qualche misura è addirittura favorito rispetto all'accusa non è un caso che spetti al difensore di parlare
Dopo l'accusa non è un caso che venga riconosciuta all'imputato se la chiede il diritto all'ultima parola
Se questo è un po'sommariamente detto il quadro della difesa e del difensore dobbiamo chiederci oggi come stanno le cose e io debbo dire che a mio avviso sarà perché forse diventando vecchi si diventa la
Da Torres temporis ACTI a me pare che oggi vi sia una minore considerazione del ruolo del difensore
Penso con molta amarezza dico la verità al fatto che siamo ancora costretti a chiedere la discussione orale io capisco il cosiddetto capisco tutte le esigenze legate a quel momento ma se il nostro dal ministero e l'esercizio della parola se tutto era affidato alla camorra noi dobbiamo chiedere il permesso di discutere
E in Corte d'Appello dirittura dobbiamo ricordarci di chiedere che venga messa alla presenza dell'imputato
Perché altrimenti si ce ne dimentichiamo quell'imputato a cui il codice riconosce il diritto all'ultima parola rimane fuori dall'aula
è possibile che non si debba ragionare su questo è il per carità voi direte e allora
A possiamo modificare i difensori se ci sono problemi di organizzazione si stabilisca come regola deontologica che i difensori fanno sapere che parte saranno all'udienza non un obbligo al difensore di chiedere quasi il permesso di parlare a me pare si va verso una mortificazione della oralità e quindi verso una mortificazione di quello che è il nostro unico strumento e cioè la parola e proprio perché
Allora proprio per questo consentirsi mezzi ancora una volta di servirmi delle parole
Sì quello che dicevo forse è stato il più grande di tutte noi Alfredo De Marsico il quale a proposito della parola così scriveva
La parola che fu il culto di tutta la mia vita
La sporca o usato nel tessere la mia tela fra me e il mondo che mi ha spesso Petito fedele nelle tappe del mio cammino e ha rispettato le luci volubili dell'anima mia
Adorate no adorata allor giovane non lasciatelo senza fede
Sola nel suo tempio che svolgono in tempi sia il Dio è morto che cosa sono se non testimonianza di morte
Io faccio il mio nome l'invocazione di Verlaine
A un fax giovani io ritengo Mondelli
Adesso è difficile anche moderati
Grazie professor per queste parole presto con il
Grazie per queste parole questi pensieri che meglio di molte altre cose diverse si è altra cosa
Rappresentano come dire lo spirito di questo nostro incontro che volessimo incontro a metà sa diciamo la tecnica e l'umanità del difensore noi abbiamo intitolato il nostro incontro diritto di difesa un pilastro del processo in maniera assertiva senza come dire complessi d'inferiorità senza il timore senza neanche battaglie di retroguardia litri che se aggredito lo sappiamo tutti ci sono problematiche ci sono questioni al fondo io
Ho riflettuto a lungo su diciamo sulla figura di Giovanni Errico conoscevo da giovanissimo nemmeno laureato la cui cifra umana mi fu consegnato al fatto che lui a canoni vive e dissi professore benissimo dammi del tu come se fossimo colleghi ma ci riuscirà mai e non lo feci mai però le riflessioni che svolgo adesso mi sono state come dire alimentate mi sono state rinfocolato e dalla lettura di un intervento del procuratore Gaeta qui mi accingo a dare la parola durante la commemorazione
A stringersi model per la morte del professionali con il nove febbraio del ventitré in cui ricordo che il procuratore disse l'avvocato ricco era una avvocato antico
Non nel senso che l'avvocato all'antica non nel senso dell'avvocato anziano ma nel senso che l'avvocato che viveva con emozione il classico rendendolo contemporaneo
Ecco io lascio la parola al Procuratore Gaeta con questa domanda se domanda può esser considerata noi viviamo in un mondo in cui poi forse questo lo svilupperà più Francesco Petrelli a cui darò la parola in chiusura
In un mondo in cui le contrapposizioni tra le parti processuali lasciamo per un attimo il giudice sullo sfondo ma la contrapposizione tra le parti del processo tra il pubblico ministero l'avvocato
Rasenta l'antagonismo avversario rasenta come dire una sorta di naturale aggressività diciamo non più rispetto alla tesi ma rispetto alle persone
Mi domando in questa in questo dialogo come si fa come possiamo noi e lo chiedo a lei che procuratore Gerardini Cambridge e che diciamo svolge quest'altra funzione come si fa a recuperare quella mitezza garbata ma indefettibile in flessibile che era di giovani ricorda il giovane dico che tutti ricordiamo
Grazie l'uso l'esattamente cosa mi onora e mi emoziona più stasera
A partire dall'inizio invito delle camere penali che
Veramente mi riempie d'onore
La mia presenza ci sarà sempre dovrò essere in condizioni semi vitali per non accettare un invito degli avvocati
La confrontarmi insomma a parlare con loro a dialogare con loro
Ma c'è anche questo questa emozione fortissima di ricordare due anni e mezzo dopo
Giovanni a dico svelando vi un una cosa straordinaria che ho vissuto
Quella commemorazione di tiri gesti mo'che poi ho pubblicato su una rivista mi è valsa un'infinita serie di complimenti provenienti da magistrati è stata una cosa meravigliosa cioè ed altri dieci colleghi
A riconoscere non soltanto quelli che avevano conosciuto direttamente
Giovanni Aricò che erano i più entusiasti i più emozionati a quel ricordo ma quelli che in generale intendevano Benz fuori dal rapporto di aggressività di cui parlava poco fa lei
Una una guida
Una luce per potere
Restaurare
Un rapporto di assoluta armonia così come deve essere tra le parti del processo e terza cosa poi ci sono stati dieci minuti folgoranti del professore Coppi rispetto ai quali insomma e e quasi inutile come dire proseguire nella riflessione perché hanno detto tutto sulla
Sull'etica del difensore sulla etica della difesa come funzione
Quando mi avete invitato provato ad immaginare
Cossato ridetto su questo tema Giovanni Errico mi è sembrata la cosa più
Naturale cioè sarei andato li Daloui
Acconto sempre da questo sorriso smagliante ironico anche dalla sua assoluta felicità oggi di questo scudetto del suo Napoli immagino cosa avrebbe fatto in Aule incontrandola si stima stato e ecco e gli avrei detto ma gli aveva chiesto professore ma secondo lei questa questo pilastro del processo penale che la difesa davvero tanto incrinato Orchard veramente tante crepe ha bisogno davvero di essere così rafforzato ha bisogno davvero di avere questi interventi strutturali così come viene denunziato oppure è un pilastro che sa che regge è al massimo è necessario qualche ritocco di intonaco
E so già che l'uno avrebbe risposto appunto con la sue colonie col suo sorriso in una maniera
Diciamo così demoliti IVA quasi che spetta all'interrogativo non avrebbe detto ma procuratore ma di cosa sta parlando
La difesa non basta mai ce l'avrebbe detto non c'è bisogno del pericolo per rinforzare la presenza difensiva al di là di un possibile deficit delle sempre tendere al massimo non è mai un falso pieno non è mai una presenza formale non è mai abbastanza
E quindi nel serbatoio del processo non c'è mai questo galleggiante che indica appunto il livello raggiunto ottimale del diritto difensivo della presenza difensiva
Il livello massimo della difesa nel processo ma avrebbe detto non si raggiunge mai sono oggetto di questa risposta però io l'avrei incalzato come facevamo nelle nostre discussioni nel merito ma
Il problema è diverso professore la mia domanda è imprecisa dove oggi c'è un deficit difensivo
Non a caso appunto la figlia di Giovanni da Vigo affatto un elenco dettagliato poco fa della compressione attuale
Io non sono convinto che sia un pilastro crepato
Non sono affatto convinto sono convinto piuttosto che per varie ragioni sia un pilastro al rischio
Ossa se non si interviene ma non credo che l'intervento riguardi le parti del processo riguarda altri se non si interviene rischia di crepare sì
Rischia di incrinarsi di avere dei danni strutturali
Perché dico questo perché teoricamente e il deficit strutturale della difesa può dipendere da molte cose a molti fattori
Il primo quello della legislazione della normativa il secondo è quello della lettura giurisprudenziale delle norme che ci sono un altro che vedo e che spesso invece e nascosto non viene considerato che la scarsa sensibilità culturale dell'importanza di ministero difensivo
Quindi una frammentate distaccata percezione sociale del ruolo
Non fa bene sfregiate da parte di nessuno la magistratura perché non fa bene sfregiare la magistratura come l'avvocatura cioè e uno sfregio diciamo collettivo comune di tutti
E
