Incontro dei lettori de "l'Unita'" con Walter Veltroni nell'ambito della Festa nazionale de "l'Unita'" '95 (Reggio Emilia, 25 agosto-18 settembre)

Compagni iniziamo questa ultima giornata della festa nazionale dell'Unità con questo la penultima giustamente i compagni mi fanno serrata che pur c'è anche un una continuazione domani comunque la giornata
Principale conclusiva politicamente di questa nostra festa con questo incontro che è ormai una tradizione del direttore del giornale
Non in un tempo erano i diffusori i lettori del Giornale quelli che ci accompagnano ogni giorno in questa nostra avventura di informazione di cultura di battaglia civile
Naturalmente cerchiamo di procedere in un modo razionale perché molti compagni sono venuti qui venendo da molte parti Editalia cerchia voglio andare agli elementi essenziali sono presenti insieme a Veltroni il compagno Amato Mattia che l'amministratore delegato del giornale
Con Walter il protagonista del la ristrutturazione riorganizzazione che il giornale ha avuto in questi ultimi due anni e attualmente l'animatore della insieme ad Antonio Zollo che non può essere presente della nuova impresa del
Del nuovo
Dei voti quotidiani locali che abbiamo avviato in Emilia Romagna che con il ventisei incominceranno in Toscana e poi vedremo come riusciremo a continuare
E
Peppino Caldarola che il condirettore
Io lascerei subito la parola Walter Veltroni per un primo intervento no e poi facciano
Ai compagni che propongano domande e osservazioni che reti che e a rispondere boh altrui
Va bene cominciamo con Amato Mattia
Care compagni
Sì
No sta in piedi
Care compagne e cari compagni
Lettrici e lettori dell'unità e di mattina
Il sentimento diciamo che incontrandomi prevale sopra ogni altro è quello di una grande gratitudine ancora in questi giorni guardando i dati del nostro venduto
Abbiamo potuto toccare con mano quanto grande siano l'affetto è il legame che in questa terra in particolare ma un po'in ogni parte d'Italia c'è nei confronti del nostro lavoro nei confronti dei vostri giornali
Voi avete avete potuto seguire in questi giorni soprattutto quanti di voi vivono e risiedono in Emilia Romagna
Che con l'esperienza dei nuovi giornali locali
Si è messo in moto un meccanismo a dir poco aggressivo nei nostri confronti contro di noi in uno
Un meccanismo chiaro delle ragioni una di carattere generale
Che mi porta a dire che mi ancora di strada da fare questa destra italiana prima di diventare una destra civile democratica
L'altro elemento
L'altro elemento il primo ci induce a preoccupazione
Il secondo
Ci deve dare una consapevolezza nuova e anche un po'di orgoglio
Perché in realtà in alcune reazioni che abbiamo avuto in questi giorni anche da parte di altri giorni ali noi dobbiamo leggere un fatto assolutamente nuovo è inedito per nuovi
L'unità e mattina fanno paura alla concorrenza questo è il dato di fatto
Se facciamo paura
Perché siamo riusciti pure attraversando un mare procedura uso siamo riusciti a fare un giornale che è diventato uno dei più grandi giornale d'informazione
E in un contesto di crisi generale del mercato dell'editoria anzi che rinchiuderci siamo riusciti a trovare le forze le risorse le intelligenze per rilanciare e per offrire oggi in Emilia domani in Toscana e prossimamente a Roma e nel Lazio e in Lombardia nuovi prodotti nuovi informazione Nuova Democrazia nuova cultura
Noi crediamo di aver fatto esattamente quello che era il nostro compito nulla di più
Quando insieme al partito abbiamo discusso dei necessari processi di risanamento e di riorganizzazione di tutto il nostro gruppo
Noi ci siamo impegnati
Come compagni che si dedicano ai problemi dell'editoria a dare il nostro contributo al risanamento del gruppo in anzitutto non perdendo più una sola lira nei nostri bilanci e questo obiettivo è stato un obiettivo raggiunto
La seconda questione
Che è di non far mancare mai di non far mancare mai alle nostre compagne i nostri compagni ai nostri lettori in generale
