"Italia ricca, Italia povera: come si fa un Italia giusta ? Ne discutono D'Alema, Cofferati e Santoro" org. nell'ambito della Festa Nazionale dell'Unita'

Discutere
Di un tema molto importante che ci sta a cuore
L'Italia ricca e l'Italia povera come si fa un'Italia giusta
Sappiamo che ci sono molti altri argomenti scusate un po'di silenzio per cortesia
Dovette dovete pazientare un po'perché siamo troppi ma non possiamo cacciare fuori nessuno quindi cerchiamo di stare un po'tutti i buoni
Con calma bene
Come avete visto abbiamo con noi Sergio Cofferati Massimo D'Alema Michele Santoro al quale però subito la parola
Facciamo
Faccia un po'
Che c'è che non va cioè
Le persone che sono in mezzo
è il centro che non Vanzo
Va bene allora il centro si appoggi un po'più a sinistra
Possiamo cominciare
Volevo
Un po'di pazienza bisogna che cosa volete fare
Siamo ancora spietati poi piano piano ci scioglieremo
Dunque allora premesso che volevo capire volevo capire una cosa prima di cominciare
Voi
Naturalmente un'auto usata da D'Alema la comprate
E naturalmente da Cofferati la comprate
Ma io non vendo autorizzato
Potrei provare a vendere la terza rete ma non c'è più ce l'hanno tolta la tradizione
Vorrei che voi ve ne foste attuato
Allora siccome le auto usate da loro le comprate
Proviamo adesso a parlare di ingiustizia
Una parola che
Per noi ha un significato profondo
Guardate che fra poco comincia Benigni quindi se non andiamo avanti poi dopo tutti quanti a sentire Benigni
Voleva pagare l'ingiustizia volevo
In maniera un po'
Stravagante
Basso che vado incontro ad una vostra esigenza
Parlare di televisione
Perché vorrei provare a spiegare che c'è una relazione
Tra l'ingiustizia e la tv
Comunque siccome devo cercare di spiegarmi allora videro ha subito una cosa con molta nettezza
Ci sono persone che non sono in vendita e io sono una di quelle
Volevo dire che
Il problema del salario
Il problema di una condizione disumana nelle periferie
Il problema di uno sfruttamento dei minori
Nella società nella quale oggi viviamo
Se non è rappresentato non esiste
Noi lo sappiamo dalla nostra esperienza che ci sono queste ingiustizie
Ma se oggi noi non le vediamo rappresentate
Questa ingiustizia vengono cancellate
Per cui una parte importante del nostro modo di lottare
Contro l'ingiustizia
Una parte importante è che le ingiustizie vengano rappresentate
Quando noi abbiamo cominciato negli anni ottanta occuparci di queste cose
Non è che le ingiustizie non esistessero
Ma erano come dimenticate sopite
Qualcuno oggi anche a sinistra parla contro la cosiddetta televisione urlata
Ma c'è stato un momento nella nostra vita in cui noi abbiamo dovuto dire facciamo sentire questo urlo
Perché nel rumore nel quale eravamo assorbiti non si sentiva più niente allora all'urlo avuto la grande funzione di rimettere le ingiustizie al centro per l'attenzione dell'opinione pubblica
Ripeto
Io sono uno che ho imparato
Raccontando le ingiustizie che c'erano
La mafia c'era
Voi per esempio avevate tra le vostre file
Una persona come Pio la Torre che aveva lottato contro la mafia e dalla morte
Lottare per
Quando noi abbiamo cominciato ad occuparci di queste cose
Pio la Torre era stato dimenticato
E vorrei dire
Che era stato dimenticato un po'da tutti
Quindi la mafia c'era
Ma se noi non avessimo aperto le telecamere su quella mafia
La mafia non ci sarebbe stata
Ora D'Alema nel suo libro appena finito di leggere sulla
Italia che bisogna riportare alla normalità
Fa una sua polemica abbastanza profonda con la con la cosiddetta società civile
Però io vorrei ricordare che in quegli anni negli anni ottanta
Quando il discorso antagonistico conflittuale sull'ingiustizia si era assopito ebbene sono stati proprio i rappresentanti di questa società civile
Che fossero commercianti di Capo d'Orlando che fossero magistrati che individualmente si battevano gli uffici ostili come Chinnici come Falcone come Borsellino
Forse però
Semplicemente eroi minori come dice una canzone
Che sta per uscire di Antonello Venditti
Cioè persone delle quali non ricordiamo nemmeno il nome ma che col loro sacrificio con il loro modo di di reggere di continuare a sperare in un mondo diverso
Bene hanno contribuito a tenere aperta una prospettiva di democrazia
Allora noi in quegli anni
Abbiamo dato vita a quello che si chiama l'esperimento della terza rete
Voi conoscete della terza rete
Un aspetto
Come dire quello che si vede dalla scatola cioè i programmi quindi è inutile io ve la prescriva
Ma io voglio dire perché quello che si vede in quella scatola
è solo una parte del discorso
Perché è molto più importante quello che c'è dietro la scatola è molto più importante che quello che viene messo in onda è poi risultato di una fabbrica
E guardate che quello che ci lega a voi
Non può essere il compenso economico perché naturalmente uno come invece a una situazione di enorme privilegio rispetto a tanti come voi
Ma è proprio quest'idea civile quel lavoro come prodotto come organizzazioni come tattica della cultura che nella terza rete ha avuto un grande momento e di straordinaria efficacia e vitalità
Ora questa cosa non c'è più
E io voglio dirvi soltanto questo all'inizio
Che
Noi dobbiamo fare in modo io non mi sento uno di quelli io non lavoro per l'informazione come la Banca d'Italia la quale ogni tanto fa riferimento Veltroni od informazione neutra oggettiva no per me un operaio è un imprenditore non sono la stessa cosa per me viene sempre prima il che
Ma
Figlio non sono neutro
Non lo sono mai stato nello diventerò
Ma quello che è più importante
E che noi quindi io non mi riconosco nemmeno tutte quelle persone che probabilmente quando la sinistra andrà al governo se come mi auguro vincerà le elezioni
Di tutte quelle persone che prenderanno come al solito la direzione dei vari telegiornali che non si chiameranno Santoro si chiameranno come al solito Zavoli
Biaggi minori eccetera ma va bene così
Perché io penso che il ruolo di quelli che hanno questa visione del lavoro che dicevo prima è un altro
Non è quello di conservare l'esistente non è semplicemente quello di dire noi siamo i buoni che vogliamo essere iscritti nell'Elenco dei buoni
Io ho dei buoni che vivono lucrando sui vostri sogni non so che farmene io voglio essere brutto sporco e cattivo però io voglio costruire dei canali di comunicazione che consentono alla società civile di esprimersi voglio riuscire
Voglio riuscire
A riportare in mezzo a voi quella fabbrica che può sentire le vostre fabbriche
Quella condizione culturale di lavoro che può sentire la vostra condizione
Non quello che fa il programma di sinistra e voi li sbattete le mani ma non conta una mazza perché si è inserito dentro un sistema che ostile per lui no costruire no scusate fatemi venuti non perdiamo tempo quegli applausi poi sono venuto qui per spiegarmi perché loro ospiti
Costruire questi canali ora io ti dico che qualunque cosa io farò nel futuro sarà per costruire questi canali
Sarà per riportare un pezzo di fabbrica in contatto con la società civile però io credevo in un'altra cosa e qui ho la mia prima domanda a D'Alema
Io credevo in un sogno
E mi chiedo perché questo sogno non serializzato credevo nella possibilità che finalmente non degli uomini che erano proiezione di partito ma delle persone che concretamente avendo dimostrato di saper dar vita ad una fabbrica della cultura
Potessero avere una televisione dove i produttori di tv svolgesse un ruolo di primo piano
E io credo che un partito moderno quale deve essere un partito dalla sinistra questo problema avrebbe dovuto sentirlo ancora di più di quanto l'abbiamo sentito Costanzo e pio
Perché voi siete una forza sterminato
Voi siete settecento mila uomini organizzati in Italia
Proprio a Vichy nel mondo delle riprese
Avete possibilità di estendere di alla cooperazione al mondo della società organizzata avete la possibilità di mobilitare Müller milioni di persone intorno ad un progetto
Allora oggi noi siamo costretti sulla difensiva
Oggi noi siamo ancora costretti a misurarci con Berlusconi ma badate bene non della Fininvest quel Berlusconi che sta nella Fininvest e nella RAI
E nello stesso tempo non abbiamo potuto dar vita a questo te lo sto allora io mi chiedo dare ma non valeva la pena spende questa grande forza questo sterminato patrimonio che prende dalle tue labbra giustamente in questa impresa
Per dare poi voce a tutte le cose di cui parleremo subito dopo alle ingiustizie delle quali parleremo subito dopo perché non l'abbiamo fatto
Perché abbiamo perso questa è la mia prima domanda
Io non credo
Non credo che abbiamo perso perché fatto queste abbiamo perso una cosa importante abbiamo perso il referendum e avendo perso il referendum non siamo riusciti riaprire il sistema televisivo in Italia
Indi
Io non credo che oggi forse dieci anni fa
Dieci anni fa la sinistra avrebbe potuto
Nel momento in cui in questo Paese
Cominciava a prendere forza a prendere forma
Un sistema televisivo pubblico e il privato
Forse si poteva pensare di mobilitare quelle risorse di dire costruiamo una grande rete televisiva che non di partito perché questo non avrebbe avuto senso ma che
Faccia riferimento ad una parte di di questa società cioè a quel mondo che noi possiamo pensare di rappresentare di mobilitare non abbiamo fatto allora
Non l'abbiamo fatto allora per una debolezza culturale
Per
Una
Sottovalutazione del valore di questo mezzo
Forse per la convinzione che invece fosse sufficiente difendere la televisione pubblica
E gli spazi che in essa potevano essere acquisiti mantenuti quindi io penso che noi abbiamo sbagliato allora oggi io non credo che
Se non si definiscono nuove regole
Ci siano le condizioni per fare una nuova televisione in questo Paese perché questo mercato è chiuso perché la RAI e la Fininvest ne hanno una sostanziale controllo
E porteremo tutte queste persone a fare un bagno pauroso perché ci vogliono risorse enormi
Per rompere
Questo duopolio io allora io spero che che ce la faccia per esempio
Cecchi Gori
Io non ho comunanza politica con Cecchi Gori va seguo con interesse il tentativo che lui fa di costruire un terzo polo
Ma sono anche convinto che se non interverranno presto
Nuove regole
Nel senso di limitazioni alla concentrazione pubblicitaria
Nel senso di una riduzione del peso della RAI e della Fininvest io non credo che Cecchi Gori riuscirà spero che ce la faccia ma non credo che sia un'impresa molto difficile detto questo
Io non penso neanche io siccome si discute sullo sfondo sentito che tu hai avuto una risposta molto emotiva sul vendersi sul non vendersi nessuno io non lo penso
Io ritengo che ciò di cui si discute
In questi giorni sui jet e voce la voce queste lo l'uovo e queste il comizio è domenica prossima tanto
Comizio sarà organizzato come un comizio questo non lo dico
Il PDS non hanno non c'entra nulla ovviamente con il fatto che alcuni professionisti
