Tecnica delle garanzie e umanità nel processo penale per Giuseppe De Luca

Caso di cominciare
Ci siamo tutti
Io darei subito la parola al professor Carratta
Però
Una cosa però voglio dire
Landi vero accarezzata sfamato e lo si ha fame
Tanti gli alberi si era assentato
Poco latte lo perché un direttore di dipartimento come Luigi
Dubito che lo avrete il futuro prego pensavo di riferissi qualcos'altro e lo vede come è servito comunque grazie grazie davvero Giovanni è un piacere ieri trovarti dove il benvenuto ovviamente a tutti voi nel nostro dipartimento per me è o è un piacere un onore introdurre questo incontro per due ragioni fondamentali la prima perché si ricorda qui un grande maestro
Nella io non direi che la procedura penale direi del diritto processuale o del processo perché in effetti Giuseppe De Luca diciamo dischi rigidi ai contributi Giuseppe De Luca
Esorbita no dalla
Dalla procedura penale basti pensare alla sua monografia sui limiti soggettivi del giudicato giudicato penale ma appunto che è un testo fondamentale anche per chi studia il processo dal lato dall'altro lato
E quindi sicuramente è un momento importante è significativo per il nostro dipartimento e da questo punto di vista ringrazio vilmente gli amici processuali penalistiche hanno deciso di organizzare presso il nostro dipartimento quest'incontro è questa la prima ragione la seconda ragione
E legata alla diciamo alla all'idea di processo che credo che sta dietro il ricordo di di Giuseppe De Luca perché evidentemente la il la la la agli iscritti
I riti Giuseppe De Luca trasmettono o hanno trasmesso a noi tutti
A chi sia costato appunto a studiarli ad hanno hanno trasmesso un idea del processo che è stata alla base poi di anche per l'evoluzione che in tutti questi anni vi è stata sia per il processo penale sia più in generale per l'ordinamento e non è un caso in effetti che gli scritti
I Giuseppe De Luca molti gli iscritti Giuseppe De Luca abbiano anticipato alcune tendenze alcune pronunce dalla Corte costituzionale
Penso a quella del settantuno sull'articolo ventotto ma insomma a alla riforma che poi c'è stata meno centottantotto sul codice di procedura penale quindi
è stato sicuramente una protagonista importante per la costruzione del nostro sistema processuale
E qui voglio per non abusare troppo voi del del tempo a mia disposizione
Siccome nel nostro dipartimento noi abbiamo attivato proprio per
Per segnalare ai più giovani studiosi maestri del passato una collana che va sotto il titolo di la memoria del diritto
Questo l'invito ovviamente rivolto agli amici processo al penalisti bene ci starebbe benissimo
All'interno di questa collana la monografia di una delle monografie i figli Giuseppe De Luca anche perché appunto
Che stiamo parlando di un maestro appunto della scienza del processo e di una certa idea del processo come dicevo prima cioè del processo come crogiuolo di valori e di principi tutti insieme in una tre equilibrio delicatissimo il che caratterizza appunto il il processo
Vi ringrazio di aver accettato di partecipare ovviamente ringrazio gli illustri relatori che interverranno ancora una volta le
Ringrazio i i gli amici processo al penalisti e auguro a tutti voi buon buon lavoro grazie grazie
Allora cari amici io da un po'di anni
No no l'abitudine di partecipare ai convegni
Sono occasioni interessanti
Utilissime
Ma per quanto mi riguarda fanno parte di un'altra vita
Oggi però è un'occasione particolare
Per l'occasione particolare
Per l'uomo
Al quale
Questo incontro dedicato
è un'occasione particolare perché
Ce lo dicevamo con Antonio per molto tempo che non metto piede e in questa università che ho amato molto
è un'occasione particolare perché
Molti amici che non vedevo da anni
Sono quelli
è un'occasione particolare perché qui sono alcuni dei
Degli allievi
Addizionali
E ci hanno seguito negli anni da Teramo Roma
Vi dirò che quando professor Marafioti mi ha chiamato
Per domandarmi S
E faceva piacere partecipare a questo incontro
Ho aderito con gioia
Però
Posso dirvi che un attimo da anziano approvata
Per le amorevoli parole protettive che
Luca
Mi ha rivolto
Non ti devi preoccupare non devi fare nulla il presidente non devi fare niente in questi convegni
Sono parole dettate da un'amicizia che dura da trent'anni
Però sono parole che si usano per chi accompagnato probabilmente da lui li ha colti Terna
Sul viale del tramonto si sta avviando
Che allora mi sono dovuto chiedere
Attraversare assi quel momento della vita in cui
I Siraya vincitore orrendo
Ma tu rende più conto mentre se ne rendono conto gli altri
Bene Praga ci sarebbe gli altri resteranno perché
Da poco compiuto un secolo meno diciannove anni ecco mettiamola così
Ovviamente
Gli anni pesano
Quando mi dicono
O vi diranno che invecchiare ai svantaggi non è vero
Forse c'era uno solo quello di esserci arrivati alla vecchiaia
Però qualche privilegio c'era
Quanti possono abbracciare un Presidente di Corte di Cassazione
Quanti possono darsi la parola lo solido convenga
Quanti godono di una badante eccezione come il professor Marafioti
Io però
Qualche privilegio in più l'ho avuto
Nel corso negli anni di vita
Ho conosciuto alcuni dei giuristi
Più rappresentativi del Novecento
E ha avuto il piacere e l'onore
La gioia oggi la gioia soprattutto Nicola morale con loro
Ce lo dicevamo con Mirella
Giuseppe De Luca
Delfino Siracusano
Giovanni Conso Franco Cordero erano uomini diversissimi l'uno dall'altro
Avevano poco a che fare gli uni con gli altri a parte il diritto
Leo Unitalia uniti
Una vita lunghissima
Tutti ultranovantenne
Nel corso della quale sono stati in grado di trasmetterci idee fondanti per la procedura penale italiana
Franco Cordero nuovo difficile
Un plesso riflessivo spesso corrucciato
Ricordo
Che
Descriveva la morte del suo maestro all'olio Mallory era vivo e vegeto
In realtà
La ragione per la quale
Eva
Risiedeva nel fatto che dallo studio di allori o era stato allontanato
Era stato allontanato
Anche dall'Università di Torino per eterodossia
Complicatissima parola ma significa che enunciava idee
Non in linea con quelle dell'università in cui insegnava
Se non mi ricordo male venne chiamato gli ottant'anni pesano venne chiamato da Giovanni Conso nella settanta sei più o meno
Dopo le traversie
Passate settantasei
Dopo le traversie
Passate
A Torino
Ora
Alla Milano basato per vedermi sono
Mi sono dimenticato che non era a Torino ma Milan
Era stato allontanato dalla Cattolica di Milano
Giustamente Giulio che è molto più giovani di me
Adesso
Se lo ricorda
Ecco il vero non era facile non era facile perché voi
Andavate a parlare del vostro scritto
In
Eravate in qualche consiglio e Cordero riteneva lì sulla seggiola
Per i quarti d'ora onora parlarvi della folla che che alla corte degli Estensi si pensava stessero sugli alberi non sulla
Perfino siracusano
Delfino Siracusano era un uomo solare
Pieno di vita
Una dialettica strepitosa come solo gli operai del Sud riescono ad avere
Anche lui viene chiamato su indicazione di Conso
E perfino siracusano
Oltre alla dialettica
Aveva una scrittura particolare vi confesso
Quando la via penna si inceppa e si inceppa spesso ormai e il periodo non vuole scorrere io vado a cercare sintassi del manuale siracusano la chiave di una possibile sviluppo di quella frase
Non lesina mai consigli
Ai propri
Allievi a chi glielo chiedeva
E vi dirò di più
Cioè sapevate ascoltare vi scriveva il mezzo ora un libro
Quello impostava totalmente
Giovanni Conso Giovanni Conso credo che arrivò a Roma nel settantatré
Non fu indolore l'arrivo a Roma
Perché
A mio ricordo Giovanni leone
La cui carta doveva essere occupata da Conso
Non non voleva sentirne parlare sembra ben che in predicato ormai per Presidenza della Repubblica non voleva sentirne parlare di lasciare la cattedra
Utilizzo il titolo di un bel libro giudice mono il caso e la necessità
Io con solo conosciuto per caso
L'ho conosciuto per caso uno dei primi giorni in cui arrivo a Roma
Io avevo l'abitudine di resterà chiuso nell'istituto
All'ora di colazione meglio devono dentro letteralmente
A un certo punto per il per un allampanato signor
Pre che si aggira per la stanza di questi seduto
è che Michele ma in questione di Siena dove se va prende un caffè
Lo accompagnai
E lì un rapporto durato
Molti molti anni fino a quando
Giovanni Conso non se ne andò
Lo raccontano in pochi anni
A Giovanni Conso nasce come giornalista
Nasce come giornalista come giornalista ippico
Si dice che se si voleva una verità per le scommesse
A Giovanni Conso occorreva rivolgersi
Ci dice però
I maliziosi
Che avesse difficoltà a riconoscere gli stalloni rispetto alle pure
E il grande giornalista resta anche molti degli scritti
Giovanni Conso lo ricco mi diceva
Dopo la parentesi alla Corte costituzionale aproposito di umanità
Che la procedura penale aereo lo affascinava di meno
Quello che gli interessava
Allora erano i diritti umani
Negli Allievi i maestri lasciano sempre delle impronte
Ecco le impronte che mi ha lasciato
Uno è il modo di vivere all'università in funzione
Per gli allieve spero di averla degli allievi per le nuove generazioni di docenti perché
L'università non inizia con noi ma con noi può finire se non si creano
Delle classi adeguate dei docenti
E poi il tipo di supporto da offrire ai giovani che si avvicinano al procedura penale
Ricordo che che Giovanni
Correggere la riga per riga
Virgola era capo compresi
E oggi io mi trovo
Ad utilizzare non solo le stesso tipo di correzione ma addirittura gli stessi commenti e Conso impiegava nei miei confronti
L'elemento negli Allievi i maestri lasciano delle tracce indelebili delle immagini
Io ne ho due
Uno due di di poco scalpore
Una
è la stanza di Giovanni Conso alla Corte costituzionale
Quanti di voi hanno avuto modo di
Leggere alla Biblioteca di Babele di Progress ci possono
Fare un'immagine trattasse dei libri cataste di carte tutte quante in bilico
Insomma era un percorso a ostacoli
E si doveva fare per arrivare a due poltroncine dedicata agli ospiti
Ho
Vi dico subito corre su quelle due poltroncine non potevate restare più di un quarto d'ora venti minuti perché gli occhi di Giovanni Conso si perdevano andavano dall'altra parte non va ascoltavano utile
E vengo
All'ultimo dei magnifici quattro
Lo avrete capito ormai
Hanno maggiormente influito sulla mia formazione
Giovanni Del Rio Giuseppe De Luca
Giuseppe De Luca per un uomo fascinoso
Elegante sempre gentile
Sempre
Moderato compassato
Come Delfino Siracusano
Aveva
Principalmente un credo
Il processo è garanzia
Quella garanzia si fonda sulla prova
Tant'è vero che se non mi ricordo male Giulio membro però potrà confermare
Di per Luca scrisse
Un bel lavoro nel sessantaquattro sessantacinque
Su prova e logica
Giurisdizionale si e metodo probatori giurisdizionale
Insomma la prova e l'asse portante del processo
Nel rappresenta la garanzia
Per Giuseppe De Luca
Io ricordo
Soprattutto le ore passate nel suo studio
Con il lavoro
Che in quel momento gli avevo portatore
Mi ricordo
Rigorosamente in bozza perché il maestro
I lavori in dattiloscritto credo che neppure di spogliarsi
Latte De Luca
Quanto
A produzione giuridica
Giuseppe De Luca il giurista non spetta a me parlarne parleranno molto meglio di me
Giulio Ambra determina
Posso soltanto offrirmi qualche ricordo personale
Incorre piccole cose
La pelle Luca poteva vantare
Un palmarès
Professionale senso uguali
Vado a memoria
La difesa di Prodi Giuseppe Bertolucci Sophia Loren arrestata per evasione fiscale
La diga del Vajont
Solo per citarne alcuni
Ma era un uomo che di questi processi non parlava mai
Non l'ho mai sentito per vantarsi parlarne
Ricordo
Anche
Un particolare e Giuseppe De Luca
L'altruismo mi ricordo che una volta di San Paolo si guardi donare gratificante
E nel suo studio
Voi sapete che gli avvocati penalisti generalmente sono resti
A
Cedere alla propria clientela e ad allevare nei propri studi
Giovani troppo promettenti che quella clientela un giorno forse potrebbero sottrargli Ana
Ebbene Giuseppe De Luca allevato nel proprio studio giovani che sarebbero poi diventati entrati nel Gotha dell'avvocatura italiana parlo di Paola Severino
E mi amo Dio
Run pioni Fiorella
La De Luca era un uomo
Dalle battute
Fulminante
Mi ricordo un giorno
Avevo portato
Uno degli ultimi lavori per
Il concorso per l'ordinariato dello straordinario ordinario
E ad un certo punto entrò nella stanza
Non mi ricordo bene se ha una sua segretaria
Ho una sua collaboratrice molto avvenente
E idee ottici si distorce
E De Luca se ne accorse
Si chinò verso di me
Con
Voce compassionevole
Mi disse Paolo ci lasci stare
L'Anagrafe c'è contraria
Ma siccome ricordi nostalgie sono
Proprio degli anziani
E non vorrei dare ragione al professor Mario chiodi mi darebbe molto fastidio cedo subito parola
Ad Ambra e a Mirella
E anche ringraziare pronti Epifani per questa per questa occasione
L'evento è scritto l'ultimo ricordo sì un po'non solo l'ultimo ricordo perché abbiamo avuto la fortuna insieme a Mirella di condividere
Quest'ultimo percorso di vita
Di riflessione di pensiero col professore ed è è un ricordo che ancora c'è molto dico
Diciamo che per me professor De Luca non è stato il mio professore
Io più o avuto una relazione con l'avvocato prima che col professore
Perché la generosità di cui tu parli Giovanni che io ho vissuto in prima persona è stato una generosità forte una generosità professionale il coinvolgimento in alcuni processi uno in particolare a Palmi perché il professore con gli M M
Una certa difficoltà attenere uno studio trentacinque anni da sola e quindi mi ha voluto coinvolgere la generosità era una sua cifra molto importante
Nell'università invece avevo come contraltare perdonate la
Arroganza di questa espressione Franco Cordero
Niente di più distante da aggiustate De Luca
Anche quando si incontravano rimanevano un pochino
Come dire un po'distanti ecco così non si salutavano a stento era più probabile che fosse il professor De Luca salutare Cordero che viceversa
Questa austerità di guarda ero sicuramente era un dato unico era un personaggio assolutamente
Imperscrutabile però somme dieci anni concorde Romano segnalato
Ma parlavo di Cordero con il professor De Luca
E il professore ogni tanto lanciava questi suoi strali ironici anche nei confronti del professor Cordero io ricordo qualche frase più che un umanista un erudito
Senti una sua conferenza sul dogmatismo di un erudito erudizione sconfinata uno stile il migliore del Novecento
Celava una grande ammirazione per il professor Cordero
Che ovviamente condividevo mero attratta da ciò che nel professor De Luca si celava al di là del diritto al di là della procedura penale ogni tanto andava a trovarlo in studio
E in studio non mi parlava dei diritto era molto più conquistato dalla musica ce qui Alessandro il figlio noto musicista mi parlava di terre Sandro no mi raccontava delle dei tre concerti e e mi parlava della musica con entusiasmo un entusiasmo coinvolgente
Mi parlava di Poesia di possedere i poeti maledetti
E mi diceva una cosa importante io ogni tanto scrivevo le cose che mi diceva perché è un bene prezioso sono dei momenti ineguagliabili quelli di poter apprendere da chi ha questa capacità di vivere la vita al di là del confine della propria professione al di là del confine del proprio ruolo accademico
E mi diceva vivo delle risonanze emotive che mi danno le pulizie
La cosa utilissima spesse volte professor De Luca cercava di esorcizzare l'idea della morte
Perché con questo suo sguardo questi suoi occhietti azzurri in realtà nascondevano una profondo Rispetto per la morte ma non non era grave in quello che diceva in realtà molte volte mi trovavo di fronte a qualche cosa che mi spaventava
Però riflettendo a distanza di anni sulle cose di cui mi parlava mi diceva la cultura ci allontana dall'idea della morte
Per me è un pensiero fortissimo questo per propugnare l'idea che ci fosse sempre sullo sfondo questa fine fatale ma c'era il modo di esorcizzare questa fine attraverso la cultura il vitalismo nasce dalla contemplazione estetica del mondo
Sono dei macigni queste frasi no e vi posso assicurare che un virgolettato perché sono molto fedele a
Scrivere ciò che mi viene detto da
Professor De Luca come anche da persone di questo raro livello
Tour de ricordi una cosa che e anche queste le cifre del professore l'eleganza no una persone elegante
Fascinose hai detto
Se vogliamo fare questa contrapposizione concorderò che girava con delle giacche damascate imbarazzanti con dei
Delle giacche di pelle un po'della veri chi l'ha conosciuta Ho Chi l'ha visto per cioè era era difficile distogliere l'attenzione da da questo ambito prendeva anche in giro poi i suoi allievi e gli studenti per come vestisse Roma questo è un altro tema
In realtà questa eleganza faceva parte per il professor De Luca di una un modo di essere anche verso l'esterno un'eleganza intellettuale nonché Cordero non lo fosse per carità non lo traduceva negli abiti ma molto diverso dal professor interruppe
Un'eleganza intellettuale che portava sempre a spingere verso un senso di ironia verso un modo per Ratti qualche maniera scalfire la gravità della vita
Sono soggetto latitante inseguito dei guardiani del cimitero me lo disse un giorno al telefono gli ultimi anni io quando ricevo questi impatti di queste frasi rimango sempre
Quindi trattengo respirano
E poi ci ripenso lo rileggo
Ed è un modo per affrontare la vita e il colloquio
L'ascolto perché il professore sapeva ascoltare l'insegnamento senza infingimenti in maniera maniera dire
Gli ultimi anni in cui poi ho avuto anche la fortuna di conoscerlo seria che ha accompagnato il professore gli ultimi tempi in cui purtroppo lui non poteva vedere però ci parlavamo ogni tanto al telefono no
Scriveva delle cose professore scrive tanto ha sempre scritto tanto
E gli ultimi anni non ci sentiamo soprattutto dopo Natale ci facciamo degli ovuli per iscritto però poi ci sentiamo dopo Natale che ha carattere a dopo Natale gli ultimi anni queste chiacchierate sono state un pochino più frequenti
E il professore ha scritto delle cose anche di grandissimo interesse e
Con l'aiuto di Mirella Scebba d'Oro
E della presidente Salvador scusate era confidenza
Con l'aiuto della Presidente Cerba Doro ci siamo detti se non era il caso di lasciare anche traccia di queste ultime cose che ha scritto
In particolare io ho ricevuto un alcuni fogli no intitolati in gioco il processo che grazie poi alla Presidente Cervato ora sono stati pubblicati sul diritto giustizia e Costituzione
E questo è stato anche un modo per coinvolgere il professore
Grazie a Mirella in qualche cosa di operativo alla sua età ormai molto avanzata ma sempre lucido sempre vivace sempre elegante nei suoi pensieri
E questa capacità di continuare a trasmettere un pensiero un modo di essere un insegnamento ha fatto veramente ormai rarissimo chi Dinoia contatti con gli attuali maestri non me ne vogliano e difficile ritrovare queste cifre e difficile ritrovare badate una cosa importantissima che è l'ascolto
Non è soltanto idee dettato di una vita qualcuno che ti racconta se stesso con un Sempre sotteso narcisismo diciamocelo no questa è la volontà di trasmettere qualche cosa di un passare un testimone non posso avere certamente la lusinga di essere io chi questo è testimone ha ricevuto per carità io
Ho sempre svolto la professione non mi sono mai spinta al mondo accademico se non per questa frequentazione incaute appunto
La catena di Cordero per dieci anni
Dove ci parlava della malattia dei castagni in Piemonte tra le altre cose oltre che del diritto ma è stato folgorante comunque ovviamente l'esperienza Corderie Anna però il professor De Luca faceva molto di più
Se voi leggete avete la pazienza di legge non solo gioco al processo ma anche alcuni scritti che sono stati la sua caratterizzazione degli ultimi anni
Entrato in una dimensione di analisi della realtà
Molto intensa molto capite che quando come dire si cerca di tradurre la realtà attraverso un sentimento una cultura una conoscenza a quel livello la trasmissione è un'espressione forte una trasmissione travolgente e ne voglio leggere solo alcune parole perché io credo che si debba ricordare professore attraverso se stesso io non sono in grado di scrivere nulla di più di quello che lui è stato attraverso le sue parole
L'aspetto singolare del nostro tempo ci ha offerto dall'alto mezzo azione dell'uomo a macchina perfetta riproduzione
Riflettiamo no su un un pensiero questo era un scritto intitolato controvento erano appunti no non era uno scritto che aveva una sua completezza Verona punti punti di riflessione sulla società attuale
Per valgono oggi le ontologie della indignazione che sono un prodotto spurio delle vecchie ideologie per le quali esiste un nemico concepito come un male assoluto
Più esattamente a assistiamo ad un antropomorfismo
Sociale per cui l'avversario incarna un male assoluto con la conseguenza che il bersaglio finisce per coprire problemi io non credo non sono tutti noi sensibilizziamo che questo paradigma sia estremamente attuale
Attualissimo
Anche degli attuali telegiornali possono essere interpretati quelle notizie attraverso questa lente e purtroppo non vengono interpretati attraverso questa lei
L'eclissi dell'interiorità
Il feticismo della merce la tendenziale riduzione dell'uomo a cosa il suo progressivo sradicamento dalla terra descritto in modo efficace dalle mie Zolla secondo il quale la singolarità non esiste più nel costume contemporaneo
Perché il cittadino è diventato un funzionario dell'apparato che agisce secondo le esigenze imposte dal ruolo
Non spetta a me commentare queste parole però vedete come da un lato solo questo voglio dirvi da un lato c'era lo ma elegante fascinoso il grande avvocato
Lo strepitoso professore l'uomo impegnato nell'analisi della realtà da donare agli studenti questa generosità è una delle cifre più importanti che bisogna sottolineare dall'altro c'era l'analisi dell'artista
L'analisi della realtà che passa attraverso uno sensibilità unità
E vigente ovviamente che può sempre trasferire a chi ascolta un messaggio inadeguato per i nostri tempi nostri tempi non sono così avanti i nostri tempi sono molto più poveri molto più beceri molto più mediocri permettete queste espressioni
Ma chi ci dà questo faro deve essere ascoltato avesse ascoltato oggi perché professor De Luca vive e vive con noi grazie
Io sono un po'emozionata non sono abituata a parlare in ambiti accademici perché ho frequentato l'università dopo la laurea per un breve periodo e lì ho conosciuto ne parlavo prima con Giovanni mi sono laureata ho avuto la fortuna di incontrare nel mio percorso dei professori eccezionali
Forse al all'epoca mettevano solo una grande soggezione non è capivo neanche quant'era la grandezza poi con gli anni ho capito abbiamo avuto la fortuna noi che abbiamo frequentato io mi sono laureata alla Sapienza
Quando mi sono laureata io non esisteva Roma Tre non esistevano le altre università vi era solo la Sapienza giurisprudenza io incontrai con solo i contraenti o per caso e ho avuto la fortuna poi di essere di avere
Un periodo con il professor Conso
Di essere assistente tra virgolette aveva avuto il contratto di ricerca
Dopo una dal dopo anomalie disavventure avventure perché successe che io stavo lì molto spaesata vedo che ci sono dei giovani
E siccome l'università mi ha dato tanto penso che questo uno lo può trasmettere quel tanto che deve dare ancora all'università ai giovani se l'università continua ad avere quel compito
Di essere per i giovani di essere istruzione educazione anche formazione
Mi capitò con professore Andrioli che avevo incontrato di scrivere la mia prima nota sentenza sul Foro Italiano di qualche anno fa
E con so che leggeva tutto la lesse mi chiamo a studio io ero molto spaventata perché ho detto evidentemente ho fatto qualche errore ho combinato qualche pasticcio e non mi resoconto che aveva il Foro Italiano sopra al tavolo il che mi disse dottoressa ma lei dove sta e a procedura civile col professore Andrioli o a procedura penale come io gli risposi che stavo lì la procedura penale all'Istituto di diritto penale
E lì cominciò questa avventura che poi proseguita ha per anni anche dopo io poi ho lasciato l'università ho vinto il concorso in magistratura ma ho avuto la fortuna di mantenere questi rapporti molto forti e molto belli
Soprattutto il professor Conso fino a quando lo è venuta a mancare
Ed è ed è stato una presenza per me molto molto importante per me e per la mia famiglia è stato sempre molto legato molto affettuoso e questo è quello che io voglio ricordare dei miei professori perché la parte giuridica
Non sono in grado neanche io di dirvi nulla perché vi sono persone molto più competenti di me in Accademia a dire quanto sono stati grandi e formativi a livello di diritto processuale penale
Comisso Cordero De Luca che erano poi i tre Giovanni chiamati da Carnelutti per la prima bozza della riforma del del processo penale
Io me li ricordo adesso io voglio ricordare dal punto di vista umano e dal punto di vista forse più importante per un professore quello che riescono a trasmettere
Agli allievi ai giovani quello che ti rimane dentro ti porti poi per tutta una vita quindi ho cominciato con consorzi come poiché rivolto verso Cordero il professor De Luca soprattutto noi giovani siamo stati mandati e prestati per fare gli esami all'università di università erano tarda ora erano esami che duravano tantissimo e ho conosciuto Giovanni professor Paolo ozio conosciuto che era uno dei più assidui precisi e studiosi Errico Antonio Di Giovanni nell'ultima fila della sala di lettura
Della biblioteca con il casco da una parte e immerso nei libri finiva una cosa ritornava a studiare stato sicuramente
Un grande studioso è nata anche una grande amicizia io mi sono commossa quando lui ha ricordato quel Periodo perché è stato un periodo per me molto molto importante
Poi non sono stati tantissimi anni però è stato talmente importante che ha lasciato dei dei segni profondi e quindi io ho conosciuto tre grandi con so Cordero di Luca
Verso De Luca ci siamo ritrovati e oggi che lo ricordiamo per puro caso nell'ultimo periodo mi chiama
Un giorno Ambra e mi dice Mirella il professore ha scritto o una anticorodal sulla gioco il processo
Per lo posso mandare premetto che in questo periodo avevo la in quel periodo avevo la la direzione di questa rivista con i colleghi diritto giustizia e Costituzione
Ho tirato dentro a lei come amica nel comitato scientifico
E io ho detto manda dello devo dire che avevo qualche perplessità nel senso che i nostri professori siamo diventate ecco ma due ed è molto avanzate nuovi e loro ovviamente aveva una certa età ho detto se all'altezza di De Luca
Lo possiamo pubblicare benissimo senza problemi
E ho letto quello che era scritto
E francamente ti rendi conto che una mente una scrittura agile una mente vivace
Di una giovane ancora ma non solo di uno con una voglia di studiare di approfondire e di comunicare ci siamo sentiti telefonicamente io avevo molti rapporti con Rosalia che è stata il suo braccio destro in questi ultimi anni perché poi lui con molta quando lo sentì al telefono con molta discrezione con con un po'di pudore mi disse che aveva qualche problema di vista e che quindi è tra l'altro con altrettanto pudore mi aveva detto quanto fosse difficile correggere anche oralmente e non potendo leggere i propri iscritti
Il
è stata devo dire un dono
Ne abbiamo parlato varie volte con Ambra
E ho detto questo è un bellissimo regalo che porte niente capita per caso che il professore ci ha dato gli ultimi mese sì della sua vita e l'entusiasmo anche che aveva messo in questi suoi scritti e nel fatto che potessero è uscire uscire dall'ambito della del suo studio della della sua casa e quindi ci siamo sentiti in quest'ultimo periodo il suo primo mandò questo gioco il processo che molto bello molto articolato molto profondo molto filosofico come detto Ambra gli ultimi scritti professore sono una riflessione molto profonda sulla vita
Non in maniera poi molto teorica vi è una grande apporto filosofico però anche delle riflessioni molto molto pratiche molto
Di grande sensibilità umana
Ed era un messaggio che voleva
Io sono di questo parere voleva che arrivasse uscisse
Voleva che uscisse fuori da da quell'ambito e quindi l'abbiamo pubblicato sulla rivista il giorno del suo compleanno con con gli auguri a giugno abbiamo sul pubblicato questo suo testo
Sul gioco e sul processo dopodiché ci siamo continuati a sentire a un certo punto
Mi disse che aveva abbozzato alcune considerazioni critiche sul principio di auto poi Jesi mi ha messo un po'in crisi ed ho detto addio qui mi devo andare a studiare qualche cosa che non riesco a seguirlo
E mi manda una prima bozza
Le mandò una prima bozza ed eravamo nell'estate dello dello scorso anno dopodiché
Ci ripensò Emily sa no no non la pubbliche non la pubblichi perché la voglio rivedere
La voglia di vedere infatti poi la rivista la riguardata il e purtroppo quando me l'ha mandata oramai eravamo
Dopo l'estate il quando è arrivato il messaggio di Rosalia che era ricoverato
E queste considerazioni critiche del principio dell'Autobot Jesi sono state pubblicate poi postume perché il tredici ottobre ormai quasi un anno è venuta a mancare
E devo dire questa è la mia esperienza e non posso dire altro che in questi mesi che abbiamo passato confrontandoci con questi scritti
E non sono stati un regalo
E io ritengo che
è rimasto professore fino alla fine
Cioè non tutti degli accademici amano essere professori
I professori che abbiamo conosciuto noire
Io devo dire che io le ho comunardi poi null'altro piccolo omaggio che gli ho voluto fare persone coperte diverte Andrioli contro polveroso sulla stessa nuvola credo che non potrebbero stare nessuno vedi de dei terreni
Avevano però una cosa in comune
Che hanno lasciato e che io vorrei che
Si tramanda sempre i giovani del futuro perché dà molta speranza
Soprattutto ai giovani come me molti inesperti molto era una ragazzina l'ho conosciuta che aveva allo ventun'anni il sapevo poco di tutto quello che mi accadeva intorno il amava nei giovani
Amava anni giovani e amavano trasmetterà il giovane ognuna a modo loro perché ognuno aveva un suo modo di insegnamento in un suo modo però amavano fare il professore
E io ritengo che l'università sia questo sia un grande amore di trasmettere perché tutto quello che tu trasmetti della tua ma non solo se conoscenze sapienza ma anche della tua vita
Rimane rimane e semina semina molto e rimane negli anni e io trovo che il professor De Luca che io ho scoperto poi perché mentre con Consob mantenuto questo rapporto
Continua non c'è mai stato una soluzione di continuità concorderò ci sono state delle soluzioni ma c'eravamo sentiti fino a poco tempo prima che venisse a mancare
De Luca l'hanno riscontrato siamo incontrati come mi nelle Aule di giustizia sempre elegante sempre molto garbato Sempre molto Gentile
E devo dire una cosa che lui mi aveva conosciuto da ragazzina poi mi ha trovato come magistrato dall'altra parte
Però essendo si è sempre mantenuto col suo tono elegante io ero imbarazzata perché sa imbarazzato quando ti trovi di fronte con tuo professore come avvocato ti senti un po'più sotto esame per ragioni che sono abbastanza ovvie
Però non ha mai patto sentire quella assente rispettoso dei ruoli
Anche nei confronti di chi aveva conosciuto ragazzina di ventun'anni che faceva gli esami all'università
Il e questo è un dato che io credo che vada riconosciuto che nell'eleganza ma è un'eleganza non formale è un'eleganza di umanità e di rispetto e dall'altra parte siccome mi ha dato un altro regalo questo
Il professor De Luca la conoscenza con Rosalia la conoscenza dei suoi figli
Io trovo che abbia seminato anche molto molto affetto molto affetto in famiglia
Perché devo dire che Alessandro Paola lo hanno curato poco da due figli amorosi e quindi vuol dire che aveva dato anche tanto anche in famiglia io vorrei ricordare solamente con due righe
Che mi hanno toccato
Una quando lui finisce il suo testo gioca il processo che abbiamo pubblicato a giugno
Con una citazione di Calamandrei sulla toga e sulle forme ed è una cosa che siccome mi tocca molto perché io la mia toga la conservo con grande amore con grande rispetto e ci sono legatissima
Il l'aver riportato alla fine di questo testo un pezzo sulla toga mi ha toccato perché è una parte anche della mia vita
E il ed è un pezzo scritto da dedica la manderei nel limbo e logge dei giudici amo la toga non per le mercerie dorate che l'adornano mentre le larghe maniche che danno solennità al gesto
Ma per la sua uniformità stilizzata
Che simbolicamente corregge tutte le intemperanze personali escono Richelieu diseguaglianze individuali dell'uomo sotto l'oscuro divisa della funzione
Il suo ultimo presto questo sull'auto pugliesi che è un appunto sicuramente voleva continuare a scrivere
Questo non non al per fosse sopravvissuto al tredici ottobre ne sarebbero arrivati altri di testi
Perché è incompleto però quando l'ha mandato la mandato con una lettera che io conservo con affetto e che vi lo posso leggere perché
E il professor De Luca con la sua umanità e con il suo garbo quando mi mandò il testo sul principio dell'auto poi Jesi l'accompagnò con questa lettera che uno una lettera di addio ma voleva essere
Non era di addio per conto mio
Perché sarebbe arrivato un altro se non si fosse ammalato sarebbe arrivato un'altra il piccolo e d'altra parte con Rosalia stiamo trovando tanto di quel materiale che ha scritto e lo stiamo rimettendo a posto perché credo che lui volesse
E forse la sua intenzione che fosse eletto che non solo non fosse scritto solo per se stesso ma fosse letto dagli altri
Quest'ultimo ho scritto meno accompagnato con questa lettera cara amica