La voce dell'unità
Siamo arrivati dappertutto sempre ma vi assicuro che dietro questo semplice atto di essere in edicola o di essere a casa per gli abbonati c'è il lavoro eccezionale non solo della redazione non solo del compagno Veltroni ma di tanti compagni immobili che ogni giorno compiono questo miracolo cultura e vediamo che
Voi oggi riconsegniamo in qualche modo consegniamo a voi
Voi che siete un po'gli azionisti vedi di questo giornale riconsegniamo queste nuove creature
Mattina appunto
Sono creature che devono crescere rafforzarsi migliorarsi
Abbiamo idee e progetti siamo certi che questi questi progetti potranno in davanti sia sostenerli ci sarete come sempre voi vi ringrazio a nome di tutta la redazione e vi ringrazio a nome di tutti i compagni e le compagne dell'Unità
E mi auguro di poter ritornare al più presto per annunciargli che avremo messo in cantiere anche una festa nazionale per i nostri nuovi giornali la festa di mattina grazie
La parola Peppino Caldarola condirettore dell'Unità
Io sto seduto spero che non mi offenda aperta Amato più alto di me quindi mi devo alzare
Poi prima di
Quando volevamo fare una specie di scherzo a Walter decidendo che parlava solo lui sapendo che è esattamente la cosa che volete voi
Io mi sono trovato in uno strato strano stato d'animo perché anni fa io non ho mai seguito cronache di spettacoli
Ora mi affascinava il racconto dei grandi concerti dei Rolling Stones di quelli che venivano da fuori per fare la grande cantata
Prima di loro c'erano alcuni cantieri deliberativi acuito calato nel riscaldare il punto
E quindi io sono venti minuti che sta cercando la battuta ma non è
Però dopo nel tempo perché dire il no cantante si dovrà fare conta questo serviva un po'di cose che riguardano il nostro lavoro
Io non so io sono impressionato perché
Prego no
Su quello io non posso fare
Io sono impressionato a vedere tanti lettori dell'Unità tutti assieme quando lavoriamo durante tutte queste giornate
Talvolta ci capita di immaginarlo di immaginare un po'come è fatto un lettore dell'Unità e talvolta non lettore dell'Unità si presenta a noi a tutti quanti noi forse a chi un po'a qualche responsabilità maggiore del giornale un po'un po'più frequentemente attraverso una telefonata una telefonata che talvolta d'incoraggiamento talvolta di critica
Ed è un dialogo vederli tutti assieme una
Come dire una cosa che mi impressiona molto e che mi spinge a dire perché io non so se in tutti questi anni e in questi giorni voi avete trovato sempre motivo di adesione al giornale a cui lavoriamo si dice in questi casi faticosamente però io dico anche faticosamente ma divertendoci abbastanza cioè non è una fatica piuttosto divertente quella che ne facciamo però solo convinto che una critica non potete fare al giornale degli ultimi anni al giornale
E qui vengo al merito diretto da Walter Veltroni cioè quello di essere stato un giornale uguale a un giornale stanco cioè voi lettori soprattutto quelli di voi che siete lettori da molti anni di questo giornale
Avete scoperto che non dico ogni anno talvolta anche con una frequenza inferiore
C'è una proposta in più
Questo giornale è diventato via via si è aperto a ad altre esperienze ha dato anche come dire spazio a curiosità talvolta messe in disparte in un giornale politico tradizionale ha riconosciuto come dire un suo rapporto con i lettori anche dicendo che è sicuramente di interesse alla politica ma l'interessato lo sport e cerchiamo di essere cerchiamo non dico che lo siamo cerchiamo di essere bravi anche nel dati la notizia di sport spettacolo e questo giornale solide da uno è diventato due e adesso ricorda la mattina l'avete visto in questi giorni sono diventati tre
Nessuno di noi sa quello che faremo nei prossimi anni
L'unica cosa che possiamo dirvi è una frase di un avversario che è quella di Reagan quando si presentò all'un secondo mandato elettorale
