"La riforma della politica"

Con i nostri lavori
Con la relazione di Beppe Carbone che non ha bisogno di nessuna presentazione
Con Sacchi
Pro
Pronto ad agire
Io confesso di avere l'imbarazzo di infliggere un'altra relazione alla pazienza degli amici dei compagni intervenuti questo convegno
Ma
Forse avete tutti avvertito
Da
La relazione introduttiva di Bruno Pellegrino
Alle relazioni propositive di Lanchester etiche che forse c'è un salto forse c'è un vuoto che bisogna colmare
In realtà nella distribuzione dei compiti che avevamo convenuto pensando a questo convegno preparando questo convegno mi era toccato il carico di riempire questo vuoto nel senso di
Riportare il tema proposto la riforma della politica a la sua matrice a l'interrogativo che inevitabilmente e intrinsecamente si connette ad una riflessione è una proposizione e per la riforma della politica
Ed è la crisi della politica
E infatti introducendo Pellegrino ecco ha svolto una proposizioni a tutto tondo ecco dei motivi delle ragioni degli intenti del convegno e via cominciato a tracciare il perimetro della crisi della politica
Ma oltre questo prima entro oltre questa constatazione
Occorre mi pare intellettualmente necessario ecco arrivare a proporsi la domanda del perché e del come di una crisi della politica
Altrimenti rischiamo di restare a un atteggiamento moralistico e repressivo nei confronti della crisi della politica
E rischiamo anche quando passiamo alla proposizione devono avere il referente la motivazione di base per la riforma ecco
Riformare ma in funzione di quali obiettivi rispondendo ecco a quali connotazioni e a quali ragioni della crisi
Purtroppo tocca a me tentare una riflessione e a riguardo senza inventare niente naturalmente perché il tema e oggetto di riflessioni di dibattito
Qui da noi tra nove se non da un decennio almeno da sette otto anni ma tentando una
Riflessione
Di sintesi e una proposizione dei termini ai quali il discorso è arrivato e a partire dai quali è possibile procedere alla proposizione della riforma
Avevo davanti a me l'alternativa di annoiarvi di meno
Tentando di dirvi abbraccio sia pure dopo averci abbastanza riflettuto ecco di quale analisi si tratta con il rischio con il rischio di
In una materia di questo genere
Certamente l'Inter interdisciplinare di
Vendere un poco di aria fritta di essere molto approssimativo
E l'altro a rischio di essere abbastanza noioso leggendolo
Io non ho avuto il coraggio di affrontare il primo rischio
Mi scuso per il coraggio che oggi affrontare il secondo il rischio e procedo leggere
Negli anni settanta il crescere di tensioni e di consapevolezza e nuove nella società il conseguente surplus di domanda politica Ila esplosione dei movimenti aveva già spiazzato il sistema dei partiti
Aveva messo a nudo la loro complessiva incapacità di raccordo con la società civile nei momenti e nei luoghi critici del suo crescere del suo mutare
Una diffusa sordità nel percepire
Le voci di dentro una Ginevra legato Lilian nell'interpretare i segni del mutamento una sostanziale inerzia culturale nell'elaborare risposte proposte avvenire
Chi più il vero il sistema dei partiti
Fu allora posta in questione la pensa che il sistema dei partiti riusciva a mantenere sul nuovo che era cresciuto e che vi è più veniva cresce
La sua attitudine a comprenderlo a esprimerlo a costruire e siti culturali e politici in grado di raccoglierlo e di integrarlo in un processo di diffusione democratica e civile
Naturalmente investita soprattutto fu la sinistra politica
E la cultura della sinistra
La linea di collisione fu essenzialmente tra movimenti
Nuove domande politiche emergenti dal sociale
Fremiti affioramenti di cultura nuova di avventurismi di palingenesi di utopia di millenni e la sinistra storica e i partiti radicati nella sinistra i loro pregiudizi cultura culturali i loro tabernacolo ideali dell'OLAF tavole di valori
Ma al di là di quella linea di collisione
Alle spalle della sinistra era tutto il sistema dei partiti che era messo in questione nella sua capacità di comunicare con il sociale con il suo mutamento con le domande i movimenti emergenti
La crisi del sistema politico negli anni settanta si è prospettata essenzialmente come crisi dal sistema dei partiti nella sua capacità di rappresentanza come l'intasamento nei canali collettori di domanda politica
Come l'introversione dei partiti rispetto alle sollecitazioni e agli esperti del sociale
Non crisi della politica come collasso istituzionale allora negli anni settanta
E nemmeno come corto circuito nei rapporti tra sistema dei partiti e sistema delle istituzioni allora anni settanta ma crisi di rappresentanza difetto di partecipazione arroccamento esclusione
Sul versante delle istituzioni
Quanto a tenuta complessiva di governo quanto a idoneità nell'offrire risposte politiche unificanti ed Eugenio mi alle domande sociali il sistema dei partiti si ritenne e fu generalmente ritenuto così poco in crisi che tutto il decennio dei settanta fu percorsa dominato Datura ipotesi politiche
Sia pur contrapposte
Entrambe iscritte nel sistema di partito l'una ipotesi di riaggregazione e l'altra di scomposizione e di nuove contrapposizioni entro sistema di partito
Le ipotesi e in parte l'esperienza la prima del compromesso storico l'ipotesi la seconda mai sperimentata ma passata di mano in mano e sempre persistito dell'alternativa
Fu invece sul versante della rappresentanza che il sistema dei partiti ha maturato consapevolezza della propria crisi e sin dalla metà dei dei settanta si è messo alla non facile ricerca di una qualche possibile risposta
La questione istituzionale sociologica e porge logica al centro di quella difficile Recherche allora
Vera riflessione introspettiva è stata la questione modello di partito
Riflessione sul passato storico sul presente critico sul futuro possibile sull'arduo ma necessario razionalmente perseguibile doveva essere della istituzione politica
Poiché la crisi era sul lato della rappresentanza la ricerca investì innanzitutto la linea di comunicazione con il sociale
Con le domande politiche emergenti dal sociale e vagamente considero le strutture e le forme di massima permeabilità con il sociale tra partiti e Società il partito a petto il partito movimento la simbiosi dei movimenti con il partito ridotto a mero Focus di comunicazioni e via critica azioni che prontamente dall'esterno
Lo percorrono e lo anni e lo amiamo e lo animano infrante rigidità chiusure burocrazie apparati
Gerarchie
Formula approcci tentati ma anche le esperienze anche qualche impostura e comunque un discorso non chiuso una ricerca una sperimentazione da non abbandonare affascina scetticismo
Ma già al volgere degli anni settanta il panorama mutato l'onda dei movimenti refluisce
L'attenzione delle domande generali per il nuovo per il mutamento si stempera
La domanda sociale si frantuma in domande minori sezionali parcellizzate particolari
Sempre più domande in difesa di protezione di conservazione sempre meno domande in attacco per la innovazione per la trasformazione
I partiti non si devono più misurare con un surplus domanda generale che gli sfugge che percorre altri canali che delegittima ed epoche ed è potenzia la loro rappresentanza
Ma con un cumulo di domande particolari parcellizzate che direttamente all'investe che letteralmente li occupa che li aggredisce li possiede che essi non riescono a selezionare a integrare a domare
Non più un difetto di comunicazioni con il sociale ma un eccesso di permeabilità non arroccamento in chiusura ma assoluta disponibilità e rinuncia ad ogni ruolo di filtro di intercettazione di selezione degli interessi delle domande
Diviene attuale non più tanto la crisi di rappresentanza del sistema dei partiti quanto l'eccesso di domanda sociale che quel sistema raccoglie trasmette al sistema dell'istituzione
Sul volgere degli anni settanta insorge e diventa centrale la questione della governabilità
Che ha alla sua base appunto Line con me sull'abilità una domanda sociale raccolta e trasmessa dal sistema dalla rappresentanza politica e la capacità di risposta
Che implica selezione soddisfacimento cioè il governo di cui dispone il sistema delle istituzioni
Dentro al quale ricordiamolo e anche il sistema di parte
Invero la crisi della governabilità si somma non si sostituisce alla crisi di rappresentare ma l'una si presenta con connotazioni opposte a quelle con le quali si era prospettata l'altra eccesso di permeabilità e dei sussidi vitale domande sociali eccesso di trasmissione della domanda politica e quindi accesso di condizionamento e di carico sul versante della risposta istituzionale
Sì che a prima vista sembrerebbe perdere di senso la ricerca in precedenza impostata sul modello di partito
Senza più rilievo e persino contraddittori gli obiettivi assunti di una nuova forma partito capace di una maggiore comunicazione col sociale
Più aperta e più esposta spinte e movimenti dal sociale meno strutturata meno condizionante più disponibile e più leggera
E invero se prima al sistema dei partiti si chiedeva di raccogliere più domanda ora al sistema dei partiti si chieda di transazione chiede di trasmettere meno domande
Se prima al sistema dei partiti si rimproverava latitanza sociale ora al sistema dei partiti si rimprovera occupazione e asfissia istituzionale
Un passo avanti verso la società si chiedeva prima
Un passo indietro dalle istituzioni si è chiesto dopo
Il segno delle due indicazione sembra radicalmente mutato
Se questa schizofrenica vicenda appartenesse solo all'emisfero di sinistra del sistema politico vigente in Italia
Se questa inversione disegno disegno nel raccordo Società partiti istituzioni
Fosse solo praticabile per i partiti storici della sinistra italiana
Potrebbe forse valere una chiave d'interpretazione puntata su una qualche particolare nostra congiuntura della politica su un travaglio sul tensioni sociale iscritte nel quadro nazionale
Sul volgere di un clima di opinione su una crisi di identità e di cultura della sinistra politica e sociale dell'Italia in transito dai sessanta agli ottanta ma non è così
I termini essenziali di questa vicenda non costituiscono una particolarità dei partiti della sinistra in Italia
Non integrare una particolare vicenda di crisi del sistema delle istituzioni in Italia
Ma nelle loro essenziali connotazioni trovano riscontro
Nella vicenda che hanno attraversato nel passato prossimo perché attraversano nel presente pressoché tutte le maggiori e le migliori democrazie industriali in Europa
E fuori d'Europa
L'esplosione dei movimenti e delle loro e delle domande sul finire degli anni sette sessanta fortemente squilibrato il piede stabilizzatrici sul sistema dei partiti e sul fronte delle istituzioni
Un momento di arretramento di permessi la disponibilità della cultura delle istituzioni costituite nei primi anni Settanta
Un tentativo di riequilibrio e di recupero nei rapporti sociali e nella palestra istituzionale istituzionale con gli anni successivi intorno alla metà dei Settanta
Il reflusso dei movimenti di un ripiegamento delle domande generali ma un persistere di tensioni di pressioni tramutate in un cumulo di domande frammentate particolari
E ancora forzano compatibilità ed equilibri che assediano le sedi della rappresentanza e deprimono il livello di governabilità del sistema a partire dalla seconda metà degli anni settanta e a seguire negli anni ottanta
La chiave di una così generale
E ovunque concomitante vicenda non può quindi essere ricercata in un solo ambito nazionale e nel meno e nemmeno nel mero insorgere di mode culturali
Meno ondulazioni del clima politico occorre ricercare più in profondità i movimenti mutazioni di strutture del sociale
Parliamo questa ricerca
Il vero storico compromesso sulla cui fondamento
Si è edificato lo stato sociale dopo la grande crisi e segnatamente dopo il secondo conflitto mondiale a partire dagli anni cinquanta avuto come controparte e comunque è dovunque ha coinvolto i due soggetti storici sino allora protagonisti delle democrazie industriali
Parlo di democrazia industriale
Il movimento operaio il che vale sinistra politica e sociale e la borghesia produttiva nelle sue variegate proiezioni sociali e con i suoi numi non lo univoci affacci politici
Pressoché
Presupposto del non formale ma oggettivo patto sociale assunto a base del Welfare era stato dal lato del movimento operaio la sua ormai storicamente acquisita
Anche culturalmente confusa conversione dalla rivoluzione alle riforme
La sua dismissione di ogni prospettiva di ribaltamento del sistema di fuoriuscita catastrofica di appropriazione giù e di gestione in proprio delle relazioni industriali e della produzione
Presupposto dall'altro lato erano state le esperienze drammatiche della grande crisi e del secondo conflitto mondiale che avevano tragicamente mostrato cosa potesse significare la caduta di domanda cui globale
E di consenso di massa per la sopravvivenza di un sì moderno sistema di democrazia industriale
Parlo sempre ancora di democrazia industriale
Schematizzando ma nell'essenziale
L'oggetto del compromesso era stato proprio una reciproca legittimazione tra classi sociali sin lì duramente contrapposte non solo nel processo di produzione
Ma anche nei processi di riproduzione sociale e di ridistribuzione del reddito
Legittimata la borghesia legittimata l'impresa legittimato il mercato legittimato il profitto alla produzione del reddito alla gestione dell'accumulazione alla gestione dell'investimento alla gestione della produzione
Legittimata la sinistra politica e sociale a gestire a concorrere nella gestione vedremo l'importanza di questa specificazione
A gestire i processi di riproduzione sociale e di ridistribuzione del reddito ad accogliere a trasmetterli a governare Lingotto di domanda globale io a gestire a concorrere nella gestione una risposta espansiva in termini di crescita di salario so monetario di crescita di salario reale di crescita proporzionale del monte salari
Di crescita degli output di prestazioni collettive e di sicurezza sociale
La linea di demarcazione del compromesso non è correttamente rappresentabili nei termini
Di un ritiro di una parte sociale
Al di qua del Rubicone sulla riva della produzione dell'investimento e dell'accumulazione di un abbandono di una remissione all'altra parte degli ampi domini della riproduzione della ridistribuzione
Quasi che movimento operaio sinistra politica e sociale fossero rimasti delegati a gestire in esclusiva diciamo per conto i rapporti sociali le istituzioni il versante della politica
Questa è una rappresentazione polemica e di comodo del compromesso
Ma non per spirito qua e contraddetta storicamente dalla reale vicenda dall'edificazione dello stato sociale
Che non ha in realtà con Lo Sciuto in alcun luogo alcuna esclusiva di gestione da parte della sinistra politica e sociale e che ANCI comunque citato la concorrenza dei partiti di centro con i partiti della sinistra
Per la gestione l'espansione e il governo del golpe
Sul piano delle istituzioni ed era rappresentata quel compromesso assortito come su uno specifico prodotto la democrazia di massa come democrazia dei partiti di massa
Io colloco l'origine di questa vicenda tra gli anni trenta e poi gli anni cinquanta e sessanta
Con il salto drammatico della guerra
Non c'è dubbio che il processo della democrazia di massa è stato attivato dal movimento operario non c'è dubbio che protagonista prima primo dello storico compromesso è stata la sinistra politica e sociale ma non per questo ha ottenuto una rendita di posizione nella gestione dello stato sociale
Non per questo
Non ha subito concorrenza e sorpassi sul mercato della rappresentanza e del consenso politico e sociale soprattutto ma non solo da parte degli altri soggetti della politica già storicamente dislocati al centro e radicati comunque incendi e l'ambiente su in ambienti socialmente contigui con il movimento operaio
Con esso contesti e da connettere in un blocco sociale in un sistema di alleanze necessario supportare la gestione dello stato sociale
E del resto proprio il meccanismo della concorrenza politica tra partiti democratici di massa
Intesa connettere consenso sociale intorno a blocchi storici e a sistemi di alleanze vagamente giorno egemonizzato i di contrapposta matrice culturale ideale
Che ha scavato sull'originario compromesso storico un vero e proprio moltiplicatore di domanda sociale
Sempre più accelerando e dilatando i congegni della riproduzione e della redistribuzione del reddito
Per questa strada invero compromesso storico e stato sociale sono diventati una sorta di apparenti soci
E complice la democrazia dei partiti di massa hanno innescato un congegno affatto l'ultroneo all'oggetto sociale il sostegno della domanda globale
Era il tema imposto dalla grande crisi
Si sono visti gli evitare alle mani domanda sociale gli schizzi istituzionalmente tramontata
In domanda globale in una misura non più di sostegno e di equilibrio ma di propulsione sempre più accelerata ai sempre più minacciosa per la compatibilità per le compatibilità e liquidi
La spinta squilibrata di questo surplus di domanda globale ha costituito come in otto
Il propellente di crescita accelerata del sistema fino a quando questo ha potuto ora ha saputo reagire prima in termini di allargamento della base produttiva e irrobustimento dei Circuiti della riproduzione
E poi in termini di recupero della produttività con ristrutturazioni organizzative e con innovazione tecnologica
Al di là di una certa soglia la spinta si è tramutata in una riallocazione netta di reddito tra le classi sociali e quindi fra i fattori della produzione
Con una conseguente compressione restrittiva sul quanto di accumulazione e sul quanto di forza lavoro impegnata nella produzione
Ma prima di arrivare a tanto prima perciò di investire la Società industriale con i temi drammatici della Spagna azione e della inoccupazione conseguenti a queste vicende strutturali
Il processo del compromesso storico dello stato sociale aveva assegnato altri passaggi
Indotto altre mutazioni direttamente rilevanti sulla conformazione sociale sulle domande sociali e politiche a tali mutazioni conseguenti sull'assetto della rappresentanza e dell'istituzione
L'onda di innovazioni tecnologiche di ristrutturazioni produttive con le quali dal lato dell'offerta si era cercato di rispondere per almeno due decenni i cinquanta e i sessanta
Dal lato dell'Offerta Archer ha cercato di rispondere per almeno due decenni alla il caso alla incalzante sollecitazione delle domande crescenti a costi crescenti
Aveva progressivamente l'indotto mutazioni profonde nella morfologia sociale
Aveva fortemente incrinato lo schema bipolare della struttura di classe della società industriale
Scardinando innanzitutto omogeneità e compattezza della classe operaia
Inducendo diversificazioni articolazioni di ruoli e dici attivando mobilità sociale e pluralismo i culturali
In secondo luogo drenando verso le conformazioni metropolitane enorme River Riserve sociali del mondo contadino
E perciò in grande misura prosciugando Baccini di conservazione di stabilizzazione sociale
Coinvolgendo anche questi in processi di mobilità di mutazioni antropologiche di tre boati recuperi economici e culturali
E infine affollando il centro dello schieramento sociale di Meghni ceti
Betti e nuovo cone infiammati tradizione nei ruoli occupazioni con nuove ed inedite professionalità e collocazioni nell'industria
Nel vecchio e nel nuovo terziario nello così detto una volta Quaternario
Complessi Filca Tione del sociale
Frantumazione del sociale
Con queste formule cui c'è richiamato anche la relazione di Bruno Pellegrino è stata riassunta una vicenda che ha impetuosa mente sconvolto il preesistente schema di classe della società
Solo i due complesso irrigazione frantumazione eventi diverso o meglio costituiscono profili diversi bella intervenuta mutazione e della nuova morfologia della società cosiddetta postindustriale
Infatti la società complessa ha moltiplicato oltre perché le interdipendenze anche le interrelazioni di individui di gruppi ha sottratto individui e gruppi alla unidimensionale Italia dei rapporti di produzione
E li ha esposti coinvolti in una molteplicità di relazioni e di interessi che offrono loro coordinate plurime di individuazione e di realizzazione degli individui nella complessità sociale
La società complessivi carta chiamai infatti impegna individua i gruppi a misurarsi a determinarsi su piani ruoli diversi
Coinvolge in una pluralità di interessi affaccia su immagini su codici su culture diverse impone a ciascuno più dimensioni
La società frantumata invece ha perso
Le precedenti
Essenziali omogeneità di classe di cultura di interessi di valore
è una società sempre meno polarizzata intorno ad aggregati compatti ed egemoni
Sempre
Meno polarizzata intorno sempre meno solcata da ferme
E profonde imbarcazioni dicotomica Zani
è una società sempre più in movimento sempre più frammentata in gruppi in comparti in specificazioni chi segna nuovi accentuano diversificazioni disomogeneità divaricazioni
è una società nella quale generalità cui si ovunque egemonica impallidiscono e fortemente si caricano specialità distinzioni divergenze
La mutazione dei soggetti sociali attraversa e permea dal di dentro la trama dei partiti e delle rappresentanze
Prima ancora che l'evoluzione della domanda sociale investa dal di fuori l'ordito delle rappresentanze delle istituzioni sono processi che entrano dentro i partiti oltre che investirli dal di fuori
I partiti della sinistra politica sociale vedono attenuata eccolo rossa la loro essenziale connotazione di partiti di classe di portatori di interessi omogenei e compatti
Radicale il in una classe generale capace di attuare omologare interessi e valori di un intero emisfero sociale
La complessità sociale rompe molo culture e subculture di classe
L'affollamento la complicazione al centro della schermografia sociale sposta l'attrazione e la gravitazione delle rappresentante delle rappresentanze
Sempre più discosterà dai poli estremi del sociale
La frammentazione sociale
La diversificazione dei soggetti e degli interessi contrastano vieppiù la gestione dei partiti della sinistra sui grandi temi sulle lotte unificanti sul mobilitazioni generali
Contraddicono le infatti la qualificazione di massa sempre orgogliosi orgogliosamente esibita dai partiti della sinistra di classe che implicava appunto omogeneità compattezza risposta univoca e consonante
Gli stessi apparati di mobilitazione per la pioggia nera c'è il dono all'interno dei partiti e si professione Lizzano nell'incontro nell'aggregazione e nella mediazione di interessi e di gruppi diversificati
Si specializzano e si investono di problemi di tecnicalità della complicazione sociale sia cultura hanno e si aprano ai temi della società complessa
Non solo è mutato ed evoluto
Il referente sociale dei partiti ma sono mutate sono evoluti il reclutamento la militanza l'intermedio tessuto connettivo la rappresentanza la dirigenza e mutata la cultura e perciò sia pure con intensità e determinazioni diverse tensione ed intenzione politica
Al centro
I partiti di antica tradizione popolare e contadina subiscono un duplice impatto dalla mutazione sociale
Vedono l'inseguire le loro radici nel vecchio mondo dell'Inter classismo agrario e contadino vi sono invece coinvolti dall'espansione dei nuovi e vecchi ceti urbani e suburbani
Concorrenti maggiori con i partiti della sinistra quelli di centro nella ricerca nell'aggregazione nella riscossione di domanda sociale di rappresentanza politica nel brulicante congestionato
Nuovo centro dello spettro sociale
Allentano per questa via gli ancoraggi tradizionali
Ai valori e agli interessi della conservazione della stabilizzazione parliamo degli stessi partiti di centro in qualche modo si modernizza no ma si espongono anche combustione di Orion teme di orientamento gravemente obsolete alle spinte e ai sussulti della società complessa e frammentata aggiungerei si disorientano anche in questo caso l'impatto sul modello di partito di centro è sconvolgente
La rete delle relazioni sociali
La crema della rappresentanza sono fortemente curvate in funzione della molto intagliata dislocazione sociale
Della eterogeneità degli interessi aggreganti degli strumenti nuovi di sollecitazione e di soddisfazione del consenso congeniali allo stato sociale
A un partito di notabili al centro e alla periferia largamente identificato
E omogeneo con le scosse sociali e con gli ambienti locali che li esprimevano ha una trama di partito essenziale leggera a una diligenza aristocratica ed elitaria
Dei partiti di centro ecco fino agli anni cinquanta forse fino agli anni se sessanta succede un partito di Boston e di mediatori
Non identificati con ma sovrapposti alla rappresentanza un partito più volutamente professionalizzato nella politica con apparati consistenti con una macchina pesante con una dirigenza non più tanto aristocratica ed elitaria quanto ad usata al mestiere e politicamente sofisticata
Al centro e sulla sinistra la mutazione sociale ha investito i due tradizionali modelli di partito di classe e di massa collo scompagina mento della omogeneità sociale
Con la frantumazione degli interessi generali
Con la obsolescenza dei valori tradizionali sia di conservazione che di trasformazione con la irruzione per converso sul proscenio e con la imposizione
Di interessi sezionali di corporazioni di gruppi che attivano e pregno la concorrenza politica che condizionano e piegano le rappresentanze istituzionali
I partiti di massa si omologa non su un comune modello di rincorsa al centro dello schieramento sociale i vecchi valori i vecchi interessi generali hanno perso di evidenza hanno smarrito i loro sponsors tradizionali
I nuovi valori e nuovi interessi generali esplodono i movimenti ma non trovano canali di rappresentanza istituzionale nel soddisfacente allocazione nei partiti storicamente radicati nel sociale
Su tutto il fronte del sistema dei partiti c'è lo scollamento tra rappresentanze istituzioni intenti tra rappresentanze istituzionali e interessi generali
C'è un vuoto di rappresentanza e di peso degli interessi generali vecchi e nuove il moltiplicatore di rappresentanza e di peso degli interessi sezionali proprio dello stato sociale del compromesso storico ha forzato e ha rotto equilibri generali
E vincoli di compatibilità per cui affondano gli interessi generali ed essenziali
Alla sopravvive
Alla sopravvivenza spec interessi generali ed essenziali alla sopravvivenza spessa di un moderno sistema di democrazia industriale
Direi respirando un momento che qui e l'origine della crisi della politica
La convergenza e la concorrenza al centro di partiti già di classe e già di massa ha creato una situazione di stallo e impone una insuperabile impasse
Ai nuovi interessi generali che oggettivamente contraddicono le logiche di crescita quantitativa ed in corsa all'appropriazione e alla spartizione del reddito da parte di corporazioni e di gruppi
Derelitti dalle loro tradizionali rappresentanze accantonati dai loro propri sponsor senza istituzionali gli interessi generali vecchi e nuovi permangono diffusi e latenti adesso poi adespoti come ci dice io non ho linguaggio tecnico-giuridico che forse più mi appartiene rispetto a quello della politica
Disponibili per nuovi canali di proposizione politica e di affermazione istituzionale
Nuovi interessi generali
L'ambiente la nuova condizione femminile la crescita e l'integrazione delle nuove generazioni
La senilità più lunga e più indifesa i diritti di libertà di formazione e di informazione per ricordare solo i maggiori generalmente riferiti ma costantemente emarginati
Già percorrono i canali della movimentazione sociale li aggrediscono lo status e le chiusure di partiti delle rappresentanze politiche tradizionali minacciano stabilizzazione e congelamento dei consensi
I vecchi interessi generali
La certezza del diritto la sicurezza nella convivenza civile l'ordine pubblico l'affidabilità dei pubblici servizi delle funzioni pubbliche una stabilità relativa del metro monetario
La sopravvivenza del risparmio la permanenza di un processo economico ragionevolmente equilibrato e squali Prato e stabilizzato per restare alle massime generalità
Anch'essi ossequiare
Ma tu gruppi nati dai partiti già di classe già di massa si rifugiano in rappresentanze politiche minori
Ovvero ritrovano spazio voci e ampiezza di consensi nell'altro campo della rappresentanza dell'emisfero politico e sociale rimasto ai margini letto di escluso dal compromesso e dalla gestione dello stato sociale
Nei partiti allocati storicamente alla destra di quelli che erano stati i tradizionali partiti di classe di massa nonché alla destra di quello che era stato il Centro gravi popolare la destra storica e attuale
In qualche parte e qui il riferimento non è nazionale con varie formule
Con diverse facce e per parlare fuori da te dai denti penso a Riga né penso alla Thatcher e penso cool è già avvenuto che questa si proponga
Quest'altra parte la destra storica e politica attuale è già avvenuto che è questa si proponga e si affermi come l'alternativa reale allo stato sociale
Già avvenuto che l'appello ad interessi generali umiliati e offesi che la nostalgica di perduti rispetti ed equilibri
Che la paura dell'inflazione dell'insegue delle insicurezze della regressione in una spirale di impotenza ed inefficienze
Abbia ricomposto una saldatura tra destra e centro dello schieramento politico e sociale sui valori e sui motivi
Sulle promesse sulle demagogia di un ritorno al passato di un recupero di equilibri di sicurezza e di coerenze di omogeneità del tempo che fu
A questo coagulo di interessi generali latenti ma ben e presenti diffusione ma prima con più forza emergenti dalla destra al centro dello schieramento politico e sociale
A questo recupero di valori desueti ma tradizionali e non impunemente in giù ingiuria avvio di ignorarli
I partiti di centro proprio per la loro collocazione sociale proprio per la loro derivazione culturale
E per la loro tradizione politica mostrano di essere prima e più sensibili in più rapido e disinvolto recupero
Meglio pronti all'appuntamento con una inversione di marcia meglio disposti a dargli emersione di una consapevolezza generale e di una domanda politica di tal nuovo o antico segno
Per parte sua invece la sinistra
Tutte le sinistre
Non ha ancora portato a termine la sua lunga marcia attraverso tutti i tornanti tutti i giochi le asperità i vincoli di una moderna società industriale e post-industriale
Ma la democrazia di una moderna società industriale e post-industriale non consente che la sinistra resti ancora a lungo disarmata di valori e di consapevolezza essenziali al governo efficiente della convivenza sociale
Che abbandoni interessi generali e dissi ed essenziali all'alternativa ineluttabile di una racconta di una ricomposizione tra destra e centro dello schieramento politico e sociale
L'avvento e il dispiegarsi della moderna democrazia di massa ha avuto storicamente come suo punto di leva la sinistra politica e sociale
Su di essa ha fatto perno la Democrazia organizzata e diffusa dei partiti di massa i partiti della sinistra politiche sociali sono stati gli evitò e garanzia della moderna democrazia di massa
Per il proprio avvenire per l'avvenire la salute della stessa democrazia non può la sinistra abdicare a fronte di queste sempre più necessitanti io gli emersioni di interessi generali
La cultura della sinistra deve procedere oltre lungo il suo affaticato ma ormai per Seagram tratti percorso un cammino devi acquistare consapevolezza e responsabilità non più solo dei temi e dei problemi della riproduzione sociale e della redistribuzione del reddito
Ma deve anche caricarsi di quelli della produzione dell'equilibrio e della riproduzione allargata del reddito
Dimessa la prospettiva del ribaltamento e della socializzazione appropriazione non può restare nelle nebbie di una indecifrabile transizione né indulgere sulle in determinazioni di una sfuggente autogestione
Ma deve comunque subito restando in un sistema di democrazia industriale sapere assumere su di sé la rappresentanza dei valori di carico dei vincoli degli equilibri e delle compatibilità generale
La cultura la politica della sinistra non può più a lungo indulgere in una minoritaria difensiva e meramente rivendicativa chi fatto de responsabilizzata e squilibrati
Storicamente infatti la conversione della sinistra
Chi prima chi poi
Dalla rivoluzione alle riforme
Non ha significato
La conversione dai impeti di rottura da spinte squilibra avanti alla responsabilità degli equilibri all'anno nominale programmazione dello sviluppo ad un esigente ma coerente politica dei redditi
Punti dolenti questi passaggi equivoci della cultura e della politica della sinistra di tutte le sinistre mio io ho un ricordo che ho intrecciato la mia esperienza personale alla prima vicenda del centrosinistra
Che è un'alternativa di sopravvivenza e di crescita dello stato sociale e perciò un'alternativa democratica e di sinistra non può più a lungo eludere appena di cadere
A dicembre l'alternativa al centro e alla destra come alternativa allo stato sociale
Come alternativa alla democrazia di massa come alternativa alla democrazia non autorizzata alla democrazia non protetta alla democrazia non repressa
A meno di rinunciare a qualsiasi alternativa e di Vasco a farsi e di impasti cenare in una collusione al centro con la crisi permanente della democrazia e e dell'economia come vedete questa non è un'accolita di fiancheggiatori
In funzione di uscire a sinistra e impositivo dalla crisi di un fucile in funzione dell'obiettivo storico di sconfiggere la controriforma dello stato sociale e di riformarlo invece non per riprendere la via della vera crescita quantitativa ma per percorrere un cammino nuovo di sviluppo equilibrato e di più gli elevato incivili vento
