Notiziario antiproibizionista

Lunedì ventinove settembre del due mila e venticinque un saluto da Roberto Spagnoli ecco c'era un nuovo appuntamento con il notiziario antiproibizionista di radio radicale
In questi giorni cade il terzo anniversario della vittoria al centro del centrodestra alla elezioni appunto del due mila e ventidue tra qualche settimana il governo Meloni
Celebrerà e i tre anni dalla sua entrata in carica e c'è una costante della politica del governo Meloni quando si parla di droga e la risposta è sempre e solo repressione dal decreto anche lei per passando per il decreto Calibano al più recente Decreto Sicurezza e poi passando per il nuovo codice della strada l'impianto resta sempre lo stesso moltiplicare reati aggravanti inasprire le pene
Trasformare il consumo e contatti giovanili in una questione di ordine pubblico è un copione vecchio insomma anche che conosciamo che abbiamo già visto
Ecco che però non ha mai ridotto nell'offerta nella domanda di sostanze che però continua a provocare il sovraffollamento delle carceri e a marginalizzare migliaia di persone
E in tutto questo i grandi trafficanti che operano su scala internazionale dispongono di mezzi potenti questa politica li colpisce solo parzialmente
A farne le spese sono piuttosto e sempre i consumatori i giovani che frequentano i Revel chi fuma uno spinello chi convive con una dipendenza
E e la conseguenza è paradossale mentre le organizzazioni criminali prosperano i consumatori vengono stigmatizzati lasciati in balia del mercato nero mentre i più vulnerabili sono sospinti sempre più ai margini
E insomma l'eterna illusione di brandire il Codice penale come come una clava per controllare i fenomeni sociali e i problemi che ne derivano
Non sorprende quindi che l'attuale governo rifiuti di valorizzare la riduzione del danno che è quell'insieme di di politiche di di dis di strumenti che hanno dimostrato di salvare vite senza incentivare l'uso di sostanze
Ridurre i rischi e i danni non significa incoraggiare il consumo ma limitarne le conseguenze negative prevenire le overdose contenere la diffusione di HIV ed epatiti
Fornire per esempio siringhe sterili per l'eroina o pipe per il crack come venne fatto in anche in diverse amministrazioni comunali italiane di centro destra di centro sinistra allestire spazi sicuri per il consumo garantire i programmi di Draka Cecchin che permettano ai consumatori di sapere che cosa stanno assumendo
Le principali organizzazioni internazionali lo affermano danni l'organizzazione mondiale della sanità per esempio è stata la prima agenzia delle Nazioni Unite a fare proprio la strategia di riduzione del danno
E questo per proteggere la salute e i diritti delle persone che usano droghe
Le Nazioni Unite stesse negli ultimi anni hanno più volte ribadito che politiche efficaci sulle droghe devono essere radicate nella scienza e la ricerca
Nel rispetto piena dei diritti umani in una profonda comprensione delle implicazioni sociali economiche e sanitarie del consumo di sostanze
E esempi concreti che che confermano poi questa questa strategia queste queste posizioni non mancano pensiamo per esempio alla Svizzera
Dove i i programmi di somministrazione controllata di eroina in atto da oltre trent'anni hanno ridotto drasticamente le overdose l'infezione da HIV le morti la criminalità legata la dipendenza in Portogallo lo stesso la depenalizzazione accompagnata da servizi di riduzione del danno hanno portato a un drastico calo delle morti a un migliore rapporto tra consumatori e sistema sanitario
In altri stati europei politiche pragmatica hanno prodotto esiti positivi in termini di salute pubblica e di sicurezza
L'Italia al contrario resta invece intrappolata in un paradigma punitivo che non solo ignora queste evidenze ma contraddice apertamente le raccomandazioni delle autorità internazionali
Il massimo che questo governo è riuscito a fare finora e pensare di trasferire i detenuti che soffrono di una dipendenza in comunità terapeutiche trasformate in carcere a a custodia attenuata è un provvedimento sbagliato
Che per ora è rimasto un annuncio è rimasto solo sulla carta
E ed è il paradosso nella politica italiana si varano norme di principio senza però costruire le condizioni materiali perché funzionino così il carcere resta il destino prevalente nonostante sia luogo meno adatto perché ha problemi di dipendenza
Conteniamo allora parlare di riduzione del danno in questa puntata del del notizia antiproibizionista e lo facciamo tornando a un convegno che si è tenuto lo scorso sei febbraio a Torino organizzato dal gruppo Abele e dalla via libera che è la rivista del gruppo Abele fame chimica sostanze contesti e politiche a questo
Il era il titolo del del convegno che si è occupato appunto del del del consumo di sostanze che evolve pensiamo appunto la cocaina crackata che Tumminelli psicofarmaci ma le risposte del sistema restano inadeguate
Qui c'è un un aumento significativo tra i giovani tra le ragazze
Mannini c'è anche un peggioramento delle condizioni sociali e questo dunque pone l'urgenza di ripensare le politiche e gli interventi questo convegno è stato diviso in due sessioni nella prima si è parlato proprio di nuovi consumi
Appunto il crack la cocaina i farmaci e le le sostanze sintetiche nel secondo invece si è discusso delle risposte del del governo appunto dal decreto anti aveva a alle comunità trasformate in in in carceri a custodia attenuata per svuotare le case senza però cambiare modificare la la la legge le norme che hanno portato soffro lamento carcerario nella puntata del del quindici
Settembre scorso abbiamo ascoltato abbiamo cominciato ascoltare questa seconda sessione delle del convegno abbiamo sentito gli interventi di Caterina posti del Coordinamento nazionale comunità con gli enti che ha parlato proprio dell'uso delle comunità
E loro utilizzo come svuota carceri
