A proposito di Shalom - Conversazione con Alessandro Barbano

Radio radicale a proposito di Shalom non bentornati ad ascoltatori a chi ci segue attraverso lo streaming nostro sito radio radicale punto it questa oggi qui con me lo potete vedere già dalla telecamera
Il direttore Alessandro Barbano ospite di a proposito di Shalom
Vittore grazie intanto verrà accettato l'invito una certe
Che alla nostra radio alla nostra questa cosa che ci gratifica molto essere qui in un luogo coperto dove si può parlare di tante cose stamattina molte vorrei affrontare gli argomenti dell'attualità ma intanto io generalmente faccio una piccola presentazione degli ospiti ma nel caso di nuovi sembra veramente superba però voglio dire che arrestato il verbale un professionista del giornalismo del mestiere da tanti anni da da dopo
Lei ha detto l'intervista uscito dalla mobilità entrato dentro la sede con quotidiano io credo che quello sia la cosa più bella era il quotidiano del sud Gazzetta del Mezzogiorno Gazzetta dello Sport sei anni al mattino come direttore
Messaggero e poi adesso una nuova avventura editoriale che questa dell'altra voce tornare
Posso diritti arterioso anche spiacevole di scrivere qualcosa questo giornale sono veramente orgoglioso di questo ma e troppo bello grazie mi racconti di settore questa nuova avventura Airon un giornale che
Scommette su un quello che io chiamo pensiero laterale cioè
Non cerchiamo di approfondire con una chiave appunto laterale ai fatti
L'agenda che poi è presente su tutti gli altri quotidiani quindi è un modo di offrire al lettore una chiave interpretativa su ciò che accade e il giornale
A nasce come quotidiano del Sud fondato cinque circa cinque anni fa da un editore calabrese molto molto attento e molto diciamo appassionato Francesco Dodaro è stato fatti di blu che le è stato guidato per per cinque anni da Roberto Napoletano
Poi quando Roberto Napolitano l'ha lasciato l'editore mi ha chiesto di raccogliere questo testimone io gli ho detto che la lo avrei fatto a patto di dare a questo giornale una connotazione nazionale
E quindi abbiamo cambiato la testata il nome del giornale l'altra voce dal quindici febbraio questo giornale si chiama appunto l'altra voce ha un profilo completamente diverso
E e ci divertiamo perché
Ci sono Esperti giornalisti che hanno una storia nel giornalismo italiano è un gruppo di giovani fortissimi che hanno passione conoscenza del soprattutto Della giro politica perché un giornale che ha molta attenzione per la politica internazionale poi devo dire purtroppo la cronaca
Offre spunti o devo dire che titolo della testardaggine intrigante per quanto riguarda il mondo ebraico perché il mondo ebraico in realtà direttore è l'altra voce
Molto spesso all'altra voce si trovassero una voce differente una voce fuori dal coro una voce che cerca di raccontare
Liberalismo la propria storia la propria cultura
Il proprio modo di vivere e Israele che l'emanazione e poi naturale dell'ebraismo almeno a livello statuale dal quarantotto
Macché poi in realtà da tre mila anni gli ebrei aspirano a ritorno a Sion e ai severe stessa
E come si di esce a a raccontare Israele in queste ore direttore perché io trovo che comprano la domanda che ci sia molto pregiudizio e multa
Posizione intransigente verso Israele che è sempre nell'occhio del mirino qualunque cosa faccia
Non è facile indubbiamente perché
è vero che nei confronti di di Israele esiste
Un un partito del pregiudizio su questo non c'è dubbio
è pur vero che alcune delle scelte che il governo israeliano ha messo in campo in questi anni
Ancorché
Ancorché diciamo spiegabili
Dentro più il contesto in cui sono sono giunte contesto hanno invertito estranee quindi noi facciamo fatica calarci in quello che significa vivere in un Paese dove una mattina ci si sveglia
Le proprie case vengono violate da una banda di aguzzini che stupra le persone le uccidere squartatore filma le mette
