Informazione: la regolamentazione del servizio radiotelevisivo

Uno specifico ambito
Ma no
Difensore
Inoltre sono stati però vogliamo intanto ringraziarvi per essere
Pervenuti alla nostra conferenza stampa dedicata
Ai temi di maggiore attualità si guarda nel sistema informativo
Vorrei innanzitutto sottolineare la sulla situazione a cui è giunta la questione della regolamentazione del sistema radiotelevisivo
Se ne parla ormai da tanti anni tanti anni sono ben tredici gli anni passati senza una legge per il sistema radiotelevisivo privato
Che la novità che vorremmo sottolineare questa mattina
E che ormai emerso con estrema chiarezza
Come la maggioranza di governo non abbia voluto regolamentare e ciò tra l'altro assume aspetto
Ancor più grave
Nel momento in cui persino a livello europeo
è stata varata dal Consiglio dei ministri dell'Aci una direttiva che pur con tutti i suoi limiti introduce l'interessante il principio per noi in Italia che regolamentare si può
Da noi quindi la novità sta proprio qui la maggioranza al tolto la fiducia
Al suo stesso progetto quello che ha preso il numero dal ministro delle Poste telecomunicazioni Manni secondo Progetto Manni
I repubblicani i liberali
La sinistra democristiana
Voce Bodrato hanno dichiarato quel progetto di legge
Poi avuto alla cronaca
Il titolo di opzione zero quel progetto di legge oggi non esiste più
I comunisti se la si sa dipendente lo ricorderete furono criticati anche aspramente da parte della maggioranza di governo
In quanto avevano presentato un proprio progetto di legge dedicato
All'intera materia comunicativo e con un forte principio
Di regolamentazione antitrust dobbiamo oggi dire vorremmo dire alle forze di maggioranza che loro stessi hanno dovuto prendere atto che le loro ipotesi sono rivelate oltre che sbagliate impraticabili
Taluno nella maggioranza penso Algol fari ma penso anche al senatore Bernard da non confondere con Antonio Bernardi
Hanno parlato con toni pessimistici
Dell'impossibilità di legiferare se non si attua con rapidità una svolta
Dovremmo dire qui
Che non abbiamo pregiudizi su questa materia
Siamo molto interessati a riaprire il confronto
Su un punto che non solo sta a cuore non voi ma che riteniamo essenziale per la democrazia italiana e consentite c'è essenziale anche per l'esistenza
Di quelle emittenti
Locali e in generale dell'emittenza non legata alla grande concentrazione berlusconiana che oggi rischia in questa condizione di deregulation dividere una vita assai difficile o persino di scomparire oppure e questa è un'altra novità che dovrebbe preoccupare tutti quanti di essere del caso qualche emittente
Penso caso di Odeon TV pure di essere oggetto di interessi non chiari
All'interno di un sistema che senza regole e senza meccanismi di regolamentazione diventa un sistema opaco non trasparente
Quindi oggetto di tutti
Gli eventuali
Terreni di di caccia da parte di soggetti indecisi ecco quindi noi siamo per riaprire il confronto
Poniamo una condizione vorremmo dire un po'a tutti perché in queste ultime settimane si è risvegliato l'interesse anche per l'eventuale sentenza della corte costituzionale annunciata dalla corte in tempi ormai non lunghi vorremmo dire questo noi aperti ad un confronto libero poniamo un unico punto
Un unico punto preliminare
Che
La legge di regolamentazione rispetti pienamente i criteri indicati dalla Corte costituzionale
Da ultimo nella sentenza del luglio dell'anno scorso
Il punto cruciale dei principi più volte indicati dalla Corte costituzionale
è la necessità che la regolamentazione in questo settore abbia un forte carattere antitrust
Noi non siamo disponibili a Venere a venire meno da questo principio che riteniamo essenziale non siamo disponibili a piccole avventure leggine
Ma piccoli provvedimenti come qualcuno oppure ha voluto in questi ultimi tempi
Indicare cioè non ci interessa partecipare all'eventuale aggiramento delle intenzioni che con molta chiarezza la Corte costituzionale ha indicato in materia
Siamo comunque disponibili a riaprire il confronto se lo si vuole lo si faccia
Si passi concretamente all'azione come si dice esiste una discussione già istruita in un ramo del Parlamento
Nel Senato si proceda e noi siamo disponibili a dare il nostro contributo secondo i principi che hanno sempre ispirato al servizio attiva e quella stessa proposta di legge che pure noi consegniamo insieme si sa dipendente che rimane il punto più avanzato della nostra elaborazione
Vorrei anche fare un'altra considerazione
Avevo letto un'interessante dichiarazione del ministro Manni
Che ricorda un episodio in questa lunga telenovela riguarda la legge di regolamentazione può essere magari oggi un po'sfuggito
Quando e nell'ottantasette
Il suo primo progetto ma mi si va con la numerazione insomma il Manni uno che a nostro avviso potrebbe essere poi il punto di riferimento per una ripresa di discussione tra le varie forze democratiche fu poi soffocato da quello che lui stesso ha dichiarato
Essere stato un cedimento da parte di democrazia cristiana e il Partito Socialista alle leggi del duopolio
RAI Fininvest
Non volevo prendere per buona questa dichiarazione del ministro Vanni si vuole ripartire da lì quindi ritornando un po'indietro facendo un flash back lo si faccia potrebbe essere una base di riferimento