E poi ci sono difficoltà strutturali connesse proprio alla professione dell'avvocato che in grande sofferenza a mio avviso per retaggi storici per mutamenti sociali e professionali che forse sì son sottovalutati non si sono affrontate adeguatamente allora
Analizzare un duo di questi fattori causali richiederebbe un'autonoma causa tavola rotonda io non lo posso fare sarò veramente brevissimo rapsodico purtroppo assertivo senza
Possibilità di argomenta
Legislazione mi pare il tema più scontato cioè io non critico non lo farei mai le scelte
In materia di politica criminale di una maggioranza politica
Quella attuale così come un'altra non lo farei mai perché non compete a me però dico una cosa attenzione perché la stratificazione normativa fa perdere il sistema inevitabilmente
Rende praticamente impossibile la difesa
Cioè una difesa collocata fuori da un sistema che non è più sistema tra stratificazione all'interno del processo in trentasette anni sono centinaia
Centinaia non sappiamo bene più cos'è il processo penale
Quindi mi pare quasi impossibile e vale anche per l'accusa credetemi
E cioè la la stessa difficoltà di muoversi nei sentieri del processo capisco con maggiore con totale diversità di responsabilità da parte del difensore siamo d'accordo ma
Se parliamo di difficoltà tecnica è una difficoltà enorme per tutti gli operatori
E stratificazione anche di diritto sostanziale che è arrivata punto
A a livelli diciamo di intollerabile letture possibili la rilettura razionale sistematica
Cosa si potrebbe fare qui con fare questa domanda perché non saprei rispondere c'è risponderei come Santagostino rispondeva sul a proposito del tempo quando la interrogava io non so che cosa e se nessuno me lo chiede ma se qualcuno me lo chiede non so spiegare non so spiegare cosa si dovrebbe fare a questo punto per semplificare il sistema per renderlo fruibile perché è vero abbiamo un modello accusatorio molta parte
Di queste contrapposizioni dipende forse dalla non ancora compiuta assimilazione culturale del modello accusatorio che peraltro e e molto poco accusatorio e rispetto ai suoi canoni perché se lo fosse sarebbe più agevole leggibile
Capitolo giurisprudenza anche questo vado petto chiede ovviamente un tocco assolutamente incompleto e ve ne chiedo scusa ma il tempo questo è
Ieri il vicepresidente la Corte costituzionale a mantenuta otto benissimo una discussione in cui alcuni altri tutti suoi amici tra cui me
Faceva appunto ponevano queste domande al professor Francesco Viviano
E
Il professor Viganò spie ha spiegato mirabilmente secondo me il percorso che sta compiendo la Corte costituzionale
Proprio per sorreggere il diritto di difesa
Lo ha spiegato con indicando tre percorsi compiuti quantomeno nell'ultimo quinquennio dalla giurisprudenza costituzionale il primo e il percorso che
La proporzionalità
Cioè l'agire delle sentenze della corte sul principio di proporzionalità della sanzione penale
è stato un agile forte
Non soltanto sulle pene principali sulle pene carcerarie tradizionalmente intese Massi diceva proprio sulla sollecitazione di una mia domanda anche sulle delle sostitutive sulle pene alternative ma è chiaro che se poi
Rimangono novanta mila liberi sospesi questo discorso non può funzionare non si può chiedere alla Corte costituzionale di fare quello che dovrebbe fare
Da subito il legislatore il secolo la seconda direttiva di percorso è un richiamo forte e una forte considerazione della presunzione di innocenza da parte della corte costituzionale
La magnifica sentenza numero ventiquattro del due mila venticinque quella sull'articolo trenta Terra dell'ordinamento penitenziario quella che
Demolisce l'ennesimo automatismo sanzionatorio del nostro Codice
è bellissima non soltanto per il risultato che eppure un risultato ragguardevole ma perché se la legge tenterà Venturini non la presunzione di innocenza nel nel nella sua massima estensione e alle conseguenze che la dimenticanza di questa presunzione
Può determinare anche al di fuori del
Sulla reputazione dell'individuo su tutta una serie di beni fondamentali di diritti fondamentali
E la terza direttiva è proprio quella interdipendenza tra garanzia nazionale garanzia sovranazionali noi il primo principio della effettività
Dell'accesso alla giustizia l'abbiamo mutuato in me dalle corti sovranazionali no l'abbiamo mutuato dalla efficacia principio di effettività del ricorso quali scritto dalla corte edu
E ben venga questo travaso di garanzie dalla giurisprudenza sovranazionale a quella nazionale se serve ad alzare il livello delle garanzie cioè voglio dire il diritto di difesa dal versante
Corte costituzionale non sta male
Sono tre direttive che possono ampiamente di cui posso ampiamente giù ire gli avvocati anti magistrati ovviamente allora dove il male oscuro della giurisprudenza rispetto al diritto di difesa non mi sentirei di dirlo di dire che è un male oscuro che matura all'interno della giurisprudenza di legittimità
Vi porto l'ultimo esempio cioè
Una giurisprudenza di legittimità che per esempio
Mani maniera si oscillante
Ma in tema non so di sequestri probatori e di sequestri anche di apparati informatici
Alla fine introduce in maniera chiara e netta un principio di proporzionalità anche in quel caso
E che
Veramente una metà basso un passaggio epocale
Se ci riflettiamo perché affermare che è l'attività di indagine
Rispetto alla quale il Codice non pone alcuna norma
Alcuna norma di proporzionalità di ragionevolezza di coerenza rispetto al risultato introduco per via giurisprudenziale con grande coraggio sia pure a macchia di leopardo
Ma e una sensibilità che ampiamente manifestata
Mi induce a sperare bene cioè a a credere che questa
Diciamo che questo diritto di difesa non solo sia colto dal vertice di legittimità ma Massimo ma si è arreso dinamico attraverso principi non scritti
E allora dove sono appunto le crepe del pilastro secondo me sono un po'delle prassi quotidiana
Paradossalmente
Cioè le prassi quotidiana ridicole prassi distorte ovviamente
Che riguardano soprattutto la relazione
Della Triade
Pubblico ministero giudice avvocato e perché sono distorte lo ha detto benissimo a mio avviso l'avvocatessa dico
Con chiarezza pari a quella del Papa
Cioè
Ci sono delle distorsioni che purtroppo dipendono in massima parte
Dai inadeguatezze di sistema il problema della rinnovazione degli atti è un problema di in un sistema serio e in un modello accusatorio non si dovrebbe proprio porre non si con dovrebbe a cadere
I processi dove perizia definire con lo stesso collegio è un'anomalia e un appalto
Ma è una patologia se ci mettete assolutamente incolpevole
Insomma non si può pensare a un processo tutelante garantisti difensivi che non costi il processo costa il processo un bene sociale bisogna investire delle risorse sociali sul processo perché se tutti tutti stiamo stiamo meglio
Il differimento scusate il la le le videoconferenze hanno Allegri di identità origine
Niente quel il difetto il limite della scrittura rispetta l'oralità è un problema di efficienza abbiamo in gioco quaranta miliardi quaranta miliardi da parte dell'Europa Peggy PNR
Il penale ha raggiunto i suoi obiettivi vitali c'abbiamo un grossissimo problema per il due mila ventisei abbiamo un grossissimo problema della giustizia civile
Ma sapete quant'è costato in termini di sacrifici di lavoro ne sono testimone diretto ai in in parte modestissimamente anche un artefice per quello che ha fatto la corte di cassazione per abbassare
Il limite temporale che ci poneva oltre il disco fisso Ontani del stabilito dall'Europa è stato un lavoro pazzesco
Allora lavoro pazzesco determinato dal fatto che
L'efficienza fa guadagnare paradossalmente nell'efficienza professore
Compresa la scrittura piuttosto che l'oralità rigore dirlo lo dico con la morte nel cuore mai compresa questo ma perché dovrebbe essere un'efficienza recuperata da altre risorse non guadagnato sul campo Bossi
E quindi
Ecco e e concludo davvero
Forse Giovanni Aricò rispetto a queste argomentazioni avrebbe convenuto che
Non è vero che secondo me in questo non sono d'accordo con lui c'è oggi una minore considerazione del ruolo del difensore parlo ovviamente della generalità
Poi i casi isolati non mi interessano le dell'OLAF e lo so no ma e e e quindi credo che
Soffriamo tutti dello stesso male che un po'il male che affligge anzi un po'esattamente il male che affligge il problema carcerario mi avrete sempre al vostro fianco su questo
Sempre perché intollerabili che in un Paese civile
Vi sia una situazione
Che che non non credo possa essere interpretato in modo diversa fatta di dati oggettivi sulla situazione carceraria ecco son tutte cose che mirano alla fine
Come nelle famiglie povere quando si litiga poi perché manca l'essenziale ecco siamo una famiglia povera apparteniamo alla stessa famiglia povera e litighiamo perché ci manca l'essenziale grazie