Poi Pinot di Pinot della rete italiani riduzione del danno che ha ha parlato di uso di sostanze diritto alla salute Alfio Lucchini che il presidente di Federsanità dalla Federazione degli operatori di dipartimenti e servizi le dipendenze sono i servizi pubblici
Che hanno messo a confronto i i vari tavoli sulle droghe le associazioni e la politica
E poi Alessio Guidotti del Network italiano delle persone che usano droghe che ha parlato proprio degli affetti delle politiche repressive
Oggi vogliamo proporvi la parte restante di questa sessione seconda sessione del convegno sentiremo gli interventi di Susanna Ronconi fondò che che ha parlato proprio dello scenario internazionale di come il nostro Paese si colloca all'interno di questo di questo scenario poi Jacopo rosa Atelli della rete Elide ce la rete degli enti locali per l'innovazione sulle droghe
Che ha parlato dell'impegno delle città per una nuova politica nuove politiche delle droghe e poi le sentiremo le conclusioni di S. Farinetti dell'università della strada del gruppo Abele
Acque anche questo questa sessione così come tutto il convegno è stata moderata da Elena Cicarelli della via libera buon ascolto
Avviene fuori un un quadro evidentemente malgoverno sorpreso per nessuno di noi che tenda allora ora dicono proibizionista e repressivo
Quelli mi chiedo dove ci collochiamo noi come Italia Lionello più internazionale cosa succede altrove
Orbene intanto è un'esperienza nella vita a proposito del nostro ha citato mantovano ascoltare mantovano in un contesto internazionale io spesso l'occasione di andare in quel di Vienna Vienna è la città dove ogni anno
Si si ritrovano agli enti dell'ONU preposti alle politiche globali sulle troppe
Apro una parentesi per chi non fosse molto addentro la questione le politiche globali sulle droghe sono governate da tre convenzioni internazionali
A partire dalla prima che quella del mille novecentosessantuno che sono quelle che hanno disegnato il modo in cui nell'universo mondo si approccia a questo fenomeno che è il modo proibizionista così
Che noi chiamiamo della guerra alla droga
Per cui si è scelto di regolare no un fenomeno come quello dei consumi di sostanze della produzione stanze dei mercati eccetera in base a una come dire a una reticolo di sanzioni penali quello è stato non era l'unico modo e non è l'unico modo di regolare
Un fenomeno così complesso ma il governo globale delle droghe è quella cosa lì
E allora appunto ogni anno una volta all'anno l'UE non si dica l'organismo dell'ONU preposto a guardate bene però che e crimine
No non è che l'organismo preposto è l'OMS Organizzazione mondiale sanità oppure l'agenzia dei diritti umani oppure l'agenzia dello sviluppo
è coerentemente con le convenzioni proibizionista è l'organismo che si occupa di crimine organizzato e quindi a Vienna succede che si trovano tutti gli Stati che aderiscono a queste tre convenzioni che sono praticamente tutti gli Stati del mondo notizia fuori quasi nessuno
E ed in quella sede lì si fa una valutazione di come stanno andando queste politica e stanno tenendo i loro obiettivi ci sono successi ci sono i successi bisogna Kant cambiare qualche cosa o meno
E ed è in quella sede gli si ha la straordinaria occasione di ascoltare gli interventi nel sottosegretario del segretario mantovano che ci fanno fare un viaggio nel tempo tutta la negli ultimi due anni che lo abbiamo ascoltato perché ci sembra di tornare indietro di vent'anni fondamentalmente perché la posizione è la posizione classica espressa anche dalla linea formale dell'ONU che quella di un mondo senza però eh
Quindi se si parla di prevenzione la famosa prevenzione vera no che ci nella relazione citata da Augusto la prevenzione vera è quella consumo zero
Di rappresentanti delle all'UE nel Sentinel meridiane gli anni hanno Espresso come obiettivo formale della politica globale un mondo senza però ma guardate c'hanno creduto davvero per un bel po'o e hanno provato a perseguire questo obiettivo a colpi di sanzioni penali ecco questa azione
Mantovani interpreta ancora questa cosa la folla la cattiva notizia è che questo è il nostro sistema sulle droghe
Che ha dato o una prova disse pessima e se ho qualche secondo di tempo proverò a dire molto sinteticamente perché ma il problema è che le cose stanno cambiando quindi quando parla mantovano usando un linguaggio e dei concetti che in quel contesto usano la Cina l'Iran e la Russia
Una volta usavano quei concetti anche gli Stati Uniti da me e Ca'
E dal due mila ventiquattro non usano più quei concetti
Perché nel due mila ventiquattro per la prima volta ma in sede ONU e passato una risoluzione a favore della riduzione del danno non c'eravamo mai riusciti dei sessanta anni per cedere oppure diciamo anche solo nei vent'anni precedenti
Ci siamo riusciti l'anno scorso
Perché gli Stati Uniti dopo trecento mila morti da cent'anni hanno capito
Anche loro che sono i promotori della guerra racconta hanno capito anche loro che la riduzione del danno è l'approccio che consente di governare questo fenomeno quindi c'hanno messo trecento mila morti questo è veramente una cosa peccato no che sia così ma ci sono arrivati l'Italia si posiziona ancora come gli Stati Uniti prima di questa di questa di questa svolta per fortuna c'è un freno per quanto ci riguarda che l'Italia non se la sente di uscire dall'Unione Europea
L'Unione Europea si pone in sede di politiche globali in maniera compatta cioè con tutti i suoi Stati né l'unico Stato che è venuto meno a questa compattezza e l'Ungheria
Che bello che ve lo dico a fare
L'Italia ha fatto questo nel due mila nove guardate sotto il regno Giovanardi Serpelloni
L'Italia nel due mila nove si è tirata fuori dall'Unione Europea a ed è stata colpa nostra se nel due mila nove non è passata la risoluzione a favore della riduzione del