Prima ancora della questione di nuovi modelli per i partiti della sinistra
Viene la questione di una cultura nuova di tutta la sinistra nel senso di una consapevolezza nuova e adeguata della crisi della politica che crisi del sociale
Che clinici di uno storico benemerito modello di sviluppo
Alla cui fondazione alla cui crescita e alle cui contraddizioni la sinistra non è stata affatto estranea e dalla quale non si può tirar fuori scaricando sul persi la croce e le spine che recano redenzione e salvezza
Avviandomi verso la fine
Pregiudiziali alla riforma dei partiti e della politica è la riforma della cultura della sinistra
Con l'acquisizione e la integrazioni messa della consapevolezza dei valori della produzione dell'equilibrio della compatibilità della stabilizzazione e della responsabilità demeriti assieme a quello dei bisogni delle trasformazioni dell'eguaglianza e e delle libertà la riforma della cultura della sinistra non si può certo configurare come una istantanea Catarci come una importante collettiva folgorazione che illumina assieme gruppi dirigenti rappresentanze apparati quadri militanti
è un processo è un ombrello e e non facile emergere di riflessioni di consapevolezze
E anche per almeno per una lunga tradizione di lotte Poli di lotta politica
Campo di belligeranza aspra e confusa che allunga i tempi delle nuove alle nuove idee li aggrava il percorso delle nuove conoscenze
Nella sinistra il campo di questa battaglia non ha parti precostituite non ne etichette viene io direi provvidi assegnare agli uni e agli altri per come chiusi comparti politici
Non almeno nell'esperienza italiana anche più recente
Uno è se pur la maggiore e migliore innovazione culturale è venuta dall'aria del Partito socialista dalla cultura della programmazione delle riforme alla dissipazione dei miti di classe generale di fuoriuscita alla riconsiderazione del mercato e dell'impresa al recupero dei valori di polpi citazione di pluralismo
Alcune meno
Ma più necessarie coraggiose conseguenze sono state tratte prima e più in campo Partito Comunista basti ricordare l'austerità di Berlinguer e la piattaforma Eur di lama con tutte le sottese ma grosse implicazioni di scelte di valori che le sapessero
Dall'una parte e dall'altra ancora solo uniti un itinerario avviato una lunga marcia che tiene in mezzo a un guanto
Dal quale peraltro debbono gli uni agli altri uscire ormai in tempi accelerati e prendi se non si rassegnano accedere ad altri ancora l'alternativa o a collocare altrove la prospettiva
In conclusione
I partiti della sinistra
Se
E nella misura in cui non si riducono a fungere da cinghia di trasmissione di gruppi dirigenti
Se e nella misura in cui non si riducono a compattare interessi sezionati e corporativi servendo gli e servendo se ne per l'occupazione delle istituzioni
Se e nella misura in cui sanno divenire strumenti e strutture di rappresentanza e di governo di una società più larga oltre i recinti della frantuma delle frantuma azioni e delle corporazioni
I partiti della sinistra in una democrazia che cresce e si diffonde debbono saper essere associazioni di governanti e non in strumento uno regni di chi per apparati per medie o per carisma li governa debbono essere il primo livello dei rappresentanti e dei governanti non l'ultimo gradino dei governati e dei rappresentanti
Per ciò solo la maturazione
E la diffusione di una nuova non è elitaria cultura della sinistra di una cultura non nominalistica mente di governo di una cultura non unilaterali distintamente di rivendicazione ma di una diffusa cultura degli interessi generali vecchi e nuovi di una capillare cultura delle responsabilità e delle compatibilità
Può costituire il fondamento di una nuova forma partito di un riformato nuovo modello di partito
Alla fine torniamo da dove ci eravamo mossi nuove regole
Nuove strutture nuovi procedimenti potranno rendere valere solo se e nella misura in cui sarà compiuta una siffatta rivoluzione culturale nei partiti della sinistra democratica e riformatrice
Solo se e nella misura in cui svolgeranno sul fondamento di questa nuova diffusa capillare cultura degli interessi generali vecchi e nuovi solo sci riusciranno a configurare un soggetto politico collettivo
Una vera e propria regolata è strutturata comunità partito un'ampia e articolata comunità di governanti e di rappresentanti Capaci di esporsi e di aprirsi ai movimenti e allora e alle loro nuove domande generali
Capaci di intendere e di acquisire le meno fragorose e addirittura silenziose domande di interessi generali
Più antichi ma non nemmeno attuali all'equilibrio alla stabilità alla certezza all'efficienza al merito capace perciò anche di intercettare
Di selezionare di governare domande selezionate frammentate
Addomesticando integrando interessi corporative settoriali in una nazionale Progetto di sviluppo equilibrato di una democrazia in espansione non preclusa
Ne precaricata
Da istituzioni occupate e contraffatte
Infine
Quale modello di partito capace di raccogliere una sfida così inusitata capace di affrontare e un'impresa così inesplorata
Qual è il modello di partito capace di compiere gli asset a compiere assieme un passo in avanti verso la società civile è un passo indietro dalle istituzioni occupate per una democrazia governata e governante
Il modello di partito
Che già si prospettò nella riflessione degli anni settanta e che fu allora oggetto di una ragionata elaborazione come supporto integrante necessario
All'alternativa non visionaria e non mitica configurata dal progetto socialista
Il modello di un partito non più da qualificare come partito di classe né come partito di massa ma da qualificare piuttosto come partito di partecipazione come partito di programma appare ancora una indicazione più pertinente
Più valida da offrire per affrontare la crisi della politica negli anni ottanta io vi chiedo scusa di avere letto di avere letto una lunga relazione e di averla conclusa con un rinvio a quante altre relazioni a quante altre elaborazioni da dieci anni a questa parte abbiamo fatto sul tema modello di partito
Allora grazie va be'poi Carbone
La avvertiamo credo relazioni di Tonino Bettanin il linguaggio della politica con l'audiovisivo averlo a questa sera alle ore diciotto
La parola a Gianni Baget Bozzo
Non dirò nuovo e non dirò Nemi perché e problema fondamentale
è la in questa situazione e possibile definire il che cosa
Leggevo sull'articolo del Tribune di ieri
Un pochettino è singolare cioè che la ripresa americana non è frutto di assume Priori economica né del Saprissa ed vedemmo detta risma del keynesismo perché in realtà la ripresa non ha seguito nessuno di questi modelli canonici
E questo mi pare una caratteristica della crisi della politica in cui viviamo perché da questo l'articolista deduceva che il vero vincitore
Della ripresa era soltanto il presidente Reagan
Era infatti mancato qualunque mediazione razionale
E quindi qualunque oggettività in questo senso
Qualunque ultimo così conoscenza guida ebbene questa è diciamo così la crisi del nostro tempo
Negli abbiamo per la prima volta ci troviamo di fronte a un universo in golare che l'universo che abbiamo fatto noi uomini che per questo proprio applicando l'invito che mente terminazione via internet non mettano riconoscibile
La cultura umanistica si fondata sul principio che la natura ed ha ragione sono trasparenti una all'altra nel momento in cui la ragione
Ha creato strumenti energie che non sono in natura beviamo un mondo ignoto e quindi non più rappresentabile la vera grande crisi della politica e quindi sta non noi siamo possiamo dico vedo qui dell'ideologia in questo senso
Perché ed elogia consentivano una rappresentazione del mondo cioè consentivano grosso modo una descrizione della complessità
Consentivano quindi al singolo di vedere di capire
Lei oggi abbiamo un universo che proprio perché da noi costruito e da noi incomprensibile
E questo crea una situazione il e il nuovo del lo devo dire della struttura in cui viviamo
Che vie con di fatto è non è solo italiana e evidentemente nastri a livello mondiale di qui è appunto la crisi del partito anche esattamente come perito ideologico
Ma anche che cosa mi viene fuori da una situazione di questo tipo in cui ci troviamo di fronte alla crisi della conoscenza la società e alla crisi da conoscenza collettiva della società
Quindi proprio a al e dinanzi alla presa di coscienza che un elemento fondamentale della della modernità cioè l'affermazione che il progresso tecnologico il progresso economico il progresso politico ha perso sociale fossero parti di un tutto unico che era base comune al grande pensiero borghese come grande pensiero marxista
Come qualunque altra pensione subalterno
E i cui primi di tutti i pensieri questa oggi è diventata veramente una certezza in discussione
Proprio ancora una volta il paradosso sta qui nel momento in cui noi stiamo massivamente attori
Ne siamo interamente privi di rappresentazione del realtà su cui aggirando
Quindi questa e proprio a Sacchi sappiamo che è ora questi elementi sono di carattere scomposto la tecnologia da sola
Non ci dà in progresso no abbiamo però elimino criteri per terminare a in quale modo in quali limiti possiamo limitare tecnologie
Questo crea giungono grossissimo problema
Che chiamerei non la nuova classe ma la nuova situazione destra situazione generazionale
La generazione diventa una categoria politica o diventerà sessantotto
Dico l'ideazione giovanile in modo particolare
Ma lo diventa proprio perché essa si trova di fronte a vivere visto inizialmente un tempo di questa natura
E allora quello che accade immediatamente in questa generazione
Che ha dato che ha risposto in prima istanza con la violenza
è in seconda istanza non l'esplosione ma lime produzione
Cioè non è solo fenomeno della droga che indica questo ma è un fenomeno globale di demotivazione
Cioè la difficoltà di rappresentanza e di trovare nel senso che è uguale a quei trovare lavoro
E questo è una dei delle delle dimensioni più significative del nostro tempo che cosa accade di una situazione in cui abbiamo una generazione esclusa
Proprio dal fatto che il progresso non produce più da solo nuova le nuova diffusione di prospettive sociali non socializza immediatamente
Do e intendi più la scuola è sempre al nostro Paese in modo particolare
Ma anche in altri paesi non è se non è in grado di di gestire la collocazione trovi nell'azione e la società
Dico questo perché è questa la città che abbiamo dinnanzi Breda neanche l'aspetto drammatico perché il nuovo non è semplicemente al rosa
E anche l'oscuro
Diamo un esempio specifico una situazione di questo tipo emerge fondamentalmente il clima della figura del padre perché perché la figura del padre sembra più strana perché è una scritta di questo tipo ha bisogno di affidarsi ai sentimenti di fiducia primari
Di una situazione in cui non c'è più la grande forza pura teoria
In cui esiste la demotivazione frustrazione in cui prima fondamentale cui dare senso alla anche politico e di dare un senso alla propria esistenza la figura paterna emerge questo una ricchezza è una povertà
Diciamo immediatamente che emerge
Nella figura più della identificativi più semplice
Cioè d'identificazione contro non è un caso che le identificazioni sullo fondamentalmente belliche
Il vero problema oggi politico e la rimessione del problema militare
La politica dei governi conservatori inglesi e a e non e assai meno di destra non mie monetarista nove punti donne in fondo nessuna Politi economico configura
Ma infine è
Dalla sua la vittoria ed in il significato della signora Thatcher è certamente il fatto Falkland che ad consentite un'edificazione primaria
Il
Gesto presidente Reagan compensino corporazione Grenada è di questa natura
Perché che cosa è in questo caso che emerge facilmente
E mediche propriamente l'elemento di identificazione col collettivo modo polemico il padre è colui che identifica in questa prospettiva
è significativo che anche in Francia la grande crisi del governo francese impudica interno perché economica che ha dimensioni così gravi
Sia diciamo così credente temi di politica estera
è un compito che Petrovic nostri giornali
Mi impegno nel caso appare induca a differenza quindi in questo senso mai abbiamo un problema della figura del padre
E questo in cui comincia in sostanza che pareggia sulla politica italiana
E dotarsi che vi sono che vi i paesi che fanno più resistenza all'emersione di questa figura e del militare
Sono i tre paesi che sono stati che hanno combattuto e hanno perso la seconda guerra mondiale Italia la Germania il Giappone
In cui del massimo di resistente a questo punto esattamente perché essi hanno già conosciuto cosa vuol dire l'emersione primaria
La situazione di oggi a e non è un caso in un caso che qui si svalutano temporalmente una ricerca sui trenta Germania
I Paesi che hanno conosciuto la figura del padre come figura risolutiva e quindi la figura del militare come internet né politica da figure del padre
Sono i Paesi che hanno maggior esistente a questa prospettiva
Mi pare un fatto estremamente importanti ma in Italia abbia mancato in questo fenomeno per esempio ripeto il fenomeno Pertini è una classica domande figura paterna in cui si noti elemento significativo esattamente lo sganciamento dei partiti cioè il fatto di garantire una dimensione in cui si può avere fiducia al di là delle strutture di delle strutture formale di potere
E se guardiamo bene tutte le interessanti proposte fatte ieri
Che mi sembrano significative
E certo più avanzate rispetto a Rimini proprietà situazione più avanzata e più drammatica sia appunto quelle di poche da della proporzionale personalizzata sia quella elezione diretta del presidente a Repubblica subito che che sia
Mi partiti dettagliate del segretario hanno in sostanza il problema di riprendere in qualche modo questo fatto di fronte a una situazione in quindici vettura presentazioni collettive né letture collettive la società basta frammentaria
Non è un corpo ideologico che unifica è in qualche modo un atto di responsabilità personale cioè noi non possiamo uscire fuori dal proprio dalla figura paterna il problema di come gestirla
Per questo le domande date un volto al potere che sul senso politico ultimo di tutte le pratiche con scritto ieri sono veramente il punto fondamentale
In questo caso cognome data sociali negli alpestri politica attuale non vi è dubbio
Che esistito l'affermazione di Bettino Craxi
Che non è più più di cui del PSI è singolare io l'ho detto in altra sede ma anche i democristiani che Craxi assume per la DC la figura di nuovo chiude la guida esterna
In questo momento
è un punto di riferimento per la DC si poté fare analisi politica di queste cose ma voglio dire e significativo che la ragione del successo cioè liste sia quella di avere giocato al massimo attacco e personalizzazione
Con tutti i rischi problemi questo comporta voglio dire però non è da questo noi due da questo lui non riusciamo a elude oggi in questo senso però è un punto molto importante
Porre la questione del padre vuol dire porre perché così anche la questione del paese
Cioè di avere un'ipotesi taglia
Cioè questo è il punto
è fondamentale
Colui che parla i frammenti deve dare un senso alla loro convivenza collettiva
Vi è una figura del padre che non si fondi sul potere militare
Questa è quello che abbiamo oggi in questo momento con l'esperienza italiana
Buco proprio legata quelli socialisti
è un tentativo di dare alla figura del padre un'espressione non militare
è stato colpito proprio da che anno in quel motel diverso e degli altri altri paesi
Per esempio la la Spagna dove riuscito dove le gambe fatto in questo senso della combinazione in territori dove stanotte domande la monarchia ed umide socialista
E intercluso queste figure perché cadute russe de si è frantumata andando a sette deputati dopo aver avuto a maggioranza assoluta
Perché non mi aspetto una figura di responsabile
La falsità di pensare in sequestro
è un caso unico in questa forma ai
Perché in Consiglio quando la quando si Asti esistente la commissione terrà un'ipotesi nazionale gran profondamente sentite la figura paterna sia al consenso
Quello che non è riuscito a mio avviso in Francia Mitterrand in modo esemplare devo dire che io prevede una sempre sconfitta l'inglese francese proprio perché non esiste questa rapporto abbiamo anziché i nomi di ribellione sociale addirittura
Mentre invece è uscita e gite in Spagna probabilmente uscirà anche in Grecia
Come recita in Austria
I commi Cinoglossi Inghilterra informa interamente riversa i compensi netti cioè dieci son queste figure che possono certo punto esprimere in modo diverso
Ebbene la figura la figura di ipotesi Italia non militare e mi viso molto importante l'APT qui soltanto questa sede si può determinare il problema del tipo di riforme che vanno introdotte cioè in sostanza il tipo di dialogo che va in preposto col Paese la forse un perito minoritario come il PSI se esattamente nel giocare una ipotesi taglia cioè del tetto
Trasformare in politica Ciocchetti Pertini vissuto come sentimento
Tuttavia in questo certamente che questi ecco questo è il punto più importante perché dove c'è il dubbio che per fare la riforma della politica ci vorrà politica la riforma della politica che o corrotti e delle motivazioni
è molto importante avere terminato un un secondo cui il segmento di pratica più operabile di quello offerto a Rimini
è molto importante per l'ho fatto però evidentemente ci vuole un CV occorre che esista
Nel partito socialista corpetti non grossa occasione storica la capacità di proporre un'ipotesi Italia
Che dia un senso alla vita collettiva
E in questo in questo modo solo in questo senso possono concorrere le proposte che un chiamerei appunti questione morale ma sono semplicemente questo come impedire che i che i resti della fiducia morale che mi sembra una libertà un leader e il suo popolo
Venga macchiato
Dalla studi partito in cui i valvassori Citron istruzioni difficoltà obiettiva per motivi che non certamente di inclusi la situazione del nostro sistema politico nel sistema sociale ultima corporativo legato il transazioni
Legato evidentemente le tangenti che sono connesse transazioni cioè ricca che ha delle diciamo così delle situazioni istituzionali obiettivamente difficile o superati non credo che le questioni morali si possono risolvere colpi di leggi ma fondamentalmente o occorre anche in qualche modo queste vengono proposte e credo che in genere
Il clima
In cui queste posso dirlo proposte sono ovunque S ovunque la polizia sono sempre legate a una personalizzando la politica
Solo in questo senso è possibile affrontare anche diciamo così i problemi delle garanzie
Su cui ora non vorrei entrare nel se se ne è parlato come di Ariccia e ci sono certamente le garanzie che vanno date
Sì proprio dal tesseramento sia per quel che riguarda che appunto le elezioni dirette altre cose io quel bando per esempio le garanzie istituzionali compagnetto può dare alla proprietà stesse del partito mediante diciamo così le garanzie in termini pro le commissioni di controllo ma non è questo prima fondamentale altro
è il problema invece appunto di determinare un clima entro questo sia possibile
Allora per far questo il panico e certamente non è più sufficiente e qui nasce un timore dei club
Cosa significa neppure c'è un rischio dei propri estero detto altre volte su su appalti di corrente questo un pericolo
Ma invece dicono ebbe tutto a dare e in sostanza le aree che potrei chiamarli in un potere ma lineare in cui si cerca dirà di dare rappresentanza alle generazioni più giovani e alla società nel suo insieme le aree diciamo così di espressione di della conoscenza i bisogni possibili l'elemento fondamentale di una politica che ha della sua autorevolezza per lei essere politica cioè nel non essere immediatamente potere
Qui stare in sostanza e l'aria diciamo così dei numeri in entro cui si può evitare alla generazione di implodere che il vero grosso problema che abbiamo innanzi cioè che il sistema che esiste per una serie di iniziative rivolte a generazione in varie sedi o penso anche a Trieste non posso parlarne qui a problemi aperti come Linge del lavoro
Ma il problema delle limitazioni oggi c'è ma non a me era analogo de prima della classe
Ora un tessuto di organismi di non potere ma di rappresentanza cioè che dietro gocce e postuma per dir così consentire a coloro che non hanno potere di parlare cioè il potere liberatorio per eccellenza
Sono un momento fondamentale la risposta
Non militari alla domanda che esiste oggi e che certamente richiede i responsabili e figure paterne ma richiede accanto la figura paterna la libertà figlia della parola
Uso un termine familiare perché è una scelta posto razionale come la nostra i temi di carattere in questo modo come dire e Tyco primario dicendo Kenteris qua mio avviso più logici per potere affrontare le cose occorre la domanda filiale
Il collaudo in sostanza è lo strumento deve essere inteso come lo strumento offerto anche alle più giovani generazioni chiari che è quella in cui il il problema di oggi si del bel tempo secondi un drammatico blocco in cui esiste il pittore di specie sa cultura politica lavoro secondo tutto tutto in un'unica domanda non è una domanda che così complessa non facile essere formulata e quindi in qualche misura via pensare proprio come una figura politica non subalterna al partito del suo molto importante distinguere questo occorre che certamente il partito trova i problemi delle soluzioni sui problemi io ritengo per esempio su questo piano un venture fondamentali appunto per questo sarebbe quello di limitare io vi numero di mandati almeno mettere che uno può essere averla cariche ripeto pubblica solo per tre volte consecutive tua costante in modo da rompere per dir così il carattere oligarchico della politica c'erano spazi generazionale con i cui fondamentali lasciare uno spazio politico alla generazione questo almeno questo ma mentre importante che il partito lasci sia un patito a terra otto
Mentre occorre che le istituzioni abbiano una figura che parla un popolo e da un popolo il suo senso in maniera alternativa il militare come io spero occorre contestualmente c'è un terzo piano che il piano del non della politica come in un potere ma come parola e questo al pool ecco in questo senso il l'area socialista si trova in questo momento con un'occasione storica che come esempio per occasioni è prodotta dalla storia stessa prima ancora che negli uomini
Al centro di tutte queste questioni
Una grave responsabilità anch'perché si trova a vere esposto le figure paterne
E quindi col problema dell'ipotesi taglia chiarissima indenne immensi e m'impedì mica in crack
Dove è possibile l'autoriforma del partito
Che è una fondamentale essa che sta così provata quasi provvidenzialmente diciamo così dallo scoppio perché è verissimo che finisca a base di archivi gli altri grandi partiti dovrebbe ben di più
Ma è chiaro che al PSI si chiede di più perché è il partito su a cui si pone la questione morale il che non è propriamente parlando al disonore
Perché in sostanza agli altri non si è mai posta qui standing l'attesa maggiore anche e questo credo che l'autoriforma sia importante esattamente per consentire alla figura nei figure che hanno responsabilità in rete nella regione nel comune al vertice del Paese
E di essere figure trasparenti
E quindi l'autoriforma è devi diventarlo queste del partito in quanto tale esattamente per garantire queste cose io sarei perfino perché riformasse investire finalmente aprirsi uno statuto distinguesse la figura del leader come responsabile di tutta la politica nazionale eletto al Congresso da segretario del partito
Che viene occupata il corpo del partito insomma molto d'accordo sulle questioni ieri pagava la Ganga per esempio ma avrei sta molto meglio che indispensabile sollevate un anno fa
E quindi sarebbe stato molto meglio per tutti noi che avessimo che non è che l'esperienza non ci ha ricordato la scienza ma che la gente avesse anticipato l'esperienza
Vertebrato io Deng la Regione sta molto peggio
Che sta molto peggio e penso che stamani creati dagli sette al Parlamento europeo
Avremmo alla situazione di prima come prima peggio di prima quindi prima molto grave dedicato che si pone e non perché io sia un moralista queste cose perché devo dire che più ancora che di questi preoccupa
Del danno per il Paese riceve nel suo insieme oltre che il danno economico
Che è l'ossido come sapete anemia Regione interrompi elegante i piedi sia pagato duramente e nel momento in cui deve essere fallito qui affidata dalla storia non degli uomini per realtà della italiana il foulard ipotesi Italia
Ebbene sesso cade sulla buccia di banana
Delle tangenti bene questa sciagura storica nomi su una figura più PSI non è solo perché proprio qui diciamo così da questa dimora Anna su determinati e infine devo dire che dobbiamo pensare diversamente ma dei club ripeto come una cosa vicino al PSI e e non a caso il PSI la pensata
Ma per far questo bisogna che il curatore ecco e qui si può dire il linguaggio qui importanti ci miei
Io ascoltato non dobbiamo dare neppure ad un linguaggio solamente ottimistico
Abbiamo cioè affrontare veramente problemi così come sono a tutti gli ai vari livelli lo dimensioni reali la nuova società ecco altamente problematica è un problema non la soluzione
E per ben pompe antichissimo
Che il club viva abito ha come compito fondamentale come che è fondamentale il tema della generazione scusate non è un caso certi problemi Ringo discusse certe fasci degli aratri su finito dritto al terrorismo ci siamo dimenticati del dramma di una generazione è intatto
I club hanno a quella qualcuna fondamentale
Io vedo i mille e più BP belt la riconosco è quello di latina che fatto di soli giovani
E e i fatti sono i giovani in cui sia il massimo di creatività di linguaggio culturale
Perché le indagini latinista partiamo così al centro di queste cose io reti per carità il mussoliniano largo ai giovani potrà quando ha così poco largo che al massimo di non soffocata di non sono chiamati e per tutto al contrario ma ecco hanno quel riferimento ed importantissima
Che nei club la cosa si crei qui sino qui c'è il momento perché meno morale da questo Papa Nicola
è lui che deve nascere la nuova moralità
La moralità diede la potenza e la parola
Ne abbiamo tanti Iesu in Italia no io vedevo un amico cileno qui prova i quali quindi una è rimasta alta che la potenza e la parola
Di questo ne dobbiamo prendere esempio da coloro che lottano in Paesi come il Cile che non hanno altro che la potente la parola delle che acquista e moralità dei club
Ma concludo su questo punto io credo che sia ora io non so che cosa le devo dire che la cosa io ho sempre di più mi son messo a girare con va attorno paesi civili sia tutti questi non è è proprio ed è il pronipote d'Italia cioè ha dentro di sé non poté che l'Italia il PSE in questo momento sono legati drammaticamente alla medesima cent'
Una volta per il mondo cattolico così
Oggi non è più
Oggi il legame storico del Paese passa per il Psi
Poter cedere alla gente può non piacere topici anche noi podista ma io per me è molto chiaro e qui
Al limite seguendo qui e per amore del Paese prima che per amore del PSI perché sento che che questa Commissione essenziale
Quindi è ipotesi Italia che alla data come di poter di questo Paese che Europa e del Mediterraneo
Che ha che ha già vissuto la crisi che tutto il mondo che certo mondo occidentale ivi solo oggi
Io sono convinto che la crisi fascista è una crisi d'Occidente l'ho visto prima degli altri paesi ma che altri Paesi hanno dentro Pedica lustro il fascismo
Sono dei paesi vaccinati contro il pericolo di un uso improprio la figura del padre e sua quindi politicamente più avanzati
Di questo e non avere coscienza ma glielo appunto sapere che proprio per questo
Che è per questo che la riforma del partito è consistito rispondere positivamente adombrati due del padre e alla fine e alla figura del pare comuni ficcante dedicò delle dell'ipotesi di creare una comuni di la convivenza una con venti frammenti e questa la grande politica che io credo si debba fare
Dentro cui stanno le istruzioni
Ma dobbiamo sapere che prima si riforma la politica e poi si diffonde istruzioni
Non è che riforma le istruzioni calma riforme della politica e viceversa e cioè Craxi riuscirà sempre più sequestri noi stimi riusciremo allo sforzo di creare quando le immagini del paese si riuscirà a questo sforzo dopo saranno riformabile istruzioni non prima e la politica che riforma le istruzioni non esclude che rifonda la politica
E io credo io distende un questo profondamente da Miglio non è è vero che è molto facce riformare quando dopo una guerra dopo l'accaduto ma sconfitta
Ma e e credo che in me la situazione è questa però è il pentito del passato sono convinto che oggi una crisi di questo tipo consente agli autori forme purché sindacalisti che obiettive cioè come se che poi vuol dire semplicemente apra perché va a Rimini capire veramente cosa vuol dire tornare al cambiamento
E solo questo il problema
Ecco o questo seguito ho finito
Ringrazio chiedo scusa se ho pagato fra che il prima mi sembra però fondamentalmente questo di capire che tutte le cose situate in aree socialista dal Governo
All'appeal proprio del partito ai club sono tutte storicamente legato alla sola prospettiva e che in qualche modo S debbano essere tutte risolte insieme nero diversità specificità ma tutte risolte insieme
E che l'altro lato le occasioni storiche quando vengono spente posta anche essere perduti
Questa è non e che non hanno un tempo indefinito stabilmente questo anno erano della decisione per tutti noi settantaquattro ottantaquattro Nando lungamente atteso
Ma una un possiamo vincere o perdere
Allora ringraziando Gianni Baget Bozzo la parola al Tamburrano responsabile culturale del del Partito Socialista Italiano
Ma Presidente avendo otto data la mia qualifica mette in imbarazzo crei dei vincoli politico partiti sì che io no
Non vorrei sentire il modo pesante
Io ero tentato di fare un'analisi del sistema politico italiano come premessa
Un successivo tentativo di indicare le vie per uscire dalla crisi ma
L'analisi sociologica Orica sociologica di Carbone questa analisi così lucida di carattere filosofico concettuale di Baget Bozzo mi dispensano
E penso che non ce ne sia poi bisogno tra di noi di fare analisi molto approfondite io credo che soprattutto stamattina basta aprire il giornale la prima pagina del giornale per
Descrivere
Il nostro sistema politico
E caratterizzato secondo me e mi sbrigo rapidamente
Da una doppia patologia
Da una permanenza al governo anomala patologica di un partito la democrazia cristiana
Ed è una instabilità dei governi
Una patologia che dopo il voto del ventisei giugno
Rischia di accrescersi
Perché il declino della democrazia cristiana se non si aprono sbocchi alternativi
E può portare la situazione italiana verso il modello dalla quarta Repubblica francese
Finora noi abbiamo avuto un partito egemone che agglutinare va che aveva cosiddetto potere quali stante la Democrazia cristiana nella misura in cui la democrazia cristiana fortunatamente declina noi avremmo delle coalizioni in cui non c'è più un partito qua Rizzante e quindi con una instabilità accentuata
E quindi con una h accresciuta
Inidoneità del sistema politico a governare una moderna Società industriale
Perché
Il caso italiano è anomalo sotto tanti punti di vista
E che l'Italia è l'unico paese in cui c'è questa patologica stabilità di un partito che è rimasto ed è tuttora il governo imposizione ad onta delle apparenze condizionante fortemente condizionante non perché abbia operato bene ma nonostante che abbia operato male d'Italia la sua crisi ne sono la prova inconfutabile
è l'unico Paese in cui c'è una instabilità governativa che arrivata alla media dei nove dieci mesi
Che devo dire l'unico paese in cui c'è un premio alla vita che è rappresentato dal voto segreto in Parlamento non c'è niente del sistema politico italiano che somigliava ai sistemi politici dei Paesi più sviluppati dell'Occidente alcun
A cui noi apparteniamo
E la cosa e tanta più grave in quanto l'Italia di tutti i Paesi e quello in cui lo Stato ha potere di decisione nella vita della società e in cui la stabilità l'omogeneità delle maggioranze
L'efficacia dell'azione dell'esecutivo il potere di decisione dovrebbero essere maggiori che negli altri paesi proprio perché maggiori sono le responsabilità
Dello stato
E invece che l'Italia è un frenetico agitarsi dell'immobilismo
è un sistema in cui si sposarono collusione collisione
Sì con l'si collide fino al limite della fino alla fino ad arrivare alla collusione si colluse per poi collidere questo è
In poche parole il nostro sistema politico
E poi le trovate prova
Sulle prime pagine dei giornali lo spettacolo tra Longo e Andreotti davanti a alla delegazione francese a Venezia forte compatta unitaria con una leadership autorevole garantita da o quel sistema politico di essere al governo
Per il tempo che è stabilito nella Costituzione
E l'ultimo esempio e clamoroso che dice più di qualunque analisi di quello che il nostro sistema Poli
Ora
Ieri si è parlato
Delle fortunatamente si parla già di proposte di riforma io sono grato a Pellegrino al club dei club de di stimolare il dibattito sulle proposte concrete perché amici e compagni dobbiamo arrivare alle proposte concrete
Questa è la funzione da Hitler quali sono i problemi che le propone che una riforma deve risolvere
