Meeting di Rimini 2025 - La coesione cresce dal basso. La società protagonista

Sì buonasera boh buona sera a tutti grazie di essere presenti così numerosi anche a un'ora
Che
Che chiude una giornata intensa di confronto e di dibattiti a questo meeting stasera
Parliamo di coesione è il titolo del dell'incontro l'avete visto la coesione cresce dal basso la società protagonista un programma interessante anche anche vasto
Da riempire da riempire di contenuti di indicazioni Progetti
Perché siamo in una società che ha bisogno di coesione lo vediamo ogni giorno i segnali segnali invece di disgregazione di diverse Guadiana Salsi
Si moltiplicano cercheremo siccome siamo siamo tanti su questo palco cercheremo di essere il di più contenuti rapidi ed efficaci possibili per fare un dibattito che vada al cuore delle questioni e per cominciare io do la parola Giorgio Vittadini che è presidente
Della Fondazione per la sussidiarietà che ci offre alcuni spunti di partenza su cui poi discutiamo grazie
Grazie
Allora io voglio provocare un può su
Quello che secondo me è stata il modello di coesione può esito positivo su cui nata l'Italia nel
Dopo dopo guerra o come vanno pensate costituenti Dieppe hakka permesso all'Italia di essere grande Paese non per tornare indietro ma per
Lanciare come dire
Una provocazione su quello che può essere questa idea
Perché questo è stato lungo il tratto di strada che vada al quarantacinque acqua la svolta neoliberista europea
Che in Italia ha portato il cinque per cento della popolazione più ricco a detenere quasi la metà Lare metà della ricchezza nazionale e quando si è arrivato lì a fare la coesione si fa fatica allora che cos'è che ha determinato uno sviluppo diffuso e dette all'inizio della storia repubblicana e oserei dire anche alla differenza europea perché noi spariamo sempre sull'Europa però l'Europa è l'unico posto nel mondo in cui il welfare e la coesione è tenuta presente io non vorrei mai andare abitare in America in India o in Cina da questo punto di vista ora primo aspetto un lavoro dignitoso con l'obiettivo della piena occupazione la coesione parte dall'idea a destra e a sinistra al centro la Dc e il Pci
E gli altri partiti sull'idea che il lavoro il punto di partenza e penso che non ci siano dubbi visto che l'articolo primo della Costituzione a logge con nettezza parto dal lavoro un lavoro e lontani un learning le l'anni luce da un'idea di sviluppo in cui non si dette desse in conto innanzitutto dal problema occupazionale
Devi lavorare devi poter lavorare di poter fare uno stipendio che ti permette di crescere e secondo aspetto
Devi poter risparmiare perché il risparmio il fattore secondo io mi ricordo quando ero piccolo a scuola che c'era la giornata del risparmio col salvadanaio
E la gente anche poca risparmiava
Quindi secondo aspetto il risparmio tuo e quindi un sistema bancario mutualistico supporto all'economia reale a questo risparmio
Differente dalle banche d'affari come lo stavo così come lo stabiliva il Glass-Steagall Act atte dello mille novecentotrentatré che fu eliminato da Bill Clinton nel novantanove cioè il sistema di bancario era per aiutare il risparmio della gente
Non per speculare su questi e una finanza questo punto impostata con grandi limiti alla speculazione in mano alle banche d'affari e non commerciale
E in questa situazione grande vivacità nella costituzione di corpi intermedi di realtà sociale che esprimevano una capacità relazionale di solidarietà partecipazione alla vita pubblica faccio degli esempi per la casa
C'era un è un'arma a supporto a tutto rock il sistema delle cooperative sociali che ti permettevano di costruite la carta l'Italia al settanta per cento aveva al settanta per cento di persone comproprietà nella casa per a fare la stessa cosa l'America ha fatto la crisi finanziaria ha comportato in tutto il mondo non c'è riuscita e parziale pensiamo a tutto il sistema mutualistico
Che è stato un grande passo in avanti fare un sistema sanitario nazionale ma cosa abbiamo perso distruggendo tutto il sistema mutualistico su tanti aspetti e poi realtà di supporto alla alla povertà fatta dal mondo dei corpi intermedi direi in un lungo periodo che nasce da addirittura dall'Unità d'Italia perché qui nel due mila undici abbiamo fatto una mostra che è stata poi inaugurata Napolitano sui centocinquanta anni di sussidiarietà che il Welfare State ha voluto dire anche
Tutto questo sistema compreso il mondo sindacale un mondo di piccole imprese non da sole ma che lavoravano insieme il sistema cooperativo
Allora voi capite che quando e finisco parlare di coesione non vuol dire semplicemente dire come è stato detto
Da tanti
Nel dopo il due mila ci penserà il mercato poi magari mettiamo a posto in qualche modo oppure lo Stato deve intervenire a sostituire
Questo sistema
Fondamentale aiutare i poveri io Tournai nelle diverse forme tutti sono d'accordo che quando uno è povero devi dagli influssi ma questo una parte del sistema
Il sistema di coesione vuol dire l'idea di allearsi con una questo sistema occupazionale in cui la persona si mette insieme per aiutarla quindi la mia provocazione ma quando parliamo di politiche di coesione ci rendiamo conto di questa storia vogliamo ispirarci a questa storia aboliamo dimenticarla dimenticando secondo me una delle più grandi re capacità europee e che l'Italia ha saputo dimostrare
Bene grazie grazie
A Giorgio Vittadini naturalmente
Qui per parlare di coesione abbiamo il ministro il ministro Tommaso Foti che oltre i che se il ministro per gli Affari europei per il pm RR anche per l'appunto
Ministro per la Coesione come abbiamo visto dietro la parola questione alla fine ci stiamo mettendo sì stiamo mettendo tante cose tante cose che cercheremo di tirare fuori in tutti gli interventi
Al ministro della coesione però intanto voglio chiedere alcune cose anche che hanno molto a che fare con il lavoro che deve ogni giorno svolge le barche
Intanto esistono dei fondi di coesione europei questi fondi di coesione sono stati come dire e ideati messi in pratica fondamentalmente per ridurre le differenze tra le aree gioca raffiche in Europa in Italia particolarmente nel Meridione nel meridione d'Italia
L'accusa è passata agli alla fine questi fondi abbiamo visto il passaggio da quando e dove il paese metteva a frutto le cose da quando son diventati solo assistenzialismo si sono parcellizzati sono stati fatti di pochi poi pochi obiettivi e tanta diffusione di sussidi adesso si sa ben sanno ministra una riorganizzazione anzi c'è anche una discussione abbastanza accesa con le regioni cessata si fondi di coesione come possiamo farli diventare qualcosa che serva
Davvero a riportare l'idea di coesione insieme a quello di sviluppo e di mantenimento di un sistema che difende i cittadini difende le persone dei far crescere in tutti i loro aspetti
Buonasera a tutti bene innanzitutto direttore facciamo una considerazione
La questione
Per come viene intesa a livello europeo e poi con i fondi di coesione
Italiani
è una coesione che ha dato dei risultati Colucci con luci e ombre
è indubbio
Voglio dire che il trentuno luglio due mila e venticinque abbiamo finalmente certificato la programmazione coesione due mila quattordici due mila venti e possiamo essere orgogliosi nel ritardo
Di un dato e cioè che il novantanove virgola diciotto per cento dei fondi assegnati sono stati rendicontati che rispetto al passato comunque dobbiamo dire è un risultato
Quanto meno
Apprezzabile perché in passato noi avevamo detto sul Tatti molto diverso
Poi come vengono spesi i fondi di coesione anche sotto questo profilo dobbiamo interrogarci un attimo e farci anche qualche riflessione
Oggi la politica di coesione è una politica che sta cambiando profondamente sia a livello europeo che a livello italiano abbiamo visto nel quadro pluriennale finanziario che è stato presentato nei nel mese scorso come si tenta a volere
