Meeting di Rimini 2025 - Quale orizzonte per l'Europa? Incontro con Mario Draghi

Un cordiale benvenuto a tutti voi ogni benvenuto in particolare al presidente Mario Draghi
Caro Presidente la ringrazio molto di essere qua con noi in questa prima giornata
Della nuova edizione del Meeting
Siamo grati che lei
Accettato l'invito di condividere con noi le sue riflessioni sul futuro dello Europa lei ha visitato il mite nel due mila nove due mila venti colpiti e due mila ventidue
Tre visite in momenti particolarmente importanti per l'Italia e per l'Europa
E anche la sua visita oggi si colloca in un momento storico che chiede ai paesi dell'unione un cambio di passo decisivo per non perdere la strada intrapresa
Nel corso degli anni in cui lei ha diretto alla Banca centrale europea si è impegnato con grande autorevolezza per rafforzare gli assetti finanziari economici dell'Unione
Il momento di grave crisi ha preso con audacia decisioni lungimiranti
Anche come Presidente del Consiglio dei ministri non ha mai avuto dubbi sulla necessità di rafforzare la collaborazione all'interno dell'Unione
E di sostenerla affinché essa potesse sono interlocutore forte e credibile sulla scena internazionale
Le sue molte esperienze acquisite in quegli anni insieme ai suoi studi ai suoi dialoghi con protagonisti politici e scientifici sono confluiti nel suo rapporto il futuro della competitività europea che è diventato un punto di riferimento per la costruzione forse anche meglio dire ricostruzione dell'unione
L'Unione europea e l'unico grande spazio al mondo in cui il rispetto dei diritti umani lo Stato di diritto
La democrazia un'economia sociale e un Welfare universale coesistono
Si tratta di conquiste
Si tratta di conquiste maturate nel corso dei secoli attraverso processi sofferti e anche contraddittorie
Ma proprio questa storia ci insegna che sono valori e beni che non permangono automaticamente
E che darli per scontato vuol dire determinare il loro declino
Essi dipendono don forte radicamento in una società civile responsabile e solidale
E hanno bisogno di essere rinnovati continuamente
Sono convinto che le radici culturali del nostro continente sono in grado di dare anche oggi in questo momento linfa vitale per la vita dei nostri popoli
Mentre la proclamazione ideologica e ripetitiva dei valori europei rischia di rimanere sterile
Diventa invece seconda la vita personale e sociale
Di chi usa la ragione concepisce il diritto accoglie l'altro e vive la libertà come la cultura greca la cultura romana e soprattutto alla cultura giudaica cristiana suggeriscono
è sicuramente questa fecondità o menta nella misura in cui si cerca un flop un confronto aperto e sincero con le sfide attuali
Insieme alle più recenti e tradizioni del liberalismo e del socialismo loro OPA possiede una ricchezza
Non solo di culture regionali e nazionali ma anche di cultura e di pensiero e di riflessione antropologica e sociale che non chiedono di essere amalgamati in una grande omologazione ma di essere vissuto il proprio nella loro diversità in un dialogo appena sincero e costruttivo
Tante esperienze che possiamo incontrare in questa curante sei esima edizione del Meeting dimostrano che la libertà di cui godiamo cresce
Si rafforza e diventa creativa quando si traduce una costruzione comune con il mattoni sempre nuovi e rinnovati per la passione educativa della responsabilità professionale del lavoro orientato al bene comune dell'impegno nei corpi intermedi della partecipazione politica
Di fare l'Europa oggi chiede a tutti una rinnovata e decisa assunzione di responsabilità
Ed è nella consapevolezza di questa responsabilità caro Presidente che siamo grati di poter ascoltare le sue riflessioni e poi le sue risposte alle nostre domande grazie
Grazie a tutti per quest'applauso
Presenze Scholes grazie per le care parole voglio salutare direttore Forlani tutte le autorità qui presenti
Per anni
L'Unione europea ha creduto che la dimensione economica con quattrocentocinquanta milioni di consumatori
Portasse con sé potere geopolitico e potere nelle relazioni commerciali internazionali
