Registrazione audio di "L'attualità politica", registrato venerdì 9 dicembre 1983 alle 00:00.
Sono intervenuti: Sergio Turone.
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Governo, Partitocrazia, Politica, Varie.
09:30
Buona giornata da Sergio Turone
Al microfono per il consueto editoriale
Gli ascoltatori assidui di radio radicale sanno che per due giorni e mezzo da venerdì sera a ieri sera si è riunito per la prima volta il nuovo Consiglio federale del pr
Forse le buone regole dell'etichetta giornalistica dovrebbero suggerirmi di non commentare questa riunione visto che in qualità di consigliere vi ho partecipato anch'io
Ma è essendo questa una radio del tutto anomala rispetto alla giornalismo Katia nazionale
Ed essendo soprattutto anomalo il partito radicale rispetto alla partitocrazia non applicherò le tradizionali e un po'ipocrite regole della stampa Parruccona
D'altronde sono stato per tre giorni recluso in una pensione di Chianciano a dibattere con gli altri compagni i problemi della strategia del partito
E ho avuto soltanto la possibilità di dare in questi giorni solo veloci scorse ai giornali pertanto non avrei potuto documentarmi su alcun altro argomento cui dedicare l'editoriale
Mi asterrò soltanto dall'entrare nel merito dei singoli problemi su cui mi sono trovato in contrasto con altri per esempio quello del rapporto fra partito e istituzioni
E me ne astengo per ovvia ed elementare correttezza verso chi dissente da me
Ci sono però talune considerazioni oggettive che meritano qualche riflessione in chiave di testimonianza
La testimonianza di un radicale che aveva fatto parte in epoca preistorica per così dire del consiglio nazionale del partito radicale fondato nel mille novecentocinquantacinque
E che rientrato nel partito un anno fa si è trovato per la prima volta nel Consiglio federale delle nuovo e diverso Partito Radicale
Si è discusso come dicevo di strategia politica ma si è discusso anche in quel contesto di un tema l'autofinanziamento
Che è pregiudiziale a qualsiasi progetto politico per un partito come il nostro che rifiuta il finanziamento pubblico
E ha inserito anzi fra le possibili iniziative del prossimo anno la proposta di un nuovo referendum contro il finanziamento pubblico dei partiti politici
Ora parlare di quattrini è sempre antipatico
Inevitabilmente il dibattito del Consiglio federale
Di sabato ieri ha vissuto fasi estremamente antipatiche spigolose
Ma ciò che mi sembra vada sottolineato è che tutte queste fasi sono state trasmesse indiretta da questa radio
A Chianciano si è parlato della somma che i deputati radicali terranno perse
Si è detto che si sono impegnati a versare alle casse del partito l'intero ammontare dello stipendio tranne un milione e mezzo
Si è precisato che tre parlamentari su undici hanno invece chiesto di poter trattenere due milioni al mese e sono stati fatti i loro nomi
Ora io non entrò nel merito di queste cifre
Che se raffrontate alla media degli stipendi operai o impiegatizia sono più che ragguardevoli ma lo sono assai meno se si pensa che lo stipendio di un deputato è di oltre tre milioni e mezzo mensili
E che è in corso fra i parlamentari degli altri partiti un'azione rivendicativa in cui si afferma che per l'onerosità della vita condotta da un parlamentare quello stipendio è insufficiente
Ma quale che sia il giudizio di ognuno in proposito il Consiglio federale ha dibattuto ieri il problema soldi
Senza infingimenti di sorta e senza lesinare spunti persino rissosi
Tramite la radio abbiamo offerto i contenuti della nostra lite a tutti gli ascoltatori fra i quali ci sono sì molti simpatizzanti ma ci sono anche alcuni nemici
Il dato curioso è che quando si dibatte in
Riunioni come quella di Chianciano quando si dibatte ci si dimentica di essere in trasmissione
Accade insomma tutto il contrario di quel che succede nei compassati dibattiti della RAI dove ciascun partecipante
E io lo so per esperienza diretta ai dibattiti la Rai ciascun partecipante non si preoccupa affatto di convincere gli altri ma cerca di dire cose che lo mettano nella luce migliore presso gli ascoltatori
A Chianciano no il clima di un Consiglio federale di questo strano partito così trasparente e stavo per dire impudicamente trasparente il clima di un Consiglio federale è tale che al microfono
Al microfono che avanti nessuno ci bada
E ci si dimentica di avere un pubblico in ascolto
Per questo capita che all'ascoltatore giungano a volte parole attutite o magari Silenzi se interviene interrompendo un consigliere che in quel momento nona un microfono vicino
Oppure improvvise battute incomprensibili
Ho litigi anche astiosi sulle quote sulle percentuali sulla totem sgradevoli dissi mo'dei quattrini
Insomma un guazzabuglio trasmesso indiretta per radio
Ma forse questo guazzabuglio è la sola possibile alternativa in tema di finanziamento dei partiti al sistema collaudato delle tangenti mafiose
Così diffuso presso gli altri partiti
E passo come ogni lunedì alla corrispondenza
Per la verità stiamo vedendo con gli altri compagni con i compagni che dirigono radio radicale stiamo vedendo se non sia il caso di separare questa rubrica della corrispondenza da quella dell'editoriale
E di scegliere magari un'ora in cui sia almeno soffocata perché si è possibile dare più spazio a queste lettere
Ci sono poi lettere come questa interessantissima di Roberto Benedetti che scrive da Roma che francamente non si prestano né ad essere lette
Alla radio né ad essere riassunte
Caro Roberto tu hai fatto una sorta di di saggio critico sul ruolo del Partito Radicale nella società italiana
è un articolo interessante ma se lo leggessi l'ascoltatore non potrebbe assolutamente
Fare l'attenzione che il tuo scritto merita tu stesso d'altronde parli di una rivista come un argomenti radicali
Ecco uno dei temi venuti fuori dal Consiglio federale di Chianciano conclusosi poche ore fa uno dei temi a mio giudizio più interessanti perché beninteso non è che si sia parlato soltanto di soldi
è stata la proposta ne ha fatta da Pannella raccolta da Mellini da me ed altri
Di re re inventare per il partito radicale
Un uno strumento come Quaderni radicali una rivista insomma culturale che senza essere troppo pretenziosa e troppo costosa Possa ospitare contributi come questo di Roberto Benedetti che io ho letto con estrema attenzione ma che ripeto non potrei leggere a questo microfono senza rischiare di snaturato
C'è poi una lettera che arriva da Roma
Scritta con con molto candore molta passione
Scritta da un gruppo di vecchi soli pensionati
Ci sono parole di grande adesione da alla mia rubrica in generale a radio radicale ci sono parole di ammirazione per Pannella per la politica che
Il partito radicale conduce in tema di pensioni
Ringrazio a nome credo di poterlo fare anche di Pannella questo gruppo di vecchi pensionati
Mi sembra che questa lettera testimoni che la nostra battaglia per quanto finora sia stata sfortunata la nostra battaglia per l'aumento dei minimi di pensione
Una battaglia estremamente sentita d'altronde la mozione di Rimini
Che il Consiglio federale ieri ha confermato
Insiste sulla necessità di continuare a portare avanti il tema delle pensioni
Ed eccoci ad una lettera garbatamente polemica di una ascoltatrice assidua
La insegnante bolognese Adriana Berger
Che dirigente della Uppi Unione Pensionati pensionandi d'Italia come si ricorderà io giorni addietro
Parlando del i voti ottenuti all'ultimo elezioni dal Partito nazionale dei pensionati
Ha superato i cinquecento mila voti ufficialmente ma che si ritiene debba averne avuti di più e che sia stato vittima di più o meno consapevoli voglio dire elettorali
Avevo anche detto che viceversa l'Unione Pensionati pensionandi d'Italia aveva preso in tutto soltanto dieci mila dei dieci mila sessantotto voti
Adriana Verga scrive egregio signor Turone mi permetto ancora una volta di disturbarla perché lei ha dato dei dati imprecisi
Infatti è la ha asserito che il Partito Nazionale Pensionati avrebbe preso cinquecentoquattro mila voti e la Unione Pensionati pensionandi Italia avrebbe preso dieci mila sessantotto voti
E fin qui francamente questo mio commento non vedo dove ci sia imprecisione visto che Adriana Berger rifà esattamente le cifre che ho fatto io se non che la lettera continua però lei si è dimenticato di chiarire due con due cose di fondo
La prima che l'Unione Pensionati si è presentata alle elezioni politiche del ventisei giugno in due circoscrizioni
E cioè Roma Viterbo Latina Frosinone e Bologna Ferrara Ravenna Forlì per fare un esperimento essendo nata la Uppi pochi giorni prima delle stesse elezioni politiche mentre il Partito nazionale pensionati si è presentato in tutte le circoscrizioni di taglia usufruendo quindi dei mezzi di comunicazione del primo secondo canale tv tribune politiche eccetera
E ciò il Partito Nazionale Pensionati lo ha potuto fare perché è nato nel mille novecentosettantanove