L'anno scorso per fortuna l'Italia ha deciso di rimanere nel contesto europeo credo per una serie di ragioni politiche insomma varie
Ma almeno questo a arginato quindi noi nello scenario globale in questo momento
Diciamo siamo protetti dalla linea politica dell'Unione Europea ma siamo in realtà per quello che poi andiamo a dire
E per quello che rappresentiamo concretamente siamo dalla parte della Cina e della Russia e dell'Iran e questa questa è la situazione
La buona notizia però che questo assetto proibizionista mondiale sta scricchiolando pesantemente da almeno quindici anni
Stanno succedendo a Berlino cose
Prima di tutto perché comincia a essere fortemente evidente di fallimento di questo approccio
Non ho qui tempo di farmi lungo elenco ma naturalmente se un approccio funzionano dipende da che obiettivi si pone cioè se se non ho chiaro l'obiettivo non riesco a misurare se faccio le cose appena faccio una cosa allora
L'obiettivo Gino ma all'altro ieri era un mondo senza droghe se quello era l'obiettivo beh non l'hanno raggiunto nel senso che voglio dire i i consumi sono aumentati negli ultimi dieci anni del ventitré per cento
Sono dati che dà la stessa UM sì cioè il loro rapporti contengono i dati del loro fallimento no che però loro non accettano è una cosa particolare quando noi critichiamo le politiche sulle droghe usiamo i loro dati questo ed è interessante allora
Volevano perseguire consumo zero i consumi negli ultimi dieci anni sono aumentati del ventitré per cento in mercati che è l'altro grande problema i mercanti sono alle stelle ed è lo stesso report che lo dice
A il mercato della cocaina in negli ultimi due anni è aumentato del venti per cento secondo le loro stime quando finalmente arrivano i talebani
E dicono non si produce non si coltiva più l'occhio no tutti contenti Capello non si va
Cosa succede che che si sposta tutta la produzione mi ama hard è l'Appio sostanzialmente c'è lo stesso
Il il mercato illegale che viaggia sul sul web sostanzialmente incontrollabile
E i miliardi sia che si spendono in polizia che cercano di monitorare ancora da questa cosa sono buttati via perché è un mercato che va per i fatti suoi le nuove sostanze ne vengono sintetizzate a decine di nuove ogni anno e le polizie sono lì che rincorrono queste molecole cercando ma allora e è un sistema perché e in evidente Capizzi l'altro fattore che voglio sottolineare perché a me sta molto a cuore ci lavoro in particolare penso che sia importante e sta cambiando lo scenario è la questione dei diritti umani
E che quello che sta succedendo all'ONU è che tutte le agenzie dei diritti umani stanno sgomita andò per entrare nelle politica delle troppe
Questo e molto anche grazie a noi cioè ai movimenti della società civile ai movimenti dei consumatori e anche grazie ad alcuni Stati che sono a favore di questo e quindi siccome le cose stanno cambiando perché si comincia a dire le politiche delle droghe non possono contraddire le politiche dei diritti umani abbiamo sempre di sistema ONU
E ci sono da ormai tantissime risoluzioni di queste agenzie sui diritti umani che stabiliscono che il cuore delle violazioni dei diritti umani dovute alle politiche sulle droghe che sono tantissime queste violazioni
Il cuore di queste violazioni è la criminalizzazione
Dei consumatori prima di tutto dei piccoli spacciatori ma è anche il fallimento del governo del controllo dei mercati illegali
Questo guardate è interessantissimo e ed è importanti perché sta proprio spostando lasse il Consiglio dei diritti umani dell'ONU ha esplicitamente detto invita ha invitato gli Stati membri
Che si grano le convenzioni insomma questioni che gli Stati dovrebbero rispettare che laddove le politiche nazionali sulle però che contraddicono le convenzioni sui diritti umani queste politiche vanno riformate vanno cambiate
Questa è una novità no ma è una novità che anche per noi movimenti no che cerchiamo di di di cambiare lo stato delle cose
Aprono aprono degli spazi ultima cosa se ho tempo ancora qualche minuto
è un sistema che sta adottando la riduzione del danno come prospettiva perché se il tuo obiettivo non è più un mondo senza però che ma un mondo che convive con le però che a costi umani sociali ed economici
Il più bassi possibile
E la riduzione del danno è è quella parte cioè i e con l'approccio di chi dice consigliamo no con i consumi di Abramo che regolando agli allora quello che sta funzionando molto sono nel mettere in crisi questo sistema che il nostro amico e maestro Peppe argomentiamo alla chiesa della posizione proprio perché indifferente alla valutazione della sua efficacia quello che sta cambiando molto la situazione sono distanti che stanno cambiando le loro politiche per esempio tutti gli Stati che legalizza Vimercati che ormai sono tantissimi
Inclusi molti Stati degli Stati Uniti d'America questo sta facendo la differenza e nessuno di questi Stati che ha legalizzato i mercati cercando quindi di controllarli legalmente non penalmente
Nessuno di questi Stati è stato espulso dalle comma convenzioni internazionali
Quindi
C'è come dire anche una possibilità di modificare questa chiesa reinizia Nista è cominciare a immaginare di andare avanti
La sfida per l'Italia e dovetti posizioni cioè dovremmo vedere l'Italia che rifà il passaggio del due mila nove
E in quella sede lì esce dall'unione europea si mette con la Russia e con la Cina e questo spetta un po'anche noi nel senso che sono a siamo anche noi come movimenti e come associazioni italiane che dobbiamo fare i salti mortali perché questo non avvenga
Grazie grazie mille sono a Ronconi non ho non ho avuto neanche il tempo di presentarlo prima le ha dato direttamente la parola grazie anche per la sua questa informazioni questi segnali di speranza che il palo conquistato Ivano confutare
Ovviamente passo la parola prova a partire da questo ampi Aia copro Sapelli Assessore del welfare
