Presentazione del libro di Alba Lazzaretto "Tina Anselmi. La donna delle riforme sociali" (Prometheus)

Ora
Se prego accomodatevi prendendo il posto che cominciamo
Perché l'ospitalità dura fino alle sei sei e mezza quindi dobbiamo se vogliamo esaurire tutto quello che abbiamo in mente di fare dobbiamo essere abbastanza acceleri e solleciti
Allora dà un benvenuto veramente grato e affettuoso a tutte le amiche gli amici che hanno voluto partecipare insieme a Noemi in questa sala prestigiosa
Per un ricordo ad una donna altrettanto importante e prestigiosa
Che ha segnato impositivo
La storia della cosiddetta Prima Repubblica
Siamo ospiti della sala dei gli ex parlamentari che dedicata alle donne della Prima Repubblica fra le quali trovò un posto di primo piano appunto Tina Anselmi
Quindi ringrazio i presenti ma ringrazio anche le istituzioni che hanno voluto o di inviarci un loro messaggio di buon lavoro fra tutte il Presidente della Repubblica Mattarella
Il Consiglio da Presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni il presidente del Senato Ignazio la Russa il presidente della Camera dei Deputati Fontana
Il ministro degli Esteri italiani la ministra della famiglia Roccella
Il ministro della Giustizia Nordio la Santanchè e del turismo dello sporte abbordi il sindaco di Roma quartieri Francesco Rocca presidente della regione del Lazio l'onorevole Maria Elena Boschi insieme alla Grecia Renzulli Ada Rossomando e alla Scanni
E a tutti i vertici della Cei
Sapete che sono giorni particolari perché il Senato e la Camera sono impegnati nel dibattito della presentazione sulle documento della legge finanziaria
E quindi hanno voluto farsi presente con indirizzo di saluto anche in mancanza della loro presenza fisica
Ci sono fra noi degli ospiti che conoscono il CIPE tant'è che sono venuti anche se non azionisti ma speriamo che poi soprattutto le donne si scrivano alla nostra associazione parliamo della professoressa Argiolas che è responsabile dell'archivio storico dello Sturzo
Mirko Baldoni responsabile delle relazioni con la pubblica amministrazione della banca intesa la dottoressa Bortoli che è presidente dell'associazione culturale teatrali riscosse la dottoressa Morgia della Presidenza della Repubblica dell'ufficio
Consigliere del presidente dell'informazione della Repubblica
Che la la la storica Cecilia DAU Novelli che ha lavorato e conosce molto bene l'associazione da dottore stima la dottoressa Ferrantin né che è responsabile dell'Istituto per la Storia dell'Azione cattolica
La dottoressa Ferretti segretaria dell'ampi guizzi sonnecchia e nipote dell'Anselmi ecco la League grazie
L'architetto pavimenti assessore del comune di Castelfranco
La dottore il dottor Andrea Pepe collaboratori della della del recente dell'UMI Nettuno la dottoressa Persichetti che è presidente dell'Associazione donne e società
La Rigamonti che la dottoressa Erica Monti che è Napoli spenditori promette un secondo il quale noi poi lo dirò più avanti abbiamo la collana di donne nella storia solitario che è marito di cotanta moglie
Si arrabbierà ma marito di cotanta moglie Francesco solitario da dottoressa vinci di ocra fa dell'Anselmi editoriale Zoccai altra mica della
Nostra segni
Allora Cossiga modi a mo'di saluto oggi siamo nella sala dedicata ad illustre donne della cosiddetta Prima Repubblica
Qual è in Anselmi e le tante altre che colleghi seppero costruire la storia di pace e di sviluppo del nostro Paese
Per presentare un nuovo libro a lei dedicato e insieme intitolato Tina Anselmi donna della rivoluzione sociale editore promette un set della storica al tavolo con voi Alba lazzaretto
Che insieme alla professoressa Djuza Zara che proprio in questi giorni sta terminando un saggio della partecipazione di Tina Anselmi alla conferenza di Città del Messico
E alla dottoressa Piera Amendola ex documentarista della Camera dei deputati
Per responsabile della Commissione parlamentare d'inchiesta sulla loggia massonica P due nonché stretta collaboratrice e amica amica dell'onorevole Tina Anselmi
Il cifre non è nuova a queste iniziative e questa di oggi si scrive dentro la creazione di una linea della collana editoriale voluta dalla presidenza nazionale intitolata donne nella storia editore Prometheus che conta numerose
E pregevoli pubblicazioni ricordiamo quella dedicata a Maria Federici
Donna della Costituente prima presidente del Centro italiano femminile
E del un'altra dedicata qui abbiamo lo storico Ernesto Preziosi a da da Micelli donna del Concilio Vaticano secondo tra le nove donne che parteciparono oberate e silenziose ai lavori del Concilio
Siamo convinte anche alla luce degli eventi dei quali in qualche modo siamo spettatrici che la storia degli uomini tra culture e salite discese ripide epica Noris Mucciolo usi
Siamo data al progresso dell'umanità
Sebbene il male sub specie aeternitatis che in sintesi l'ubris votata al dominio e alla conquista nocumento dei diritti umani
Riduca i processi democratici a processi amministrativi burocratici grazie al nuovo potere dell'è lite
Sulla formazione dell'opinione pubblica al fine di instaurare l'egemonia culturale e tecnologica
Ne la repubblica dei partiti uscita per la prima volta nel giugno del novantuno
Di Scoppola dello storico Pietro Scoppola che in una stringente analisi raccoglieva la storia della politica italiana dal quarantacinque al novanta
Pietro Scoppola individuava nel ruolo di sistema svolto dai partiti
Diventati agglomerati di potere ed esponenziali a rappresentanza di singoli uomini di partito la causa del cattivo funzionamento della nostra democrazia
Ed insieme il suo carattere incompiuto Espresso dalla incapacità di dare luogo ad alternanze e maggioranze di governo Scoppola rappresentava primo fra tutti gli studiosi la crisi politica profilata sì allo scorcio degli anni ottanta
Come crisi di sistema che sebbene rimasta sottotraccia è presente ancora oggi in ogni fase della lunga storia della nostra Repubblica
Questo valeva debbano ancora oggi sia per la cosiddetta destra che per la cosiddetta sinistra
Anche la Chiesa
In questo spartito a il proprio ruolo e sebbene in quegli anni fosse diventata forza di orientamento e consenso per larghi strati popolari
Non si sottrasse alle contro spinte conservatrici immediatamente succedute al Concilio Vaticano secondo in questo scenario su uno spartito avvolti individuale suonarono donne quali Tina Anselmi e Nilde Iotti che dopo aver vissuto sentimenti di appartenenza separata
Scoprirono e dissero il sentimento di una cittadinanza comune
Oggi altri sono i protagonisti che diversamente interpretato con la storia che sembra più piegata verso un sentimento di nostalgia per il passato piuttosto che di apertura verso le novità
Che sempre il futuro riserva solo se le classi dirigenti sapessero innescare una riflessione storica di insieme sul problema della democrazia italiana
Il significato della giornata di oggi la riflessione sul tanto che fece tanto ha significato Tina Anselmi dovrebbe servire proprio a questo almeno nelle nostre intenzioni
Ci auguriamo infatti che il Paese possa recuperare può essere recuperato ad un discorso democratico largo grazie ad un atteggiamento di fedeltà e di dispetto alle regole della democrazia
Tina Anselmi con le donne con le quali condivise la passione per la democrazia parla il linguaggio della trasversalità in una sorta di rivoluzione culturale che riabilita il sistema della democrazia dei partiti guadagnando lo ad una viva esulta passione civile e democratica
Che la riflessione di oggi questo ce lo auguriamo possano servire a te e ad aiutare a coniugare la spinta utopistica di cui la democrazia si alimenta con il realismo critico con il quale compie i suoi passi
Grazie e prendiamo così il via prendono così il via i nostri lavori allora agita
Vedete già dunque IRI dove ce l'ho in pezzi che mi sono terzi compagnia beh perse pezzi
Accattoli la storica Alba lazzaretto che l'autrice del volume la dottoressa Liliana
Che ha un nome strano li li ho usati Azzarà che come ho detto nella presentazione sta ultimando un lavoro proprio sul Tina Anselmi
E piena Amendola antica dell'Anselmi e io mi pregio di essere sua amica da quarant'anni un'amica sorella
Compierà abbiamo una consuetudine di vita che ci ha visto in una strada particolari in un luogo particolare di Roma condividere passioni
Diversa ma tutte votate alla passione civile
E i lavori si svolgeranno in questa maniera per primo vera la dottoressa agli USA poi la spillatrice del volume la dottoressa lazzaretto e infine chiuderà i lavori pienamente ora
Ho già detto in presentazione
Qualche parola sulle persone che condividono con noi la giornata
è la dottoressa Zara è ricercatore confermato nel settore scientifico disciplinare presso il Dipartimento dell'Università degli studi Roma Tre a un'attività di ricerca che la contraddistingue per un approccio multidisciplinare
E soprattutto a è una studiosa dell'uso politico del corpo della donna
Sull'uso politico del corpo della donna anzi sul corpo della donna come strumento di dominanza politica anche in cifre ha fatto degli studi particolari poi mano mano presenteremo l'altra allora i chiosa
A te l'apertura dei lavori grazie
Buona sera intanto Pustetto utili rispetto al profilo biografico che al lettore Naba qualcosa è cambiato nel frattempo nella mia vita sono professoressa associata di Storia delle donne genere all'Università Roma Tre e occupandomi di Storia delle donne di genere mi sono a lungo occupata e mi occupo di sessismo istituzionale i temi che studiò particolare negativi al corpo femminile all'uso politico del corpo femminile
Alla storia della moralità della sessualità assumono come lente attraverso la quale guardare il sessismo delle istituzioni che è in qualche modo una lente che uso anche nella rivisitare il profili di donne che hanno fatto la storia
Della repubblica italiana hanno avuto un ruolo non marginale ma un ruolo cruciale nel costruire il nostro paese nello specifico nel caso specifico di Tina Anselmi nel dare il un contributo determinante alla costruzione dello Stato sociale di questo Paese
E vorrei iniziare questo mio intervento rispetto alla cui durata poi prego Renata di darle il tempo di battere il tempo prendendo in prestito le parole di Tina Anselmi quando dice presto ebbene sì nel mille novecentosettantasei sulla fui la prima donna ministro nella storia della Repubblica italiana
Non voglio dire che non c'avessi mai pensato non avessi fatto Progetti sul mio futuro professionale anch'io ero ambiziosa come tutti coloro che decidendo di misurarsi con la politica stravolgono la propria vita
Semplicemente credo di poter parlare a nome di tanti miei colleghi maschi oltre all'ambizione c'erano passione spirito di servizio e idealità
Che davano un senso profondo al nostro impegno
Ecco debbo dire che quello che Tina Anselmi come dire enucleati in questo breve intervento la passione lo spirito di servizio di idealità accompagnano sostanzialmente il suo percorso
Il suo lungo percorso che poi la vede impegnata concretamente nelle istituzioni soltanto a partire dal mille novecentosessantotto quindi con un ingresso tardivo nelle istituzioni
Rispetto alle donne con le quali aveva condiviso la stessa esperienza resistenziale donne che erano state componenti della Costituente e che sebbene all'interno delle istituzioni rappresentative