Cioè il primo problema di attivare ricambio di far sì che in Italia la gente possa scegliere il governo
Pulire il governo che secondo la maggioranza
Non ha governato bene il ricambio anche in Italia come in tutti i Paesi
E insieme con il ricambio garantire la stabilità
Un governo che ha avuto il suffragio popolare deve avere il tempo necessario per applicare il suo programma sembra scoprire l'acqua invece mi pare che sia qualcosa una cosa molto complicata
Da fare
Io sono d'accordo con Baget Bozzo la questione Italia all'ipotesi Italia oggi si lega strettamente all'azione
Culturale e politica del partito socialista voglio sottolineare in questa sede la parola culturale perché è vero che abbiamo bisogno di una cultura delle riforme della politica per avere una politica della riforma dalla politica prima di avere le riforme in questo sono d'accordo
Dunque sottolineo fortemente il ruolo la responsabilità del partito socialista dell'aria laica e socialista e mi soffermerò su questo aspetto e dei e del movimento dei club
Perché dico sottolineerò lo faccio subito questa espressione laica e socialista
Perché a mio parere una prospettiva di alternativa in Italia non appartiene al all'area comunista
Esclusivamente all'aria comunista
Neanche prevalentemente all'aria comuniste
Credo di dire una cosa ovvia se dico che non è il PC che può essere alternativo
Alla vecchia egemonia democristiana
Non è il PC
L'alternativa può essere di forze che sono insieme
Inserite
Se sicuramente nello schieramento occidentale e portatori oggettivamente prima che soggettivamente di una domanda di un esigenza di una spinta riformatrice non il PSI da solo ma un'aria laico e socialista
Che vaghe legata io non ho non non ho nessuna simpatia per gli ingegneri per l'ingegneria istituzionale vedo le riforme in funzione di obiettivi politici ma aggregata eccome aggrediamo quest'area e gli elettori dimostrano di voler premiare di volere come la forza di alternativa
Gradualmente come la crediamo se noi non nutriamo dei meccanismi perversi che premiano sollecitano determinano la frammentazione
Tra le forze politiche ecco che quando discutiamo di ingegneria istituzionale e costituzionale dobbiamo tenere presenti queste esigenze che non sono soltanto culturali sono esigenze di cambiamento reale della nostra società
Dunque un'ingegneria che sia al servizio di finalità politiche espressione di una cultura di un'analisi del livello a cui è giunto la crisi a cui è giunta la crisi italiana di una cultura e di finalità politiche
Al servizio
Della governabilità e del ricambio
Ora amici e compagni la presidenza socialista
Ha oscurato seriamente il bipolarismo in Italia
E l'inizio della fine ma solo all'inizio bisogna vedere come si va avanti
E però qui ci troviamo ci scontriamo subito con un obiezione che già Baget Bozzo a a mio parere giustamente criticato e cioè che le istituzioni non si autoriforma no
Mexès però se noi partissimo se noi partiamo da questo punto ci condanniamo all'immobile è inutile che stiamo qui a parlare è inutile che stiamo qui a parlare io invece credo
Che le istituzioni possono autoriformarsi dipende dalla forza che hanno le le culture
Le componenti sociale e culturale portatori della riforma
Io mi sono sempre sentito fare l'obiezione in Francia senza l'Algeria non ci sarebbe stata la riforma può darsi
Però chi fa questa riforma cari amici costituzionalisti dovrebbe stare più attento alle date perché in Francia
Il lo choc dell'Algeria portato De Gaulle al potere
La riforma istituzionale più importante quella che ha coronato con la elezione diretta del capo dello Stato la riforma elettorale che è un coronamento necessario anche se breve visto gradualmente è del sessantadue quando lo choc algerino era stato già assorbito o è superato
Quella riforma l'elezione diretta del capo dello Stato fu proposta da dei gol
Ai cittadini accorta in un referendum che ha dato una maggioranza vedete
Non così alta come quella che risulterebbe forse in Italia se si votasse almeno stando a un'indagine del di un istituto specializzato le unisco
Che ha accertato che in Italia sessantuno cittadini su cento vogliono l'elezione diretta del capo dello Stato ventidue sono incerti
Dividiamo per due questi incerti avviamo settantuno per cento
Ma
Le istituzioni non si autoriforma no pensate Filippo Turati davanti un'obiezione del genere
Quando faceva la battaglia per l'allargamento del suffragio universale cosa chiedeva chiedeva quel parlamento censita Ario elitario di autoriformarsi aprendo le porte ai rappresentanti delle classi antagonisti
E se si fosse fatto bloccare da questa obiezione non non avrebbe fatto la battaglia vinta per l'allargamento del suffragio universale
Ripeto per me questa è una riforma matura e risulta dall'indagine che ho citato prima
Il problema è di trovare le forze politiche che se ne fanno carico
E le forze politiche e culturali che possono e debbono farsene carico nell'interesse dalla democrazia nell'interesse dello sviluppo di questo Paese oggi bloccato sono le forze laiche e socialisti
Ecco perché io penso che come partito dobbiamo essere graduali attenti a tutte le implicazioni politiche
Immediate di certe iniziative ma come circoli come club possiamo anche essere più coraggiosi
L'altro giorno in un dibattito sentito scusatemi questa
Piccola digressione scherzosa
Una persona che ha ha detto che la definizione di ottimismo e pessimismo di Gramsci che può la tratta da Romero LAN
Superata
Diceva a proposito della gravità della crisi che la differenza tra ottimista e pessimista sta in ciò che il pessimista dice bene ormai abbiamo toccato il fondo l'ottimista dice abbi fede c'è ancora da peggiorare la situazione
Ecco io sono un ottimista voglio dire che c'è ancora un'elasticità nel sistema ma è un'elasticità residuale un'elasticità residuale
Ed è veramente come dicevano i latini Motus in fine belloccio
Piccole riforme no
Io sono per le grandi riforme
Perché vedete le piccole riforme intanto se
L'uomo sono ai partiti maggiori non si fanno mi pare che il caso del voto segreto in Parlamento che il caso più clamoroso perché in questo l'Italia è l'unico Paese che conserva questo diritto alla vita non passa
Non passa
Quindi se nuocciono ai partiti maggiori non passano ugualmente la difesa del sistema contro le riforme che nuocciono al al bipolarismo della politica italiana
Scatta che sia Grando che sia piccola la riforma ma hanno
Però uno svantaggio
Che non sono popolari voi non potete andare a dire alla gente di fare le piccole riforme come può essere anche l'abolizione del voto di preferenza che è una cosa giusta perché perché sono cose da addetti ai lavori
Bisogna invece prospettare qualcosa che dia all'opinione pubblica la gente ride ad una trasformazione reale
Della politica in Italia
Per esempio l'applauso dello dello sbarramento
Non certa Vieri diceva che con questa clausola lo riduciamo la frammentazione delle forze politiche
Non è vero
Non è vero queste una clausola che funzioni in Germania perché esclude due partiti non assimilabili ma in Italia noi avremmo un risultato
Pregevole mica tanto a capirlo che si apparenterebbe ripartiti per le elezioni fare bruma primo anno pre-elettorale col divorzio post-elettorale la storia italiana è piena di questi fenomeni dalle
Dallo sciagurato Fronte popolare del quarantotto all'ultimo accordo tra dunque il partito comunista che ha rimesso
Che ha portato alle elezioni insieme i partiti e poi che poi si sono separati dopo le elezioni dunque in sede parlamentare la frammentazione non cesserebbe forse escluderemmo Apostu part-time o dei partiti regionale
Probabilmente Pannella per non essere per non essere escluso sia negherebbe con la Liga Veneta con i pensionati e chi lo sa chi chi può vedere i limiti alla fantasia di di di farle
Ecco perché io penso
Che dobbiamo parlare di Grande Riforma come abbiamo fatto dandogli un contenuto
Ieri è sorto il problema se
è il modello francese o il modello tedesco io ripeto non ho nessuna pendenza alla modellistica straniera
Però però debbo fare qualche osservazione
Perché il modello tedesco intraducibile in italiano in quanto in Germania c'è sostanzialmente un bipartitismo
La cultura tedesca distante dalla nostra cultura
Mentre traducibili io credo adducibile cioè può essere preso in considerazione quello francese perché
Perché la cultura francese molto più vicina alla nostra
Perché la Quarta Repubblica
Cioè gli il regime precedente che è stato riformato e si era simile nostro regime e per tanti versi e lo diventerà sempre di più simile a quello ingovernabilità frantumazione delle forte instabilità governativa dunque
Qualunque
Medico cerca di applicare una medicina che ha avuto effetto su altri organismi è una è una prova orientativa
Non vogliamo parlare di esperienze straniere
Ma lì adesso Baget Bozzo ha ricordato le esperienze dei partiti italiani
Democrazia Cristiana il Partito Socialista hanno adottato delle mobilità hanno adottato un sistema nuovo di elezione del segretario voi ricordate come nel nostro partito prima della elezione diretta del segretario era un un partito frantumato
In correnti c'è stato un una modificazione di carattere politico culturale ma l'elezione diretta ha prodotto una ulteriore passo avanti e ha dato omogeneità stabilita alla direzione politica e ha fatto venire meno le condizioni
Della frammentazione
Dunque tutte le prove che noi abbiamo che si tratti di esperienze straniere o che si tratti di esperienze italiane oltre altri altri a quella del PSI possiamo citare
L'effetto che ha avuto nella Democrazia cristiana l'elezione diretta del segretario portano a prendere in considerazione amici e compagni una riforma che una grande riforma
Che è quella del collegio uninominale a due turni e dell'elezione diretta del Capo dello Stato
Perché
Perché l'elezione col collegio uninominale a due turni
Nella situazione italiana avrebbe il doppio effetto
Di non far sparire i partiti minori
I quali si presentano ciascuno con il suo simbolo la prima domenica
Ciascuno prende i voti del proprio elettorato
E fanno gli accordi nella seconda domenica
Ripartendo la candidatura unica nel ballottaggio non sulla base di questi accordi che gli spetterebbero le proporzioni che sono emergesse nella prima domenica
Dunque concilia il vantaggio della proporzionale con quello del sistema uninominale e mantiene in il sistema italiano che è un sistema pluralistico che non può essere cancellato
La clausola dello scioglimento automatico del Parlamento come l'esperienza francese insegna in caso in cui questa maggioranza nata nelle elezioni viene meno è un deterrente
In Francia gollisti e Chirac Tiani hanno litigato a lungo non hanno mai messo in crisi il governo hanno esaurito la loro legislatura Gilla Tura è un deterrente che garantisce la stabilità dunque mantenimento del pluralismo
Della SIP della società pur italiana stabilità e l'elezione diretta del capo dell'esecutivo è il coronamento necessario per dare alla omogeneità della maggioranza un'efficienza
Di direzione politica perché che cos'è la democrazia
La democrazia non può essere assenza di decisioni potere debole perché e questo significa che nella massa del della gente che crede nei valori meno Dino gli altri
Penserebbe che la democrazia è un regime che non funzionando va va abolito
La democrazia e decisione come il regime autoritario mai decisione a differenza del regime autoritario controllata quindi la libertà di stampa tutte le libertà revocabile
Dunque questa ipotesi
Che è poi l'ipotesi che ripeto
Affiora come l'ipotesi prevalente nella pubblica opinione deve diventare un'ipotesi culturale
Un'ipotesi culturale per l'aria laico e socialisti
Due parole sul problema dei partiti
Caro che di vent'venti anni fa
Vedo arrivi in questo momento venti anni fa ricordo che presentai un dossier
A Lenny e De Martino in cui sollecita un'iniziativa per il finanziamento pubblico dei partiti indiretto sono passati venti anni
Io credo che noi dobbiamo anche in questa avere più coraggio
Lanchester ieri l'ha adombrato alla soluzione dobbiamo avere il coraggio di proporre una legge quadro sui partiti
Perché organismi quali gestiscono la sovranità
E sono sovvenzionati con pubblico denaro non possono essere assolutamente privi di qualunque controllo da parte di organi che diano garanzia di un controllo imparziale
Del resto
Se noi chiediamo le primaria come contropartita l'abolizione del voto di preferenza dobbiamo necessariamente chiedere che ci sia una una regolamentazione delle primarie è un organismo imparziale che garantisca che le procedure sono rispettato
Siamo io ho concluso compagni
Usciamo dalle genericità facciamo proposte concrete organiche
Che sia un'espressione
Di una capacità di egemonia reale
Non ci blocchiamo con l'argomento che il sistema non si autoriforma
Perché noi siamo il partito delle riforme e guai se non credessimo nell'avvenire grazie
La parola Mario Bessone del Consiglio superiore della magistratura
Subito dopo
Subito dopo daremo la parola Formigoni
Riformare la politica
è una formula di estrema sintesi
Molto brillante
Molto densa di premesse di valori e di obiettivi
Ormai delineati con grande chiarezza
Dalla cultura istituzionale del riformismo socialista
Lo scenario generale
Cioè
Non c'è ancora invece mi sembra
E quale chiarezza quanto agli scenari particolari
Quando i settori di primo intervento
E quanto agli strumenti da attivare
Perciò mi sembrano urgenti tutte
Le elaborazioni degli scenari particolare
E tutte le lavorazioni di strumenti
Davvero operativi
In questo senso è necessario
Affrettarsi da segnare sull'agenda mille novecentottantaquattro
Per così dire i piani particolareggiati
Del piano generale riformare la politica
E il mio intervento in questo senso
Intervento non in quanto componente del Consiglio Superiore Magistratura in quanto
Militante del Partito socialista
Si deve ad una preoccupazione molto forte
La preoccupazione che l'agenda mille novecentottantaquattro del riformismo socialista
Lascia in ombra o peggio trascuri
La necessità che esiste
Di lavorare il piano particolareggiato di una politica del diritto per il riformismo socialista
So che
Molto il partito sta
Elaborando in questa direzione
Ma penso anche che i tempi sono eccezionalmente stretti
Una politica del diritto
Per fare che cosa
Intanto questo una politica del diritto per spezzare
Almeno in alcune zone particolarmente critiche
La continuità
Di un circuito istituzionale che si infittisce
Di un circuito istituzionale dove sono prevalenti i segni negativi
Perché questo circuito istituzionale
Tende a fare dell'organizzazione giuridica del Paese
Un luogo perverso
Un moltiplicatore di fattori di crisi
Non c'è dubbio d'altra parte e ormai osservazione generale
Che nel nostro Paese oggi le dimensioni e la valenza politica
I riflessi sociali del giudiziario
Sono certamente qualcosa che sta al punto di rottura del sistema istituzionale
Non era così
Ancora in anni recenti
è così certamente oggi
E allora che cosa è accaduto negli ultimi quindici enne
è accaduto che si è determinato un intreccio
Convulso
La crisi della società civile
Crisi dell'amministrazione della giustizia crisi della politica
In un contesto che occorrerà pur studiare ecco il discorso sull'agenda mille novecento
Ottantaquattro
Facendo chiarezza
E allora per fare chiarezza è utile in prima approssimazione semplificare
C'è qualcosa che
In qualche modo è possibile
Descrivere come la società civile
Che domanda tutela
C'è una organizzazione giuridica
Che alla domanda non è capace di offrire risposte
E allora c'è il conflitto sociale
Che veste di se medesimo il giudice
E si attiva così
Il circuito perverso che mi sforzavo di indicare
Perché
Se la magistratura
E la bora sue garanzie
Al di là
Di quelle offerte dalla organizzazione giuridica dell'esistente
E allora succede
Che la magistratura si trova a svolgere
Un ruolo di supplenza
Dei soggetti politicamente rappresentativi
Dei soggetti
Ai quali compete fare politica
Ma questo significa
Come potrebbe osservare lo studio del diritto costituzionale
Messa in crisi
Della forma di governo italiana
Che non legittima il giudice
Allora oggi mento di un'attività in supplenza del potere politico assenti
E c'è comunque di più
Perché l'intervento della magistratura
Per definizione non risolve
Non risolve il problema è se non il modo episodico disaggregato
Quindi inevitabilmente non razionale
E la società civile allora si sente negate
Le garanzie che domanda
Nell'immaginario collettivo entra in crisi
E alla lunga questo Paese l'idea stessa di giudice di giurisdizione di giustizia
E comunque il conflitto sociale residue
E rimbalza verso l'alto
E aggiunge fattori di crisi alla crisi di un sistema politico
Che in crisi lo è già
E in modo grave
Il circuito è perfetto
Perfetto nella sua assoluta perversione
Alcuni scenari
Alcuni campioni molto rappresentativi di questo ordine di problemi
Primo scenario di approssimazione
All'analisi di uno stato di crisi che deve essere in tempi molto stretti considerato
L'organizzazione giuridica
Che esporta crisi sul sistema politico
In uno scenario di assenze dell'organizzazione giuridica
La solita civile
Elabora valori che domandano di diventare diritti in senso tecnico
Sono valori che la società civile assente come materia di pretese legittime
Dove non trova norme di tutela nella legge
Si rivolge al giudice perché le vendite
è il fenomeno della litigiosità per così dire verticale
Litigiosità verso l'alto
Verso lo Stato legislatore lo stato amministratore che dall'alto non tutela
Dagli anni Sessanta ad oggi
Sono già esplose
La litigiosità verticale dà diritto alla casa
Quella da tutela dell'ambiente
Quella dà diritto al convivere in assenza di matrimonio
Infinite altre
Il materiale esplosivo è in crescita incessante
La crescente domanda collettiva di tutela dei consumatori
La domanda di uno Statuto dei diritti del minore
La domanda di garanzie per un diritto all'identità personale
La domanda collettiva
Di trasparenza dei procedimenti amministrativi
O di intervento nei procedimenti amministrativi
Ecco in assenza
Di una politica del diritto in realtà tutta o quasi tutta per lavorare
Le assenze di organizzazione giuridica esportano comunque crisi sul sistema politico
Se la magistratura elabora sue garanzie
Con funzione di supplenza si sostituisce al sistema politico il che è impensabile
è una anomalia della forma di governo italiana
Se lega garanzie non inventa
Riso spinge la crisi verso l'alto
Spingere sul sistema politico
Con forti elementi di conflittualità
Sociale non risolta
E il potere politico come insegna l'esperienza in senso letterale non sa più che pesci prendere
In ogni caso
La risposta giudiziaria è inevitabilmente inadeguata a fronte della domanda
Di tutela di nuovi interesse
E allora
Al riformismo socialista
Serve una politica del diritto degli interessi emergenti
Riformare la politica
Significa certamente anche queste
Pensarci a questo interessa
Fuori delle formule
Elaborate
Da improbabili dottrine
Ma come problemi politici
Immediati
Che domanda una risposta persuasiva che non c'è
Nelle nostre elaborazioni neanche prospettiva almeno per adesso
Un secondo scenario e lo scenario del sovrappiù
Di organizzazione giuridica
Il problema è rovesciato
Si pensi all'universo dove dilagano amministrazione e burocrazia pubblica
Non semplicemente a reticolo dei fattori di amministrativizzazione dei rapporti civili
Non a questo generico indistinto
Universo di rapporti
Si pensi al sistema dei vincoli pubblici dell'economia di mercato
Alla stessa impresa regime privatistico e ai suoi vincoli pubblici quali sono oggi
La verità è che esiste un eccesso di organizzazione giuridica su questo fronte
Che ha trasformato il Paese in un regime a dominanza pubblicistica a suo tempo in tempi lontani ma non così lontani anche con un forte contributo di riflessione dei socialisti
I risultati sono disastrose
Rigidità del sistema
Autoritarismo strisciante
Il sovrappiù di organizzazione giuridica
Esporta anche esso crisi sul sistema politico
Crisi dall'alto
Perché la politica che non consente alla società civile i necessari spazi di libertà
E allora ecco secondo obiettivo di politica del diritto elementare mai
Chiaro
Spezzare il circolo della dominanza pubblicistica
Degrado in modo pesante
Sul Paese
Qualche studioso lo serve lo scrive
Ma discorso naturalmente non interessa nessuno perché la dominanza pubblicistica alla fine è pur sempre ancora largamente popolare
Bene a una politica
Del diritto per il riformismo socialista
Si domanda lo porto
Divertire la tendenza di ridurre gli spazi di dominanza pubblicistica del sistema
E c'è un terzo scenario
Dell'organizzazione giuridica
Vale la pena di dire lo scenario dell'organizzazione giuridica perversa
è assolutamente emblematico
E comunque certamente non è marginale
Il caso del governo dell'economia
Nel confliggere degli interessi
Il Parlamento enti
Assolutamente impossibilitato risulta impossibilitato
A fare leggi di governo dell'economia il catalogo
è illimitato riforma delle società per azioni derivazione urbanistica settore bancario
Esposizione fiscale si poteva andare avanti a lungo
Ma il fenomeno
è assolutamente uniforme
Il Parlamento sceglie la via delle leggi di mera formula
Io rinviano al sociale la ricomposizione dei conflitti
Conflitti che per intanto la legge non scioglie perché il Parlamento non ce la fa
Ma il fatto è che nella società italiana degli anni ottanta la ricomposizione sociale del conflitto non si realizza fatto
La verità è che gli interessi in conflitto si rivolgono al giudice e ancora una volta e litigiosità verticale
E litigiosità verso l'alto e litigiosità contro lo Stato e in definitiva litigio vita contro la classe politica
Gli interessi domandano al giudice di trasformare la formula di legge in una decisione decisione
E gli esiti di questo processo sono naturalmente perversi
Il giudice suo malgrado
Diventa il regolatore degli interessi
Il che assolutamente abnorme entra in crisi ancora una volta la forma di governo italiana
Che non legittima
Poteri di supplenza giudiziale del potere politico
In ogni caso non c'è il risultato il risultato di segno positivo la soluzione del problema
Perché il governo giudiziario dell'economia
è inevitabilmente episodico
Procede per casi singoli e perciò è per definizione irrazionale
Perciò è per definizione un fenomeno di segno negativo
Non c'è la risposta
Alle attese della società civile
Ci sono garanzie negate
Ancora una volta l'organizzazione giuridica esporta crisi sul sistema politico
E c'è anche qualcosa di peggio in questa prospettiva
Il peggiore quando il Parlamento gioca al recupero
Nella impossibilità di governare l'economia tenta di reagire a fenomeni di malgoverno
Con una legislazione penale dura
E a questo punto la crisi
Alla quale mi riferivo della società civile
Dell'amministrazione della giustizia della società politica
Complessivamente considerate vicino al punto di non ritorno
Perché il sistema diventa complessivamente repressivo cresce il tasso di autoritarismo complessivo del sistema istituzionale
E comunque manca manca sempre e comunque
Un nel governo dell'economia
Perché naturalmente le economie non si governa
La cosa del tutto impensabile
Si può pensare soltanto in un Paese come voi
Con gli strumenti del diritto penale
L'economia si governa
Con
Una nuova progettazione
Di legislazione civilistica di riforma
E questo è un terzo punto sul quale lavorare
In tempi stretti indicando anche questo tema secondo me
Tra quelli da collocare molto all'insù
Nell'agenda mille novecento ottantaquattro del riformismo socialista
Con le seguenti proposizioni Obiettivo
La prima
Elaborazione degli interessi emergente nel sociale dei quali tanto si parla ma in termini così pericolosamente letterari
E questa soltanto metà del discorso
L'altra metà richiede che questi interessi siano strumentata e come diritti
C'è un difficile lavoro da fare
Un lavoro anche tecnicamente difficile non ho la sensazione che qualcuno stia lavorando a quelli
Seconda proposizione obiettivo
No in modo definitivo
Ai fenomeni di dominanza pubblicistica della società civile dell'economia
Qui le cose forse vanno meglio c'è un intera letteratura orientata in questo senso
Ma naturalmente la letteratura non serve a fare politica
E allora occorre capire come si inverte questa tendenza al dilagante distruttiva dominanza pubblicistica del sistema
Terza proposizione Obiettivo
E naturalmente qui il problema
E scarsamente tecnico una forte valenza politica
Tornare alla grande progettazione legislativa
Guardandosi bene dal ritenere che il pluralismo invece che un problema sia una soluzione
In ogni caso no su questo cuore più chiarezza di quanto non si sia oggi
No
Ad una logica di governo dell'economia mediante processo penale
In ogni caso no
Anche nell'interesse della magistratura
E comunque nell'interesse del Paese
A fenomeni di supplenza del giudizio
Ad una supplenza giudiziale della politica
Che assolutamente impensabile
E se
Non dominata come fenomeno
E qualcosa di pericolosamente eversivo della forma
Di governo qual è nel nostro Paese in Costituzione
Qual è e quale ragionevolmente deve essere anche su questo punto io credo che davvero nell'agenda mille novecentottantaquattro nell'agenda del riformare
La politica un posticino per i problemi di politica del diritto credo che debba esserci davvero
La parola al professor Formigoni
Subito dopo parlerà netti quindi Amato
Io desidero innanzitutto ringraziarvi ringraziare gli organizzatori di questa convenzione
Per l'invito a intervenire ai vostri lavori e quindi per questa occasione che mi viene offerta di incontro e di confronto occasione che fa seguito ad alcune che già ci sono state
Occasione che mi auguro sia
Seguita da altre dei tempi che verrà
Ritengo che il tema che avete scelto per questa vostra tre giorni di lavoro sia un tema e giustamente è stato definito ambizioso
Ma concordo anch'io sulla necessità di affrontarlo in termini urgenti effettivamente siamo di fronte ad una situazione che chiede
A tutti
Uno sforzo garante di riforma della politica
Se non vogliamo che i fenomeni di involuzione di distacco dalla politica precipiti no con conseguenze gravi negative per la vita di tutti
Ed entrando immediatamente su questo tema devo dire che mi trovo d'accordo con quel passaggio dalla relazione
Di apertura ieri di Pellegrino
Laddove
Viene contenuto un invito esplicito chiaro ai partiti
Perché abbandonino il compito di tutela della società
Che si sono assunti in maniera consapevole o meno soprattutto negli ultimi decenni con diritto lì condivido l'invito ai partiti a disoccupati e la società civile ad abbandonare i poteri impropri che hanno accumulato in questi anni
Questo potrebbe apparire una un'affermazione così tranquilla non sconvolgente fatta da una persona come me che sapete non è impegnata direttamente nel campo dei partiti ma dove devo dire che sono anche d'accordo con le affermazioni successive
Quando giustamente veniva sottolineato che il problema oggi non va impostato in termini di una conflittualità con i partiti il problema non è quello di inventario accrescere una ostilità contro i partiti
Che restano gli strumenti fondamentali del far politica anche in una società complessa come la nostra
Il problema è un altro problema è rendersi conto che proprio per la complessità della situazione che viviamo
I partiti politici non sono più o almeno non sono in maniera chiara oggi non sono gli unici strumenti che la gente a disposizione per fare politica anzi oggi forse più che in passato
I partiti sono venuti ad assumere in grado di rigidità
Di impostazione schematica che spesso impedisce la comunicazione invece di favorire e va notato che invece fuori di essi fuori dei partiti
Stanno crescendo dentro la società civile movimento iniziative realtà diverse
Capace di capaci di stimolare una convergenza capaci quindi di rivelarsi utili
Per una nuova possibilità di protagonismo politico da parte dei soggetti sociali da parte delle diverse realtà culturali presenti all'interno di questa società
E con questa nuova realtà e con questa realtà appunto di iniziative di associazioni di movimenti di fermenti che occorre misurarsi
E con questa e questa nuova realtà io credo che anche i partiti politici dovrebbero aiutare accresce ad esprimersi perché certamente la crescita della democrazia nel nostro Paese come in qualunque Paese
è legata al crescere di nuovi soggetti sociali è legata l'articolarsi di una pluralità di forme di modi con cui la politica viene sviluppata con cui la politica viene portata avanti
Riformare la politica dunque riformare la politica perché la democrazia cresca perché ci sia sempre maggiore possibilità di partecipazioni in prima persona
Come questa riforma della politica
è ovvio che in questo terreno tutte le ricerche sono legittime interessanti
E credo anche che questo vostro convegno fino ad ora fino ad ora siano state avanzate delle proposte interessanti io vorrei portare molto brevemente un contributo che deriva dal lavoro mio e di tanti altri amici dentro questo movimento che abbiamo chiamato Movimento Popolare
Noi abbiamo trovato stiamo trovando che
Un elemento almeno uno degli elementi fondamentali per la riforma della politica per aiutare la gente a riavvicinarsi alla politica è dato da questo nostro lavoro si è sviluppato nel tentare in tutti i modi di rafforzare il legame tra l'impegno politico l'attività politica
E la cultura
Io che c'è un fatto col quale dobbiamo tutti
Misurarci e che in qualche maniera preoccupa tutti di cui si parla di cui parlano i commentatori politici gli osservatori un fatto che personalmente mi preoccupa molto questo del distacco crescente ad esempio dei giovani dalla politica della gente dalla politica distacco che alle sue giustificazioni
Dobbiamo dire con estrema franchezza che ha ragione la gente a nove giorni giovani a sentirsi sempre meno appassionati dalla politica
Ora io trovo che per superare questo distacco questa prevenzione negativa contro la politica occorra saper ricollegarsi con il sentire della gente con con la con la cultura con i legami più profondi che questo nostro popolo ancora esprime per questo il l'esperienza che vado facendo che gli amici del Movimento Popolare vanno facendo punta su una riforma della politica che si innanzitutto la riscoperta delle radici culturali
Della presenti nel nel nostro popolo e parlo di una riscoperta delle radici culturali cioè stiamo tentando di fare non soltanto all'interno della cultura cattolica
Come naturale visto la nostra origine ma una ripresa delle radici culturali di tutti gli umanissimi
Soprattutto dell'umanesimo laico dell'umanesimo socialista
Dell'umanesimo cristiano che costituiscono a mio modo di vedere un ter Reno che ha molti elementi in comune un terreno sul quale dovrebbe essere più facile se la volontà ci sostiene realizzare spunti interessanti di ricerca comune
Infatti io sono convinto che su questo terreno dall'incontro tra umanesimo laico socialiste cristiano qualche cosa di nuovo possa essere fatto qualche Cosimo possa essere fatto debba essere fatta
C'è bisogno di questo c'è bisogno di recuperare slancio che ispirò la politica
Mi sembra di aver colto nella relazione di carbone alcuni passaggi interessanti
Su questa su su questa notazione sul fatto cioè che la politica il far politica soprattutto a livello centrale ha perso in questi ultimi anni ho in mente ha perso da un paio di decenni
Un afflato culturale di incontro tra umanissimi Diversi che invece nei nei primissimi tempi del centrosinistra agli inizi degli anni sessanta aveva torno a dire credo che ci sia un territorio comune alla cultura laica la cultura socialista la cultura cattolica
Soprattutto a quelli tra i laici socialisti cattolici che si concepiscono dopo l'ideologia e quindi che concepiscono la loro cultura in maniera aperta c'è un terreno comune o che bisogna tornare ad esplorare su cui con coraggio a vedere i punti di diversità ma su cui anche con fantasia sapeva inventare i punti di incontro
E i temi in cui questo
Questa esplorazione comune può essere fatta credo non manchino
Alcune recenti iniziative partite anche qui da Milano sulla tematica su alcune tematiche di rilievi internazionali i temi della pace della difesa dei diritti umani hanno dimostrato una fecondità è una possibilità
Grande di collaborazione ma penso ad altri grossi temi che incombono riguardo alla riforma della nostra società
Penso alla tematica della scuola e dell'educazione tutti siamo d'accordo tutti si è d'accordo nell'indicare questo come uno dei momenti più gravi di crisi
Credo che valga la pena di trovare il tempo in modi per confrontarci senza pregiudizi e senza schemi su un terreno come questo penso ancora ai problemi del lavoro della solidarietà
Penso a quella tematica che chi Ultron molto stimolante rito potremmo definire della possibilità o se volete della necessità di una autorganizzazione dal basso della società civile la stessa parola autogestione
Che pure ha avuto una storia travagliata è una parola ricca di significato che potrebbe essere riscoperta io credo dovrebbe essere scoperti in tempi come questi in cui appunto nasce dal basso una voglia nuova di partecipare ma in forme diverse in modi diversi
Si tratta di rendersi conto che oggi si possono organizzare anche risposte ai bisogni ai bisogni della gente non soltanto da un ottica centralistica ma favorendo un'assunzione una presa di responsabilità dei diversi gruppi delle diverse realtà
Vorrei concludere dicendo che questa volontà che mi sembra ci sia comune
Di creare sempre nuovi spazi di libertà dentro la società
Può farci costruire qualche cosa di realmente interessante per il futuro del nostro Paese e quindi può essere che abbiamo tra le mani
La possibilità di un lavoro comune che sia interessante non solo per noi ma per l'intera società