In questo senso credo che
Tutti i fatti
Daranno ragione ai pessimismo agli scetticismo oppure alla volontà positiva
Vorrei dire poi
Accanto alla tema generale dalla coda della regolamentazione esistono due
Questioni che potrebbero essere utilmente stralciate dal dibattito
Sull'intera materia
Una
è la proposta di legge
Che noi presentammo mi sembra si sia dipendente
Come ricorderete sull'interruzione dei film con gli spot pubblicitari che ha avuto anche
Una corsia privilegiata formalmente nel alla carne deputati e che noi vogliamo riporre l'attenzione non se ne parla più fanno ogni tanto interventi interessanti o meno sul
Riassetto eventuale del sistema ma non si ricorda più che esiste un progetto di legge che ha dettato il consenso che ricorderete in una manifestazione di grandissima portata con l'intero si può dire mondo del cinema italiano
Convinto su quella battaglia di civiltà
Quindi vi proponiamo qui cura questa come questione importante è un'altra
Che dovremo chiamare
L'idea di uno stralcio sulla radio
Suggerendo anzi di considerare questo punto
Del tutto
Diverso
Dalla discussione sui temi generali sulla radio si può fare presto
Si può fare credo forse su questo organo qualcosa
Nostri compagni
Parlamentari suo padre anche forse solo nella Commissione in sede legislativa
Alla Camera esistono già Progetti uno presentato fatto dai comunisti insomma si sa dipendente altri in corso d'opera
Gli altri gruppi esiste un accordo di massima raggiunto perché non fare subito una legge sulla radio
è una materia che si presta per le sue caratteristiche assai diverse dal mondo televisivo di poter avere unità assai più c'è
In tale quadro
Si pone la questione del servizio pubblico
Nella mancanza di regole
Nella nell'assetto non trasparente che sta assumendo nel mondo della comunicazione
Un rapporti spuri tra potere politico dominante e mezzi di informazione con una concentrazione che ormai giunto a a
Livelli ancor più preoccupanti
Rispetto a qualche mese fa
Il servizio pubblico rischia di essere una sorta di di
Tradizionale vaso di coccio all'interno
Di vasi di difendere l'ormai molto potenti cioè obiettivamente una tendenza all'indebolimento del servizio pubblico facendo leva su due Canali
Indebolimento dal punto di vista delle risorse
Ogni anno si riapre questo creato del tetto pubblicitario della RAI vorremmo dire ancora stamattina qui che molto semplicemente riproponiamo l'abolizione del tetto
Quantitativo che ogni anno la funzione di vigilanza dovrebbe fissare per la Rai
Con un meccanismo paradossalmente extra mercato
Riproponiamo quella ipotesi che già più volte abbiamo avanzato dell'indicazione come unico criterio dell'affollamento orario
Affollamento a tre gradini
Minore il servizio pubblico che si trova anche del canone intermedio per le reti nazionali private
Superiore per l'emittenza locale per radio che ovviamente hanno problemi di natura diversa
Quindi esiste un problema di risorse
Può una lenta chiusura dei rubinetti per il servizio pubblico peraltro per come è congegnato nel mercato chiudendo da una parte si apre immediatamente dall'altra parte e quindi tutta questa discussione ulteriormente inficiata dal carattere ormai duopolistico del sistema comunicativo
Italiano il capraio televisivo
Quindi
Bloccare la fusione delle risorse in modo adeguato in modo rigoroso ed equo trasparente e con criteri nuovi più moderni
Più avanzati e in linea con il dibattito europeo e con ciò che già in altri Paesi si è fatto un secondo aspetto esiste un attacco politico a quella particolare anomalia del servizio pubblico radiotelevisivo in Italia che è la sua
Dialettica
Democratica
Servizio pubblico ricorderete fu riformato da una legge importante
Nel settantacinque
Che tra i suoi punti cruciali aveva il passaggio delle competenze dal governo al Parlamento proprio negli ultimi giorni è apparso più chiaro come una parte almeno della maggioranza di governo intenda rivedere proprio su questo punto cruciale
La legge di riforma
Mi riferisco a un articolo molto significativo del popolo del direttore del Popolo di una settimana fa in cui si rivendicano esplicitamente il passaggio delle competenze al governo ma anche ad altre prese di posizione
Sempre della maggioranza che
In un modo o nell'altro fanno pensare che questa sia l'intenzione che curva effettivamente
Nel pensiero della maggioranza di governo ci opponiamo duramente a questa prospettiva rimane od opinione del servizio pubblico in Italia debba essere un servizio pubblico moderno e democratico più impresa
Ma anche
Capace di mantenere ferma la sua caratteristica di apertura democratica la società questo è il punto su cui crediamo si debba presente e che entra
Nel vivo della discussione generale sui poteri la democrazia in Italia
Il rapporto tra impresa politica dei condoni
Sono temi che hanno visto
L'importante pesa
Dà atto anche di settori
Politici e sindacali in particolare vi è stato ultimamente una importante iniziativa
Da parte del sindacato dei giornalisti RAI che in una piattaforma ha rivendicato proprio un rilancio del servizio pubblico in una chiave moderna e plurale ecco pluralità trasparenza devono essere i principi che accompagnano