Quello che lei assicuriamo continua Adriana Berger è che la Unione Pensionati pensionandi d'Italia alle prossime elezioni politiche e probabilmente a quelle amministrative
Si presenterà in tutte le circoscrizioni d'Italia e solo allora si potranno effettivamente fare dei confronti dal momento che anche alla UPI
Spetterà di presentarsi nel nel primo secondo canale tv attraverso i mezzi di comunicazione in base alla legge elettorale della medesima stampa
Ebbene visto che io vengo sia pure amichevolmente provocato o il dovere sia pure amichevolmente di dire la mia la mia opinione è che se l'Unione per si il Partito dei pensionati è arrivato stavolta così vicino al quorum
Dal dover costringere il potere come sembra a acrobazie
Poco chiare per impedire lo scatto di questo quorum ecco mi sembra che il opporsi già di mettersi in concorrenza da di questo Partito dei pensionati non sia un servizio reso ai pensionati comunque faccio i miei migliori auguri all'UPI anche se ritengo che non si tratterà di una esperienza politicamente positiva questa preannunciata da Adriana Verga
Franca Maria Ferrari da Frosinone scrive una lettera in cui espone il suo caso personale che però è un caso significativo e perciò meritevole di essere riferito
Bianca Maria Ferrari
Carissimo professor Turone ho deciso di scrivere per avere da lei un informazione vista la sua cortese disponibilità eccetera ascoltando di frequente a radio radicale mi sono reso conto ora passo ad esporre il mio caso che pensandoci bene non ha un problema di fondo ma è soltanto il bisogno di riceve una precisa risposta
Quest'anno come ad una privatista poco ho conseguito una seconda maturità una maturità professionale che rilascia il seguente titolo assistente per comunità infantili
Bianca si Bianca Maria Ferrari prosegue spiegando perché ha scelto questa strada è da sempre che sogna di poter assistere i bambini negli orfanotrofi nei carceri minorili o in tutti quegli istituti dove essi vivono in condizioni di estrema solitudine proprio per questo motivo mi sono presentato agli esami di maturità consigliata anche da alcuni professori dello stesso istituto
I quali mi hanno assicurato che questo diploma vi lascio tutte le caratteristiche richieste per poter lavorare nei diversi istituti infantili
La mia domanda rimasta senza alcuna risposta questa cosa devo fare e a chi devo rivolgermi per poter realizzare questo mio grande desiderio
Vede io ho vent'anni sono certa che le mie non sono falsi aspirazioni proprietà della giovane età
La lettera conclude dicendo se neanche lei come sottopone mi darà una precisa risposta mi scoraggi però un po'ma certo non mi arrenderò con la stima più profonda eccetera
Ecco cara Biancamaria innanzitutto
Bisognerebbe sapere quale quel quell'istituto presso il quale ai conseguito questa maturità che dà il titolo di un assistente per comunità infantili la tua lettera non lo precisa
Dici che sei stata consigliata anche da alcuni professori dello stesso istituto ebbene noi sappiamo che purtroppo in Italia io non voglio insinuare per carità sospetti sul conto di nessuno ma sappiamo che in Italia esistono anche scuole private che speculano
Il cui professori vedono negli nei possibili allievi soltanto dei clienti che pagano rette salate
Non sarà il caso del nell'istituto al quale ti sei tu rivolta però è mio dovere dire che questa possibilità esiste quindi dovresti innanzitutto
Presentarti che so visto che tu vuoi in consiglio operativo presentati al problema halal
Provveditorato agli studi per domandare se e quale valore a il diploma che ai conseguito detto questo se il diploma a un valore legale
Io credo che beh insomma certo la sola cosa che non devi fare di rivolgerti ai partiti nemmeno a un partito pulito come il partito radicale perché un partito pulito potrà soltanto risponderti
Io non posso fare niente il Consiglio che in questi casi si può dare quale
Dovresti intanto seguire le così è
Le vie perfettamente legali cioè scrivi al ministero suppongo che le scuole nelle quali aspira ad insegnare dipendono dal ministero della pubblica istruzione scrive una lettera al ministero della Pubblica istruzione una raccomandata con ricevuta di ritorno
Dopodiché se dal ministero non ti daranno le informazioni che chiedi
Allora riferisce il fatto in lettere scritte ai giornali noi abbiamo più volte detto che questo canale delle lettere mandate ai giornali è uno dei canali in cui ancora possono passare
Espressioni di dissenso basta che siano lettere
Sintetiche che non superino le dieci righe ma credo che qualsiasi problema si Possa riassume in dieci righe
E allora può succedere che il segretario del ministro sollecitato da una lettera pubblica apparsa su un giornale o su più giornali
Si senta in dovere di rispondere al giornale anche se non ha risposto al singolo cittadino
Ecco mi sembra che sia questa la strada da percorrere comunque cara Biancamaria fai bene in ogni caso a non scoraggiarsi e a insistere
Concludo con l'ultima lettera che arriva da Milano
Ed è di Michele Durso
Michele D'Urso esprime simpatia adesione per gli editoriali ma ne contesta uno mica deluso contesta l'editoriale in cui venerdì diciotto
Rise riferendomi alla inaugurazione dell'anno accademico nelle università italiane
Io parlavo dell'opportunità che l'università italiana Toni ad essere un po'più selettiva
Michele D'Urso studente lavoratore afferma nella sua lettera
Che l'attuale società attuale già una discriminazione classista
E polemizza molto garbatamente con me perché avrei detto secondo quello che lo ha capito ha mai detto che agli studenti impreparati il professore dovrebbe ritirare il libretto
Mai più caro Michele io non ho detto questo me ne guarderei bene ho solo detto che di fonte a certi casi di impreparazione
Particolarmente impudica il professore dovrebbe semplicemente scrivere sul libretto ritirato come d'altronde prescrive la legge perché non la legge prevede l'eventualità che un esame vada bene o che un esame vada male addirittura in teoria come sappiamo tutti sarebbe consentito scrivere anche voti di insufficienza
Da tempo non si usa per non infierire
Anziché il voto di insufficienza anche ai tempi in cui ho fatto l'università di olio si usava salvo casi eccezionali Simi scrivere ritirato ma da una quindicina d'anni è è scomparso anche il ritirato
Lo studente che venisse eventualmente bocciato
A Illy ovetto di ritorno senza che sia rimasta traccia né sul libretto né nella segreteria della facoltà della sua del suo insuccesso così succede accade che gli studenti i quali sono stati bocciati magari il il quindici del mese si ripresentano il ventotto del mese
Con la stessa in preparazione di prima e prendano un po'l'esame come una sorta di di lotteria ci sono anche sono una minoranza per la verità perché ormai la maggioranza degli studenti
è tornata a a livelli di serietà apprezzabile però c'è sempre la minoranza che cerca di azzeccare l'esame
E anche questo è un problema politico perché è vero caro Michele D'Urso da Milano che l'attuale società attua come tu dici acqua già una discriminazione ed è una discriminazione classista
Ma quello che io voglio evitare è proprio una discriminazione per questo chiedo una selezione la selezione per quanto soggettiva necessariamente debba essere è proprio una garanzia per i poveri che altrimenti vengono discriminati la selezione operata sulla base dell'impegno scolastico
Delle capacità danneggia soltanto quelli che prendono gli esami universitari come una lotteria e dovrebbe essere vista con favore dagli studenti che come certamente sei tu studente lavoratore
Si impegnano con serietà anche per oggi avrei finito
Se troveremo un'altra collocazione oraria dalla settimana prossima per le lettere naturalmente gli ascoltatori saranno apre avvertiti tempestivamente per ora Sergio Turone vi saluta vita la risentirci a domani mattina
Buona giornata da Sergio Turone al microfono per il consueto editoriale
Molti dei commenti alla sentenza che ieri ha mandato libero il giovane barbone assassino di Walter Tobagi hanno il tono stridulo del pianto dei coccodrilli
Conoscevo molto bene Walter Tobagi col quale mi accomunavano soltanto la professione giornalistica ma anche l'interesse di entrambi alla ricerca storica sul movimento sindacale
In più di un'occasione benché avessimo idee politiche affini ci siamo trovati in dissenso nell'interpretazione e valutazione delle vicende storiche
Ma le nostre polemiche erano sempre amichevoli cordiali
Quando poco prima di essere assassinato Walter mi mandò per recensione il suo ultimo libro
Vi accluse un biglietto in cui diceva di prevedere che non avrei concordato su alcuni suoi giudizi ma aggiungeva che avrebbe in ogni caso gradito un mio parere anche divergente
Forse la notizia della sua morte nell'agguato terroristico mi angoscia ottantotto proprio perché un rapporto di stima diventa più profondo quando si nutre anche di idee contrastanti
