Puntata di "Speciale Giustizia" di lunedì 9 giugno 2025 , condotta da Roberto Spagnoli .
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Carcere, Diritto, Giustizia.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 2 ore.
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Buona sera ecco c'è l'appuntamento con lo speciale giustizia conteniamo l'ascolto del convegno dal titolo cinquantesimo anno dell'ordinamento penitenziario che si è tenuto il sedici e diciassette maggio scorsi a Firenze organizzato dal coordinamento nazionale dei magistrati di sorveglianza il con Amsa
Continuiamo l'ascolto della seconda ed ultima giornata la tavola rotonda dal titolo la tutela dei diritti dei detenuti in particolare la sanità in carcere che la mancata attuazione di norme dell'ordinamento penitenziario
Sentiremo gli interventi di Marcello Bortolato presidente del tribunale di sorveglianza di Firenze del professor Marco Ruotolo ordinario di diritto costituzionale all'Università a Roma Tre
Fa Dejan Filippi magistrato di sorveglianza l'Ufficio di Sorveglianza di Spoleto l'avvocato Michele passione penalista del Foro di Firenze e Maria Carla Covelli già direttrice penitenziaria attuale dirigente dell'ufficio servizi sanitari delle Dipartimento e l'amministrazione penitenziaria la tavola rotonda è stata moderata da Maria letizia Venturini presidente del tribunale di sorveglianza di Bologna pone ascolto
Abbiamo un'altra tavola rotonda da iniziare e come vedete con autorevolissimi direi
Interventori relatori
Persone che un po'tutti credo che conosciate ovviamente che hanno contribuito molto alle riflessioni sul sull'ordinamento penitenziario quindi oggi pomeriggio che continuiamo a ricordare ai nostri cinquant'anni decremento penitenziario in particolare col focus ora non c'è più la locandina proiettata ma insomma l'avete letta e rivista
Col posto la tutela dei diritti dei detenuti
E ci siamo un po'interrogati sulla effettività in particolare di questa tutela abbiamo ricordato già da ieri no come la l'ordinamento penitenziario abbia attuato i principi della carta costituzionale e quindi anche la affermazione sostanziale dei diritti dei detenuti ma l'affermazione teorica
Può a volte essere assai poca cosa se non un modo di principio tuttavia se poi diritti non si rendono effettivi e non si applicano in effetti affermati e basta
Ha poco peso
Quindi su questo oggi di pomeriggio vorremmo un particolare confrontarci proprio parlando con una colleghi operatori della degli studi dell'Università del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria
Quindi da fatta questa breve presentazione lascio la parola subito a Marcello Bortolato che probabilmente era accoglierà anche delle sollecitazioni che sono già arrivate nel corso della mattinata e della giornata di ieri
Quindi sentiamo da parte del collega i primi prime riflessioni anche sollecitazioni che ulteriormente vuole fornirci
Grazie letizia buon pomeriggio a tutti sì in effetti io avevo preparato una traccia così l'intervento però devo dire che ho preso freneticamente appuntito dalla mattina perché le sollecitazioni che sono venute da dagli interventi che abbiamo sentito sono state veramente molto stimolanti e allora io partirei da due espressioni che questi hanno almeno a mio giudizio hanno caratterizzato queste due giornate
Allora un è una frase del presidente Mattarella che non finiremo mai di ringraziare per il messaggio che c'ha voluto lasciare e credo che un'affermazione così netta
E che proprio riguarda il tema dei diritti della tutela dei diritti non sia stata pronunciata a caso oggi non ci sono zone franche
E io questo messaggio ho colto esattamente in questo in questa frase dire che non ci sono deroghe non è possibile perché quando si tratta di dignità della persona
Non ci sono zone franche quindi la responsabilità che viene affidata a chi deve tutelare quella dignità non può subire come dire dei territori di extraterritorialità
E la seconda frase che mia particolarmente colpito
Ed è il professor Palazzo che dice è il momento di vegliare sui diritti
E credo che anche questa espressione del fatto di vegliare che indichi un atteggiamento comunque di attese da di controllo ma come dire di silenzioso rispetto di quello che accade nel mondo dell'esecuzione sia indicativa anche dell'atteggiamento che deve muovere un magistrato di sorveglianza che
Come cercherò di dire fra un po'a una natura anticipi te
è un giudice di prossimità quando deve essere il promotore della rieducazione vive anche d'ufficio non dimenticheremo mai che
Le norme ci dicono che il magistrato di sorveglianza sulla Mazzola giurisdizione educativa opera anche d'ufficio quindi su impulso di altri soggetti processuali ma anche commuoversi
D'ufficio e e dall'altro invece la natura di un giudice
Dei diritti che quindi si appropria di questo ruolo di imparzialità e di terzietà perché deve di dirimere un conflitto
Di fronte a un territorio che nemmeno l'amministrazione
Anzi tanto più l'amministrazione che ha in custodia la persona può viola
Allora detto questo quindi credo che queste siano voglio le coordinate del tema almeno che io ho colto su per quanto attiene all'oggetto di questa tavola rotonda che fanno un po'da faro del discorso soprattutto del lavoro quotidiano dei magistrati di sorveglianza
Ma noi come siamo arrivati a questa tutela di diritti ovviamente è vero c'è stato spiegato oggi che l'ordinamento penitenziario conferisce una serie di diritti
Anche nel dettaglio è una disciplina organica come ci ricordava il professor Palazzo che disciplina addirittura il fitto cioè non è solo regolarmente dalla legge che dice espressamente in tutti i suoi aspetti come debba avvenire
La la vita detentiva i quali sono diciamo i livelli minimi che devono essere assicurati ma questi diritti sono rimasti a lungo tempo dispersi in un limbo Dini effettiva tutela
Ecco ci sono voluti anni ci sono volute due pronunce della Corte costituzionale del mille novecentonovantanove e nel due mila nove le conosciamo tutte che hanno sanzionato legislatore perché era inerte
Poi è arrivata
La c'è dunque le due sentenze sugli mano dice Torregiani che ci hanno detto che non era più tempo di aspettare quindi
Abbiamo aspettato quasi quarant'anni prima che questi diritti potessero effettivamente avere una tutela effettiva perché il principio fondamentale è mai detto anche in Costituzione che ogni diritto non è mai tale se non si accompagna dal potere di far valere questo diritto innanzi a un giudice
Terzo in un procedimento garantito che abbia natura giudizio
Allora l'idea di affidare alla magistratura di sorveglianza questa condizione esclusiva
Perché alla fine questa è stata la scelta diciamo del del due mila e tredici col decreto legge centoquarantasei che ha introdotto la tutela giurisdizionale è stata una scelta politica di campo importante perché non è che non ci fossero altri giudici saranno i giudici civili se noi giudici penali sarà il giudice amministrativo la scelta è stata quella di concentrare su un unico plesso giurisdizionale
La tutela tran certamente tranne quella penale diciamo quando c'è un reato la tutela dei diritti dei detenuti di quei diritti che nascono su quella carta del settantacinque
Che però sono rimasti a lungo tempo in effettivi che andavano tutelati con forme diverse di intervenne
Allora ma che cosa era successo nel frattempo cioè perché a un certo punto la questione diciamo dei diritti
Emersa in maniera così prepotente tanto che la Corte Costituzionale dovute intervenire per ben due volte a distanza di dieci
Ma perché la questione umanitaria cioè è diventata prevalente rispetto all'altra questione cara quella del recupero sociale c'è la questione dei dell'assicurare una detenzione in condizioni di umanità all'interno del carcere
E è diventata prevalente come dire mettiamo un attimo da parte le grandi scelte le grandi idee rieducative perché c'è una questione più urgente che ci occupa che è quella di assicurare all'interno degli istituti penitenziari
Un livello minimo che possano Aranti della dignità dei detenuti
Ma attenzione perché l'interessantissimo discorso del professor palazzo di questa mattina in cui dice che le misure alternative alla fine sono servite anche per a scopi deflattivi nasce da questo perché se diciamo le condizioni in carcere sono degradanti
Allora si pone il tema della fuga dal carcere cioè dobbiamo aprire quelle finestre e per venire incontro quindi alla dignità
Del detenuto bisogna uscire dal carcere l'unico strumento qual è la pena flessibile bisogna fare in modo che quella pena che il giudice ha dato sia modificata in senso qualitativo quantitativo ecco questo è e quindi tutte diciamo gli ideali retributivi l'adesione ai valori condivisi e così via in cui è pregno l'ordinamento penitenziario
Vengono un attimo messi tra parentesi bisogna uscire prepotentemente dal calcio è l'unico strumento è una scelta politica per uscire dal carcere usare le misure alternative dimenticandosi che dovrebbero avere una funzione
Diversa
Ecco perché enormemente sia enormemente sviluppata la questione credo della giurisdizione sui diritti
Da qui allora questa nuova assunzione di ruolo del magistrato di sorveglianza che implica uno sforzo ulteriore non solo implica è bene ribadirlo ribadisco anch'io una assidua presenza in carcere perché solo attraverso la presenza in carcere che si possono cogliere quelle violazioni
Non non possiamo solo rimetterci al detenuto che prende la penna o dice allo scrivano di scrivere la lettera oppure ala capacità e la possibilità di prendere un avvocato a fare un reclamo giurisdizionale dobbiamo noi con i nostri occhi
Anche sollecitare l'invio
Di possibile cammini hanno
Anche perché guardate un'altra cosa che mi ha colpito ieri Patrizio Gonnella detto una cosa molto interessante che in fin dei conti ci fa capire che il che il nostro ruolo è veramente difficile ma anche inviso in qualche modo cioè la enorme popolazione detenuta non ha una rappresentanza cioè è un corpo sociale caratterizzato da condizioni spesso insomma comuni a molti componenti di essi che non ha una rappresentanza non ha modo di esprimersi non a un sindacato sono stati fatti dei tentativi anche qui in Toscana di istituire il consiglio dei detenuti sono sempre miseramente falliti
Purtroppo c'è la possibilità che i detenuti possano al loro interno eleggere un proprio rappresentante che posso esporre al direttore l'amministrazione anche la magistratura di sorveglianza condizione di carattere generale su cui si deve intervenire quindi è un popolo che non ha rappresentanza e quindi noi abbiamo anche questo
Questo questa
Natura anticipi per come vi dicevo implica che un giudice che è stato formato per far per fare il giudice per essere terzo imparziale equidistante implosiva in si trova allora essere prossimo perché il giudice che promuove l'aria la rieducazione deve andare in carcere vedere quali sono anche le violazioni quali sono poi gli aspetti che possono incidere sui progressi educativi riduca attivi ma nello stesso tempo diventa giudice terzo c'è quello stesso giudice poi deve dirimere una controversia deve essere equidistante dall'amministrazione e dal
Detto questo però e quindi lo sforzo enorme anche dal punto di vista come dire dell'impegno in ufficio cioè noi a volte ci sono periodi in cui Recami sono attacchi di cento duecento trecento reclami giurisdizionale lasciamo stare anche trentacinque ter reclamo risarcitorio che già affossato in questi dieci anni ci occupiamo del terzo e la nostra attività
Spesso
Per questo ma noi i reclami sono tanti di tutti i generi può insomma tutti i colleghi lo sanno
Ma però esatto non dobbiamo dimenticarci di qual è la nostra funzione come dire primaria
La funzione per cui siamo nati perché è stato nel settantacinque la magistratura di sorveglianza
è nata per queste qui vorrei subito dire qualcosa su sulle riflessioni che sono state fatte
In particolare dalla professa l'amica Stefania Carnevale
Allora è vero
Hai ragione cioè come facciamo entrare nella psiche nella persona dell'uomo difficile Messico
Però secondo me non dobbiamo dimenticarci che cioè il dato fondamentale della legge del settantacinque a meno quello che a me ha sempre affascinato forse perché io faccio parte di quella generazione no non ero adulto chiaramente
è che parte da una cognizione di un dato di fatto cioè la criminalità è un fenomeno sociale
Questo il punto quindi non è moralistico l'Ordinamento penitenziario non dice che l'uomo commette il male perché sceglie di fare il male è un testo profondamente Lai cosa a questo punto it ci dice che è un la delinquenza un fenomeno sociale cioè cosa significa significa che abbiamo il dovere di tener conto e farci Ca'
Ricco della corresponsabilità della Società nello sviluppo della di pianta cioè tutti siamo chiamati a farci carico della devianza
Siamo a Firenze nella terra di don Milani che diceva uscirne insieme la politica
Parlava del prendersi cura no
L'ordinamento penitenziario ci impone di prenderci cura della devianza perché perché ne siamo in parte responsabili
Allora se noi giustamente posto diamo che la responsabilità penale è personale ognuno risponde di quello che fa quello che ha fatto