Grazie professor Formigoni la parola anzidetti segretario della federazione socialista di Milano
Sì non tanto per portare il saluto della burocrazia
Quanto i partiti così come sono organizzati solo un po'messi sotto accusa in particolare
Il partito ovviamente parliamo soprattutto di voi stessi il Partito socialista l'organizzazione poi soprattutto l'organizzazione periferica più che quella nazionale quindi le federazioni
Però io credo che alcune questioni vadano chiarite sia pur molto schematicamente telegraficamente riprenderò pochissimi minuti
Innanzitutto in relazione a quel tanto che si dice su un questione morale e lottizzazione
Forse è bene inquadrare questi problemi queste piaghe nei termini stessi del convegno cioè la questione politica
Cioè chiarirci tra di voi che cos'è la politica la lotta politica in questo momento in Italia e qual è il soggetto chi fa politica chi sta facendo politica altrimenti
Rischiamo di parlare in modo astratto o velleitario si dice infatti che i partiti debbono avere meno potere
Questo è giusto però teniamo presente che l'alternativa a quella cosiddetta del governo dei tecnici non è un'alternativa in politica e non è un'alternativa incolore
Il governo è un governo politico che fa una politica che ritiene basata su scelte automatiche ripetitive su scelte di conservazione quello dei tecnici significa gestire l'esistente
Ma quello che mi preme sottolineare e che c'è oggi in Italia del resto da molti anni un lato sommerso della lotta politica che purtroppo è quello principale
Rischiamo di fare dei discorsi
Quasi patetici quando vediamo che in realtà il grosso della lotta politica in questi anni si sviluppa attraverso delitti stragi terrorismo
Borse movimenti di Borsa
La far politica o la questione morale rientra e uno dei paragrafi della a del capitolo della lotta politica sommersa della lotta politica fuorilegge che purtroppo una dimensione notevole della lotta politica di oggi direi dalla crisi del centrosinistra dal sessantasette Santa sessantasette noi siamo in questa situazione matematica banche che non sono banche giornali che non sono giornali aziende private che non sono aziende private
Corpi separati che non si è ancora capito che cosa che cosa facciano un complesso di istituzioni che dovrebbe essere il pilastro della convivenza civile oggi ci dà un quadro di mine vaganti ecco che quindi la prima riforma della politica e porri portare la politica la luce del sole fuori dei travestimenti
Dalle maschere mascheramenti tornare a far coincidere l'essere con il sembrare
Ed è importante certo o sono importanti le riforme istituzionali però fatto bene Craxi che prima di parlare di Grande Riforma di riforma istituzionale ha parlato e ha fatto la riforma politica che è la prima riforma
Quella di uscire dalla politica dei politicanti e cioè tornare a dire quello che si pensa e fare quello che si dice
Questo è stato questa è stata la prima e deve essere la prima riforma politica problema oggi è di riportare la lotta politica in un quadro di stabilità e di normalità
Vengo quindi alla questione del chi sta facendo politica chi fa politica il soggetto oggi noi sentiamo che le organizzazione tradizionale di partito è un'organizzazione
Che è una camicia di forza un'ingessatura questo dobbiamo vederlo in riferimento all'organizzazione dall'immediato dopoguerra
Ma i partiti nati del CLN che poi comunisti democristiani e socialisti erano pressappoco la stessa struttura o la stessa vocazione l'abbiamo avuto al centro l'organizzazione territoriale
Diceva Togliatti una bella frase da belle immagini di Togliatti ogni campanile una sezione e questo su questo modello ci si è mossi perché l'organizzazione politica si muoveva in termini diciamo solidaristico e pedagogici
Si rivolgeva una plebe umiliata indifesa offesa che si trattava di proteggere di educare di emancipare intellettualmente o socialmente e poi c'ero anche ragioni di carattere la pala sindacale o anche chiamiamolo tanto son passati trent'anni para più di trent'anni para militare oggi noi non abbiamo che questo è il punto queste la domanda
Politica questo perché c'è stato il Sessantotto fa perché faccio riferimento presenta degli studi
Sta facendo Mario Abis sull'economia dell'informazione e che i ceti che sono coinvolti nell'economia dell'informazione oggi solo il cinquanta per cento nell'economia di una città come Milano e non solo per la grande città ma anche nella nostra provincia solo su standard molto elevati intorno al quaranta per cento
C'è una nuova domanda che non trova uno sbocco adeguato nelle strutture attuali è una domanda di di persone di gruppi che non si tratta di educare
Ma anzi sono loro educatori e cioè il fatto che i partiti tardano a riconoscere quello che solo che sono dei partiti Inter classisti
Partito comunista il partito socialista sono ripartiti interclassista credo si possa dire senza essere linciati
O non credo vi sta parlando male di Garibaldi del resto in questo in questa logica si è mossa la riflessione socialista in questi anni dalla prima relazione di Craxi al comitato centrale sul rapporto tra pluralismo economiche pluralismo politico fino a Rimini
Scorso di Martelli sull'alleanza
Tra i meriti e il bisogno non c'è più il rapporto semplicemente tra operai e intellettuali prima quando una forza borghese esponenti Borghesi aderivano al partito o della classe operaia si dice a un solo borghesi sono intellettuali che era un modo per farli digerire o di o dj realtà oggi non siamo più
Novantanove operai un intellettuale siamo una situazione sia in Terna sia di organizzazione interna sia dal punto di vista elettorale Demme diverso questo quadro la struttura territoriale piramidale appare lo dico
Che vada sciolta appare non più esclusiva non più totalizzante
Non ce la fa più quindi ci sono nuovi problemi
Di forme di aggregazione in Terna di presenza esterna problemi di decisione di organizzazione delle decisioni all'interno dei partiti i quali hanno tanto o tanta responsabilità
Da qui anche la questione della lottizzazione molto schematicamente anche su questa questione infame cosiddetta infame
La cosa il pluralismo altra l'occupazione burocratica di potere
Se per la lotta alla lottizzazione si intende la lotta al pluralismo
E gestioni mono colori tecnico conservatrici questa questa è una polemica di parte inaccettabile che si è snodata da quando i socialisti sono entrati al governo e cioè da quando i socialisti al sessantadue ce la polemica contro la lottizzazione cioè il fatto che una determinata a affiliazione prima dal fascismo poi negli anni della democrazia cristiana in maggioranza assoluta o comunque di centralità politica è stata rimessa in discussione ma cioè certamente un altro aspetto
Questo sì e anche queste un'ingessatura una camicia di forza che ormai è destinata ai sprone da questo punto di vista sono abbastanza ottimista
I partiti non possono più mandare nelle aziende dei segna posti o delle persone che occupino o controllino perché il partito nella sua struttura sta al di fuori da questo mondo economico
è distinto e quindi dei mandare degli emissari magari si dice di classe ma che poi sono dei pesi morti nella realtà di queste aziende i partiti devono far funzionare le aziende non controllarle e a vere dei pesi morti e dei segnaposto e per questo che
La lottizzazione è destinata a marcire ed è destinata a fallire e ad essere superata che è una forma preistorica di pluralismo
Certamente voglio poi concludere i problemi
Della riforma del partito dello statuto sono legati insieme a quelli della riforma istituzionale soprattutto sulle questioni delle elezioni dirette dentro e fuori il partito e degli stessi collegi uninominali c'è un problema anche di partito che ha riferito alle preferenze io personalmente ritengo che del tutto fasullo il sistema della lotta preferenziale perché se poi vediamo le persone che vengono elette col sistema delle preferenze
E le persone che a tavolino già si poteva prevedere quasi la stessa a dirittura d'arrivo non c'è un grande una gran differenza eppure c'è un grande dispendio di energie di lotte e di inquinamento
Io voglio solo dire che il problema nostro però in questo congresso che andremo ad affrontare dovrebbe essere quello di dare un buon esempio e cioè di avere un partito socialista non sfasato rispetto a se stesso un congresso che si collega alla guida socialista
Che affronta con coraggio e con onestà ai propri problemi interni che sono quelli del tesseramento della formazione delle liste che sono quelli del del principio della legittimità
E il principio della rappresentanza Esterna questo senso porre l'autoriforma al centro del dibattito politico sia nostro che sterno è stato un fatto importante l'Imp
Le quello che è da evitare e che l'autoriforma non diventi però un veicolo di sporcizia azione del dibattito congressuale e soprattutto bisogna sperare che la montagna poi non partorisca il topolino
Loro la parola Giuliano Amato
Ma io considero importante il tema che si sta discutendo oggi ma allo stesso tempo pericoloso
Perché il tema riformare la politica è uno di quelli che contengono in sé il rischio
Di fare
Vibrare in noi corde emotive che qualunque
Componente della sinistra continua ad aver dentro
E fare vibrare corde vecchie corde sbagliate corde che ci portano a da aspettare ancora una palingenesi che dovremmo aver capito che nella vita terrena non c'è
Io ritengo importantissimo a riformare la politica sia ben chiaro ma
è importante che evitiamo di pretendere dalla riforma della politica di cui discutiamo oggi ciò su cui si sono perduti i sogni e le illusioni ahimè sbagliate di generazioni della sinistra che ci hanno preceduto
Che cioè noi ci aspettiamo dalla politica che essa possa riuscire finalmente a raggiungere il tabernacolo della Società Nuova che da anni illusoria mente le sinistre inseguono
E che questo quindici impedisca di riformare una politica la politica in modo tale da uscire dalla intollerabile situazione in cui che essa oggi si trova nel tentativo in cui non ha successo di governare la società presente
In sostanza ecco noi non ci siamo mai togliti in fondo come sinistra l'illusione che esista una società nuova
Come disse una volta a Reichlin insomma se il piatto c'è basta trovare la forchetta con quale mangiarci dentro ecco qui non stiamo cercando la forchetta per un piatto che preesiste ecco stiamo cercando in una società complicata come quella in cui viviamo di trovare il modo di viverci di capire di governare
E se non dopo facciamo possiamo cadere nella seconda palingenesi quella che il nostro amico Baget Bozzo ci proponeva
Per una società moderna e laica il governo del padre
E questo il popolo di Mosè e non vorrei che Craxi dovesse fare per l'Italia la parte di oggi la parte che venne assegnata da Dio
Al MOSE degli ebrei non è questo il ruolo a cui ambisce non è questo il ruolo a cui serve anche se è vero ed è verissimo
Che c'è oggi tra gli strumenti di coagulo di una società complessa come la nostra la personalizzazione del potere e anche se è vero che Craxi è probabilmente il leader italiano più capace di
Impersonare il potere di una società moderna però e questo significa non esserne il padre ma essere casomai veicolo di valori di modernizzazione il che cosa profondamente diversa
Ecco vorrei che riuscissimo a sfuggire nel tentativo di riflettere sulla riforma della politica tanto alla illusione della Società Nuova quanto alla disillusione del padre
Per
Il che badate non è soltanto un modo
Così insomma attivo di porsi davanti ai problemi culturali e politici della sinistra ma anche un modo poi dirimente per porsi davanti ai problemi istituzionali
E di governo
E su questo poi arriverò alla fine perché io credo anche che una buona parte delle illusioni coltivate sul grande cambiamento che potrebbe derivare da un'alternativa
Da un'alternativa come blocco nuovo che sostituisce un blocco vecchio sono legate all'idea che ci sia una società nuova di cui l'alternativa in quanto realizzata diventa automaticamente Interpol
E quindi assetti istituzionali che propizi no il cambio di blocco di per sé propizia no il l'avvento della società nuova
Tutti dobbiamo essere consapevoli ed è bene che lo siamo del grande valore innovativo e di cambiamento che ha e il cambio in quanto tale
Ma guai a pretendere che il problema del governo del poi sia risolto dall'aver propiziato il cambio i problemi poi rimangono i rimangono per qualunque maggioranza politica
Si trovi a governare
Detto questo
Io per esempio vedo un po'nella relazione di stamani del mio amico Giuseppe Carbone
Una analisi della Società degli ultimi anni e che in parte non condividono e che ancora riprende l'idea che negli anni ha sul finire degli anni sessanta
Noi avemmo una grande occasione per fare emergere la Società Nuova poi questa occasione si è perduta in qualche modo si è sfilacciata ed è arrivata la complessità
Carbone in realtà fa un discorso dopo che no no non non ti accusa di ingenuità dette non non è mia intenzione farlo
Fa un discorso che aggancia la complessità finché azione del nostro tempo alla fine dei due blocchi omogenei del welfare ed è questo il suo argomento portante all'interno della sua relazione
Al netto di questo che il grosso della relazione c'è ancora però l'attribuzione a come dire agli emergenti della fine degli anni sessanta
Di un un ruolo Interpreti di Società Nuova di interessi generali espressivi di una società di
Ora
L'ho scusa se ho usato questa magari non esattamente ma insomma a me interessava leggercelo perché poi si si si usa anche questa tecnica
C'è una lettura diversa di quegli anni del più disincantata della quale è bene che noi ci impadronì amori ce la diciamo in realtà alla fine degli anni sessanta
Come ci ha detto tante volte Sandro Pizzorno sono entrati nell'arena dei soggetti nuovi dei Sölden nuovi soggetti organizzati che prima erano fuori dalla scena
E che come accade tante volte nella storia tutti i soggetti che subentrano ad altri che preesistono
Hanno attribuito a se stessi una capacità di rappresentanza generale che magari non avevano ma essendo gli esclusi di prima si identificano con la storia futura lo scopo peraltro di trovare uno spazio nel sistema in realtà ora tutto questo in un calderone culturale in cui ha c'è ancora troppo Marx se leninismo
Ecco provoca un cocktail peculiare per cui si aggancia a a questo nuovo vagone che entra nel treno l'idea che qui è forse sta per partire finalmente il nuovo treno tosta ma non è così
Sono semplicemente entrati dei nuovi soggetti che prima non c'erano
Sono entrati nel gioco degli interessi ha rilevanza generale che prima portati da alcuni di questi soggetti che prima erano ignorati quelli o o meno considerati che sono quelli della qualità della vita
Ma fondamentalmente ciò che è accaduto in quel periodo è quello di rendere la nostra società ancora più complessa di quanto non lo fosse prima
E ciò che poi è avvenuto è stato poi tutto il processo settantatré settantaquattro nel nel le risorse e l'inflazione
Vedete le eccetera che poi è una conseguenza di questo cioè in realtà se qualcosa ci hanno Dacia dato alla fine degli anni sessanta c'ha dato questo che è stato il momento in cui più è emerso che le società in cui noi viviamo avevano innestato Graziano quel ferro un moltiplicatore di domanda
Moltiplicatore tanto per quanto riguarda l'intensità quanto ripper quanto riguarda il numero delle domande da creare poi il tilt ad a contribuire a creare poi il tilt con cui abbiamo fatto i conti negli anni successivi
Una società quindi più difficile da governare
Tutto qui una società più difficile da governare di quel precedenti
Difficile da governare soprattutto da sinistra
E qui occupiamoci un momento perché pace non porto via troppo tempo di questo problema del cambiamento sociale intervenuto visto da sinistra
Visto dall'ottica di una sinistra che cerca di governarlo qui il problema è culturale e diciamo di regole del gioco politico istituzionale
Ecco è diventato un problema culturale gravissimo governare la società complessa per una sinistra che stava perdendo tutta intera la stava perdendo
La sua bandiera ideologica
La il suo tessuto culturale che era quello di incardinare i valori generali che fanno da tessuto dei vari interessi particolari sulla promessa del futuro
Cioè la laicizzazione della politica che è un processo che ha investito prima per la sinistra italiana prima i socialisti e poi i comunisti a maggior fatica ma anche loro
è stato un fenomeno a causa del quale per la prima volta questi partiti di sinistra si sono accorti che il tessuto
Dei valori serve no nel governare la società futura ma serve a mettere ordine fra gli interessi confliggenti all'interno della società presente
E questo è il problema davanti al quale non avevano risposto a
E davanti al quale i socialisti hanno cercato con un grosso rischio
Per primi di Bot di buttarsi in mare appena hanno capito che i valori che non potevano essere più trovati nella promessa del futuro
Che poi questo è stato al fondo la grande virtù comunista di creare una disciplina nel presente attraverso la promessa del futuro coccole che hanno introdotto un valore presente che la disciplina
Ma in realtà strumentale ad un futuro continuativamente promesse continuativamente rinviato
I socialisti hanno cercato di ancorarsi a valori positivi del presente hanno cercato ceti e valori che nella società complessa così com'era uscita dal processo a cui prima accennavo potevano servire dal nuovo fattore coagulante
Tutta quella grande storia che poi ha finito per banalizzare anzi nel sostantivo ceti e nell'aggettivo emergenti in realtà riflette questo Nobile e nobile anche perché rischiosa tentativo che i socialisti hanno fatto hanno visto una società che cambia fa hanno visto le cose che ricordava ieri Pellegrino nella relazione che non ho sentito ma ho letto appunto che non sono più i valori dell'avanguardia operaia diventata Massa
Quelli che riescono a a realizzare coesione ma sono valori che vanno cercati in ceti sociali che vengono cambiando
E allora sono quelli della tecnica sono quelli della professionalità sono quelli dell'efficienza sono quelli della capacità di dare poche ma rilevanti decisioni attraverso le istituzioni
E così sono buttati in questo mare chiede il cercare e qui insistono ad un padre
Ma un sistema di valori di regole e anche di governo
E in questo senso è stato rilevantissimo e ruolo di Craxi per tanti motivi perché anche veniva da questa città fra l'altro che era più espressiva di altre di questi valori nuovi e perché ha avuto tutta una sensibilità anche personale a cogliere i segnali del cambiamento ivi compreso e questo anche va detto e questo è uno degli elementi giusti che ho trovato nel discorso di Badia boss russo il rilievo che può avere il sentimento di identità nazionale come fattore coagulante una volta che altri fattori hanno perso rilievo e ha cercato questo anche lo ritengo importante di ridare una nazionalità italiana la sinistra che in fondo nonostante il grandissimo e nobile anch'esso sforzo del Partito comunista
Dico a vere radici nazionali aveva nella posizione comunista l'equivoco di una nazione che stava tra la nostra è un'altra
E qui in questo tentativo i socialisti in parte hanno avuto successo in parte sono affogati
E questo è stato il problema che ci siamo trovati di fronte per noi episodi come quello di Torino poi accaduti anche altrove
Sono stati drammatici non di Perseo
Perché in fondo in una società laica dovremmo ben saperlo che esiste un tasso di corruzione naturale nella politica
Nel nei rapporti tra gli uomini è in realtà il vero problema è quello di mantenere al di sotto di un definibile a livello di di guardia questo tasso di corruzione altrimenti parliamo di cose che non riguardano la Società degli uomini ma riguardano qualcos'altro
Ma il dramma che noi abbiamo vissuto per episodi come quello ecco estratto di constatare che in questo mare aperto non non ce la facevamo a mantenere ci lungo la rotta che volevamo
E i rischi che si corrono affrontando il presente per quello che sono rischi nei quali talora si piante
E si è posto tutto il problema appunto del l'emergente che diventa rampante eccetera eccetera tutte le cose che sono state dette
è un problema grosso questo qua è un problema grosso i valori laici
I valori che non derivano se stessi da quelle grandi palingenesi su cui avevamo vissuto in passato che avevano fatto da fattore di disciplina e di ordine per tanti e tanti operatori della politica
Per operatori che sono militanti
Legati da valori prima ancora che da professione che i valori laici ce la fanno
A reggere il confronto con quelli oppure se io sostituisco al vecchio militante il l'operatore laico della politica corre il rischio di trovarmi un affarista tra le mani
Certo lo corro di più
Occorre di più
E noi ci siamo trovati davanti a questa domanda ne abbiamo discusso più volte proprio a Torino
Mi ricordo una sera con Bobbio ecco veniva fuori la la domanda do do do do storie spiana ecco ora che Dio è morto tutto è diventato possibile ecco c'è il rischio che non si trovino un'etica laica in una cultura laica il tessuto connettivo che serve per evitare che ma questo fatto che noi abbiamo corso questo rischio non cancella il problema il problema rimane quello
Problema rimane quello di trovare il contatto con i valori con le gli orientamenti con i fabbisogni con le esigenze di una società che viene cambiando e chi ha in sé gli elementi positivi per crescere non ci hanno aiutato nelle regole del gioco interista ecco che qui c'è un'interazione tra fatto culturale fatto politico
Perché la la cultura ermetica di un partito si curano con strumenti culturali e con strumenti etici
La reazione prima mia e di altri alla vicenda di Torino quando tutti ti vengono sempre a chiedere ma allora che cosa facciamo e leggiamo in modo diverso il sindaco
Essi questo può servire però un momento qui c'è un altro problema anche ed è quello che ora in chi ha posto dell'autoriforma del partito
Di un'autoriforma che passa anche attraverso iniziative come queste
Anche attraverso impostazioni come quella che Pellegrino ha dato a questo convegno anche attraverso cioè la verifica che qui si tratta di entrare su certe lunghezze d'onda di acquisire certi input culturali appunto ecco
Di capire che esistono dei cambiamenti dei quali si deve essere in grado di diventare interpreti in modo da promuovere cambiamento usufruendo del cambiamento che c'è
Nella società ma non c'è dubbio che poi esistono anche le regole del gioco
Le quali non ci hanno aiutato a camminare nel nostro mare aperto non aiutano oggi a camminare in mare aperto sono tali caso mai da favorire
Che tutti i rischi che noi abbiamo corso vengano corsi perdendo magari come altri rendono ancor più di quanto abbiamo perso noi perché qui è vero quello che diceva Baget Bozzo
Noi siamo quelli a cui la questione morale viene posta non siamo quelli che pongono di terzi la questione morale all'interno di questo sistema ecco le regole del gioco
Ecco anche qui è la sinistra è largamente responsabile del fatto che le regole del gioco sono rimaste immutate
Qui sono rimaste quelle che favoriscono affari e politica
Che favoriscono particolarismo che non sono capaci di mettersi nella lunghezza d'onda che permette di raggiungere il generale l'interesse generale quello possibile oggi non quello appunto riferito alla Società Nuova una sinistra la quale non ha fatto nulla per cambiare questo sistema
Perché bene o male ci si trovava bene io sono tuttora convinto che nonostante molto si parli di bicamerale in fondo sarebbero molti a desiderare che non ci fosse o che fosse esclusivamente un teatro e credo che
Una buona parte del surplace di questa vicenda sia dovuto al fatto che in fondo si vogliono accertare prima anche troppo le convenienze di ciascun giocatore prima di mettersi attorno a a quella tavola
Ma pensiamo al modo con cui è stato difeso nostro sistema elettorale al modo in cui è stato difeso il nostro Parlamento insomma ecco e ancora la vecchia idea che in fondo a noi interessa precostituire l'assetto di una società futura non in quella presente dobbiamo garantirci solo degli spazi e dei ruoli chiunque entra potrà giocare dalla nostra parte e allora perché cambiare perché garantire possibilità di governo i all'interno di questo sistema
Io devo dire che non credo che le regole oggi abbia senso corsi il problema che vedo che si pone abbia no critica insomma che chi sia prioritario il problema che vedo che si pone come prioritario Tamburrano cioè il problema di creare regole che per l'alternativa
Io credo che in realtà questo diventi un falso obiettivo appunto a noi serve cambiare le regole
Per consentire alla politica di entrare in lunghezza d'onda con la società che cambia con la parte della società con cui soprattutto a noi
Interessa stabilire un migliore conta e quindi si tratta di garantire un adeguato livello di governabilità al sistema di garantire al sistema una capacità di selezionare un migliore personale e politico
Di garantire che il sistema produca le decisioni a cui quei accurata che questa società di chiede
E quindi può scivolare andò rapidamente perché se non rubo troppo tempo sulle riforme che a me paiono oggi più importanti
Una riforma elettorale essenziale per evitare che il processo di dispersione in atto nel sistema politico diventi pericoloso
Non necessariamente per creare due blocchi questo a me non pare un problema essenziale per una riforma elettorale
Anche perché non si può contrastare la realtà di un sistema politico oggi è un'altra delle illusioni della sinistra che stanno cadendo è quella che dici è sinistra siano due vasi comunicanti basta che scenda radici e aumenterà la sinistra il potere sarà sua
In realtà la storia da una dura replica anche a quest'illusione perché cala la DC e c'è un fenomeno di dispersione
Tra partiti minori o intermedi noi ci dobbiamo abituare ad un futuro di medio termine nel quale avremo un sistema multipolare come sistema puliti
E quindi è inutile che cerchiamo di forzarlo più di tanto al di là di quelle che tendono ad essere morfologicamente le sue caratteristiche il per le caratteristiche che la sua dinamica tende tende ad imporli
Certo questo processo diventa un processo pericoloso se qualunque istanza Opel particolaristica esistente nella società ambisce ed ottiene una rappresentanza parlamentare questo è pericoloso
Oggi è più di un sistema elettorale alla francese Cryo do ragione all'ANCI Ester ci può essere Schirer ci può servire a un sistema che ponga uno sbarramento
Al di sotto per al di sotto del quale non si entra in Parlamento
Evitare un eccesso di dispersione
Ma non possiamo pretendere che il processo di riallocazione degli elettori tra forze politiche diverse venga invece strozzato da una riforma elettorale che impone un detta
è fondamentale migliorare i meccanismi di selezione del personale politico
Perché sono migliorando i meccanismi di selezione del personale politico noi siamo in grado di favorire quel personale che meglio può collegarsi alle dinamiche positive della società
Ma qui credo che sia stato detto già tutto sul voto di preferenza io potrei sono arrecare ulteriori sgradevoli testimonianze sul fatto che questo è un sistema da abbandonare
Perché questo è il sistema che più di ogni altro consolidare il rapporto privilegiato tra l'operatore politico e quella fascia che comunque esiste che è rappresentata dalle clientele
Il patron leggi politico trova la sua somma espressione nei meccanismi del voto di preferenza ora io non mi nascondo affatto che il voto di preferenza serve anche a fare scegliere alcuni elettori
Ma se noi realisticamente facciamo un'analisi complessiva dell'uso che viene fatto del voto di preferenza noi dobbiamo ammettere
Che sono molto più numerosi e le situazioni in cui l'elettore che viene scelto dal candidato che non quelle in cui il candidato che viene scelto dall'elettore
E allora in nome di questa scelta buona minoritaria noi paghiamo dei prezzi e enormi per quanto riguarda quello che è il fenomeno invece maggioritaria degli elettori scelti
Dai candidati perpetuando il circolo vizioso
Del clientelismo che io non lo vedo scomparire dalla politica la politica lo ha sempre avuto e continuerà ad averlo in dramma del nostro sistema e che li da uno spazio enorme
E che quindi Hiller rettificò no
Delle organizzazioni sociali generalmente nascoste durante la vita ordinaria della società
E che tuttavia hanno la peculiare caratteristica di poter fornire ciascun a grappoli un certo numero di voti
Acquista un'importanza preponderante rispetto a tutto il resto nel momento decisivo della scelta elettorale questo è il punto su cui noi dobbiamo riflettere io punto penso che chi non ha fatto
Vita elettorale dall'interno a volte non percepisce neppure questo reticolo
Che esiste nelle nostre società che diventa la Rete che si stringe attorno al candidato perché è quella di cui in realtà il candidato ha bisogno detto in parole molto più brutali
Chiunque ha nella sua tasca cinquanta voti sicuri vale per me candidato più di chiunque altro ne abbia uno di meno
E questo crea tutta una serie di di di problemi sul tipo di interessi a cui io sarò sensibile sulla rappresentanza che mi porterò sulle spalle sulla distanza che io necessariamente avrò da quei ceti invece che si caratterizzano proprio per non avere questo tipo di organizzazione
Per essere più portatori di conoscenza di opinione e di informazione se volete di individualismo e quindi di auto sottrazione a quel modello organizzativo del del reticolo
Secondo me questi sono punti essenziali di riforma sulla punti essenziali di riforma conto che non creano l'alternativa di un blocco all'altro ma creano l'alternativa tra un passato che continuiamo a trascinarci ed un presente che è cambiato ma che non riusciamo ad agganciare e poi dobbiamo dare capacità di decisione al sistema perché oggi indiscutibile molti gruppi sociali proprio perché sono gruppi maturi perché sono gruppi cresciuti non chiedono di essere rappresentati nelle istituzioni per averne qualcosa ma e chiedono alle istituzioni che adottino alcune decisioni
Quindi al oggi in questo tipo di società che noi abbiamo più ancora che il bisogno di rappresentanza vale per molti ceti bisogno di governo io sono sicuro che i ceti che noi abbiamo chiamato in argenti in questi anni che continua ad essere a mio avviso uno degli assi portanti della dinamica futura italiana
Sono certi che non ci chiedono di essere rappresentati non gliene importa impone di essere rappresentati in termini specifici diretti con lo stesso gruppo sanguigno con la stessa preferenza intendo dire chiedono come tutti politicamente di essere rappresentati
Ma ciò che chiedono in primo luogo vedi avere un governo che abbia lo stesso grado di efficienza e di maturità e di modernità come Governo che essi sono stati in grado di raggiungere a questo punto a questi dobbiamo dare decisioni non li dobbiamo dare otto posti nel CNEL o tre posti in Parlamento di cui non sono assolutamente che farsene e quindi il migliorare la capacità di governo ecco questo diventa il tema essenziale che poi quello che investe il nostro Parlamento in con le due Camere inutili
E investe con governo più autorevole un governo più autorevole badate che io non vedo come il governo del presidente e anche qui vorrei un pochettino s'evidente sfatare appunto l'idea che poi è già stata data dei fatti
Legata alla alla alla persona dell'attuale presidente come presidente pigliatutto e che pigliando tutto rende migliore il sistema no
Il Presidente che mai abbiamo ora sta gestendo il governo con grande autorità ma con grande rispetto della collegialità
Consapevole del fatto che la complessità della società che si riflette nella complessità dell'assetto istituzionale e amministrativo non consente se non in termini psicanalitici che non sono politici la reductio ad unum
E quindi lui esercita la sua autorità su un insieme di collegi ai quali sta cercando di dar senso
E che sono le unità al di sotto frutto delle quali non si può scendere per governare degli insiemi
Nella consapevolezza cioè e questo in questo io vedo modernità e laicismo che governare non è agire ma è intere agire in modo funzionale a certi fini che si perseguano
E che pianificare non è pianificare il tutto che si sottrae alla pianificazione di una parte chiamata anche governo ma che in realtà a tentare di preordinare delle interazioni
Un
Tutte non sono politici da reductio ad unum
E quindi lui esercita la sua autorità su un insieme di collegi ai quali sta cercando di dar senza e che sono le unità al disse ottocento delle quali non si può scendere per governare degli insiemi
Nella consapevolezza cioè e questi in questo io vedo modernità e laicismo che governare non è agire ma è intere agire in modo funzionale a certi fini che si persegue una e che pianificare non è pianificare il tutto che si sottrae alla pianificazione di una parte chiamata anche il governo ma che in realtà tentare di preordinare delle interazioni
Ecco questo è il terrena su su cui poi cultura cambiamento istituzionale finiscono per per per intrecciarsi su cui va portata oggi l'attenzione per una riforma io devo dire che la riforma alla quale stiamo lavorando del Presidenza del Consiglio dei ministeri è ispirata a questi criteri
Ecco ed è questo secondo me Chaussée che dobbiamo mettere a fuoco
E questo è ciò che serve è una società che sta cambiando e questo che ci fa entrare in sintonia con una società che sta cambiando ecco
Alternativa
Padre nuovo blocco presidenzialismo sono delle vecchie e delle nuove scappatoie
Allora i lavori sono terminati e riprendono alle ore sedici puntuali
Proporrei di pre dei premi per i lavori