Grazie per le rogatorie queste parole che ci hanno proiettato perfettamente nel cuore del tema così come avevamo pensato e immaginato di poterlo sviluppare lei ha detto una cosa durante il suo intervento che mi ha colpito di solito ne dice tante una me la sono appuntato
Lei ha detto il processo è un bene sociale e l'allarme è venuto in mente l'idea che il processo diciamo che noi vorremmo che non è forse esattamente quello che abbiamo che forse era quello che il legislatore dell'ottantotto avrebbe immaginato un processo o accusatorio o come diceva Croce la ricognizione dei sogni
E questo processo tendenzialmente accusatorio è un bene sociale ed è anche come dire diciamo male interpretato nella narrazione che se ne fa alla collettività
Si perde un po'l'idea questo è quello che credo è sfrutto questa riflessione per dare la parola Fabrizio Merluzzi
Si perde un po'l'idea che il processo liberale in uno Stato democratico non sia uno strumento come dire di lotta al fenomeno mafioso al fenomeno criminale al fenomeno delinquenziale quanto invece uno strumento di tutela dell'individuo dal potere statuale
Tale per cui lo Stato possa infliggere una sanzione non secondo l'arbitro ma secondo delle regole che garantiscano il soggetto in tutte le fasi in tutte le tappe del procedimento e che quindi garantiscono che la sanzione che eventualmente gli sarà erogato sia quella che per legge gli compete ecco in questo quadro si inserisce l'idea è stata richiamata all'inizio di questi lavori da Francesca ricco che adesso consegno nelle mani
Dell'avvocato Merluzzi di quella differenza di colui che non c'è
Cioè la garanzia del processo liberale e cioè la garanzia di un sistema che impedisce allo stato di e sondare i limiti del suo potere e io non abusare del potere che anche un potere terribile sul patrimonio sulla libertà
Degli individui anche e questa era la la profondità del pensiero io credo una delle manifestazioni di profonda attenzione generico anche nei confronti di chi ancora non c'è
Ma un giorno nel processo potrebbe esserci credo che al fondo di questo ci sia una riflessione vorrei dire scusate il termine filosofica che lasciava trasparire per davvero la grandezza dell'uomo che oggi ricordiamo e che nessuno meglio di Fabrizio Merluzzi forse potrebbe ricordare
Grazie io mi scuso in anticipo per quella che sarà la pochezza del mio intervento voi molti di voi hanno conosciuto bene Giovanni Errico che oggi avrebbe compiuto ottantaquattro anni
E per come è stato fino a pochissimo tempo prima di morire ci ha lasciato davvero troppo presto perché ancora era un vulcano di idee fino all'ultimo
Non c'è qui da narrare le gesta di Aricò
Ma ricordo era era immenso
No non ho altra definizione Giovanni Aricò è stato un avvocato uomo immenso
Perché partiva da una visione da una passione della vita professionale che gli consentiva ancora a distanza di cinquant'anni da quando aveva iniziato l'unione di colonizzato giovanissimo a distanza di cinquant'anni di consentiva ancora di avere quella capacità di indignarsi di fronte all'ingiustizia
E quella capacità di sentire sulle sue spalle
Il peso di una potenziale ingiustizia e la necessità e la possibilità a proposito delle parti del processo e della possibilità di evitare che è un'ingiustizia si potesse si potesse compiere
E da sempre Francesca lo ricorderà ancora studentessa del liceo
Giovanelli codice varie c'è una grossa differenza fra il mondo anglosassone il nostro mondo loro sono figli dei filosofi del pragmatismo noi siamo figli del leninismo giuridico
E in questo la sua visione ideale dell'avvocato del processo penale
Lui considerava il ruolo dell'avvocato nella sua duplice veste
L'avvocato ha un ruolo sicuramente privatistico un rapporto difendo una parte del processo ha un rapporto con il proprio assistito
Ma rivendicava continuamente una funzione pubblicistica dell'avvocato penalista
Cioè l'avvocato penalista e di perché lo Stato deve garantire ai cittadini non la primazia dello Stato ma il rispetto dell'individuo e la funzione dell'avvocato sta proprio in questo con l'auto
La sua idea dell'avvocato come funzione pubblica e non solo privata nel suo rapporto con il cliente
Se possiamo dircelo queste cose ce ne uccide dicevamo cioè ce lo dicevamo Mele diceva
Non chiosa dicesse Luigi
Lei diceva quando ancora eravamo sotto l'egida del vecchio rito del mille novecentotrenta nel quindi è stato un antesignano di quello che oggi ai giorni nostri un vero e proprio precursore ideale di quello che oggi stiamo discutendo dell'avvocato in Costituzione
Per Giovanni Aricò all'avvocato penalista come figura di rispetto delle regole e di natura pubblicistica
Era nella custodito nella costituzione materiale del nostro Paese clou lo considerava un elemento questo della funzione difensiva assolutamente naturale come qualcosa
Di indiscutibile ed ineludibile cioè non non non non dobbiamo interrogarci se l'avvocato ha una funzione così importante come quella dell'utenza alla dovesse avere perché c'è la non c'è bisogno di spiegarlo perché dovrei dare una spiegazione delle ragioni per le quali la figura dell'avvocato penalista è fondamentale è un pilastro
è un pilastro che non va incrinato ma non gli va neanche rovinato l'intonaco procuratore generale neanche l'intonaco va toccato del pilastro dell'avvocatura
E in questa sua visione se volete appunto molto di reale
A mio avviso anche romantica giovani arrivare ovvero romantico anca musica che ascoltava spesso una musica romantica
Anche quando a scontrarsi portava la musica che la giovane Francesca e l'allora purtroppo non più giovane Carloni facevano ascoltare dei dei tempi loro quando lui invece da un da un bel po'più avanti negli anni e allora uno delle in una delle sue passioni intellettuali
Per le quali avrebbe voluto scrivere una monografia ne ha parlato tante volte tante volte sia in qualche modo stimolato a ragionare su questo argomento era proprio il diritto di difesa nel processo contro ignoti
Lui le aveva cominciato già ragionare sotto appunto il Codice del mille novecentotrenta quando attenzione l'acquisizione della prova
Non era affidata come oggi sia pure ogni parlerò un attimo non era affidata oggi a una parte del processo al Pubblico ministero ma era affidata al giudice istruttore
Si procedeva con istruzione formale quindi di si acquisiva la prova che poi veniva riversata nel processo salvo l'esame dei testimoni che si ripeteva di fronte al tribunale o alla Corte d'assise ma l'essenza era la sentenza assolutoria sostanzialmente
E Luigi già pensava che nonostante la fase delle indagini dovesse essere era stato attribuito comunque a un giudice quindi era giurisdizionali tirata ci fosse un ovulo mossa nel senso dei principi che devono regolare la la formazione delle prove all'interno del processo perché l'ignoto non deve avere una garanzia che lo stato gli deve
Pare in qualche modo concedere anche se non lo conosce
Perché io devo stimolare una legislazione che prenda atto che se la difesa è un diritto inviolabile ed è un diritto di natura pubblicistica non debbo garantirlo anche a chi in quel momento ignoto ma potrebbe poi no essere disvelato
E allora la presenza dell'avvocato nel procedimento contro ignoti alla per lui un momento di formazione di un giusto processo secondo delle regole che ancora non erano quelle del centoundici ma che poi lo diventeranno è che Luigi già pensava come
Facenti parte appunto dalla costituzione materiale del nostro Paese
E che non potevano essere messi in discussione
E allora perché Luís riteneva che fosse necessaria la difesa dell'ignoto ma innanzitutto perché partiva da un presupposto che era un po'sul posto anche di diverso approccio filosofico che le parti del processo hanno lo distingueva nettamente la figura del pubblico ministero
E la figura del giudice istruttore e la figura dell'avvocato
E riteneva che tutte queste tre figure fossero figure necessarie ma che non potessero essere Elise l'una dall'altra ma dovessero essere in un rapporto di assoluta parità e allora anche all'interno attenzione
Se c'era una persona che riusciva anche a essere feroce se volete in alcuni momenti nevoso nei confronti di qualche magistrato mi ricordo benissimo un colloquio avuto con un importante giudice istruttore dell'epoca in cui lui disse mi disse guardi lei mi ricorda tanto i delegati di pulizia degli Stati preunitari
Quindi non è che era terminò con chi non stimava ma in realtà professor unico aveva una profondissima stima sia dei pubblici ministeri che dei giudici aveva un profondissimo rispetto per le persone che esercitavano quella funzione e per la funzione difficilmente ho sentito Giovanni Enrico se non in casi eccezionali