Diritti e Pari opportunità come Torino ma soprattutto in questa sede
Rappresentante di evitare la rete di enti locali che in qualche maniera propongono provo un paradigma diverso alternativo rispetto a quello proibizionista repressivo e chiedo a lui come in un contesto come quello che abbiamo descritto
Italiano
Una rete di enti locali può se riesce a fare la differenza come vorrebbe farla
Grazie grazie molte per l'invito e l'occasione di essere qui fra voi sempre
Assai gradita
Beh in questo caso illecita devono assumere
Una responsabilità di essere attori politici
E quindi chi amministra deve sentire fino in fondo di essere anche un attore della della politica e non soltanto una persona che amministra condizioni date tendenzialmente date altri o altre adesso questo siamo strato più altri nel senso che diciamo la politica delle droghe in Italia è sempre stata governata da da uomini adesso sottosegretario Mantovano che anche la famigerata autorità delegata ai servizi inquisito insista tanto parlando giusto per raggiungere più inquietudine sul sul personaggio e no perché sapete che è sottosegretario con la delega ai servizi
Ai servizi segreti
E quindi questo è il punto di partenza
Allora per farlo l'unico modo che ha senso e farli Rete fanno insieme quindi non funzionano i protagonismi individuali delle singole città particolarmente virtuose perché una città da sola contro contro il Governo copro questi termini occupo
E quindi devono mettersi in Rete
Devono mettersi in Rete e devono provare a costruire un uno spazio permanente di cooperazione un linguaggio comune e proporsi nella scena pubblica come un attore della vicenda della vicenda politica attorno al tema delle droghe
L'uso delle sostanze e cominciando a auto bucarsi a un uso appropriato linguaggio anche negli ambienti diciamo meglio intenzionati capita di sentire a volte la coincidenza fra diciamo uso di sostanze dipendenza da sostanze
E questo sa bisogna la pazienza dividi
Di aumentarsi e di disporsi appunto alla cambiamento anche del proprio linguaggio no
E non dando mai nulla per scontato
Ecco mettendo si mettendosi in Rete dandosi dandosi un'agenda e innanzitutto interpretando siccome città che proprio per il ruolo politico che intendono avere già nel proprio territorio provano a prefigurare quello che vorrebbero fosse o che si battono perché sia il contesto generale
Dal punto di vista dei discorsi che sono stati fatti sino qui ad esempio la valorizzazione del protagonismo persone che usano droga e Pato di questo discorso
La valorizzazione del protagonismo del sapere esperto e dell'esperienza delle operatrici degli operatori del privato sociale
Risultato è parte di questo discorso la valorizzazione dell'esperienza del punto di vista dell'associazionismo
Della ricerca militante organizzata e parte di questo percorso e la costruzione quindi di condizioni di integrazione interazione fra i servizi pubblici e tutto quello che qui è rappresentato è parte fondamentale di questo percorso
Facendo quindi anche lo sforzo di creare i luoghi di condivisione e di
Nei limiti del possibile amministrazione condivisa qui lo dico in senso o più generale astratto che te tecnico diciamo però nel proprio territorio
Là dove si può questo vuol dire con la sanità del territorio spingersi più avanti possibile
E quindi ci sono contesti nei quali le nostre città hanno un'amministrazione regionale politicamente omogenea affine
Con la quale si possono provare a portare più in là le frontiere diciamo dei servizi realmente esistenti ok penso nello specifico a uno dei grandi obiettivi che noi ci siamo dati che in generale
Si deve dare chiunque lavori con l'ottica della riduzione del danno che sono le stanze del consumo sicuro
Questo lo si può fare
Ovviamente
Più facilmente e con più efficacia quando il tuo interlocutore parlo dal battutista di una città del sistema sanitario
Nazionale ma locale situato ti viene dietro su questo anziché lui o lei a stimolarli nel fatto più complicato quando ovviamente c'è una distonia dal punto di vista dell'indirizzo politico ciononostante però come per esempio il caso del piano ciononostante però la cosa interessante che come rete Elide stiamo promuovendo e qui Susanna Ronconi è una delle polizia molti altri di Goria nessuno si senta escluso e quella di approfondire dal punto di vista tecnico dello studio della dottrina
Se a legislazione invariata
Sia possibile comunque diciamo così anche un po'indipendentemente dall'indirizzo politico
Porre di fronte a l'opinione pubblica e anche ai decisori in tutti i contesti il fatto che le stanze del consumo sicuro ad esempio uso questo come esempio poco perché un po'più difficile tappa per cose che si possono fare sì sì sì sì sì sono possibili sono possibile a legislazione esiste
Lo prevedono anche già diciamo almeno come evocazione
Le stesse delibere regionali che assumono la riduzione del danno dei propri lei ha come Lea e di centrale azioni ritardano s'intende
Fornitura di questo questo e anche la sperimentazione di che poi è ovvio che all'inizio quando cominci
Sempre parlare ovviamente di sperimentazione devi sempre parlare di tentativo devi sempre parlare di cose che poi sottopone un controllo rigoroso ecco quindi la prete lire serve a a questo a fare questo insieme di cose approvare a fare delle cose già sul tuo territorio attenere alto il livello del del discorso pubblico
Ad esempio anche nel come le città parlano delle questioni della sicurezza le affrontano e per esempio affrontare il cosiddetto la cosiddetta emergenza sicurezza che poi emergenza ovviamente non è perché anche diciamo un mondo senza insicurezza è come un mondo senza però che c'è un mondo impossibile anche perché la sicurezza è un concetto relativo io posso sentirmi sicuro tu puoi sentirti sicuro a seconda tante cose si ci vedi bene io presento vedo praticamente niente