Quest'anno sarà ricordato come l'anno in cui queste illusione evaporata
Abbiamo dovuto rassegnarci ai dazi imposti dal nostro più grande partner commerciale e alleato di antica data negli Stati Uniti
Siamo stati spinti dallo stesso alleato ad aumentare la spesa militare
Una decisione che forse avremmo comunque dovuto prendere ma in forme e modi che probabilmente non riflettono l'interesse dell'Europa
L'Unione europea nonostante abbia dato il maggior contributo finanziario la guerra in Ucraina del maggiore interesse in una pace giusta ha finora avuto un ruolo abbastanza marginale nei negoziati per la pace
Nel frattempo la Cina apertamente sostenuto lo sforzo bellico della Russia mentre spandeva la propria capacità industriale per riversare l'eccesso di produzione in Europa
Specialmente ora che l'accesso al mercato americano è limitato tale nuove barriere imposte dal governo degli Stati Uniti
Le proteste europee hanno avuto poco affetto
La Cina chiarito che non considera l'Europa come un partner alla pari
E usa il suo controllo nel campo delle terre rare per rendere la nostra dipendenza sempre più vincolante
L'Europa è stata spettatrice anche quando i siti nucleari iraniani venivano bombardati
E il massacro di casa si intensificano
Questi eventi hanno fatto giustizia di qualunque l'Unione che la dimensione economica da sola assicurasse una qualche forma di potere geo politico
Non è quindi sorprendente che lo scetticismo nei confronti dell'Europa abbia raggiunto nuovi picchi
Ma e importante chiedersi quale sia veramente l'oggetto di questo scetticismo
Non è a mio avviso lo scetticismo nei confronti dei valori su cui l'Unione europea era stata fondata
Democrazia pace libertà indipendenza e sovranità prosperità equità come ha ricordato ora il presidente Scholz noi abbiamo stesso sistema di sicurezza sociale un Social Welfare
Più probabilmente il più sviluppato al mondo
Anche coloro che sostengono che l'Ucraina dovrebbe arrendersi alle richieste della Russia
Non accetterò mai lo stesso destino per il loro Paese
Anche loro attribuiscono un valore alla libertà all'indipendenza alla pace alla solidarietà sia pure solo per se stessi
Credo piuttosto che lo scetticismo riguardi la capacità dell'Unione Europea di difendere questi valori
Cioè in parte comprensibile
I modelli di organizzazione politica specialmente quelli sopra statuali emergono in parte anche per risolvere i problemi del loro tempo
Quando questi cambiano tanto da rendere fragile e vulnerabile l'organizzazione preesistente questa deve cambiare
L'Unione europea fu creata perché nella prima metà del ventesimo secolo i precedenti modelli di organizzazione politica gli Stati nazione
Avevano in molti Paesi completamente fallito nel compito di difendere questi valori
Molte democrazie avevano rifiutato ogni regola in favore della forza bruta
Con il risultato che l'Europa è precipitata nella seconda guerra mondiale
Fu perciò quasi naturale per gli Europei di allora sviluppare una forma di difesa collettiva della democrazia e per la pace
L'Unione Europea rappresentò un'evoluzione che rispondeva a quello che era il più urgente problema del tempo
La tendenza dell'Europa a scivolare nel conflitto
Ed è insostenibile argomentare che staremmo meglio senza di essa
L'unione si è poi evoluta di nuovo negli anni dopo la guerra adattandosi gradualmente alla fase neo liberale tra il mille novecentottanta e i primi anni del due mila
Questo periodo fu caratterizzato dalla fede nel libero scambio e nell'apertura dei mercati
Da una condivisione del rispetto delle regole multilaterali
E da una consapevole riduzione del potere degli Stati che attribuivano compiti e autonomia ad AGEA ad agenzie indipendenti
L'Europa ha prosperato in quel mondo
Ha trasformato il proprio mercato comune del mercato unico è diventata attore fondamentale dell'Organizzazione mondiale del commercio e ha creato autorità indipendenti per la concorrenza e la politica monetaria
Ma quel mondo è finito
E molte delle sue caratteristiche sono state cancellate