Fa stiano discutendo che oggi lavorano nella RAI
Stiano discutendo con imprenditori privati la possibilità di
Scegliersi un altro posto di te di lavoro per fare televisione è un è una questione che non ha nulla a che fare con la nostra politica
è una questione che non sposta i termini della nostra proposta la nostra contrarietà a questo assetto televisivo è tema del quale noi non trattiamo perché semplicemente non cinque riguarda cioè non riguarda la politica del PDS il posto di lavoro di Guglielmi sono due cose che non hanno nulla a che fare l'una con l'altra
E lo dico ma e lo dico con grande rispetto badate però verso un professionista che secondo me di una cosa sono sicuro che queste persone di cui si parla
Parlo per quelli che non ci sono le Santoro parla per sé
Alla fine
Quando avranno deciso dove lavorare sono certo che fra le condizioni di questo loro impegno professionale ci sarà una assoluta autonomia
E non mi stupisce neanche che il gruppo dirigente della Fininvest diciamo stare Berlusconi che come dicono i giornali è piuttosto contrario a questa operazione
Possa pensare
Di fare un'operazione che tende ad acquisire alcune delle più elevate e qualificate professionalità in campo televisivo che ci siano in Italia
Perché una grande azienda privata alla fine vive di pubblicità di ascolti
E non solo non può vivere soltanto di faziosità badate a un certo punto si è determinato persino un qualche conflitto di interessi
Tra le esigenze politiche di Berlusconi e le prospettive di un'azienda
All'interno della quale c'è chi pensa che l'azienda non può essere messa al servizio soltanto del destino politico di Berlusconi perché altrimenti questa azienda rischia poi sì o vince tutto perde tutto è un'azienda non si mette mai in una situazione di questo tipo
Ma c'è un aspetto vero che mi colpisce di questa vicenda
Che non è il fatto non trovo scandaloso non sono contrario ad un giudizio moralistico sul fatto che alcuni professionisti possano discutere anche l'eventualità e le condizioni di autonomia di un loro impegno in un'azienda come quella Trovo scandaloso due cose primo la situazione di questo Paese nella quale un uomo di televisione
Se vuole fare televisione e che deve far nuove televisioni
Oh sì dico o deve discutere con la Fininvest
Che quell'azienda legata ad un partito politico
O si trova e si trova di fronte diciamo a al Berlusconi proprietario o deve andare alla RAI che è stata occupata dal Berlusconi politico
Ma persino il padrone di Telemontecarlo politico cioè quello che trovo scandaloso che noi siamo l'unico paese al mondo
Nel quale anche se non sono se n'è accorto in quei casi nel quale una operatore della televisione
Per cercarsi un posto di lavoro
è costretto a entrare in rapporto con il sistema politico ad essere sospettato di avere diciamo mercanteggiamento le sue opinioni politiche
Queste
L'anomalia
è l'anomalia di questo sistema
E la seconda cosa che mi colpisce è la RAI e cioè
Viene sono ragiona su questo ma perché è un uomo come Guglielmi
Può discutere ma perché l'azienda alla quale egli ha dato tanto perché questo è indiscutibile
Lo tiene in una stanzetta non fare niente per faziosità politica e per la scurrilità rive lega dirigono
Esser arretra
Era è una grande azienda pubblica e che la RAI sia governata in questo modo in questo modo è una cosa indecente inaccettabile ecco perché la Fininvest coi e e loro era di proprietario ma ma la RAI sarebbe no no nostra nostra come partito nostra come cittadini ecco
Sarebbe nostra se sarebbe dei cittadini italiani
E dovrebbe rispondere al Parlamento il quale Parlamento fra l'altro ha più volte censurato il modo in cui viene amministrata la RAI ma questo consiglio d'amministrazione continua a stare lì e a fare finta di nulla
Cosa ecco io trovo scandaloso
Allora passiamo Cofferati cambiamo un attimo argomento rapidamente voi lo sapete che dieci anni fa
Sul tre miliardi e mezzo di persone
Di Riki erano ottocento milioni
Adesso abbiamo superato di gran lunga i cinque miliardi
E i ricchi sono sempre ottocento milioni
In Italia
Ci sono sei milioni di poveri che vivono con cinquecentocinquanta mila lire al mese
Ci sono un milione di bambini poveri
E due milioni e trecento mila famiglie povere
Per lo più i poveri sono anziani
Donne è gente con bassi titoli di studio allora
Volevo chiedere a Cofferati
Se il comunismo
è in crisi e nessuno si sogna più
Come dire di rispolverare le sue bandiere ma non c'è in tutta questa sbornia
Voglio dire di centro
Sì deve sentire più a fondo questa condizione se non la sinistra e non c'è un bisogno di una parola che è stata messa in naftalina la parola è socialismo
Dopo il suo arrivo sì ma non
C'è ma non basta
Sì c'è bisogno di tanta giustizia sociale
E ce n'è bisogno soprattutto in una fase come questa
Nella quale per fortuna le cose hanno cominciato ad andare meglio
Ad andare meglio per molte persone in questo Paese perché le condizioni dell'economia sono migliorate
Ma
Questo miglioramento non è sufficiente
Ne a ridurre il numero dei poveri
Ne a determinare condizioni di giustizia e di equità sociale come sarebbe necessario in un Paese evoluto né a risolvere stabilmente il problema del lavoro dell'occupazione
Però quando le cose vanno meglio
C'è un'occasione in più che di norma non esiste non ci sarebbe bisogno di dirlo quando l'andamento dell'economia altalenante addirittura quando ci sono momenti di crisi molto consistente
Il compito che dovrebbero avere
Tutti coloro che hanno un interesse
A lavorare per una società più solidale
In una circostanza come quello attuale è quello da un lato di consolidare gli elementi positivi che ci sono
Il nostro è un Paese che spesso ha avuto momenti di ripresa
Che non si sono trasformati poi
Incertezza per nessuno né per chi lavora
Né per chi è in pensione
Perché alla ripresa ha corrisposto qualche volta in tempi anche rapidi una nuova fase di crisi e là dove le cose non erano state fatte per tempo nel senso che non erano state consolidate
Le difficoltà risolte consolidate le difficoltà di prima
La crisi successiva generato dei danni molto consistenti
Ma quando l'economia cresce
Si crea ricchezza
E tutte le forze che vogliono una società più giusta devono lavorare perché questa ricchezza venga redistribuita con più equità di quanto non sia successo fin qui il problema dei poveri si può affrontare realisticamente meglio
Quando le cose vanno bene
Ad una condizione però
Che da parte di tutti ci sia questa intenzione
E che io non so se vogliamo chiamarlo socialismo ma comunque un esercizio concreto della solidarietà
Sia quello che orienta i comportamenti delle grandi forze politiche e delle grandi forze sociali
Io credo che queste condizioni oggi per la prima volta dopo tanti anni
Si stiano determinando dico tanti anni perché ne abbiamo avuto una delle crisi più lunga del dopoguerra
Una fase recessiva che durata oltre tre anni
è una fase recessiva che ha distrutto tanto lavoro
Ha penalizzato in maniera evidente perché sono peggiorate le loro condizioni di vita alcune fasce deboli della società italiana e non ha risolto il problema dei poveri tant'è vero
Che pur aumentando la pratica di coloro che hanno un reddito
Quelli che sono molto ricchi restano
Sempre pochi
Ma più ricchi di prima
E i poveri si allontanano dai valori medi c'è una forbice che si apre io credo che il compito che ci spetta un compito delicato non facile soprattutto in una situazione politica come quella attuale sia proprio quello di ridurre questa forbice poi l'immagine la forbice guardate si può utilizzare per tante cose
C'è la differenza tra i ricchi e i poveri che è diventata più consistente
C'è una differenza tra il nord e il sud che è diventata più forte di prima
C'era differenza tra chi lavora e chi non lavora
C'è la differenza consistente addirittura dentro la stessa generazione oggi un ragazzo di vent'anni
Che ha avuto la fortuna di nascere di vivere al nord a delle condizioni e delle occasioni che non ha un ragazzo di vent'anni che nato nel Mezzogiorno
Secondo me dobbiamo tentare di ridurre progressivamente ognuna di queste forbici
Le condizioni ci sono dicevo per la prima volta
Bisogna vedere se c'è anche la volontà
Ridurre la forbice intanto del reddito
Perché
Se la redistribuzione della ricchezza avviene secondo i criteri che in parte si sono consolidati
E che molti non vorrebbero veder messi in discussione beh ci sono problemi seri per molti
Vogliamo fare qualche esempio si può fare in fretta
C'è un problema che riguarda come
E dopo
Il fisco
La pressione fiscale è una delle forme di redistribuzione del reddito più antiche più consolidate in tutte le democrazie
Sfido chiunque a dire che noi siamo in una condizione ottimale
Che ci sono elementi di equità così forti se come tutti dicono il fenomeno dell'evasione fiscale o della semplice elusione il fatto cioè che molti non pagano le tasse
Oppure pagano meno di quello che dovrebbero
A le dimensioni che ormai abbastanza sistematicamente ci vengono ricordate
Se questo è un problema ed è un problema non soltanto politico ma anche sociale perché ha delle ricadute consiste la gente che lavora lavoratore autonomo lavoratore dipendente poco importa e che paga le tasse quando vede un altro che non le paga o non paga il giusto si sente colpita come cittadino subisce un'ingiustizia visto che parliamo di questo
Io credo che nelle condizioni che si sono determinate questo fenomeno possa essere considerato un fenomeno che non si denuncia più ma che comincia ad essere aggredito
Noi avremo nei prossimi giorni una discussione anche impegnativa con il governo
Una finanziaria come quella che il governo si appresta a varare deve essere una finanziaria con forti elementi di equità ma anche con elementi di riforma poi le riforme sono così impegnativa ci vuole un quadro politico stabile ci vuole l'interlocutore affidabile
Ci vuole tempo perché chi immagina che si cambiano cose importanti come sistema fiscale nel giro di qualche settimana aumento altro da uno che non vuole fare nulla
Però si può cominciare si può cominciare anche con un governo tecnico con un governo che come oramai è chiaro ha l'obiettivo di durare ancora per dei mesi
Senza demagogia ma con dei primi provvedimenti concreti
In che cosa potremo misurare la credibilità e la volontà di un governo su questo primo tema di ingiustizia
Beh
Noi abbiamo chiesto poi vedremo se il governo disponibile a farlo nella finanziaria nelle entrate vanno indicati dei valori da recuperare come introito per lo Stato attraverso l'intervento sull'evasione fiscale
Guardate che di questa cosa si è parlato tante volte poi nessun governo in verità mai scritto niente dalla finanziaria
Noi vorremmo vedere una cifra scritta una cifra realistica non demagogica