Liberamente però non possiamo ignorare che le forme della criminalità sono sempre legate alla struttura della società
Ed è per questo che bisognerebbe ribadire ogni giorno a chi oggi ci propone politiche penali sempre più restrittive che le politiche sociali invece hanno molta più importanza che sono molto più efficaci delle politiche sociali
Ma allora quando noi andiamo a parlare di queste cose
E quando l'ordinamento ci parla delle carenze psicofisiche del condannato
E significa proprio questo cioè quali sono quelle forme di deprivazione sociale che sono alla base del reato e non questi sono gli strumenti che abbiamo
E quindi è vero la fede la revisione critica c'era però cioè chi sei
Cosa hai fatto che percorso aveva avuto che vita
Che è finita familiare hai avuto che lavoro hai fatto nella sua vita e quindi poi anche come ti comporti in carcere ma la cosa fondamentale è quella quindi io non ho paura
Infatti volevo dire anche un'altra cosa la la riappropriazione tema che abbiamo toccato ieri della questione lessicale no cioè non dobbiamo avere paura delle parole cioè parole come rieducazione vero dobbiamo attualizzarla ma non è una parola sbagliata
Così come non è sbagliata la parola osservazione osservazione scientifica accetto scientifica perché prima nella pausa qualcuno mi segnalava sì è vero però si arriva a questa valutazione sulla base di professionalità diverso se non è solo il giudice che deve guardare l'animo del della
Del condannato e non ci riesce anche perché non va in carcere quindi quando lo può vedere l'animo però c'è ci sono persone che fanno questo lavoro che hanno dispongono di strumenti scientifici
Per valutare questi aspetti tra i quali ripeto le carenze psicofisiche è vero è un punto sembrerebbe come dire tu sei qui perché sei carente beh sì io rispondo sì perché questa è stata la Scelta che si è fatta in quegli anni
Sei qui perché sei frutto di un fenomeno depurazione sociale la delinquenza è frutto di questa
Responsabilità che è una responsabilità collettivi altra parola di cui non dobbiamo avere paura e che invece oggi purtroppo fa molta paura e la solidarietà perché e tutto questo discorso è connesso con la solidarietà
è vero la Costituzione solidaristica individualistica nello stesso tempo e tutto il sistema della rieducazione e del recupero sociale si impronta su un
Concetto di solidarietà dobbiamo farci carico degli altri anche di quelli che si trovano in condizioni disagiate e che hanno posto in essere un'azione violenta per questi motivi
Allora il nostro lavoro e difficile a bisogna anche dire che sono assolutamente d'accordo
Sulle valutazioni probabilistiche
Abbiamo siano state fatte delle osservazioni esatto come come potete chiederci di prevedere il futuro eppure nostro lavoro purtroppo e questo perché il rischio di reiterazione però guardate lo fa anche giudice della cognizione quando deve dare la sospensione condizionale della pena fa una valutazione Topolino rischia niente la noi rischiamo tantissimo come abbiamo visto però occorre consapevolezza che i giudizi probabilistici di reiterazione del reato sono grandemente difficili e sono discrezionali e e questo è
Inedita
Allora
E concludo
Quindi trattamento un'altra parola che non mi fa paura io cerco sempre di vedere in queste parole che sembrerebbero avere
Qualche cosa di scientifico ma nel campo sanitario no al trattamento l'osservazione cioè
Teniamo il paziente in osservazione no quante volte consentiti non dobbiamo avere paura di questa parola perché io ci credo sempre come dire l'elemento obbligatorio per qualcun altro cioè se esiste il trattamento vuol dire che c'è un'amministrazione che tiene offrire possibilità di recupero quindi è un obbligo il trattamento non lo vedo come qualcosa di negativo di passivo perché sappiamo che la libertà
Dell'uomo e tale gruppo rifiutare io quanti detenuti rifiutano le offerte trattamentale no sappiamo bene
Però se noi lo vediamo dal punto di vista attivo e non passivo non recuperiamo un
Un un termine che l'essenza dell'ordinamento penitenziario se poi ci aggiungiamo quelli individualizzato sappiamo bene che allora la persona è al centro di tutto
Allora la realizzazione attuale anche nel campo dei diritti credo che non lo so se ne parlerà Fabio ma il problema forte quello dell'effettività oggi abbiamo la possibilità di a raccogliere i reclami dei detenuti quindi garantiamo i loro diritti in tutti i campi dai cd
Alle cimici all'acqua all'acqua calda lei alimenti i giornali tutto
Ma poi non abbiamo la certezza che il nostro ordine che pure all'ordine di un giudice come sempre mi ha insegnato Gianni Pavarin ma quale altro giudice da un ordine che non viene eseguito non c'è un giudice
Penale civile amministrativo che dato un ordine non ottenga l'adempimento bene noi siamo gli unici che diamo degli ordini che non vengono adempiute
Allora questo è il tema fondamentale cioè quanta questa garanzia sui diritti è effettiva è e questo è la grande sfida anche se gli strumenti devo dire ci sono nella legge
Allora da qui anche le polemiche no cioè la realizzazione di questi diritti sono rimasti sulla carta e non sono realizzati oppure vengono realizzati in parte e ci vuole l'intervento di più soggetti prima di tutto dalla parte dell'amministrazione
Però vorrei concludere ricordando che un altro grandissimo fiorentino parlerà costituzione Calamandrei diceva che la Costituzione somme una frase meravigliosa è una polemica con la realtà
Ecco io direi se noi cominciamo a pensare che anche l'ordinamento penitenziario
Scritto sulla carta nel settantacinque è una polemica con la realtà cioè è qualcosa che ci fa costantemente capire che la realtà è un po'diverso da quella che sta scritto
E all'interno di questa polemica e per la risoluzione di questa polemica anche se è brutto oggi
Recuperare un termine che ci ricorda la lotta alla guerra e così i figli all'interno di questa polemica la magistratura di sorveglianza
Assume questo ruolo fondamentale perché è con lei che può effettivamente risolvere in questi momenti di conflitto attraverso gli strumenti giuridici di cui dispone grazie
In grazie Marcello per queste riflessioni critiche anche rispetto a qualche idea che era stata lanciata da i gli anche stamani quindi un recupero un po'è una riqualificazione anche se vogliamo i termini che utilizziamo sempre che erano stati un po'anche qualificati forse con accezioni in parte i più negative invece insomma abbiamo un ulteriore stimolo a riflettere che tutto sommato forse non tutto quanto è da rivedere da
Buttare ma possiamo ben recuperarlo anche con il concetto stesso di tutti i suoi soldi trattamento di rieducazione non vedere soltanto gli aspetti
Negativi che in qualche modo sono stati un po'dieci forse sottolineati di più da altri interventi precedenti
Certamente il nostro compito di magistrati sorveglianza è fondamentale anche l'affermazione che ne facciamo dei diritti accogliendo un reclamo comunque disponendo in serie di reclamo
Centrale e devo dire che sì è pur vero che alle volte le nostre affermazioni restano non sempre visitato è però è anche vero che l'amministrazione penitenziaria insomma quando vede un reclamo del magistero sorveglianza che dispone in un certo senso spesso io noto insomma cerca di adeguarsi pensiamo qualche ne parlerà senz'altro collegati al filippino
Anche ai primi reclami sull'affettività insomma qualcosa ha iniziato a muoversi e l'amministrazione penitenziaria con le sue difficoltà con i problemi che evidentemente aveva anche anche Carlo Renoldi in qualche modo ce ne ha parlato e anche Antonio Bianco stamani
Ha iniziato comunque a muovere qualcosa quindi il nostro intervenire anche se solo sulla carta anche se solo dando disposizioni è senz'altro fondamentale importante e anzi è
Dopo il primo momento in cui davvero poi le amministrazioni probabilmente cambia registro e abbiamo la possibilità
Di dare davvero l'effettività un'efficacia ai diritti su affermati sulle carte e proprio perché affermati sulle carte passiamo la parola passo la parola anche al professore parco ruolo che però forse non ha preso un altro microfono perché questo fino conto
E ci resterà ancor di più gli aspetti costituzionali che
Di interesse
Grazie anzitutto grazie per l'invito io vorrei soffermare rapidamente l'attenzione sulla questione della giurisdizionalizzazione dell'esecuzione penale ricollegandomi a quanto appena ascoltato da Marcello Bortolato
Che probabilmente è stata la grande lacuna del ordinamento penitenziario
Naturalmente come è stato magistralmente vitto questa mattina dal professor Palazzo il fatto che fosse stata cambiata la fonte quindi il passaggio dal Regolamento la legge ha significato già di per sé moltissimo perché ha aperto la strada al controllo di legalità ordinario e al controllo di legittimità costituzionale
Richiamerò in più occasioni alcune decisioni della corte costituzionale che mi sembra abbiano un significato davvero rilevante nel processo di progressiva affermazione e della giurisdizionalizzazione dell'esecuzione penale e della immersione dei diritti
Credo che questa lacuna lacuna sulla giurisdizionalizzazione tradisse in qualche modo una visione e che nonostante il riconoscimento esplicito della titolarità dei diritti
Sì richiamava per dirla alla Yale di Mac in una sorta di autolimitazione da parte dello Stato quasi dei diritti fossero l'oggetto di una concessione da parte dello Stato vero è che la legge penitenziaria riconosce la titolarità di diritti molti dei quali appunto in verità emersi nella più che altro grazie agli interventi della giurisprudenza ma non a caso non veniva stabilita un'effettiva tutela
Per il caso della loro missione e si apriva al varco a quella che Franco bricolage fu tra i primi commentatori dell'ordinamento penitenziario chiamava l'effettività rinnega ante Franco Bricolo insisteva sul rischio altissimo più alto che in altri settori dell'ordinamento di una normativa penitenziaria esposta ad una ringrazio una pratica negazione pratica da parte dell'amministrazione ma anche da parte della giurisdizione
Al fondo persisteva l'idea sia pure sullo sfondo
Del rapporto istituzione detenuto come rapporto di supremazia speciale o sullo vediamo dall'altro lato
Come rapporto di soggezione speciale del detenuto rispetto all'istituzione nonostante quanto ci abbia detto questa mattina professor Palazzo ordinamento penitenziario nel senso di ordo ordinanza l'ordinamento che vuole ordinare la realtà ma nonostante tutto quelli alla cura sembra a mio giudizio ancora
Tradire un'idea non del tutto superata di quell'ordinamento sezionale o separato per sempre il professor Palazzo Citterio cordata questa mattina che invece fuori dalle coordinate costituzionali
E questo lo trovo proprio nella sentenza ventisei del mille novecentonovantanove
Non citerò le decisioni importantissima trecentotredici del novanta la parto da questa decisione che ha riguardato la giurisdizionalizzazione dell'esecuzione penale
E che sappiamo tecnicamente essere stato un additiva di principio quindi un invito a legislatura intervenire tempestivamente invito non raccolto tempestivamente ma raccolto quasi quindici anni dopo
Più che altro per effetto e la sentenza Torregiani quindi con l'interruzione del trentacinque bis del trentacinque per va be'non interessa tanto la questione processuale e procedimentale m'interessa l'affermazione eleggerà due tre
Di carattere sostanziale che la corte propone per arrivare a questa soluzione
Si scrive nella sentenza ventisei
L'idea che la restrizione della libertà personale Possa comportare consequenzialmente il disconoscimento delle posizioni soggettive attraverso un generale assoggettamento all'organizzazione penitenziaria
è estranea al vigente ordinamento costituzionale
Il quale si basa sul primato della persona e dei suoi diritti
Si avverte il bisogno di questa precisazione nonostante l'articolo quattro sancisca chiaramente che il detenuto è titolare di diritti e di aspettative
La protezione dei diritti della persona detenuta quello che qualche anno prima in una nota sentenza del novantatré la corte aveva definito come il residuo di libertà che meritava particolare protezione perché l'ultimo ambito
Nel quale può espandersi la personalità individuale
E pesa finalmente sul serio affermandosi perentoriamente e di nuovo leggo
Che al riconoscimento della titolare Attardi diritti non può non accompagnarsi riconoscimento della possibilità di farli valere innanzi a un giudice in un procedimento di natura giurisdizionale
E si ricorda che l'azione in giudizio e in sé un diritto costituzionale inviolabile precisando
Che questo diritto caratterizza
Stato democratico di diritto e precisando quanto segue di nuovo leggo un diritto che non si lascia ridurre la mera possibilità di proporre istanze o sollecitazioni
Fossa anche ad autorità appartenenti all'ordine giudiziario destinate ad una trattazione fuori dalle garanzie procedimentali minime costituzionalmente dovute quali la possibilità del contraddittorio la stabilità della decisione e l'impugnabilità con ricorso in Cassazione
A questi orientamenti fondamentali scrive ancora la Corte che rappresenta un rovesciamento di prospettiva rispetto alle condizioni vigenti nel sistema giuridico pre costituzionale l'ordinamento penitenziario deve conformarsi
