"L'Italia di fronte alla crisi nella ex Jugoslavia. Proposte e progetti per l'accoglienza e l'aiuto umanitario" tenuto presso la sede del CNEL

Alti dentro la discussione
Dall'incontro dei prossimi due giorni ci aspettiamo un salto di qualità nel lavoro del tavolo di coordinamento
Non possiamo sederci sugli allori di ciò che abbiamo già fatto di ciò che abbiamo già conquistato anche sebbene comunque non considerare nulla per scontato
Se vogliamo che questa esperienza mantenga il valore innovativo che ha avuto finora credo che dobbiamo andare avanti sono passati quattro anni dall'inizio della guerra e i suoi nodi non accennano a sciogliersi la situazione nelle diverse aree della ex-Jugoslavia è cambiata prosegue l'emergenza che anzi periodicamente ormai siamo abituati si aggrava
E a ciò si intrecciano avvio di processi di riabilitazione e di ricostruzione addirittura con presenti tutti e tre
Emergenza riabilitazione ricostruzione nelle stesse aree nelle stesse città nelle stesse regioni la situazione politica militare e sociale è in continua evoluzione ma è cambiata anche la solidarietà qui da noi
Noi non possiamo credo nasconderci che sempre di meno troviamo nuova solidarietà spontanea quella che come all'inizio si organizza da sola da solo trova i suoi riferimenti trova suo Vaprio dall'altra parte inventa il suo progetto
Che appunto è stata l'iniziale caratteristica dell'esperienza di volontariato in ex Jugoslavia però l'esperienza quotidiana ci dice che esiste ancora una disponibilità enorme non so se lo confermerebbe anche voi a non pare di sì
A mettersi in campo da parte di soggetti ancora non coinvolti quando si riesce a raggiungerli
Ha informato lì a sollecitarli a dimostrare soprattutto che si può fare qualche cosa di molto concreto e di utile
E d'altra parte se questo è il vero i soggetti che in questi anni hanno lavorato sul campo con continuità hanno sviluppato conoscenza della situazione relazione con gli interlocutori locali una certa competenza rispetto ai problemi
Allora lei crediamo che questo sia una nuova sfida per il tavolo di coordinamento riuscire a far sì che questa risorsa di consapevolezza che appartiene a tutti gli operatori
Attivi sul campo possa confrontarsi trovare nelle sedi stabili riconosciute a livello istituzionale per definire insieme le priorità di intervento
Le possibilità di integrazione fra diversi piani di intervento quello governativo volo non governativo quello degli enti locali eccetera
Al fine di meglio operare da un lato ma soprattutto anche per proporre a soggetti pubblici e privati ipotesi mirate di intervento progettuale
Questo è un obiettivo utile allora bisogna attrezzarsi perché si realizzi sul campo c'è bisogno di costruire una rete comune di monitoraggio delle esigenze umanitarie
Nonché di riconfermare rafforzare con il contributo di tutti la trama dei servizi comuni necessaria la realizzazione degli interventi in Italia credo che ci sia la necessità di costruire una sede un tavolino ore abbiamo chiamato un tavolino di programmazione
Abilitata a produrre proposte d'intervento e soprattutto credo che c'è bisogno di garantire una maggiore visibilità io credo che non è possibile andare avanti solo con il tam tam associativo tanto più se ci volessimo questo obiettivo ambizioso come dire di riuscire anche essere una serie di proposta di interventi e se esiste un servizio pubblico radiotelevisivo che chiediamo si impegni a informare sulla possibilità di trovare presso il tavolo di coordinamento proposte e progetti per operare in modo utile ed efficace nella ex Jugoslavia
è un pezzo essenziale che in questi anni si è mancato e credo che come dire ci abbia impedito di raccogliere la disponibilità che c'erano nel nostro Paese
Oggi credo che possiamo chiedere al governo impegnarsi a fondo per trovare una possibile soluzione a questo problema
C'è stato un tempo in cui nella ex Jugoslavia c'erano per l'Italia solo i volontari da un lato dell'associazionismo delle chiese e dei sindacati e gli operatori della cooperazione italiana impegnati sull'emergenza
Oggi in ex Jugoslavia gli italiani sono molti di più ci sono le N G arrivate per la maggior parte attraverso il rapporto con il settore emergenza dell'Uni dell'Unione Europea
Ci sono gli enti locali e non solo più quelli piccoli e medi che sono stati all'avanguardia nell'inventare sul campo la cooperazione decentrata di cui tanto si parla oggi ma anche quelli grandi le metropoli che tra di loro si coordinano
Lanciare iniziative comuni
Ci sono Esperti che da diverse collocazioni lavorano sul dopo emergenza
Ci sono pezzi altri di intervento da parte italiana da parte europea altri fondi altri altri pezzi di lavoro che si svolgono sul sanitario appunto sulla riabilitazione sulla cooperazione decentrata eccetera
Cominciano addirittura ad esserci l'aziende
Noi sentiamo di dover chiedere con forza a tutti questi soggetti di fare la stessa fatica che noi tutti abbiamo fatto all'inizio di seguire la strada che per primi con il tavolo abbiamo intrapreso verso il coordinamento per garantire la razionalizzazione la moltiplicazione e l'utilità degli interventi sentiamo venire avanti spinte a ignorare l'esperienza che con il tavolo abbiamo messo in piedi tendenze a ricominciare con la competitività e la spartizione in aree di influenza rispetto agli interventi
Noi non possiamo impedire a nessuno di scegliere questa strada se qualcuno la vuole praticare ma siamo convinti che il tavolo di coordinamento può aiutare a evitare tutto ciò
Se aumenta la sua legittimità istituzionale e il suo potere concreto
Se viene riconfermato come essenziale punto di riferimento per tutti i soggetti italiani operanti nell'area se viene messo nelle condizioni fatemelo dire una parola non proprio esatta ma insomma di premiare chi decida di starci dentro
Ciò è utile qui in Italia per andare a fondo della sperimentazione concreta di un nuovo modo di intendere l'intervento del nostro Paese all'estero ma è utile siamo convinti soprattutto lì in ex Jugoslavia la maggior parte di noi qui presenti non solo nell'eccesso ovviamente ha sviluppato in questi anni di lavoro nelle zone colpite dal conflitto un modello di intervento umanitario fondato sulla relazione fra comunità
A questo si sono ispirati i gemellaggi fra Enti locali la stessa fondamentale esperienza degli affidi a distanza gli interventi di tante associazioni e gruppi locali e non importa se si porta Farina stoffe o denaro non importa se si lavora sulle esigenze di sopravvivenza immediata sui bisogni culturali o sulla ricostruzione
Ciò che ha reso prezioso e unico l'intervento delle società civile nelle aree di conflitto
è stata la capacità o perlomeno lo sforzo di usare gli aiuti come filo per tessere comunicazione per rompere l'isolamento per ridare voce ha chiesto schiacciato dalla violenza del nazionalismo
Per questo questo è il motivo per cui abbiamo avuto bisogno e ancora avremo bisogno di una struttura operativa particolare quella che ha permesso a delegazioni di sindaci e di associazioni di accompagnare i loro aiuti di conoscere i loro interlocutori discutere con loro
Di queste risorse che solo dalla Società Civile provengono perché solo da lì possono venire per come dire per composizione genetica
C'è ancora più bisogno quando si comincerà ad affrontare la ricostruzione perché la ricostruzione e lo sappiamo bene non si fa solo con il cemento
Dopo una guerra etnica c'è bisogno di sostenere una ricostruzione sociale e culturale che sarà credo la sfida più difficile
Io credo che dovremmo chiedere l'acqua al Governo italiano affinché si si impegni a sostenere l'impegno comune anche su questo terreno sul terreno della ricostruzione che già comincia a muovere i primi passi
E credo che dovremo chiedere al governo italiano di impegnarsi a lavorare anch'esso di nettamente sul terreno della riabilitazione della ricostruzione privilegiando il terreno degli investimenti sui servizi e sull'imprenditorialità sociale
è davvero questa una strana guerra
Questa dove arrivano appelli alla ricostruzione appunto mentre la drammatizzazione del conflitto sembra in queste ore portarci di nuovo sull'orlo dell'abisso
Ma forse è strano per chi non la conosce tutti quanti noi in questi anni di lavoro quotidiano ci siamo dovuti misurare con la realtà vera delle cose che è molto più complessa di come ci viene presentata ed è grazie a questo lavoro concreto che siamo riusciti ad evitare credo la forbice fra impotenza strutturale da un lato e periodica ricerca del gesto risolutore in cui sembra oscillare la diplomazia internazionale
E in cui purtroppo sembrano essersi completamente adagiati la maggior parte dei mezzi di informazione degli intellettuali italiani
Andando a guardare le cose dal di dentro abbiamo visto non solo immani sofferenze e tristi presagi per la sorte del genere umano abbiamo scoperto ovunque nella ex-Jugoslavia Società articolate
Una dialettica vera anche se compressa fra poteri statali poteri locali fra partiti ed espressioni della società organizzata abbiamo conosciute le opposizioni democratica la guerra sono minoranze è vero ma non è facile diventare maggioranza sotto regimi in stato di guerra anche la storia d'Italia ce lo insegna c'è voluto parecchio
Abbiamo soprattutto conosciuto tanta tanta gente che semplicemente non ne può più della guerra delle sofferenze che finge cittadini
Della corruzione che produce che chiedono soltanto un po'di pace e non hanno nemmeno il coraggio di dirlo io non credo che siamo venuti meno al principio di neutralità che governa le agenzie umanitarie
Se in tanti abbiamo scelto di stare dalla parte di questa gente dalla parte di chi non cede alla barbarie dalla parte di chi la subisce senza esserne complice dalla parte addirittura di chi è costretto a farsi complice per sopravvivere
Forse abbiamo solo interpretato quel principio di neutralità
Alla luce di una guerra che non si combatte solo fra Stati e solo su fronti per il solo possesso di territori ma di una guerra etnica combattuta ogni giorno per asservire la coscienza di ogni cittadino e che ha scelto la popolazione civile come il vero obiettivo militare
Abbiamo messo dall'inizio a disposizione della politica il patrimonio di relazioni di informazioni rapporti di fiducia costruiti in tanti luoghi la credibilità anche in tanti luoghi conquistata attraverso gli aiuti
Abbiamo chiesto alla politica di utilizzare il peso e l'influenza di queste relazioni per costruire una strategia di intervento che facesse leva sulle potenzialità interne a quei territori non abbiamo trovato grande ascolto e spesso abbiamo dovuto continuare a fare da soli
Siamo riusciti e finisco ammettere appunto alcune operazioni umanitari importanti nell'ambito dell'esperienza
Del tavolo insieme alla cooperazione italiana
Come quella del presente insieme a parlamentari per la pace abbiamo realizzato ormai tanto tempo fa a Mostar durante il conflitto croato musulmano
Quando un convoglio di aiuti umanitari riuscì a raggiungere la parte est della città sotto assedio senza dover cedere alcuna parte del carico agli assedianti
O come il convoglio di cinquantotto camion subito dopo la tregua fra croati e musulmani arriva fino a Tuzla con camion italiani croato e bosniaci
Come il convoglio misto per Sarajevo destinato ad organizzazioni cattoliche o musulmane ortodosse forse proprio in questo momento difficile in cui tutto sembra impossibile bisogna ricominciare a pensare ad alcune operazioni di quel genere
Pensare a Sarajevo che non possiamo rinunciare a raggiungere pensare la Bosnia sotto controllo serbo dove finalmente si è espressa anche se la stampa non lo dice pubblicamente un'opposizione parlamentare Hakkar agisce e dove nelle prossime settimane una delegazione di associazione di parlamentari intende recarsi pensare all'enclave bosniache abbandonate da mesi al loro destino certo se i caschi blu abbandonassero la Bosnia Erzegovina è inutile pensare di poter continuare a lavorare come abbiamo fatto finora
Chi lo chiede oggi chi accetta di pagare questo prezzo sappia anche dire che a favorevole alla sospensione totale del sistema che finora ha garantito la distribuzione degli aiuti umanitari
Lo sappiamo bene che l'aiuto umanitario non risolve il conflitto ma non è eliminando l'unica reale presenza che la comunità internazionale ha messo con continuità e con abnegazione in campo che si risolverà il problema
Io ho finito non ha minimamente accennato alle problematiche relative all'accoglienza che pure sono state il tema di fondo su cui si è misurato il tavolo di coordinamento
Primo per rispetto alla competenza sviluppata dei presenti qui che in questi anni di lavoro comune hanno lavorato su questo e poi anche perché credo che il tavolo una delle novità che Bolaffi chiedeva possa essere una di queste novità il fatto che il tavolo assuma fino in fondo la responsabilità di essere luogo di integrazione efficace degli interventi sul campo mi scuso perché sono stata lunga e anche perché sono stata forse un poco da in alcuni passaggi
Ma io penso che si parla chiaramente con le persone con cui il rapporto non è formale ma il vero e vivo
Questo credo che il modo in cui abbiamo vissuto questi anni di impegno comune del tavolo tra persone diverse portati a portatrici di culture e pratiche esperienze veramente assai diverse però riuscendo a conoscerci a darci fiducia e a lavorare insieme
Credo che
Le le belle parole di di Raffaella Bolini per un
Solo solo da condividere ma
Anche corsi per introdurre una nota un po'
Un po'meno con la conferenza non si è un po'più allega devo dire che sentire lei
Parlare ma io solo non solo condivido conosciutissima sentire parlare lei di un sistema premiale per la partecipazione al tavolo per un credente è un miracolo Rizzo ogni che abbiamo cominciato a lavorare di varie fatte in ordine e invece non è un gran gol semplicemente il frutto di un di un di un lavoro di uno scambio collettivo e devo dire che sono del tutto d'accordo quando lei indica la necessità per quello che riguarda la su la la parte a cui lei come dire il mondo in cui lei lavorava di abbandonare quella dunque il sistema diciamo così di di litigiosità competitiva Bay non è nient'altro che la stessa cosa che dal mio versante io dicevo per l'amministrazione quella di abbandonare
Le le gelosie di competenze e no ecco solo due Monti quelli giorno Monti che sono al tramonto fanno parte di un Paese che ha deciso di lungo Vernarelli nuovo se invece si sceglie il sistema della cooperazione appunto della cooperazione come unica come terreno forte in cui le differenze però producono o risultati e non semplicemente paralisi
Credo che a questo punto
Valga la pena allora di vedere un'altra faccia del problema allora chiederei al ministro Damiano Spinola di di The Arci non solo la sua opinione ma anche quella delle di uno dei pilastri del che in questi anni ci ha accompagnato il lavoro del ministero degli Esteri prego
Io
Voglio innanzitutto ringraziare oggi di un benvenuto ovviamente ringraziare il presidente del CNEL per molto triste per aver messo in posizione
I saloni del CNEL
Ringraziare di dottor Bolaffi adesso Volinia vedono interventi
Fare presenti io sono da due metri tornato giù dal M dove
Come mio predecessore Ministro Fleri
Mia preceduto sono stato circa quattro anni ed ogni occupato dei rapporti con i palestinesi e quindi sorpassato donare l'emergenza un'altra di emergenza naturalmente sono sono soltanto due mesi che sono a questa direzione quindi
Il mio intervento non sarà così brillante come quella dei miei predecessori sarò costretto a leggere alcune note Costel non costretto perché
Sia costretto ma perché i miei collaboratori devo ringraziare in particolare in ufficio la dottoressa Davide Paolini naturista canestrelli danno aiutato a
Diciamo
Inquadrare il fenomeno che darmi gli spunti per questo intervento
Che adesso vi leggerò e cercherò di essere cercherò di essere sintetico anche se la materia è molto molto complessa e molto delicata e alla luce anche la situazione attuale
Quindi
Porgo il saluto a tutti voi elementi citazioni per lo sputo un'iniziativa che ci permette di fare il punto sul ruolo che l'impegno umanitario del nostro Paese ha svolto richiamato ancora svolgere per alleviare le sofferenze angolazione della ex Jugoslavia e qui parlo di tutte
Attualmente legioni una parte ricusabile perché il nostro è un impegno l'impegno dell'ufficio d'emergenza un impegno diciamo umanitario che per alleviare le sofferenze delle popolazioni e quindi al di là di considerazioni di carattere politico oppure possono avere loro valore ma che non che non sono la base diciamo della nostra la nostra azione
Questo naturalmente nella giusta ripartizione dei ruoli tradizione contrazione seleziona per i politici
I diceva alleviare le sofferenze o colazione della che chiuse Jugoslavia e in particolare di quella della Bosnia e in un contesto generale le cattiverie più vulnerabile donne bambini e anziani
E l'evolversi della situazione sul terreno che è in continuo movimento prefigura scenari che richiedono posizione di risorse materiali d'intenti
Ancora più basso ed incisiva di quella pure encomiabile finora attivata anche vari soggetti
Istituzioni e nonna impegnati nelle operazioni di soccorso sia sul titolo nazionale che al di là dell'Adriatico
In questo momento è evidente non siamo in grado di prevedere quale sia lo sbocco a breve termine la crisi se di segno positivo le tue chiudiamo
Anche se i recenti avvenimenti non
Non non lasciano prevedere uno sbocco a breve scadenza
Ma certamente questi Melli confitto intenzione hanno certamente hanno contribuito ad aggravare le condizioni critiche di gran parte le popolazioni di cui la Regione che sono già al limite della sua vivente fisica ed è a distanza psicologica
Che
L'onorevole ministro Susanna Agnelli che se io profondo interesse ed adibito più volte anche recentemente in sede parlamentare l'impegno del nostro Paese
Ad intensificare in termini di qualità e presenza diretta l'azione umanitaria venerdì sulla via non potendo intervenire di persona preesistenti obblighi di governo mi ha pregato mi ha incaricato di trasmettere il seguente messaggio
Che vi leggerò integralmente
E con vivo rincrescimento che non ho potuto prendere personalmente parte questo importante convegno la drammatica situazione ex Jugoslavia le sofferenze della popolazione civile
Nonché l'impegno del governo italiano nell'opera di assistenza a favore dei gruppi più vulnerabili sono altrettante motivazioni della valenza non solo umanitari tale occasione d'incontro
Tengo ad assicurare che da parte del ministero degli Esteri è stata la massa è stata dedicata la massima attenzione ed impegno alla preparazione del convegno organizzato di concerto Presidente del Consiglio
Il ministero degli interni e gli enti pubblici e privati attivi in ex Jugoslavia e grazie all'opera di coordinamento svolta nell'ambito del Tavolo per l'ex Jugoslavia
Ridurre al Dipartimento per gli affari sociali che sta delle che esperienze consiglio che sarà possibile giungere a tale importante occasione d'incontro e scambi di idee sulle tematiche dell'accoglienza dei profughi e sull'aiuto umanitario
Da parte del dicastero che dirigo in questi momenti drammatica recrudescenza del conflitto che infligge nuove sofferenze ad una già approvata popolazione si rinnova l'impegno in termini finanziari e di risorse umane a favore della Regione
Impegno questo maggiormente apprezzabile se si considerano i drastici tagli di bilancio della cooperazione italiana
Che complessivamente mantiene comunque medesimo stanziamento finanziario dello scorso anno per interventi d'emergenza un ex jugoslavi
Lascio ora