Già dalla prima legislatura repubblicana ecco prima di passare al suo impegno concreto solo poche note che in qualche modo la riportano tra minori se volete
Il quando appunto raccontava il senso della sua esperienza come prima donna ministro alla storia dell'Italia unita Giulio Andreotti a volerla
Nel suo telo nel suo terzo governo dal mille novecentosettantasei al mille novecentosettantotto assegnandole il ministero del lavoro e della previdenza sociale
Tina Anselmi era nata nel ventisette era diventata come ho detto prima deputata nella mille novecentosessantotto con alle spalle un'esperienza molto un'esperienza come dire diversificata un'esperienza ricca di partigiani sindacalista di insegnante di militante nelle file della Democrazia Cristiana
Una donna certamente dalle solide convinzioni religiose democratiche come dice Alba lazzaretto si era formata nell'Azione cattolica
Ed era stata educata secondo le tradizioni delle parrocchie venete ispirate ad una sistematicità rituale
Per una scelta morale dopo aver assistito all'orrore delle decine di giovani impiccati a Bassano del Grappa nel mille novecentoquarantatré e decise di diventare partigiana entra nella brigata autonoma
Cesare Battisti e non fu una semplice staffetta come spesso la narrazione intorno alle due della Resistenza
Atteso a rappresentare o meglio non fu solo questo nel caso di di Tina Anselmi partecipa ad azioni ad alto rischio si fa molto apprezzare quando a diciotto anni
Partecipa alla liberazione di Castelfranco il ventinove aprile del quarantacinque e prende parte alla ristretta delegazione che va a trattare la resa dei tedeschi
Dopo la guerra insegna come maestra si iscrive al magistero all'Università Cattolica di Milano e nel contempo e sindacalista della corrente cristiana della CGIL in un comunitaria dal mille novecentocinquanta
Nella CISL difende le donne lavoratrici nelle filande minacciate dal licenziamento si laurea poi materie letterarie nel mille novecentocinquantuno e nei primi anni del secondo dopoguerra
Si forma politicamente partecipando ai gruppi giovanili ai congressi della DC
Beh cinquantotto viene eletta delegata nazionale delle giovani della democrazia cristiana e nel sessantaquattro diventa con Emanuela starlo vince delegata di Franca Falcucci el delegata nazionale ora non è un caso che i percorsi di molte delle cattoliche che presero parte al movimento resistenziale abbiamo attraversato l'associazionismo cattolico negli anni del regime
Esperienze che costituirono un laboratorio di emancipazione seppure nel perimetro di un linguaggio tradizionale subordinato alla gerarchia ecclesiastica
Le giovani cattoliche impararono a gestire associazioni organizzare attività parlare in pubblico
Confrontarsi sui temi sociali studiare il problemi del lavoro e dell'educazione quando l'Italia precipita nella guerra e dopo l'otto settembre mille novecentoquarantatré nella tragedia dell'occupazione nazista e della guerra civile
Quelle stesse esperienze associative si ribellano deciso bene
In linea con la loro formazione politica culturale diverse donne cattoliche sono capaci di tradurre quanto avevano ha preso negli anni del regime in un impegno orientato al perseguimento di ideali di libertà individuale e dignità umana
L'ingresso delle donne nella vita politica del Paese scardina assetti sociali ereditati dal fascismo e dall'Italia liberale di inizio Novecento rivelando una decisa volontà di costruire uno spazio nuovo politico e sociale
Tra il quarantasei e il sessantatré le iscrizioni femminili alla DC rappresentano il trentaquattro per cento del totale sia pure con una scarsa rappresentatività ai livelli dirigenziali
Due tre per cento e ancora inferiore nella direzione del partito con uno zero virgola quattro per cento
Alba lazzaretto dedicato un intero capitolo al tempo della preparazione culturale sindacale e politica e all'attività svolta tra le donne del movimento femminile Berarducci
Un impegno che rispondeva anche all'impulso che lo stesso pontefice Pio dodicesimo fin dal mille novecentoquarantacinque aveva dato alle donne perché partecipassero alla vita politica
Anche quello femminile in realtà era pensato come in un ruolo di contenimento in funzione anticomunista
La guerra fredda si aggirava come uno spettro tre terrorizzante tra cattolici laici ed ecclesiastici e le donne diventano indispensabili nella società
Per difendere certo una cultura religiosa e spirituale ma anche economica e sociale
Il protagonismo femminile non è più visto dunque con diffidenza e scetticismo ma come risorsa e suffraga l'impegno profuso da molte donne cattoliche in politica
Tina Anselmi nel mille novecentoquarantasei fece il suo primo viaggio a Roma ero delegata della DC e portavo con me i voti per la Repubblica che poi fu la scelta vincente al congresso della DC disse
E a Roma ebbe modo di conoscerete Gastel Giuseppe Dossetti di cui abbraccia i principi ispiratori di una politica orientata ai valori della democrazia e della giustizia sociale
Partecipando al movimento femminile nella DC alla possibilità di vivere accanto a donne alto spessore intellettuale e morale
Basti ricordare Angela Guidi Cingolani e Maria De un perché Jervolino le prime due delegati nazionali del movimento femminile già sposate peraltro e conta figli che potevano dedicare il loro tempo o parte del loro tempo alla formazione politica delle più giovani e accanto a loro i nomi di donne che militavano del movimento femminile da Maria eletta Martini anche lei ex partigiana
E poi parlamentare di ci Elsa conci la sola donna nel comitato dei diciotto cui parlamentare per le prime quattro legislature
Repubblicane e Franca Falcucci
Ora in assemblea costituente il ruolo svolto dalle democristiane non fu affatto marginale e amo ricordarlo piuttosto fu focalizzato su punti che connotano sensibilmente la Carta costituzionale
Di avere un significativo apporto al dibattito intorno alla famiglia sia pure in uno scenario articolato di posizioni divergenti rispetto al ruolo della donna all'interno delle mura domestiche
Incarnata ad esempio ad Angela Maria Guidi Cingolani del Sacconi incise per la prima infatti la versione familiare della donna e prioritaria e deve essere posta a fondamento di qualsivoglia impegno femminile
Nella vita politica e in particolare nelle fila della democrazia cristiana
Per la seconda di avviso nettamente diverso l'ammissione delle madri e delle spose non si esaurisce dentro le mura domestiche
E anche dopo l'entrata in vigore della costituzione del mondo cattolico il tema della famiglia mantiene una stabile centralità giustificata dal timore diffuso che una società proiettata verso la modernizzazione intrinsecamente producesse la disgregazione del suo nucleo fondativo
A seguito dell'elezione in Parlamento le nove democristiane per la prima legislatura animano un dibattito politico e legislativo che vede l'istruzione il lavoro come essenziali strumenti di emancipazione sociale
In special modo per le donne quel percorso di empowerment diremmo oggi e più arduo il tortuoso di quello maschile
è un tema intimamente connesso con la concezione politica che accomuna quasi tutte le donne della DC originata dal popolarismo di matrice struzzi Ana che si riflette in un'idea di emancipazione ineludibilmente riferita all'essere umano e alla sua intrinseca dignità
Il lavoro tema parimenti cruciale sede costituente presentava criticità diffuse a partire dalla discriminazione delle donne in alcune posizioni lavorative la più eclatante rappresentata dall'esclusione dalla magistratura
In realtà una volta eletto in Parlamento le democristiani diventano protagoniste di riforme sociali importanti con al centro i temi sui quali avevano già spiegato il loro impegno ideale politico
Nel corso delle prime tre legislature dal quarantotto al sessantatré il lavoro svolto dalle democristiane alla Camera al Senato non era stata eletta neanche una
Ruota attorno a tre grandi temi
La piena inclusione delle donne nella società con uno specifico riferimento al mondo del lavoro la tutela del mondo giovanile e la difesa della moralità
Gli ultimi due in un rapporto di forte complementarietà interdipendenza resta una questione non secondaria di esile rappresentanza femminile in Parlamento riflessa nei numeri
Nella prima legislatura sono diciotto le elette le nove costituenti cui si aggiungono altre nove che diventano dodici nella seconda legislatura comunali R. nuova contrazione a undici nella terza una riduzione progressiva e costante da scrivere in special modo
O almeno questa è la lettura interpretativa che io le faccio la fine del dossier chi sino alla fine degli anni ci nel corso degli anni Cinquanta con l'affermarsi del centrismo di De Gasperi a cui buona parte delle democristiane aveva aderito
Certamente lo strettissimo aveva rappresentato nel secondo dopoguerra una delle esperienze più significative del cattolicesimo politico italiano una corrente legata com'è noto a Cronache sociali che tentò di imprimere nella Democrazia cristiana un orientamento radicalmente riformatore ispirato ai principi di giustizia sociale e democrazia sostanziale e rinnovamento morale
Affermandosi presto come alternativa politica la linea proposta da De Gasperi orientata alla stabilità politica fondata sul trend sul centrismo un progetto che prevedendo riforme profonde marcando una netta separatezza dalle destre deve fare i conti con le contraddizioni e le avversità della guerra fredda
Con la prudenza e la moderazione dei conservatori fino alla progressiva marginalità e in ultimo al fallimento che lascia una significativa eredità al mondo cattolico italiano
Ora non è questa la sede per ripercorrere le iniziative legislative promosse dalle democristiane nel corso delle prime tre legislature
Sebbene io non possa omettere di citare l'abrogazione della legge del mille novecentodiciannove che escludeva le donne dall'alta dirigenza dello Stato
E l'entrata in vigore della nota legge numero sessantasei sessantatré che stabilisce il diritto di accesso delle donne a tutte le cariche professioni impieghi pubblici compresa la magistratura
E pone fine a una discriminazione perpetuata strenuamente a lungo dai vari corpi dello Stato e in particolare dai magistrati
E certo però perché molte posizioni sostenute anche da esponenti femminili della DC e in particolare mi riferisco a quel perimetro ideologico nel quale si inserisce la difesa della morale
Del pudore della decenza
E l'opposizione a una sessualità libera e auto determinata fanno emergere nitidamente come il percorso politico intrapreso dal partito si collochi su un binario distinto e distante
Rispetto a quello che attraversa la società civile orientata a partire dagli anni Sessanta verso forme sempre più marcate di modernizzazione dei costumi dei valori e nelle relazioni sociali
Un divario quello tra partito e società che diventa evidente a partire dalla stagione contestativa del mille novecentosessantotto
Quando il fermento culturale politico giovanile mette in discussione e deposto bisce assetti consolidati tradizioni educative
E modelli di comportamento radicati esibendo una distanza incolmabile tra il progetto politico democristiano e le istanze emergenti
Del tessuto sociale è uno scarto che sul piano politico istituzionale si manifesta in occasione del dibattito e delle scelte operate su temi di grande rilevanza civile e morale