L'intera battaglia sulla comunicazione mi fermerei qui
Io farò qualche
Considerazione aggiuntiva Vincenzo vita ha spiegato le ragioni di questa conferenza stampa le proposte
Le opinioni con i quali noi ci presentiamo io vorrei
Concentrare l'attenzione su due questioni che vita affrontato uno in particolare
Ha occupato il gran parte della sua introduzione su un'altra io vorrei richiamare dal punto di vista politico
L'attenzione anche usare termini che spero siano il più chiari e più in equivoci possibile
La prima questione riguarda la legge di regolamentazione nove se questa conferenza abbiamo voluto fare
Se conferenza stampa e proprio perché vogliamo registrare una cosa che non è apparsa in tutta la sua chiarezza
Non si potrà far carico all'opposizione
Se in questo Paese ancora una volta una legge un progetto un'ipotesi una linea io non so neanche più
Quale fosse il testo della seconda proposta di legge Mammì perché a sua volta la seconda poste legge Mammì era stata emendata
Fatto sta che non è non si può far carico all'opposizione comunista se questa proposta di legge è già no naufragata
E se a pochi mesi da quella che una sentenza annunciata quella della Corte costituzionale che più volte ha detto che avrebbe avuto come nell'obbligo di un'affermazione
Definitiva sulle questioni della sistemazione del nel mondo delle comunicazioni ma se in Italia si a pochi mesi da questa sentenza il Parlamento non nella condizione neanche di discutere
è responsabilità di questa maggioranza e di questo governo se questa casa
Questa proposta di legge che era una proposta di legge sbagliata noi oggi potremmo fare una conferenza stampa
Per dire solamente che abbiamo avuto ragione quando abbiamo attaccato e criticato sia nel merito e sia per la sua in attuabilità e la sua contraddittorietà con la sentenza della Corte costituzionale quando abbiamo a toccare attaccato la proposta di legge Mammì noi oggi potremmo registrare che abbiamo visto lungo
Ma non ci soddisfa questa considerazione ancora una volta io guardi guardi intorno
E vedo che il ministro delle Poste
In questa Repubblica dichiara
Il primo ottobre di quest'anno
A questo proposito mi sento di ricordare che nell'ottantasette avevo portato i partiti politici un organiche adeguata proposta di legge ma essa ha dovuto cedere il passo all'accordo stipulato tra le segreterie dei partiti della maggioranza
Disposte accedere al duopolio
RAI Berlusconi pur di consentire la nascita del governo degli queste sono affermazioni che non facciamo noi
Ma che fa il ministro delle Poste
E parla di una maggioranza che ha ceduto al duopolio
E che cedendo al duopolio contraddiceva
Lo spirito e la lettera alla sentenza delle ripetute sentenze dalla Corte costituzionale quindi quella maggioranza ha prodotto una proposta di legge con gli emendamenti successivi che era in contraddizione
Con le sentenze la Corte con l'elementare necessita di una legislazione antitrust
Leggo ciò che dice l'onorevole voluttuari
Diciamo avvio sul Corriere la sera la legge sulla tv la maggioranza si è arresa
Leggo quello che ha detto l'onorevole Battistuti sì
Il quale che egli prende le distanze
Il liberale non sono disposti a fare le vestali di una legge che non è la nostra che avremmo voluto più attenta alla logica di una Società per
Sono loro che hanno fatto e che hanno disfatto
E quindi se ancora una volta questo Paese in Parlamento non è in condizione di andare avanti la responsabilità è dei partiti di maggioranza
Ma lei non ci limitiamo a questo noi oggi qui vogliamo fare una proposta aperti
Proprio perché
Si possono fare molte caricature delle posizioni dei partiti una caricatura che non si può fare la posizione del PC è quella di dire il PC aspetta la sentenza della Corte costituzionale
Il PC in questi anni in Parlamento è l'unico che ha fatto delle proposte di legge ragionevoli e apprezzate in Italia e fuori d'Italia
Per regolamentare questo sistema
è l'unico che ha dimostrato una disponibilità discutere tanto che oggi ne facciamo un'altra proposta concreta e ragionevole
Che riprende lo ha detto vita lo spirito di questa affermazione dell'attuale ministro delle Poste e telecomunicazioni
Il Ministro delle Poste e telecomunicazioni giudica
Come sua proposta quella che fu presentata nel mille novecentottantasette
E noi diciamo siamo disposti a mettere da parte la seconda proposta ma mi che ha quel carattere che contraddittoria con sentenza dalla Corte siamo disposti a ripartire come base dalla prima proposta del ministro ma
E quindi una posizione di grande responsabilità e di grande apertura
è una posizione alla quale io mi auguro che possa corrispondere un atteggiamento analogo da parte di altre forze politiche
Io però vorrei esprimere una grande perplessità e anche una grande incertezza sul fatto che analoga responsabilità e analoga disponibilità venga dalle altre forze politiche
Perché mi sento in sintonia con le cose che ha detto Occhetto concludendo il Comitato centrale del nostro partito
Occhetto ha fatto un'affermazione io qui ribadisco
Se in Italia non c'è una legge di sistemazione dell'universo dei media per una sola ragione che i partiti di governo scelgono i trust amici
E combattono quelli nemici
è del tutto chiaro che sulla base di questa logica