Il venti per cento dell'intervento Danielli ai competenti funzionari degli Esteri compie illustrare nel dettaglio cosa si è fatto e soprattutto cosa intendiamo realizzare a sostegno evolve la popolazione la Regione
Impegno dalla Farnesina unitamente a quello della presidenza del Consiglio
Di tutti gli enti associazioni operante mise all'interno di tutti gli enti associazioni operanti nel chiuso l'aria costituisce la concreta risposta italiana all'emergenza umanitaria in questa regione buon lavoro
Susanna Agnelli
Adesso io ho diviso
Mi chiedo intervento grazie appunto l'assistenza ai miei collaboratori in diversi capitoli e spero di non essere troppo
Non vuole mio intervento cercherò di sintetizzare
Il primo aspetto è quello della specificità delle esperienze umanitaria svolta nell'ex Jugoslavia
Dirò alcuni concerti a voi sono ben noti perché voi gite sul campo da parecchio tempo
Che ma che comunque penso valga la pena ribadire concetti di carattere generale
L'emergenza cioè il l'Ufficio emergenze che dirigo gestisce il compito di dare una risposta di solidarietà da parte del nostro Paese il più possibile tempestiva efficace visibile
Per fronteggiare il sitar più alcune delle popolazioni colpite da catastrofi naturali bisogna dimenticare che noi ci occupiamo anche non so c'è stato un una riduzione Capoverde siamo intervenuti anche lì con voli umanitari o da calamità purtroppo Carla dall'uomo
Ormai più frequente complesse di cui la chiusura di rappresentante più significativo ma abbiamo altri esempi nella regione dei Grandi laghi in Ruanda e Burundi
La crisi in tale regione assorbito fin dal suo inizio per l'immediata percezione che ha dato della sua gravità e pericolosità risorse ingenti in termini finanziari professionali
Sin dal mille novecentonovantadue la cooperazione italiana è stata tra le prime ad attivare operazioni di soccorso in forma diretta e in collaborazione con le agenzie umanitarie internazionali
E con il prezzo supporto delle nuove leggi internazionali nazionali operanti già operanti sul terreno è stata la prima lapide uffici operativi sul terreno a Zagabria Spalato contemporanea l'UNHCR alla Croce Rossa internazionale
E la cooperazione italiana s'è trovata quindi svolge un ruolo sempre più impegnativo non contesto così diverso da quelli precedentemente sperimentati
Quale quello del rischio punto le altre regioni del mondo trattandosi di un Paese così vicino a noi e quindi cultura europea
Il secondo punto sul quale volevo
Che la vostra attenzione era quello sull'impegno umanitario in ex Jugoslavia e sul principio delle dell'equità che è stata alla base di questo impegno
E diretto quindi come già accennava iniziale colazione colpi della crisi insieme a quello della continuità nel tempo dello sforzo e qui ci sono stati i punti fermi nell'impegno della cooperazione governativa italiana
Sono stati effettuati una molti cibi dare interventi coordinati per aree e settori nelle situazioni più critiche
Premiato
Risorse finanziarie ingenti pari circa il trenta per cento dei fondi complessivamente disponibili su base annuale sul capitolo emergenza non parlo capi sull'affondo generale la cooperazione insomma su quello
Circa cento miliardi
Ogni anno sul capitolo specifico dell'emergenza
Nel biennio novantatré mentre novantaquattro
Abbiamo
Disposto risorse finanziarie a favore delle regioni della ex Jugoslavia per ottantaquattro miliardi e trentacinque miliardi sono stati questione complessivamente il biennio novantatré novantaquattro dei trentacinque miliardi sono stati programmati per i novantacinque
Il treno priorità naturalmente è stato a volte Herzegovina con cinquantuno virgola cinque miliardi che parlo
Questo caldo del del viene dato che novantaquattro
La maggior parte delle iniziative sono state realizzate con la collaborazione con organismi internazionali quali
L'UNHCR ha circa la Fico rosso l'Unicef fammelo in lo ammesse nonché la con la Caritas internazionale
I settori interventi sono stati quelli prevalentemente rivolti razzista e le categorie più a rischio di popolazione sia locale che rifugiata sfollata
Miglioramento le condizioni abitative nutrizionali programmi per l'infanzia attività sociosanitaria
L'azione diretta la cooperazione italiana si è strutturato in modo particolare dopo due significativi tragici episodi Julia quali ha fatto riferimento a la lavori inni cento interventi il primo l'incidente che ha portato all'abbattimento del velivolo aeronautica dell'Aeronautica militare italiana dopo tre mesi dall'inizio del ponte rintracciare Sarajevo
Nel settembre novantadue quando la nostra flotta aerea aveva effettuata oltre cento voli di soccorso alle città e quello occorso nella primavera novantatré come accennava prima dottoressa Ugolini altri volontari associazioni semi frutto di Brescia uccidi invoglia centrale
Un particolare impatto nei confronti sia dell'autorità che le popolazioni locali ha avuto l'impegno logistico attraverso l'operazione flotta deleteria Antibes
E questo è uno degli altri aspetti credo sia molto importante della nostra azione
A favore
Della in particolare dell'amichevole della Bosnia
Quest'operazione convogli umanitari verso la Bosnia
Sopra già sollecitato in sede parlamentare
Sia per rafforzare le attività di inoltro i soccorsi via terra condotti nazioni unite
Sì è per dare maggiore visibilità all'impegno militare italiano nei confronti di popolazioni locali
Nell'autunno del novantatré la flotta era già operativo ed il primo convoglio aiuti governative di associazioni
Il volontariato italiano riusciva ad entrare a Mostar
Mi sembra il quattro ottobre mi ricordava
Ma il Crisafulli iniziava così un'esperienza difficile e complessa organizzata dalla cooperazione che ha permesso all'Italia di assumere un ruolo diretto nei soccorsi con operazioni mirate ed anche di mediazione umanitaria sul territorio
Mentre contemporaneamente TG rubavano
Il numeroso iniziative israelita promosse da enti ed associazioni di volontariato e miti italiani ne di cui nome
Devo qui fare un particolare apprezzamento compatibilmente naturalmente con le condizioni di sicurezza sul terreno innoviamo semplice nel caso di salvaguardare
Sull'attività della Forza Italia intime prevista nella sessione di oggi una relazione dettagliata da parte dell'ONG cui è stata affidata la gestione del circo un anno e che vi consentirà anche l'informativa più aggiornata sulle condizioni agibilità dei corridoi umanitari
Permettetemi tuttavia di ricordare che questa flotta di ventiquattro autocarri e attrezzato con i migliori equipaggiamenti di comunicazioni sicurezza ed in grado di movimentare dalle cinquecento e l'otto ottocento tornata mentre mi scuso
Di soffermarmi sui dati ma credo che importante anche mette in rilievo l'azione è stata fatta di concerto tutti noi
Nel novantaquattro Abbado operativa dalla cooperazione di Spalato organizzato centosessanta convogli inviato destino oltre sei mila tonnellate di aiuti alimentari e medicinali
E geni più necessità di cui circa cinquecento la colti da enti locali
Da associazioni umanitarie due miti italiane e circa trecento tonnellate di aiuti di proprietà Unicef i cross e della Caritas bosniaca
è stata anche la prima fatto maritare a utilizzare la pista del monte Igman
E l'ha continuato a fare tutte le volte che è stato in qualche modo possibile finché è stato possibile anche grazie al coraggio e la capacità professionale del personale locale croato in servizio presso la base di le cooperazioni di Spalato Emg CX
Mi rendo conto di essere dilungarmi aspetti logistici che tuttavia non valenze più complessa
Parte
La conoscenza approfondita del Tirreno accompagnata da una azienda azione tenta di monitoraggio permette di comprendere la fattibilità confetto meno di molte iniziative che si vuole intraprendere cioè
Senza un'azione di
Logistica esercitazione di di di monitoraggio non sarebbe poi possibile effettuare i diversi interventi che noi programmi che di emergenza che manchiamo di diverse regioni della Bosnia
Su questi percorsi
Ah quindi permette di comprendere affettibilità concreto meno di molte iniziative che si vuole intraprendere
Se su questi percorsi siamo cresciuti insieme
Istituzione diciamo istituzioni Stato regioni voi Nigi volontariato
E dire anche organismi internazionali mia valutazione complessiva del contesto che si plusvalore noi tutti istituzioni non
Oggi noi tutti sappiamo che non sono i soccorsi urgenza ma anche progetti finalizzati alla transizione della fase d'emergenza Kouta forme di auto sostentamento richiedono il trasporto di merci e beni
Che instabilità del territorio ancora non consente senza una struttura affidabile ed organizzata sul piano sicurezza
Passano quindi adesso a affrontare il tema del ruolo del tavolo di coordinamento
Non spaventarli chiedo che ci mancherà Ferrè diciamo magnifica
Forse anche Mina se riesco a oggi sotto il profilo a parlare di un rapporto di coppia con il rischio che si è parlato un po'perché scoppia orditi dal vizio di mangiarne le parole quindi frutto otto il ruolo del tavolo di coordinamento se la formula dei convogli è stato un primo strumento di aggregazione di coordinamento dalla dalla base direi
Il tavolo di coordinamento ha rappresentato il primo concreto esperimento a tutto campo di concertazione e confronto tra i vari soggetti impegno bancaria
E quindi
Come e del resto ha riconosciuto il dottor Bolaffi del suo intervento e la dottoressa buoni
Ed in questa sede che il dialogo diretto tra le istituzioni che le diverse associazioni leggi e gli enti locali ha portato a risultati estremamente interessanti produttivi il primo passo è stato veramente quell'informazione reciproca determinante per cominciare a razionalizzare la mappatura degli interventi cioè dove noi possiamo intervenire sul territorio
Sia sul territorio nazionale e nella ex Jugoslavia impegno a difesa sul quale diffida successivamente generale Formentini
Ha messo in campo sul territorio nazionale decine di camion militari per raccoglie da ogni città piccola grande d'Italia gli aiuti raccolti dal volontariato e degli enti locali per convogliare il poi al magazzino del consorzio di solidarietà a Falconara
Operazione comminata all'arrivo della nave San Giusto a Spalato che ha portato i magazzini della cooperazione
Riprende il filo di un mese inoltrati destina Sarajevo quando sarà possibile
Tale operazione ha presentato il livello di coordinamento raggiunto anche dal punto di vista della selezione dei beni tutti mirati per quantità e tipologia di stili differenti ai differenti bisogni
Vorrei ricordare come sia stato particolarmente importante
Nell'ambito del tavolo del coordinamento di impegno svolto dal dipartimento Affari sociali la Presidenza del Consiglio i ministri nell'attuazione operazione medievale
Per l'evacuazione dei feriti alla Bosnia di altissimo valore umanitario e alla quale ciascuno per la propria parte Esteri Interni Croce Rossa credo in me
Hanno collaborato anche con l'allestimento della struttura ospedaliera urgenza di Falconara
Un altro tema sparare su vorrei intrattenendo e quello degli effetti il coordinamento per l'azione sul campo
Gli effetti positivi e coordinamento si sono sentiti anche nelle altre regioni la chiuse la via perché non bisogna
Attualmente dimenticare che il nostro impegno rivolgersi alla bottiglia ma è anche
Tutte le regioni del Sud Rosaria dove esperienze differenziate hanno permesso lo scambio di valutazioni sulle categorie più bisognose di assistenza sulle tipologie di aiuto e più efficace sulle reali situazioni di emergenza di base
Questo è valso per tutto per regioni come la federazione serbo montenegrina
O della Bosio sotto controllo serbo ma anche per la Slovenia Macedonia dove N G enti locali associazioni umanitarie laiche e religiose hanno operato capillarmente a favore di soggetti gruppi particolarmente bisognosi
è stato peraltro in Croazia dove la vastità del fenomeno di collettività sfollate rifugiate sparse su tutto il territorio ha richiesto e richiede
Visto dobbiamo riconosce un certo progressivo disimpegno non non non diciamo per responsabilità loro o per conto loro ma per mancanza di fondi la comunità internazionale forme diversificate capillari assistenza
In questo quale credo che
Non per lodare nel nome stesso perché sono qui da poco tempo per farlo dall'impegno di nel recesso dei miei collaboratori
E di tutta la direzione generale della cooperazione il ruolo di coordinamento della cooperazione italiana delle meritorie attività svolta Daniele altre istruzioni dal volontariato
Infatti si assiste ora fenomeni limitati per quantità ma sempre più numerosi di ritorno spontaneo di piccole comunità sfollate loro luoghi d'origine
Le stesse fonti governative trovate questo ed è molto importante riconoscono che la cooperazione italiana presenta oggi il maggior donatore coinvolto grazie a programmi di collaborazione in corso con l'articolo su nell'operazione di supporto ai centri collettivi di raccolta in Dalmazia e di stile
Questa linea d'azione potrebbe essere a forzata con molti altri interventi di carattere sociale quali quelli a favore anziani di supporto alla ripresa di attività scolastiche primari e così via
Il risotto resta poi il problema dei cosiddetti casi sociali che costituendo nuovi soggetti assistenza non sono entrati ancora nelle categorie aiutate nella comunità internazionale
Ho citato questi presenti in Croazia ma poté accennare allo stesso problema in generale l'ex Jugoslavia nelle altre regioni della chiusura
Negli altri Paesi la chiusura dei centri collettivi
Ora necessita di moltiplicare mense popolari farmacie comunali per affrontare il gravissimo problema degli anziani dirigenti nonché dito elemento progressivo dei servizi sanitari di base vuol permanere molto importante anche l'impegno
Dell'OMS e delle nostre
Strutture
I nostri specialisti in campo sanitario in questo settore
Sono tutti i settori nel quale la cooperazione operativamente in particolare dello scorso anno per il novantacinque sono in corso del io molti programmi che rafforzano il miglio approccio già individuate in particolare
La collaborazione con l'agenzia umanitaria internazionale intesi in termini parte uccisi e non di delega con il possibile coinvolgimento anche di soggetti e il volontariato e due miti per attività di assistenza urgente a gruppi categorie particolarmente bisognose
Per programmi nutrizionali di supporto all'attività didattiche se parla per la popolazione in età prescolare
Della scuola primaria
Effettive di supporto a forme di autostima sostentamento minimo di collettività i gruppi
Ricordiamo in proposito una certa esitazione iniziale riscontrato presso le organizzazioni internazionali a coinvolgere il ruolo di partenariato dell'Associazione italiani
Ritenute scarsamente specializzate eccetera
E questo esitazione non è qui lo devo dire certamente in linea con i principi della cooperazione ma che d'altra parte bisogna riconoscere che nel moltiplicarsi degli scenari di calamità bellica o comunque ad alto rischio sistema di volontariato e dei cooperanti deve dotarsi di strumenti di selezione di formazioni che lo rendano competitivo
Con le organizzazioni umanitarie che offre in ambito ecco
Per iniziative invece ad alto livello di specializzazione o dove intervengono forme di contribuzione finanziaria il coinvolgimento di una università enti scientifici istituzioni locali regionali introduce partner di rilievo nel quale la politica di intervento molti bilaterale
Un discorso a parte
Meriti rapporto di collaborazione con ecco e con le strutture umanitarie c'è l'Unione europea sul territorio che ha chiuso l'altro
è stato nostro preciso impegno contribuire con risorse finanziarie e professionali allo sforzo dell'amministrazione europea di Mostar sia in forma diretta che comporranno il multilaterale che si avvalgono di ONG
Credo che nelle mie conclusioni è importante ribadire il rafforzamento del ruolo del tavolo anche se
Diciamo le riunioni potranno assumere
Un
Un ritmo diverso quale poi
Fa discutere
Ma è importante il rafforzamento e certamente di questo ruolo il tavolo il tavolo di coordinamento
E proprio in considerazione dello sforzo notevole che ci aspetta nel breve-medio periodo appare importante necessario stabilire una sede istituzionale di raccordo di coordinamento delle prossime iniziative da attivare in loco
Al fine ottimizzare risorse complementari e dare massima visibilità all'impegno militare italiano governativo e vostre no
Il tavolo di coordinamento ha presentato sin d'ora un'esperienza davvero positiva largamente riconosciuta e dunque per rafforzare in termini continuità e affettività e di impegno di soggetti operanti nazione umanitaria
Si tratta infatti di un precedente prezioso che funzionando a regime potrà essere valorizzato come modello di confronto costruttivo per affrontare anche altre situazioni di crisi complessi complesso
Rimane soltanto da
Sottolineare
Diciamo un aspetto cioè quello che soltanto con l'impegno comune e con il coinvolgimento sempre più strette coordinato di tutti i soggetti interessati
Operazione sistema di volontariato di cooperanti università soluzioni scientifiche locali regionali e di concerto le strutture di emergenza europea eventualmente con tutti i dicasteri interessati i ministeri in termini di efficienza del consiglio si potrà offrire una risposta che certi per quanto possibile alleviare e tremende difficoltà che devono affrontare le popolazioni l'ex Jugoslavia duramente colpire dei conflitti in corso
E in particolare i caduti a Trigoria e più vulnerabili donne anziani bambini ringrazio per la vostra attenzione per la vostra pazienza
Ma io credo che
Non solo dobbiamo ringraziare il ministro Spinola perché giudice anche se dopo due mesi si è buttato deciso di non nascondersi dietro una scusa che avrebbe comunque potuto accampare
Quindi si è seduto subito al tavolo con lui e di questo lo ringraziamo credo che sia importante verificare
La disponibilità che un grande
C'è una grande struttura come quella del ministero degli esteri sono una struttura in particolare come quella del dell'emergenza
Dichiara commi arrivando alle conclusioni che un un pochino ognuno dal suo punto di vista arriva cioè la necessità di un di una di un segmento
Di cooperazione come forma integrata d'intervento
Possibile ora io passerei la parola all'altro
All'altro grande pilastro di questo Bessie insomma di questo lavoro anche perché a differenza delle delle delle ministro Spinola Formentini ci ha seguito fin dalla Habib disse allora fin dalle origini e allora lui oltre che tre pilastri un testimone privilegiato quale appunto io chiedo subito di esprimere disubbidire
Ho partecipato anche a dichiarare liquidate con un consigliere omonimo che lei arrivasse vecchi ancora sedici no no non è il caso di raccontarle qui
Se il contesto degli aiuti umanitari e più in generale sostegno alle popolazioni della ex-Jugoslavia così come i beneficiari sono definiti dalla legge trecentonovanta dal mille novecentonovantadue
Le forze armate hanno fornito al massimo concorso possibile nei termini in cui lo stesso è stato richiesto
Ciò nel quadro della collaborazione con gli organismi della pubblica amministrazione e le forze armate hanno sempre onorato con puntualità precisione e professionalità
Interventi hanno interessato i seguenti settori
Cessione temporanea di immobili militari per la ricezione e l'accantonamento degli sfollati a vario titolo
Trasporto degli aiuti umanitari raccolti dal territorio nazionale da parte delle organizzazioni non governative dalle rispettive sedi alla base di Falconara Marittima