Si fornisce così una lettura una chiave interpretativa che serve la lettura delle previsioni che riguardano la tutela giurisdizionale dei diritti che trovo uno dei corollari a mio giudizio fondamentali in un'altra decisione la centotrentacinque del due mila tredici resa in un conflitto di attribuzioni
Ove la Corte afferma che l'amministrazione deve ottemperare alle disposizioni del magistrato di sorveglianza essendo queste vincolanti non Mary consigli o inviti
Ricordo che redattore di quella decisione fu Gaetano Silvestri parlammo molto di quella decisione Luís teneva particolarmente a questa precisazione non considerare le decisioni della magistratura di sorveglianza come Consiglio inviti insistere molto sulla vincolatività ma anche qui l'aspetto procedurale non è dissociato dal profilo sostanziale e qui leggo un passo della sentenza centotrentacinque
L'estensione e la portata dei diritti dei detenuti può subire restrizioni di vario genere unicamente in vista delle esigenze di sicurezza inerenti alla custodia in carcere
In assenza di tali esigenze la limitazione acquisterebbe un valore affettivo supplementare rispetta la privazione della libertà personale non compatibile con l'articolo ventisette terzo comma della Costituzione
E in questa frase io ho trovato un criterio di giudizio che dovrebbe non solo orientare come ha fatto la giurisprudenza di della corte nel giudicare sulle leggi potrebbe orientare l'azione dell'Amministrazione e l'azione del giudice della sorveglianza
Ed è proprio questo criterio che del quale è stato fatto applicazione in tutte le decisioni che hanno riguardato in particolare in regime di quarantuno bis dal divieto di vedere alcuni canali televisivi era quello l'oggetto del conflitto
Della sentenza del due mila tredici a quello di cuocere cibi al divieto di scambio di oggetti della gruppo di socialità alla questione recentissima dell'imitazione
Delle ore d'aria passando per l'altra grande decisione
Fu immediatamente successiva la centotrentacinque la centoquarantatré del due mila tredici che riguardava le limitazioni temporali dei colloqui con i difensori
Tant'è vero che proporrà la centoquarantatré del due mila tredici o trovo l'affinamento del criterio di giudizio che dovrebbe trovare applicazione anche fuori dall'ambito del regime del quarantuno bis anche in questo caso vale la pena leggere la frase della corte
Nelle operazioni di bilanciamento non può esservi un decremento di tutela di un diritto fondamentale se adesso non fa riscontro un corrispondente incremento di tutela di altro interesse di pari rango
E questa la ragione principale di una serie di decisioni di incostituzionalità
Che si sono avute in questi ultimi anni ha che hanno soprattutto colpito le omissioni della legge del settantacinque ivi compresa la questione del diritto all'affettività sessualità una volta che si riversa rilevi che la compressione di un diritto determinata dalla norma censurata
Non risponde all'esigenza di incremento di un altro diritto interesse costituzionalmente rilevante la soluzione non può che essere quella dell'incostituzionalità
E inutile che citi altre decisioni perché questa mi pare la ratio decidenti fondamentale
E piuttosto è utile rimarcare il ruolo che la Corte costituzionale ha avuto in questi cinquant'anni soprattutto negli ultimi venticinque anni a fronte di un'inerzia politica che non esita a definire ingiustificabile
Ho parlato in altre occasioni di attività integrative maieutica proprio su sollecitazione del professor Grossi in occasione del celebrazione dei sessant'anni del di attività della corte costituzionale
Ma l'ho fatto non solo e non tanto per rimarcare l'importanza delle pronunce della corte quanto per denunciare i ritardi del decisore politico
E qui non posso che ribadire l'importanza delle pronunce anche di un altro organo la Corte europea dei diritti dell'uomo non solo sulle questioni riguardante il sovraffollamento carcerario ma anche la sentenza Torreggiani lo accennato prima è stato è stata la vera premessa per l'introduzione di dei rimedi del trentacinque bis del trentacinque per molto meno purtroppo la sentenza ventisei del novantanove tuttavia le lancette del orologio del diritto penitenziario sono per troppi aspetto ferme al mille novecentosettantacinque e credo sia necessario mettere quella incetta in sintonia con la realtà sociale soprattutto con le evoluzioni tecnologiche
Questa è una denuncia che abbiamo fatto in tanti in questi anni e credo debba essere ribadita senza però mettere di rilevare che la legge da settantacinque pur costituendo indiscutibilmente una conquista di civiltà presente alcuni difetti di fondo che si sono tradotti in lacune volute
Espressiva di una petizione ancora condizionata dalla logica della supremazia speciale
Potrei dire esagerando forse più mio perché prescritte
Diversamente dalle parti della Costituzione che interessano l'esecuzione penale almeno per ciò che riguarda il tema della giurisdizionalizzazione e aggiungo anche l'altro tema del quale non parlerò
Ma che è richiamato nel titolo della tavola rotonda al tema della salute
Anche qui devo ricordare che l'equiparazione malattia fisica malattia mentale è stata portata avanti soprattutto dalla giurisprudenza costituzionale in una decisione del novanta del due mila diciannove la numero novantanove che riguardava l'infermità psichica sopravvenuta
E la sua valutazione per l'accesso alla detenzione domiciliare così Pitta umanitaria
Sono Ina ambiti sui quali c'è molto ancora da lavorare bisogna cercare di interpretare le disposizioni vigenti in modo da ricavarne norme conforme a Costituzione
E non rinunciare ma vedo che la magistratura di sorveglianza non rinuncia a farlo quando interpretazione improbabile o difficile rimettere le questioni alla Corte costituzionale
In quella opera di costante progressione verso la realizzazione degli obiettivi costituzionali il cui raggiungimento necessiterebbe richiederebbe un sistematico e organico intervento del legislatore
Su quest'ultimo punto per quanto spiccato però
Non posso esimermi dall'esprimere qualche preoccupazione per il clima culturale che si respira oggi e che forse non permette di considerare l'attuale come il momento giusto per una riforma organica
Anche se per il diritto penitenziario non sembra mai esserci in un momento giusto
Se è vero che anche in un periodo che sembrava culturalmente diverso dall'attuale animato dalla volontà lì
Perseguire l'obiettivo di e l'attuazione dei principi costituzionali proprio il tema della giurisdizionalizzazione aveva formato oggetto di una previsione di delega indubbiamente regressiva l'articolo uno comma ottantacinque lettera della legge centotré del due mila diciassette che abilitava al governo alla semplificazione delle procedure anche con la previsione del contraddittorio differito eventuale per le decisioni di competenza del magistrato del Tribunale di sorveglianza fatta eccezione per quella relativa alla revoca delle misure alternative alla detenzione
Sappiamo tutti che su quel punto la delega non è stata attuata e con riferimento a questo punto ce ne dobbiamo compiacere
Sempre meglio direi il silenzio del legislatore che l'adozione di norme incapaci di perseguire gli obiettivi costituzionali o addirittura di ostacolarne il raggiungimento anche guardando alla qualità andando fuori rispetto ai confini del diritto penitenziario ma ci sono implicazioni anche sul tema del incremento della carceri Zazie ore
Il riferimento al decreto sicurezza sarà probabilmente possibile convertito in legge tra pochi giorni è un riferimento preoccupante riferimento preoccupante perché manca
Quella visione
Conforme agli obiettivi costituzionali anche rispetto al fatto che glielo ribadisco tante volte
E così chiudo citando la sentenza trecentotredici del mille novecentonovanta se la corte ha detto che il finalismo rieducativo caratterizza ontologicamente la pena dalla sua astratta previsione alla sua concreta esecuzione e quindi vincola il giudice l'amministrazione ma anche il legislatore questo vorrebbe anche dire che il legislatore quando inasprisce le pene introduce nuove fattispecie incriminatrici dovrebbe fare una valutazione ex-ante delle conseguenze in termini di carceri d'azione delle sue scelte politiche altrimenti adotta decisioni che indirettamente senz'altro si pongono in direzione ostinata e contraria rispetto agli obiettivi costituzionali non solo di rieducazione ma come ci ha ricordato Marcello Bortolato ancor prima di umanizzazione della pena ringrazio
Grazie professore anche per in qualche modo anche l'introduzione alla successivo intervento del collega Fabio Filippi che
è uno dei maggiori promotori di questioni di costituzionalità nell'ambito della manifestazione essi crea il sollevatore il sollevatore per eccellenza di pesi e porta la corte ha portato insomma notevoli questioni professor fotocopie già ricordato anche di questioni portate veramente in anni passati e già stamani anche la Pro Sesto Svezia carnevale ci ricordava di quante questioni sono state sollevate proprio in ambito della dell'ordinamento penitenziario questo può essere davvero anche uno spunto di riflessione su proprio il tema dei diritti o di quanto su questo sente note la magistratura e poi di conseguenza la Corte costituzionale ad affermare
E a riconoscere a ritagliare ancora di più spazi possibili di intervento e di tutela
E quindi proprio sull'effettività e dei diritti nel nostro ambito Fabio ci potrà senz'altro dare un contributo importante allora buona sera intanto tutti grazie
Naturalmente per avermi chiesto di intervenire io considero il con Hans una una casa piena di amiche e di amici
E lo considero un gruppo di persone che intorno all'articolo ventisette della Costituzione condividono un'idea dell'esecuzione penale che non perde mai di vista la persona la sua dignità
Il suo bisogno di proiettarsi con la speranza nel futuro
E in un futuro di risocializzazione ieri si è parlato della risocializzazione ecco io credo che quando parliamo di socializzazione la intendiamo nel senso per il quale si è persone nella società secondo la nostra Costituzione quindi non perché sia molto non perché sia avuta molta possibilità alle proprie spalle perché si è iper socializzanti come qualcuno dice ma perché si è persone cittadini lavoratori solidali partecipi dei bisogni della società e allora questo è un lavoro che per chi ha commesso il reato può sempre essere alla base dei percorsi anche per chi entrato contante possibilità quindi grazie al con Amsa ci invita io credo che sia questo il suo senso a credere nell'articolo ventisette comma tre a renderlo credibile per usare diciamo le espressioni le allitterazioni che piacerebbero ad Alessandro Bergonzoni a farlo in un mondo che considera questo principio incredibile e che dimostra ogni giorno che non è creduto
Invece c'è un'altra possibilità certo il carcere con il quale lavoriamo noi a un carcere in cui c'è la desertificazione affettiva di cui ha parlato la sentenza dieci del due mila ventiquattro la carenza delle risorse umane
Il sovraffollamento crescente sono tutti problemi che sono emersi in questi giorni e poi c'è questo giudice di sorveglianza
Di prossimità si spera che si confronta con i diritti che oggi sono scritti l'abbiamo sentito in tanti modi un po'di più di quanto fossero scritti ieri le nostre carte più per merito della Costituzione e della Corte costituzionale
Che non diciamo dell'impegno del legislatore nel nel chiarirli però non possiamo dimenticare il contributo che la commissione Giostra ha ha dato ha tentato di dare e poi a comunque riuscita trasfondere nella mini riforma del due mila diciotto su questo tema
Un giudice di prossimità che è chiamato tutti i giorni a ridurre il gatto esistente tra la realtà delle carte e tra la realtà tra la realtà e le carte in realtà per usare l'espressione in questi giorni abbiamo sentito molte volte un giudice che sceglie per disarmare che è stato diciamo che ha voluto armarsi nella criminalità
Sceglie strumenti disarmati così ci ha detto papa leone ma questo essere disarmati per disarmare potrebbe essere un un buon codice per la nostra giurisdizione
Io mi ero segnato molte cose ma il tempo vola sarò molto rapido
Vorrei dire che cosa milita contro la tutela dei diritti cosa mi sembra che oggi ancora non vada nei termini dell'effettività però poi spero di finire con una nota invece un po'più positiva
Nell'esperienza che mi è sembrato di fare quello che soprattutto dobbiamo superare e forse anche icona Miss può anzi deve contribuire a superare e intanto un approccio culturale che chi opera nel mondo penitenziario troppe volte utilizza e che è quello per il quale persino delle disposizioni di legge quando lo diventa noto degli insegnamenti che provengono dalle corti superiori e si debba poi sempre ad arrivare ad una interpretazione restrittiva
Degli spazi di libertà residua di chi è detenuto come una specie di potente risacca in cui l'assenza di riferimenti espressi
La necessità di derivare dai principi magari fondamentali come quelli contenuti nelle previsioni della carta costituzionale la guida per orientare l'azione quotidiana la pressione