Mentre prima ci si affidava giustamente o ingiustamente ai mercati per la direzione dell'economia
Oggi ci sono politiche industriali di grande respiro
Mentre prima c'era il rispetto delle regole oggi c'è l'uso della forza militare e della potenza economica per proteggere gli interessi nazionali
Mentre prima allo Stato vedeva ridursi i suoi poteri tutti gli strumenti sono oggi impiegati in nome del Governo dello Stato
Europa e poco attrezzata in un mondo dove geo economia sicurezza e stabilità delle fonti di approvvigionamento più che non l'efficienza ispirano le relazioni commerciali internazionali
La nostra organizzazione politica deve adattarsi alle esigenze del suo tempo quando esse sono esistenziali
Noi europei dobbiamo riuscire ad arrivare a un consenso su ciò che questo comporta
E chiaro che distrugge l'integrazione europea per tornare alla sovranità nazionale non farebbe altro che esporci ancor di più al volere delle grandi potenze
Ma è anche vero che per difende
L'Europa dal crescente scetticismo non dobbiamo cercare di estrapolare le conquiste del passato nel futuro che ci accingiamo a vivere
I successi che abbiamo raggiunto nei decenni precedenti
Erano in realtà risposte alle specifiche sfide di quel tempo
E ci dicono poco circa la capacità di affrontare le sfide che ci si pongono oggi
Il prendere atto che la forza economica è condizione necessaria ma non sufficiente Teramene forza geopolitica
Potrà finalmente avviare una riflessione politica sul futuro dell'Unione
Possiamo trarre qualche conforto dal fatto che l'Unione europea è stata capace di cambiare nel passato
Ma datarsi all'ordine neo liberale era in confronto un compito relativamente facile
L'obiettivo principale allora era quello di aprire mercati e di limitare l'intervento dello Stato
L'Unione europea poteva allora agire principalmente come un regolatore e un arbitro evitando di affrontare la questione più difficile dell'integrazione politica
Per affrontare le sfide di oggi l'Unione Europea deve trasformarsi da spettatore o al più comprimario in attore protagonista
Mutare anche la sua organizzazione politica che inseparabile dalla sua capacità di raggiungere i suoi obiettivi economici e strategici
E le riforme in campo economico restano condizione necessaria in questo percorso di consapevolezza
Dopo quasi ottant'anni dalla fine della seconda guerra mondiale la difesa collettiva della democrazia è data per scontata come ci ricordava il presidente Scholz un attimo fa
è data per scontata da generazioni che non hanno il ricordo di quel tempo
Quindi la loro convinta adesione alla costruzione politica europea dipende anche in misura importante
Dalla sua capacità di offrire ai cittadini prospettive per il futuro quindi anche dalla crescita economica che in Europa è stata in questi ultimi trent'anni più bassa che in tutto il resto del mondo
Il rapporto sulla competitività europea ha indicato le molte aree in cui l'Europa sta perdendo terreno i due più urgenti sono le riforme
Ma un tema ricorre attraverso tutte le indicazioni del rapporto la necessità di utilizzare appieno la dimensione europea lungo due direzioni
La prima è quella del mercato interno
L'atto del mercato unico fu approvato quasi quarant'anni fa
Eppure permangono ostacoli significativi gli scambi interni all'Europa
La loro rimozione avrebbe un impatto sostanziale sulla crescita dell'Europa
Fondo monetario internazionale calcola che se le nostre barriere interne fossero ridotte
A livello di quelle prevalenti negli Stati Uniti la produttività del lavoro nell'Unione europea potrebbe essere molto più alta
Circa il sette per cento dopo sette anni pensate che negli ultimi anni è stata il due al massimo il due per cento
Il costo di queste barriere già visibile gli stati europei sia cingono a una gigantesca impresa militare
Con due trilioni di euro di cui un quarto in Germania distese addizionali della difesa pianificate tra oggi e il due mila trentuno
Eppure abbiamo delle barriere interne che sono equivalenti ha una tariffa del sessantaquattro per cento su macchinari e del novantacinque per cento sui metalli