Poi le sequestra tutto questo è chiaro che che è difficile per noi comprendere che cosa attivi
In una popolazione che si sente costantemente minacciata tuttavia probabilmente alcune scelte reattive del governo Netanyahu
Hanno in qualche modo concorso a a a a legittimare il pregiudizio nei confronti di Israele e quindi
E quindi io oggi noi viviamo una situazione come quella che sotto gli occhi di tutti abbiamo un'opinione pubblica occidentale fortemente
Ostile e l'antisemitismo che era un vento che già spirava si fonde a questo ostilità l'ostilità offre all'antisemitismo una diciamo un trampolino di lancio una sponda e lo fa più grande
D'altra parte
C'è una grande responsabilità della comunità internazionale
Nell'aver lasciato Israele sola e non aver compreso
Quanto grande fosse la minaccia che Israele viveva
è il dramma esistenziale connesso a questa minaccia
Ma la comunità internazionale e oggi quello che un sistema disarticolato di relazioni e di ordini che sono stati il picco nati da un
Un vento distruttivo della politica di cui Donal Trump porta evidentemente la bandiera
Vedi io l'altro giorno scritto un editoriale
Raccontando commentando la Lizza Ando ciò che accadeva e ho detto io sono senza se e senza ma al fianco di Israele e questa è una guerra giusta per tutti i motivi
Che
Che
Che solo a voler riguardare sotto gli occhi di tutti cioè l'Iran è una teocrazia sanguinaria
E il regista il mandante di tutte
Li fattori di inquinamento e di turbativa del Medioriente e non solo sta dietro le stragi il terrorismo internazionale minaccia all'esistenza di Israele
Ha violato le prescrizioni dell'agenzia a in internazionale per l'energia atomica e e quindi un Paese del genere uno Stato canaglia non l'Est non gli si può attribuire riconoscere il diritto ad avere un'arma nucleare che che ha cambierebbe i rapporti di forza in quel segmento del settore in quella in quella regione
E più di tutto assoggettato a cinquant'anni qualcuno l'ha dimenticato con una ferocia inaudita come testimoniano alcuni bellissimi film che i registi iraniani hanno messo hanno hanno mandato in giro per il mondo una popolazione stremata da questa dittatura feroce che ha una una base come tutte le dittature di consenso dentro la Loggia consegna consociativa di scambio tra un'élite
è un quadro di riferimento ristretto ma capace di tenere in equilibrio
Il sistema quindi per tutte queste ragioni e chiaro che la sconfitta di dell'Iran e il ridimensionamento dell'Iran addirittura nella prospettiva più ottimistica il regime Cenci dell'Iran
è e qualcosa che da salutare con un fatto positivo
Il punto è però che una guerra giusta ma preventiva perché questo
Un qualcosa che distingue
La guerra iraniana dalla guerra per esempio di resistenza dello grelina
Perché è una guerra che comunque ancorché giustificata da una minaccia reale e grave tuttavia è una guerra che noi facciamo Bruni che Israele fa per prima
è una guerra preventiva normalmente si può
Legittimare dentro una cornice di potenze democratiche che Silente restano core in maniera responsabile e che la connettono a una obiettivo di difesa e di promozione della democrazia
E ove e della libertà questa cornice non c'era è questo il problema non c'è questa cornice perché questa guerra viene dichiarata da un governo che un Governo neanche dire di minoranza ma è un Governo che
Diciamo sostenuto dalla maggioranza molto risicata in un Paese lacerato da una crisi drammatica con l'alleato americano che non si capisce in che in che termini la guerra l'ha subita o piuttosto punta a beneficiarne e e comunque rappresenta un fattore di destabilizzazione del quadro internazionale e coll'appunto tutte le organizzazioni internazionali che sono testimoni spettatrici di qualcosa che le che invece le riguarderebbe