Non si potrà mai fare una legge di sistema
Noi che siamo l'unico partito che non ha tra Est amici e non ha neanche tra Est pregiudizialmente nemici
Ci sentiamo di poter dire che si deve fare una legge di regolamentazione che abbia una normativa antitrust che valga per affrontare il problema che c'è oggi in Italia che è in grado elevatissimo di concentrazione
Nel sistema informativo il carattere peculiare che a questa concentrazione e qui vedremo l'onore l'onorevole Andreotti onorevole Andreotti andato h e ha detto che c'è un eccesso di influenza del potere economico e finanziario sulle informazioni per benissimo
Siccome lei però non è diciamo un lo spettatore non è un passante
Ma il presidente del Consiglio di questa Repubblica ed è il capo di una maggioranza che ha appena abbandonato la sua stessa proposta di legge
Se l'onorevole Andreotti vuole corrispondere alle affermazioni e se le affermazioni sono ciò che appaiono allora onorevole Andreotti non deve fare altro che venire in Parlamento con la proposta di legge antitrust generale e con una proposta di legge anti Trieste specifica nel campo dell'informazione il che oggi non
Da che si rafforza
La nostra preoccupazione della seconda questione che voglio dire sulla quale ho detto prima che vorrei essere molto molto chiaro noi lanciamo un grido di allarme
E siccome siamo abbiamo tanti difetti ma siamo un partito responsabile se lanciamo un grido di allarme perché avvertiamo che la situazione sia allarmare
Noi lanciamo un grido di allarme circa i rischi di regime
E di compressione del pluralismo che oggi esistono nell'informazione Italia
è una situazione che non ha paragoni con recente passato di questo Paese
Ed è una situazione che non ha paragoni con nessun altro Paese europeo e nessun altro Paese in cui esista una libera democrazia
Non esiste nessun Paese che il cinquantacinque per cento dei quotidiani che vengono venduti vengano posseduti da quattro gruppi industriali e finanziari
Non esiste in nessun Paese che non ci sia una legge che regola e che governa questo universo non esiste nessun Paese che vi sia una concentrazione di risorse pubblicitarie nelle mani di un unico proprietario come il caso della televisione con Berlusconi non esiste nessun Paese in cui le concentrazioni hanno questa caratteristica quella di essere appunto grandi oligopoli industriali finanziarie e oggi
Questa situazione tende ad evolvere in maniera ulteriormente inquietante
E noi sentiamo che è giunto in un momento che tutta l'opinione pubblica tutta
Avverto a ciò che giornalisti avveduti
Uomini che si occupano della legislazione moderna dei paesi del tipo di quello in cui viviamo hanno avvertito ha denunciato e cioè il fatto che in Italia vi è uno stato di aggressione nei confronti del pluralismo dell'informazione in uso a parole meditate non non lanciate così per caso
In Italia c'è un rischio di regime che va chiamato esattamente con il suo nome e con il suo col
A questo rischio di regime
Dovrebbero corrispondere preoccupazioni anche sulla base di quello che accade che io vorrei mettere in fila vorrei cercare di mettere in fila
C'è un'aria di maccartismo in questo Paese come non si vede da molti anni
Capita giornalisti che non sono d'accordo con il coro
Il sentirsi accusare di essere comunisti
Anche solamente per aver espresso delle obiezioni o delle osservazioni o degli interrogativi
Circa questo o quell'aspetto della politica del governo dei singoli partiti
Io non pongo un problema che riguarda spero che sia chiaro la mia è una preoccupazione assolutamente tra virgolette liberale
Quando io vedo che segretari di partito salgono sulle tribune e attaccano chiamandoli per nome e per cognome
Giornalisti e direttori di giornali certo non eversivi
Perché hanno espresso magari sulla questione della droga degli interrogativi
Quando vedo
è un personaggio che non dovrebbe
Del quale tra l'altro mi ha sorpreso che Canale Cinque abbiamo ospitato un imponente in tribuna politica mi riferisco all'onorevole Sbardella
Quando vedo che l'onorevole Sbardella si permette di attaccare di criminalizzare giornalisti e bene hanno fatto il anche il sindacato dei giornalisti e il comitato di redazione dell'Ansa e tutti coloro i quali si sono pronunciati a reagire con grande fermezza
Attaccare dei giornalisti dell'ANSA perché non fanno quello che a luglio piacerebbe che facessero
Quando vedo come viene utilizzato un giornale che viene pagato con i soldi pubblici e del quale io continuo a chiedere la privatizzazione come il Giorno di Milano perché non capisco perché con i soldi pubblici si debbano pagare i giornali di partito
Quando vedo che sulle colonne dei giornali di partito continuano a circolare i nomi dei giornalisti
Di singole testate che vengono rimproverati per articoli che non piacciono
E quando sconto le cose che sono state dette ieri durante la conferenza stampa del direttore della Rete due
Al di là delle
Per le inquietanti e ripetute perché l'affermazione sul fascismo è stata già fatta dagli schemi del servizio pubblico in occasione della trasmissione su Roma Capitale
Ed è stata ribadita ieri tanto che mi pare che sbagliano quei giornali che la definiscono una gaffe immagino che se uno arriva a fare il direttore della Rete due