Condizionamento di detti materiali e loro caricamento su Vieri commerciale italiani e stranieri per il successivo trasporto i magazzini di Spalato
Trasporto degli stessi a mezzo nave la San Marco nel novantaquattro la San Giusto nel novantacinque e a mezzo aereo fino al tre settembre novantadue data di abbattimento del G duecentoventidue dell'Aeronautica militare
Ad uso degli appassionati di statistica ho messo a disposizione del convegno un elenco dettagliato dei mezzi utilizzati ed una relazione sull'ultimo trasporto a Spalato delle aiuti con la nave San Giusto
Per quanto attiene all'utilizzazione temporanea degli immobili militari sono state messe a disposizione nel tempo un totale di quattordici infrastrutture per complessivi tre mila seicento posti letto principalmente nell'area del Triveneto
Sono in corso lavori di riattamento di altre due caserme che permetteranno di incrementare la ricettività globale di altri quattrocentocinquanta posti
In merito alla movimentazione del nel territorio nazionale degli aiuti umanitari per convogliare nel punto di partenza Falconara appunto
Si tratta di un intervento di un intervento effettuato dall'esercito i cui dati di consuntivo sono i seguenti
Nel mille novecentonovantaquattro centosettantatré automezzi per un totale di centoventi mila ottocentosessanta chilometri nel novantacinque centottantuno automezzi per un totale di centonovanta mila trecentoquaranta chilometri cui vanno aggiunti ventisette mesi e ventidue mila duecentotrenta chilometri per l'emergenza inverno novantatré novantaquattro e quarantanove mezzi e ventinove mila centottanta chilometri per l'emergenza mille novecentonovantaquattro ma quell'inverno novantaquattro novantacinque i dettagli ripeto sono riportati nell'allegato che è in distribuzione presso l'aeroporto di Falconara opera un team di personale dare una logica militare che provvede a condizionare a caricare i materiali tu muletti dell'Aeronautica stessa sui velivoli adibiti al trasporto merci per sparato
Per quanto concerne il trasporto oltremare degli aiuti e la Marina ha partecipato a tre operazioni
L'operazione Ragusa novembre novantuno per trasporti aiuti umanitari a Dubrovnik
Operazione emergenza inverno banale Sammarco ha sparato per la campagna mille giorni bastano la nave San Giusto e ha caricato aiuti mezzi a Venezia l'Ancona
Caro nautica effettuato attività di volo convenevoli C centotrenta G duecentoventidue Falcon cinquanta g tre per un totale di quattrocento cinquantatré ore di volo attività che come già detto è stata sospese il tre settembre novantadue dopo l'abbattimento dell'aereo
Interventi testa illustrati con l'ho già avuto modo di dire corrispondono al contributo chiesto in ambito tavolo di coordinamento costituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri
Sarebbe però oltremodo riduttivo pensare e con gli aiuti forniti anche se rispondenti alle attese una istituzione di vitale importanza dello Stato qual è la difesa ritenesse di aver esaurito il suo compito
Infatti
Da oltre tre anni le Forze armate italiane sono presenti nel teatro operativo jugoslavo
Compiendo concretamente ogni sforzo possibile per rendere disponibili risorse materiali e umane finanziarie ristrutturando ed adeguando infrastrutture del rimesse
Per supportare anche con la partecipazione di proprie unità tutte le operazioni avviate dalle Nazioni Unite Dalla CSCE dalla NATO dalla guerra
Tale impegno tra l'altro sia il prodotto di un esproprio di un esborso da parte della difesa di oltre seicento miliardi assorbiti non grandezza
Sita
E si arrocca sull'identità senza
Queste identità possono diventare anche fonte l'intenzione addirittura in qualche caso di guerra proprio ieri veniva un problema tecnico in una società moderna cerchiamo di affrontare i temi economici o sociali di protezione sociale di difesa nei diritti dell'uomo senza venire chiaro che c'è sento edilizi nel mondo moderno prova identità essendo è un errore
Ce l'abbiamo tutti i problemi d'identità
C'era uno sta in un grande Stato come due americano uno che è orgoglioso per molti anni gli esseri col ruolo di tante identità e il melting pot ricordiamo tutti studiando queste cose qual era l'orgoglio della società americana
Via S. Remmert importo cioè di prendere identità diverse portoricani messicani cinesi farne un'identità nuova il cittadino americano una cittadinanza americana la patria della cittadinanza ritroviamo oggi in America e troviamo beni il problema dell'identità è un problema enorme è un problema che si pone delle spingere Christopher lasciata che si pone in termini di dubbio sul populismo generico su quello che viene chiamato il gentilissimo non c'è più l'identità c'è la moltitudine CEE
Una moltitudine che sente non ragione uno moltitudine che populista qualunquista potremmo dire con parole nostre populista di destra populista di sinistra e la stessa cosa che perde l'identità
Rossi arroccata su identità tradizionali antiche la comunità cinese o la comunità
L'irlandese Marco ormai non ha più molto senso oppure deve affrontare in maniera dura un problema di formazione di un'identità collettiva che però non ha più i l'orgoglio più una giovinezza non ha più la voglia di essere uniti che c'era una volta quando il ma il tempo e la cittadinanza americana funzionale ma guardiamo anche in Italia
L'Italia ha avuto negli ultimi cinque sei dieci anni è una crisi di identità incredibile forti
Perché perché Agrifidi
Volevo strenuamente a porre a Tizio info fondo
Pensate che in fondo sono soltanto su settanta ottanta anni l'identità di popolo dal dal Risorgimento alla fine del fascismo di dico anche un'identità non dico abborracciata Mahone identità una volta fantasmatica calmo
Mandato sulle colline dell'Isonzo da Adam farci ammazzare lei né gli austriaci o ci hanno mandato come abile romani sulla via di un bavero pensando di farci esseri i prossimi futuri gli antichi romani un'identità fantasmatica idiota alcune volte
I quali invece dal cinquanta al quarantacinque infatti ha avuto un'identità legata alle appartenenze
Legati ad appartenenze perché per noi le appartenenze comunista l'appartenenza CGIL l'appartenenza democristiana partenza cattolica appartenenza occidentale l'appartenenza terzomondista quello che volete eccetera
L'identità italiana era in questo pluralismo di di appartenenza
In questa grande se volete saggezza del sentirsi dentro l'appartenenza
Nella grande saggezza dei due grandi partiti di massa del democristiano il comunista di accettare di essere partiti interclassista e con grande collateralismo di di gruppi sociali
In una nota anche l'identità di professione il coltivatore diretto il commerciante ricoperture fossero ancora dentro l'identità collettiva comunista o o democristiani all'interno
L'identità e appartenenza collettiva occidentale filoamericano filo sovietica o altro
Certo punto negli anni a fine anni ottanta queste identità in queste in questo grappolo di identità anche erano di schieramento internazionale l'ideologia di gruppo sociale di di classe di di di di di di professione
è andata scompaginato
è andata scompagina
E siamo rimasti alla fine degli anni Ottanta in questo passaggio in questa grande e noi alcuni di noi ricercatori chiama una lunga tragica fine degli anni Ottanta questa continuate a fine degli anni ottanta e non finisce mai
Siamo rimasti senza identità cosa significa oggi per un italiano dire sono classe operaia sono comunista sono democristiano sono cattolico
Cosa significa dire sono uccide filoccidentale sono capitalistici Fofi lo capitalista significati nuovi
E allora questo problema dell'identità finisce per ricercare le basi
Più radicali più primordiali
Non è un caso che l'unico che ha dettato voluto pensante of a fine anni ottanta primi anni novanta un problema identica nuovo è stato il illegittimo
L'identità territoriale misure umbra
Io sono lombardo
Che onestamente per noi è una i perfetta idiozia avuto identificarsi di darsi un'identità come Lombardo io dico come se io romano
Dello stradone di San Giovanni dicessi sono romano Monticiano ma chi frega niente io sono romano Monticiano
Gli stessi i miei figli non sanno neppure di cosa significhi essere romano Monticiano per me per la mia generazione che ritorniamo le grandi sfide a pallone erano in undici anni Pontefice
Del riunione Conte contro Sant'Eustachio quelli della regola per lui era ancora una identità ma oggi noi ritorniamo all'identità etnica all'identità territoriali
Il leghismo come identità territoriali di chi parla lombardo
Ritiene viva nelle Prealpi di chi vive indenni Menni meneghina tecnica dei Brambilla non lo so non non non ha senso
Eppure nella disperazione dell'identità è un'identità che non trovando identità di di alto livello ritorna al territorio si spiaccia si appiattisce sul territorio
E allora scusi ma che c'entra con la sicula residente
Perché già fine dei grandi identità delle grandi appartenenze delega chi crea questo appiattimento all'identità primordiale
E quella territoriale elettriche
Che addirittura nella ex Jugoslavia sì sì pratica proprio sul atti territoriali specifiche sulle tre linee sul sul sul sul taxi territori addirittura fascettina
è questo che crea poi la tensione e la perché la identica primordiale un'identità violenta
Non ti dicono che il nostro comando senatore Bossi è violento e violento parole che io però non si vede
Che è espressione di un'identità primordiale chi espressione di un'identità primordiale anche se molto civilizzato il sedere sta a tavola dei a dentro di sé campione
E a questo poi si combinano cosa di per fortuna non è militare non abbia identità religiose ancor più radicali anche opachi primordiali
Ancor più ovvia tenterà una questo crea dei problemi a se a questo si aggiunge che le identità origine
Non erano stati in qualche modo messe in un melting pot nazionale perché la Jugoslavia aveva appunto pochi anni di organizzazione del melting-pot dell'unificazione temibile ebbe ritroviamo il problema della rapporto difficile con questo Paese
Il problema della Jugoslavia della ex Jugoslavia a mio avviso eh
Un problema umanitario un problema gli aiuti un problema di rapporti economici è un problema di rapporti politici è un problema di fatti militari per carità
Ma io lo dico forse sono o meno ingenuo di disincantato
Chi si è incarnato intellettuale io dico che prima di tutto un problema di identità
Lando io vedo ricevo incontro persone della ex Jugoslavia e Milazzo dei Minasso scappar detto
La parola ex Jugoslavia riguarda Roma
Sì mi risponde io sono sloveno insomma un ex jugoslavo io sono croato io sono bosniaco sono serbo bosniaca
Il che significa che il problema dell'identità numeri mondo occidentale non abbiamo ancora capito che quello è un problema identità tant'è vero che lo teniamo sotto una indicazione identitaria residuale ex Jugoslavia
Significa che non abbiamo né il coraggio né la cultura né la capacità di affrontare questo tema il tema probabilmente germinale serpeggiava
Nel tema germinale anche a meccanismi di violenza
Ho voluto dire queste cose in parte verrà dirvi con quanta anche passione civile personalmente seguo questi problemi in parte perché avendo visto il letto il vostro programma so che quando entrate in problemi molto più specifici molto più a aderenti alla realtà
Quotidiana la drammatica realtà quotidiana ma sembrava Ameche cominciando un caveat intellettuale un cavetto culturale una collocazione della storica del momento culturale di quelle che purtroppo chiamiamo ancora ex ricordare si volesse buon lavoro io devo andare a breve un'altra cosa dice
Arriva papà alla presidenza buon lavoro siamo rimasti allora noi stamattina cominciamo questa è la sua due giorni di riflessione
Ma credo che dagli anni che abbiamo alle spalle ci consentono di evitare prevede
Cercare di vedere
Ognuno per quello che è in grado di
Di dare soprattutto per quello che è stato in grado di riflettere sul lavoro in comune alcune indicazioni per vedere appunto come
Proseguire questa attività perché questo mi pare il primo elemento mamma
Che porrei oggetto della nostra riflessione noi abbiamo
Convocato questo seminario l'ho io
L'insieme delle forze che sia pur con sensibilità collocazione dei ruoli differenti in questi anni però si sono non so quante volte trovate insieme e insieme hanno risolto alcune questioni che
Tanti anni fa nella prima riunione che si fece alla Farnesina riunione
Sicilia e turbolenta sembrava impossibile forse
Il risultato alla nostra porta
Ne abbiamo convocato questa riunione per sapere che fare
Perché è chiaro che
C'è un elemento anche da stanchezza nel lavoro come tutte le cose
L'abbiamo convocata in un momento in cui la situazione jugoslava sembrava prossima non ad una soluzione ma certamente ad un raffreddamento cosa che oggi non è più vero quindi c'è un elemento
Anche questo di
Modifica dello scenario
Rispetto a quando convocato questo seminario
Terzo Lori
Continuo ad avere sul terreno problemi non risolti
Al no troppo tempo non risolti è credo che con compagni uccide il mese possiamo poi affrontare
Questa materia che è stata lo dico senza della sul segreto ieri sera oggetto di un incontro al ministero degli Interni dalla presidenza del ministero degli Interni perché e poi compagni uccisi diranno voi abbiano insieme convenuto che quanto più volte anche sollecitato dalle associazioni relativamente alla direttiva a loro e così via dicendo tutte questioni che chi è addentro a queste loro conosce perfettamente i rifugiati eccetera non è più possibile
Continuare a trascinarla senza soluzione
Anche perché in molti casi noi verifichiamo una incredibile sovrapposizione tra materia e relative all'immigrazione ai problemi relativi Anna richiedenti asilo e rifugiati che sembra incredibile ma fa parte ancora di un'alfabetizzazione dell'amministrazione
Con molta pazienza bisogna continuare a portare avanti
Ma anche perché esiste un ordine di questioni io il tema sul quale in pochi minuti volevo concentra interruzione c'è un tema che credo storia al fondo del nostro ragionamento
Il tema io loro apporterei così
Come
Il questa esperienza foto
In qualche maniera essere capitalizzata dall'amministrazione italiana per
Affrontare in termini di dell'emergenza
In maniera un po'meno
Primordiale
Un po'meno affannata in altri di come fino ad oggi
La verità è che
La caratteristica storico e culturale italiana
Indicati quando il volontariato vuol fare solo e senza l'amministrazione e quando l'amministrazione pensa di poter fare senza il volontariato la gestione delle emergenze in entrambi i casi e fallimentare
Noi non siamo un Paese che può delegare all'amministrazione tranquillamente la gestione dell'emergenza
Fa parte della storia culturale nazionale delle delle classi dirigenti ci vorrebbe un seminario che ricostruisce
è anche vero che la grande è radicata presenza del volontariato io parlo del volontariato in senso
Mi riferisco termine ampio ci sono ovviamente sindacati vari siti le associazioni ma insomma mi riferisco al mondo
Che in altri Paesi ingenuo si occupa di queste cose i sindacati e gli altri Paesi non si occupa della ex Jugoslavia
Non esiste che in Germania ricche vesti occupate dei profili della la fanno e distrazione basta
In Austria ugualmente in Francia ugualmente
Esistono le associazioni caritatevoli esistono assoluzione del volontariato in altri casi
Le chiesi
Ma non c'è diciamo così ognuno è come se avesse un un ambito una riserva intorno al quale
è un sistema di poteri ben diviso e che del sedicenne intente in contatto con l'altro
Nel caso italiano invece le cose non stanno così
E credo che le l'esperienza ed il la parte più importante e vitale
Interessante del di questi anni di lavoro in comune è esattamente questo e cioè che
Per
è una delle rare occasioni non l'unico ovviamente
In cui si è registrato
Primo
Un tipo di lavoro di collaborazione prolungata sistematico perché l'abbiamo avuto anche fasi stamattina Firenze
Alluvione in cui amministrazioni istituzioni e volontariato si son trovati ma è stato come dire un punto
Che abbiamo lavorato ventiquattro mesi
Con il spesso con metodo molto più che con fantasia
In genere cosa che non non son presenti quanti sono questi incontri che sono d'amore ma non come dire a sistema
Secondo noi abbiamo visto che l'amministrazione ha imparato molto
Io parlo dal punto di vista dell'amministrazione
Ha imparato molto dal volontariato ma soprattutto perché il volontariato ha imparato a capire che non si può chiedere all'amministrazione l'impossibile
Se si può collaborare nel senso che ci sono delle cose
C'è una cultura di governo dei fenomeni di cui non si può far carico soltanto l'amministrazione ma che anche il volontariato poter sapere affrontare ed è avvenuto in questo caso quando noi abbiamo introdotto il criterio abbia anche il dottor la logica dei criteri che sembra una cosa spesso difficile alcune in alcuni momenti da accertare dei criteri con cui poter selezionare chi era ad esempio che aveva diritto allo status di rifugiato Ichino
Non è
Abbiamo insieme fatto un salto che
Di straordinaria importanza
Perché se la pensiamo invece un attimo fuori dal dal lavoro in comune vediamo che in altre in altre situazioni in altre occasioni il concetto del delle regole viene rifiutato
Dal dall'associazionismo
Ho dal punto di vista dell'amministrazione c'è un astratto rigorismo che non sono regolari
Il rigorismo non so prego spesso e l'arbitrio
E allora c'è stato questo incontro questa questa è l'Italia il Presidente dell'età spesso usa questa barra al centro né diavoli e angeli
Ma una saggezza
E credo che il lavoro di questi anni è stata esattamente queste cioè riuscire a trovare
Tutte le volte la soluzione più ragionevole ma ma anche la più umanitari
E io credo che
Il sì questa questo risultato ha una sua unicità
Non mi risulta almeno
Per la memoria amministrativa che io c'ho altre votarlo correggere non mi risulta che questa che questo livello di lavoro in comune questo questa come dire questa pianificata funzionalità tra amministrazione e associazionismo sia sia avvenuto in precedenza
Ritorna dire ci sono stati casi eccezionali ma propone la loro eccezionalità li rendeva
Il fondo o dei flash oppure dei momenti che erano difficilmente riprogrammate invece noi abbiamo programmato e riprogrammato insieme uno stato lo appunto di di diffusione di due logiche ritorno a dire che debbono rimanere differenti che non possono che arrivare che differenti
Ma che nel caso italiano hanno avviso hanno bisogno di reciprocamente esprimere solidarietà perché questo un punto sul quale io voglio ritornare
Con
Una delle poche cose che mi sento di poter direbbe hanno personalmente arricchito la mia esperienza hanno vi sono i servizi altrimenti le due facce della medaglia nazionale sul problema dell'emergenza non sono in grado di uscirne da soli nelle istituzioni nell'associazione
In questo siamo un Paese debole
E proprio perché siamo un Paese debole diciamo la storia culturale nazionale è la storia di un Paese che ancora difficoltà concepì il sig. un paese di immigrazione
è la storia di una struttura di un il di un sistema amministrativo che continua ad essere oggi esattamente lo stesso con le stesse competenze con le stesse differenze tra amministrazioni con gli stessi compiti e ruoli di quando l'Italia mandava via la gente non raccoglie
Noi continuiamo a farlo guidare una macchina
Con come dire
Nella stessa contraddizione con la quale oggi qualcuno come se qualcuno volesse mandare con il vapore un computer avanti
è un paradosso ma è così
Siamo molto meno cambiati noi come assetto istituzionale nel Paese di quant'è cambiata la realtà del Paese
In questo sta una debolezza
Che