Che è formidabile dell'emergenza dei numeri da fronteggiare ecco tutto militi contro un riconoscimento ampio dei diritti o comunque orienti nel senso di una costante lettura restrittiva
Rendendo perciò necessarie continue precisazioni come in una sorta di moltiplicazione dei profili di criticità sui quali poi la sorveglianza è chiamata in qualche modo a pronunciarsi a di pronunciarsi anche all'esito delle delle soluzioni adottate dalla Corte costituzionale
E poi certo ci sono delle carenze che nella normativa anche in quell'articolo trentacinque bis erano presenti dalla sua origine e che puntualmente in qualche modo si sono ripresentate nel momento della della sua messa a sistema ora non voglio disconoscere che in questi anni questi undici anni più di vigenza di queste disposizioni trentacinque bis e poi per il sessantanove comma sei perché lì il contenuto della tutela dei diritti si sia arrivati ad importanti
Risultati di questa giurisdizione ecco non vanno disconosciuti io penso al tema molto ampio del riconoscimento e quindi poi dei provvedimenti relativi del diritto alla salute psicofisica delle persone
Delle prestazioni sanitarie non correttamente erogate degli spazi
Mancanti in quei provvedimenti della sorveglianza hanno rimesso in carreggiata situazioni che avevano perduto tra l'altro onerando l'amministrazione che si occupa della sanità che è un'altra
Dal carcere ma che fa sistema come ci ha insegnato la Corte europea dei diritti dell'uomo la convenzione ce lo dice con l'amministrazione penitenziaria penso al tema del diritto al trattamento comune non differenziato con tutto quello che ne deriva in termini viaggio ne volete sta nella May Circuiti penitenziari
Penso al tema mi fa piacere citarlo oggi che la giornata internazionale come ogni anno il diciassette maggio contro la o mobile svuotarsi fobia del tema della tutela dell'identità di genere
E dell'orientamento sessuale
Che ha delle rilevanti ricadute anche oggi quando parliamo del diritto all'affettività delle persone detenute in cui tutta una sfera della popolazione detenuta
Ha difficoltà nel riconoscimento della propria identità nella libertà dell'espressione di sé che è una precondizione per l'espressione del diritto all'affettività
Tanti campi in cui si è agito secondo me anche con successo però certo ci sono dei limiti rapidamente provo a dirgli
C'è nel trentacinque bis una peccato d'origine che è quello del non aver previsto la possibilità di raggiungere l'ottemperanza immediatamente dopo l'emissione di un provvedimento di accoglimento
Su una materia come questa cioè di diritti fondamentali
E da parte del magistrato di sorveglianza quel dover attendere la definitività della pronuncia
Crea effettivamente uno spazio che può essere lungo molto lungo di attese anche quando si tratta di diritti fondamentali appare stridente e lì forse c'è spazio c'è stato spazio ci aveva provato la commissione Giostra la commissione Ruotolo
Diciamo inascoltati sotto questo profilo rimane il tempo naturalmente c'è il tema della immediata esecutività dei provvedimenti del magistrato di sorveglianza che non è messa in discussione
Dalla mancanza mancata possibilità di ricorre all'ottemperanza ma che a lungo l'amministrazione ha posto in discussione fino a una circolare che se non sbaglio
E arrivata soltanto nel luglio del due mila ventuno
In cui diciamo stazione che si dice ma si fosse più opportuno ecco però in realtà stanno i principi generali nel seicentosessantasei
Che è la norma della procedura penale che poi si applica in generale quella immediata esecutività comunque adesso vi è questa maggiore consapevolezza
Ci sono problematiche sono derivate da scelte che son venute alle onde per esempio con quella grande legge che era una legge di delega per alcuni profili del due mila diciassette ma aveva anche delle norme immediatamente operative e si è per esempio prevista
La non possibilità del ricorso improprio della persona detenuta in Cassazione
E questo ha ridotto la capacità delle persone detenute di dolersi autonomamente dei provvedimenti non stati statini ottenuti dalla magistratura di sorveglianza
Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ai suoi difensori ma non tutte le persone detenute hanno i loro difensori e quindi ricorsi in Cassazione sono molti di meno
Perché solo chi può pagarsi arrivo naturalmente ricorrere in Cassazione e questo ha ridotto la possibilità di esercizio del potere nomofilattico Della Corte rispetto a una serie di situazioni che sono rimaste lì
E poi c'è la peculiare difficoltà che si è evidenziata ad a vere l'inveramento della tutela quando la rimessione del diritto è avvenuta mediante magari una pronuncia anche della Consulta ma che richiede un adeguamento amministrativo conseguente ne parlava ovviamente professor Ruotolo prima citando Franco briscola e il tema è stato quello delle azioni di circolare dell'amministrazione che in qualche modo operano a valle di pronunce della Consulta ricordiamo tutti dopo la sentenza della Corte costituzionale in materia di divieto di cottura cibi
Circolari legati al quarantuno bis che distinguevano PCB che potevano cucinare i detenuti in quarantuno bis e quelli che potevano cucinati le sezioni comune ecco
Il il con le pronunce conseguenti della sorveglianza in materia di coscia di pollo per tanto per per intenderci
Ma di quello effettivamente finiva per trattarsi
E poi c'è il tema non secondario di interpretazione della cassazione rispetto al perimetro fatto oggetto del giudizio
Rimesso al magistrato di sorveglianza in questo eterno rapporto con l'articolo trentacinque c'è il reclamo non giurisdizionale e sui limiti esistenti tra diciamo l'esercizio del diritto e disposizioni amministrative che lo comprimono e quelle che invece comprimono diciamo non il diritto in sé ma le modalità con le quali il diritto viene esercitato che però è un crinale sempre
Diciamo difficile che provoca diciamo conseguenti decisioni non sempre non sempre tutte sulla stessa linea penso a una recente sentenza alla un filone di sentenze recenti della la corte di cassazione relativa materia sensibilissima come quelle del diritto alla accesso alla stampa
In cui una serie di pronunce hanno detto che sempre per i detenuti regime differenziato la limitazione
Soltanto ad alcune riviste e giornali quotidiani che sono quelli previsti nella circolare ministeriale era sufficiente a garantire il diritto all'informazione perché comunque c'era una pluralità di fonti
Mentre era una modalità di esercizio di quel diritto poter accedere a qualunque tipo di stampa di fatto però entrando un po'in frizione con quello che la sentenza centoventidue due mila diciassette della Corte costituzionale aveva detto
Nel dire ok limitiamo la fonte dalla quale la persona quarantuno bis può ottenere le informazioni cioè non gliela facciamo arrivare tramite i familiari pericoloso ma abbia naturalmente la massima possibilità di esprimere il proprio desiderio sia l'informazione che di intrattenimento diciamo perché anche l'intrattenimento e parte di quei diritti della persona che non sono collegati con la restrizione che che è prevista sto andando lungo ma prometto che sono abbastanza Breve
Il principio di uguaglianza nel trattamento che sta nell'articolo uno è in della legge penitenziaria potrebbe essere in questo senso il criterio di ragionevolezza con il quale grazie agli insegnamenti della Corte costituzionale provare a discriminare queste situazioni
Che volta a volta si propongono
La vicenda della della sentenza della Corte costituzionale in materia di diritto all'affettività la la numero dieci due mila ventiquattro è un caso in cui naturalmente si comprende bene che l'amministrazione e abbia avuto delle difficoltà naturalmente la Corte Costituzionale ne era ben consapevole lo aveva scritto aveva chiesto
Però a tutti di dare un contributo per l'ordinata esecuzione quello che diciamo e a passo lungo e questo tempo anche un po'di silenzio in cui non abbiamo compreso molto in quale direzione si andasse che trascorso da quella pronuncia del gennaio del due mila ventiquattro in materia di diritto all'affettività naturalmente
Lì si è innestata una vicenda che è rimasta su due profili separati da un lato i rimedi giurisdizionali e quindi le pronunce della magistratura di sorveglianza che andavano a a dare concretezza a quelle e diritto che la Corte costituzionale aveva scagliato ormai così chiaramente e i tempi dell'amministrazione quattro sono state che io conosca le decisioni che hanno accolto reclami
In questa materia all'esito della sentenza della Corte costituzionale il primo è un provvedimento dell'ottobre due mila ventiquattro dell'ufficio di sorveglianza di Pescara poi ce ne sono due di Spoleto uno di Reggio Emilia
E l'istituto di Parma uno di Verona se non erro è il quarto in alcuni casi già si è arrivati alla pronuncia anche del dell'impugnazione dinanzi al al tribunale di sorveglianza nel caso nel caso di Bologna
Nel frattempo le linee guida dell'amministrazione io qui non c'è tempo diciamo per aprire un dibattito Gianni Pavarin stamattina ci ha detto alcuni limiti io dico molto importante però che sia arrivato questo provvedimento
Perché consente di avere uno strumentario
All'amministrazione il tema è stato affrontato da vari relatori in queste giornate professor Ruotolo anche prima lo citava ma è stato detto Mauro Palma questa mattina il tema delle circolari
è un tema che da sempre come dire importante sappiamo che nonostante il sistema delle fonti la circolare continua ad essere un riferimento per l'amministrazione in grado di imbrigliare
Persino quello che è così chiaro in fonti normative evidentemente sovraordinate ma quella apertura ha consentito lo spazio le direzioni che volessero di agire da questa da questa sovrapposizione si è arrivati in qualche modo al fatto che in realtà il diciotto di aprile un colloquio un primo colloquio intimo si è svolto presso l'istituto penitenziario di Terni
è accaduto in esecuzione senza l'ottemperanza perché non era ancora il tempo dell'ottemperanza
Da parte della amministrazione all'interno di un locale che è stato adibito al piano terra dell'istituto è un locale provvisorio in economia le persone detenute hanno fatto i lavori di ristrutturazione di quel locale hanno fatto un bagno una doccia
Come mi è già capitato di dire non li ho mai visti così contenti di collaborare con l'amministrazione dimostrando una solidarietà
Che è andata ben oltre il valore di quella singolo colloquio che si è svolto per quell'istituto penitenziario una persona detenuta che a qualche capacità artistica non michelangiolesca diciamo a dipinto alcuni cuori un ti amo un cigno
Che a me hanno fatto molta tenerezza in realtà
C'è un tavolino con due sedie c'è un comodino una televisione
Una condizionatore d'aria perché Terni diciamo a dei mesi in cui è molto difficile stare dentro qualunque stanza anche fosse quella dell'amore e dell'affettività
è il primo colloquio avuto luogo anzi ha avuto anche un secondo colloquio nel frattempo e il primo letto matrimoniale è stato installato all'interno di un istituto penitenziario italiano ce ne sono oltre sessantadue mila singoli però secondo me si sprigiona una forza di futuro da quell'unico letto singolo che dimostra che anche con il contributo che la magistratura di sorveglianza
Si può fare qualcosa che arriva alla concretezza a partire dalle pronunce della corte quando tutti gli agenti vogliono gli agenti le ho le agenzie operative vogliono collaborare perché si raggiunga quel risultato quindi se non è attinte tutte chiare il mio intervento però dico che così un piccolo seme di speranza forse possiamo ancora averlo per ritornare domani sui nostri fascicoli magari non domani lunedì grazie
Essi stimoli e speranze andiamo avanti anche noi oltre detenuti ai quali insomma riconosciamo almeno il diritto alla speranza
Che poi in qualche modo diventa anche un po'nostro proprio perché dobbiamo anche noi a essere propositivi concreti attuativi dei principi
Altrimenti questi davvero non si concretizzeranno mai
L'avvocato passione cita il punto di vista della difesa quindi del difensore del difensore una difesa che spesso con noi
Collabora io spesso dico anche i difensori Fini nell'ambito delle procedimenti di sorveglianza si instaura un rapporto un po'diverso con l'avvocatura
è in cui esistere dal mio punto di vista almeno un po'meno contrapposizione no che nella fase la cognizione in cui chiaramente c'è una forte separazione tra il giudice e l'avvocato nella nostra fase possiamo veramente iniziare a volte a costruire un po'dei percorsi di collaborazione reciproca
Se individuati con intelligenza realismo e quindi anche un rapporto dell'avvocatura che può essere senz'altro a volte più diretto più onesto diciamo tra virgolette più sincero più costruttivo Rispetto probabilmente alle alle fasi precedenti del giudizio e l'avvocato passione spesso intervenuto anche proprio sulle varie questioni di costituzionalità alle anche c'è anche tante volte sollecitate e e quindi senz'altro potrà darci un ulteriore contributo in questa fase di riflessione