Proferire parole feroci nei confronti dei magistrati professor Coppi lo conosceva benissimo erano molto amici non era un un mangia come si dice un mangia magistrati
E però ne riconosceva anche i limiti e uno dei limiti che riconosceva era nella funzione per esempio del Pubblico ministero lui riteneva che la funzione in qualche modo
Portasse da un punto di vista
Culturale
Ad esprimere un delle valutazioni che non tenevano che non avevano la possibilità di tenerne conto
De un panorama più vasto è uno degli esempi che faceva Sempre la solitudine del Pubblico ministero
Cioè il pubblico ministero con a un colloquio a un confronto soltanto in quello che lui definiva l'enclave inquisitorio delle caserme perché a lui arriva una notizia di reato
Che nasce dentro una caserma si sviluppa con un uno spunto investigativo e si affanna nella ricerca di tutto ciò che potrebbe essere peraltro meccanismo assolutamente studiato nella psicologia giudiziarie è chiamato l'euristica della presenza della
Della credenza e cioè che tende a cercare tutto ciò che confermativo di una tesi iniziale in tutto ciò che dista tonico rimane sostanzialmente accantonato
Perché allora occorre una presenza più in più incisiva anche nel procedimento contro ignoti da parte del difensore perché ha una visione e una cultura ideologica completamente diversa perché allo stesso tempo pubblicistico ma privatistico e quindi anche un uno uno sguardo rispetto a quelli che sono i diritti fondamentali del singolo cittadino
Del singolo imputato non dello Stato in quanto tale per usare una frase
Che era cara a Oreste Flammini Minuto che pure è stato presidente di questa Camera penale
Giovanni Aricò era intimamente convinto che la figura dell'avvocato penalista fosse il garante della lealtà dello Stato nei confronti del cittadino
Questa era la funzione dell'avvocato penalista cioè io devo garantire al cittadino che lo Stato sia garante dei suoi diritti e questa è la funzione che ama che aveva che ha e che dovrebbe continuare ad avere l'avvocato in una visione romanticamente pubblicistica della funzione dell'avvocato
E non era una questione di disistima nei confronti della figura del PM ma di presa d'atto di come l'evoluzione dei tempi
L'evoluzione della storia l'evoluzione della società ha individuato in determinati soggetti una funzione salvifica che è diversa da quella che deve avere il giudice da quella che deve essere il il normale evolversi di un processo penale in cui lei partì si confrontino l'uno con l'altro
I tempi di pan di Tangentopoli che pure hanno significato molto nel nostro Paese ci mancherebbe non è che non ha non sono serviti a debellare la corruzione
E però non possiamo non prendere atto del tifo da stadio che a un certo punto sia generato intorno al tema delle indagini tangentopoli a Milano
Le monetine lanciate a Craxi dalla folla Nabil non durata attenzione non vogliono scadere nel nessun ragionamento politico
Voglio fare un'analisi di quello che storicamente è stata l'evoluzione in questo Paese in cui processo penale a un certo punto è diventato un un momento non di valutazione oggettiva senza pregiudizi della responsabilità penale di un soggetto ma un luogo in cui ci si imbatte ci si combatte
Affinché la società sia migliore e non è questo lo scopo del crollo del processo penale che nella società dell'Inter e migliore attraverso la produzione legislativa il senso civico dei cittadini l'educazione nelle scuole non certamente un luogo di tensione all'interno del processo
Ora delle vedete
Sì se per un giovane ricco c'era una differenza culturale e proprio di approccio filosofico all'interno del processo non è che se lo è inventato dal nulla ci sono queste differenze la specificità del Pubblico ministero diverso dalla specificità del giudice
E la specificità dell'avvocato è completamente diversa dalla specificità del maggio del Pubblico ministero e dello stesso giudice
Il giudice non può essere buono l'avvocato invece può anche essere un po'più intransigente ad esempio perché deve cercare di comprendere fino in fondo ai fini non solo del giudizio di colpevolezza ma anche della Du simmetria della pena quali sono le debolezze
Quali sono i pregi difetti
Le negligenze del singolo individuo in quel momento ha chiamato al difende quindi ci sono delle specificità diverse ma questo lo riconosce anche il nostro ordinamento non è che non esistono norme che in qualche modo tra virgolette il Ravone uso un termine improprio
Non si fidano dell'assoluta neutro neutralità del Pubblico ministero ad esempio e allora Giovanni Aricò per esempio si chiedeva ma perché nel processo contro ignoti il pubblico ministero può tranquillamente usare l'articolo trecentocinquantanove del Codice di procedura penale
E quando invece viene individuato un indagato con il tre e sessanta è costretto a notificare l'avviso degli atti che verranno compiuti se sono atti irripetibili
Io esperimenti giudiziali e quant'altro è costretto a notificarlo al difensore che deve partecipare al compimento dell'atto
Perché non si fida
Perché non lo considera terzo perché non ha non ha una funzione di totale imparzialità
E allora si chiedeva ma se è c'è bisogno di interrogarsi sulle ragioni per le quali con il tre e sessanta deve avvertire il difensore
Con Giuseppe ciccioni c'erano tante volte Cinecittà abbiamo trattato di questo tema della diversità che c'è
Perché nel processo contro ignoti non devia attivare questa procedura e quindi nominare un difensore all'ignoto affinché partecipi al compimento di quell'atto che è un atto di completa acquisizione di una prova cioè mentre nel libro dei sogni come lo definiva Giovanni Arrigo nel nuovo codice di rito la fase delle indagini che pure permeata mi consenta procuratore da un gigantismo del pubblico ministero è il totale padrone della fase delle indagini
è ora se
La fase delle indagini è permeata da questo gigantismo del Pubblico ministero
E
Il pubblico ministero è considerato garante imparziale della genuina acquisizione delle prove
Laddove nella fase delle indagini non acquisisce prove individua fonti di prova la prova quasi acquisisce al dibattimento quelle sono fonti di prova sono spunti di prova che poi verranno nel contraddittorio delle parti si trasformeranno in prove
Ma se quando acquisisce la prova
L'ignoto è privo di una difesa ciò che viene meno è proprio quel pilastro che comincia a essere in qualche modo il rosso
Da un sistema che non prevede che anche l'ignoto abbia il diritto a quella lealtà dello Stato nei confronti del cittadino affinché quella prova che diventerà direttamente una prova di fronte al giudice venga presa con tutti i criteri previsti per l'acquisizione di quella prova e quindi dalla catena
Di prelevamento fino alla catena di conservazione fino alla sua possibilità di un controllo finito e soprattutto del rispetto della regola attraverso la quale quella prova viene acquisita
Questo era il dilemma che aveva il giovane dico che lo che lui poteva ci voleva scrivere una monografia su questo perché lo trovavo un vulnus importante a quello che era il patrimonio dell'idealismo giuridico italiano
Che andava coltivato ogni giorno di più
è chiaro che tutto questo
Presupponeva per un percorso successivo che il giovane ricco continua e quindi il primo interrogativo è bene
Abbiamo detto che ha una funzione privata ma anche una funzione pubblicistica
E allora che cos'è come loro che aumentiamo l'avvocato dell'ignoto
Un avvocato Pubblico
E l'avvocato dello Stato
La risposta di Giovanni Aricò era senza essere certissimamente no
Perché non può essere un avvocato pubblica non può essere l'avvocato dello Stato perché l'interesse in gioco anche nel processo contro ignoti non è l'interesse dello Stato è sempre l'interesse del cittadino e quindi alla funzione pubblicistica del difensore si accompagnava la funzione squisitamente privatistica del difensore e quindi il difensore non poteva essere un pubblico ufficiale
Non poteva rispondere allo Stato perché lo Stato tutela lo Stato in quanto tale
Lo Stato come ente mentre il difensore tutela lo Stato fatto della comunità di cittadini e quindi il singolo
è il garante della realtà dello Stato nei confronti del cittadino
E quindi non poteva che essere diverso dall'istituzione Stato che pure lo deve garantire e lo deve garantire anche nella pienezza dei poteri e quindi nella possibilità di intervenire in tutto in tutti quegli atti che costituiscono acquisizione diretto della prova
E allora
Ci si chiede poi e chi lo nomina a questo punto
Ma la risposta è Giovanni Aricò era
L'avvocato dell'ignoto esattamente identico al difensore d'ufficio