Alla quale poi quando però bisogna c'è buona volontà e soprattutto intelligenza e necessità di sopravvivenza bisogna sopperire io credo che l'esperienza sui della gestione della legge tre novanta sia esattamente questa
Un modo di sopperire ad alcune carenze ad alcune difficoltà che potevano essere anche estremamente devastanti dal punto di vista non solo dell'immagine del Paese ma ma poco della nostra capacità la nostra capacità di governo
E in questo senso anche ed è il secondo dei tre punti io volevo segnalare con la mia relazione poi
Gli altri relatori
Luca ci Sinisi Rabolini
Spiro la
Gli estremi per il ministero degli interni fu sessantuno va bene
Diranno distribuendo in particolare
Il secondo tema che volevo che volevo segnalare era quello relativo al concetto di coordinamento
Questo è un altro aspetto importante
Che riguarda il nostro lavoro
Se volete
Segmento ancora del ragionamento precedente perché è evidente che
La capacità di coordinamento non è sicuramente
Il tratto fondamentale la parte più straordinaria del del genio italico queste
Siamo molto capaci nelle nell'inventare abbiamo più difficoltà nel coordinare anzi siamo spesso resti lo siamo come gruppi come individui pesano come amministrazioni una cosa molto
Io invece devo dire che
Ho scoperto nell'esperienza di questi mesi un
Non solo che il che nella cultura che avanza
In Italia è che è una cultura appunto in questo senso più moderna il coordinamento una forma
Più accertata e perseguita di quanto fosse in precedenza
Ma
Per quanto mi riguarda sento come più
Più facile anche con i colleghi delle amministrazioni che
Il fondo non appartengono proprio a generazioni
Paleolitiche
Come un elemento di superiore produttività amministrativa quella di accettare
La logica del coordinamento la vecchia Amministrazione sempre quello che dice no a questa competenza Elia
Tu arrivi sino a qui poi io arrivo fino qui
La verità però che questo funzionava
In un punto che poteva essere governato per competenze
Un mondo in cui oggi
La il carattere dei problemi è sempre meno
Settoriale è sempre più trasversale un'amministrazione che continua a ragionare per completezza è destinata al fallimento
Quello che noi affrontiamo in genere prendiamo il caso del dell'ex Jugoslavia prendiamo il caso ben generale dell'immigrazione prendiamo il caso dei giovani dei bambini
Dei minori stranieri non accompagnati che vengono in Italia sono belli e pronti sono vere e proprie come dire
Catene di montaggio di fatti politici siparietti da qui e si finisce qui se qualcuno volesse se un'Amministrazione pensasse di affrontarla dicendo io mi occupo di questo francobollo e poi tutti occupi quest'alto francobollo del poco eque
Tutto possibile ma la visione dell'insieme mancherebbe la mancanza della visione del sì dell'Insiel porta all'incapacità di sapere qual è il prodotto conclusivo e quindi all'incapacità di prevedere e di controllare di governare il fenomeno
Io credo che il coordinamento del tavolo della ex Jugoslavia è stato in questo senso un esempio
Di un po'di una possibile forma di completo di coordinamento di un'amministrazione moderna
Sapevamo quindi qual era il problema
Accettavano amministrazioni e aree diciamo dell'associazionismo reciprocamente
Di ieri di autogovernarsi reciprocamente di autogovernarsi
E quindi a questo punto di vista erano in grado di individuare quale erano
I settori in cui verificare poi ed è questo il terzo tema e conclusivo sul quale io volevo soffermare genere
Il proprio lavoro perché
Io credo che l'amministrazione oggi
Non posso fare a meno di quello che fa
Un'impresa
Non può
Pensare di poter lavorare senza sottoporre a permanente sistematica verifica
I
Proprio
Non il bilancino avviene un'azienda ma certamente i risultati della votazione
Noi dobbiamo essere in grado di sapere prima ciò che
Vogliamo
E poi a vedere la forza e la pulizia e l'onestà intellettuale di capire dove quanto si era aggiunto di quegli obiettivi dove perché si è sbagliato
Che cosa va modificato e in che modo questo può essere fatto
Io credo che
In questi mesi
Ci sono stati molti
Molti non molte situazioni anche ad aspre discussioni tra di noi va l'elemento della
Reciproca convinzione
Che bisognasse che l'unica strada che avevamo davanti era quella di poter definire un progetto comune di volta in volta a stabilire e verificare insieme fino a che punto eravamo riusciti a perseguirlo
Credo che sia il l'aspetto di questo ritorno a dire il terzo e conclusivo di questa mia brevissima introduzione che volevo su cui volevo soffermare richiamare la vostra attenzione sia il frutto più
Non so se si dice sì forse più prezioso
Che oggi noi dobbiamo cercare di tenere insieme
Perché da qui dovrà nascere anche
Decisione cioè che cosa come che cosa facciamo fin da domani
E come lavoriamo fin da domani io
Non sono certo
Che si possano mal lo dico sommessamente non ho soluzioni spero che il seminario sia in grado di dare non so se noi possiamo riprendere
In maniera pura e semplice il sistema delle riunioni a scadenza mensile
Così come l'abbiamo fatto fino adesso
C'è qualcosa che li segnala l'invecchiamento di questo meccanismo
Ritorno a dire non sono in grado di dare soluzioni alternative spero che insieme che riusciamo a trovare
Si potrà spostare la sette si protrassero si possono spostare gli uomini tutto il possibile quindi è tutto aperto e ed è tutto in discussione
Quello che sento però è che
Quello il risultato raggiunto da Aldo dal dalla dalla dal momento successivo alla tempestose riunioni della Farnesina
Di due anni fa
Quel tavolo
Quelle riunioni mensili quelle venti e passa i venti e passim conti che abbiamo fatto hanno concluso un un ciclo
Che adesso si deve riaprire se decidiamo che si deve aprire il come
Credo che di lavoro collettivo di questi giorni ce lo in qualche maniera dovrebbe aiutarci poterlo definire io mi fermo qui ora non solo Luca
Come mai polizza del popolo
Perfetto
Io non posso che non concordare neanche non vola affini
Perché anch'io le prime laddove avrei detto qui oggi è che non siamo venuti qua a fare una specie di di celebrazione di noi stessi o a consegnarci fra di noi e gli attestati al merito
Al contrario in questi ultimi mesi di lavoro del tavolo di coordinamento molti di voi
Abbiamo avvertito il pericolo un po'di chiuderci nel ghetto di questa esperienza sia pur molto positiva
Di poter in qualche maniera addirittura diventare un po'il fiore all'occhiello che chiunque in qualunque occasione può appuntarsi sul petto
E soprattutto di non riuscire a far pesare sul tavolo poi delle scelte politiche fondamentali il portato di questi lunghi quattro anni di lavoro
E proprio per evitare questo rischio abbiamo sollecitato questo incontro sicuri che
Insieme come abbiamo fatto altre volte saremo capaci di approfondire il senso di quello che abbiamo fatto
Di dare al nostro impegno comune degli obiettivi adeguati al presente e al futuro e di offrire anche la nostra esperienza all'esame alla verifica esterna che spesso c'è mancata
Quindi ci apprestiamo alla discussione senza facili trionfalismi innanzitutto perché quello che la società civile ha fatto nella ex-Jugoslavia e molto ma non è che uno degli esempi diciamo che quotidianamente su molti altri terreni
E la società civile riesce ad esprimere quindi non c'è niente credo di cui stupirsi né di modificarsi
C'è invece molto semplicemente bisogno di riconoscere che le risorse della società civile sono ormai un fattore costitutivo della nostra organizzazione sociale
Della stessa costruzione del bilancio reale nazionale e che a questa realtà va adeguata la legislazione e la stessa concezione della rappresentanza sociale questo vale nello in generale ed vale anche nello specifico nostro
Solo quattro anni ormai che la società civile italiana io la chiamo così non so più come chiamarla questa cosa non governativa Società Civile cittadini organizzati la chiamerà società civile credo che ci intendiamo
Dicevo da quattro anni questa società civile italiana sta intervenendo direttamente dentro un conflitto armato con un fenomeno che è sicuramente inedito per dimensioni partecipazione anche per espressione di soggettività
è una presenza che può essere tollerata che può essere confinata nello spazio del superfluo oppure edulcorata un po'nel fu il turismo la crimini vuole
E nessuno come dire dei primi dati che il con il tavolo Guigou il tavolo si è fatto carico è che credo sia stata consapevolezza che al contrario questa presenza
Permanente da quattro anni in un conflitto armato andrebbe e va esaminata con attenzione visto e vista soprattutto la carenza di strumenti che la diplomazia internazionale ha dimostrato di possedere
Per affrontare una crisi moderna come quella della ex Jugoslavia e sottolineo come spesso abbiamo fatto in parecchi la parola moderna perché siamo e credo in tanti convinti che a Sarajevo non stiano bruciando gli ultimi fuochi di Medioevo ma l'anticipazione di uno dei possibili scenari di futuro per il nostro continente nel due mila c'è però anche di più un abbiamo scelto in questi anni di scommettere non solo su un grande movimento di cittadinanza solidale e responsabile che per mille canali si è messo in moto verso la ex Jugoslavia
Ma soprattutto sulla possibilità di legarlo alla dimensione istituzionale il primo punto della relazione di Bolaffi
E qui io vorrei come dire Dio non molto chiaramente permettetemi di farlo non c'è niente di scontato nel lavoro del tavolo di coordinamento che qui oggi presentiamo e rilanciamo
Perché la società civile era in ex Jugoslavia con gli aiuti mentre in Italia tanto per fare uno degli esempi possibili il sistema della cooperazione internazionale covava sotto i colpi d'Angers in topolini
Abbiamo fatto insieme a vivere il tavolo passando per quattro governi non per uno mentre il Paese attraversa la sua più profonda crisi politico istituzionale sarebbe stato devo dire la verità qui parlo per per la parte mia
Sarebbe stato per noi molto facile scegliere di giocare un'altra partita
Quella della contrapposizione fra volontariato buono e sistema politico corrotto cattivo
A qualcuno credo apparecchi credo avrebbe fatto anche comodo trovare una leva in più per affossare definitivamente il sistema della cooperazione per fare di tutta l'erba un fascio per confondere le responsabilità
Abbiamo scelto invece di provare a costruire un modello nuovo di relazione e di collaborazione a trovare nelle maglie della crisi le potenzialità positive a sperimentare davvero il nuovo per quanto potevamo e non solo ad evocarlo
E abbiamo trovato disponibilità molto importanti da parte di amministrazioni e di persone dalla Presidenza del Consiglio in primo luogo a tutti i ministeri interessati vorrei soltanto se mi permettete citare due nomi fra tutti uno quello della ministro Contri che credo abbia dato a questo tavolo un grosso contributo l'altro quello della ministro Castellani fa Stories che credo anche lui per la vita di questo di questo tavolo abbia fatto parecchio
Ecco e oggi siamo qua io credo che come diceva Bolaffi siamo cambiati tutti parecchio in questa esperienza attraversando le sue luci ma pure le sue ombre i suoi successi ma anche le sue contraddizioni sua fallimenti
Oggi però possiamo discutere a partire da un fatto reale da qualche cosa che esiste davvero e che fosse solo per questo merita di essere ascoltato e difeso
E devo difeso perché la scelta che abbiamo fatto come volontariato
Ma stiamo pagando abbastanza Carra visto che nessuno è ancora riuscita ad evitarci di dover passare per la traduzione in concreto delle decisioni prese a questo tavolo
Dalle stesse paludi amministrative e burocratiche creati dal vecchio sistema e rese ancora più impraticabili
Dalla parte dalla paralisi succeduta gli scandali questo è un problema ce lo siamo posti molte volte
Abbiamo in qualche maniera costruito un qualcosa di nuovo che però non è riuscito poi a incidere
O essere riconosciuto come nuovo anche nella costruzione di canali amministrativi burocratici di emergenza eh no e come dire che rispettassero queste elemento di novità che metteranno in campo non dico niente di particolare il tema poi in fondo che abbiamo spesso e volentieri dovuto affrontare perché ci siamo scontrati con questo in maniera anche piuttosto dura
Abbiamo scelto la strada del coordinamento prendendo innanzitutto su di noi quest'impegno prima ancora di chiederlo ad altri
Ci siamo resi conto abbastanza presto che non potevamo chiedere integrazione né ai ministeri né alle Nazioni Unite se non riuscivamo a superare la frammentazione la dispersione
Il carosello delle mille sigle che ha spesso caratterizzata e all'inizio caratterizzava anche l'esperienza del volontariato nella ex Jugoslavia
Il Consorzio italiano di solidarietà all'esperienza che io qui rappresento è nato così
E oggi raccoglie duecento soggetti associazioni nazionali e locali coordinamenti panneggi enti locali esperienze religiose
Non è stato neppure il nostro un percorso semplice e neanche indolore perché è faticoso e molto faticoso per tutti abdicare a un pezzo del proprio protagonismo autonomo far convivere culture vissuti diversi
Costringersi alla fatica quotidiana dello stare insieme
Ma soprattutto ci siamo dovuti scontrare con un mondo quello della cooperazione internazionale che per anni ha vissuto di concorrenzialità e di competizione di suddivisione corporativa degli spazi
Ci siamo dolorosamente resi conto che eravamo quasi solo noi il volontariato i nuovi arrivati sulla scena
A cercare l'unione perché questa fa la forza e ti e tanti altri invece preferivano continuare a giocare in proprio convinti di poter meglio difendere da soli il potere acquisito noi speriamo di aver dato con il consorzio almeno un contributo a un futuro diverso ma la strada però diciamo la verità per come è ancora tutta in salita
Il tavolo di coordinamento da questo punto di vista c'è stato di un grandissimo aiuto
L'esistenza di una sede istituzionale fondata sulla comunicazione sulla trasparenza mirata all'integrazione delle attività a diverse e dato forza a chi ha impegnato per un modello nuovo di relazione fra Stato e cittadini
Che garantisca l'accesso democratico paritario alle sedi consultive e decisionali
Non sono soltanto parole perché tutto quello che è stato proposto dal tavolo ed è diventato realtà dai trasporti in Italia ai convogli in base Arzago Rina è passato per l'approvazione del Parlamento
Chi è quasi sempre ha votato all'unanimità su queste questioni
E a quindi impegnato il Governo grazie al lavoro di alcuni deputati e senatori che hanno attivamente partecipato alla vita e alle vicissitudini del tavolo hanno in questa è sempre sembrato un punto importante non come dire un accanimento casuale
Il lavoro del Consorzio presso il tavolo si è concentrato sin dall'inizio già nella riunione
Presso il ministero degli Esteri dopo la morte dei tre volontari bresciani radicale della Farnesina di cui parlava Bolaffi sulla richiesta che il governo garantisse che cosa sicurezza e servizi
Ai cittadini impegnati nella ex-Jugoslavia
Abbiamo così credo cercato di lavorare per tutti perché la ex Jugoslavia era vicina sì in termini geografici ma era lontanissima nella realtà di chi ogni volta dovrà spendere milioni per trasportare gli aiuti
Rischiare la vita per organizzare i trasporti con i propri mezzi
Vedersi rifiutare il proprio contributo dal sistema internazionale distribuzione degli aiuti perché non corrispondeva alle regole standardizzate
Credo che non sottolinea Remo mai abbastanza l'importanza dell'impegno del ministero della difesa per i trasporti in Italia
Del World Food Program per la disponibilità a gestire i trasporti navali della struttura logistica di cooperazione italiana del CX per i convogli in Bosnia Erzegovina
Credo che non saranno mai abbastanza i ringraziamenti
Siamo particolarmente soddisfatti che sempre di più questi servizi su cui ci siamo concentrati nel lavoro del tavolo venga usati anche da chi finora al tavolo non ci ha mai messo piede
La mole di aiuti che quasi a costo zero attraversano l'Italia e arrivano a destinazione dimostra credo lo spirito con cui abbiamo lavorato all'interno del tavolo
Anche in particolare come Ics mettendo a disposizione i nostri uffici in Italia i nostri uffici all'estero il nostro magazzino di Falconara
Coperti solo e soltanto dalle nostre risorse nonostante le mille promesse di sostegno a tutti coloro eguali ne avessero bisogno al di là delle sigle di appartenenza
Se lo abbiamo fatto e se continuiamo a farlo
è perché siamo convinti che questa la garanzia di accesso e servizi al volontariato da parte dello Stato
Sia una delle chiavi fondamentali per canalizzare moltiplicare le risorse associative e private del nostro Paese anche in altre aree del mondo
Geograficamente più lontane
Magari cominciando per esempio ad aiutare quelle parti della ex-Jugoslavia che non sono la Bosnia Erzegovina e che non hanno minimamente potuto giovare del sistema operativo che fa base a Spalato
Abbiamo con lo stesso spirito cercato di operare in questi anni per un riconoscimento della società civile italiana da parte degli organismi internazionali attivi nella ex Jugoslavia
E se oggi possiamo vantare
Cominci a s di lavorare come implementi partner di UNHCR di Unicef
Della federazione delle croci rosse internazionali di altre altri geni sia sappiamo però anche quanto lavoro questo ha comportato e vi assicuro detto anche qui fuori dei denti che non sarebbe fa valsa la pena di tuffare tutto questo lavoro se l'obiettivo fosse stato soltanto quello di garantirsi qualche qualche progetto
Più o meno sostenuto finanziariamente
Abbiamo creduto invece e crediamo ancora che sia essenziale anche qui arrivare al riconoscimento reciproco a una integrazione degli interventi e della possibilità di collaborare
Anche in questo ambito tradizionalmente appaltato a poche Ang specializzate fra le quali nessuna italiana
La possibilità di relazione di lavoro le competenze specifiche dell'associazionismo del volontariato del sindacato degli enti locali credo che possano essere preziose se affiancate a quelle necessarie
E come dire consolidate di intervento in internazionale nelle emergenze io credo che il rapporto instaurato in questo periodo a livello nazionale ma anche internazionale per esempio con l'UNHCR grazie al processo pare in antiche proprio di questo si fa carico
Ci dà la speranza di aver fatto avere iniziato un lavoro che come dire può andare molto più in là che non Lights così come dire che non fermarsi nella ex-Jugoslavia
Io ho cercato di evidenziare gli elementi più importanti della nostra esperienza
Coordinamento e integrazione trasparenza nel rapporto fra cittadini e istituzioni priorità i servizi nel sostegno dello Stato al volontariato inserimento nel sistema operativo internazionale
Oggi che il dibattito sulla cooperazione internazionale sulla riforma della legge per la cooperazione allo sviluppo all'ordine del giorno
Crediamo che dal modello Jugoslavia dal nostro modello comune Jugoslavia tale dibattito potrebbe avere dei suggerimenti molto importanti
E in ogni caso che siano molto importante poco importanti crediamo però di avere comunque tutte le carte in regola per fare parte di questo dibattito sulla risposta
L'ammodernamento di quegli stessi mezzi e sono stati impiegati a Massa per le esigenze in questione
Mi riferisco in particolare alle operazioni di monitoraggio di imposizione dell'embargo in Adriatico all'European Community monitor in missione con un elicottero abbattuto nel gennaio mille novecentonovantadue e perito gelo relativo equipaggio
Al trasporto con vettori MD materiale vario fino al citato tre settembre novantadue alle operazioni aeree di Nightfly per la sicurezza dei cieli della Bosnia e all'utilizzazione di basi nazionali per i velivoli NATO UE