Ma francamente non mi piace oggi la retorica Ingram maglie di quanti affermano con enfasi che la libertà concessa barbone uccide Tobagi per la seconda o per la seconda volta
Beninteso da questi rilievi escludo i familiari dell'assassinato ai quali il tremendo lutto conferisce il diritto di esprimere il proprio dolore in qualsiasi modo
Mi riferisco invece all'interessato che Lucoli io di quanti inveiscono contro la sentenza di ieri sentenza che in tutta franchezza anche a me sembra aberrante senza trarne tutte le necessarie conseguenze
La conseguenza più immediata elementare e indiscutibile è che se per l'avvenire si vorranno evitare altre sentenze come queste
O come quella non dissimile che mandò assolto un altro assassino terrorista il Savasta
Il provvedimento da prendere subito è l'abolizione della legge sui sedicenti pentiti
Barbone ha semplicemente fruito di quella legge
Il quotidiano avanti che sembra essersi messo alla testa della potestà generalizzata contro la sentenza di Milano si arrampica sugli specchi nel tentativo di dimostrare che barbone non sarebbe un vero pentito
Ma sulla base di una legislazione così ambigua ammiccante anguille essiccati chi mai possiede il termometro per misurare in termini di certezza obiettiva il livello di pentimento di un assassino
Anche a me sembra che questa sentenza grazie alla quale un omicida viene condannato a otto anni e ottiene la libertà mentre un suo conclude mentre un suo complice
Non abbastanza duttile da utilizzare la legge sul comodo pentimento subisce una condanna assai più dura
Anche a me dicevo sembra che questa sentenza sia una delle pagine più brutte nella storia della giustizia italiana
Ma la colpa non è del magistrato la colpa e del legislatore
Il magistrato con quei margini di legittime e necessarie discrezionalità che il suo ruolo prevede ha semplicemente applicato una legge che è stata voluta da un ampio schieramento politico di cui il PSI è elemento fondamentale
Perciò i rilievi formulati dal giornale del PSI avrebbero l'onestà della coerenza solo se portassero a sostenere l'opportunità almeno di una revisione seria della legge sui pentiti
Invece per l'Avanti la legge va benissimo
è il magistrato che l'ha applicata a dover essere messo alla gogna
Sono in verità almeno tre anni che il quotidiano del PSI non perde occasione per attaccare la magistratura
L'andazzo è cominciato vedi caso quando qualche giudice per esempio al tempo dello scandalo ENI per commi o dello scandalo P due calmi
Ha sollevato i primi veri su episodi sconcertanti che la dirigenza socialista avrebbe voluto lasciare coperti
Ed è continuato quando altri scandali nazionali o regionali hanno di nuovo coinvolto il PSI
Ora l'Avanti con una spregiudicatezza che rasenta il cinismo realizza un quadruplice scopo
Atteggiarsi a paladino dell'onesta famiglia di un assassinato
Assecondare la commozione dell'opinione pubblica
Lanciare un altro sasso contro l'aborrita magistratura
E ottenerne di seppellire sotto un lago di lacrime qualsiasi discorso politico serio diretto a un'abrogazione della legge sui pentiti
Ma non è soltanto l'Avanti
Anche intellettuali come Alessandro Galante Garrone si affrettano a dichiarare che non mettono in discussione la legge sui pentiti bensì la sua applicazione
Insomma quasi tutti pretendono di dire la loro sfuggendo a quello che resta un dilemma rigido e ineludibile
O si ritiene che il terrorismo debba essere combattuto con mezzi diversi da queste leggi speciali come noi riteniamo e allora si ha il diritto di protestare contro la sentenza di Milano
Oppure chi è davvero convinto che la legge sui pentiti abbia debellato il terrorismo deve accettare senza reazioni isteriche sentenze allucinanti come questa che mette in libertà barbone
Sergio Turone e vi saluta ma prima di lasciare il microfono ricordo che ieri ho dimenticato al termine della lettura delle lettere di ricordare che le lettere stesse vanno indirizzate a Sergio Turone spesso a Radio Radicale
Via di principio abbia quindici per Amedeo due zero zero uno otto cinque Roma a risentirci a domattina
Buona giornata da Sergio Turone
Al microfono per il consueto editoriale
Il commento che abbiamo dedicato ieri alla sentenza che ha mandato liberi Marco Barbone e Paolo Morandini colpevoli confessi dell'assassinio di Walter Tobagi
Non esauriva certo un tema così complesso in cui si intrecciano contraddizioni amarezze speranze e paure
L'inevitabile allargarsi della polemica benefica tutto sommato perché investe uno degli interrogativi più ardui sul come uscire dagli Anni di Piombo
Mi sospinge stamane ad aggiungere alcune riflessioni a quelle fatte ieri in merito alle leggi speciali sui terroristi pentiti o sedicenti pentiti
Ribadisco in sintesi la mia opinione
Il trattamento privilegiato che la sentenza di Milano accorda ad alcuni dei venti imputati giuridicamente e moralmente iniquo
Ma l'iniquità non va addebitata ai magistrati che hanno emesso la sentenza bensì al legislatore che ha creato le leggi in base a cui la sentenza è stata pronunciata
Ed è una scappatoia davvero mediocre quella a cui hanno fatto ricorso alcuni autorevoli commentatori per riuscire a criticare la sentenza senza mettere in discussione la legge sui pentiti
Anzi confermando il loro giudizio incondizionatamente favorevole a quella legge
Il caso più significativo e nell'articolo scritto ieri da Leo Valiani un articolo tortuoso ambiguo grottesco già nel titolo che diceva una sentenza che può indignare
Ma che significa può indignare
Che suscitare sdegno o approvazione secondo l'umore di chi legge
Sì ai pranzato bene sei disteso stai ascoltando buona musica la sentenza non s'indigna anzi da trovi ottima se invece ai le madonne perché qualcosa che è andata storta hai appena ricevuto la notifica di una multa ai problemi di cattiva digestione allora la sentenza di Milano suscita intesa sdegno e rabbiosa passione
Secondo il senatore Valiani che non perde occasione per ricordare la sua strenua militanza nel partito della fermezza
Secondo il senatore Valiani dicevo
Ciò che fa scandalo nella sentenza di Milano non è il fatto che barbone e Morandini riconosciuti colpevoli di omicidio premeditato siano stati condannati soltanto a otto anni e nove mesi di reclusione
No secondo Valiani l'elemento che suscita indignazione o può suscitare indignazione è il fatto che i due si è stata concessa la libertà provvisoria questo significa proprio crearsi bersagli di comodo pur di eludere un problema fastidioso
Chi vogliamo infilò chiare
Tutto sarebbe andato nel migliore dei modi se Marco Barbone si fosse fatto i suoi otto anni di galera
Grazie all'aberrante legge sui pentiti l'organizzatore ed esecutore materiale di un assassinio viene condannato a otto anni e nove mesi mentre quello che ha fatto da palo si becca vent'anni e sei mesi
Tutta la differenza sta nel fatto che il primo dichiaratosi pentito ha snocciolato informazioni utili agli inquirenti e il secondo no
E a giudizio di Leo Valiani questa disparità di trattamento è perfettamente logica da approvare nell'illustre senatore il meccanismo dell'indignazione scatta solo per la libertà provvisoria
Personalmente credo che se si vuole prestare fede a uno pentimento cioè alla possibilità che un assassino ventiquattrenne recuperi una dignità umana e salvi la propria vita
La concessione della libertà provvisoria di fonti di fronte a una condanna di otto anni sia un provvedimento magari opinabile ma comprensibile
è legittimo supporre fra l'altro che il giudice abbia tenuto conto dei rischi che avrebbero corso in qualsiasi prigione italiana le vite dei due pentiti aggiungo un'altra riflessione
Contro il provvedimento di libertà provvisoria sono esplose simultaneamente coincidenza agghiacciante
L'indignazione espressa sui giornali dal partito della fermezza
E la rabbia manifestata in aula dai parenti dei cosiddetti irriducibili col forsennato coro il proletariato non è pentito c'è solo qualche infame che ha tradito
La soluzione della libertà provvisoria a barbone e a Morandini peraltro è diventata possibile soltanto perché la legge sui pentiti aveva fatto scattare i meccanismi di riduzione della pena
Fino al modesto livello di otto anni e pochi mezzi
E allora non stiamo a friggere l'aria caro senatore Valiani o ci si indigna e non si approva o si approva e non ci si indigna
Molto più coerente mi è parso il giudizio di Indro Montanelli il quale riconosce che la legge sui pentiti iniqua infame infamante
Ma aggiunge è la legge e prosegue noi stessi l'abbiamo auspicata evoluta il magistrato deve applicarla e voi nascondendo il volto accettarla
Che Indro Montanelli abbia la sindrome delle gerundio era noto
Suggerì tempo addietro di votare turandosi il naso e adesso invita ad accettare una legge nascondendo il volto
Ma se nascondere il volto significa vergognarsi in certi casi all'indignazione è preferibile la vergogna
Sia pure nascosta dietro la sindrome del gerundio