Le invio questo rivela rielaborato pialla triste prerogativa di essere l'ultimo ho lavorato in condizioni difficili perché mi sono infortunato a un ginocchio
Purtroppo la mia vita all'età di novantanove anni è come una candela che va spegnendosi progressivamente fino a ridursi a un Lucignolo fu umiliante
Spero che il mio ultimo respiro coincida con il mio ultimo pensiero e mi consenta di poter dire secondo alla frase di San Paolo
Pone un accertamento accertabili con questa speranza la saluto con affetto Giuseppe De Luca
Ringraziamo
Ambra e Mirella anch'io preferisco la figura della professore il sacerdozio in eterno mi piace piace come immagine
Io mi ricordo Giuseppe De Luca
A parte il garbo anche nelle Aule sempre in boccio lato in un loden verde si metteva Mirella forse se lo ricorda perché e di fatto il sostituto per tanti anni si metteva rigorosamente in un angolo
Mi sembrava dalla la gang di Moretti
Mi si vede di più omise vero ce li avete era sempre in quest'angolo tu vedevi Peppino De Luca con questo loden verde che aspettava il suo turno
Adesso credo che sia la parte più tecnica nel nostro incontro e do subito la parola Giulio per la relazione introduttiva
Grazie grazie Giovanni passato prima di tutto l'obbligo di ringraziare Luca Marafioti per aver organizzato una giornata
Mi ricordo di del del professor De Luca nonché la sua scomparsa sia passata inosservata perché avuto grande risonanza anche sulla stampa ci sono stati commenti soprattutto dei suoi allievi dei diritti suoi
Successori avvocati
Però mi piace l'idea che si Possa parlare
Diffusamente della
Sì
Della significato del professor De Luca avuto col suo insegnamento nel nel campo della scienza del diritto processuale penale
E mi è piaciuto anche me ne congratulo non so se anche questa è un'idea di Luca Ovest è stata concertata
La la scelta del titolo tecnica delle garanzie che umanità nel processo penale mi pare che questa sintesi rappresenti in maniera estremamente efficace quello che noi abbiamo potuto apprendere dal professor De Luca
Si attaglia perfettamente questo titolo alli alla al maestro sia come professore sia come avvocato
Dove la tecnica in Effetti serve per
Per far progredire
Rispettare i valori umani oggi si si tende a volte si tende a contrapporre la procedura il procedura lirismo a valori sostanziali quelli che fondono nostra
La nostra società rispetto della persona umana e il diritto di uguaglianza e dispetto dei diritti dei diritti individuali ma sotto però almeno per quanto posso giudicare io le procedure servono appunto a salvaguardare i valori cioè le procedure
Sono estremamente importanti e sono aspetti inscindibili la procedura e e il valore io devo l'onore
C'era di introdurre questa questa giornata al fatto di essere forse il più il più antico allievo del professor De Luca
A Bologna a Bologna dove fu chiamato ma nei primi anni Sessanta io lo conobbi nel sessantotto fra l'altro mi colpì molto il fatto che l'università nell'Unione sta occupata veniva a fare lezione a differenza dei suoi colleghi ma non perché
Condividesse anche in minima parte le istanza del movimento studentesco ma perché ha sempre avuto questo atteggiamento di rispetto per il dialogo di rispetto per gli altri e soprattutto di
Come dire di necessità di confrontarsi con
Con i giovani e a Bologna è rimasto non molti anni ma ci sono ancora a Bologna esiste ancora Bologna una scuola di procedura penale
Se posso dirlo oramai sono fuori la scuola di procedura penale di alto livello e deriva anche dall'insegnamento di Massimo Nobili che è stato in realtà il primo allievo di
Di Giuseppe De Luca anzi
De Luca fu chiamato e questo una specie di paradosso a commemorare Massimo Nobili che si era era scomparso prima di Luís e nella commemorazione segna Lollo scandalo
Derivava proprio dal fatto dire che il maestro dovesse commemorare l'allievo
Come negazione dell'ordine naturale nell'ordine naturale della dica della vita
Ho e non parlo della Scuola romana che qui qui molto rappresentata oppure e ha fatto molto molto piacere le considerazioni di chi mi ha preceduto e da cui e proprio emersa la figura di quello che io continuo a considerare il il mio il mio più importante maestro
Parlando di Giuseppe De Luca io inizierei
Anche questo è stato detto con la sua qualifica più la la sua caratteristica più più importante era prima di tutto e Giuseppe De Luca un'umanista e singolarmente questa qualità
La attribuiva
In uno dei suoi ultimi scritti al suo maestro c'è una talmente sarà nota la introduzione al volume la filosofia del diritto di Francesco Carnelutti
Nella quale fra l'altro e cito alcuni passi perché è la cosa che mi ha mi ha colpito perché ciò che De Luca diceva di Carnelutti per lui venerava per quello che posso giudicare io
Si applica perfettamente alla figura e all'opera di Giuseppe De Luca diceva di Carnelutti cito tra virgolette la formazione umanistica di Carnelutti il suo umanesimo non era umanesimo di biblioteca
La si atteneva alla riflessione vivente alla realtà intuitiva che si nutre di tutti i sapori e immagini l'esperienza un altro passo significativo
Gli studenti scoprirono in lui non solo un maestro ma maestro dotato di carisma
Si sta parlando di Carnelutti per me si parla di Giuseppe De Luca il carisma mezzo privilegiato di trasmissione del pensiero che è prerogativa di pochi il carisma crea nel discepolo coinvolgimento risonanza emotiva e fascinazione
Io chiesi la tesi di laurea questo assegnato poi la mia vita è il mio destino slide Indoors come si usa dire adesso
Al pronto professor De Luca dopo aver seguito il suo corso di e procedura penale aveva già chiesto tesi in diritto privato proprio niente di più lontano se possibile però deciso di
Il dedicarmi alla procedura penale
Più di quanto poi mi sono mi sono dedicato più di quanto pensasse quei tempi comunque
Un'ultima citazione che
Anche questa mi sembra in qualche modo ho trovato riflessa anche nelle parole di chi mi ha preceduto
Per Loquenzi della scrittura di Carnelutti De Luca obbedivano ad un codice unitario egli parlava come scriveva scriveva come parlano
E sull'eloquenza
Questo è un passo che a me piace molto oggi lo Loquenzi è considerato una categoria fossile ed appartiene all'archeologia del passato
Il mondo moderno ha creato una sconcertante estroversione della vita e costringe l'uomo a concentrare il sapere individuale prevalentemente sull'abilità tecnica
Per che egli obbedisce alle urgenze dell'attimo
Prego pensiero e la parola
Invece esiste una correlazione inscindibile
Se la parola diventa incolore logica e opaca se le parole si riducono a freccia indicativi dà segnali di traffico come accade nelle charts
E ci si avvia verso un primitivismo a verbale e verso un alfabetismo una analfabetismo di ritorno viene meno lo stimolo alla forza creatrice del pensiero potrei continuare ma ho già parlato
Troppo di questo di questo tema che per me invece particolarmente significativo e Giuseppe De Luca era indegno
Allievo di
Il Carnelutti dall'insegnamento di Carnelutti aveva tratto la sua filosofia giuridica
E soprattutto per quello che io ricordo del
Per la della dottrina Carnelutti Anna
In mente Lalla l'esigenza di mettere al centro del processo l'uomo
La necessità della immedesimazione del giudice e anche dell'avvocato che contribuisce al giudizio
L'immedesimazione del giudice con l'imputato per mezzo del dialogo
Questo era più o meno quello che diceva Carnelutti nella sua come dire il suo manifesto i
Di
Teoria generale del diritto
Compare fra le altre cose nella
Per l'introduzione alle elezioni di
I sul processo penale lezione sul processo penale
Che appunto di costarono poi magari se avanza tempo ne parlerò gli costarono una polemica con le amiche di lunga durata con Filippo Crispi mica del suo predecessore alla alla Sapienza ma qui io sono chiamato credo a parlare soprattutto dell'importanza scientifica del degli studi di Giuseppe De Luca che come è stato già ricordato appartiene ad una gestione una gestazione generazioni di studiosi che ha fondato la legittimazione scientifica della procedura penale
Non ripeterò i nomi riconosciamo tutti corso Pisapia Cordero siracusano sono quelli che
Hanno come dire elevato lo standard scientifico della procedura penale a confronto con la procedura civile diritto processuale civile Eramo all'era molto più
Elaborato molto più raffinato dal punto di vista dal punto di vista scientifico in qualche misura la procedura penale era considerata faccenda di pratici lo diceva anche Cordero il nel suo manuale la procedura penale non al non ha la dignità che può avere
Il diritto processuale diritto processuale civile
Emerge questo anche dal dal nome della materia qui si può discutere se e giusto chiamarla procedura penale o diritto processuale penale io ritengo che dovrebbe essere diritto processuale penale ma
Ci sono
Varie opzioni al riguardo
E all'epoca quindi siamo nel tra gli anni cinquanta e gli anni sessanta la prima monografia di Giuseppe De Luca del mille novecentosessanta e mille novecento nel mille novecentocinquantatré
Si si si partiva per elaborare una teoria del processo penale
Tale dottrina generale del diritto civile infatti la prima monografia di De Luca intitolata
Lineamenti e della tutela cautelare penale questo riecheggia in qualche misura Lilli gli schermi le le Teoria delle
Diritto processuale
Perito personale civile però la cosa importante e questo secondo me il maggior merito di De Luca il ricorso che degli altri
Autori di quell'epoca la cosa più importante era evitate di trasferire
Gli istituti del diritto personale civile del diritto processuale penale sono due cose diverse si deve partire dalle stesse radici ma non ci si può accontentare di simmetrie simmetrie superficiali
Che non portano cara chiaramente sono sono fuorvianti
E nel in questo in questa prima monografia
De Luca
Fa riferimento a quella che deve essere poi se ne è discusso per anni
Soprattutto nell'epoca all'epoca del della costituzionalismo diciamo così riferito al processo penale lei finalità della custodia in carcere
Tutela cautelare il sottotitolo era la carcerazione preventiva
Così si chiamava all'epoca la custodia cautelare in carcere
E diceva De Luca bisogna distinguere lo scopo con cioè qual è il fine principale costante della custodia cautelare da quelli eventuali ed accessori che si possano intrecciare con questo fine principale il fine della custodia cautelare proprio prendendo
Alla lettera la funzione della cautela e quello di anticipare l'esito del processo nel corso del del del processo medesimo e quindi lo scopo principale della custodia cautelare è la garanzia dell'esecuzione della pena per l'esecuzione della pena però diceva De Luca e qui si sente molto l'influsso di Francesco Carnelutti il processo Sempre inesorabilmente collegato con la pena
Cioè si inizia diceva Carnelutti sinistra l'appena cominciata con l'imputazione con il dibattimento
Poi ci sarà anche la custodia cautelare
E de Luca
Scrivere anche qui mi piace citare testualmente
Sto parlando del
Del della voce
Sulla custodia preventiva & soci Kobe diritto mille novecentosessantatré
E riferisce appunto lire solubile implicazione della pena nel processo e ciò costituisce indubbiamente cifre virgolette
Parte su un Passoni notissimo credo di ripetere cose che già tutti conoscono
Ciò costituisce indubbiamente uno degli aspetti più enigmatici del processo penale che richiama alla mente l'antico è sconcertante ammonimento di Sant'Agostino
Il quale scrive in una delle più belle pagine della sua Città di Dio che gli uomini torturano per sapere se si deve torturare
La carcerazione preventiva ingiustamente sofferta da colui che successivamente riconosciuto innocente
Rappresenta il paradigma esemplare del Mib da miserabile giustizia umana proprio per essere assolto l'innocente e punito
Queste parole ancora mi risuonano nella mente perché i miei primi lavori furono appunto sulla carcerazione preventiva e poi arrivai ad una opera completa
Sulla presunzione di innocenza dell'imputato che evidentemente era segnata già da questa antinomia per questa
A questa da questo paradosso
La seconda monografia è questa una monografia molto importante ho già avuto occasione di
Segnalare
Ai giovani
Di leggere una monografia di questo genere
Questa in particolare per imparare come si scrive una monografia scientifica
Perché oggi non lo so non buona parte della produzione della produzione processuale penalistica si limita a riportare
Evoluzione giurisprudenziali a fare una rassegna di dottrina ma la scientificità demografia un'altra cosa
Bisogna imparare
Parare cos'è la scienza del diritto che
Come
Come dire
Portare a farla progredire
La scuola monografia i limiti è stata già citata direi che è universalmente nota almeno fanno i vecchi spero che anche i giovani l'abbiamo letta
Ed è quando si deve studiare il giudicato l'entourage difetti giudicato non si può prescindere da questo lavoro perché è un lavoro fondamentale
E De Luca demolisce da par suo il mito della sentenza irrevocabile come accertamento efficacia erga omnes cioè la sentenza irrevocabile non per solo fatto di essere irrevocabile
Deve è portatrice di una verità dei fatti che sono che sono attestati
E questo e questo è il il punto il punto di svolta
Da una parte abbiamo l'irrevocabilità della sentenza che significa che non può più essere contestata da nessuno e questo è indispensabile per la la la certezza del diritto
Dall'altra parte è il vincolo che
Poi poiché si prevede si pretende debba dire Eva derivare
Dal contenuto della sentenza cioè il momento imperativo dalla sentenza è soltanto l'applicazione della decisione che diventi irrevocabile ma questo non può anche qui cito tra virgolette
Non può trasformare il giudicato in giudizio di verità
E la cosa l'interessante appunto è che
Qui
De Luca
Come dire evidenzia il paradosso derivante dall'inversione logica del sillogismo no il sillogismo giudiziale
è una figura assolutamente astratta teorica non funziona così in realtà però ci hanno insegnato che visti Losito giudiziale parte da una premessa maggiore la norma da una premessa minore che il il fatto come accertato e da una qua e una conclusione in realtà semplicemente si spiega
Come si applica la la legge
Che lo chiamiamo sillogismo ma solo simboli di per sé non non aggiunge niente alla
Era alla all'argomento semplicemente un così poco qualcuno l'ha definito anche una tautologia perché il la le conseguenze sono già determinate
Dalle premesse ed è Luca sottilmente dice qui abbiamo un'inversione del sillogismo editi giudiziale perché dalla conclusione
Torniamo indietro alla premessa e diamo il il il significato di verità della premessa una volta che sia accertato il significato di evitare l'arco della conclusione e questo direi che
Illumina in maniera in maniera evidente la la la critica al
Valore del giudicato come perita assoluta che non è verità assoluta e lo scopo del giudicato
Quello di produrre nei bis in idem è anche questo uno strumento di uno strumento di garanzia
Per evitare la doppia persecuzione dell'imputato che sia stato condannato o assolto
Ho ore e per evitare possibili conflitti fra giudicati conflitti pregiudicati che possono essere conferiti pratici qui vado un po'sul tecnico ma anche per ragioni di di tempo
Possono essere compiti pratici quando ci sono tra due sentenze che si contraddicono nel dispositivo in questo caso la soluzione è automatica
Oppure possono essere i conflitti teorici cioè le premesse poste alla base di una sentenza non si conciliano con le premesse poste alla base di un'altra sentenza
Il conflitto Teo
Il conflitto teorico si può risolvere se ed in quanto la legge lo consente e anche qui
è interessante che il
Il il ragionamento di De Luca in cui laddove dice che alla fine l'esistenza di questo conflitto logico PRA le premesse non è sempre non è altro che un indizio
Di una
Possibile ingiustizia della decisione e sulla base di questo poi è necessario un nuovo accertamento un nuovo giudizio nei casi consentiti dalla legge per per stabilire quale se esiste delle delle decisioni logicamente in conflitto una decisione erronea
Qui tra l'altro anche questo è stato già detto me ne compiaccio e realtà del locale anticipato di anni
Le sentenze della Corte costituzionale
Che avevano poi escluso la vincolatività del giudicato nei confronti di chi delle parti che non aveva che non fossero state messe in condizione di partecipare al processo
è un portato indispensabile della della garanzia della garanzia del diritto di difesa e poi
Appunto nel Codice anche questo è stato giustamente ricordato è scomparsa qualunque efficacia vincolante del giudicato nei confronti nei confronti di
Nei confronti dei terzi
Un'ultima
Un'ultima considerazione per quanto riguarda i suoi studi sulla sulla prova
Qualcuno dice che era particolarmente sensibile a questi temi perché svolgeva la professione di avvocato livelli a livelli di altissimi
Io credo che sia anche un frutto della sua visione sulla visione del processo soprattutto insisteva molto sulla legalità della prova
E sul principio del libero convincimento come una specie di di crogiuolo mi ricordo questa parola in cui
Si fondono tutti gli elementi che possono essere posti a disposizione del giudice direttamente e indirettamente in piedi in maniera legittima o illegittima
è e criticava per esempio una
Famosa sentenza Pinzolo ero ero bambino io quindi figuriamoci quante di fare il famoso caso Graziosi
E lui in cui lui ne aveva preso parte
Essendo
Essendo dello Studio Carnelutti
In cui la sentenza conclusiva del del processo liquida semplicemente tutte le teorie sulla prova dicendo queste terriere accademiche che distinguono prova indizio sospetto sonde stupidaggine
Quello che conta è
La il convincimento che sia informato nella mente del giudice ovviamente
Non non non
Non è non è difficile immaginare il il commento di di De Luca su questo tipo di
Per ricordo che portava il caso preziosi
In in università home esempio quindi assenza di cultura della prova ogni tanto si faceva un'esercitazione sul caso RAI Graziosi essi né si discutevano anche gli elementi
Le menti alla base
Sulla prova cioè questo
Lissi ma prolusione al corso di procedura penale mille novecentosessantatré a Bologna già citata
Giovanni
Giovanni Paolo Rossi
E
Il De Luca aveva sposato
La concezione della proprio come argomento qualcuno si ricorderà
Il l'opera
Sul concetto di prova di Giuliani che era tra l'altro con un suo collega ed amico
La collezione argomentativa della prova che sposta l'accento sull'attività conoscitiva del giudizio diretto a formare le premesse del procedimento
Qui ed entra la logica perché la logica deve riuscire sceverare nell'ambito della
Della concitazione argomenti a della prova quello che rilevante quello che aveva rilevante ma la questione principale è che alla formazione della prova si deve contribuire dialetticamente e questo è un altro dei punti fondamentali del pensiero di De Luca
E poi ovviamente è diventato senso comune almeno nell'ambito del del
Diritto delle di studio diritto processuale penale certo
Anche Cordero lo ricordiamo benissimo le parole di Cordero sulle principio di immediatezza sul principio del contraddittorio ma De Luca riferiva
Questa
Esigenza di del del dibattito l'esigenza del dialogo al pensare problematico contrapposto al pensare sistematico il giudice deve contemporaneamente fa riferimento al pensare problematico al pensare sistematico i paesani problematico è quello che nasce dal dal diavolo che fa sorridere il dubbio il dubbio fondamentale nella
Nella e o Anatomia della della decisione per questo è necessario l'apporto di tutte le parti del processo e l'apporto del
Del giudice che deve contemporaneamente usare la sistematica per collocare la la fattispecie ma deve anche
A valersi del pensiero problematico diceva De Luca punto uno dei problemi è che molto spesso i giudici hanno dimenticato il pensare
Problematico
Non vorrei strafare perché avrei ancora tante cose da dire ma non voglio abusare del tempo sono già abbastanza
Come dire appagato per il fatto di essere riuscito a a parlare del del del mio maestro quale sono debitori di molte in molte delle mie delle mie
Conclusioni dal punto di vista della dello studio disciplina del processo penale è stato già citato
La
La necessità di il il il lavoro suo gioco il Processo
Rocco però parentesi in gioco parentesi il processo
E c'è la cosa importante è sempre nella logica dialettica nella logica del
Nella contraddittorio
è quelle di
Accettare le regole del gioco
Le regole del gioco comportano dei limiti ancora siamo sul tema dei dei limiti
E quindi della legalità probatoria
Diceva De Luca non tutto quello che noi possiamo usare nell'ambito delle conoscenze ordinaria può essere usato nel processore presero ci sono dei limiti limiti di tempo e di spazio limiti di modo esiste un cerimoniale sulle quali le parti sul quale le parti devono mettersi devono mettersi preventivamente d'accordo una volta e queste regole sono state accettate la decisione deve intervenire
Intervenire secondo le regole e le regole anche questo pensiero molto profondo regole contemporaneamente limitano
Il potere per le parti
Ma Allo stesso tempo offrono la massima libertà
I muoversi nell'ambito nell'ambito delle regole e vorrei concludere con un ricordo
Un ricordo che
Riguarda sempre i rapporti
Il del professor De Luca con Francesco Carnelutti
Dicevo che la la sua filosofia giuridica deve molto al pensiero al pensiero di Carnelutti e mi è tornato in mente un
Mi ricordo di molti anni fa perché era appena era appena stata istituita l'Università di Udine Udine era la patria di Francesco Carnelutti e Giuseppe De Luca fu chiamato alla commemorazione di Carnelutti
Le l'episodio che mi è rimasto in mente
Riguardava una rievocazione che De Luca aveva fatto della famosa prolusione di Carnelutti che ho già avuto modo di menzionare al corso di procedura penale
Libero accenno solo rapidamente che ne è chiaro che non può non porsi profondi re discorso accenno sono molto rapidamente alla polemica fra Carnelutti e Cristini
Carnelutti appunto riteneva che lo studio del processo penale non fosse lo studio uno fosse soltanto lo studio del diritto processuale penale la dogmatica ricerca nell'ultima importante ma quello che nel processo conta la lo studio del processo
Per l'uomo che è l'oggetto del del processo penale
Risplendi ribatteva no queste sociologia nove non interessa noi siamo giuristi dobbiamo occuparci soltanto delle norme e
De Luca rievocava
Poi mentre era uno studente all'epoca perché la prolusione Didi del Cal corso di Carnelutti signora del del mille novecentoquarantasei
E credo inutili evocava
E schegge De Luca rievocava il discorso di Carnelutti che
Parlava secondo la sua impostazione metafisica discutibile ma insomma era l'impostazione di Carnelutti parlava della carità con misura della giustizia dell'amore necessario per andare incontro all'altro
La giustizia deve essere subordinata alla Grazia divina e descrive De Luca Gristle Pigni Philip dove Spini positivista e ateo
Seduto in prima fila che guardava Carnelutti che faceva la sua prolusione con un sorriso mefistofelico
Ma in realtà concluse in quell'occasione De Luca aveva ragione Carnelutti grazie
Cari amici
Il professor De Luca avuto
Almeno tre grandi allievi
Due sono qui in carne ed ossa
Giulio
E Luca Marafioti
Grazie Giulio perché
Però che solo tu potessi tratteggiare in modo così
Incisivo le idee e la filosofia De Giuseppe De Luca
Il processo penalisti gonfiano oggi il petto come verità Chini
Ma non si ricorda no
Che di procedura penale era ho una Cenerentola
Perché veniva abbinata ha diritto penale no non è una propria autonomia
Un altro uomo di grande simpatia devo dire
Anche lui dalle battute
Divertentissima in mare inverni
Credo si sia battuto per l'autonomia della procedura ma se non ci fossero stati il processo civilisti
Avevano gioco facile perché avevano gente come Satta come Salvatore Satta
è un'elaborazione alle spalle di tanti anni
Ma se non ci fossero stati Ponzo Cordero de Luca siracusano Pisapia
Novità procedura penale l'avremmo oggi come complementare
Io non so se c'è Paso Café domando all'anfitrione alla
Domando al professor Marafioti
Se garantite se garantite
Al massimo un quarto d'ora perché i tempi sono stretti la concedo io la pausa caffè
Pesci minuti
Grazie Giulio
Ha ricevuto e pagine dove era proposta numero educativa ridare spiegava lei se non il seminario però era l'Oreste ricorda no grazie niente proprio stabilire vengono messi nero io questi aspetti
Buongiorno occorre stare sempre no grazie al valore dell'arredo dicono Guanajuato in strada regole diverse Jon Poll avvalorato dai vari dalle sei sarebbero molto ad opera di una foresta ore Palermo iniziò Angelo il fatto scoppiò il caso
Contessina banche burning davanti al vostro nonché le sei virgola succursale a Salerno erboso sulle vendite comincia a sentirsi la sentenza aderì serio tra i più conveniente schierarsi così dell'abitacolo in base a tale
No tempo al solito lunedì insiste dalla Regina vedo contatteremo bersaglio i cavatelli Logan Fulvio avesse no pensa anche sfogo sono insufficienti miracolo tavolo geograficamente ne hanno bisogno
Se il film venne in Europa indennizzato ridurre questo geografica cui precipizi pubblico e quindi rilevabili quindi grazie a a più ancora che ad perché per il privato qua per l'orario se si usa la prima del attorno possibile spediti stai meglio va
Cerchi lei altre aziende ricche nobildonne salone non sapevo che riguardino permanentemente
Nel sempre panino grazie anche al contrasto all'Islam Jason regolamenti bianchi o neri il silenzio calato riteneva ripetere come stringendo l'invasione
Tramite anche al generica Silvio investe perché composti ceramici Zuma si delinque lo compra vestiti stretti nuovi salva un mese fa se proprio per questa piccola bocca sorride insomma questa qui dal
Uguale illuminati dal gruppo ma i suoi ma
Io quando in pratica come l'Inter ma
Per parlare anche a
Mona Lisa sia in calo dei consumi sia una non c'è una riga nostra fatta se l'Albania noi continuiamo
Emendamento carretti insomma il cliente va bene va bene farsi abbandonare il bacino fa governi assicurativa manualità esiste in cultura Fiamma fa sì ma quello che veniva ad andare in giro per il fabbisogno l'OPA ostile pesa affidabili romanzi l'indice
Il nuovo
Dovesse avvenire convivono picconatore
E se il re mai Coutances
Va bene
Sto venisse Palazzo ma senza però più poveri perlomeno negli ospedali brevemente affamata fa agli obblighi se noi consideriamo per
Quanto fa
L'avvento presso il granduca stesse piangono Senegal Barnevik l'eventuale più frequentato abbastanza non la vuol provare di quando in quel mobile il aggiungerebbe le strutture il primo anello Vieste la strangola una
Spesso nel farsi sono andato a salutarlo unicamente agli assessori
Partitini rissosi spesa il sangue interessi che si potrebbe solo perché lui
Quindi se si arriva sempre io qua posso rinvenienti in un altro esempio straripanti cala va bene
E io ingigantita
Il
Alle stilistici da collezione benzina che non ha mai esploso un anno e mezzo
è una scelta e quando ha
Addirittura non volle oppositori variabilità di pubblicità che panchina però incalzante che e la seguono testi a quando istituire queste così
Lunetta Lucidi
Perché avete voluto ma almeno prova intenso un po'
Parola per la cosa velocità onore locazione allo consultarmi era intonsa nell'isola ho rivisto io qualche anno dopo anno il ministro in queste l'ambiente la mia ultima assorbiva prestarmi Ligorio
Per il bambino tante anime
Prima partita da
Tanto USA stiamo al buio la lingua in aria com'è la signora verrebbe tardiva che è stato gli organismi
Tutte le date nell'area
Elementari scopre timbriche negare voi Mario De Deo sei negozi no no mai Milingo quando lo andai a trovare il difensore del siero però solo se fare è l'unico verifica un ente malgoverno però proprio se i conti
Mi viene ordinato diciamo così Alfredo grazie abbia preso un caffè e basta perfetti andiamo fuori luganese da osservare OPAS Stella no presso
Palma Eugenio
Per una volta lì lei però
Per visto che presieduto
L'altro
Allora
E almeno paralizzato
Perché ce l'ho risolva per circa il proprio alcuni ampi lo sviluppo
E carica come il parco che Brasillach sul adesso invece
Anzi
In ben
E inadempienze anch'io devo far finta di sapere tutto sì Mambelli
Però darei la parola al coordinatore questo pulita
Grazie presidente quindi
Per questa seconda parte della
Ecco scusate
Non non aveva attivato il microfono dicevo sono tre riferimenti sicuramente molto importanti
Quello sulle radici cattolico liberali
Fa riferimento chiaramente ai rapporti di cui abbiamo ampiamente discusso tra zeppe De Luca il suo maestro Francesco Carnelutti
Penso immagino che gli storici avranno modo poi di soffermarsi meglio di quanto non possa fare io su questo aspetto che è quello lo dico subito che mi convince di meno della figura di De Luca
Ed è forse il primo De Luca quello più vicino e più influenzato da Carnelutti alla sentite me questa espressione che ovviamente non vuole essere irriverente a convincermi di meno perché
è il De Luca che si occupa
Le delle idee Carnelutti hanno il processo come pena la tortura credo che fosse addirittura il tema della sua tesi di laurea tema molto complesse e divisivo affrontato poi da Carnelutti in una chiave che voi oggi
E semplicemente inaccettabile no quindi vediamo forse in questa prima fase un pensiero che
Poco attuale tra virgolette usiamo questa espressione però
Anche sulle radici di De Luca ci sono a mio avviso
Dei profili che vanno ricordati e che sono molto importanti
E il legame con Carnelutti lo porta nel mille novecentosessantuno ad essere protagonista del convegno di San Giorgio quel convegno dal quale nasce l'idea i una riforma del processo penale in senso accusatorio quindi legame fortissimo con Carnelutti si può presentare qualche ombra su quelle tematiche più legate alle fervente cattolicesimo di Carnelutti che poi è diventato addirittura un misticismo come diceva anche Giulio Illuminati
Quella quelle teorie non solo del processo come pena ma anche dell'imputato come un malato che nasconde la sua malattia e che deve essere curato tre sulla concezione medicinale della pena quindi sappiamo quanto possa essere controverso il pensiero dell'ultimo Carnelutti
E quindi del primo De Luca insomma no perché era gli spread unioni il passaggio di testimone però in quegli stessi anni e ed è per me difficilmente comprensibile come si concilia assiro queste prese di posizione nella
Nella figura ingombranti Carnelutti si passa dalla concezione medicinale della pena dalla legittimazione sia pure blanda della tortura al processo accusatorio di San Giorgio e sono gli stessi anni perché se andiamo a leggere i principi del del processo penale sono del sessanta San Giorgio del sessantuno
Questo per la complessità della figura poliedrica di Carnelutti
E De Luca credo che abbia in quegli anni vissuto ma è una mia ipotesi chiaramente non suffragata da nessun elemento abbia vissuto anche un po'le contraddizioni del pensiero Carnelutti hanno
E abbia poi estratto da quella impronte importante se vogliamo il meglio
La lezione di Carnelutti e il meglio delle elezioni Carnelutti ha sicuramente nel mille novecentosessantuno il processo accusatorio l'inchiesta preliminare di parte il processo mi fasi dico
L'indagine preparatorio del Pubblico ministero la estrema semplificazione delle forme
E un processo inteso come uno strumento di garanzia quindi
La procedura penale assiologica mente orientate questo credo che sia il il grande poi i filo rosso che lega era tutte le successive tappe di Giuseppe De Luca quindi quello che
Nei tre
Nenni tre macro argomenti del della nostra seconda parte della prima sessione quello che invece è più importante e che è veramente il lascito se vogliamo usare questa espressione Giuseppe De Luca e l'etica del processo
Etica del processo e gli ideali di riforma che vanno di pari passo e nascono proprio lì
Nell'Isola di San Giorgio nel mille novecento e sessantuno quando De Luca sì il segretario organizzativo di quell'incontro però se andate a rileggere gli atti
La la premessa di De Luca densa di contenuti e vale tanto quanto gli interventi di quelli che poi hanno partecipato al convegno anzi forse addirittura di più in alcuni casi
Da lì nasce l'idea
Il De Luca di una critica serrata all'archetipo inquisitorio che si articola su vari livelli
E credo che però il tutto sia riconducibile a una preoccupazione etica fondamentale per la dignità umana e questo è il portato del del miglior Carnelutti
Cioè mettere al centro della vicenda processuale l'uomo e metterlo al centro in chiave di garanzia dei suoi diritti fondamentali e quindi la denuncia del sistema inquisitorio non è solo relativa alla sua sostanziali inefficienza cognitiva anzi direi
Alla funzione anti cognitiva del processo inquisitorio se vogliamo perché se se è vero che l'allora articolo duecentonovantanove del Codice del trenta si intestava alla ricerca della verità è altrettanto vero che gli strumenti adottati
Dal Codice Rocco erano tali da non consentire il raggiungimento di una verità
Plausibile
L'obiettivo era quello per la verità materiale di una verità assoluta di una verità impostati Zatta che il giudice doveva semplicemente raggiungere e fotografare
Ma in realtà non
Non ci si rendeva conto forse anche per un difetto pelli epistemologia del tempo non ci si rendeva conto che quella verità
Era in realtà irraggiungibile
Che la verità nel processo deve essere legata
A un un approccio topico retorico
E l'approccio topico retorico se mi consentite questo
