Sono stati discussi i seguenti argomenti: Libro.
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16:00 - SENATO
17:00 - Senato della Reubblica
9:30 - Roma
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17:15 - Evento online
Temo che nota
A questa presentazione del libro del dottor Pellegrini
A lei la alleli produzione la primo intervento di presentazione benissimo benissimo intanto molte grazie mi dispiace di non essere con voi
Ma come credo vista stanco come credo che sia stato annunciato sono all'università giornata via Sant'e quindi voi sapete bene quanto studenti intendano
A concludere gli esami con il loro professore quindi non sono potuta venire al Senato come avrei invece voluto per commentare questo libro davvero importante che diciamo viene viene eletto in un momento estremamente direi centrale per la storia Billardello regista attivo due tre uno nel due mila uno quindi io voglio ringraziare non soltanto l'autore
Lorenzo Pellegrini ma anche tutti coloro che ci hanno invitato a questo convegno sciame negli arco a fare gli allenatori tanti i tanti colleghi che sono lì per che per commentarlo per il il dottor Fidelbo naturalmente che a come il compito di di di introdurre l'introdurre la materia perché centrale il tema in questo momento perché si sta pensando in maniera molto molto Gray concreta ad una riforma del decreto legislativo due tre uno per il due mila uno e allora è il momento nel quale fosse fa sentire la voce del lei giuristi
La voce lei coloro che questo decreto vedono non soltanto nelle sue fasi applicative avvocati magistrati
Ma hanno anche elaborato o considerazioni critiche o si condivisione della struttura originaria del decreto facciano sentire la loro voce
E allora io direi partiamo momento dalle origini questo decreto legislativo due tre uno che improvvisa uno
Il decreto aveva sia una funzione punitiva quelle rispetto a quelli prese che non avessero colpevolmente o colposamente negligenze mentre evitato di dotarsi di un modello organizzativo idoneo apre idee reati che tipicamente si possono realizzare all'interno dell'impresa ma aveva anche una forte propensione coerenti
E io ricordo quando nei primissimi tempi di applicazione di questa normativa anzi quelle nelle quali si studiavano le linee guida in Confindustria Gabi e tutti noi sottolineavamo tanto la diciamo organizzazione di un moderno che distribuisse poteri funzioni
La creazione di un modello che creasse un sistema di regole di prevenzione la creazione di procedure che potessero evitare la realizzazione di reati nell'ambito dell'impresse
Potesse avere uno scopo prevalentemente preventivo filologico un modello organizzativo affronti imposto ma a fronte di questo posto ci sarà un vantaggio e cioè che avrai una barriera rispetto alla responsabilità una persona giuridica perché comunque sembra anche attrezzato la tua impresa immane tale va bene un modello idoneo a prevenire il reato nessun addebito tipo fatti potrà essere s'tra l'altro il sistema noi abbiamo creato in Italia mi sembra un sistema straordinariamente efficace
Proprio perché è riuscita a creare il modello colpa di organizzazione e quindi di un avvilito capaci di superare un principio di colpevolezza costituzionale con la costruzione devo dire bellissime ed equilibrati sì ma cosa è accaduto poi negli anni successivi lo mette bene in luce il libro il quale si intitola si sanzione pecuniaria responsabilità degli enti ma nel sottotitolo mette subito in evidenza modelli strutturali tecnica premiale
Ecco i due mondi il bastone e la carota che secondo la tradizione si devono contrapporre avere una efficacia sanzionatorie da una parte ma preventiva dall'altra
E che devono essere devono essere in armonia fra di loro
A mio avviso non solo a mio avviso anche il volume non ritiene sia i anni successivi al due mila ventuno si è pensato più ha una struttura sanzionatoria della scrittura terminale quella battendo due zero e dunque si è implementato a dismisura il numero dei reati
E possono essere grati presupposto della responsabilità dell'ente lo sia allargato ai grazie porteranno sicché questo altre atrocità tutta una serie di anche discussioni sulla configurabili Carmina colpa rispetto al reato nacque per riorganizzazione rispetto al reato colposo ma il tema è stato brillantemente superato
La funzione premiale invece è rimasta rimasta firma e idee soprattutto firma anche qui libro ricchissimo di spunti e tratta davvero trasversalmente l'intero tema del decreto legislativo diciamo che anche qui il tema o sanzionatorio avendo preso il sopravvento il tema sanzionatorio la evoluzione non ha dato risultati appaganti perché perché vedete noi siamo nel allocando ci troviamo di fronte ad un processo nel quale c'è una
Ma inclusione della persona giuridica tra i soggetti indagati anziano elettronico buste tra della da una parte il riconoscere che magari c'è stata qualche défaillance qualche diciamo con una perfetta tenuta del modello organizzativo qualche procedura che non è stata considerata sufficiente
E dall'altra parte aggiriamo immediatamente un novello riparatorio
Lo facciamo sempre con grande cautela che a volte adottare una un modello o comunque modificare alcune regole prevenzione implementando le però vorrei dire per l'inquirente un implicito riconoscimento di inidoneità del modello Enzo
E qui si verifica la crisi sarà sistema punitivo sanzionatorio sistema premiale
La originari intenzione del legislatore nel due mila uno era quella di premiare gli enti quali riconoscendo l'esistenza di un reato al proprio interno
Chiedere condotte virtuose tra le condotte virtuose sono incluse anche le condotte di sparatorie tra l'altro concetto di pongo da riparatoria come un lotta sufficienza e anche ad aprire
Un aspetto distintivo del reato e Chicco delle dei nuovi orizzonti che sono state perse con una serie di norme civetta la normativa Casta abbia che propende per un tema di eliminazione degli assetti sanzionatoria attraverso dei condotti rispose ecco il decreto legislativo non riesce a spostare del tutto a compimento questo questo compito
Riconoscendo espressamente nelle condotte riparatori un effetto distintivo della magari iniziale parziale carenza del modello organizzativo
E questo viene rilevato in tutte le osservazioni che vengono fatte intorno a questo decreto e soprattutto in prossimità della conclusione dei lavori di una tavola o che zittiti consultazione che è stata parata presso presso il ministero
Perché il sistema per essere perfetto dovrebbe essere un sistema e premia chi si corregge e unisce chi persiste nell'inosservanza agli ombrelloni che in questo binomio si debba trovare la funzione tipica del decreto legislativo della della prevenzione
Operata attraverso il decreto legislativo due tre uno del Torino
Esistono vari altri problemi ne faccio uso un cenno perché la mia è soltanto un'introduzione non voglio tempo che nel tempo Agazzi intimidatori le Argelati pulite quello della applicabilità o meno del modello organizzativo a agli enti da alle piccole e medie imprese
Lo il il volume sposa la tesi della esclusione della responsabilità due tre uno per ieri per gli enti che appartengano alla diciamo categoria generale che le piccole e medie imprese
E secondo me di questo tema si deve discutere e si deve discutere molto perché la piccola e media impresa rappresentano davvero il tessuto centrale pronti nella vita economica del nostro Paese e secondo me ne rappresentano anche la forza quindi avere una forza così rilevante cioè non sia munito di parametri raramente di prevenzione cui sono convinte le grandi imprese
Mi lascia qualche preoccupazione devo dire che anche nel documento nella position paper elaborato da Confindustria a marzo del due mila venticinque si tiene alla stessa posizione io mi chiedo invece essi il problema del decreto legislativo per l'uomo non debba essere e la responsabilità dei ghetti non debba essere approntato
Con molta chiarezza nei suoi termini visti problematici essenziali la mancata utilizzazione nell'ambito dei modelli ti perlomeno ciò che può essere la base era una considerare un modello idoneo e il tema relativizzazione dove l'abbiamo posto tante volte in evidenza
Finora non è approdato a sfoci legislativi io
Direi in cominciamo a pensarci sembra che questo sia il momento giusto sembra quanto meno per la piccola e media impresa tosto che esonerati da responsabilità
Due tre uno noi pensassimo ad una tipicizza azione eliminando il modello e io devo darti avremo una buon risultato perché elimineremmo o o ridurremo esposto della piccola e media impresa del modello organizzativo ma riusciremo ad ottenere
Un risultato estremamente importante includere anche loro tra le categorie di imprese virtuose che ritengono che prevenire il reato sia molto meglio per prima non sotto l'aspetto sanzionatorio in un momento successivo
Infine ma veramente una nota di sottolineatura verità
Importanza di questo lavoro