Il risultato son gare d'appalto e più lente maggiori costi maggiori acquisti difformi da fornitori al di fuori dell'Unione Europea senza quindi neanche una funzione di stimolo alle nostre economie
Tutto a causa
Degli ostacoli che noi imponiamo negli stessi
La seconda dimensione e in cui la dimensione europea essenziale è quella tecnologica
Un punto ormai chiaro dal modo in cui si sta evolvendo l'economia globale nessun Paese che voglia prosperità e sovranità
Può permettersi di essere escluso dalle tecnologie critiche
Gli Stati Uniti e la Cina usano apertamente il loro controllo sulle risorse strategiche sulle tecnologie per ottenere concessioni in altre aree in molte altre aree
Ogni dipendenza eccessiva è così divenuta incompatibile
Con la sovranità sul nostro futuro
Con la capacità e la volontà che noi abbiamo di disegnare il nostro futuro
Nessun Paese europeo può avere da solo risorse necessarie per costruire la capacità industriale richiesta per sviluppare queste tecnologie
L'industria dei semiconduttori ben illustra questa sfida
I chips sono essenziali per la trasformazione digitale che sta avvenendo oggi
Ma gli impianti per produrli richiedono grandi investimenti
Negli Stati Uniti l'investimento pubblico e privato e concentrato in un piccolo numero di grandi fabbriche con progetti che vanno dal trenta sessantacinque miliardi di dollari
Invece in Europa la maggior parte della spesa all'uopo a livello nazionale essenzialmente attraverso gli aiuti di Stato
I progetti sono molto più piccoli tipicamente tra due tre miliardi di dollari e dispersi tra i nostri Paesi che hanno sempre priorità differenti
La corte dei conti europea
Ha già avvertito che ci son ben poche probabilità che l'Unione Europea raggiunga il suo obiettivo di aumentarle per il due mila trenta la quota di mercato globale in questo settore al venti per cento da meno del dieci per cento di oggi
E se già nel due mila venticinque in cinque anni dovremmo raddoppiare la nostra quota di di chip di semiconduttori sul mercato globale in cinque anni
Quindi
Sia per quanto riguarda la dimensione del mercato interno sia per quella delle tecnologie torniamo al punto fondamentale
L'Unione europea per raggiungere questi obiettivi dovrà muoversi verso nuove forme di integrazione
E abbiamo la possibilità di farlo per esempio con il ventottesimo regime questa è una delle proposte che la Commissione europea
A promesso avrebbe presentato prima della fine di quest'anno consiste essenzialmente nave nell'avere un regime giuridico uguale in tutto il territorio dell'Unione
Soltanto per le piccole imprese
In questo modo una piccola impresa può operare in tutti i ventisette membri dell'Unione Stati membri dell'Unione
Senza doversi effettivamente che dovere effettivamente creare delle filiali del in ogni uno di questi ventisette membri che si rivela regolarmente una impresa troppo costosa per le piccole società
Per esempio siamo abbiamo la possibilità di farlo con un accordo su progetti di comune interesse europeo e con il loro finanziamento comunale
Condizione essenziale ormai sempre più chiaro perché questi progetti raggiungano la dimensione tecnologicamente necessaria
E economicamente autosufficienti in altre parole i progetti si ripagano solo se sono grandi a sufficienza
Altrimenti no
Per essere grandi a sufficienza occorre pensare a forme di finanziamento comune quindi non solo più nazionali
Anni fa proprio qui al vostro miti
Ricordare come c'è il debito buono The debito cattivo
Il debito cattivo finanzia il consumo corrente o lo spreco
Lasciandone il peso alle future generazioni
Il debito buono serva a finanziare investimenti nelle priorità strategiche e nell'aumento dalla produttività
Genera la crescita che servirà poi a ripagarlo
Oggi però in alcuni settori il debito buono non è più possibile a livello nazionale
Perché gli investimenti fatti in isolamento non possono raggiungere la dimensione necessaria per giustificare il debito che li ha finanziati e per aumentare la produttività