Dovrebbe avere sufficiente testa sulle spalle per non fare delle gaffe di quella misure di quella natura
Che siccome noi apparteniamo a coloro i quali in questo Paese pensano che il fascismo non sia stata una parentesi felice
Ci sentiamo di poter indicare alla responsabilità di chi oggi dirige la RAI
Comportamenti che a quanto mi risulta contrastano con lo spirito e i doveri del servizio pubblico radiotelevisivo
Ma quando sento ancora ieri in quella conferenza stampa
Che qualcuno ha attaccato
Giornalisti che hanno espresso delle opinioni e delle valutazioni col solito epiteto che come voi potete capire a me non appare tale ma immagino che venga scagliato come tale cioè quello di dire i comunisti beh insomma questo
Mi pare che desideri un orizzonte inquietante per tutti
Per tutti noi per tutti quanti per tutti coloro i quali si preoccupano
Il fatto che l'informazione italiana non venga schiacciata tra dopo da una doppia morsa
Da un lato il controllo dei grandi gruppi industriali e finanziari dall'altro un potere politico rissoso integralista settarie stalinista
Che ritiene di dover controllare
Gli apparati dell'informazione gli uomini dell'informazione di doverli ispirare come proiezione dissi
Io penso che sia giunto il momento che si lancia un allarme su questo fronte
E che questo allarme ripeto non riguarda solo i comunisti io non mi preoccupo del fatto che sui giornali si parla in un certo modo del Partito comunista poi le opinioni della gente si formano anche per altre vie mi preoccupo del fatto che in Italia si restringe lo spazio per tutti coloro i quali vogliono fare del giornalismo
Vogliono raccontare le cose che vedono vogliono poter cambiare giornale senza dover andare dallo stesso proprietario perché tra un po'in questo Paese
Se gli accordi regionali ordine FIAT si sono intrecciati mi pare che anche Berlusconi non sia esente diciamo da simpatie B sì poi Berlusconi dovesse anche acquisire la Mondadori
Io vorrei sapere
Che cos'è il pluralismo dell'informazione in questo Paese mi permetto di porre molto pacatamente questo interrogativo
In questo quadro ed è l'ultima cosa che voglio dire come capite la cosa a cui più teneva a questa seconda ma anche la prima una qualche importanza dal nostro punto di vista perché conferma il giudizio che abbiamo dato sulla
Su questo governo su queste legge sui partiti che l'hanno ispirato infine c'è un problema che riguarda l'analisi
Questo problema è il problema di decidere dove deve andare il servizio pubblico
Ci sono due strade secondo me è possibile
Una strada è quella per la quale noi parcheggiamo
E questa strada e il superamento dell'attuale tripartizione delle reti televisive
In direzione di una organizzazione del sistema del servizio pubblico che corrisponda a esigenze editoriale
E non esigenze politica
Questa questione è stata posta da più parti va ponemmo noi in un convegno del jolly del novecentottantaquattro è stata riproposta da diversi osservatori è stata posta con grande forza al sindacato dei giornalisti è stata posta anche da direttori di telegiornali e di reti televisive
Io penso che su questa strada si possano ARCEA
E si debba marciare nessuna Possa imboccare la difesa
Dell'attuale situazione chi lo farebbe sbaglierebbe
Voglio anche aggiungere però una cosa che mi inquieta molto
L'articolo che ho scritto onorevole Fontana
E mi inquietano i comportamenti che vedo in RAI
Ho visto che l'onorevole Manca ha detto che bisogna scolorite le reti io penso che bisogna andare ben oltre
Bisogna andare verso un progetto editoriale unico che differenzi secondo responsabilità editoriali non secondo appartenenze politiche non è un problema di scolorite
Vedo però che
Diciamo da parte delle recenti prese di posizioni interne all'azienda mi riferisco in particolare
Alla conferenza stampa di ieri ma potrei citare i casi di alcuni giornali radio per esempio il GR due altro che escono lire
Si blinda
E si rafforza essi esplicita la vocazione di appartenenza
Di queste reti e di queste testate
Io voglio essere molto chiaro e molto schietto e non non non fare diciamo doppia doppia non usare doppie verità
Noi ci vogliamo muovere da questa situazione
Vogliamo muoverci nel senso che dice ma sia chiara una cosa
Che se qualcuno pensa di fare della Rai ciò che l'onorevole Fontana ha scritto
E ciò che appare emergere
Dalle opinioni di coloro i quali gestiscono reti e testate della RAI nel modo in cui ho appena detto
E cioè se ci vuole se si vuole magari attraverso una accorpamento della RAI fare un'operazione di ritorno alla RAI degli anni Cinquanta
Magari in una sua veste degli anni Ottanta che potrebbe essere paradossalmente ancora peggiore
Contro questa contro questa tentazione contro questo proposito noi daremo a viso aperto una battaglia affronta
Se l'obiettivo è quello di Fontana di riportare la RAI sotto il controllo di del governo anche qui in contraddizione con la sentenza della Corte noi contro di questo daremo una battaglia frontale
Siamo invece disposti interessati pronti e anzi siamo qui a proporlo a sostenere ogni iniziativa vada nel senso di una apertura della RAI
Di un superamento di questo attuale schema nella direzione di una di un maggiore pluralismo
