Sono intervenuti: Augusto Sainati (critico cinematografico).
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Cinema, Critica, Cultura, Film, Storia, Urss, Venezia.
La registrazione audio ha una durata di 4 minuti.
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critico cinematografico
Primo intero giorno alla Mostra del Cinema di Venezia dopo l'apertura con la grazia di Paolo Sorrentino
Mentre il concorso prende il largo con i filmati Lanthimos Baumbach l'opera più intensa politica e personale è il monumentale film di Alexander Sokurov veder transitare
In cinque ore di scrittura chitarristica senza respiro soccorre off riassume la seconda metà del Novecento vista dall'Unione Sovietica e dal mondo
Da Leningrado suo punto di osservazione privilegiato e dalla sua elegante penna stilografica con cui annota pensieri citazioni schizzi
Il film procede su un doppio binario quello delle immagini e quello delle didascalie
Le immagini riprese da firmo cinegiornali sovietici di propaganda mostrano la storia nel suo andamento quotidiano è imploso per la vita dell'Unione Sovietica è solo quella che ci si dà a vedere
Tra sfilate celebrative interviste contadini nuove costruzioni per il popolo cantanti o ballerini qualche immagine dei politici del tempo da Krusciov Fabre estiva da Gorbaciov Valier se è una vita quasi esclusivamente in bianco e nero non soltanto per il tempo lontano che racconta ma anche perché è una vita senza colore monotona apparentemente impermeabile al mondo che cambia dappertutto
Quel mondo in rapida evoluzione invece raccontato attraverso le didascalie che scorrono sulle immagini che richiamano i tanti sconvolgimenti che hanno punteggiato il pianeta in poco più di trent'anni tra la fine degli anni cinquanta e i primi anni novanta
L'incalzare delle didascalie lascia a riposo agli occhi occorre leggere memorizzare i fatti importanti e poi leggere ancora e memorizzare né di nuovi il film sembra costruire con la sua forma un modello di ciò che è stato il secolo prende bene ma carico di continue novità dalla tecnologia alla politica dall'ordine internazionale allo spettacolo e al cinema
Ogni anno e scandagliato ricondotta statistiche dati numeri quanti morti negli incidenti aerei quante vittime delle guerre quante tv a colori negli Stati Uniti
La memoria si affolla di tutto le didascalie si sovrappongono alle immagini a volte lo schermo si divide quasi che tutto non potesse essere contenuto in una sola immagine
L'uscita di un film importante è vista come l'elezione di un capo di Stato con la morte di un re punti di svolta nella grande storia
Pilastri destinati a fissare un momento in cui il flusso di eventi che sembrano lontani visti dalle immagini dell'Unione Sovietica eppure sono quelli che con i media tutti abbiamo vissuto dal Vietnam all'Iran da Israele agli Stati Uniti dall'India al Vaticano
Di questi grandi eventi non vediamo nelle cinque ore del film nessuna immagine tutto viene soltanto invocato come in un lista inesauribile e vertiginosa
Cosa può fare il cinema sembra chiedersi Sokurov forme di fronte a questo incalzare della storia
A prima vista non poche restituire la complessità di eventi che non si compongono ma le immagini possono anche suggerire sottotesti rivelare aspetti nascosti delle cose
L'operaio che si fa lentamente una sigaretta e come un controcanto silenzioso alla celebrazione di un Paese in marcia verso il sol dell'avvenire
Le prime immagini sovietiche dal pianeta Venere ci parlano di conquiste inutile solitarie più che di progressi della tecnologia
La storia è questo caleidoscopio di piccoli e grandi ingredienti di quotidianità e di monumentalità e ognuno trova il suo percorso con il proprio Taccuino
Da Venezia per radio radicale Augusto Sainati
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