La sera sono insicuro per definizione io mi sento conteso e quali sento più insicuro eh quando nuoto biennale
Perché non ho gli occhiali non vedo praticamente niente sono terrorizzato di quello che mi possa cadere e quindi per me è un esperienza tendenzialmente angoscia da una delle spese più belle nella vita che cosa fare una persona basta vederci bene oppure avere meno fisico quindi per dire
Allora se è una città parla di se stessa e delle proprie contraddizioni rispetto al tema della sicurezza deve saperlo fare e deve farlo nella maniera corretta almeno dal nostro punto di vista e quindi per esempio contare le contraddizioni che attraversano anche Torino e tutte le grandi città dicendo
Si risolve spazzando via usa un'espressione che ho sentito dire
Da una ospite della nostra assemblea nazionale di bretelle idee un ospite esterno ecco questo vi voglio rassicurare causato Natisone formidabile Caretto noi così siamo intervenuti abbiamo sbaragliato di di spacciatori abbiamo sbagliato gli spacciatori ho trovato prestacco Senato ed è che tu devi sparò agli altri che stai se in guerra e stai vincendo una battaglia sulla vi incise mi cacci via li elimini stai
Inzaghi equivocando
Non generi così sicurezza anche perché quelli tra una parte si spostano e continua quindi vi segnalo che per esempio la nostra città è stata al centro di una piccola di queste tempeste mediatiche del del tempo contemporaneo quando una coraggiosa intelligente consigliare di una circoscrizione la circoscrizione sette nel quartiere Aurora è intervenuta nel Consiglio di circoscrizione dicendo ma guardate che la presenza di persone che spacciano nel ponte Mosca ponte Carpanini eccetera è non dopo il dobbiamo ridurlo a una questione di di sicurezza di ordine pubblico perché sono persone pure qua
Le probabilmente anche loro potremmo addirittura e inserirle nella categoria di di vittime di qualcun altro no di di persone imperi e cioè è si è scatenato il finimondo Salvini che l'ha fatto Ipost contro cioè la dare genovese così si chiama è diventato una crisi no dediti ovviamente nemico numero uno
Classica dinamica del ludibrio sui sociale eccetera eccetera quando aveva detto una cosa di possesso una cosa intelligente coraggiosa in questi tempi no quindi anche questo a questo serve la rete e l'idea e anche a questo noi cerchiamo di abbiamo dedicato nell'ultima seduta di Milano proprio una sessione specifica sul tema
Di come costruire una visione comune un linguaggio comune anche fra operatori di comparti DiVersi empio
Nutre quelli della polizia locale con quelli del diciamo del sociale inteso in senso in senso più tradizionale quindi cosa fa ci aspetta beh ci aspetta un popolo che diceva Susanna Ronconi in conclusione la sfida di questa conferenza
Ovviamente come attori istituzionali noi innanzitutto ci rivolgiamo al governo e diciamo al governo
Coinvolge ci e or organizza dispone una conferenza che abbia un senso e che porta a un risultato Cai
Ma se questo non dovesse accadere e se da queste prime schermaglie ci dovessimo poi tutti insieme rendere conto che vogliono fare una sorta di kermesse ideologica ad uso di loro stessi allora forse non sarà tanto il dentro poi ci sarà anche un dentro
Dentro in qualche modo forse ci deve essere ma non sarà tanto il dentro questo dovrà decidere insieme insieme
Ma sarà soprattutto il fuori che conterà per noi e quindi ci disporremo alla definizione di una contro conferenza o di una conferenza
O tenti Carlo che rivendica il fatto di essere tale cioè un posto dove la gente ha ragione discutere non dove blatera
Per dire esiste un'altra intelligenza collettiva esistono
Un altro modo di affrontare una un fenomeno sociale che noi consideriamo tale non problema un fenomeno sociale che noi dobbiamo governare
Nell'interesse del rispetto dei diritti delle persone delle libertà delle persone
Del diritto fondamentale alla salute con l'ottica della riduzione del danno e del Governo sociale di tutte le contraddizioni che questo fenomeno come tutti i fenomeni porta con sé anche le contraddizioni più complicate da gestire ovviamente quelle che si dispiegano poi nei quartieri virgolette difficile le città perché quello bisogna far finta che non ci sia come fenomeno come questione ecco questo è l'intendimento della rete vive che vede ecco lo dico titolo informativo tutte le principali tappe le principali città italiane amministrate da giunta diciamo il centrosinistra
Farne parte
In qualche città metropolitana un rapporto organico con il mondo del del terzo settore dell'associazionismo organizzato fra cui anche amici e amiche qui presenti
E che vuole crescere e che vuole crescere e che vuole avere sempre più aderenti per poter giocare un ruolo diciamo permanente nella nella politica nella politica
Italiana The Duel far e di promozione dei diritti delle delle persone quindi è un anno interessante che abbiamo di fronte vedremo noi ci siamo e avremo provvisorio di essere tutti insieme
Grazie
Tra l'altro chiusura in qualche maniera espongono al mio ruolo di semplice moderatrice per per dire che questo evento è anche pensato perché la via libera quindi la rivista il gruppo Abele possa accompagnare anche questi questi tipi di percorsi anche per proporre come diceva prima adesso Guidotti narrazioni e modo di raccontare i fenomeni che siano in grado anche di intercettare non soltanto chi è già siamo sensibile al tema preparato sul tema ma un'opinione pubblica un po'più bassa anche perché il tema è vasto e quindi che ci siano anche gli strumenti per raccontarlo su una scala di grandezza più ampia lascio a al nostro ultimo relatore il il compito delle conclusioni Ezio parimenti pronto non facile il compito ma toccata ok nello cercheremo di
Richiamare alcuni punti di tutti gli elementi ricchi che sono venuti fuori