E di un maggiore rispetto se Nanni Moretti mi perdona questa parola delle professionalità ma in qualche caso possono in questa parola può essere usata a fronte di chi magari invocando la poi
Diciamo scambia l'appartenenza politica per professionalità
Questa è la nostra posizione mi pare una posizione molto chiara molto netta e molto sincera
E questa è anche la ragione per la quale non abbiamo voluto convocare questa conferenza stampa e scambiare opinioni con me
Colta in un giudizio
No no no invece non ho avuto questa impressione la lettura della cosa di Pannella ho avuto l'impressione che se la prendesse
Con
Diciamo democristiani e socialisti io però ne approfitto per dire una cosa questo immagino sia
Di interesse relativo per voi magari più per le cronache di Roma ma io sono un cittadino di questa città come voi come molti di voi
Io penso che non ci possiamo Pannella ragione ma nella regione
Noi non ci possiamo sentire garantiti dal fatto che si fa una campagna elettorale
In cui non c'è pari condizioni
Tra i candidati tra i partiti
Ci sono partiti che possono spendere miliardi per promuovere se stessi e i propri candidati miliardi
Ho letto su un giornale che capolista il PSI spende due miliardi e mezzo
In cui ci sono c'è la possibilità di occupare spazi televisivi voi avete visto quella e incredibile trasmissione su Roma Capitale poi si è rivelata un clamoroso
Autogol ma l'intenzione non era quella di fare un autogol era quella di fare un gol poi se i giocatori sono scarsi
La palla invece di andare la porta avversaria finisce nella propria ma questo è un altro paio di maniche
Però Pannella pone un problema che c'è e il problema è il fatto che si fanno ormai campagne elettorali in cui chi ha più soldi è avvantaggiato e anche questo contribuisce
Alla
Alla nostra preoccupazione per i rischi di regime
Cinque
Diede affermazioni ed età compresa fra i sei giovani ancora temiamo il peggio
Nascono
Va bene se
Cominciamo da Bernardo
Ho letto ieri mi flash d'agenzia che nella conferenza stampa Sodano si sarebbe lamentato nei confronti di alcuni consiglieri presumo di essere tra questi alcuni che si occuperebbero di Luís Pio RAI due anziché gli altri problemi
Lui dice ben più gravi ora io credo che l'orientamento di una Rete
Soprattutto quando questo orientamento questa linea editoriale
Preannuncia anche una lettura ideologica impositivo degli anni del fascismo
E si propone accentuando un'omologazione partitica della sua organizzazione interna
Oltre che degli indirizzi che esprime in sostanza programmi pensati costruiti in funzione di parole d'ordine di grandi campagne che il partito lancia
Sembra di rievocare tempi antichi
Questo è materia che riguarda il Consiglio che il consiglio ha approvato una linea editoriale dentro questa linea editoriale vero ciascuna rete
Ricerca individua la propri di identità non è mai stato
Accettato detto che l'identità deve intendersi per partiti trazione d'altro lato questo modo di ragionare sul fascismo
O viene sconfessato oppone un problema delicato ad un consiglio di amministrazione che a quel ruolo è stato Mestre eletto dal Parlamento
E poi l'altra ragione sono le risorse
Adesso sono le risorse e l'uso delle risorse perché vorrei capire adesso come questo piano editoriale dove tutto è raddoppiato
Sì coordina con la distribuzione dei Baggio mette tra televisione radiofonia tra l'insieme della organizzazione della della RAI
Quando sento
Che partendo dall'affermazione o che la madre le avrebbe insegnato che a menare per primo si mena due volte
E su questa base avrebbe ottenuto un aumento delle sponsorizzazioni per RAI due
Naturalmente necessariamente devo chiedere un con un chiarimento in Consiglio
Anche perché le sponsorizzazioni rientrano nel tetto pubblicitario RAI
Se aumentano per RAI due vuol dire che diminuiscono per qualcun altro
Anche perché non mi pare che ci sia
Una volontà politica esterna che sia attenta ad accogliere la necessità di una nuova organizzazione che abolisca il tetto che veda diversamente funzionare il mercato pubblicitario ora chi è che decide questa organizzazione del Budget della distribuzione delle risorse è un problema che va chiarito
Perché e qui esprimo un'ultima preoccupazione
Che ha che si lega le considerazioni più generali che faceva Veltroni
Io sento che c'è il rischio di un logoramento e di una involuzione nella guida nel governo della RAI
Nell'ultimo anno
Dopo il congresso democristiano si sono rischi atti e periodi di pausa se non proprio di paralisi
Scelte di ristrutturazione in primo luogo quelle riguardanti la radiofonia non sono state portate avanti
Dalle notizie che ha raccolto spostamenti di dirigenti senza che siano passate al vaglio di alcuna discussione di uno scambio di informazioni né formali né informali sento che in al all'esterno appare una tripartizione di queste aziende dentro si riaccende appaiono accentuarsi le logiche di bipartizione di patto privi dissidi suddivisione tra di ci e sì che non diventa accettabile che stravolgerebbe le logiche in parte innovative che si erano introdotte nell'ultimo periodo per queste è necessario avere un chiarimento rispetto a ciò che rappresenta
La la linea che Sodano annuncia temo cioè che anziché uno sforzo di unificazione dell'azienda e dentro queste articolare un diverso pluralismo