Questo pomeriggio abbiamo molti iscritti a parlare che dobbiamo esaurire
Fra oggi pomeriggio e domani mattina prima della tavola rotonda quindi pregherei gli amici che intervengono di essere contenuti nella esposizione
Cominciamo gli interventi con
Rodolfo Filippini presidente del club Prampolini dipesa no
Si prepari Emilio tedesco del club Rosselli di Roma Pompeo Oliva
Bene accolgo l'invito di Pellegrino
Penso di essere brevissimo anche perché l'intervento che farò l'ho buttato giù ieri sera
Probabilmente sarà anche un po'non del tutto omogenea
Vorrei intanto come a trovarmi con Bruno Pellegrino e con il pianto dei club per il successo che ho avuto questa convenzione nazionale
Successo che d'altra parte hanno avuto anche altre manifestazioni come quella di Napoli del maggio di quest'anno
Ed è proprio il tema del convegno di Napoli velocità la politica che vorrei partire
In quell'occasione il club dei club ha voluto mettere in evidenza un argomento che indubbiamente centrale nel dibattito in corso all'interno e all'esterno delle forze politiche
Almeno quelle più sensibili e che in fondo è anche al centro dell'analisi che ci sono scontati in questa Sala Bruno Pellegrino la messo bene in evidenza nella sua relazione ed altri lo hanno ripetutamente rilevato le velocità della società in virtù dell'accelerazione verificatasi
Nei processi inventivi e applicativi della tecnologia sono straordinariamente aumentate rispetto a quelle delle istituzioni della burocrazia delle organizzazioni politiche
La disaffezione la perdita di fiducia dei cittadini e dei partiti nelle organizzazioni che vorrebbero mediare tra essi allo Stato e che dovrebbero rappresentare e dovuta principalmente al fatto che ormai la velocità con la quale reagiscono i partiti stessi alle sollecitazioni son diventate talmente più piccole rispetto a quelle reali della società
Che si è venuta a creare un diffuso scetticismo attorno alla loro funzione e attorno alla funzione sociale degli enti locali e dalla pubblica amministrazione in generale
Questa situazione ha generato e sta generando un distacco che in vari modi e varie forme
Si cerca di analizzare e di far rientrare col proposito finale di riattivare quello scambio politico di cui parlava appunto Pellegrino ieri e che consentirebbe alla politica di riacquistare e mantenere il consenso
Cesario e tutti l'hanno detto ed è il tema di questa convenzione riformare la politica che a mio giudizio significa aumentarle la sua velocità
Aumenta la velocità propositiva delle forze politiche e la velocità decisionale del governo e delle istituzioni
In questo senso vanno tutte le interessantissime proposte che si sono del venute
Si sono avute ieri e saluta punto da Fulco Lanchester e da Enzo Cheli che però anche se se mi è permesso mostrano un certo limite quando prendono in considerazione solo un aspetto del problema eccesso il partito politico
Secondo me ha molta ragione De Maio quando diceva ieri sera che la velocità
Della mediazione politica non dipende solo dallo organizzazione politica ma anche e in larga parte dalle istituzioni e dalla pubblica amministrazione che è diventato una vasta plaga fangosa nella quale è sempre più difficile avventurarsi
E allora
Se lo sforzo compiuto dei partiti e in particolare dal Partito socialista per autoriformarsi potrà portare reso più presumibilmente in tempi brevi a imprimere questa spiccata ai auspicata accelerazione
Si rischierà di aver fatto uno sforzo pressoché inutile
Se non si porrà mano e con decisione ad una revisione dei meccanismi di quell'altra macchina ben più complessa e farraginosa che appunto l'amministrazione pubblica
Quindi se è stata d'accordo che occorre che le varie riforme istituzionale amministrativa politica debbono essere portate avanti contemporaneamente
E qui mi permetto di dissentire dalla tesi di Baggio il botto secondo la quale la riforma della politica e preliminare alle altre ma anche convinto che imprimere la stessa situazione a tutte tra riforme estremamente difficile
Estremamente difficile anche perché le varie strade
Dell'innovazione e della riforma si intrecciano continuamente e a questi appuntamenti tutti dovrebbero giungere allo stesso tempo
Sulla qualcosa è lecito esprimere almeno qualche dubbio
Ricordava ieri autorevolmente Gianfranco Miglio e non si può non condividere la situazione Daloui paventata
Per cui soluzioni parziali e staccate da un contesto mo'Genio sistematico di riforma produrrebbero guasti ancora più pesanti e definitivi di quelli attuali
A fronte di questa analisi riferendomi alla parte finale della relazione di Pellegrino è opportuno valutare il ruolo dei club e del Club de che ebbe come struttura di riferimento sicuramente il club non è e non può diventare strumento alternativo di mediazione politica sotto il sostituendosi cioè laddove il partito sta attraversando le maggiori difficoltà
Infatti anche se non ha forse
Al suo interno alcuni meccanismi perversi che sono stati messi in evidenza in questo dibattito
Dovrebbe far comunque riferimento allo stesso referente le istituzioni il governo eccetera erede quindi di fronte le stesse difficoltà
Sono anche dubbioso sulla funzione che si vuole attribuire loro di stimolo e di ricerca nei confronti di un nuovo modo di essere e di far politica per il partito socialista
Sono invece fermamente convinto che ruolo del club si è quello di consentire senz'altro i giovani di trovare uno strumento di partecipazione e di espressione
Ma anche quello di aggregare sui problemi concreti meglio se risolvibili in parte anche localmente persone scienziati professionisti senza introdurre il nodo scorsoio dell'adesione ideologica
Strumenti quindi culturali e di pressione politica
Ma anche in qualche modo capace di incidere decisamente sulle scelte allieva fino a che fino che non si saranno realizzate le riforme auspicate e di cui tutti parlano anche troppo come appunto ricordava Miglio
Quando cioè i partiti portata a termine la riforma della politica e e le altre riforme potranno attivare di nuovo e con autorevolezza lo scambio politico
E vado rapidamente alla conclusione dicendo che per far sì che ciò non si traduca però in un localismo culturale assolutamente da evitare è necessario che la struttura del club dei club si potenti e sia più presente
Nella scena culturale politica italiana
Soprattutto l'informazione nell'era che si sta aprendo della telematica deve circolare più rapidamente ed efficacemente stabilendo un continuo contatto con i clubs che operano in tutto il territorio le porte in tutto il Paese
E già uno sforzo notevole e lodevole l'aver realizzato un importante strumento come la rivista
Ma io credo che accanto ad essa vada realizzata una rete di collegamento informazione più efficace
Credo anche che compatibilmente con la disponibilità vado assicurata per i club la possibilità di avere a disposizione politici ed esperti
Che nell'ambito di un programma di iniziative locali discusse con Gore e concordato a livello nazionale possono costituire un ideale filo rosso di collegamento fra tutte le istanze culturali presenti nell'organizzazione
D'accordo quindi con incontri di analisi e propositivi come questo ma anche incontri in cui ci si possa confrontare e conoscere tra club e ci si posso scambiare esperienze ed idee
Anche una conferenza organizzativa dunque che serva da riferimento ai da stimolo per una struttura che ha indubbiamente una potenzialità notevoli si va e che deve essere adeguatamente colta ed esaltato
Vittorio villa
Delle ACLI
Si prepari appena della dell'Arci
Esprimo qui la volontà della presidenza nazionale delle ACLI
Di confrontarsi con questa convenzione a partire dalle nostre esperienze e dalla nostra ricerca
Approfittò del fatto che non sono il primo cattolico a parlare in questa convenzione neanche il primo rappresentante di un'organizzazione di ispirazione cristiana
E proprio questo mi consente di evitare una serie di preliminari e di entrare subito nel merito dei problemi partendo da quelle che sono state
Le proposte che qui sono state formulate da quello che il senso della ricerca che anima
L'esperienza di tutti i partecipanti a questa convenzione
Parto ovviamente
Da quella esperienza specifica che ci ha visto all'interno delle ACLI a ragionare in termini diffusi anche recentemente attorno a una proposta e che si presenta in termini oserei dire e che hanno molti punti di convergenza e anche di consonanza fonetica con la tematica di questa convenzione
Siamo infatti impegnati in una ricerca che nello scorso convegno nazionale di Rimini dal ventotto settembre al due ottobre che ha visto
Propositori di un incontro che guarda caso si chiama convenzione nazionale per la riforma della politica
La perfetta consonanza attorno ai pm
Chiaramente e in parte qua casuale tante che l'oggetto della ricerca
Nostra e di quella che qui si sta facendo non è proprio lo stesso
Ma ciò non toglie che partiamo da una analisi che ha moltissimi punti di convergenza e siamo incamminati verso obiettivi che si collocano nella stessa direzione
Il punto in comune sono
In primo luogo quelli
E della capacità di cogliere il senso di essere impegnati in un periodo di profonde trasformazioni che sono strutturali e culturali allo stesso tempo
E che quindi sono destinati a cambiare completamente il modo dividere e in modo di organizzarsi della società
Abbiamo chiaramente in comune l'altro pezzo di analisi che riguarda la preoccupazione per l'allargarsi della forbice tra quelli che sono gli interessi dei cittadini e quella che la capacità di risposta adeguata da parte delle istituzioni e da parte anche dei partiti
Così come in comune c'è la consapevolezza della necessità di operare in tempi brevi per riformare la politica cioè il modo di coinvolgere la gente
E attorno alle scelte che la riguarda
E in comune abbiamo anche la coscienza che la sfera del politico coincide sempre meno
Con le nuove caratteristiche che sta avendo la società
Con l'ambito di iniziativa esclusiva dei partiti
E c'è anche in Comune l'impegno di dare alla società civile
La possibilità di esprimersi con forme diverse da quelle tradizionali delle istituzioni e dei partiti
Per riuscire come è stato detto ampiamente anche in questa convenzione da più interventi
A dare la possibilità di esprimersi e di partecipare attivamente anche a chi non ha potere
Anche a chi non è in grado attraverso quelle che sono le le forme classiche di organizzazione attuale della vita politica di pesare
Rispetto agli equilibri interni ai partiti
Rispetto ai partiti
Seppure con della diversità di accento
E anche noi delle ACLI riteniamo che sia sostanzialmente sbagliato
E che abbia in sé delle componenti di forte pericolo per le prospettive democratiche del Paese limitarci alla denuncia delle carenze e dei ritardi delle istituzioni e dei partiti
Ed anche solo fermarsi a richiedere una maggiore pluralità dei canali di partecipazione alla vita della società
Voglio dire che è giusto sollecitare i partiti
Hanno un diffidare a priori della società civile e delle forme dei espressione
E che l'associazionismo democratico ma sviluppando a partire da diversi interessi da diversi bisogni dei cittadini
è giusto che i partiti acquisiscono una maggiore sensibilità rispetto a quello che
La complessità
L'articolazione crescente e il dinamismo della società civile
Non siano interpretati come degli ostacoli da a ridimensionare e ingabbiare secondo regole e procedure costruite nella logica tradizionale dei partiti
Questa
è una tentazione che spesso e sentiamo avvertiamo e esprimere in diverse sedi
E a noi è successo di in quel di Rimini durante questa nostra ricerca di sentirglielo dire a brutto muso direttamente dal segretario politico traditi
Cioè proprio una preoccupazione preconcetta rispetto a queste difficoltà ulteriori che e si creano il senso della nostra ricerca del nostro impegno di cambiamento rivolto a far sì che ci sia una comprensione che ci sia una certa azione di questa maggiore complessità che non ci inventiamo noi forze del sociale ma che insita nelle caratteristiche nuove catasto Mendola società
Ma chiaramente questo non deve mai e diventare una lotta aprioristica ai partiti
Identificando i partiti
Meccanicamente con il vecchio commenti entra libico come il burocratico o e clientela
Sono queste delle caratteristiche
Spesso presenti nei partiti
In alcuni più che in altri
Ma che nei partiti singolarmente e anche nel loro complesso
Non solo Stati la caratteristica principale né in passato né oggi né io ritengo che lo sarà nemmeno nel prossimo futuro
I partiti rappresentano un punto focale essenziale anche in prospettiva di quella che un'esigenza vitale della nostra società
E proprio perché è qualche commentatore ha colto nella nostra ricerca qualche accentuazione di contrapposizione preconcetta ai partiti
O meglio al sistema dei partiti
Mi sento in via incoraggiato ad esplicitare l'interesse delle ACLI
Per le molteplici ed interessanti proposte di riforma delle istituzioni dei partiti del sistema elettorale che a cominciare dalla relazione di Pellegrino sono emersi in questa convenzione
E a questo riguardo auspico chiaramente la possibilità che ci siano presto ulteriori occasioni di confronto
Anche
In private e non solo in in occasioni e interessanti come questa per sviluppare una ricerca nel merito
Ma dopo aver detto du queste questi punti che sono chiaramente quelli che vedono una maggiore assonanza una maggiore di identità tra i nostri due filoni di ricerca e consentitemi di dire anche sia pure brevemente e quello che il diverso filone e con nel quale noi ci caratterizziamo
E che non ci deriva tanto da una specificità
Se se vogliamo definirla legata alla nostra ispirazione cristiana non è tanto quello ecco tutti sanno molto bene che all'interno delle ACLI odi che un pluralismo e di Militia partitica e che tranquillamente consente di guardare al di là ecco di questa che
Probabilmente era una caratteristica iniziale delle origini
Il punto è che noi partiamo specificamente dalla convenzione e che oggi occorre dare più forza e più possibilità di esprimersi anche a questi nuovi soggetti della società civile
Anche in questa convenzione io ho ascoltato con molta intenzione con molto interesse diversi interventi e che miravano
Ad accentuare questo taglio ad accentuare l'esigenza di dare anche Hitler
E la la possibilità di interpretare il nuovo che va emergendo la possibilità di dare voce ecco proprio a tutte le nuove esperienze a cominciare da quella dei giovani e di dare una possibilità
Di educazione alla politica
Di esperienza alla partecipazione di esperienza politica anche a quelle sensibilità che si stanno sviluppando attorno a bisogni che i cittadini soprattutto i giovani avvertono e che non sono catalogabili attraverso le forme di aggregazione di interesse ed iniziativa tradizionali dei partiti
Noi pensiamo che quando un bisogno avvertito da una persona e avvertito dai cittadini a dignità di essere rappresentato a dignità di diventare e un canale attraverso il quale si vanno a copulare delle esperienze e si vanno a sviluppare dei movimenti
E dei fenomeni associativi
Anche attraverso a queste filoni se vogliamo molto settoriali
E d'impegno è possibile arrivare abbia ad un diverso rapporto con le istituzioni ad un diverso rapporto con i partiti e portare avanti delle proposte di cambiamento
Ed è proprio in questo senso che noi e quando parliamo di convenzione
Accenniamo alla possibilità di un incontro tra le diverse forze interessate a incontrare si per stabilire anche alcuni punti di convergenza su quello che occorre chiedere
E al Paese nel suo complesso le istituzioni partiti ma anche al sindacato rispetto a quello che al cambiamento delle forme di riforma della politica
Io qui e chiaramente mi colloco
Rispetto al dibattito che finora s'è sviluppato e chiaramente e in modo molto netto tra chi sostiene che per riformare le istituzioni occorre prima riformare la politica
Proprio perché senza riformare prima
La politica la cultura le condizioni che esistono all'interno del nostro paese di esprimersi è impossibile pensare a delle riforme istituzionali
Sarebbero un qualcosa che sia a renderebbe proprio immediatamente non farebbe molta strada e non farebbe altro come qualcuno ha già ricordato lo lo stesso Tamburrano stamane
Che e andare a creare le condizioni per diverse disillusioni dei cittadini
Proprio perché andrebbero e incontro con entusiasmo delle possibilità che poi
Porterebbero dei risultati molto scarsi porterebbero a delle disillusioni feroci come molto spesso è capitato all'interno dalla nostra esperienza
Quindi
Va be'forniscono lettore posso interrompere una vorrei pregare di i nostri amici e di passeggiare meno se possibile e anche di chiacchierare meno perché ci sono molti spazi che abbiamo organizzato a fianco proprio per consentire la deambulazione la conversazione questo è un corridoio ombra non serve era passeggiare ma abbiamo adibito a sala convegni e quindi è già difficile lavorare in un luogo così innaturale poi c'è un brusio e diventa impossibile
Dicevo che agganciandomi proprio quella che anche la nostra esperienza che si è sviluppata negli scorsi decenni e mezzo
A Travaini in mezzo a processi abbastanza complicati che non sempre ci hanno facilitato anche
La possibilità di essere capiti per quello che effettivamente volevamo dire
Che io oggi qui sostengo le esigenza di guardare
Alla nuovo con molto coraggio
Senza porci
In una maniera ecco preconcetta troppe mediazioni rispetto a quelli che sono i nostri auspici
Anche qui io ieri ho sentito quasi frenare il il richiamo
All'utopia
Ma
Stamattina è stato detto chiaramente senza motivazione non parte nessuno movimento di cambiamento nessun movimento di riforma delle motivazioni sono essenziali e quindi occorre anche una spinta utopica
Poi e e chiaramente bisogna stare anche con i piedi per terra non bisogna guardare semplicemente all'Utopia via essere anche molto realistici ma averi anche dentro di noi degli ideali e molto ampi dal beh gli obiettivi talmente grandi che sanno suscitare l'interesse e l'ideale soprattutto delle nuove di dannazione
è stato detto sempre nell'ambito del dibattito che occorre essere estremamente attenti a quello che
L'esigenza della nostra società di arrivare a delle decisioni di superare è quella che è una prassi costante
Alla mediazione
E al rinvio per non decidere
E e quindi a non uscire mai dalle spetta è una preoccupazione che
Anch'io condivido
Ma non certamente fino al punto
Da arrivare ecco a poter
Comprendere è quello che è stato un intervento che ieri qui ha fatto il professor Miglio dove ha fatto
E quasi di questo decisionismo una cultura
Ecco guai se noi dovessimo e trasformare la volontà di correggere quello che è un difetto molto grave presente nel nostro Paese in tutto le sue istanze
E in un qualcosa di peggiore
Quello che a me sembra essere veramente peggiore e cioè e in un sistema e che pone la decisione al di sopra di tutto
è una tentazione e che dobbiamo respingere guai se ci lasciassimo ingabbiare da tentazioni di questo tipo e lo dico soprattutto di fronte a a un'esperienza come questa che è quella di una convenzione di cui dovrebbe che una convenzione di forze impegnate direttamente nel sociale
Di esperienze che non hanno potere diretto da gestire
Guai se anche noi ci dovessimo lasciare attirare da una tentazione come quella cessando di svolgere quel ruolo
Di operatori di cultura quel ruolo B
Catalizzatori di nuove spinte che M vanno emergendo dal basso e cercare di portarle avanti anche con una grande spinta utopica
Beppe Attene dell'Arci
Se uno guarda la società italiana come ha funzionato e come risulta in questi anni si fa immediatamente un'idea che Petit quella che poi tutta la pubblicistica ha raccolto quella basata sulla famosa dialettica tra società civile e società politica che un po'il senso comune dei discorsi dei nostri assessori per i nostri ministri degli operatori politici in generale
Ed è un po'la cosa a cui occorre partire perché nell'assenza di scenario in cui ci troviamo oggi e che secondo me è bene questo convegno questa convenzione sta dipingendo in qualche maniera quello che manca e son proprio le nuove regole di questo gioco può quindi essere utile
In primissimo luogo per capirci e tra di noi almeno cercare di descrivere che cosa è questa benedetta o che cosa era nella pubblicistica italiana questa benedetta dialettica tra società civile e società politica che cosa dovevano fargli unica cosa devono fare gli altri e perché non funziona più
Alla società civile o meglio non alla società civile ma i movimenti della società civile poi anche su questo c'è una continua confusione nel linguaggio politico perché si confondono le due cose ai movimenti della società civile sono stati negli anni dell'Italia repubblicana di fatto assegnati alcuni compiti così riassumibili
Il primo è il compito dell'opposizione politica di massa questo compito non gliel'ha dato soltanto il PC e il PSI
Quando si trovava all'opposizione ma era di fatto un compito ha consegnato anche dal partito cattolico alle proprie forme di organizzazione all'interno della società italiana distese di cattolici non si riconosceva più o meno come i comunisti e i socialisti nello Stato laico e in qualche maniera l'opposizione agli atti di politica che il Governo veniva facendo un governo in cui tranquillamente la DC poteva entrare anzi
Entrava era garantita dal tessuto di agglomerati sociali che al blocco cattolico corrispondevano il secondo punto la seconda funzione attribuita ai movimenti
Della società civile era la gestione del non riconoscimento nel nello stato dentro cui si viveva di fatto la grandissima parte delle nostre organizzazioni di quelle storicamente esistenti oggi sono niente altro alle origini che una forma di Stato nello Stato di autorganizzazione sociale che si propone di costruire all'interno di uno Stato in cui non si crede il futuro stato alternativo tant'è vero che sono tutte quante totali partono come la mia organizzazione da fatti genericamente culturali per fare sport caccia e ogni sorta di altre cose il cittadino comunista o socialista aveva la sua appartenenza
Che era quella politica generale da questa appartenenza ricavato una partenza sindacale che veniva come primo effetto e successivamente su questo otteneva una serie di altre appartenenze
Perché di fatto egli costruiva il suo non riconoscimento nella società che Eva davanti attraverso la propria organizzazione i suoi figli
Se era comunista socialista facevano sport Collu espressa era cattolico andavano a farlo con l'UE se altri o il Ciessevi
O così via
La terza funzione attribuita ai così detti movimenti della società civile era una funzione e anche questa di scendere quello che dicevo di anticipazione della società futura noi vogliamo provare tra di noi come sarà il mondo che costruiremo quando avremo vinto la battaglia politica quindi in qualche maniera i movimenti quelli in meno a base economica in particolare avevano soprattutto la funzione di disegnare e di far vivere al cittadino iscritto il mondo come l'avrebbero fatto come lo avrebbero fatto domani e c'era una funzione di anticipazione di completamento della vita stessa e l'uomo
La società in cui viviamo alla società borghese
E nata e società borghese sempre termine ambivalente sulle due culture sia quella di sinistra e quella cattolica mi opprime non mi permette di vivere bene non mi permette di realizzarli
Cioè la mia piccola società che non solo costruisce già oggi rosso da per il futuro ma anticipa i miei bisogni e comunque mi dà la possibilità di risolvere le cose e mi prolunga mi permette di essere un uomo totale
L'altra cosa che questa organizzazioni facevano era la raccolta e l'organizzazione dei bisogni più stretti di quelli più precise
Più delineati che venivano offerti al sistema al sistema politico io non so se tutto questo questa enorme e variegato universo è come dire il potere della parola di cui ci ha parlato oggi Baget Bozzo probabilmente e anche in grandissima parte questo certo è che questa enorme cosa in cui si partiva dati dei Sindacati economici per arrivare sino alle associazioni era da tutti coccolate riferita anzi se dobbiamo dire la verità la cultura politica italiana degli ultimi anni a consistito sono sostanzialmente in che discorso alla società politica deve inseguire
Quella civile pensate a tutti i discorsi sulla tre otto due sul decentramento dello Stato sul la questo concetto di separazione tra Paese reale e Paese
Paese legale questo disperato bisogno di riunificare la politica con la società
Sulla quale del resto il Partito Comunista Italiano affondato negli anni Settanta grandissima parte la sua avanzata e della sua ed è la sua legittimazione quindi c'era anche su questa benedetta società civile un discorso di grandi coccole tutti quanti spiegavano che la società politica era consociativa brutta cattiva che non si decideva niente che non si muoveva nulla mentre i fermenti si trovavano tutti quanti nella società civile si andava avanti con questo criterio infatti alla società politica e compiti erano affidati era affidato un compito di mediazione fra le spinte i bisogni per costruire le linee le linee generali del Paese ed era affidato un compito di ricerca della razionalità possibile che come dire doveva scaturire da questa cosa un poco magmatica che poi trovava che poi trovava la sua sintesi in qualche maniera questo scenario sul quale si è variamente operato che è stato variamente descritto poi da sociologi politici e così via
E rimasto immutato per tutti questi anni
E come dire a parlare di rapporto fra società civile e società politica movimenti e istituzioni movimenti e crisi movimenti e rappresentanza eccetera eccetera ha costituito lungo se il terreno fondante di tutte le analisi politiche degli ultimi
Degli ultimi trent'anni in particolare degli ultimi quindici
Accentuando sempre di più
Quale elemento all'elemento della vivacità soggettiva della società civile contrapposta alla legnosi ITA alla tendenza la consociazione alla rozzezza al conservatorismo insito nella società politica e così si andava avanti tutti inseguivano quello che sembrava
Come dire la cosa di maggior valore più ricca più ricca e vitale su questo sarebbero storicamente così fattibile una serie di di correzioni nel senso che in realtà questa benedetta società civile così separata dalla società politica in Italia di fatto non esisteva più da anni
E in qualche maniera tutti i processi politici che avevano condotto il sindacato all'interno delle forme di governo il processo di decentramento statuale e così via hanno di fatto
Eliminato
La alla differenziazione le diverse funzioni tra società civile e società politica perché di fatto gran parte della cosiddetta società civile era ormai entrata a far parte della sfera
Della sfera politica ma la teologia all'insieme di convinzioni e sopra tutti i diritti
Sono rimasti assolutamente immutati per molti anni ecco io credo che nella nella situazione attuale in discorsi e stiamo facendo probabilmente non riusciamo ancora
Affrontare con sufficiente chiarezza proprio questo che in qualche maniera questo scenario questa dialettica son finiti e che quelli che vanno ancora sotto il nome di movimenti della società civile sono dal punto di vista la loro vita quotidiana davanti a un bivio
Ho ripercorrono integralmente le strade dell'opposizione del non riconoscimento all'interno della realtà che li circonda possibilità e tutt'altro
Da escludere perché può facilmente a venire qui come dire la funzione sia del PSI
E di strutture come te dei club risultano probabilmente fondamentali oppure può nascere all'interno dei dei movimenti della società civile verso le forme rappresentanza una nuova razionalità ed astratti al discorsi e alle e al tipo di ragionamento
Condotto sin qui ora abbastanza evidente che lo spazio la possibilità stessa di una nuova razionalità della società civile di una modifica delle sue funzioni e delle sue logiche interne passa integralmente si colloca ed è la medesima cosa della riforma è la politica
Cioè non vi è vi è un versante istituzionale della riforma è la politica che quello che è stato anche in maniera assai interessante analizzato in questi giorni ma vie un versante almeno dal mio punto di vista che è un'altra cosa e di fatto la possibilità di istituire tra sfera politica è Spera della società altra sfera della mediazione spera dei bisogni una dialettica una logica basata su un criterio di razionalità e non più di semplice rappresentanza in questo questa è anche il punto in cui per esempio
Io inizio a non essere più tanto convinto di alcuni ragionamenti che i compagni gli amici alleati che mi hanno preceduto fanno nel senso che o sempre meno la se la convinzione che occorra rappresentare le cose e credo sempre più che si tratti di innescare anche rispetto alla cosiddetta società civile processi politici perché a mio avviso essa oggi sceglie e di fatto lo sta già facendo tra un'ipotesi di nuovo posizione è un'ipotesi di assunzione di funzioni diverse e di conquista di quella che molto genericamente qui io riesco a chiamare tedesca chiamare nuova razionalità
In qualche maniera quello che porta a questo particolare dico che cosa è e il fatto che
I movimenti
Costituiti storicamente nell'Italia repubblicana in breve all'inizio in particolare
Il movimento sindacale e così via e per movimento sindacale intendo anche i sindacati non di categoria sindacati di associazione intendo anche le cooperative i sindacati gli artigiani e così via questi una serie di movimenti
Hanno in questi trent'anni costruito ottenuto e fatto crescere dei loro referenti istituzionali poiché i loro fini
Corrispondono agli Fini dello Stato italiano
A fianco a questi movimenti ne esiste e cresce in continuazione un vastissimo numero che esprime bisogni e fine ma e Fini non contemplate nella Carta costituzionale italiana non espressi nei fini collettivi dell'istituzione e privi pertanto di un referente politico io distinguerei quindi dovendo fare questa analisi tra i movimenti DTP street che considero istituzionalizzati cioè i movimenti che ha sono il male entrati
Nella sfera della politica e su questo esplicano razionalità controllo
Nelle forme che riescono esplicare e i movimenti al bivio cioè i movimenti i quali in questa forma politica come quella italiana oggi non trovano la possibilità comunque di far passare o di rappresentare e nemmeno di discutere le loro opzioni e tendono a rifluire verso il rifiuto più complessivo della politica verso una forma di non razionalità e rifiuto e rifiuto delle decisioni
Il fronte del veicolo di questo di questa particolare qualità di questo particolare tipo i movimenti arriva a questo bivio estremamente sfrangiato e se mi permettete io qui prova in qualche maniera a descriverne l'arco perché credo che sia poi uno dei terreni sul quale anche i tre decreti deve provare deve provare un po'applicare la sua azione in primo luogo tra i movimenti non istituzionalizzati fra i movimenti non dotati di un referente politico stabile
Giunge all'appuntamento con la sua storia il movimento pacifista del movimento ecologista questo senza alcun dubbio in qualche maniera qualunque osservatore avverte che il maggior pericolo di una fuga all'esterno dalla realtà il maggior pericolo di un riflusso ma sarebbe il reflusso vero cioè il flusso verso gli anni cinquanta è verso il noi non ci riconosciamo in nulla di tutto ciò che avviene questo pericolo ma anche le massime potenzialità stanno in coloro che oggi opera non si preoccupano è lavorano sulle questioni dell'ecologia e della pace contemporaneamente quei nonostante i molti sforzi e proprio in una sera una settimana fa serie celebrato uno dei più dignitose il convegno che prevedeva l'incontro fra i movimenti pacifisti del resto e quelli dell'Ovest
Qui nonostante il tutti gli sforzi in qualche maniera il segnale che continua emerge e quello di movimenti i quali tendono a collocarsi al di fuori della sfera della razionalità politica al di fuori delle stesse istituzioni
Tendono a esprimere un sentimento di paura di terrore di preoccupazione di soffocamento e basta chiudendo se in questa logica qua
Qua come dire
Emerge il primo valore al quale chi vuole operare su queste cose deve incominciare a badare
E possibile costruire un arco di riferimenti razionali di linee politiche di valori che serva a marcare quest'area
Grande della nostra coscienza dei nostri giorni Baget Bozzo all'università della pace il Perugia ha tirato fuori il concetto di Ecopass la casa
In cui coloro che non sono pessimisti nei confronti della possibilità che il mondo finisca possono rifugiarsi
Per costruire per costruire un mondo migliore poi non se ne in effetti più parlato ma in qualche maniera questo segnala il primo dei grandi valori e dei grandi problemi sui quali una struttura come la vostra dovrebbe a mio avviso in primissimo luogo impegnarsi poi ci sono altri tipi movimenti io penso in particolare un movimento come il Movimento dei consumatori esprime un'identità un ruolo e una qualifica
Del cittadino che non è quella del cittadino semplice e non è nemmeno quella del cittadino produttore e consumatore esprime un modo di essere in un determinato momento di un individuo e che di fatto oggi un movimento che si trova in una situazione in cui la sfera politica è completamente priva della stessa conoscenza di questo valore a esser in continuazione portato verso forme di riflusso o di rifiuto della della politica stessa vi sono movimenti funzionali che crescono assai più di quanto non sembri all'interno all'interno e la Società italiana uno dei più belli e più interessanti episodi
Di crescita di forme di autorganizzazione dei cittadini è quello dell'Associazione per la lotta contro il cancro