Portare un modello PM tanto per intenderci sulla coesione
Ecco sotto questo profilo dobbiamo essere chiari
Non dobbiamo necessariamente pensare
Che il modello pm sia un modello perfetto
Perché molte delle
Missioni che hanno avuto una rigidità nelle scelte possibili hanno finito certo per fare impegnare
Fonde importanti dobbiamo poi vedere se quell'impegno e quella spesa sono o li daranno frutti
In relazione al sacrificio che si va a fare tenendo presente che come sappiamo settantadue miliardi del PM sono a fondo perduto ma ne abbiamo cento venti a debito e quando vai a debito forse è il caso di pensare bene alle misure
Che si vanno a declinare ecco sotto questo profilo però ed è un fatto è innegabile se noi facciamo un confronto
Della questione due mila ventuno due mila ventisette con il pm attuale e abbiamo una situazione che è fortemente sbilanciata verso il PM
Perché li abbiamo oltre il novanta novantadue per cento diffonde i che sono impegnati
La questione ad oggi e mancano due anni alla scadenza temporale poi tradizionalmente a due anni di coda ma siamo al venti per cento di intenti
PM ad oggi la spesa è esattamente sessanta per cento dei fondi incassati
Quindi
O più di ottanta miliardi la coesione siamo al quattro per cento di spesa
E
Cosa che non fa sottovalutata non è un problema italiano
Perché questi dati più o meno stiamo parlando dell'uno per cento di differenza ma sono gli stessi della media europea
Allora assi unifica che fosse una politica cos'è così come viene concepita dia una programmazione che supera quella temporalmente
Del Unione delle Repubbliche socialiste sovietiche perché si fermavano i piani quinquennali
E fosse a qualcosa che non funziona veramente
Perché diventa una programmazione e del resto la Commissione europea ha fatto un intervento di recente
Molto puntuale dicendo dobbiamo dare la possibilità alle Regioni nella riprogrammazione di andare anche verso altri lidi
Non solo quelli che abbiamo identificato individuato inizialmente quindi sia atto ad altre
Al rafforzamento quanto meno di cinque missioni proprio all'insegna della possibilità di avere
Una rispondenza diversa tra quella che una programmazione che viene fatta con un accordo di partenariato che
Quest'anno o noi sappiamo benissimo dovrà essere rivisto poi per tutte le regioni a livello nazionale ma un accordo che è stato stipulato nel due mila ventitré su una programmazione che era del due mila ventuno
Perché poi quando parliamo di cose concrete finché non arrivano i fondi è inutile
Pensare che vi sia una grande programmazione o quindi secondo me
Il ragionamento che oggi dobbiamo fare
Quale politica di coesione fare perché effettivamente la coesione non rimanga una serie di scelte fatte tra istituzioni ma cresca all'in
Noti un processo di coinvolgimento che vorrei ricordare dal due mila e quattordici che dovrebbe essere ben più ampio perché quando vi è stato il codice di condotta europeo relativo al patto meravigliato due mila e quattordici si dicevano tutta una serie di cielo di parametri che dovevano essere rispettate i per dar vita ad una coesione
Che come dice il Paul tema del nostro dibattito oggi nascesse dal basso
E mi pare che invece in alcuni aspetti vi sia stata più una
Tendenza a voler cercare di chiudere la partita spesso e volentieri in un rapporto Stato-Regioni con un po'di attenzione per gli enti locali ma non troppa teniamo presente poi che la coesione e concludo
è una politica che di per sé proprio perché deve portare coesione superare le differenze tra le Regioni vede una allocazione delle risorse che mediamente settantacinque ottanta per cento sotto venti per cento regioni interposizione
Lettere che sono in questo caso Abruzzo Marche e Umbria e poi le regioni cosiddette sviluppate se a cui arriva
Molto poco della coesione ma oggi vi sono temi io penso che anche sotto questo profilo devono essere declinati perché suoi mezzi dice
Che due mila ventitré due mila ventiquattro
I due terzi dell'aumento del PIL del sud
Dipendono dai fondi PNR
Scusatemi domanda
Perché la coesione non da questo stesso rimbalzo all'interno del PM non diventa un effetto moltiplicatore come la logica vorrebbe
Perché se non diventa un effetto moltiplicatore e fallisce nel suo obiettivo principale non riesce a far superare
Quei getto che da anni ormai sì consolidano anzi paradossalmente idee pazze che ridursi in alcuni casi si è aumentato
Sibili il sequestro naturalmente
è un punto è un punto importante perché si è parlato tantissimo del modo Ali i come non vengono utilizzati Bini come vengono utilizzati male anche per
Per cose veramente inessenziali che non fanno sviluppo
Lei parlava anche utilizzo in altre forme per altri missioni
So che ha che ha considerato qui se ne sta parlando tantissimo perché sale si è parlato tantissimo di di pace e di sicurezza
Di difesa naturalmente la missione del difesa per l'utilizzo dei fondi di coesione
è un punto di discussione a che siamo in questo momento è ragionevole che vengano utilizzati questi fondi anche per obiettivi di questo genere
La possibilità che viene data perché attenzione alla commissione non dà un obbligo da una facoltà
Ed è una facoltà perché ovviamente deve essere contrattata poi
Regione per regione anche sotto certi profili ma vede io penso che in realtà nelle cinque missioni che sono state presentate ve ne sono Duo tra che vengono prima di quella della difesa che tra l'altro a livello centrale scusatemi c'è già al fondo Sassetti quindi fino al due mila e trenta se si vogliono utilizzare dei fondi
Sono quelli è inutile volerli trasferire sulla coesione lo dico anche sotto il profilo della industria della difesa che non è industria solo militare ma industria della difesa che ha un aspetto due Ale che serve anche per difendersi dagli attacchi cyber che serve anche
Evitare situazioni difficili ad esempio come quelle di una querela che oggi è in atto ed è una guerra che non viene fatta solo sul campo
Ma viene fatta attraverso la diffusione di notizie di fare di uso continue a tappeto che servono a destabilizzare il Paese quindi io penso invece che sulla questione noi abbiamo un argomento ed è una sfida alle regioni
L'housing sociale
Oggi viene definito e si dice Investimenti per quanto riguarda l'alloggio a pezzo e cuoco benissimo ma soprattutto
Le regioni del Sud e il problema della casa è un problema Brea di Kato ma oggi mi permetto di dirlo lo diranno poi i colleghi è un problema anche al nord perché chi vuol lavorare in certe città e a un affitto che più come costo riassorbe l'ottanta settanta per cento dello stipendio e quindi noi dobbiamo andare mi rifaccio a quanto diceva prima
Il professor Vittadini all'inizio della coesione lavoro casa scuola
Questi sono i tre elementi che danno coesione possiamo declinarlo in vari modi oggi abbiamo anche la necessità di superare un digital di Wajda che
è un qualcosa che diventa un fattore che non consente elementi di coesione
Ma torno a ripetere abbiamo tre tre delle cinque ipotesi una è quella della casa la seconda che io penso si possa tranquillamente declinare
è quella della innovazione del lavoro che sono
Due elementi essenziali guardate la piattaforma steppa è una piattaforma che prevede investimenti sulle diciamo materie oggi
Più forti sotto il profilo tecnologico i temi jazz artificiale
Microelettronica
Ed altri settori che sono all'avanguardia ecco sotto questo profilo la piattaforma stette ad è una piattaforma che ha assegnato sei miliardi alla coesione in tutto a livello europeo
Ah sì dell'italiano siamo arrivati a tre miliardi di prenotazioni e che significa scusatemi che senza che nessuno abbia fatto campagne promozionali