A questo punto però ci si potrebbe chiedere se i due tipi di interventi sono tra loro omogenei quanto meno se sono contrastanti o concorrenti ad un unico scopo
Lasciando ad altri la valutazione sulla loro opportunità ed efficacia
Valutazione che pur se importantissima e meritevole forse anche in questa sede di un approfondimento
Esula dalle mie competenze in quanto investe livelli di responsabilità e di decisione ben al di fuori della mia portata è indubbio a mio parere che in ambedue i casi citati di azioni umanitarie
Per non affidarmi a sensazioni personali e quindi soggettive faccia timida ho cercato il significato di aiuto umanitario un vecchio dizionario che avevo in ufficio
Il Devoto-Oli Dell'Elce strada settantuno quella Talia il mio ultimo aggiornamento del mio dizionario dice aiuto cose protezione assistenza soccorso prestato qualcuno che si trovi in difficoltà un pericolo
Umanitario che improntato all'esigenza di apportare un miglioramento alla condizione umana dal punto di vista economico etico e sociale
Da tali definizioni non mie ho tratto la convinzione di essere nel giusto quando considero aiuto umanitario anche l'intervento armato concorrente con l'intervento classico di assistenza
Nel senso che fornendo una cornice di sicurezza concorre a migliorare le condizioni umane di vita delle popolazioni e permette agli stessi operatori di lavorare
Resta in ogni caso l'ammaestramento che scaturisce dalle modalità e dall'intensità della partecipazione di quanti a vario titolo ci sono prodigato perché ogni iniziativa volgesse a buon fine
Mi riferisco allo poi stanno instancabile del dottor Bolaffi resa più pregnante dalla pressoché continua presenza del ministro e dalla volontà di collaborazione di tutte le amministrazioni dello Stato
è stato veramente edificante ritengo per tutti i partecipanti citato tavolo entusiasmo delle organizzazioni non governative
E in particolare del Consorzio italiano di solidarietà e constatare quale gara del quale gara di solidarietà sia stata posta in essere nei confronti di nostri fratelli colpiti dalla sventura della guerra per di più civile
La maestra mento che se ne può trarre quindi e che ogni qualvolta c'è convergenza di sforzi di volontà e di professionalità tutto si risolve con il massimo rendimento
In riferimento poi agli interventi precedenti del dottor Bolaffi da simpatica Pollini oltre a confermare la disponibilità della forze armate a continuare la collaborazione offerta e che risulta apprezzata
Ritengo personalmente che al di là delle soluzioni che verranno adottate un tavolo di coordinamento almeno per l'attività esecutiva continui ad avere validità
Ciò per garantire tempestività e pratica soluzioni alle iniziative al fine di superare anche con interventi personali quelle difficoltà di natura burocratica che burocraticamente non potrebbero trovare soluzione
Non sarà la proposta programmatica ma estremamente realistica perché esalta la capacità e l'estro italiani di cui ciascuno di noi è portatore
Grazie
Allora intanto ringrazio generale Formentini non è adesso abbiamo una pausa brevissima dieci minuti di dietro c'è un caffè è una cosa di dieci minuti il perché come voi sapete alle quattro questa sala deve essere assolutamente lasciata libera e un impegno preso con il crede quindi da un po'stringere i tempi
De Rossi interventi dei nostri lavori quindi sono le undici e mezza esatte secondo il programma e quaranta riprendiamo la discussione grazie
Il programma a questo punto
E qui faccio di Riccardo
Allora il programma prevede adesso una una relazione
A quattro mani nel senso che sono due in rete
Gli autori Marco Angelini è Giorgio Cardone ora non so chi dei due
Dario allora a quattro mani troppo
Ora il problema questo noi stiamo tutto sommato sono stati abbastanza relativamente disciplinati io a questo punto però bisogna esserlo assolutamente perché sennò non finiamo per l'una e mezza apposta per
Vi pregherei nell'intervento integri ristrettissimo avverte ai tempi prego
Sì solo due parole
Allora
Il CX è un'organizzazione non governativa che lavora con programmi finanziati dalla Comunità Europea governo italiano poi le varie agenzie internazionali da quindici anni ormai in Africa in America Latina eccetera il
Il primo
Il primo la prima esperienza che noi facciamo di trasporti di emergenze questa nella ex Jugoslavia
è iniziata all'altra hanno nel nel nel mese di aprile con un finanziamento equo trimestrale e poi è continuata nel mese di settembre
Con un con un contratto o anzi una serie di contratti con l'ambasciata italiana Enza gabbia e quindi con la cooperazione italiana di Spalato in coordinamento con la cooperazione italiana di Spalato appunto
Da settembre a al trentuno maggio in questo periodo abbiamo ampliato la nostra sede a Spalato o siamo ormai trentotto persone
E in questo periodo abbiamo svolto un lavoro esclusivamente di trasporto e subito dopo di monitoraggio
Che quello probabilmente più importante e che ci ha reso dei benefici immensi logicamente alle come organizzazione ma soprattutto a favore del governo italiano io penso la nostra sede a Spalato appunto dicevo composta di trentotto persone
Abbiamo ventidue Ghanem ingestione del del male
In questo periodo e poi chiude
Forse l'ingegner Giorgio Cardone dirà ancora meglio di me cento convogli
Due mila seicento tonnellate eccetera eccetera
Le cose importanti da dire oltre che parlare del monitoraggio appunto per i problemi di sicurezza abbiamo a abbiamo oltre all'erario e al
Alle normali
Radio VHF che accarezza abbiamo installato su quasi tutti i mezzi dei sistemi hotel tracce sono dei satelliti che ci permettono in ogni momento di sapere il camion dove si trova e parlare
Tramite fax appunto con la base di Spalato con la base di Roma e addirittura con una base centrale che al Lario nel lago di Como
Io vorrei solamente concludere ringraziando il mio nome tutta tutta la nostra organizzazioni nostri trentotto ragazzi che sono dei ragazzi splendidi
Siamo una decina di italiani e ventinove croati ventotto provati
Croati poi croati sia di Bosnia ci sono serbi musulmani e croati non facciamo distinzioni neanche nel momento in cui facciamo le selezioni sono dei ragazzi splendidi io penso che non solo io ma dovremmo ringraziare un po'tutti perché hanno svolto un lavoro e Greggio un lavoro che c'ha permesso comunque non solo come organizzazione non sono come cooperazione italiana e ambasciate dalle Zagabria
Di rappresentare il l'Italia nel migliore dei modi grazie
Sì dunque
Io più che parlare descrivere quello che è stato il nostro intervento che ZAS tanto rapidamente sintetizzato da
Il mio collega su cui sono un po'di più dati disponibili su su una relazione riassuntiva corre un attimino rispondendo anche quello scalino l'invito del titolo del del nostro intervento puntualizzare un po'quali sono le
Le tematiche i problemi con cui ci si confronta nel momento in cui ci si pone il problema di trasportare dei beni
Umanitari la Spalato
Alle destinazioni finali in Bosnia Erzegovina che poi alla fine e è il nostro mestiere in questo momento
Questo fondamentalmente dove ci troviamo a confrontarci con tre tipi di problemi tanto sono in coda in tre tipi di problemi che si incontrano che sono tutti chiaramente dipendenti dal particolare tipo di situazione in cui si trova il Paese dove si deve operare
Molto schematicamente si possono distinguere problemi legati corrente la sicurezza problemi legati a diciamo così difficoltà nella viabilità e problemi doganali
Con sicurezza si intende il fatto è legato al fatto che operando in una zona in guerra capita comunque questo tipo di interventi di attraversare eventualmente zone che possono essere obiettivi militari o possono essere comunque in quel momento punti particolarmente caldi
Può essere anche semplicemente il fatto che si opera spesso in aree dove c'è una sorta di sospensione del della legge non c'è un conto non c'è uno Stato che ha un controllo del territorio per cui si è comunque esposti o si può essere esposti a situazioni imprevedibili a gruppi isolati e
Cosa fenomeni banditismo e cose del genere
Il discorso viabilità legata al fatto invece che
Dire che uno delle caratteristiche di questo conflitto un po'di tutti è stato quello che ha creato una serie di di di interruzioni in quelle che erano le vie di comunicazioni questo vale soprattutto per certe aree cercare nella Bosnia centrale Helen Clark per cui comunque spesso si è costretti a ricorre a via via alternative a quelle che erano in uso prima dalla guerra
Le strade in dollari non sono mai state un granché attualmente quello che succede che spesso si opera su piste di fortuna su cose che sono state costruite durante la guerra spesso con percorsi che più che la logica
E la via più semplice seguano leggi dettate dalle posizioni delle parti in conflitto
E ultimo punto forse quello apparentemente meno
Come dire
Non ho drammatico però perché fa il lavoro quello che ogni volta si presento drammaticamente l'unico pari Sintra sempre
è la questione nei nostri problemi doganali in effetti la cosa che succede più spesso facendo un convoglio da Spalato così posta in Bosnia Erzegovina attraversare frontiere frontiere che a volte sono fra stati riconosciuti a volte sono fra Stati che si auto riconoscono a volte sono linee che dividono parti in guerra e così via
E tutto questo produce va buffo forse non può assecondare produce la marea di carta
E però spesso un problema è un problema sensibile perché alla fine il risultato può essere molto semplicemente che anche se si è pensato a tutti i problemi di sicurezza eccetera si ritorna indietro non si non si consegue
L'obiettivo di sarà proposto semplicemente perché mancava quel pezzo di carta quella cosa
Questo un po'il quadro fondamentalmente molto sintetico il tipo di problemi
Che ci troviamo di fronte rapidamente un po'quali sono le risposte che sono state identificate dalla nostra organizzazione dal nostro committente che il ministero degli esteri e la cooperazione italiana per per risolvere questo tipo di di problemi
Per la prima cosa sicuramente la prima esigenza che che con costantemente si presenta è quella di si presenta è quella di sapere e quindi un ruolo comunque strategico e chiave di indispensabile dell'informazione e la conoscenza del territorio e questa questa è passa attraverso tutta una serie di contatti che vanno dal rapporto con l'agenzia delle Nazioni Unite e dell'UNPROFOR che hanno comunque la presenza capillare sul territorio ma anche con altre realtà magari meno ufficiali però che proprio grazie a questo si trovano ad avere una maggiore penetrazione maggiore conoscenza delle situazioni particolari questo vale per esempio per le tantissime organizzazioni non governative italiane e non
Data propose trovo molto interessante riferimento che faceva Bolini propria l'idea di questa rete
Di monitoraggio per quanto riguarda soprattutto le le organizzazioni italiane presenti questa è una cosa che mi fa di in buona misura esiste già anche costruita spesso sulle relazioni personali di comunque lì da tempo e si vede però sicuramente è una delle delle risorse più importanti del del tipo di operazione ci siamo trovati a fare noi
E sul discorso del monitoraggio legato a quello che sta queste nell'informazione
C'è da dire appunto si gioca una delle caratteristiche del nostro intervento
Che è appunto quella di avere adottato una struttura tipicamente logistica quindi che fa trasporti di una fetta dall'organizzazione che invece a un altro mestiere a San vicente mestiere andare in giro e vedere cosa succede questa ricadute sia sul piano pratico cioè sul fatto dalla nostra attività di trasporto sia sul su un piano più ampio perché comunque c'è tutta l'operazione di rilevamento dei bisogni
Che sicuramente una un se non altro una premessa agli interventi che possono essere fatti
Gli altri punti su cui abbiamo investito nel momento in cui l'uomo affrontare i problemi di cui sopra sono stati quelli delle risorse del personale
E quello che si ha sempre privilegiato è stato l'impegno l'utilizzo del personale locale per il semplice motivo che appunto per essendo la conoscenza del territorio delle situazioni a volte anche delle logiche delle dinamiche di un conflitto abbastanza Complesso
Per chi lo vede da fuori
La la conoscenza che a una persona che comunque questo conflitto lo vive come suo e questo vale per tutte le popolazioni tutte le persone dall'azione slava in qualche misura ecco ci sale e devo dire che per noi è stato uno dei punti dei punti che ci hanno aiutato a a fare un lavoro che ha speriamo ci sembra di capire è stato comunque apprezza
Niente
Non era una conclusione penso sia fondamentalmente da trarre da tutto questo che la logistica il trasporto restano comunque come come indicava anche ministro Spinola prima delle
Delle cose degli strumenti necessari
Purtroppo e dico purtroppo perché comunque sarebbe molto bello poter operare un altro modo ma purtroppo si da una situazione in cui in in Bosnia Erzegovina eh ancora molto difficile se non impossibile molto spesso troppo pericoloso muoversi in maniera diciamo selvaggia c'è stato un momento in cui si poteva caricare un camion magari con aiuti
Raccolti davanti al supermercato da un gruppo di volontariato caricare un camion di un amico portarlo in un posto in Bosnia Erzegovina tornarsene a casa per fatto sicuramente una cosa importantissima ecco purtroppo questo e la nostra valutazione dopo la nostra esperienza
Questo non è possibile allora proviamo
Importante che in questa macchina che comunque il tavolo non solo il tavolo noi messo in piedi
Per l'inoltro per la distribuzione degli aiuti umanitari governativi ma soprattutto riorganizzazione come consorzio di organizzazioni di Enti locali
Di realtà in qualche modo più deboli che non potrebbero mettere in piedi certe strutture troviamo veramente importante
E siamo in qualche modo fieri di essere la parte che copre questa fetta indispensabile
Considerando comunque il nostro lavoro sia per quanto riguarda i trasporti sia per quanto riguarda una raccolta di informazioni costante con uno strumento che che che ci piace di me predisposizione di quanti poi in qualche modo gli danno contenuto con i loro progetti con i loro beni
Il danno in qualche modo poco senso
Grazie
Ora alla parola
Andrea corti che ci esporrà
Sulle concessioni sul quadro geopolitico nella ex Jugoslavia mentre corti prende la parola io voglio segnalare ringraziare per la presenza
L'ambasciatore per il Verona che il responsabile della delegazione diplomatica italiana Sarajevo che qui da noi qui tra noi che ovviamente
Prenderà la parola quando Racca
Grazie il il titolo della mia relazione forse un po'troppo ambizioso
Per uno svolgimento di di circa venti minuti io non vorrei assolutamente sforare questo tetto pure invece concentrarmi alla luce anche del degli sviluppi più recenti la situazione militare
E nella configurazione dell'intervento internazionale in Bosnia Erzegovina può invece concentrarmi su quelli che saranno a mio avviso i i problemi di fondo i problemi emergenti per il strutturali dal punto di vista strategico con cui si dovrà confrontare la comunità dell'aiuto la nostra comunicato un'età che queste nazionale nei nei mesi avvenire
Io vorrei anzitutto sottolineare che per ora il la configurazione della delle forze internazionali in Bosnia Erzegovina ha subito un aumento subirà un aumento quantitativo
Più che qualitativo ripeto rebus sic stantibus questo giudicare insomma è l'indicazione univoca
Del ne che si ricava un po'd'analisi tutto il dibattito che ha preceduto e accompagnato la creazione della qui che Accio Force
Sottolineo rebus sic stantibus perché in realtà ci sono c'era senz'altro possibilità che dal punto di vista politico
La presenza massiccia sicuramente molto più rilevante delle forze internazionali poi Suma altri significati e venga utilizzata per altre finalità
Quali esse siano
Quel che è certo tuttavia che ci saranno i mesi a venire un un aumento delle difficoltà con cui si dovrà confrontare l'aiuto internazionale credo che qui tutti gli operatori siano già cominciando a sperimentarne
Ma a mio avviso questo destinato ad aumentare perché perché c'è un interesse convergente delle parti che si articolano diminuzione di interesse da una parte invece non mento di interesse dall'altra a nel complesso bloccare o comunque hanno un per mettere un capitolo capillare invio degli aiuti
Illegalmente o più importante l'indebolimento dei serbi è evidente che i serbi cercheranno di usare il leverage che hanno controllando le vie d'accesso degli aiuti umanitari per aggiungere pressione bosniaci
E naturale che lo facciano mirata se noi ci estremo un attimo dalla dal quadro dall'evolversi quotidiano della situazione invece andiamo a vedere cos'è successo nell'ultimo anno vediamo che tutto sommato lo status delle blue delle blue Luxe ingenerosa aiuti umanitari assale un altrove avuto grosse difficoltà questo è stato in parte controbilanciato dalla dalla maggiore facilità degli aiuti dovuta raccordo la Federazione alla creazione all'apertura
Degli interni e della Gannett drammi supero da Spalato che in un certo senso bilanciato soprattutto nella percezione dei media e quello che invece su certi settori dove guarda caso se abbiano un controllo assoluto dove invece ci sono c'è una situazione di in grandissima difficoltà
Complessiva
L'UNHCR naturalmente e tutte le organizzazioni approfittano di ogni finestra di opportunità molto rapidamente però ciò non toglie che sono nel complesso situazione molto difficile
E ripeto è bilanciata soltanto al fatto che ci si sviluppa anzitutto una rete di accordi su terreni no diciamo così paralleli da un lato e dall'altro poi calcoli Federazione permette appunto una una un un maggiore afflusso degli aiuti
Probabilmente anche i bosniaci faranno sempre più difficoltà per questo prima ragione che hanno meno interesse ora che c'è la federazione la voglia accettare tutto sommato è ben servita per quanto riguarda le enclavi discorso non sfugge al loro controllo per ora
Quindi non è non è molto importante
è evidente che qualora la diligenza di Sarajevo reputarsi che
Una certa configurazione delle forze internazionali
Qualora optasse per una per spingere per cercare di ottenere un certo e configurazione forze internazionali la prima cosa che dovrà modificare anche alcun filo configurazione l'aiuto internazionale perché se c'è una cosa chiara e che un approccio più muscolare
Delle forze internazionali implica immediatamente una riduzione dell'aiuto umanitario questo mi sembra evidente
è ammesso da tutti i responsabili dell'aiuto umanitario e non non può essere altrimenti
Il grosso problema è quello delle enclavi naturalmente
Non tanto coraggio de che sembra abbia una certa quantità di su previdenza Aprica sicuramente lì direi che la situazione e da un punto di vista umanità disperata e diventerà molto più grave perché perché evidentemente si va a mio avviso verso una configurazione più compatta dell'UNPROFOR
Il che vuol dire un abbandono sostanza ed eventuali
è inutile nascondersi che c'è questa tendenza questa linea di pensiero che condivisa da alcuni Governi in forma più o meno ufficiale
E che evidentemente influenza poi lo svolgimento e la configurazione dell'UNPROFOR su tutto lo scenario
In sostanza e qui vorrei conclude il grosso problema con cui ci dovremo confrontare quello di una crescente forbice fra le possibilità di di arrivo e di distribuzione degli aiuti e il ruolo della comunità internazionale insomma qui che cosa succede corposo succede due cose in questo momento io non saprei
