Il DDL sulla "par condicio" presentato dal Governo Dini all'esame della Commissione Affari Costituzionali della Camera

A il disegno di legge sulla par condicio varato dal Governo Dini e ora all'esame della Commissione affari costituzionali della Camera dei deputati ne parliamo con a Peppino Calderisi deputato di Fo ma Tore che oggi anche diffuso una dura dichiarazione su o molte delle norme che in questo testo sono contenuti quindi Peppino c'è bisogno di una profonda modifica del testo
Profondissima a mio avviso innanzitutto diciamo una cosa commenta radicali per decenni abbiamo posto nel Paese la questione dell'informazione come questione centrale della democrazia e per decenni come è noto abbiamo avuto in particolare da parte del cosiddetto servizio pubblico o o in realtà un una una Rai servizio privato lottizzato da tre partiti DC PSI e pc
E che hanno fatto letteralmente strage
Deve regole più elementari l'imparzialità completezza e correttezza dell'informazione hanno negato in particolare nelle campagne tra ali
Ogni possibilità di par condicio ricordare per esempio quello che accade in alcune campagne referendarie dove per esempio sul finanziamento pubblico dei partiti i fautori del sì all'abrogazione erano mi avevano sì e no il due tre per cento del tempo rispetto a tutti i partiti del no quindi altro che par condicio o campagna elettorale nelle quali c'era per esempio ma nove Rocco che il giorno le votazioni apriva stagionale dicendo votano sì radicali brigatisti fascisti votano le forze democratiche con questa era la par condicio quindi benvenuta sia alla dibattito sulla par condicio anche se a invocare la sono proprio quelle forze che l'hanno negata per decenni e che la invocano allo scopo di tentare di ripristinare una situazione che in qualche modo è cambiata perché appunto quello che c'è da dire
E che
Proprio negli ultimi mesi negli ultimi due ultimo anno abbiamo forse la situazione dell'informazione che lungi dall'essere quella ottimale e sicuramente la situazione forse più equilibrata
Più pluralistica che in questo Paese abbia mai avuto ma venendo al merito delle questioni par condicio sì
Norme illiberali no
Norme che burocratizzare no
Con una congerie di norme che tendono a impedire di fatto la comunicazione politica le campagne elettorali in c'è c'è una serie di norme che impongono severi vincoli e enormi che di fatto impediscono
Soprattutto ai mittenti
Locali televisive radiofoniche di fare qualunque campagna elettorale perché una cosa essendo i fronti
Pensa di fronte come in America Inghilterra a diciamo due contendenti due partiti due candidati una cosa è avere a che fare con dieci dodici quindici venti soggetti e questo significa
Era molte emittenti impedire diciamo di fatto di poter svolge la campagna entrare come è accaduto l'anno scorso dove pochi hanno puro conosce anche i candidati né i vari colleghi perché emittenti locali regionali che locali non lo potevano di fatto svolgere alcuna campagna alcuna campagna ma a parte e questo c'è di fondo una questione da porre sul tappeto e cioè che queste norme
Tendono di fatto a privilegiare un certo modo di farà campagna elettorale che proprio di un certo modo di essere
Delle forze politiche un cioè se assecondano le forme tipiche di un modello di partito che quello del partito burocratico del partito d'apparato
A scapito invece del partito cosiddetto leggero partito d'opinione
Mi che privilegi evidentemente una diverso modo di fare politica privilegi e la comunicazione il dibattito tra i cittadini sulle idee che vuole essere appunto non partito di insediamento d'apparato ma partito
Che si prefigge di perseguire determinati obiettivi ecco allora par condicio si ma non si può intervenire per ivi le Giare alcune forme di propaganda di comunicazione politica a discapito di altre
Io voglio ricordare che la legge già la legge esistente prevede per esempio dei tetti di spesa ai partiti stanotte ti altissimi dodici miliardi se non erro
Prevede anche un rimborso elettorale di novanta miliardi spesso è un rimborso che superiore dello stesso tetto di spesa quindi non è vero che non esistano delle risorse lo Stato prevede delle risorse cospicue per la campagna elettorale per il rimborso
Prevede un tetto massimo allora il corso e questo se c'è un detto Massimo
Ma si controlli cosiddetti vengono rispettati
Si controlli che esiste effettivamente una parità di opportunità ma non si può poi dire ad un partito non puoi fare