Come apporto e divorzio in cui la democrazia cristiana difende rigidamente valori tradizionali e si oppone alle spinte riformatrici che invece trovano diffuso consenso in settori sempre più ampi della società
L'universo femminile democristiano che nel secondo dopoguerra aveva rappresentato un punto di riferimento ineludibile per molte donne italiane anche in virtù del ruolo svolto nel processo di ricostruzione
E nella promozione della cittadinanza femminile assiste all'indebolimento inarrestabile della sua capacità di attrazione è una perdita di centralità che nel tempo si traduce in un ridimensionamento del ruolo del femminile democristiano nello scenario politico e sociale italiano cui fa da contraltare il ruolo e l'azione di personalità protagoniste delle istituzioni della seconda metà degli anni Sessanta a partire da Tina Anselmi le cui battaglie legislative hanno condotto ad acquisizioni responsabili in positivo di un nuovo volto dello stato sociale italiano quando è eletta nel mille novecentosessantotto il tema della rappresentatività femminile e ancora cruciale e preoccupante diciotto donne alla Camera
Su seicentotrenta componenti per un due virgola otto per cento e dieci senatrici su trecentoventidue componenti per un tre virgola quattro per cento
Sono poche anche le deputate democristiane benché di alto profilo molte di loro come ho detto avevano in comune un passato resistenziale erano scolarizzati e per gran parte diplomate o laureate
Quasi tutte provenienti dall'associazionismo dall'Azione cattolica dal movimento femminile della DC dal Centro italiano femminile donne impegnate per i diritti delle donne per le leggi sulla famiglia per la giustizia sociale
In realtà Tina Anselmi consapevole delle criticità interni al partito quando diviene deputata s'impegna perché le proposte in favore delle donne diventino legge
Diventino leggi in favore delle donne e dei gruppi vulnerabili viene assegnata la tredicesima Commissione che si occupava di lavoro assistenza e previdenza sociale e della cooperazione
Dal sessantotto al novantadue firma quattrocentosettantacinque progetti di legge
Di cui cinquant'cinquantaquattro la vedono
E prima firmataria e di questi ventuno diventano legge
Pochi mesi dopo la sua elezione nel sessantanove firma una proposta di legge di iniziativa di tredici deputati per un'inchiesta parlamentare sull'assistenza sanitaria pubblica e privata in cui si denunciano le gravi carenze soprattutto nei confronti di coloro che si trovano in stato di bisogno
La molteplicità degli enti assistenziali e la necessità di porre ordine in questa come dire in questa giungla dei problemi in realtà parte da lontano l'interesse di finanzieri per la sanità per la quale col presenteranno il settantotto il progetto definitivo di riforma che è un caposaldo della storia della Repubblica
Ma è anche importante sottolineare come le prime firme su questa proposta di legge fossero di cinque donne oltre a Tina Anselmi Giannina Cattaneo Petrini Amagliani ottica lì Maria eletta Martini Marilia Badaloni
Pochi giorni dopo sempre nel marzo del sessantanove interviene con un emendamento alla proposta di legge dal titolo revisione degli ordinamenti pensionistici e norme in materia di sicurezza sociale
Gli occupata del fatto che la legge non prevedesse la reversibilità delle pensioni alle persone anziane disagiate prive di ogni altro mezzo di sostentamento
Risale al settanta alla proposta di legge che riconosce gli assegni di natalità alle lavoratrici del settore del commercio da estendere poi alle lavoratrici artigianale
Le firme su queste proposte di legge ancora una volta erano dello stesso gruppo di donne già chiamante
Nel settantuno e lo stesso gruppo di donne ancora che propone la legge sulla nuova disciplina degli assegni familiari che dovevano essere proporzionati al reddito e al numero dei figli ci dovevamo annullare le differenze gli assegni relativi alle categorie di appartenenza tra i lavoratori dell'industria del pubblico impiego o di ogni altro settore e infatti alla famiglia dice Tina Anselmi che bisogna guardare ai suoi problemi alla necessità che ha in relazione al reddito
Si dovevano sostenere con assegni raddoppiati le famiglie con figli di età superiore ai quattordici anni
Che studiavano una scuola dice ancora Tina Anselmi aperta a tutti coloro che abbiano volontà e capacità e lo strumento per realizzare un'autentica rivoluzione della nostra società
Nel senso di garantire ad ogni persona la possibilità di realizzarsi pienamente e nel senso di fare acquisire dalla comunità il meglio che ogni cittadino può dare di se stesso
Riconfermata deputata alle elezioni del settantadue attraversa una stagione di grandi riforme diventandone la protagonista lavora assiduamente alla preparazione di leggi che possano migliorare la condizione delle donne lavoratrici non tutelate all'epoca
Di garanzie per il loro lavoro soprattutto in caso di gravidanza e durante la sesta legislatura dal settantadue al settantasei
Quando fu sottosegretario al lavoro alla previdenza sociale nel quinto governo Rumor nel quarto e quinto Governo Moro propose come prima firmataria alcuni più urgenti
Due dei quali soltanto furono approvati ma decisamente significativi la legge sulla tutela del lavoro a domicilio fenomeno eminentemente femminile
E la legge sulla riorganizzazione degli enti pubblici e delle organizzazioni operanti nel settore dell'edilizia residenziale pubblica
Gli interventi di Tina Anselmi nella funzione di sottosegretario al lavoro alla previdenza sociale mettono chiaramente in luce la costante attenzione alle ingiustizie nel settore previdenziale assistenziale
Divenuta poi nel settanta se il ministro del lavoro e della previdenza sociale si spense
Con tutte le proprie forze per ottenere miglioramenti per le donne e in generale per i lavoratori
Quando fa il ministro lavori come un pazzo dice Tina Anselmi e pure la fatica non si sente
A metà ma una gran voglia di fare questa attenzione al fare all'agire è un antidoto a rischio del delirio di onnipotenza dal quale noi donne tuttavia siamo immuni asseriva
Descrivendo con una sola frase il senso del dovere che poi animava in realtà il suo operato e quello di altre donne in politica come io abbia fatto il ministro sono gli altri a doverlo giudicare prima di tutto cittadini proprio questo il punto quando si sta al governo a cominciare dal primo ministro
Non bisogna mai dimenticare che si è lì in rappresentanza di tutti i cittadini e non solo della propria parte politica guai a non sentire questa responsabilità
Erano ben presenti in Tina Anselmi i problemi connessi alla donna lavoratrice a cominciare dalla difficoltà annosa
E in qualche modo mai risolta nel nostro Paese di conciliazione tra lavoro domestico ed extra domestico differenti opportunità di carriera
La quasi impossibilità di raggiungere posizioni apicali le premeva sottolineare lavoro non era solo non doveva solo giustamente essere retribuito ma doveva dare anche alla donna una condizione di libertà e un modo di realizzazione personale
Lavoro quale strumento di emancipazione
E in questa direzione e poi si mosse la sua attività di ministro voglio ricordare prima di concludere perché immagino che il mio tempo il tempo a mia disposizione sia sia finito che dopo un anno e mezzo dal suo incarico riesce a fare approvare la legge novecentotré sulla parità di trattamento tra uomini e donne in materia di lavoro poneva fine a secoli di disuguaglianze
Perché la legge vietava qualsiasi discriminazione fondata sul sesso per quanto riguarda l'accesso al lavoro indipendentemente dalle modalità di assunzione
E qualunque fosse il settore il ramo di attività a tutti i livelli della gerarchia professionale la lavoratrice aveva diritto alla stessa retribuzione del lavoratore quando le prestazioni richieste fossero uguali o di pari valore
Ovviamente l'innovazione riguardava anche gli uomini ai quali era concesso quello che noi chiamiamo oggi il Congedo parentale
E gli assegni familiari potevano essere percepiti sia dalla moglie quanto dal marito secondo la loro libera scelta viene poi nuovamente nominata ministro dal settantotto al settantanove nel quarto governo Andreotti ma questa volta della sanità
In un periodo orribile sono come dire il rapimento di Aldo Moro che segna drammaticamente
Questo in questo periodo e e Tina Anselmi dava un giudizio acuto di quel periodo fatto buio e oscuro
Avvertiamo tutti diceva che c'è un intreccio sotterraneo che c'è un male profondo da cui esse traggono alimento un male che occorre affrontare e guarire se non vogliamo che finisca la breve stagione della libertà che con la Resistenza abbiamo conquistato
Si discuteva allora la legge Basaglia che prevedeva l'abolizione dei manicomi poi inglobata nella successiva legge di riforma della sanità
Ed era certamente una riforma che aveva bisogno di molti provvedimenti collaterali da parte dello Stato
Pochi giorni dopo il ritrovamento di Aldo Moro
Tina Anselmi dovette firmare come ministro la legge centonovantaquattro sull'interruzione volontaria della gravidanza
Era una legge a cui detta cattolica aveva votato contro ma che giungeva infine ad essere approvata dopo la lunga battaglia condotta dai partiti laici socialisti dal partito comunista
E poi infine e con questo chiudo perché mi pare
Come dire doveroso chiudere con
Uno dei provvedimenti
Che la fanno appunto la grande protagonista delle riforme sociali di questo Paese il progetto di riforma della sanità che giaceva da circa quattordici anni in parlamento dibattiti estenuanti per arrivare a questa riforma i problemi da affrontare erano moltissimi compresi i rapporti con i poteri forti che si opponevano ovviamente alla riforma venivano scambiati gli assetti di numerose istituzioni comprese quelle religiose che si occupavano da di assistenza ma per far funzionare il nuovo sistema e per evitare abusi
Sottolineava anzi egli era importante la più ampia partecipazione popolare al controllo sulla gestione e sulla funzionalità dei servizi finalmente la nuova legge ottocentotrentatré nel settantotto sul servizio sanitario nazionale avrebbe visto la luce
L'attività di deputata dal mille novecentosettantanove al mille novecento novantadue la fede impegnata su un'altra proposta di legge ahimè che non riuscirà ad essere convertita in legge
E la proposta del settantanove che la vede come prima firmataria insieme a sei deputati e dieci deputati
Una proposta dal titolo nuove norme a tutela della dignità umana contro la violenza sessuale ma questa legge non fu approvata
E noto che il nostro Paese deve aspettare il mille novecentonovantasei per avere la prima legge contro la violenza sulle donne
A fronte di un problema che ha assunto tutti i caratteri di un fenomeno sociale drammatico come anche la cronaca di questi giorni
Sì riporta quindi come dire di Tina Anselmi credo di poter dire in conclusione era una donna che riassumeva in sé
Come dire l'esperienza di un passato che ha saputo guardare al futuro e che ha saputo in qualche modo anche preconizzare temi con i quali la nostra generazione anfora drammaticamente si confronta grazie
Grazie chiaramente così qualche nota a margine per collegare il passaggio alla seconda relatrice
Tanta parte della storia che
Le donne della Prima Repubblica hanno attraversato con dignità rigore e senso della responsabilità e degli onori connesso alla rappresentanza