Una sera a tutto e tutti un ringraziamento non me l'ha fatto di maniera per questo invito sono unico avvocatura prende la parola dopo tante persone che avevamo fatto prima di me naturalmente non è un merito personale tre Dupré concludersi degli anta fatto vivo vivo lavoro a Firenze tornava comodo ma insomma c'è gente più in grado di medio rappresentare le cose che dico però sono molto grato al come Hans e anche a me fa molta impressione parlare in quest'aula mi è molto cara perché io qui mi sono laureato confermando Mantovani non dico quando perché veramente troppo tempo fa
E quindi torno vuole
Ieri in questo posto ogni volta che ne ho l'occasione
Io abbasserò molto il livello non ho una relazione organica provo a raccogliere davvero molte suggestioni che ero
Ho ricevuto da chi mi ha preceduto e sarò come al solito ma credo che indichino per quello
Abbastanza irriverente
Dico solo che è vero che io ci provo ogni tanto in Corte ci proverò
Fra un mese per la sesta volta le due volte che andava bene
L'ho fatto su ordinanze sollevate da Fabio Gianfelice per l'appunto da letizia Venturini quindi diciamo speriamo che porti bene questa benedizione anche pro futuro
Allora cominciò così
Anch'io stamattina l'ho mandato a Monica Amirante che adesso non vedo un messaggio stamattina e Paola
La locandina di quel convegno di Messina
Perché ho ritrovato in quel convegno di Messina alcuni temi che già si affacciavano c'era una relazione di Marco Pelissero che qui con noi su in effettività effettività ed efficacia
Si affacciava al tema della giustizia riparativa
C'erano altri temi che ancora non sia facciamo di cui qualcosa vorrei dire perché mi sembrano esemplificativi dello stato dell'arte che adesso non mi interessa dire se nell'ordinamento come diceva Gianni Pavarin e qualcosa da festeggiano accendendo nell'anca le lampadine le candelina qualcuno li vuole spendere mettendolo al buio
Ognuno avrà la sua opinione rispetto al fatto che prevalgano luci ed ombre io tratteggio qua e là delle cose che secondo me
Si possono ancora fare partendo dalla condivisa segnalazione che faceva fra tutti presso il Palazzo
Rispetto a questa diversa purtroppo diversa declinazione delle misure alternative intese più così come un percorso diciamo di progressione
Piuttosto come un meccanismo di depurazione e condividendo molte delle cose salvo una ma gliel'ho già detto a tante volte a Stefania Carnevale a cui voglio molto bene cioè sulle inferenze
Informative che pervengono al magistrato di sorveglianza sotto tante questioni io credo che più semplicemente
Le informazioni che arrivano immagina di sorveglianza appartengono a quelle ragioni mondane che sono diversamente declinato a seconda della
Del vento che tira in quel momento per cui si arriva un un vento come l'editoriale che abbiamo letto qualche giorno fa e che io ho commentato malamente ma insomma
Perché se l'ha consigliata la vena diciamo quelle ragioni mondane alimentano il giudizio di un magistrato di sorveglianza non Solimene di sorveglianza
Condizionandolo talvolta magari anche senza che quel magistrato se la corda perché l'aria che tira quella lì comunque a proposito di aria che tira e a proposito di reverenza che ho denunciato sin dall'inizio facendo
Il mea culpa io ho ascoltato da un giovane credo
Appartenente alla Giunta ce la Associazione Nazionale Magistrati questa mattina credo se proprio
Poche ero arrivato tardi al poche comunque Nm una bella comunicazione in relazione al tema che ci occupa su cui ci stiamo intrattenendo però con molta meno non è colpa sua facciamo
Così l'ho letta
Una molto meno tranquillizzante presa di posizione di Anm che all'indomani dei fatti di cui abbiamo già parlato su cui non voglio tornare ha scritto questo
La pena ha una funzione punitiva e rieducativa l'obiettivo dovrebbe essere sempre quello d'impedire che la persona che ha commesso un reato torna commetterne altri eccetera eccetera
Ora leggere che la pena una funzione punitiva neanche retributiva punitiva
Che precede quella rieducativa con buona pace della trecentotredici del novanta
Fa obiettivamente abbastanza impressione
Allora diciamo
Questo mi mi offre l'occasione per fare di solito lo faccio ma insomma è un gesto di una vecchia relazione che poi diventata capitolo di un libro e mi sembrava pertinente richiamare tre osservazioni fatte da sul persone che non hanno bisogno di presentazioni solo a proposito della pena
Due organi per Tudor Camilla per il crimine ogni atto che ha un qualche livello determina contro il suo motore quella reazione caratteristica che chiamiamo pena ed era appena determinare al reato più di un secolo dopo
Ha scritto Giovanni Fiandaca che dovremmo evitare la trappola cognitiva di assumere in partenza la pena come principale ineluttabile dimensione dissenso cui orientare la nostra attività di riflessione e ricerca al contrario dovremmo lavorare guidati dall'idea che la pena non è lo scontato punto di partenza né di arrivo ma costituisce essa stessa la vera questione agganciandosi a queste considerazioni qualche anno
Non mi ricordo se prima o dopo ma insomma
Poco importa Didier fa sentire tutti conosciamo
Scrive che in linea di principio di fronte disordini vissuti da una società alla violazione delle norme alle infrazioni delle leggi i sei membri si affidano una risposta fatta di sanzioni che la maggior parte degli individui appaiono utili è necessario il crimine il problema e il castigo la sua soluzione con il momento punitivo e il castigo a diventare il problema
Penso che ciascuno Dinoi diciamo
Collocato politicamente culturalmente e professionalmente dove gli pare più o meno Possa convenire sul fatto che la punizione rette la retribuzione
Dopo la rieducazione termini che anche a me non piace sia qualcosa con cui misurarsi come una sorta di ineluttabile conseguenza dell'azione dell'uomo ogni tanto ma che sia un problema che sia diventato un problema lo ricaviamo
Quotidianamente e ciascuno nel suo proprio ambito professionale culturale eccetera eccetera dunque se questo è un problema forse l'opera interrogarci su quel che si può fare più che su quello che è stato fatto
E rispetto a quel che si può fare
Molte delle cose che ho sentito le condivido ma su alcune cose secondo me fa forse vanno messi va messo qualche correttivo diceva e capisco bene
Il senso di quell'affermazione Marcello Bortolato la magistratura di sorveglianza
Se non ho preso male appunti l'unica magistratura che può emettere un provvedimento che non venga eseguito allora sì eccetto e se io facessi il giudice di sorveglianza non sarei molto contento di questa cosa ma non faccio il giudice
Però intanto forse non è esattamente così perché anche per la magistratura amministrativa da cui promana l'ottemperanza
è stato cioè non a caso di bit via Temperanza perché può non essere eseguito il provvedimento adottato da un autorità giudiziaria in quel plesso ordinamentale ma siccome ne siamo il Paese dove non basta scrivere vietato fumare dobbiamo scrivere severamente vietato fumare diciamo
In qualche modo non sorprende questa cosa mentre invece sarebbe cosa buona e giusta non attendere l'ottemperanza per poter pretendere
Come fece letizia Venturini non aveva ancora Bologna all'epoca ma insomma io ricordo un provvedimento molto vecchio
Eravamo propoli inizio trentacinque bis con il quale un magistrato di sorveglianza di Bologna
Poi con provvedimenti con delibazione del collegio sui impugnazione del dato ordinò l'implementazione della pianta organica di otto unità di
Funzionari giuridico pedagogici a fronte di un detenuto che lamentava quello che ha diritto di rifiutare ma se ritiene di dover ricevere è un diritto per l'appunto c'è il trattamento perché non vedeva assicuratore
E questo oggi secondo me si lega alle considerazioni posso Palazzo che diceva che l'autorità giudiziaria
Il da intendersi magistratura di sorveglianza alla possibilità di cerco di recuperare l'appunto se l'ho preso per bene
Di
Ha poteri amministrativi e giurisdizionali nel senso che certo non si sostituisce l'amministrazione ma può incidere sull'attuazione pratica di una la cucina cercando di colmarla o attraverso quelle che
Da nella sentenza duecentosessantasei del due mila nove più volte ricordata la corte diceva
Che non si tratta bisogna prendere sul serio visite ai detenuti questa la di principio
E nel farlo non si tratta di fare delle sollecitazioni e per cui qualcuno fa la gentile concessione al giudice che si è rivolto all'amministrazione dicendo per favore per questo dice al potere incidere verso chi non fa imponendo gli obblighi di facile naturalmente nel perimetro un chiuso delle proprie competenze
Aggiungo anche
E di nuovo capisco la provocazione sono assolutamente d'accordo in generale sempre con Marcello Bortolato diciamo in questo caso mi piacerebbe correggerlo perché altrimenti per eterogenesi dei fini si dichiara si rischia un misunderstanding l'altro giorno
Proprio da intendersi l'altro giorno cioè ieri
Oratoria super doc mi ricordo che questo massimo due giorni fa io ero al CSM anche l'invitato a parlare ed forse non si sono resi conto di invitavano a farlo in materia di Renzo
Ci sono due dico due cose su nel merito e nel metodo di quel incontro perché mi sembra pertinente con i temi di cui parliamo
Perché
Con Marco Pelissero Roberto Bartoli alte credere in questa sala diciamo ci siamo occupati di salute mentale di di di riforma tentativo di riforma della sanità e dell'insicurezza accessori eccetera eccetera anni fa sappiamo come lì dentro c'era senza pretesa di convince nessuno ma c'erano le risposte che oggi si lamentano come mancante c'è la possibilità di dar luogo a una variegata serie di risposte
Rispetto a misure Renis o niente ore libertà vigilata c'era una modulata risposta del legislatore delegato a fronte di una serie di parametri che si erano individuate ma ci porterebbe lontano però per dire stalla cioè se uno vuole la recupera
E anche attraverso interpelli del giudice delle leggi che ormai ci ha abituato a diciamo soluzioni fortemente in nero innovative penso a due cinque tre del due mila diciannove quella che citavo prima
Dell'ergastolo ostativo penso alla dieci sempre fabbricanti di Pierre ma insomma
Non è che c'è solo luce bisognerebbe abituarsi a ragionare in quel modo lì anche se insomma come spesso diciamo bisognerebbe provarlo e quindi e difficile questa operazione Genet
Ma in ogni caso a me interessa il fatto che in quel convegno
Qualcuno
Qualcuno da intendersi Dipartimento amministrazione dettare e purtroppo magistrato di sorveglianza ha preso posizione sulla necessità di eseguire un ordine giurisdizionale dato da un magistrato in termini di Dio a una Renzo e quindi con buona pace della dei principi fondativi della legge ottantuno
Si possa imporre una Renzi l'ingresso in un luogo in o perché l'outing
Lamentando il fatto che la risposta negativa da una Renza arrivarti dice non non non c'è non ci dicono non c'è posto ci dicono non possiamo occuparcene
Così intendendo che il problema un problema di posti come se dare risposte un contenitore esattamente come il carcere e non un luogo dove poter soddisfare un'esigenza di cura
Allora se noi ci mettiamo su quel piano inclinato bella necessità di ottemperare un provvedimento un giudice che ovviamente un'esigenza
Dobbiamo stare attenti perché poi rischiamo di autorizzare
Cattivi pensieri di da parte di qualcuno che pretende che siccome è stato dato ordine di ingresso in un luogo anche se quell'uomo non va bene o non può ricevere siccome Dell'ordinato tu mi devi fare entrare attenzione perché diciamo per così come tanto per segnalare un'altra contraddizione che va be insomma stavo per usare un'espressione forte me la tengo ma c'è una contraddizione
E di quelli che hanno visto hanno proposto sempre nell'ambito di quel lavoro e mi dispiace
Di una commissione insomma largamente composta da magistrati di sorveglianza la possibilità di rivedere in executive disse il giudizio di non imputabilità dato da un giudice
Ritenendo sbagliato quel giudizio potendolo rivedere affermandola imputabilità di quel soggetto una cosa che se ci pensate fa venire
Diciamo il veramente impressionante che dei giudici possano pensare una cosa già proponendo la
Così come hanno scritto che vi sono delle persone che sono inemendabile confondendo la cura con la con la guarigione e siccome non puoi guarire io non ti curo ti darò un po'di cura un po'di cura si riuscirà a dare ma by nel girone dei dannati
Allora fa impressione perché questi sono fughe in avanti non di quel giornalista lì che ha scritto quella roba lì
Ma di magistrati
E allora forse
Bisogna stare attenti gioca una lettura di quel che stato di quel l'ordinamento presenta di quello che potrebbe diventare se qualcuno desse fiato a quelle ragioni mondane che alimentano consapevole o meno che sia il giudice che le vicende quelle ondate il suo giudizio invece io penso che in maniera molto più mirata
Sebbene non mi piaccia perché mi piacerebbe vivere in un mondo dove io vado in un'aula
Davanti a un giudice sapendo che posso misurarmi diciamo
Su regole chiare invece a volte devo cercare quelle commodus discessus non è affatto commodus perché se non trovi quei giudici bravi poi sollevano io ha voglia famiglie luminosa nella testa