E vorremmo vedere soprattutto l'adozione di strumenti in grado di farsi che poi quei soldi alla fine dell'anno entrano nelle casse dello Stato
Perché la si metta come si vuole ma per se si vuole colpire davvero l'evasione una via semplice c'è bisogna aumentare i controlli da parte dello Stato sui contribuenti
Per evitare l'antica disputa su chi non paga le tasse poi nessuno si senta automaticamente evasore anche quelli che non le pagano hanno sempre qualche argomento da addurre
Però l'unico modo per cominciare a ridimensionare il fenomeno è quello aveva a disposizione più ispettori di prima
Dagli la possibilità incentivarli perché intervengano attraverso dei controlli
In modo tale che poi coloro che verranno individuati come responsabili
Di questo fenomeno vengano adeguatamente colpiti con gli strumenti di legge senza innovare alcunché io credo che questo governo abbia anche il compito morale di fare un intervento di questa natura perché in una situazione nella quale c'è bisogno di entrata ma in misura minore rispetto al passato si può finalmente affrontare un tema come questo
Vogliamo fare un secondo esempio di giustizia che dovremo cominciare a discutere seriamente nell'arco dei prossimi giorni e di riforma che si può avviare poi ci possiamo tornare la sanità c'è un problema del tutto evidente in questo Paese la spesa sanitaria è diminuita e spesso questa diminuzione ha portato ad un peggioramento
Delle prestazioni
Il peggioramento delle prestazioni di norma colpisce i più deboli perché chi è ricco comunque alle risorse per fare da solo
Per via privata con tutti gli strumenti che il mercato non si può più andare avanti su questa strada quando abbiamo detto
Che non saremo disponibili ad accettare nessun ticket sulla spesa sanitaria in questa finanziaria che ho detto una cosa precisa perché ci rendiamo conto che quella diventerebbe un'ingiustizia
Almeno pari al tentativo che venne fatto un anno fa di cambiare senza discutere e di massacrare attraverso quel cambiamento da parte del sistema previdenziale
Si può risparmiare sì
Ci sono vie di risparmio importanti
Io credo che ci siano in questo Paese
Delle cose che si possono fare con un po'di trasparenza
Perché ogni unità sanitaria locale deve comperare il materiale che serve per conto suo
Perché non ci deve essere un centro di spesa che viene coordinato e in questo modo si spuntano prezzi più vantaggiosi per l'amministrazione pubblica in questo modo sia più trasparenza
Si evita che ci siano compromessi
Da parte di chi compra e di chi vende è un modo per risparmiare io penso di sì per migliorare anche con le condizioni dell'acquisto
Si può in qualche circostanza razionalizzare anche la struttura ospedaliera ci sono grandi ospedali che hanno bisogno di essere rafforzati la loro prestazione deve essere migliore sul piano della qualità ci sono piccoli ospedali che qualche volta non serve si può razionalizzare ma il vero cambiamento Stein una cosa che in Europa hanno fatto tutti noi non abbiamo ancora fatto
E anche qui contemporaneamente si combatte un'ingiustizia e si avvia una riforma l'anomalia dove sta che i contributi per la sanità vengono pagati dai lavoratori dall'impresa
Cioè da una parte della società mentre invece l'assistenza sanitaria riguarda tutti
Questa anomalia è tutta italiana
In Francia in Germania non è così
Tra l'altro ha un'incidenza sul costo del lavoro perché lei riprese hanno un costo maggiore rispetto ai loro concorrenti europee ma se tutti i cittadini godono dell'assistenza sanitaria
Tutti i cittadini devono contribuire non soltanto il lavoro
Allora invece dei contributi sanitari disegnare da vere alimentato il sistema sanitario nazionale attraverso il fisco con le tasse
Trasferire quanto oggi si treno attraverso i contributi sul fisco è necessaria una riforma parliamo di un ordine di grandezza che fa paura sono quasi ottanta mila miliardi non è una cosa che si fa in tre giorni
Però si può cominciare e si può cominciare peraltro congiungendo questo assieme al fisco con un processo indispensabile
Che la sinistra deve proporre
Di federalismo fiscale bisogna che queste tasse vengano pagate utilizzate il più vicino possibile ai cittadini di conseguenza devono essere le regioni e non più lo Stato nazionale
Ho fatto degli esempi se ne possono fare altri ma ecco io credo per rispondere
Se per finirla ancora una volta la domanda
C'è bisogno di grande giustizia di equità ci sono finalmente le condizioni per poter fare qualche salto di qualità
Senza enfasi particolare
Senza immaginare che si cambia il mondo dall'oggi al domani ma usando una condizione nuova che si è determinata e che ha dei protagonisti dei soggetti precisi
Se oggi l'economia va meglio e perché soprattutto alla gente che lavora e i pensionati hanno avuto nel corso degli ultimi anni un comportamento virtuoso
Hanno assunto sulle loro spalle il peso del risanamento di questo Paese oggi Ando credito per chiedere che vengono fatte delle cose che vanno a loro vantaggio
Uomo
Siamo su questo punto che mi pare importante rimettiamo un po'al centro quel milione di bambini poveri
Perché si può guardare questi bambini poveri in due maniere si può guardare i bambini poveri dicendo va be'diamogli una mano adottiamo né qualcuno eccetera
Ma il modo che corrisponde alla tradizione a sinistra è quella di immaginare una società meno violenta
Costruire un progetto nel quale l'intera società si fa forza del fatto che questo milioni di bambini poveri non c'è allora nel suo libro D'Alema ribadisce ancora una volta questi concetti salvare il Paese
Chi rappresenta il centro noi rappresentiamo il centro
Ecco quando prima Cofferati faceva riferimento per esempio i metalmeccanici noi possiamo dire metalmeccanici hanno dato un grandissimo contributo e quelli che lavorano nelle fabbriche in generale
Alla risanamento del Paese
Al punto di riuscire pure a perdere salario
Cioè diciamo perché l'inflazione che c'è stata è stata molto superiore alle perdite che loro ai guadagni che loro hanno avuto sul piano sul piano salariale quindi diciamo che un metalmeccanico ha contribuito al risanamento di questo Paese
Dieci mila volte di più di quanto vi abbia con contribuito un imprenditore
Allora io dico in questo vostro modo di stare al centro gli essere del centro
In questa mentalità diciamo che pone al primo posto sempre giustamente gli interessi del Paese vorrei dire io in questo non mi contrappongono però non state perdendo
La causa di quei bambini poveri cioè quello milioni e mezzo di persone che sono scese in piazza con le loro bandiere che facevano ripensare diciamo la possibilità che una politica fosse radicata negli uomini negli uomini che concretamente si mobilitano non sono stati soffocati
Da questo governo Dini non corrono il rischio di essere messi in secondo ordine sarò più chiaro Veltroni ci diamo pure il libro di Veltroni così
Così accostiamo sì per la par condicio
Veltroni parla di una bella politica dicevo la bella politica in questo momento una politica addormentata e la bella addormentata da della politica perché perché è stata baciato arrosto ma non perché è stata semplicemente baciata dal rospo che secondo me non diventerà mai quel principe che D'Alema si immagini che diventa ma perché questo rospo la bachata troppo a lungo e baciando la troppo a lungo forse la addormentata definitivamente allora
Allora
Nel governo
Nel governo che lei vuole
Costruire con una sinistra finalmente al governo ci devono essere questo milioni di bambini poveri ci devono essere i vostri la vostra parte le vostre idee la vostra idea di cambiamento dalla realtà oppure c'è solamente Dini e la saldezza del Paese
Nella sua domanda dato che
Lei mi ha dato del lei risponderà anch'io sì ante viabilità
Riflette
Non tanto nella domanda che appropriata alla quale cercherò di dare una risposta ma direi nello spirito che l'anima
Si riflette una
Nelle mento profondo della cultura della sinistra italiana
E cioè
L'idea che l'essere sconfitti per la sinistra non è accidente come avrebbero detto i filosofi di una volta ma esso sta
Cioè che l'essere di sinistra coincide con l'essere una minoranza sconfitte
La preoccupazione
Che io scorgo vivissima
Con un lampo la lo sguardo di molti intellettuali di sinistra che guardandomi con sospetto mi dicono
Ma non è che volete andare al governo come dire
Sì ebbene sì
Un'azione pone sì
E qual è il problema
Qual è il problema
è che la sinistra italiana non è mai riuscita per tante ragioni
Alcune ragioni sono state di carattere storico internazionale sono stati ragioni anche più grandi di noi a persuadere LAM maggioranza degli italiani
Che noi possiamo essere una affidabile forza di governo una forza alla quale affidare il proprio destino propri problemi che
Io credo che
Diciamo per fare questo
Senza rinunciare
Tenendo questo governo abbiamo contenuto delle rinunce
Io di non lo so l'abbiamo fatto lotta politica
Ne ho fatto una lotta politica forte robusta direi coraggiosa cioè c'era il Governo Berlusconi prima cioè il governo Dini rappresenta un passo in avanti rispetto al governo Berlusconi
La riforma delle pensioni che i sindacati hanno fatto con Dini non hanno nulla a che fare con quello che voleva fare Berlusconi voglio neanche rievoca
Punto di vista del colpo sociale eccetera cioè
Io non vorrei che noi non abbiamo certo non abbiamo operato un pericoloso cedimento sostenendo questo governo noi abbiamo strappato alla destra che il governo del Paese gli abbiamo messo su il governo possibile e naturalmente avendo noi ahimè come di consueto perso le elezioni non abbiamo potuto fare proprio il Governo che volevamo noi però abbiamo quelle se non per colpa della società civile lasciamo andare alla società civile io poi alla fine tornerò su questa nozione di Società Civile perché non vorrei che si pensasse che noi se io se sono contro la società civile dice problema non è così strano anche perché la società civile va dato più voti di quanti ma io no no per mezzo mancherebbe allo poi abbiamo trovato il modo di perdere lo stesso un guizzo una società civile diciamo è quella alla quale noi ci rivolgiamo per avere dei consensi quello che io trovo sbagliato e la ideologia della contrapposizione della società civile verso lo scontro la politica
Perché questo secondo me è sbagliato e quando si ideologizzare la Società civile contro la politica secondo me si prepara il terreno la vittoria della destra perché in queste ore
Parte diciamo che non bisogna confondere società civile e politica poi ce lo Stato diciamo Maggi strati se sono allo stato non sono la società civile e una cosa più complessa ma
Perché la società civile contro la politica vince la destra
Perché le ingiustizie
Sono innanzitutto un prodotto della società e dei suoi meccanismi cioè noi viviamo in una società che produce ingiustizia perché è una società capitalistica produce diseguaglianze non produce eguaglianza la società civile