Connessa alla elezioni parlamentari sembra ormai passata nel dimenticatoio
Pochi scorci se non per dare luogo alle polemiche eppure in questa stagione della vita politica del nostro Paese abbiamo una donna Primo Ministro che seguendo le parole che ci ha ricordato la dagli USA dovrebbe ricordarsi sempre di rappresentare tutto tutto il paese
Ma per richiamare una una delle battaglie fatte da Tina Anselmi
Tina Anselmi non aveva paura di riconoscere che anche le donne
Nel momento in cui sia cingono a fare politica sono ambiziose
Oggi una parola che le donne non direbbero mai servizio
Sono ambiziose hanno passione certamente sono spinte dalla volontà del servizio ma dalla idealità della parte cui partecipano voglio ricordare che forse Tina Anselmi ma questo sarà oggetto di una prossima pubblicazione
Insieme ad altre donne tra le quali Maria un tenente
Nel momento in cui la chiesa presentava delle chiusure rispetto ai tentativi di apertura riguardo a temi che toccavano la vita della donna come la sessualità la famiglia il diritto alla vita il diritto al lavoro
E alla doppia funzione nella casa e fuori della casa quelle donne come Maria Unter Richter forse detto ruvida partecipando ad una corrente del cristianesimo rimasta sottotraccia quella del modernismo
Questa potrebbe essere un varco che si potrebbe aprire una nuova frontiera della ricerca storica
Che veramente servirebbe la storia della passione dell'ambizione dello spirito servizio di idealità che ha animato le donne della cosiddetta prima Repubblica
Una una cosa rimasta estranea alla attività
Di parlamentare di Tina che comunque ancora oggi per quanto nuovi cerchiamo di aprirci una strada nel campo politico non riusciamo a parcare
Il lavoro della donna è l'unico lavoro che non rientra ancora oggi nella
Nel PIL nella denuncia del PIL della formazione del PIL nazionale
Non si capisce perché il lavoro maschile è indicato come quello che implementa il PIL nazionale e quello delle donne no
Abbiamo cercato anche di confrontarci con alcuni parlamentari europei ma ci dicono tutti che è una cosa quasi impossibile da ottenere
è una sponda che rimane ancora da abbattere e da parte
Adesso diamo la parola all'autrice del libro Tina Anselmi alla Alba lazzaretto non vorrei che siamo rimasti indietro pur curriculum e sulle le dico qualche qualche cosa che non va comunque
Dottori di ricerca in Historia della Società europea presso l'Università di paglia se è stata ricercatrice associato di Storia contemporanea Padova e soprattutto studi rivolti ai rapporti tra stato e Chiesa
E quindi in qualche modo anche ma ai approfondito la storia delle donne della Seconda Repubblica grazie a te la parola
Grazie di cuore credo di dovere prima di tutto ringraziare la nostra Presidente Renata Micelli tutto il pubblico qui convenuto che ci sente
Che veramente da onore a Tina Anselmi
Ecco io credo di non poter ripercorrere tutta la ricerca perché già ampiamente la collega melodiosa Zara
Gli ha dato notizia della sua lunga strada faticosa e molto laboriosa
Vorrei però raccontate loro come ho fatto la ricerca perché questo nel libro non c'è
E direi che devo confessare è stato un lavoro lungo faticoso
Perché in particolare
Non mi aspettavo intanto rifarle di farlo e non mi aspettavo di non trovare le fonti
Che di solito di storici hanno in mano devo comunque ringraziare veramente Renata Micelli perché se lei non mi avesse chiamato ormai un'epoca
Storica pare essere chiamata vigenti è ancora in scena calda quasi
Michieli otto a Dongo non ti preoccupare ma Michelle mi va benissimo va bene perché se lei non mi avesse telefonato chiedendomi ormai un'epoca storica fa di fare questa biografia non ci avrei pensato in realtà stavo pensando alla mia provincia la sacrestia d'Italia decenza
L'epoca rumori Anna il vescovo Zinato insomma fonti che avevo sottomano a casa e che erano un po'particolari perché il vicenza mia feriti è stata appunto chiamata la sacrestia d'Italia
Ma
Devo dire che la sua la sua chiamata
Mi ha fatto incontrare una donna particolare che ho fatto fatica a capire
In primo luogo perché mi mancavano le fonti primarie
Cioè le fonti di avere solo Gabriele De Rosa mi insegnato molti anni fa a usare cioè diari manoscritti le carte il G appunti
Leggere la stessa grafia della persona con la quale tu vuoi entrare in contatto
E questo non ho potuto farlo
Perché l'artiglio Anselmi non l'ho trovato non non so se si possano vedere in qualche modo in ogni caso mi sono arrampicata allora sulle conoscenze sulle possibilità che potevo a bere in primo luogo ho cercato di capire l'ambiente nel quale si era formato si era formata Tina
Come già detto la collega Lilli osa
Quell'ambiente veneto che già De Rosa facendoci studiare le visite pastorali
Ci aveva insegnato a capire non tanto guardando i singoli le persone ma il contesto perché era strenuamente importante capire dove come una persona si formava con chi aveva a che fare quali erano ideali che erano proposti
E questo mi è stato particolarmente utile
Perché ho imparato a conoscere Titina come una donna della mia terra della nostra terra perché migliaia milioni di donne come lei lavorano duramente
E come si dice dalle nostre parti tengono sui quattro cantoni della casa cioè fanno veramente il doppio lavoro che Tina
Proprio annotava scrivendo la donna lavora quaranta ore in ufficio però altre quarantasei virgola tanto a casaccio e faceva il conto
L'uomo lavora quaranta ore in ufficio e sei virgola quindici minuti a casa
Cioè lei era la persona che si preparava si documentava
Poi il fatto che forse una donna coraggiosa tenace testarda mi faceva ridere pensare a tante donne appunto della nostra Italia della mia terra ovviamente
Che si erano battute per le donne Lisa Salerno femminista del primo Novecento che meriterebbe di essere conosciuta proprio per l'avanguardia dei suoi pensieri le donne in bicicletta
Mia mamma andava in bicicletta era infermiera sotto le bombe a soccorrere i feriti andava in bicicletta sotto la neve a fare l'iniezione perché una volta non andava a farle nessuno
E quindi l'ho sentita
L'ho capita anche se all'inizio appunto
Dovevo entrare in contatto con questa persona che non avevo avuto la fortuna di conoscere personalmente l'avevo vista in tv ovviamente come molti altri così mi è diventata familiare
E leggendo quello che lei stessa scriveva sulla sua infanzia
Della bambina che andava al sabato al catechismo
E alla messa poi la domenica alle otto di mattina la messa del fanciullo col velo in testa col libretto delle preghiere in mano in fondo mi rivedevo poco più di vent'anni dopo negli anni Cinquanta
Nella mia stessa
Storia
E cioè la storia delle bambine educate nell'Azione cattolica educate
A ad andare a pregare ma che aveva comunque come punto essenziale il fatto di impegnarsi per gli altri
E questo è il punto che fa scattare in Tina ben prima di vedere i l'impiccati di Bassano e lo scrive appunto uno dei pochissimi appunto i suoi che ho potuto provare a Padova Istituto per la Storia della Resistenza
Fa scattare
La sua voglia di dire no non posso vedere queste ingiustizie non posso vedere il fascismo allega alleato col fax col nazismo non posso vedere gli ebrei deportati ecco che Tina già prima del settembre del quarantaquattro
Quindi proprio una ragazzina decide in cuor suo di entrare poi il fatto eclatante tutti questi impiccati questi giovani raccolti a caso impiccati che i lecci e se non bastavano i lecci le inferriate delle case
Una scena mostruosa cui tutta la popolazione è costretto ad assistere perfino i bambini delle elementari appunto Anna vinci racconta quando ascoltava Tina Anselmi che i bambini si venivano a vedere queste scene
E intima nasce poi sentendo anche il suo assistente dell'Azione cattolica
E sentendo escluso ai professori e c'era un clero c'erano dei vescovi che non era un raccordo con il fascismo il vescovo di Treviso sotto cui lei grandiosi di Castelfranco ma il vescovo di vicenza
Rodolfi perché avevo studiato che erano antifascisti anche se non lo potevano fare in maniera per tesissima comunque
Il Rodolfi era stato l'unico che aveva scritto una lettera così forte a Mussolini che Mussolini si era arrabbiato moltissimo quando aveva picchiato dei sacerdoti quando le ha fatto picchiare dei fascisti e dei sacerdoti a Santa dico in provincia di Vicenza ecco così sono entrata proprio
In sintonia ecco questo volevo un po'raccontare e l'ho sentita proprio come una donna
Del popolo che alla sera quand'era ancora bambina faceva filo nelle stalle fare filò vuol dire ascoltare i racconti dei vecchi
Raccogliersi intorno alle mucche perché era l'unico modo per stare al caldo e sentire le storie e tra mandarle e quindi anche acquisire tutta la civiltà
Tutto il senso del dovere tutto il senso della pietà che da Rosa mi ha insegnato a studiare perché anche erigere i capitelli cioè le edicole sacre l'albero sacro
Farsi il segno della croce dire le preghiere come le faccio vedere la nonna la sera erano tutto quel mondo che circondava queste bambina che cresceva e la faceva crescere in un certo modo
E questo modo poi si vedrà in tutta la sua vita politica
E quindi come ha già detto la collega Lilli osa
L'ho seguita nella sua storia la storia di sindacalista mentre io non so faceva sempre fra cose insieme studiava all'università faceva da sindacalista faceva la maestra una Sgobo una possiamo dire
Ma veramente la sento come tante donne che fanno tanti lavori insieme e l'otto
Amata in questo modo anche se appunto all'inizio Fazio appunto fatica a capirla
In un sindacalismo quello di Tina che non era il sindacalismo per la rivoluzione
Addirittura lei si scontra quei sindacalisti di sinistra perché consiglia le fila andine che avevano le mani e le sacre per lavorare tutto il giorno nell'acqua bollente per tirar fuori il filo di seta dei bozzoli
Di lavorare magari un'ora in più allo stesso stipendio pur di non perdere il posto di lavoro
Perché lei mirava al pane quotidiano che mancava
Questa era la sua praticità il fatto di vedere i problemi nella loro essenza cioè non dobbiamo occupare la fabbrica che poi tanto le chiuderanno è meglio che lavoriamo un'ora in più
E cerchiamo di farlo andare avanti ecco perché ho chiamato la donna delle riforme sociali che messe insieme fanno la rivoluzione ma non sono di persone una alla volta rivoluzionarie è l'accumulo
Di leggi sempre più riportate Porto presentate bocciate ripresentate bocciate questo pool di donne perché veramente mi ha fatto piacere sentire prima la collega che ricordava le altre donne Eletta Martini
Li amnioti caldi cioè che che lavoravano insieme in Parlamento erano un piccolissimo numero ma erano come il seme sotto la neve
Che buttava lì l'idea di una novità di leggi modernissime come la legge contro la violenza sessuale come la legge sull'educazione sessuale a scuola e lei vicino all'equazione all'amore
All'affettività
Bocciate queste leggi però intanto si buttava SN si buttava avanti l'amo e prima o poi il pesce forse sarebbe avvocato cioè magari molti anni dopo ancora molte altre cose non sono state portate a compimento
E questa donna che è partita per Roma da Castelfranco con i suoi paesani che al treno le portavano
Il formaggio il Salaam né il pane un Fiaschetti o di vino mi è piaciuta questa scena perché
è la fame
Che non si dimentica che faceva sentire questo popolo