Sergio Turone di salute evita la risentirci a domani mattina
Buona giornata da Sergio Turone al microfono per il consueto editoriale
Due sindaci di città italiane fornite di casino sono dunque in galera
Quello di campione perché si è scoperto che sui tavoli verdi sia riciclava denaro provenienti dai sequestri
E quello di Sanremo perché la Giunta comunale aveva patrocinato un colossale imbroglio e favorito un boss mafioso nella gara d'appalto del casino a danno di un conte milanese
Ora che il gioco d'azzardo fosse tradizionalmente imparentato con l'attore cigno era noto da tempo
E non si tratta di un fenomeno solo italiano basti ricordare i traffici di Gelli e gli Ortolani attorno al Casino di Nizza mai però finora se ricordo giusto la giustizia aveva avuto occasione di occuparsi così esplicitamente e pesantemente di gravi reati commessi nel mondo ambiguo della roulette
Butto la una proposta che farà scandalo fra i benpensanti
Perché non cogliere l'occasione di questa benefica tempesta giudiziaria per chiudere definitivamente i casi no
Immagino la raffica di argomentazioni con cui tale proposta verrebbe accolta
Tanto per cominciare verremmo accusati al solito di moralismo
Poi verrebbe fuori l'accorato buonsenso degli operatori tu operatori turistici i quali farebbero notare che il casino richiamano ospiti e quattrini
Il coro dei sindacalisti in sorgerebbe in difesa dei poveri croupier disoccupati
L'assennatezza dei pragmatici si affretterà ebbe a farci notare che se venissero chiusi il casino comincerebbe a proliferare il gioco illegale
Ebbene chi ha superato i quarant'anni ricorderà le polemiche astiose che dilagarono quando sul finire degli anni Cinquanta furono chiuse le case cosiddette di tolleranza
L'affinità non è solo fonica fra casino e casino
Legalizzare andò la gestione dei casinò lo Stato si fa biscazziere quando legalizzata quella dei casini si faceva ruffiano
Ora la chiusura delle case in cui si comprava sesso chiusura cresta forse con il divieto di fumare nei cinema una delle poche riforme di struttura che questo Paese è riuscito a darsi fu una battaglia progressista difficile perché la morale del casino aveva infiniti difensori autorevoli
Sono probabilmente gli stessi differenze generazionali a parte che oggi difendono la morale del casino
La differenza fondamentale a pensarci bene è nel malloppo
La prostituzione rendeva e rende assai meno della roulette
Non risulta per esempio salvo errore che negli affari di casino siano mai entrati in partecipazione personaggi politici di rilevanza nazionale
Gli affari di casino invece sono così fruttiferi allettanti da ingolosire non solo sindaci e assessori
Ma anche membri del governo se sono vere le accuse mosse al sottosegretario al Tesoro Manfredo Manfredi democristiano coinvolto nella vicenda sanremese
Le cronache in proposito hanno riferito in questi giorni che il conte Borletti defraudato per manovre mafiose dell'appalto del casino
Accesso Succi accettò successivamente di ritirarsi quando l'usurpatore gli propose un compromesso in base al quale il conte milanese avrebbe incassato in trenta mesi cinque miliardi e novecento milioni
L'entità di questa transazione dà un'idea dei redditi che fioriscono all'insegna del rien ne va plus
Tra parentesi non mi sembra il rilevante notare che questo conte Borletti appartiene a una schiatta illustre ed industriali lombardi quelli delle macchine per cucire
Ma evidentemente è più redditizio investire miliardi nella roulette piuttosto che in una fabbrica
Questo mi sembra distrugga l'obiezione di tipo sindacale ammesso che la chiusura di un casino lasci disoccupati mille fra croupier valletti cassieri e Antonello Dose
Con i soldi investiti nel gioco d'azzardo si potrebbe evitare la chiusura di uno stabilimento meccanico da venti mila operai
L'obiezione turistica poi risibile
Un Paese che ha la Torre di Pisa il Colosseo a Taormina il Ponte di Rialto ha bisogno per richiamare turisti di sedurre con Casini e casinò
Quanto al gioco illegale
Risulta che prosperità abbastanza tranquillo
No la sola vera e solida argomentazione contro la chiusura dei casinò
Che sui tavoli verdi germoglia un fiore il fior di tangente il cui profumo inebrii a sottosegretari sindaci assessori capipartito
Sergio Turone vi saluta evita la risentirci a domattina
Buona giornata da Sergio Turone al microfono per il consueto editoriale
La mozione approvata a Rimini dal congresso del Partito Radicale si chiude con un invito al segretario
Riferisco testualmente a organizzare la Costituzione e i lavori di una commissione per la revisione dello Statuto
Al recente Consiglio federale di Chianciano in più di un intervento e echeggiata la necessità di una riforma dello statuto del partito
Perciò io sono perfettamente in linea con le indicazioni congressuali se oggi dedico il mio commento non come di consueto
A vicende politiche Esterne bensì ad un problema interno di partito un problema peraltro suscettibile di proiettarsi anche all'esterno
Se infatti è vero ed io ne sono persuaso che il partito radicale rappresenta il più incisivo strumento di impegno politico contro la partitocrazia o addirittura l'unico assume crescente rilevanza per il Paese la forma che questo partito intende assumere
Si tratta dunque di un discorso tutt'altro che burocratico
Se dovessi parlare dello statuto che ne so della DC o del PC o Del Piero del PSI
Comincerei con uno sbadiglio e finirei con uno starnuto perché quelli sono partiti dalla fisionomia glaciale immodificabile per i quali lo statuto è un fossile da archivio
Nel caso nostro invece parlare di parlare di Statuto significa parlare di una cosa viva
Come tutti i militanti sanno lo statuto del pr deve essere aggiornato in quelle parti relativi alla struttura struttura federativa che di fatto si è andata esaurendo
Ma su questi punti non credo che l'inserimento delle necessarie modifiche si presenti Complesso
Piuttosto il punto su cui vorrei soffermarmi è un altro e riguarda il carattere squisitamente annuale del partito radicale che ad ogni congresso si rifonda
Ebbene confesso con qualche vergogna che finora non avevo mai letto attentamente il tutti gli articoli dello statuto contenuti in quell'opuscoletto bianco verde stampato ahimè in caratteri piccolissimi
Stavolta ho inforcato gli occhiali e Ho letto con cura l'intero Statuto riga per riga
E con stupore non vi ho trovato alcune esplicito riferimento alla natura annuale del partito
Ne desumo che o devo cambiare occhiali Hall annualità è una prassi maturata dopo l'approvazione dello statuto spesso
In ogni caso a me sembra una prassi innovativa estremamente coraggiosa e valida nei partiti tradizionali il rinnovo della tessera è un fatto di routine un adempimento pigro e di scarso costo
Nei partiti tradizionali semmai è la decisione di non reiscriversi che richiede impegno e iniziativa capovolgere il metodo azzerando ogni anno gli iscritti e costringendo ciascun aderente a fare ogni dodici mesi un bilancio della propria militanza
è una scelta pesante perché ripartire da zero dopo ciascun congresso e faticoso ma una scelta saggia
Detto questo aggiungo che però a mio parere tale scelta non dovrà essere portata a limiti estremi mi spiego meglio
Un'interpretazione che fra i dirigenti radicali trova largo favore è quella secondo cui non solo il partito si rifonda ogni anno ma si rifonda esclusivamente sulla base della mozione approvata la quale pertanto diventa se ho ben capito la ragion d'essere del partito per l'anno successivo
Tanto che qualche compagno spinge il sillogismo fino al punto di sostenere che se un iscritto non si riconosce pienamente nella mozione congressuale per quell'anno dovrebbe evitare di iscriversi ebbene a me pare che questo sarebbe un modo sbagliato di impostare la vita del partito anzi dichiaro fin da adesso che il Milan Ray iscriverò al partito del mille novecentottantacinque
Se sarò vivo come sinceramente spero anche nel caso che per ipotesi nel congresso del prossimo novembre dovessi trovarmi a votare contro la mozione approvata dalla maggioranza
Questo per una ragione semplicissima il pr è un partito nel quale so che potrei liberamente sostenere le mie idee anche se queste non dovessero coincidere con le posizioni adottate dalla maggioranza
Negli altri partiti quelli del regime partitocratico il dibattito interno condizionato dalla corrente o Croazia e sovente fasullo o non esiste affatto
Basterebbe questa diversità a farmi scegliere la militanza radicale anche quando non fossi d'accordo per intero con la politica contingente del partito
Non è un discorso astratto
Mi sembra che fra i compagni astenuti si a Rimini
Nella votazione conclusiva molti esiti fino a reiscriversi forse suggestionati dall'idea anche agli iscritti si chieda una sorta di Tacito giuramento sulla mozione maggioritaria
Non è così le mozioni non sono mai Vangeli