Che nella nomina beh la nomina del consiglio dell'ordine degli avvocati nelle liste predisposte dal consiglio dell'ordine ogniqualvolta occorre l'intervento dell'avvocato per l'ignoto verrà preso da questo elenco che avvertiva Giovanni Enrico perché era un romantico ma era anche un pragmatico
Che avvertiva però per essere un ambo di specialisti cioè non è che ci scriviamo chiunque all'albo dei difensori dell'ignoto perché deve essere un avvocato che ne deve capire di medicina legale che ne deve capire
Di atto irripetibile che deve conoscere
Come come si come si tratta un DNA piuttosto che a un'impronta papillare quali sono come sono con come come viene correttamente prelevato eventualmente residui di sparo
E via dicendo quindi deve essere un avvocato formato sapendo che affronterà qualcosa di molto più difficile e per questo ancora molto più importante dello Stato lo garantista di molto più difficile l'ha portato ordinario che ha un contatto col cliente che il può raccontare la sua storia
Gli può dare di spunti di riflessione di fondare le piste alternative ho letto o le ipotesi alternative che possono se non se non si trasforma in un dubbio immagina
Io in qualche modo alimentare UE ragionevole dubbio da sottoporre un domani al giudice l'avvocato dell'ignoto non a tutto questo
L'avvocato degli ignoto è solo e nella sua solitudine deve essere preparato e pronto ad affrontare la sua solitudine e per far questo occorre che sia preparato e dunque un albo che il Consiglio dell'ordine deve tenere che deve essere un ago di specialisti come a mio avviso mi permetto di lanciare procuratore generale o una piccola provocazione come dovrebbe essere gli avvocati d'ufficio nel processo devo per l'IMI per i migranti materia complessissima
Che che necessita di una specialistica di quel singolo difensore
All'ultima l'ultima cosa che se ci si poneva al bene ok lo nomina con l'ordine e chi lo paga c'è un ignoto
E a chi vi chiedo i soldi
Se c'è un ignoto
Beh Giovanni Aricò in questo consentitemelo
Questa risposta non ce la siamo mai data in realtà perché era un tema che non abbiamo trattato con lui ma io penso di potermi dire conoscendo lo ripeto certamente non bene come il professor copie non bene come Francesca di gomma
C'ho vissuto tanto accanto sono rimasto da sempre colpito della sua grandezza della sua immensità
E io vi posso dire che conoscendo la risposta di Giovanni Aricò sarebbe stata nel suo idealismo romantico nessuno
è un carico che si fa il difensore di ufficio dell'ignoto perché quello è il compito perché quella è la sua funzione di garanzia perché solo così
Dimostriamo come sia importante fondamentale e come sia grande la figura dell'avvocato penalista
Grazie
Grazie Fabrizio grazie al potere ricordando le parole del nostro past president Flammini Minuto che sono sempre evocative della funzione sociale del difensore adesso prima di dare la parola all'avvocato Petrelli per come le conclusioni colpisce ridare la parola Presidente Palmisano
Che ha il compito di portarci su un in uno spazio che il professor Enrico non non conobbe perché parliamo però sarà interessante cercare di capire come si declinano
Le parole della difesa e quindi quale qual è il il ruolo della difesa in questa nuova dimensione della giustizia che non è una dimensione che noi abbiamo io non sono giovane indiano però ci sono in sala molti giovani pressioni con un giorno mi disse la gioventù è una malattia dalla quale si guarisce presto particolari non la e non siano mai ricaduta e giovedì noi non abbiamo conosciuto questa questa dimensione della giustizia che quella giustizia riparativa di cui la presidente Palmisano si occupa ormai da tempo già al tribunale adesso
Ancora con rinnovato vigore in Corte d'Appello ecco quali sono i profili
Diciamo della difesa e anche in quella sede il difensore è il diritto di difesa è un pilastro diciamo non del processo ma di quella fase della giustizia che noi oggi conosciamo anche nuova
Si dice di essere qui e che abbiate pensato me per questo pomeriggio credo perché nel nel perché per me il ricordo dentro Sora dicono si lega ricordo di mio papà Vittorio perché era il loro il rapporto di quel rapporto forse antico che diceva il collega Granelli tavoloni di altri tempi però era quello rapporto di una di una stima semplice immediata profonda che passava attraverso un garbo
Un garbo che io credo molto presto sia il fondamento del rapporto tra avvocatura e magistratura
Più era allora ma
A maggior ragione teme e ce ne ha ancora più bisogno che lo sia che lo sia oggi oggi più che mai per cui
Forse nel mi avvio a dire due parole portandoli fuori da quelle Aule di proprio della del processo
Di cui così è stato è stato bellissimo seguirvi da un da un incontro alla da un intervento all'altro ora forse per un attimo usciamo fuori ad incontrare quello che c'è fuori dalle Aule perché
E e lo e lo faccio volentieri qui perché credo che se c'è chi ci ascolta riescono se in in Germania ricorda maestro è stato detto più volte questo così perché ci sono delle figure che diventano maestri che non lo sono da subito maestri e poi lo lo lo rimangono
E credo che
Quella diciamo al quindi che si ispirino ama a quella a quel modo di essere di essere un uomo e di essere avvocato quindi passione spirito critico proprio su un'umanità unita sono state tante le parole che sono stati utilizzati oggi
Ma anche tanta capacità di dialogo e capacità e qui vengo a quella a quella
A quella base e che deve costituire il il rapporto per un'amministrazione della giustizia di CGIL che civile assieme ovviamente
Perché troppo spesso sono deluse le aspettative di giustizia
Il cittadino si accosta alla giustizia il più delle volte rimane deluso quella delusione
Io credo che di quella delusione dobbiamo portarci carico assieme cioè deve essere una delusione
Che ci interroga perché ci interroga S e perché passa da attraversa passa dalla dal riconoscimento dei diritti quindi ci deve interrogare
Veramente profondamente l'abbiamo in tante in tante occasioni il che quella carità la la detto non ci siamo trovati accanto abbiamo partecipa abbiamo condiviso delle delle discussioni su temi importanti ve lo me ne ricordo una
Eravamo su un palco al Pigneto era non era un luogo così è ritirato per un un luogo molto esposto però
Il suo no andrò sicuramente no io no io in mezzo alla strada insomma verrà però è stato importante perché perché le finalità ci accomunano la finalità è quella della difesa del dei dei diritti
Quindi il tema del carcere oggi circolato ed è il tema più importante perché il card in carcere si Vaquero per un provvedimento del giudice per cui quel tema lì ci deve ci deve interrogare molto
Ma decidere interrogare
Perché X un qualche cosa dobbiamo dobbiamo fare e lo dobbiamo fare insieme non non può che essere così
E quindi abbiamo creato questo faceva questo faceva cenno il l'avvocato Belcastro abbiamo abbiamo creato un un uovo questo serbatoio per la giustizia di comunità è un un uovo che ci vede
Assieme e e degli assieme a noi la
L'Accademia eppure è stata ricordata e poi tutte quelle componenti del territorio che devono che devono
Fare la loro parte perché il giudice non arriva non arrivava nemmeno se c'è un bravo avvocato non è arrivata
Perché certi perché certe opportunità certe opportunità per chi incappa nell'aria penale debbono venire da un da un insieme di istituzioni per cui noi abbiamo avuto l'ardire diciamo di metterli tutti assieme e in questo tavolo dell'Osservatorio
C'è cellulate innanzitutto ovviamente ma poi i ma poi c'è l'astro lei ci sta la Regione c'è il comune c'è il Garante dei detenuti ci sono varie varie istituzioni appunto
Quindi insieme ci si interroga su quali possano essere le le le le linee di azione perché quello che ci proponiamo di fare è quello creare delle dei protocolli operativi che consentano di a di andare al terzo il riconoscimento dei diritti in una in maniera concreta
Partendo da cani che sono invece temi tutti importanti
Il primo quello della protezione sociale perché se non c'è
Se non c'è una un ambito di assistenza sociale vera e propria
Molto spesso
C'è un una c'è un bisogno espresso la spinta dal bisogno quella verso la commissione del reato parlo di una
Di una fetta di e di di imputati di detenuti
Che Margana definiva la di tensione sociale ma è una scelta importante perché se guardiamo ai numeri del carcere che sono adesso mi pare sopra il sessantadue mila rotti
Una parte di quella di quella di quei detenuti sono detenuti condannati non residuo pena condannati a pene che vanno dai tre tre anni quattro anni
Ma forse ITA già la finta di tre anni è molto consistente mi pare che andare alla fine dell'anno scorso ne avevo quanta di nove mila c'è un numero è un numero consistente
è cento incerto perché il Paese perché pare che arriva in carcere con una diciamo con un retroterra di questo tipo prima di capire dove si trova come come organizzarsi là dentro e già già soccombe