Perché le considerazioni di questo lavoro si estendono anche una fase alla quale noi penalisti non siamo soliti degli pare sufficiente attenzione e cioè la fase esecutiva la fase esecutiva e
Estremamente importante proprio per verificare la tenuta virtuosa
Delle regole che sono state configurate quindi un plauso per essersi occupati anche in questo in questo in questo aspetto da all'autore Lorenzo Pellegrini
Proprio per il fatto di aver citato un'azione completa Bella evoluzione anche giurisprudenziale e delle tematiche dominanti sono collegate all'applicazione di questo importantissimo decreto che ha rappresentato una rivoluzione copernicana nella storia del diritto penale dell'economia ma perché una rivoluzione sia efficace occorre sempre e la manutenzione sia attenta
E l'opera di manutenzione che suggerisce questo volume e davvero estremamente preziosa stranamente in questi termini si discuta ampiamente nella vostra nel vostro incontro che emblematicamente si svolge al Senato
E quindi in Indino Nasser nell'apparente è una vera riforma est certamente molto presente e questo rende anche per completamente inutile il grande scorso
Dottrinale di riportare tutti i temi che sono relative alla responsabilità degli enti abbia anti voi in questo come questa non saranno molto attenti alla completezza la compiutezza dei temi che vengono qui rappresentati
Buona prosecuzione dei lavori e scusate se ritorno ai miei doveri universitari o seguendo gli Sandra
E grazie professoressa Severino per questa introduzione così lucida e approfondire in poche parole ha praticamente fatto una discrezione degli snodi più interessanti del libero ponendo una serie di problemi che che poi libro affronta di cui probabilmente parleremo questa mattina con i relatori che sono qui al mio fianco anch'io devo svolgere diciamo un'introduzione sarò brevissimo per non togliere tempo agli atti interventi e oltre a i ringraziamenti per questo invito
E per avermi dato l'occasione in qualche modo di leggere in anticipo questo questo questo lavoro che ha fatto
Lorenzo Pellegrini devo dire che si tratta di un lavoro e di una monografia davvero imponente imponente perché come diceva la professoressa
Attraverso una
Aprile ma attraverso una una così un faro puntato sulle sanzioni pecuniarie realtà l'Autore rilegge interamente il decreto legislativo duecentotrentuno e sebbene l'oggetto di questo studio siano appunto le sanzioni e sanzioni pecuniarie ma la riflessione e gli spuntini non si fermano le sanzioni pecuniarie ma vanno molte molto oltre
Spaziano su tutti i problemi cui ha fatto riferimento anche la professoressa fino alla proposizione di possibili interventi di di riforma
Riforma mi faceva sempre riferimento la professoressa Severino
A cui questo tavolo diciamo
Di di lavoro che è stato istituito presso il ministero della giustizia in qualche modo sta cercando di offrire delle risposte non si tratta di una di una modifica diciamo così sostanziale del decreto duecentotrentuno ma di una come diceva la professoressa di una manutenzione del decreto manutenzione perché si vuole in qualche modo rispettare mantenere la filosofia che alla base del decreto legislativo due tre uno
Però valorizzando che cosa valorizzando quello che nel libro di Lorenzo Pellegrini è messo molto Perini in in evidenza cioè la vocazione preventiva del decreto legislativo lampo
Struttura premiale del decreto legislativo e infatti nel si sta ragionando in questo tavolo sulla possibilità di valorizzare il il ruolo del modello post factum che oggi ha solamente una una funzione che porterebbe ad un sollievo di carattere sanzionatorio e nella etiche stiamo cercando di di portare avanti in questo in questo tavolo di lavoro
Il Gotha o di lavoro ed esce l'idea di attribuire al modello opposta factum un altro tipo di di di capacità
A determinate condizioni quello di consentire all'ente di Ada recente da responsabilità
La condizione che l'ente dovrebbe in qualche modo avversi doti dovrebbe essersi già dotato di un modello ante factum con una valutazione di idoneità di carattere diciamo così leggero
E quindi attraverso proprio un confronto con l'autorità giudiziaria quindi sia col pubblico ministero qui con il giudice individuare quali sono le carenze che possono essere in qualche modo risolte con poco
E a condizione che queste carenze siano in qualche modo superate la professoressa faceva riferimento alla volontà
Dell'ente di in qualche modo di immettersi in un in una posizione di legalità e quindi di autorganizzazione virtuosa
A queste condizioni anche il modello post factum consentirebbe all'ente
Di di avere come effetto quello di andare e sente da responsabilità quindi una fuoriuscita della società
Imputata di un certo reato di a queste condizioni di risolvere sostanzialmente il processo attraverso questo questo meccanismo che è un meccanismo che mette in evidenza in grande evidenza proprio la funzione preventiva e premiale delle condotte riparatori della struttura del decreto legislativo due due tre uno
Io se così deve trattare i tre brevissime diciamo considerazioni su tre aspetti che mi hanno particolarmente interessato del del della monografia
Del professor Pellegrini
Prima considerazione che ho trovato molto interessante e stimolante le sue riflessioni sul rapporto tra l'articolo quarantuno della Costituzione e il decreto legislativo duecentotrentuno giustamente si chiede in maniera retorica ma come è possibile che in presenza di un principio costituzionale che dichiara che l'iniziativa economica privata è libera
Sia stato possibile prevedere questo meccanismo a carico dell'ente
Deve
Che ha una carica sanzionatoria meno apparentemente molto temibile molto molto inclusiva
è la risposta che si dà giustamente nella monografia sì ma leggiamo interamente l'articolo quarantuno etico quarantuno fa riferimento a che cosa
Fa riferimento a quello che è stato definito la funzione sociale della proprietario dell'utilizzo utilità sociale a questo punto anche dell'impresa
Con riferimento a questa a questa lettura che poi è stato una lettura che nel nella monografia si citano lavori importanti come i lavori del professor Baldassare del professor Rodotà sulla proprietà e sull'impresa e si mette in evidenza come il riferimento all'utilità sociale la funzione sociale della proprietà e quindi anche dell'impresa
E in qualche modo rispettata e valorizzata da questo decreto legislativo proprio perché percorrendo l'Italia ove si pone il problema della autorganizzazione dell'impresa in funzione diciamo
Di per ridurre il rischio di commissione di reati
E c'è una una definizione che che mi sembra molto interessante che da Lorenzo Pellegrini quando fa riferimento addirittura a alla funzione del meccanismo tutte le uno meccanismo Complesso che ovviamente do per scontato proprio a una sorta di protezione del mercato dal di abusi per i datori di alcune imperiese che non accettano le regole del mercato non accettano le regole della libera concorrenza e proprio rispetto a queste imprese si rivolge il il
Decreto duecentotrentuno reso l'interesse che non organo a non organizzandosi in maniera virtuosa secondo quei quelle indicazioni imposte dal decreto due due o tre uno
Fanno che cosa ma realizzano diciamo uno svantaggio diciamo rispetto al mercato
Vanno contro la tutela della libera concorrenza della concorrenza le e quindi e ancora più importante mi sembra questa riflessione dal momento in cui l'articolo quarantuno nel due mila e ventidue ha avuto il una modifica una modifica importantissima
Aggiungendo con riferimento alle varie utilità sociale cui si fa riferimento anche riferimento dell'ambiente
Allora
Sulla base di quello che ci dice
A questo importante lavoro di di Lorenzo Pellegrini possiamo dire che il decreto duecentotrentuno si fa carico anche dello sviluppo sostenibile
E quindi mi è sembrato molto importante è questa
Questa riflessione che non ha mai trovato negli altri liberi che si sono occupati diciamogli attivabili sono occupati dell'adulterio come mi sembra una cosa che mi ha mi ha molto mi ha molto colpito ovviamente in termini in termini positivi e quindi è un tema che che offro alla alla riflessione degli interventi che seguiranno
Poi c'è una seconda considerazione questa di passaggio tassello
Di bassa levatura che voglio fare ed è il tema della estinzione della società con riferimento alla cancellazione dal registro delle imprese e lì qui nel libro giustamente Lorenzo quelli Prini stigmatizza una giurisprudenza della Corte di Cassazione che si ostina a dire che anche laddove non c'è
Dove c'è stata la cancellazione dell'impresa qualche sentenza continua a dire che l'impresa continua a esistere con tutti i problemi che poi mette in evidenza in maniera così sapiente ed efficace
Lorenzo Pellegrini voglio solamente rappresentare che recentemente c'è stato un una sentenza che ha sconfessato la giurisprudenza vi si riferisce Lorenzo Pellegrini invece ha detto