Comincio col dire che in cui si è sbloccata un ricordo perché un ricordo traumatico perché anch'io ero nel tavolo del piano di azione e quindi potremmo poi fare un gruppo di auto mutuo aiuto relativo a quel lavoro di specifico
E dopo questa autodichiarazione cerco di punto puntare alcuni elementi che penso siano interessanti ed importanti uno ho sentito ripetere e sento che estremamente importante anche da un punto di vista programmatico e politico ribadire cioè di fronte a narrazioni che distorcono la realtà in funzione di un pregiudizio abbiamo bisogno di difendere spazi e opportunità di conoscenza laica di ricerca laica sul freno
Abbiamo bisogno di promuovere e difendere
Momenti e occasioni in cui riusciamo a conoscere il fenomeno dell'uso di sostanze in una dimensione che sia in qualche misura il più possibile complessa e complessiva e non sia l'effetto di una piegatura
Delle ricerche ad una dimensione di pregiudizio
Questo quindi vale sia per quanto riguarda il modo con cui noi organizziamo la conoscenza
Sia riprendono le parole dell'assessore adesso probabilmente anche nel poter difendere spazi in cui pensare e sedi spazi ufficiali sono monopolizzati da altro
Da dimensioni più teologiche diceva Susanna Ronconi allora forse necessario creare spazi alternativi in cui pensare e confrontarci intorno a questo e intorno a questo fenomeno
Questo ci fa in qualche misura a riprendere una dimensione importante che sentivo nelle parole di Elena l'inizio di questo panel ovvero che sentiamo un po'tutti una responsabilità culturale
Rispetto a questo fenomeno e molto importante che ne possiamo parlare fra addetti ai lavori è altrettanto importante che riusciamo a moltiplicare la riflessione e una conoscenza meno pregiudiziale di questo fenomeno al di là dei confini
In qualche misura degli addetti ai lavori o delle persone direttamente coinvolte
In questo fenomeno quindi è come se avessimo anche un po'una responsabilità culturale una responsabilità che vale anche e che poi si traduce anche in una dimensione in qualche misura di attenzione indicazioni
Dottor Consoli prima parlava della della prevenzione è interessante vedere se qualcuno di voi ha mai avuto occasione di andare a vedere cioè un ottimo manuale di buone pratiche si dice sulla prevenzione dell'Osservatorio europeo
Che monitora l'uso di sostanza se voi andate a vedere le buone pratiche
Sono tutte di in qualche misura le campagne di prevenzione di prevenzione nazionale sulle sostanze sono l'esatto contrario di queste buone pratiche cioè non non ne ha rispettano sostanzialmente
Un altro aspetto che volevo riprendere dalle parole dei colleghi
E questo e e riprendo in qualche misura dalle parole di Alessio perché
Il il fatto di poter pensare in qualche misura sempre di più che noi non solo parliamo di corpi ma parliamo di persone e non parliamo di problemi
Questo sembra una dimensione scontata ma il rischio è che un paradigma punitivo un paradigma repressivo un paradigma anche patologico Zante un paradigma anche morale
Come diceva Pinot di Pinot rischi di re edificare le persone
Di non far vedere le persone di disumani Tzara le persone di far vedere dei problemi
E giustamente abbiam visto di l'identikit è tipico dei problemi
Da eliminare di giovani di stranieri i poveri una sedia in qualche misura di target specifici su cui in qualche misura il discorso politico che soggiace a questa serie di decreti in qualche misura che che in qualche misura evoca
Ecco perché in quale in qualche modo non li abbiam bisogno di ripartire da una dimensione politica che sia il più possibile Arrighi umanizzante cioè che ci ricordi sostanzialmente e e che possano dal livello locale fino a livello nazionale europeo
E e mondiale no ci ricordava Susanna Ronconi la dimensione dei diritti non diritti civili eccetera
Rintracciare lo statuto intrinsecamente umano in questi comportamenti chiuso
E quindi in qualche misura cercare di muoverci in una dimensione che rimette al centro la persona questo vuol dire una dinamica il più possibile partecipativa
Una dinamica il più possibile che valorizzi il protagonismo delle persone perché questa è efficace in sé
Ed è empowerment in sé ed è bene se questo vuol dire in qualche misura è questo un po'riprendendo alcuni temi che venivano
In qualche misura evocati all'inizio di questo scambio una responsabilità pubblica fondamentale cioè la responsabilità pubblica che primariamente è garantire la salute delle persone e garantire il benessere delle persone e garantire per quanto possibile un aumento della qualità di vita delle persone
Non reificato non punirla
Tenuto conto che l'esperienza di ognuno di noi e le ricerche
Ci dicono che talvolta
La retorica in qualche misura repressiva si concentra sul dito la sostanza e dimentica la luna che il dito indica che l'ha perso
Laddove politiche che tendono hanno un marginalizzare tendono a creare in qualche Adda in qualche misura a a a mettere insieme a creare condizioni abitative reale relazionali socializzanti economiche lavorative riescono a lavorare
Per quality che inclusive e quindi lavorano in qualche misura e hanno come obiettivo il miglioramento della qualità di vita delle persone inevitabilmente hanno un ritorno positivo nei termini dei comportamenti problematici e quindi anche per
Ecco perché diventa estremamente importante da un punto di vista politico
Tenere conto di questa dimensione qua lo si diceva anche nel panel precedente quanto noi riusciamo legare il sanitario il sociale re quando parliamo di mondi magari in strada o di una grave marginalità o una dimensione di consumo giovanile o riusciamo a mettere insieme pensieri relazionali pensieri in qualche misura di incontro di consapevolezza di informazioni e interventi sociali
Pinot di Pinot parlava della casa pensiamo all'opportunità lavorative pensiamo le dimensioni economiche e così via e quindi lavoriamo su una dimensione di benessere e di qualità di vita stiamo già lavorando in una dimensione in qualche misura che indusse