La società civile produce diseguaglianze produce i diritti e imposte
E chi può correggere queste diseguaglianze la politica ecco perché se vince la società civile senza la politica vincono i ricchi il pomeriggio il sogno bella poi
Tutto diffondendo quando la la sinistra smarrisce questo punto culturale è sconfitta quando sono scomparsi i partiti vita visti come l'origine di tutti i mali non ha vinto l'Unione dei commercianti di Capo d'Orlando ha vinto bene Berlusconi
Talmente alla confessa anche noi abbiamo eletto in Parlamento il suo campo mio compagno da da venticinque anni era un ragazzo della via FIGC di sicurezza e mi sono cari ma l'Unione dei commercianti di Capo d'Orlando se non ha un grande partito perde ecco Berlusconi quello cha Publitalia le televisioni soldi quindi
Vorrei e nella società civile vincono i ricchi se non c'è la politica che l'uomo lo Skull luogo in cui i poveri organizzandosi
Dandosi i sindacati i partiti cercano di controbilanciare e di correggere quelle diseguaglianze che la società produce come usa questo sfogo narcotico il guardiano fino adesso non voglio fare il menar gramo lei Michele
Però
Dieci settembre eccetera abbiamo sollevato la bandiera del rospo vediamo come subiranno redazione abbiamo sollevato la bandiera dell'Europa ce l'abbiamo noi abbiamo un governo stiamo ruspe Jungle lungo perlomeno
Stavano osteggiando allungo noi abbiamo un governo che è stato positivo per il nostro Paese
Dico saremmo anche qui perché dobbiamo essere autolesionisti l'attuale governo correggendo gli lessi considerate iniziative del precedente governo che fu disastroso per l'Italia sotto ogni profilo
L'attuale governo ha ottenuto dei risultati positivo
Per il nostro Paese
Risultati positivi che sono riconosciuti dicono gli odiosi sondaggi da una larga maggioranza degli italiani allora io chiudo sessanta per cento allora io non vedo perché vedi qui l'autolesionismo
Dato che l'attuale governo l'abbiamo voluto nove ore adesso no voi
Sostenuto da dove quei fondali dove è votato noi e dato anche che ha dato dei risultati positivi per il Paese perché mai dovesse andare al governo questa è nata adesso il periodo che funziona gommone avevo fatto un sacco di uguaglianza uno migliaia di solo uno caro Santoro mi fai dire la vendita del alcuni studiosi caro Santoro della ore
Caro Santoro lei e la com'è ovvio mi rilasciati a dire se questo Paese ha avuto dei risultati positivi è innanzitutto merito nostro
Ci facciamo del male c'è quando si è trattato di votare la manovra finanziaria correndo i rischi dell'impopolarità l'abbiamo votato di sostenere la riforma delle pensioni l'abbiamo sostenuta nelle fabbriche c'è adesso che tutto questo dato dei risultati positivi dovremmo dire che è uno schifo ma saremmo pazzi siamo allora mettiamo le cose in ordine noi rivendichiamo il merito ha detto giustamente Sergio Cofferati se in questo Paese in uno dei momenti più drammatici di crisi politica dello stato dei partiti
Se questo Paese non è andato a Scapa fascio ma al contrario ai imboccato la strada del risanamento finanziario ha recuperato una certa fiducia nel mondo
Se questo è avvenuto merito fondamentale di ciò hanno avuto i lavoratori italiani le organizzazioni sindacali e la sinistra di questo Paese
Questi
Vogliamo passare anche all'incasso perché perché c'è io sono nel senso che
Oltre il risanamento ci sono le riforme
C'è la necessità di maggiore equità sociale
C'è quella quel sistema fiscale più giusto e quella lotta all'evasione di cui ha parlato Sergio Cofferati
C'è quel sistema sanitario che non sia una tassa sul lavoro di cui ha parlato Cofferati cioè noi diciamo politica se c'è la la una politica che deve cominciare a riformare questo Paese
Nel senso dell'equità a cominciare da questa Finanziaria dato che si deve fare dato che il governo sostenuto nuovi a questo governo che sosteniamo noi noi chiediamo che nella Finanziaria
Ci sia un impegno nel senso del federalismo fiscale
Ci siano
I soldi ieri sono rosse per dare una speranza di lavoro ai giovani del Mezzogiorno la politica per il Sud
Ci siano i soldi per rinnovare i contratti del pubblico impiego perché gli stipendi di insegnante divide People sono fermi da tanto tempo
Bisogna dare un segnale anche per i lavoratori privati e ci sia anche e ci siano le risorse per sostenere le famiglie più povere
E perché e qui vengo al tema che tu hai sollevato che è un tema secondo me cruciale ed è un tema sul quale la sinistra deve anche fare qualche riflessione autocritica
Io non credo mica che noi abbiamo difeso efficacemente ipotesi badanti poveri non sono la stessa cosa dei lavoratori
C'è anche una fascia di lavoratori che sono poveri
Per esempio un operaio
Che guadagna un milione trecento mila lire al mese
E che qua lavori solo lutti in famiglia che abbia una moglie e due bambini nella periferia di una grande città italiana è anche un po'
Un operaio che viva in una regione come questa dove c'è un rapporto con la terra magari la casa in proprietà dove lavorano due o tre in una famiglia è un operaio agli stessi diritti e l'operaio però non è un povero
Allora questa nozione questo problema la sinistra ha difeso i lavoratori bene e male ha difeso i lavoratori si è battuta per l'occupazione dei disoccupati già qui un po'meno secondo me
Ma ha cercato di farlo ma forse nella nostra cultura l'idea che poi c'è una parte di questo Paese dove davvero ce la miseria e verso questa parte bisogna fare qualcosa di speciale perché non basta l'aumento salariale cioè non bastano quelle forme tradizionali della tutela dei diritti
Che appartengono al mondo del lavoro organizzato quei poveri non sono iscritti al sindacato
Non votano per noi molte volte non votano per noi non ci sentono dalla loro parte anche perché sono più ricattabili votano Bettini da un tozzo di pane Ventriglia gli allunga una manciata sono più deboli
Io penso che un ragionamento su che cosa si può fare per questa fascia della povertà che è un'altra cosa rispetto diciamo al al tema del al mondo che rappresentiamo noi un mondo al quale ha guardato con maggiore attenzione molte volte il mondo cattolico
E non soltanto nelle forme caritativi verbale anche un mondo cattolico democratico di sinistra una famiglia dove si è se può io penso a secco che noi dobbiamo porci il problema di questa parte della società anche per esempio io tocco un punto che per noi ha dedicato noi per esempio abbiamo sempre avuto una resistenza come sinistra considerare la famiglia il reddito familiare come un parametro
Per una ragione porte di principio
E perché diciamo considerare il reddito familiare come un parametro per certe politiche di assistenza e come dire va be'la moglie non non lavora meglio che non lavora assisto in non lavoro delle donne vogliamo Pedone lavorino
E vogliamo che i lavoratori abile loro diritti in quanto individui
Non in quanto famiglia però detto questo cioè riconosciuto il qui le ragioni di principio di una nostra opposizione però è anche vero che queste ragioni di principio porto ma oscurare un problema però invece di fatto no e cioè che quella famiglia dove entra un solo reddito non è la stessa cosa di una famiglia
Non possiamo considerarla sullo stesso piano dal punto di vista delle politiche di assistenza dello Stato sullo stesso piano
Di una famiglia dove entrano due tre salari quindi noi questo problema ce lo dobbiamo porre
Anche io credo cercando di imparare qualcosa dalla cultura cattolica che ha avuto rispetto a noi maggiore attenzione verso queste fasce di disperazione e di marginalità io voglio dire un'ultima cosa che con la quale spero non si torni su un tema del quale io mi sono oramai rotto le scatole
E la questione della casa fa parte
No no no no manovre io ho ho detto detto e fa stavo per dire che quando uno ha una casa salvo
Io ho detto il fatto che lo devo fare per me è chiusa la mia questione ma un'altra preoccupazione questa campagna
Oltre ad essere una campagna sul sulla casa di D'Alema diciamo come se fosse apre problema che si è risolto questo è una campagna pericolosa per le finalità che si vogliono capita scusi sul mercato sto cercando sul mercato Carlo Fratta come vogliono come vedete mercato offrirà una casa D'Alema è più vuol dire che insomma Sezze in funzione esatto sì però mentre come ai è giusto questo mentre diciamo e evidentemente D'Alema ha una sua forza diciamo personale economica per cui sul mercato risolve i suoi problemi c'è una parte degli italiani che non posso non risolve il problema sul mercato così come
Io siccome non sono più sospettabile di difendere il mio Cannone io dico attenti a quelli che cioè mi ha raccontato Fabio Mussi che una signora che fa le pulizie Daloui era tutta con il giornale sotto il braccio difesa tutta contenta perché finalmente hanno bastonato i
Privilegi questa signora vive in una casa agli IACP e paga centosessanta mila lire al mese questa signora non si sta rendendo conto che alla fine di questa campagna la prima pagare sarà alle
Alla fine di questa campagna
D'Alema si è sparata ma irrisi risulta lei non compra più il Giornale di lavori puntano c'è un aumento indiscriminato degli affitti e saranno centinaia di migliaia di famiglie di povera gente che rischiano di pagare in questa campagna qualunquista e gli interessi che nascono e
E io dico e io penso che questo non è accettabile vedete
E che noi non non possiamo pensare che in una questione come quella della casa
Non c'è un intervento pubblico calmieratore di tutela delle fasce più deboli non c'è un qualche c'è il affitto selvaggio non lo possiamo accettare
E io so posso fare un commento voglio dire siccome
Il segretario del dente avvelenato sulla cadono tutto il male vien per nuocere perché la politica la casa era completamente dimenticata finalmente costa botta abbiamo riscoperto l'edilizia pubblica che non è un punto va be'importante va bene ho finito qui è bellissimo che verrà incattivito su questa questione perché può portare a grandi vantaggi al Paese
Allora poi cercavo di immaginare Mussi mentre gli raccontava sai cosa la sua donna delle pulizie mi divertiva molto cioè che faceva Mussi quando dice lo studioso ascoltava in silenzio lo sa
Ezio con sabbia e delle politiche sociali del più Jason al vice presidente del gruppo parlamentare acustica è uno che lavora e che adesso perché hanno dato a rendere combustione Papi era la Commerzbank però la allora e e Cofferati siccome
Invece a Cofferati le poniamo un'altra questione sulla società civile comunque mi riservo una piccola replica
Con lei segretario allora
Invece a Cofferati vuole porre un altro problema
La disoccupazione ne parliamo sempre eccetera però dovete sapere che sui posti di lavoro che sono aumentati diciamo in questo periodo che riguardano i giovani ci sono stati circa trecento mila posti di lavoro in più che riguardano stranamente mestieri autonomi