Soltanto forme di debito comune possono sostenere progetti europei di grande ampiezza
Che sforzi nazionali frammentati insufficienti non riuscirebbero mai ad attuare
Questo vale per esempio per la difesa e soprattutto per la ricerca e sviluppo all'interno della difesa che forse la parte più più interessante e importante di questa è una decisione che chiaramente mette in difficoltà molte persone all'interno dell'Unione Europea per la decisione che andrebbe pensata e resa ragionevole per quanto possibile
Vale soprattutto per l'Energia per gli investimenti necessari delle reti e nell'infrastruttura europea
Per le tecnologie dirompenti in un'area in cui i rischi sono molto alti ai potenziali successi sono fondamentali per trasformare le nostre economie
Lo scetticismo aiuta a vedere attraverso la nebbia della retorica
Ma occorre anche la speranza di cambiamento
E la fiducia nelle proprie capacità di attuarlo
Tutti voi siete cresciuti in un'Europa in cui gli Stati nazione credo tutti voi siete cresciuti in Europa in cui gli Stati nazione hanno perso importanza relativa
Siete cresciuti come europei
In un mondo dove naturale viaggiare lavorare e studiare in altri Paesi
Molti di voi accettano di essere sia italiani che europei
Molti di voi riconoscono come l'Europa aiuti piccoli paesi raggiungere insieme obiettivi che non riuscirebbero a conseguire da soli
Specialmente in un mondo dominato da superpotenze come gli Stati Uniti e la Cina
E quindi naturale che speriamo atte nel cambiamento dell'Europa
Abbiamo poi visto che negli anni l'Unione europea è stata capace di adattarsi dell'emergenza talvolta andando anche al di là di ogni aspettativa
Siamo stati capaci di infrangere il di infrangere il tabù storici quali debito comune all'interno del programma Next Generation e Unione europea e di aiutarci l'un l'altro durante la pandemia abbiamo portato a termine in tempi rapidissimi una vastissima campagna di vaccinazione
Abbiamo dimostrato una unità e una partecipazione senza precedenti nella risposta all'invasione russa dell'Ucraina
Ma queste sono state risposte a emergenze
La sfida e ora esser capaci di agire con la stessa decisione in tempi ordinari per confrontarci con i nuovi contorni nel mondo in cui stiamo entrando
è un mondo
Che non ci guarda con simpatia
Che non aspetta la lunghezza dei nostri riti comunitari
Per imporci la sua forza
è un mondo che pretende da parte nostra una discontinuità negli obiettivi nei tempi e nei modi di lavoro
La presenza per esempio dei cinque leader di Stati europei e dei presidenti della Commissione del Consiglio europeo nell'ultimo incontro che è avvenuto alla Casa Bianca
è stata una una manifestazione di unità che vale agli occhi dei cittadini europei più di tante riunioni a Bruxelles
Finora
Molto dello sforzo di adattamento è venuto dal settore privato
Che ha finora mostrato solidità nonostante la grande instabilità delle nuove relazioni commerciali
Le imprese europee stanno adottando tecnologie digitali di ultima generazione inclusa l'intelligenza artificiale al ritmo paragonabile a quello degli Stati Uniti
E la forte base manifatturiero europea potrà far fronte ad un aumento di domanda per una maggiore produzione interni
Ciò che è rimasto indietro è il settore pubblico dove sono più necessari i cambiamenti decisivi
I governi devono definire su quali settori impostare la politica industriale devono rimuovere le barriere non necessarie di vedere la struttura dei permessi nel campo dell'energia
E devono soprattutto mettersi d'accordo su come finanziare giganteschi investimenti necessari in futuro stimati dalla Commissione europea in circa uno virgola due trilioni di euro all'anno
E devono disegnare una politica commerciale adatta un mondo che sta abbandonando le regole multilaterali
In breve
Devono ritrovare unità di azione
E non dovranno farlo quando le circostanze saranno divenute insostenibili ma ora quando abbiamo ancora il potere di disegnare il nostro futuro
Possiamo
Cambiare la traiettoria del nostro continente
Trasformate in vostro scetticismo in azione fate sentire la vostra voce