Previsti Moccia inno autobiografico non non avrei voluto farlo però mia come dire mi è venuto in mente poi sentendo tanti bei ricordi Giuseppe De Luca io chiaramente non ho avuto un rapporto diretto con lui però il cenno autobiografico risale a una circostanza veramente fortuita casuale cioè un congresso tenutosi a Gardone Riviera che è la mia città il mio Paese
Nel mille novecentonovantuno era ottobre del mille novecentonovantuno e del Congresso
Il congresso italiani di diritto penale
E giù dal pendio Luca tenne quella splendida relazione sulla sulla prova sul diritto delle prove
E mi ricordo e mi colpì moltissimo l'utilizzo di di un termine il termine rivoluzione
Col quale De Luca chiuse il suo intervento anche qui il retaggio Carnelutti hanno della
Etimologia della parola
E si ritrova
Frequentemente anche negli scritti di De Luca De Luca dice
Parlando del superamento del processo inquisitorio e rivendicando un codice
Codice nuovo tenete conto che nell'ottobre novantuno era ancora il Codice dall'ottantanove
Perché siamo alla vigilia della Controriforma nel novantadue ma non si è ancora palesata
Tant'è che De Luca nel pubblicare questo scritto sulla Rivista italiana di diritto e procedura penale mette l'asterisco dicendo io queste cose le ho dette prima della pubblicazione che era medio tempore intervenuta delle famose sentenze della Corte costituzionale del mille novecentonovantadue
E De Luca
Parla di Nostalgia per i valori di un mondo sommerso quello della retorica
Un riferimento alla cultura orale alla centralità del problema dei contesti retorici del discorso del pensiero per la rivalutazione degli aspetti intersoggettività la comunicazione umana
Quindi questo ritorno al modello retorico che era il modello del Codice del mille novecentottantotto ottantanove è una rivoluzione
Si domanda De Luca la risposta non è facile se si legge la voce rivoluzione nei dizionari standard dell'Ottocento si trovano definizioni che derivano dal verbo ruotare
La rivoluzione infatti il ritorno di un pianeta o di una stella allo stesso punto dal quale era partito
Come dire il codice dell'ottantanove Visco priva i valori della retorica i valori argomentativi del processo penale che erano stati evidentemente cancellati nel tempo e soprattutto dalla riforma del mille novecento trenta
Mi colpì molto da giovanissimo che si stava scrivendo la tesi di laurea realtà nel novantuno quindi io andai giusto perché era sotto casa mia a questo convegno ma stavo scrivendo la tesi di laurea mi colpì moltissimo sentire
Un pensiero così così forte così profondo come quello di De Luca sulla sulla prova chiudo la parentesi autobiografiche intorno al pensiero di De Luca che invece è quello che ci resta molto importante il riferimento a una verità processuale che guidata da solide regole di acquisizione di valutazione della prova
Una verità processuale che non perde di vite non perde di vista la dignità delle persone coinvolte e garantisce il contraddittorio come valore democratico
La seconda il secondo riferimento nel titolo del nostro incontro di questa parte dell'incontro cioè l'etica del processo credo che sia davvero quello che fotografa meglio il pensiero ecco il pensiero di Giuseppe De Luca perché
Il suo se dovessi definirlo è un riformismo etico
Quello che va dal sessantuno all'ottantotto e poi anche alla delusione sempre più crescente per il mancato svilupparsi del codice accusatorio come le avrebbe auspicato
A causa lo vedremo di un difetto culturale
Questo è un altro secondo me dei grandi insegnamenti di Giuseppe De Luca nel possiamo scrivere anche la riforma migliore ma se non è a Campagnatico da un cambiamento della cultura quella riforma non riuscirà mai ad attecchire
Riformismo etico dicevo che non cerca la perfezione formale del meccanismo processuale pro mentre gli interessa anche poco l'indagine del sulla tecnica
Legislativa fine a se stessa ma bada soprattutto al fondamento culturale politico della costruzione questo
è evidente l'elemento distintivo di Giuseppe De Luca anche nel panorama di processo al penalisti
Contemporanei e coevi alla alla
All'attività di De Luca
La svolta accusatoria la sostiene convintamente ma non rinuncia a una revisione critica che oggi potremmo addirittura definire profetica
O senno di poi avendo visto come suono come sono sviluppati gli accadimenti successivamente nei suoi scritti dei primi anni
Nella riforma c'è la lungimiranza di chi ha intravisto le crepe che di lì a poco faranno franare crollare l'intero edificio
E quali sono questi difetti congeniti della della riforma dell'ottantotto la mancanza di una di una cultura delle garanzie
E dette il il problema dei riferimenti culturali che sono imprescindibili per ogni attività legislativa il predominio del prudenza anti formalista questo è un altro dei temi cari
A Giuseppe De Luca ed è di un'attualità dirompente perché ormai non ci siamo rassegnati al diritto giurisprudenziale come ricordava prima giuri non illuminati anche in ambito accademico ha in mente gli studi ormai si basano quasi in modo
Imprescindibile se non esclusivo sugli indirizzi della giurisprudenza addirittura sembra un paradosso sulla dogmatica giurisprudenziale cioè a questo siamo arrivati e De Luca era un precursore
Nella sua critica a questa giurisprudenza in sofferenza insofferente scusate alle forme la debolezza
Strutturale di quelle forme processuali in alcuni snodi fondamentali ma soprattutto la degenerazione del principio del libero convincimento in libero arbitro probatorio quell'anarchia conoscitiva del giudice che lui temeva moltissimo e non a torto
Perché porta poi alla fine alla panificazione applicativa di ogni di ogni limite probatorio il Projest il processo soprattutto
Che non non ha più
Una connotazione assiologica di carattere etico cioè la tutela dei dei valori fondamentali della persona sottoposta a processo e comunque di tutti i soggetti coinvolti nel processo ma diventa strumento di contrasto ai fenomeni criminali quando
De Luca si pone questo problema siamo appunto alla vigilia
Della controriforme novantadue e dagli nasce l'idea della insufficienza del Codice e ottantanove per il contrasto dei fenomeni criminali organizzati sono una serie di affermazioni che tornano ancora oggi
Nella
Attività legislativa chi ha la fortuna o la sfortuna di far parte ancora di queste commissioni ministeriali si sente tuttora pronunciare queste parole il processo da verso uno strumento efficiente di repressione della criminalità
E quindi ci si oppone ogni
Tentativo riformista
E dico
Alla De Luca per intenderci con argomenti di carattere politico di carattere teleologico il processo di scopo il processo che deve contrastare non nemmeno il crimine ma addirittura i fenomeni criminali che sono visti in chiave criminologica se non addirittura sociologica
La lezione di De Luca sulla breve stagione del garantismo accusatorio è un monito di straordinaria attualità senza la cultura giuridica ispirata all'etica processuale
Ogni modello rischia di soccombere
Questo impiego del processo per finalità improprie credo che sia uno degli aspetti più rilevanti della profetica denuncia di dice per De Luca vado velocemente a concludere perché so che siamo in estremo ritardo
Etica del processo io credo che come deve essere assolutamente contrastato escluso un diritto penale sostanziale etico così invece deve essere predicata
L'etica processuale
Norme processuali non sono
Fine a se stesse non è
Il il gioco di pura sorte è un gioco che si fonda su regole intese come limiti
Ma i limiti all'autorità procedente perché il vero senso della procedura penale non può che essere quello la disciplina dei limiti e questi limiti sono di natura non certo capricciosa
Ma solidamente fondati sulla tutela dei valori
E il costituzionalismo moderno cioè i valori che sono scolpiti nera nella Carta costituzionale e nelle carte internazionali dalle quali ormai credo non si possa più prescindere in alcun modo
De Luca quindi
è un anticipatore anche il valore
Del valore morale del contraddittorio del del metodo dialettico che oggi si è imposto normativamente dalla Costituzione dalle carte internazionali però al tempo del dei primi interventi De Luca
Pur essendovi vigenti le carte internazionali la Costituzione non c'era quella sensibilità per le fonti sovraordinate quindi Luís elabora e sviluppa una teoria del contraddittorio indipendentemente dalla precetti vita delle
Dei testi fondamentali e questo è un altro secondo me
Elemento rilevantissimo di quell'etica del processo che a mio avviso l'eredità più importante che ci lascia Giuseppe De Luca c'ha insegnato soprattutto guardare oltre il meccanismo processuale ci ha spinto verso una comprensione di tutti quei valori sottostanti al processo penale
In grado di coniugare un rigore tecnico che indubbiamente c'era basti pensare alla monografia sul giudicato per intenderci con una sensibilità umanistica in una sintesi davvero di rara di rara efficacia
Quanto sia attuale il pensiero di De Luca loro riscoperto proprio preparando questo intervento ma anche oggi ascoltando
La la relazione di Giulio Illuminati voglio solo fare in chiusura un esempio per tutti il tema del giudicato che non ha una funzione probatoria
è un giudicato
Al quale va attribuito una funzione strettamente legata al al dispositivo alla norma del caso singolo per intenderci
E invece quanto siamo lontani oggi dal pensiero di De Luca nell'ammettere le sentenze irrevocabili come prova del fatto in esse accertato
Esattamente il contrario se vogliamo di quell'impostazione rigorosa e valoriale di di De Luca guardate che l'articolo duecentotrentotto bis è uno degli interventi più rilevanti della controriforma del mille novecentonovantadue
Dal quale è difficilissimo oggi anzi impossibile ve lo dico per esperienza vissuta di staccarsi perché quando
Consentitemi ancora una volta un un brevissimo cenno autobiografico quando di recente vera commissione ministeriale per la riforma del processo penale ho proposto l'abrogazione dell'articolo duecentotrentotto bis la risposta che è venuta dalla magistratura
E ha un peso chiaramente preponderanti in ogni sede ministeriale è stata lei vuole abrogare per legge la mafia
Ecco a fronte di di questo atteggiamento culturale
Qual è il contesto nel quale oggi noi viviamo in questo contesto possiamo aspirare davvero
A un cambiamento radicale del processo penale che riscopre i valori accusatori che vanno dal sessantuno fino all'ottantotto ecco la lezione di De Luca è questa se non cambia la cultura intorno al processo penale non potrò mai cambiare il processo penale grazie
Ringraziamo si arma Sant'
Oggi quel codice
Sottoposto a revisione critica
Ma io ne del ottantasette ottantotto ottantanove ho passato
Tre anni al ministero
Per quel codice ovviamente le mie funzioni erano quelle pubbliche stanze i portacenere però non mi ricordo che le maggiori resistenze
A quella che il professor Mazza chiama riscoperta della retorica nella formazione delle prove in corso all'Italia delle ore dai magistrati
E dobbiamo ringraziare fu qualcuno di voi forse Sacchi era Vincenzo Cavallari un gran signore un gentiluomo
Pisapia e siracusano che si batterono me lo ricordo tutt'oggi come dei leoni
C'era un simpatico magistrato molto simpatico e diventò procuratore di Firenze e aveva l'abitudine
Di girare armato comprensibile ovviamente il problema è che rivoltella non la depositava mai all'entrata la depositava sul tavolo della Commissione e che gettava qualche attimo di perplessità
Darei subito la parola alla professoressa che andrà
Max
Io voglio ringraziare innanzitutto il professore Marafioti
Per questo invito assolutamente immeritato
E devo confessare che siccome mi ha detto che posso andare a braccio e non avere uno schema vado a braccio nel dire che sono in fortissimo imbarazzo
Dopo aver ascoltato le parole bellissime di questa prima parte della sessione di chi il professor De Luca
Lo ha conosciuto la frequentato Nieri editato in qualche modo il testimone dopo le parole del professor Illuminati adesso di Oliviero Mazza mi sono detta ma io che ci faccio qui
Io non ho conosciuto il professor De Luca però non è vero io l'ho conosciuto perché ricordava prima la collega
La cultura ci allontana dall'idea della morte e quindi l'ho conosciuto attraverso i suoi scritti
E mi permetto di dire avendo sentito tanto parlare di ambienti universitari scusate il pessimismo che noi oggi celebriamo un maestro
E tutti possono essere docenti
Ma i maestri sono pochi
E rari io credo che forse la nostra generazione non riceverà un tributo come quello che noi oggi stiamo dando al professor De Luca perché insegniamo forse compassione ma abbiamo capito
Che per essere dei maestri occorre molto di più che andare in aula snocciolare nozioni informazioni fare anche formazione e crescita
E devo dire anche che sono in forte imbarazzo perché io vi porto su un pianeta diverso
Nel senso che troverete quello che ho da dirvi assolutamente eretico assolutamente fuori luogo
Assolutamente frammenti sparsi per arrivare al professor De Luca che non è il mio punto di partenza ma e il mio punto di arrivo perché ho interpretato a modo mio
Il titolo bellissimo ma impegnativo che è stata data questa sessione in un bellissimo saggio di Marco Milletti esso stile scrivere e dire cose bellissime lo sentirete fra poco meno male che mi è stato risparmiato grazie presidente di arrivare dopo
Di arrivare prima perché sarebbe stato un disastro ma lui trattava del tema della paura del processo penale e allora voglio partire da qui ma chi deve avere paura del processo penale
La risposta di pancia immediata che verrebbe a tutti dovrebbe essere l'imputato
Imputato deve temere il processo penale mentre tutti noi che assistiamo fuori affamati di giustizia
Dovremmo sentirci messi al riparo da quella giustizia che in maniera manichea distingue i buoni e cattivi star strappa lei Harvard la Gramigna e salda
I buoni
Io invece penso che se valgono le regole del gioco della del processo non dovrebbe ha fatto avere paura l'imputato perché il processo è abbiamo detto luogo di diritti di garanzie
Quel processo dovrebbe essere scolpito innanzitutto secondo le regole della nostra Costituzione quindi dovrebbe confidare in quegli strumenti di garanzia l'articolo ventisette la presunzione di non colpevolezza e basterebbe leggere
Il dibattito dell'assemblea costituente per comprendere con quale ossessione parossistica si sono cercate le parole per arrivare alla formulazione del terzo comma evitando accuratamente la parola innocenza
Cioè il diritto alla difesa garantito dall'articolo ventiquattro che ha posto fine a molte ambiguità del passato
Dove il diritto di difesa era garantito ma era un diritto naturale per cui ciascuno lo esercitata da sé non necessariamente attraverso l'assistenza di un difensore tecnico
La sottoposizione del giudice alla legge separazione dei poteri l'articolo cento undici la terzietà l'imparzialità dei giudici e la ragionevole durata il contraddittorio garantito il doppio grado di giudizio fino
Alla cassazione e via dicendo quindi l'imputato non dovrebbe aver paura del processo
Ma poi al contrario forse chi quel processo lo guarda dal di fuori aspettando giustizia di quel processo forse ha paura o comunque non è mai soddisfatta di quella giustizia che si realizza nel processo
Perché noi sappiamo che l'errore è sempre in agguato
Non solo i dati lo dimostrano
Sappiamo che possiamo finire in quella macchina ancora oggi infernale Ka il processo
E le diamo il caso Tortora ad emblema e sono contenta che Marco Bellocchio
Faccia la serie così finalmente i miei ragazzi sapranno che cos'era Portobello che cos'era Enzo Tortora e cosa è stata quella vicenda e da che cosa ha scaturito da quella vicenda
Mai però più ci sono le parole di Calamandrei nella prefazione forse più famosa dei diritti delle pene scritta subito dopo la fine della seconda guerra mondiale quando Calamandrei ci ammoniva a non amare le leggi crudeli fidando nella propria provvista e innocenza credendoli fatte per gli altri e non perse
Ma allora del processo paradossalmente deve avere paura l'innocente
E se così allora si creerebbe uno iato una discrasia enorme tra quei precetti e quei valori scritti e quella che è la realtà giudiziaria che scorre sotto i nostri occhi sì allora tutti dobbiamo temere il processo penale dovremmo chiederci perché e allora forse bisogna sfogliare le pagine della storia
Perché è una paura ancestrale quella che ci portiamo dietro costruita da mattoncini secolari dal processo romano canonico e qui la Gti
Lo evidenzia che dobbiamo per un attimo salutare le radici liberali
E ci soffermiamo sulle radici cattoliche perché quel processo ha una matrice molto chiara nasce nell'ambito della chiesa quell'idea che la giustizia umana non era altro che proiezione della giustizia divina
E quindi i magistrati erano oracoli che dovevano incarnare una chicche terrena da temere e venerare
O se si vuole c'è il processo inquisitorio e anche qui l'aggettivo è significativo perché punta i riflettori sulla fase dell'indagine
Quindi è quello l'Inquisizione Inquirer è indagare per arrivare poi all'esito che si spera sia di condanna
E molto scritto sul processo inquisitorio anche se io coltivo l'idea che ripetiamo magari molti luoghi comuni ma forse quel processo non lo conosciamo davvero
è vero che si basava sul terrore basti pensare allo strumento della tortura avallato dalla Chiesa strano appunto verrebbe da pensare di una religione che predica carità comprensione valori assolutamente condivisibili ma basterebbe leggere la bolla di Stir pendant di Innocenzo quarto mille duecentocinquantadue cinquantaquattro dove è giustificata assolutamente la tortura contro i di Eretici
E basterebbe il quarto Concilio lateranense Innocenzo terzo per capire che si erano raccolti stimoli provenienti dall'esterno per fabbricare lordo del processo inquisitorio
è la chiesa che Consegna un meccanismo perfetto ai tribunali laici ma anche plastico inflessibile per combattere l'eresia
Che non è più solo religiosa ma è politica che il dissenso che non conformarsi ed ecco allora che quel processo combatte tutte le schegge impazzite di una ortodossia qualunque essa sia
Contro quel processo inquisitorio illuministi hanno scagliato le loro frecce più velenose ma lo hanno scalfito non lo hanno distrutto
Quel processo è passato immutato nella sostanza cambiando semplicemente nomenclatura e cambiando forse semplicemente nome ieri abbiamo avuto un incontro per la presentazione
Del libro curati tra gli altri dal professor Zilletti Negri che sono qui e abbiamo visto come il processo si piega in questo modo
Ha delle logiche politiche e come l'Inquisizione non sia un rito ma sia una mentalità una forma mentis qualcosa difficile da scalfire
Però poi quella matrice cattolica che mette a punto per fini propri che poi tribunale laico riceve questo sistema questo meccanismo e si risveglia si risveglia recupera determinati valori
L'inizio all'eresia
Perché quella rivolta contro quel sistema viene portata avanti da personaggi diversi
Ognuno utilizzando i propri mezzi Quentin Gendo la penna nel calamaio e chi scrivendo le leggi sulle tavole della pietra
Tra un'eresia accostarli ma voglio fare esempi di quel cattolicesimo che si ribella
A quella situazione
Ogni due miei amici che mi trascino dietro nei miei studi lontani per provenienza geografica per collocazione temporale
Ma che sono molto più simili di quanto possa sembrare da un lato cioè il mio concittadino milanese Alessandro Manzoni e dall'altro cioè siciliano Leonardo Sciascia l'uno il cattolico della Provvidenza
L'altro il cristiano fuggente da un'ortodossia dogmatica critico tormentato dalla religione forse non come vorrebbe i suoi esegeta più accreditato Claude Ambroise il quale ritiene che in realtà fascia fosse un illuminista di matrice molte rianima e chi riteneva che il cristianesimo fosse un'utopia difficili da realizzare Sciascia smentì più volte questa visione ripudiò Volterra come come padre forse come Manzoni che vive quindi va un cristianesimo venato da giansenismo che finiva quest'per rendere un po'intransigente un uomo tollerante come Sciascia ma entrambi erano alla ricerca della verità scoperchiare uno sollevarono il velo entrambi si batterono in modi diversi mutatis mutandis l'abbiamo detto anche ieri per la verità per la giustizia per gli uomini per la sofferenza
Più che sollevare il velo sul processo
Puntarono il dito sugli uomini
Cioè sugli inquisitori
Perché questi inquisitori abitano tra di noi anche nel due mila venticinque sono figure che non sono scomparse col tramonto del processo inquisitorio
E lottavano contro un processo strumento del potere dove l'etica lasciava il posto alla ragion di Stato
Ogni abuso era consentito in nome dell'ordine pubblico
E alla fame di capri espiatori l'opinione pubblica scambiava la giustizia per giustizialismo lo diceva proprio De Luca la tecnica inquisitoria e pura analisi rivolta a far rivivere il passato
E più lo Stato è opaco e più vuole trasparenza dalla vita dei suoi individui la tecnica inquisitoria e questa tu non conosci cosa io voglio da tema io da tempo gli occhi di tempo voglio conoscere qualsiasi cosa assolutamente questa visione de intellettuali di scrittori però poi era un grido civile che per diventa nella realtà aveva bisogno di giuristi che trasformassero la denuncia in riforma
Ed ecco allora
E intervengano intervengono i giovani processuale penalisti non era più accettabile dopo la costituzione mantenere quel codice di procedura penale del mille novecentotrenta che faceva a pugni con quei valori che prima ricordavo
Era diventata un'urgenza insopprimibile segnare una cesura col passato un adeguamento ai nuovi valori
Lo sapete meglio di me non voglio entrare in campi che non mi competono e la novella del mille novecento
Cinquantacinque la formula felice di Ennio Amodio perché facciamo sempre tutto un po'all'italiana cerchiamo la mediazione tra comunque quello che il inquisitorio poteva raggiungere questa idea dell'assoluta verità
E invece il garantismo
La formula la la riforma e città l'apostrofo era invece Francesco Carnelutti era l'alba di una nuova speranza nuove generazioni di processuali penalisti giovani trentenni e quarantenni Girolamo Bellavista li chiama la nouvelle vague
Erano giovani che cercavano di coniugare la passione e l'entusiasmo giovanile con la profondità del pensiero e con la volontà davvero di cambiare le cose e di cambiare la giustizia
De Luca accanto a nomi che erano colleghi oggi rimpianti maestri che oggi sono stati assolutamente nominati e allora se devo mettere insieme Manzoni Sciascia e De Luca scusandomi per l'accostamento
è che forse l'attenzione di tutti non era rivolta al tecnicismo ma alla difficile arte del giudicare giudicare qualcosa di sovrumano che noi rendiamo invece umanamente ter Reno
E allora ecco il magistrato secondo De Luca doveva trasformare in carne e sangue quel quell'arte del giudicare doveva diventare non astratta dogmatica ma doveva essere passione e doveva essere ristretto sia per chi quell'arte la esercita sia per chi la subisce
De Luca Sciascia entrambi sono attraversati dall'idea del dubbio CIACE arriva poi diciamo così a negarlo no dovremmo astenerci dal giudicare perché noi dobbiamo essere tormentati dall'inquietudine e dal dubbio
Nell'Luca ci ha insegnato e vorrei che passasse alle nuove generazioni
Che bisogna rompere i confini angusti dell'esegesi normativa
Dell'interpretazione spicciola del ricorrere l'ultima parola dell'ultimo paragrafo nell'ultimo comma dell'ultima nuova legge di un legislatore che a volte dormiente e a volte invece assolutamente febbrile
Per aprirsi a più ampio Rizzon tinte a quelli filosofici alla storia alla letteratura si è parlato anche intuito l'umanesimo giuridico e mi piace tanto quell'umanesimo giuridico che non ero dizione non essere topi da biblioteca non è pare astrazioni preziosissimi di cui compiacersi l'erudizione fine a se stessa no
Calare quella quella capacità nelle aule dei tribunali non dimenticarsi della umanità perché in quel tribunale ci sono uomini in carne ed ossa
Era l'invito a uscire dal diritto per capire il diritto e qui c'è l'insegnamento di quel maestro onnivoro diciamo multiforme che era Francesco Carnelutti
E nel forse dovremmo insegnarlo ai nostri giovani studenti che stritolati da un meccanismo universitario che chiede quantità e produzione non hanno forse il tempo di fermarsi a riflettere a pensare
Ai lavorare nuove idee e nuove possibilità di riforma
Prima il professor Mazza Liviero permanere che stiamo colleghi amici da tanto tempo
Diceva Maso ma sono un po'perplesso sull'idea del processo come pena cioè come sofferenza che appunto la Comuna a Francesco Carnelutti che già nei suoi scritti compariva questa piena mistico religiosa ma che diventa incontenibile dopo la liberazione però forse è stato questo
Che ha spinto entrambi a voler cambiare le carte in tavole e a voler fare del processo come dicevi tu uomo un luogo di garanzia perché il processo è sofferenza cioè è quella parte di sofferenze ineliminabile ma quando tu dicevi prima convincono magari poco i primi scritti va be signori noi che qui cito magari un altro mio maestro
I diceva noi abbiamo abolito la tortura però forse era meglio la tortura del sistema di diritto comune che almeno era regolata perché dei noi oggi invece pratichiamo una tortura senza regole
E lui l'idea della carcerazione preventiva come tortura per il raggiungimento esattamente della tortura cioè far parlare in un certo qual senso no gli imputati l'aveva ben chiara
Quindi lo scrive no nella sua tesi di laurea poi lo ribadisce e poi c'è il passaggio che sembrerebbe così paradossale dal processo come sofferenza al processo come gioco
Ma proprio quell'idea del processo come gioco e quella che toglie la sofferenza non la cancella del tutto ma non è più la sofferenza subita passivamente nella tecnica inquisitoria
Si inserisce in un processo dove l'imputato al diritto assolutamente di partecipare alla contesa dove c'è rispetto della sua dignità
E dove ci sono regole lo abbiamo sentito prima dal professore illuminati ma si sfidano ad armi pari ciascuno nel ruolo che chiamato rivestire ciascuno nel rispetto delle regole del proprio ruolo nessuno ha una posizione di superiorità
L'esito è incerto fino alla fine
Della collaborazione tra maestro e allievo nasce appunto quel progetto è Oliviero Mazza ne scrisse nel volume che facciamo insieme c'era anche il professor Marafioti sull'inconscio inquisitorio in quell'occasione Giuliano Vassalli ricordava come ad affossare poi quel progetto fu proprio uno dei suoi protagonisti cioè Pietro Nuvolone
Il quale diceva che alla fine quel Progetto aveva annacquato anche lei tenui garanzie introdotte dalla novella del cinquantacinque
Siccome in Italia tutto va veloce un po'come i nostri treni occorsero trent'anni perché quella stessa denti perché quel quell'idea nata nel sessantuno nell'ottantotto ottantanove si potesse trasformare però con amaro disincanto forse preveggenza
Si ammoniva che l'esperienza ha dimostrato che la perdurante vitalità di un codice dipende non tanto dal modo in cui è stato scritto ma dal modo in cui sarà vissuto
Siccome ha detto parole in libertà e senza senso per concludere voglio dire delle parole belle e che quindi non sono mie
E lo faccio ricorrendo a quello che è stato per me un maestro della Storia del diritto penale forse un po'così oggi dimenticato e trascurato mi riferisco ad Adriano Cavanna che riferendosi a un'età che anch'io come Luís amo particolarmente cioè quelle dell'Illuminismo scriveva
Quando a Milano furani enunciati principi sulla priorità ittica
Per la persona umana sembrarono una follia giuridica invece quei pochi sediziose che combattevano per il diritto sapevano che il diritto può togliere all'uomo ogni intimità pasta legalizzare forche cavalletti gulag inquisitori specialisti dell'Adagio del cervello ma sapevano anche che è pur sempre solo il diritto che rende un uomo l'uomo
Perché vi può essere un diritto senza giustizia come al tempo di Cesare Beccaria ma non vi può essere giustizia senza diritto
Io mi soffermo sulla prima parte
Senza giustizia un diritto senza giustizia ora e senza giustizia quando noi dimentichiamo questi valori quando ci dimentichiamo di porre a fondamento l'umanità
Quando dimentichiamo di elevare la persona valore e a non rendere la persona oggetto per il raggiungimento di una qualche utilità qualunque essa sia
Non viviamo tempi Faccini per cui alle giovani generazioni perché io ormai nato in pensione edemi e parti li ho già fatti e quelli che devo fare
Io vorrei dire che la storia ci spiega sia un qualche senso alla storia del diritto rispetto alla quale sappiamo ci sono molte polemiche
E far capire che tutti quei diritti di qui noi col diamo ci sono voluti secoli per costruirli
Se non lo capiamo bene noi rischiamo di perdere in senso di umanità il senso del diritto il senso della giustizia per cui ci tocca difenderli perché tutti quei valori e tutti quei diritti io oggi perdonate il mio pessimismo li vedo sinceramente sotto attacco forse ci vorrebbe di nuovo una Nouvelle Vague
Di nuovo tanti De Luca abbiamo qui tanti giovani speriamo che davvero loro facciano la rivolta la rivoluzione ma quella dei valori e dei diritti della persona Craxi
In relazione alla professoressa Garlati che ha demolito In mezz'ora più o meno
Un falso proverbio male non fare paura non avere
Una balla lungamente una balla convenzionale per resta l'articolo centoundici della Costituzione
Ne è una riprova
Ma in realtà la tortura esiste già
In vigore tutt'oggi ricordate si parlava di tortura atterri Ezio ore hanno per far paura
Non si creavano grossi danni il fisico
Però si spaventava il torturato beh Milano novantadue lo abbia voi no figliolo vissuto quelle di quello si trattava
Si utilizzava la carcerazione preventiva a questi fini
Ma guardate che asserire
Che ci si può difendere provando ci vuole Giuliano Vassalli
Poi il ministro
Sotto il quale sotto la cui egida
Sì vero il codice dell'ottantanove ma senza suo scritto forse ancora non avremmo la difesa mediante la prova io darei subito la parola al professor mille
Grazie al presidente grazie all'amico professor Luca Marafioti per avermi voluto qui grazie per essersi ricordato della storia degli storici
E grazie per avermi permesso di conoscere meglio una figura anche anch'io non ho mai avuto l'onore e la fortuna di incontrare personalmente ma e davvero un personaggio di di grande solidità levatura e finezza intellettuale che fare prima
Oliviero Mazza diceva che non non è sempre decifrabile legame che
Esistito tra il maestro un maestro di quella fama e di quella portata come Carnelutti e l'allievo di Luca
Io prova a indicare quali sono questi punti che saranno poi anche l'oggetto della mia spero breve relazione innanzitutto una solida formazione di teoria generale
Sono
Erano gli anni di Capograssi fra due mila centocinquanta a giudizio processo senza verità
Voi Capograssi la realista qual era in pirico
Invitava a mettere il giudizio al centro della riflessione dei giuristi e soprattutto dei presidi solisti è vero che non c'erano ancora le cattedre mai processuali Stitch erano e come le prime carte sarebbero state vinte a inizio anni cinquanta
Secondo elemento che hanno in comune maestro e allievo invito a guardare Allo scopo del processo a che cosa serve veramente il fare giustizia addirittura Carnelutti arrivava questo forse e noto a agli allievi direttive Luca
Carri maestro di De Luca cioè Carnelutti arrivava ad elogiare la scuola positiva perché pur con tutti i suoi limiti si era ricordata che il processo deve servire a qualcosa deve stare dentro la società come non stava evidentemente se questo verrà ripreso da De Luca ovviamente
E deve servire a estirpare il male dalla Società e questo Carnelutti piaceva
E poi ancora un'ultima eredità secondo me lo sguardo di lungo periodo per questo Loredana io ci sentiamo a nostro agio stamattina la grande perspicacia storici Istica
I De Luca erano gli anni in cui lo storicismo crociano aveva ancora un senso nella nostra cultura italiana e i De Luca lo avverte nell'aria anche senza esibirlo perché tra tutte le cose che ho sentito stamattina ho capito che era un uomo
In tutt'altro che esibizionista
Una parola il punto il legame tra i due grandi giuristi eh l'anti formalismo tanti parole che spiega moltissimi aspetti della riflessione i De Luca è aggiungere un aggettivo adesso spiego anche perché anti formalismo in qui edito
Cosa pensava De Luca del suo maestro
Penali ritornarvi nella nell'affettuoso ritratto che è stato ricordato anche prima dal professore illuminati del due mila dodici due mila diciannove
Che lo descriveva maestro poliedrico una sfinge dice addirittura del maestro De Luca ma spinge disorientante salvo l'ultimo periodo poi della produzione scientifica in cui si era rivelato uomo di fede
E lunga aveva dipinto felicemente Carnelutti nell'introduzione agli attinenti parlava prima Oliviero del mitico convegno veneziano del sessantuno dice
Dice De Luca Carnelutti imponeva quella in qui tu Udine problematica eccola qui la parola chiave per infette l'incessante travaglio del suo pensiero molo ritrovarvi mai dove l'avevi lasciato
Però tutti insegnò procedura penale all'Università di Roma tra i quarantasei e quarantanove la prolusione del quarantasei che abbiamo anche sentito citare prima dal professor limitarmi dominati a cui De Luca proveniente assistette come ha detto anche lui
Dall'afflato Gianni sticker già ante basti pensare il titolo cioè la lotta del diritto contro il male
Sceglieva qualche nodo programmatico che l'allievo farà suo