Cioè
I giovani che non vogliono andare a vicenza da Catania per andare a lavorare lì dei turni di notte è secondo me fanno benissimo perché
Non si capisce per quale motivo per quale motivo insomma si dovrebbe ripetere
Il grande spera però come dire di forza lavoro intelligente che ha avuto il Sud e che alla base di tanti problemi del Sud
Perché quando si parla dell'emigrazione si dice sempre che il Sud ha dato un grande contributo allo sviluppo economico del Paese
Ma ci si scorda di dire che tutte le forze migliori hanno dovuto abbandonare una terra e questo per quella terra è costato moltissimo
Allora dico a Cofferati
I lavoratori addirittura in Italia stanno diventando una minoranza
I giovani hanno una forte propensione per le iniziative autonoma
A questo punto non si tratterà di immaginare
Un modello di sviluppo diverso da quello che abbiamo pensato nel passato dove
La parola io prima parlavo della parola socialismo adesso dico la parola liberalismo potrebbe avere un grande senso cioè immaginare uno sviluppo che è fatto di tante iniziative che non ripropongono il modello della grande fabbrica
Ma di piccoli nuclei imprenditoriali atti forse il Sud
In primo luogo dovrebbe passare attraverso questa fase lui che ne pensa di questa cosa perché noi molto spesso parliamo di queste realtà
Guardando le grandi cifre non ci rendiamo conto che invece resterà sempre una realtà meridionale
Sono attivi tanti meccanismi economici perché se vissuto fosse solamente quello che ci dicono le cifre allora tutto il sud dovrebbe stare nelle piazze a fare barricate
Dal momento che non ci stava un dire che ci stanno tante forme di lavoro che noi non conosciamo
Cofferati
Ma io proporrei di evitare le analisi estreme perché qualche anno fa c'era chi tentò di spiegarci che non esistevano più gli operai
La società industriale aveva compiuto il suo ciclo era arrivata alla fine dalla sua esistenza nasceva da lì in avanti una Società non meglio definita per cui il lavoro produttivo doveva scomparire
Poi abbiamo assistito alla fase del lavoro autonomo che cancella il lavoro dipendente
Io credo siano tutte descrizioni un po'estremizzato e di fenomeni che ci sono alcuni
Hanno una loro ragion d'essere che andrebbero conosciuti per quel che sono
Io non trovo affatto scandaloso anzi considero che sia un fenomeno da assecondare il fatto ad esempio tra quelli citati che ci sia più lavoro outcome nuovo che i giovani e meno giovani
Abbiano delle occasioni che aiutano delle propensioni che pure esistono
A costruire un'attività in proprio senza dover dipendere da un padrone come si diceva un tempo è un'articolazione di una struttura produttiva di una struttura occupazionale che può andar bene aiuta però guardate che senza la produzione come si sarebbe sempre detto un tempo dei beni materiali difficilmente una società è in grado di avere un'economia forte le fabbriche fabbriche diverse da quelle del passato ma le fabbriche nel nostro futuro ci sono ancora
E non è vero che siamo di fronte ad un processo di frammentazione anche qui
Non c'è più il grande insediamento sì forse non c'è più la grande fabbrica in Sesa intese in senso tradizionale quindici mila persone che stanno tutte nello stesso luogo fisico a lavorare però ci sono grandi concentrazioni
Si va verso un processo che per alcuni settori poiché particolarmente marcato di concentrazione delle attività forse non ci sono le grandi aziende ma ci sono ancora i grandi padroni e grandi padroni tendono a diventare sempre di più grandi finanzieri
Il problema che ci dovremmo porre tutti assieme e di evitare l'argomento poiché d'attualità
Che questi processi di concentrazione superino la soglia sopportabile per un
Assetto economico equilibrate per una democrazia io credo che per alcune attività sia importante che le stesse vengano allargate rafforzate parlo di attività industriali industrie non scompare
E chiede alla largamente dal rafforzamento dell'attività industriale dalla sua innovazione possono nascere delle occasioni di lavoro importanti soprattutto per i giovani
Penso che questa allargamento questo rafforzamento debba vere una sorta di priorità non laddove si può ma principalmente nel Mezzogiorno
Bisogna evitare che questa crescita riproduca effetti sociali che anch'essi hanno generato ingiustizie come quelli degli anni sessanta
Se non c'è
La voglia di dirottare risorse verso il Mezzogiorno se non si crei lavoro lì una parte dei giovani meridionali suppliscono con la fantasia per cui si inventano come si vedeva anche in più di una circostanza
Dalle tue trasmissioni cose nuove però guardate che parliamo di una parte piccola per gli altri c'è la condanna della immigrazione
Stiamo dibattendo addirittura una un giovane su tre arriva alla mezza età senza avere mai lavorato alla mezza età cioè una cosa oggi la disoccupazione giovanile nel Mezzogiorno e al cinquanta per cento è una soglia che rappresenta davvero
Un limite sociale di sopportabilità sociale
Siamo in una regione nella quale il presidente degli industriali non più tardi di qualche settimana fa
Ha lanciato una sorta di bando
Per l'assunzione in Emilia di cinque mila giovani meridionali che dovrebbero servire a coprire il fabbisogno di occupazione che c'è qui
Colgo l'occasione per dire la mia anche su questa proposta in verità è un elemento di novità nel panorama
E nel dibattito economico e sindacale
Se si tratta di portare in Emilia
Cinque mila giovani meridionali perché si formino
Imparino a padroneggiare quelle tecnologie
E poi in questi cinque mila giovani ritorno nel Mezzogiorno con il lavoro che hanno imparato
E con una quota di attività aggiuntive
Se si tratta di queste un'ipotesi insensata da assecondare
Se è un modo come un altro per avviare un nuovo processo migratorio è una sciocchezza clamorosa che va osteggiata
Poi immagino che anche nella provincia di Reggio Emilia molti di quelli che sono più sentirci non sono non sono emiliani sono venuti qui a lavorare negli anni cinquanta sessanta perché qui c'era il lavoro
Il disagio le conseguenze sociali che questo processo migratorio ha creato non devono essere offerte come prospettiva ai giovani
Bisogna evitare obiettivi miracolistiche il milione di posti di lavoro e bisogna evitare anche però la condanna delle migrazioni
Io credo che la priorità in un sistema che cresce sia quella di destinare ricchezza risorse per creare nuovo lavoro dove c'è bisogno di questo lavoro questo lacca prima cosa che va fatta
Poi bisogna vedere come è composto questo lavoro
Io credo che ci sia una prospettiva fuori dall'industria dicevo prima attenti a non considerare l'industria come una cosa che scompare
No la produzione industriale una produzione più rinnovata
Diversa da quella tradizionale però sarà fondamentale per ogni sistema economico
Guai se dovessimo pensare che l'occupazione del futuro sta tutta lì negli anni Cinquanta era in prevalenza così dopo il passaggio dalle attività agricola quelli industriali non può essere così per il futuro ma anche qui evitiamo gli estremi
C'era un ministro delle partecipazioni statali di molti anni fa adesso non ci sono più neanche le partecipazioni statali si vede il mondo va avanti
Che sosteneva che il futuro del mezzogiorno era basato
Esclusivamente lui diceva
Sulle attività terziarie sul turismo
Parlava di un terziario non ben definito e nello specifico di un turismo l'Italia degli spaghetti dei mandolini certa una grande risorsa che va sfruttata ed è una risorsa economica ma non si può pensare che un territorio viva men che meno le aree meridionali soltanto di questo
Ecco perché bisogna trovare secondo me è un giusto equilibrio tra tutte le attività che possono generare lavoro non c'è un terziario se non c'è un'attività industriale disservizio alla qualità è chiaro deve essere di servizio
Non c'è un'attività esclusiva che può dare prospettive futuro ad un territorio una generazione
Gli economisti la chiamano la giusta miscela bisogna trovare per tutti i territori in modo tale che ci siano più cose ci sia un'articolazione che impedisce tra l'altro che poi quando ci sono dei momenti di flessione di crisi ci sono dei veri proprio dramma settori nella capitale dall'automobile ma c'è solo l'automobile è evidente che il destino di Torino allegato a doppio filo all'altro
E se Ivrea la capitale dell'informatica e quando l'inventiva in crisi non ci sono prospettive ci sono dei drammi parliamo di realtà del nord ecco bisogna che in un sistema sociale equilibrato più giusto non ci siano più questi estremi
Ci può essere l'attività prevalente ma ci deve essere un equilibrio tra le singole attività che si vanno creando
Vorrei aggiungere una cosa
Perché questa prospettiva si una prospettiva compiuta
Tra le riforme che la finanziaria non è chiamata ad affrontare ma che sono indispensabili per il Paese io credo ce ne sia una che chiamerei quella dell'istruzione e della formazione
C'è un problema che riguarda la scuola italiana
Io ho visto con molta preoccupazione è un fenomeno che avevo sottovalutato
Faccio pubblica ammenda non mi ero reso conto che fosse così profondo quando abbiamo fatto le assemblee nei mesi passati per le pensioni per l'accordo sulle pensioni beh mi sono reso conto che in alcune aree del Paese sono quelle nelle quali lavora è tornato ad essere
Vivace dinamico consistente tornano a lavorare i ragazzi a quattordici o quindici anni io considero questo un fenomeno socialmente pericolosissimo
Risponde tra l'altro ad un'idea di società ad una gerarchia di valori che non è la mia non è nemmeno quella della sinistra tradizionalmente
Molti ragazzi vanno a lavorare a quattordici anni avendone l'occasione poi ci sono i ragazzi meridionali che aspetto di trent'anni perché non c'è mai una volta che gli venga prospettata
Un'occasione di lavoro ma quelli che vanno a lavorare a quattordici anni lo fanno perché vogliono l'autonomia finanziaria economica dalla propria famiglia
Rinunciano all'istruzione rinunciano al sapere in nome di questa autonomia economica
Guardate che dietro queste scelte c'è un'idea di società terribile
C'è un'idea che porta l'alterazione dei valori quali ne dovremo invece
Dare grande attenzione ecco perché bisogna porsi il problema dico se oggi le istruzioni in Italia
Io vedo tre cose l'innalzamento dell'obbligo scolastico i sedici anni subito i diciotto anni in breve tempo
Come avviene in molti Paesi europei
Vedo la riforma della scuola secondaria e l'autonomia dell'università come esigenze di brevissimo periodo
C'è un ministro della pubblica istruzione che dice di essere interessato
Siccome questo governo dura un po'di più di quanto tutti non avessero previsto c'è l'occasione per sfidarlo su questo terre
Bisogna fare delle cose avviare un processo di riforma subito perché dal sistema di sapere dalle accesso al sistema di saperi poi dipende anche il grado di giustizia