Gli astenuti e gli assenti di Rimini versino dunque la loro brava quota e vengano a rafforzare anche con loro dissenso il partito radicale del mille novecentottantaquattro
Sergio Turone vi saluta evitarla risentirci non a domani perché come al solito saltiamo il week-end bensì a lunedì mattina a risentirci dunque
Buona giornata da Sergio Turone al microfono per il consueto editoriale al termine del quale stamane come ogni lunedì seguirà la lettura commentata delle lettere che mi sono arrivate
Oggi se permettete difendo la mafia
Vorrei spendere una parola a favore del mafioso Francesco Mancuso latitante miliardario i giornali ne hanno parlato perché a Limbadi provincia di Catanzaro
Il Mancuso presentò alle elezioni amministrative del venti novembre scorso una lista civica dichiaratamente mafiosa la quale ottenne circa il cinquanta per cento dei voti
Nettamente in testa alla graduatoria delle preferenze è risultato il Mancuso il quale pertanto può a buon diritto interpretare l'esito dello scrutinio
Come un'esplicita indicazione della cittadinanza nel senso di una sua nomina al sindaco
Ora però il ministero dell'Interno ha annullato le elezioni amministrative di Limbadi per motivi di ordine pubblico
Il provvedimento è stato preso perché si è ritenuto che gli elettori avessero subito pressioni illecite ravvisabili ne rappresenta spesso del Mancuso nella lista cosiddetta civica
Ora io non potrei che felicità armi col ministro Scalfaro e manifestare incondizionato apprezzamento per la sua decisione
Se contemporaneamente alle elezioni amministrative di Limbadi il ministero dell'Interno avesse provveduto ad annullare le elezioni politiche nazionali del ventisei giugno scorso perché se la presenza di un mafioso in lista configura un fattore di pressione illecita tale da coartare la volontà dell'elettore
Dovremo o istituire l'ordine nazionale dei mafiosi così come già esistono l'ordine dei medici l'ordine degli avvocati quello dei giornalisti eccetera
Oppure dovremmo ravvisare il dato della pressione illecita in tutte le candidature elettorali di personaggi politici che adottano sistemi mafiosi perché caro ministro Scalfaro prendersela col boss di Limbadi Francesco Mancuso
E ignorare il pubblico duello di mafiosità cui hanno dato vita sempre in Calabria durante la campagna elettorale del giugno scorso il neo deputato repubblicano Francesco Nucara
E il deputato democristiano Lodovico Ligato
Come notorietà di statisti francamente né l'uno né l'altro mi paiono di statura superiore a quella del mancato sindaco di Limbadi
E quanto a compromissione con la mafia
Basta dare credito alla testimonianza dei due stessi interessati
Subito dopo le elezioni del ventisei giugno infatti c'è stato fra i due un'interessante scambio di lettere aperte sui giornali
Il democristiano Ligato ha scritto che il boom elettorale del partito repubblicano nella circoscrizione calabrese era stato provocato dai proficui contatti stabiliti dalla Nucara con la 'ndrangheta
Il locale negò sdegnato irrigato confermò l'accusa riferendo che il suo concorrente repubblicano aveva partecipato a un sontuoso banchetto pre elettorale di notti i boss mafiosi
A questo punto il Nucara passò al contrattacco affermando che l'onorevole Ligato ce l'aveva con lui perché gli aveva portato via i voti dei grandi elettori leggi mafiosi che in passato avevano favorito l'esponente democristiano
Perché su quello scambio di lettere aperte il ministero dell'interno non ha fatto indagini
A scanso di equivoci e perché non si pensi che io ravvisi fenomeni mafiosi soltanto nelle sculture politiche meridionali tengo a dichiarare che ho citato il caso rigato Nucara solo come uno dei tanti possibili esempi non meno significativo e il caso di Francesco Colucci rieletto a Milano in giugno nella lista nella lista del PSI al terzo posto nella graduatoria delle preferenze dopo Craxi e Aniasi
Colucci è quel bel campione di socialismo che quando era sottosegretario alle Finanze protesse un gigantesco traffico clandestino di sigarette
E si salvò dalla galera soltanto perché quando la magistratura genovese chiese l'autorizzazione a procedere l'apposita commissione parlamentare gliela negò
Ora se alle elezioni del ventisei giugno il Colussi raccolse a Milano Pavia venticinque mila settecentosettantaquattro voti preferenziali
Chi può credere che tanti ammiratori gli siano stati procurati dai suoi meriti di politico
è molto più plausibile che i quattrini incamerati grazie al contrabbando mafioso in grande stile di tabacco gli siano serviti per condurre una campagna propagandistica a tappeto
E non è anche questa caro ministro Scalfaro una forma di pressione illecita sull'elettorato
Perché deve essere vietato al povero miliardario Mancuso di Limbadi latitante mafioso quello che è concesso al democristiano Ligato al repubblicano Nucara al socialista Colucci
Forse perché il mafioso professionista sta a a alle proprie spalle una semplice Lista civica e non un partito non mi si fraintenda lungi da me l'intenzione di condannare come ladri o mafiosi tutti gli esponenti di tutti i partiti
Anzi proprio perché so che non hanno senso le condanne maniche generalizzate mi ostino a denunciare con nomi e cognomi i fatti di corruzione di cui vengo a conoscenza
Il saccente Claudio Martelli in un recente convegno a Milano se l'è presa con quelli che a suo dire sparirebbero bordate polemiche contro i partiti ed ha affermato che la questione morale non la si risolve certo così
E allora come la si risolve mettendo in lista i Colucci i Teardo e tanti altri oppure denunciando congiure inesistenti ogni volta che scoppia uno scandalo
Una riprova significativa in fatto di questione morale verrà nei prossimi giorni quando Camera e Senato si riuniranno si riuniranno in seduta comune per discutere il caso delle maxi tangenti ENI per come in se ancora una volta il PSI e le altre forze della partitocrazia getteranno sullo scandalo continue cortine fumogene
Che altrove resterà agli onesti se non cercar di gridare sempre più forte che i ladri sono ladri e i loro protettori anche
E passo alla corrispondenza
Comincio con una lettera di Aldo De Nicolai da Saronno
Che tratta della questione del fumo ma in chiave tutt'altro che superficiale
Caro Sergio scrivere Nicolai ho deciso di usare la tua rubrica come mezzo di dialogo con i vertici del partito radicale non so altrimenti come dare consistenza alle esortazioni giunte mila segretario uscente e dal segretario in carica
Ho ascoltato oggi ventisei novembre come introduzione ai lavori del Consiglio federale quello che si è tenuto giorni fa a Chianciano una breve ma accesa discussione tra fumatori e vittime
Come sai continua di Nikolaj nel mille novecentottantatré hanno radicale scrissi una lettera spiegando che non mi sarei iscritto al pr unicamente perché l'impegno prioritario nella battaglia per arrestare lo sterminio per affermare umanità e civiltà
Mi suonava stonato sulla bocca di chi ha perennemente una sigaretta accesa fra le labbra o fra le dita
Chi fuma in pubblico fa violenza a chi gli sta vicino e consuma un prodotto peraltro tossico e commercializzato dalle multinazionali del clima del crimine
Che cresce anche in quelle zone in cui vogliamo salvare tre milioni di vite sopraffatte e condannate dalla nostra cultura del benessere
Mi sono tuttavia iscritto continua Aldo De Nicolai vi sono tuttavia iscritto ho partecipato al congresso soffrendo nel fumo ed ho rinnovato l'impegno anche per l'anno in corso
Mi ha spinto e mi spinge la volontà di portare all'interno del pr una componente che giudico essenziale la coscienza della dimensione finita delle risorse la conseguente necessità di porre questa realtà come filtro fisso nella visione dei problemi sociali
In questa luce ho faticato a riconoscere lo Stanzani che ho apprezzato ripetutamente ascoltando i suoi interventi
La sua arroganza di fumatore Avio lontana violentato la sua natura radicale
Concordo infatti continua Aldo Nicolaj concorde infatti con Aligi tasche era quando afferma che il fumatore arrogante
Non riuscirà mai ad afferrare quanto sia degradata in virtù dell'azione umana l'unica casa di cui disponiamo per vivere il pianeta Terra
Termino dicendo che sono stato per due abbondanti decenni un accanito fumatore ho ripudiato il tabacco il giorno in cui mi sono accorto quanto mi rendesse imbecille il gesto di accendere una sigaretta credo che la civiltà sia una conquista che si raggiunge attraverso i nostri singoli comportamenti e non attraverso le prediche
Ti ringrazio per l'ospitalità saluti eccetera Aldo De Nicolai
Bene è una lettera che non richiede commenti che mi sembra densa di inviti alla riflessione per molti
E passo a una lettera di Graziano Laurini da Milano il quale scrive a me e poi mi acclude la lettera indirizzata al segretario al tesoriere del Partito Radicale con la quale ha deciso di rinnovare la propria iscrizione è una lettera quote così dire abbastanza anomala nel senso che è una lettera di adesione al partito radicale ma anche di durissima