Anzitutto la denominazione della materia procedura penale Carnelutti riceviamo non volessi impiccare alle parole se mai però avrebbe preferito etichettare come criminale il penale sostanziale come ai tempi Rebecca Ria e penale fa parte processuale perché quella riguarda la pena dirittura Carnelutti era arrivato alla provocazione di dire togliamo dalla dal programma il diritto penale sostanziale la parte sulla pena e diamo la le cattedre di diritto processuale penale che per lui ripeto
Devono essere chiamati più semplicemente diritto
Procedura penale
Ma al di là della nomenclatura
Carnelutti era convinto che il dramma lo chiama così Carnelutti del diritto penale consistesse nell'identità tra giudizio e pena
Nel senso che l'imputato e questo è notissimo cominciava a scontare la pena ho detto anche prima Loredana già dal primo sospetto a suo carico e anche questo pensiero passa secondo me integralmente
Nelle pagine di Lucca
Questa sbagliata scissione della pena giudizio di cui aveva parlato Carnelutti l'abbaglio lo definisce provocava due pericoli cioè il giudizio
L'accertamento del reato e della sua gravità diventava fine a se stesso invece era un mezzo perché il fine ecco qui il problema dello scopo era la lotta contro il male cioè la ritenzione questo aspetto che non passa forse per fortuna De Luca
E secondo Rizzo secondo errore secondo a bagliori puntare nella fase di esecuzione irrevocabile il giudizio cioè di cosa mai finita chiusa la pagina voltata per sempre
Dice Carnelutti come se la diagnosi iniziale del medico restasse immodificabile per l'intera durata della malattia non c'è più niente da fare è stato condannato quindi che tu sia abbandonato a te stesso
E poi c'è un ultima tranche della prolusione del quarantasei Carnelutti Ana a cui secondo me De Luca attinse a piene mani
Carnelutti eravamo neofita in realtà c'è il penale ma insomma lui si riteneva giustamente anche un gigante
Notava il contrasto tra la giurisprudenza degli interessi la chiama così evocando naturalmente ieri in quella giurisprudenza cioè che lavorava il diritto in funzione dello scopo per esempio la scuola positiva
E la giurisprudenza dei concetti ce l'ha con indirizzo tecnico giuridico la linea Rocco Manzini e così via
Tanti giovani dice lui serpeggia una specie di inquietudine ironizza anche su Bettiol dice fa una mezza
Da un'antica ma secondo lui insegnamento che viene da questo scontro è forte perché bisogna non confondere il mondo dei concetti con il mondo delle cose ecco perché gli piaceva la scuola positiva il mondo delle cose della criminalità quella vera
I strada potremmo dire e da qui poi la polemica con Crispi ciniche prima ci ha descritto perfettamente i professori illuminati
E il quarantasette a ventun anni
De Luca si laureata con Carnelutti appunto con una tesi è stata citata più volte la tortura nei rapporti tra processi pena quel testo poi verrà pubblicato sulla processuale del quarantanove quando le Luca era assistente all'Università di Roma
In questo scritto di cui non par vero si sosteneva che nonostante qualche passo in avanti rispetto all'epoca buia della tortura il reo dopo la sentenza tornava come ai vecchi tempi nelle mani del Cartizze del carnefice
E la speranza l'auspicio di De Luca e che naturalmente questa questo trend venga invertito dice lui occorre ripristinare la circolarità tra giudizio pena proprio come aveva detto il maestro anche nella prolusione qui egli aveva assistito
Sono gli anni in cui nella pubblicistica di alto livello della divide il del diritto italiano si discute della morte del diritto libero famosi pessimo
Che crisi del diritto che Carnelutti curò per conto come potremmo dire come più illuminato esponente
Dell'università di Padova alla fine di questo libro
Carnelutti inserisce un suo saggio che si intitola la morte del diritto il libro e oggetto questo l'ho trovato per caso ma può essere interessante ironia degli amici del Mulino che scrivono
Un libretto celebrativo per i loro decennale dicono i giuristi sono completamente fuori dal mondo ormai lo capiscono anche loro sono fuori dalla cultura
Comune e
Il libro alla morte del titola morte del diritto alla diverse esemplificativo
Ma De Luca potremmo dire reagisce a questo questa china pericolosissima che evidentemente percepisce cioè dice la persona colta da giurista culto e questo si vede subito nella monografia che è stata anche questa già citata lineamenti della tutela cautelare penale le cinquantatré
E qui De Luca la prende un po'alla larga ma coglie se come un punto di estremo interesse anche per un processo al penalista di oggi credo
E cioè la tesi di Goldsmith sulla situazione giuridica una tesi che nella testa di De Luca del giovane De Luca avrebbe dovuto sostituire il vecchio impianto Pandette istigò del rapporto giuridico
In realtà poi su questo ci sarebbe da dire perché secondo me era la tesi del rapporto giuridico così come era stata formulata
Dal giovane Arturo Rocco non era così autoritari automaticamente anzi Rocco addirittura diceva in fondo poi il rapporto permette il dire che il detenuto quello che sta già a marcire in carcere qualche diritto verso lo Stato ce l'ha per esempio quello di libertà però appunto non abbiamo ora il tempo per approfondire questo aspetto la tesi della situazione giuridica di Goldsmith era stata elaborata e venticinque non famoso libro che si intitolava la il processo come situazione giuridica una criticare il pensiero processo alibistico
Era questo Goldsmith era un autore antinazista emigrato in Sudamerica che aveva proclamato appunto la completa inutilità scientifica del concetto di rapporto giuridico perché secondo Paul Smith
Più che di obblighi e diritti corrispettivi dall'Unicef parti si sarebbe dovuto parlare nel processo di aspettative di Hollande sia di sapere come va a finire il processo e di oneri processuali
E monito il concetto di rapporto giuridico Goldsmith ripartiva dal processo considerato nella sua realtà empirica anche questo è un concetto Carnelutti hanno capo Graziano e dell'un piano ebbene il nucleo del processo secondo Goldsmith era formato non da norme imperative così le chiama Goldsmith statiche che sono quelle di rito sostanziale
Bensì da norme ipotetiche cioè le norme che riguardano il processo sono direttive indirizzate a chi alla logica del giudice proprie del diritto processuale ecco dove De Luca se non è trova la grande sintonia col cuore smetto cioè l'attenzione alla logica del giudice
La parte meno convincente del lavoro di Goldsmith Paci si sarebbe c'era stata già una recensione molto severa di Calamandrei e ventisette era che il libero parlasse del processo così come e non come deve essere cioè Calamandrei dice Goldsmith ci è raccontare le distorsioni di un meccanismo che non funziona lealtà dovrebbe raccontarci invece come era impostata la teoria generale anche un certo scetticismo che l'autore aveva dimostrato che riduceva sempre Calamandrei che parla la giustizia a strumento obbediente a chi meglio saprà servirsene quindi la legge del più forte poi Calamandrei
Dopo la guerra CDC chi penserà darà un giudizio molto lusinghiero invece sull'opera di Goldsmith
Che però non voleva di buona fama ne parlano ma sono Giuseppe Guarneri nel manuale di procedura penale nei parchi monde parla anche Cordero in maniera abbastanza velenosa infilando allo come un sociologo e poco più
E invece a De Luca il testo di Goldsmith piace e lo utilizza nella monografia del cinquantatré perché dice che esso si ispirava una visione estremamente realistica sono parole sue del processo perché mentre il Concetto Vecchio di rapporto giuridico rimandava al dover essere alla necessità e dunque alla causalità
Molto fine se ci pensiamo anche questa osservazione l'onere quello che era propagandato come dire da Goldsmith
Si caratterizzava per la mancanza del nesso causale ecco investano pensare che un personaggio così misurato come De Luca fosse affascinato però dalla casualità del del gioco processuale tant'è vero che dice appunto che l'onere della prova in particolare
Come dire
Illusorio perché esige comunque alla fine il convincimento del giudice
Ed è un processo nel quale il rapporto di causalità è interrotto dal rischio ecco la rottura della sequenzialità logica rispetto alla quale De Luca non è che non credesse direi che avesse paura avesse timore
Che davvero si potesse realizzare
Quando a inizio degli anni sessanta De Luca si accomodò abbiamo sentito da protagonista al tavolo delle delle riforme mi portò secondo me questa visione problematica dialogica ma al contempo punto etica del rito penale
E noto più o meno quali fossero le proposte che circolavano per la riforma all'inizio
Gli anni sessanta vi sono
Riletto anche un po'alcune pagine lire Marsico che per qualche aspetto anche professionale sono aveva parecchia finita un tono anche molto severo nei confronti del processo così come erano adesso non abbiamo neanche il tempo di segnalare le differenze e convergenze
Preso tanto dire che al congresso palermitano dei magistrati del sessantuno quindi siamo proprio in quegli anni De Luca si indugia come dire si sofferma sulla funzione di parte del PM e dice che questa funzione di parte che secondo me andrebbe recuperata appieno non soltanto risponde a un'esigenza di meccanica processuale ma si ispira anche a un principio notiamo bene di etica giù
Arte
Neri neri guadagna l'etica
Perché perché l'organo dell'accusa come insegnava Carnelutti dice De Luca
Arriva il compito di svolgere il dubbio davanti al giudice solo un pm parte può dipanare il dubbio può spalancare l'ho davanti al giudice
A te vero che De Luca concludeva questo discorso palermitano siamo ripeto nel sessantuno augurandosi che ha una prossima riforma del sistema vigente evidentemente sapeva che era già in atto abbandonasse ogni residuo di quel freddo ed esasperato tecnicismo parole quasi carne anziane che rischiava di smarrire la realtà del giudizio ecco perché gli piaceva Goldsmith ribadisco e l'umanità dei suoi personaggi
Siamo a la logica del giudice altro aspetto fondativo del pensiero di De Luca
Il saggio Carnelutti hanno che ho citato prima la morte del diritto mille novecentocinquantatré si apriva forse mi pare che finora sia stato notato svelando l'illusione riposati processualista in generale e in particolare di quelli del del processo penale cioè il compromesso realizzato dall'autorità si ubicati tra certezza e giustizia presto dice
Carnelutti con le sue solite parole roboanti è il prezzo da pagare era il dramma del diritto fingere di essere certi
Ecco questo è proprio il bersaglio del libro di De Luca limiti soggettivi della cosa giudicata penale mille novecentosessantatré anticipa stato scritto magnificamente da molti sugli usi attuali anticipa molte scelte
Il codice dell'ottantanove ma soprattutto la parte che più mi interessa da storico e la ricostruzione storica che De Luca fa del concetto di giudicato che veramente magistrale anche molto teorica ma questo
è il fiore all'occhiello della sua metodologia feluca rimarcava
Quanto avessero influito nel fissare in passato nel corso del tempo difetti e limiti della cosa giudicata
L'adozione della logica formale
E la configurazione meccanicistica sono parole sue queste del ragionamento giudiziale come sillogismo è stato detto anche prima
Due gli errori nascenti da questa visione
L'eccessiva sopravvalutazione del sillogismo l'ha detto perfettamente prima il professore dominati inteso non solo come riduzione dall'incerto ma anche come strumento di acquisizione della conoscenza il che non è ovviamente
E poi la svalutazione logica della logica del fatto e del giudizio come insegnava e qui sbuca fuori un altro dei grandi autori di Luca Alessandro Giuliani con il quale la sintonia era fortissima
E puntare la sentenza un sillogismo logico
Diceva De Luca aveva portato a trasformare il giudicato in un prodigioso congegno qui c'è anche una vena ironica dotato della virtù taumaturgica
Di far sprigionare la verità nel mondo del diritto il che non è appunto riprendendo Capograssi capovolgendo lo il che non è non è vero che il giudizio e la triade giudizio processo
E in verità spunti in questo finale appunto tranquillizzante della verità
Per contestare la fede incondizionata e la logica formale
De Luca si appellava ad alcuni appigli che erano all'unico Edith anzitutto c'era un movimento dilemmi così lo chiama volto a ridimensionare appunto il ruolo della logica formale nella concettualizzazione del diritto e unicità Autori giganti Puglia atti
Ieri molo e soprattutto Calogero che è un altro dei suoi punti di riferimento la logica del giudice
E poi guardava anche alla filosofia del diritto e in particolare Capograssi che coglieva appunto nel giudizio il fulcro dell'esperienza giuridica esperienza giuridica notoriamente Ensi intanto una Capograssi hanno tutto nasceva dice De Luca da quell'atteggiamento battezzato da un altro grande filosofo cioè Tajani
Tipicamente intellettuali cistico De Luca è insofferente verso l'intellettualismo e che intendeva spostare bellissima anche questa sua affermazione i dati mutevoli costanti dell'esperienza la vita reale che scorre
Come dire disordinata nell'empireo di una logica trascendenza
Concepita come garanzia di assoluta oggettività De Luca non credeva alla forza concettuale del giudicato di trasformare in verità ciò che sfiorava
Latteria probatoria poi fu approfondita ricordava il professor Illuminati nella prolusione bolognese sessantaquattro in cui De Luca metteva a frutto anche studi recenti di
Nel suo maestro ancora di Carnelutti anche di Cordero mentre tre i tre studi sulle prove penali quale avevamo riscoperto anch'essi sulla scia di Capograssi la rilevanza del giudizio negli studi processuali e soprattutto le implicazioni logiche e si rifà in questa prolusione anche a Perelman ha cioè alla
Dall'etere sull'argomentazione che in quegli anni furoreggiava no e che registrava con lo spostamento dell'interesse dei processuali istinti forse poco battuto in Italia correggetemi se sbaglio
Dall'analisi della sentenza all'analisi dell'itinerario mentale così lo chiama
De Luca inchinare mentale del giudice ecco perché gli interessava Calogero gli interessava combattere logica formale astratta e andare più nel merito di questo ragionamento
Nella prolusione del sessantacinque sessantaquattro e poi pubblicata sessantacinque
De Luca ripetitiva il lemma dei disumani Rizzo azione secondo cui questa questo formalismo che imperava della prose solistica stava portando a disumani Zare soprattutto la figura del decisore la figura del giudice
E sulla scorta della monografia di Alessandro Giuliani appunto il concetto di prova
Le sessantuno De Luca il De Luca del sessantacinque trovarli radici storiche di questa deformazione secondo lui e questo ovviamente molto discutibile Maginot che studiosi molto più legati alla norma positiva
Abbiamo delle perplessità su questo secondo De Luca
L'allontanamento dalla prassi l'avvicinamento al dogmatismo un po'ottuso datava al giusnaturalismo moderno prima e poi al tecnicismo giuridico quello inizio Novecento dal momento in cui la fase il momento logico critico per secoli dominante grazie alla topica
E lo Stato definitivamente accantonato
Da allora sono parole di De Luca del sessantacinque il carattere dilemma antico della conoscenza si era smarrito e si era piena premiato per converso il sillogismo appunto il la decisione diventava l'accertamento di un fatto Esterno patto cioè retto oggettivo quantificabile statistico De Luca spesso polemizza contro questa visione statistica quantitativa
Del diritto meramente fattuale potremmo che parte cioè dalla convinzione che la rivoluzione scientifica
E infatti si possono conoscere nella loro effettiva oggettività c'è un bellissimo libro
Su Galilei di qualche anno fa che dice che il grave porto che galilei ha portato all'epistemologia moderna venuti in mente leggendo De Luca è stato quello di farci credere che dire che dieci sono tre cavalli sia più oggettivo dire che è un bel cavallo
Per la formazione culturale le giudice moderno dice appunto per lucane sessantacinque
Si rivela oggi modo appunto il drammatico il contrasto mi accennava prima il professor Illuminati fai pensare sistematico che è la nota dominante nel suo atteggiamento intellettuale e il pensiero problematico e qui si rifaceva
De Luca un altro grande punto di riferimento dell'epistemologia del Novecento cioè file che il l'epistemologo tedesco austriaco
Il primo dice versare sistematico obbedisce a un'istanza visto Crati cade la cultura
Pone un fossato invalicabile tra la teoria e la pratica il secondo cioè il pensiero problematico procede dal problema e mettendo in opera le consuete operazioni mentali della vita quotidiana muove alla ricerca statico USA Carnelutti hanno questo aggettivo incessante e indefinita dei risultato
Mi avvio alla conclusione vediamo come questo
Che sarebbero delle tappe dall'approfondire che riguardano gli anni settanta quando De Luca scrivono altro articolo eccellente secondo me come vivacità anche intellettuale che apparve sulla rivista in una rivista chiamata Dialettica inizio degli anni settanta settantuno e riguarda appunto il problema dell'indizione del libero convincimento in chi riprende molti di questi concetti lo rifà ancora nell'ottantanove al convegno di Ostuni
In un saggio che si intitola cultura della prova titolo felicissimo anche questo perché esamina punto
Come la Ragioneria logica possa entrare nuovamente nella nella sfera processuale attraverso il concetto all'Alessandro Giuliani Delhi sono migliaia di Sonia per De Luca significa ritorno alla retorica e non soltanto la parità di posizione tra accusatore è accusato
Ma vorrei appunto concludere facendo un cenno a all'ultimo scritto proprio che è stato evocato anche stamattina quello sulla avuto poi Jesi tre pagine di critica lo dicevano prima magnificamente il direttore
E che la curatrice mi pare di questo scritto
Sud il significato anche intellettuale che ha questa che hanno queste poche pagine in queste poche pagine De Luca stabiliva un messo tra lo scientismo di cui ha una lettura mi pare che litica
Dell'auto poi Jesi che il rifiuto di ogni metafisica la fiducia nella potenza auto generativa della vita e il culto per la per il procedimento per la forma per una legalità bellissima anche questa osservazione che prescinde dalla legittimazione tre dovrebbe avvenire l'inverso
Ebbene direi anche avuto poi Esino altro senso che forse hanno gli storici ancora più caro cioè pensare che il mondo sia nato così come da sé da solo senza storia questo è l'aspetto su cui forse de Luca voleva essere graffiante negli ultimi mesi della sua vita mancanza o ignoranza di conoscenza delle radici storiche
L'oblio del passato sono parole di De Luca e la perdita dell'eremo della memoria di cui soffre l'epoca attuale si risolve in fondo in un atto di violenza la violenza della cancellazione
Ha una carica di effrazione più forte di quella della frattura
Queste sono parole sferzanti appunto che De Luca utilizzava l'inizio della prefazione al volume sulla filosofia del diritto carne lodigiana
Dalla stessa prefazione Vorrei estrarre un altro messaggio quanto mai appropriato alle dinamiche universitaria cui faceva cenno prima anche Loredana
A proposito dell'eloquenza lo diceva prima i professori nominati categoria fossile la ridicolizza così del suo maestro De Luca notava come una sconcertante estroversione
Costringesse ormai a concentrare i sapere sua abilità tecnica l'ha citato anche il professor Illuminati si obbedisce alle urgenze dell'attimo
Di qui la fuga nella velocità e nell'azione il riflessa
Non credo che vi sia bisogno di giungere alcunché a una diagnosi così asciutta lucida tagliente tanto più in quanto proveniente mi pare di capire anche dalle tante bellissime cose che ho preso stamattina è uno studioso mite
è preoccupato più che della fredda efficienza dell'umanità della giustizia grazie per avermi ascoltato
Ringraziamo il professor Belletti teniamo conto dei morsi della fame a questo punto
Ci rivediamo alle due e mezzo
A differenza tra lo studio della cialtrone
Papà però Panatta fa impallidire l'antica argentea pericolo che aveva analisi la madre di Stendardo standard vi sareste considera cambiamento io vado all'immobile dovrà pensare un treno che è stata
Anzitutto deve
Grande attenzione grazie beffa elimina quindi il sistema Cereda regalato otto virgola
La donna
Originale mancherà contattate il privato ricomprendente invece in olandese si fanno perché Zapatero fa io sempre sono sempre un po'così pericope quell'epoca quindi dico guarda è stato incredibile network S.p.A. intensa pongo diciamo che Pasionaria scrivono i pendolari dall'incubo singola dall'avvocato accontenta aprirà grazie avvistato cantava indietro
Ecco la sveglia ma dancehall raggamuffin al vero cardine
Ora
Sì se servo fino
Muovere godibile gli aspiranti
E se il cinismo dottor Silvio di Marcellino collettivamente il processo e a civile è nato strutturale olimpiadi assist glielo
Prendono il via Ghibellina con il nuovo Roma ogni due settimane animerà il regno del tema l'opinione portarli
L'Arcigay operare
Come complessivo ma
Avendo ben curato animali sembrano rilevano Angelino
Contrari
Per i nostri ospita e si nella riunione
L'esatto ma si salvò per Lucini basiamo nell'erba
Ma è così
Però con
Dal primario del Maggi o sfortune regolamento papà delle cose del passato posizione dell'esotico in una cosa volando su Algarotti Herbert diventa e poi si alternano affluenza che sempre con Sergio sfide che diventi la i pasti causa crisi si discuta no Recalidis e Honduras andare a partecipare all'estero sani allunga sembrava assai per
Il quale però servono garanzie alpinisti Vontobel noi anzi
Il rapper bianco soprattutto per i ruoli presidente nella serata televisiva si era arreso importanti come entrò nella vendita di parole di cui esce con sacchi che cosa prova in grado di esattamente i suoi rievoca
E in taxi
Serie A te ci fa no avvocato disorganizzato Pietro
Ecco qui
Io senza un'abitudine no meritate vacanze Cristina confinanti
In Italia usa uomini d'acqua no
In Campania estendibilità dell'educazione rinnovo
Gli incarichi che notevole a base di Alain Ducasse ventuno
Claudio Veltroni
Però non lo so ma dopo la liberiamo
Poi esibire sembra
Ieri a questo mila le degli incamminati tenebrose fanno rosse allora cominciamo no isola stima Guangzhou
Premesso che ieri a un certo punto teorico
Uno dei punti
Concesso e cinque
Perché voi parallelo
L'intero
Signori osservano miliardi no cerchiamo regole Albino Luciani servirà benché cena l'accesso deduzione dell'apice impazzire ottiene qualche grave verificare info oggi all'assemblea ci insicura http
Però è un altro discorso tenga riparati da chi laica Lorenzo Ornaghi il governo ecco a voi il romanzo quando Berlusconi censurando amici intimato alla a a a il processo perché io euro per l'innovazione s'aveva
E io europeo nel sostenere ai ventuno tesi dodici
Per virgola e anzi però pericolosi voi dite no
Per il suo ruolo in testa geologi ma un sovrappiù di Strangers assai davvero perplesso
Provvedersi io questa lettura Virgilio si affronteranno cittadino l'Iran si erano riuniti né è un po'dovremmo ma
Però l'undici agosto c'è proprio questo orientata che giuridica prima entrare Pennabilli Euro avanzare però su cui ci sono Piero Marino in eccesso perché prima presso il controlli no no
Più ora in coma anche alle
Generalizziamo il
Indiavolato relatore
A casa o al più più presumo nos orientali
Costa spero se vogliamo Sevastopol'sistematizzazione cioè all'esterno Ubi coordinate concione luoghi precise perché anche ridisegna sentimentali causa delle credenze delle elettriche
Era però il violino Ligresti avviamento nuovi rompere maltempo nel tempo oppure qualche notizia
Tennis ecco era entrino qual è vicina la residenza a
Prendiamo era evidenza quelli
Auguri a grazie su nel suo
Prima fase
Per presa voluto
E poi alte
Probabilmente
Ai bambini molto serba in mente notarile
Per il boom allora aneddotiche farle
E poi lo stesso anche entra della e
Allorché
Più
E
E infatti da Delman evidentemente pendenti pazze interviste
Io allora
Ricorda
Vado chiaro ventisei in
A Pavia
Posso partire
Allora Cogne
Rigorosa puntualità diamo iniziare i lavori pomeridiani
E la prima cosa che devo fare quella di
Ringraziare l'amico Luca Marafioti per
Avermi voluto qui
Un lutto qui a sedere in questo un ruolo
Difficile
Ci sono dei motivi per cui sono qui ragioni sono solo due la prima
E quella dell'amicizia che
Di cui Luca mi onora
La seconda eh la conoscenza da parte di Luca
La curiosità
E la curiosità intellettuale che ha ispirato Sempre continuamente la mia attività esclusiva di avvocato penalista quindi non di studioso del processo penale
Ma con una grande passione per chi studia per le ricerche sul processo penale e e non solo su quello curiosità naturalmente che poi non significa evidentemente qualità o
Livelli ma quella è la molla
Se sono qui dunque per quello tra l'altro
Per ragioni che sono legate al mio percorso
Universitari o prima professionale dopo
Sono tra quelli che non ha mai incontrato conosciuto ascoltato il professore De Luca e oggi ricordiamo
E quindi l'unico tramite
Con il professore De Luca è stata una lettura di alcuni suoi scritti non così tanti come quelli che hanno potuto leggere quelli che hanno parlato prima di me
Una lettura dei suoi scritti ma voglio ricordare qual è stato il mio primo incontro totalmente indiretto col professore De Luca
Era il mille novecentonovantaquattro e era da poco uscito sulla rivista critica del diritto
Uno splendido
Articolo saggio intervento chiamatelo come volete di Massimo Nobili che come è stato ricordato di De Luca è stato allievo
In questo lenti devo lavoro
Dedicato a riflettere su quella che dovrebbe essere la caratteristica del processo penale partendo da i discorsi di Robespierre a proposito
Del processo o meno contro Luigi l'ultimo a un certo punto nobili ricorda questo
Un'apparente provocazione con cui il mio insegnante non lo nomina direttamente ma il lui iniziò il suo corso universitario
Lì per lì turbando non poco nove studenti
Ciò che distingue la violenza del bandito o de il giustiziere da quella del poliziotto eh la divisa
E turbo
Studenti con questa frase il professor De Luca ma turbo anche chi
A trentatré anni si era incamminato su
Suo percorso professionale
E furti spunto di una serie di riflessioni che poi sono nate sono state confermate proprio la attività professionale
La violenza
La violenza che sta nella materia di cui ci occupiamo che connaturata alla materia di cui ci occupiamo
E
Incuriosito da questa suggestione
Ho poi
Ultimo atto a guardarmi intorno e ho coperto tra l'altro di recente grazie a un libro di Alberto Andronico protetta mi fa un vuoto I want un
La ripubblicazione di un carteggio del mille novecentotrentadue niente meno che entrano in stand Freud
A proposito della inevitabilità un meno della guerra
Per te giochi è stato non solo oggetto di studio da parte di Andronico ma scoperto anche
S. è stato al centro delle riflessioni di un giurista come
Natalino Irti
Noi ti ricorda che Freud in questo carteggio sottolinea come non ci sia antitesi tra violenza e non violenza
Ma distinzione fra violenza contraria legge e violenza conforme alle ci sono due specie di violenza di pari dignità e valore
Solo che l'una
Nata dall'unione dei più e fattasi apparato di norme di uffici giudica l'altra e la reputa avversa e illecita
In anni hanno i prossimi ricorda gli esiti Emanuele Severino filosofo indagando Radice modi della violenza scriverà l'essenza di ogni comandamento è identica a ciò che esso proibisce
Ossia la violenza sta dentro del pari alla norma dilettante e al delitto vietato il quale
è delitto perché e solo perché è vietato
E ho la fortuna di avere come coordinatore di questa sessione accanto a me Daniele Negri a cui sono tributario di un'altra bellissima lettura
Una riflessione sul processo penale come scriminante ancora un tema
Trattato da Daniele
Ma affrontato anche dallo stesso Massimo Nobili
Io cerco di ricordarlo in tutti i convegni ai magistrati a coloro che fanno pratica presso il mio studio
è la divisa per usare la metafora del professore De Luca
Che distingue
L'arresto da un sequestro di persona
La violazione di domicilio da una perquisizione domiciliare e non vi trattengo potremmo andare avanti così all'infinito
Ecco di quella riflessione o fatto tesoro
E purtroppo ho avuto la cartina di tornasole
Attraverso quello che il processo
Non per niente poi sfociato nelle riflessioni dell'allievo di De Luca Massimo Nobili
Nella immoralità necessaria
Il processo come immoralità necessaria
Un titolo dogmatica processuale garanzie individuali e controllo sociale
Ancora una volta
Veemente mi soffermo sul terzo di questi concetti controllo sociale
Perché il fatto che sia stato posto qui a ha trovato oggi nella sessione della mattinata ampie spiegazioni e ampi riferimenti al pensiero del professore De Luca un pensiero
Mediato ancora una volta per me da una lettura del mille novecento settantaquattro se non sbaglio
Che ancora di Massimo Nobili ho davanti a me la sua disciplina costituzionale del Processo appunti di procedura penale
Il corso tenuto nell'università di Perugia dove nobili allora insegnava e a parte e dire tutto il lavoro per il fondamento del processo sui valori costituzionali che certamente ha caratterizzato il lavoro giovanile di nobili e che ha sicuramente segnato una svolta anche rispetto alle riflessioni
Di quei convegni del mille novecento sessantuno e poi quelli di Lecce e Bellagio per gli anni successivi sempre dei primi anni Sessanta ma
Ora una volta qui si ricorda prima ancora che la sanzione finale gli istituti del processo sono scientemente sfruttati come mezzi autonomi per placare certo allarme sociale o magari per suscitare né altro
E ormai comune esperienza che istituti sono impiegati nella prassi
Per Fini sostanzialmente eterogenei di diretta incidenza sulle sfere delle libertà individuali e soprattutto sulla opinione pubblica
Quindi l'idea del processo come strumento di controllo sociale stamani si è più volte ricordato la pena che arriva prima
Si tortura per sapere se si deve essere torturati ecco che già da allora
Anche l'insegnamento gli e Luca evidentemente passato nei suoi allievi metteva in luce la centralità di questo aspetto di questa utilizzazione dello strumento Processo tutt'altro tutt'altro anche se poi si è detto molto dopo che diciamo il processo non era più il servo del diritto penale sostanziale ma ne era divenuto il socio tiranno no lo si è detto dopo però già qua
Gli anni settanta si prefigurava questo tipo di scenario mi fermo
C'è un coordinatore che
Daniele Negri all'Hui il compito di intervenire e poi di coordinare la nostra sessione tra
Grazie Lorenzo e grazie
Principalmente a Luca Marafioti per il troppo onore che mi ha fatto nel ed eremiti coordinare una sessione di questo convegno dedicato ad un grande maestro
Maestro Giuseppe De Luca il cui pensiero la cui riflessione scientifica si apre
Il già sottolineato stamani da parte gli storici del diritto lei con una rottura
Una rottura decisa rispetto ad un certo tipo di dogmatica sta nel titolo di questa nostra sessione la dogmatica di derivazione processuale civilistica
Specialmente nel volume sui limiti soggettivi della cosa giudicata penale è un corpo a corpo quello di De Luca si confronta davvero
In maniera densissima con certe costruzioni dogmatiche
Pensiamo soltanto
Rassicura della pretesa soggettiva scaturente dal diritto soggettivo di punire cui contrappone invece il dovere di punire del giudice come oggetto del processo di
Libera il campo da quest'idea della pretesa punitiva di derivazione chiaramente civilistica
Ed è De Luca un autore che rifiuta
Contrasta
Un certo dogmatismo
E fa appello alla logica astratta al formalismo agli schemi prefabbricati
Polemizza contro la dottrina pura del diritto
Nelle pagine dedicate a Kelsen
Polemizza con la giurisprudenza dei concetti
Anche se le riconosce un ruolo nell'affinamento
E l'elaborazione scientifica
Della materia
E lo fa avendo come altro pogrom
Quale guardarsi
Lo storicismo
La consapevolezza cioè che il diritto non può ridursi alla concessione settori cistica cioè di una ferita asservita al gioco delle forze storiche
Pericolo rispetto a questa deriva
E allora la dogmatica di De Luca in questo diventa una dogmatica come strumento direi di emancipazione del diritto dalla forza dalla violenza
Pratica deve essere una costruzione che serve
A fuoriuscire
Ma questo ambito
E la rottura il superamento di cui la dogmatica cui facevo riferimento sì consumano proprio alle origini all'esordio già nel mille novecentoquarantanove mi ricordava
Lo scritto sulla tortura nei rapporti tra processo di pena
Cito L'Unità del processo della pena rappresenta una delle costruzioni più feconde dell'insigne maestro lutti il processo e pena se è vero che l'intromissione
Carnelutti espresse nella formula può apparire il frutto di una diagnosi estremamente pessimistica
E la nostra realtà processuale pasta rimeditare sull'evoluzione storica nel processo la storia starà sempre parte integrante della riflessione divenuto
L'evoluzione storica del processo della pena dei loro rapporti delle reciproche interferenze affinché essa trova una spiegazione esauriente una razionale giustificazione comincia a costruire De Luca l'impalcatura
Consapevole che la dogmatica non può trascendere che cosa quel dato di realtà processuale quello il nucleo il nocciolo
E prende da Carnelutti per superarlo ma di lì parte quasi un motivo conduttore che torna sempre e la trama autentica dei suoi scritti
Cioè il contenuto umano di esperienza che non può essere trasceso e che diventa quindi il motore il fine per la sua elaborazione dogmatica degli istituti giuridici
Per la consapevolezza quindi della sofferenza fisica indelebile