Oggi c'è un'Italia del mondo della produzione del lavoro che dissente di per se stessa
Capisce che quelli sono settori vincenti per poter creare occupazione innovazione e cerca ma Regina Lita diverse dal passato
E quindi anche sotto questo profilo mi pare che sia un campo sicuramente importante e che mi auguro ecco se devo dire vorrei fare un incontro con i presidenti delle regioni per presentargli ovviamente cinque min. perché ci può essere anche una Regione tanto per esser chiara che sia
Una industria importante della difesa che vuole aprire uno stabilimento in quella regione beh scusatemi sarà meglio che lo appaga
In Italia anziché pensare di dire a quell'industria ad andarla prive all'estero no fa perché qui poi dobbiamo anche ogni tanto intenderci su come vogliamo realizzare la coesione ecco
Però principalmente i temi forti sono lavoro scuola
E casa
Sono i temi lo diceva prima professor Vittadini dell'Italia post quarantacinque Marco McKay della storia a volte si ripetono sono temi che hanno ancora una loro rilevanza fondamentale
E soprattutto lo si nota perché non appena escono
Iniziative e misure
Che vanno nelle idea dell'innovazione della linea dell'innovazione
Contrariamente al passato e contrariamente a quello che molti di noi pensano e cioè che le piccole imprese italiane poi queste cose non le fanno i dati ci dimostrano invece anche Rispetto proprio all'accesso alla piattaforma spetta che sono le piccole
Piccolissime imprese italiane le le più sensibili a quel tipo di innovazione a quel tipo di ricerca
Ministro l'ultima solo una bare una battuta sintetica perché ha parlato molto di impresa e di piccola impresa ha detto pure che le dovremmo aprire in Italia mentre Trump ci sta dicendo che le dobbiamo aprire tutto da loro se vogliamo sopravvivere
Si è parlato però di una specie di tesoretto proprio dai fondi di coesione dei quelli del PM Herrera che potrebbero essere
Dirottati utilizzate per aiutare le imprese colpite dai dazi è una possibilità concreta su questa lavorando proprio una battuta sintetico
La battuta morto o beve in questo senso noi non possiamo pensare
Di fare una politica di tipo industriale che si preoccupi
Di andare a seconda delle dei casi a tamponare i dazi
Perché sarebbe formalmente sbagliato il fondamentalmente sbagliato
Noi possiamo fare
E in indirizzare quella politica industriale soprattutto nei settori più colpiti perché piazze all'innovazione grazie alla ricerca grazie
All'investimento fatto di cui molti non parlano perché il lavoro oggi è competenza
Non è la parola lavoro in generale perché quando noi sappiamo e tocchiamo con mano che il sistema dell'industria oggi richiede personale e non trova quel tipo di personale perché e personale specializzato e non si trova allora noi abbiamo il dovere di per rispondere a quel tipo di domande perché diversamente cadiamo
Direttori quella parola che è stata pronunciata prima cioè nell'assistenzialismo non è protagonismo dell'impresa che mette al centro la persona e non una società che mette al centro la persona
Grazie grazie
Grazie ministro
Adesso siccome parliamo di coesione e e parliamo di cosa
Cosa si può fare ma soprattutto cosa i cittadini ci chiedono io vorrei con Anna Maria Poggi che è presidente della della fondazione di origine bancaria ci ha detto di CRT una delle più importanti in Italia capire che si occupano tantissimo e di utilizzare i fondi dell'attività della Fondazione per iniziative che sono molto anche molto diverse i cittadini soprattutto cosa
Chiedono quando chiedono di di superare diseguaglianze coesione quali sono i filoni di intervento più importanti che possono riempire questa parola di contenuti
Sì grazie buona sera a tutti le fondazioni di origine bancaria che in Italia sono una realtà abbastanza importante e credo che l'Italia anche a livello europeo ossia sia un Paese molto caratterizzato da questo tipo di fondazioni perché di fondazioni ce ne sono di origine di tante origini diverse l'Italia è un Paese in cui le fondazioni di origine bancaria sono sono molto rilevanti sono circa un'ottantina
Ci sono ovviamente investono territorialmente quindi per esempio CRT investe sul Piemonte sulla Val d'Aosta Cariplo sul Lombardia Compagnia di San Paolo su Piemonte Liguria
Soprattutto in questi ultimi anni quelle più importanti e le due o tre più importanti tra cui sicuramente anche Fondazione CRT
Hanno potuto concludere diciamo del benessere del sistema
Bancario perché i nostri divide i dividendi che ci arrivano sono sono aumentati moltissimo anche le risorse che abbiamo a disposizione sono delle risorse importanti e proprio questo questo Fattore che pone all'interno delle fondazioni il tema di come utilizzarlo
Rispetto a questo direi che nel sistema delle fondazioni ci sono alcune acquisizioni diciamo così ormai consolidati
La prima è che noi non possiamo sostituirci agli enti territoriali
Perché non siamo enti territoriali quindi noi non abbiamo una legittimazione politica nonna non siamo enti territoriali e quindi dobbiamo in qualche misura avere una relazione con gli enti territoriali che è una relazione d'un dialogo cioè dobbiamo insieme agli enti territoriali le regioni comuni le Comunità montane e le nelle Province
Capire come possiamo diventare agenti di sviluppo di quel territorio
E questo cosa vuol dire concretamente beh vuol dire che noi non siamo noi dobbiamo sostenere principalmente la sussidiarietà questo è il punto per noi dobbiamo sostenere i soggetti della sussidiarietà
I quali soggetti della sussidiarietà sono sicuramente già gli enti locali le faccio un esempio direttore così ci intendiamo adesso si parlava di Pnr in Piemonte
Noi pensiamo di lanciare il
Autunno un bando come Fondazione CRT che chiameremo l'ultimo miglio e che è un bando che è rivolto agli enti locali a cui manca l'ultimo miglio per realizzare
Le il gli investimenti e le opere per cui hanno avuto i soldi dal Pnr Adecco presto credo che sia un esempio emblematico di come opera una fondazione bancaria cioè non si sostituisce all'ente territoriale ma aiuta l'ente territoriale a realizzare la sua missione
Principalmente e il il tipo di rapporto che una fondazione a con il territorio e che prima di tutto ascolta i bisogni
E quindi è consapevole di quella che è la realtà di quel territorio una fondazione non può agire sul territorio se non lo conosce
E quindi se non sa quali sono i soggetti che operano in quel territorio
Non si deve sostituire a loro ma deve cercare di dare loro quegli strumenti per cui possano operare
Secondo un po'la logica che diceva Vittadini prima cioè noi non guardiamo ai soggetti della sussidiarietà come a soggetti che vanno assistiti come direbbe Senna soggetti pazienti cioè da assistere
Ma come a soggetti che possono agire e quindi cerchiamo di dare loro quelle lei ebbe che ti consentono di agire no il terzo settore da questo punto di vista che ultimamente molto in sofferenza anche come risorsa molto bisogno delle fondazioni bancarie quindi è da questo punto di vista diciamo così il tipo di popolazione che più frequentemente si rivolge a noi ma per cosa è questo il punto fondamentale sostanzialmente per servizi alle persone alla comunità
Quindi noi quest'anno abbiamo fatto un bando in cui abbiamo credo triplicato i fondi per i centri estivi perché ci siamo accorti che c'è il problema dei centri estivi sta diventando un problema enorme per le famiglie
Le associazioni non hanno le risorse per insomma per per metterli in piedi ecco quindi questa è una modalità cioè noi e non non facciamo noi il centro estivo ma ci rendiamo conto del bisogno
E facciamo da agente di sviluppo di un po'cerchiamo di moltiplicare partendo dal presupposto che il punto vero è capire dove c'è un soggetto che può essere un soggetto che agisce per il territorio certo questo è un po'complicato e da questo punto di vista posso dire che voglio dire possiamo a volte anche permetterci il lusso di Smith
