DDL Concorrenza: fermate il ritorno dei manifesti sessisti. Intervista a Valeria Valente

Radio radicale siamo con la senatrice Valeria Valente del partito democratico per parlare della polemica che riguarda il provvedimento sulle semplificazioni che qui al Senato
Su quale è stato presentato un emendamento che ha diciamo sollevato un polverone che riguarda le cosiddette pubblicità sessiste
Allora c'era un un divieto un limite che non permetteva insomma di utilizzare certi simboliche certi metodi per diciamo trarne dei vantaggi dei vantaggi commerciali allora che cosa è successo chi l'ha firmato questo emendamento e soprattutto e davvero così
Assolutamente così esisteva un divieto voluto dalle forze progressiste democratiche nel Parlamento inserito corna lo lo scopo l'obiettivo principale di tutelare la dignità il corpo delle donne e il Lorusso a fini di diciamo mercifica tori e soprattutto tentare in qualche modo di cambiare un modo un approccio uno stile di fare pubblicità
La pubblicità si può fare in tanti modi non è necessario utilizzare il corpo di una donna men che meno
Oggettivizzare merce nel rendere renderlo merci e quindi qualcosa che poi significa introdurre la possibilità che il corpo da nonna veniva visto come un oggetto e quindi qualcosa su cui poter esercitare violenza cultura della sopraffazione dominio possesso ecco da questo punto di vista era stata voluta normati e non limitava come più qualcuno probabile oggi libertà d'espressione semplicemente provava a mettere dei paletti che tutelassero
E mettersi al centro la dignità e il rispetto del corpo delle donne
Questo questa norma viene insomma in qualche modo rimessa in discussione con un emendamento proposto al Senato rimane quindi dalla partito di maggioranza relativa e la firmato due senatori i fratelli tagliare l'Italia ma su diciamo il partito di una donna premier ecco da questo punto di vista mi sento anche rivolgere un appello alla Premier com'è possibile che una donna
Estimi trenta una cosa del genere a un passo indietro così rischioso dire insidioso ripeto il tema non non attivi minimamente alla libertà d'espressione sì noi siamo per tutti i tipi di libertà
E e pensiamo le libertà vanno tutelate sempre e comunque a patto che siano innanzitutto bene libertà e che dietro invece non si celi come in questo caso la volontà di utilizzare il corpo della donna ancora una volta per fare profitto guadagni per mercificare
Per lucrare ci e quindi per sfruttare il corpo di una donna che è sempre stata in qualche modo anche l'obiettivo di alcun di un pezzo di mercato e di una determinata logica ecco da questo punto di vista né ci sentiamo di dire fermati lì proporremo con tutte le nostre forze questo emendamento si è ritirato lo faranno i nostri colleghi parlamentari in Commissione decimando vesciche analizzato il provvedimento concorrenza alcuni al quale provvedimento questo emendamento prova in qualche modo ha inteso quale prova intervenire togliendo appunto questo divieto e cercheremo di evitare quest'ulteriore scempio
Che si consuma comune diretto guidato da una donna ancora una volta sul posto dei costi guarda la cartellonistica i manifesti
Sì significa che si tratta sostanzialmente di invito che prevedeva il divieto di utilizzare il corpo della donna nella mani nella tabella mistica pubblicitaria quella sostanzialmente vediamo sarà
Secondo lei nella pubblicità che vediamo in televisione qualche volta c'è questo utilizzo siamo intervenuti e abbiamo provato a interi neanche l'Elia molto più conti e altre ancora
Lì però dove Dio dico abbiamo fatto qualche passo in avanti dobbiamo consolidare e provare a estendere quelle buone prassi anche negli lì dove ancora ci siamo arrivati vedi TV RAI però e anche da questo punto di vista con Agcom da un lato con l'impegno di Agcom anche con l'impegno di alcuni organismi che lavorano guidati da donne insomma sensibili e attente nella RAI
Stiamo provando a monitorare anche intervenire attenzione a non fare invece passi indietro invece che farne qualcuna in avanti la televisione sicuramente
A rischio diciamo monde un settore a rischio ma io dico attenzione perché questo sì sarebbe davvero molto molto pericoloso
Lei pensa che c'è qualcuno che ritiene che il corpo della donna sia un volano di sviluppo economico da cui si può trarre profitto pensa che i consumatori
La pensino così io penso che chi deve lucrare pensa come diciamo molto spesso
Quelli che cercano il consenso guarda me laica quelli che devono lucrare devono fare profitto si interessano poco
Di quale lo strumento da utilizzare per vendere di più un prodotto e come credo oggettivo per quattro nono posto probabilmente attirare indeterminato targhetta loro usano ignorando completamente il rispetto e la dignità e di ripeto dell'utilizzo Fini nel citato oli del corpo della donna che il preludio
Per logica anche di violenza perché cultura della sopraffazione si fonda sul fatto che il corteo oggetto che quasi quasi non appartiene alla donna ricordiamo
Anche l'azione della violenza sessuale no Fontana che cosa ci disse passiamo dalla violenza contro la morale alleanza contro la persona violenza contro la morale perché il colpo da non era ritenuto un oggetto di poter disporre l'alla donna veniva negata la dignità quindi invece ne siamo finalmente entrati
Grazie al femminismo nella consapevolezza di quanto non appartiene alla donna il che ledere la dignità non significa anche utilizzare il suo corpo fini commerciali o per tentare semplicemente di promuovere un prodotto che può essere alla marmellata cioccolato non so che altro una macchina come abbiamo visto tante volte
Quindi forse bisognerebbe ragionarci un po'di più soprattutto io faccio un appello in questo caso prima ancora che alla Premier a tutte le donne trasversali del Parlamento perché si possano comportare come abbiamo dimostrato di saper fare quando insomma ci in tante circostanze di metterci insieme di dire fermateli o almeno non provateci ancora una volta sempre sul corpo delle donne
Grazie alla senatrice Valente del partito democratico con l'abbiamo parlato di questa norma sul provvedimento sulla concorrenza grazie