E caratteri inevitabilmente afflittivo del processo poi approderà in quelle pagine
Ravagli altissime tanti decenni più tardi di Massimo Nobili sull'immoralità necessaria
E la sua dogmatica è il tentativo di emancipare come dicevo
La violenza
La coercizione
Avvicinandola quanto più possibile alla
Giurisdizione
Il fare della
Meccanismo che porta all'applicazione delle misure cautelari processo nel processo
Forse la prima volta che
Esce questa immagine così feconda
è una dogmatica che deve attenersi sistematicamente al contenuto delle norme di diritto positivo
Ma deve necessariamente nutrirsi di considerazioni storiche
Politiche
Economiche e psicologica
E dunque importanza centrale sta nel fondamento politico degli istituti non nella costruzione logica nell'astrazione della trascendenza ma autenticamente nel fondamento politico per gli istituti i cui De Luca Abbà alla ricerca fin dalla prima non graffia del mille novecentocinquantatré lineamenti della tutela cautelare penale a proposito della carcerazione preventiva
Per l'udienza in breve il titolo della nostra sessione alle garanzie individuali Enna Grassi individuale del favor libertatis che De Luca trae dalla presunzione
Di non colpevolezza per seme eccetera che sembra qualche anno più tardi rapita
Alla monografia fondamentale di Giulio Illuminati
E lì
Punto il fondamento politico fine ritrovato direttamente la carta fondamentale
Principio dell'articolo ventisette della Costituzione esposte il rischio dell'errore
E deriva dall'anticipazione del risultato del processo attraverso la limitazione della libertà personale che identica per la carcerazione preventiva così come per la piena ecco Ca'quello che prende la Carnelutti
è un rischio che si sposta grazie alla costituzione
Dall'imputato allo scatto che deve gravare cioè sull'autorità
Allora le garanzie individuali diventano tecnica delle garanzie titolo di Luca Marafioti è felicissimo qual è la tecnica delle garanzie lo strumento di cui ci si serve dogmaticamente
Per perseguire questo risultato di garanzia di tutela
Il criterio di proporzionalità
Leggo ancora lineamenti della tutela cautelare penale la carcerazione preventiva dovrebbe essere inflitta nei soli casi in cui rappresenta l'unico mezzo a disposizione dello Stato per conseguire la sue finalità
Ne deriva che ogni qual volta essa può essere utilmente surrogata con altri mezzi cautelare rimasi cautelare siamo nel mille novecentocinquantatré meno drastici viene meno la necessità di servirsene e con essa la necessità pratica
E De Luca sempre in testa
Per la sua applicazione
Il criterio del minimo sacrificio necessari enunciato testualmente nel mille novecentocinquantatré sessant'anni prima che la Corte costituzionale poi in quella trafila di sentenze negli anni dieci
Di questo secolo lo enuncia arse in maniera espressa pur con
Risultati che possiamo ritenere in parte deludenti
Sessant'anni prima
Non è un caso che ci si arrivi così tardi perché se un Rossini giusto pubblicista come passi se ha potuto scrivere una vado a memoria perché non avevo il tempo di rintracciare
Il passo in un
Il libro che mi pare si chiami dentro la corte o no suo diario l'attività interno alla Corte costituzionale ha potuto dire che la procedura penale questione troppo seria per lasciarla e processuale penalisti significa che si aveva timore
E alla corte potessero dire la loro persone come De Luca come nobili come dominanti come Paolo Rossi come Marafioti questo dissenso
E se studiosi giovani e meno giovani
Possono oggi
Riprendere il principio di proporzionalità
E spesso viene citato
Riprendere però questo principio anche in materia processuale penale
Dalle cialde parole di una relazioncina
Ebbe a scrivere una costituzionalista poi divenuta Guardasigilli
E in questa veste poi responsabile di una delle peggiori novelle sul piano proprio della coerenza costituzionale del Codice di procedura penale repubblicano ed è mi permetto
Punta di piedi perché non meno sufficiente autorevolezza
E consegnare a tutti costoro di aprire pagina sedici e lineamenti della tutela
La tutela pena
Di Giuseppe De Luca
Quelle immortali parole
Pagina sedici la citazione potrebbe esaurirsi in questo mille novecento cinquantatré
Proporzionalità dunque ecco unica delle garanzie élite iscrisse Narita discrezionalità del giudice uno dei temi centrali nella riflessione sempre di De Luca perché la stessa la stretta necessità di giugno di tradursi
L'esercizio concreto del potere
E allora ecco nel mille novecentosettantatré vent'anni dopo la prima monografia
In una relazione tenuta all'Archiginnasio di Bologna
Incipit costituzionali di libertà istruzione formale
Con la consueta eleganza espressiva nella finestra di pensiero che gli è propria la denuncia
Più che mai attuale
L'uso della carcerazione preventiva come strumento diretto lo diceva Lorenzo poco fa di controllo sociale il surrogato di una sanzione alla quale non si riuscirà mai ad arrivare quante volte lo ripeteremo poi
Fino ad oggi
La discrezionalità applicativa cito di nuovo attraverso la quale i primi
P l ispirazione della Costituzione dovrebbero penetrare nel circuito del diritto vivente e la discrezionalità che indirettamente prende
Ai principi costituzionali l'orientamento
Alla tutela della libertà si è dimostrata
Nella prassi giurisprudenziale uno strumento inidoneo
A fare spazio ai diritti di libertà
Nella prassi
Per mille novecentosettantatré non è già qui anticipato perfettamente
Il fallimento della scelta del codice dell'ottantotto di lasciare al giudice la discrezionalità nella scelta in concreto e la misura da applicare
Econdo certo quei principi di adeguatezza e proporzionalità che però sappiamo dovrebbero relegare la custodia in carcere ad extrema ratio invece
Per l'esperienza umana
E De Luca pecca al centro del suo pensiero
Si apra
Tecnica delle garanzie anche lì subito dopo la critica
Serialità discrezionalità fallimento in concreto
Perché mica delle garanzie è necessario dice De Luca che il legislatore col miele lacune che si riscontrano sul piano normativo in questo settore in modo da offrire al giudice parametri di valutazione idoneo rientrare all'esercizio del suo potere di discrezionale nel più assoluto rispetto della presunzione di non colpevolezza intervenga il legislatore
Non è bastato nell'articolo duecentosettantacinque parlare di adeguatezza e proporzionalità
Mi cale l'oggetto di ciascuno di queste due valutazioni
Occorrerà questo lo dico soprattutto in chiave di riforme legislative introdurre dei parametri legislativi delle presunzioni legali dei vincoli in buona parte
Direttamente stabiliti dalla legge i parametri di cui andava alla ricerca Vincenzo De Luca perché non ci sono altri rimedi se si lascia la discrezionalità al magistrato infatti
Lettere dell'articolo duecentosettantacinque non sono bastati
Non sono bastati per una ragione che De Luca Squad erano come il padre sa mostrare ai figli gli epigoni perché in effetti siamo condannati ad essere tale di fronte a tanta grandezza
Perché questo fallimento perché il giudice
Parlava allora del giudice istruttore
E impegnato in una partita di forza
Concentra nelle sue mani una carica di potere inquisitorio coercitivo di intensità e dimensioni smisurate
Ed ecco dalla dogmatica
Ai connotati che devono essere le proprie cioè l'apertura l'apertura alla dimensione valoriale e politica economica persino psicologica
Nell'esercitare questo potere ci dice De Luca persistono influssi di schemi e moduli culturali di tradizione inquisitoria orientamenti di impronte autoritaria
Persino un retroscena psicologico
Che condiziona le scelte che il giudice Conti cioè il presupposto da cui si parte l'assimilazione dell'imputato
Al colpevole l'accesso e la pena
E torna sempre
Questa coppia che prende Kaká nell'ultima che sarà sviluppare bene altrimenti
Cosa dice De Luca che il magistrato impegnato nella lotta per l'adempimento di una missione
I suoi atteggiamenti sono atteggiamenti di legittimità morale
La cattura disposta per fini di esemplarità e di prevenzione sociale in contrasto con l'articolo ventisette della Costituzione
Una concezione sacrale ancora denuncia dell'interesse pubblico prevale sulla considerazione del valore della libertà individuale
Nei limiti soggettivi alla cosa giudicata penale aveva scritto che il processo viene concepito come una specie di liturgia della giustizia cui partecipa il popolo intero
Per il diceva uno dei motivi per cui
Si ritiene che ci sia questa efficacia positiva erga omnes del giudicato
Legittimità morale
Prevenzione sociale esemplarità
Più di mezzo secolo dopo
Mille novecentosettantatré oggi
Due mila venticinque chiunque parli in effetti più di cinque minuti con un magistrato
Dunque si trovi
A frequentarli
Certo occasioni in aula come anche nelle Commissioni legislative cui faceva riferimento stamani
Riviera Mars
Chiunque abbia l'avventura di parlare alla Scuola superiore di ma della magistratura
Voglio solo
E tale perché mi piace poco ecco aprire sul previdenza Diretta personali
Ci si trova a discutere per esempio di nullità di principio di correlazione tra accusa e sentenza tra una parte del Codice che non esiste più letteralmente è la prassi giudiziaria
Ci si trova a farlo davanti ad un uditorio a scorgere la giovane magistrato che
Accenno di sì
A forza
Incoraggia Duffy giudice su quello che si sta dicendo ma allora questa dogmatica
Effettivamente è ancora ascoltata
Poi ci si va a sedere accanto a lei dalla quale si era attratta fiducia nel parlare perché poi viene una tavola rotonda altro scenario si apre
Dei ci si sente dire sì professore ha parlato benissimo rossa noi alla fine dobbiamo dare ai cittadini una risposta
Legittimazione morale
Di un po'dicevo da studioso docente di procedura penale a Rio si confronti con un magistrato che fino a poco tempo prima poteva essere
Proprio studente quando dove come bene non si sa
Ma sa che la degenerazione dell'autorità
In avuto potere sono le parole di De Luca
è in agguato
Percepisce cito ancora la depravazione della coscienza di sé che si trasforma in Houghton l'Aprilia
Cieca ossessione
La dottrina
Ha perso la dogmatica
L'ha lasciata andare
Anche la dogmatica feconda di De Luca quell'ancorata ai dati di realtà quella che serve
Alla realtà del processo
Che capace cioè di fornire degli schemi vincolanti di comprensione delle direttrici degli strumenti di anche soltanto di smascheramento rispetto all'esistente
Grazie a quella dogmatica De Luca criticava Carnelutti
Processo come Pina tecnici ma non c'è soltanto la probabilità
Di colpevolezza come presupposto delle misure cautelari attraverso la dogmatica De Luca cercava spazio
Al presupposto sostanziale e il periculum in mora e le esigenze cautelari
E criticava le motivazioni apparenti su questo presupposto sostanziale quindi un punto di partenza quella delle identificazioni e che però lui rifiuta nella sua integralità e da lì muove
Il gioco della dogmatica
Oppure quando demolisce lo si è detto benissimo stamattina il mito
Per la verità giuridica mascherando la figura complesse ambiguo del Pubblico ministero secondo la dogmatica astratta personificazione degli interessi della società intera di fronte alla persecuzione del delitto
Quanto risuonano queste parole
Nel passaggio anche istituzionale odierno
E invece la dottrina lasciate evaporare
Dogmatica feconda
Per lavorare nello pseudo diritto di matrice
Europea
Quelle direttive dove otto ore del reato e di finito anche l'imputato
La signora la presunzione di innocenza e ora e l'ennesima riproposta tramite
L'ossessione dell'intelligenza artificiale del vendita mini Smoke
Criticato da De Luca
Fatti comportamenti statisticamente computabili le operazioni aritmetiche contro cui scriveva De Luca nel sessantacinque logica il metodo probatorio giudiziario a favore della concessione dialettica argomentativa
è la prova
Ecco avendo gli studiosi rinunciato a tutto questo patrimonio per ridursi penso ad organizzatore di fatto in in convegnisti ICI ad animatori di Terrassa emissioni
è un'altra la pedagogia pedagogia qui si riferisce De Luca la pedologia
Dominante
E di fronte a questa pedagogia
Non vedo non perché manchino le personalità ma perché probabilmente ne mancano per condizioni storiche non vedo nessun'De Luca all'orizzonte che sappia del pari
Infilzare questa pedagogiche
Grazie
Grazie andati alle leghe ricche ripeto è il coordinatore di questa sessione quindi io aspetto
Per la sessione che ho cercato di anticipare in alcune linee appunto dogmatica processuale garanzia individuale controllo sociale ciascuno dei nostri
Relatore delle nostre relatrici saprà da par suo sviluppare qualcuno
Di questi lemmi e quindi cominciamo con il collega l'amica Rosita del Coco
Al professor Negri per la parola e grazie davvero per l'invito
Oggi questa mattina si sono ricordate le parole del professor De Luca donare e gratificante
Ma io non ho Donato Mauricio punto tanto dalle persone che sono qui questa mattina da tutti i colleghi e in particolar modo dei miei due Mystery quindi
Sono davvero onorata ma soprattutto commossa espresso invito cioè un filone c'è un filo rosso c'è una continuità che indegnamente visto che molte delle cose che avrei voluto dire sono già stati ampiamente anticipate e quindi proverò a forze ad aggiungere accorse
Che che sono state dette su questo grande grandissimo maestro
Evidenziando la sua il suo connotato principale cioè quella procedura penale dicevi Daniele assiologica mente orientata
Che la cifra distintiva del del professor De Luca
E c'è questa attenzione questa preoccupazione proprio per i valori
Che trascendono
Nessuno prima del diritto
Ed è un pensiero fisso che troviamo e la monografia sulla tutela cautelare
E poi ritroviamo sulla Puleo ultimo sulle parole ultimo sull'ultimo dono che c'ha fatto sull'auto poi si vedremo che c'ho fatto una continuità sono le stesse preoccupazioni la stessa angosciati del limite del diritto
E della legittimazione del diritto qualcosa che molto prima della legalità che fonda deve fondare la legalità
Partendo dalla proprio dalla monografia sui lineamenti della tutela cautelare
è stato ribadito più volte l'importanza dell'attualità
Del pensiero di De Luca
Sulla qualità e la lo dicevi benissimo leggere gli sentire oggi quelle parole danno proprio la misura della attualità
Noi abbiamo modificato l'articolo duecentosettantacinque abbiamo aggiunto aggettivi alle esigenze cautelari in una sorta di aritmetica degli aggettivi
Ma il potere cautelare la discrezionalità cautelare come evidenziava il professor De Luca qualcosa che prescinde qualcosa di cultura il vero problema è culturale che lo aveva individuato certo
La norma Po il diritto può intervenire
Ma nel momento in cui concreto ed ecco questa dimensione pratica del giurista
Nel momento in cui il diritto la procedura la norma e condizionata da tanti i profili culturali e davvero difficile ed ecco che la Corte europea dei diritti dell'uomo ci condanna verso l'affollamento perché scopre che è una percentuale altissima in un ordinamento retto dalla
Presunzione di non colpevolezza
E dalla tutela della inviolabilità della libertà personale una percentuale altissima di detenuti sono ancora in attesa di giudizio
La
Parlare di presunzioni parto la presunzione e a e un'altra di quelle figure che Luís analizza nel la come come figura indirettamente come concetto ma la presunzione è una regola normativa
è una regola che decide al posto della discrezionalità e l'antitesi della discrezionalità del giudice
Ma siamo davvero sicuri che posta la norma definire i presupposti quindi ingabbiare quella dei legati che la legalità Possa ingabbiare quella discrezionalità
Provando a monte c'è una dispersione una distorsione culturale
Perché in mancanza
Quella legittimità morale
Ritorniamo sempre lì
Da lì partiamo li vedremo che torneremo come ultimo pensiero come un ultimo messaggio come ultima preoccupazione di De Luca la legittimità morale allora
Sì la presunta la la le presunzioni in Bonaparte ma ne abbiamo viste tantissime duecento settantacinque per fortuna la Corte costituzionale intervenuta
Il minor sacrificio possibile il principe la preclusione che reggeva il giudizio di costituzionalità serve se se supera la la regola delli quote plerumque accidit ma
Alla base il problema rimane la mancanza di quella legittimità morale
E poi l'attualità all'attualità nella definizione del rapporto tra procedimento cautelare procedimento principale lo dicevi tu per la prima volta vediamo definiti
In maniera limpida chiamava il rapporto di strumentalità
Ma di autonomia
E procedimento principale il procedimento incidentale scusatemi ma
Ci ricordiamo del due mila sei è stata introdotto a una norma l'articolo quattrocentocinque comma uno bis che ignorava
Ignorava completamente quello che De Luca diceva tantissimo tempo fa procedimento cautelare il procedimento principale sono due procedimenti autonomi incerto la decisione finale in qualche modo allieta
Attraverso dei passaggi intermedi strumentali
Ma è cosa diversa
Infatti è intervenuta la Corte costituzionale dichiarare Eligio legittimità di quella norma bastava come dicevi tu passava leggere la monografia di De Luca per capire che l'obbligo per il Pubblico ministero di chiedere l'archiviazione nel caso in cui il giudizio della Cassazione avesse escluso
La sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza c'era una commistione inaccettabile tra il giudizio cautelari giudizio principale e Luigi
E il professor De Luca invece definisce in maniera chiara questo rapporto di strumentalità ma soprattutto di autonomia
Ti definisce si delineano questi concetti di giudizio allo stato degli atti di progressione
Ecco un tema principale in tutta l'opera di De Luca quella del giudizio l'attività del giudicare
E e rilascia cogliere non solo la tragicità del momento del giudizio ma riesce a cogliere anche in una dimensione dinamica progressiva dell'accertamento
Attraverso una sequenza
I accertamenti appunto
Allo stato e
Non definitivi
Vado avanti perché altrimenti
Sulla sulla dogmatica ora questa mattina abbiamo sentito giustamente dire come in questo volume
Lineamenti della tutela cautelare penale ricordiamoci che siamo in una fase in cui il concetto di Processo era ancora ancorato al rapporto giuridico quindi e questa mattina il professor Milletti appunto evidenziava questa apertura verso il concetto di situazione giuridica soggettiva
Un concetto che poi sarà ripreso da corrente aero no
No India e Luca c'è qualcosa di più della situazione giuridica soggettiva
Cioè supera il concetto di rapporto giuridico
Ma supera anche il concetto di situazione giuridica e tende Luca cioè una analisi del processo sotto il profilo e già lo troviamo presente lineamenti la tutela cautelare penale sotto il profilo dinamico
Nella sequenza procedimentale e questo poi verrà ripreso
A parliamo di suggestioni parliamo di punti di riferimento ma sarà ripreso appunto da Cordero nelle situazioni giuridiche soggettive saranno sviluppati ecco questi concetti Dacourt ed era una situazione di righe soggettive ma anche la Consob
Ma anche da Conso quando parla del processo occorre una fattispecie complessa formazione progressiva in cui ingressi e in quelle fattispecie intermedie sono produttive del Pepe lo diceva De Luca
Quando parlava della vicenda cautelare del procedimento cautelare presto e autonomo e autonomo e il procedimento principale che è una sequenza
Una fattispecie complessa formazione progressiva
In cui singoli momenti sono a loro volta produttivi di atti ed evidenzia lo stesso De Luca questo rapporto di continuità di progressione
Leggo
Pagina ventisei pence
Al fine di assicurare la pratica attuazione del risultato che del processo si appalesa la necessità di stabilire la continuità
Però la situazione iniziale la situazione finale attraverso la creazione di una serie di situazioni intermedie
Poi consociative Ravasio arriverà tanti anni dopo no
Abbiamo visto infatti che la continuità garantisce in un certo senso la formazione della situazione finale giacché ogni situazione intermedia tende a D'Antimi Giarda anticipa
Nel scusate mi le infetto definitivo
Quindi
Molto più delle situazioni giuridiche soggettive molto più DIGOS sprint molto più dell'onere ma molto avanti
Una lettura una prospettiva dinamica del processo come sequenza di fattispecie situazioni giuridiche soggettive di dovere
E quanto questi concetti ritornano attuali pensiamo all'improcedibilità pensiamo alla al alla prescrizione quindi al non doversi procedere alla mancanza del potere
Anche qua troviamo nella definizione della fattispecie cautelare riesce a cogliere l'aspetto sostanziale era spento processuali a quanti sono
Attuali questi insegnamenti nello studio per le categorie ecco la tecnica delle garanzie nello studio delle categorie che non è astratta dogmatica
Ma qui c'è proprio la radice cioè l'insegnamento cioè l'alfabeto della procedura penale
Quindi sotto questo profilo
Dicevo
In qualche modo poi questi concetti saranno ripresi da da in Italia da corde aero e da Comisso
Valorizzare anche dal professor Amodio
Anche nella monografia di ammonire scioglimento
Merito rito
Le radici le ritroviamo il Severi ritroviamo tutti nel lavoro di De Luca
Vi leggo a un'altra
Altri frasi che evidenziano questa lungimiranza questa lettura che poi ha a cui arriveranno anni anni dopo decenni dopo
Proprio nella costruzione della pressione che porta la decisione in una catena senza fine dei mezzi di tutela ciascuna situazione tende ad anticipare quella immediatamente successiva
Possiamo dire più esattamente che ogni situazione strumentale tende a costituirsi in finale insomma c'è questa lettura questa prospettiva questa apertura alla sì finisco ma c'è però una
Un'ansia dietro queste riflessioni i leggo semplicemente velocissimamente
Quindi il diritto l'effetto giuridico si produce in in caso di conformità dell'atto rispetto alla norma però ecco il limite della legalità
Dice De Luca nella catena senza bar la difficoltà consiste nell'isolare il primo caso anello della catena la situazione originaria da cui nasce il diritto il vero e che dopo essere riusciti a staccare la situazione iniziare da quelle successive ci si accorge che questa lungi dall'essere una situazione a giuridica e attratto irresistibilmente nell'orbita del diritto cui ordinamento svela i sintomi della sua incompiutezza
Nella catena di anticipazioni si arriva a un tratto in cui posti impossibile puntualizzare il momento del passaggio
Dal non diritto
Al diritto si potrebbe dire con Carnelutti che il diritto nasce dallo zero per arrivare all'unità il paradosso però contenuta in questa formula stato Richet dalla stessa impostazione del problema
Come può il diritto regolare la formazione del diritto la stessa assemblea costituente rispondeva a delle logiche create dallo stesso diritto
E queste stesse identiche anzi questi stessi identici timori Lori le ritroviamo nell'ultimo lavoro questo il primo lavoro l'ultimo lavoro sull'auto poi si la legalità e un mezzo e quindi un derivato della legittimazione se l'elemento derivato la legalità prende il sopravvento su quello originario la legittimazione questa inversione concettuale si risolve in una palese anomalia istituzionale che può portare all'autocrazia
Adesso la sfida e l'asticella si è spostata ancora perché non è la legalità ma un diritto giurisprudenziale chiudo grazie
Ne avete capito la verità che non l'ho detto all'inizio e che Luca Marafioti sa che ho la faccia tosta perché togliere la farfalla onde evitare rispetto dei tetti sta scherzando
Perché una volta ritocco fanno col professor padovana alle al all'indomani dell'approvazione della legge Cirielli sono sopravvissuto sono passati tanti anni mass
Ma per ragioni di tempo mi costringono a puntualizzare
Che ha detto
Del Coco nessun aspetto accolto benissimo
Come De Luca super in effetti la costruzione così nicchiano della situazione giuridica in valorizzi estremamente un'altra sua figura che quella diritto giudiziario materiale
E la dimensione materiale mi consente di non ridurre i punti particolare quelli coercitive nel corso del processo ammiro intervento di carattere processuale perché lì allora come diceva Lorenzin esordio il rischio che essendo suo processo che non ci sia una presupposto sostanziale tutto questo Trasmondi in mera violenza è chiaramente palpabile
Come dicevo per ragioni di tempo non mi non mi soffermo sulle tante altre
Considerazioni che Rosita ha svolto e Don senz'altro la parola a Francesco Morelli
Grazie grazie presidente un velocissimo ringraziamento ma molto sentito a Luca Marafioti per avermi dato questo immeritato il compito Etienne impegnato devo dire più di quanto fosse opportuno nel senso che immergendo mi nel nel mondo di De Luca che io avevo sondato di più sul versante del giudicato e mi sono ritrovato ad avere una relazione che volendo al dì per un terzo spero di non essere troppo apodittico e confuso ma provo un po'a riflettere su un tema specifico che nasce dal discorsi su prova e accertamento
Sperando di riuscire a restituirmi qualche suggestione di come questa se questa specifica sezione del pensiero giuridico di De Luca possa essere anche poi vista come il riflesso di un di più ampie di più ampie discorsi sulla dogmatica
Lo sfondo lo conosciamo lo sfondo per essere molto molto rapidi non è altro che quella difesa che si può leggere in De Luca sicuramente in maniera cristallina dagli anni sessanta agli anni Novanta
Di quell'ordine sono l'unico che Luís mutua entusiasticamente da Giuliani è quindi passato la vita screditare l'inquisitorio quindi l'organo e nell'ordine asimmetrico dell'inquisitore per poi difendere la
Per sostenere la scelta del del dell'ottantotto e poi difende la dopo il Izzo avvertimenti degli anni novanta ecco a questo punto però nella mia suggestione che non vi nascondo andrà controcorrente rispetto ad alcune
Acquisizione diciamo così la mia suggestione è questa cioè la mia ambizione è quella di fare un po'un bilancio critico dell'opera
Non di De Luca ma dell'opera che segue le orme di De Luca c'è che cosa succede nell'oggi guardando quella teoria
Parto dal presupposto che ha posto in maniera cristallina Daniele Negri la dottrina perso la dogmatica come traduco questa direi ovvietà
Pongo la traduco in questo modo cioè non manca nell'atrio della prova dell'accertamento ma nell'atrio della del processo parlare in generale una sistematizzazione di concetti teorie assolutamente no però probabilmente manca o può mancano poche
Verità teoriche che pretendano di porsi quale cardine irrinunciabile
De Luca è stato protagonista di questa ricostruzione riconducibile sicuramente anche a Carnelutti diciamo che con un in un molto banale potremmo dire esattamente questo cioè De Luca dice poiché non riconosciamo un'unica autorità l'unica verità l'inquisitore deve cadere
E quindi lasciamo posto l'accusatore il quale privilegiano conoscenza dialogica un esito aperta la verità probabile e quindi presupponevano alcun ordine sono dico questo per la prova nel Giudicato fa la stessa cosa la stessa operazione con la con la teoria
De costruendo tutta dogmatica tradizionale perché effettivamente a un di una diversa chiave di lettura dei fenomeni e protagonista fa tornando alla prova De Luca fin dagli anni sessanta anni al nell'appunto decostruzione soprattutto del concetto stesso di verità materiale a cui egli presi preferisce sono parole sue
Altri altri poi c'è altre sistematizzazione quindi troviamo la riabilitazione della retorica a discapito della logica formale dell'approccio razionalista empirista
La logica del ragionevole a discapito di una logica dimostrativa una verità dialogica pratica a discapito di una verità dimostrativa o di un'idea buonista di verità
Una razionalità comunicativa a discapito di una razionalità cognitivo strumentale sono parole tutte di De Luca che ci restituisce quelle spessori bellissima su cui forse la dobbiamo ancora troppo poco che sono tutte un po'di Giuliani ma le abbia rivolto rielaborate da lui
La divisione della conoscenza ogni sapere sapere del contrario
Il processo è lo scambio uguale del vero la fase di Giuliani la riporta in più di uno scritto si tratta di una decostruzione che ha questo senso è stato detto oggi penso da da Oliviero Mazza molte volte molto bene
Sì e anche la Negri si tratta di un'opera di decostruzione a cui chiaramente ad una fondazione teorica stabile si sostituisce una fondazione etica
E De Luca il pregio di essere chiarissimo su questo non è ambiguo neanche neanche un po'
E questa Fondazione etica nasce un'istanza fortemente democratica ed è un'istanza in cui lo dice esplicitamente vanno considerati più interessi interessi di tutti talvolta dice
Ma e un concetto implicito nella logica del ragionevole se parliamo di accertamento
Ora proviamo a a prendere questa questa costruzione apportare e portarla nell'oggi in cui però ci sono avvenuti molti cambiamenti è lo dico per sorridere De Luca compare le Maturana a moltissimi aspetti in comune mai innumerevoli partiamo ebbe subito da dal chiamando in causa i mutamenti che si sono succeduti penso che c'abbiamo lasciato con il medesimo antico problema di un'autorità incombente prevaricatrice costantemente impegnata nella dissimulazione dell'arbitrio e nella simulazione della legittimazione questo accade nella nelle indagini preliminari nel dibattimento nel processo nella Cassazione nell'ordine internazionale perché De Luca diceva i processualista vede nello specchio del processo riflettersi la crisi del mondo che lo circonda ora che la dissimulazione sia diventato ostinate manifesta anche a livello internazionale ormai è un fatto che non si può minimamente legale
Ora che cos'è che conta è che che tipo di autorità abbiamo oggi davanti che la dogmatica dovrebbe sconfiggere e l'autorità che esattamente il prodotto di questa decostruzione della decostruzione di una teoria che si creda si pretenda si senta stabile
E come se l'Autorità una volta battuto è crollato è un l'edificio dell'autorità si fosse infiltrata nelle fondamenta del nuovo edificio
Per eliminare l'arbitrarietà forse però questa la critica diciamo Severini Ana la costruzione occorre una verità
E forse dobbiamo lavorare appunto su questa verità da dogmatici per l'involuzione molto brevemente dove la possiamo rintracciare perché lamenta una critica De Luca è una critica come i e la il sistema ha poi metta approfittato di di alcuni aspetti
Di queste di queste costruzioni l'attenzione per gli interessi di tutti ha portato il prepotente ago della vittima per esempio
E si impone in disposizioni normative massime giudice giurisprudenziali in maniera assolutamente palese la necessità di far dialogare le prove nell'ambito europeo ha completamente fatto perde identità della prova nell'ambito nazionale
E mai norme che Dell'Utri che De Luca peraltro affronta in due piccoli iscritti gli anni Sessanta il primato della tecnica lì parla di descrive un poco sulle documentati
Sulla documentazione sonora sull'innovazioni tecniche nel processo quindi la tecnica gli interessa De Luca perché come ogni grande e teorico non può non ignorare non può ignorare il tema della tecnica il primato della tecnica e il e la manifestazione dell'autorità di oggi no
Cioè noi abbiamo in sostanza la tecnica che nelle mani della del soggetto più forte è il soggetto più forte è certamente l'autorità e quindi si sussegue la pretesa tecnica noi pensiamo di servirci della tecnica ma serviamo la tecnica infatti la pretesa qual è quella di un processo che soddisfi esigenze di efficienza di tipo amministrativo appunto tecnico-organizzativa non di tipo cognitivo e non di tipo di gara di il del di garanzia della libertà
Quindi qui l'Autorità ha fatto esattamente ciò che va bene maturati Coffa un organismo auto politico c'è grande la sua struttura per lasciare inalterata la sua organizzazione è un sentimento gattopardesca o ma anche di barelle Maturana
Ora il punto qui quale potrà essere beh il punto diciamo è quello di fare una richiesta
E poi arriverò puntualmente all'accertamento appunto al problema dell'accertamento è quello di fare una richiesta di una teoria
è una critica anche un poster Liliana diciamo la teoria
Che in sostanza risponda alla domanda di fondo risponde alle domande parliamo della della questione tecnica di cos'è un attore il fatto l'Effetto il dovere l'assedio tragica soggettive no parliamo di una scienza che innanzitutto si ponga al la l'idea di dare delle evidenze vincolanti AST per se stessa una teoria che ponga delle verità rigorosamente metodologicamente fondate che possono permettere la nostra procedura di non farsi scuotere dall'autorità qualunque autorità
Ci vuole in sostanza una atteggiamento e piste indicò per contrastare l'autorità perché l'antidoto all'autorità che è volontà è la verità il polo opposto della volontà e la verità che cosa significa con una piccolissima inclusione sulla presunzione d'innocenza che realtà richiederebbe moltissimo infatti non a caso giura illuminati si si occupa e si è occupato di quello in un in un senso molto specifico
Che cosa significa o che oggi abbiamo perso la dogmatica significa che non riusciamo a dire all'imputato se presunto innocente oppure no non riusciamo a dirglielo con un'incrollabile
Coerenza teorica
Perché sarà presunto innocente in alcuni frangenti ma non è presunto innocente sedeva di confisca preventiva
E per sarà presunto innocente durante il dibattimento penale ma se si parla di mediazione forse non è più presunto innocente perché colui a cui reato viene attribuito insomma e presunto innocente onore presunto innocente
Questa è una fondazione teorica che risponda incrollabili mente cioè una verità teorica che riesca a portare se stessa coerenza senza nessuna paura delle conseguenze