Alla corte non ci vado diretto la corte ben contenta perché già così ogni tanto ci vado se ci andassi diretto sarebbe la fine però il problema è poi e citare il tuo giudice allora io mi limito a segnalare a scusate ne dimenticavo una sempre come invece sembra ecco a proposito di ragioni mondane che hanno molto alimentato questa proposta della commissione mista sono state mostrate ma del resto non stupisce perché c'è una proposta di legge di tre senatori deputati di fare di Fratelli d'Italia che nella relazione illustrativa quella che comincia con onorevoli colleghi
Sollecita il Parlamento a dar luogo a quella proposta di legge che vorrebbe eliminare i disturbi di personalità dalla perché dall'incapacità dall'ottantotto del codice penale questo non mi interessa sapere se la pensato meno a favore delle sezioni peraltro di cui si celebra il ventennale quest'anno
Sì certo ricorre vent'anni
Ma si dice
Per a ristabilire la giustizia
E si fanno i nomi e cognomi dei morti
In quella proposta di legge perché siccome molto queste siccome morto questo dobbiamo pulire di sobrietà Sant'al consiglio sopra della magistratura uno psichiatra che sostiene queste posizioni ha progettato le immagini dei morti
Ammazzati e dei loro assassini
A proposito di ragioni mondana e io penso che questa cosa non ci posso fare perché il l'argomentare di un legislature di un magistrato va nutrito di riflessioni più sorvegliate e non quelle emotive
Il che riporta anche legandomi a quella suggestione di
Luigi Ferrarella a cui ho detto prima in privato con cui sono quasi sempre d'accordo ma insomma anche lì avverto il rischio di un piano inclinato nel quale ci impegneremo
Se ogni giudice dovesse spiegare né tennis in quella relazione diretta con il popolo già abbiamo scritto alla giustizia amministrata in nome del popolo a me diciamo proprio non è piaciuto anche perché ricordiamo la matrice di quella novità la matrice politica intendo ma diciamo quella relazione diretta col popolo pancia a terra disabili
Per effetto della quale io devo spiegarti perché ho deciso in un certo modo
Insomma il giudice non è il giudice delle leggi che deve dare al popolo un'informazione non foss'altro per l'effetto che vale per tutti soprattutto se di accoglimento la pronuncia del giudice delle leggi ma è è cosa diversa se Marcello Bortolato chi per loro ogni volta dovesse istituto ogni giudice dovrebbe avere un ufficio stampa che spiega la ragione della sua ordinanza del sud mi pare oltre che impraticabile mi pare anche quella pericolosa
Allora
Sull'effettività all'inefficacia
Il trentacinque bis c'è un bellissimo articolo io spesso litigo con l'unica anche se un mio amico
E invece su questo articolo io me lo leggo me lo rileggo mi piace sempre molto e di Davide Galliani di qualche anno fa sul penale contemporaneo
L'articolo anche un bel titolo si chiama le briciole di pane giudice il senso di umanità una lettura costituzionalmente orientata degli articoli trentacinque bis e ter ordinamento per le
La sintesi
Che il trentacinque non serve a niente se non forse al Garante nazionale a ricevere una serie di segnalazioni poi l'uso che ne fa non lo sappia
L'uso che ne ha fatto non lo so ma insomma serve per e lava la la la lettera nella buca
Il trentacinque per
Diciamo ha mille problemi a partire dal fatto che come nella réclame basse fisso il ristoro che viene dato e quindi diciamo è anche esso sospetto di incostituzionalità ma comunque insomma esige una uno spot conoscenza delle lingue tra l'altro le sentenze della Corte dunque difficilmente sono tradotte in italiano quelle riguardo all'Italia sì le altre nove giudice di sorveglianza deve conoscere il sito della CEDU le lingue deve capire se quelle una giurisprudenza orientata consolidato non consolidata anche se c'è il dottor Romano in questa sala che ha valorizzato di recente con una questione di legittimità costituzionale anche il precedente non consolidato della sente della corte alsaziana ma insomma
Ed è molto bella per l'ordinanza di rimessione quindi c'è speranza perché patrioti di pista Gian mando anche non
Ma insomma
Diciamo ci sono
Ci sono seri problemi sul trentacinque per il trentacinque bis adesso dovremmo che chiederci né di in disparte diciamo le vie i grandi risultati che ha dato
Su tutto ratio di questo dal la sentenza dieci espressione manifesta perché nasce da un trentacinque disaccordo ma a fronte del disastro che c'è nelle carceri italiane
E a quella soluzione che adesso il presidente del Senato
Amo sembra sollecitare l'implementazione della liberazione anticipata che per carità di Dio va benissimo ma insomma e così la leggo io la classica certo io sarei favorevole all'amnistia l'indulto all'auto a tutti i meccanismi dei partiti ma diciamo non è una risposta di sistema
E non si occupa dei veri problemi ma insomma va benissimo
Poi se Rita Bernardini meridionale per questa volta va bene perché è proprio aggiungiamo anche l'aspetto che non muore quindi va benissimo
Però quello che voglio dire e che ci sono dei problemi che sono ovvie obiettivamente struttura e talmente strutturali che il rischio di una nuova sentenza pilota e obiettivamente desolante allora chiediamoci sei trentacinque bis rispetto allo sfacelo delle carceri italiane e strumento che consente di superare la situazione in cui ci troviamo
Cioè se è uno strumento a condicio visto che la Corte aveva preteso vola Torregiani
Un sistema di rimedi chiedeva e sono stati introdotti per il bis a superare questa situazione
In buona sostanza non tanto se esista la necessità di introdurre il numero chiuso cosa che secondo me sarebbe sacrosanta perché se c'è il numero chiuso non era in sé se tu in macchina omologata del cinque non ci puoi salire per sette che li fanno la multa non si capisce per quale ragione in carcere
A Sollicciano una potenza di quattrocentocinquantasette ce ne debbano stare seicentottanta ma siamo arrivati a mille cinquanta non si capisce
O meglio si capisce se consideriamo le parole Giovanni Fiandaca di via Hassen e di Émile Durkheim molto tempo prima
Perché è una passione contemporanei non la mia anche se il mio nome
Allora è uno strumento che ci consente di risolvere questa situazione trentacinque bis quello abbiamo introdotto per risolverlo evidentemente no non è capace di risolvere alla radice un problema che merita una soluzione radicale
Per effetto della quale mi limito a dare l'indicazione atti la volesse raccogliere noi non abbiamo affatto introdotto uno strumento per arrivare alla corte costituzionale dicendo guardate
Questo carcere incivile io qui non ci posso restare ce l'abbiamo preteso uno strumento che invece la Convenzione europea dei TIR l'uomo sotto il costante controllo della corte esige cioè l'esaurimento delle vie interne non ci sono sanscrito nessuna parte
Però anche in materia convenzionale la porte due ha riconosciuto e riconosce da sempre che non è necessario quando si ragiona di violazioni Corrales qual è l'articolo tre divieto di tortura di trattamenti inumani e degradanti esaurire le vie interne in buona sostanza la colpiti dicesse col giudice domestico non è in grado il tuo sistema paese non è in grado di darti una mano viene innalzate ci pensiamo noi la sto banalizzando ma insomma evidentemente e così io l'ho fatto
Nessuna condanna per violazione articolo tre non ho aspettato di andare davanti alla Cassazione dire eh un po'mi stanno dando torto
Sono andato a cielo e lasciato ha condannato l'Italia per effetto di quel ricorso del quale io non avevo e lo avevo scritto favolette io non ci vado in Cassazione perché non c'ho tempo da perdere fare giochini e tutto il giro delle sette chiese e alla fine muore oppure l'operazione riuscita al paziente morto
A me non interessa e io credo che su questo tema si possano si debba fare una valutazione diciamo sul tema della se abbiamo un rimedio il rimedio è inefficace ci sia il dovere dell'efficacia e parimenti bisogna trovare un modo
Due sodalizio ancora due minuti due
Spunti di diciamo due sollecitazioni eh
Uno c'è una norma che ne mi fa impazzire forse più prerogativa del giudice dell'esecuzione ma insomma la denuncia così il seicentocinquantasei nono del Codice di rito preveda la impossibilità di sospenderlo di carcerazione se e quando arriva la cartuccella e se detenuti
Fossa anche per un residuo di pena di giorni due perché se ancora detenuto non si sospende
Di Grazia c'è qualcuno in questa sala che può convincere della la ragionevolezza del contrario c'è perché se tu sei libero
E magari che ha liberato un giudice dopo averti arrestato per un reato gravissimo e quindi ha valutato che lentamente la le esigenze di cautela siano scemate siano cessate oppure non dà mai l'operato e guardate ci sono delle notti sono due norme il sedicente due norme in materia di sesso adesso non mi ricordo Ciani dice asterrei dodicies questi cose che fanno impazzire chi li legge che non hanno né a massimo di tale non consente la cautela cioè non lo consente proprio non si può estrarre stati recuperati di lunedì quel giornaletto pedopornografico e l'altro non mi ricordo
Sette arriva un definitivo per quella roba lì e tutti se già bruciato la pena sospesa per cui talenti ai definitivo di mesi sei tu vai in carcere e devi fare l'anno di osservazione quindi se l'assolutamente ostativo cioè perché tu hai va il vento per ventisei e non hai l'ipotesi d'quell'ipotesi non hanno l'ipotesi di avere seicentonove dissi potete vedere che non comporta la mia osservazione tu vai dentro la fai tutta è ragionevole e irragionevole
De Grazia qualcuno può farci una riflessione qualcuno più con una logica di sistema può riflettere sul fatto che se tu stai dentro quando arriva definitivo anche se ti restano un giorno due ma perché devi andare dentro per tipo d'autore se qualcuno ha detto che non sei pericoloso
è il professor Palazzo parlava stamane di una
Giurisdizione di sorveglianza o meglio delle misure che tengono avvicinarsi alla cognizione ma non ce la fanno non ce la fa
Perché l'affidamento non c'è anche se a metà dell'avviso pena sostitutiva lo puoi chiedere poi ci starà a vedere ma non ce la fanno e allora anche lì e la chiudo
L'ho detto prima presso Palazzo che qualche anno fa ma ha portato fortuna perché io gli ho chiesto una mano per riflettere su quello che devo andare a dire in Corte della richiederò insomma io fra un mese vi discuto una questione in Corte e la questione
Le pene sostitutive impedite dal quattro bis
Allora se ci pensate ebbe qui altro che eterogenee cialtroni e paradosso un governo diciamo che a me non piace così facciamo come primo atto si presenta superando le ostatività certo non perché per me è sufficiente perché la Corte Costituzionale Bettola o qualche poi e l'hanno fatto loro come sappiamo l'hanno fatto cioè male
Marta Cartabia diciamo che benedice la riforma in materia di pene sostitutive di giustizia riparativa insomma non voglio dire niente perché sa
Introduce cioè Marta nata insomma il legislatore delegato le sistema delle pene sostitutive
Crea al blocco del quattro bis
Allora di nuovo ma perché se il giudice della cognizione ha davanti un soggetto che è imputato di un reato di quattro piste tra l'altro è diventato quello che sappiamo
Libro degli non vi è somiglianza c'è dentro di tutto dal traffico dei tabacchi semilavorati a alla tratta di schianto più un ente che c'è
E e e perché quel giudice che di nuovo magari avrà acquisito una sede informazioni positive sulla prognosi criminale di quel soggetto
Ecco totalmente bloccato non conosce neanche meccanismi che gli consentano di superare lo stato di vita che malamente sono stati introdotti col primo atto sui Reds sulle ostatività dal governo Meloni
Allora si può fare un ragionamento su quel che si potrebbe fare per liberare per fare in modo che come diceva
Marcello Bortolato prima ricordandoci quelle parole così belle il com'era il conflitto permanente vola così e Calamandrei e
Si può in polemica
Non è per polemica è per necessità di aggiornare il libro il catalogo e per necessità di implementare i diritti
E siccome la Corte è sempre più un giudice dei diritti e del diritto nonché il diritto l'abbia dimenticato ma conosciamo il suo incedere liberatasi dal terzo in comparazione dalle rime obbligate
Con sentenze che sono insomma non lo devo ricordare Marco Ruotolo ma insomma manipolati da additive di principio il istruttorie le regole di giudizio importa adesso che ti fanno le domande eccetera eccetera
Allora consapevoli che molto c'è da fare
E che è molto secondo me si può fare
In una corpo a corpo che necessita io la raccolgo volentieri quella succeduta sollecitazione pizze Venturini a un'alleanza almeno sorveglianza mi piacerebbe poter dire anche altrove ma insomma non non capita così facilmente anche per ragioni comprensibili diciamo
Diversi ruoli voi avete un potere istruttorio d'ufficio di supplenza e quindi però si può lavorare con quella poca parte di avvocatura che si occupa di questi temi purtroppo va detto
Però
Io credo che si possa e si debba provare diciamo a trovare quella che potrei chiuderà così è una difficile strada per tornare per andare a scuola venga
Tanti temi avvocato passione veramente tanti anche quello della salute mentale che è un tema difficile vediamo che nonostante la riforma la legge ottantuno però in effetti il tema è ancora un tema non a caso appunto ci sono studi in corso e proposte varie
