L'agenda europea della settimana. Collegamento con David Carretta da Bruxelles

Il nostro corrispondente da Bruxelles David Carretta anche per sa bene un po'principali eventi della settimana politica europea David
Sì buongiorno cominciamo però dalla fine settimane dalle elezioni Repubblica Ceca il trionfo di Andrej Babi sci miliardario populista ex primo ministro della Repubblica Ceca tra il due mila diciassette del due mila ventuno
Che però ha compiuto anche una mutazione nel corso di questi anni all'opposizione all'epoca era un membro della famiglia liberale di rinvio anche se considerato populista per molti aspetti
Va visto oggi fa parte dei patrioti per l'Europa stato lui insieme a dei horror Banin premier ungherese al leader dell'opposizione di estrema destra austriaca
Herbert Kinkel a lanciare questo progetto che ha raccolto attorno a sé
Diversi partiti di una specifica componente dell'estrema destra in Europa c'è la lega di Matteo Salvini Charles bromo Nacional di Marine le Pen c'è anche il per i redditi alti leader spartito
Olandese gli spagnoli di Docs
Babić tuttavia non non appare come un nuovo Viktor Orbán ha per diverse ragioni innanzitutto di interesse personale un grande imprenditore che ha costruito la sua ricchezza attorno a un conglomerato chi si occupa di agricoltura e chimica
E che opera nel mercato interno dell'Unione europea in particolare in Austria in Slovacchia e soprattutto in Germania le sue critiche dirette l'Unione europea sono indirizzate più al Greenville e alle politiche migratorie che per esempio alla politica nei confronti della Russia di Vladimir Putin difficilmente Babić può essere considerato un filo russo tuttavia il suo ritorno al potere rischia di ostacolare il sostegno dell'Unione Europea l'Ucraina per diverse ragioni la principale la Repubblica Ceca con il premier uscente Petrassi Ale è stato uno dei grandi sostenitori inizia avesse messo alla testa di una coalizione
Per le munizioni che ha fornito oltre due milioni di proiettili d'artiglieria a all'esercito ucraino e Babić ha promesso di mettere fine a questo progetto anche se aggiunto dovrebbe essere gestito direttamente dalla nato l'incognita un'altra incognita rappresenta il sostegno della Repubblica Ceca per l'allargamento all'Ucraina
Rispetto al quale c'è già al detto di Victor Orban a nelle dichiarazioni rilasciate dopo le elezioni Babić ha detto l'Ucraina non è pronta all'Unione europea tuttavia anche in ragione del fatto che il presidente ceco Pini Peter Pavel ha fissato le politiche spronato tra europea come paletti linee rosse per il prossimo governo
Babić ha dato rassicurazioni sul fatto di essere pro europeo e che sarà collaborativo vedremo naturalmente come come andrà l'aggiornamento anche sulla situazione politica in un altro stato membro la Francia dove ieri è stata annunciata la composizione del l'uomo governo di le corna
Con molti di ministri che già erano presenti con rosso a Bayrou confermati il ritorno tra l'altro dall'ex ministro delle Finanze
Bruno Lehner che ha provocato uno scontro dentro la famiglia politica di genere tra l'altro con l'ex famiglia politica di nemmeno cioè i repubblicani e Ingo listi per intenderci
Al punto che uno dei ministri le uno dei leader delle pubbliche a l'attuale ministro dell'Interno molto popolare Bruno retta you ha già minacciato di abbandonare il il governo governo che rischia di avere vita ancora più breve dei due precedenti quello di Beirut e prima quello di Michel Barney altra situazione che andrà seguita in in settimana quando invece all'attualità europea l'agenda delle proprie dell'Unione europea oggi si riunisce il Parlamento europeo nella sessione plenaria a Strasburgo
Due
Dibattiti due votazioni da seguire con attenzione la primo riguarda una mozione di censura contro la commissione di un sulla sonda Lion presentata dai con un po'del gruppo di estrema sinistra dirette e un'altra dal gruppo di estrema destra dei patrioti per l'Europa quello di cui parlavamo prima di Orban
La votazione prevista per giovedì è una mozione di fiducia in qualche modo inutile innanzitutto arriva dopo quella di luglio che era stata bocciata ma soprattutto ricompatta in qualche modo la maggioranza pro europea che sostiene Ursula von dell'Aia e che ha grosse difficoltà a cooperare per portare avanti l'agenda legislativa ad ogni modo fondarla in parlerà oggi sostenuta da tutti i suoi commissari nell'aula di Strasburgo che domani invece voterà sulla immunità parlamentare di Sales di Ilaria Salis Mungari ha chiesto la revoca per poter processare in aria Salus accusata di aver commesso un'aggressione violenta contro militanti di estrema destra in Ungheria c'è però un dossier collegato e quello del leader dell'opposizione ungherese Peter Magiar
In testa nei sondaggi in vista delle elezioni di aprile anche lui oggetto di una richiesta di porre fine alla sua immunità sempre da parte delle autorità ungheresi il voto chiave sarà quello del Partito popolare europeo che a differenza di quanto fatto in nella commissione giuridica
In plenaria annunciato che voterà per mantenere l'immunità di Peter Magiar e per revocare invece quella di Ilaria Salis che con l'attrice la mano rischia dunque
Di di di vedersi revocare questa immunità altra segnalazione che riguarda l'Ucraina nell'agenda della settimana
I ministri delle Finanze dell'Unione europea si ritroveranno dei nervi a Lussemburgo è uno dei principali punti in discussione il cosiddetto prestito di riparazione centoquaranta miliardi di euro per la per chi è il finanziati
Utilizzando una un meccanismo che prevede di di ricorrere in qualche modo agli attivi immobilizzati sovrani della Russia non c'è accordo non c'è stato accordo al vertice di Copenhagen della scorsa settimana tra i leader
Tocca ai ministri delle Finanze cercare di trovare
Una una intesa non sarà facile sia perché c'è l'opposizione del Belgio che detiene gran parte di questi assetti mobili immobilizzati russi e che corre grossi rischi
E complicata questa questa questa proposta dal fatto che gli stati membri dell'Unione europea dovranno assumersi la responsabilità se l'Ucraina non ripagherà al prestito e dunque rischiano di trovarsi nei loro bilanci nazionali nel caso dell'Italia venti venticinque miliardi do miliardi di debito un meglio di passività in più
Per questo prestito è ovviamente per i Paesi ad alto debito non solo l'Italia ma anche la Francia si tratta di un di un problema per ora è tutto sono le domande ti restituisco la linea