L'ultima traccia di questo discorso la vorrei proprio dedicare a a mo'di esempio al concetto di verità che De Luca propugna moltissimo eh perché ne fa un presupposto del l'adozione dell'ordine i soloni conto
E quello che invece succede oggi con questo concetto di verità De Luca ci dice chiaramente che l'ordine economico è presupposto il contraddittorio paritaria della formazione della prova
Ed è la conseguenza necessaria di una verità non dimostrativa non formalmente logica dialogica pratica non materiale non buonista probabilistica relativa e retorica
In questo insomma e Doxa e non è di Stemme Doxa molto ben argomentata mano le piste in questo e barella che Maturana identico quindici anni prima sarei stato bellissimo farli parlare
Quindi De Luca cosa ci dice per Luca ci dice che l'arbitrio dell'inquisitorio nasce dal fatto che il giudice non ha alcun contatto con le esperienze non fa esperienza del fatto probatorio non a contatto con la materia cognitiva
E quindi dapprima rende la decisione come il sistema vuole che la renda o i però l'obiettivo della vari della della verità materiale dalla verità impostati data dice De Luca lo porta alla ribellione dice proprio così del giudice alla regola quindi doppio arbitrio
Arbitra dell'applicazione dell'interpretazione del della legge processuale perché saltò procedura probatorie salto invalidità saltano regole di esclusione termica dell'accertamento del fatto pensieri costruito messe da parte le voci delle parti ha dei costi dato nuovamente al giudice secondo un'idea di verità materiale unica
Un dato empirico
La logica del probabile l'idea non buonista del della verità hanno sbattuto la porta in faccia all'arbitrio e soprusi fondati sulla ricerca della verità materiale
Hanno spalancato un portone all'arbitrio della scelta della verità processuale tra quelle probabili logicamente disponibili e adeguatamente giustificabili
Non è necessariamente meglio
Il codice dice De Luca non è più schiavo di un modello utopistico di sapienza che contempla verità astratte
Ha finito per essere schiavo del giudice delle sue verità narrative scelte in quanto coerenti con la narrazione preferita e nel processo la prima raccontare una storia e l'imputazione quindi si pone come vincente ha la faccia da presunzione
Ora direi quindi che l'arbitrio taglia trasversalmente tutti i modelli non c'è un modello che frena de frena l'arbitrio perché l'arbitro e il potere il potere si innescherà in tutti i modelli l'arbitrio e anzi un denominatore comune di tutti i modelli
Direi che invece dovremmo costruire un nostro concetto di verità che pretende di essere logicamente esclusiva alla fine del dibattimento
La verità chiama necessità e piste e mica è ripeto il polo opposto dell'autorità che volontà contingente cioè l'ultimo campo di battaglia contro l'arbitrio e quello di opporsi non con una volontà ad un'altra volontà
La legittimazione etica del giudice si contrappone all'etica dei valori De Luca e una lotta fra volontà non ne verremo mai fuori la pretesa di una teoria forte deve essere quella che contrappone la verità
Alla volontà
Ed è una disturbante lo so e disturbante dire che la difesa dell'accusa Dorio doveva essere accompagnata la dalla difesa di una verità logicamente esclusiva
Però dobbiamo anche e qui si potrebbe richiamare Husserl pop perché viene citato sempre per per in senso di costruttivo quando ha costruito moltissimo
Il problema della verità un problema di responsabilità cioè come può il processo non assumersi la responsabilità di fronte alla persona assicurando la che un fatto criminoso le verrà attribuito solo ed esclusivamente sulla base di verità
Non sto lo quando cioè e inevitabile attribuirgli però solo quando è logicamente necessario
Perché quella quell'attribuzione comporta la compressione della sua libertà che il dogma della nostra dogmatica
Lo so si può è veramente in due minuti chiudo
Davvero però questo andrebbe molto cioè so di essere apodittico però un cenno sul su questo tipo di costruzione concediamo con De Luca che non esista una nozione di verità universale Moni sta e posta agitata
Concediamo però che anche anche che ogni dominio può adottare una sua propria mozione funzionale di verità questo ed ammette esempio un epistemologo inglese che dice
Voi vuoi che ti dica che cos'è la verità tu dimmi a che cosa ci serve e poi ti dirò che cos'è la verità perché se no mi dice che cosa ti serve di verità ce ne sono tante ma non vuol dire che la verità e sempre plurima
Vuol dire che ci sono tanti piccoli domini in cui ognuno ha la sua esclusiva verità
Non siamo costretti a inseguire e o prendere a prestito nozione di verità funzionali alle scienze perché non stiamo inducendo il collasso dalla funzione d'onda possiamo stare tranquilli e quindi possiamo non arrenderci ad una verità probabilistica
Non siamo privi di elementi di fatto implicitamente apprezzabili quindi dopo non più non dobbiamo necessariamente arrenderci d'una verità dotata solo di conseguenza di conseguenza Rita logico formale
Il significato del rifiuto dividiamo mista di verità e postati Zatara significa che dobbiamo teorizzare un nostro concetto di verità necessaria esclusiva nonché dobbiamo rinunciare alla ricerca della verità
Per la mente posso trenta secondi e poi chiudo davvero cioè non possiamo affidare al giudice la verità probabilistica per quanto contraddistinto da probabilità logica perché l'autorità Massimo abito possibile c'è quello di coordinare la prova facilmente manipolabile e sarà in sede valutativa
Della caratterizziamo in modo più retorico che logico
Alla scelta di verità preferita nel set selezionato di verità tutte probabili
Lo spiega Corsini ma non la tocco
E anche da decostruire completamente l'idea per cui
Toglie questo Carnelutti lo diceva e imporre regole al giudice significa allontanarlo dalla verità materiale non è vero
E saluto togliere regole al giudice e e poco antiscientifica secondo me questa affermazione perché togliere le regole dell'accertamento al giudice per renderlo libro di accertare significherebbe togliere leggi come togliere le leggi della fisica il fisico per essere libero di di trovare il bosone non ce la farà mai perché non ha non ha non c'è possibilità di conoscenza senza queste regole
Ho chiuso davvero che De Luca fosse predisposto a continuare questo dialogo è assolutamente chiaro dal suo ultimo scritto in cui critica con molta nettezza come dicono i detrattori il relativismo costruttivista che nasce dalla teoria dell'auto poi Jesi
Quando De Luca sottopone alle idea munita della verità negli anni sessanta e novanta e nel pieno del grido nietzschiano del Dio è morto cioè non c'è
La verità ma quando criticano dopo Jesi Recchia reclama l'intervento degli o defunto o le sue parole un'intelligenza un disegno superiore il diritto naturale le norme Rutter azionari del giusto agire la legittimazione ultima cioè De Luca mentre se ne va si indica il tema dei temi il problema della Fondazione autonoma dei presupposti teorici della nostra disciplina Ceci dice che dobbiamo distinguere i concetti radicali dallo sfondo teorico indistinto
Grazie
Antidoto e piste amico all'autorità la scelta delle verità processuale in effetti su questo Luca si sofferma
Cogliendo quella residuo il razionale che rimane pur sempre di fronte alla scelta il cui antidoto però lui trova ed è questa la sfida che noi dobbiamo sta per cogliere pur nell'evoluzione
Della materia il cui antidoto ritrova nel controllo reciproco nel contraddittorio il contraddittorio anche come controllo dell'errore
Questo è sicuramente l'insegnamento che dobbiamo seguitare a coltivare
Lascio ora la parola a Giugliano
Grazie presidente consentitemi un ringraziamento anche a Luca Marafioti
Non posso che essere grata ed onorata di prendere la parola in questo convegno che non ha soltanto un'occasione di riflessione scientifica
Ma soprattutto un momento di di gioia di bei ricordi di riconoscenza verso il professor Giuseppe De Luca
Già dallo studio dei suoi scritti avevo imparato a coglierne la grandezza e la profondità di pensiero ma l'occasione di incontrarlo purtroppo e ascoltarlo purtroppo una sola volta va in questa università durante un seminario per gli studenti dedicato alla prova nel lontano due mila e quattordici me ne ha dato una testimonianza ancora più viva
E la profondità delle sue riflessioni Pagni è stata continuamente destituita negli anni dalle parole di Luca Marafioti che nei nostri colloqui nelle sue lezioni lo ha sempre ricordato come un maestro capace di coniugare rigore dogmatico attenzione alle garanzie processuali e consapevolezza della dimensione politico culturale nella quale il process inevitabilmente si colloca parole che mi hanno fatto comprendere come la sua eredità intellettuale ed umana continua l'accompagnare la nostra riflessione presente
Ed è proprio nel solco di questa eredità che desidero collocare le mie riflessioni in dialogo con le coordinate tracciate dal titolo della nostra sessione
E le mie riflessioni prendono spunto da un rapporto tanto delicato quanto fecondo che intercorre tra il principio della coerenza logico formale dell'ordinamento il principio della certezza del diritto
Rapporto che Giuseppe De Luca affrontato con particolare profondità nella sua monografia i limiti soggettivi della cosa giudicata penale con riferimento agli affetti che il giudicato è in grado di produrre nei confronti dei terzi
La critica che Giuseppe De Luca rivolge apertamente alla dimensione antica dantista
Del giudicato quale strumento volto a evitare lo scandalo di contraddizioni interne al Sistani e più in generale ad assicurare l'incontrovertibili tardi risultavo del processo e la stabilità di rapporti giuridici
Si staglia lo sappiamo sullo sfondo di una tensione culturale più ampia
Segnata da quella che era la visione tipicamente autoritaria che connotava l'accertamento penale del suo tempo una visione che esaltando il valore meramente logico formale della decisione finiva per elevare l'accertamento consacrato nel giudicata verità universale
Destinata ad oltrepassare i confini del process a vincolare persino i soggetti che ne erano estranei
E proprio contro questa concezione mitologica del giudicate contro i rischi di un suo fraintendimento come verità logica assoluta derivante
Lo hanno ricordato questa mattina dalla sopravvalutazione del marco dosi logistico che De Luca prende posizione e mette in guardia dal pericolo di confondere la funzione di stabilizzazione proprio del giudicato
Con la pretesa di conferire un'infallibilità ufficiale alla verità che sto consacra
Un equivoco che si manifesta in modo emblematico nei fatti prodotti dalla dichiarazione di falsità degli atti tema cui De Luca dedica la parte finale del suo lavoro sui limiti soggettivi della cosa giudicata penale che ha avuto una grande influenza
Sui miei studi proprio sull'accertamento del falso infatti proprio sul terreno dell'accertamento giudiziale del falso che la pretesa di trasformare in giudicato in verità assoluta
Ecco che rivela tutte le sue ambiguità
Si tratta di alta afferente ente se settoriale se vogliamo quasi di nicchia ma che in realtà si rivale invece particolarmente eloquente per misurare il peso che le esigenze di stabilità e di coerenza dell'ordinamento finiscono per esercitare sull'impianto sistematico del processo penale e in particolare sulle garanzie difensive Ninive minime riconosciute al dall'ordinamento
Un banco di prova che De Luca con grande lungimiranza aveva appunto già posti di rilievo nella parte conclusiva del suo lavoro e che conserva ancora oggi una sorprende Hunt attualità
In materia di falso infatti il giudicato sembra assumere una funzione che trascende la logica tipicamente
Penalistica volta a garantire la libertà del singolo per avvicinarsi alla logica propria del giudicato civile orientata se vogliamo quasi esclusivamente a tutelare la stabilità dei traffici giuridici e l'affinamento che i tarsi ripongono
Nella corretta circolazione dei beni
Da qui la tentazione di riconoscere la dichiarazione di Falzone efficacia erga omnes e secondo l'espressione di Carnelutti un'efficacia riflessa anche sui rapporti penali
Logicamente dipendente quindi capaci di proiettare issati su chiunque venga in contatto con quel documento dichiarato falso in modo da evitare il paradosso di un documento che sia vero per alcuni e falso per altri non a caso la giurisprudenza sebbene inalare non Sempre appaganti occasione di approfondimento ha riconosciuta sempre riconosciuto all'accertamento della falsità compiuto in sede penale una valenza civilistica
E tende al pari del giudicato che si forma seguito della querela di falsa rimuove Gargano omnes l'efficacia probatoria del documento a tutela della pubblica fede della certezza dei traffici giuridici
Eppure è proprio qui che emerge con forza la tensione già colta da De Luca nella sua critica l'estensione ultra partes del giudicato di falso in altri processi penali
L'estensione dell'efficacia di giudicato di falso oltre i soggetti coinvolti nel processo seppur sorretta dall'interesse pubblico alla certezze alla stabilità dei traffici giuridici incontro un ostacolo insormontabile
Innanzitutto nell'inviolabilità del diritto di difesa ma anche nella completa autonomia di giudizio che deve presidiare ogni processo penale inviolabilità del diritto di difesa cd ci ricorda
De Luca sarebbe irrimediabilmente compromessa se c'è si accettasse l'idea di assoggettare il terzo ai risultati resi indiscutibili dal giudicato di un accertamento effettuato in un processo in cui il terzo non è stato parte
Questo equivarrebbe a negarmi qualsiasi possibilità effettiva di interloquire di incidere ex ante sulla formazione di quell'accertamento
Ancora più insidioso
Però si rivelerebbe poi il rischio di consentire al secondo giudice di avvalersi di un frammento il risultato di un accertamento operato altrove una sorta di giudicato parziale circoscritto alla risoluzione di una singola questioni di fatto e in particolare quella concernente Levanto prodotto dalla condotta di falsificazione
Una simile efficacia finirebbe
Per negare all'imputato la possibilità di difendersi ex novo su tutti gli elementi del reato e quindi in particolare sulle vanto di falso Madame possesso finirebbe per sottrarre al giudice
Successivo la libertà di rivalutare i fatti secondo il proprio convincimento e questo rischio divampa ancora più concreto se pensiamo alla portata assunte giurisprudenza dall'articolo duecentotrentotto bis
Che ha sollevato in dottrina è qui Panza Luca Marafioti ma l'ho ricordato anche questa mattina Oliviero Mazza il timore che l'acquisizione di una sentenza penale irrevocabile
Posta veicolare all'interno di un giudizio non ancora concluso fatti già accertati altrove e quindi reintrodurre sotto mentite spoglie la vecchia pregiudiziale penale e così rimettano in discussione alcuni dei tratti più qualificanti del modello processuale vigente ecco allora che torna con ordinari attualità il rifiuto manifestato da De Luca con riferimento alla disciplina previgente verso qualsiasi vincolo cognitivo precostituito
In considerazione della delicatezza dell'accertamento penale il cui oggetto conservando la colpevolezza dell'imputato
Deve rimanere quanto più possibile svincolato da regole prestabilite e da presunzioni di verità che riducano la libertà di apprezzamento del giudice
Un monito che si è rivelato quasi profetico nella sua portata in quanto anticipato di circa un decennio gli orientamenti della giurisprudenza costituzionale sugli affetti del giudicato penale in sede penale civile amministrative poi ha posto le basi delle soluzioni normative poi accolte nel Codice vigente non a caso infatti legislatore del mille novecentottantotto lo sappiamo nel riscrivere l'impianto codicistico ha scelto consapevolmente di non riproporre la disciplina della pregiudiziale penale al contrario di limitare l'efficacia vincolante delle giudicato penale soli rapporti civili e amministrativi
Una scelta che testimonia la volontà di rifuggire da ambizioni di infallibilità confinando l'accertamento penale solo all'interno del processo in cui si forma e negandogli ogni valore erga omnes
E mai l'insofferenza mostrata da De Luca verso la forza espansiva della verità consacrata dal giudicato che trascende i confini del processo e da regola del caso concreto Tanda trasformarsi fragola per altri casi
Rimane in controluce una tensione che non si esaurisce sul terreno dell'accertamento di fatto coperto dal giudicato
Ma investe anche il momento dell'applicazione del diritto
Momento che lo stesso De Luca considera cruciale perché è lì che si traduce il valore effettivo della politica legislativa di uno Stato di diritto
Ed è proprio su questo terreno che il rapporto chiamato in apertura delle mie riflessioni tra coerenza logico formale dell'ordinamento e certezza del diritto torna oggi con forza e trova una così sorprendentemente attuale nel dibattito contemporaneo sulla storicità delle fonti della certezza del giudiziali della certezza del diritto e in particolare sul ruolo del precedente giurisprudenziale
La crisi che ha investito il quadro positivista messo a nudo tutta la fragilità della convinzione che per lungo Tampa aveva sorretto la dogmatica giuridica ovvero l'idea che la legge fosse in grado di stare di garantire stabilità e coerenza complessiva
Dell'ordinamento e che la riduzione si logistica fosse in grado di contenere l'attività ermeneutica del giudice
è stato proprio il venir meno di questa illusione a determinare un radicale mutamento di prospettiva nell'approccio alla tematica della certezza del diritto
Il progressivo declino della capacità uniforma anche regolatrice della fonte legislativa e la conseguente transizione del si stava verso una dimensione stante le più giudiziale dedito hanno finito per traslare sul versante giurisprudenziali il baricentro stesso della certezza
Un tempo riferita quasi esclusivamente al testo legislativo oggi centre più affidata alla stabilità e all'uniformità degli orientamenti interpretativi
Nella convinzione che sia proprio la riduzione dei contrasti Erme nautici a costituire il presidio più solido della certezza del diritto
E anche questa direzione che si collocano alcuni recenti interventi legislativi Panza in particolare al meccanismo di rimessione obbligatoria del ricorso alle sezioni unite in caso di disaccordo da parte delle sezioni semplici su un principio di diritto enunciato dalle stesse sezioni unite
Nonostante l'articolo seicento diciotto comma uno bis non espliciti in capo alle sezioni semplice un vero e proprio vincolo positivo di adeguarsi a quanto statuito dalle sezioni unite
La scelta del legislatore di impedire alla singola sezioni di definire la controversa meno dica che non condivide il principio di diritto già Espresso finisce per conferire al Pricena anti di legittimità un'efficacia ben più che persuasiva
In quanto destinata a comprimere la libertà ermeneutica del collage di decidente fino ad imporsi come un vincolo che cede la dimensione del singolo caso
In questo modo il principio di diritto da regola interpretativa che vincola la decisione di una singola controversi in caso di annullamento con rinvio
Tende oggi a trasformarsi nel fine ultimo della funzione nomofilattica indirizzato potenzialmente a tutti i giudici il linea con quell'idea di certezza quale stabilità e coerenza complessiva del sistema
Ma ed è questo il punto più delicato e mi avvio alla conclusione l'aspirazione a garantire la coerenza sistematica e l'uniformità interpretativa se non resta saldamente ancorata al principio di legalità rischia di stravolgere il senso stesso della certezza da presidio contro antinomie ed arbitri a possibile strumento del loro consolidamento
In assenza infatti di un solido ancoraggio alla legge impressionante da strumento di orientamento e di prevedibilità rischia di trasformarsi in una fonte parallela di diritto
Capace di sovvertire la gerarchia delle fonti di alterare il ruolo del giudice all'interno dello stato di diritto ogni volta infatti che il momento esegetico sconfina in un'interpretazione creativa
Poco rispettosa della lettera della legge il principio di diritto forti del valore cogente che gli deriva dal meccanismo di rimessione obbligatoria le sezioni unite
Finisce per assurgerà viatico per immettere nel sistema delle fonti anche quello che il legislatore non ha detto che magari non ha voluto dire
E non si tratta di un'ipotesi poi così remota se pensiamo alla crescente intraprendenza creativa con cui il giudice sia propriamente progressivamente spinto nella ricostruzione ermeneutica del precetto fino ad esporre l'ordinamento al rischio di un diritto sample più di matrice giurisprudenziale
Ed è proprio in questo scenario che l'avvertimento di De Luca torna con straordinaria attualità ogni volta che la certezza si affida meccanismi che pretendo di elevare a abilità assoluta la decisione giudiziaria o parte di essa si corre il rischio di smarrire la centralità delle garanzie e di incrinare il principio di legalità principio verrà sta l'unico vero
Presidio rinunciabile lo Stato di diritto
Conclude allora con lo stesso sentivo
Tutto con cui ha iniziato le mie dai riflessioni gratitudine gratitudine per l'occasione di essere qui e per l'eredità che Giuseppe De Luca c'ha lasciato un'eredità che ci ricorda come
La certezza dei diritti e la coerenza dell'ordinamento valgono solo se non ma non smarrisco nella misura delle garanzie individuali monito semplice ma radicali che trasse il miglior antidoto contro ogni deriva autoritaria del processo grazie anche
Seguendo il percorso di Giulia Fiorelli mi chiedevo
E così
Io l'ho anche a cui il quesito
Cosa avrebbe
L'appunto dire Giuseppe De Luca
Parlava Giulia Fiorelli per ruolo del precedente giurisprudenziale
Di quella allegra dottrina
Direi prostrata
Davanti alla giurisprudenza
E usa termini a proposito il glossario di cui si parlava la mattina come nuova legalità
A proposito della prevedibilità degli ordinamenti degli orientamenti interpretativi di quale elegante smascheramento sarebbe stato capace partendo dalla storia
Invocando la cultura
La pendo palo rizzare il coefficiente politico
E sta dietro a questa figurazione nella nuova legalità lui che e ha mostrato quale differenza i quali ricadute
Una volta pratiche di realtà
Abbia la distinzione fra la certezza del diritto in senso oggettivo e la sicurezza dei diritti del singolo quindi per teste in senso soggettivo riprendendo fonte scrive
Ringrazio coordinatore relatori di questa prima parte della sessione pomeridiana chiamo il coordinatore relatori della sessione finale abbiamo cercato di fare in modo di concludere
I nostri lavori intorno alle diciassette in modo che poi ci possano essere le conclusioni e professore Marsilio
Io lo può lasciare perché devo arrivare polveri Lorenzo Zilli
Chiusosi può
Al tavolo anche il professore Marafioti
Palazzo qua penso che qualcuno provvederà
Per dunque due brevissime parole per introdurre anche questa seconda parte poi lasciare la guida della sessione al professore un paria
Diciamo che il titolo legittima un pochino di più la mia presenza visto che qui si intuisce che si vanno a toccare temi
Che riguardano la difesa penale però io voglio rispettare
Il ruolo che mi è stato dato quindi non voglio sottrarre tempo ha i relatori effettivi al coordinatore della sessione
Avrei tante cose da dire mi soffermo sulla mente e sul l'ultima porzione queste umane cose perché sono stati oggetto anche di una
E le folata di un'interlocuzione svela
Ora tra scena con l'amico Fabrizio siracusano quando ci siamo sentiti proprio per preparare questa cosa e la conversazione col con Fabrizio il titolo mi hanno così spinto a fare un po'un un gioco intellettuale
Che vi ripropongo in termini molto Brevi
E
Queste umane cose a cui si fa riferimento
Hanno nella loro
Come dire nella loro
Il loro concetto utilizzi che sono risalenti che come dire nobili autorevolissime
Le ritroviamo in Dante dove sono la prudenza che dai buoni consigli
I quali conducono se e altri a buono fine nelle umane cose
Ma sono anche l'Alessandro Manzoni di per il carme alle Imbonati in cui il Manzoni dice delle umane cose
Ci sono perso gli occhiali e quindi non vedo niente da qualche parte ritroverò eccoli qua perché non lo so a memoria delle umane cose tanto sperimentare quanto ti basti per non curarle
E qui l'ammonimento a chi fa l'avvocato difensore comincia a essere più serio che non il Consiglio i buoni risultati che chiedete Dante prevede Dante dal
Andrà io poi ho trovato Foscolo
Confesso che le umane cose mi fremono spesso per entro la mente consiglia spera disarmonia e me l'apertura urbano di immagini TAC immaginazioni e meditazioni sin cresceva voli
Da provocare Binasco ombra l con impazienti parole quindi
Pacelli o Pardi
E poi finisco a finisco poi con Cervantes ma consentitemi questo gioco
Troppo tardi e nella sera dell'umane cose acquista oggi chi nasce il motore il senso
E questa riflessione di leopardi si lega perfettamente al Cervantes dell'ultimo capitolo i don Chisciotte
Quello che vede don Chisciotte sul letto di morte e che afferma proprio all'inizio che le umane cose non sono infinite tutte hanno un termine e anche Don Chisciotte essi
Sì
Per accascia in questo letto dove sia pure lentamente arriverà alla morte ma
E cosa fa don Chisciotte sul letto di morte parla parla molto parla in particolare
Con la nipote e dice le misi ricordi venute da Dio Unipol Femia
Sono quelle che in questo istante ha usato meco Domènech Dio le quali come ho detto non sono meno ma anche dai miei peccati
Io tengo già il giudizio libero vessano scevro delle ombre Khalid dalle ombre caligine osé dell'ignoranza in cui mi aveva posto una continua
E detestabile lettura dei libri
I cavalleria
O lo squaderna sui passati spropositi e imbrogli e mi duole soltanto di essermene avveduto troppo tardi senza avere più un mezzo di risarcire il tempo perduto
Con la lettura di altri libri che siano luce dell'anima
E
Don Chisciotte dice non sono più don Chisciotte sono tornato ad essere Alonzo quiche Giano il buono non sono più quel Cavaliere
Ecco dopo un
Più di tre decenni di professione di avvocato di peso della toga difesa penale
Mi domando se non gli avvocati penalisti con il nostro intestardirsi su tutte le cose che non ripeto ma o di cui ci hanno parlato anche i relatori
Nella precedente sessione tutte le cose che ci ha detto e ricordato Daniele Allegri
Non siamo un po'anche noi dei Don Chisciotte che abbiamo letto troppi libri di cavalleria e poi facciamo i conti o nelle umane cose che ahimè
Non lasciano grande speranza a Luca Lupari
Grazie come diceva Luca Marafioti dopo Cervantes Luca aria non va benissimo ma ci proviamo so che ho questi occhiali perché un giorno
Da un giorno ne ho bisogno e quindi questo fa sì che quando Loredana galattici su ci vogliono dei giovani che questa proprio la fine di non potersi annoverare il più Heaney potenziali giovani che qualcosa possono ancora fare allora innanzitutto grazie
E a Luca mafioso in particolare ma tutti gli organizzatori
è un grande onore ovviamente
I devo anche un po'giustificare dico vedendo poi gamma dici ma perché io devo moderare questa sessione ho pensato che fosse cercando di leggere nella nella testa di e Di Luca
Ci possono essere due ragioni una prima effettivamente legame con questa scuola di Roma tanti anni sono state qui qui si respira aria di Giuseppe De Luca prima Giulia fratelli
Parlava di quel seminario del due mila quattordici
Sono i seminari sulla cultura della prova che penso ancora ci siano se non è cambiato qualcosa in questi tempi cioè da sempre qui c'è un seminario che dura tutto semestre sulla cultura della prova che sostanzialmente dedicato
Al
Al suo al suo pensiero ma io ho un'esperienza piccola piccolissima veramente marginale con Giuseppe De Luca che però per me è stata importantissima perché io dico sono state ed è meravigliose giornate della mia infanzia dal processo al penalista neanche da avvocato cioè c'è stato un periodo dove Giuseppe De Luca veniva mirano per celebrare i suoi processi anche alcuni che faceva insieme al professor Amodio
E ci voleva qualcuno io giovanissimo classe a prenderlo con la macchina lo portasse stessi tutto il giorno con lui qualcosa che devo dire molti ragazzi di oggi come navate chiusa mi chiedi
Invece è stata un'esperienza straordinaria ho passato dieci giornate e sono state giornate decisive per le mie scelte diciamo del futuro e cosa mi ricordo di questi dialogo
Anche la musica l'abbiam parlato oggi
Eccetera
Ma sicuramente lo spaccato di vita forense Cluj riusciva a dare a a tratteggiare e che faceva fin da subito capire quello che
Luca Marafioti è ben voluto dire in questa in questo programma c'è quest'ultima sessione non è separata d'arresto non è separato dalla dogmatica o da quello che mi ha visto questa mattina perché per Giuseppe De Luca era un tutt'uno son due vasi comunicanti quindi non si capirebbe la figura
Se non la trattassimo come stiamo facendo unitamente mi ricordo per esempio i
I ricordi della professione all'inizio suo
Quando raccontava era successo anche Luís dei maestri in alcune città particolare Napoli
Che andavano a celebrare i loro processi per gli imputati galantuomini gli imputati abbienti e poi come il caffè sospeso
Dicevano oggi difendono ditemi chi è entrato in un'aula Chi vuole esser difeso come diciamo restituzione diciamo delle del delle laute parcelle che eventualmente prendevano da questi questi piccoli racconti che per me sono stati molto molto importanti
Guardando anche i suoi racconti poi anche una piccola ricerca con fatto della sua storia diciamo di avvocato che è enorme come ci diceva questa mattina non
Non se ne vantava ma magari ti parlava del processo Montesi dove dove Luís elenco difesa con Carnelutti ed evitare altre per dare un idea della portata degli avvocati dei professori in questione
La sua nota caratteristiche era quella ed emersa anche in alcuni ricordi che abbiamo letto ma l'ho vissuta dal vivo di non aver timore
Il rinunciare al mandato che è una cosa
Tipicamente l'avvocato sta attaccato alla sedia della povertà moglie generalizzare
Però tendenzialmente qualcosa e la sua storia è una strada di rinunce senza problemi quando riteneva di non poter più ma parliamo della rinuncia
Diciamo per esempio del della difesa di Berlusconi rinuncia concordata un gas non accettazione di una certa eventuale linea di difesa che cambiava
La rinuncia
Anche all'interno degli stessi processi Berlusconi c'è un processo che non so se ricordate si chiamava Oliveri en in cui Luís solo per il fatto che il giudice avesse ventilato un eventuale segnalazione disciplinare decimo sono io mi ritiro tranquillamente da difendere Silvio Berlusconi per questa ragione
Ma anche il processo quello Lockheed quindi
Lefebvre D'Ovidio che lui difendeva ecco e anche lì ci fu un tema di
La generosità se n'è già parlato oggi ricevere e le difese proprio nel tema Berlusconi molti ricorderanno che diciamo c'è scritto su tutti i giornali che Silvio Berlusconi andò Daloui
E lui disse io entro in difesa ma se assolto in giù giovane diciamo rispetto a Luís collega che in quel caso Hera Enia ma Dio col quale peraltro non aveva un legame poi Tucci potrei dire insomma di diretta discendenza mi raccontava De Luca che lui aveva letto
Da ragazzo già da ragazzo quando a mo'di ragazzo le le cautele patrimoniale e e una borsa di studio verrà chiamato detto m'è piaciuto parliamo qualcosa che oggi non si fa più qualcuno va fatto anche in questa e in quest'aula ma insomma qualcosa che è difficile che un maestro lega Ulivo di non un po'più allievo e dica parliamone vieni ce
Pene
E questo è un grande peccato noi non abbiamo più da decenni una letteratura di esperienze forensi dei grandi maestri come esiste in Francia per esempio dove ancora oggi si pubblicano libri in cui si raccontano
Pezzi di arringhe piuttosto che insegnamenti e l'abbiamo persa in qualche modo oggi magari spero che Luca qualcosa ci restituirà cioè chi è stato più a contatto ma in questo convegno perché dal punto di vista della qui tu scusami tu sicuramente che è stato in studio e e in quello studio ne parleremo oggi supera tutto con collega San Marco in via della Conciliazione
è uno studio mitico per tutte le persone che sono passate o perché erano ospitate in quei luoghi magari grandi professori di altri città che magari avevano il domicilio di io una stanza o tutti i grandi avvocati che sono passati vent'anni fa
Standard e alcuni sono evidentemente anche qui
Quindi quello che volevo in questa breve introduzione fosse già troppo lunga di libri
E che dovremmo cercare di recuperare questo un lavoro che si può fare in qualcosa ora che me ne contenuta di prendere le sue Inge credo nessuno abbia mai pubblicato che hanno trovato in me
Per esempio io dicevo caro ce l'ho perché casualmente CEO in questo lavoro di basso cabotaggio in cui andavo accompagnarlo la sua arringa nel processo
Berlusconi Guardia di Finanza
Poi finiti in in assoluzione in primo più importante insomma processo che subì e lui fece la sua permessa Mosa perché me la ricordo arringa pronunciando queste parole
Criticata Luini impostazione logica
Giudice e disse
Se non lo assolve Rete
Noi ci rivolgeremo al nostro giudice a Berlino e disse quale chi è nostro giudice a Berlino e giudice della logica
Da sempre appello dei deboli degli oppressi e dei perseguitati
E qui si collega a un popolo che abbiamo vedi sto oggi cioè non la logica quella di diciamo di cui si parlava oggi del sillogismo freddo
Ma la logica oggi si citava Calogero no la logica di massime l'esperienza in quel caso per esempio lui riteneva che in quel processo diciamo la massima l'esperienza che non potesse non sapere a capo diciamo della Fininvest quell'imputato su non ci interessa nel merito