E a in pochissimi anni raggiunto i quattrocento mila iscritti è diventato di fatto uno dei più grandi fatti collettivi italiani
Ed è di fatto un movimento funzionale promovendo e vuol perseguire un fine e che un se dovesse fortunatamente raggiungere quel fine alla fine si scioglierà ed questo movimento ha un rapporto con la politica solo legato al fine che intende raggiungere e non intende averne di nessun altro non gliene frega niente dei partiti dei valori dell'ideologia delle vie è di fatto già oggi come dire
Avanti e rispetta tutti questi discorsi perché di fatto già oggi l'organizzazione di un rapporto razionale differente con la politica che però in Italia non passa non c'è perché poi la lottizzazione si abbatte anche non so in particolare sul movimento
Per la lotta contro il cancro ma sicuramente su movimenti simili o o paralleli c'è sempre quello che più di tutti lotta contro il cancro che più di tutti farebbe per questa cosa se glielo permettessero ci sono movimenti di modernizzazione lobby
Di interesse o di piccole categorie movimenti che io penso per fare un esempio una piccolissima cosa al grande a questo disperato tentativo di creare un'associazione di di donne elettrici come esiste in molte altre parti d Europa e che in Italia non decolla perché non regge come di il rapporto con la forma politica come oggi
Come oggi costituita esiste quindi un'Italia sommersa vastissime immensa che è quella più fortemente interessata alla riforma e la politica e alla riforma della politica non alla riforma istituzionale non al cambiamento soltanto le leggi elettorali ma che e in qualche maniera quella che vuole che può desiderare che può definire del decisamente impegnarsi per una modifica dello strumento partito
Come lo trova come lo trova davanti davanti ai propri occhi queste un terreno nel quale si interviene coi valori non è che si interviene con i progetti di riforma generali che servono per coprire altre cose altri elementi e altri
Punti della riflessione qui si interviene in modo particolare col tema dell'autoriforma dell'autoriforma il partito a quale può essere poi come dire che tipo di riforma e la politica può interessare a questo genere a questo genere di movimenti e che tipo di partito e si vorrebbero e si vorrebbero vedersi davanti ho vissuto durante l'ultima campagna elettorale un'esperienza breve ma quanto breve altrettanto sgradevole questo Comitato difesa consumatori cui presidente fra l'altro
è un milanese e il professor Gustavo Ghidini
Spento una piccolissima riforma della politica ma secondo me l'attentato seriamente cioè andò dalla DC dal PSI dal pc dagli altri partiti e disse cari signori noi non daremo indicazione di votare nessuno dei vostri partiti tuttavia individueremo nelle vostre riviste quattro deputati per lista i quali si impegneranno ognuno a fare una cosa
Sei durante la legislatura questi quattro deputati non avranno fatto quella cosa noi con lo stesso spazio che oggi prendiamo su Repubblica
Scriveremo che l'onorevole Pinco Pallo della Democrazia cristiana che si era impegnato a combattere per il latte fresco se n'è fregato abbondantemente e latte ha continuato a arrivare
Da da strani poste a essere mescolato con latte fresco ma non non faremo niente di più
Istituiremo però per la prima volta un rapporto di tipo contrattuale con un partito bene sapete cos'è successo
Parto dei partiti più grande partito comunista ha incominciato a apporre delle riottosità pazzesche dicendo che insomma occorreva vedere che vorreste e con e poi alla fine ha detto no perché il partito al nostro non dà indicazioni su chi votare benissimo
La democrazia cristiana ha detto che lei in una cosa in cui c'entravano anche i comunisti anche su Repubblica non c'è andato
Nel partito socialista che da questo il Bundestag più moderno però anche a volte di un tragico si è scatenata una battaglia disperata Maldari candidata
Che poteva essere fatta subito e che come dire non costava realmente nulla né grandi discussioni in Parlamento né cosa già e non è stata fatta e credo nessuno più sin quando non ci saremo dimenticati quest'episodio provvederà
Provvederà a ripescare ecco probabilmente questo comunque segna un possibile tipo di riformare la politica la quale un movimento dovrebbe essere interessato
Probabilmente dovrebbe essere la riforma della politica che gli permette di avere una logica tutta contrattuale col partito tutta esterna tutta basata sull'espressione dei propri valori
Costringendo il partito e hip i politici a esprimersi
A esprimersi su questo da questo punto di vista io ho anche sempre molta paura
Per fortuna non è il caso di questo di questo dell'incontro i questi giorni di questa teoria
Che i partiti si ritirarono cioè cieco c'è un'elaborazione cioè un una roba in cui i partiti sembrano dei granchi che a un certo punto devono ritirarsi in particolare
Questa roba molto forte nell'operazione comunista in questo periodo immagino sempre sui partiti che si avventarono dentro nettare per cui verrebbe fuori che in qualche modo la fino a fine delle lottizzazioni a fine cosa che non ci piacciono la finanza di cose brutte sta nel fatto che i partiti dovrebbero perdere la loro aderenza la loro il loro insetto vedo ritirarsi appunto a come secondo questa espressione
E il che porta a ragionamenti a mio avviso a volte discutibili quest'idea i partiti non dovrebbero fare le USL per esempio a mio avviso è assolutamente pericolosa perché mi chiedo chi farà le nomine nelle USL quando non le faranno i partiti e immagino che le fanno i medici cosa che dal mio punto di vista di possibile utente di un house domani mi preoccupa mi preoccupa abbastanza il problema e come dire a quello del ritiro non dei partiti dalle istituzioni politiche di gestione della società
Ma è esattamente il contrario cioè e del ritiro delle forme di organizzazione della società dai punti della società politica in cui non stanno appare niente esistono migliaia di punti della società politica della gestione in cui sono rappresentati i sindacati
Associazioni Arci ogni sorta di personaggi senza la benché minima rappresentanza effettiva e questo è uno degli elementi la confusione del quadro
Dall'altra parte però il ritiro dei partiti se deve avvenire deve avvenire verso la società civile cioè in qualche maniera devono se c'è un osso che devono mollare è l'osso delle forme di autorganizzazione della società più che del controllo delle sfere politiche dei punti di gestione e di amministrazione probabilmente se riuscissimo
A metterci d'accordo su questo potremmo andare avanti un più utilmente per il futuro anche perché finisco su questo ragionamento di fatto e quindi parla come dire l'operatore sociale più che
L'amico del cuore del club
Più che il socialista del di fatto oggi per la terza del sociale la purezza del movimento non esiste pensatore ormai il meccanismo di compenetrazione fra la società civile a quella politica è talmente radicato e violento
Sia che si opere sulle questioni del terremoto sia che si operi su qualunque altra questione in Italia non la lottizzazione ma il controllo politico la veri propri rappresentanti all'interno e così via e talmente vaste talmente diffuso che come dire la crisi rappresentanza si abbatte anche su questi finisco quindi proprio con quest'ultima è e banalissima osservazione
Usiamo nei prossimi mesi di questa discussione che si preannuncia molto interessante un'ultima caratura scientifica non è vero che la crisi di rappresentanza
Riguarda soltanto i partiti perché questa è falso temeva più totale più assoluta essa riguarda tutti riguarda i partiti sindacati darci e così via
E riguarda il mefitico diabolico
Strettissimo intreccio che da questa società civile era solito apolitica si son costruite in questi anni tagliamo netto
Questo nodo restituiamo ognuno il suo in compiti restituiamo né una sua giacchetta e secondo me si potrà proseguire in futuro anche in maniera più divertente e più interessante di quanto non siano stati gli ultimi anni lotta politica in Italia grazie
Ha la parola il senatore Antonio Baslini del Partito liberale
Io ringrazio la parola e cercherò di una boutade il vostro tempo mi limiterò ai dieci minuti che ha raccomandato il presidente
Vorrei incentrare questo breve intervento sulle relazioni di questa mattina
Aveva e in particolare su quelle che trattando il tema della riforma elettorale ho letto anche quello è stato detto ieri le reazioni di ieri ma voglio limitarmi a questo
E io ho chiesto la parola per dire molto brevemente che è quella che più piaciuta la quale sulla più vicina è la relazione di Tamburrano
Io sto studiando da un po'di tempo il problema della legge elettorale e sono giunto alla conclusione
Che la prima e più importante e preliminare riforma che noi dobbiamo fare è quella della legge elettorale
Perché penso che con una proporzionale come quello attuale e anche con alcuni correttivi di cui proverà non si potrà mai arrivare alla governabilità
Noi come voi sapete abbiamo una legge elettorale simile a quella che c'era in Germania durante la Repubblica di Weimar simile a quella che c'era in Francia durante la Quarta Repubblica una proporzionale più o meno corretta
E penso che abbia fatto il suo tempo abbia fatto il suo tempo perché un Parlamento
Non è eletto esclusivamente per fotografare più o meno quella che è l'opinione degli elettori non sarebbe sufficiente un Papa un Parlamento di sei mila persone di sessanta mila perché ognuno alla sua testa e pensa a come delle pensa come pensa quindi diversamente da un altro parlamento deve anche essere uno strumento che permette di formare un governo abbastanza stabile
E serve soprattutto perché quando si rifanno le lezioni sia possibile democraticamente sostituire questo Governo
Una cosa è successo
A mio avviso a questo sistema
Di proporzionale ha retto in questi trentacinque anni pur non essendo una buona legge non essendoci in nessun altro Paese del mondo così come da noi in questo momento perché c'era la Democrazia Cristiana che aveva una forte maggioranza relativa ed era un perdo qualche intorno al quale giravano tutte le altre forze politiche
Dove per trentacinque anni abbiamo sempre avevamo pensato che la presidenza
Ma del consiglio dovesse per diritto divino è settimana alla Democrazia cristiana l'acqua c'è alla quale faceva
Graziosamente coalizioni corda uno coi socialisti coi liberali coi repubblicani cui socialdemocratici faceva il monocolore così pur avendo governi molto breve c'era una certa continuità
Nella scorsa legislatura abbiamo avuto dopo il Governo pare un primo governo a presidenza non democristiani governo Spadolini adesso abbiamo il governo Craxi
Come come vediamo noi noi vediamo che abbiamo una coalizione qui sono i numeri che parlano abbiamo una coalizione via cinque partiti
Perché possa esserci una coalizione che reca in Parlamento perché in democrazia ci vogliono anche i numeri bisogna che ci sia almeno Democrazia Cristiana socialisti più al due dei partiti minori
Siamo quindi una situazione di stallo se cade
Il governo azzeccate il governo Craxi non esiste in questo Parlamento una soluzione possibile
A alternativa e non si vede per quale motivo i socialisti dovrebbero appoggiare un governo a presidente con un Presidente del Consiglio democristiano
D'altronde allora a Chianciano non più tardi di un mese fa Rognoni ha detto noi non abbiamo se lasciato scappare non abbiamo nessun interesse appare troppa forza a Craxi perché ci taglia l'erba sotto i piedi
Questo non l'ha detto in parole povere m'ha detto poche parole ha detto questo
Ora questo qui la dimostrazione
Che noi siamo siamo in una situazione di stallo siamo in una situazione completamente siamo in una situazione completamente bloccata
E
Se cadesse questo governo i socialisti non vedo per quale motivo dovrebbero appoggiare un un Presidente del Consiglio democristiano o ove pubblicano
Si va alle elezioni e si torna con un parlamento altrettanto altrettanto ingovernabile perché il declino la Democrazia Cristiana è irreversibile a mio avviso ed è giustamente meritato
Però evidentemente non scompare da un giorno all'altro socio c'è bisogno di arrivare a una coalizione di forze ci troviamo nella stessa situazione di stanno e siamo anche in una situazione di un'acqua nessuno qui in Italia e responsabile di niente
Perché se è un provvedimento non è preso è colpa degli altri partner del partito se una cosa è fatta male fatta male perché diamo a ciascuno ha dovuto mollare su una cosa sulla quale teneva quindi siamo realmente in una situazione di ingovernabilità
Quindi di fronte a questo problema che è gravissimo a mio avviso la prima cosa che noi dobbiamo esaminare eccome modificare la legge elettorale
Quindi voglio se molto breve io ritengo che il sistema francese con ballottaggio sia il migliore non c'è nessun sistema che non ce ne fosse speciale che è perfetto
Non è pensabile secondo me fare un sistema proporzionale
Senza una soglia perché ormai c'è la crisi dei dello GE e privi è un miracolo che in questo Parlamento esista solo da lì la Liga Veneta io stono aggiunto delle elezioni sono dati che tutti possono vedere ma quando uno vede i numeri dire gli esami a si rende conto la realtà noi notiamo che il Partito Nazionale pensionate che ha presentato un ricorso se facesse un deputato perché a avrebbe nove deputati
Ma a Roma hanno presentato previste dei pensionati e c'è il Partito Nazionale Pensionati un'unione pensionati e pensionandi è un'associazione pensionati se questi tre partiti si mettevano insieme facevano comunque il quoziente e scattava l'utilizzo dei resti in tutt'Italia apre per utilizzare i resti bisogna avere un quoziente pieno
La prossima era alle prossime elezioni oltre radica veneta rischiamo di avere poiché il Partito dei Pensionati certamente un melone lombardo e altre cose e altre associazioni di quelli che non vogliono pagare le tasse
E cose di questo genere
Quindi questo qui bisogna tener conto quindi il ci vuole una piccola riforma io ho l'impressione che si arriverà a fare una soglia una soglia del cinque per cento tipo in Germania del tre per cento
Però anche questa della realtà italiana non può a mio avviso risolvere il problema che la governabilità perché qui si obbligherebbero dei partiti a unirsi per le elezioni come ha fatto il dopo i comunisti che immediatamente dopo le elezioni si possono separare
E sarebbe sempre necessario arrivare a dei governi di coalizione
Ora uno dei motivi di disaffezione della dell'elettorato nei confronti e la classe politica e la politica è quello che praticamente andando a votare l'elettore cosa fa vota per un partito età questo partito una delega in bianco per farle combinazione partitiche che ritiene di fare
In tutti gli altri Paesi noi vediamo che non so che mi Svezia hanno vinto i socialisti che in Norvegia hanno vinto una coalizione di centrodestra che d'altra parte ha vinto un'altra coalizione quando i facciamo le elezioni in Italia
Fotografiamo vediamo i risultati e poi dopo i partiti hanno in mano queste questi voti questi fece possono fare le combinazioni che vogliono quindi non voglio dilungarmi molto
Un po'vorrei solamente
Perché così sensibilizzare
Quelli che stanno ad ascoltarmi su questo tema che io credo che sia prioritario in questo in questo in questo momento cioè una riforma dalla legge elettorale
E penso che illa una soluzione che evidentemente è una soluzione tecnica però bisogna anche bisogna anche rendersi conto che i Paesi vanno amministrati ora io sono abbastanza vecchio da ricordarmi
E quando c'è stata la riforma elettorale rendendole i più forti oppositori erano i socialisti che erano ridotti a un tre quattro per cento dopo le esperienze di chi volle e tutte le forze liberare con cui io avevo dei contatti le eccetera eccetera rivoltato è stato che abbiamo avuto un lungo governo liberale con circa adesso c'è un governo socialista il quale riesce a comunque a portare avanti il suo programma e poi la fine sarà
Sarà giudicato elettorato e almeno in questo momento nessuno di quelli che erano gli oppositori allora questa legge si sono rifatti vivi
Che fa da rifatti vivi per modificarla perché tutti si rendono conto che un Paese ma in qualche maniera in qualche maniera amministrata sono d'accordo anche con Tamburrano e questo non porterebbe assolutamente alla scomparsa le forze politiche delle forze minori
Perché villa Balotta brava col doppio turno e ballottaggio a primo scrutinio alla prima domenica viene eletto immediatamente quello che ha il cinquantun per cento dei voti la domenica successiva non sono ammessi tutti quelle che hanno una certa percentuale di voti che vince chi ha la maggioranza anche relativa quindi alla Camera francese ci sono anche rappresentanti di partiti locali
E non è un sistema così artificioso come quella della soglia del cinque per cento
Tempo è passato vi ringrazio e ringrazio il presidente d'avere usato la parola
Dare la parola al senatore Gino Giugni
Io non vorrei che un argomento così cruciale come quello di riformare la politica
Rischiasse di diventare incerte circostanze una discussione sulla priorità da dare alla riforme istituzionali o alle riforme politiche se non alle riforme morale
Perché quando si affronta il problema della riforma della politica inevitabilmente ci troviamo già nel bel mezzo del guado della riforma istituzionale perché e il modo di muoversi gli avvenimenti politici quello che ci conduce anche se non ce ne accorgiamo verso sensibili modificazioni della struttura istituzionale che per certi aspetti possono anche adombrare
Una modificazione della costituzione materiale
Io ritengo di potere enunciare il problema in questi termini dei paesi industrialmente avanzati in questo in questo decennio questi soprattutto in questi ultimi anni si è posta una scelta un'alternativa abbastanza secca e chiara
Uno dei corni del dilemma che è stato sciolto in in in paesi noti in una determinata direzione è quello di un rito tentativo di ripristinare al massimo grado possibile l'economia di mercato la riscoperta del mercato
Dall'altra parte c'è stato il il perseguimento scoperta non nuova ma rinnovata negli anni più recenti di una politica di patto sociale o di consenso sociale
Noi la scelta l'abbiamo già fatta
è una scelta probabilmente anche definitiva per difficoltà di delineare una scelta di carattere alternativo
La politica di consenso di patto sociale è una scelta che abbiamo compiuto con l'ultima campagna elettorale per il modo come si sono pronunciati su di essa impegnati su di essa alcuni partiti
Ma soprattutto per una scelta di continuità nella politica di governo rispetto a quella che è stata instaurata nel gennaio scorso con me il noto famoso quante per alcuni malfamato accordo del ventidue gennaio
Ora è proprio muovendo dall'esperienza di questo accordo di cui non voglio parlare direttamente ma solo indirettamente come dato di esperienza come momento di un mutamento istituzionale che è già in atto
Che mi permetto di sottoporre alcune considerazioni
Anzitutto vorrei rilevare che questo accordo o questa esperienza di politica di governo che tende a protrarsi perché già si preannunciano incontri del tutto analoghi a a far data dal prossimo mese di dicembre
E un tentativo
Di creare un canale di consenso possiamo dire tra società politica e società civile
Però in termini società politica e società civile sono termini un po'troppo usati anzi un po'logorate finché vengono utilizzati impiegati nell'horror loro natura di astrazioni
Per società civile intendiamo piuttosto quella società civile che si organizza e che quindi costituisce in gruppi organizzato che si esprime nel pluralismo organizzato
E per politica del consenso sociale quella politica che cerca di saldare le politiche le scelte di governo con consenso negoziato di volta in volta con i gruppi organizzato ora le domande che si pongono sono naturalmente questo che prima di tutto in termini generali che cosa c'è di nuovo in questa politica a dire che c'è qualcosa di molto nuovo e che è stato poco poco percepito finora
Fino a ieri in pratica i rapporti con i gruppi organizzati e particolarmente con i sindacati perché quando parliamo di questo parliamo soprattutto dei sindacati
Erano rapporti di alcune forze politiche che si avvalevano o venivano utilizzate
Allo scopo di creare flussi di consenso di natura prevalentemente elettorale le elezioni si facevano attraverso il sostegno di consenso attraverso l'attività di produzione di consenso che in gran parte veniva creata attraverso per alcuni partiti le organizzazioni sindacali
Oggi questo tipo di partito che è il partito di classe poi in sostanza è un partito che tende sempre più a sbiadire sì e quello che si va affermando nella tipologia dei partiti politici nei Paesi industriali avanzati nei Paesi dell'Occidente è il partito che ha un insediamento sociale fluttuante
Se ci guardiamo momento intorno in Italia ci rendiamo conto che in pratica tutti i partiti hanno sempre più queste caratteristiche qualcuno mi dirà il PC a un insediamento sociale stabile
E a un nucleo di insediamento sociale sempre meno stabile è un nucleo di ed è tornata e sempre più instabile che non corrisponde ad un insediamento sociale preciso e predeterminato
Quindi le elezioni si fanno sempre meno con l'apporto dei gruppi organizzati
Questo che cosa significa significa allora che la cesura tra politica e società civile si è accentuata e destinata ad apparire come una frattura irreversibile sempre più profondo
No perché il il il collegamento la connessione tra i due momenti
Viene riacquistata per lo meno attenta attivamente attraverso le scelte di governo perché ci si è resi conto di una cosa che si possono fare le elezioni senza e dare molta importanza all'appoggio senza negoziare il preventivo consenso di gruppi di interessi di gruppi organizzati però non si può governare un Paese senza consenso di questi gruppi
Ecco da questo punto di vista quello che era poi storicamente il grande problema del rapporto fra partito di classe e e sindacato oppure il problema in altre situazioni dei rapporti tra i partiti politici e i gruppi di pressione diventa soprattutto un problema di come governare garantendosi il consenso
Dei gruppi organizzati
No in una certa esperienza la stiamo facendo
La facciamo soprattutto per quel tanto che già ci mette in condizione di percepire e misurare gli ostacoli che si frappongono all'utilizzazione di questo metodo politico
E intendo dare alcuni flash su questi ostacoli
Senza approfondire necessariamente né in termini di tempo che sono ovviamente consentì
Un primo problema
Centrale e evidente a tutti
E che il rapporto negoziale fra governo e società organizzata interessi organizzati intanto ha senso in quanto IVA prego intanto in in quanto interessi organizzati esprimono rappresentante e che siano rappresentati
Cioè in quanto l'identità dei gruppi rappresentati si quindi si rispecchia esattamente in termini di rappresentanza
In quanto cioè non ci siano aree sotto rappresentate cioè aree di dissenso potenziale
Per cui a un certo punto la la struttura il momento negoziale viene utilizzato in maniera impropria perché si ottengono consensi che non servano a niente in quanto Nora sufficientemente rappresentativo
Da questo punto di vista mi sembra che uno degli ostacoli che si vanno fra ponendo al perseguimento di questa politica sia indubbiamente la caduta di rappresentatività del sindacato
Basti leggere le cronache di oggi
La mancata partecipazione dei lavoratori alla
Alle assemblee dove si sta votando la ratifica degli accordi fiato sui rientri dalla cassa integrazione questo non né che uno dei tanti numerosissimi episodi
Indicativi di una caduta di rappresentatività di cui d'altra parte il sindacato e perfettamente cosciente
Anche se non fa probabilmente abbastanza per superare per superare per rimontare lo stacco
Caduta di capacità rappresentativa significa non soltanto perdita di adesioni di scritti di partecipazione l'Assemblea e fenomeni analoghi significa anche emersione di altri soggetti rappresentativi concorrenti presento il sindacalismo dei quadri sindacali molto significa anche il venire meno di quella che forse è stata una pretesa egemonica eccessiva del sindacalismo confederale italiano
Cioè quella di rappresentare un po'tutte le categorie protette sotto protette o semi protette proprio in occasione dell'accordo di gennaio è emerso con chiarezza un aspetto sembra di per sé abbastanza banale ma non è altro che un sintomo di questa carenza di rappresentatività
In questo accordo sono state ad previste alcune misure quasi immediatamente attuate con decreto legge relativamente ai portatori di handicap alle categorie alle cosiddette categorie protette nessuno le ha sentite nessuna consultate il sindacato non le rappresentava le intese sono state assunte e immediatamente dopo c'è stata una forte ribellione da parte delle rappresentanze di queste categorie che ha poi trovato espressione il niet resistenze sensibili che si sono prodotte in sede parlamentare e di cui si forma si sono fatti i vettori questa volta non più
I gruppi organizzati nella società civile ma proprio i partiti politici perché sono stati premiati da queste categorie non sufficientemente rappresentante
Se qualcosa da fare in questa direzione
Io credo che nessuna pretesa di un e versa di universalità di rappresentanza sia rincorre i
E questo è un è un sogno un utopia
La il momento della governo attraverso il consenso sociale passa per una scelta selettiva vi sono soggetti più rappresentativi degli altri e quindi è sufficiente il contatto la trattativa l'accordo con questi soggetti però il potenziamento della rappresentatività di questi soggetti o l'allargamento del campo di espressione di di di tutti gli interessi esistenti può anche trovare modo di estrinsecarsi eventualmente attraverso innovazioni di carattere istituzionale
Di recente un provvedimento è stato approvato dal Consiglio dei ministri e passato del tutto inosservato come tutto quello che riguarda questo organismo perché nel che prevede per una profonda riforma del CNEL
Non nel senso della proposta di riforma istituzionale onnicomprensiva che è stata presentata da Miglio e dal suo gruppo una riforma che ha un taglio molto diverso e diciamo pure molto riduttivo
Ma che però mira a conferire attraverso questa istituzione prevista dalla Costituzione una espressione rappresentativa a gruppi che non sono sempre adeguatamente rappresentati nelle organizzazioni che hanno il massimo di potere negoziale nei confronti del governo
Secondo aspetto che può far riflettere e che è proponibile in un'Assemblea di o studiosi osservatori che non hanno bisogno di trasferire immediatamente le affermazioni in promesso impegni politici
E quello che anche per questa via può essere forse affrontato il problema della democrazia sindacale
E qui allora faccio un parallelo se la linea per molti anni la linea di difesa delle autonomia quello che nel progetto socialista fu chiamato con espressione efficace la repubblica delle autonomie
Passò attraverso la il riconoscimento e l'attribuzione a partiti e sindacati
Di una condizione esclusivamente privatistica di diritto privato con esclusione di qualsiasi ingerenza da parte dello Stato in tutte le sue manifestazioni potere esecutivo certamente ma anche potere giudiziario forse oggi siamo di fronte ad un ripensamento di questa concezione
Cioè siamo di fronte al riconoscimento che nella misura in cui determinante funzioni pubbliche vengono riconosciute la partecipazione al processo decisionale pubblico viene riconosciuto occorre anche in produrre alcuni elementi di garantismo che non significa per nulla pubblicizzare non significa certamente far perdere in libertà ma significa semmai garantire l'uso delle libertà anche nell'ambito d'altronde lo dice la Costituzione delle formazioni sociali intermedie è un problema da porre alla riflessione
E il problema che ci può però condurre abbastanza lontano da quella che è stata la linea classica che per trent'anni quarant'anni ha dominato nel nostro Paese di difesa dell'autonomia dei partiti e dei sindacati collocandoli appunto
Dentro gli schemi del diritto privato delle Autonomie prima
Il problema
Della rappresentanza però non è solo un problema dei sindacati dei lavoratori
è anche un problema di altri settori
è un problema di anche di organizzazioni di imprenditori
Per cui un aspetto che sarebbe anche esso da approfondire e sul quale sarebbero necessarie riflessioni
E quello della capacità rappresentativa delle attuali associazioni degli imprenditori rispetto all'imprenditorialità diffusa nel nostro Paese
E in particolare della capacità rappresentativa del linguaggio della tecnica di gestione delle cose che è propria delle burocrazie delle associazioni degli industriali rispetto che a al alla tecnica di gestione delle cose che è propria
Dei del management delle grandi o delle medie pazienti
Questo lo affermo
Sulla base di una percezione che si va rafforzando per alcuni eventi che stanno ora maturando alcune spinte riformisti che che che sono sul tappeto
E cioè la sensazione che mentre da un lato sia da parte di forze imprenditoriali una domanda di chiarezza di trasparenza
Nelle dei rapporti di lavoro ad esempio da parte delle burocrazie delle associazioni imprenditoriali
Si tende a perpetuare strutture normative le quali per la loro confusione permettono poi gioco negoziale di carattere
Apparentemente più aperto ma che in sostanza poi finisce per essere generatore di confusione e al limite anche generatore di situazioni di timbro
Da un lato abbiamo forze industriali che dicono chiamiamo licenziamento il licenziamento
Però adottiamo criteri indennitari che garantiscano la continuità del reddito dall'altra parte abbiamo nello stesso schieramento forze che dicono
Manteniamo un sistema di ambiguità nel quale noi possiamo ma giocare su margini su margini di incertezza
Lavoratore non sa se è occupato o disoccupato e su questo piano qui ci si misura poi sul terreno dei rapporti di forza poiché più forti forti in questo momento siamo noi cioè sono gli imprenditori
Il piano delle ambiguità e quello che più gli conviene esattamente la stessa atteggiamento che è stato tenuto dal sindacato negli anni in cui era più forte
E credo che importante allora in nella condotta di questi rapporti triangolare di questi rapporti per i tripolare
E che ci sia un input di chiarezza riformisti Inca da parte del soggetto che non si misura sui rapporti di forza bilaterali ma che interviene come soggetto mediatore cioè da parte dello Stato
Da parte dei colleghi
Un altro aspetto che fa un po'che si collega a questo a a questo problema della identità dei dei rappresentanti e quella identità dei rappresenta
Quel discorso si fa più complesso e non poche investire largamente di nostri i miei colleghi sociologo
La verità è che
I partiti soprattutto i partiti di sinistra
O il partitino laici i partiti classisti
Solo abituato applica ad un seguono modelli culturali che sono articolati in genere su una visione della società come stratificata per categorie sociali
Per categorie sociali e ciascuna delle quali corrisponde poi una certa gamma ma certamente di bisogno quindi quando si tratta di fare un ragionamento in termini di soddisfazione di bisogni si si sceglie come referente una categoria e si fa l'inventario dei suoi bisogni
Ora la Società e questo mi pare che l'abbia detto nella sua relazione introduttiva che non ho ascoltato direttamente ma solo indirettamente l'abbia detto Bruno Pellegrino
La società assunto caratteri molto più complessi anche per quello che riguarda la posizione del singolo rispetto rispetto all'insieme ciascuno è portatore cioè di di posizioni sociali molto variegate
Per esempio ci sono due aspetti sui quali la cultura laica dei partiti laici cioè e la cultura classista dei partiti di tradizione classista sul decisamente non sa dare risposte
Uno e l'emersione del propri problemi generazionali mi ricordo che quando quand'ero giovane quando si discuteva dei problemi dei giovani
A
A a coloro che avevano lanciato il problema della generazione erano quelli di terza generazione
Gruppo cattolico di terza generazione e uno dei suoi leader era qui presente ma ora se allontanate ed era proprio Baget Bozzo si rimproverò da parte di altri giovani che erano quelli del Molino a cui io appartenevo
Cioè giovani di cultura laica o prevalentemente laica crociana ecco si rimproverò il fatto di avere eretto a categoria politica al concetto di generazione
In realtà invece il concetto di generazione ci accorgiamo che ha avuto un forte rilievo politico
Sì è vero Benedetta però ce l'ha detto per esempio che il problema dei giovani è soltanto quello di diventare anziani e non e non esisteva come tale e noi credemmo in queste in quei in queste tesi ma credo che ci siamo accorti che c'è stato un problema dei giovani nel sessantotto c'è un problema oggi di disoccupazione giovanile che non è soltanto un problema di quantità di disoccupazione perché allora non sarebbe poi fondo un problema generazionale
Ma anche un problema di nuovo atteggiamento dei giovani nei confronti del lavoro
Che crea sensibili problemi perché i meccanismi abituali e utilizzati per per affrontare il problema della disoccupazione spesso non funzionano proprio perché si scontrano con una buttata coscienza generazionale dei confronti nei confronti del nei confronti del problema della c'è un problema degli anziani
Che noi consideriamo come i pensionati
E gli anziani politicamente li trattiamo come come i portatori di pensione
Gli diamo degli aumenti e ora finalmente abbiamo anche adottato il criterio la decisione
Decisione