Quella rappresentata dallo slogan che unitario RAI uno RAI due RAI tre di tutto EDP un ma ci sia la tendenza invece di andare ad aziende separate con logiche separate spesso etero dirette
In cui si decidono palinsesti programmi organizzazioni fuori dalle sedi RAI questo è assolutamente inaccettabili e su questo noi insisteremo per avere i chiarimenti negli USA
Sulla domanda che riguarda il rinnovo del consiglio d'amministrazione
Va detto innanzitutto
Che noi siamo per la pienezza dei poteri degli organi di governo e di gestione della RAI
Sarebbero se no ovviamente compromesse funzionalità iniziativa futuro del servizio pubblico e questo è il punto
Cuccia
Quindi è ovvio che a nostro avviso rispondere domanda il rinnovo del consiglio
Dimensione dalla RAI alla sua scadenza naturale per lui la cosa più una più ovvia
Si sente dire in questi giorni da parte della maggioranza
Che si vorrebbe andare ad un rinvio
Ecco noi vorremmo dire quindi che comunque ci opporremmo ad un'eventuale situazione di fatto
Che indebolisce il servizio pubblico e quella sua funzione democratica di cui abbiamo parlato questa mattina
Anche tratteggia del fatto che siamo per questa profonda
Ristorazione editoriale
Quindi per esempio
Per parlare di cose di cui in questi giorno in questi giorni tra diversi giornali hanno accennato non accetteremmo mutamento della direzione generale della RAI senza il rinnovo del consiglio
Perché avremmo seno un direttore che voi sapete nominato dall'IRI nella pienezza dei suoi poteri un consiglio in proroga e quindi più debole in quanto meno legittima ecco questo è un po'l'orientamento che noi vogliamo assumere e che ovviamente poi aggiorneremo nel corso della discussione
Www
Va altre antistress
Puglia solamente
Come possiamo laddove
Far presente secondo l'articolo perché Berlusconi non
Va bene un'altra
La piccola pellicole avvocati corno
Voi non fa una valutazione di carattere didattico comunista pensavo no della Georgia regolamentazione
Partito
Ma io rispondo brevemente Secondo sul proprio mappatura secondo interrogativo Tupolev non credo che siamo tra tutti
Proprio dico con grande franchezza il partito che più attenzione verso l'emittenza locale anzi uno dei punti centrali della nostra iniziativa e anche un po'il senso
Della nostra quasi ossessiva battaglia di questi anni sulla legge di regolamentazione sui principi antitrust l'abbiamo fatta per un tema veramente di politica generale ma anche proprio per venire incontro alle giuste esigenze delle emittenti locali qui queste fuori dubbio vorremmo ribadirlo qui con assoluta schiettezza anche accettando come è stato finora proposte suggerimenti rilievi critici
Sui numeri
Anche qui con estrema franchezza noi abbiamo nella nostra proposta
Quella fatta se non si sa dipendenti indicato un criterio e cioè un soggetto una rete
Abbiamo posto in quella stessa proposta
Un eventuale eccezione
C'è la possibilità di due preti nel caso si verificassero una serie di altre condizioni
Anti concentrazione
Nei diversi settori
In cui si manifestasse la presenza di quel soggetto
Secondi noto schema comunque diciamo a regime dal punto di vista diciamo della naturale idea del sistema che noi avremmo
Un soggetto dovrebbe avere una rete però vorrei riprendere proprio
Modo Flash questo punto che ho cercato e qui anche un po'la novità la nostra posizione questa mattina
Non è se non vogliamo ricominciare a discutere subito così
Perché non abbiamo detto c'è un problema di regolamentazione ne siamo disponibili a riaprire il dibattito sono note le nostre posizioni sono depositate sia alla Camera sia al Senato e scritte numerosi interventi quindi dobbiamo ricominciare noi francamente da zero anzi
Accettiamo però il confronto più aperto possibile vogliamo attenerci a quel principio per preciso la Corte costituzionale che indicava nell'antitrust
O su altre dimensioni cioè sulla questione pubblicità per esempio che è la vera questione sulla questione del controllo delle frequenze
La nostra proposta di legge lo ha detto vita una proposta di legge che arriva riconosce la possibilità per un soggetto privato di avere due reti televisive nelle proprie mani ed è una proposta di legge che già tiene ampiamente conto che la situazione data
Perché io vorrei ricordare che Berlusconi accetta di stare al venticinque per cento in Francia in Spagna con legge decise dai governi
Leggi corrette da governi socialisti
La nostra proposta di avere un massimo di due reti non che che Berlusconi ha giudicato essere un minacciare gravissima alla democrazia alla libertà pluralismo Ainis
Alla sua cappella che ho visto si sta costruendo con vari simboli e c'è insomma a tutto questo esattamente la proposta che è contenuta nella proposta di legge di ma mi e sulla quale qualche anno fa inserita nel partito socialista che non mi risulta essere tra i principali avversari di Berlusconi
Dichiarò alla Camera quando era nell'ultimo governo da lui presieduto quindi non dovesse la proposta così folle
Io mi permetto solo di aggiungere però a questo proposito che non ci si deve meravigliare così integro anche il ragionamento sul regime
Non ci si deve meravigliare se la legge non si fa perché una legge dovrebbe in qualche modo in qualche misura ridimensionare Berlusconi perché avete letto l'intervista di Confalonieri quest'estate