L'Unione europea e soprattutto un meccanismo per raggiungere gli obiettivi condivisi dai suoi cittadini
E la nostra migliore opportunità per un futuro di pace sicurezza indipendenza solidarietà
è una democrazia
E siamo noi voi i suoi cittadini gli europei che decidono le sue priorità
Grazie presidente per le sue riflessioni ci sono Luigi miranti
Che hanno una forza di convinzione di ragionevolezza
Che un confronto leale positivo simpatico sarebbe quasi quasi scontato
Invece vediamo che tutto quello che lei chiede richiederebbe questa simpatia fra i governi europei che invece si stanno invece di integrarsi allontanando e l'abbiamo visto anche negli ultimi mesi
Quindi la progettualità europea rispetto anche alla competitività mondiale che lei ha ben descritta
Sembra che non sia sufficiente per integrare anche i governi spesso in cui certi circoli di cui parlava prevale in alcune almeno per vale molto
In che modo sarebbe possibile superare
E questo questa disintegrazione anche a livello di governi di Birdie di partiti importanti che nei vari paesi e in che senso un riposizionamento anche culturale do loro acqua potrebbe essere di aiuto
Ma certamente un riposizionamento culturale importantissimo lo ricordava lei l'ho ricordato anch'io questi valori nei quali le generazioni che non hanno conosciuto la guerra e non ne hanno neanche un ricordo diciamo il vicino
Il soprattutto quelli che ha ricordato libertà indipendenza sovranità e e solidarietà e democrazia non sono più scontati
Sono stati c'è l'abitudine a considerarli scontati ma oggi il motivo al mondo ci sta dicendo una cosa guarda che forse cinque anche cinque anni fa sei anni fa l'atmosfera un'ampia sfera in cui non si sentiva insomma espressioni del genere ci sì c'era qualcuno che era particolarmente preveggente ma generalmente quindi la prima cosa che ci civili il messaggio che viene dal resto del mondo è
è cambiato
è cambiato ed è
Mondo che non garantisce più l'ambiente culturale politico sociale nel quale noi siamo cresciuti
E i momenti diciamo di consapevolezza son venuti certamente questo rapporto ha fatto sentire la voce di tanti europei perché questo ha fatto sostanzialmente un tempo di ragionamenti ma ha portato all'attenzione di tutti i cittadini la voce di tante persone che lavorano nella società europea in tanti settori dieci settori dell'economia la visione di persone di o straordinario valore il rapporto rapporto posso dire una parola su come è stato fatto il rafforzamento ha visto la partecipazione di io dico a tre gambe cioè una gamba è quella dalla Commissione europea che ha messo a disposizione tutta la conoscenza dei servizi che la commissione ha quindi quei servizi hanno dato al rapporto lo stato della conoscenza ciò che è stato fatto
Poi c'è stata l'industria e panna sociali ho intervistato decine di amministratori delegati di societas in Europa ma anche negli Stati Uniti i giovani imprenditori europei che erano relativi capire perché siete andati via
E questi ci han detto quello che bisognerebbe fare
E poi c'è stata la collaborazione di decine di persone di scienziati ci son tre premi Nobel che hanno partecipato alla costo dalla rapporto ingegneri fisici e tantissimi economisti
Che hanno partecipato pura questo rapporto e hanno dato come dire hanno costruito tutti insieme la narrativa del rapporto e questo è stato un momento di grande consapevolezza perché io ricordo all'inizio quindi questo rapporto all'inizio cosa nel due mila ventitré se non sbaglio sei settembre due mila ventitré
Parlavo ma nessuno aveva la sensazione che le cose non andassero bene
C'erano situazioni tra incontri Siva tranquillità questo sia nell'industria sia nella politica sia negli stessi servizi burocratici di book di Bruxelles
Quindi il primo il secondo è stato una sveglia molto più brutale ed è quella che ci ha dato tra certamente le elezioni gli Stati Uniti è cambiato tutto
Quindi questo secondo me è un fattore che in fondo se noi pensiamo oggi di fronte a quello che succede non non non le viene in mente che forse la prima cosa da fare stringiamoci tutti insieme no