Assorbe di più la la la taratura problematica di un comportamento diffuso
Mi viene ancora da dire una cosa rispetto a questo quanto noi riusciamo non veniva fuori all'inizio questo
Discorso delle comunità terapeutiche quanto talvolta alcune dimensioni politiche rischiano un po'implicitamente
Di veicolare una retorica quasi competitiva no comunità terapeutiche vs territorio una dimensione che in qualche misura vede una sorta di derby fra dispositivi terapeutici d'aiuto e quanto invece sia importante una dimensione cooperativa in cui il lavoro buono delle comunità terapeutiche dialoga con il territorio dialoga con gli interventi di strada dialoga con la dimensione di riduzione del danno dialoga con la dimensione in qualche misura di una sanità territoriale che ha in sé un valore intense
Su su questo
Rimane adesso vi do in qualche misura a non so se anche a voi Caterina è andata via gli avrei voluto che chiedere questo mi è rimasto una un una sfumatura noir
Dove l'elenco delle strutture del del decreto svuota carceri mentre parlava probabilmente adesso stessi stiamo arrivando verso la sera
Ma avevo anche un po'una retorica visto che piace a livello politico la retorica Talk Talk keniana e quindi mi immaginavo questo elenco nella valle di Morro d'Oro in questi posti nascosti e in qualche misura introvabili
A questo punto di
Questo ritorna anche rappresenti la dimensione cooperativa viene anche fuori in un passaggio estremamente importante che appunto prima evocava
Caterina rispetto per esempio di misure alternative laddove se le ricerche ed esperienze la ricerca ci parlano di una come dire di un ben di una verifica integrazione fra misure alternative in una dimensione comunitaria misure integrative sul territorio
Che hanno efficacia che hanno le loro ricadute positive e di conseguenza quindi mettere l'una contro l'altra sembra una di un artificio retorico molto ideologico e poco pragmatico
Un ultimo aspetto che volevo in qualche misura riprendere e questo cioè un po'l'invito che sento un po'da parte di di tutti ecco gli interventi di di questo pomeriggio
E la necessità in qualche misura di mettere insieme una dimensione di A Bocca si e io sono convinto dal volti dalle persone e dalle storie che ognuno di noi rappresenta che voi rappresentate che ognuno
Ognuno sta cercando di mettere il suo da un punto di vista di di abbocca si è sia nelle dimensioni più informale sia nelle dimensioni più formali sia come diceva l'Assessore talvolta anche andando ad abitare qui posti dove
Un pochino più scomodi ecco da questo punto di vista c'è una dimensione culturale che sentiamo particolarmente importante e centrale
E su questo sento la responsabilità di tutti e e mi piace molto
Che a a muovere l'invito di oggi sia la via libera come anche il motore di una narrazione alternativa rispetto ad una narrazione in qualche misura allarmistica di un di un'Italia attraversata da orde barbariche che e di che entità e così via
E in qualche modo ci possano essere una dimensione il più possibile politica che passa da una dimensione locale e concordo con quello che diceva prima Susanna Ronconi talvolta il primo passo evocava anche l'assessore prima il primo passo di una politica locale sono alleanze di comunità sono in qualche misura lavori territoriali dimensioni territoriali in cui la dimensione dell'uso non venga semplicemente vista come un problema ma ossa muovere un modo diverso di guardare a questo fenomeno e di affrontare questo fenomeno
Politiche a livello cittadino
E quindi l'auspicio è che in qualche misura si possano moltiplicare le occasioni le soglie perché in qualche misura più le persone hanno posti
Di incontro socializzazione di considerazione di progettualità riguardiamo fattore di prodotti di protezione che ricadono positivamente sui percorsi fino a politiche di alleanze
Con fra comuni come quella che si evocava della rete Elide estremamente interessante pensare come un pensiero para cromatico possa essere un antidoto a un pensiero prettamente ideologico e pregiudiziale
Perché laddove noi portiamo avanti delle proposte che funzionano in qualche misura è una realtà che cerca un po'di ribellarsi a ad una dimensione ideologica
Fino a una dimensione nazionale europea e su scala mondiale come avveniva prima veniva prima evocate ecco perché come dire
Finisco questo questa parte
Evocando in qualche misura la la necessità di di di capire come in in tutti i nostri in qualche misura in tutti i nostri ambiti
Dall'ambito professionale extraprofessionale dall'ambito in qualche misura del del quartiere no prima nelle fotografie vedevamo Barriera di Milano e sappiamo che anche di c'è un lavoro di comunità sia da quegli ambiti di sino agli ambiti più in qualche misura allargati nazionali europei
Sovranazionali ci possono essere occasioni interessanti
Ribadisco in cui cerchiamo di muoverci in una dimensione in cui vediamo persone laddove vediamo le persone e creiamo occasioni di parola e di Progetto con le persone
La in qualche misura simuliamo la possibilità di non rompere una narrazione che rischia di essere pregiudiziale
Finiamola con la speranza va bene così grazie grazie mille
Grazie ieri sette parimenti Jacopo fratelli Caterina pozzi che dovuta andar via Pinot di Pinot Alessio Guidotti usano Ronconi Alfio Lucchini grazie mille di questo interessante ricco dibattito grazie mille a tutte e tutti voi
Allora ci vediamo
Ma teniamoci in contatto
Grazie mille buona serata
Ecco si concludeva così la seconda e ultima sessione del convegno fame chimica sostanze contesti e politiche che si è tenuto a Torino il sei febbraio scorso organizzato dal gruppo Abele e dalla via libera che la rivista del gruppo Abele
Un convegno che affrontava appunto il tema del dell'evoluzione del consumo di sostanze
Cocaina crack che Tamina psicofarmaci droghe sintetiche ma anche le risposte poi del sistema che restano inadeguate