Ponendo sì proprio nel solco delle considerazioni che fa questo questo lavoro dicendo che laddove c'è una cancellazione da libro dell'impresa se la società deve considerarsi estinta non c'è ragione per cui debba in qualche modo sopravvivere una un'impresa che non ha più che non si pone più in in rotta con quelle che sono le regole del del mercato
Infine come terza considerazione e chiudo è una considerazione che ha fatto anche la professoressa si rivela che mi sembra uno dei punti drammatici del del decreto dicevo trentuno oggi e e di quello che potrà essere una modifica che se dovesse realizzarsi il legislatore dovrà valutare il tema delle piccole e medie imprese o meglio il tema degli enti di piccole dimensioni
Qui Lorenzo Pellegrini propone una soluzione drastica se ho ben capito la proposta e quella di una esclusione della responsabilità delle piccole e medie imprese
E interessante quello che dice sulle sulle statistiche sul numero sulle caratteristiche di queste imprese devo dire che rispetto a questa proposta che una proposta radicale
Per cui si prevede la non non assoggettamento di queste imprese di piccole dimensioni rispetto al decreto duecentotrentuno il ragionamento che sta conducendo al tavolo di lavoro della Commissione ministeriale
Eleggerete diverso nel senso che si è parlato sì della possibilità di prevedere causa di non punibilità di improcedibilità in questi casi ma si sembra sia prevalsa invece l'idea di
Di avere un altro tipo di di atteggiamento
Ed è la soluzione che vuole in qualche modo prevedere che solamente nel caso di disse in idem sostanziale si ponga un problema di tutela delle piccole e medie prese
Me In sono imprese di piccola di piccole dimensioni e perché secondo noi il problema riguarda i casi di coincidenza tra soggettività dell'ente e autore del reato nel caso in cui il reato sia commesso da un vertice apicale della società vertici apicali che sia proprietario unico ovvero detentore di una quota maggioritaria dell'ente
E sia in perché ci si che ci sia la presenza di una organizzazione
Una struttura organizzativa poco complessa e solamente in questo caso deve essere evitato il rischio del ne bis in idem
Dei medici dei dissidi deve sostanziale cioè il cumulo delle sanzioni a carico dello stesso soggetto e in questo caso si è previsto ma è un'idea siamo ancora valutando
La possibilità di rimettere al giudice la valutazione sulla base di un certo grado di discrezione di discrezionalità di o disapplicare la sanzione pecuniaria oppure di prevedere a secondo dei casi una riduzione della sanzione pecuniaria
Ferme restando le sanzioni interdittive la scelta che si è fatto è una scelta per dire nel momento in cui l'Italia è caratterizzata da questo modello di sviluppo fatto di piccole e medie imprese
Prevedere una esenzione di responsabilità totale
Dall'applicazione di questo decreto equivarrebbe a dire non applichiamo più il decreto duecentotrentuno lo marginale verrebbe emarginato sostanzialmente quindi un approccio di questo tipo una qualche cui vibrato che in qualche modo fa riferimento appunto a questa coincidenza
Potrà sto organizzazione dell'impresa e Autore persona fisica che in qualche modo laddove ci sia questa coincidenza piena tra questi due tra questi due centri di interesse solamente in questi casi si deve prevedere o la
Evitare la atteso detrazioni pecuniarie oppure prevederne una riduzione di fermo restando la sanzione terzo interdittiva
Sono stati come dicevo anche previste altre altre soluzioni che sono quelli appunto della non punibilità dell'improcedibilità però sembrerebbe che con una certa cautela stia prevalendo questa questa soluzione ma è tutto un po'da per vedere io mi fermo qui facendo a questo punto i complimenti per questo
Interessante lavoro rispetto al quale diciamo questo commissione Istruzione avverrà insomma perché non è un lavoro insomma che è utile per tutti per degli operatori per chi si occupa diciamo così
Di di precedere possibili modifiche necessarie quell'opera di manutenzione cui giustamente
Si richiamava la professoressa Severino quindi a questo punto di dare la parola a al primo degli interventi e credo che sia il professor Mongiello se non sbaglio quindi do la parola al professor Monti
Grazie presidente fa molto piacere intervenire oggi alla presentazione del volume di di Lorenzo Pellegrini giovane ancora giovane
Serissimo studioso oltre che un caro amico persona anche o oltremodo gradevole
Il l'impero verte su una tematica che ormai da più di vent'anni interroga l'attenzione
Di dottrina e giurisprudenza operatori pratici impresa che come avete ascoltato avete sentito dai quei bellissimi interventi che mi hanno preceduto e la responsabilità da reato dell'ente collettivo
Vorrei centrare il mio intervento su quello che potrei definire la dinamica del sistema sanzionatorio relativo all'ente partendo appunto dalla lettura del bellissimo libro di Lorenzo Pellegrini
Libro che si lascia apprezzare per i Corana litigo visione comparatista dica un'apertura comprati Sica significativa oggi sicuramente libro più approfondito
Sul tema della sanzione pecuniaria applicabile all'ente collettivo anche se spazia sua molte altre tematiche
E che confluiscono diciamo in questo tema più specifico
L'autore parte da quello che potrei definire il dualismo finalistico di questo sistema no quindi le finalità cella evidenziata la finalità dissuasiva c'è la minaccia di pena
Il bastone ma c'è anche come dire la carota l'aspetto premiale che punta una prevenzione speciale positiva cioè punta a ottenere dall'ente l'adesione all'appello alla autorganizzazione o alla riparazione
Dire che so
Dovessero filo la responsabilità dell'ente esprimo una logica che è profondamente diverso dal diritto penale individuale non è un diritto penale del rimprovero dell'autore per un fatto commesso un fatto di reato ma è un diritto penale che definirei più della prevenzione della riorganizzazione della riparazione
Il decreto due tre uno con questo decreto legislatore a per la prima volta finalmente come dire direi acceso un faro sull'organizzazione in quanto tale sul suo potenziale criminogeno ma anche sul suo potenziale prevenzioni disse
E quindi al centro di questo decreto ci sono i processi decisionali di un'azienda che connettono plurime unità aziendale funzioni
Anche le competizioni che come sappiamo tendono a realizzarsi all'interno di un'organizzazione tra pari unità alcune magari più sensibili alla redditività e altre più sensibile al rispetto di regole e procedure del cuore di questo decreto emerge bene da questo libro vi è un'idea profonda direi imprescindibile le condotte illecite che si possono essere partorito da un ente collettivo non sono solo espressione di volontà individuali
Ma sono voglio dire il frutto a volte di asimmetrie informative di deficit e di controllo di pressioni interne che non sono adeguatamente governato
E quindi ecco che le decreto due tre uno mette lenta al centro come strumento non solo come soggetto punibile un nuovo soggetto della responsabilità penale ma come oggetto anche di una trasformazione
Anche nell'ottica della sostenibilità che diceva prima il presidente cioè mo'un cambiamento del modello economico più attento alle esigenze anche nel rispetto del dei valori
Dei beni della collettività e anche di una sostenibilità dell'agire economico ecco quindi che in questo quadro il libro di pellegrini è un viaggio si della sanzione pecuniaria ma per scoprire in chiave teleologica quella che è la vera vocazione di questo decreto di questa responsabilità delle da questa prospettiva l'obiettivo anche della sanzione pecuniaria non è solo quello di punire minacciare e punire ma è quella di cercare di indurre lente a riorganizzarsi e se diciamo l'obiettivo della riorganizzazione ex-ante fallisce
L'obiettivo divenne la riparazione ex post ecco quindi i due fondamenti su cui si regge questo decreto il le due quello che potremmo definire l'alfa e l'omega del vero due tre uno la prevenzione Xanto e la riparazione ex post
Oggi a più di vent'anni dall'entrata in vigore di questo decreto dobbiamo però anche interrogarsi a mio avviso sulle difficoltà di decollo di questa disciplina
Ora banche bisogna essere del tutto pessimiste disfattisti il degrado due tre uno come chi si occupa di questa materia pensa dileggia in molte aziende soprattutto quelle medio-grandi hanno adottato di semi di compliance della filosofia della compare penetrato in molte realtà c'è potrei anche dire una cifra oscura della prevenzione noi prima si parlava di una cifra oscura della criminalità non sappiamo quanti reati noi non sappiamo quantificare oggi quanti reati ci riescono a prevenire però sicuramente un c'è una anche una prevenzione reale e è assicurata da questo decreto
Ci sono però dei nudi ovviamente i nodi il primo dovuta a mio avviso è legato al fatto che questo decreto assegnato una grande sfida culturale cioè ha imposto un forte cambio di mentalità degli operatori