Però per lui e questa fase me ne ricordo anche diciamo quello che aveva vissuto come un processo politico perché vi disse un'altra fase al pool di di Milano di imputati
Si giudicano non si sfasciano alto passaggio molto importante
Di quella di quella di quella Inc
E per dire tra l'altro che quella mitezza che abbiamo visto oggi dopo l'ho voluto vedere io tradizione molto limitata ci sono persone in questa sala che hanno vissuto Giuseppe De Luca in maniera enormemente maggiore della mia però e a una mitezza era sicuramente una generosità ma non è una debolezza cioè quando in aula
E per De Luca diciamo aveva da pare il tenore tre nove Dubai voce quello che candele canta al giudice le cantava adesso poi insomma conferma lo confermarcelo tu
Tra l'altro con una statura morale perché prende in quel processo adesso purtroppo molto recente mine ancora siamo condizionati dei temi Berlusconi sì Berlusconi no ma rare fosse stato ricordato stamattina aveva anche il difensore di Prodi
Vederlo non c'era un tema politico in senso di partigianeria
Era il tribunale della logica quello che a lui diciamo interessava in in quel processo infatti quando è diventato un po'cesso immagino io faccio un po'però mi sembra di aver capito che sia andata in questo modo
Quando non è più stato un processo basato sulla logica ma basato su dinamiche politiche senso parlamentari alto Benetton noi grazie non è il mio ruolo non è il mio mestiere
Bene voleva essere questa una piccola introduzione perché qui abbiamo persone che possono dirci molto io mi pare che da programma abbiamo come primo relatore professor Sammarco che è stato in studio Giuseppe De Luca quindi chi meglio più confermi chi meglio di lui ci può raccontare come era nel quotidiano e se è vero quello che ho detto all'inizio
Ciò è che la procedura penale che insegnava era strettamente legata alla sua applicazione concreta è questo che noi oggi interessa in particolare grazie
Arriva il microfono sì allora grazie a tutti grazie principalmente a Luca Marafioti che ha organizzato questo comunque suo incontro che a mio avviso finora è andato benissimo perché sono venute fuori persino dagli studiosi
Che non hanno conosciuto De Luca
L'onorevole venute fuori aspetti fondamentali
Per la sua personalità del del suo spessore morale e culturale
Il che vuol dire che è passato cioè ha dato un segno e lascia un segno in tutti noi
E questo secondo me la cosa più bella che posso che ho notato questo durante questo incontro
Io come ha detto Luca sono stato per molti anni a studio di De Luca
E sono entrato allo studio suo proprio dopo la laurea
Quindi per svolgere la pratica forense che ho svolto
Poi superare l'esame di Stato per l'abilitazione forense
E me ne andai via da Roma perché
Perché mio padre all'epoca era presidente della corte d'appello di Roma primo presidente della Corte d'appello di Roma
E la prima cosa che mi disse De Luca fu resta di dire tu in questo distretto perché all'epoca non si non si diventava avvocati all'epoca si diventava procuratori legali e si era abilitati solo nel distretto di corte d'appello
Quindi la prima cosa che mi disse Luca bravo complimenti hai vinto se è riuscito ad abilitati la cosa più importante
Per la tua professione
Però te ne devi andare da Roma perché tuo padre presidenza della corte d'appello e quindi
Possono esserci chiacchiere potrebbero esserci situazione di incompatibilità non tanto perché il primo presidente difficilmente va in udienza
Poi mio padre per tutta la vita si occupa di diritto civile quindi era quasi impossibile anzi impossibile
Si occupasse direttamente di vicende penali però
L'ambiente poteva essere in qualche modo inquinato e quindi io
Me ne andai nel Foro di Pescara perché Pescara perché lì a Pescara Luverà Bruzzese comma sta prede
A pescare aveva degli amici avvocati presso i quali presso lo studio dei quali mi scrisse quindi per diversi anni
Sono rimasto a Pescara dove naturalmente
Non ho battuto un chiodo perché io vivevo lavorava e studiava a Roma
Però fu un periodo molto bello perché studiai periodo che dedica ai agli studi un perito di un periodo di formazione
Ora un altro aneddoto che a mio avviso interessante per delineare la personalità
Così rigorosa di De Luca perché
In altri casi questo questa incompatibilità latente invece è stata sfruttata
Troppo
Ci sono stati casi ovviamente non faccio i nomi di avvocati che hanno sfruttato la loro parentela con magistrati per accreditarsi indeterminati fuori io non faccio nomi però è evidente che il rigore morale di De Luca era assoluto
Altro aneddoto che ritengo interessante per il per delineare
La sua personalità
è il primo giorno che Andrea Schivo Daloui
Quindi ero appena laureato
Mi diede
E assegnò una stanza nello studio che abbia
Più di azione
Mi diede un fascicolo
Dove nel quale c'era già una sentenza di primo grado ricorda ancora Tribunale di Bologna
Avete tutti sentito che lui ha insegnato a Bologna quindi quello era
Un cliente che aveva avuto Polonia
Mi dà questa se questo fascicolo con la sentenza e mi dice va bene scrivi un appello
Quindi l'appello
Così
Io presi questo fascicolo e la prima cosa che feci ovviamente fu quella di leggere la sentenza
Alla fine della lettura
Ero convinto cioè
L'imputato era col certamente colpevole perché la la condanna era motivata
I giudici avevano speso diverse pagine nella motivazione
E quindi io come facevo a pensare che non fosse così
Quella prima esperienza con un testo giudiziario
E quindi entrai in crisi
Perché capivo che se non fosse riuscito a immaginare un appello per me è stato meglio cambiare lavoro no
E in possesso
Scusate
Non capivo
Effettivamente come dovessi fare l'appello
E quindi sono stato per un po'di tempo a ragionare alla fine
Capì che qualcosa
Dovevo trovare
Qualche cosa dovevo escogitare
Per impugnare quella sentenza
Oggi dopo molti anni
In pratica forense sono e lo dico anche gli studenti che impugnare
Significa criticare
In fondo in un processo di impugnazione
L'imputato è la sentenza sotto certi aspetti
Il giudice dell'impugnazione ha sotto gli occhi di un provvedimento
Che deve
Censura aree se ci sono ragioni per censurabile e queste ragioni stanno scritte nell'impugnazione motivi d'impugnazione
E quindi
Lessi di nuovo più volte questo provvedimento questa motivazione per trovare i punti critici
E Pan finalmente Rizzi una
Una bozza di appello non ricordo poi se fu rivisto no non ricordo neppure quale fu l'esito
Per la vicenda processuale
Però ricordo questa esperienza
Che fu
Per certi versi traumatica ma fu anche formativa
E questo che cos'è da subito che cosa fu subito è il peso della toga
Che ancora non avevo
Peraltro
Perché ero appena entrato e quindi ero appena praticante
Il peso della droga e la responsabilità che un avvocato a nello nello svolgere il proprio lavoro
E badate che l'avvocato è sempre solo
Nella sua attività è solo
Dicendo non può romanticamente è solo contro tutti
Solo contro i giudici che hanno condannato contro il Pubblico ministero che è l'accusatore forse anche spesso capita con il proprio cliente
I spetta al proprio cliente che non capisce certe cose
E l'avvocato che fa si assume le sue responsabilità
E questo assumersi le sue responsabilità
è stato detto già ora da Luca Lupari
Cioè ha detto che De Luca non aveva neppure il problema di rinunciare al mandato quando ritenesse di doverlo fare
Cioè era un uomo un professionista che
Non sfuggiva mai al proprio dovere in in primis morale
E che quindi era un professioni sono avvocato che non si è mai nascosto
Pietro facilità sì dietro compromessi
Ho parlato poco con De Luca del patteggiamento dell'istituto del patteggiamento
Ma sono sicuro che è un istituto che non non apprezzava
Non esiste che
Un imputato ammetta sappiamo che poi non ci vuole l'ammissione di responsabilità ma di fatto che si riconosca colpevole in cambio di
Lo sconto di pena
Vediamo prima se ci sono problemi all'interno di quella vicenda processuale in primo luogo corre la difesa il rito
Parteggiato ho negoziato a mio avviso ripeto parlato poco con lui di questi argomenti ma
Posso dire che secondo me
Non apprezzava
La cosiddetta giustizia negoziata
Quindi persona che non
Non accedeva ai compromessi
Una volta mi raccontò che appena laureato
Avrebbe avuto la possibilità di diventare magistrato senza concorso perché nel dopoguerra
Ci fu un periodo in cui laureati in giurisprudenza automaticamente potevano accedere alla magistratura
Lui rinuncio perché non voleva fare il giudice nonostante mi disse
E la sua famiglia in quel momento non era una famiglia navigava in una famiglia ricca quindi lui avrebbe avuto
Interesserà ad ad avere subito un lavoro buon lavoro ben retribuito e tutto
Non lo vuole fare ma mi disse anche
Che rifiutò anche una proposta
I Giovanni Conso che appena uscito dalla Corte costituzionale
Presso la quale era stato presidente
Toma faceva capire che lo avrebbe appoggiato per la nomina a giudice costituzionale
E in quel momento l'appoggio del presidente uscente sarebbe stato determinante ma lui rifiutò anche quello perché mi disse io non sono giudice
Io sono avvocato
Ecco questi a mezzo di racconto un altro e poi finito con l'aneddotica parere o di qualche altra cosa
A i tempi perché perché il tempo tutto sia cinque minuti
Va bene allora vado molto rapido altro ricordo personale
Una volta sempre all'inizio
Per la mia carriera quindi ero appena laureato cioè
Non ero nessuno nell'ambito dottrinale
Mi viene da commentare una sentenza della Cassazione
Che
Diciamo distorce Eva la funzione del sequestro preventivo trasformandolo abusivamente
In sequestro conservativo
Io feci questa nota sentenza ovviamente critica
E dopo che l'questa nota sentenza ripeto a firma di un un semplice dottore in giurisprudenza del vero nulla all'epoca
Arrivarono Stella studia e Luca molte proteste
Per i magistrati
Per la Cassazione in perenne per valenza che si sentivano offesi per la critica alloro provvedimenti
Ecco la dottrina no oggi ci siamo un po'tutti lamentati della qui atti mento che la dottrina ormai a rispetta la giurisprudenza
Tanto che forse
Quasi la giurisprudenza si è trasformata in dottrina il che
è un assurdo non può essere
Pensate pensate dai tempi
Per il Los autori visto che abbiamo gli storici del diritto
Ad oggi che parabola discendente
Ha avuto sta avendo la dottrina
Però ecco questa è un'altra aspetto importante
è ovvio che quell'articolo era stato ispirato da Luís
Pubblicato su giustizia penale che all'epoca era una rivista molto consultata dai magistrati e lo disse proprio questo richiamo su giustizia penale che è molto consultato dai magistrati
E quindi lui non ebbe timore
Mettersi contro la classe dei magistrati
Anzi li sfido sul piano dottrinale attraverso un allievo e va be questo
è un ulteriore diciamo punto che volevo dare
L'ultima ultima cosa
Molto importante sempre a mio avviso
è il rapporto tra
Gli aspetti giuridici gli aspetti teorici di cui abbiamo
Tutti oggi ho avuto esempi
Sicuramente è stato un precursore un maestro
In molte cose molti spunti addirittura che non materia cautelare abbiamo visto anticipato addirittura di sessant'anni il legislatore
Quindi un teorico molto importante
Però unito al senso pratico al senso di umanità
Questa è l'altro aspetto che caratterizza
La persona
E dotato di un forte senso di moralità
E qui adesso mi collego alla nell'espressione che ci ha colpito tutti no
Ne umane cose
Umane cose
Di umane cose ne parlavano anche
Platone Aristotele
Veramente in greco antico sono fa antropiche in
Le cose umane per distinguere dalle fa seria alle cose divine e per dire che le cose umane
Sono poca cosa rispetto a quelle divide cioè dei delineano la fragilità la povertà dell'essere umano rispetto alla perfezione divina
Ecco su questo De Luca era attentissimo
Lui
Apprezzava l'imputato che si affidava
All'avvocato
Per la sua fragilità perché l'imputato è fragile
Rispetto alla macchina della giustizia che procede nei suoi confronti
Persino Berlusconi fu fragile rispetto all'aggressione giudiziaria Berlusconi era tra gli uomini più ricchi del mondo
Quindi la fragilità umana contrapposto all'Ama contrapposta alla macchina della giustizia
In fondo
Il reato stesso denota una carenza no se immaginiamo che il reato è male
Immaginiamo una versione socratica del male come assenza del bene vuol dire che chi commette il reato pagine cioè a una carenza
Ecco rispetto all'imputato
Che
Trasmettesse questo senso di fragilità De Luca era
Un era veramente compassionevole aveva veramente
Accanto
Ricordiamo che il senso di avvocato e ad avvocato Russo cioè chiamato per stare accanto per assistere e lui questa questa funzione interpretava benissimo
Ma non sopportava
L'imputato che
Ho lesse convincerlo di cose impossibili volesse quasi ingannarlo
In quel caso
Diventava gelido
Non ammetteva
La bugia non ammetteva
L'avvocato che in qualche modo volesse e Rivellini il cliente che in qualche modo volessero porre volesse prenderlo in giro
E questo è anche uno dei motivi
Per le famose rinuncia
Quando non ne poteva più della persona della persona
Che non rispecchiava
Diciamo in perché non rispettava
Le senza umana no delle di tutti anche la sua
Allora preferiva rinunciare
Ultimissima cosa il profitto
La strategia processuale
Per Luca
Non era un giocatore di scacchi
L'ho chiesto stamattina al figlio me l'ha confermato
Non giocava a scacchi
Però nei processi sì
Perché era uno stratega
E ha insegnato questo che in un processo penale che come sapete
E costituito per definizione da una concatenazione di atti
Ed essendo gli atti concatenati vuol dire che
Ad un atto precedente ne succede un altro e quindi ad un'azione una condotta processuale ne segue un'altra
La strategia è questo immaginare uno scenario a medio lungo raggio per programmare una difesa in questo tipo di scenari a differenza della maggior parte degli avvocati
Che come dire vivono alla giornata ancora oggi si incontrano avvocati che vivono alla giornata di ieri reagiscono
A un atto del pubblico ministero e basta e non programmano una propria attività
Vesce De Luca
Programmava la propria attività difensiva secondo punto una strategia pianificata a tavolino
E questo è l'altro aspetto della sua personalità che è quello della razionalità estrema
Era un razionalista
Un umanista si ma anche un razionale un razionalista
Spero di avervi dato spunti
Sulla personalità di questa questa grande persona delle tutti abbiamo oggi ricordato grazie
No grazie davvero per queste chiamati a Nendo tema sono dei frammenti di vita professionale che se no Sandra devo perduti per cui ti ringraziamo c'è anche confermato un aspetto ci sono magari maestri che danno dei grandi insegnamenti ma poi non è detto che si comportano in questo modo magari si stringevano sul devi io tutelo occorre non Demme
E invece in questo caso lui era come come insegnava da quello che ci ha detto questo è molto importante anche diciamo l'aspetto del rapporto con i magistrati non l'ho detto prima in quella stagione in cui punto potuto può frequentarlo neanche molto deluso del sconto a Milano
Della rapporto che si era rotto a professori avvocati e magistratura regia vengo trattato diciamo a pesci in faccia
E un pochino era così bene magari lui essendo romanista anche nei suoi interventi nelle sue discussioni allargava il campo e c'era un'insofferenza cioè quello che ha un valore aggiunto storicamente diventava decenni sofferenza la faccia finita e vada usato per me il Porto Cesareo tra mentre del tutto
Va bene allora passiamo niente qui alla mia sinistra Giuseppe Belcastro che ringraziamo essere qui che potrà fece le sue riflessioni su questa triade delle cose umane difesa penale e beh
Grazie tempo corre
E
Amo un quarto as io cerco di essere sempre preciso nessuno sono intanto se Luca Lupari e si è domandato il primo un po'retoricamente perché sta
Diciamo coordinando questo pannelli io vi domando senza retorica perché sono qui perché quello che io non non lo dico con retorica quello che io so di Giuseppe De Luca e molto molto meno di quello che sapete voi quindi evidente che io voglia invertire la prospettiva di questo mio intervento ringraziando intanto insomma la più antica è consentito alla Camera penale
I patrocinare questo questo vento
Ma voglio Inter in invertire la prospettiva del mio intervento provando a capire non tanto quello che io so di De Luca
Perché ripeto è poco rispetto a quello che già sapete voi quanto invece quello che io potrei apprendere come avvocato nell'esercizio della professione
Dagli insegnamenti di questo
Grande maestro difesa penale peso della toga umane cose
Allora intanto
La mia prospettiva rispetto a tutto quello che ho ascoltato che è stato per davvero arricchente è stata un'inversione un calarsi in diciamo profondità che noi San Marco lo sa bene e anche Luca e anche Lorenzo è anche Luca Marafioti
Non viviamo quotidianamente un'esperienza così profonda così raffinata nelle aule di giustizia noi viviamo un'esperienza che al contrario invece sembra muoversi
Su altri livelli su altri valori in maniera se voi rossi attori viva effettivamente la
La prospettiva è quella e allora io mi sono domandato intanto partendo da tutto quello che ho sentito da quello che ho potuto
Studiare sulla figura di questo immenso giurista che cosa è il Processo
In questa prospettiva non che cos'era il processo per De Luca perché ripeto questo lo sapete voi meglio di quanto non possa immaginare di saperlo io
Ma che cosa è il processo come io dovrei pensare al processo cercando di fare tesoro per quel poco che posso di quello che ho ascoltato di quello che ho studiato intorno alla figura di De Luca
Sono tornate in alla mente le parole che avevo letto poco tempo fa per dir la verità di Roberto lampioni
E citava le parole di De Luca l'entrata in vigore
Il nuovo Codice
E lo diceva l'esperienza ha dimostrato in modo inequivocabile che la perdurante vitalità di un Codice dipende non tanto dal modo con cui è stato scritto quanto dal modo con cui sarà vissuto questa affermazione testimonia sostanzialmente idea della vitalità del processo penale e quindi della vitalità del Codice di procedura penale che entrano in vigore che era un codice che per molti aspetti proverò a dire le parole da qui a un minuto
Era preconizzato in quell'esperienza di San Giorgio
Un codice che aveva lo ha detto maniera esemplare Daniele Agri parlando di proporzionalità aveva come dire inoculato se i germi di una riflessione che risaliva al mille novecentosessantuno quindi una riflessione al cinquantatré quindi una riflessione assai più a assai più risalente dunque mi pare che la prima diciamo affermazione rispetto alla tema del processo penale muovendo dalla prospettiva che ho fin qui potuto ascoltare sia quella di dire che il processo penale cultura un signore che non avrebbe diciamo finte sembra sembra non avere nulla a che spartire con questa storia disse che la politica o è cultura o non è
Mi sentirei di dire poi di precise ha detto che il processo penale o e cultura o non è e questo forse sarebbe un buon modo per ripartire nell'approccio alla all'esame
Del processo penale questo sta a significare se non ho inteso male quello che ho ascoltato fin qui che il processo cambia la sua funzione la sua struttura sulla base delle forme che al processo si voglia una volta per volta dare ed è proprio qui che sta io credo fin qui per come ho percepito la grandezza del pensiero del professor De Luca che è una grandezza anticipatoria che è una grandezza che preconizza quello che verrà o che mette le basi per quello che verrà ora io noi quest'anno ci siamo riuniti
No i penalisti l'Unione delle camere penali si è nuovamente riunita San Giorgio
Dove si è si sono invertiti i fasti di un progetto di riforma del Codice di procedura penale
Perché io stia questo tavolo forse lo lo ha scritto De Luca non certo per me ma diciamo l'introduzione I quaderni di San Giorgio scritta da Giuseppe De Luca vi leggo soltanto queste quattro richiama mi pare che sia doveroso farlo
Se si fa un bilancio consuntivo dei risultati di questa prima presa di contatto con i problemi della riforma non si può non constatare con intimo compiacimento la rinnovata vitalità della scienza e della tecnica del processo penale che a Venezia si sono incontrati attraverso le persone dei suoi più qualificati esponenti per un libero e frutto scambio di idee
Ogni rinnovamento del sistema legislativo esige l'apporto dell'una e dell'altra che si realizza e poi proseguiva ecco forse il ruolo dell'avvocatura
In un contesto di questo tipo è proprio quello di provare a portare un'esperienza che naturalmente zavorra un pensiero scientifico così alto
E allo stesso tempo è questa la parte più mi interessa provare parassitaria mente a assorbire l'elevatezza di questo pensiero per portarsi in un po'dietro poi nelle aule di giustizia
Ogni giorno
Dove sta posso fare soltanto pochi esempi saranno evidentemente degli esempi piuttosto superficiali non me ne vorrete però i tempi sono quelli quelli che sono dove stava grande capacità premonitori a del pensiero di De Luca e in alcune cose che io ho potuto leggere anche già a partire dalla sua dal suo scritto sul tema dei rapporti fra processo e per la tortura nei rapporti fra processo eterna
L'idea di staccare il carnefice a vantaggio della diciamo non a vantaggio ma alla volta del giudice la vittima la volta dell'imputato
Che è il primo passaggio doveroso apre uno scenario incredibile nel momento in cui si passa dall'imputato al condannato che torna ad essere vittima e torna nelle mani di in carnefici ma il dato di maggiore rilievo e questo è quest'anno cade il cinquantenario dell'ordinamento penitenziario di sembra quasi fatto apposta questo è diciamo il tema della esecuzione penale quando l'esecuzione della non c'è
Quando c'era un magistrato di sorveglianza e questo è un tema che soltanto una mente così raffinata può cogliere nei suoi risvolti in maniera così anticipata rispetto a quello a tutto quello che sarà della il ponte della idea della proporzionalità abbia già detto come dicevo in maniera brillante Daniele anch'io non potrà che peggiorare fa sorridere la lettura
Daniele che tu ci hai fatto di fronte al fatto che abbiamo avuto bisogno del due mila quindici e la legge quarantasette per ribadire che bisogna avere la concretezza l'attualità del pericolo per le misure cautelari e fa ancor più sorridere che il massimario della scarsa azioni poi scriva tutte queste cose c'erano già la legge era inutile non li sappiamo già fare perché già sappiamo come gestire senza pensieri sa nemmeno dimenticare che questa idea dell'approfondimento della i del concetto stesso di proporzionalità trova forse spiragli per spingersi nel pensiero di Luca addirittura alla alla Sace Städel comunicazioni quindi alla alla violazione legale del diritto di comunicare in maniera segreta voi io
Renzo lo saluta lo sa
Per la mia storia di militanza nelle camere penali non posso non trovare un cogliere una sorta di fil rouge tra l'idea del processo come gioco è l'idea del processo che diciamo si muove sui piedi dei giocatori di due squadre non di una squadra
E quindi non posso non avere in mente un un una chiara come dire assonanza col problema con la problematica della separazione delle carriere
Si tratta di una questione di cui ci siamo di basterebbe
Ecco vedete io vi ringrazio e vi sono argomenti che io poi spenderò in giro
Va in giro in questi in questi mesi di campagna basterebbe segnalare a coloro che avversano immotivatamente questa questa questa campagna questa questa riforma
Il fatto che l'idea stessa che esista una cultura della giurisdizione come amano chiamarla che accomuna il pubblico ministero il giudice altera l'equilibrio di un gioco nel senso che i no culla il bias cognitivo per cui il Pubblico ministero sta per forza vicino ad
Giudice questo altera la partita
Ecco il gioco come sistema avversaria l'ENI processo e quindi il gioco che fonda esso stesso la necessità della regola il rispetto della regola il rispetto della legalità
Con tutto quello scenario che si apre sotto i nostri piedi
In tema di prevedibilità e di diritto vivente di diritto vigente e quant'altro beh anche questo è un aspetto che mi pare
Meriti essere
Sottolineato e allora sulla base di queste anticipazioni nel pensiero di De Luca ha portato senz'altro nella storia
Del processo penale italiano ma io direi non solo del processo penale italiano che qui le riflessioni sono di logica qualcuno prima ha menzionato il sillogismo mezzo iscritte è un problema di più ampia dimensione tutto questo mi spinge a a cercare di affinare di indicare una prima risposta a quella domanda che cos'è il processo certamente lo diceva benissimo Liviero Mazza non è uno strumento di lotta a ai fenomeni sociali questa è una vulgata che purtroppo noi sentiamo almeno una volta a settimana nelle trasmissioni televisive che figlio da avvocato
Perché questo solo faccio ve lo voglio sempre ricordare non posso non ribadire che questo non è il processo penale ma io credo e qui forse qualche mio collega storcere bel naso il processo non è anche uno strumento per accertare le responsabilità questo è se mai lo scopo del processo quello di accertare se esistano delle responsabilità
Ma la funzione del processo e quindi la struttura del processo partecipa invece l'idea che io credo processo accusatorio si intende che io credo intimamente liberale
Il processo anche qui dico qualcosa che care ad Oliviero Mazza è un limite
E cioè il limite quel sistema di regole che limita l'esercizio del potere autoritativo più terribile che è quello di sottrarre la verità la libertà e in alcuni ordinamenti addirittura anche la vita
Ora
Su questa base userei gli insegnamenti di Giuseppe De Luca per dire
Tutto questo userei gli insegnamenti di Judi Giuseppe De Luca per spiegare in questa maniera quello che io credo che si possa e si debba fare e uso questi pochi minuti per dire
Io nella proprio nella introduzione ai quaderni di San Giorgio quella associazione tra la scienza e la tecnica era in fondo sostanzialmente intimamente
E che Giata in quella che sarà poi una affermazione di Franco Cordero secondo cui qualsiasi buona pratica nasce da una colta Teoria
Ed è chiaro che tutto questo rappresenta per noi avvocati denunciamo
Diciamo dei cultori scientifici del processo varie siamo affaticati dal processo sentiamo il peso della toga sopra le spalle per tutti noi una di queste sono boccate di ossigeno
Perché vedete qualcuno ha detto che Giuseppe De Luca era mite l'idea che io ho presso era quella di una mitezza assolutamente forte
Una forte mitezza perché la mitezza non era debolezza mitezza e la capacità di rappresentare senza urlare ma con fermezza granitica e inscalfibile le proprie idee i propri pensieri
Chi è si domandava stamattina credo sempre va professoressa Garlati il soggetto che deve tenere il processo
Che Java poi il coordinatore dicendo abbiamo cancellato il detto male non fare paura non avere io credo che ancora oggi ancora per sempre per lungo tempo per sempre non lo posso dire ma per lungo tempo
Il soggetto che deve tenere il processo è sicuramente imputato e poiché siamo potenzialmente tutti imputati come disse un giudice al congresso di Catania
Dovremmo guardare al processo e alle riforme nella prospettiva di futuri potenziali imputati non soltanto nella prospettiva degli avvocati ed enti e dei professori universitari hai ragione Angela in ragione delle cose
Umane sono cose piccole rispetto alle cose grandi della divinità le cose dell'imputato sono cose umane e quindi chiudo il sillogismo dicendo che le cose dell'imputata sono cose piccole
Però quelle cose piccole guardate un tantino al giorno sono intenso che noi abbiamo sulla toga sono cose piccole ma sono le uniche cose di cui noi dobbiamo occuparci grazie
Grazie per questo bell'intervento
Si fa sempre tornare sulle mani e cose per la prospettiva fetente diverso non quella del nostro Cervantes delle cose umane che poi svaniscono ma delle cose umane che come abbiamo capito bene la giornata di oggi sono centrali nel processo penale fosse sono veramente il cuore di tutto quello che ci stiamo dicendo abbiamo adesso Fabrizio siracusano
Che ha un'esperienza diretta tramite papà tramite te stesso di Giuseppe De Luca e quindi siamo molto curiosi di sentire il contributo
Grazie Luca
Coppa Italia e grazie Luca Marafioti anch'io mi mi iscrivo al non lo di coloro che si chiedevano io non chiedevo sino a stamattina ma stamattina ho ricevuto le risposte confermate oggi ora da Luca rubare del perché Daniel presenta questo tavolo se non saldata l'affetto che Luca di di riserva
E e la risposta l'ho trovata nelle parole di Giovanni Paolozzi prima di giugno dati dopo c'era una grande assonanze intellettuale oltre che affettiva tra mio padre
Giuseppe De Luca
E io sono stato in qualche modo estimo neanche di questa assonanza
E infatti il mio intervento che cerco di essere più stringato possibile si risolve in due ricordi
Un indiretto e l'orto diretto
Quell'indirette legato a a alle letture propedeutiche all'incontro di oggi
Ricostruire in qualche modo
Vicenda
Professionale e scientifica
Il professore De Luca
Mi sono imbattuto anche in una ricordo Ennio Amodio
Lo ricordiamo Dio che è un ricordo in cui Amodio esalta
Giuseppe De Luca come avvocato
Un avvocato prestato all'università come mi amava definirsi mi spesso con mi ricordo Roberto Rampi o il nostro ricordo io oserei dire come
Anche
Accademico prestato all'avvocatura in un rapporto osmotico bidirezionale
Recate del Foro se è vero come lui stesso scrive
Lo stesso Giuseppe De Luca scrive che
La scienza deve nutrirsi la tecnica processuale altrimenti rimane dischi idea abbandonarsi asserite astrattezza ma al contempo la tecnica del bene sempre abbeverarsi
Alla scienza da cui trarre linfa
Nutritiva
Per l'abbandonarsi all'empirismo
E questi la combinazione di questi due elementi
Ha sicuramente fatto di Giuseppe De Luca
Compendio vivente
Sapere pratico di grande avvocato e della come teorico pregando e messo la procedura penale
Proprio per questa combinazione che poi la stessa combinazione sul permettetemi di mio padre
Giuseppe De Luca costituito per la sua generazione quasi un unicum
Forse fu tra i primi che si distacco dal per iniziare
Sistematico dalle braccia di pensare problematico
Ecco mi ricordava a motivo era un giurista che non si
Perdeva nel cielo di concetti giuridici
Ed è per queste ragioni chiamo Dio ringraziato Giuseppe De Luca lo ringrazia per l'amore per la toga
Giuseppe De Luca
Aveva sempre mostrato nel suo ministero forense
Un amore per la toga come ricordava
Mattia Loredana
E arrivati
Evocando le parole di di diamo di
Calamandrei
è un amore per la toga perché era la toga elemento che riusciva elimina le sì disuguaglianze umane per dare un senso la funzione di quella toga
E soprattutto Ennio Amodio lo ringrazia ringrazia Giuseppe De Luca per avergli fatto comprendere che la toga leggo proprio le parole di Amodio che dato che l'avvocato aiuti a scoprire come nella realtà del diritto vivente
Anzi mi permetto di dire
E così in qualche modo mi avvio a fare il collegamento al secondo ricordo quel di la capacità di comprende diritto vivente era in Giuseppe Lucà anzi una capacità di preconizzare
Il diritto vivente anticipare il diritto vivente
Anticipare quelle preoccupazioni che seppe Luca Berti avvertiva già nel mille novecentosessantuno quando
E traspare
Taccia in quell'introduzione in quel quaderno che raccoglie le relazioni quella splendida esperienza che fu
Esperienze che anticipò sostanzialmente il varo poi a distanza dopo il fallimento di una prima Commissione ovunque il varo del Codice del mille novecentottantotto quelle giornata San Giorgio
Poc'anzi evocata quella quel ritorno a San Giorgio di qualche mese fa
E lì
Già allora
Giuseppe De Luca
Avvertiva
La preoccupazione che
Un'evoluzione del modello verso un modello diverso da quell'inquisitorio
Necessitava di di qualcosa d'importante decisivo necessitava di un'evoluzione sul piano culturale
La reazione una sorta di la Centro culturale che
A distanza
I sessant'anni probabilmente amaramente dobbiamo constatare non si è ancora realizzata
Poc'anzi l'avvocato Belcastro ricordava il cinquantesimo ordinamento penitenziario c'è una certa assonanza anche i valori che stanno al fondo di quella esperienza del settantacinque che sono i valori costituzionali di fondo
Oggi ci rendiamo conto che stentano
A trovare traduzione nella operatività stesso delle regole cioè
L'osservanza della regola necessita di qualcosa che va prima della regola stessa l'adesione ai principi
Se non vi adesione principi e difficile
Osserva la regola
Giuseppe De Luca avvertiva tutto ciò
Però confidava
Confidava nel fatto che una nuova esperienza codicistica avrebbe comunque indotto un'evoluzione sul punto dal punto di vista culturale
Soprattutto una un sorriso punto avvertita dopo avvocato e perché l'avvocato porta su di sé il peso di questa poca che il peso un penso che gravato dal fatto che
L'avvocato si trova accanto a colui che avverte il processo come pena
Ed era alleviare questo presso
è un elemento per alleviare questo penso non è che poche trovarsi nella l'evoluzione culturale l'avvocato un avvocato che culturalmente si in grado anche di nelle spalle dritte
Come dice
Sempre a mia moglie io
Poi la voce ferma
Davanti ai giudici e Matera schiera infinita anche di fronte al proprio assistito
E se la preparazione culturale lo strumento per alleviare
Questo penso
La solida base culturale
E
Ci dice
Tedesco autore
Proprio così
In uno scritto che
Precedenti qualche giorno entrata in vigore del codice del mille novecentottantotto e la relazione ad Ostuni