Allora malgrado in questo io credo che ci siano e su questo non le pene sostitutive possono il pene sostitutive per la diciamo sono riguardano soprattutto questa città di vi bene
E allora quella quella quella interrogativo di Noam famosi novanta mila sospesi che avrebbero dovuto con uno schiocco di dita parli con la riforma approvata sparire perché poiché era era quella la finalità no
Era quella la finalità ma
Va bene insomma manca sempre un pezzetto coi alla riforma perché quel pezzetto è stato non agganciarlo alla dall'affidamento in prova e quindi è chiaro che però noi abbiamo invece ancora degli strumenti
Ed è per questo che dobbiamo agire assieme perché la detenzione domiciliare può essere una risposta la detenzione su domiciliare può arrivare può arrivare in un momento in cui la pena può sembrare meno meno vuota di senso perché e e poi c'è tutta la il mondo dei lavori di pubblica utilità ma ma anche la detenzione domiciliare se interpretata dal giudice in un modo giusto
E cioè deve essere com'rapportata a quella che sarà poi la la la diciamo l'abbinata
In esecuzione latina detentiva domiciliare in esecuzione piena successivamente la sa la la pena Lara detenzione domiciliare sostitutiva dev'essere qualcosa voglio dire di più appetibile perché non non è questo
Ma delle diciamo la insieme all'avvocato bisogna che spacciamo comprendere che si tratta invece che il bando non il vantaggio ma il senso proprio è quello di arrivare prima di arrivare prima perché dopo quindici anni le idee le persone non sono più le stesse non ha più ecco slitta in tante in serena una pena vuota tutti davvero vuota di senso
Comunque nell'Osservatorio ci siamo messi Inter in testa diciamo di ragionare di questo con dico molto si può fare con modelli diciamo con prassi organizzative ma molto secondo me non si arriverà mai a fare con una semplice rassegna latita e ci siamo presi anche un po'
La la l'obiettivo forse
Un po'più alto di essere anche una un un luogo di elaborazione di idee e cercare di riproporre di proporre dei dei cambiamenti perché i lavori di pubblica utilità
Se non se non si cambia quella piccola norma per cui la conversione in giorni diventa una pena poi diluita nel tempo per chi ha un'occupazione e c'è da sperare che la mantenga quell'occupazione un imputato
Quella appena finisce per essere una pena e che non ha davvero anche qui non ha non assenza perché diventa raddoppiata nel tempo
Dove poi ritroviamo gli enti con tutte queste ore insomma ci sono problemi enormi
Ma basterebbe guardare un palmo a quello che c'è fuori dall'Italia perché queste sanzioni sono sono comunità da tanti anni nel Mundial nel mondo che Sasso negli c'è un tetto ad esempio non c'è un tetto di Lloret c'è un tetto di tempo
Ma insomma sono tante leve quello che abbiamo cercato di fare assieme eh ragionarci sopra sperare in questo anno in cui siamo sbarcati in Corte d'Appello abbiamo
Abbiamo costruito un ciclo di incontri su temi su temi Bari tutti importanti siamo partiti dal tema della salute in carcere abbiamo continuato incontrando il terzo settore
Martedì abbiamo il terzo incontro sulla
Su vittime autore di reati di violenza di genere
Ma ogni incontro ecco è
è un po'un laboratorio il Po ahimè il prodotto è quello di cercare di trovare una formula pratica operativa appunto che valorizzi impone prassi anche esistenti ma che faccia venir fuori
Una un dialogo costruttivo per cui le varie istituzioni coinvolte siano un po'chiamati a fare la loro parte in maniera strutturale non perché c'è una persona di buona volontà che in quel momento si sente di farlo
E quando dico che c'è stata lastre rom
Ah un'oca perché per esempio ha collaborato con noi moltissimo in in una diciamo in tante sperimentazioni a però adesso la Regione questi modelli sta cercando di di far sì che possano diventare comuni alle altre altre e in sostanza ci sono le il Comune di Roma ha ha pure fatto tanto no un progetto che pure in cantiere quello di questo pure devo dire non so perché Malgara mi mi lascerebbe sarà anche aree o con l'esperienza data fatta in anni successivi in cui ancora però si si sentiva tanto parlare di mare garantito
Di una gara al da quella davanti
E io ho avuto un maestro che era il che diciamo che era perché Giovanni Tamburino che ha spaccato aveva visto Malgara come insomma di maestro che insomma non so erano anni in cui si elaboravano alle idee si pensava su su cosa dovesse essere la piena e su il magistrato penale credo che debba da debba porsi questi interrogativi perché perché è questo il senso della nostra nel nostro mestiere sì ed è in questo senso che siamo che stiamo insieme stiamo dobbiamo abbiamo gli obiettivi sicuramente comuni continueremo a parlare coi in questi incontri di del lavoro a settembre poiché di giustizia riparativa
Dei diritti dei minori chiuderemo con un pronunci con un incontro sulla tratta sul sui reati che da questa deriva nove sono quelli sì invisibili molto spesso
Però una cosa pure abbiamo cercato di fare e cioè di misurare tutto questo quindi ad esempio l'incontro di martedì ci saranno due ricercatori della del Cnr i dell'Istat per cercare di capire come si come si misura
Come si misura la una la diciamo l'inclusione sociale come si misura
Sono concetti che sono difficile stiano aspettiamo di misurarli s'con il tasso di recidiva una perdiamo il polso dei di quello che stiamo facendo
E quindi quegli interrogativi cioè i dati su cui quali sono gli indici quali sono i dati sono una una diciamo una un apporto che molto utile per il giudice quella parto vitale per il legislatore legislature vive di questo no dovrebbe vivere di questo la politica
Da dovrebbe essere nutrita di edilizia però se con l'azione anche invece giudiziaria dovrebbe essere guidata da dalla dall'efficacia pian pianino di quello che si fa sarebbe così bello se non altro leggere
Numeri di i numeri delle delle delle pene sostitutive nel Lazio
Adesso sono mi pare vedere sostituire nel due mila ventiquattro come lavori di pubblica utilità me l'ha consegnata insieme sono stati ottantanove in tutto il Lazio
Centosei ledere la detenzione domiciliare insomma sono nominati sono numeri ancora
Ancora troppo bassi
E quindi credo che questo abbia non voleva andare fuori tema ma penso invece di essere stata molto dentro il tema perché il diritto di difesa
Passa il da questo darla da sentirsi il carico della tutela dei diritti di chi deve essere difeso e di chi indicibile il processo da parte per cui vi ringrazio di questa occasione
Grazie alla presente Palmisano devo dire che il suo il trenta il più difficile perché inquadrarla però è stata bravissima la ringrazio davvero tanto adesso prima di dare la parola per le conclusioni Francesco Petrelli io non prenderò più la parola quindi dico ringrazio qualcuno un attimo prima
Volevo ringraziare tutto il direttivo della Camera penale che è stato solerte nell'organizzare questo incontro volevo ringraziare i relatori che non era per niente scontato che potessero essere qui in questo pomeriggio di venerdì di giugno in cui qualcuno se ne è andato al mare e volevo ringraziare anche la corte d'appello che ci ha ospitato
La padrona stata una squisita padrone di casa ma certo ma certi ma certo prego si accomodi prego prego presidente ci mancherebbe compiacermi
Intanto finisco di ringraziare anche il procuratore a voi
La cui presenza ci ha onorato e l'avvocato comiche appena arrivato di ritardo ma giustificatissime e ringrazio tutti voi
Per questa presenza fino a quest'ora spero che insomma speriamo di essere riusciti nell'obiettivo che era quello di parlare di Giovanni Enrico ma più che di giovani Enrico dell'idea dell'avvocatura che lui incarnava incarnato
E continuare ad incarnare per principio d'immanenza di cui prima parlavamo con l'avvocato proprio il professor Coppi prima dell'inizio grido intanto lavorava al al
Grazie no io vorrei prendere spunto da una frase del professor Coppi che ovviamente ogni volta che parla ci affascina
Io vorrei dire una cosa a
Si è parlato poco del processo in assenza in presenza ma Cartabia beverone diciamole
Le norme dobbiamo andarlo a vedere bene ci siamo resi in Corte d'Appello stiamo da tre anni almeno io sto studiando quand'è che gli avvocati chiedono località quando nulla chiedo in che percentuale del cui sia importante anche per calibrare l'udienza ovviamente
E ci fosse un procedura udienza senza ora Rita è una cosa e noi non lo possiamo sapere prima
Allora io ho cercato di fare una statistica prima erano pochi sono aumentate siamo arrivati a metà
Poi però mi sono detto sia un cretino perché fai questo conto la carta Abbiati consente
Di decidere in tour l'oralità