Magistrati avvocati operatori aziendali dire soprattutto magistrati e non è maturato a mio avviso ancora pieno quello che il significato profondo di questo decreto l'importanza di questo decreto nonostante segnali importantissimo pari sentenza anche dalla sesta sezione veduta dal presente Fidalgo mostra una grande consapevolezza una maggiore consapevolezza però le ragioni di questo ritardo direi che sono legate e forse anche comprensibile perché come ci è stato detto anche a prezzo superiore è stato una rivoluzione ecco le rivoluzioni hanno bisogno di tempo per essere assorbite assimilata
Quando abbiamo superato il poco ma societas delinquere non potessi ho cominciato a studiare quelle diritto penale era consigliato neri sia all'idea che un ente potesse essere sanzionato in sede penale
è chiaro che le grandi rivoluzioni secondo in sedi come dire un senso di vertigine e anche portano con sé una certa vischiosità intellettuale non si cancellano contratto di pena legislativa secoli di diritto penale che è andato in una certa direzione
Ma però per questa ragione dico in parte comprensibile oggi come dire direi la materia sconto un certo strabismo antropomorfi con nel senso che noi parliamo di responsabile dell'etere come se avessimo ancora in mente la responsabilità individuale continuano a pensarla reato individuale e per molti la responsabilità dell'ente è una sorta di accessorio
E ammennicoli o che si aggiunge alla responsabilità penale individuale
E ma ragionando così si rischia di disperdere che il valore profondo di questa disciplina
Che nata per contrastare in modo virtuoso la le patologie dell'attività d'impresa non è un'eccezione nel sistema non è una delle tante leggi emergenziale che si sono succedute nell'Italia repubblicana ma Sada una vera appunto rivoluzione
E quindi la prima cosa che dobbiamo su cui dobbiamo riflettere e che questa grande sfida culturale
Può essere vinta se riusciamo a de antropomorfi Giare il nostro sguardo sulla responsabilità del non dobbiamo vedere più nella responsabilità dell'ente una sorta di mera proiezione della colpevolezza individuale
Dobbiamo cogliere quello che dicevo prima il vero fondamento funzionale di questa disciplina a cosa punta questo vicino a punire a uccidere lente salvo il caso e lente criminale ok ma è questa la finalità non è questa la finalità l'abbiamo detto prima
Il fondamento e appunto indurre l'ente a ristrutturarsi ad adeguarsi a modelli di compliance virtuose
E e quindi alla cosiddetta partnership pubblico-privato c'è l'ente viene coinvolto nell'azione di prevenzione
E accontento anche la magistratura non deve vedere in questo ente in questa disciplina una sorta di impaccio processuale no un ulteriore fattore di complicazione del processo penale
Deve invece cogliere in questa disciplina proprio la leva premiale la lega positiva porta al raggiungimento di obiettivi positivi io dico che a mia memoria poche altre discipline sono così orientata al raggiungimento di obiettivi positivi come il tenero due-tre ore
E quindi c'è questa logica della pena agita a cui fa riferimento Lorenzo Pellegrini del dell'ente più con appena subito cioè lo dice anche punta a motivare l'ente al raggiungimento di questi obiettivi possibili
E da questo punto di vista anche la sanzione pecuniaria diventa una sorta di dispositivo di governance non è più soltanto appunto l'aspetto afflittivo quello che rileva ma la motivazione che viene verso cui è così cerca di spingere l'ente per l'adozione di adeguati sistemi di Complast
Poi libro si sofferma anche con una raffinata analisi comparative Sica sul modelli di disciplina della sanzione pecuniaria soprattutto dal punto di vista della commisurazione e qui emergono forti differenze ad esempio rispetto al modello tedesco i modelli anglosassoni
E così via
Sicuramente il sistema italiano anche da questo punto di vista ha una sua originalità un po'motivo di interesse anche in una chiave comparatista dica
Benanti indagata in modo ha curato la natura di Fassina della commisurazione della pena quindi il sistema del numero detti definizione del numero delle quote la quantificazione delle quote
E così via ma l'aspetto appunto più interessante e come anche Lorenzo Pellegrini chiarisce il modo limpido e come questa finalità della disciplina cioè spingere lenta riorganizzarsi tocca in caso di fallimento della riorganizzazione Santa riparare penetra in tutta la dinamica appunto sanzionatori anche di applicazione e di esecuzione della sanzione pecuniaria
Gli ultimi due temi che vorrei su cui vorrei dire qualcosina riguardano quelli già evocati della piccole imprese e il tema de anche della effettività della sanzione pecuniaria
C'è questo della piccola impresa al cospetto del Devoto tre uno indubbiamente uno dei nodi politico criminali maggiori del decreto legislativo duecentotrentuno
Il problema se facile da intuire la piccola impresa su in molti casi non ha risorse adeguate e una capacità organizzativa per rispondere all'appello normativa o no a dotarsi di adeguati sistemi di con Klaus
Anche io però esprimo delle perplessità rispetto all'idea di una esclusione secca di un intero comparto produttivo
In prese o possiamo decidere alla soglia però mi limito a raccontare un po'criterio dei numeri anche se ci mettiamo al quindici dipendenti imprese quindicina di figuriamoci saliamo a cinquanta dipendenti Frente siamo espungendo dall'ambito applicativo del decreto pressoché la totalità la quasi totalità delle imprese cioè parliamo di numeri che uscivo dal novantasette novantotto novantanove per cento delle aziende il problema qual è che i rischi reato
Non si riducono al diminuire il personale anzi in alcuni casi rischio alcuni rischi penso a rischio infortunistico anche lo sfruttamento lavorativo rischio ambientale sono addirittura più accentuati nella piccola impresa proprio per la difficoltà di dotarsi di adeguate sistemi di prevenzione
è un problema che ideologico enorme tant'è vero che essa attirando anche l'attenzione del istituzioni europee la recente direttiva sulla sostenibilità dell'unione europea richiede addirittura la grande impresa di verificare l'impresa
Fornitrice appaltatrice subordine dice a cui fa ricorso rispetti delle regole
Di corretta organizzazione e di tutela dei beni fondamentali come l'ambiente i diritti dei lavoratori e così via quindi in questo modo anche indirettamente le piccole imprese sono chiamata ad uno sforzo di prevenzione allora forse la vera sfida non è escludere intere categorie di imprese ma accompagnare queste imprese verso una di Filosofia verso una strategia Della compliance dobbiamo immaginare un sistema più modulare più sensibili alle caratteristiche concrete dell'ente più elastico anche nella definizione dei modelli di complessa ma comunque rigoroso negli obiettivi che ci prefiggiamo
E quindi si potrebbero diversificare i livelli di tali di pena a seconda del del dell'elemento dimensionale prevedere strumenti di competenze semplificata
E incentivare la formazione fare delle politiche per ridurre i costi di compliance la piccola impresa finché possono aderire all'appello normative e questo si sta cercando di fare anche ma sta ipotizzando del tavolo di lavoro a cui accennava poc'anzi il Presidente Fidelbo e ovviamente se l'ente non ha proprio struttura organizzativa se persona fisica è persona giuridica di fatto coincidono ecco qui si pone quel problema cui accennava prima
Il presidente Fidelbo di un ne bis in idem sostanziale
Ma allora si possono immaginare dei modelli degli strumenti dei meccanismi di compensazione
Tra la sanzione applicata all'individuo la sanzione applicata all'ente per evitare appunto una duplicazione del carico sanzionatorio ma senza escludere ex ante in modo traffico interi punto comparti produttivi da questa logica
Per la prevenzione del rischio reato
E ripeto secondo me il decreto legislativo due tre uno due mila e uno è uno dei più potenti strumenti di prevenzione e cultura della legalità aziendale che il nostro ordinamento oggi costiere di cui oggi l'ordinamento disco
Ecco da questo punto vista è libero di pellegrini ne restituisce con chiarezza le coordinate fondamentali dobbiamo lavorare per far funzionare questo decreto anche per eliminare quegli aspetti di un'effettività che nel libro sono ben descritta mi ha colpito quando dice Lorenzo l'uno per cento credo di sanzioni pecuniarie vengono eseguite e quindi lo stesso problema grammo la pena pecuniaria carico dell'individuo si ripropone
Per i dispari pari nella sanzione pecuniaria a carico dell'ente
Concludo con una affermazione alcuni continuano a vedere un po'con fastidio questa disciplina con un onere eccessivo come un qualcosa che rischia di imbrigliare troppo l'attività d'impresa
Ecco a questi un po'scettici rispettabili
Mi sento di replicare siamo attenti che se fallisce il decreto legislativo duecentotrentuno del due mila e uno non è che torniamo
Sic et simpliciter al vecchio caro modello individualistico di diritto penale individuale
Che punisce solo la persona fisica mano
Se fallisce questo sistema restano solo le terre selvagge della prevenzione patrimoniale delle misure di prevenzione previste dal Codice antimafia