Indicare una soluzione ma entrambi in questo momento sono possibili
La prima è l'approccio muscolare la distribuzione degli aiuti de su cui l'aiuto forzoso o la distribuzione forzosa degli aiuti se ne è parlato spesso l'UNHCR ha un atteggiamento molto complesso sulla questione com'è comprensibile perché al di là delle dichiarazioni ufficiali poi nella sostanza dei comportamenti a un approccio un po'diverso questo molto importante da considerare naturalmente una distribuzione forzosa degli aiuti un Pica implica immediatamente una riconsiderazione del ruolo dello che intenzioni non governative che sono le prime a mio avviso ad essere influenzate da Quetti vita sarà la prima essere influenzata negativamente a tale attività perché realisticamente non è pensabile che nell'evento di redistribuzione forzosa degli aiuti le organizzazioni non governative abbiano un ruolo in questo è chiaro che se sarà scelta la l'UNHCR che vorrà gestire direttamente trattandosi di una situazione ad altissimo contenuto militare e di grande pericolo che necessiterà anche di una coordinazione politica molto forte con le forze dell'UNPROFOR e in genere con le forze di pace nella nella ex Jugoslavia
Quindi evidente che le organizzazioni non governative avranno un ruolo molto minore in questo cioè se si arriva uno scenario in cui ci sarà non un ricorso sporadico ma anche un ricorso sporadico alla distribuzione forzosa degli aiuti a mio avviso attività di organizzazioni non governative verrà fortemente limitata
A mio avviso verrà confinata soprattutto soprattutto nelle nelle aree dove paradossalmente il bisogno minore cioè nelle aree dove più che altro ci si concentra su progetti di costruzione di risse attualmente eccetera
Quindi ecco io inviterei in questo caso a una riconsiderazione anche dalla pianificazione strategica di tutte le ONG le nostre naturalmente
Che operano la Bosnia Erzegovina altre possibilità invece che non si scelga l'approccio muscolare al peacekeeping e quindi necessariamente in vista di una di un riaprirsi del conflitto che ormai è sotto gli occhi di tutti
A quel punto una configurazione più compatta delle forze del dell'UNPROFOR implicherà necessariamente l'abbandono di alcune aree il concentrarsi appurare dove tutto sommato situazione già adesso
E meno grave rispetto a un anno un anno e mezzo fa
Questo naturalmente un problema di missione politica delle delle del della missione delle Nazioni Unite lectio Cusani particolare dell'UNPROFOR
Insomma a un certo punto ci si chiederà che cosa sta a fare l'UNPROFOR tolto il problema di Sarajevo che rimarrà anche per l'attenzione mediatica visto che le enclavi verranno sostanzialmente non verranno servite con la stessa intensità con cui vengono servite oggi dall'UNPROFOR cosa presumibile ripeto sempre nell'evento di un'escalation del conflitto può darsi che non succeda Cos Sato darsi che non succede però è un'evenienza che va considerata
Dice si è visto nella crisi di novembre che le possibilità dell'UNPROFOR di rifornire
Il contingente un contingente qualunque esso sia ripeto sono molto limitate
Certo dello scenario può mutare computare anche rispetto alla Croazia però per ora diciamo partiamo da una situazione rebus sic stantibus o comunque che non registrerà delle modifiche radicali ecco che il quadro che si configura è quello di una compattamento della presenza internazionale all'interno del territorio della Federazione certo ci sarà come già c'è da parte delle Nazioni Unite un'apertura
Alla alla bolla che però difficilmente a mio avviso almeno nel medio termine si configura come stanziamento e come dispiegamento di contingenti militari probabilmente ci sarà soltanto come c'è adesso
Un tentativo di apertura civile della parte politica dell'UNPROFOR piuttosto che l'arrivo di contingenti militari non è detto che questo non cambi perché naturalmente la forma di stanziamento dell'UNPROFOR
Era basata sulla percezione politica che il Consiglio di sicurezza aveva della guerra nella nella Bosnia Erzegovina siccome questa percezione si basava su alcuni dati strutturali che sono in evidente cambiamento può anche darsi che questo qui cambi ma a mio avviso ripeto questa è la mia opinione personale come peraltro tutto filo che ho detto fino naturalmente
Il a mio avviso però non ci vorrà molto più tempo perché si tratterà di spostare delle percezioni abbastanza consolidate i come mi diceva un diplomatico certo il triplo svedese come far far virare una petroliera ci vogliono venti chilometri e per una volta che poi girano la fermi più però ci vogliono venti chilometri per farla girare ecco più o meno succederà la stessa cosa
Quindi può darsi ripeto sembrasse certa una strada invece di un'aderenza ai principi tradizionali del peacekeeping quindi non verrà scelto la strada di un peacekeeping più muscolare sia in forma sistematica che forma sporadica
Si porranno avviso un il il problema di un riorientamento dei programmi soprattutto delle ONG che tanti proprio per la natura stessa del del lavoro sarà più indirizzato alla come dire a programmi di ricostruzione a programmi di seconda generazione piuttosto che all'immediato piuttosto che all'aiuto perché a mio avviso in in questa fase del conflitto in questa nuova fase del conflitto alcuni hanno parlato apertamente di una nuova guerra bosniaca le possibilità di distribuzione dell'aiuto d'emergenza saranno abbastanza limitate abbastanza limitate
In conclusione vorrei dire che il il quadro che io ho cercato di delineare presente alcuni aspetti problematici
Il primo è che se viene scelto una distribuzione di peacekeeping più muscolare comunque l'attività umanitaria verrà limitata se si sceglierà un approccio muscolare alla distribuzione degli aiuti quindi con il passaggio forzoso degli aiuti il ruolo delle ONG
In genere il ruolo di tutto ciò che aiuto ma non è UNHCR a mio avviso verrà fortissimamente limitato per le per la necessità stessa di Corviale è un fortissimo coordinamento militare e anche una responsabilità politica di questa azione
Viceversa se verrà scelto un approccio più tradizionale ma con una forma di dispiegamento diverso come sembra essere l'orientamento quindi una forma tolto il problema Sarajevo che rimarranno a dire con delle enclavi sempre più difficili da rifornire in particolare bici Archer e senza poi grosso grosso appoggio politico anche su questo detto in termini molto realistici beh e anche qui il ruolo delle leggi presenterà dovrà subire alcuni alcuni cambiamenti alcuni gli orientamenti c'è poi naturalmente la possibilità di aprire frontiere nuove nell'aiuto umanitario nella ex-Jugoslavia violentando lo in base a una diversa percezione
Non tanto delle cause ma della realtà attuale e futura del conflitto quindi una sorta di davvero di di di rivoluzione copernicana dell'aiuto umanitario se così io posso chiamare
Che che guardi for proprio più alle necessità umanitarie e meno diciamo a quello che invece sono delle forme anche concettuali già Jacko di fiducia sull'edificate già cristallizzate
A mio avviso è una sfida che può senz'altro essere colta questo però dipenderà anche e soprattutto da quella che sarà la politica generale del nostro Paese non credo di fatti che
Sono temi un po'troppo delicati per per attualmente rispettando il la libertà
Di tutti coloro che operano con tanto coraggio con tanta dedizione impose però ripeto si tratterà proprio di proprio perché probabilmente nel medio termine un'altra rivoluzione copernicana avverrà prima in Italia che in altri Paesi si tratta però ecco di di creare delle forme di coordinamento politico a mio avviso molto strette su questo perché si rischia soprattutto nei Balcani dove come che tutti qui sanno la teoria cospiratori e retorico spia tre non sono intere hanno ma a anche l'ultimo operatore viene visto come uno strumento diretto immediato della politica estera del Paese cui appartiene perché loro ragionano così e dobbiamo tenerne conto ecco anche in questo caso a mio avviso bisogna comunque ecco cercare di trovare modi di coordinamento abbastanza forte
Grazie
Grazie adesso diamo la parola Aldo turchi di che degli aiuti umanitari dell'Unione Europea lecco
Grazie dottor Bolaffi
Intervengo qui innanzitutto salutando tutti i presenti
Al nome della la signora Bonino commissaria per gli aiuti umanitari della della comunità europea della Commissione delle Comunità europea e responsabile per l'ufficio per gli aiuti umanitari di della nostra istituzione
E vorrei dare il giusto molto rapidamente un lascerà delle attività della della comunità europea Unione Europea attualmente
Attraverso dati attraverso aiuti dati attraverso ecco molti di voi conoscono già
Di cosa si tratta
Ecco e presente nella ex Jugoslavia già sin dagli inizi del conflitto innanzitutto la commissione in quanto tale ha dato un apporto anche agli Stati membri
Mandando dei funzionari
Sin dall'inizio del confitto dal luglio del novantuno atto
Attraverso una presenza presso la missione di monitoraggio della Comunità europea laici MM
Di cui è stata fatta menzione questa mattina
E dopo
Qualche mese
Dopo la costituzione di ecco
Fatta nell'aprile del novantadue ma gli interventi pratici cominciati a a settembre del novantadue quando il conflitto in Bosnia Erzegovina già aveva cominciato a espandersi
Allora un intervento più diretto da parte della della comunità Unione Europea
E dall'inizio del conflitto del novantuno la commissione della della Unione europea approvato degli aiuti umanitari a favore dell'ex Jugoslavia quindici tutte le repubbliche che stanno emergendo
Aiuti per circa un miliardo e cinquantuno milioni di ECU ricordo che le cure a pressappoco uno virgola venti dollari
E tenendo conto degli aiuti di ciascun bilaterali dati a titolo bilaterale di ciascun stato membro compresi anche i tre nuovi Stati aderenti
Lo sforzo totale quindi dell'Unione Europea in tre anni e mezzo e di uno virgola sei miliardi di ecco
Ora capirete che questo sforzo totale a favore della ex Jugoslavia e
In mezzo e sostanziale
Voglio solamente dire questo questa accennare a questa situazione perché cominciamo ad avere già forse non dico qualche critica ma delle domande perché la comunità europea diminuisce quest'anno
Agli impegni
Verso la ex Jugoslavia nella nella schiena di informazione voi vedrete appunto la curva che diminuisce dal novantuno in crescita fino al novanta novantatré novantaquattro
E poi nel novantaquattro comincia a decrescere
Però rimane sempre un impegno abbastanza sostanzioso
In effetti con uno virgola sei miliardi di ECU
Tutta la comunità europea quindi la comunità e gli Stati membri
Danno una assistenza umanitaria equivalente al sessantasei per cento di tutta la assistenza data dalla comunità internazionale in questo periodo di riferimento negli ultimi tre anni e mezzo
E ne fanno della Unione Europea il primo donatore mondiale di aiuti a favore della ex-Jugoslavia
Ora nel novantaquattro come dicevo si può notare una una diminuzione nella degli esborsi della comunità per l'assistenza umanitaria e questo per a causa di varie
Vari fattori
Lei è stato anche accennato un poco
Poco fa per esempio la creazione della federazione e la diciamo la stabilizzazione politico-militare
In Bosnia Erzegovina tra bosniaci musulmani e bosniaci croati
Ha portato alla a alla alla stabilizzazione politico-militare il che ha permesso unica ingresso e parleremo dove già è stato il accennato un po'del problema condotto colti anche il problema degli accessi io credo che il problema più grave non è tanto il problema
Della
Della disponibilità di mezzi quanto il problema degli accessi perché mezzi e prodotti ce ne sono questo forse la signora Paolini può confermare la dottoressa Paolini
Ne arrivano anche di mezzi a Spalato il e di prodotti di aiuti umanitari di aiuti alimentari il problema è come far rientrare
Abbiamo visto che per la Bosnia
Erzegovina c'è questo nuovo accesso con la stabilizzazione politico-militare di quindi permette una programmazioni
Migliore di questi di questi aiuti come dicevo da una parte anche c'è stata una programmazione dall'autunno-inverno mille novecentonovantatré con varie decisioni per centosettantacinque miglia c'è milioni di ECU e che ha permesso di coprire i vari bisogni umanitari sanitari medici e logistici
Oltre alla messa a disposizione di vari
Prodotti di prima necessità tanta parte accennavo ha libero accesso in Bosnia Erzegovina e infine il numero dei dei beneficiari ufficialmente
Confermato dalla dalla dalla UL me H CRE e diminuito dal quattro virgola quattro milioni
Di cui avevamo come cifra ufficiale nel nel mille novecentonovantatré
Novantaquattro si passa oggi a Duemila virgola due milioni di persone effettivamente in necessità quindi non si può parlare io credo di una diminuzione
Degli aiuti se non altro in termini relativi
Diminuzione in termini assoluti si e le cifre che che sono nella nella nostra Scheda confermano questo fatto però e dato dare a ragioni obiettive
Ora nel mille novecentonovantatré l'aiuto umanitario per la ex Jugoslavia
Ammontava a trecentonovantacinque milioni di ECU parlo solamente della Comunità europea in quanto tale al quale naturalmente devono aggiungersi gli aiuti bilaterali degli stati membri
Di cui un grande apporto a a cui un grande apporto è stato dato dalla dal nostro Paese dall'Italia
Non dopo le cifre sono lì tutti i dettagli solo volevo un po'al sofà AFS soffermare la la la il vostro
Il vostro interesse su due punti oltre che questi aiuti della comunità europea contrariamente a quello che si pensa sono dati in massima parte attraverso organismi non governativi cioè per il trentotto per cento
Organismi non governativi degli stati membri per un venti virgola otto per cento alla HC R.
E per un quattordici virgola sette per cento al Programma alimentare Montale
Questo perché specialmente in Bosnia Erzegovina noi la comunità europea non ha strutture in Bosnia a parte che ecco e questo la dottoressa Paolini lo sa è una struttura appena nuova ne parlavamo questa mattina prima del convegno dell'inizio del convegno è una struttura che esiste dal mille novecentonovantadue
Ecco e amministra fondi vero un miliardo e cinquecento milioni all'anno per tutto il mondo con ottanta funzionari tra segretarie
E funzionari e il direttore il direttore e i direttori dei due o tre settori quindi vedete che sono poche persone
Il personale ci manca questo è stato fatto già presente a alle autorità della Commissione e attraverso la Commissione si farà presente agli Stati membri
In Bosnia in in Bosnia Erzegovina ma anche nelle altre repubbliche in Serbia in Macedonia in un Croazia
Noi attuiamo solamente per esempio per dare un esempio solamente per la Bosnia e per la Croazia abbiamo solo un personale di tredici persone più una decina di agenti locali segretarie e assistenti
Per questo noi ci appoggiamo agli organismi non governativi sia per quanto riguarda la messa in opera dei progetti che la Ecofin finanzia sia poi per quanto riguarda il credo che qui apriremo dopo nel dibattimento un problema il problema della logistica il generale Formentin
Il e il rappresentante del CX ne hanno già
Accennato penso che lì ne abbiamo parlato anche un mese fa ho due un mese e mezzo fa con la dottoressa
Paolini e con la signora Bonino qui c'è un problema da lì vedere effettivamente il problema della logistica che poi comporta il problema politico dell'accesso
Quindi in massima parte aiuti dati attraverso organismi non governativi e per un quaranta per cento attraverso organismi multilaterali siano essi delle Nazioni Unite sia la croce rossa o la Federazione della Croce Rossa insetti voi vedrete che perlomeno nel novantatré il cinquanta per cento degli aiuti sono stati passati attraverso o distribuiti attraverso gli organismi multilaterali
Il Cile per quanto riguarda poi la
Distribuzione per settori il massimo settore qui stiamo
Ragionando stiamo vedendo appunto a a Bruxelles rivedendo un poco la la situazione secondo la situazione che è cambiata dal mille novecentonovantuno novantadue
Vedere di concentrarsi in per quanto riguarda la comunità europea in settori prioritari
In economia abbiamo studiato che quando si ha una diminuzione di mezzi a disposizione di mezzi finanziari e logistici eccetera e chiaro che bisogna utilizzare questi mezzi nel modo migliore e secondo le priorità e le necessità
Che sono effettive obiettivamente e obiettivamente esistenti quindi per noi
C'è un trenta virgola otto per cento della dell'alimentare
Un
Diciotto per cento del settore medico un sette virgola cinque per cento dell'igiene
Un settore psico sociale con un tre per cento e sino al novantatré c'è stato un sostanziale intervento di appoggio logistico con un diciannove virgola nove per cento
Ora per coprire il bisogni invece del novantaquattro e del novantacinque la commissione ha a adottato delle decisioni diciassette novembre del novantaquattro che sono state valide per quanto riguarda gli impegni fino a alla alla fine di questo mese cioè saranno valide sino al trenta giugno
Per una decisione per centocinquantasei milioni di ECU recentemente è stata presa una decisione per coprire il Periodo dal luglio primo luglio
Novantacinque al ventotto febbraio novantasei per impegni per cento milioni di ECU
Ora il programma degli aiuti umanitari come dicevo si deve definire secondo gli obiettivi prima prioritari cioè la continuazione dell'aiuto alimentare
Come programma di azione diretta eco in Croazia in Serbia e Montenegro
Programma del programma i programmi del programma alimentare mondiale in Serbia Montenegro e in Bosnia Segovia
E e la fornitura degli alimenti della limitazione complementare attraverso soprattutto delle degli organismi non governativi
Poi la continuazione di programmi vitali nel settore medico e sanitario ed accordi alla continuazione del settore psico sociale
La copertura della logistica dirò che c'è una un ripensamento di dobbiamo anche discutere con gli Stati membri e credo che questo può essere un un tema di dibattito qui interno ne è già stato accennato dalla dalla generale Formentin questa mattina
E
Per quanto poi riguarda globalmente la ripartizione tra Larry
A favore della Croazia con il ventisette virgola nove per cento
Serbia Montenegro con il sedici virgola nove per cento quattro virgola due per cento per la si Romo o arrivo o l'antica Repubblica della Macedonia come si chiama ufficialmente e un minimo per sostenere dei progetti
E devo definire anche qui che è solamente per sostenere un progetto italiano nel settore psico sociale in Slovenia
Perché c'è ancora un settore di rifugiati in Slovenia che deve essere seguito ora da ricordare che in Croazia dunque ecco a due uffici locali soprattutto in Serbia Montenegro dove dispone di un un gruppo incaricato di assicurare la messa in opera dei vari
Sì dei vari Progetti anzi inseguimento delle operazioni dell'unione europea nel settore soprattutto di aiuti alimentari e nel settore medico e sanitario attraverso Leo
Egidio
In Bosnia Erzegovina l'aiuto è consentito indirettamente attraverso il Programma alimentare mondiale e il
E il lacca Cr per quanto riguarda l'aiuto alimentare il settore alimentare e attraverso tutta una serie una trentina di organismi non governativi di vari Paesi tra cui c'è pure il nostro Paese
Il nei settori medico sono medico e sanitario
E
E per la Croazia invece abbiamo
Un e li appunto non si piantiamo ha chiuso ufficio ECOM per decisione di
Nel Consiglio europeo di Birmingham del mille novecento novantuno dell'ottobre novantuno quando la crisi stava già a espandersi stato creato una European Community task force con l'idea all'inizio di mettere insieme soprattutto esistevano già delle strutture logistiche attraverso l'HC R.