Vicino a quella che loro pensavano dovesse rappresentarli a Roma
Quindi è la partenza e poi la sua educazione a Roma con un'altra donna importanti come si è già detto perché riconosce Nilde Iotti conosce Lina Merlin cioè conosce veramente un insieme di donne che nelle movimento della DC sono secondo me le migliori non voglio essere partigiana ma loro portano avanti dei progetti che i maschi
Rifiutano ci sono appunto dei punti che poi si trovano nel libro in cui loro cercano di chiedere modifiche delle delle leggi della legge del sistema penale ma anche e soprattutto di quello civile
E Conella dice per carità quello penale va bene il delitto d'onore si va be'questo ma magari possiamo fare ma quello civile il nome
Non chiedeteci di cambiarlo ecco ma queste donne sono invece preveggenti
Ho
Mi è stato difficile maneggiare le fonti parlamentari perché sono un po'noiose i discorsi con la gente che dice no alla virgola voglio più in qua alla virgola voglio più in là
E quindi tutto l'iter della legge sulla sanità che è veramente una via crucis
Come diceva prima li iosa ci sono voluti sedici anni per portarla avanti perché troppi interessi venivano toccati
Ma c'è voluto il carro armato di Tina Anselmi
Perché veramente solo una testarda tenace e combattiva come lei poteva portare avanti capitolo sul capitolo e li ho seguito tutto il dibattito parlamentare questa legge che è stata fondamentale nella nella storia dell'Italia la legge otto tre tre famosa legge sulla sanità del settantotto cito soltanto questa e naturalmente non voglio essere troppo lunga sulla commissione P due parlerà molto più ha dentro di me né i problemi la collega Amendola voglio soltanto dire che questo problema mi ha ovviamente
Fatto faticare molto anche per capirne qualcosa ci sarebbero voluti anni per studiare solo questo argomento ecco ma quello che mi ha colpito era che lei nominata presidente era a capo di venti senatori e venti deputati
Unica donna a capo di quaranta uomini diciamo del quaranta
Che però si imponeva che addirittura doveva a volte dividerli perché litigavano fra loro perché non era piacevole a udire il collega
Non era una cosa che insomma fosse molto gradita miei colleghi né poi a tutte le alte cariche dai finanzieri ai giornalisti a addirittura magistrati che venivano scontati
Ecco
Mi è molto piaciuto alla scelta del nostro editore professor Francesco solitario che nel retro di copertina ha voluto porre Tina che batte il pugno sul tavolo
Perché è una scena che forse lei aveva visto molte volte all'osteria perché cresce nell'osteria della sua nonna e quindi questo ambiente strappa esame no nel Veneto l'osteria e luogo di raccolta dopo la chiesa c'è l'Osteria
Ma mi fa capire proprio la sua capacità anche di indignarsi ad esempio quando dice
Qualcuno le dice ma accetti di fare un'eccezione certi di non essere troppo insomma cavillosa nelle nelle domande e lei batte il pugno sul tavolo e dice ma
Non ho fatto la partigiana per salvare la faccia di qualche monsignore
Cioè ecco l'attivo non lo disse sì certo io ho evitato di nominare da persona sulla quale lei si alla quale lei si riferiva eccola qui quindi lattina che ho ammirato
Che ho sentito come donna forte non corruttibile veramente come esempi di cui abbiamo bisogno tutti noi e sono anche molto grata perché anche l'eleganza di questo volume che dobbiamo all'editrice
Prometheus
Rende onore a questa donna cioè anche nella collana credo che il fatto che ci sia stato una particolare cura nella carta nella copertina dell'impaginazione le altre pubblicazioni e tutte sono raffinatissime così Francesco è bravissimo ma forse la moglie
L'ispiratrice va bene qui siamo dalla parte delle donne ecco
Devo gratitudine a tantissime persone a voi pervenimento
Credo che all'aiuto di tutti io debba questo lavoro che ci fa conoscere un po'di più questa donna senza fronzoli e con le scarpe comode
Che le donne ammiravano appunto perché era sincera
Voglio chiudere con le parole di una donna di Napoli poco Alfabeta che quando lei non viene più eletta le scrive lì le fonti più belle le ho trovate l'Istituto Sturzo sonde per centosessantacinque lettere che l'italiani le mandano quando lei non viene più eletta nel novantadue
Le scrive una signora di Napoli una cartolina con su la Madonna Immacolata nella facciata che dice mi dispiace tanto che non siete riuscita nelle lezioni
Ma l'onestà e la bontà di chi fa il suo dovere non sempre viene Pierre premiata prego per voi ma c'è anche un'altra frase molto bella che volevo
Per riportare un quindi
Ebbene di monsignor Loris Capovilla che descrive Caro onorevole tiene in questi giorni mi accade spesso di raccogliere il rammarico dei moltissimi e le professano stima perché consapevoli che in tutto che tutto il Paese le deve gratitudine
Ma lei ne rimane eletta
Eletta del Signore
Della comunità ecclesiale
Dei piccoli e dei poveri dei quali è stata e rimane voce suppliche folle
Lo dicevamo a Spello sabato undici aprile che l'anniversario della morte la Pacem in terris presso la fossa che raccoglie i resti di Carlo Carretto il povero che grida per scuotere e per salvare beneaugurante benedicente Alley e ai suoi
Ecco uno dei tantissimi messaggi che veramente mi hanno fatto
Capire quanto fosse amata dagli italiani se mi date ancora due minuti vorrei chiudere con le parole di Tina perché sono per tutti noi
Sono un po'partigiano in questo senso ma
Allora
Le sue parole sulla democrazia in primo luogo a pagina centonovantacinque
Da democrazia è un bene fragile
Delicato
Deperibile
Una pianta che attecchisce solo in terreni precedentemente con Cimatti
La democrazia e giustizia
E rispetto della dignità umana dei diritti delle donne quanta ne vediamo oggi
Altro che diritti
è tranquillizzante di vecchi e speranza per i figli è pace
E ancora nel suo ultimo importante discorso non era l'ultimo ma quello più importante all'Università di Trento quando le diedero la laurea honoris causa Sociologia
Tina fece un discorso bellissimo che ho voluto riportare in fondo lì bloccato che più di tutto libero valgano i discorsi di lei che abbiamo riportato
E in particolare come un suo testamento Dinacci dice
La democrazia va conquistata
La democrazia va vissuta e partecipata
La democrazia va difesa
La democrazia va sviluppata e aggiornata
E recepita come la dimensione mondiale dei problemi ecco la sua apertura che non era solo italiana
E la cultura della pace e della vita sono i requisiti della democrazia e per chiudere nessuna persona è inutile
C'è bisogno di ciascuno di voi
Questo è il messaggio della democrazia
Raccogliamo lo se vogliamo essere noi a costruire il nostro futuro
Ma
Parleremo della democrazia e sulla necessità che la democrazia come valore venga custodito e difeso
Sentendo il tuo incipit esulta mondo nel quale Tina Anselmi ha cominciato a muoversi
Saremmo tentati di usare un'espressione quella di Piccolo mondo antico
Volgendosi indietro le donne della mia stagione l'hanno conosciuta ho anch'io vengo da una realtà piccola contadina
E rimane tra i valori più alti credo del cristianesimo sociale di quel periodo
La nell'insegnato che la bella testimonianza e nell'azione è nei fatti
Però c'è anche un fatto che nella Democrazia cristiana diventa come il vulnus che poi pure prendendo questi valori dalla dottrina sociale della Chiesa alla fine non riuscì a conservarli come metodo di governo perché ci fu uno spartiacque interno tra riformisti liberali rivoluzionari
E non si capisce perché o si capisce molto bene perché Athina non venne riconfermato la possibilità di candidarsi
Al alla Camera
Una pagina oscura della democrazia cristiana
Che può essere delle correnti che dilania ma da allora la democrazia cristiana che può essere soltanto letta come la fine di un percorso storico segnato tragicamente dalla morte di Moro
E dal fatto che alcune conquiste
Sembrarono all'onore dirigenti della Democrazia cristiana dell'ora valide una volta per sempre
Per cui di questi personaggi di queste donne di queste personalità forti forse non si avrà più bisogno ma se avrà più bisogno di tesserati per fare il grande legislativo debba delle del partito
Una pagina sulla quale dovrebbe ancora essere alzato il velo
E io ho approfittato
Di un passaggio di testimone perché vere a al iosa all'invio USA
La prossima di farsi promotrice del prossimo pubblicazione che faremo con la collana donne nella storia su Franca Falcucci
Una donna della Democrazia Cristiana dimenticata
Per certi aspetti forse anche fastidiosa all'interno della democrazia cristiana come sapevano esserlo allora le donne di carattere ricordiamo tutti quella grande manifestazione all'università quando Franca Falcucci era ministro della pubblica istruzione e contestata
Acerba mente dai comitati promotori della sollevazione contro la politica di allora Franca Falcucci si rifiutò di rispondere dicendo
Sono analfabeta per dire agli altri che non era quello il modo per contestare
Allora qui è un'altra un altro capitolo poi della nostra
Storia di associazioni che si apre adesso diamo la possibilità di chiudere questa giornata aprirà
La storia di di Fiera
Qui in queste in queste mura significata dalla storia della sua famiglia
Che dagli anni venti in poi ha attraversato tutti i corridoi di di questi palazzi
In maniera tragica
In maniera forte in maniera che ha segnalato la storia politica del Paese della trasformazione delle dei partiti anche della democrazia cristiana Mazzotti in primis del Partito comunista nel momento in cui si aprirono al colloquio e al dialogo e non più alla contrapposizione
Che era poi è stata documentarista per la Camera dei deputati nel settantasei ma soprattutto oggi qui noi ricordiamo perché è stata assegnata la assegnata alla Commissione parlamentare di inchiesta sulla loggia P due dall'ottantuno all'ottantotto ne è stata poi responsabile dell'archivio della commissione parlamentare
Più di tutte e più di tutti gli uomini che in quel momento giravano attorno Attinà forse ne è stata la l'amica assidua
La persona che ha condiviso anche le asperità i dolori e i pericoli di quelle giornate
Attualmente Piera consulente dell'Avvocatura generale dello stato di Bologna e fa parte dell'archivio direttivo della fa parte del consiglio direttivo dell'Archivio Flamigni
Noi chiediamo a Piera di chiudere questa questo pomeriggio ma soprattutto chiediamo a Piera di essere con noi quando prossimamente
Speriamo di poter organizzare con il suo aiuto una giornata
Dedicata alle donne di mafia
Che credo che possa degnamente
Quella decise attecchirà amica di sempre sì
Non so se si sente si sente va be innanzitutto è nata delicata arenata grazie ai sogni morosa
Renata amica da sempre della della mia famiglia lei insomma identificato
Marito Giorgio quindi ti sono molto grata perché ogni volta che posso ricordare Tina lo faccio con un enorme piacere
Con tanta Nostalgia convinta che sia necessario
Indicare i giovani esenti di vita come come è stata la sua abbiamo ancora oggi di sogno di persone come lei in questa Repubblica quindi grazie mi hai dato questa opportunità
Io ho conosciuto Tina
Quando è stata nominata presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sulla loggia massonica P due
Quindi siamo nel dicembre del mille novecentottantuno io lavoravo alla Camera dei deputati come documentarista in Puglia assegnata dalla mia amministrazione all'archivio di quella Commissione