Che già si stanno cercando di sperimentare anche nel contrasto alla criminalità
Un settore rispetto al quale invece foto esprimo forte preoccupazione
Perché è un settore che rischia di alimentare disordine sistematico incertezza applicativa e tabacco di tutti i principi fondamentali garantistici del diritto penale a partire dal principio di legalità sostanziale principio legalità processuale
è un modello quello delle misure di prevenzione che è completamente appiattito sul topo ma dell'efficienza Conte risultato non c'è un corretto bilanciamento tra esigenza di prevenzione di efficienza esigenza di garanzia
Io credo ritengo che anche la così detta turbo economia contemporanea non debba imporci modelli così dei formalizzate e quella che oserei definire non una giurisdizione ma una pseudo che un'istituzione
Forse la mia sarà una posizione anacronistica o romantica ma continuo a preferire la giustizia del mercato al mercato della giustizia grazie
E complimenti a Lorenzo per
Grazie al professor Morgillo per questa Denza qui sentenze considerazioni
Giustamente faceva riferimento al fatto che questa disciplina
Almeno inizialmente non è stata particolarmente apprezzata hanno fatto avere un po'di mal di pancia
Ma è stato solamente un breve in qui le imprese hanno riempito i Manieri Elia perché poi alla fine chi ha effettivamente poi accettato il sistema dei conti delle compliance sabato le intese ed impegni seduto con le grandi
Non lo conosciamo già questo meccanismo di autorganizzazione il vero problema che le imprese ancora oggi hanno rispetto a questa disciplina non è tanto il tema del del modello organizzativo ma è il fatto che ha giudicare l'idoneità del modello organizzativo sia il giudice penale e perché perché il giudice penale nel momento di fare una valutazione che riguarda tendenzialmente una forma colposa alla quieta Bolpato organizzazione
A sicuramente di margini di discrezionalità e e qui si margine discrezionalità spaventano l'impresa perché le imprese fanno degli investimenti per questi modelli
Quando fanno dei modelli seri e vogliono avere dei risultati probabilmente il fatto di valorizzare diciamo gli istituti premiali attraverso appunto
La valorizzazione del modello
Organizzativo post factum probabilmente avrà come effetto quello di sdrammatizzare questo rapporto tra imprese giudice e discrezionalità del giudice perché ci sarà questo incontro
Tra autorità giudiziaria e impresa in cui potranno in qualche modo individuare che cosa fare come come superare quelle diciamo carenze organizzative che portano o possono portare il giudice a ritenere inidoneo a quel modello fermo restando che la finalità di questo decreto duecentotrentuno come diceva
E in maniera molto appassionata il professor Moncilo e cura di ricondurre l'ente alla legalità
Non solo alle alla legalità aziendale alla legalità in quanto tale e questo è il punto è vero che c'è un discorso di formazione anche della magistratura
E io quando vedo diritti
Capi di imputazione fate dei pubblici ministeri veramente i metto le mani nei capelli perché ancora oggi i capi di imputazione a carico dell'ente sono fatti in maniera maldestra alle che fanno riferimento ancora al concetto di responsabilità individuale quindici limitano a fa riferimento solamente a reato presupposto trascurando invece quali possono essere le responsabilità dell'ente
E sono responsabile di tipo organizzativo
Ma mi taccio do subito la parola al professor Piva anche profondo conoscitore di questa materia prego apre alla buon giorno a tutti grazie dell'invito grazie all'autore se fosse un bimbo questo libro
Io ho assistito sicuramente al concepimento perché la gestazione è stata lunga
Ma anni fa parlammo di questo tema e l'Autore contribuì a un volume che a mia cura già Pirelli ha pubblicato nel due mila ventuno per i vent'anni di questo decreto proprio già diciamo in nuce mettendo in risalto l'interesse nei confronti della sanzione pecuniaria quindi l'augurio
Che voglio fare subito l'autore che adesso questo bimbo che a un anno perché naturalmente è stato pubblicato l'altra hanno quindi a un anno che esca e per farlo crescere iniziative di questo tipo sono sicuramente utili a noi poi spetta a riformatore anzitutto ma la dottrina confrontarci con questi temi
E anche dire la nostra per far progredire io direi innanzitutto l'interesse per il sistema sanzionatorio perché se il decreto due tre uno due mila uno sono ormai abbiamo festeggiato proprio qualche giorno fa i suoi ventiquattro anni e dell'otto giugno
Se a destato interesse anche produzione giurisprudenziale nei primi anni soprattutto in via cautelare sul tema del sequestro che la confisca poi oggi qua sentenza Impregilo sulla colpa di organizzazione si è concentrato prevalentemente nostra attenzione sui criteri di imputazione
Meno sull'aspetto sanzionatorio è il libro di Lorenzo Pellegrini rappresenta a mio avviso il punto di ripartenza
Per incentivare il nostro approfondimento del sistema sanzionatorio
E il suo è stato un approfondimento voluminoso
Io in queste brevi riflessioni vorrei concentrarmi qualcosa è già stato detto che avrei voluto dire semmai aggiungerò soltanto per quanto possa contare la mia opinione
Pure concentrarmi sui rilievi conclusivi proprio per farlo crescere questo bambino e e sulle prospettive di riforma che perché siamo al Senato giusto farlo
E siamo a pagina lo voglio dire quattrocentottantasette quindi queste riflessioni conclusive non rappresentano un punto di partenza non sono delle impressioni ma sono delle riflessioni che vengono dopo un'attenta lunga complessa meditazione
Che passa attraverso collegamenti che passa attraverso come diceva
Il professor Moncilo una ricca Nale sì di diritto comparato e quindi vuole in sostanza consegnarci penso il messaggio finale di questa ricerca
Sia con riferimento al situazione attuale iure condito sia con riguardo a prospettive de iure condendo e io ho apprezzato molto
L'equilibrio che nell'approcciare rilievi conclusivi l'autore
Alisa subito quando e qui il metodo secondo me conta più del merito
Ci dipinge in fondo un legislatore riformista che si muove come un elefante in una stanza di cristalli cioè se questo decreto è un decreto che ha costruito un sistema compiuto relativamente compiuto ci sono richiami ovviamente al Codice di procedura penale c'è sempre un collegamento tra persone fisiche personaggi ricama un sistema compiuto l'ansia di riformare non deve prevalere deve innanzitutto essere preceduta da un'attenta analisi di ciò che va che funziona e che non va toccato
è io oggi o il terrore di leggi e riforme legislative che toccano punti nevralgici della materie di cui ci occupiamo perché i danni come quell'elefante in una stanza di Crystal molto facile farli
E allora bisogna partire ha ragione l'autore secondo me dal diciamo precisare cosa di questo sistema della sanzione pecuniaria non va toccato
E sicuramente al primo posto ci mette quello che poi anche nel sottotitolo la logica premiale ma già è stato detto adesso da ultimo dal presidente
E ovviamente e anche dal professor Moncilo dobbiamo favorire cioè al in fondo in fondo a legislatura della sanzione interessa poco che ci fa il legislatore con la sanzione all'ente ha già fallito
Quindi dobbiamo fare in modo che l'ente la eviti questa azione prima ora eviti dopo nel posto affatto un quindi questo questa centralità nella logica premiale non deve essere toccata
Cosa emerge però nella logica premiale emerge ancora una volta lo si diceva pure questo poc'anzi la centralità del giudice la discrezionalità del giudice il ruolo di questo giudice che deve apprezzare lo sforzo che deve e vedere se l'obiettivo raggiunto per concedere una serie di benefici
Quindi anche qui è vero che la logica premiale va salvaguardata ma c'è sempre quello che anche l'avvocato mi sento di dire
Un problema enorme di formazione specializzazione del magistrato a partire da quello dell'accusa che formula capi d'imputazione vuoti
Ma aggiungere a quello che decide e chi ha in mano il destino di un'impresa con tutto quello che dietro l'intesa c'è
Quindi questo giudice ci tornerò perché c'è una proposta di dell'autore che condivido molto proprio nella determinazione la pena che riguarda il processo
Questo giudice torna inevitabilmente a giocare un ruolo centrale per quante legislature si possa sforzare nel nel nel rieducare lente nell'incentivare lente nello stimolare questo ritorno questo invito alla legalità
Il secondo punto che non va toccato che l'autore rileva mi trova pienamente d'accordo e il sistema del taxi
Cioè la sanzione pecuniaria lente come sappiamo viene determinato sulla base di tassi di numero di tassi tra un minimo e un massimo guarda la gravità la quotazione del singolo tasso tra un minimo massimo guarda la capacità dell'ente questo è un sistema molto equilibrato