è un tema difficile anche perché la stessa Psichiatria mi sembra un po'spesso in difficoltà sì due volte parliamo no anche lavorando con gli psichiatri sono loro i primi che segnalano le difficoltà della cura del malato di mente autori di reati il loro stesse anche probabilmente ESP sovraesposizioni no e lo psichiatra senz'altro spesso solo forza che solo del magistrato di sorveglianza di storia che va a volte questa sensazione la proviamo ma e in più si trova anche in una posizione spesso difficile di medico che cura poi il medico comunque segnala al magistrato anche redigere relazioni o nella fase dell'esecuzione della misura di sicurezza sappiamo bene che spesso noi magistrati di sorveglianza
Riceviamo le relazioni dallo stesso medico psichiatra che ha in cura e la persona che quindi spesso si trova e lo dicono
Sovente in difficoltà nel dover in qualche modo anche interrompere quella che chiamano l'alleanza terapeutica il rapporto che hanno con i loro paziente nella misura in cui riferiscono di criticità
Alla magistratura di sorveglianza e quindi io noto da parte della stessa Psichiatria spesso proprio la sollevazione di perplessità rispetto all'esecuzione delle misure di sicurezza anche così come concepite adesso
E forse tutto questo campo in questo ambito sarebbe senz'altro da rivedere come probabilmente anche un po'l'ambito delle misure di sicurezza in generale certo non è è un tema talmente complesse forse a questo punto non abbiamo davvero ulteriore tempo per riflettere ancora ma senza dubbio un aspetto su cui forse molte critiche davvero però si potrebbero sollevare
E parlando proprio di e di salute salute mentale salute fisica passo quindi la parola alla dottoressa Covelli
Che ci può fare un po'un quadro della degli interventi e l'amministrazione penitenziaria perché poi non solo ovviamente la salute mentale è un problema ma anche la salute fisica più che mai lo è lo è in carcere
Il provveditore dell'Emilia Romagna ultimamente mi sollecitava rifletterei sui famosi lei ha livelli essenziali di assistenza
E diceva dal suo punto di vista che essi pretende una eguaglianza di livelli di assistenza per i cittadini liberi e per quelli detenuti
E dal suo punto di vista trovato interessante questa sollecitazione dovremmo addirittura alzare invece il livello di assistenza per i detenuti perché mentre il cittadino libero può alla fine farsi curare anche altrove libero di scegliere certamente magari chi può avere problemi economici per farlo ma insomma ha possibilità di trasferirsi anche andare in un'altra regione
Il detenuto ovviamente deve riceve l'assistenza sanitaria da quell'istituto in cui si trova e parla neanche la possibilità di scegliere e pertanto si potrebbe anche immaginare alla garanzia dei livelli di assistenza maggiori addirittura per i detenuti se davvero vogliamo offrire una tutela è un'assistenza sanitaria reale efficace
Sentiamo un po'il punto di vista dell'amministrazione le
Quello che ci può offrire con ulteriori spunti di riflessione
Buonasera a tutti innanzitutto ci tengo a ringraziare con Anzio per questo invito che dimostra tra l'altro la grande attenzione per la magistratura di sorveglianza
Anche nei confronti dell'amministrazione penitenziaria e che posso infatti testimoniare indirettamente e perché proprio l'attenzione della magistratura di sorveglianza che ci permette di di sentirci meno soli e mi spiego meglio e il tema della della tutela del diritto alla salute in carcere
è un tema particolare molto delicato probabilmente tra i diritti quello alla salute diciamo e quello che rappresenta un un uno degli aspetti più importanti uno dei settori più delicati proprio perché è difficile garantirne la tutela assicurarne la tutela e partirei dalla dalla definizione di salute perché questa dovrebbe un po'muovere no tutta la nostra la nostra attività nel quotidiano
Quella dell'Organizzazione mondiale della sanità che
Diciamo individua Lagoon diciamo identifica il concetto di salute non più come mera assenza di malattia come si riteneva un tempo no quindi la capacità di idoneità del soggetto di prestare la propria attività lavorativa ma in realtà un complessivo benessere P psicofisico
Quindi salute fisica e salute mentale
Un altro principio sancito Sante dall'Organizzazione mondiale della sanità che poi è quello che conduce no alla anche la tutela del diritto alla salute in ambito penitenziario è il famoso principio di equivalenza delle cure
Allora dobbiamo interrogarci proprio su questo o se davvero stia garantito sia possibile garantire
Il principio di equivalenza delle cure in ambito penitenziario quindi se i detenuti possono essere considerati come i cittadini come le persone libere
In quanto a garanzia delle delle cure e delle prestazioni sanitarie
Noto a tutti il diciamo che la la medicina penitenziaria abbia ormai
Sia scomparsa avendo lasciato diciamo essendo un po'tutta la materia
Passata alla competenza del servizio sanitario nazionale è in realtà in virtù di un un percorso che si è concluso nel nel due mila e otto ma ecco insomma parliamo dell'ordinamento penitenziario della legge dei miei novecentosettantacinque pure
Fino al due mila diciotto l'articolo undici dell'ordinamento penitenziario era ancora quello del mille novecentosettantacinque nonostante il transito della medicina penitenziaria risalga al due mila e otto
Adesso il l'ordinamento penitenziario quindi diciamo che allineato alla riforma della medicina penitenziaria
Ma le criticità sono sono sono tuttora pressanti
E per quanto ci diamo da fare nel quotidiano per cercare di superare le e rimangono e insomma cercherò brevemente di dare insomma qualche qualche piccolissimo
Spunto di riflessione con riguardo a quelle che sono le criticità che viviamo quotidianamente proprio nel tentativo continuo di assicurare la tutela del diritto alla salute reclusi
Allora e prima di tutto la medicina penitenziaria transitando al servizio sanitario nazionale ha in realtà creato una situazione di disomogeneità a livello nazionale infatti registriamo un profondo divario nelle prestazioni sanitarie tra le regioni del Nord del Centro e del Sud e questo penso che sia
Montato inconfutabile evidente a tutti è richiesto quindi necessariamente comunque quotidianamente un impegno congiunto
Tra l'amministrazione penitenziaria e le autorità sanitarie quindi segnatamente le regioni e le altre il perché
E nella il sistema gestito chiaramente da un livello centrale a livelli periferici e locali e appena Herzog accorre di accordi tra le due amministrazioni a cascata o no quindi
Si verificano si realizzano questi accordi dal centro fino alla periferia fino agli accordi locali
Ovviamente il fatto che la medicina il la tutela del diritto alla salute sia fu una responsabilità del servizio sanitario nazionale non esonera affatto l'amministrazione penitenziaria
Dal dover garantire la tutela di questo diritto essendo l'amministrazione penitenziaria esperienza
Comunque responsabile delle persone alla stessa affidate
La il problema quello della insufficiente per i fine carico della della salute dei detenuti quindi dicevo tra tra le varie regioni o comunque in maniera difforme da una regione all'altra cosa comporta questo nella necessità comunque di garantire il diritto alla salute l'amministrazione penitenziaria incontra il primo vero problema
La necessità di spostare i detenuti da un istituto a un altro e purtroppo spesso da una regione a un'altra proprio per assicurare la presa in carico sanitaria quello che manca è quello e a cui appunto faceva riferimento proprio ora che la dottoressa Venturini poco fa ha ha accennato i LEA i livelli essenziali di assistenza
Se è vero che esiste un principio di equivalenza nell'accesso alle cure tra e liberi e reclusi allora dovremmo tutti avere la possibilità di accedere quanto meno ai livelli essenziali di assistenza
Quindi all'interno di ogni istituto penitenziario dovrebbero essere assicurati almeno tre siti di base
Eppure sappiamo che non è così e da qui nasce la necessità di spostare di trasferire il detenuto da una parte all'altra del territorio nazionale evidentemente palesemente in da eroga in violazione volte dell'articolo quarantadue dell'ordinamento penitenziario che sancisce ormai chiaramente il diritto alla territorialità della pena
Questa questione ci tocca in particolare no se parliamo dei detenuti ascritti al circuito della media sicurezza dove questo diritto per i quali questo diritto dovrebbe comunque essere
Garantito senza possibilità di equivoco forze qualche dubbio nemmeno sorge e con riguardo ai soggetti a maggio l'indice di pericolosità per i quali chiaramente
Sussistono anche ragioni di opportunità penitenziaria comunque di sicurezza e che suggeriscono l'opportunità di un'assegnazione comunque lontano dal proprio territorio di radicamento criminoso
E comunque problemi si pongono nella misura in cui dobbiamo mettere in relazione il diritto alla salute con la sicurezza
A prescindere quindi dalla dal circuito o dal regime al quale un detenuto è sottoposto
Perché
Da una parte c'è la salute ma d'altronde da un altro lato c'è la necessità di conciliare quindi la salute con le esigenze de dell'ordinamento penitenziario con le esigenze dell'amministrazione penitenziaria
Qui è il punto di incontro e a volte anche di scontro con la sanità
E gli aspetti da trattare sono tantissimi cercherà davvero e con molta difficoltà di riassumere più importanti cominciamo dal primo noi abbiamo bisogno proprio in ragione e dei principi ai quali ho poc'anzi accennato e di una presenza di presidi sanitari all'interno degli istituti penitenziari
Tanto maggiore quanto più per quanto maggiore è il numero di detenuti collocati in quel determinato istituto e quanto più è alto il livello di pericolosità degli stessi perché questo implica una riduzione della necessita quindi di spostamento da un istituto all'altro da una regione all'altra e soprattutto limita la necessità di ricorso all'audience tardi di cura come quindi con evidenti ricadute sul piano della sicurezza ma anche per una questione e di diciamo risparmio anche sulle sulle risorse umane sulla necessità di impiegare il personale di polizia penitenziaria già carente di suo nella
Nel servizio di traduzioni
Lontano dalla dalla sede di appartenenza del detenuto allora questo il problema qual è la soluzione quale dovrebbe essere la soluzione è sempre Attraverso gli scambi continui che l'amministrazione penitenziaria penitenziaria realizzata
Quotidianamente
Con le autorità sanitarie a vari livelli e partendo dal capo del dipartimento e con il presidente della Regione per scendere provveditorati regionali che si interfacciano con gli assessori alla salute o i direttori degli istituti penitenziari anche con le autorità sanitarie locali con i direttori generali delle ASL ecc
Cerchiamo quotidianamente di sollecitare interventi volti all'implementazione dei presidi sanitari all'interno degli istituti penitenziari quando ci accorgiamo dell'assenza di un presidio
E e e ce ne accorgiamo perché abbiamo un applicativo informatico tu dici che ci dovrebbe dare dico dovrebbe perché dipende poi dalla dallo zelo delle direzioni degli istituti penitenziari nell'implementazione ovviamente dell'applicativo steso ma comunque laddove questo corrisponda a verità quindi sia la diciamo sia in grado di rappresentare la fotografia dell'assistenza sanitaria all'interno degli istituti penitenziari da che ci accorgiamo di eventuali carenze e immediatamente sollecitiamo
La l'allestimento del presidio sanitario all'interno degli istituti
Si riesce a diciamo a giungere a una soluzione avvolte sì siamo riusciti ad ottenere tanti presidi ne potrei citare numerosi abbiamo risolto Attraverso limiti diciamo lo scambio l'attività tra le tue amministrazioni quindi siamo riusciti a raggiungere anche risultati importanti ma ancora non del tutto soddisfacenti in molti istituti manca l'assistenza sanitaria sulle ventiquattro ore
Mancano molti presidi specialistici è chiaro questo poi implicati ricorso al luogo esterno di cura oppure ecco si accennava il problema della Psichiatria una branca assolutamente carente è proprio quella della psichiatria
Per aprire
Se volessimo parlare della problema del disagio psichiatrico in ambito penitenziario veramente ci sarebbe tanto da dire
Anche perché a volte si tende insomma confondere la malattia mentale con tutto il resto che ruota attorno alla malattia mentale non c'è solo la malattia mentale ovvero le diagnosi di malattia mentale alla fine non sono moltissime attorno questo alle patologie franche si collocano situazioni di difficoltà di adattamento disturbi della personalità insomma una una rosa ampia di situazioni che comunque si ripercuotono direttamente sul sistema penitenziario e sulla difficoltà gestionale re provocando non solo eventi critici ma difficoltà anche per il soggetto stesso che portatore della situazione di difficoltà e per i suoi compagni di detenzione
Sul presto ci muoviamo chiedendo ovviamente l'aumento delle ore di psichiatri di psichiatria di presenza dello psichiatra laddove il presidio sia presente negli istituti e purtroppo non ovunque oppure addirittura la la diciamo la previsione del presidio spesso ove assolutamente carente perché ci sono molti istituti penitenziari dove lo psichiatra non accede affatto in altri dove è pressante per poche ore quindi le situazioni in assoluto più favorevoli di quelle diciamo che per noi sono situazioni virtuose sono quelle dove lo psichiatra