E tra l'altro con un con col fatto che un aumento significativo tra i giovani tra le ragazze e un peggioramento delle condizioni sociali pone il problema dell'urgenza di ripensare politiche di ripensare le politiche gli interventi appunto
In materia di di droghe
Questo questo secondo tavolo questa seconda sessione del del convegno
Parlava proprio delle risposte del governo dal decreto anti rese al al all'idea di SDI svuotare i le carceri trasformando le comunità in carcere attenuate
E abbiamo sentito molti molti interventi in particolare nella seconda sessione che abbiamo ascoltato oggi abbiamo sentito gli interventi
Di Susanna Ronconi del Forum droghe sullo scenario internazionale su come il nostro Paese si colloca punto l'intera nello scenario internazionale poi Jacopo Rosa teli della rete Elide cioè la rete degli enti locali per innovazione sulle droghe
Chi ha parlato dell'impegno proprio delle città per le politiche sulle droghe e le conclusioni di Ezio Farinetti del dell'università della strada lì del gruppo del gruppo Abele
Il convegno è stato moderato da Lina Ciccarelli
Della via libera
La il primo tavolo la prima sessione era invece dedicata proprio alle sostanze cioè ai nuovi consumi ed è l'ombra faremo ascoltare in un altro momento delle prossime puntate delle notiziario antiproibizionista
Il governo Meloni si appresta a celebrare i suoi primi tre anni di di vita in questi giorni il il cade insomma
Il tetto al far riversare del della vittoria del centrodestra elezioni politiche due mila ventidue
E in questi tre anni insomma ogni volta che si parla di droghe la risposta è sempre stata quella della repressione
Appunto dal decreto anti erede al più recente Decreto Sicurezza passando per il nuovo Codice della strada sopra l'impianto è sempre quello moltiplicare i reati le aggravanti inasprire le pene trasformare il consumo i contrasti giovanili
In una questione in ordine pubblico è un copione un copione vecchio insomma che non ha mai però ridotto nell'offerta nella domanda di sostanza ma che continua però a provocare problemi
Come per esempio sovraffollamento delle carceri o a marginalizzare
Migliaia di persone non sorprende quindi che l'attuale governo rifiuti di valorizzare la riduzione del danno cioè che è quell'insieme di politiche di strumenti
Che hanno dimostrato di poter salvare vite senza incentivare l'uso delle sostanze perché ridurre i rischi e danni non significa incoraggiare il consumo mappato limitare le conseguenze negative
Cioè a prevenire le overdose a contenere la diffusione di HIV ed epatiti fornire per esempio siringhe sterili per il loro Rina o pipe per il crack
Non realizzare spazi sicuri per il consumo garantire programmi di Draka Cecchini che permettano ai consumatori
Di sapere che cosa stanno assumendo io le principali organizzazioni internazionali lo affermano da anni le Nazioni Unite negli ultimi anni hanno più volte ribadito che politiche efficace sulle droghe devono essere radicate nella scienza nella ricerca
Nel pieno rispetto dei diritti umani
Nella profonda comprensione delle implicazioni sociali economiche e sanitarie che sono connessi al consumo di sostanze ed esempi concreti in queste in questo senso
Non non non mancano pensiamo alla Svizzera Portogallo a ai tanti e tanti stati che hanno avviato politiche pragmatiche che hanno prodotto esiti positivi in termini proprio di salute pubblica e di sicurezza l'Italia al contrario
Resta intrappolata in un paradigma punitivo che non solo ignora queste evidenze ma contraddice apertamente le raccomandazioni delle autorità internazionali e il PIL messaggio politico resta sempre lo stesso tutta la droga è uguale che è una formula molto semplice
Anche efficace e di grande presa mediatica che però non ha alcuna base scientifica perché mettere tutte le sostanze sullo stesso piano
Ignorare le le le le loro diverse caratteristiche lo diversi aspetti significa ignorare poi le conseguenze le differenti conseguenze i differenti e rischi e significa impedire politiche mirate ed efficaci significa anche negare la possibilità di avviare un dibattito serio sulla legalizzazione sulla regolamentazione delle varie sostanze
Come hanno già fatto diversi paesi occidentali come altri si apprestano a fare
In Italia
Milioni di persone consumano sostanze lo Stato però preferisce voltarsi dall'altra parte trattarle come come devianti come criminali e e più comode evocare il fantasma dell'Assirm che affrontare la realtà
I primi sionismo ha fallito sempre e ovunque ha prodotto più crimine ha prodotto più mercato nero a danneggia la salute la sicurezza dei cittadini e continuare a inseguirlo significa provocare danni e in breve rispetto all'Italia condannare il nostro Paese un ritardo culturale e politico enorme
Bisogna cambiare punto di vista già mentre le persone al centro
Serve il Kryl'coraggio di cambiare le politiche delle droghe
Bisogna basarsi sulla ricerca sulle evidenze impari are imparare dalle esperienze positive di degli altri paesi investire in prevenzione in riduzione del danno a regolamentazione legale
Seguire le raccomandazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità o delle Nazioni Unite coinvolge le persone che usano droghe
Avviare un dibattito serio un dibattito informato e non affidarsi agli slogan o a delle vere e proprie falsità ma
Purtroppo la la l'attuale destra di governo attuale Governo preferisce gridare al lassismo rivendicare il pugno duro invocare la guerra la droga e il fatto è che
Dietro questa questa facciata dietro questo esercizio muscolare restano solo la realtà resta la realtà di politiche inefficaci dello stigma e della della sofferenza di tante ritratto persone ci fermiamo qui con il notiziario antiproibizionista anche per questo lunedì ci risentiamo lunedì prossimo in onda alle tredici un saluto da Roberto Spagnoli