Polemica
Nella lettera scrive scrive che scrive a me Laurini dice naturalmente non ti farò carico se prevarranno ancora una volta ragioni di partito e quindi tu non leggerà i questa lettera X su quel questi insomma Laurini
Ritiene dubbio che io legga questa lettera i contenuti
Della sua polemica
Innanzitutto devo dire che io non ricordo bene i nomi di tutti gli esponenti radicali di questi anni perché questo è stato ed è un partito ricco di di militanti però mi sembra di ricordare se sbaglio chiedo scusa
Che il nome di Laurini sia stato fatto poco più di un anno fa al tempo della Minisci sessione di Ripa De Cataldo eccetera sia stato fatto fra coloro che avevano lasciato o intendevano lasciare per polemica il partito radicale
Prendo atto con soddisfazione se così stanno le cose e se ne se io non sto facendo confusione di nomi del che ripeto chiederei scusa
Se così stanno le cose sono lieto che Laurini decida invece dire a iscriversi anche per il mille novecentottantaquattro d'altronde quella mini scissione
Abbiamo visto che fine Miranda ha fatto l'ultimo colpo che ha subito lo ha subito in quella che doveva essere la roccaforte degli scissionisti cioè a Napoli dove
La la lista
Degli scissionisti ha fatto una figura veramente meschina
Comunque leggo soltanto alcuni stralci della lettera di Laurini non perché ragioni di partito
Come lui dice possono suggerirmi di censurarlo ma perché obiettivamente è tanto lunga che se la legge si tutta occuperà i tutto lo spazio disponibile già ho dovuto accantonare rinviare a lunedì prossimo altre lettere per dare più spazio a questa
Dunque Laurini scrivete rinnovare l'iscrizione al partito quale testimonianza di ideali democratici laici libertari di adesione ai principi dello statuto originario
Non condivido e non considero vincolante
Continuare a ovini la mozione approvata da un settimo degli iscritti
In un congresso cui ha partecipato un quinto dei tesserati essendone totalmente esclusi gli altri quattro quindi
Più avanti Laurini scrive ben a ragione sì individua e si combatte la partitocrazia all'esterno
Ma la si pratica nel partito cumulo delle cariche da sempre incompatibile deputati ridotti a funzionari di partito
Un vertice leninista di fedeli dirigenti ormai buoni a tutte le cariche una base da guidare disistima are
Recenti prove l'omessa trasmissione diretta del congresso radicale dei grossolane contraddizioni nell'indicazione dei voti per recenti prossime elezioni
Leggo un altro stralcio dalla lettera di Laurini più avanti
Dopo una serie di argomentazioni polemiche molto dure che ometto semplicemente per ragioni di tempo
Da ovini prosegue il partito dell'aborto del divorzio e di altre vittorie che aveva acceso tante speranze negli anni settanta e prometteva una rigogliosa crescita e avviato per i troppi errori
A ridursi a parte e complemento della decadenza politica del paese
Fatti recenti dimostrano che riproposte di commissioni statutarie di congressi di Rifondazione sono trappole gattopardesca
Solamente una vera Costituente preparate gestita da un cammino da un comitato paritario di vecchi e nuovi iscritti e non più compari spazio e dignità
Nella fase preparatoria e congressuale porterebbe ad una i fondi rifondazione del partito ove accanto a dogmi e culti fidei spicci convivano liberamente e con pieno diritto di dialogo proposta e critica in ogni sede e con ogni mezzo tutte le opinioni radicali
è un'idea prosegue Graziano Laurini che può essere a colta e coltivata da quanti innanzitutto nel partito vogliono una vera democrazia governo
Di popolo qui c'è una e quindi la libera dialogica convivenza è un confronto costruttivo senza profondi coraggiosi ripensamenti e cambiamenti anche personali è facile prevedere una progressiva decadenza degli ideali e del partito radicali
Che comporterà responsabilità maggiori o minori di tutti per quanto hanno fatto o avallato
Ecco mi sembra di aver letto sufficienti stralci della lettera che Laurini ha inviato alla segreteria del Partito per copia a me perché ed essi notizia a questa rubrica è una lettera della quale posso condividere anche alcune affermazioni
Non ho difficoltà a dirlo io stesso ho assunto o posizioni di critica nei confronti di alcune posizioni recentemente prese dal vertice radicale
Quello che mi stupisce un po'di questa lettera il tono che traspare e che è a mio giudizio inutilmente rancoroso perché mi sembra che le osservazioni che fa Laurini possono essere fatte anche in termini più pacati di serenità però se è vero che ciò che conta sono i fatti e
Questo mi sembra indiscutibilmente vero
Il fatto oggettivo che Laurini pur in così astiosa polemica nei confronti del Partito Radicale ha scelto evidentemente dopo riflessioni che gli son costate anche fatica ha scelto
Di reiscriversi a questo partito
è un po'curioso questo suo modo di Rai scriversi col tono di direi quasi siete un partita Accio ma mi iscrivo ugualmente
Però il dato resta questo e siccome io ritengo e l'ho già detto e scritto in varie sedi
Che debbano iscriversi tutti coloro che si sentano radicali anche quelli che per ragioni particolari per ragioni qualsiasi si sentano in dissenso con quella che in un dato momento la linea del partito
Siccome ritengo che appunto il dissenso sia una arricchimento ben venga anche la reiscrizione di Laurini anzi mi auguro che a questa prescrizione
Si aggiungano altre reiscrizioni o nuove iscrizioni di radicali
Anche in non completo dissenso non completo consenso con quella che è l'attuale linea del partito
E per concludere in termini di maggiore ottimismo e anche di fiducia in questo partito
Leggo alcuni stralci di una lettera scritta mi da Giorgio piccine intima più che leggere la sua lettera vorrei parlare del libretto che Giorgio piccine ti fotografo mia accluso è un libretto di cui per la verità avevo già sentito parlare l'avevo già avevo già avuto occasione di sfogliarlo
Uscito qualche mese fa
è intitolato L'Armata Brancaleone dalla prefazione di Mauro Mellini in questo L'Armata Brancaleone il l'amico compagno Giorgio piccine ti ha raccolto una serie di fotografie che riguardano la vita del partito radicale negli ultimi anni
Il taglio del volume interessante curioso perché le fotografie sono raccolte con un gusto di ironia e di autoironia
Se ironia è sempre difficile mi sembra si possa dire che in fotografia è ancor più difficile
Fare dell'ironia senza cadere nel banale ecco mi sembra che Giorgio PC netti ci sia riuscito in questo libro L'Armata Brancaleone
Che costa sette mila lire può essere richiesto allo stesso Giorgio piccine TV
Alla Partito Radicale via di Torre Argentina diciotto Roma oppure si può anche per telefono ovviamente chiederlo
Ai funzionari hanno cioè agli amici che stanno nel Partito radicale e che lavorano da militanti nel partito nella sede romana del partito radicale
Ripeto è intitolato L'Armata Brancaleone
Riassume in una serie di fotografie ironiche e divertenti
La storia degli ultimi anni di questo strano partito che se non esistesse bisognerebbe veramente inventarlo
Vi ricordo che le lettere vanno indirizzate a Sergio Turone presso Radio Radicale via principe Amedeo due zero zero uno otto cinque Roma e vi saluto dandovi la risentirci per il consueto editoriale a domattina
Buona giornata da Sergio Turone al microfono per il consueto editoriale
Oggi Camera e il Senato in seduta comune discuteranno se accogliere la richiesta della Commissione inquirente sullo scandalo e inni Petro Min
La Commissione chiede che le indagini sulla torbida vicenda grazie alla quale settori cospicui della partitocrazia intascare un o tangenti per diciassette miliardi
Vengano prorogate di centoventi giorni
Personalmente proroga o no ritengo molto esigue le possibilità che sullo scandalo possa davvero far luce una commissione formata in larga misura da parlamentari di quegli stessi partiti che si spartirono il malloppo
Ma non è questo il dato su cui intendo soffermarmi
Vorrei piuttosto raccontare la cronistoria di una querela preannunciata da un ministro e mai presentata
La querela anzi la non querela rientra nell'argomento di cui oggi discuterà il Parlamento in seduta comune
è un fatto di cui ho già parlato ma che mi sembra utile ricordare come testimonianza significativa in occasione dell'odierno dibattito parlamentare sullo scandalo e IMI Petronilla
Nove mesi fa scrissi dunque un articolo per il settimanale il Mondo economico che lo pubblicò nel numero del nove marzo mille novecentottantatré in quell'articolo riassumevo le motivazioni politico morali che mi avevano indotto due anni prima a dimettermi dal PSI
Fra l'altro affermavo che la sinistra del PSI incisiva e combattiva fino al congresso di Torino
Aveva di fatto perduto ogni peso politico dopo che il suo leader Claudio Signorile era diventato facilmente ricattabile per il suo coinvolgimento nello scandalo ENI Petronilla
Ricordavo un fatto arcinoto