Ecco tutto questo non è che cambia il nostro sostegno alla causa di Israele ma rende il quadro molto complesso e e gravido di dubbi io rivendico il diritto a dubitare chiudo scusami no nota perché perché poi bisogna valutare anche gli affetti c'è una guerra
Di questo tipo va valutata rispetto a ciò che produce cioè all'esito alla possibilità di successo
E ai costi umani
Che determina che non sono mai rilevanti
E che allora
Mi dispiacerebbe S
Mi dispiacerebbe se questa guerra
Confermasse
Il pregiudizio e la falsificazione che in Occidente ormai si è fatta strada rispetto all'incapacità di esportare la democrazia questo è un punto centrale perché perché io sento in televisione
Valenti opinionisti e anche sui giornali che scrivono ma guardate avete visto
L'Iraq l'Afghanistan la Libia la democrazia non è esportabile ecco questa è una falsificazione assoluta alla democrazia e esportabile
Però se lo facciamo male la rendiamo rendiamo questo pregiudizio una sorta di assioma indimostrabile ma certo Rocco un punto Otelma
E e questo sarebbe veramente un peccato perché la democrazia
E nel mi in una visione cosmopolita è un bene da esportare
E però impone una strategia di esportazione che è legata alle condizioni realistiche in cui questa questa questa strategia può essere messa in atto ecco io non vorrei che l'esito di questa guerra
Giustifico legittimasse chi
Oggi in queste ore ricorda gli errori fatti e i gli esiti infausti per dire
Tenetevi la vostra democrazia casa vostra e lasciate che i popoli di mezzo mondo continua a vivere
Dentro dittature feroci perché tanto è impossibile ribaltarlo
Quale direttorio lo scortato l'ardua disamina durante con grande attenzione e e esprimevo per farti domande perché in realtà ce ne sono due che vengono immediate una quando Meyers il leader tedesco ieri pomeriggio rilascia al G7 questa
Dichiarazione dove dice Israele sta facendo il lavoro sporco per tutti noi lo fa con un candore che veramente esce fuori dai canoni diplomazia perché in realtà lui dice quello che tanti pensano ma che non hanno coraggio di dire
E già questo a proposito della cornice di cui parlavi tu l'altro elemento io scottato la tua war room che tra l'altro ha sul nostro sito che invito a a andare a vedere perché molto interessante un dialogo fatto un paio di giorni fa con colleghi giornalisti con
Cina
Ambasciatore qui
L'ultime Fabio rivoluziona ecco Nicolucci stavo dimenticando Fabio Sarcina dice una cosa fondamentale l'Iran non è un Paese arabo non può essere considerava eventualmente alla primavera araba perché il livello culturale
E la grandezza del popolo iraniano fa sì che probabilmente gli iraniani sarebbero capaci di
Prendere il testimone di una rivoluzione di una controrivoluzione rispetto a quella che era la rivoluzione islamica allora la domanda che Chivasso spontanea smontare dal cuore ma siamo convinti veramente che che non ci sia in questo senso un Progetto dietro proprio per questo cambiamento di regime
E che alla fine le forze positive emergeranno in Iran e chi è attraverso e il passaggio necessario
Io qualcuno si arrabbia lo usa giallo scritto che sembra un po'la caduta del fascismo questa caduta della siamo un iraniano sempre certi Aspen non siamo convinti di nulla purtroppo anche perché le parole sono sempre inadeguate anche quelle diverse sono parole
Diciamo che noi possiamo considerare astrattamente di
Giuste ce le diciamo in un salotto tranquillamente
Ma non non dovrebbero essere le parole della diplomazia frazionato no questo sono specchio di un modo di rinunciare a Lessico della diplomazia per portare il lessico del salotto dentro la devo la diplomazia
Perché questo le cose che ci possiamo dire noi
Israele sta facendo i lavoratori con un attimo le può dire un un capo di Stato
Un capo di Governo Prodi quindi
Il quadro che tu racconti è un quadro potenziale
Che astrattamente plausibile