Berlusconi dice noi faremmo i telegiornali dell'Italia che si riconoscerne i valori di Craxi Andreotti e formali
No perché Sodano va anche oltre diciamo ecco Sodano Howard regalare
Dopo questa comunque posso specificare che è una conferenza stampa antifascista pretesto per diciamo distinguerla da altre recenti
Presentava ottantasette polesano
Togliere anche la pubblicità
Spesso punto lettera siamo passati cominciare il confronto era quella proposta può essere così penali no Aldo
Allora no io vorrei ricordare questa guerra che ma mi nelle interviste che fece anche nel testo che presentò metteva come due possibilità
Una possibilità era quella di togliere poi perché alla Rete tre a una riferisce necessariamente alla tre per esempio Sodano potrebbe sperimentare le sue capacità professionali facendo una bella rete senza pubblicità per esempio non è detto
Se si deve vedere chi è in espansione e chi è in retrocessione beh li potrebbe essere interessante sabbia idea della pubblicità chino ma essa lasciamo stare questa è puramente e semplicemente una battuta diceva una rete e poi la metteva come due una delle due ipotesi possibile regolazione sta pubblicitario quindi lo stesso Mammì anche nelle interviste successive ha sempre detto che questa questione ma questo è del tutto accessori e quindi se si assume come base questa questa proposta di legge io sono per assumerla come base nella sua accezione per quanto riguarda la questione la pubblicità che era quella della fissazione dei gradini per l'affollamento orario secondo quello che non amo proposto che vita ribadito qui e che mi ha mi aveva accolto
Professore
Sì sì
Sì e marchingegno di far pagare abusivi no duecento miliardi fondi di dotazione
Sì no va be'ma il problema è sì
Sì adesso vedremo domani mattina che cosa che cosa proporrà non siamo fermi sulla nostra posizione io lo dissi l'altra volta di ricorderai
Quando ci fu quella tumultuosa vicenda della commissione parlamentare vigilanza della fissazione del tetto noi non parteciperemo più a nessun mercato delle vacche
Perché se c'è un una dimensione la quale è evidente il discorso come facciamo sull'influenza
Eccessiva dei partiti sul fatto che i partiti si occupano di cose delle quali non dovrebbero occuparsi c'è questo paradosso che i partiti non fanno la legge ma poi decidono se dare trenta miliardi in più o in meno alla RAI o a Berlusconi
Noi siamo o si sceglie la strada in questo siamo radicali dal punto di vista della posizione o si sceglie l'unica soluzione ragionevole e che anche evita cosa che sarebbe bene evitare e cioè la fissazione
Degli indici di affollamento orario come unica leva di regolazione del sistema oppure per il resto la maggioranza faccia
Le sue scelte non
Non chieda a me il sostegno nell'appoggio me il conforto dell'opposizione l'opposizione comunista e per una soluzione dal sistema moderno e dal sistema nel quale i partiti fanno il loro mestiere
Se l'onorevole Acquaviva e senatore Acquaviva e gli uomini la democrazia cristiana vogliono continuare ogni anno a fare il giochetto di quanti miliardi in più a me o a te non questo giochetto non ci sono quindi le domani ribadiremo questa posizione no voteremo contro
Noi voteremo contro ogni cosa che non sia l'adozione di questo meccanismo
Posso
Perché non ho capito bene quest'quanto i sessanta settanta miliardi
Quanto toccano alla RAI quanto toccano per una scelta politica di comprimere la RAI sul mercato rispetto l'espansione l'incremento degli investimenti sul mercato
Per lasciarli a disposizione di Berlusconi perché l'unico atto certi l'unico atto che ha legame con la legge vecchie da superare
La riunione delle parti FIEG UPA eccetera convenne che l'incremento degli investimenti pubblicitari nell'ottantanove sull'ottantotto
Era dell'undici per cento la RAI la Sipra si è attenuto a questo punto di riferimento non si capisce perché deporrebbe essere compressa la sua presenza sul mercato
Che attorno al quindici per cento molto ridotta rispetto ad altri anni per favorire non già
Coloro che le la Corte Costituzionale doveva di indicare essere tutti i lati carta stampata ma per tutelare Berlusconi
Scusate posso fare ancora integrazione pedofilo
Però per dire visto si parla caso nel mercato televisivo italiano c'è Mariano ma lì è un'altra anomalia che Chiara
Diciamo il trenta per cento poco più dell'ascolto a settanta per cento della raccolta pubblicitaria e questa è un'anomalia non di poco conto io mi rendo conto che si risponde subito ma c'è il canone e allora noi abbiamo fatto una proposta dimezziamo il canone
Dimezziamo perché non si può annullare in quanto la RAI ha una serie di obblighi che il privato non ha iniziamo il cannone ma lasciamo una RAI libera sul mercato di raccogliere pubblicità
E questa sarebbe una norma da società diciamo a mercato reale e non ha mercato condizionate drogato come quello attualmente esistente
E anche questa mi pare una proposta ragionevole e realistica e praticabile però son disposto a scommettere che nessuno la moglie realisticamente ragionevolmente pratica vilmente accettare
Che altro
Va bene se non c'è nessuno al momento vi ringraziamo ringraziamo anche il manifesto che Linate diciamo
Con