Mostra del Cinema di Venezia: intervista di Augusto Sainati ad Anna Negri sul suo film "Toni, mio padre"

Radio radicale siamo a Venezia con Anna Negri regista del sisma ha dedicato il suo padre Toni Negri il cui titolo è per l'appunto Toni il mio patrigno
Alcune domande ad Anna sui motivi che l'hanno portata a fare questo film e del resto il film comincia con una domanda che lei rivolge a Toni dicendo di perché secondo se faccio questo film allora io altri
Giro la stessa domanda che tu fai tuo padre
Fatto queste ultime all'inizio per raccogliere proprio la memoria di mio padre nel senso che aveva comunque avuto secondo me è una vita così eccezionale e allo stesso tempo rappresentativa di che cosa voleva essere diresse un intellettuale militante nel Novecento che mi sembrava importante andasse dispersa
E poi però piano piano mentre lo facevo mi sono accorta di essere un secondo livello più profondo che era quello del conoscersi richiarire nel del porsi delle domande che io magari non avevo mai usato chiede a tutti e e questa cosa siccome non esiste è queste questi due filoni si intrecciano nello stesso istante mentre nel film
Esatto e forse anche bisogno di riempire un vuoto sul parli spesso del vuoto che però costituito l'esperienza drammatica politica carceraria che tutto padre
Beh sì c'era forse anche in conseguenza sponde desiderio di ritrovare il tempo perduto perché in cui mio padre è stato strappato quando io avevo quattordici anni e da allora non ho mai più vissuto insieme con i duri
Ecco nel sisma
C'è una specie di in cerca di un linguaggio comune occhi però spenta fra
A trovarsi perché tu parli il linguaggio degli affetti e in cui risponde con linguaggio della politica della filosofia
E invece lattine poi miracolosamente sembra che questo punto d'incontro quasi si possa raggiungere
Sì Cernuto tutto un film per abitarci mamma Marcia Siemens ci si arriva e comunque è successo anche tra di noi che siamo riusciti a comunicare sono entrambi linguaggi debbo dire che però questa cosa non è solo perché lui azioni io sono io ma ma è anche un problema generazionale cioè maschi inattive Treviso negli anni trenta negli anni Quaranta non erano proprio abituati a parlare linguaggi degli affetti
Questo credo che rende anche il film universale
A proposito della del rapporto generazionale
Che incarnate tu e Vittorio
A un certo punto nel film critici la nostra generazione venuta dopo di voi voi avete avuto troppo negli anni Settanta tutto e noi avevamo l'impressione venendo dopo di non avere più niente
In questo c'è una una lettura molto politica del vostra vicenda anche personale
Io veramente dico noi siamo quelli che sono arrivati dopo che era già calato il sipario
Effettivamente mentre è stato raccontato molto degli anni di piombo molto poco è stata raccontata dalla generazione che è venuta dopo che è stato una generazione
Tra le rovine del berlusconismo insomma che voglio dire ha sofferto molto del del del
Del fatto che non c'è stato una rielaborazione né in politica né culturale di quegli anni
Ecco visto che qui siamo su Radio Radicale ti voglio chiedere quanto ha contato l'esperienza dell'elezione con i radicali in Parlamento nella vicenda personale e politica Tito
Ma pensate sono un po'i soccorsi si ricordi quanto è stato importante sette importante quella campagna e anche però il fatto che coi radicali si sono astenuti per
Spetta all'interno
Il rapporto di Toni con braccio Pannella come è stato dopo
Sull'esito francese senza fine io
Con l'esilio di trovarmi ecco risposta anche finisce straniamento dalla famiglia
Bene grazie ti ringrazio
Buona fortuna feriti grazie niente