Come ricordava la professoressa lazzaretto al terzo piano di Palazzo San Macuto dove vi erano gli uffici e l'aula della Commissione Tina era circondata da quaranta uomini
Al primo piano dove si trovava l'archivio della commissione lieto circondata non da quaranta ma venticinque senz'altro metodo unica donna nell'archivio poi diranno i colleghi della Camera dei deputati i finanzieri
I poliziotti e e quant'altro forse fu anche per questo che sin dall'inizio nacque una una sorta di di intesa di fra Dinoi eravamo soltanto due donne e quindi abbiamo stabilito subito un rapporto che poi divenne di grande stima e poi dopo la chiusura dei lavori della commissione di di fraterna amicizia
Tino apprezzo molto ma del resto anche tutti i commissari il lavoro dell'archivio
All'epoca non vi erano ausili informatici e voglio voglio ricordare che furono acquisiti da quella Commissione parlamentare d'inchiesta che credo abbia superato tutti i record
Salvo quello della Commissione stragi e terrorismo che però ha lavorato nel corso di più legislature così come la Commissione antimafia ma se la consideriamo nell'arco di una sola legislatura uno e mezzo quanto durò la commissione P due furono acquisiti migliaia e migliaia di documenti che poi venivano letti classificati archiviati si facevano Schede dove si raccontava il contenuto tutto a mano quindi sono state fatte poi centinaia e centinaia di schede e questo
Un senti all'archivio di diventare il cuore sante della commissione Tina apprezzo molto questo lavoro e in chiusura lungo il Nilo centottantaquattro quando la commissione cessò
La propria attività dette un'indicazione molto precisa pubblicate pubblicate pubblicate non facciamo come le altre Commissioni parlamentari d'inchiesta
Il sei il fondo segreto è minimo quello riservato il minimo tutto il resto è stato pubblicato e anche in tempi record perché in poco più di tre anni sono stati pubblicati centoventi volumi che vanno dalle dalle mille alle mille cinquecento pagine potete quindi immaginare la mole di documenti ed informazioni parlare sono contenuti in questi in questi volumi
C'è anche un indice
E fra l'altro
Questi volumi non sono mai stati informatizzati come si dice di Citati digitalizzati dal Parlamento ma bensì nel mille nel due mila e quattordici dall'archivio Flamigni
Abbiamo qui il presidente dell'archivio il magistrato Giovanni Tamburino
E quindi dal due mila e poi dice
Grazie
All'attività dell'Archivio Flamigni è anche possibile consultare on line questi documenti
Pina fu eletta
L'indicazione della sua diciamo presidenza venne senz'altro dal presidente Pertini e dalla presidente della Camera Nilde Iotti
Lei fu sempre sostenuta nella sua attività da questi due persone poi vi dirò quanti contrasti quanti scontri ebbe sia dentro
Fuori la commissione parlamentare in quel periodo aveva perso il già il suo punto di riferimento politico Aldo Moro
La professoressa lazzaretto scrive che quella fu sicuramente l'esperienza quella della presidenza della Commissione più gravosa e difficile
Di Tina Anselmi sicuramente non la più drammatica perché credo che la più drammatica coincida con i cinquantacinque giorni del sequestro Moro però sicura gravosa e difficile certamente
Nel corso degli anni io molte volte pensando a questa stagione della sua attività lo paragonata
A quella della Resistenza perché anche quello fu un momento ovviamente drammatico difficile pieno di di rischi e di pericoli
Però poi vedete ho pensato mentre quando era partigiana Tina lottava
E per un mondo migliore certo rischiava la vita però lo faceva per la democrazia per la libertà contro il nazifascismo lo faceva per conquistare una società migliore per i diritti delle donne cioè era
Guardava avanti
E e questo coi
Scrive la professoressa meno penso che lo abbia scritto tu l'ansia con cui ascoltava per radio le notizie che venivano il meglio dibattiti che si svolgevano all'assemblea costituente e poi Nicolini ex partigiani suo gli amici la gioia con cui accolse il testo della Costituzione e poi come subito si mise all'opera
Per attuarlo con la sua attività sindacale e politica
Quindi in quella stagione guardano avanti con fiducia
Quando fu nominata presidente della Commissione P due e mano a mano con il passare delle settimane e dei mesi andava scoprendo cosa fosse la P due
Tina ve lo posso testimoniare sentì politicamente sconfitta
Perché
Constatare che un potere occulto che gli uomini della pittura insieme non silenziosamente infiltrati nei gangli vitali del Paese
Avevano occupato il Parlamento tutto visto che i partiti politici le istituzioni i ministeri i servizi segreti debba anche i giornali
E so
Chi più ne ha più ne metta l'atteso sentire una sconfitta possibile diceva che non ci siamo accorti di niente
Ma allora questo sistema che noi democratico questa Repubblica da è ancora così fragile quanto lavoro c'è da fare ancora
Si domandava e ne parlava sempre con due magistrati che erano consulenti della Commissione che desidero ricordare per il grande aiuto anche il supporto morale che gli hanno dato
Giorgio Battista accipiens Albino Giangreco che erano due grandi amici di Alfredo Carlo Moro che era anche gli magistrato fratello rapì Aldo Moro
Questi gli furono sempre vicini come di furono sempre vicini due commissari che voglio ricordare Sergio Mattarella e Roberto Ruffilli
Sergio Mattarella poi all'epoca fu anche nominato presidente della commissione dei probiviri che fu ricostituita proprio per esaminare tutte le posizioni
Degli iscritti alla democrazia cristiana risultati scritti anche alla loggia di Gelli e ad altre logge massoniche coperte
Roberto Ruffilli fra l'altro all'epoca lo statuto della
Non non credo di sbagliare lo statuto della democrazia cristiana prevedeva l'incompatibilità Simone l'anno prossimo è appunto
Roberto Ruffilli sapete tutti poi fu ucciso dalle Brigate Rosse nel mille novecentottantotto ed ebbe un ruolo fondamentale nello scrivere la parte propositiva della relazione Anselmi
Anche qui quando vi dirò che fine ha fatto quella parte propositiva
Insomma dispiace anche per questo lavoro enorme fatto dal da Roberto
Ecco dicevo lei si sentì sconfitta però ebbe poi con moto d'orgoglio perché così era disse qui c'è da combattere un'altra resistenza armiamoci e partiamo e si ricomincia daccapo
C'è anche da considerare
Che fino a quel momento gli attacchi allo Stato alla Repubblica alla Costituzione erano sempre avvenuti da fuori
Dal terrorismo rosso dal terrorismo nero
Questa volta
Attraverso le stragi i tentativi golpisti cileni gli omicidi questa volta la situazione era profondamente diversa l'attacco veniva dall'interno e quindi spiazzò un po'tutti eccome
Come difenderci cosa dobbiamo fare oltretutto all'epoca si conosceva molto poco perché questo verrà fuori negli anni successivi in merito alle collusioni tra destra eversiva
Il terrorismo rosso e apparati o uomini degli atti dello Stato
Questa nuova informa che attacco più in vista
Senza armi essenza bombe la sconvolto sette le fece comprendere all'improvviso quanto ancora ci fosse da lavorare
Io voglio leggere un pezzo che una frase che e quella che tu hai letto però per come l'ho trovata io me l'ha data Rachele Filippetto vastissima amica Lina è in parte diversa accidentale all'inizio invece qualcosa al secondo me di più importante
La nostra storia di italiani ci dovrebbe insegnare che la democrazia un bene delicato fragile deperibile una pianta che attecchisce sono incerti dei momenti precedentemente concimato e con C ma anche attraverso l'assunzione di responsabilità di tutto un popolo ci potrebbe far riflettere sul fatto che la democrazia non è solo libere elezioni quanto libere poi non è solo progresso economico quale progresso per chi
è giustizia rispetto della dignità umana dei diritti delle donne e tranquillità per i vecchi e speranza per i nostri figli è pace
Ecco mi sembra di cogliere
Il in queste in queste considerazioni di Tina e quello che potremmo definire un po'lo spirito della Costituzione al di là di quello che c'è scritto nella Costituzione
Cioè quei valori che fondamentali che sono l'attenzione per la persona per la sua dignità la la solidarietà l'eguaglianza
Che poi dovrebbero dare luogo ad un'etica pubblica un'etica pubblica
Condivisa
Piedi subita da tutti noi e perché altrimenti i principi restano di che rischiano di restare pietrificati nella nostra Costituzione io leggendo questa fra queste frasi di Tino ripensato quando all'università avevo letto adesso può capitare prima non l'avevo capita fino in fondo una frase di
Carlo Ghisalberti lo storico che diceva un testo costituzionale lombarda sta a creare una democrazia
Allora se noi non riusciamo ad aprire una etica una morale condivisa Titti difficilmente riusciamo ad attuare
I valori e i principi della nostra Costituzione e ora possono capitare cose come tangentopoli si non c'è una morale condivisa no come la pittura e come il ponte Morandini queste sono poi le cose che possono capitare se non si assume un punto di riferimento così alto
Ricostruisce veramente bene nella a Alba
Gli anni della commissione P due
Dovete considerare che si trovava Tina in una situazione difficilissima
Perché il partito della Democrazia Cristiana appunto era risultato essere il partito con il maggior numero di iscritti alla loggia di Gelli
Ma non basta perché quando poi decise e vi racconterò questo che cosa le comportò di dare di fare una serie di perquisizioni e sequestri presso tutt'le sedi bastoni che più importanti e si scoprirono altre logge coperte l'intendono fuori i nomi di altri politici e purtroppo molti erano democristiana
Inoltre i lavori della commissione inoppugnabili mente dimostravano che molti uomini politici importanti della Democrazia Cristiana ma anche gli altri partiti per carità
Avevano frequentazioni molto cordiali con il capo della loggia P due quindi la situazione
Dentro la commissione
Era era pesante cioè i più morbidi la invitava a fare presto a chiudere ad andare ad una relazione di compromesso al Nord e provocare inferiori se
Scusate il termine Casini e cose di questo tipo
In meno morbidi l'affrontavano di petto io ho assistito ad alcune di queste scene non li dimenticherò mai
Nell'affrontavano di petto dicevano papale papale no dello io non si parla
No dei rapporti con il Vaticano non si parla non approfondite caldi e cose di questo tipo dicano gli stava ad ascoltare gli mandava a quel paese rispondeva a volte anche in modo molto brutale battendo il pugno
E quindi questa era la situazione all'interno della Commissione
Aveva poi come gli ho detto queste due colonne Sergio Mattarella e Roberto Ruffilli ma molti commissari la contrastavano costantemente anche nel corso delle audizioni con vere e autentiche provocazioni
Non parliamo poi di cosa accadde quando cominciò a farsi
E dei nemici anche fuori dalla Commissione
Innanzitutto come vedremo i piduisti il fermo restando che poi ecco questo ho dimenticato di dirlo ma mi sembra chiaro non è che possiamo attribuire tutti i meriti a Tina Anselmi
Presiedeva una commissione parlamentare d'inchiesta quindi poi le sue scelte erano votate condivise
Quasi sempre a maggioranza ma non sempre e così che si andava si andava avanti per cui dobbiamo parlare anche della commissione P due a ma io resto convinta che se non fosse stata lei presidente di quella commissione l'affare sarebbe stata un'altra