Che garantisce la personalizzazione individualizzazione della sanzione perché guarda un po'come l'articolo centotrentatré del Codice penale sia la gravità se la capacità sia all'oggetto che al soggetto sia al fatto che la persona
E quindi secondo me pure questo che peraltro se come mostra di fare giustamente l'autore guardiamo alla comparazione
Non è confortante il quadro sono pochi i sistemi che si fondano sui tassi anzi questo forse è stato un tema che la carta abbia si era posta con riguardo anche la persona fisica e che è uno dei tanti temi in cui purtroppo la riforma ha fallito per una serie di ragioni che ovviamente non stiamo qui a di si poteva pensare si come si potrebbe pensare anche ad un sistema che passi per la persona
Ma il terzo punto quello che mi interessa di più sottolineare perché su questo ebbi modo anche di soffermarmi per altre ragioni o scientificamente ed è un tema che secondo me Lorenzo Pellegrini centra in pieno un punto di non ritorno un punto che dobbiamo tenere fermi ed è la indefettibili tali inderogabilità della sanzione pecuniaria
Noi sappiamo che è prevista sempre si esegue poco ma è prevista sempre per tutti i reati presupposto
Allora c'è un punto che fa i conti con un diritto vivente invece di segno contrario pensa un caso il caso di HLA di Milano che Lorenzo Pellegrini cita c'è un punto che secondo me invece vale la pena ribadire per quanto lente si possa sforzare
Nell'ottica della riparazione dell'eliminazione delle conseguenze dannose del patto della riorganizzazione
Nuovo modello nuovo organismo di vigilanza nuove procedure nuove misure noi presidi c'è a monte un difetto organizzativo altrimenti lenti attenzione non sarebbe punito quindi non avrebbe nulla da compensare nulla da riparare e allora il tema secondo cui la logica secondo cui quella sanzione si potrà ridurre ma non potrà venir meno secondo me è un punto su cui vale la pena riflettere perché la tendenza poi sarebbe quella di dare troppo e se noi diamo troppo
Quella logica della prevenzione fallisce perché l'ente si mette in testa che ci penserà quando verrà contestazione di reato attirerà tutte le logiche che e l'ordinamento lì concede e quindi non sopporterà nessuna conseguenza sanzionatoria
Quando oggi noi assistiamo a una serie di reati penso ai reati tributari ma potrei pensare le contravvenzioni ambientali nelle quali lente si sforza si attiva paga si ravvede paga sanzioni ottempera le prescrizioni dell'organo di vigilanza e questo però determina un aspetto che per molti è singolare quasi paradossale financo per qualcuno incostituzionale la persona fisica non è punita perché si avvale della causa estintiva lente si secondo me non è così
Non è così
Nel senso che se tu attivi delle misure naturalmente le condotte riparatoria sono condotte che merita una risposta in termini di premio ma non in totale esclusione lente oggi quando paga una sanzione tributaria
Estingue il reato a certi presupposti non è che risponde come prima non si applicano interdittive non c'è nessuna confisca del profitto del reato da applicare la sanzione pecuniaria notevolmente il bastata ma c'è rimane lì perché il difetto organizzativo c'era altrimenti l'ente non avrebbe risposto non avremo nessun illecito amministrativo da contestare allora la differenza tra un ente che si è venuti a Rizzato ex ante è un ente che dopo si attiva questa differenza è di esempio
Cioè va salvaguardato l'ente che già prima ha fatto tutto quanto doveva
Per esempio a di fronte ad una contestazione tributaria subito attivato ha previsto già nel modello dei meccanismi boh di contestazione della ovviamente del del del del processo verbale di accertamento oppure di avvilimento andando a investigare su chi è stato coinvolto e alla a tracciando il processo decisionale se lenti attiva tutti questi controlli l'organismo di vigilanza magari è stato ingannato non sono stati dati i flussi informativi ma c'era questo controllo quell'ente non risponde
A differenza di quello che invece il deficit organizzativo lo ha coltivato che si attiva dopo ecco la la inderogabilità delle sanzioni per quello deve rimanere la sanzione altrimenti
Viene premiato solo che si muove dopo alla stregua invece di chi già prima con costi con fatica con risorse a addirittura superato il teste d'idoneità
Quindi io credo che questo sia uno dei punti fermi che Lorenzo Pellegrini nel libro ci consegna sul quale bisogna attentamente e riflette per evitare disparità di trattamento ma soprattutto per disperdere quello che secondo me rimane il messaggio più importante di questo decreto non mi interessa sanzionare io stato non ce la faccio a punire a perline tutti i reati fate voi aiutatemi voi
L'obiettivo è raggiunto quando vi siete organizzati al meglio per evitarlo certo che se poi c'è risponderà la persona fisica ma all'ente avrà diciamo così
Dimostrato di potere che avrà effettivamente aderito all'invito del legislatore la sfida sarà raggiunta
Anche nell'ottica di quella che presidente diceva prima è limitazione dell'impresa anche a me ha colpito questo passaggio del libro sull'articolo quarantuno ma cosa si sposa meglio
Rispetto ad una norma di programma della Costituzione Derna responsabile organizzativa è proprio calzante il quarantuno secondo comma eh la lente d'ingrandimento attraverso la quale leggere tutto decreto due tre uno
Altro che contrasta
E vengo le proposte
Perché poi il volume a secondo me aveva io questo glielo detto all'autore de L'Unità pienamente condiviso aveva un compito ha un compito oggi la pars destruens la facciamo tutti
Tutti sono brava rimpiazzi le parole di quello che non va e legislatore sbagliato lì il giudice non ha motivato mai la pars construens quella che più difficile
Cioè oggi noi quando ci impegnamo e la scrittura di questi volumi secondo me oggi più che mai la dottrina a il compito la funzione sociale di proporre proporre delle soluzioni testate testate rispetto a tutte le obiezioni che si potrebbero di principio di merito di metodo fare
E questo l'autore non fa nelle appunto nel né nelle conclusioni però prima ripeto con un approccio che ho molto apprezzato si premura di dire attenzione ci sono dei punti per favore non li tocchiamo
Non li tocchiamo
Come quei cristalli che l'elefante deve ovviamente attenzionare ecco tra le proposte
Un tema esce subito è uscito dalla professoressa Severino ne ha parlato al professor Angelo eppure il presidente Fidalgo quindi tutti avete toccato questo tema ha significato che effettivamente un punto chiave le piccole e medie imprese
Cosa fare allora io non aggiungo nulla perché
Rete già detto molto voi io penso solo questo penso che il criterio e mi trovo naturalmente d'accordo con quanto è stato detto sul fatto che prima di esclude l'esclusione tout-court il nero il bianco in questa in questo caso non funziona
Bisogna trovare però un criterio sul grigio
Senza che siano troppe queste sfumature di grigio no riprendere questo famoso volume ecco ITGI il punto è secondo me che avventurarsi nella
Ricerca di un criterio dimensionale
Non ci porta a soluzione dimensioni come piccole e medie imprese quando penso al fatturato penso al numero di dipendenti cosa devo pensare ecco secondo me questi criteri posso dire non sono risolutivi invece fino adesso questi legislatore ha guardato
Non sono risolutivi perché vanno in realtà certo pensati utilizzati ma nell'ambito di una riflessione più ampia che è quella che guarda alla possibilità di distinguere due ovvero due entità la persona fisica dalla sua organizzazione
Questo deve essere secondo me il criterio guida intorno al quale far girare
Quelli strettamente dimensionali perché non certo comparto produttivo il numero di occupati pesa di più rispetto al fatturato in un altro comparto produttivo sarà l'altro criterio quello del numero che ma non è vero che se io ho più dipendenti certo che è un indice di organizzazione
Ma non è risolutivo questo bisogna invece lavorare su proposte che guardino ai criteri di consentano di distinguere la proprietà una l'addetta già il presidente
La persona fisica dalla sua organizzazione c'è un minimo ma dico efficiente organizzativo apprezzabile questo ne dobbiamo guardare attraverso una serie di criteri che non siano solo quanto fatture quanti dipendenti ha
Poi Lorenzo Pellegrini fa anche delle proposte che riguardano diciamo potremmo dire la materia più giudicante il concorso di circostanze
I minimi Massimi di tali
Non sono temi da dimenticare perché poi nella pratica sono temi determinanti questi cioè la sanzione che si applica quella sanzione finale quella di un giudicato deriva da una serie di riflessioni di valutazioni di giudizi di calcoli
Che i giudici spesso fanno con dei software perché di questo bisogna parlare cioè hanno di soft perché controllo se il mio al massimo le diminuzioni sono corrette ma che innanzitutto devono avere appiglio nella legge allora noi dobbiamo
Denunciare un vuoto normativo in questo e l'autore lo fa ci sono delle norme che andrebbero inserite un giudizio di bilanciamento tra circostanze diverse per lenta aggravanti attenuanti cioè manca qui è mancata sarà stata non so diciamo la fretta di intanto dare il segnale della prevenzione eccetera però su questo secondo me è giusto è giusto di legislatore