Voglio dire Ski ha osservato l'evoluzione della società iraniana in questi anni ha visto che è uno scollamento del regime
è andato o crescendo e anche all'interno del regime il rapporto fra la componente religiosa e quella militare dei Pasdaran è un rapporto complesso
Che appunti di fragilità e poi c'è una società civile che e disarticolata perché in una ovviamente
Non la possibilità di esercitare o di costruire una dissidenza organizzata
Ma potenzialmente sviluppa delle energie culturali che hanno tanta forza per esempio appunto nelle arti nella letteratura nel cinema
Di di di di raccontare quello che
C'è sotto e non si vede però che tutto questo possa evolvere
E posso evolvere nei modi in cui è stata concepita l'aggressione dell'Iran
Da un paese come Israele in un contesto di assoluto isolamento e di distanza
Nei confronti della comunità internazionale dopo una crisi che ha aumentato questa distanza
E io
Francamente ne dubito dopodiché spero di sbagliare perché ripeto spero tanto di sbagliare spero tanto che che il il l'evoluzione di questa crisi
Porti a un obiettivo che non è quello di Israele perché Netanyahu l'ha detto ieri molto chiaramente l'intervista Fox virus che
L'obiettivo di di di e lo capisco
Ha fatto bene perché
Non si è intestato a una responsabilità collettiva che nessuno gli ha dato basta una delega che non c'è
Ha detto semplicemente noi facciamo una guerra perché ci sentiamo minacciati maniera esistenziale e quindi dobbiamo vincere sconfigge rileggo annientare e ridurre il suo potenziale di minacce di rappresenta per noi
Il regime Cengio può accadere ma non è un problema nostro è un problema ecco però è un problema invece dalla comunità occidentale questo quindi quindi se diciamo la legittima esigenza di Israele di difendersi
Fosse stata o fosse ancora
Inquadrabile in un contesto più ampio in cui l'Occidente
A seconda e promuove un processo
Di evoluzione di quel Paese
Di quella comunità così come probabilmente si è tentato di fare durante le primavere arabe ma anche lì la strategia è stata una strategia fortemente deficitaria e l'esito è stato fallimentare ecco allora io si potrebbe essere più ottimisti ripeto il rischio che invece
Questa guerra
Certifichi
Gli errori dell'Occidente
Ebbe e alto e io francamente me lo pongo perché perché me lo pongo perché
Il mio problema uccide de da da occidentale
E che l'anelito del del cosmopolitismo occidentale e
La diffusione dei valori dei principi della libertà e della democrazia deve essere
Io da occidentale soffro per quello che è accaduto a Kabul io penso che questa mattina H bullo mentre noi parliamo ci sono centinaia di don di ragazze
Che piangono perché la loro vita è cambiata drammaticamente nell'arco dei due dal due mila ventuno dolci
E il tradimento che hanno subito è stato enorme quindi io desidero che i valori della civiltà occidentale non perché migliori ma perché frutto di un processo secolare
Che ha portato la democrazia la libertà libertà individuali ad affermarsi beh possano essere diffusi li posso contagiare
Il le se invece
E il muro che si alza fra
Questa dimensione valoriale e il resto del mondo diventa più alto
è chiaro che
Devo fare i conti col col con questo errore che si produce tuona il classico pensiero liberale che io sposo in pieno che mi porta però diretto lo dico una verifica Sanzo buono finora riesca a definire quello di Israele un'aggressione all'Iran
Io credo che sarebbe invece sia difeso da un'aggressione ancora più grande potenziare da parte dell'Iran che comunque comincia dal sette ottobre perché noi siamo anche dimenticando un aspetto di questa storia di questa guerra
Che vero che Israele ha cominciato questa guerra preventiva proprio per non farsi aggredire con il nucleare da parte dell'Iran Marina nel ma andante
Finanziatore lo sponsor l'istruttore di Hamas di Hezbollah dice islamica e io credo direttore non so se è d'accordo
