09 GIU 2025
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Il Mondo a pezzi. Intervista a Paolo Guerrieri

RUBRICA | di Ada Pagliarulo - RADIO - 11:01 Durata: 19 min 33 sec
A cura di Simone Sapienza
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Le previsioni sull'economia globale dell'Ocse evidenziano gli effetti negativi che la politica dei dazi dell'Amministrazione Trump può provocare: le elevate barriere al commercio e il clima di incertezza ad esse connesso provocheranno un rallentamento dell'economia, che si fermerà ad una crescita sotto il 3 per cento.

L'Ocse sottolinea peraltro che a soffrirne saranno soprattutto le grandi economie, a partire da quella statunitense, che viaggiava su un tasso di crescita vicino al 3 per cento e che ora potrebbe scendere all'1-1,35.

Effetti negativi che andranno ad associarsi ad un aumento
dell'inflazione, proprio mentre ci si stava avvicinando alll'obiettivo del 2 per cento perseguito dal presidente della Fed Powell, non a caso ora sotto pressione di Donald Trump perché abbassi i tassi di interesse.

Per quel che riguarda l'Italia, tanto Istat che FMI sottolineano come cresca poco, al di sotto della media europea.

L'Istat prevede una crescita allo 0,6 per cento per il 2025.

Finora l'impatto dei dazi non si è manifestato pienamente e la crescita è soprattutto interna, legata ai consumi e agli investimenti conenssi al Pnrr in Italia e nell'Ue.

Gli effetti delle tariffe è stato finora attenuato dall'accelerazione delle transazioni in entrata e in uscita, che si sono verificate in previsione dell'arrivo dei dazi.

Il FMI conferma il buon andamento dei nostri conti pubblici, in linea con le nuove regole del Patto di Stabilità.

Ma la crescita rischia di restare debole, una volta venuti meno gli investimenti del PNRR, poiché ancora una volta non avremo messo in campo le riforme che il FMI ci ha invitato a realizzare per aumentare la produttività: più concorrenza, una giustizia efficace, un'amministrazione più efficiente.

Il FMI ha sollecitato ancora una volta l'Italia ad aumentare le entrate fiscali attraverso la lotta all'evasione fiscale, l'aggiornamento dei valori catastali, l'abbandono di politiche fiscali come la flat tax.

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