Ecco questo secondo me il secondo motore di questo rotto
Questo
Questa questa è un po'quello che che secondo me ora ha creato una situazione politico sociale psicologica
Che in un certo senso fa sperare bene circa una diversa forma di organizzazione politica nel frattempo io vi dico che non si possa far niente di quello che rapporto suggerisce ma ci sono dei tempi
Però
Bisogna imparare a andar d'accordo
Per c'è una cosa che mi viene sempre in mente l'inizio l'inizio dei negoziati sul Trattato di Maastricht
è il mille novecentonovantuno
è una conversazione con l'allora governatore dalla Banca d'Italia Ciampi cioè una volta probabilmente seduti a uno di questi tavoli dove duravano fino alle due del mattino le riunioni così mi disse
Ma lo sa che
Mi dicono tutti che io non dovrei fare non dovrei partecipare alla costruzione dell'Europa perché perdo sovranità monetaria
Mi fa ma io non ce l'ho questa sovranità monetaria oggi io devo far solo quello che dice la Bundesbank cioè la banca centrale tedesca o faccio come dicono i tedeschi con la lira crolla ed era crollata tantissime volte negli anni ottanta ecco questo la capacità di capire che nel negoziato si perde un po'di sovranità nazionale ma si acquista su un altro fronte Ciampi diceva mi preferisco avere una fettina di una sovranità Grande piuttosto che niente come a molti
Il
La la la rigidità la passività
Creano in azione
Ed è un po'quello che abbiamo visto negli ultimi dieci quindici anni abbiamo visto una un posporre tutte le decisioni importanti perché non si riusciva andar d'accordo e l'inazione è il peggior nemico dell'Europa
Grazie
Abbiamo detto che la democrazia oggettivamente un valore che contraddistingue l'Europa in un modo chiaro rispetto a tanti altri altre realtà nel mondo
Però la democrazia non lotta è cresciuta perché c'erano delle scuole di democrazia
Associazioni opere sociali
Ceste i partiti radicati nel nel territorio
Quindi una società civile viva
Che ha fatto tutto tutte le sulla sua espressività dove le persone hanno imparato a partecipare a fare compromesso a impegnarsi
A negoziare tutta questa ditta però viene meno e al contempo la democrazia diventa urgente ma vediamo sempre più simpatia per sistemi autocratici
Le persone più isolate sistemiamo col autocratici che si assumono il loro potere
Lei come dove vede questa priorità di una democrazia e vissuta in Europa perché poniamo che governi si metta d'accordo di fatto abbiamo la società civile sempre più frammentata sempre più polarizzata
No son due piani diversi governi devono mettersi d'accordo per decidere poi potrà fare tutto insieme
La società civile purtroppo questo quello che il pericolo che che che lei descrive è vero la nostra società diventa sempre più come dire atomizzata
E una società che atomizzata è una società che dove la solitudine prevale dove i cittadini sono lontani dalle istituzioni dove non sentono la presenza delle istituzioni nello stato tanto meno l'Europa in questo in questa società di direi i corpi intermedi sono fondamentali perché i corpi intermedi per loro vocazione avvicinano le istituzioni e le loro decisioni alle persone
E
Questo permette di fare soprattutto per diciamo gli stati son noi ci sentiamo ormai voi più giovani ancora di più ma vi sentite molto lontani ma chiaramente l'Europa è ancora più lontane e più lontana è l'istituzione più beneficia dalla presenza del lavoro
Dei corpi intermedi
Quindi oggi una strada da percorrere con convinzione e con entusiasmo
Questo è e specialmente poi anche ormai vedete dicevo prima che
Voi siete cresciuti in in un ambiente in cui gli Stati nazionali hanno perso un po'di importanza
In questa situazione molto difficile trovare un punto dal piglio un appoggio così per questo che il come di petto i corpi intermedi e anche
Quelli con ispirazione religiosa che per loro quasi vocazione definizione sono transnazionali
è una è una uno strumento straordinario e ed è uno strumento tra l'altro prima dicevo alla fine del discorso dovete far sentire la vostra voce
è uno strumento che canalizzare i bisogni dei cittadini