Cioè perché lei sull'anima di quella Commissione per il carattere il coraggio per la sua storia perché ma cercava la verità voleva andare avanti voleva fare qualcosa
Per combattere i poteri occulti e migliorare lo stop migliorare le condizioni della nostra vita
Perché si crea ottantina amici
Perché sei che ho tanti nemici io ho focalizzato tre quattro punti che se li leggiamo insiti la
Mi faranno rendere conto che cosa aveva combinato Tina Anselmi
Un punto è affrontato anche dalla professoressa lazzaretto io mi permetto di aggiungere qualcosa perché penso che poi quando si presenta un libro come questo
Vale la pena Tecnost l'occasione per per andare oltre cioè per riflettere quello che è accaduto come stanno adesso le cose perché ci ritroviamo così quello che poteva essere stato fatto perché non è stato fatto chi non l'ha fatto e quindi di fare anche
Di ricordare un po'di responsabilità politica
Innanzitutto appunto la professoressa lazzaretto parla del secondo elenco di iscritti alla loggia massonica P due
La commissione parlamentare appurò che oltre al primo Elenco rinvenuto a Castiglion Fibocchi il diciassette marzo del mille novecentottantuno che contava novecentosessantadue iscritti
Ve ne fu degli era un altro
Probabilmente di mille seicento iscritti tant'è vero che già nel mille novecentosettantacinque Gelli il rilasciando interviste diceva che i suoi scritti erano due mila e cinque quindi esattamente mille sette novecentosessantadue la com'
Cioè le Parlamentarie chiude dicendo l'elenco di Castiglion Fibocchi eh attendibile ma incompleto e porta nella relazione conclusiva tutte in una serie di esempi audizioni documenti
Autorevoli ma sogni che dicevano come ma quello perché non sta a Castiglion Fibocchi che c'ero io il giorno in cui è stato iniziato giuramenti che arrivavano che non appartenevano ai novecentosessantadue e poi il primo numero di tessera attribuito ai piduisti trovati a Castiglion Fibocchi e proprio mille sei quindi tutto portava a dire c'è un altro elenco di mille seicento
Ma allora se quello non è stato trovato dove è stato custodito
Erano persone ancor di un livello ancora superiore possibile se poi la di già c'era tutto quello che c'era nei negli elenchi della P due
Con il passare degli anni
La commissione sarebbe andato avanti su questo
Poi nel luglio l'ottantaquattro finisce tutto ma sono andati avanti i magistrati
I magistrati di Bologna e soprattutto i magistrati palermitani e calabresi
In inchieste anche molte opere recenti delle DDA direzioni distrettuali antimafia di Palermo di Reggio Calabria
Di processi importanti non vi faccio i nomi perché c'è poco tempo e poi rischia di annoiare di ma vi assicuro che vengono fuori
Nomi di ulteriori iscritti alla P due e sono fatti da collaboratori di giustizia molto ma molto affidabili
Ho cominciato a marcare questi nomi e un po'alla volta
Sarà forse possibile ricostruire certo non sono arrivata a quelle cifre il secondo elenco quello che c'è da osservare che si tratta di soggetti mafiosi di esponenti della 'ndrangheta e di Cosa Nostra
A coronare tutto questo lavoro dei magistrati
Qualche mese fa vi è stata una
Un'intervista di un ex Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia della Gran Loggia l'Italia Giuliano Di Bernardo che ha detto di essere sicuro che in quegli elenchi vie il Gotha di Cosa Nostra e della 'ndrangheta tutto questo va a letto con le altre acquisizioni già
Acquisite dalle Commissioni antimafia partendo da quella di Luciano Violante ma soprattutto quella della presidente Rosi Bindi
In questo Gran Maestro peraltro ha detto che Gelli gli aveva offerto questo secondo Elenco però chiedeva in cambio che i piduisti rientrassero nel Grande Oriente d'Italia e che gli fosse fatto un come dire un processo massonico per rivedere quello con il quale era stato espulso e condannato illudono avrebbe accettato
Poi non so se avete notato a fine del due mila ventiquattro sulla stampa nazionale
Una serie di interviste risieda esponenti politici della Prima Repubblica ma anche alti militari della prima Repubblica che candidamente dicono ma certo che c'erano altri piduisti
Si sapeva queste ma quindi io lo sapevo io lo sapevo tua peccato che questi signori hanno parlato quarantaquattro anni dopo
Quindi questa problema degli elenchi è la prima questione seria che mette in difficoltà
Tina Anselmi e la Commissione però si chiudono i lavori si chiude la partita non gliene importa più niente a nessuno alla politica parlamento a chi avrebbe dovuto forse continuare ad approfondire questo problema vanno avanti i magistrati
C'è poi
Un altro problema molto serio perché noi parliamo sempre di più due ma dobbiamo ricordare che Tina Anselmi ed è il coraggio motivato perché erano arrivati in commissione una serie di documenti che dimostravano degli iscritti alla P due arrivano doppio appartenenze anche in logge di altri obbedienza massonica coperte
Ho regolarmente quindi alla luce di queste i documenti acquisiti con un blitz mattutino devo dire fatto con la massima segretezza senza a fare prima annuncia alla stampa dispose perquisizioni e sequestri presso le più importanti sedi massoniche che avevano all'epoca le loro sedi nazionali qui a Roma
E qui nasce il problema perché furono trovate in queste sedi altri tante rogge coperte
Cioè la due è un modo d'essere della massoneria italiana logge coperte dappertutto
In tutti Italia locali nazionali dalla Valle d'Aosta alla Sicilia
Quindi certo non avevano l'autorevolezza della P due per quanto alcune siciliane soprattutto una romana
Erano insomma molto ricche di di di di di esponenti di spicco quindi scoperchia una pentola queste la massoneria italiana questo il modo d'essere della massoneria italiana
Ma questo fu un bene secondo me per le organizzazioni massoniche italiane
Perché la questione scoppiò anche all'interno del Grande Oriente d'Italia della Gran Loggia d'Italia di Galanda cioè delle due
Più importanti organizzazioni che cominciarono a fare i conti con questa consuetudine le logge coperte i fratelli coperti le iniziazione alla memoria le iniziazioni e bocca orecchio
E cose del genere
E portò questo alla revisione degli statuti delle più importanti obbedienza massonica e che da quel momento cancellarono la possibilità di dare vita alloggio e coperte e di iniziare in modo occulto dei fratelli
Almeno dal punto di vista formale ci fu grosso mutamento nella massoneria italiana
Tina in quel momento fu sostenuta dall'ala
Democratica della massoneria italiana cioè da qui ma soli democratici che da Giata qualche anno avevano ingaggiato una battaglia contro la P due e andavano denunciando l'espandersi del fenomeno della massoneria coperta e soprattutto i rapporti e gli intrecci che si creavano fra logge coperte destra eversiva e organizzazioni mafiose
Quindi questo problema li fece scatenare contro la massoneria italiana e sette riguardare i giornali di dell'epoca il problema non era sola P due ma ebbe tutti contro
Un'altra questione che lei sollevò e Hillary si è molto invisa e quella dell'archivio uruguaiano di Licio Gelli
Gelli aveva avuto il tempo grazie a qualcuno di portare in Uruguay il suo Archinti
Questo era un doppio archivio perché gira l'archivio intestato fascicoli intestati agli iscritti alla P due e indire un archivio parallelo cinquecento fascicoli intestati a tutta l'Italia che all'epoca contava
Non appena
Insediata il e in una delle prime cose che fece poi tra l'altro questo carteggio tutto pubblicato nel volume sette tomo due degli atti della Commissione P due quindi chi vuole solo può rileggere cominciò ascrivere al Presidente del Consiglio al ministro degli esteri al al al direttore del SISMI
Cercare di fare il possibile per portare in Italia
In questo archivio perché così riusciremo a scoprire la verità non solo sul piduisti ma anche sugli altri fascicoli
In effetti per quel poco che arrivò in Italia furono Fo conferme schiaccianti adesioni alla Loggia giuramenti firmati per quanto riguarda l'altro arcigno conferirle schiaccianti che erano buona parte di questi fascicoli di provenienza dei servizi segreti
A dimostrazione che quindi il collegamento vigenti con i servizi segreti italiani era stato continua nel corso degli anni e lui aveva custodiva in Uruguay un'enorme potenziale una bomba ricattato
E si venga anche a sapere grazie appunto a a questi carteggi e che il questo archivio che era stato sequestrato a Gelli in Uruguay era stato fotocopiato e riconsegnato a Luino rimuginare quindi attenzione già gli era rimasto nella disponibilità di tutto il suo enorme potenziale ricattato
L'ultima lettera che ha scritto Tina Anselmi prima di lasciare la commissione P due e ancora una volta una lettera che imbocca di darsi da fare per recuperare i fascicoli dall'Uruguay
E questi fascicoli pochi arrivati furono erano stati consegnati alla commissione P due e anche alla Procura di Roma
Nel mille novecentonovantacinque accade una cosa che ancora oggi raccontarla
Domando come è possibile che sia accaduta inutile dire che lasciata la commissione P due mi a nessuno è più venuto in mente di continuare a chiedere di acquisire quei fascicoli anzi qualcuno teorizzava che di fronte alla destabilizzazione
Della P due pensare di Porto di portare altri materiali forse anche il secondo Elenco sarebbe stata una tragedia insomma di che vogliamo rovesciare il Paese stiamoci ferirmi a bocce ferme cerchiamo di mettere a posto quello che possiamo
E andiamo avanti
Nel mille novecentonovantacinque se vi annoio io no no
Nel mille novecentonovantacinque il generale indetto Lugaresi che era il capo del SISMI il servizio segreto militare succeduto al piduista Giuseppe Santovito scrive
Una lunga lettera al presidente della Commissione stragi e terrorismo il senatore Giovanni Pellegrino in cui racconta la vera storia dell'Uruguay che in codice si chiamava operazione minareto e dice
Quei fascicoli del servizio segreto uruguaiano via fotocopiato poi restituito a Gelli qualcuno lo trattenga in quello proprio quelli di interessa insomma dell'Uruguay quindi qualche pochi gli altri di acquistare in blocco la CIA
Quindi nel mille novecentonovantacinque nell'aula della commissione stragi del Parlamento italiano noi veniamo a sapere che quei fascicoli ce l'ha la CIA ma nessuno viene in mente di sollevare la questione
Di rivolgersi al servizio alleato agli amici americani al Servizio collegato e chiedere qualcosa a nessuno
Silenzio tombale la questione è stata risollevata ancora una volta a Bologna nel corso del processo contro Paolo Bellini
Poi condannato come ulteriore esecutore materiale della strage lui è stata ricostruita tutta la trafila il Parlamento non ha detto nulla la commissione non ha detto nulla i politici hanno detto nulla
Siamo ancora in tempo a farlo e perché non credo che la ciclabile distrutto tutto questo a nessuna intenzione di farlo
Il pericolo come scrive un autorevole saggista ex magistrato Giuliano Turone perché lì ci possono essere anche i mille sei quindi stiamo alla larga e non solleviamo polenta
Questo è un altro problema però sul quale Tina Anselmi è era determinata se la Commissione parlamentare avesse continuato a lavorare
Di certo questa battaglia lei l'avrebbe portata fino in fondo Uruguay Uruguay Uruguay e l'ultima lettera che ha scritto
Non avrebbe lasciato che le cose quindi solo in questo modo
Vi è un'ultimissima questione della quale vorrei parlare tutti
E
Ed è relativa