Cioè che Mazzanti allora presidente dell'ENI
Era caduto in disgrazia presso la segreteria del PSI per aver versato le tangenti dell'affare Petrov Min non alla segreteria spessa bensì alla corrente di signorile
Due settimane dopo mondo economico pubblicò una lettera scritta non da signorile ma dal suo addetto stampa in cui si smentiva che Claudio Signorile avesse intascato le tangenti e mi sì accusava di leggerezza per averlo scritto
A questo punto però intervenga Riccardo Lombardi il quale parlò con signorile e gli disse pressappoco
Se davvero è la coscienza a posto e se Turone ha scritto il falso non basta una smentita burocratica ci vuole una querela per diffamazione
Riccardo Lombardi si era sentito moralmente impegnato a intervenire benché io non lo avessi minimamente chiamato in causa nel famoso articolo sul mondo economico
Perché nel periodo in cui erano accaduti di fatti connessi allo scandalo Emile per Comin
Il capo almeno spirituale della sinistra socialista era ancora Luís
Ai rilievi di Riccardo Lombardi signorile rispose rassicurandolo e informandolo che aveva già incaricato il proprio avvocato
Di querelarmi per diffamazione
A causa delle accuse che gli avevo mosse su mondo economico
Mi si domanderà ora come faccio io a conoscere questi fatti
Semplice meglio riferì lo stesso Riccardo Lombardi
La sera del cinque luglio scorso quando ormai era abbondantemente scaduto il termine di tre mesi previsto dalla legge per le querele
Lombardi mi chiamò per telefono a casa mia
Erano le ventuno le ventuno del cinque luglio scorso ripeto posso riferire con esattezza tutti i particolari perché afferrata né l'importanza mi affrettai ad annotarli subito e a trascrivere il contenuto della telefonata
Preciso che Lombardini conosce da molti anni e sa quanto io lo stimi nel mille novecentottantuno prima di lasciare il PSI aveva avuto con lui una serie di colloqui
Quando però mi giunse la telefonata del cinque luglio scorso non lo vedevo nello sentivo da mesi
Lombardi mi domandò se vi fosse stata notificata una querela per diffamazione a mezzo stampa da parte di Claudio Signorile
Io risposi di no lombardi commento l'avrei giurato e mi riferì il passo che aveva compiuto in tre o quattro mesi prima presso signorile
Precisando che lo aveva fatto non perché desiderasse spingerlo ad una mossa punitiva nei miei confronti ma perché gli pareva doveroso che di fronte a accuse tanto esplicite
Un ministro in carica rispondesse investendo la magistratura del problema cioè querelante l'accusatore
Ora il dato davvero significativo di tutto questo scandalo ENI Petroni in che dei tanti uomini politici coinvolti in e indicati come i destinatari delle tangenti miliardarie nessuno salvo mio errore abbia sporto querela per diffamazione
Signorile infatti non è il solo a preferire che la magistratura ordinaria eviti di occuparsi della questione
Tutti accettano in silenzio le più brucianti particolareggiate accuse limitandosi al più a spedire sciarpe smentite impotenti a firma dei loro addetti stampa
Pur di non prendere iniziative che costringerebbero i magistrati ad occuparsi dei miliardi sporchi finiti nelle loro tasche e in quelle dei loro amici
Quando conferma ai a Riccardo Lombardi che nessuna querela mi raggiunta il vecchio e onesto leader socialista mi disse che s'aspettava la mia risposta
Era solo una verifica che ho voluto fare aggiunse per misurare la statura morale di certi personaggi
Ecco se la Commissione inquirente cui oggi il Parlamento dovrebbe concedere la proroga per le indagini sullo scandalo ENI per Comin
Avrà il coraggio di sollecitare la testimonianza di Riccardo Lombardi
Io sono certo che lombardi non esiterà a confermare punto per punto la significativa cronistoria di questa querela preannunciata e non data da un ministro in carica
Sergio Turone vi saluta evita la risentirci a domani mattina
Buona giornata da Sergio Turone al microfono per il consueto editoriale
La vera ascoltato ieri le commemorazioni di Umberto Terracini fatte alla camera da Nilde Iotti e dal presidente del Consiglio Craxi ha cresciuto in me l'antipatia viscerale verso le celebrazioni rituali
Eviterò dunque ogni tono commemorativo nel sottoporre agli ascoltatori alcune riflessioni suggerite mi dà la morte di questo generoso e anomalo comunista
Il solo esponente del PC che abbia avuto il coraggio dell'eresia fino a sostenere apertamente anche negli ultimissimi anni le iniziative radicali come quella dell'impegno contro lo sterminio per fame
Su cui il vertice del suo partito sparava raffiche di rancorosa polemica
Terracini insomma impersonato non soltanto la possibilità ma addirittura la necessità per un comunista serio di essere anche radicale
Il necessariamente breve spazio di un editoriale non basta per un ritratto analitico di un personaggio complesso come Umberto Terracini
Cui va riconosciuto un cospicuo merito quello di aver dedicato gran parte della propria vita a combattere per un ideale in cui credeva
La rivoluzione leninista e di aver onestamente modificato il proprio atteggiamento ma in un contesto di estrema coerenza culturale e morale
Nell'istante in cui ha cessato di credervi
Nel mille novecentoventuno fu proprio Terracini uno dei giovani dirigenti che nel nome delle leninismo rivoluzionario e contro il gradualismo di Filippo Turati promosso la scissione di Livorno
Ebbene contrariamente a quello che spesso è il costume intellettuale dei vecchi politici i quali restano abbarbicati alle proprie antiche idee per evitare il trauma di un ripensamento critico Terracini qualche tempo fa in un'intervista televisiva dichiarò che probabilmente a Livorno nel mille novecentoventuno aveva avuto torto Luís ed aveva avuto ragione Turati
Ciò non significa si badi che letta avesse attenuato in Terracini intransigenza di una volta e lo avesse reso incline a compromessi tutt'altro
Difatti nella seconda metà degli anni settanta quando il Pci di Berlinguer appoggiava il governo Andreotti della cosiddetta solidarietà nazionale e inseguiva la chimera del compromesso storico
E tutti gli altri dirigenti del PC chi più chi meno assecondavano il segretario Terracini fu il solo che si dichiarò esplicitamente contrario al compromesso storico
Insomma Umberto Terracini diffidava dei miti aveva saputo rinunciare a quello leninista
Poi a quello staliniano a costo di subire in carcere l'ostracismo astioso
Da parte dei suoi stessi compagni e la anche l'espulsione dal partito e infine metteva in guardia i suoi dal mito cattolico comunista
Tutte buone ragioni perché i dirigenti del suo partito lo considerassero un insopportabile rompiscatole
Quei dirigenti infatti da una decina d'anni fanno le più incredibili acrobazie nel tentativo di conciliare proprio quei miti di cui hanno bisogno per per ammazzare voti potere ecco perché è suonato così falso ieri l'elogio di Terracini fatto da Nilde Iotti che fra gli attuali dirigenti del PC è forse la più zelanti e nella difesa rigida e cieca dei miti dogmatici
Ma sarebbe ingiusto oggi accusando il PC di avere Martinato Umberto Terracini per il suo anticonformismo
Non rilevare che anche tutte le altre forze della partitocrazia stanno facendo esattamente la stessa cosa con i personaggi scomodi delle rispettive famiglie
Per esempio non è sconcertante che ieri Bettino Craxi a Montecitorio abbia insistito nell'elogiare più volte l'indipendenza di giudizio di Terracini
Quando a tutti è noto che lo stesso Craxi fine mille fra il mille novecentosettantasei al mille novecentottantuno
Ha rapidamente conquistato il controllo dell'intero suo partito proprio emarginando con tutti i mezzi quei socialisti che manifestavano indipendenza di giudizio
O forse l'indipendenza di giudizio agli occhi di un leader una virtù nei partiti degli altri un vizio nel proprio partito
Personaggi diversi come Riccardo Lombardi e Francesco De Martino sono oggi emarginati nel PSI ancor più rigidamente di quanto non fosse emarginato nel PC Terracini che se non altro era più anziano di loro
Non parliamo poi della Democrazia Cristiana dove l'indipendenza di giudizio o si inserisce nella rissa delle clientele correntizie oppure una smaccata simulazione
Si pensi alle UFO Ria con cui pochissimi anni addietro fu annunciata l'apertura della DC ai cosiddetti Esterni ossia agli intellettuali d'orientamento cattolico
Ebbene sono passati un paio d'anni e gli esterni o sono stati cooptati nella logica democristiana tradizionale o sono stati accantonati che tornassero ai loro studi
Insomma più diventa ferreo nel Paese il sistema della partitocrazia
Più si accentua in ogni singolo partito la tensione che sollecita il rigetto dei personaggi scomodi e la rimozione del dissenso interno
Salvo esaltare come fa a Craxi
L'indipendenza di giudizio dei dissenzienti altrui quando sono morti
Sergio Turone di salute evita la risentirci a domattina
Buona giornata da Sergio Turone al microfono per il consueto editoriale