Date da uno due o tre Paesi della Comunità europea e quindi si pensava di mettere insieme queste logistiche e assegnarle per i le alla
La stare ASP scusi alzando un po'in spagnolo anche assegnarle agli obiettivi della della dell'H Cr
Si è visto poi invece che se ha adottato il principio che non bisognava limitarsi al settore logistico ma bisognava intervenire nei settori prioritari medico sanitario e alimentare e per questo la comunità e con la Commissione
Decise di dare il suo apporto non solamente in termini finanziari perché e fa praticamente tutto il budget della
Io lo pio Community task force e finanziato e sostenuto dalla comunità attraverso ecco ma ecco ha dato anche il suo apporto di quello che era già sul sul posto un programma di aiuto alimentare per la Croazia
Quale programma e
Aumentato gradualmente negli ultimi tre anni fino arrivare a quarantatré mila tonnellate l'anno scorso di distribuzione distribuite già cioè l'anno scorso quarantatré mila globalmente negli ultimi cinque mesi pene il prossimo programma alimentare per la Croazia per i prossimi mesi fino a febbraio
Vede una diminuzione praticamente del cinquanta per cento fino a ventisei mila tonnellate
E durante il dibattito io sono a disposizione dei per spiegare il perché di questa diminuzione proprio perché la Croazia a altre necessità adesso che non solamente alimentari e gli alimenti devo accennare che non sono dati ha fino ad ora sono stati dati solamente ai rifugiati agli sfollati dalla Bosnia Erzegovina in novantanove virgola nove nove per cento
Ma anche a a trecento mila casi sociali due anni fa e cento mila casi sociali l'anno scorso casi sociali sono i casi cioè di
Di bisogno effettivo dal punto di vista sociale ma di cui le cause secondo nuovi non sono solamente dovute alla alla al conflitto ma che esistevano già a prima e quindi sono cause strutturali che bisogna attaccare con altri tipi di strumenti
Che non quelli di aiuti di emergenza questo è un un altro punto che vorrei forse dibattere durante la la discussione cioè di come arrivare passare tra l'emergenza e lo sviluppo economico cioè arrivare a Bridgend di questo ne parlavamo con la dottoressa Margherita Paolini proprio recentemente
Penso che quindi come conclusione vedrete che c'è una progressiva diminuzione dell'azione umanitaria d'urgenza nelle repubbliche
Della dell'ex Jugoslavia
Che dovrebbe col proseguire a causa di fattori obiettivi e anche a causa e dottor corti mi accennava a causa anche della il cambio della situazione politico-militare nonché l'umanitario e lì forse
Vorrei distinguere la posizione della comunità dalla
Dalla posizione del dottor corti nonché l'umanitario deve dipendere da situazioni politiche cioè l'Umanitaria l'azione umanitaria non deve essere politica
Ma si deve essere una policy cioè definizione di di di settori prioritari secondo secondo gli
Le necessità obiettive
E lì arrivo alle prospettive future
Cioè i programmi dell'ultima de decisione del novantaquattro sono in corso nel novantacinque accennavo a questo a questo nuovo impegno dice cento milioni di ECU
E le opinioni sono state unanimi durante un incontro con gli Stati membri per arrivare a a dei settori anche di ristrutturazione di ricostruzione eccetera noi pensiamo come ecco che questo non è il settore della dell'aiuto umanitario di emergenza quindi dobbiamo ben distinguere quello che è la l'emergenza da quello che la che sono i programmi di ricostruzione
Che poi si possa passare attraverso dei programmi di riabilitazioni quindi famoso Brigida di questo bisogna parlarne però bisogna vedere che bisogni utilizzare altri strumenti strumenti che esistono nella Comunità europea negli altri nelle altre direzioni generali per esempio della commissione la direzione della cooperazione economica
In particolare volevo solo terminare forse lanciando un lascia al di fuori della della Schena e la scheda
Di informazione
Per
Lanciare poi il dibattito dopo c'è quindi due punti il problema della logistica cioè come voi avete acquistato i discutendo cioè dico voi perché questo è un seminario a livello nazionale ma di cui io mi sento molto partecipe sennò non sarei qui
E anche partecipe in quanto l'Italia è un fattore i è un un paese membro molto importante per seguire sviluppare questa politica umanitaria a livello europeo e quindi quello che si discute qui si parlava durante la pausa con lardo con la dottoressa Bolini pure cioè tenere si discute qui esista e poi anche a un livello Sideri ora a livello europeo
Cioè come coordinare e le politiche
Chi deve fare le politiche decidere i settori senza che si escluda naturalmente la continuazione di aiuti bilaterali da parte di ciascun stato membro appoggiando questo o quell'altra organismo non governativo
O governativo ante
Quindi definire il tra i quattro grandi settori di intervento però poi parallelamente vedere chi deve fare la messa in opera cioè cercare di evitare i doppioni i doppi impieghi
Noi per esempio come comunità stiamo finanziando abbiamo finanziato negli ultimi tre-quattro anni vedrete dalle cifre
La logistica l'abbiamo finanziata anche per il management per il Führer Perilli perché non abbiamo noi una struttura la comunità non ha una struttura propria quindi se appoggiata
A degli organismi vorrei non governativi o o paragone relativi come il Denis leciti Council per esempio o come la o di ieri la la ufficio dire dipendente egizi
Ove si scrive Agency degli inglesi
Però adesso stiamo diminuendo cioè un programma se è ben definito si finanzia qualora si finanziarla l'organismo non governativo
Fino dagli inizi dalla dalla dalla dall'inizio del programma fino alla alla alla fine e della messa in opera quindi compreso anche tutto il settore della logistica
Ora vorrei dire con questo che non bisogna mi scuso termino vorrei dire che non bisogna
Limitarsi solamente al settore Italia al settore Germania al settore al settore Francia bisognerebbe forse una volta definito questo discorso della logistica livelli nazionali poi portarlo al livello superiore
Il come può intervenire la comunità per dare un supporto
A finanziario
Per i mezzi logistici che poi sono messe a disposizioni dalle rispettive autorità degli stati membri e poi come secondo punto questo naturalmente entra il problema dell'accesso il problema cioè della io credo della selettività mi permetto anche con il dottor corti forse li di aggiungere un complemento dopo nella discussione
Cioè il della selettività delle organismi non governativi cui ha parlato di due due mi scuso due possibilità forse io pongo provoca attivamente una terza possibilità Esselunga o for lascia dottor corti chi che cosa dobbiamo fare con l'aiuto umanitario lo continuiamo se lo continuiamo come chi lo porta
Mi mi permetto solo di dare questa riflessione cella come il il Comitato internazionale della Croce Rossa c'è e o in altre regioni del mondo che fa degli aiuti umanitari attraverso organismi non governativi ma molto selezionati quantità vittima mente ma fortemente e qualitativamente impegnati che noi facciamo ancora degli aiuti umanitari presenti in Cecenia Cecenia non c'è l'UNPROFOR
Però c'è l'unico l'aiuto umanitario grazie
Adesso apriamo diciamo la la seconda fase di questa mattinata anche se siamo in conclusione
Così interventi sul territorio noi abbiamo
Programmati
Otto nuovi interventi quindi per siccome dobbiamo stare nei tempi io chiederei a a tutti coloro che prendo la parola di stare rigorosissima mente sotto i dieci minuti scrivono interromperò perché altrimenti
Sappiamo che siano escluderemmo altri dalla possibilità di prendere la parola quello del primo nell'ordine
Il il l'intervento relativamente alla Croazia
Caritas ACLI
Sono Claudia Conti della Caritas italiana presento quindi anche la croce rossa italiana con cui ha abbiamo collaborato direttamente ma così come nello spirito della preparazione di questo seminario io cercherò di parlare della Croazia non soltanto per le iniziative che abbiamo Assunto noi Caritas italiana ma anche Annone degli altri organismi non governa quindi volontari incitati già presenti adesso eccitati fra i relatori
In territorio di trovarsi
Questo lavoro diciamo di presentazione globale non tiene conto di un consuntivo di numeri perché credo che non sia questa la sede e che tiene conto se in nome di una lettura di realtà in una possibilità di prospettive future sul quale poi discutere e dibattere delle possibilità di prosecuzione
Quello che è molto importante quindi a chiedere scusa da parte mia a chi mi ha mandato del materiale e Ken ma non ritrovarsi confluire in questa mia visione
E a chi non ci cito espressamente
Oggi paradiso razzia è un pochino sul sembrerebbe fuori moda l'attenzione soprattutto concentrata su Bosnia Erzegovina eventualmente sulle altre repubbliche
Un po'cancellate dei nostri interventi credo che sia importante però tenere
Se sempre sotto controllo e in prospettiva l'importanza dell'intervento pubblico e privato in Croazia perché è questa Repubblica pur da più tempo quasi pacificata si trova un carico di problemi legati ai rifugiati agli sfollati e all'apertura delle nuove aree quali quelle della Slavonia occidentale in cui certamente ci saranno di nuovo migrazioni di popoli pulizie etniche e necessita di interventi sia sul piano dell'emergenza che sul piano della chiamiamo
Transizione verso un tessuto di auto sostentamento Epinay permette di dire che l'aiuto di tutti gli organismi che hanno operato in Croazia
Del nella prospettiva di queste possibilità che ci sono di vicinanza fra il nostro Paese e questa Repubblica al di là del del dell'Adriatico
Ha saputo hanno perso tutti questi organismi hanno saputo commisurare e superare School commisurare l'intervento quello classico umanitario deliberare con interventi di accompagnamento e di cammino comune con più ogni ombra o maggiore in frasi sull'accordo sull'altra io credo che dobbiamo tener presente che è molto importante e qui parlo per la Croazia parla per tutti i Paesi dell'ex Jugoslavia parlo per gli interventi umanitari ingegnere
è molto importante capire che la fase di aiuti umanitari o per la sopravvivenza
Ho l'intervento disco di assistenza e di supplenza di accoglienza per i campi profughi
Hall ha crediti d'intervento presso orfanotrofi ospedali eccetera deve essere sempre attentamente e monitorato perché non crei quello che viene così nel gergo considerato sindrome da aiuto umanitario cioè di tendenza in un più assunzione della responsabilità del proprio futuro
Per ed diciamo facilitare il fatto che non non ci si sieda perché il beneficiario non si sieda in questa situazione con modi diversi gli organismi che hanno agito della Croazia
Hanno da un certo punto di vista enfatizzato quelli che sono il coinvolgimento la personalizzazione dell'aiuto cito ad esempio e vale in tantissime degli organismi
La a gli affidi e le adozioni a distanza di in cui superata la fase dell'aiuto e dell'adozione del singolo bambino c'è stato questa maturazione dell'Italia verso l'affido e l'aiuto alle famiglie ai casi sociali ai dinanzi agli handicappati agli anziani
E la diciamo la volontà e la inviare il risultato in molti casi di trasformare quello che poteva essere un alleviasse la coscienza con l'invio mensile o trimestrale di una vero aiuto finanziario in quello che può in che è diventato una interrelazione nei casi più fortunati un'amicizia una continuazione di conoscenza nel tempo
L'altra cosa per questo processo di
Di personalizzazione chiamiamolo anche di
Umanizzazione d'aiuto umanitario quindi non solo Dario ma insieme costruire gli scambi di esperienze di gruppi che si sono visitati che si visitano di accoglienza e di animazione nei campi
E anche il rispetto agli interventi in paesi dove si si era intervenuti in passati forse proprio per la continuità di questa di questa situazione di emergenza di post guerra udì guerra tuttora in atto la maggior presenza strutturata e sistematica di rappresentanze dei singoli organismi sul territorio qui l'ha fatto l'inciso che sarà probabilmente ripreso anche da altri relatori di questa mattina operante sul territorio ed è che a non solo a un coordinamento di un di un tavolo di tutte le onde LG in Italia a livello nazionale ma anche a livello delle singole associazioni cito la Caritas circolante probabilmente la corte ad una croce rossa
C'è tutto una frangia di interventi spontanei istrici del piccolo gruppo che sfuggono alla possibilità ed altri entreranno probabilmente su questo io è uno spunto su cui riflettere perché con la cosiddetta libertà dei figli di Dio la generosità la spontaneità di molti gruppi crea però poi sul territorio delle attese o delle richieste addirittura come se se fosse dovuto
Difficilissimi poi da convogliare in un tessuto più più coordinato per quanto riguarda Frazzi dicevo sembra passato un po'di attenzione io invece penso che sia un grosso un grosso punto su quale raccogliere la sfida di aiutare un Paese che si trova caricato da milioni di sfollati di profughi da problemi suoi interni da caduta
Di ride risorse economiche basti pensare ad esempio alla alla Risorsa turismo delle coste dalmate istriani che è caduta per l'esistenza stessa dei campi profughi e per la disinformazione del turismo internazionale che sente Jugoslavia turismo cancellato perché lì si Spada e quindi in questa fase oltre a quel la prosecuzione di questo impegno c'è secondo me è anche questo salto di qualità che è quello di aiutare a uscire dalla situazione dicevo prima sin dall'età aiuto dipendenza dice di una tossicodipendenza un unendosi dipendenza
Per aiutare nella prese in mano della dalla responsabilità della vivere vale a dire da un lato coinvolgermi progetti di ricostruzione Caritas italiana e Caritas internazionalista inganno
Sia nella
La Croazia che poi nelle altre repubbliche realizzato progetti di ricostruzione di case di villaggi di di strutture pubbliche eccetera eccetera cercando comunque sempre di provocare la progettualità locale o al limite di fornire materiale ma chiedendo forza lavoro
Un passo successivo è quello di cercare di individuare le possibilità di intervento e di investimento sempre con la responsabilizzazione locale per quanto riguarda la creazione di posti di lavoro ad esempio la riabilitazione di fabbriche l'aiuto inviando macchinari per la ripresa di lavoro di microimprese e forse va citato se sono sempre all'interno di ogni dieci minuti penso ampiamente un Progetto ogni molto interessante che Caritas internazionali dico quella perché e più in contatto sul territorio avendo una sede a Zagabria e a a Spalato in rapporto con la Caritas locale e di il governo croato a un piano di crediti concessione di crediti alla micro impresa all'artigiano alla intraprendenza imprenditorialità di base
Pone una condizione se il progetto vale cento chiede che il richiedente l'aiuto abbia un terzo di questa somma a sua disposizione per poter concedere presto per fornire lavoro
I più poveri i più emarginati di gli sfollati non hanno questa possibilità ecco questo è un progetto pilota che dalla Croazia da cui non lo molte ore vengo per tre o quattro anni potrà diventare fosse un esempio esportabile
Chiudo con un un una precisazione che mi è stata chiesta dal tavolo tra presidenza e altri mi ha detto non parlare se vuoi non parlare solo di Croazia dai un quadro più generale di quello che il lavoro della Caritas credo che sarà ripreso anche dagli altri relatori con cui sono stato in contatto credo che sia interessante sapere che la dimensione Caritas per nei Paesi dell'ex Jugoslavia
A
Lavorato su oltre che sul piano dell'uomo della gli interventi umanitari degli affidamenti dei gemellaggi su un piano di col collaborazione con il governo italiano in un progetto di ricostruzione azzardo vicini in Bosnia per
Unità abitative queste settanta famiglie con un investimento di circa cinque miliardi e da portato a termine nell'arco di dalla febbraio fino alla fine dell'anno scorso un progetto finanziato dai così sulla impegno sanitario di base
Nel quale il quadro c'è anche per esempio oltre alla riabilitazione di ambulatori soprattutto per la mamma e per il bambino
Quello delle farmacie quello soprattutto dello stimolo al lavoro di specialisti locali e non di importazione di volontari dall'estero
Questa mattina nella relazione di
Rosanna di tipo Boccolini sia citato il problema della sensibilizzazione anche tramite i mass media
Della opinioni pubbliche delle sacche che ancora potrebbero dare un con contributo un coinvolgimento a questa solidarietà nei confronti dall'ex Jugoslavia
E che dovrebbe essere rinforzato sentisse il sindaco se mi sembra doveroso perché sarete stati anche voi
Turbati colpiti da un po'di sport ho bisogno di te di darvi un un rendiconto di questo ho bisogno di te che nato nel novantatré poi una campagna novantatré novantaquattro per iniziativa di RAI due
Caritas italiana e Croce Rossa Italiana avuto una seconda ondata nella Hunt annata novantaquattro novantacinque diciamo una campagna che si è conclusa recentemente e credo che abbia portato nelle uno la ricerca di informazioni una vetrina in cui si cercava di far parlare tutti i protagonisti di qualsiasi religione etnia pasti attraverso questa non solo per il bieco lo scopo di raccogliere fondi ma per disseminare informazioni sensibilizzazioni
Su questo vandali c'è di nuovo un impegno per una prossima campagna nella autunno novantacinque novantacinque primavera novantasei e però questo ha permesso di bianche di vedere un pochino il polso della situazione la difficoltà in cui ci muoviamo
Teniamo presente che l'indice di ascolto di queste trasmissioni cancella la trasmissione se la trasmissione non eseguita trasmissioni è stata seguita ogni venerdì
Nella nella campagna precedente o la campagna attuale cessate dei numeri di ascolto notevole considerevoli soddisfacenti
La raccolta e quella cioè diciamo che il venerdì l'appuntamento del venerdì chiara questa vetrina d'informazione è passata dalla campagna precedenti di dieci minuti ai venticinque minuti senza deflettere l'attenzione
Della dell'uditorio la raccolta di fondi è passata da complessivamente fra Caritas italiana il Croce Rossa Italiana diciassette miliardi nella scorsa Cantanna almeno di due miliardi l'accompagni precedente
Dovremo darsi da fare di nuovo molto per non lasciar cadere la ex Jugoslavia di fronte ad altre emergenze di fronte altri Paesi magari più esotici che non ci stanno così vicini grazie per l'attenzione
CS per l'esperienza della Federazione serbo montenegrina
Massimo Zanni del consorzio italiano di solidarietà
Presidente smette
Cercherò di essere brevissimo di stare nei dieci minuti anche se
C'è da dire una cosa se avete bisogno di una informazione sicuramente maggiore rispetto a quella che è la realtà della Federazione serbo montenegrina fatti per inciso non si chiama Cosimo si chiama Repubblica federale di Jugoslavia