In poche parole io non faccio un processo con detenuti
Il decreto di citazione in presenza non mi interessa sia una resistenza sei mesi di reclusione che il detenuto una rapina otto anni lo voglio vedere in faccia
E poi dovete né l'avvocato che ha bussato alla giustizia ha detto questa sentenza non va bene
Poi se non vengono un conto però io ritengo fondamentale
Consentiva almeno fuso sessantacinque anni non me ne importa più niente di nulla e lo voglio dire proprio chiaramente io il processo o detenuti lo voglio vedere in faccia avvocato e soprattutto l'imputato pace non vuole venire va benissimo
Io non non mi va di fare un processo confermare se gli anni del mera Pina
Forse non mi sono neanche convinto non ho neanche sentito l'avvocato non ho guardato in faccia questa persona ma Cindy vuole dire una cosa e mi fa cambiare idea all'ultimo
Leggo questa possibilità nella mia sezione io sono il Presidente l'unico presidente notifica indicizzazione sono tutti in presenza delle
Grazie a lei presidente questa testimonianza che ci conforta sulla strada della necessità della presenza dell'avvocato il difensore adesso
Do la parola al presidente al nostro presidente presidente Petrelli senza l'Unione camere penali a cui affido invece il compito di chiudere sulla figura del difensore che oggi è diciamo
Non può dire sotto attacco ma insomma si trova in una condizione di dover fronteggiare più problematiche sotto il profilo delle relazioni con la magistratura sotto il profilo relazioni con i mezzi d'informazione quello è un tasto dolente sul quale non si parla non si dice mai abbastanza sul processo negli atti del processo televisivo e quant'altro
Francesco raccontaci
Puoi dare solo un minuto prima professare Possamai dirle di no lungo spunto che mio anche anche se non residente c'è tre corsa
Saggio Nella per del presidente quando ha fatto riferimento al garbo che deve correre tra gli avvocati e i magistrati e allora sono vecchio e quindi basta sono detti calmi perché vengano ricordi c'era un presidente non faccio il nome che aveva un'altissima considerazione di se stesso è un'altissima considerazione della sua funzione
Quel giorno capito in udienza novantenne De Marsico questo presidente lasciandoci sbalorditi lo chiamò maestro
E lo invito parlare seduto
De Martino rispose che si sarebbe sentito come un cane in chiesa
Chiese soltanto il permesso di essere aiutato ad alzarsi per poter parlare in piedi e parlo per ora dando così ossequio a quel magistrato che lo aveva chiamato maestro
Riprendo
Io spero che questo garbo che c'è sempre stato continui e se possibile si incrementa
Grazie professore grazie mi rende contento di aver ridato la parola al basso Francesco atte la parola per la chiusura sviluppa le riflessioni che voi gli stimoli sono stati tanti sono veramente contento di avere raccolto queste idee
Grazie grazie Giuseppe grazie soprattutto per per questo invito perché in realtà non posso non ricordarlo
A anche perché questo incontro è intitolato alla memoria più ricco che esiste un un legame un cordone embrionale che mi lega al suo ricordo
Perché in una incipiente Estate Romana ahimè di beni quarantacinque anni fa
Mi sono laureato tutti presso vaso a piedi sono con Giovanni Aliquò con una tesi
Sulla motivazione della sentenza penale il suo controllori in Cassazione materia che sarebbe divenuta per Giovanni come dire
Attività quotidiana
Quel cordone embrionale ricco di affetto
Dico con un po'di presunzione anche di amicizia
Ci ha accompagnato
Per tutta la vita
Perché l'UE ha seguito come dire lei i miei primi passi da procuratore legale e poi via via lungo la professione in alcuni processi impegnativi come ricorderà anche il professor Coppi
Fino ad incontrarci Poirino alcune difese Pinna
In Cassazione
Quindi il mio legame con Giovanni Aricò
è un legame divieti di grande affetto soprattutto un legame di riconoscenza perché la sua immensità come diceva giustamente Fabrizio suo intervento lo lo ha reso maestro maestro di tutti di tutti noi del Foro Romano ma insomma la caratura di Giovanni Aricò è una caratura che superava decisamente i confini del Foro del Foro Romano
Non è vero che Giovanni che Giovanni Aricò non abbia non abbia scritto perché ha scritto una monografia importante
Sull'ordinanza nel processo penale tra l'altro ricca di spunti interessanti simile ed attualissimi ma quello che mi piace ricordare è quello che scriveva nella presentazione su un altro grande maestro che era Giuseppe Sabbatini
Che scrive di Giovanni Aricò in quelle in quelle bravi pagine che la sua è un'opera condotta con metodo impeccabile e profonda conoscenza del sistema processuale
E e se ne apprezzava la crudezza di ingegno l'evidente sensibilità giuridica che indicavano in Giovanni Aricò il giurista di sicuro avvenire mi sembrano splendide parole
Non solo perché sono una premonizione ed una sintesi delle sue qualità perché non sfugga questa serie di definizioni di di termini che vengono utilizzati da Giuseppe Sabbatini la cupezza
La sensibilità il metodo e la conoscenza
Mi sembra proprio come dire
Una perimetrazione geometrica di quelle che erano le sue le sue doti
E li conosco i in questi termini in questi apprezzamenti certamente condivisibili
La trama di quelle che sono li proposizioni classicamente dell'eloquenza forense letto sul il patto sulla il logos
Che sembrano le caratteristiche
Di Giovanni Aricò
Perché io il suo essere di difensore era intriso di queste tre diverse qualità letto sul ce l'ha ricordato no
Ce lo ha ricordato
L'amico Fabrizio Merluzzi
Era la ragione essenziale il il motore
Della sua qualità di difensore
Ed in un mondo nel quale la professione forense
Inevitabilmente percossa da una tentazione
Mercantili Istica
Dove si dimentica invece la consapevolezza di quel ruolo etico sociale dell'avvocato
Che sta anche nelle splendide parole che tu hai ricordato di Flammini Minuto
Del difensore come garante della lealtà dello Stato nei confronti degli ultimi
E poi il pathos innegabile perché nelle sue discussioni
Giovanni Aricò lo ricordava sempre sappiamo che negli ultimi anni della sua professione frequentava le Aule della Cassazione
Gli è capitato di chiedergli più volte di poterlo associare ad alcuni ad alcuni processi di condizione non lo faceva più per diverse ragioni
Però piangeva il processo di cognizione perché riteneva che è il vero processo fosse quello aveva anche ragione
Diceva che il processo arrivava in Cassazione nel sangue
E non non gli davano soddisfazione i limiti
Di legittimità
Del pathos
Mi è rimasta impressa
Una sua espressione straordinaria
Visto che stiamo dobbiamo affrontare il il tema dell'IVA dell'oralità
E dell'immediatezza
Dell'importanza
Del rapporto che si instaura tra decidente
E l'Uruguay nel terzo
Lui parlava
L'ultimo ha ripetuto più volte in alcuni suoi interventi questa espressione di dialogo costante Mirko
Del dialogo cioè che nella discussione necessariamente si deve instaurare tra colui che parla e colui che ascolta
Per comprendere in che misura gli argomenti utilizzati
Allora
Aprendo uno spazio nella comprensione del giudicante o vengano rifiutati
Che siano di interesse o che invece lascino del tutto immutato l'animo di colui che deve decidere
è un'idea
Di coinvolgimento emotivo
Che ha
Una sua straordinaria beh Radice fisiologica
Perché noi sappiamo
Che il cervello umano
è diviso in due emisferi
Uno attiene alla Facoltà analogica e l'altro attiene alla Facoltà digitale lungo alle emozioni l'altro al pensiero razionale
E vedete queste due facoltà non sono affatto separate
E in una discussione
Entrambe le facoltà devono essere attivate
Ecco perché il processo scritto
è una rinuncia
è una rinuncia compie il ti parlate
Ma ovviamente per chi deve decidere
Perché di questa base biologica
Occorre tenere conto
E di intuitivamente in quel dialogo of talent unico
Che entrava in connessione
Con entrambe le facoltà
Giovanni Aricò aveva colto a mio avviso una verità straordinaria
E poi c'era il logo Salman insomma di quello c'è poco da dire
Perché le sue discussioni erano sempre
Ordinate da un metodo impeccabile come dice Giuseppe Sabbatini da una profonda conoscenza
E da una straordinaria acutezza d'ingegno come altrove
Si potrebbe
Si potrebbe dire ora vedete
L'amico Giuseppe Belcastro il presidente Belcastro
Mi invita a concludere
Ma devo dire che
Un evento intitolato alla memoria se tale non può avere conclusione perché
Significherebbe tradire la memoria di una di una persona
Della persona che invece vogliamo continuare
A ricordare
E vedete
La memoria
Non va qui intesa in senso nostalgico
A la memoria è innanzitutto un dispositivo sociale
Nel senso che è un dispositivo che ci aiuta a conservare
E a trasmettere dei perché e a condividere dei valori