Oltre che di avanzamento sociale di un intero Paese e noi non stiamo bene come noto su questo piano
E bisogna poi aveva a disposizione un sistema formativo
La prospettiva per le giovani generazioni passa da lì
E se si entra nel mondo del lavoro
Avendo più istruzione
Conoscendo meglio i fondamentali
Si ha la possibilità di essere dei lavoratori che sono in grado di difendere meglio le loro condizioni
Di farsi sfruttare di meno
Di esigere il rispetto dei loro diritti
E però quando uno va a lavorare deve essere anche messo in condizioni di avere un sistema formativo continuo
C'è un'altra piaga che non vorrei si riproponesse nel corso degli ultimi decenni almeno degli ultimi due
La riorganizzazione di una parte del sistema industriale italiano avvenuto con un'espulsione di massa di lavoratori mediamente giovani
Non avendo alternative abbiamo subito anche noi un fenomeno che poi ha dei costi sociali enormi quando persone di quarantacinque cinquanta anni vengono messi in cassa integrazione restano senza lavoro oppure quando si prepensionato persone che hanno cinquanta cinquantacinque anni in nel caso dei dipendenti pubblici addirittura qualche anno in meno
Si mette in moto un processo esplosivo sul piano sociale
è chiaro che sono persone che non rimangono con le mani in mano
è chiaro che sono persone che poi modificano nel senso che peggiorano il mercato del lavoro ma è altrettanto chiaro che senza un sistema formativo per quelle persone non c'era alternativa
E allora una donna o un uomo che lavora deve essere messo in condizione di andare a lavorare avendo più istruzioni quella che oggi e quando lavorava di potersi aggiornare
I processi per produrre cambiano bene devono cambiare anche le conoscenze delle persone se questo non avviene quelle persone progressivamente diventano debole sul posto di lavoro e marginali della società e quando vengono espulse
Sono persone che si rendono disponibili qualche volta purtroppo anche a fare cose che sono fuori dalle regole dalle norme
D'Alema
Adesso dovrei adesso dovrei fare quella famosa domanda sulla società civile però prima
Insomma volevo un'informazione riservata
Posto migliore per dare
Parliamo
Ma parliamo di Berlusconi così
Perché voi vi siete siete visti di recente no
Prima delle vacanze prima delle vacanze l'ultimo otto prime vacanze
Nessun incontro riservatissimo più recente no
Giro da altre parti poi fatto le vacanze e tra Maganza che Berlusconi uso Berlusconi fa parte del mio lavoro diciamo non verrà rilevato diciamo che la competizione tra la sua barca cioè la barca di Berlusconi e quella sua di D'Alema sarebbe stata rimpatri
L'ha speronata con successo insomma abbia fatto bene a tenersi lontano non lo direbbero faresti bene anche tu ma insomma Fabrizio allora
E antipatico Peluso cioè gli antipasti personalmente quando vi vedete no
Comunque li vedete Enzo state lì
Lui che ci ha questa avversione per insomma come antipatico con lei la tratta male la maltratta no
Gentile intanto considerò abbastanza normale diciamo che in ogni tanto non è una cosa così frequente diciamo ci si ci possa essere anche un la discussione fra
Dirigenti politici collocati su posizioni avverse valori come comincia voi comunisti tutto il comma no
Ho già avuto modo di rilevare diciamo quanto sia spiacevole la il contrasto tra
La personale e affabilità di Berlusconi privato privato e invece gli argomenti roboanti che uso in pubblico diciamo quanto Petrilli il che fa pensare diciamo che quando ci dipinge in quel modo fosse come fa in pubblico Sicilia faccia della propaganda
Se si è un po'teatrale questo trentasei esatto poi invece in privato i comunisti li ama profondamente o no non credo non lo so no non lo credo ma comunque si comporta in modo cortese ed affabile
L'importante è che non siano suoi dipendenti perché quello del ventotto giugno
Avete organizzato qualcosa dentro la Fininvest una cellula
No nella lavorano
Lavorano nelle aziende Fininvest anche diverse persone che sono di orientamento di sinistra e persino qualche iscritto al PDS foto io mi ricordo nella manifestazione del del milione e mezzo sono c'è un un gruppetto di lavoratori della Fininvest costruisce uncino
Stavano dietro di noi su striscioni lotteremo sollevato insomma
Affettività però molto coraggiosi l'odierno e li abbiamo considerati veramente
Un'avanguardia cioè genera militavano di essere osannati dal corteo fatto gol c'ero in certi momenti ha avuto l'impressione che all'interno di quelle aziende c'è stato un clima pesante
Ma anche perché si era creata la convinzione diciamo che l'obiettivo della sinistra fosse di distruggere la Fininvest
Che non è vero penso che noi abbiamo fatto bene a spiegare che noi non abbiamo questo obiettivo vogliamo distruggere lavoro non vogliamo distruggere aziende perché è chiaro che si passa una visione di questo tipo e in quelli che ci lavorano sei difficile che poi possano aver molta simpatia no se visto pure col governo Dini le vendite meglio nella costruzione che nella distruzione del pubblico
è meglio lasciarlo andare avanti noi siamo qua forza che vuole costruire
Poi abbiamo fatto io per io io adesso a parte gli scherzi io penso che si deve andare prima o poi si andrà alle elezioni politiche e che
Io sono convinto che in questo Paese fidiamo abbiamo vissuto per tante ragioni ragioni ancora vediamo una situazione anomala si dovrà arrivare diciamo ad un ritorno pieno della politica
Alla funzione che normalmente svolge nei Paesi democratici e noi ci vogliamo arrivare anche per fare col popolo italiano un discorso di verità e cioè dire cari concittadini
Noi la sinistra abbiamo sostenuto il governo Ciampi
Abbiamo sostenuto il governo di
Cioè abbiamo dato una mano
Ad affrontare i problemi più drammatici di questo Paese governi che voi avete apprezzato diciamo
Visto che abbiamo dimostrato di avere queste qualità questa visione ci volete mettere anche più direttamente alla prova ecco questo qualche problema
Se il popolo italiano preferirà qualche sciamano eccetera
Ora deve essere federale responsabilità io credo alla democrazia perché comunque tutti questi giochi di parole che faceva sesso illudevano a un discorso che per me se su
Citiamo Togliatti ogni uomo anche Giannini anche il movimento con qualunque insomma
Un leader non è soltanto una persona è il risultato di un qualche cosa che si è mosso nella società che si è mosso tra le forze produttive quindi Berlusconi per quanto sia giusto vederlo in maniera negativa
Comunque ha portato sulla scena politica un magma di contraddizioni che erano dentro la fase di cambiamento che il Paese stava vivente
Allora in questa fretta di liberarsi di Berlusconi è questo il punto che io volevo dirle
Non ci può essere una sorta di Nostalgia della Prima Repubblica perché lei sempre nel suo libro
Addirittura fa una rivalutazione del consociativismo a un certo punto dicessi avrà la parola è brutta
Però consociativismo è stata anche la collaborazione tra le grandi componenti storiche che hanno liberato questo Paese per cui non è tutto male
Però il punto che secondo me e qui viene la mia la mia domanda sulla società civile
Il consociativismo avrà avuto tutti i meriti storici che lei che lei dice però a un certo punto era degenerato in quella che si chiama partitocrazia
Quindi questa patria partitocrazia è stato anche il risultato di un involucro costituzionale che è invecchiato
E dove i partiti nessuno e contro i partiti o per lo meno io non sono contro i partiti sono contro la partitocrazia che è una cosa diversa
Cioè nella nostra Costituzione fin da quello che hanno fatto i nostri padri fondatori resistenziali c'è questo peso dei party c'è proprio nella scrittura della carta costituzionale loro l'hanno messo perché uscivano dal fascismo dove c'era il partito unico e quindi erano preoccupati che si tornasse al passato però il risultato era questo
è risultato questa degenerazione partitocratica dalla quale poi è nato anche il craxismo che fenomeno molto più complessa adesso non è il caso di parlarne di come viene descritto in maniera semplificata
Bene questa degenerazione non ha visto voi protagonisti della rottura della critica della distruzione allora io trovo ingeneroso non ricordare che quando il Partito Comunista è andato in crisi
Quando ormai corrispondeva al sistema come un piccolo partito che non aveva più la capacità di reagire di mettere in discussione tutto il resto tutto il mondo intorno a Luís allora è stata proprio quella società civile
Della quale lei si preoccupa di tracciare il profilo negativo che è sceso in campo con i suoi uomini
E se oggi PDS è quello che e lei può vantare che un italiano su tre io su due e pronto a votare per voi e anche perché la gente come Libero Grassi riandata abolire con i sandali ai piedi in una piazza di Palermo non è stato perché
Il movimento operaio nelle sue forme organizzate ha condotto una grande battaglia
Contro quel regime perché sappiamo benissimo qual era la situazione a Milano che era tutt'altro che combattiva e anzi vedeva un coinvolgimento del movimento operaio e del Partito comunista ma sono stati quei magistrati sono stati gli uomini come Libero Grassi questi imprenditori quelli di Capo d'Orlando alle quale facevamo prima riferimento qualche giornalista che hanno tracciato delle linee dinamiche dentro le quali la sinistra è tornata a essere e tornata a essere protagonista intero che tutto quello ha prodotto la vittoria di Berlusconi ma abbiamo messo anche nella condizione di vincere lei dice oggi noi possiamo vincere cioè chi verrà dato quest'opportunità di vincere Senoni Libero Grassi se no la gente come Luigi
All'anno
Non so è un discorso che non riesco a condividere non perché io non abbia la più grande ammirazione interrogherà
Verso una magistratura che ha finalmente di svelato un sistema di corruzione
Dopo che per molti anni non aveva avuto la forza o una parte anche forse la volontà
Già distinguo nel senso che sulla base della nota distinzione hegeliana la magistratura è lo stato non è la società civile proprio un'altra cosa sta in quel caso è proprio un potere dello Stato che finalmente ha fatto il suo dovere in modo efficace diciamo
E
Ma e proprio quindi non ho non contesto il valore di nessuno di questi episodi
E non nego neppure diciamo che la sinistra storica abbia visto appannarsi la la sua funzione anche se mi pare che giudizio un po'ingeneroso perché poi in fondo diciamo
Io mi sono divertito poi ne può darsi che trovi un editore adesso a quando ero presidente del gruppo parlamentare del mio editore no di cotto al nessun ritorno può darsi che trovi un editore per pubblicare una cosa che sarebbe di grande interesse documentario cioè io ho raccolto
Tutti gli atti parlamentari dell'ultimo decennio dodici anni relativi a tutti gli scandali che sono scoppiati durante Tangentopoli