E di fronte ai suoi lettori di se non avete ancora visto niente nel senso che come dire ci stiamo ancora preparando ad altre ad altre sorprese
Non sarà facile non sarà facile perché attraversiamo giornate complicate e che sono complicate anche per questo mondo quando al quale lavoriamo noi io sono rimasto molto impressionato da questo ripresa politica in cui come dire c'è stata una ripresa di aggressività che ha messo in discussione nel giro di poche settimane quasi un codice di comportamento che buona parte della stampa italiana si era dato in una stagione in cui sembrava che si potesse stabilire un clima più civile in questo Paese
Forse non è così però noi resteremo su quel piano la sul piano cioè d'un giornale foto
Però di un giornale
Che sarà brandito come un'arma che lavora per la pesca non con un oggetto contundente
Questo anche se abbiamo di fronte dei giornali di palazzinari che sono oggetti contundenti
Quindi noi cercheremo di fare sempre un giornale politico regionale se un giornale che non vi deluderà
Per questo sentiamo che in questo momento questa frase la diciamo ricorrentemente ma è l'unica frase vera
La grande risorsa che abbiamo sono il per il lavoro che facciamo solo i nostri lettori il fatto che partecipino alla vita di questo giornale
Critica con forza con affetto ma che non manchino mai sapendo che l'unità nella storia di questo Paese ha rappresentato e rappresenta uno dei punti di forza
Nello sviluppo dalla democrazia
A questo punto dopo le nostre notte di introduzione diamo la parola al direttore del giornale Walter
Allora io
Io per prima cosa vorrei ringraziare voi ringraziare voi per essere venuti in tanti ancor più che negli anni passati questo incontro che è un incontro tradizionale ma come tante cose tradizionali hanno una loro importanza un loro peso per noi hanno un significato noi tutti gli anni si è
Diamo che abbiamo questa occasione di incontro che i nostri lettori sappiamo che in qualche misura è l'occasione per un rendiconto per un bilancio per
Per raccontare quello che abbiamo fatto e per annunciare quello che faremo quindi il primo ringraziamento e a voi il secondo ringraziamento e a quel compagno avesse portato un albero presso
Il terzo ringraziamento a
Alle persone che sono su questo palco
Che non sono qui appunto come diceva scherzando Peppino come appunto la la i gruppi che precedono altri gruppi vanno più sui giornali no
Sono le persone alcune delle persone qua ce ne sono tante altre ma sono alcune delle persone che hanno consentito all'unità di essere il grande giornale nazionale che oggi quindi
In posizioni diverse posizioni diverse perché
Antonio Bernardi il presidente
Della società che ha ereditato L'Unità nel corso di questi anni e ha svolto poi lo dico in una città che è la sua città per cui lo conoscete molto bene ha svolto questa funzione con grandissima
Un grandissimo rigore con grandissima serietà e anche con grandissima produttività
Amato Mattia
Colui che operativamente
Ha lavorato io ci sono molti motivi per i quali l'ho detto dal palco del comizio l'anno scorso non lo ridirò quest'anno perché se no pensavo che c'è una convenzione tra me e Mattia
Però lo dico oggi così vale quasi allo stesso modo
Io personalmente devo molto ad Amato Mattia
Devo molto perché lui è quello che ha la responsabilità di dire dei sì e dei no rispetto alle nostre scelte a quelle che facciamo in redazione
Quando abbiamo cominciato questo nostro lavoro mille novecentonovantadue maggio del mille novecentonovantadue giornale era una situazione molto difficile
Molto difficile perché vendeva poco
Molto difficile per ragioni economiche è molto difficile perché era un giornale un po'come dire incartato su se stesso anche dal punto di vista politico era un giornale dominato dal tema del rapporto
Col partito con la proprietà l'autonomia eccetera