Che nella Psicologia ibseniana aver messo in fila Hamas Hezbollah e l'Iran e non mi sfugge che l'Iran è un paese non è un'organizzazione attriti intenzione cioè le differenze sono sostanziale lo so perfettamente
Ma Israele sta punendo tutti i responsabili del sette ottobre
Sì è vero quello che dice però e è anche vero
Diciamo la guerra a delle forme
E eccome e perché altrimenti evidente che ci sono nel pianeta
Decine di regimi che minacciano le libertà individuali all'interno dei propri sistemi e all'estero
Ma qui c'è un errore semina Celestino V dell'Acea la società assistenza alla società si dice Torricelli ti individua però voglio dire è chiaro che se l'esistenza di un regime violento sanguinario
Bastasse a ciascuno per legittimare
Un'intera un intervento militare e il mondo sarebbe una polveriera quindi
è chiaro che la vicenda di Israele ha una specificità e una unicità che io pure voglio riconoscere tuttavia
Secondo me sarebbe utile che le forme in cui un conflitto viene dichiarato
Fossero ripeto legittimate dalla stessa cornice di principi che regolano l'ordine internazionale la pace la sovranità degli Stati
Invece in questo caso
E chiaro che
Qualcuno mi può dire sì ma tu parli Dalco dal salotto comodo di casa tua casa invece ha detto che errato invece ecco
Però capisce che è vero questo dal salotto o comodo di casa nostra tutte le parole sono sbagliate lo dicevo ieri a Palo del Papa di Paolo
In in un in una trasmissione tv
Sono sbagliate tanto quelli di
Che quelle che
Quelli che fanno analisi geopolitiche e giocano a Risiko e non considerano la sofferenza che c'è dietro questi drammi quanto quelle di El del pacifista che in bocca
I principi della pace dal seduto nel salotto era spetta le che le guerre si producano per
Per prenderne le distanze ecco io lo riconosco che le parole sono insufficienti
Che qualunque parola insufficiente rispetto al dramma che accade sotto i nostri occhi
Però credo che noi non abbiamo chiaro cure certezze dalla fine della seconda guerra mondiale
Alcune certezze ce l'abbiamo e cioè che abbiamo costruito un ordine internazionale fondato sulla non ingerenza sul rispetto delle sovranità e sul fatto che i gli elementi di squilibrio devono essere mediati
Da un ordine globale è il problema che l'ordine globale non c'è e quando l'ordine globale non c'è ognuno fa
Quello che si sente di fare in solitudine io non non condanno quello che è accaduto e quello che sta facendo Israele
Dico che però questa solitudine Israele e mia
Mi sgomenta Ermanno Olmi garantisce per il futuro capisco perfettamente uno dice però importante essere noi coi vicini a Israele
E io sento invece in tanti commenti non solo distacco ma addirittura anche un ghigno un po'feroce quando Israele viene va be'io non c'è casa dall'Iran io sarei trasmessi allora c'è una si risolve c'è la malcelata vedere della bimba
Proprio ieri sera c'era una in particolare dove quasi arrivavano i missili su Tel Aviv in lagunari c'era molto calda su questo tema
Io credo che invece Israele
E questo pezzo di lettori ai correggimi se sbaglio il pezzo di un pazzo perché prevede una Russia che malauguratamente dovesse prevalere su chi abbia lascia abiterebbe dei denti degli spazi
Veramente devastanti per l'Europa e per tutti noi una Cina che in attesa di entrare a Taiwan e sovvertire anche il di tutte le regole e che direi ne sia lo specchietto per le allodole come il sette ottobre questa è però vedi anche qui che rapporto c'è fra i due conflitti io sono preoccupato quanto te
E ma che la in che modo l'alleato americano diciamo invece Trump intende diciamo temere un rapporto fra il conflitto Ucraino e il conflitto adesso non ce l'ha fatto che nemmeno ora fa una cosa qualcosa si dica qualcosa si capisce perché ieri Trump guarda caso dopo aver proposto che nella mediazione
Tra Israele e l'Iran intervenga Putin che mi pare come dire unico non solo un insulto all'estivo della diplomazia internazionale ma una provocazione