Il dato che emerge con maggiore evidenza dall'interrogatorio di Marco Barbone terrorista pentito
L'inadeguatezza del giornalismo
Le poche decine di migliaia di cittadini che hanno ascoltato da questa radio quell'interrogatorio e possono confrontarmi i contenuti con i resoconti asfittici dati dalla radio televisione nazionale o dai giornali
Si saranno resi conto di quanto manchevole sia stata e sia l'informazione sui fatti del terrorismo
Non saprei francamente dire se per tale inadeguatezza esistano responsabilità specifiche e quali
Chi vi parla può definirsi con una buona dose di paradossale autoironia un giornalista pentito
Ho esercitato il giornalismo fino a quando ho verificato che esistevano margini tecnici e politici attraverso cui fornire al pubblico un'informazione il più possibile esauriente sui fatti che accadono
E ho preferito cambiare mestiere nel momento in cui ho invece constatato attraverso un'analisi Cresto ovviamente soggettiva
L'impossibilità di utilizzare le strutture attuali del giornalismo per dare all'opinione pubblica gli elementi di conoscenza necessari a capire la realtà
Di questo lungo interrogatorio di Marco Barbone ciascun telegiornale fornisce i momenti che a giudizio del cronista sono più vivaci o un movimentati come uno scambio di battute concitate
Anche se si tratta di una fase del tutto irrilevante rispetto all'andamento globale del processo
La stampa scritta non riesce ad essere più particolareggiata perché i resocontisti sono condizionati dall'esiguità estrema dello spazio dall'esigenza di sintesi
E soprattutto dalla necessità di iscrivere i loro servizi con un taglio che offra la possibilità di un titolo stimolante
Se c'è un caso in cui inadeguatezza del giornalismo non nasce assolutamente la mala fede
Ma è tuttavia una inadeguatezza vistosa è questo
Il fatto è che quando la realtà e complessa certe vicende non sono riassumibili se non attraverso sintesi inevitabilmente for tanti
In certi casi la sintesi è impossibile
Soltanto ascoltando per intero la deposizione di un Marco Barbone e apprendendo nei particolari gli episodi mediocri di cui si alimentava la velleitaria clandestinità del terrorismo
Si può cogliere
Al di là dell'ormai stantio schema politico schema polemico sui cattivi maestri o sui cattivi discepoli si può cogliere il dato saliente del fenomeno che ha in sé insanguinato l'Italia
Una sconfinata presunzione mistica sorretta da grossolanità culturale
Eppure a nessuno fuorché a questa poverissima radio è venuto in mente di trasmettere per intero senza filtri l'interrogatorio di barbone e le altre fasi di questo processo
è proprio vero che del modello americano noi italiani sappiamo cogliere soltanto gli aspetti deteriori
Quando negli Stati Uniti ci fu la famosa inchiesta sull'infiltrazione della mafia nel potere politico ciò che diede efficacia all'opera di pulizia fu la trasmissione televisiva dei dibattiti
E non si dica che trasmettere o pubblicare per intero un dibattito processuale sarebbe tecnicamente impossibile oppure che il pubblico non lo vuole e altre panzane
Ricordo che negli anni Cinquanta quando la tv non era ancora un fenomeno di massa se c'era un processo che a vincere il pubblico proprio i giornali più popolari pubblicavano pagine e pagine intere di resoconti stenografici
E chi a più di quarant'anni ricorderà che la prima trasmissione televisiva di Mike Bongiorno lascia o raddoppia ebbe tale successo che i giornali ne pubblicavano per intero il testo stenografico
Secondo un comodo luogo comune confezionato dal potere la gente chiede solo cose divertenti
Ebbene non è vero i dibattiti parlamentari del question-time
Pur tra il Messico in orari di lavoro hanno avuto finora un ascolto molto superiore alle previsioni
Che il terzo canale televisivo per non parlare del secondo che costa e non serve quasi a niente
Perché se davvero la RAI deve essere un servizio pubblico non utilizzarlo per trasmettere dal vivo processi importanti e significativi come questo del sette aprile solo così il pubblico
O almeno quella parte del pubblico che tiene ad informarsi e che è assai più numerosa di quanto credano i burocrati del potere
Avrebbe la possibilità di conoscere i fatti senza dover ricorrere alle mediazioni troppo sintetiche e spesso approssimative dei giornali
Trasmettendo integralmente la deposizione del giovane Marco Barbone ex rivoluzionario da quartieri alti radio radicale sta dando un nuovo contributo diretto allo smantellamento del terrorismo
Anche contro la violenza sanguinaria delle sedicenti rivoluzioni l'arma più efficace eh la diffusione della verità
Peccato che la RAI alla verità sia così tenacemente allergica
Sergio Turone e mi saluta dando vita a risentirci a domattina
Buona giornata da Sergio Turone al microfono per il consueto editoriale
Oggi il ministro del Lavoro Gianni De Michelis
Riceverà i segretari della Federazione CGIL CISL e UIL lama Carniti Benvenuto per discutere ovviamente all'insegna del rigore il problema del costo del lavoro e della scala mobile
Si ricorderà che un laborioso e il discusso accordo in tal senso era stato raggiunto all'inizio dell'anno
Quando ministro del lavoro era il democristiano Vincenzo Scotti
Ma oggi se ne deve riparlare un po'perché quell'intesa lascia ombre di ambiguità su alcuni punti
Un po'perché la parte imprenditoriale sollecita un'ulteriore alleggerimento dei costi
Non sarà una discussione idilliaca
Il ministro De Michelis fresco reduce da un infortunio che dimostra quanto sia facile per i dirigenti del PSI esporsi a clamorose brutte figure
Quando si fanno fautori inflessibili della politica economica del cosiddetto rigore
Martedì scorso Gianni De Michelis ha partecipato a una manifestazione sulle pensioni promossa dal suo partito
E nel suo discorso è stato esplicito fino alla spietatezza nel sostenere che il governo non concederà nulla di quanto chiedono i pensionati
Ora
Sul piano teorico e persino apprezzabile fra tanta facile demagogia un ministro che abbia il coraggio di sparare i suoi no a muso duro
In fatto di pensioni la sola posizione non demagogica è quella di chi propone aumenti indicando però dove attingere i fondi nelle spese militari
Il PSI non pensa minimamente a una riduzione delle spese per gli armamenti dunque inevitabile che escluda qualsiasi miglioramento ai pensionati
Se non che i promotori della manifestazione socialista di martedì avevano avuto la cattiva idea di intitolare il convegno anziani da emarginati a protagonisti
è legittimo dunque che i Pensionati Socialisti accorsi ad ascoltare De Michelis con qualche speranza
Si siano sentiti presi per il didietro ed è comprensibile che abbiano salutato il discorso del ministro con urli e fischi protagonisti in che cosa
Si ricorderà che Winston Churchill nel mille novecentotrentanove parlando agli inglesi all'inizio della guerra scatenata da Hitler
Promise ai suoi concittadini lacrime e sangue
Probabilmente De Michelis ritiene utile alla propria carriera politica oggi assumere un ruolo di tutore dell'austerità
E ha voluto adottare con i pensionati il cipiglio di Churchill
Dimenticando peraltro che il Churchill del trentanove non apparteneva a un partito coinvolto in quasi tutti i casi di corruzione e dilapidazione del pubblico denaro
Ma non è soltanto la questione morale a porre in una luce menzognera tutte le posizioni del governo o meglio non è soltanto quella spettò della questione morale che si traduce in a scandali relativi a tangenti ruberie truffe ci sono anche atti pienamente legittimi che tuttavia per i loro contenuti di plateale ingiustizia hanno l'effetto dello scandalo
Giusto due giorni addietro un sindacalista storici solitamente documentato come Bruno Trentin ha reso pubblico il contenuto di un accordo sindacale che doveva rimanere segreto
E che riguarda gli aumenti retributivi concessi ai dirigenti statali
Fra stipendi indennità varie l'alta dirigenza della burocrazia civile e militare
Fruirà in un solo colpo di un incremento equivalente a circa il diciotto per cento molto più dei tetti previsti per tutti i rinnovi contrattuali delle altre categorie
Ora io sono francamente contrario alle logiche dell'appiattimento retributivo
Ritengo che la ventata ideologica di egualitarismo salariale da cui fu pervaso il sindacalismo italiano dopo l'euforia del sessantotto avesse qualche giustificazione razionale
Ma sono certo che quando l'egualitarismo divenne una bandiera populista provocò eccessi che crearono squilibri opposti a quelli che si volevano correggere e altrettanto ingiusti
Se giudico scandaloso il trattamento privilegiato concesso all'alta dirigenza statale da questo accordo denunciato dal Trentino
Non lo condanno in nome di teorie uguali Caristi che bensì per un elementare senso di equità gli aumenti in percentuale rispettano già le differenze di livello retributivo corrispondenti ai diversi livelli di preparazione professionale
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