Quando un giornale in difficoltà è sempre molto difficile ritirarlo su nella storia è sempre stato molto difficile tanto più è difficile in un tempo nel quale le grandi concentrazioni editoriali e i condizionamenti che ci sono sul piano pubblicitario rendono la vita di giornali più deboli assai più difficile che nel passato
E dunque non avevamo altre risorse che inventare inventate inventare un giornale inventare un modo di fare il giornale inventare un'identità politico-culturale del giornale inventare iniziative
E tutto questo ammesso intenzione l'azienda unità che appunto Bernardi presiede Amato dirige perché quando un'azienda in difficoltà alla reazione naturale non è quella di rischiare
Non è quella di inventare e quella di stare prudenti di tagliare di impedire di di di frenare disc come dire di scoraggiare ogni iniziativa che abbia quindi ha un carattere innovativo ecco io la cosa alla quale sono particolarmente grato nato Mattia
Non è solo la quantità di lavoro che non è poco che ha messo nel corso di questo periodo ma è anche
L'intelligenza aziendale culturale e politica che ha consentito a questa azienda che non è un grande gruppo non è in Super Gemina
è un è un'azienda che ha determinate dimensioni e che dunque deve amministrare le sue risorse con grande oculatezza
Bene tutte le volte che noi abbiamo chiesto o abbiamo insieme inventato ideato costruito una iniziativa nuova che magari richiederebbe stime ti da parte di Mattia da parte di Bernard da parte dell'azienda c'è stata una grande solidarietà e se oggi il giornale è quello che è lo si deve a questo coraggio
E quindi io sono
Particolarmente grato
Sono particolarmente grato al lavoro che Bernardi e Mattia che appunto aveva responsabilità operative hanno fatto e infine
Peppino Caldarola io sono stato molto contento del vostro applauso per Peppino sono stato molto contento per molti motivi
Ci sono quelli a cui piace lavorare con
Come dire con le persone che
Che gli danno sempre ragione
E ci sono invece quelli a cui piace lavorare con le persone che hanno un altissimo grado di creatività e di come dire di stimolo
A me piace la seconda cosa
Gli è molto piaciuto lavorare in questi anni con una persona come Giuseppe Caldarola che voi avete letto sul giornale diventato uno dei nostri editorialisti principali
L'avete visto
Che avete visto in tante occasioni in televisione
E e che davvero nel giornale è uno costante stimolo è una sottostante
Capacità di di di creazione di sistemazione di valutazione sposata ad una concezione etica professionale del giornalismo molto ridotti
Se non abbiamo fatto quello che ho fatto in questi anni lo si deve appunto a pensione come Peppino che ad altri che io vorrei citare perché voi Poli conoscete o o comunque meritano di essere citati anche se non ci sono e che sono Antonio Zollo che il direttore editoriale del giornale Giancarlo Bosetti Marco De Marco
Pietro Spataro
E tutti coloro che hanno lavorato che hanno lavorato alla invenzione di questo giornale
Perché noi abbiamo inventato un giornale
L'abbiamo inventato pur non voglio dire di sana pianta perché sarebbe un errore sarebbe ingrato nei confronti dell'esperienza importantissimo che ci ha preceduto ma noi abbiamo cercato di fare un giornale che in Italia non ci fosse
Primo abbiamo cercato di fare un giornale che ci assomiglia se politicamente
Cioè assomigliasse alle nostre idee politiche alla nostra idea politica in questi anni è stata quella di cercare di costruire ciò che poi oggi finalmente si è realizzato Maio
Credo di poter avere per tutti noi la presunzione di dire che noi abbiamo fatto sull'Unità prima quello che poi si è realizzato politicamente e cioè la grande convergenza la grande alleanza di tutti gli avvocati
L'unità si è aperta
Aperta ad ospitare opinioni pareri contributi che venivano anche da altre culture ma si è aperto non si è aperto il giornale non sulla base di un eclettismo di maniera cioè facciamo vedere che siamo indipendenti allora scrive questo scrive quello no noi abbiamo cercato di organizzare un Progetto una identità del Mit all'unità ha deciso e così si anche superata la questione della di la discussione sul rapporto col partito l'autonomia l'autonomia non ce la siamo conquistata