Non di sbagliare ma comunque magari non è che sempre azzecchi la politica giusta ma questo non è importante perché dal mio punto di vista e più importante seguire la logica di aiutare lo sviluppo della sussidiarietà magari facendo qualche volta qualche errore cosa possibile
Piuttosto che quello di imboccare strade diverse cioè la strada o della distribuzione di risorse a pioggia che ha come diceva Vittadini a volte serbo no
Ma devi sapere che devi bilanciato le con una politica di sviluppo perché altrimenti sono come dire soldi che non appunto che non che non che non agiscono veramente ecco poi noi agiamo molto sulla cultura faccio solo un esempio grazie
Credo alla fondazione Compagnia di San Paolo e a noi
Il Torino
Il il Museo Egizio tanto per fare un esempio è diventato un'eccellenza non solo italiana ma anche europea cioè laddove c'è un nucleo di possibilità di sviluppo la fondazione bancaria
Attraverso la sua azione cerca di moltiplicare questo dal piccolissimo
L'oratorio che fa il centro estivo al Grande il Museo Egizio con l'attrattività che può aiutare il territorio spero di averle risposto praticamente grazie
Sebbene permette una battuta ho visto che non riguarda le fondazioni che Ronzoni ancorché non solo banche
Ieri Giorgetti ha chiesto alle banche visto che hanno fatto tante risorse di fare di fare un po'di più insomma che forse è un tema è un tema che avremo nei prossimi in quelle dei prossimi mesi
E il secondo punto è qui voglio adesso abbiamo quattro parlamentari di partiti diversi che però sono uniti dal fatto che hanno firmarono un documento comune per la sussidiarietà che ogni anno oppone pone un tema al centro rispetto rispetto ai temi della sussidiarietà e della coesione
Graziano Delrio e parlamentare parlamentare del partito democratico con un'esperienza di governo importante
Nel passato quando si parla di coesione si parla di cose molto importanti
Che però spesso agivano subito due spauracchi il primo l'abbiamo l'abbiamo visto quello dell'assistenzialismo la parcellizzazione cioè fondi che poi non creano davvero risultato e non creano sviluppo
Il il il secondo il secondo punto insomma molto collegata all'esistenzialismo e questo un po'modo della politica di non trovare poi un terreno comune su come davvero sulle priorità da fare
Con questa partecipazione ha vinto il gruppo come dire si cerca c'è un tentativo di trovare un terreno comune che non è molto
Che non è molto usuale in questo momento nella politica italiana realtà avrebbero in passato lo era diciamo da un bel perda un bel pezzo
Sì grazie allora buona sera ebbe va be'non è molto usuale però è tanti anni che ci troviamo a a dialogare insieme molti provvedimenti adesso io penso al fatto interni sussidiarietà dell'assegno unico credi offrono promossi in Parlamento ma fu votato dalla Meloni da tutto il centrodestra quindi ci sono anche occasioni in cui riusciamo a a convergere su grandi su grandi obiettivi quello della coesione che come dice la parola vuol dire unire tenere unito quello della coesione è senz'altro uno dei problemi più grandi anch'io ho fatto il ministro della Coesione per due anni agli inizi del mio della mia esperienza a Palazzo Chigi aveva la delega alla coesione
Ma che cosa vedo io vedo una difficoltà enorme nel nostro Paese cioè che noi non valutiamo qui Vittadini ha fatto una interruzione molto
Molto acuta diciamo perché ha parlato di politiche centrali politiche centrali che avevano una loro visione unitaria la visione cioè di portare un Paese con un tasso di analfabetismo altissimo con delle difficoltà nella nell'abitazione nel lavoro eccetera
Sostanzialmente c'è una visione che diceva faccio un esempio
L'istruzione è un costo no
Ma l'ignoranza è un costo maggiore quindi è meglio investire in istruzione giusto
Quindi questo il tema per cui facciamo le scuole per tutti la scuola pubblica cioè la coesione io penso per la poca esperienza che ho dal sindaco e da da ex sindaco e da e dai cinque anni che ha fatto il ministro si costruisce innanzitutto investendo sulle infrastrutture sociali né infrastrutture sociali non sono il capitale sociale sono i luoghi in cui le persone entrano in relazione in un ospedale pubblico
In un ospedale pubblico
Siamo Spedale che deve funzionare bene perché l'ospedale pubblico devono andare i ricchi e i poveri altrimenti non è un'infrastruttura sociale
Se nel corso alla fine per l'impossibilità riformare sistema sanitario non saremo in grado di fare in modo che nella scuola pubblica nell'ospedale pubblico vadano i ricchi e i poveri la coesione fallisce
Il problema quindi è quello di non solo di costruire infrastrutture sociali scuole piazze oratori favorire questi luoghi eccetera ma anche fare in modo che questi luoghi siano di qualità
Siano di qualità dove si erogano educazione di qualità allora il ministro diceva prima alla fine i temi essenziali sulla scuola lavoro la casa no
Oggi per esempio lui adesso abbiamo fatto una proposta sulla sul diciamo le concluse The compensazioni materiali eccetera però oggi per esempio credo che sia un esigenza visibile tangibile che nessuno può negare
L'esigenza del tempo pieno per le famiglie nelle scuole no
Il tempo pieno è un è un grande operazione culturale una grande operazione di sostegno sociale di aiuto alle famiglie cioè facciamo bisogna pensare a dei grandi programmi sulla casa e su questo tema che siano programmi incisive nella vita quotidiana delle persone la seconda cosa che mi sembra si possa dedurre è questa la politica di solito Noemi mea culpa di solito
Non vede la società non l'avverte
Cioè fino adesso la Presidente ha detto io ascolto eccetera bene i sindaci fanno lo stesso diciamo così cercando di vedere la società la politica in generale non si accorge della ricchezza che c'è nella società cioè tendiamo a non vedere l'attività l'iniziativa le capacità di autorganizzazione molti dei fallimenti delle politiche di coesione dipendono dal fatto che lo sviluppo è centrale
Cioè e Roma che pensa che ha pensato insomma ai programmi o le regioni ancora peggio peggio di Roma su certe cose
E non è mai stato il territorio che cerca una via di sviluppo autentica auto propulsiva come direbbe diritta capace cioè di interpretare se stesse di dire questo e quello di cui ho bisogno io io come territorio delle Marche che ha un modello di sviluppo magari diverso da quello che di cui ha bisogno la Puglia eccetera quindi il fatto che noi non vediamo la società a me molto piaciuto
Che il meeting si è iniziato con la testimonianza di queste donne della donna palestinese della donna israeliana
Perché io penso che anche quando commentiamo i grandi scenari in generale noi omettiamo di vedere la società ce ne parliamo di Israele e non vediamo la società israeliana in piazza a a fare diciamo la guerra la guerra no parliamo degli Stati parliamo di astrazioni
Invece quelle due donne di con la suora hanno detto
Che cosa posso fare io cioè che com'è che io supero il mio lutto la mia difficoltà come costruisco io coesione e unità
Appunto come la costruiscono unità intanto su appunto facendo uno sforzo di di verso gli altri mo'
Che e costruendo qualcosa dal basso cioè mi colpisce il fatto che noi come politica ma anche noi come società quando ragioniamo anche di grandi problemi non vediamo le risorse che ci sono nella società che sono presenti
Sono stato recentemente in Calabria trovare vecchi amici delle cooperative sociali antimafia
è evidente che ci sono dei problemi nella Calabria ma queste queste cooperative generano lavoro creano legami di fiducia
Creano senso di appartenenza
Dando uno scopo collettivo perché non c'è una comunità se non c'è uno scopo collettivo