è uno strumento indispensabile per la costruzione di questa nuova Europa in cui assenso la difesa la sua difesa avviene proprio nella costruzione di un'Europa che risponda ai bisogni dei cittadini
E i corpi intermedi sono fondamentali per questo
Grazie
Vorrei vorrei chiude con la domanda più personale lei ha espresso in tutta la sua vita professionale anche politica
Una una profonda stima per l'Europa e anche per l'Unione europea
Pur criticando dove c'era la criticata però sente lavora molto positivo ma comunque una profonda convinzione che questo una strada necessaria da percorrere
E questo è emerso in modo molto importante significativo particolarmente significativo nel luglio del due mila dodici quando lei ha formulato il suo famoso Whatever it takes
Che è stata la strada che ha pari assetato il posizionamento europeo a livello finanziario econometrico a livello locale
Globale perché ha ridato fiducia lavoro che si stava perdendo
La mia domanda è questa dove in atto alla sua convinzione europea che cosa li ha permesso questi questi decisione anche molto coraggiosi audaci che lei ha preso in nella sua vita
Guardi io non non provengo da un ambiente culturale che era particolarmente europeo un forse con voi saprete scrissi la mia laurea sostenendo che la moneta unica era una gran sciocchezza
Che
Sì
Negli anni negli anni successivi negli Stati Uniti
Guardavo all'Europa con un così un un agglomerato di burocratico che non aveva un chiaramente almeno ecco non appariva chiara la direzione verso cui andava
Poi quando son tornato il Italia all'inizio degli anni Novanta
Ho visto intanto che alcune cose non successe durante gli anni ottanta brief dicevo prima del discorso è stato firmato l'atto del mercato unico
Ma soprattutto le condizioni dei Paesi europei erano cambiate molto rispetto a quando io scrivo questa tesi
Sono diventati più vicini
E quindi forse vale la pena dare una chance
All'Euro crearono moneta unica con Paesi completamente eterogenei non ha senso
E quindi sono avvicinato proprio al negoziato del Trattato di Maastricht in quella fu la prima cosa che che mi fu chiesta che mi fu affidata come del resto della delegazione italiana quindi si è avvicinato a questo negoziato senza vere molto della retorica o degli ideali europei in testa ma semplicemente per vedere se questa cosa aveva qualche prospettiva di riuscire ecco e ma mano ho visto che ci si è riusciti con sofferenza contenta anche con grandi cambiamenti quindi quando poi son diventato presidente la Banca centrale europea e si verificava quella situazione voi sapete che il mandato della BCE è quello di assicurare la stabilità dei prezzi e basta
E però Lillehei euro rischiava di sparire
E qui mi son chiesto di com'
Che senso ha l'obiettivo della stabilità dei prezzi se non c'è più la moneta con cui questi prezzi vengono misurati
E mi son detto tutto sommato finora questa moneta insomma ha mostrato di saper sopravvivere e forse questa monete al centro di una costruzione politica che io credo sia il futuro di tutti noi però questa considerazione politica al momento delle decisioni non fu preso non mi venne in mente
Mi venne in mente semplicemente che lì c'è una situazione che si poteva fare diciamo risolvere e affrontare e andava affrontata
Questa è un po'la storia del mio gruppo ISMU un organismo molto pragmatico che è diventato nella storia anche più di maggior respiro più politico
Ma non è un europeismo che parte dei grandi principi di diciamo dei dei diciamo della della visione europea ecco
Sulla visione viene sempre in mente le Milano sempre in mente le parole che un un cancelliere dalla Germania Carlo Speed diceva quando mi dicevano ma lei lei non ha una visione dico guarda se tu centri una visione vai dall'oculista
Questo
Quindi sono è una europeismo molto coi piedi per terra il mirino ecco
Grazie mille presidente grazie di essere venuti e grazie per aver condiviso anche questo approccio molto coi piedi per terra ma forse questi ci permette anche di fare i passi giusti al momento giusto grazie grazie a tutti voi