Una relazione che il tipo di titolo emblematico puntura della prove nuovo costume giudiziario e in quella relazione è un c'è un chiaro riferimento all'importanza di questa evoluzione culturale dell'avvocato
Il nuovo codice con le sue felice aperture verso una concezione argomentativa della prova schiude un orizzonte più vasto all'avvocato
L'avvocato è chiamato in un lago diversa prospettiva culturale
A impossessarsi di una strategia che regola il discorso e quindi una tecnica pratica e pedagogica preordinata raggiungere conoscenze utili mediante mezzi di comunicazione di persuasione
Te la cultura aiuta ad agire penso
Il rispetto delle regole del gioco
Hanno un contributo ulteriore
All'interno di un processo visto anche come gioco e qui la combinazione di questi due copie concettuali apparentemente inconciliabili tra di loro il processo come pena e il processo come gioco
Le regole del gioco il rispetto delle regole del gioco
Ammoniva De Luca a tal proposito proprio facendo riferimento all'esigenza del rispetto delle regole del gioco
Il cerimoniale una sorta di valvola di sicurezza e assorbe critiche obiezioni e sentimenti
Questo il primo ricordo
Proprio detto che a questo ricordo se ne aggiunge un altro
è un ricordo per me
Denso di mozione
Era la primavera del mille novecentonovantatré era la pena trascorso alla buriana dell'anno prima dedicò del processo penale
E
Io avevo comincia da qualche tempo la pratica professionale accompagnavo mio padre udienza un giorno Wallis vieni vieni con me oggi i presenti professore del
Io l'ho letto qualche cosa di De Luca soprattutto letto qualcosa del suo allievo Massimo Nobili perché avevo fatto una tesi sull'inutilizzabilità nella prova
Per le letture erano state punta mentali per lo sviluppo di quella tesi anche io exempla testi in mezzo a Oliviero per questo contatto con De Luca
E ricordo Pierre conosciuto un uomo estremamente elegante
A quali traspariva una cultura umanistica profonda
Molto affettuoso non so se quell'affettuoso aperto si fa nei confronti discendeva dal fatto che questa pietosa valeva anche confronti mi pare non lo sono comunque molto affettuoso
E mi fermai a ad ascoltare le
A latere rispetto all'impegno professionale che va be'entrambe avute nel medesimo processo
Le loro amare riflessioni su quello che stava
Ed ero amare riflessioni di chi condivideva l'impostazione impostazione di Fo
Mio padre come il professore De Luca erano ammaliati
Da questa
Innovative a ma opzione piste nemica
Erano ammaliati dalla legali Istica della prova
Perché era
Per modello attraverso il quale il Codice procedura penale per prendeva chiaramente posizione il senso del rispetto
Diritti individuali
Ma condividevano la medesima amarezza rispetto a una ritorna anti
Inquietanti che
La metabolizzazione di quella regola beva ormai assunto sintomo di una
Mancata adesione ai principi dell'insomma
Ero ricordati quella del novantadue i primi sintomi della
E l'antifona malissimo giurisprudenziale
Quanti formalismo che si poneva quale contrappunto al formalismo agonistico di cui parlavo Carnelutti
Che poi costituiva il contrassegno del del sistema accusatorio c'è una versione e nella versione che già per i voli Zavaglia era la preoccupata avvertenza
E già nel mille novecentosessantuno poneva Giuseppe Lucà attenzione
Splendide le idee splendida la prospettiva ma tutto ciò né ci seguono che cosa che sta prima
E la regolamentazione normativa
Se no la
L'anti formalismo l'interpretazione
E logica
E sempre
Pronta
A far
Giustizia in queste ore
Ce lo diceva Giuseppe De Luca
L'interpretazione teleologica delle norme
Favorisce la cultura del sospetto
La concezione del processo come meccanismo di difesa sociale
L'uso strategiche quindi strumentale il processo fino alla posizione estreme
E trovò l'autorizzazione dell'ideale del cosiddetto processo forte
E il processo come strumento di lotta contro qualcuno o contro qualcosa
Purtroppo quei sintomi del mille novecentonovantadue fu uno soltanto delle
Brindisi di primi vagiti
Di un
Atteggiamento anti formalistico che la giurisprudenza sostanzialmente
Ripetuto nel tempo
E vi dicevo poc'anzi di come
Amodio ringrazia asse De Luca per avergli fatto comprendere il senso del diritto vivente
E va oggi
Vediamoci usus diritto vivente
Tale diceva
Vive male
Aveva ma vive male il diritto vivente mansion non veniva ancor peggio il diritto vigente e all'inseguimento del diritto vivente
Un legislatore che non cerca attraverso l'interpretazione autentica magari di
Mi assestare ecco
Il tiro Rispetto alcune derive interpretativi giurisprudenziale
Un diritto
Un diritto vivente vive vigente
All'inseguimento
Di quello vivente
Pentirci fa quello vigente ormai su invito la giurisprudenza
Impegnata ad inseguirlo traducendo il Lecce questa
E la realtà
E
Oggi
Cosa abbiamo
Da un bordello
Se è vero come
Diceva sempre Giuseppe De Luca nelle nella pari la prima pagina di quel contributo al convegno del suo nel mille novecentottantotto che la B di Talita dei principi ispiratori informatori un nuovo sistema processuale
Più che dalla formulazione letterale di esso dipende dalla prassi applicativa che su di esso si forma
Concludo
No no no ma no no
Momento da queste premesse ci rendiamo conto come tutto quello che è avvenuto negli anni a seguire qualcosa che sconfessa totalmente l'impostazione di fondo che vedete
E la cosa che maggiormente allarme chiuso
E mentre quell'interpretazione teologica
Nel mille novecentonovantadue dove lo scopo era la verità reale
Venne in qualche modo perseguita attraverso conio di principi
Non dispersione mezzi di prova
Oggi lo scopo l'interpretazione getta ideologica laddove lo scopre l'efficienza viene perseguita attraverso non con i nuovi incide ma attraverso la Celenza solo oggi che i principi esistenti
Pensò durata ragionevole del processo e che oggi viene parametrata è addirittura capace in questa declinazione in termini di efficienza dagli during simulacri
I principi che fondano il Codice del mille novecentootto
Nico purtroppo con questa pena di pessimismo
E chiudo un'ultima citazione
I De Luca sempre tratta da quell'introduzione del mille novecentosessantuno
Il pericolo della disse umanizzazione del processo penale ecco qual è il vero problema
E consiste la frattura tra il processo e la vita
Processo che tende a ridursi o meno apparato spettacolare l'esigenza di umanità e la libertà che si dovrebbe servire a tutelare
Occorre sotto una lega il processo soprattutto un problema etico
Il processo in tutte le sue fasi anche in quelle che sembra dominare dominate dal più vieto formalismo e sempre de essenzialmente attuazione di giustizia
Le concezioni pragmatiche che lo riducono un congegno disciplinato con criteri puramente economici finisco dopotutto per snaturare privando del suo valore etico vi ringrazio
Grazie solo una piccola chiosa primari darti la parola perché tu la possa dare quelle conclusione che aspettiamo da questa mattina per cui solo per ringraziare tutti
Anche per aver imbarcato
E penso che sia un po'il fil rouge di oggi importanza di quella cultura della prova che deve stare al fondo aldilà della singola norma processuale che singolo legislatore ed era quella un po'la logica di quella ringhiano
La le norme sostanziali e processuali possono anche e cambiare ma l'innocente
Si deve rivolgere al tribunale della logicamente otto venire chiudo
In mente visto che mi si parla sempre di tesi una cosa che mio totalmente dimenticato io giovanissimo appena fatto una tesi sulla valutazione della prova nel qua dove l'approccio probabilistico
E allora lui mi disse ma perché non prova a fare questa cosa prenda una sentenza e lui mi aveva di quelle sentenze di cinquecento pagine
E che con linguaggio naturale celano al proprio interno evidentemente chi sa quanti passaggi logici carenze probabilistiche scorrere felici poiché a farla diventare di pane pagine
Sintetizzando tutte le cose con lo spunto che mi disse poi lo lo lo ha anche provato certe volte fa capire non atomo del metano curiosità di quelle nuove modalità probabilistiche di approccio della prova e sempre l'idea che e diciamo la sentenza può diventare nuda dal punto di vista logico nel momento in cui diciamo ci si appella quel a quel tribunale di cui ci parlava in quella famosa arringa a te per le conclusioni Dellas
Molto brevemente prima di dare la parola all'amico Luca Marafioti per le conclusioni vedere mi permetto di fare tre flash
Per quattro al sicuro non è proprio pratico
C'è un archivio enorme
Che quello di radio radicale
Dove si possono recuperare interventi a convegni e anche discussioni o comunque interventi a processi di Giuseppe De Luca
Quindi
Io solo sollecito aderisco a questa sollecitazione che faceva Luca Lupa aria di riprendere l'abitudine oggi parliamo di De Luca ma di pubblicare anche cioè quelli che sono stati è vero che l'oratoria non è più quella di prima è vero che nei processi precedenti si discutono in un altro modo ma comunque comunque gli avvocati non devono farsi del male quando hanno tra le loro fila campioni come Giuseppe De Luca non possono permettere
Vada disperso quel patrimonio e qui prima cosa
Seconda cosa disumani in stazione giustamente
Fate caso lo ripeto ormai in tutte le sei reti
La Cartabia in poi lo slogan dei magistrati e dobbiamo smaltire i fascicoli dobbiamo smaltire i processi
Tutte le volte ricordo a questi signori che si smaltisce scolo i rifiuti
E che dentro i fascicoli ci sono storie di vita umana che siano le vite degli imputati che siano le vite delle persone offese che siano le vite dei testimoni quindi sulla disumani già azione
Penso a cosa
Un aneddoto brevissimo
Abbiamo detto culture limiti si ormai lo sappiamo
Possiamo scrivere l'ha detto qualcuno sta male mi sembra non non ricordo chi possiamo scrivere il miglior Codice del mondo le migliori leggi del mondo poi cioè il giudice che è pronto a disapplicare per darvi un esempio recentissimo della cultura di vi riferisco un fatto per me incredibile
Udienza preliminare in corso viene sollecitato al CUP l'adozione di un provvedimento ha udienza in corso di ordine al pm di integrazione delle indagini
Si alzano i difensori e fanno presente che secondo le regole del quattrocentoventuno bis ciò potrebbe avvenire soltanto alla fine eventualmente dell'udienza preliminare ordinanza del giudice ordinanza del giudice
è vero quello che dicono i difensori ma poi che l'ordine dato ora non è sanzionato da nullità ma è una mera irregolarità io ordino al PM di integrare le indagini
Badate bene non è il caso di una impugnazione in cui ci si lamenta di un vizio commesso nel grado precedente accaduto negato precedente
E
Scegliersi ci viene detto alla nostra eccezione è stato risposto no qua eh il giudice che rivendica il proprio potere di disapplicare il centoventiquattro
Ed applicare il centoventiquattro quindi
Compiere un illecito disciplinare e non è il peggiore
Anzi è uno dei migliori dei giudici e le indagini preliminari che ci sono nel Foro di cui visto ha parlato ultimo e chiudo perché davvero una parola vedo guardo la Loredana Garlatti
Vorreste pene spezzare una lancia per Pietro Nuvolone perché oggi ho sentito dire se non ho capito male Loredana mi corregge che Nuvolone in qualche modo ebbe una responsabilità nel
Benissimo
I
Io ricordo però che nei convegni di Lecce Bellagio Nuvolone mise
In guardia e poi lo ha rifatto Massimo Nobili quando commentò il Codice che stava per entrando in vigore mise in guardia dal fatto che se non reggeva la separatezza delle fasi quella diventava una indagine preliminare peggiore di quella che era l'istruttoria perché compiuto da un giudice nel codice diritto e Nuvolone in quei convegni disse chiaramente per garantire il funzionamento del sistema
Bisogna fare una cosa essenziale se vogliamo questo Codice
Modificare l'ordinamento giudiziario scusate noi penalisti siamo un po'malati ma bisogna separare separare separare le carriere di giudici e pm
Grazie Luca marchio
Pura
Prego tutto tutte tutte le forme tutti i momenti di presunzione hanno un momento in cui i nodi vengono al tempo
Esserci come si può dire
Trincerati arrogati assunti
Presuntuosamente il compito di tirare le conclusioni di questo nostro incontro così ovviamente si ritorce contro colui il quale
Partire dalle umane cose
Che sembrava la sessione diciamo più uno più improbabile incomprensibile
Tanto che gli stessi partecipanti domandavano ma
Che morde
La colpa non è in via l'autore del titolo di questa versione Daniele Negri quindi ho compreso faccio una chiamata di correo quindi Luís secondo me con molto pensiero platonico aveva quella parte lì si colloca tra Platone Dante penso nella sua scelta
Quindi Band diciamo cerco di allontanare più che di coro cerco di allontanare da me la responsabile però consentitemi più di che concludere di esprime più toccati tutti un'immensa gratitudine
Perché
L'idea di riunirci e radunava chip per parlare
Di quello che chiamerei l'eredità e attualità batte eredità barattoli da di Giuseppe De Luca nasce esattamente quando da AN che mi mi chiama e mi dice non essendo io più nelle Ciatto delle associazioni per il grande rifiuto dell'associazionismo Secondo la famosa teoria delle di Barile per cui successi che esiste la libertà di associarsi ma anche quella di non associarsi
Mi comunica la notizia ferale della morte Giuseppe due e gialli noi pensiamo noi dobbiamo dobbiamo parlarne dobbiamo parlare
La gestazione di questa idea è una gestazione che coinvolge cui miei carissimi amici cioè Daniele Negri e Oliviero Mazza in quell'epoca era un momento particolarmente accesa della campagna culturale Unione Camere penali
Ci poniamo il problema di cui involgere
E camere penali e quindi grazie alla Camera Penale di Roma Giuseppe Belcastro Yasser a fianco a noi nemmeno posso dire grazie centoundici perché ne sono il direttore quindi devo ringraziare me stesso ma insomma anche la rivista della camera penale
Gratitudine a tutti alla segreteria organizzativa alla mia università
A mio fratello maggiore che soltanto a seguito delle mie preghiere ha rimesso piede in università perché la sua idea
Eternità esattamente l'opposto di quella di Putin del coreano perché è assolutamente legata all'assenza di potere li ritiene di durare molto di più lungo del mondo se non ha potere se non esercita potere se non si intromette nelle cose umani universitarie quindi
Un particolare grazie a Giovanni Paolozzi
E grazie a tutti gli amici che sono venuti che ci sono radunati per parlare di una cosa che premeva me quanto loro
Che interessava a me come loro che ha hanno condiviso questa idea
E difficile esercitare quello che si chiama una ricognizione di debito
Nei confronti di Giuseppe De Luca in questo momento da parte del sottoscritto
Proprio l'ultima sessione quelle umane cose
Forse sono per me il maggior debito quello che io non ho mai avuto occasione la possibilità di dirgli
Di esprimerli
Di raccontarlo
E in un momento col questore bisogna resistere delle tentazioni proprio perché sono cose umane
E bisogna rifuggire da due cose ed è difficilissimo del rifugge da due cose in queste occasioni dalla retorica
E da ogni inutile aneddotica anche se prima abbiamo sentito gli aneddoti succulenti descrivevano personaggi
Proprio di fronte a questo compito difficile io avrei bisogno di una pausa di riflessione vorrei chiedere
I termini a difesa
Vorrei potermi riservare ritirarmi cercare di tirare le fila e tutte le cose che ho sentito oggi che mi hanno devo dire s'fatto sprigionare una serie di continue
I costi nato Minutoli termine a difesa dal divario
Un termine addirittura un termine a difesa per depositare una memoria scritta nemmeno prendere la parola dal presidente se potessi ottenere questo risultato io mi sentirei più sereno questo e confesso può confesso no
Lui ricordava di polemica ancora esistono come De Luca le persone che cercano le persone in base a quello che hanno letto non in base alla raccomandazione di chi sono figli a di chi sono parenti ma perché richiamo ci ho letto questa cosa vorrei conoscere non ha detto chi era ma insomma ha fatto riferimento implicitamente a quello che faceva De Luca quel modo di fare il De Luca può anche passare agli altri senza senza che che che l'UE lo trasmettesse volontariamente lo lo lasciava lì e tu lo potevi recuperati
Confessare l'impreparazione del sottoscritto
Una duplice in preparazione
Un'impreparazione alla morte Giuseppe De Luca
Cioè personalmente io per la sua in incredibile longevità
E ero arrivata la confusa all'ipotesi che ciò non potesse mai accadere quando mi chiama Daniele mi dice ma come è possibile
Rimango no colpito da questa cosa
E che longevità un certo punto comincia a diventare un punto che non si fissa ma quindi una sorta di eternità permanenza della figura della dell'esistenza
In preparazione perché
Pinketts sono due giorni che mi sveglio alle cinque pensando che cosa mai potrei dire in occasione del genere
Non sono preparato mi sono preparato che c'era bisogno termini a difesa
Perché non mi sono preparato per due motivi sic perché sono impreparato perché non ho studiato abbastanza perché è difficile
Di dare le fila senza
Pescare a a ciò che molti hanno già fatto
Perciò la mia gratitudine grandissima laggiù illuminati
Alla al tono mi si può dire di umile entusiasmo con cui ha colto la telefonata mia per cui ovviamente ci siamo detti ma un con un convegno un incontro su Giuseppe dura non può che partire dal no al suo scusa principale allievo vivente
Forse sarebbe stata una volta con Massimo Nobili alle sedute avreste aveva avreste svolto l'inizio della fine io non sarei mai finito a usurpare uno dei luoghi due ruoli in questo momento
Gli sono grato perché quello che lui ha detto l'avevo già in parte potuto leggere oggi e si è stato ravvivato quindi nel suo incredibile contributo
Sintetico
Alla figura di De Luca
E allora mi limito a qualche sensazione qualche emozione
La immensa soddisfazione
In fondo quando
Io ho pensato di fare questa cosa che io sono stato pervaso non dal pensare problematico che sarebbe stata una cosa bella Pravo dall'insicurezza di cosa fare
Possiamo noi intestarci questa figura e portarla Roma Tre
Come scegliere le persone che ne vogliono parlare
Quale criterio seguiamo
Però abbiamo scelto ma pure della più ampia discrezionalità tecnica che quelli che ci pensavano pensato pensiamo a queste persone e l'idea era quella di
Ripescare le idee di De Luca
Verificare addirittura il carattere profetico rispetto all'attualità e quindi al di là oltre l'attualità
E cercare anche di individuare dei figli dei dei legami delle connessioni
Meno di una settimana mistica in cui devi unire punti tra persone diverse
Senza un rapporto di relazione diretta ma che hanno in comune delle cose
Qui ti puoi trovare qui il figlio di quello che stava nella sua accanto alla sua stanza o nella stessa stanza e la condivideva quindi con dei turni
Due giuristi come ci diceva Colozzi
Estremamente
Influenzati dalla dimensione pratica del processo penale
La dimensione umana pratica del processo
No
Papà di audizione diceva sempre no Raffi oggi l'unica dalla così no la due F non ha mai chiamato Marafioti era poi una sorta diciamo che lui raccontava secondo me è una sorta di nemesi
E Carnelutti dal quale lui si presentava con lo chiamava Serafino quindi è una sorta di nemesi ovviamente fatte le debite proporzioni
Alla fine ho detto di sì io cominciai perché era tutto no alla al passato remoto cominciai studiando il diritto sostanziale e sono passato il diritto processuale per un estremo bisogno di concretezza
Questo era un dato un tratto comune
Quella
Nouvelle vague
L'ha definita oggi
E forse questo è il problema principale del rapporto con l'eredità di Giuseppe De Luca e chi come me oggi per necessità diciamo che di organizzazione deve parlare
E oggi ho sentito tantissime delle cose che a me mi sembrava di aver capito male ho capito è molto meglio nelle Negri addirittura a spieghi mi ha spiegato il significato del titolo del convegno
Io non avevo capito così bene
Non sono sincero l'ha spiegato incredibilmente col significato che la tecnica delle garanzie assume
Ho sentito il richiamo a quella cultura
Era quel concetto di cultura o scappa con la k maiuscola
Per cui Giuseppe Di Luca tanto teneva come una sorta di risposta all'idea del tramonto dell'Occidente
Quindi ariana
Ho sentito
La corretta rilettura del rapporto tra dimensione formalistica del processo e concezione legalistico della prova
Intesi come garanzia
E qua è un tratto incredibile
Il collega la sessione degli storici
Si domanda perché gli storici no
Perché quegli storici lo so perché io sono dei fuoriclasse ed a mio modesto avviso
E ascoltando di voci di corridoio a un certo punto un commento che secondo me il commento che proviene dalla strada ci ammazza suo forti sì storici
C'è un'immagine agli storici come delle figure in naftalina e tu vai a guardare
E che non hanno la dimensione ecco
Giulio mi potrà dar ragione abbiamo sentito dagli storici relazioni che a fatica il processo al pellami si possono fare per parlare Giuseppe dove si devono mettere Lai pensarci non come te che ti viene più facilmente non come Orlandi che ha fatto quel bellissimo ricordo però che gli costa fatica
E allora
Li abbiamo sentito parlare di alcune cose che che mi premono molto
L'idea del limite
Idea del limite
Che ha molto a che fare con le radici cattolico trattino liberale era un titolo che cui siamo otto interrogati la mettiamo dove mettiamo crea problemi che vuol dire
Ecco questa è una cultura quella cattolico-liberale
Pensione detto da un laico col botto che non è mai no nemmeno entra in una chiesa quindi che ci tiene molto
è stato un po'come si può dire perdente in tutti questi anni
Nel rapporto tra dottrina del processo idea del processo procedura penale università
Dove la dimensione cattolico liberale individualista fortemente individualista le guide dici sono state benissimo ricordate oggi dagli storici ma anche dei dogmatici
E tutta quell'idea della certezza intenso garantistico dico hanno parlato a proposito del giudicato ne ha parlato di due fratelli hanno parlati gli altri
E ha molto a che fare con quelle radici cattoliche
Che ha molto a che fare con la filosofia dell'esperienza giuridica di Capograssi
Che ha molto a che fare con lo pressioni a te che è la base
Di una cultura cattolica che è tutt'altro che autoritaria ma è profondamente individualista e liberale l'idea della responsabilità dell'autoresponsabilizzazione limite che De Luca sentiva molto
Molto molto
E abbiamo sentito delle cose
E hanno fatto molto perde che che abbiamo molto perso nelle dimensioni procedure Istica e tecnicistica efficienti Istica nozionistica
Per la procedura penale parlata per nomi dell'imputati delle sentenze di Cassazione
Giuristi che parlano nominando gli imputati
La Galtellì
La by rami l'opposto di quella dogmatica
Qui ci hanno parlato gli storici i giuristi della dogmatica
Che Daniele che ci ha spiegato cosa dovrebbero fare
Ho sentito una cosa che hanno le prime molto ma tutti quelli che hanno sì sentito questa questo insegnamento l'idea di riportare ricordare che il processo e soprattutto un giudizio dell'uomo sull'uomo
E quindi
è chiaro che il sentimento è di Nostalgia
E il sentimento di Nostalgia di alcune idee
Che peso non è che in qualche modo magari
Meno bene nel caso del sottoscritto molto meglio in casi di persone qui presenti
Hanno determinato influito sugli studi influito sull'approfondimento sulle idee
Ma sicuramente
Il peso dell'inchiesta il peso di quello
Cioè più Marelli dove
Se n'è andato ecco quello che lui chiama nella commento al libro di due I nella magnifica per prefazione di quegli enti il pregiudizio di conferma
Cioè De Luca diceva in uno dei suoi tanti scritti
Che credo sia la cultura della prova e e e il debito alla cultura prova sono proprio quelle esercitazioni che tutti gli anni facciamo quel corso parallelo che siamo con la cultura della Pro quindi è un omaggio proprio una citazione
Passi cinematografica di Giuseppe De Luca dice l'ipotesi del lavoro nasce da un'intuizione ma questa talvolta si impadronisce dell'inquirente lo in Canada su binari che escludono ogni diverso contrario orientamento
Tutto ciò che sembra convalidare la diagnosi preliminare contenuto nell'accusa tende a trasformarsi in una conclusione definitiva e quindi a pietrificata sin convincimenti spesso in demolite un la mente l'inquisitore tende a sopravvalutare tutto ciò che conferma l'ipotesi iniziale
E a svalutare tutto ciò che la contrasta io penso che queste parole
L'odio non di oggi
Delineano effigiato in maniera chiarissima tutto ciò che è accaduto
Nell'esperienza processuale che che tutt'oggi viviamo
Viviamo parlandone nelle università che viviamo tutti i giorni provando alleggerire su di noi quel peso della toga che porterà
Il confronto con una
Il peso immenso
Però del pubblico ministero e dell'imputazione
Che
Non poteva
Non avrebbe mai potuto essere affidato semplicemente a una modifica processuale o un equilibrio di questo o quell'altro potere che aveva bisogno di un un'immensa radicale
Radicale riforma ordine mentale e culturale
E in quei giorni si sarebbe dovuto fare sappiamo che non era proprio possibile fare non era pensabile
Era un linguaggio quasi da iniziati del da carbonari
E oggi ancora è quasi impossibile sembra quasi impossibile raggiungere un risultato per la per la forza diciamo assolutamente prevede cantoria pacificatrice degli argomenti opposti all'idea elementare come quella della separazione non tanto delle funzioni a delle carriere
Giudice
E abbiamo sentito delle cose importantissimo e Luca come l'inventore italiano del principio di proporzionalità c'ha detto Daniele Negri chiaramente ce l'aveva già detto Renzo Orlandi pace mi domandavo come mai era entrato e poi lo scoperto
Per la sua bellissima ricordo Giuseppe De Luca
Preparando né centocinquantatré
Cinquantatré e Daniele sa
Oggi si raccontava quello che succede nelle Commissioni riforma la difficoltà nell'introduzione il principe porzione ora oggi lavorando all'interno nel tentativo di si chiama drafting come organo normativo
Lo chiamate voi Brass
Abbiamo sentito parlare della importantissima dimensione argomentativa dalla prova della prova come argomento
Questo forse uno dei punti più importanti che si ricollega l'ultima sezione
La difficoltà dell'evoluzione del cambiamento del ruolo per l'avvocato
E passa o doveva passare o sarebbe dovuto passare o dovrà passa
La ruolo della lamentazione perorazione
Quello di diventare atti fax
Quella concezione diciamo dialogica della struttura
Per convincimento di cui De Luca
Ci parlava
è chiaro che in questa sede sarebbero tantissime cose da dire
Ho sentito parlare di caso Graziosi raccontava Giulio cioè io devo il mio inizio dire di denuncia di devo il mio amore per la porcellana Giuseppe De Luca
Per la toga mio padre per per la e perché per l'abuso della Giuseppe De Luca tra l'altro amici fra di loro
E tra di loro il massimo complimento che si potevano fare era dirsi tu sei un umanista
Umanista e attenzione alla cultura dell'altra cosa
Ed è il massimo complimento per loro
Se un umanista
è chiaro che l'aneddotica va Barbara va evitata però come fai a non farti quindi venire qualche qualche ricordo
Il caso Graziosi io inizio a fare l'assistente perché De Luca mi si addice del caso no e comunque gli altri come raccontava Colozzi casualmente gli incontri cioè Marafioti denunciava un problema un occhio non posso leggere venga lei
E legga e legga la sentenza
Lì era meravigliosa perché il rapporto con l'idea del rapporto del maestro Graziosi secondo cui si confrontavano la tesi dell'omicidio il suicidio e la sentenza espressamente dice siccome non è provato che il suicidio allora e omicidio
Altro che
Altro che le trasmissioni televisive di oggi
Primo ricordo massime sono tantissimi
Ed un secondo è quello che chiamerei In viaggio con papà
C'hanno due facce una volta che è rimasto appiedato perché ho sempre vissuto con questi motorini che si fermano sempre scalcagnato il e stavamo in tribunale e io salto tipo cane nella macchina e Giuseppe De Luca
E guidava si gira Conso e battute alla Fiocchi il mondo si è capovolto normalmente gli allievi portavo rimessa non il contrario
E questa è la prima episodi poi ce n'è un secondo che forse il più bello del mio rapporto con Giuseppe De Luca
Avevamo di Urbino
Era un convegno
Due mila cinque due è un convegno in cui De Luca viene messo a dormire una stanza freddissimo
Si lamenta terribilmente simili si prende una febbre assurda al convegno sui diritti li fece una relazione sui riti semplificati non non ritorna il sole non
Spiega Ferrari Marafioti andiamoci mi porti a Roma salta Luís questa volta sulla mia macchina facciamo benché l'uno stesse bene un meraviglioso piacciono
Da Urbino a Roma
Qui si parla di tutt'altro
Si parla di musica
Si parla di letteratura
Ma soprattutto si parla di una cosa che mi è un po'interessa ma non tanto di calcio
Ho e De Luca mi racconta raccontandomi esattamente la formazione dal dal primo all'ultimo di quando l'Ungheria venne a giocare
All'olimpico la Grande Ungheria di Puskas
Un dei racconti meravigliosi una memoria fenomenale ricordiamoci che Giuseppe De Luca aveva una memoria tale per cui lui e i primi anni fino a un certo punto l'ala nemmeno un'agendina dei numeri di telefono gli ricordava questo usando forse storico da ricordava i numeri a memoria
Per l'Argentina
Far capire il grado di intelligenza mostruosa che non ce la faccio partiti dai limiti proprio
E il terzo ricorda io ricordo
Per il grande onore che ci ha fatto in quest'università
Mi chiamo Giuseppe duca di professore c'è traccia ciabatte Marafioti Scipione
Erano in ballo rinunciato a un sacco di libri da voi Recco
Pina fare questa meravigliosa conferenza
Stiamo parlando di parecchi anni fa
La decina d'anni fa saranno almeno dieci anni fa
Che si chiamava appunto cultura della prova il declino dell'avvocatura penale ma mi ricordava Garofalo una cosa meravigliosa di questo e lui lo vado a prenderlo andiamo a prendere c'era pure uno delle mie figlie
Diciamo lascia giocando ed è il titolo Tura della prova e veramente vorrei parlare del declino della magistratura penale
E ci regala questa meravigliosa
Esperienza io ne conserva una foto sopra nella mia stanza
E in quel giorno mi ero permesso di
Introdurrò di definendolo come io penso fosse De Luca
Ovviamente il paragone che facevo il mio è un grande appassionato di calcio ne parlavo prima con Giulio era un tifoso dell'Inter
E l'unico paragone che m'era venuto in mente subito era il riferimento a Mario Rino Corso che qualcuno di voi ricorderà
Un fuori classe schivo
Giuseppe De Luca era un fuoriclasse schivo
Era un fuoriclasse schivo che come molti a ci hanno ricordato amo Dio
Giulio Renzo Orlandi tutti quelli che mi hanno preceduto
Forse per le sue profondere radici cattoliche forse per le sue fortissime radici abruzzesi a cura molto legato profondo legame con la sua
Luogo natale che era Picciano come tutti sanno
Prevedeva quello
E chiamerei
Rispetto all'io del predominio
Che tutta la sua vita ha lottato come individuo me processualista e come uomo di toga
Io della della dedizione a questo io della dedizione
Molti sono debitori
Ma il vero problema è il vero tema di Giuseppe De Luca e che molte delle cose che lui dice
Molte delle cose che lui tracciava gli stessi ascoltatori e interlocutori
Non erano poi così tanto in grado di capire li capivo forse dopo ci riflettevano dopo germinano dopo ed è questo il grande merito di voi tutti che avete partecipato a questo incontro moltissime delle cose che voi avete detto
E che voi avete interiorizzato e personalizzato e trasformato e modificato
Devono ancora germinare molti dove e ciò vale soprattutto il senso di quello che volevamo fare vale per i più giovani che certe cose non l'hanno vissuto in prima persona
Diciamo quelli un po'più giovane di Giovanni Paolozzi grazie
Solo per salutare e ringraziare tutti buona sera poi ritornò per chi deve lasciare Roma
Proposte
Non potevo avrebbe ovviamente Vangeli oppure
Lo stile
Ho sette arrivato alla disposizione di ieri e Leonardi
Poi vediamo se bisogna vediamo se bisogna fa una comunicazione se bisogna Palmeri le cose prima che sia tardi avevo male sì
Ovviamente dal e il signor
Comunque della curva
Anni fa dai bene la Bocconi
Dovrebbe
E quando vuole per farsi marcia
Ma hanno temevo guardi perché essendo eh olio insomma norma
Ma penso che Inzaghi scandinavi pragmatico
E
Va be'norma e invece no
Ma
La commissione
è una delle nuove va bene
Prima tali no patrimonio
Va bene ma
Elena
Per avere
Ora la pervade ho delizia previste tutte quelle scriveva che il presidente uno strumento il cinema chiedo se mi invita a fare un bel niente bellissima o sa presentarmi piena parlo diciamo usare di campagna palle vaganti pose ragazzi
è una è attraccata targato e l'olio pienamente guardi non so pubblica producono buoni no no io non so come dicono i salmi no guarda che mi è stato al gluteo avessimo detto all'inizio di gennaio vuole parlare dice cosa pensa ma le parole col quale Serafino Gatti guai
Lei tecnico gerarchi
Parlasse nel grazie sì va bene grazie al giorno o cancelliere se avessimo abbiamo provato qui giuro poteva essere un grave errore una nostra
Almeno credo invieremo paglia firme
Ma contengono verranno penso immancabile sfata cellulari invece in uno studio non lo so però io mi ricandido sottotetto a macchia d'olio ride volutamente
Grazie
Resta
Allora
All'insaputa Hogan nemmeno
Ma a priori
Talvolta
Ammoniti
Perché
Da venerdì
Quando il tema
Norme
Però ho anch'io
Parere Maritain
Niente
Però non solo non avevano i
E
Cosa Cerulli
E ovvio
Gara che non
Perché a me
Oltre
A livello però degli avanzi
E il Comune pensanti
Per farlo ed Elio
All'interno
Impone inguardabili
Per
Allora
Va bene fare sono
Ho
La