Sul campo tutti i giorni e io posso dire quello che non so quanti altri direttori possano dire e che la proprietà ha consentito alla direzione di questo giornale alla redazione di questo giornale alla
Proprietà di questo giornale di fare giornale che più ritenevano giusto fare questo è merito della proprietà rappresentata dal Partito democratico della sinistra
Noi abbiamo cercato di mettere in campo un giornale che avesse questa forza
Lo abbiamo fatto un passo passo anche con delle accelerazioni
Ma per esempio penso quando ci furono le elezioni amministrative Rutelli Bassolino e tanti altri non li abbiamo accompagnato tutto questo facendo Cam dire che era un passaggio verso la prospettiva della costruzione di una intesa più ampia di una crocevia di culture di linguaggi ed esperienze diverse
Che avvenuto seguita poi sull'Unità potete trovare senza sorprendermi
Editoriali che vengono da da da da Sergio Mattarella piuttosto che da Gianni Mattioli che possono venire da esponenti della cultura laica o della cultura della sinistra devo pratica perché perché non appare eclettico si capisce che sta dentro un progetto sta dentro una identità dell'Italia che è quella che il giornale ha cercato di mettere in campo anche dal punto di vista culturale
Io questa la cosa nella quale sono più orgoglioso
Oggi l'unità e il giornale molto autorevole
In un tempo nel quale per una caduta di autorevolezza dei giornali
Perché i giornali sono portati per ragioni anche diciamo di secondo me sbagliando ma comunque per ragioni di carattere commerciale sono portati volto a gridare o inseguire la televisione i suoi modelli sui riti suoi linguaggi
Noi abbiamo cercato di immaginare uno spazio editoriale per l'unità che fosse diverso
La cui declinazione più immediata è stata la scelta dell'unità di dividersi in due di farsi due giornali
L'unità uno e L'Unità due Scelta unica nella vita
Giornalistica di questo Paese non c'è nessun altro giornale che lo ha fatto fino adesso adesso si dice che qualcuno comincerà a farlo quando cominciamo a farlo tutti ci dissero che eravamo dei pazzi che non avrebbe mai funzionato
E invece ha funzionato eh io posso dire oggi lo dirò poi alla
Manifestazione ma voi avete un diritto in più della manifestazione perché siete diciamo ai nostri lettori nostri diffusori
Attenti
Voi abbiamo cominciato nel maggio del novantadue ora siamo a settembre del mille centonovantacinque
Noi in questi tre anni abbiamo aumentato il numero delle copie vendute per anno
Cioè sulla base dei tre anni noi abbiamo aumentato di dieci milioni di copie le cose
Se nel mille novecentonovantadue noi vendevamo quarantadue milioni di copie all'anno adesso le vendiamo cinquantadue e speriamo anche qualcosa di più
E credo che questo sia con i tempi che corrono nel giornalismo italiano sia una cosa di non poco
Noi abbiamo appunto inventato questo giornale questo doppio giornale abbiamo aperto a nuove firme
Quest'unità pubblicheremo tra qualche giorno una inserzione pubblicitaria che abbiamo fatto da soli che è questa vedrete da lontano ma insomma nella quale ci sono tutti i nomi dei nostri collaboratori allora siccome e la cosa della quale andiamo più orgogliosi ora vi vorrei leggere
Uno per uno in modo tale che questi nomi che sono i nomi di coloro che vanno L'Unità con le loro firme con i loro racconti con i loro commenti con le loro storie possano essere considerati come
Una cosa che ci appartiene il giornale lo facciamo noi dopo alla redazione ma il giornale e anche di queste persone
Che hanno contribuito nel corso di questi anni accettando di venire a lavorare per l'unità ad elevare il livello e l'autorevolezza del giornale