Con grande prudenza metta mano
Poi c'è il tema della dei benefici della persona fisica estensibili alla persona giuridica
Il più importante dei quali secondo me rimane la particolare tenuità del fatto
Perché perché oggi ne abbiamo una norma del Codice penale articolo centotrentuno bis che a certe valutazioni essenzialmente di politica criminale concede al giudice la possibilità di fronte a un reato completo di tutti i requisiti di non punire se si rispettano imiterà o ci sono delle esclusioni eccetera ora ci dobbiamo chiedere e l'Autore lo fa
Attualmente questa particolare tenuità del fatto riguarda solo la persona fisica perché c'è un principio l'articolo otto del decreto l'UDEUR principi di autonomia e non consente l'estensione di questa clausola di non punibilità all'ente
Ora premesso che l'articolo otto il prince le Autonomie al centro di un grande dibattito perché è chiaramente se ne vuole Segni data poi se ne chiede una riforma forse sulla particolare tenuità del fatto è giusto fare questa riflessione che fa l'autore cioè lenta la in fondo di che cosa risponde
Questa è una domanda secondo me che ancora pienamente in giurisprudenza non ha trovato risposta perché la sentenza Impregilo
Ci orienta verso un paradigma sostanzialmente colposo assimilabile a quella de la persona fisica risponde del reato presupposto ma quando si è trattato di negare la possibilità di costituirsi parte civile nei confronti dell'ente non si è seguito per niente questo modello si è seguito il modello di un illecito autonomo
Di quel reato presupposto costituisce un elemento costitutivo per dire che non risponde del reato lente e quindi non si costituisce parte civile perché risponde di nemici o diverso amministrativo
Allora se lente risponde del reato presupposto per difetto organizzativo
Si chiede l'autore e mi chiedo pure io perché a certi presupposti valutando le condizioni lente non si dovrebbe giovare di quella stessa particolare tenuità del fatto punto interrogativo che lascia consegna a legislatura riformista
Sospensione condizionale della sanzione anche altro beneficio studiamo naturalmente no non è che importiamo e dal Codice penale i benefici della persona fisica all'ente valutiamo studiamo se ci possono essere dei meccanismi attraverso i quali attuare questi stessi benefici
Nei confronti della persona giuridica e poi naturalmente messa alla prova
Messa alla prova su questo so che si sta lavorando
La Cassazione ci dice che non è possibile i giudici di merito continua a dire che talvolta è possibile quindi c'è anche un intervento che si impone per ordine perché
La certezza del diritto è
E la e l'uguaglianza è un valore quindi lente che incontra il giudice di Bologna si mette alla prova estingue ma l'ente per cui pace ricorso per Cassazione arriva la Cassazione dice che non è previsto invece non non viene diciamo così premiato per questa messa alla prova quindi anche qui
Riflettere
Su questo meccanismo è spesso alla persona giuridica poi vado a concludere il punto già toccato anche a me ha colpito molto l'avrei detto al dalla professoressa Severino dell'esecuzione
Cioè una conversione della sanzione pecuniaria interdittiva attenzione per l'ente che colpevolmente non paghino per quello che non ha le possibilità
Un po'come appunto accade per la persona fisica Mangia sulla persona fisica ci sarebbe molto da dire lavorare sulla esecuzione conversione dell'ente direi che invece a come beneficio la possibilità di convertire l'interdittiva in pecuniarie bisognerebbe riflettere
Invece su quell'ente colpevole che non sopporta la sanzione più o meno la paga una convezione l'Inter di e l'ultima notazione
Ho visto che questo basterà preso molti appunti quindi mi contengo io per lasciare
Trenta minuti
L'ultima notazione mi ha particolarmente piaciuta
Ed è la proposta di inserire un modello di fa psico nel giudizio il modello di facile quello per cui il giudice in un primo momento si concentra sulla imputazione in un secondo momento sulla sanzione
E che dico questo
Intanto ancora una volta credo che distinguere due fasi anche con il nostro contributo col contributo del difensore può contribuire a matura armatura ma sensibilità sulla gradazione sulla commisurazione
Mettere al centro questo giudice ma questo giudice anche aiutato
Cioè la colpa di non avvocati io lo vedo spesso anche nella noi siamo bravi sempre a criticare ma il giudice che in buona fede il giudice che ha sereno il giudice
Vuole un aiuto cerca un aiuto selezionando ovviamente sulla base dei suoi criteri decisionali e mettere una fase dedicata la gradazione
A confrontare l'avvocato col tema della gradazione e non con quelle clausole minimo previsto grazie con tutti i benefici del giudice si deve caricare da solo di tutta questa discrezionalità che poi noi siamo bravi a contestare dopo pure questo non è corretto
Quindi questa seconda fase può alimentare questo contributo questo dibattito e quanto c'è poi da investigare altro altro tema che conferma la bontà di questa proposta cioè giudice a che fare con premi diminuzioni bilanciamenti impossibili benefici ma quando dietro ognuno di questi ha a che fare con un test di idoneità
La composizione di un organismo di vigilanza
L'idoneità della regola preventiva livello di procedura
Cosa è stato fatto rispetto a quell'attività a rischio contestata cioè a perché di quello che si deve occupare pure qui
L'insegnamento della cassazione utilissimo noi non dobbiamo mettere lente su un banco di prova per cui gli chiediamo come nato come cresciuto cosa sarà nello dobbiamo valutare solo rispetto alla contestazione scolpita nel capo di imputazione
Io non mi interesso di un organismo di vigilanza se non è l'insufficiente vigilanza il criterio per cui tu mi contesti la colpa localizzativa quando lo abbiamo fatto quando lo si è fatto e forse sembrati anche un po'fuori fuori dal giudicato quando delle banche abbiamo cominciato a dire nei famosi casinò
Ecco Monte dei Paschi eccetera che comunque la composizione organica vigilanza non era conforme requisiti di autonomia indipendenza ma io mi chiedo ma è quello il deficit organizzativo che era sotto giudizio è quello il deficit che ha che ha consentito la realizzazione del reato presupposto questo è un onere dell'accusa dimostrarlo e la difesa
Deve appunto orientarsi secondo quella che la contestazione
Quindi introdurre questi temi di gradazione di commisurazione speriamo anche con norme più utili di fronte un giudice che si occupi il solo di questo può essere
Una proposta utile secondo me per valorizzare
Un impegno da un lato del giudice un contributo dall'altro del difensore o dell'ente ed anche quindi una specializzazione di una materia che merita sempre di più
Come il libro di Lorenzo Pellegrini ci insegna è un tema è un
Diciamo una materia ad Harare rispetto alla quale secondo me sono tanti detti ma ancora di più i non detti grazie
Grazie al professor io ma posso una serie di questioni di interrogativi di problemi interessantissimi che sicuramente ai quali problemi risponderà a questo punto il professor io mi limito a dire e che ha parlato di anzi adempiuta riforma rispetto alla quale i bisogna stare attenti credo che siamo tutti d'accordo nel nel ritenere che il la filosofia di base del detenuto dall'avvenuta bene non c'è problema
Mi ha molto piaciuto la tua
L'SP soffermato sulla differenza tra quello che possiamo definire lente previdente che si dota di un modello ante factum e lente scaltro nobili diarchia spetta che quelle cose succedano quindi il tema che poi tratta benissimo Lorenzo Pellegrini centotrentuno Bisset tenuità del fatto qui il il tavolo di lavoro si sta se ne sta occupando e probabilmente dovrebbe arrivare alle stesse conclusioni cui fa riferimento
Anche Lorenzo Pellini sulla messa alla prova la messa alla prova non c'è bisogno di prevedere una messa alla prova oggi perché soprattutto nel momento in cui se va in porto questa riforma la messa alla prova sostanzialmente e il modello e il modello post factum e quello che e quello insomma
Modello di farsi go idea bellissima io però spero che del modello di farsi come il processo per gli enti non ci sia mai bisogno perché vogliamo aspettare che il che l'ente esca dal processo prima invece importantissime modello vita superabile sulla fisica quindi secondo me più su quell'altro quel lato che sull'altro
Roberto e le risposte
Io io ringrazio per l'invito a questo evento che è un evento
Pieno di significati
La professoressa Severino non solo professoressa ma grandissimo avvocato presidente Giorgio Fidelbo
Se la massima cassazione rassegna fino non non ci possiamo fare altro
La politica la politica quella quell'alta e Potenza riformista
La la scienza e giuridica quelli che insomma cercano di di di riflettere e pensare direi anche un po'la scuola
E direi anche l'aspetto affettivo