E credo di poter dire con una certa tranquillità che il novanta per cento di quello che hanno scoperto di
I magistrati era stato detto in Parlamento
Novanta per cento
E e che
Sì sì no no ma facciamo non so quale sarà la sua prossima trasmissione una cosa noiosa questa è la una sera vengo con tutti gli scatta farci se lei
Dunque si scarta passiva cioè nel Maryland e li portava Vaccaro ad un ruolo nuovo del partito hanno Balotelli dovrei quello di spiegare all'opinione pubblica come Ivan ma noi ci siamo ma nemmeno io siamo andati dai milanesi ci siamo andati anche dicendo con grande chiarezza e onestà dove avevamo sbagliato e correggendo e rinnovando non è che noi non siamo stati parte consapevole
Allora diciamo non è questo è la
E da un punto di vista direi culturale che io non riesco a condividere ecco questa
Questa analisi della vicenda italiana io per esempio non ho mai detto e non credo che in Italia ci sia stata la partitocrazia
è una espressione che non condivido e che finisce per oscurare dato molto più profondo
E cioè che in Italia c'è stato litri il dominio di una di un ceto dirigente che non erano soli partiti
Era un intreccio fra ceto politico mondo imprenditoriale diciamo Cuasso
Sarà
Ceto professionale pensiamo cosa era proprio un vero e proprio ceto di Tangentopoli ingegneri gli avvocati che erano cento di collegamento di carico tutti ma alcun commercialisti architetti è commercialisti architetto merce liste che è ceto di quale allora quel sistema di potere secondo me non può essere ridotto è designante
Culturalmente pericoloso chiamarlo partito grazie perché dentro quell'anno sax formato nelle nella cintura le funi di sinistra milanese cioè il vigile e in data innate quelle occorse consolidato male voi eravate al governo anche balenare munire i governati da socialisti dal pc dica Berlusconi ha avuto le prime commesse su stress SP non c'è dubbio che quindi non è stata una società civile a creare Berlusconi sono state le amministrazioni di sinistra in qualche questo mi pare un po'forte
Porteremo porteremo
Gigi anche qui
Pare un po'forte riesce perché
Se si accetta la nozione di partitocrazia si finisce per
ASS sorgere in blocco la società civile che pesci rigorosissimo assolvere in blocco come sarebbe pericoloso e inaccettabile diciamo lauto a assoluzione in blocco della politica e noi non abbiamo fatto neanche per il nostro partito perché siamo andati col bisturi dove c'era il marcio non ci siamo assolti
Sì corposissima all'autobus assoluzione in blocco della cosiddetta società civile e non vedere diciamo che nella società civile c'è una quota di marcia esattamente come c'è nella politica e perché allora che cosa dove è stata diciamo secondo me l'errore culturale di questo modo di ragionare partitocrazia società civile che si è creato il terreno più agevole perché venisse un signor
E dicesse Io non sono un politico
E quindi non essendo un politico
Sono la rottura con la corruzione con la partitocrazia con Tangentopoli e invece non era un protagonista cioè
Dare questa nozione a mio giudizio sbagliata di partitocrazia avessimo parlato del fatto che questo Paese è stato dominato da un sistema di corruzione
Che è arrivato anche a lambire la sinistra la sinistra la giusto e facesse i conti con i suoi errori e e pagasse un prezzo restano non voglio nascondere ma se noi avessimo parlato nel sistema di corruzione e non di partitocrazia forse sarebbe stato più facile dire scusi lei ma lei è il vecchio non è nuovo invece noi abbiamo fatto un errore culturale io insisto
E io mi chiedo come mai l'Italia Sibande dieci milioni hanno visto il confronto Occhetto Berlusconi non hanno capito questa elementare verità che lei ci sta esponendo così bene
Che non hanno capito
Però adesso non è questo il punto il Ponto diciamo adesso non ce la caviamo con una battuta io Pomerania battuta questi uscire dalle battute la questione per niente una pattuglia è una domanda Leo suggerisco è un tema di riflessione perché
Io penso che la lotta politica eccetera un sostrato decisivo che è la cultura cioè sono le idee attracco
Le idee sono un armamentario attraverso il quale la gente interpreta la realtà le persone in terra la realtà e se noi diffondiamo le idee che servono ai nostri avversari doc
Può non ci sarà dibattito televisivo che potrà cambiare questo perché attraverso quelle idee e i cittadini eleggeranno la realtà si avendo noi in parte ceduto
All'idea che in marzo era nella politica nei partiti e che non c'era invece una questione più complessa abbiamo contribuito a diffondere un'idea che è stata usata contro di noi e che non poteva che essere usata contro
Ventinove troppo avuto conservatorio dannatamente auto e anzi
Comunque non è affatto autoconsolatorie o porsi un problema molto serio cioè il fatto che la sinistra per vincere ha bisogno di diffondere delle idee giuste delle degli strumenti di analisi della realtà che siano strumenti a propinati e non deve rinunciare a alla sua cultura perché lady nella nozione di partitocrazia c'è una rinuncia alla no noi siamo stati educati a fare un'analisi sociale dei conflitti
A non dimenticare mai appunto che ci sono i ricchi e i poveri e quando invece il conflitto diventa partiti società civile questa idea ne cancella una nostra profondissima e cioè che c'è un conto
Lì bossolo cent'anni questo che attraversa la società e attraversa i partiti ma questo non dipende da una lettura sbagliata degli avvenimenti dipende dal fatto che i partiti siano distaccati dalla società dipende dal fatto che la politica si era separato dalla società può essere colpa di qualche comunicatore ma insomma era fallito che voi fate nessun acquirente una spiega adesso questi perché e ci è compito vostro ecco mettere il contatto le loro convinzioni
Con con quelle di quelli che stanno fuori da questo tendone Maesano devono riuscire a convincere i luoghi di lavoro i loro amici cui ha detto parlando di noi non è che penso che diciamo le elezioni è stata colpa di qualche comunicatori io sto parlando di noi cioè sto parlando di una sinistra che devi riuscire ad aggiornare il suo Palermo avevamo a Palermo con tutto quello che stava succedendo il Partito Comunista non arrivano più al dieci per cento dei voti quest'
L'abilità cioè non si può dimenticare questa storia perché se non ci scordiamo di questo me e questo è avvenuto perché c'era un messaggio una recitazione vedi ed è una separazione comma va be dire non parliamo male pertanto in ieri allora cos'era Cofferati
Vi ringrazio ma questa è la storia purtroppo non si può dimenticare
Cofferati
Scusate il momento calma Nemi spiace diciamo per
Che io voce non ha voluto un volevo e non voglio fare un discorso polemico ma voi dovete fare o non fare il discusso pure appunto non c'è nessuna ragione mi pare c'è stata qualche replica polemica qualcuno sarà male nessuno se ne deve avere a male non c'è polemica io farò una risoluzione io cerco di capire le ragioni
Disperati anche per le quali noi abbiamo subito in questo passaggio una sconfitta culturale non nego affatto che la sinistra abbia appannato red avvalermi che cosa è successo nel momento in cui la sinistra aveva perduto la sinistra storica quella carica antagonistica insuccesso che essi E nata un'altra sinistra cosa del tutto legittima diciamo cioè quel quella società si è data una un'altra espressione politica ecco dopodiché secondo me cosa che vale anche come stimolo per la sinistra storica adesso stiamo misurando però naturalmente che poi
Questi quando queste s'pressioni sono effimere eccetera poi sono effimere diciamo e che senza grandi forze eccovi Voltolini dicono i loro errori contro i quali si deve combattere ma che siano radicate nella storia e chi è abbiamo un patrimonio culturale autonomo eccetera poi alla fine non si vince io questo lo dico come riflessione autocritica non per dire che
Amo l'abbiamo perso per la televisione o per qualche comunicatore ma è il punto dal quale partire va bene occorrevano
Così la domanda sia Cofferati che altalena
Citando Amendola lettere
Da Milano
E praticamente Amendola descrive gli operai descrive gli operai li descrive come coloro che arrivano in fabbrica guardano le loro macchine sentono l'ambiente di lavoro come il loro ambiente di lavoro non come qualcosa che a parte India ad un imprenditore a un capitalista a qualcun altro sono operaio parte cosciente del processo produttivo e primi difensori del bene del Bengala fabbricati per lavoro ora da queste la suggestione ne ricava lei e D'Alema americanate una sensazione che per il futuro
Ci può essere un rapporto fondato sul lavoro diverso tra operaio e impresa cioè che la prossima fase che abbiamo di fronte può vedere fermo restando i conflitti di interesse che ci devono essere tra i lavoratori e gli imprenditori ma ci può essere una più stretta collaborazione per costruire questo
Futuro dell'Italia quale questa della volante io penso proprio di sì tra l'altro vorrei dire che la suggestione chi colpiva Amendola
Ha un fondamento ancora oggi
Ovviamente non abbiamo di fronte per fortuna condizioni come quelle che descriveva Amendola nel libro ma
Non c'è da salvare la fabbrica dai tedeschi
Non c'è da fare lo sciopero contro i fascisti e contemporaneamente difendere i mezzi di produzione perché sono interesse col le Tivo e non soltanto di quel lavoratore però guardate che anche nei processi di ristrutturazione nelle fasi di crisi più acute oggi
L'attenzione la dedizione l'interesse che la gente che lavora mostra
Per la sua macchina per la sua produzione per la sua fabbrica è altissimo quando si dice che c'è un ruolo nazionale che non la classe operaia ma lavoro dipendente
Svolge quotidianamente si dice una cosa sacrosanta io sono convinto che molte delle aziende italiane soprattutto quelle industriali non sarebbero ancora in vita sia presente io negli anni settanta una parte rilevante delle persone che lavorano non si fosse fatta carico del problema di come salvare questa azienda producendo qualche volta delle idee indicando il modo con il quale risanare un'impresa
Che sono state utilizzate dalla stessa impresa qualche volta i suggerimenti di chi lavorava avevano un valore un orizzonti più alto di quello dell'impresa stessa e se si è mantenuto un patrimonio industriale in più di un settore e perché questo può Vito è stato assolto sempre
Ora sarebbe giunto il momento secondo me di dare un riconoscimento formale a questo ruolo
Abbiamo detto prima per quanto riguarda il risanamento e rapporto con il governo avendo fatto nel corso degli ultimi anni dei sacrifici
I lavoratori dipendenti pensionati
E siccome questi sacrifici han prodotto dei risultati utili per loro ma per tutti è arrivato il momento di pretendere delle contropartite