E noi non so parliamo d'Israele Palestina ma non abbiamo fatto partire nessuno di noi ha fatto partire una raccolta fondi per combattere l'antisemitismo e favorire la ricostruzione di casa che i sindaci di Gaza della zona di Gaza stanno progettando loro arriverà un grande piano un grande masterplan dei G7 mentre i sindaci di casa sono gli unici che sanno come ricostruire Gaza quindi non siamo un spesso non vediamo quello che c'è ci sono i sindaci di casa ci sono le donne Cederna Calò che fa
Mettesse miseria esempi palestinesi ci sono le due donne che abbiamo ascoltato queste qua sono donne sono persone che stanno costruendo
E e l'insuccesso dell'Italia è stato in gran parte dovuto al mix di questi due fattori alla visione politica alla visione politica elettricità per tutti scuola per tutti
Diciamo opportunità di lavoro per tutti e alla capacità di lasciare che la società sia protagonista dal basso quindi
Noi con intergruppo Sussidiarietà credo ma poi Maurizio dirà meglio di me
Cerchiamo di di ricordare a noi stessi prima di tutto che questa società esiste che ci interroga che forse è in questa società segreto dello sviluppo futuro e in questa capacità di tenere insieme iniziative individuale e grandi scopi collettivi e grandi scopi collettivi
Concludo con questa con la mia in mente
Un romanzo dove c'è Marco Polo che racconta al al Kublai Khan all'imperatore dei Tartari di un grande di un bellissimo ponte no e quindi si siede e comincia a descrivere ogni pietra e il cane gli dice ma perché mi parli delle pietre a me interessa l'arco cioè mi interessa l'architettura
Polo dice senza senza pietra non c'è arco e questo è il tema è questo che noi se vogliamo così le grandi architettura per il nostro Paese dobbiamo imparare a descrivere a vedere a riconoscere le pietre che la società di suo metti insieme e aiutare mettere cemento in queste pietre perché altrimenti è molto complicato affrontare il in futuro anche con tanti soldi i soldi non hanno risolto il problema del Mezzogiorno e non lo risolveranno se non ci saranno scelta civile responsabile piena d'iniziativa capaci di prendere in mano il suo destino
Non cederò ai prossimi partecipate di contare tutte le pietre del ponte sullo Stretto anche perché però il veto in relazione al fatto che sarà fatta di pietre ma però libri sembra con Mariastella Gelmini che
Si
Mi atterrisce diede del gruppo Dinoi moderati ma con un passato anche per quello che riguarda di ministri qui siamo tutti ex ministeriale quindi cerca avverrà Paolo o attuali in un settore importantissimo per quello che riguarda i la generazione di coesione perché senza senza istruzione senza crescita senza formazione senza cultura molto è molto difficile che questa parola diventi concreta Delrio ha detto
La politica non vede la società una sensazione che che vede che sta vivendo e come la risolve di politica la fa ogni giorno
E intanto buona sera a tutti è un ringraziamento a Maurizio Lupi all'intergruppo per la sussidiarietà Giorgio Vittadini per questo invito è un ringraziamento a tutti voi perché venire al meeting è sempre una ventata di ottimismo e di positività il ministro anche nella sua premessa insieme a Giorgio Vittadini a fatto una lettura molto onesta del tema della coesione mettendo in evidenza anche le criticità ha parlato di luci ed ombre e sicuramente si guardiamo diciamo all'impatto alla ricaduta dei fondi di coesione non solo nel nostro Paese ma anche a livello europeo e ha aperto un dibattito e sono molte le possibilità di miglioramento
Dell'investimento di questi fondi però io ho dato convinta europeista
Voglio difendere fino in fondo il concetto di coesione
Perché la coesione prima che i fondi eh
Innanzitutto un metodo un'attitudine e una responsabilità diceva un storico latino che nella concordia anche le piccole cose crescono mentre nella discordia le grandi vengono dilapidata
E quindi io penso che
La la coesione sia innanzitutto una scelta di campo perché qual è l'alternativa
La disgregazione oppure il ricorrere come spesso avviene all'interno dei vari livelli di governo al contenzioso e quindi si può ricorrere al conflitto di attribuzione al ricorso al TAR al ricorso al Consiglio di Stato
E però così si va verso il conflitto verso la dittatura dell'io che non è un noi e quindi io penso che noi stiamo tra virgolette condannati alla questione e dobbiamo vivere positivamente perché vuol dire che siamo gli uni con Ignesti agli altri
E la coesione accuse
Non è solo una attitudine è un metodo ma è anche un'assunzione di responsabilità rispetto a ciò che ciascuno può fare per concorrere al bene comune
Ed è anche la consapevolezza che uniti siamo più forti
Ed è non da ultimo anche uno strumento uno strumento prezioso per contrastare le diseguaglianze
E in genere quando nel nostro Paese si parla di diseguaglianze si pensa alla diseguaglianza nord-sud
Ma sono molto di più le diseguaglianze perché c'è una diseguaglianza fra il centro e la periferia tra la montagna e la pianura tra la terraferma e il territorio che c'è all'interno delle isole
Ed è solo contrastando queste diseguaglianze che insieme si può recuperare quella visione di comunità
Di cui parlava Giorgio Vittadini quando faceva riferimento alla ricostruzione del dopoguerra perché la coesione
Affonda le sue radici dentro le comunità e quindi dentro quella società anche di arrivo prima diceva molte volte non si riesce a vedere
è chiaro ripeto che ci sono margini per migliorare i fondi ma io non vedo una strada diversa
Rispetto alla necessità anche in tempi come quelli che stiamo divenendo dopo il copie del poi con una guerra nel cuore
Dell'Europa e con una condizione economica che
Comunque
Ancora ci porta a delle sfide importanti si parlava prima del lavoro della casa e della scuola e vengo al tema anche della scuola io penso che la coesione sia un elemento imprescindibile della sussidiarietà
Una sussidiarietà che non deve essere un dato formale ma la la presa di coscienza che da un lato serve uno Stato forte
Ma dall'altro non bisogna accedere al centralismo ma sapere ascoltare e dialogare a rendere partecipi i corpi intermedi da un lato e il territorio dall'altro
Io penso che
Anche i criteri che informano la coesione possono essere migliorati però oggi ancora una volta difendo la scelta che l'Europa ha fatto di destinare quei questi fondi in primo luogo alle regioni più povere
E poi il metodo del partenariato sociale ed economico pubblico e privato
E io penso che ancora una volta attraverso
Il dialogo e la sinergia tra i diversi livelli di governo da quello comunale a quello regionale a quello statale ma anche attraverso il coinvolgimento del mondo dell'impresa anche attraverso il coinvolgimento del
Del del terzo settore dell'associazionismo e in questo modo si concorre alla ricostruzione di uno spirito di comunità e si va incontro alle esigenze della comunità
E io sono una liberale convinta però l'analisi che Vittadini ha fatto su questo turbo capitalismo che ha portato alla dittatura dell'individuo e ha fatto perdere il noi il concetto di comunità l'identità alla famiglia
La rete d'impresa tutto questo come dire ai infragilimento la nostra società
E quindi io penso che pur difendendo fino in fondo l'impresa il privato
Noi abbiamo bisogno di recuperare un Noemi e penso che la coesione sia una una strada maestra anche una strada obbligata
E e se ci sono margini di miglioramento a livello europeo dobbiamo io credo che quello che si è fatto per esempio sul PNR R. anche se non sarà perfetto però è tanto perché il nostro paese ha incassato la settima rata del Pnr arredi le risorse sono state sospese e governi differenti hanno creduto nel Pnr R. per una volta la politica non si è divisa non è diventato uno strumento di questo o quel partito ma è diventato un piano per il Paese oggi il Paese incassa centoquaranta miliardi dal Pnr R.