Pellegrini io le ho viste davvero laureando con con inattesi sul terrorismo
Internazionale
Quando lei viene ogni tanto con con qualche spigola ma insomma è sempre assolutamente affidata affidabile e soprattutto sono gli spigole
Della brillantissima intelligenza che indubbiamente a
è stato detto tutto ma non come si dice è stato detto tutto sul libro di pellegrini nel modo più assoluto
E la rivoluzione che che che ha fatto il sistema due tre uno è una rivoluzione straordinaria proprio perché qui non è tanto un problema anche gli enti delinquono concetto non è questo
Anche nell'impresa se si realizzano reati e gli enti possono concorrere a prevenire
Quindi una cultura della legalità che poi significa enti che riescono a presidiare quindi ad avere il senso di limite beni fondamentali
Ambiente sicurezza nei luoghi di lavoro la persona e questo è l'elemento cardine
Io voglio dire proprio due parole conclusive
In questi termini
A me pare che il sistema due tre uno abbia sempre sofferto in quel dualismo di cui più volte sia parla punizioni riorganizzazione è un sistema che nasce che rivoluziona ma è imprigionato fra prevenzioni
A me pare che oggi siano maturi i tempi per scioglierli questo dualismo
E andare forti come c'ha detto poc'anzi pare che stia andando forte né verso la prevenzione e voglio dare un supporto a questi lavoro e cosa voglio dire ispirandosi a gran parte dei temi e e anche delle soluzioni proposte da Pellegrini qui in questo in questo nostro incontro vorrei delineare i due grandi moderni punizione e riorganizzazioni e leggere le problematiche alla luce di questi due grandi mode
Allora lasciamo stare il reato le sanzioni tutta roba accademica andiamo al cuore
Gli enti
Ma è chiaro che essi si ragiona in termini di punizioni assenso selezionare
In termini di punizioni assenso e assenso anche forse quelli piccoli metterli fuori comma senso metter fuori costa se non si va in una forma di riorganizzazione ecco il punto tutti gli enti ma si può andare oltre addirittura si potrebbe un giorno a parlare di una responsabilizzazione dello Stato ma non per punirlo per incentivare la riorganizzazione le sanzioni se siamo in termini di punizioni in punizione è chiaro che rispetto a alle sanzioni ci cadesse nella componente sanzionatoria infatti nella due tre uno oggi c'è la pena pecuniaria massime si ragiona in termini di riorganizzazione se c'è una vera riorganizza
E a quel punto nessuna sanzione
Ed ancora la colpa di organizzazione è chiaro che se io ragiono in termini di punizione
La colpa di organizzazione si configura come quella simili alle persone fisiche vado addirittura a valutare l'idoneità quasi come una sorta di per come c'è il comportamento alternativo lecito per le persone fisiche diventa un'organizzazione alternativa lecita masse io mi muovo all'interno della riorganizzazione la grande differenze tra chi ha adottato il modello e nulla attuato e che non era adottato il modello e quindi e affatto diciamo un un disastro enorme perché si e si punisce di non era
Addotta
La tipizzazione delle regole è chiaro che se noi ci si muove nell'ottica di punire allora abbiamo bisogno di tipizzazioni perché si va verso una prospettiva che cautela ma se noi sì lavora in termini di riorganizzazione nascite come
Sempre detto Mongiello i grandi pilastri
Delle grandi punti fermi manda dobbiamo andare fino al dettaglio che poi non ha senso perché tutti gli enti si organizzano in termini ha avuto e così per chiudere l'aspetto anche della della negozi alita rispetto alla quale tutti abbiamo enormi vi serve è chiaro che se ne si punisce in realtà si finisce per aprire alla negoziabilità massime si balla disorganizzazione non c'è negoziabilità cioè allo con grande
Trasformazione addirittura della giurisdizione
Il prodotto della due tre uno è il prodotto della
Visioni direi scientifica giuridica Ettore
Uno di questi grandi produttori nel vero senso della parola i tiratori foto della cultura giuridica italiana
Noi si deve essere ormai esportate si deve essere orgogliosi e il questa cultura noi si deve fare a questo punto il passo Rinaldi di grandissima prospekt
Di grandissimo futuro perché è evidente che il mondo avrà sempre di più un ruolo sempre gli individui ma soprattutto anche gli enti collettivi grazie Lorenzo grazie a tutto per questo bellissimo e proficuo
Grazie professor Bartoli
Preso nota ma forse adesso Lorenzo dovessi dire qualcosa tu a questo punto prego
Viene qui no no no no no no non può non sono all'altezza insomma
Innanzitutto grazie Amici maestri perché i titoli avete detto tutto tutto e soprattutto vi ringrazio di un profilo
Che quello che avete colto
Punti
Che mi hanno appassionato e che hanno costituito una vera e propria fattività nel felicità diciamo fisica nel mio lavoro e quindi io vi racconto solo che cosa due cose che non ci sono né
Il PPI racconto due cose non ci sono nel libro e Gwyneth Boninelli è paradossalmente una camminata
Eguagliare
La prima e la camminata con il mio il nostro maestro da via Masaccio a piazza D'Azeglio pomeriggio in cui sconfortato
Dicono comunitari parlando delle mie riflessioni negli studi sull'articolo quarantuno la Costituzione infranto punto io mi sono imbattuto con un profilo il possibile grande ingerenza ripresa organizzativa dallo Stato evidentemente a maggior ragione attenzione se io come dire prometto un premio così incentivante così incentivate
E quindi io avevo il problema di una invasività che e devo anche in parte fuoriuscire dal fascio di interessi tutelati dalle singole norme incriminatrici quindi avevo una problematica di questo tipo e dall'altro lato avevo un baluardo della Costituzione italiana cioè la libertà di iniziativa e cono
Capite bene davanti a questo sgomento
Leggendo per le parole di autori internazionali giganti rischi in cui si viene a dire che nei confronti delle imprese il diritto penale potrebbe dare sfogo a tutte le pretese di rimodellamento di riformulazione completa della struttura potrebbe finalmente costruire una persona nuova
Per impostando la condotta di vita sulla base di tecniche di controllo ingombrante
Fino all'uccisione dell'ente
Che ne era del quarantuno e allora il mio maestro mi ha detto
Fare due viaggi il primo e nel tempo
E mia rimandato
A quei giorni ovvero ventisei luglio ventisei agosto del mille centoquarantasei tre diciannove maggio del mio centoquarantasette
E mi piace dirlo
Questi luoghi
E a quel confronto
Spero ricco quel modello di sintesi che poi come ha ben messo in chiave il presidente Fidel può e nell'utilità sociale quale limite alla libertà di iniziativa
Il limite promotore dell'iniziativa economica limite i promotori dell'iniziativa economica si era avuto tra Einaudi
Fanfani e Arata che riuscirono a sintetizzare
Leggete le quelle pagine nessuno riportata sintetizzare in una maniera superamenti incredibile il dibattito dell'epoca sulla libertà di iniziativa economica
E
L'altro viaggio quindi nel passato nel leggere
Lavori dell'Assemblea costituente altro viaggio è stato a Roma dal professor Luciani che ha scritto una nidi meravigliosa monografie mio centottantatré perché lei sì qui a Roma e in un pomeriggio ma lo ricordo ancora non è un lavoro lungo all'epoca i lavori erano molto più meno forse bisognerebbe anche tornare quindi di ore
Che cosa ne è uscito dal mio pensiero Yoshiko quello che avete tutti voi e vi ringrazio colto
E che
Il decreto legislativo due tre uno è straordinario non solo per la sua capacità Tecnital giuridica tecnica innovativa la sua modello di tipizzazione di costruzione ma è straordinario
Nel mirino curare nel nostro ordinamento forse addirittura un modello economico diverso
Questo è il senso fondamentale e in alcune sentenze della Corte di Cassazione si coglie questo Takuma Sato evidentemente si affrontino dei casi seppure perché mette a livello così alto come appunto è chiamata la Corte di Cassazione
E questo modo hanno economico diverso
A mio avviso io lo colto in quella sintesi espressiva che non è solo il tanto non è soletta
L'utilitarismo connesso all'esigenza del legislatore dello Stato attenere sul mercato l'impresa corre cioè in regola perché evidentemente a unite le dell'economia del mercato
Ma forse ma forse è quella di inno curare nell'impresa quello spirito visita significa pure di tutto l'intero ordinamento che l'articolo tre comma secondo
Cioè l'eguaglianza sostanziale cioè attraverso l'utilità sociale attraverso quella riorganizzazione davvero attraverso un modello economico diverso le intese e gli imprenditori gente
Potranno e potremo avere intenso inveramento del tre comma secondo cioè dell'eguaglianza sostanziale che il vero principio animatore dell'intero di ringrazio ancora e preso appunti
E allora credo che questo incontro abbia celebrato nel migliore dei modi questo lavoro e questa fatica Di Lorenzo Pellegrini al quale facciamo davvero tutti complimenti affettuosi davvero davvero un bel libro per lavoro complimenti
Arrivederci allora tutti
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