Alla legge diciassette dell'ottantadue
Che la legge sugli associazioni segrete attuativa dell'articolo diciotto della Costituzione
E questa è una volta mi dispiace che non ci sia la presidente Rosy Bindi che come presidente della commissione parlamentare Antimafia nella sua relazione sulle infiltrazioni mafiose delle logge della Calabria e della Sicilia ha scritto una bellissima storia di questa legge è una storia inquietante causa ma era già stata intuita la Lansing dalla Commissione pittura questa loggia che questa legge scusate Loggia che avrebbe dovuto dare attuazione all'articolo della diciotto della Costituzione in realtà era una legge incostituzionale
Come osservato in commissione immediatamente come dieci anni dopo serbo il procuratore Cordova al quale all'altro mi fa piacere ricordare che Tina lo incontrò
Presso la nostra abitazione proprio perché esprime in tutta la sua solidarietà perché era l'unico che continuava a parlare di queste cose a dire inutile fare inchieste sulla massoneria perché abbiamo le armi spuntate non abbiamo nessuna legge che ci consente di perseguire l'associazionismo segreto
Comunque l'articolo diciotto dice sono furbi delle associazioni segrete
Questa legge che doveva sciogliere la P due ma non toccare la massoneria coperta cosa si inventa
Se un'associazione
Cela la sede le finalità e gli scritti e quant'altro è segreta per essere segreta i soci devono svolgere delle attività illegali
Ecco che la presidente Bindi dice questa legge ha incrementato o mi hanno confermato anche la massoneria le logge coperte le ha incrementate perché le ha tutelato contro questa legge
Che poi se voi
Molte volte consentirà legge Spadolini non c'è la legge Anselmi non c'entra niente questa non era la legge Tina Anselmi
Questa è una legge approvata dal governo Spadolini anche Spadolini non c'entra niente perché la storia come se volete potrete leggere nella relazione Bindi è tutta un'altra questo è un agguato teso dalla massoneria con la complicità di qualcuno e così durante il dibattito parlamentare che si svolse nell'ottantasei quello sulle conclusioni dei lavori della commissione Anselmi la prima cosa che Tina
Disse e poi fu approvato un ordine del giorno a larghissima maggioranza Laura era deserta e come ricorda Ostra mi dica interrotto e dieci persone cinque comunisti cinque democristiani basta non c'era nessuna
Comunque chiede una revisione di questa legge è la prima cosa che lei chiede consapevole il che in questo modo non si andava da nessuna parte dopo tanto lavoro
Questa cosa è anche ripetuta nella parte propositiva del senatore Ruffini Cern abbiamo lavorato tanto
Indichiamo al Parlamento cosa si può fare allora legge sulle associazioni segrete la riapertura delle inchieste formali disciplinari perché guardate bene che i piduisti furono giudicati prima di acquisire tutti i documenti dalla commissione P due ci fu una soluzione di massa
E delle assoluzioni sono proprio scandalose perché qui perché tu assumi assolti parola di Generale il generale non mente assolto cioè è una cosa assurda ma andate a leggere questo è soltanto Giovanni Spadolini come ministro della difesa dispose la riapertura delle inchieste mandò i suoi generali a lavorare in Commissione acquisire tutti i documenti e e le forti di questi ufficiali c'era anche Pietro Musumeci che quello che ha fatto il depistaggio per la strage alla stazione di Bologna
Fu ben altra
Peccato che i giorni consentiti per consegnare l'inchiesta erano centodiciotto e questi poveri generali consegnare una mattina del centodiciannovesimo ci fu una questione inverosimile e quindi tutti a fondo
Qui danze mi chiede la revisione riapertura dell'inchiesta credo che siamo pieni di carte di documenti di giuramenti di testimonianze ma di che stiamo parlando riapriamo le inchieste riguardiamo la legge diciassette dell'ottantadue perché una legge truffa
Modifichiamo la legge sui servizi questa è l'unica cosa che fu fatta perché poi in effetti la legge ottocentouno del set del del settantasette fu modificata
Si chiede una nuova legge per l'editoria per le banche insomma se il sistema è stato così permeabile al potere occulto si dovrà fare qualcosa o no
Non è stato fatto nulla si quanti anni sono passati non è stato fatto nulla
Quindi io di fare nomi siamo chiedersi alla con no no
Uno uno scorcio se poi aprirebbe le ha dei rapporti con la Chiesa di questa commissione
Nel senso prego no porti
Il ufficiali non ne conosco so che arrivavano carte ne furono acquisite tante
Infatti io ti posso dire una cosa se tu leggi la prerelazione va be'relazione accorsi perché c'è dentro Iocca Almiento qualcosa la relazione così ci sono dentro questi argomenti perché ti ho detto lei ad un commissario democristiano lo prese a schiaffi
Però chiaramente c'erano dei limiti
Allora non accettò di dire chiudi chiudi chiudi compromessi compromessi compromessi ma inevitabilmente però guarda che non è stato l'unico capitolo che non è stato poi approfondito fino in fondo
E quindi malgrado questo se tu ancora oggi leggi relazione Anselmi si dovrebbe leggere quelle scuole è da brividi
Perché quasi uno specchio
Di una situazione
Perché poi siamo diventati il Paese delle associazioni segrete quando Gratteri dice ma potesse fa cadendo in Calabria sinistra logge associazioni para massoniche ordini cavallereschi è una situazione fuori controllo
Quindi tutta quella parte propositiva è con amarezza uno si domandava allora che li facciamo a fare le Commissioni parlamentari d'inchiesta stiamo scherzando
Spendiamo un sacco di soldi si fa un buon lavoro non serve a nulla
La stessa cosa è capitata però purtroppo alle Commissioni antimafia quando non si l'onorevole Rosi Bindi ha usato di aprire questo capitolo la relazione sui rapporti mafia e massoneria
Ha proposto una modifica di questa legge
Non se n'è fatto nulla la sì l'aria della commissione successiva presieduta da Morra addirittura ha presentato una proposta di legge di modifica di quella legge
è stata assegnata alla Commissione competente e mai discussa
Cioè qui c'è una volontà politica di non intervenire su questioni che evidentemente ancora oggi danno fastidio sono molto scottanti
E quindi il rammarico è che la Commissione chiuse perché io penso che se fosse rimasta in piedi la commissione Anselmi sicuramente qualche passo avanti sarebbe stato ma
Per fortuna i magistrati vanno avanti per la loro strada qualcuno
Cerca di ostacolarmi
E spera che lavorino il meno possibile
Insomma le risposte non ci sono stati
Lo straniero sia salta
Con questo
Domanda tragica direi proprio di no perché poi nella dizione di Tina Anselmi
Un ordinamento è sano e salvo se i cittadini possono esercitare democraticamente la sovranità popolare un controllo partecipare
Ma segna anche vanno alle elezioni ormai non partecipano non
Di che cosa stiamo parlando controlliamo cosa
E controlliamo cosa e poi le nostre istituzioni sono così trasparenti tutto avviene alla luce del sole
Non solo nelle istituzioni ma in tutti gli enti e preposti a fare a compiere scelte interesse pubblico
Temo temo proprio temo proprio di no perché i dati che abbiamo anche quello dell'appunto della scarsa partecipazione il cardine della visione di Tina era un delle istituzioni democratiche trasparenti
E l'esercizio del controllo da parte dei cittadini attraverso appunto l'esercizio e la sovranità popolare
Non mi sembra che ci siano nessuna di di queste due condizioni quindi è una situazione ma del resto Renata sette se se le cose si capiscono pensare a favore del mille novecentottantaquattro ti rendi conto
Non si fanno
Se non sa niente nessuno se qualcuno terzo per carità non è che siano soltanto questi problemi dell'Italia per l'amor di Dio però questo è un esempio di come un lavoro buon lavoro che poteva essere coronato da una serie di illeggibili forme di atti amministrativi non è stato fatto nulla quindi non lamentiamoci se la situazione è questa io continuerò a parlare di tira che secondo me c'è bisogno di di di indicare esempi come come il suo la Repubblica ha bisogno di persone di indicare questi esempi e quindi indichiamo il ai giovani e speriamo che almeno questo valga qualcosa io la rimpiango sente grazie
Per questa prossima fra quando ci saremmo organizzati questa nuova riunione questo nuovo stare insieme sulle donne di mafia e i figli delle donne di mafia che interessante
Soprattutto per un'associazione femminile
Come la nostra
Prima la negli USA ha ricordato l'intervento
Di Pio dodicesimo nella storia del Paese nel momento in cui si cominciavano ad aprire i primi spiragli della vita democratica in Italia ecco la l'Associazione cifre che da quell'intervento importante di Pio dodicesimo che suscitava tutti ma soprattutto le donne che erano escluse dal voto
A partecipare alla ricostruzione del Paese
Da quell'intervento dicevo che è la radice poi della nascita dell'associazione per alcuni il centromediano femminile vicino alla chiesa e fedele Statuto anche i principi della dottrina sociale a in questa vicinanza una sorta di Yunus
Perché si dice in un dibattito teologico molto scontato e che porta le strade ma il MOSE della della contrapposizione inutile
Le donne cattoliche non hanno o una visione diciamo così tra virgolette moderna della struttura sociale nuova del paese che sulle concetto di libertà come autonomia
Sta aprendo molti varchi della partecipazione
Allora su questo e a chiusura del convegno ori vorrei rivendicare non solo gli ottant'anni di storia dell'associazione ma l'orgoglio con il quale le donne cattoliche del Centro italiano femminile
Rivendicano la loro volontà la loro capacità la loro possibilità di diventare soggetto politico nel Paese
Non parlo e non parliamo neanche nei nostri dibattiti interni dei Consigli nazionali o nelle riunioni di presidenza
Di un nel ritorno del partito del partito dei cattolici in politica
Perché anche qui tanta acqua è passata sotto i ponti ma rivendico per le donne e per le donne cattoliche la capacità di essere ancora segno di quella testimonianza
E fedeltà ai principi che ineriscono la persona che viene prima dello Stato e che la democrazia una sana democrazia se non ridotta rito burocratico deve avere come principio fondante
Quindi noi oggi qui siamo per dire ancora una volta le donne le donne italiane e le donne del CIPE al di là di ogni steccato e di ogni falso ideologismo difendono ancora la democrazia siamo per la ricostruzione
Del Paese
Nella attorno ai principi della democrazia che non siano ridotti allo stanco rito di un dibattito parlamentare che si chiude sempre con un voto già scontato perché le maggioranze sono già date prima ancora che si pronuncino quindi questo è il disegno e l'impegno della nostra associazioni grazie a tutti
Ancorché sia ammessa all'ultima fila la moglie del Senato ecco sì
Che è con noi grazie grazie Ina di essere venuta signor Valdano è la signora no De Rosa del sistema nulla vedo la signora Venosa dove Sabine
Ecco l'altro ma ecco la ragione ok grazie grazie a tutti veramente sia quelli che ho ricordato ha dominato ma alla Dardanelli bene bravi anche pure Flavia vecchia amica dei giorni che ancora con loro comunque che ancora uomo e che è la storia di Agrigento e dello Sturzo al quale attingere ma adesso anche per i lavori sulla Falcucci
Grazie perché tu sei stata una testimone della storia delle donne cattoliche in politica quindi grazie veramente grazie grazie