E questo e questo puoi fare soltanto i volantini manifesti perché se c'è un partito che non voleva vere il partito dell'Est pensioni il partito dei funzionari il partito del quotidiano ma vuole a vere invece partito della comunicazione radiofonica o televisiva
Il partito che privilegia altri modi di fare politica di comunicare con i cittadini ma perché mai dovrebbe essere vietato
Queste forme di di divi di campagna elettorale Copertino in cioè la questione degli sport perché credo abbia acceso le più forti polemiche oggi oggi un'intervista al Presidente il
Un po'progressista Berlinguer alla Camera che diceva detti gli spot di può fare Silvio Berlusconi perché è l'unico che è in grado di spendere molti soldi due i soldi altri non li hanno
Ma ripeto c'è un problema di
Di tetti di spesa
E di rimborsi questa affermazione di Berlinguer non corrisponde al vero nella misura in cui ripeto c'è un tetto di spesa per la campagna pratiche di dodici miliardi e c'è un rimborso elettorale quindi non è vero che c'è questa disparità poi esistono i mezzi per raccogliere fondi forse il PDS e si dovrebbe rendersi conto che forse non è utile spendere ancora tanti soldi come fa per sezioni funzionari sedi laddove una partito che ancora si rifà a questo modello è un partito che non è idoneo a a affrontare e risolvere i problemi della nostra società che non è in grado di riuscire ad entrare in contatto in sintonia con le opinioni pensiero della delle dei dei cittadini della gente e evidentemente va trovato il modo di cambiare forma partito cosiddetta forma partito ma e voglio dire se esiste un tetto ma poi se uno vuole con investirlo in volantini o i nipote sarà libero di farlo non si capisce perché si può giustamente far sì che tutti abbiano la possibilità di accedere agli spot e aprire disposte agli stessi prezzi
Abitualmente anche nella televisione pubblica si può fa sì che gli spot non siano spot ingannevoli
King dichiarò o evidentemente che vadano diciamo a incorrere nelle divieti del del Codice dei codici ma non si può pensare di impedire lo spot perché lo spot sarebbe i cittadini sembra immaturi per valutarlo in senso critico abbiamo di fronte una società ormai laici data fortemente laici Zatta critica un Hulk che dà giudizi sulle cose sulle proposte concrete forse il problema è che e c'è qualcuno che manca di proposte e di idee concrete per risolvere i problemi della società
Questo quello penso che sia il problema di fondo io mi preoccuperei sì certo ci sono i rischi ditele Croazia per carità ma io non credo che i cittadini siano appunto immaturi
E se vogliamo
Io mi preoccupo anche per esempio di quei rischi di controllo sociale di controlli biologico che grazie a una forma di partito Stato o soprattutto in alcune regioni sono pesantissime e che non credo influenzino poco i cittadini
Vorrei chiederti Peppino come proseguirà l'esame in commissione con quali tempi ricordo che in qualche occasione si era addirittura pensato di trasformare il disegno di legge in un decreto
Sì male condizioni un decreto potrebbero esistere solo la misura in cui da parte di tutte le forze politiche in Commissione si arrivasse sostanzialmente un accordo su una serie di norme qui voglio ricordare che qui c'è già una normativa la legge cinquecentoquindici e novantatré che già una normativa pesantissima che vieta tra l'altro gli spot nell'ultimo mese
E e che contiene una serie appesantimenti burocratici enormi qui si vuole incrementare tutto ciò imporre dei vincoli alla comunicazione per cui non si capisce poi perché un giornale può giustamente fare lei
Interviste fare editoriali e un emittente televisiva privata non può a vere e fare nei propri telegiornali una altrettanto certo deve avere delle le tribune politiche in cui poter fare accedere in modo paritario a tutte le forze che si presentano alle elezioni questo sì ma voi non si può pensare di Iris diventare tutto e poi sottoporre all'ordine dei giornalisti come organismo che dovrebbe vigilare sulla correttezza sull'avvio tuttologi a dei giornalisti si va ricorre di corsa questo ferrovecchio dell'ordine di la listi per imporre di fatto la censura a tutti i giornalisti
Delle emittenti private ripeto si tratta anche di quelle locali e non si può imbavagliare di fatto impedire la campagna elettorale
Laddove i cittadini sentono il bisogno soprattutto in un periodo di trasformazione sistema politico di partecipare di conoscere affondò le proposte
Che le forze politiche fanno e anche i candidati che a livello dei vari colleghi vengono presentati dalle dei vari partiti