All'Occidente all'Europa no inaudita ieri non ha firmato il documento di condanna della Russia e a
Lasciato Zaleski senza riceverlo tornando a a Washington
E e voglio dire e la preoccupazione che
In qualche modo il tratto Possa a agire il rapporto con la Russia chiedendo alla Russia di guardare girarsi dall'altra parte rispetto a ciò che sta accadendo in Iran in ragione di una disimpegno o comunque una nonna esplicita
Messa in gioco nella causa Ucraina B e forte e a ci e visibile c'ha dei segnali quindi se così è e l'ordine internazionale non è quello che ci garantisce quello che
Quello che
Connette come tu giustamente dici la guerra Ucraina la guerra d'Israele perché la stessa guerra giocate quando è per noi la guerra di Israele uguale a quella dell'Ucraina ma non lo è per chi in questo momento si fa garante
Di di di ciò che accade risulta intendevo che oggi gliel'ha detto una cosa oggi io non ho altre domande automatica Laurora guiderò Denisov amorose se leghiamo tutte le cose che Trump ha detto e l'ha fatto
E qualcosa è andato in evoluzione perché
I i sistemi
Globali sono più deboli
Solo che lo l'un l'Ulivo l'unico aspetto positivo è come posso dire di questa di questa di questo piccone amento continuo di Trump
Il fatto che l'Europa si è trovata di fronte alle sue responsabilità e sta lentamente strutturando una coscienza richiesta dai tempi però anche qui prima che l'Europa poi in concreto
Faccia intendere
Che è un interlocutore con cui dover fare i conti e ce ne vuole io ancora allora Europa noi dall'altra la Roma non parla proprio siamo alla finestra in attesa dimoravano pervenuta in ragione di tutto
I treni ringrazio per questo che presenza qui oggi
Vorrei che fosse un primo step che abbiamo affrontato perché fra realtà contee volevo parlare anche di Roma nella città di Roma Rosa sarà protagonista di una bellissima due giorni
Qui al Museo MAXXI di Roma dove si è parlato della città e mi interessa qui inappropriati Shalom perché perché a Roma esiste la più antica comunità ebraiche della diaspora
A Roma i veri romani detto da tutti siamo noi ebrei
E vorrei fare un punto anche su questo perché nella Quo Vadis stato il sindaco
Ecco ha parlato dello sviluppo della prossima Roma di quello che succederà nei prossimi anni c'è stato il ministro la bottega intervenuto la la parte appunto sporte giovane star molto legato a questi progetti
C'è stato Rutelli insomma è uno veramente un parterre eccezionale ti ringrazio come cittadino mi messo a disposizione questo parterre della cittadinanza ma vorrei fare un focus però su la comunità ebraica il Vaticano c'erano nell'anno del Giubileo ancora la presenza islamica mussulmana
Qui a Roma che altrettanto importante come la convivenza tra le grandi religioni può essere veicolo di pace e come Roma deve rappresentare anche questo nella Roma del futuro assolutamente
è stato è stato un tema sfiorato non
Approfondito ma hai ragione
In fondo Roma è una grande un grandissimo integratori di identità
è e e il però è stato affrontato il rischio che lo sviluppo della città il suo soprattutto la trasformazione del centro storico in una agoni dove
La città dei turisti quella che apre i bed e breakfast che svuota i palazzi che trasforma i i negozi in in baracche di souvenir eccetera la città di Poteri che è rimasta insediata nelle sue roccheforti e delle sue corsie preferenziali
E la città invece del più debole quella degli abitanti dei residenti dei commercianti dei lavoratori gli processa Tiki producevano che rischia di essere espulsa e quindi con questa espulsione
Poi si produce un un una sorta di perdita identitaria questo è un rischio che
E Roma deve valutare e scongiurare e visto qua perché sarà il tema della nostra prossimo incontra intervento chiara e con grazie di cuore direttore un buon proseguimento con i programmi di radio radicale