Sante per tre volte a settimana e pensare a una presenza quotidiana dello psichiatra assolutamente è un miraggio non non esiste da nessuna parte
Forse solo nei pochi istituti dotati di atti assieme la famosa articolazione tutela salute mentale no che quella struttura che è stata pensata con diciamo già dall'accordo
Dalla con la normativa di transito no della medicina penitenziaria il Servizio sanitario nazionale quindi sempre nel due mila otto ma poi concretamente realizzata non con una norma di legge assolutamente ma con un un accordo siglato in Conferenza Stato Regioni Province autonome mi riferisco alla all'accordo del due mila undici che creava queste articolazioni tutela salute mentale come strutture che avrebbero dovuto traghettare un po'perso Lorenzo e quindi dal superamento degli Oppi Giberti tolleranza oggi vengono utilizzate in questo modo
Le atti SM per realizzare l'osservazione ai sensi dell'articolo centododici del Regolamento di esecuzione quindi per sottoporre il soggetta all'accertamento diagnostico finalizzato a verificare se vi sia o meno una patologia psichiatrica oppure per ospitare quei soggetti
Rispetto ai quali una diagnosi psichiatrica si apre Dante quindi famosi casi di cui all'articolo centoundici del Regolamento di esecuzione e quindi anche quelli per i quali vi sia anche eventualmente una patologia psichiatrica sopravvenuta
Quindi stiamo parlando di malattie mentali quindi atti arse annettere una diagnosi però per la una malattia la la gestione era pura di una patologia mentale laddove pressante
Allora le atti e sezioni atti S.A.M. su tutto il territorio nazionale sono trentuno
La famosa accordo del due mila e undici prevedeva almeno un atti esserne per regione almeno una che assieme per regione in ragione in considerazione del dell'effettivo fabbisogno quindi del numero dei detenuti presenti in quella regione
Non ci sono richieste almeno in Regione ci sono regioni che ne hanno una alcune ne hanno due altri non ne hanno nessuna
Queste trentuno sezioni sono tutte funzionanti no non sono tutte funzionanti alcune sono sottodimensionate quindi ostinano detenuti
E in numero inferiore rispetto alla capienza effettiva per una serie di motivi
Perché sono chiuse alcune stanze per ristrutturazione dovute a danneggiamenti ad opera dei detenuti alcune sono chiuse per carenza di personale sanitario
Personale che non sono solo gli psichiatri ovviamente lo staff quindi il tecnico di riabilitazione psichiatrica lo psicologo dell'ASL eccetera
Altre sarebbero a attive ma il medico non accetta ecco poi c'è un'altra questione da dire che alla quale naturalmente
Insomma cercherò cercherà di accennare tra un minuto
E dico nonostante i posti non accetta il numero dei detenuti che la sezione potrebbe ospitare perché dice che se no si ritorna alle logiche dello PG perché i posti sono troppi ed è meglio avere meno detenuti in quella sezione per gestirli nel modo corretto
E altre invece qui c'è una realtà tra l'altro che riguarda un atti esserne femminile ne abbiamo pochissime per le donne diversa un altro problema
E se puntualmente sottoutilizzata perché lo psichiatra certifica e e questo ha inconfutabile perché l'amministrazione penitenziaria nulla può di fronte certificati medici
Che la detenuta deve stare da sola perché è pericolosa quindi se abbiamo stanze a due posti queste vengono occupate da una detenuta le stanze sono in tutto due potrebbero ospitare quattro pazienti ne ospitano due Sempre perché capitano Sempre detenute pericolose e noi non possiamo fare nulla come Amministrazione penitenziaria ma questo riduce i posti
E qui apro un'altra parente sì l'amministrazione penitenziaria non nelle condizioni di imporre la collocazione del detenuto nella piazza M. perché si tratta di strutture penitenziaria perché sono collocati all'interno dell'istituto penitenziario ma adesso positiva gestione sanitaria le liste d'attesa sono gestite dai medici dal DSM quindi noi chiediamo l'ospitalità e quando si libera il posto il detenuto può accedere l'ha chiesta a me ricevere le cure e tutti gli altri tutti gli altri vengono gestiti nei reparti ordinari
Sia settanta ma una patologia psichiatrica sia se si tratta di di studi sempre semplici diciamo comunque immaturi disturbi difficoltà di adattamento
Abbiamo situazioni di detenuti caratterizzati da aggressività estrema pericolosità che pure non sono idonei all'Attias M
Perché giustamente gli psichiatri ritengono che questo è insomma dire non può essere neanche messa in discussione che nella chiesta a me debbano essere collocati soli Soggetti realmente malati che possano essere correttamente trattati cioè gestiti dal punto di vista terapeutico trattamentale in queste particolari strutture perché i posti sono pochi allora la risposta dovrebbe essere
Immagino allora
Create né di più se sono poche aprite le altre giusto infatti e qui ci troviamo l'amministrazione penitenziaria rema verso l'apertura di altri atti SM quotidianamente
Scriviamo chiediamo supplì chiamo le autorità sanitarie in questa direzione e ma la risposta non arriva anzi le decisioni della sanità sono in senso contrario perché noi registriamo periodo periodiche chiusure di atti Ansermet sul territorio nazionale qui senza distinzioni tra Nord Centro e Sud
Sulla base del fatto che la necessità rilevata registrata a livello regionale
Non è quella che registriamo noi a livello nazionale ovverosia ogni regione se la vita darsi quindi io la mia regione lo assiste nata se avete bisogno vedetevela con la Regione carente
Questo è soltanto per accennare al problema della malattia mentale poi immaginiamo quando giustamente le autorità giudiziarie e su questo devo riconoscerlo la magistratura di sorveglianza e quella più attenta rispetto ad altre autorità giudiziaria
E quando noi diciamo riceviamo l'ordine di collocare il soggetto in atti SM
E non siamo in grado di eseguire quest'ordine perché perché i rossi non ci sono allora dovremmo attivare e questo è un altro diciamo un altro piccolo traguardo che abbiamo raggiunto nelle grandi difficoltà che ci sono dovremmo sensibilizzare
Meglio la sanità la magistratura di sorveglianza ci sta aiutando molto è proprio di questi giorni dei provvedimenti del mito della dottoressa Venturini e del dottor figli e ed è per questo che il sito veramente con piacere e con gratitudine Center anche altri anche altri anche tre presenti tantissimi davvero
Imberti sono direttamente il coordinatore della Rete sanitaria regionale allora non è per diciamo scaricare Alcide le mostri competenza delle nostre responsabilità assolutamente no né acqua stagnante scrivere una nota in più una due tre fa diciamo fare impressione per la pressione di un'autorità giudiziarie diverso salda quella che può partire dall'amministrazione penitenziaria
Perché se è vero che gli ordini del magistrato di sorveglianza buonanotte non vengono eseguiti immaginate se e quanto vengano eseguite delle disposizioni che magari sottoscrivo io che veramente non sono nessuno no ma non è che mi ascoltino più di tanto a volte non mi rispondono proprio allora io ricevo le disposizioni perenne quei certificati medici Nonino i sanitari che sono comandati presso la Direzione generale detenuti e trattamento
Dicevo quindi le indicazioni di tipo sanitario mi attivo cerco di convergere il coordinatore della rete sanitaria penitenziaria che è una figura intelligentemente istituita con la un altro cordolo According siglato in conferenza unificata il famoso accordo che il nostro vademecum
Quello del ventidue gennaio due mila quindici e cerco di chiedere al coordinatore un intervento risolutivo perché magari prende in mano la situazione
E sollecita all'interesse a sollecitare a risolvere il problema è che il problema il suo se il paziente non riceve le cure quando e come le deve ricevere
Il problema è dell'amministrazione penitenziaria ma prima di tutto del sanitario che non lo sta curando
Quindi quando la magistratura investe direttamente il coordinatore il coordinatore a uno stimolo in più per rispondere
Senso o nell'altro si attiva comunque cerca di accelerare i tempi coinvolge i proprio monologhi sul territorio nazionale
Questo accade ed è importante non solo per eseguire i provvedimenti delle autorità giudiziarie che pure è una e una parte decisi viva della della situazione ma anche più banalmente più semplicemente per assicurare la tutela del diritto alla salute del detenuto
Altra questione formazione informazione ed è collegata alla precedente
Dei medici penitenziari qui ci troviamo lavorare con medici penitenziari peraltro pochi a quel numero ridotto perché un altro problema è quello della carenza del personale sanitario negli istituti penitenziari non gradiscono
Il lavoro in ambito penitenziario si possono scegliere si rivolgono ad altro comprensibilmente e quindi questi pochi medici che accettano di lavorare nell'istituto penitenziario lo conoscono le procedure
Riconoscono affatto e io mi sto accorgendo mi accorgo quotidianamente che non solo mettono in difficoltà l'amministrazione penitenziaria ma anche l'autorità giudiziaria perché si limitano a certificare la incapacità di erogare le cure corrette al paziente
Ben andando a non si sa bene chi la competenza a risolvere il problema
A Roma stanno arrivando quotidianamente provvedimenti di questo tipo certificati di questo tipo i particolari da alcuni sanitari ma gialli vediamo puntati già sappiamo chi sono quindi quando arrivano i certificati sappiamo come ci dobbiamo muovere addirittura scrivono
Domando a chi di competenza non per un medico scrivere a chi di competenza il medico curante
La individuazione divani a struttura stiamo parlando di cure cure ordinarie di di patologia dei divi di Oncologia parte patologie di di tipo cardiologico Cia situazioni che un medico dovrebbe comunque saper affrontare
E questo chi di competenza ha portato anche a l'adozione di provvedimenti di differimento della pena per motivi di salute rispetto a detenuti ad elevato spessore criminale quindi abbiamo da un lato secondo me insomma anche un fallimento no del dello Stato che non è in grado di rispondere
Noi d'amministrazione iniziare evidentemente non siamo non siamo stati capaci di assicurare l'esecuzione della pena e di una sanità che insomma un pochino atto a volte se ne lava le mani
Allora formazione informazione del Medico che deve sapere quali sono i meccanismi siedono non non sa a chi rivolgersi deve chiedere al coordinatore regionale c'è anche il coordinatore regionale non riesce nell'ambito della proprio distretto di la propria regione di competenza a trovare la struttura sanitaria idonea
Ha ha facoltà di chiedere lo prevederà conferenza unificata del due mila quindici chiedere proprio monologhi finché non trova una soluzione al problema
Ce la comunica immediatamente con la può comunicare direttamente al provveditorato regionale se si tratta di un detenuto ma che sicurezza nell'ambito del distretto
E così noi procediamo con il nostro provvedimento di trasferimento che un provvedimento amministrativo che però si deve fondare già su una individuazione corretta della struttura sanitaria
Esatta e rispondente ai bisogni specifici di cui il passante laddove ogni paziente è diverso dall'altro anche di fronte alla stessa patologia ne abbiamo sappiamo che c'era necessita di interventi di presidi di tipo differente e in chiusura insomma una una considerazione certamente dobbiamo prestare una grandissima attenzione alla all'importanza dei dialogo interistituzionale
Nel senso di un coinvolgimento sempre maggiore della sanità quindi dobbiamo lavorare insieme alla sanità e anche diciamo con tutti gli altri attori che diciamo contribuiscono all'esecuzione della pena che intervengono nell'esecuzione della pena proprio a garanzia della massima tutto tutela dei diritti dei detenuti vi ringrazio per la
Era la tavola rotonda dal titolo la tutela dei diritti dei detenuti in particolare la sanità in carcere e la mancata attuazione di norme dell'ordinamento penitenziario che si è tenuta nell'ambito della seconda e ultima giornata del convegno cinquantesimo anno dell'ordinamento penitenziario che si è tenuto a Firenze il sedici e diciassette maggio scorsi
Organizzato dal CONAI se il coordinamento nazionale dei magistrati di sorveglianza abbiamo ascoltato nell'ordine gli interventi di Marcello Bortolato presidente del tribunale di sorveglianza di Firenze e Marco Ruotolo professore ordinario
Diritto costituzionale Università Roma Tre Fabio Gian Filippi magistrato di sorveglianza dell'ufficio di sorveglianza di Spoleto
L'avvocato Michele passione penalizza il faro di Firenze Maria Carla Covelli dirigente dell'ufficio servizi sanitari del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria la tavola rotonda
è stata moderata da Maria letizia Venturini presidente del tribunale di sorveglianza di Bologna
Si chiude qui lo speciale giustiziare avverrà questa sera grazie per l'ascolto e arrestato e con noi di programmi di radio radicale prosegua
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