E in questo senso ha una sua funzione per nulla individuale
Ma capace di innervare la collettività quantomeno se parliamo di questo incontro questa collettività forense di magistrati
E di avvocati
Però è così come
Intervengo per ultimo
Da un lato tutto questo è significato perché ho ascoltato con grande interesse i i complementari e interessanti interventi di tutti coloro che mi hanno preceduto
E questo ha consentito di ordinare un po'le idee però come sempre capita perché interviene per ultimo han disordinato la mia scaletta
Per che quindi inevitabilmente abbandono
Ma rispondo a quella che non è affatto una provocazione ma è una necessità
Cioè stando
Nell'idea che stanno il titolo di questo incontro con l'idea
Del diritto di difesa come pilastro
Di riflettere su quello
Che accade
Non tanto
Nell'intonaco nella struttura portante
E il diritto di difesa
è in sé è solido
Direi inevitabilmente strutturalmente solido
Perché sappiamo come mentre gli altri diritti che stanno pure scritti nella nostra Carta
Tredici quattordici quindici sono comprimibili
Da le necessità dell'accertamento giudiziario in primo luogo il diritto di difesa
Non è comprimibile
Non è comprimibile perché è funzionale alla tutela di quegli altri diritti se cade l'unico sono destinati
A crollare tutti gli altri però
Il problema forse un altro e vale la pena di osservarlo da questo punto di vista
Poi la storia
Ci pone di fronte
A dei cani di paradigma
Al tramonto di determinati valori
All'incedere di nuovi
E questa certamente è un'epoca
Caratterizzata perdere
Da quell'onda Altai potente
Del populismo
Del populismo penale
Che inevitabilmente travolge
Modifica gli equilibri intorno a quel pilastro
è e intorno a quel pilastro
Si scatena una bufera
Alla quale il diritto di difesa non è che posso indifferente
Perché si ricordava prima
L'idea della impossibilità di un giudizio senza parti
L'impossibilità di un giudizio senza l'avvocato
L'impossibilità in sostanza di un giudizio senza giustizia
E però a a ben vedere
Intorno a noi
C'è una collettività
Che rivendica esattamente questo indica un giudizio senza parti in un giudizio senza avvocati un giudizio senza giustizia
Perché la parola d'ordine imposta da questo populismo penale
E l'immediatezza
Immediatezza che va
Intesa nel nel suo duplice significato
Non solo di immediatezza perché la risposta emotiva viscerale di fronte al delitto deve essere immediata
Cioè deve intervenire subito
Senza attendere
Il processo giudice e gli avvocati
Ma deve essere
Immediata nel senso di no immediata
Non mediata da alcun pensiero riflessivo da alcuna regola
Men che mai da quel Logos ora che prima citava
Questo è quello che Heine si agita intorno
Il diritto di difesa e al difensore con tutto quello che ne consegue il venti e il processo mediatico i il radere al suolo per cui il la presunzione di innocenza
Per vedete
A proposito della bellezza
E della nobiltà
Dell'attività dell'oralità della discussione del difensore
Si diceva una volta che
L'avvocato vera quella sul quell'attore anche diversamente da tutti gli altri
Recitava la sua parte volgendo le spalle al pubblico
Il relatore ovviamente vi si porge dinanzi
Era una bella immagine che presupponeva
Un un pubblico plaudente perché
Così accadeva nel nelle nel vecchio palazzaccio ai tempi dei grandi processi dove si formavano le fila si andava ad ascoltare Carnelutti De Marsico di grandi maestri del passato
Oggi il difensore altro che attore di teatro volgere le spalle al pubblico nelle Aule non solo con un qualche disagio ma a volte con un qualche timore
Perché la sua figura in vista
Come un ostacolo
Quella immediatezza a quella esigenza di giustizia intesa come come vendetta sociale
Deputy un ordine che sarebbe stato lacerato da allora
Dal diritto
Sono
Sono pulsioni che appartengono inevitabilmente alla natura umana
Non è che stiamo parlando di sentimenti che ci sono estranei perché
Devo dire che lo dobbiamo riconoscere il giustizialismo come sentimento sentimento mente più io equanime mente diffuso in tutti gli individui chi chi di noi può dire non aver provato
Questo sentimento di repulsione
Di fronte a
E i crimini più efferati
E poi però
Prevale
Il pensiero riflessivo
Per si comprende quello che è stato splendidamente revocato
Quando
Quando Fabrizio Merluzzi
Ricordava come in quella del difensore
Nel nel
Nell'idealismo
Realistico di Giovanni Aricò
Era una funzione collettiva
L'avvocato cioè difende i diritti del proprio assistito
E nel difendere quei diritti difende alcun interesse dell'intera collettività
Guardate questo
è l'altro aspetto di quello che che che diceva
Giacomo Matteotti in uno splendido articolo del mille novecentodiciannove nel quale diceva che il Pubblico ministero e parte
E diceva guardate che non è che siccome il il Pubblico ministero difende un interesse collettivo
Non può essere parte si può essere parte difendendo un interesse collettivo ed esattamente in quello che possiamo dire del difensore
A parti invertite
Insomma il discorso
Ci porterebbe lontano ed è davvero difficile concludere
E trovare una sintesi
Però ecco secondo me se vogliamo tentare
Una sintesi che che coinvolga anche
La storia del delle persone la storia di Giovanni e la sua esperienza professionale
Ebbe e cogliere un dato e questo riguarda quella di che è stata citata come la sua sensibilità della quale tutti coloro che lo hanno è conosciuto hanno parlato
Una sensibilità che deve essere individuata del nell'esperienza del difensore
Perché quell'ethos
Che riguardava la sua visione del processo e dell'esperienza professionale perché dell'esercizio del diritto di difesa
Possiamo dire che nasce da da un'esperienza credo ci sia comunque
E che io
Cerco di riassumere in questo mondo
Il difensore
Fare esperienza
Con la sofferenza
Del proprio assistito
Questa un dato credo che ci accomuna
Mi si dirà Berna
Sono molte le categorie
Professionali e no che fanno esperienza come la sofferenza dei dei dei propri simili basti pensare ai medici agli infermieri ai vigili del fuoco ai volontari
Ecco però
Tutte queste categorie degnissime
Fanno esperienza del dell'esperienza dei propri simili
Come sofferenza prodotta da da accidenti
Dalla malattia
Dal disastro dalla gente atmosferico o anche
Con una sofferenza inflitta da da da altri uomini virgola
Dalla loro natura belluina
Eh ma gli avvocati
Fanno un'esperienza diversa e unica perché noi facciamo esperienza della sofferenza dei nostri simili
Provocata da altri uomini a fin di bene
E allora quando con ricordava l'amico Fabrizio
Della preoccupazione di Giovacchino ricco no
Che si potesse per via di del della dimenticanza di più di un motivo di appello di ricorso del portare una parola dell'approfondire una questione giuridica di poter aprire la strada
All'errore giudiziario o all'ingiusta detenzione
Ecco questa è etica della responsabilità
Che sia chiaro responsabilità che dividiamo cui tutti i magistrati perché quell'infliggere sofferenze Massimo Nobili parlerebbe no avrebbe parlato in un'occasione del genere
Dell'immoralità necessaria
No questo infliggere sofferenza per Fini di beni impone
Una grande responsabilità è un grande investimento etico per tutti noi insomma credo che quello che quel pilastro
Sta a noi
Tenerlo in piedi nella sua integrità certo
Nulla c'aiuta francamente in questo momento
Ad aver fiducia sei nomi non stessi
Son contento delle parole del presidente Scicchitano
Perché io ho avuto
L'avventura
E l'onore di partecipare del ad un tavolo della
Della riforma Cartabia
Perché avevo l'onore di di partecipare al tavolo presieduto da Giovanni Canzio sulle impugnazioni
E quella norma lì
è frutto di un mio intervento perché originariamente
La delega prevedeva che quella possibilità
Fosse concessa solo ai giudici della Cassazione
Avevo ritenuto che la complessità delle questioni giustificasse anche in Corte di appello l'intervento ufficioso
E per fortuna anche quella integrazione passata perché altrimenti non avremmo questa opportunità
Di vedere questo allargamento delle
Delle garanzie per tutti per la conditio
Perché l'oralità è un è un è un arricchimento ha i suoi costi
Il processo ha i suoi costi
I diritti della collettività affidando i loro costi
Il pensiero riflessivo
Deve
A fatica riconquistare i suoi spazi
Tutto c'è ostile meno che la nostra volgarità grazie
Vorrei ringraziarvi tutti grazie Francesco per questa splendida concussione che invece c'è stata e volevo dire che cestino un altro risultato che lo ricordo giunto stasera perché ho tra le mani la richiesta d'iscrizione alla Camera penale del professor Coppi che torna fra di noi lavora anziani e ci siamo riusciti solo grazie a questi e volevo comunicarle verso
No
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