Fulvio Abbate Gianni Amelio Francesca Archibugi Alberto Asor Rosa già Kattali Corrado Augias Stefano Balassone Andrea Barbato danni al bello Giovanni Berlinguer Marcello Bernardi Gianfranco Bettin Massimo Cacciari per Carniti Jimmy Carter Filippo Cavazzuti Franco Cazzola Ottavio Cecchi Giampiero Comolli Lella Costa Paolo Crepet Simona dalla Chiesa viaggio di Giovanni Francesco De Gregori Enrico Deaglio erri De Luca
Lucio ed erano
Mi fermo un attimo perché c'è una persona alla quale tutti noi siamo molto legati e che ci regala ogni mattina un
Un modo per sorridere e che Laura Pellegrini cioè le K
Giorgio Faletti Claudio Fava Fabio Fazio Claudio Ferretti Renzo Foa Ivano Fossati Bruno Gambarotta Gino e Michele Antonio Giolitti Giovanni Giudici Angelo Guglielmi Jesse Jackson Paolo leone Marco Lodoli Rosetta l'ho Ida Magli Valerio Magrelli Claudia Mancina Salvatore Mannuccio Dacia Maraini Sergio Mattarella Massimo Mauro Ian McEwan già Luigi Mele che ha Gianni Minà Vincenzo Mollica Anna Oliverio Alberto Oliverio Sandro Onofri Alice Osman Massimo Paci Giovanni Palombarini Gianfranco Pasquino Claudio Pavone Sandra Petrignani Claudio Pistolesi Gillo Pontecorvo Lidia Ravera Marco Risi Stefano Rodotà Carlo Rognoni Francesco Rosi Paul Samuelson Fernando Savater una persona che forse qui Ettore Scola che collabora anche lui
All'Unità
Clara Sereni e mi fermo qui ancora un attimo per fare un altro nome del del sapere che su avete già capito se i giornali se il giornale di questi giorni sono usciti molti articoli che riguardavano
Scrivendo di questa collaboratore dir poco Enzo sangue del nostro sangue diciamo così
Si dice sta per passare alla stampa sta per passare al Corriere della Sera
E invece no e invece siccome
Le persone sono ciascuna diversa dall'altra Michele Serra è resterà con l'unica
E quelle venti righe e quelle venti righe che tutte le mattine Michele Serra scrive sull'Unità lo dico sì con orgoglio ma non con presunzione sono credo la cosa più bella che c'è su tutti i giornali italiani
E poi ancora Adriano Sofri e Sergio Staino che nell'altra firma storica dell'unità e l'altra persona che arricchisce il nostro giornale
Con le sue vignette Paco Ignazio Taibo Mario Tronti Giuseppe Vacca Enrico Vaime Salvatore Veca Sandro Veronesi va
Via Viganò Paolo villaggio Luciano Violante Vincenzo Visco loro fanno nullità insieme hanno loro con questo applauso vogliamo ringraziare
Allora quando facemmo il giornale così quando decidemmo di fare il secondo giornale di dargli questa connotazione politica di aprire a queste firme la cui autorevolezza bus
La sequenza di nomi sono tutte persone che tra l'altro ci hanno autorizzato a mettere la loro foto in questa inserzione quindi sono come dire consapevoli e non utilizzate strumentalmente
Noi abbiamo scelto di investire di rischia
La cosa che a lui si diverte a luglio vi devo dire la verità e rischiare
Non si tratta lo diceva prima Peppino non giorni L'Unità non è mai un giornale ovvio non è un giornale che annoia perché si sa che ogni tanto a un'invenzione
L'altro giorno abbiamo avuto un'invenzione molto minore va be'no questa non la dico se no magari finiamo sui giornali non
No no no no non la dico non la mi sono fermato per tempo lasciamo perdere
No non la posso novanta
No no no
Vi posso dire il soggetto
Le posso dire il soggetto quando mi chiedete di dire però Berlusconi così
Va bene
Allora nella
Noi abbiamo sempre cercato di rischiare di inventare di creare di costruire delle cose nuove lo abbiamo fatto
Quando abbiamo fatto il doppio giornale lo abbiamo fatto quando abbiamo costruito questa identità lo abbiamo fatto con iniziative editoriali noi abbiamo dato ai nostri lettori
Quaranta milioni di copie di libri
E di libri che hanno pesato
E poi adesso
Abbiamo dato le videocassette
Quando abbiamo cominciato le videocassette anche lì ci hanno detto voi siete matti
Voi quali veri e voi andrete a gambe per aria chi volete che compri il giornale con le videocassette sono gli stessi che oggi riempiono io sono pure contento tutte le edicole di videocassette