Difficile decisione molto sofferta di selezionare i benefici in relazione allo stato di bisogno di che comporta per la prima volta nella nostra recente storia che in determinati casi le pensioni ben oltre il limite o addirittura vengono sospese
Però questo non è un modo di affrontare il problema della terza età il problema della terza età lo si affronta con una politica per la terza età su cui siamo est molte su cui siamo molto indietro
Su cui non abbiamo gli affetti una ipotesi programmatica solo un'enunciazione il governo il programma del governo del governo del del governo Craxi
Contiene un'Annunciazione in questa direzione propone una legislazione di sostegno interventi locali in pozione in funzione
Di una politica della terza età ma i contenuti sono ancora troppo indefiniti tante indefiniti
Che poi ci troviamo a dover affrontare paradossalmente lo scontro fra due tesi che tra di loro sin assumiamo nella loro identità logica sono assolutamente in componibili e cioè si aumenta l'età pensionabile o si diminuisce
Non facciamo altro che leggere sui sulle cronache di tutti i giorni che negli altri paesi d'Europa si diminuisce in Italia si propone di aumentarla io credo che ci sia una logica profonda nella proposta italiana
Però è una logica che non può andare da sola semplicemente in termini di contabilità dell'istituto dalla previdenza sociale deve essere associata con una visione nuova dei bisogni della terza età e quindi con una politica da enunciare in relazione a questo
Così come c'è una grossa carenza ed è l'ultima che enuncio da questo punto di vista una cosa una grave carenza della della cultura laica della cultura dei partiti di classe in ordine al problema della famiglia
Proprio recentemente nella discussione che si è avuta al Senato sulla legge finanziaria che come sapete contiene una varietà di provvedimenti
Su una gamma molto estese quindi parla tratta anche di assegni familiari si sono sentite riecheggiare posizioni di difesa della famiglia nei termini diciamo della vecchia dottrina sociale cristiana
E quella cui sì anche ispirato un articolo della nostra Costituzione che a mio avviso non è riuscito molto bene inerte
Adesso che cosa contrapponiamo
Contrapponiamo una constatazione
Di
Che ho che poiché che pretenderebbe di ignorare l'esistenza della famiglia
è un po'l'atteggiamento di molta cultura laica
è stato l'atteggiamento dalla cultura laica quando si è posto il problema di cumulo dei redditi
Lo è stato quando ha trascurato il problema di questo vecchio istituto che sono gli assegni familiari portandoli quasi all'estinzione salvo poi
Rivalutare l'improvvisamente ma senza che nel Paese ci sia stato un adeguata presa di coscienza del significato
Dell'IST della morte del vecchio istituto e della utilità di quello che stava rinascendo e che quello che è stato che decorre a partire dal luglio scorso gli assegni familiari integrati
Tutto questo per quale ragione fa perché forse siamo uno degli umbri pochi Paesi in Europa occidentale che non hanno enunciato un programma di politica per la famiglia
Famiglia teniamoci anche convivenza
Famiglia non a te non assumiamo nel senso di Unione legittima ecco non siamo così codini evidentemente non possiamo esservi perché noi apparteniamo ha un'aria di cultura tra l'altro che non non accetta queste limitazioni
Però la esigenza di approfondire questo problema c'è c'è per una ragione fondamentale che mentre da un lato e questo lo è venuto scrivendo abbastanza chiaramente ormai Ermanno Gorrieri mentre da un lato la percezione del guadagno il salario
Il credito è un fatto individuale il modo di spenderlo riguarda la unità di convivenza chiamiamola così per non chiama la famiglia
E allora da questo punto di vista l'imposizione fiscale le condizioni per il godimento di certi benefici la
La l'eliminazione la rimozione del trattamento al dell'integrazione al minimo della pensione o della pensione di invalidità
Sono tutti fatti che introdotti ora nel nostro ordinamento somme vanno misurati sul metro dalla convivenza o sul metro dalla famiglia
Ma che riportano in primo piano questa concezione che tra l'altro io imparai sui testi anglosassoni degli economisti di Cambridge che non ha niente a che vedere con la concezione cristiano sociale delle
Tutto questo lo abbiamo trascurato e il creando quindi forme di resistenza culturale alla possibilità di procedere a questa politica di forte
Selezione nel senso del risanamento di una serie di una gamma di istituti di carattere assistenzialistico in cui si esprime il nostro Stato sociale che uno stato sociale creato nel pasticcio
Creato nella incertezza nella confusione e soprattutto creato nella disinvolta politica clientelare degli anni Della Porta
Un ultimo rilievo sempre in materia di resistenze culturali
E quello forse più generale
La politica dei patti o degli accordi sociali ha trovato una forte resistenza anche qui nell'incrocio fra tradizione culturale laiche tradizione classicista
Gli uni dicono abbiamo espropriato i partiti e che sono soprattutto i comunisti
I quali sovente identificano anche il concetto di Parlamento col concetto di partito per la ovvia quindi d'altronde giustissima ragione che e in tale sede che loro partito a una la posizione di massima
Di di di di massima di massimo potere politico
O di massima rappresentatività politica l'altra e la posizione
Di origine laica mai dire Salvemini hanno addirittura
Che tende a temere nelle forme di intesa diretta fra forti tra governo e organizzazioni di interessi una gli sprechi gli elementi tende a vedervi gli elementi di una degenerazione in senso corporativo dello Stato
Ecco con questo bisogna misurarsi
Bisogna misurarsi in termini un po'più costruttivi e in termini un po'più innovativi di quanto non abbiamo fatto in questo recente passato in cui in sostanza si è avuto un dialogo tra sordi
Perché si può immaginare una politica di patti sociali che scavalchi il Parlamento
Io penso di no però quello che è stato fatto finora sostanzialmente che è andato in quella direzione
Anche se lo scavalcamento se guardiamo poi a conti fatti atto ai fa agli eventi che hanno preceduto l'accordo di gennaio è stato abbastanza relativo perché l'accordo di gennaio non è altro che una collezione
Di decisioni o di orientamenti o di mozioni che il parlerei ed indirizzi che il Parlamento aveva già fornito di né poche diverso
Ma probabilmente di con questo termino questa varietà di considerazioni che ho fatti sono andato svolgendo probabilmente una via d'uscita c'è e ed è quella di riportare nell'alveo del rapporto di fiducia tra Parlamento e governo anche questo tipo di politica
Di fare sì che quando ci si avvia a sostenere l'incontro scontro con le forze sociali quando ci si avvia ad una di delle fasi di questa cadenza Corman si va prospettando come come annuale probabilmente come a ritmi definiti
Ci sia preventivamente un dibattito politico che conferisca al governo in carica quel tanto di di fiducia di impulso di orientamento non del tutto vincolante perché altrimenti negoziato non esiste più
Ma chili di Diana direzione per pervenire a quel tipo di accordo che costituisce poi il momento di acquisto sul mercato del consenso di quanto è necessario per governare grazie
Grazie a Gino Giugni
Il programma di lavoro potremmo pensare un po'così ci sono due interventi quello di Mauro Mancia
E di Alberto Martinelli poi fare una sorta di coffee break per guardare l'audiovisivo che ha preparato Tonino Bettarini e poi continuare con i quattro cinque interventi che sono nel programma quindi cedere Mauro Mancia
Svolge il suo breve intervento e poi Alberto Martinelli
Bruno Pellegrino abbia invitato a presentare una fare un breve intervento in questa riunione io sono stato molto perplesso devo dire perché il linguaggio di chi come me si occupa di problemi psicoanalitici nel linguaggio dalla politica non sempre necessariamente coincidono quindi ero un po'scettico però ho superato questo scetticismo pensando che una volta il dialogo potrebbe essere anche con linguaggi diversi a può essere così abbastanza utile per
Le varie
Per i vari persone che si occupa di questi argomenti quindi ieri sera affidamento deciso per il sì e o scritto un delle brevi note che se avete la bontà di ascoltarmi vi leggo
Per cortesia in fondo chi vuole conversare abbiamo già annunciato prima che abbiamo predisposto altre sale apposta per
Questo esercizio che sempre Amato nel nei convegni ma non stanno dove si svolgono i lavori
Dunque mi sono spesso domandato se la psicoanalisi sia in grado di dare un qualche contributo significativo alla politica
Dal momento che la psicoanalisi non è solo un metodo terapeutico essa si pone sempre di più come un metodo antropologico in grado di studiare l'uomo nell'ambito delle sue significative manifestazioni nella sua vita affettiva ad esempio in quella relazionale
Così come ho dovuto convincermi specie dopo la lettura di alcuni lavori di Monica di Elio giacca che la psicoanalisi può entrare nella vita politica in quanto scienza appunto delle relazioni umane
La ipotesi di base
Per un approccio di questo tipo la politica è che la figure del mondo esterno in particolare quelle del mondo politico
Simboli Inzino figure del mondo interno
Gli individui che governano la cosa pubblica in questa ipotesi sarebbero vissute come figure genitoriali in cui sono identificate parte della personalità di ciascun individuo
In questa prospettiva dunque lo stato diventa un creatore di simboli buoni e cattivi come sono stati i genitori
E l'adulto viene a rivivere con lo Stato
Lo stesso rapporto che ha avuto con le sue figure genitoriali reali o fantastica atte così personificato lo Stato è in grado di confermare o modificare le primitive immagini che dei genitori l'adulto bambino avuto e pertanto contribuirà come figura simbolica al benessere e alla sicurezza Dinoi come individui
Poiché nella nostra vita sociale intero realmente vorrei pregare gli amici che sono in fondo
Che
Stanno conversando da alcune ore di accomodarsi cortesemente da un'altra parte perché non si può lavorare con questo brusio
Poiché nel nella nostra vita sociale e relazionale tendiamo a eguagliare le persone che incontriamo a quelle che sono state importanti nella nostra primissima infanzia e tendiamo a ripetere con gli altri le stesse modalità
Avute con le figure originali molti aspetti del nostro agire sociale e politico sono irrazionali
L'irrazionalità consiste nel fatto che innovi operano meccanismi molta arcaici come la negazione la scissione la identificazione proiettiva
Queste però sono le modalità difensive del bambino nella sua prima relazione sociale cioè con la madre e in seguito con il padre i fratelli con le persone che si occupano sono occupate di lui
Ci sia una e identificazione proiettiva sono operazioni che dominano la fantasia del bambino per cui parti del se gelose aggressive vengono scisse messe nella madre che con queste parti viene identificata
Queste modalità permangono in parte anche nella nostra vita agli adulti e molti dei comportamenti che ritroviamo nella vita di tutti i giorni anche politica possono essere ricondotti a questi arcaici meccanismi potrei portare qualche esempio storico
Il fenomeno del nazifascismo o quello più recente del terrorismo
Sarebbe naturalmente ingenuo pensare che un inquietante fenomeno come il nazismo Possa riduttivamente essere ricondotto ad una semplice questione di Psicopatologia della vita evoluto dell'età evolutiva
Senza tener conto degli imponenti processi di massificazione nell'era delle grandi concentrazioni economiche o o ignorando gli aspetti socio politici e storici che hanno accompagnato determinato questo fenomeno
Ma rischiamo di fare un'analisi incompleta e superficiale se non consideriamo gli aspetti più profondi del carattere degli individui nella Germania dell'inizio del secolo dominavano strutture infatti di tipo autoritario che spiegano anche lo svolgersi di quella spirale sociale che ha disseminato distruzione e morte e che va ricondotta
A parte distruttive che caratterizzano questo tipo di personalità
Sarebbe altrettanto ingenuo ridurre un fenomeno così complesso come quello del terrorismo di questi ultimi anni ad una aberrazione di ordine psicopatologico
Senza considerare le cause di ordine economico sociale o le aspettative degli USA di nuove generazioni ma sarebbe assolutamente incompleta l'analisi di questo fenomeno se non tenesse conto dell'emergere in queste personalità di parti provocatorie nei confronti dei genitori
Eccessivamente ideali Bisanti nei confronti di dottrine politiche megalomane che e apertamente distruttive
E poiché siamo in tema di terrorismo vorrei accennare a un contributo che la psicoanalisi potrebbe dare ad un dibattito molto attuale la legge sui pentiti
Questa è stata presumibilmente una necessità di ordine politico ma se da una parte e star rivelato la debolezza delle nostre istituzioni dall'altra ha messo in crisi il nostro sistema interno di giustizia
Che cosa intendo come senso interno di giustizia
Intendo quell'insieme di figure interne che costituiscono il nostro super-io
Formatosi attraverso processi di identificazioni con le proprie figure genitoriali e dal quale dipende la formazione di un sistema di valori che si collega al sentimento di giustizia e di colpa le leggi che regolano i rapporti Esterni tra gli uomini
Seguono anche questa logica interna buone leggi
Permetteranno così alle parti più sane il super-io di ciascuno di noi di essere proiettate nelle istituzioni che mediano queste leggi e di essere successivamente introiettate e rinforzate dal contatto con il consenso sociale
La buona legge simbolizza così la buona coscienza in quanto appunto ristabilisce
Il senso interno della legge e dell'ordine che noi abbiamo naturalmente ed impedisce l'emergere di parti distruttive nelle nostre relazioni sociali
L'attacco alle leggi e alle istituzioni e anche una minaccia al nostro ordine interno collegata all'aspetto più patologico della nostra struttura super egoistica
Ne abbiamo un esempio nella polemica tuttora in corso sorta dalla proposta del pubblico di Miss ministero di concedere la libertà provvisoria barboni reo confesso domicilio Tobagi Tobagi
Intini e con lui tanti altri considero questa proposta un attentato alla nostra stessa libertà e di fatto è un attentato al nostro sistema interno di giustizia e di valori ma io credo che il pubblico ministero
Che ha fatto questa proposta abbia voluto dire alla classe politica responsabile di quella legge ecco dove può portare la legge sui pentiti che voi avete votato
Quindi anche il Pubblico ministero con la sua proposta può aver voluto denunciare l'attacco al sistema interno di giustizia che la legge sui pentiti ha costituito sistemi interno che peraltro il Pubblico ministero rappresenta istituzionalmente
Vorrei concludere questo mio
Brevi intervento sottolineando l'interesse di molti analisti specie di scuola inglese che si sono interessati al sociale per la definizione del concetto di norma
Presumo che tale concetto possa interessare particolarmente la classe politica normali vengono considerate in psicoanalisi quelle caratteristiche del comportamento
Umano relativamente libere da ansie persecutorie e depressive
Alla normalità vanno ovviamente a scritte
Anche quelle ambizioni che alimentano la vita di ognuno che si accompagnano a un benessere tendenzialmente depressivo o garbatamente maniacale secondo lo stato d'animo e le fantasie inconsce adesso sottese
Ma io penso che è una delle definizioni più belle di normalità
La data è lì a giacca dicendo che sono normali quelle caratteristiche del comportamento umano che si accompagnano ad un desiderio inconscio di vivere
Sembra una definizione ovvia
Ma io credo invece che sia molto sottile infatti poiché le parti infantili più disturbate e disturbanti della personalità che operano inconsciamente in tutti noi sono quelle collegate alle invidie
Gelosia aggressività i distretti vita
Il concetto di normalità si collega alla possibilità di neutralizzare dazione perversa di queste parti
Tale definizione sottolinea tra l'altro la necessità per l'uomo
Di mantenere costantemente sotto controllo parti della sua personalità che attraverso certe emozioni ostacolano un buon funzionamento mentale e attaccano alla radice lo sviluppo stesso del pensiero da un controllo su questi parti che potremmo definire psicotiche deriva dunque la possibilità della sopravvivenza dell'individuo e dello stesso genere umano
Questa analisi diventa essenziale per capire come parti distruttive della personalità di uomini interessati alla gestione del potere attraverso l'uso della politica possono assumere un ruolo centrale nel processo stress stesso della sopravvivenza di un popolo
Purtroppo non esistono a tutt'oggi garanzie
Che persone pubbliche che gas che gestiscono il potere siano in grado di neutralizzare pienamente quelle parti della personalità che attacco né il loro pensiero o che sono distruttive nel senso più ampio anzi una ricerca borracce del potere e un uso perverso della politica possono suggerire modalità difensive Danzi psicotiche e rivelare personalità dove prevalgono parti infantili onnipotenti e onniscienti che ostacolano un buon e responsabile funzionamento mentale
Noi tutti sappiamo che con l'avvento dell'era atomica diventa centrale per la sopravvivenza del genere umano il problema della normalità intesa nel senso analitico di chi detiene il potere
Il problema cioè che chi detiene il potere a responsabilità politiche deve essere in grado di non confondere
Il proprio mondo interno popolato di ansie con la realtà esterna e saper elaborare e neutralizzare più di chiunque altro le loro tendenze distruttive e di morte
Il segno della normalità scrive Elio giacca in un bellissimo saggio del mille novecentottantuno è che l'individuo voglia non solo la propria sopravvivenza ma anche quella della specie umana
Una società le cui istituzioni politiche legali e sociali fossero basate su questo presupposto rinforzerà ebbe grandemente la salute psicologica dei suoi membri grazie
Alla parola Alberto Martinelli
Io desidero fare alcune
Breve riflessione
Sul problema della rappresentanza politica e sul ruolo del partiti in una società complessa
Partendo dall'ultima parte della mia relazione alla conferenza programmatica di Rimini
Che l'appunto dedicata all'analisi delle trasformazioni della società italiana contemporanea
Di che ne L'ultima parte si poneva il problema dei fondamenti della solidarietà sociale del consenso politico in una struttura sociale che tende a diventare sempre più complessa diversificata frammentata
Desidero sviluppare sia pure in modo molto più schematico perché non è una relazione questa questo tipo di argomento con riferimento a due problemi
La rappresentanza politica tra
Interessi e formazione di identità
E in secondo luogo
Il problema della politica come professione o se volete del professionali SMA politico
Cercherò di fare questo facendo qualche riferimento alla ricerca sociologica politologi che italiana contemporanea su questi temi
Ecco circa il primo è il problema
Possiamo notare negli studi
Di sociologia scienza politica uno scostamento significativo dagli anni sessanta agli anni Settanta
Cioè mentre negli anni Sessanta i problemi del sistema politico
Sono visti soprattutto con riferimento ai rapporti inter partes ITC
Al grado di polarizzazione ideologica alla presenza di partiti definiti antisistema
Alla specificità delle culture politiche e così via ricordiamo i modelli di Sartori naturalismo paralizzato di Gallipoli partito imperfetto eccetera
Negli anni successivi negli anni settanta e ancora e questa tendenza continua oggi al centro dall'analisi si pone il rapporto triangolare tra quella che sta definita qui più volte Società Civile
Partiti è stato ovvero il rapporto tra società civile è stato con i partiti a svolgere un ruolo fondamentale di mediazione
E qui i problemi esaminati sono i rapporti tra crescita economica trasformazione la struttura delle classi e dei ceti in rappresentanza pluralistica degli interessi
Mediante i così detti partiti arcipelago l'organizzazione di categoria le lobbies di varia natura e così via
Ora mentre il modello degli anni sessanta ripeto faceva riferimento a variabili endogene al sistema politico
E sottolineava una specificità italiana
Il modello successivo fa riferimento al rapporto tra sistema politico e società civile
Con la mediazione dei partiti e cerca di dimostrare che cessi una specificità italiana ma che in fondo questi problemi sono già noti a tutte le società che si secolarizzato
Che si laicità né in senso utilitaristico
Sulla base di questo
Secondo tipo di approccio che è quello che io seguo che trovo di gran lunga più produttivo
Si può molto rapidamente schematicamente
Rilevare che anche nel nostro Paese si è verificato con propri tempi e con proprie cadenze un processo di laicizzazione della politica
Nel senso che dopo la fase post bellica degli entusiasmi collettivi forte lesioni ideologiche
E dopo la fase interpretazione degli anni Cinquanta in cui le divisioni tra le classi e tra i ceti si traducevano in modo abbastanza diretto in diverse appartenenze politiche
La complessità crescente alla società italiana a partire dagli anni del boom economico la progressiva destrutturazione dell'odio di classe
L'emergenza di nuovi soggetti che chiedono cittadinanza politica appreso movimenti collettivi
Hanno messo in crisi i meccanismi tradizionali
Della rappresentanza politica il monopolio della mobilitazione dell'aggregazione da parte dei partiti e la capacità dei partiti di elaborare programmi generali a lungo termine
Ed è in questa situazione
Con gradi e modi diversi a seconda delle diverse storie delle culture dei
Politica e diversi partiti a seconda dal ruolo di governo del ruolo di opposizione
A livello centrale e locale
I partiti italiani hanno mi sembra risposte efficacemente
Negli anni settanta e anche oggi
Hanno risposto cioè fino a cementa questa maggiore vitalità dalla società civile sia questo ciclo del coinvolgimento come lo definisce Albertini ci manca è un fenomeno diffuso in tutti i Paesi nuziale vanta
Ma hanno risposto efficacemente
Accentuando non soltanto in questo modo diciamo ma accentuando un meccanismo di compensazione del declino di partecipazione di consenso indotto dalla moda reazione socio economica
Attraverso ripeto
Un'accentuazione del proprio ruolo di mediazione dal parlamento nel governo organizzazione di interessi settoriali diffusi e del loro ruolo di erogatore di risorse pubbliche secondo le modalità dello scambio politico
Ora ripeto questo è un fenomeno generalizzato
è stato opportunamente studiato
Soprattutto alla letteratura anglosassone ricordare il nome di Anthony Downs degli ma ancora Olson di Riker o sono in particolare in questo bel libro che è stato introdotto di recente proprio recente in Italia la logica dell'azione collettiva
Mostra come
Il comportamento razionale utilitaristico dei membri di gruppi sociali di ampie dimensioni e dei membri di organizzazioni che devono perseguire fini comuni come appunto i partiti
Non conduce affatto a forme di razionalità collettiva ma i molto spesso a esiti su voti ma anche addirittura negativi
Le organizzazioni allora rispondono spesso motivando intenzionalmente i propri membri
Attraverso la concessione di incentivi selettivi
In questa logica l'appartenenza il consenso espresso un determinato partito viene spesso condizionato all'ottenimento subordinato l'ottenimento di vantaggi definiti per l'individuo il gruppo siano essi posti di lavoro finanziamenti agevolati facilitazione di accesso ruoli privilegiati e così via in questo senso ripeto non c'è niente di specifico nella realtà italiana
Lo specifica realtà italiana è soltanto direi di grado non di qualità nel senso che nella situazione italiana
Questa funzione di erogazione di risorse pubbliche la funzione di concessione di incentivi selettivi
Si è manifestata con maggiore capillarità e in grado ecco più intenso dando luogo a fenomeni noti di
Clientelismo
Ora questo tipo di questa modalità di esercizio e la rappresentanza politica che ripeto è una modalità diffusa in quanto tale abbastanza legittimi tutte le società industriali avanzate
Se però supera determinate soglie a una serie di effetti negativi che riguardano sia l'altra fondamentale funzione dei partiti cioè la loro capacità di governo
Nel senso che
I partiti impegnati in quest'opera di erogazione di distribuzione concentrare energie e risorse
In una defatigante attività di mediazione di compromesso per far fronte a questo sovraccarico di domande
E in secondo luogo come sappiamo ho contribuirà alimentare un apparato assistenziale a fini di consenso
Che risulta eccedente rispetto alle capacità di accumulazione di produzione dell'economia
E la capacità di prelievo di risorse da parte dello Stato fino a portare una crisi fiscale dello Stato e a una conseguente inflazione che oggi come sappiamo è uno dei problemi più gravi se non il problema più grave del
Governo
Ma direi che oltre ad avere degli effetti negativi per le capacità di governo dei partiti questa accentuazione della logica degli interessi diciamo nella la sfera della rappresentanza anche il difetto
Di trascurare
Un altro aspetto fondamentale
Che è rilevante per il problema della rappresentanza e che cioè e e cioè la capacità dei partiti di costruire identità collettive
Ora in una società complessa pluralistica diversificata come ormai tutti siamo avvezzi a considerare la società italiana
I partiti devono sì aggregare canalizzare interessi diversi trasformare rispondere a domande molteplici attraverso schemi utilitaristici di razionalità strumentale
Ma nel contempo devono rispondere a esigenze altrettanto forti di appartenenza e l'identità collettiva ha preso la produzione di simboli e sentimenti di lealtà e di fiducia
Quindi interessa e solidarietà sono entrambi fondamenti alla partecipazione politica e utilità i simboli sono entrambi output il PD
Esiti dell'azione politica
Ora mi sembra che almeno una parte della spiegazione della crisi attuale della prestanza politiche in Italia
Sia riconducibile al fatto che da un lato molti dei simboli tradizionali sono ormai obsoleti
Mentre stentano a emergere nuove forme di solidarietà sulla base delle trasformazioni sociali in corso
E che dall'altro la rappresentanza degli interessi si muove spesso in modo comunque eccessivo
Nell'ambito di una logica di rappresentanza di interessi particolaristici
Stenta quindi a configurarsi come strategia nazionale di cambiamento
E avviene più diffusamente che altrove secondo modalità che riprendendo l'ormai celebre rinvia di
Di Claudio Martelli
Da un lato violano la gerarchia dei bisogni
Secondo modalità clientelari
E dall'altro violano l'ordine dei meriti e delle competenze secondo procedure di lottizzazione
Ora quanto detto mi sembra che consenta di affrontare altrettanto schematicamente e velocemente l'altro problema che voleva affrontare cioè il problema della politica come professione
Recentemente c'è stato uno
Quindi mo'scambio che ha trovato abbastanza interessante tra i molti che si ritrovano sui giornali c'è stata una intervista a Fassino segretario credo comunista a Torino
Che
Cui c'era stato una dichiarazione in effetti molto poco felice sulla carattere della politica come scambio politico dalla politica che può contenere elementi di mercato e una risposta di Asor Rosa che trova abbastanza d'accordo
Dico questo perché c'è ancora una riluttante in Italia ha ritenere che un sistema politico ad accettare l'idea che un sistema politico complesso ha bisogno di professionisti ha bisogno di capacità professionali
Ora però naturalmente il poeta poli come professione
è un tema abbastanza delicato
La complessità delle relazioni tra cittadino e politico in una società complessa in cui non esistono tanto interessi oggettivamente dati strutturati a priori rispetto alla politica come molti ritengono ancora
Che avvenga ma in cui piuttosto l'agire politico ridefinisce continuamente gli interessi attraverso appunto che la formazione identità collettive
Implica anche un alto grado di professionalità politica
Il ruolo del politico appare spesso comune esempio di specialista del generica sempre ho sentito l'espressione in realtà a mio parere le competenze ai compiti richiesti
Al ceto politico in una situazione come quella italiana sono sufficientemente chiari e mio parere si deducono da quanto detto in precedenza circa la rappresentanza politica
Da un lato i politici hanno il compito
Qui cito una frase di Pizzorno di costituire preservare e rafforzare le identità collettive
Che appaiono sulla scena politica nel loro molteplici forme producendo simboliche servono i membri di una collettività data per riconoscersi come tali comunicarsi la loro solidarietà concordare l'azione collettiva
Si può dire in altri termini devono essere in grado di sviluppare un lì discorso politico che ha un suo linguaggio e che ha propri simboli proprie capacità di
Motivare e mobilitare
Le competenze le qualità richieste a questo fine non sono soltanto la capacità di persuadere gli altri
Di padroneggiare un linguaggio simbolico e di argomentare mediante quelle che Pareto che ha fatto un'esperienza politica non delle più felici
Definiva le prove verbali cioè non scientificamente fondata
Ma devono avere anche ma devono essere anche la capacità di generare solidarietà ispirare fiducia instaurare legami stabili e lealtà profonde ecco questo aspetto a mio parere non va trascurato
D'altro lato i politici devono svolge il compito complementare difendere migliorare la posizione dei gruppi che rappresentano attraverso decisioni efficace coerenti con la logica del sistema politico in cui operano secondo le regole del gioco del sistema politico che non si possono pretendere comportamenti
Diversi da quelli esistenti se non si modificano anche le regole del gioco
A questo riguardo le competenze le qualità richieste sono non solo scaltrezza negoziale l'arte della mediazione del compromesso la cultura giuridica di cui Poli G. Taliani sembrano nel complesso ben dotati
Ma anche
Altre capacità e competenze che a mio parere invece appaiono decisamente più carenti nel contesto italiano sempre relativamente ai Paesi con cui ci confrontiamo cioè le democrazie occidentali e cioè la cultura organizzativa
L'esperienza amministrativa e gestionale una sensibilità io definirei
Del sociale cioè la capacità di cogliere tempestivamente le trasformazioni dell'economia e della società
Le ricerche empiriche qui occupo praticamente concluso sulla composizione socio professionale del personale dei partiti italiani
Sul problema del ceto politico finora
Hanno affrontato semplicemente temi diciamo socio grafici
Utili importanti per la nostra conoscenza
E hanno sembrano confortare la tesi che già verificati in altri Paesi circa una progressiva terziarizzazione e omogeneizzazione dei gruppi dirigenti dei quadri intermedi
Analogamente ripeta quanto avevo pagato il Paese industriale avanzato
Però non ha ancora affrontato a mio parere a sufficienza
I nodi centrali del problema della Poli ha coperto come professione del problema del ceto politico che sono piuttosto costituiti dai meccanismi di reclutamento
E risocializzazione a ruolo dei processi di formazione professionale dai percorsi di carriera dal rapporto tra amministratori e funzionari di partito intesi come ruoli complementari ma diversi
A questo riguardo vale la pena di non so registra un ritardo ma
E così formulare anche un invito a tutti coloro che si occupa di questi problemi perché
Affrontino questi temi applicando creativamente sia i risultati
Di discipline come la teoria d'organizzazione la sociologia dell'organizzazione sia rileggendo rivisitando in senso naturalmente attuale cioè distinguendo ciò che è vivo e ciò che è morto
Il pensiero dei grandi esponenti della sociologia tra scienza politica italiana d'inizio secolo e cioè Pareto Mosca se in questo Mosca in questo caso in particolare Roberto Michels
Bene e concludo
La professionalizzazione della politica a mio parere requisito essenziale di un modesto sistema di rappresentanza
E però richiede un antidoto
Altrettanto essenziale
Affinché non degeneri in una frattura stabile tra rappresentanti e rappresentati e in una eterogeneità dei fini per cui di fatto i fini dell'organizzazione del ceto politico si sostituiscono ai fini più generali appunto della rappresentanza
Richiede cioè come antidoto lo sviluppo di forme di autorganizzazione dei cittadini il recupero di autonomia procedura civile com'è stato mi sembra
Ampiamente ricordato narrazione introduttiva di Bruno Pellegrino a questa convenzione attuale Club il club e ripreso gli interventi successivi
Ecco questo è questa rivitalizzazione questa sviluppo di forme di autorganizzazione è un augurio insieme la richiesta di un impegno che io rivolgo a tutti noi grazie
Grazie Martinelli pregherei Tonino Bettarini di illustrare
Questo audiovisivo non si trattano i tre minuti voi si tratta anche di girarsi per vederlo perché lo proiettiamo lì di fronte e poi riprendiamo subito dopo la discussione
Né si tratta di una comunicazione visiva vi tranquillizzo di breve durata
Che funziona un po'da discorso introduttivo a quella che sarà
Il mio intervento relativo al linguaggio della politica interventi domani mattina alle dieci e mezza
Ecco direi che un tentativo di illustrare
A maglie larghe
In modi e le forme attraverso le quali la trasmissione del messaggio politico è mutata
Nel tempo e quindi si tratta di una cronologia a maglie larghe diciamo il lavoro non è solo mio e di Elio felice e Cinzano perché sono fotografo l'uno e operatore del centro Turati l'altro
Direi che non è possibile affidare a questo tipo di comunicazione un messaggio persuasivo in termini razionali e un discorso molto spesso piuttosto emotivo forse