Certamente sulla coesione se venissero sospese tutte le risorse ancora una volta l'Italia incasserebbe decine e decine di miliardi da quel tipo di Investimenti miglioriamo gli strumenti
Ma ripeto non c'è un'alternativa alla coesione
E non possiamo nemmeno tutte le volte dare la colpa all'Europa perché c'è qualcosa che anche a livello nazionale possiamo fare
è passato un po'in sordina perché è capitato a metà agosto ma immense nato estere esteri approdato un provvedimento di Calderoli sui livelli essenziali di prestazione
è chiaro che sull'autonomia ci sono posizioni diverse
E però la messa a terra dei letta e dei diritti sociali e civili non è un atto partitico fazioso ma è un'attuazione di un principio costituzionale
E voi direte ma cosa c'entra nella ecco la questione secondo me c'entrano eccome perché attraverso i diritti civili e sociali garantiti a tutti i cittadini indipendentemente dal luogo di residenza da nord a sud
Vuol dire da un lato misurare i risultati
Dall'altro lato consentire ai cittadini di poter valutare l'efficienza
Dall'altro si va verso un risparmio e un utilizzo più accorto delle risorse
Allora io mi auguro che può migliorare la coesione si individui nella definizione e poi nel finanziamento progressivo dei livelli essenziali di prestazione
Che non sono altro che i diritti sociali e civili un modo
Per rafforzare la nostra policy coesione e per concorrere tutti insieme a un miglioramento della qualità di vita dei cittadini è un percorso difficile si sono persi decenni
Però oggi questo opportunità in leasing
In Senato
E io mi auguro che questo provvedimento possa vedere una approvazione più ampia dell'attuale maggioranza
Perché è un qualcosa che è incardinato nella Costituzione e può veramente introdurre efficienza trasparenza un uso accorto delle risorse
E una corresponsabilità
Nel rafforzare la nostra coesione proprio alla luce di quell'esempio che Vittadini ha fatto all'inizio della ricostruzione sei dopo la seconda guerra mondiale siamo riusciti con la sussidiarietà
Con il cuore con una concorso di responsabilità con il pubblico il privato con i diversi livelli di governo a determinare dei notevoli passi in avanti io penso che anche oggi non possiamo ignorare gli strumenti che abbiamo a disposizione sul lavoro è stata appena approvata una legge voluta dalla CISL
Che non non suggerisce lo scontro tra i datori di lavoro i lavoratori ma va verso una compartecipazione dei lavoratori agli utili di impresa
Per quanto riguarda la scuola abbiamo come intergruppo sulla sussidiarietà approvato le sospiri disse
Che sono un modo per guardare alla persona non solo alle nozioni alle competenze ma anche alla qualità
Al carattere della persona al problem solving all'empatia al gioco di squadra alla resilienza e si è fatto con l'intergruppo sulla sussidiarietà
Dove abbiamo ragionato di scuole paritarie di TA S sono tanti passaggi in avanti allora io penso che dobbiamo usare questi strumenti
Queste ricette e provare ad ascoltare il territorio e la Società esattamente come suggeriva prima Graziano
Ma dall'altro lato ad uscire dalla polarizzazione dallo scontro e sapere che solo con la questione solo quelli noi solo con la sussidiarietà
Possiamo
Riprendere quella capacità che tipicamente italiana che emerge
Durante le emergenze ma che deve diventare un dato come dire consuetudinario quello dell'ascolto della compartecipazione alla soluzione dei problemi poi certamente i fondi di coesione hanno come diceva il ministro amplissimi margini di corsi di di miglioramento ma oggi la questione non è quanti soldi
Ma come noi approcciamo i problemi e come noi intendiamo investire quei soldi per migliorare la qualità di vita dei cittadini
Grazie
Russel fanno Stefano Patronelli senatore del movimento del Movimento cinque Stelle
Naturalmente il Movimento cinque Stelle a una posizione molto critica e dialettica rispetto a questa maggioranza
Una visione sui temi della coalizione che salta anche in passato diverso avendo ad esempio al centro come uno degli elementi fondamentali del reddito di cittadinanza
Molto contessa altre anche rivisto radicalmente dall'attuale maggioranza
è importante e credo però la sua partecipazione all'intergruppo il fatto
Che su alcuni temi che riguardano le persone è di individui loro i loro bisogni ci sia una politica che riesce
A mettere insieme quali sono le cose che possono mettere insieme il il mondo politico e non trasformarlo in questa guerriglia quotidiana cui assistiamo intanto grazie direttore grazie a Maurizio che inspiegabilmente per il credo quinto anno consecutivo me invita al meeting dove vengo con con grande piacere
Anche se non ci fosse stata questa domanda introduttiva che in qualche modo sottolinea la le asperità del confronto politico
Volevo puntualizzare dicendo
Che auspico che questo tipo di dibattito si possa fare anche in Parlamento con questo approccio con questa serenità con questa serietà e con questo grado di approfondimento perché alla fine abbiamo han parlato
Ha parlato esponenti di quasi tutte le forze politiche ma l'abbiamo fatto su con un lo stiamo facendo con un confronto sereno e e nel merito io credo che si possa far innanzitutto partendo da un'analisi condivisa di dove oggi la società italiana alle maggiori fratture
E dove è più necessario intervenire per per ricucire la società e quindi dove c'è maggiore necessità di coesione
E quindi di sussidiarietà e di società civile che compartecipi allora Ricucci alle ricuciture
E diversi temi sono stati toccati io condivido ad esempio l'analisi sul tema della casa il ministro ha detto che una parte eventuale delle delle risorse potranno essere spostate sul tema della società housing credo che sia una delle prime emergenze
E dove
L'elemento critico riguarda tutto il Paese non soltanto il il Sud sul ter
Alle la casa vitaliano grande peculiarità che quella del vedere lampo stragrande maggioranza dei cittadini proprietari di casa
Questo comporta che il modello
Dell'abitare un modello diverso da quasi tutti gli altri Paesi è cercare di importare ad esempio la finanziarizzazione degli interventi immobiliari per il nostro Paese è un problema Maggiora che in altri che in altre in altri Stati
E oggi il problema dell'accesso alla casa è un tema emergente
Emergente non soltanto per la fascia vicino alla soglia di povertà è un problema che sta emergendo Parigi ceto medio che viene espulso dai centri del grande città e che deve a vivere in periferia perché non può più permettersi di vivere
Nei centri delle città e vale per tante aree metropolitane in questo Paese allora su questo dovremmo provare a fare un ragionamento di Como invertire questa tendenza e penso che possiamo farlo tutte assieme un elemento che può unire le forze politiche o su risposte da dare sui territori
Io credo che ci sia un grandissimo problema di coesione sociale di aspettativa di migliorare la propria condizione di vita
Giorgio Vittadini prima diceva Inc la ricchezza del la maggior parte più del cinquanta per cento e la ricchezza in mano a una percentuale del cinque per cento o della popolazione
Questo
è un elemento di
Frattura sociale
Perché se le distanze aumentano
è evidente che c'è chi sta male a come prospettiva quelle di star sempre peggio chi sta bene
Alla prospettiva di sta sempre meglio ma questo aumenta le distanze sociali e allora credo che tutti assieme dovremmo ragionare su come implementare misure