Fanno quello che l'Unità partono anche al tempo
Abbiamo fatto persino persino le figurine Panini sono state clonate ripetuta ad altri giornali
A noi ci fa piacere perché io penso che i lettori sappiano chi ha le idee per primo credo che questo sia un fatto importante
Siamo stati il primo giornale italiano il primo giornale nazionale ad andare su internet
Ad essere eletto per via telematica e questa è una cosa che poi altri giornali hanno fatto è oggi siamo il primo giornale italiano che ha deciso di aumentare la sua famiglia
I lettori dell'Emilia Romagna ma dal ventisei di settembre anche i lettori della Toscana e ci auguriamo presto anche i lettori della Lombardia e di Roma e del Lazio
Quando compra L'Unità hanno non più un giornale ma tra i giornali
L'unità uno L'Unità due e mattina che il giornale tutto dedicato alla cronaca locale perché perché non vogliamo fare in modo che vita diventi il primo giornale che non ci sia bisogno di comprare un altro giornale dopo aver comprato metà per avere la cronaca locale
Per noi
Per noi è un grande sforzo
Ho visto che questa cosa ha turbato qualcuno
E in particolare mi dispiace che abbia turbato i colleghi del Resto del Carlino i quali si sono impegnati in una
Offensiva che a me dispiace che vede io sono fatto in un certo modo penso per la concezione che ho dell'informazione
Che bisogna mettere fuori le bandiere della democrazia ogni giorno che nasce un giornale quale che sia l'opinione o le idee di quel giornale e bisogna preoccuparsi quando i giornali muoiono quando i giornali finiscono allora noi
Abbiamo fatto nascere cinque giornali
Voi pensate che sforzo è per un'azienda come la nostra che una struttura come la nostra
Perché Martina sono cinque giornali questa è l'edizione di Reggio che è quella che voi avete trovato oggi pace l'edizione di Bologna poi c'è l'edizione della Romagna
Poi c'è l'edizione di Modena
E poi c'è l'edizione di Parma e Piacenza cinque giornali perché noi vogliamo dare ai lettori di questa terra di questa terra nella quale il mercato editoriale dell'Unità è molto forte vogliamo dare la possibilità di portare le notizie che riguardano lecita ma anche i Comuni Dakar e a Sassuolo a Scandiano ad altro vogliamo portare le notizie dei comuni nella casa dei nostri lettori un grande sforzo che però fin qui
è stato coronato da grandi successi
Si dice da parte del Resto del Carlino ma perché l'unità che è un giornale che va bene deve avere il finanziamento pubblico come tutti gli altri giornali parte il fatto che dietro c'è una tesi singolare che bisogna dare il finanziamento pubblico sono i giornali che vanno male per cui noi dovremmo cercare di non mettere è copia non di venderle per diciamo questa filosofia imprenditoriale ma per una semplice ragione bardato il finanziamento pubblico non si sovvenzionamento ai giornali deboli giornali di struttura proprietaria debole da una parte né amo appunto le grandi concentrazioni come altri non non non facciamo giornali diciamo che che sono filiazione di proprietà finanziario imprenditoriali di un certo tipo le facciamo giornale retto con le nostre spalle
E che subisce una discriminazione
Sul piano pubblicitario come altri giornali che la nostra dimensione i giornali di partito ma anche i giornali cooperativi penso manifesto penso ad altri
E noi abbiamo il quaranta per cento in meno tra pubblicità che dovremmo avere per le coppie che vendiamo e come mai ci sarà un motivo
E allora è del tutto evidente che il Paese può anche decidere che in Italia si devono stampare solo i giornali delle grandi concentrazioni finanziarie io penso che questo sarebbe un peccato per la democrazia e per il pluralismo dell'informazione contro questo fece battere