Rifacendoci un po'quello che è stato lo scontro di stamattina scontro tra virgolette
Amato baci questo è più dalla parte vivace gioca più sulla Nostalgia ma non dimentica la speranza grazie
Conviene avvicinarsi perché lei sulla parete di fondo
Il no niente niente lei no tante ma anche lei viene il i tutti i gioielli chiesti sanxian e e di di penalizzare le stesse e
Di la mentine leggi lei no mi indicava
Ottima né
Ma lei Bennani Veglie venti ogni Giacalone smantellata Ljubinka di meno banchieri e
Stilizzati e di no io né vale imita papà comunicavate dominata
E lì o a un sacchetto prime Villalba invece perché il cliente Gabanelli io
Gli ho opinioni pubbliche lo spirito la il più ricco
Oggi la benzina renderà l'estate da quarantasei brutale dovuto isolato Amadigi denunciando a piede chi paga applaudono del popolo detto senta ancora dedicata golden retriever mentre nell'agile si opponeva prevediamo riserva una ha ritenuto
Perché biondo ricorda timori insieme rotto per raggiungere i ma su un Topolino amaranto Jones praticamente David Carretta si vanno ad Avellino amare ad oggi agghindato tirare tardi dalla Giorgio Amendola prende avvio Serra adeguate
Nella bionda serve un'azione da Antonioli sorpreso interno ed Enrico Erba sulla dopo
Niente Nisi voglio recuperare viola dalla quarta dal finestrino viaggio quasi gioco innocua Abu Dhabi ed un temporale sei tragedie gite in giornata te giù operaio caduto abituati a bordo godendo è ovvio adeguati molto brevemente c'erano due sembra di smalto deporre pongo e invece senta dopo avere Museo Angelo Inganni assimilabili nuovamente avete avere nel paese in dettaglio di meglio sorpreso ambientale del genere sulla proprio niente il vaglio del reale riguarda
Prepara
Entrambi
Importanti
In genere Franco
La chiave ricca anch'essa
Niente
A rincarare
Pensare
Vista amministrative
Da meno otto sai parte
Sa sa
Sono strada non riesco
Noi crediamo che trascinare insomma la
Sono gestioni
è possibile che abbia urgente bisogno di
E ci sono penso
Oggi ovviamente parentale percentuale
Ottenendo entrambi Antonella praticamente
Il bastone
Tende a
Casa
Larga
Senza
Sulla destra
Vorrei
Sì sì
Andiamo avanti
Ariosi siamo
In
Legge
Dal premier John abbioccati gestita
C'è un cigno
Identità sì
Un
Russia
Narrativo ammonito attribuendo
Cerimonia degli anni
Sia
Da
Mi
Sì
In
Gli occhiali vintage oggi
Rimane
Dieci
Visco est sia
Stato sta
Apro la finestra e ancora la strada risponde nessuno eppure se lo spettro rotto sviluppo bellissimi orologi veicolo schiavitù
Vi si legge contenga sette a parlare radio larga nelle ore suo trasmette una stanza piena di animali
Mi sembrano parlare grosse collega Valle dei cani non sanno
Qualcuno dissente quasi benché amico Vincent però Padova così cos'è vero sentirsi ghiacciata
Maltese
Condizionare Claudio come Cesare
Tra gli allegati male
Evitare la
Insieme ad altre
è stata attaccherà
Tra
Quella nota sul
Lo stesso si mangia
Giusto
Su
Oggi
Teresa agli occhi la guarda verso
Stock norma Teresa farla promuovere alla Brass greco
Di un
Le star lei dice pronunciate in via tra la Santa Inquisizione ora per comunque nel
Dal volto tv io
Nella caccia le strade oppure in nessun posto
Onorevole
Eccolo bonaria dalla sua porta aiuti venne punto
Insomma
Intanto rischiara capitoli un deficit poi diventato un rinvio lungo il nuovo Marcella
Nessuna croce suddividendo le due errori che ho commesso
Due errori di spargere abolito il rilevamento effettuato
Guardarla con tutti i mezzi ma voi che siete un uomo sottolinea troverebbe non regalate terre promesse
Volevo
Vi pregherei di di prender posto così esauriamo il giro degli interventi del pomeriggio
Finalmente possiamo riposarsi un attimo per riprendere domani mattina
Ci sono
Quattro interventi ancora previste dopodiché interrompiamo sono interventi brevi
Pompeo Oliva Emidio tedesco Leo Solari e Palermo Patera hanno chiesto di parlare pregherei Pompeo di di Puglia la parola dopo
Si prepari Emilio tedesco
Innanzitutto vorrei ringraziare Tonino Bettanin e e gli altri per
L'ottimo audiovisivo
Riformare la politica tema di questa convenzione
Presuppone naturalmente il riferimento a criteri di valore
Indubbiamente richiede analisi e proposte
E si accreditano per il segno qualitativo di cui
Possono fregiarsi
Un modo diverso di fare politica per il governo della complessità in una società industriale avanzata costituisce il nucleo centrale a cui ci riportano i lavori e il dibattito di questi tre giorni
Ma c'è anche un'angolatura diversa che può essere utile assumere e che ci porta da un'esigenza di qualità ad una di quantità
Quanta politica e giusto immettere in una società come la nostra
I due aspetti quanto e quale
Finiscono a ben guardare con il presupposti reciprocamente e quasi confondersi
Ma conservano nonostante tutto una loro autonomia concettuale
Per fare un utile passo indietro
Non sarà superfluo chiedersi la politica che cos'è
Tenuto conto che in compagnia di Giovanni Sartori si rischia di sbagliare meno
Mi pare conveniente riferirmi a Luino nel ritenere che se vogliamo dare autonomia concettuale scientifica alla sfera della politica
Distinguendo la da quella economica religiosa e sociale
Dobbiamo rivolgerci non tanto ad Aristotele il quale aveva come referente il concetto di Polis che non è più rintracciabile nella nostra realtà
Quanto a Machiavelli primo grande assertore dell'autonomia della politica
Alla quale per la prima volta nella storia del pensiero filosofico viene riconosciuta una netta separazione differenziazione dalla morale e dalla religione
Che rimangono si badi bene elementi essenziali della politica ma solo a titolo di strumenti
Si legge in Machiavelli volendo un principe mantenere lo stato e spesso forzato a non essere buono adoperare contro alla fede contro alla carità contro all'umanità contro alla religione
Machiavelli fonda quindi il pensiero politico moderno definisce la politica la riscatta dalla posizione di subalternità in cui si trovava
Ma a distanza di mezzo millennio siamo in grado di dire che cosa la politica è diventata oggi in questa navigazione senza rotta
Tra complessità e consenso termini emblematici in cui la politica è stata ristretta nella relazione d'apertura di Bruno Pellegrino
Uno degli aspetti più controversi della scienza politica moderna è stato quello di fissare la differenza tra stato e società
Con l'affermarsi del modo di produzione capitalista questa differenza appare ovviamente più chiara
La società e questa è una citazione rappresenta la sfera articolata delle necessità concreta il cui superamento viene reperito nel lavoro e nella produzione per questo esse la sede dei conflitti che oppongono a seconda dei rapporti di classe in cui si collocano i bisogni insorgenti e le rispettive modalità di soddisfacimento allo Stato e invece identificato
Come la sfera ideale della composizione dei conflitti sociali in nome di un fine globale a cui tramite un costante e progressivo sviluppo
Far pervenire la società esso è la sede del potere che in questa funzione dello Stato trova la sua legittimazione ideologica e nell'organizzazione statuale il suo luogo di esercizio
Fine della citazione
In effetti l'autonomia della società nei confronti dello Stato che segna il superamento delle concezioni organici Istica dalla cultura medievale
Si realizza nel momento in cui si afferma con la borghesia un diverso modo di produrre
E attraverso il pensiero economico dei classici
Si perviene al disegno di una società che ha preso coscienza di se stessa in quanto è capace di autoregolarsi di produrre secondo principi e leggi economiche
Rapportate ad un meccanismo di funzionamento che trova nel mercato libero scambio delle merci il suo criterio regolatore
Da questa realtà scaturisce il libero scambio delle idee in un rapporto sinergico che vede strettamente uniti liberismo economico e liberalismo politico nell'operare lo scorporo dallo Stato assoluto di uno spazio extra statuale riservato alla società
Tra società e è stato dove si è collocata la politica
A me pare di poter dire che oggi occupa e l'una e l'altra sfera con il rischio di svendere in questa frequentazione abusive ripetuta di spazi non propri la sua autonomia e perdere le connotazioni nobile nobili che pure le furono riconosciuti
Ci sarebbe a questo punto da fare riferimento a Teoria e storia del partito politico ma ovviamente dopo per presupposto tutto l'argomentare che si è fatto su questo versante la sua parte
Tra ieri e oggi abbiamo ascoltato su questi argomenti relazioni di grande interesse basterà dire
Che nella realtà italiana
Per la forte presenza di partiti ideologici ideologizzati ovvero di ispirazione confessionale il processo di secolarizzazione è stato lento e non è tuttora risolto
Nella nostra realtà infatti ritengo abbiano operato due grandi fattorie non dico cose originali quando affermo tutto ciò
Due grandi fattori tra loro distinti ma con punti di contatto in qualche caso abbastanza sorprendenti
Che hanno fatto assumere ai partiti un ruolo che ormai a detta di tutti eccede rispetto ai compiti che essi sono chiamati a svolgere nell'ambito di un articolato rapporto di poteri di competenza e di responsabilità che deve regolare un sistema democratico d'ispirazione occidentale
Il primo di questi fattori si riconduce ad un'operazione che si svolse a metà degli anni Cinquanta
Attraverso l'affermarsi della leadership Fanfani Anna all'interno del partito della
Grazia cristiana
A quel punto la DC sulla base di un ben congegnato disegno politico superando di netto alcune proprie impostazioni tradizionali nei riguardi del rapporto con le strutture articolazioni statuali o comunque pubbliche
Decideva di avviare un rapido processo di appropriazione e omologazione che si trasformano nell'occupazione dall'apparato statuale fino a far coincidere ragioni di partito con ragioni di Stato
A ben vedere si esprimeva in modo diverso e più pericoloso la vecchia posizione antistatalista dei cattolici italiani che da un atteggiamento di distacco
O di contestazione passavano ad una strategia di in inglobamento e This virili svilita azione
D'altro per Santa e parlo ovviamente della sinistra
Operava la concezione di derivazione leninista mitigata in qualche modo da noi dalla vulgata gramsciana
Per la quale il partito aveva un ruolo storico a cui assolvere ed a cui si riconducevano compiti e attribuzioni le più ampie possibili che non avevano riguardo a sconfinare anche nella vita privata di ciascuno
Anche se alla base ha operato un disegno antagonistico rispetto allo Stato nella sua conformazione di Stato borghese
Questa concezione ipotizzava un'altra forma di Stato in cui i partiti o per meglio dire nella interpretazione più coerente il partito si immedesima va con le finalità delle istituzioni statuali ed anzi le determinava ed imponeva
Entrambi ispirata ad una visione organici Istica questi fattori così prevalenti del nostro sistema democratico hanno impedito o ritardato il processo di laicizzazione del nostro sistema politico
Il discorso ritorna quindi ai partiti nella loro singolarità ma soprattutto al sistema di partiti che si è costituito in Italia dal dopoguerra ad oggi
Quando si assume come idea di fondo di questo convegno una delle proposizioni iniziali della relazione di Pellegrino che cito testualmente
Giusto parlare della riforma istituzionale ma forse non sufficiente
Il lato che resta in penombra e che è necessario portare alla ribalta e propriamente quello della politica stessa come sostrato il linfa della vita pubblica e di ogni altra istituzione non si avrebbe riforma sostanziale delle istituzioni senza la riforma preventiva dei modi e valori della istituzione tutta speciale che fonda i danni ma le istituzioni tutte
Dai partiti ai sindacati sino alle istituzioni propriamente dette sino allo Stato vale a dire la politica il far politica quando si assume questo concetto a base dell'argomentare di questi tre giorni nessuno potrà credere che il passo in avanti fatto dalla riforma istituzionale alla riforma della politica sia cosa di poco conto
Più che avanzare su un ulteriore tratto dello stesso percorso tutto ciò vuol dire abbandonare il porto per affrontare il mare aperto probabilmente senza poter fare grande affidamento sulle carte nautiche di cui fin qui abbiamo disposto forse anche per questo è spiegabile l'atteggiamento di scetticismo che qui ha avuto il professor Miglio ieri sera
Nel volere ricordare la sua scarsa fiducia verso ipotesi di regolazione di intervento dei fenomeni sociali ai quali andrebbe invece conservata la caratteristica di un libero dispiegarsi ed atteggiarsi ritorna qui probabilmente sotto altre spoglie considerata la distanza ideologica dei punti di partenza la tesi di quanti e cito per tutti Antonio Baldassarre perché mi riferisco soprattutto ha un suo articolo apparso sulla bora torio politico di qualche tempo addietro
La tesi di quanti si riferiscono ad una istituzione storica del doppio circuito del potere politico Stato e partiti
Secondo questa interpretazione il circuito istituzionalizzato sarebbe soltanto uno dei Circuiti attraverso cui scorre il potere politico
In questo senso lo Stato nella sua versione di Stato di diritto ha rappresentato il circuito è il modo di espressione istituzionali del potere
Qui i conflitti e i rapporti sociali sono regolati e risolti secondo modelli precoce precostituite stabili principio di legalità
Ruolo della maggioranza indipendenza del potere giudiziario eccetera e dall'altro lato invece c'è la società che si organizza politicamente in gruppi o in parti sociali all'interno dei quali non c'è il ruolo della legge divisione dei poteri o tribunali che limitino l'egemonia dei capi
Ma c'è un corpo di regole molto scarno che quasi nessuno rispetta se non momentaneamente
Nei rari episodi di equilibrio fra le parti in lotta la lunga citazione appunto ripresa dall'articolo di Baldassarre
Sorgono qui i problemi che si sono posti in molti circa la convenienza di dettare una disciplina giuridica i partiti che svolgerà ebbero una funzione di regolazione di equilibrio dei flussi di potere nell'ambito della democrazia liberale
Ma questa impostazione entrate in crisi con l'affermarsi dello stato sociale
Nell'ambito del quale per ragioni che sarebbe qui lungo richiamare si è prodotto un intreccio e una interdipendenza tra Circuiti di potere istituzionalizzato e Circuiti di potere non istituzionalizzato
Nella relazione svolta ieri da Cheli e che si è sviluppata sul tema del finanziamento alla politica espressione io direi deontologica che però non può trascurare il dato di fatto che di finanziamento ai partiti
Tuttavia si tratta
Traspare la preoccupazione di giungere attraverso questa strada ad una forma di istituzionalizzazione troppo accentuata di queste formazioni sociali
E di inglobarla e definitivamente nell'ambito delle funzioni e competenze delle strutture pubbliche o addirittura statuali
Vale a dire secondo quanto prima abbiamo detto proiettarla all'interno del circuito legalizzato del potere
Ciò significherebbe lasciare sguarnito un ambito che potrebbe essere occupato in funzione non istituzionalizzata dai soggetti e dalle organizzazioni più disparate
Pensiamo alle associazioni segrete e per rimanere dalle parti nostre alla funzione della loggia P due
Tutto questo non vuol dire che non sia giusto ed anzi doveroso interrogarsi sull'attuale crisi della politica
E sulla conseguente crisi del sistema dei partiti che seppure non vorrà essere da parte del club dei club
Un atto di Rifondazione dell'attuale sistema vuole tuttavia indicare possibili linee di tendenza vuole attivare interessi ed energie utili a farci superare lo stato di difficoltà che tutti avvertiamo e per ritornare all'angolazione iniziale di questo intervento allorché accennava alla quantità di politica come dosaggio ideale in una democrazia moderna
Mi rendevo ben conto che il problema era posto in astratto e non poteva avere soluzioni da laboratorio
Ma per convertirlo su un piano più concreto perché non ci si comincia a domandare quanti sono in Italia coloro a cui spetta con gradazioni le più diverse l'appellativo di politico
Martelli nella nostra convenzione di Bari per l'anno scorso un problema come questo se lo è posto giungendo a mettere assieme un milione più di cittadini che più che occuparsi di politica dice Martelli dalla politica sono occupati francamente troppi
Con tutte le conseguenze che ne derivano e che anche Adriano De Maio nell'ultimo numero della nostra rivista che ha avuto qui distribuita non manca con acutezza di rilevare non sarebbe male cominciare da qui sporta indo e disboscamento nella giungla intricata che si è formata attorno alla politica
Non sarà facile rispetto ad un sistema che si auto legittime si Autori produce
Introdurre elementi e fattori di cambiamento ma ormai è generalmente avvertita la necessità di immettere ossigeno inumana in un ambito che rischia di esserne sempre più privo
L'iniziativa di questi giorni pur con le difficoltà e i problemi che nessuno di noi si nasconde
Vuole essere un tentativo in questa direzione che non contiene intenzioni né didascaliche né moralistica o sanzionatorie
Ma che nello spirito che ci ha sempre animato e il tentativo di una cultura laica e progressista che per dirla con Bruno Pellegrino non pratica ritualità fideistica non ha una concezione della verità univocamente d'una volta per sempre data
Ma si rivolge ad una società aperta ed ai suoi meccanismi di funzionamento il che vale a dire al suo sistema di regole intende prestare la sua attenzione più interessata
Emilio tedesco che salutiamo anche come nuovo segretario perché a Bruxelles e di Roma
Ma io a quest'ora tenuto presente appunto che c'è stato un aggiornata di di di dibattito io vorrei far presente alcune cose dette senza quindi ripetere molte delle cose che sono nel mia relazione che ho dato
E qui ho conseguentemente io vorrei far presente che mi mi sembra del Tour ma apprezzabile l'impostazione data Damato stamattina e quindi non sto qui a ripetere una serie di cose dette come mi sembra che molti spunti
Apprezzabili ci siano da condividersi ci siano nella relazione siano stati l'erogazione di Bessone
Per quello che riguarda invece il tema più specifico che mi interessa è relativo quindi alla al partito io devo dire anche che per esempio finiti stamattina accentrato una serie di punti
Che ma forse per che che mi interessano particolarmente forse per la mia origine divini dirigente di partita dico però che son rimasto un po'perplesso
O quanto meno non ho capito bene
Quello che Luís pensava a proposito del tesseramento del e della formazione e della formazione delle liste a questo proposito non avendo capito perché forse non era sviluppato
Sufficientemente il il il discorso devo dire che io o nutro alcuni sospetti relativamente ad alcune osservazioni che sono state fatte nell'erogazione di ieri
Sia per quello che riguarda appunto il sistema il sistema del come compensare l'abolizione del
Del sistema delle preferenze è anche relativamente una serie di osservazione relativamente al finanziamento perché certo c'è un problema di affrontare questo tema superando una serie di
Storture che ci sono l'attuale sistema certo c'è la necessità di una moralizzazione quindi di un superamento di un'eliminazione di occasioni
Che che rendono sempre meno credibile il sistema dei partiti mi pare però che debba essere eliminato il sospetto che si voglia giungere ad un condono come il condono per l'abusivismo anche un eliminazione quindi una legittimazione di una situazione già di una serie di situazioni che viceversa
Attualmente nel sistema attuale sono considerate illegittime
Perché altrimenti noi forse risolveremo una serie di Problemi relativi appunto a situazioni personali o altro però non risolveremo probabilmente la crisi la crisi del del sistema dei partiti
Crisi che qui vorrei ecco introdurre due elementi che mi interessano particolarmente la crisi del sistema dei partiti abbastanza diffusa e su cui stanno discutendo
Tutti i partiti in particolare di Cipi Cipi e sei che appunto stanno nel concedendo a questo tema particolare attenzione e assorbono quasi tutti anzi quasi tutte le energie dei partiti stessi e quindi che li vedono un po'chiusi in un esame in una sorta di esame introspettivo e quindi nella ricerca di una serie di meccanismi al loro interno al all'interno del loro statuto per risolvere problemi
Problemi di funzionamento e problemi che potrebbero essere gli elementi gli elementi di crisi io ritengo che questo sia
Insufficiente perché anche se stranamente tutti questi partiti si muovono più o meno nella stessa maniera relativamente appunto a una serie di problemi che potrebbero essere di origine diversa ma poi nel costituiscono sempre il un un modo analogo dico che questi sono dei tentativi sostanzialmente insufficienti perché ripeto sono soltanto delle analisi introspettive e un ricorso a a un tipo di normativa che non funzionali non è rispettato probabilmente perché non è
Perché non è
Ormai
Idoneo ai tempi che sono mutati conseguentemente il problema dei partiti è un problema di adeguamento per la loro struttura oltre che della loro politica l'esigenza di una società che è sostanzialmente cambiata
Stamattina ne abbiamo sentito una descrizione di questo cambiamento il più ampio possibile per cui ritengo che sia assolutamente inutile
River riportare a non ha neanche riportare alcuni elementi faccio riferimento a quello che che che stamattina mi pare anche finiti diceva quello che è ormai anche il superamento di a una serie di caratteristiche che potevano essere quelle di partito classista
Del Partito socialista e del Partito Comunista tenendo presente appunto che ormai l'Inter progressismo di questi partiti è sostanzialmente inoppugnabile conseguentemente questo tipo di in persino questo superamento deve condurre anche ad una modificazione del proprio assetto della propria normativa del proprio Regolamento del proprio del proprio Statuto che appunto è uno Statuto che permane invece in cui permane l'origine leninista è che ci portiamo dietro con tutte una serie di strutture distorto
E anche colturali per quello che riguarda l'atteggiamento del modo di fare dei dirigenti del del partito hostess
Tenendo presente quindi che l'esigenza e viceversa è quella di adeguare di adeguare il il partito alla società civile
E e conseguentemente con l'obiettivo di aprire il partito stesso a quelle che sono le il
Gente se della società ma anche un tipo di partecipazione allo strumento partito che è un'istituzione e come tale
Deve essere aperto a tutti quanti i cittadini
Io ritengo che questo sia che questa sia un'élite una riforma di grande importanza e che probabilmente è l'unica che consente a superare questo discredito comunque lui disse il distacco che c'è tra società civile
E e partiti perché punto il problema della dell'iscrizione della competenza del militante il problema della delegai il controllo della delega
Non possono essere più
Una patrimonio degli iscritti come l'intendiamo noi come siamo stati abituati ad intenderlo ma dobbiamo vederlo come un problema che riguarda tutti i cittadini che vogliono fare politica conseguentemente il problema che del dell'iscritto cioè della tessera e la mente
La tessera è un problema che va visto appunto nella vita del partito però tenendo presente che il cittadino senza tessera agli stessi diritti del cittadino con la tessera e conseguentemente appunto
Un sistema il le è necessario il superamento del sistema attuale dove in effetti per l'occupazione delle istituzioni da parte
Dei partiti il militante l'iscritto il cittadino con la tessera a un diritti più di quanti non ne abbia appunto il cittadino senza testa
Noi abbiamo visto che recentemente noi abbiamo visto come per esempio i partiti sinistra si sono sono stati superati nell'adeguamento delle esigenze da soddisfare recentemente negli anni scorsi cioè in occasione dei referendum
Quando per esempio il partito radicale che aveva una struttura di partito completamente diversa molto più agile flessibile di quella dei partiti tradizionali
è riuscita ad interpretare una serie di esigenze il far propria una serie
Di consensi e quindi rappresentare almeno una parte della società che andava mutando e che affermava province il voto del referendum il il proprio il proprio mutamento
Abbiamo visto successivamente le difficoltà di adeguamento a questo mutamento della da parte dei partiti dei partiti della sinistra e conseguentemente mi sembra che in queste cose ci sia la conferma di
Della necessità di mutamento ho sentito nel parlare di sistemi di modificazione delle preferenze di partecipazione eccetera anche qui c'è un problema c'è un problema di
Ripeto di in consentire ai cittadini che vogliono fare politica di utilizzare lo strumento partito per accedere alle istituzioni e quindi al alle istanze rappresentative
Va bene vanno bene va bene ricorrere al sistema delle primarie americane ovviamente tenendo presente che ci troviamo di fronte a sistemi elettorali diversi va bene riferirsi a invece al sistema francese vanno bene i sistemi già collaudati in altre nazioni
Quello che a me sembra e che debba essere chiaro il fatto che un mutamento di sistema elettorale
Deve essere inteso come esigenza per aprire i partiti ai cittadini alla società civile e non invece costituire una tutela una tutela ulteriore a quelli che sono i rappresentanti del del gruppo dirigente dei partiti attuali i quali vanno alla ricerca possono essere costretti da difficoltà anche organizzative e finanziarie eccetera
A appunto a superare una serie di pastoie che poi comportano quei le difficoltà elettorali di organizzative propagandistiche
Che sono state più volte richiamati appunto l'esigenza e quindi è quella di un adeguamento del di questa struttura partite alla società e un ricorso a una serie di strutture di strumenti
Che elettorali che consentano la partecipazione una maggiore partecipazione del cittadino alla alle elezioni nell'ambito delle istituzioni stesse
Ultimo iscritto a parlare lo devo solo a coi aggiorniamo la seduta domattina
Quando si parla di riformare la politica si tende a identificare il nucleo centrale del problema nella distonia tra macchina politica e cosiddetta società civile
La macchina politica rappresentata essenzialmente tra istituzioni dei partiti
Risulterebbe inadeguata il compito di mediare gli interessi di una società che è divenuta sempre più complessa e per certi aspetti molto più folta
Partendo da mia diagnosi che assume come centro focali difetti dalla macchina politica la tensione come abbiamo visto in questi in questi nostri incontri tende a concentrarsi verso la ricerca di correttivi strutture aperte finanziamento trasparente maggiore professionalità degli operatori politici collegamenti con il mondo imprenditoriale della scienza della cultura modifiche istituzionali eccetera
Quindi il problema da risolvere sembrerebbe così identificabile in un problema di modificazioni istituzionali di correzione delle regole del gioco e di revisione riorganizzazione e ristrutturazione della macchina politica
Ma si tratta solo di questo
Non converrebbe
A fornire la diagnosi
Il problema non è già o non è tanto quello di un'involuzione di uno stato di usura della macchina politica di un di una sua minore efficienza nell'acquisizione del consenso
Questa macchina politica è stata efficiente
E funzionale rispetto alle sue finalità sostanziali in tutto un lungo periodo in cui la crescita economica le vacche grasse
Assicuravano margini molto ampi per commerciare a grappoli ora ad una categoria ora ad un'altra
Dice benefici vari saccheggiando un capitale naturale ipotecando un relitto futura
Oggi mentre rimangono abitudini aspettative crescenti di quella immensa federazione di corporazioni che il nostro Paese
Non vi sono più le grandi eccedenze di formaggio per reagire alle clientele a tutte le clienti
Il futuro ipotecato per almeno un decennio difetta così la materia prima di cui ci si è potuti servire fina di ieri per alimentare un certo grado di consenso da dividere percuotere tra le diverse formazioni politiche
Mancando una mediazione politica capace di ripartire con il minor grado di iniquità
Possibile le rinunce imposte dal ristagno della crescita
La mano non tanto cieca né invisibile dell'inflazione provvede a scaricare sacrifici solo su certe categorie quelle più deboli e ciò risulterà sempre meno tollerabile per queste categorie
La situazione sociale non è destinata a diventare più facile nei prossimi anni
Tenderà accresce la disoccupazione e per motivi non solo congiunturali ma strutturali e quindi anche quando si avrà una ripresa economica occorra una redistribuzione del lavoro ma con minori se vari reali
Sembra insomma una persistenza se in un'accentuazione di fattorini tensioni spiegheranno che il consenso venga ricercato su un terreno diverso da quello del passato
E allora come convivere con le Marche vacche vacche magre
Non sembra e ci si può sottrarre l'esigenza di un nuovo corso volto a promuovere uno sviluppo non subordinato a tassi elevati di Chris capaci di ridurre il tasso di soli stazioni sociale
Insomma la minore espansione economica dovrà essere comparsa compensata con un migliore sviluppo
Come avviene in ogni per ogni cosa una società come quella presente che applica sempre più la regola del consumo e getta via
Non solo i prodotti manca di tipologie molte opinioni il tema di uno sviluppo diverso infiniti in pratica nel magazzino delle cose fuori uso
Questo tema risultare sgradito soprattutto per la sua spiacevole associazioni all'idea di un'ostilità che la grande maggioranza della succitata il collega consenso di irritazioni sofferenza alle frustrazioni e preoccupazioni est succitate della stagione sessantotto e poi dalla crisi del petrolio e dei vaticini iterati carisma ecologico
Esso però pur essendo stato ritirato mediante una sorta di processo di rimozione Montale presenta oggi un'attualità non minore che nel passato
Ciò che non può essere affidato a ruolo consolatorio di utopie collettivistiche e meccanismi cioè parti del cosiddetto Stato del benessere
Deve trovare nuove forme concrete di affermazioni
Non si tratta di cercare una terza via diventare una nuova utopia
Ma d'interpretare animare e appoggiare esigenze tendenze che già da tempo sono venute maturando nella società e che continuano a svilupparsi controcorrente
Pur sotto l'incalzare di stimolazioni con cui il sistema mira ad accrescere
La presa di un modello di vita e di valori
Polarizzato sugli indicatori materiali successo e su forme di consumismo volte diversamente dalle ondate consumisti Pietro inizialmente rivelatrici riparatori negli anni cinquanta e sessanta
A dettare a sottolineare differenze ed esclusioni
Passato in groppa al riflusso questo modello è uno dei fattori che generando un sovraccarico di domanda di beni per i quali l'offerta fomentare solo in misura limitata alimentano le spinte inflazionistiche insieme costituisca CE una fonte di accentuazioni delle finzioni sociali
Il problema è di assicurare quindi tutto il necessario supporto pubblico all'affermarsi di certe priorità
Condizioni questa perché in una prospettiva di versione crescente tra scalata di determinati bisogni e possibilità di soddisfarli indispensabili cambiamenti possono essere accompagnati la significative riduzioni di ragioni del malessere sociale
In sintonia
Con il grande flusso la cultura della sinistra aveva iniziato immensi progressi come è stato fatto notare più volte in queste riunioni
Assassinato valori importanti della società moderna valori rifiutati o trascurate avesse nel passato efficienza mercato profitto rapporti di compatibilità liberandosi da Pamela Zanchi preconcetti tabù e mostri sacri
Essa sia in un certo senso precisa renda più omogenea alla cultura liberale
Ma per modernizzarsi per marciare al passo coi tempi
Essa non ha bisogno di oscurare obliterare la parte originaria di se stessa
Relegando il soffitto con un angolo di musica di famiglia il progetto di una nuova società di una nuova scala di valori limpido razionale equilibrio di bisogni indotti
E la nuova società
Non può essere solo il corollario di un inondazioni di innovazioni tecnologiche di una migliore amministrazione di una massiccia produzioni capacità professionali
Di una più diffusi intraprendenza Gina più razionale solida azione di governo di una computerizzazione di massa
La nuova società sarà soprattutto in funzione delle trasformazioni nei comportamenti collettivi e individuali nella scala dei valori nella graduatoria di bisogni indotti
Il funzioni insomma
Il duo ciò che una politica illuminata da un'ispirazione socialista e basata su mezzi idonei in formazione ed orientamento cercherà di fare perso gli spareggi gente proprio nella società più voluta più civile meno insoddisfatti
Si tratta di una società il cui embrioni sopravvivono e crescono come dicevo prima sotto la spuma dell'Impero e consumismo selvaggio dei cicli vincenti e che mutuano anche caratteristiche riflusso
Noi socialisti non dobbiamo perciò inventarla questa nuova società ma percepire il valore e la potenzialità di sviluppo di sei germogli
Dobbiamo insomma interpretarla
E facilità nel cammino ora ostacolato dal Monte cladistica cospirazione dell'intera panoplia dei mezzi di comunicazione di massa
Riformare la politica si ma per noi socialisti non è meno importante verificare se rimane valida però oggi e non per un lontano avvenire
Un nostro ruolo specifico legato alla nostra vocazione tradizionali di riformatori della società
E in casa positivo indicare le condizioni in base a cui oggi come nell'immediato futuro si possono compiere significativi progressi verso una nuova società grazie
Andiamo riposare un po'grazie