Che accorcino invece le distanze dalla società
Noi abbiamo provato da fare a dare delle risposte come forze politiche anche diverse a questo tema non ci metterei lei ha citato il il reddito di cittadinanza
è evidente che però è una misura che aveva tanto senso credo ancora perché le il mondo del lavoro molto spesso anche in una fase storica come curata attuale
Dove i dati sull'occupazione e quindi come sono intesi
Come possibilità di lavoro sono positivi
Nascondono però l'esigenza di cambiare molto spesso attività professionale lavorativa e di avere dei periodi di pausa tra un lavoro e l'altro dove le persone vanno formate per trovare nuove opportunità e probabilmente alle quali quadrato un sostegno che non può essere soltanto quello della l'assegno di disoccupazione perché non è sufficiente per vivere arrivare fino a mese
Allora uno strumento universale di sostegno al reddito secondo me noi fondamentale poi io credo che
Deciderà cambiarne quanto meno il nome perché probabilmente nella narrazione collettiva la parola reddito di cittadinanza avuto una narrazione talmente negativa
Purtroppo sia nel dibattito parlamentare che in quello sulla sulla stampa che promette riproporlo sarà sbagliato chiamiamolo in un altro modo troviamo il modo per migliorare alcune delle
Evidenti distorsioni che ha prodotto però credo con lo strumento universale di sostegno al reddito si ha bisogno e se necessario perché sta aumentando la povertà assoluta del Paese
E poi sulla coesione territoriale
Abbiamo sempre declinato tre donne
Forse da da settant'anni
Le differenze territoriali
Come se fossero soltanto un problema nord-sud
Stella lo diceva Benigni alla senatrice Gelmini lo diceva molto bene prima oggi non c'è più soltanto un problema nord-sud c'è un problema
Tra il centro e le periferie di disomogeneità dei servizi che vengono offerti e forniti ai ai cittadini c'è un problema tra le aree interne
Le are dei nuclei abitati c'è un problema tra chi abita negli Appennini
E non a al più alcun tipo di servizio rispetto che abita sulla costa c'è un problema di insularità c'è un disegno di legge tra l'altro che proviene dalla scorsa legislatura sull'insularità che vorrei che il Governo si impegnasse a portare avanti a concludere perché ha bisogno di essere implementato completato perché serve un sostegno a chi vive sulle isole soprattutto sulle isole minori non soltanto
Sulla Sicilia sulla Sicilia e Sardegna poi se volete dicono qualcosa sul ponte dello Stretto
Pita ingegnere che da politico perché escono Prat de da ingegnere mi affascina da politico molto meno
Credo che su questi temi ci siano gli spazi per ragionare assieme
Si diceva che il meeting è sempre un momento che stimola la positività ed è sicuramente così
Nonostante questo non riesco a essere ottimista sul futuro della coesione
Sono certo che se c'è la possibilità
Di implementare strumenti di coesione e di sussidiarietà si passa attraverso la società l'hanno detto tutti e io ne sono convinto che sia la strada giusta
La società la la coesione parte dal basso della società che deve essere protagonista ho paura che lo stress e le distanze
Tra tante parti della società italiana siano talmente ampi
Che oggi non non basti più parlare di coesione che serva a qualcosa d'altro e di nuovo che dobbiamo provare a costruire insieme
Senza mettendo da parte gli slogan della politica e le il le ideologia e la volontà di creare consenso con la contrapposizione
Ma per una volta invece di pensare a noi stessi pensiamo agli paese ai nostri cittadini cerchiamo delle risposte per loro
Grazie
Grazie a Stefano Patronelli adesso Maurizio Maurizio Lupi siamo quasi diciamo in conclusione delle del nostro tempo Maurizio Lupi e qui non come il presidente del gruppo di noi moderati ma come presidente del gruppo delli sussidiarietà una battuta una battutacce aleggia lo spirito tutti di De Gasperi di sembrare tutte della Sorbona
Famosa frase che i politici guardano le elezioni gli statisti Pardes alle prossime generazioni
Io non so se siamo tenuti in questa condizione però prendiamolo come un buon punto divise lo dico perché in questo documento nel documento
Dell'intergruppo c'è un aspetto molto importante che guarda per quello che chiede davvero a qualcosa che decisivo per le prossime per le prossime generazioni in termini di interventi sociali compensazioni Maurizio Lupi
Sì intanto veramente grazie a nome dell'intergruppo parlamentare per la sussidiarietà di quelli che sono qui ma anche dei colleghi che e durante l'anno di tutti i gruppi parlamentari lavorano ormai da ventitré anni al Meeting di Rimini
Perché ci ospitate non è una forma non è una formalità quello che ogni anno qui veniamo a fare
E fatemi ringraziare anche il direttore del Corriere che che ogni anno accompagna i nostri incontri credo che gli vada un ringraziamento
Piccola
Solo per la sua presenza ma anche perché ospita poi quello che noi definiamo il manifesto che detta il lavoro di il di tutto l'anno insieme con la Fondazione per la sussidiarietà e la fondazione Pd avvisi
Rispondo alla tua domanda in maniera schematica c'è innanzitutto un filo conduttore
Un filo conduttore che ha visto in questi ventitré anni il lavoro dell'intergruppo attraverso le leggi che ha proposto e che ritorna oggi col tema che abbiamo voluto darci che è quello della coesione che cresce dal basso e che vede la società protagonista noi siam partiti dal cinque per mille
Che ormai è diventato una cosa che se togliamo
Direi sulla rivoluzione viene giù il mondo eppure ricorda Giorgio Vittadini
Quando l'abbiamo proposto sembrava una rivoluzione anzi avevamo grandi opposizioni perché dare un pezzo delle tasse a chi è protagonista della società e che lo scelga i cittadini poi abbiamo voluto riportare al centro
La persona i talenti e la legge per il ritorno dei talenti e poi l'assegno unico ha citato da da Graziano e poi la legge che abbiamo appena approvato dopo tanta fatica sulle competenze non cognitive nella scuola
Cioè che la scuola è il luogo che ritorna dei ducali sulle competenze ma che rimette al centro la dignità e la qualità della persone dell'alunno perché la sfida lo dicevamo prima
E quella più che le le più che le le competenze delle conoscenze della capacità di affrettare la realtà nelle sue sfide
E oggi ritorniamo da questo il meeting insieme all'intergruppo faccio solo questo esempio rapidissimo io ho partecipato insieme a degli amici alla a vedere una mostra il curatore non ciellino così lo dico al direttore
Che qui ad un certo punto alla fine della mostra parla coi ragazzi e dice guardate
Il meeting è la più grande Università Popolare d'Europa
Ecco qui sta il punto di congiunzione perché è la più grande università popolare università perché tu metti il tutto insieme dalla cultura la Società la politica alla scienza
Scuola perché attraverso questo tu impari ma con chi è protagonista che è la che il popolo il popolo del miti ma il popolo quella realtà che non abbiamo lutto chiamare società e allora la coesione per arrivare al punto è quel mattone
Che è sempre stato ciò che ha permesso e nel documento noi l'abbiamo lutto richiamare quell'articolo tre dimenticato tante volte dalla Costituzione
Che dice che
La Repubblica si impegna a superare il divario che impedisce la libertà alla partecipazione la dignità della persona l'economia la cultura eccetera e la coesione quel mattone e chi lo decide questo matto
E come lo costruiamo questo mattone