All'altro noi siamo riusciti lo dice a Mattia prima a far tornare i conti del giornale in pareggio negli anni passati l'unità produceva dei vertici di questi deficit siamo picchiarono pro diceva l'interesse che producevano problemi eccetera Ora il bilancio dell'arcata la società che edita L'Unità è un bilancio che diciamo per prudenza possiamo definire in pareggio
Per prudenza possiamo definire in pareggio perché le iniziative editoriali che facciamo sono anche iniziative editoriali che ci consentono appunto di far nascere nuovi giornali di far nascere
Nuove idee e comincia Caldarola noi abbiamo altri progetti adesso Mattia non si spaventi ma insomma abbiamo altri progetti per per le settimane per i mesi prossimi ma progetta uno solo e su questo concludo
Il progetto è
Fare ancora più grande l'unità
Fanno ancora più grande e farla diventare ancora di più un giornale autorevole serio rigoroso
Peppino ha detto una cosa l'anche Mattia la detta che io voglio citare solo tra parentesi guardate che se noi volessimo ad utilizzare l'unità come vengono utilizzati altri giornali ci vorrebbe un attimo
Ma non è questa la nostra concezione né nel giornalismo né della politica noi pensiamo che la nostra funzione sia quella di aiutare i nostri devono usare un giornale come una clava
Un giornale va usato per aiutare a comprendere a capire a interpretare a conoscerlo
Un giornale una sorta di guida è una sorta di compagnia lungo il corso per esperienza quotidiana ti consente io penso per esempio a quello che noi abbiamo fatto sulla Bosnia
E visto che ci siamo fatemi dire una cosa della quale siamo modestamente orgoglioso che grazie al fatto che un giorno su un foglio di carta
è uscita una un editoriale nostro nel quale chiedevamo
Che ci si facesse carico
Della possibilità rappresentata dalla disponibilità dell'ospedale di Siena a curare quella bambina che voi avete visto lei la delle foto di Sarajevo l'unità che non è null'altro che un giornale ha rivolto un appello alle autorità alle quali va il nostro ringraziamento Presidenza del Consiglio e Croce Rossa
E quando io sono andato a trovare lei la e l'ho portato anche i un sostegno economico che veniva dalle feste dell'Unità ho sentito un grande orgoglio quello di essere il direttore di questo giornale
Noi siamo questo giornale
Noi siamo questa vorrei dire comunità
Perché è un giornale è una comunità tra chi lo fa e chi lo legge c'è costantemente un rapporto è una relazione il nostro obiettivo a fare il giornale che piaccia sempre di più a voi che piace a coloro che lo comprano che lo acquistano che lo leggono che ci scrivono che ci telefono che vengono in una mattina come questa a discutere con noi perché tutti quanti noi abbiamo un solo obiettivo
Tenere viva questa voce e fare in modo che questo giornale che ha una bellissima storia
Questo giornale che lo dico senza retorica assolutamente senza retorica ma lo dico perché ogni tanto quando ci pensiamo ci tremano le vene ai polsi per la responsabilità questo giornale che è stato fondato da Antonio Gramsci
Questo giornale che è stato
Questo giornale per il quale
Questo giornale per fare uscire il quale durante la Resistenza tante persone hanno pagato con il carcere
Questo giornale
Che era un segno di riconoscimento in qualche misura in quegli anni e che poi è stata ragioni anche per la discriminazione portare l'unità in tasca era motivo per essere perseguitati e discriminati in quel tempo che Berlusconi ci racconta essere stato come la grande consociazione no la grande consociazione chi portava all'unità veniva licenziato questo giornale oggi è il nostro giornale ha queste radici che vengono da molto lontano sono del delle bellissime radici sono le radici di una grande lotta
Per la libertà e per la democrazia oggi queste radici vivono in luoghi e cercheremo di fare in modo che l'Unità cresca ancora e diventa sempre più grande giornale di una coalizione democratica
Che cosa voglia e crea le condizioni per governare questo Paese
Compagni il piano B questi incontrò grazie tutti rigore ci ritroviamo alle cinque e mezza alto pezzi alla polvere