Abbiamo anche indicato quali possono essere i primi elementi a cominciare dalla discussione che si farà nella finanziaria ci quali avere questi segnali di disponibilità
Credo che un capitolo altrettanto delicato verità stava nel titolo ma poi non abbiamo parlato sia quello delle retribuzioni
Bisognerebbe fare in verità due cose l'uno a combattere l'inflazione perché non ci si può accontentare di recuperare gli effetti dell'inflazione io da sindacalista non vorrei mai utilizzare il termine recupero perché vuol dire che sono costretto a fare una cosa quando parlo di recupero i cui effetti in parte ci sono già generati non sono mai effetti positivi e allora ridurre l'inflazione a partire dai prossimi mesi è fondamentale per i pensionati e per la gente che lavora perché l'inflazione è uno strumento di redistribuzione Dini qua del reddito quando l'inflazione cresce coloro che ne pagano il prezzo sono i più deboli o quelli che non hanno un potere contrattuale o quello che si o quelli che recuperano in ritardo gli effetti dell'inflazione poi ovviamente parlando di salario siccome con un milione trecento mila lire al mese si vive male soprattutto se queste non sono difese dall'inflazione bisogna applicare delle regole che sono state decise tra le prese il sindacato tutti hanno detto che si trattava di accordi importanti addirittura gli accordi che avrebbero contribuito al risanamento parlo in primo luogo dell'intesa di luglio del novantatré è arrivato il momento di applicarla per i dipendenti pubblici bisogna avere nella finanziaria i soldi che servono per rinnovare i loro contratti per i dipendenti privati quando scadono i loro contratti questi vanno rinnovati subito in modo tale che le retribuzioni
Recuperino quanto l'inflazione gli ha mangiato Sensi attua questo sistema di regole e nei fatti si mette in moto un processo di rapporto tra chi lavora e le imprese che ha elementi di novità importante
Parliamo di cose che poi
Al di là delle formule di rito le relazioni industriali cosa sono sono un modo civile di concepire i rapporti tra un'impresa e sindacato tra un'impresa e sui lavoratori
Qualche passo in avanti se fatto io lo vorrei vedere consolidato se si rinnova un contratto senza un'ora di sciopero vuol dire che è possibile arrivare a delle intese
Senza che il conflitto sia indispensabile poi penso che tra portatore di interessi diversi il conflitto sia fisico oggi come un conto è dare una dimensione naturale al conflitto altre farlo diventare guerra santa per vedere riconosciuti dei diritti
Un Paese civile un Paese evoluto si misurano anche dalla qualità dei rapporti che esistono tra coloro che gestiscono riprese gestiscono gli enti le strutture dello Stato e i lavoratori dipendenti
Se si riconosce questo ruolo a chi lavora
E lo si riconosce in tutti quei modi permettendogli di difendere il potere d'acquisto delle sue retribuzione della sua pensione permettendogli di avere un contratto rinnovato che sì ma che quello che aveva sia scaduto e non aspettando mesi e mesi riconoscendo che quando si contratta i suoi bisogni sono legittimi poi discutiamo delle quanto ita ma si contratta
Se si fanno queste cose
Si diventa un Paese normale e un Paese evoluto le condizioni ci sono bisogna avevi
E questo riconoscimento esplicito le formalità servano non cessò non rituale
Del ruolo che le grandi organizzazioni hanno i sindacati tutti i sindacati non c'è una una graduatoria di priorità o di valori tutti quelli che hanno il consenso di chi lavora e chi s'si scrive a quel sindacato il potere contrattuale il sistema negoziale
Il rapporto tra un'impresa e gli organi azioni sindacali non soltanto quando le cose vanno male perché quando c'è una crisi in un'azienda i padroni parlava svetta chiamare
Sindacato perché bisogna trovare il modo con il quale risolvere la crisi e siccome di norma ci sono dei sacrifici che valgono per l'occupazione o per il salario bisogna mettersi d'accordo quando le cose vanno bene tendono a dire Graz sì faccio da solo
Questa separazione è una separazione che va superata bisogna riconoscere alle grandi forze sociali il ruolo che compete a queste forze sociali soprattutto quando sono rappresentative perché utilizzano strumenti democrat se ci sono milioni di persone che si scrive non sindacale se ci sono milioni di persone che partecipano alle iniziative di quel sindacato è chiaro che quel sindacato è un soggetto che rappresenta e con il quale devi fare i conti
Il sindacato non può prêt devi avere i diritti di veto deve pretendere semplicemente ma già molto che venga riconosciuto il suo ruolo se il sistema dei rapporti e delle relazioni diventa così Fisiola ecco si contratta prima di litigare si cerca la soluzione per l'interesse comune o per quella parte di interesse comune che cioè io sono convinto che anche questo diventerà un Paese normale
Io sono d'accordo con le cose che ha detto ora Sergio Cofferati e penso che
In questo senso nella nell'autonomia che nessuno può pensare o pensa che in questo Paese tra la sinistra politica il movimento sindacale ci possa essere un rapporto che non sia quello del rispetto della reciproca autonomia
Ma non c'è dubbio che su piani diversi abbiamo lavorato e lavoriamo per una prospettiva chi ha molti punti comuni
Che è quella di uscire dalla crisi di questo Paese di garantire una ripresa economica che produca occupazione che produca occupazione dove manca il lavoro
Di avere uno Stato più efficiente più giusto fisco sanità
Perché siamo convinti che l'efficienza dello Stato
è una condizione essenziale proprio per chi vuole vincere l'ingiustizia la diseguaglianza
Il tema dell'istruzione che diventa centrale
Io sono anche convinto che in questa prospettiva ed è quella di costruire un Paese più moderno più giusto questa sera adesso a parte qualche schermaglia a me dispiace anche perché noi
Diciamo forse abbiamo un po'debordato su questa discussione sulla società civile ma in questa discussione viale è stata messa tantissima carne al debbo dire soprattutto Sergio Cofferati ha potuto più tranquillamente occuparsi dei problemi il fisco la sanità la riforma della scuola un sistema di formazione
Che sia in grado di accompagnare in modo flessibile
I cambiamenti del lavoro insomma questo anche per dire quando dicono ma voi non sapete che cosa volete non avete un programma messo
Questi sono
Questa è un'idea della Società italiana della sua trasformazione nella sua evoluzione io non credo che
Il mondo delle imprecise
Il mondo delle imprese aperto quello non mi io bene cioè quindi imprenditori italiani che capiscono che non è che questo Paese possa pensare di competere con lavoro nero col super sfruttamento perché
In realtà in quel modo questo Paese non competerà
Perché non c'è niente da fare per quanto ci possa essere il lavoro nero sullo sfruttamento di sotto salari non saranno mai più bassi di quelli dell'Albania o del Marocco impasse
è una rincorsa ecco se ci sono imprenditori che pensano che noi dobbiamo collocarci tra quei Paesi è una rincorsa che non avrà successo
Noi dobbiamo correre in un'altra direzione noi dobbiamo competere per il livello di qualificazione della nostra industria per il valore aggiunto per la ricerca scientifica per la qualità del lavoro noi competiamo con la Francia con la Germania non con il Terzo Mondo ora quegli imprenditori che guardano all'Europa
E che capiscono che la sfida di quella competizione si vince con la qualità del lavoro
E non con il sottoscala super sfruttamento e la qualità del lavoro richiede intelligenza richiede partecipazione di chiede anche una remunerazione e qua è difficile che uno tibia un lavoro altamente qualificato non lo paga in modo adeguato
E richiede un sistema può formativo moderno ricerca scientifica università io penso che c'è un interesse convergente che non toglie nulla al fatto che poi in fabbrica si contratta il salario le condizioni ma
Che c'è un interesse convergente cioè che
Quando noi parliamo di questa cosa il centro sinistra che è una espressione bruttissima
E diciamo meglio un'alleanza democratica tra forze della sinistra e del centro
Beh questa alleanza democratica non è soltanto un insieme di partiti
Ma è anche una certa idea di un nuovo blocco sociale di un blocco sociale inedito per il nostro Paese perché per tante ragioni com'è successo in Italia in questi cinquant'anni
è successo che l'alleanza sociale che ha dominato l'Italia è stata quella tra il profitto industriale e la rendita la rendita in tutte le sue forme non soltanto la grande finanza
Ma anche la rendita diffusa debito pubblico ma anche la rendita del clientelismo dell'assistenzialismo anche quelle una rendita e questa alleanza fra la grande impresa e la rendita in funzione anticomunista è dato un'alleanza contro il mondo del lavoro io penso che la fine della Prima Repubblica è la fine di quest'alleanza e la prospettiva di governo che noi vogliamo costruire pensa invece che possa e esserci un altro blocco sociale formato dai ceti produttivi del Paese e cioè che impresa lavoro e intelligenza sociale cioè la cultura i giovani che hanno studiato gli intellettuali possa può essere diciamo le forze fondamentali intorno a cui si costruisce un nuovo governo dell'Italia questa è una grande operazione se il centro sinistra lo concepiamo cosicché non soltanto la Querci cespugli ma come un nuovo blocco sociale e quindi cerchiamo anche gli interlocutori sociali diretti di questa operazione io credo che questa proposta di governo potrà essere vincente in questo Paese per cui
Su l'ho convinto che un sindacato evoluto reato punito deve fare le sue cose non sindacato che ha a cuore il destino di questo Paese può aiutare un'alleanza di questo tipo
E può essere una componente molto importante vestite poi e finisco su questo gli imprenditori ed intelligenti l'hanno capito Berlusconi ha detto rissa
Hanno ed è andato contro il sindacato dei lavoratori
E ha sbattuto il muso
Dini ha detto risale
Come il consenso sociale hanno discusso hanno fatto notte gli hanno detto no guarda qui non si passa qui possiamo discutere
Alla fine qualche qual è stato l'impatto sui mercati internazionali
Quello che ha cercato lo scontro con i sindacati affossato la Lila sputa nato questo Paese quello che ha cercato l'accordo alla fine ha riconquistato il prestigio del consenso che dimostra
Io io spero presto
Quando venivano voi siete voi i poteri forti dico purtroppo non è vero che in qualche qualcuno forte dalla mia parte non mi dispiacerebbe ma e io penso che quei poteri forti debbono sottoporsi a delle regole condivido in pieno le
Preoccupazioni rischio di concentrazione però
Ma voglio parlare alla alla borghesia italiana e dire alla a quella borghesia italiana che guarda alle uno
Vuole andare in Europa e dire a questi signori in Europa ci si va con la sinistra e col movimento operaio contro la sinistra e contro il movimento operaio si va a rotoli