Siamo noi politici
Tanti fallimenti ci sono stati e tante oppure quello che abbiamo cercato di dire ognuno partendo dalla nostra responsabilità realismo fotografiamo capiamo che cosa c'è nella società come si evolvono i bisogni
E quindi diamo una risposta perché la politica è questo nelle diversità delle risposte che noi ci diamo
C'è una mostra meravigliosa al meeting che invito lo dico anche per gli amici decide tutti ascoltano da casa non solo quelli che qui oggi sono qui presenti eroi grazie per essere qui alle otto e venti siete vi dovete fare un applauso perché io non l'ho mai visto
Bene inoltre
Cercate allora vado verso la conclusione che cerca di far cioè a me ha colpito visitando la contrarietà all'altro non io lo chiamo realismo Draghi l'ha chiamato il pragmatismo ma realismo e osserva la realtà partì da ciò che la realtà ti dice e la società Ati detta dove andare e crea le condizioni perché Vittadini oggi ha scritto un editoriale sulla sul giornale il meeting più società e più stato no perché questo possa cadere la mostra su Giannini banchiere
E li si vede come in maniera concreta
La
Infrastruttura finanziaria che potrebbe essere infrastruttura Manila materiale e la persona sono messi insieme perché Giannini uno studente della Bocconi ci ha raccontato
Che facciamo una cosa semplice diceva come faccio a decidere il finanziamento ad una persona riguardo le mani e se ai cavalli Idle finanziamento
Ecco dove si unisce la coesione avranno la risorsa l'infrastruttura ma che mette in campo la dignità della persona finisco dicendomi proprio per questo
Quest'ultimo anno e mezzo ci vogliamo impegnare su questo tema che ha tante sfaccettature ma come il cinque per mille può avere un grande esempio
Le compensazioni che per la realizzazione delle a opere che nei comuni nel in tutta Italia si fanno non siano solo materiali le scuole gli asili le infrastrutture eccetera
Ma siano anche quelli dei materiali
Perché non finanziare l'intervento e la presenza per tre anni contemporaneamente sotto la guida del pubblico delle suorine che in quel quartiere danno una risposta e rispondono alla povertà educativa
Perché non aiutare in quella zona la una società viva che c'è il terzo settore piuttosto che e quello diventa una compensazione per quell'opera perché questo dimostrerebbe e grazie ho concluso
Esattamente che cos'è il valore della coesione
Poi noi utilizzeremo al meglio le risorse che ovviamente perché poi il compito dal Ministero al mio amico Patronelli il compito sta esattamente Point di dare risposte concrete
Alla compila la responsabilità che noi abbiamo siamo parlamentari governiamo e facciamo politica grazie ancora al Meeting
Grazie
Grazie ma Maurizio Lupi siamo in conclusione solo una battuta ministro perché patto Anelli ha detto non riesco ad essere ottimista cioè qualche ragione i invece per cui si possa in qualche modo sperare che essere ottimisti e qui che le politiche di coesione in qualche modo funzionino e che poi vada in porto la proposta di legge che mi sembra molto importante e interessante
Sulla proposta di legge ovviamente non mi posso pronunciare perché io ho letto i principi della proposta di legge e sono quasi tutte di competenza di un altro ministro sotto il profilo tecnico sotto il profilo politico sono pienamente d'accordo quindi sono due cose direi
No io volevo dire affatto nelle se può essere un elemento di ottimismo
Che io sono perfettamente d'accordo di fare in Parlamento un dibattito sulla coesione partendo dai fondi di coesione prima tra l'altro quest'anno ricorrono i cinquant'anni
Dei fondi europei di sviluppo regionale
E sono una di quelle gambe importante dei finanziamenti della coesione gli altri due sono il fondo sociale europeo esasperando disse un fondo ma sono molto meno rilevanti
Dico questo perché perché chiaramente a me sarebbe piaciuto
Partecipare al vostro dibattito e dire ad esempio che io nella coesione
Vedo un po'di sussidiarietà verticale e molto poco vi frontale per il momento
E forse noi avremmo il diritto dovere di cercare di promuovere invece un'autentica solidarietà verticale è un'autentica solidarietà orizzontale perché quando
L'onorevole io ha fatto un riferimento importante e spetta ai Comuni ma guardate che io lo devo dire oggettivamente vi è un sacco di sindaci che mi vengono a dire mano in questa coesione non siamo stati neanche chiamati
E questo è un problema però è un problema che non nasce voglio dire dal sistema Italia
Nasce ad esempio dal fatto che voi sapete anche di recente quando c'è stato il dibattito sulla coesione il Comitato delle Regioni ha detto subito
è una materia regionale sono fondi regionali dobbiamo gestirli a livello regionale il problema è di non confondere la gestione con il fuoco dei fondi
Come invece la partecipazione ai programmi che si vogliono andare a finanziare poi nessuno vuole
Togliere come autorità di riferimento la Regione però queste un passaggio che dobbiamo fare io aggiungo un secondo mentre istituzionalmente e poi nel
Conferenza Stato Regioni almeno c'è un'intesa sulla coesione guardate che sotto il profilo della società civile
Rimangono soltanto io ho guardato cosa sono arrivati trecento contributi ma non c'è tanto per esser chiari il CNEL potrebbe essere un soggetto che almeno fa da contraltare a quello che
Il ragionamento della conferenza stato regioni perché diversamente noi facciamo una consultazione pubblica acquistiamo o una serie di pare che ci vengono dati dagli organi sociali intermedi
Conclusione
La trattativa poi a due e dobbiamo decidere tra parentesi spesso e volentieri di non violare il principio di addizionalità perché molto spesso il tentativo non è dei aggiunge
Strumenti per superare gli attuali divari ma finanziare con la coesione strumenti che c'erano già e questo sarebbe un tema dei precipita coesione quindi conclusioni io dico dato che
Siete insomma almeno due capigruppo ci sono ma gli altri due colleghi sono due colleghi che peso non è loro partiti
Se la conferenza dei capigruppo Camera e Senato
Vuole individuare un giorno poi ovviamente il dibattito sarà tra i soliti noti perché ahimè funziona così e la votazione sarà invece con tutti i banchi pieni però dato che io penso
Che sia un tema di arricchimento personale politico ma siano arricchimento del Paese parlare di certi temi se no continuiamo a ripeterci scusatemi su tutte le minuzie per i quali l'opinione pubblica ormai
Ci schiva
Quindi ben venga questa proposta che io accetto
A pieni polmoni in questa sede
Grazie
Grazie venissero abbiamo chiuso Giorgio Vittadini voi per il padrone di casa e un saluto il
Per avere la con la politica di coesione bisogna avere un Parlamento coeso nel senso detto da
Patronelli c'è un luogo dove
Il potere legislativo che è fondamentale ci sia ancora cioè ci siano dei partiti che possono parlare e non si riduca
L'Italia all'esecutivo giudiziario
Un Parlamento dove si discuta si possa dialogare è un fattore fondamentale da quella quel giorno non c'è e il secondo fattore di coesione che questo Parlamento come è stato detto ascolti la società civile
Dopo di che si possono fare le politiche
Grazie
Allora grazie a tutti i partecipanti a questo ti battito Grazio soprattutto a voi che siete sa di qui ad ascoltarci messaggio finale lungo nella fiera si trovano le postazioni dona ora caratterizzata da un cuore rosso per chi vuole contribuire a sostenere il Meeting di Rimini grazie buona serata a tutti