Forse sarebbe ora che intanto le cose iniziassero a chiamare con il loro nome però Cosima col spendiamo quei facciamo quelle bellissime cose come per la macedone per cui tiriamo fuori queste
Diciamo queste queste cose queste queste sigle che assomiglia figlio mi fa venire in mente ad esempio a una marca di benzina
Anziché a un paese a un Paese
Finito questo inciso diciamo la la federazione serbo montenegrina nasce nel novantadue nasce
Dalla dissoluzione della ex Jugoslavia anche se mantiene il nome di Repubblica federale di Jugoslavia di Jugoslavia proprio per marcare una continuità storica rispetto la successione delle altre repubbliche mai riconosciute dal governo anche dall'attuale Governo di di Milosevic
La federazione serbo montenegrino adesso visto che non è stato questo continua a usare questo questo nome e un Paese sotto embargo
Embargo che è stato allentato solo per quanto riguarda alcune misure campo culturale in campo sportivo e trasporti internazionali nello scorso mese di di settembre ma che peraltro ampiamente ampiamente luce questo apportato porta sta portando proprio in questo momento in questi mesi anche a una riaccendersi del processo
Beh inflattivo tagliando sempre di più però vasti strati della popolazione la possibilità di accedere a a quel po'anche che si può trovare a livello di di Xi Lippo a livello di beni primari per la sussistenza di una di una famiglia era normale famiglie
Questo che della pensione serbo-montenegrina non è
Comunque quella costruzione monolitica che anche un'informazione diciamo così non c'è sempre del tutto corretta accreditato all'estero all'e sterno della del Paese
Certo il potere e soprattutto in mano in mano serba
Grazie anche a un controllo abbastanza serrato dei ma spinti anche proprio a fine anno c'è stato una specie una sorta di nazionalizzazione della di uno dei pochi quotidiani indipendenti che continuava a a vivere Borba cui Renato
Ascia Borba che continua ad essere indipendente
Ma c'è comunque un quasi totale asservimento dei mezzi di comunicazione di massa alla al potere non bisogna però scordare che all'interno a di questo Paese abbia comunque una dialettica anche se non è la dedica democratica conosciamo nei paesi occidentali vi è un influsso moderatore per quanto possibile
Da parte del governo montenegrino che ad esempio non ha rispetto quello serbo non ha interrotto i contatti ufficiali con la confinante Albania cosa s'intrecciano fatti serve per la questione
Del Kosovo vi è tutta la questione del Kosovo per una questione potenzialmente incendiaria
Qui stiamo ragionando sulla zona sud dei Balcani quindi Kosovo Albania Macedonia e via via Grecia Turchia Bulgaria una zona che dalla quale potrebbe in effetti nascerà una nuova guerra
Balcani
Rispetto
Agli aiuti umanitari e
Alle attività che da parte internazionale da parte da parte anche italiana si svolgono nella federazione serbo a montenegrina c'è da dire una cosa
Intanto il fatto di una prima difficoltà è appunto l'embargo decretato dall'ONU per cui anche l'invio di aiuti umanitari è sottoposto a una serie di autorizzazioni da parte dell'ONU che spesso portano via
Molto molto tempo
Ed è anche difficilmente difficilmente raggiungibile può sembrare paradossale ma è molto più facile fare arrivare un convoglio umanitario in Bosnia che farlo arrivare nella repubblica serbo montenegrina
Perché comunque bisogna seguire tutta almeno fino adesso fino ad oggi
La via di terra attraverso Austria Ungheria con problemi entrambi questi Paesi ricordo solo in alto c'è il contingentamento del passaggio dei TIR ad esempio che può sembrare una sciocchezza ma è un problema
Sul quale gli austriaci non perfetto non nemmeno per quanto riguarda
Il comma eventuali convogli umanità
E poi c'è un problema diciamo più di carattere di carattere politico e gruppi che lavorano
Sugli aiuti umanitari per quanto riguarda appunto la federazione serbo montenegrina su qui in Italia conosco la realtà la realtà italiana su tutto quello che dei gruppi che fanno capo alla Consorzio italiano di solidarietà
Si scontra anche proprio con un problema di carattere politico informativo rispetto alla alla situazione interno di questo di questo di questo Paese
Per cui comunque i serbi sono visti come gli aggressori tout-court i diciamo così gli unici irresponsabili della situazione attuale nell'ex Jugoslavia l'ora io non voglio entrare adesso appunto nella questo tipo di discussione credo che comunque vada sempre tenuto distinto quello che sono le responsabilità dei governanti da da quelle che sono i problemi poi che la gente comune anche in questo in questo Paese
Vi sono diverse centinaia di migliaia di
Di profughi di guerra provenienti soprattutto dalle zone
Della Croazia e dell'ASP della Bosnia e grazie anche all'embargo appunto decine e decine di migliaia
Di di casi sociali ho visto come IVA vizi perché riporta hanno a anche il Policlinico della dell'un crea
Ritengo che ad esempio per quanto riguarda i casi sociali questi queste cifre siano sottostimate io non so ad esempio se si di Stato monitoraggio
Nella regione del Kosovo che vive una situazione estremamente particolare dove tra la fine degli anni ottanta i primissimi anni non novanta
Di è stata una epurazione diciamo così di
Di massa
Delle
Di dipendenti dalle dai posti di lavoro pubblici e anche da aziende private di lingua albanese circa duecento mila licenziamenti di carattere di carattere politico
La presenza umanitaria italiana in una in questa regione fa capo soprattutto alla Consorzio italiano di solidarietà che ha un proprio ufficio a a Belgrado
Ecco il presente lo ricordava anche prima e o con un progetto affidato Pato uno dei pochi presenti in Kosovo con Progetto affidato a Algidus sia a Pristina in campo in campo sanitario
E vi era stato un tentativo di presenza da parte di una serie di organizzazioni che fanno riferimento alla campagna cioè una soluzione non violenta in in Kosovo
Campagna che si rifà anche motivazioni di carattere politico di interposizione pacifica tra alle varie parti ma se tutte queste cose poi rimando anche in maniera più specifica alla mia alla mia relazione che ho preparato scusi
Vi è quindi tutta una serie di problemi rispetto agli aiuti umanitari in in questa zona
Ad esempio l'unica zona della ex Jugoslavia dove Lunch le le agenzie dell'ONU dichiaratamente non intervengono a favore di tutti non spendono il carico tutti i profughi il profughi di guerra e questo viene scritto anche nelle tabelle che poi vengono diciamo così date a del pubblico ora c'è un primo problema di carattere politico l'embargo vale anche per i profughi di guerra o non deve valere anche per i profughi di guerra voglio dare una una una risposta anche se probabilmente abbastanza comprensibile quale può essere la risposta ma è un problema anche di carattere sicuramente di carattere politico e guardate che tutte queste misure
L'embargo tra l'altro non fatto bene rispettare questa questo atteggiamento dell'ONU la scarsa presenza del volontariato internazionale non per colpe sue chiaramente
Sono tutti i dati che lungi dal colpire il potere di Milosevic non fanno altro che ricompattare ad esempio l'etnia serba o altre altri gruppi attorno attorno ai locali in
Una questione che credo vada messa vada messi in luce e ma questo credo che avvenga anche in altre parti dell'ex Jugoslavia i mi sembra lo ricordava anche la politica nella sua relazione introduttiva per quanto riguarda la presenza italiana soprattutto quella che fa capo al Consorzio italiano di solidarietà
Sì cerca di veicolare Attraverso gli aiuti anche un discorso di carattere più propriamente politico se vogliamo chiamarlo così quindi utilizzando il rapporto con quelle strutture con quei gruppi anche di opposizione al potere penso alle donne in nero di Belgrado l'alleanza civica di Belgrado comunque
Dove comunque viene mantenuto un discorso di multietnicità
Sapendo bene che comunque vi è un rapporto che va giocato sul bilancino con le autorità con le autorità diciamo così governativo Croce Rossa serba commissariato serbo per per i rifugiati
Aiutando tutte le parte cercando quindi di
Ho Tierra arrivare dappertutto e portare a tutti questo questo messaggio diciamo così anche di carattere di carattere più più politico
Messaggio per esempio è molto chiaro nei contenuti della Campania della Campania Kosovo
Io credo che questo sia estremamente interi interessante anche perché diciamo così
Una possibilità di veicolare un messaggio Conte nazionalismo imperante in questo momento un po'in tutta la ex Jugoslavia ma lo è in questo momento ma lo può essere anche ancora di più in in futuro in previsione appunto di una ricostruzione che
Non so non sarà solo materiale per quanto riguarda questo Paese Massa dovrà essere anche una ricostruzione di carattere di carattere morale
Diciamo che questo questo questo lavoro appunto con organizzazioni anche di democratiche di opposizione per cui ci sono due tipi di opposizione c'è un'opposizione democratica
A Milosevic e c'è anche un'opposizione che invece di carattere ultra nazionalistico rispetto alla alla quale politica della della governo della della della federazione
E credo che questo questo discorso vada come dire vada aiutato vada implementato
Pensare anche a una rete di interventi su casi singoli quindi problema dell'adozione a distanza problema della riabilitazione problema di far uscire gente per periodi di chiusura problema dei disertori la realtà non è monolitica come state come si vuol far credere esistono anche migliaia di serbi che disertano che non vogliono
Partecipare partecipare alla alle guerre in atto nelle nelle zone dell'ex della ex Jugoslavia sia molto importante quindi sviluppare una rete di interventi anche mirata su su casi
Su casi singoli
Che permette di avere
Contatti non solo con le organizzazioni diciamo così ufficiale quindi commissariato serbo per i rifugiati o la Croce Rossa serba che non è un organismo indipendente come
In altri in altri Paesi ma che son tutti organismi strettamente collegati al potere politico una serie di contatti come ci sono anche già in atto un direttamente con strutture direttamente con sindacati indipendenti
Penso ad esempio per quanto riguarda la regione del Kosovo a diciamo così un rapporto con il centro o il centro Madre Teresa che lo stesso centro col quale sto lavorando appunto IG Gucci sulla base di questo progetto che ha con conico
E che dovrebbe arrivare fino a questo è stato il suo modesto se non ricordo
Se non ricordo male questo dicevo appunto un aspetto molto importante perché
Può aiutare
Non solo il mondo del volontariato ma diciamo così su questo ci può essere l'appoggio anche istituzionale
Governo italiano enti locali
Organizzazioni organizzazioni dell'ONU uno sforzo congiunto
Per cercare di come dire entrare con un discorso anche di carattere anti nazionalistico che però ricordiamocelo bene la Serbia la creazione serbo-montenegrina non è un paese organizzato su basi democratiche quindi pensare di poter andare lì e fare un discorso di carattere eminentemente politico e sbagli attivissimo
Si rischia come è successo ora presentata campagna posso appunto l'espulsione
Immediata ma veicolare attraverso agli aiuti umanitari un un messaggio di pacificazione che credo sia molto molto importante il problema che oggi se queste una grossa difficoltà veicolare questo messaggio perché agli arrivano anche pochi aiuti umanitari non c'è un impegno anche da parte per una serie di ragioni che ricordavo anche prima che comunque sono scritti in maniera più diciamo più completa nella nella nella relazione scritta
Per quanto riguarda le organizzazioni umanitarie ci sono una serie di problemi di carattere logistico per quanto riguarda l'intervento dell'ONU temo che ci siano anche dei problemi di carattere
Politico
Nel senso che non credo che le agenzie dell'ONU possono avere problemi comunque se li hanno li posso e so che problemi di carattere logistico credo che ci sia appunto un problema di carattere politico però tutta questa concatenazione di fatti chiaramente ha già prodotto i continua a produrre un deficit profondo di credibilità tra la gente semplice non stiamo parlando di cosa ne pensa Milos Milosevic o gli altri parlamentari
Un profondo deficit di credibilità delle organizzazioni internazionali e
Dell'ONU e chiaramente la la risposta è una risposta contro di contrapposizione e una risposta di di carattere di carattere nazionalistico
Mentre invece un aiuto umanitario a che sappia andare anche a premiare diciamo quelle organizzazioni e poi di ancora ancora esistono penso per venti penso
Allora un'associazione l'Associazione paraplegici di presente presente in Kosovo che portano ancora avanti un discorso un discorso interetnico
A credo appunto che andare con una un'attività umanitaria intelligente politicamente intelligente andare ad aiutare queste queste organizzazioni potrebbe sicuramente far fare grossi passi in avanti
Rispetto anche a una soluzione più complessiva della della risoluzione del problema della ex Jugoslavia
Grazie
Abbiamo previsto il dibattito in coda per tutti penso che non siano soltanto le sue domande in lista
Sì no noi parliamo la invito a sarà la prima del dibattito in coda corda
Allora seguendo la logica delle aree tematiche per Sarajevo c'è innanzitutto previsto intervento del rappresentante del comune di Prato
Che introvabili assumere anche le posizioni dei comuni di Roma e di Venezia peraltro alcune di Venezia
Ora qualcosa da aggiungere subito dopo
Nella parola
Eccesso
Rapporto il saluto del del comune di Prato io sono assessore alla Cultura Massimo Luconi il saluto del sindaco che non intervenire per motivi amministrativi abbastanza urgenti
Ecco dico subito prima di iniziare l'esame relazione sulle gli interventi dei comuni i tre Comuni soprattutto ed era e di alcune associazioni e di gruppi di volontariato legati anche sindacati dico subito che in questi giorni
Cioè non è una un intervento del Comune di Prato molto importante l'intervento culturale che secondo me simbolicamente estremamente significativo che in seguito a un protocollo d'intesa tra il Comune e il e il comune di Sarajevo il sindaco e sarei Evo
è stata approntata inizia dove in questi giorni a preparazione della grande mostra che si terrà al centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci Nadia nevosa che vada saremo due mila che sarà la prima tappa di una grande proprio speriamo di un grande percorso di interventi gli arti contemporanee in tutte le città d'arte d'Europa
La cui finalità e la donazione da parte degli artisti delle opere al costituendo al costruendo un museo a Sarajevo nel due mila il messaggio di pace speranza di ricchezza artistica momento così così grave
E quindi mi sembra abbastanza bella quella in questi giorni poi siamo stati a Venezia assieme a Cacciari che ha aderito all'iniziativa per la Biennale anche la Biennale farà questa mostra dedicata a Sarajevo nel mille novecentonovantasette
Poi Prato in questi giorni anche altre attività culturali tra cui un uno spettacolo molto interessante che si chiama Cousins a Sarajevo che sarà programmato questa estate sono testimonianze persone di Sarajevo lette da attori una specie di veglia funebre
Di speranza e di che però anche di portanza tragedia fatta insieme al pubblico e poi anche tanti altri incontri legati ad artisti bosniaci sono presenti una città quindi vengo alla questa breve relazione
Dicendo che ogni associazione del Consorzio solidarietà è intervenuta in vari settori lacci ad esempio le adozioni a distanza in questo momento vi sono circa duecentoquaranta affidi le ACLI con una collaborazione interassociativa chiamata ma prende nato e dark contribuiscono ad aiutare studenti in difficoltà economiche a causa della guerra attraverso borse di studio
Inoltre per garantire gli spostamenti legati alla ripresa della vita quotidiana dei cittadini è stato elaborato un progetto denominato centri biciclette di solidarietà
I Beati costruttori di pace con il Progetto famiglie per la pace hanno realizzato l'adozione di duecentoquaranta nuclei familiari di Sarajevo da parte di altrettante famiglie italiane
Sono stati realizzati gemellaggi con scuole elementari Sarajevo finanziamenti per programmi di assistenza bambini perfetto nella sindrome di guerra oltre all'invio di medicinali attrezzature ospedaliere
L'Associazione per la pace di Roma con l'iniziativa di solidarietà Sarajevo cuore d'Europa sempre niente per la salvaguardia della memoria multietnica della città e delle istituzioni culturali gravemente danneggiate dalle distruzioni di biblioteche scuole e monumenti
Sono state inoltre stabiliti dei rapporti di aiuto per sostenere radio e giornali indipendenti ad esempio di un collegamento Ferrario zitte e Italia Radio
Al fine di salvare queste voci libere che lavora sempre per la pace
Importante l'aiuto dato l'Orchestra Filarmonica Sarajevo che rappresenta il simbolo della resistenza alla cultura bosniaca la CGIL della Regione Emilia Romagna con l'iniziativa adottate la pace hanno lanciato una campagna di affidi a distanza che realizzato circa cinquecento affidi assai
Devo sono stati attivati nell'intento di favorire la convivenza e tutte le etnie con religioni l'associazione sprofondò promosso molte iniziative quale marce petizioni incontri ecumenici di preghiera per la pace
Raccolte l'invio di aiuti umanitari finanziarie varie istituzioni Sarajevo come l'ospedale vicolo cieco istituto per handicappati l'Associazione ciechi Fabrizi
Il gruppo provvide M associazioni umanitarie culturale per disabili emarginati di Roma ha inviato medicinali un'ambulanza a disposizione delle donne senza distinzione di credo religioso
Restituito l'attività di studio ricerca sugli aspetti della guerra sulle persone in collaborazione con un gruppo di donne di Sarajevo relativamente agli aspetti degli affetti della pulizia etnica mediante stupro
Baci di Roma ha realizzato un progetto di sostegno a distanza del Trecento organizzare rilievo i contributi vengono consegnate se avevo da operatori dell'Ics
Il Comune di Venezia insieme all'Università di Siena impegnato in un progetto culturale molto importante quello dei costi della Biblioteca Nazionale di Sarajevo quasi completamente distrutta e di recuperare i pochi libri rimasti anche se gravemente danneggiati
Dei due milioni di volumi che raccoglieva oltre che il forno scusate danneggiati ed erano due milioni di volumi oltre che di fornire diplomatica e culturale la futura evidente
Il Comune di Siena sta coordinando varie forme di sostegno agli intellettuali prigionieri della città il Comune di Roma contribuito in modo sostanziale all'organizzazione della Conferenza internazionale dei sindaci per i mille giorni di assedio di Sarajevo che si è svolta alla fine del mese di gennaio sempre Sarajevo
In quell'occasione ha consegnato al sindaco casco su forbice una somma di denaro come aiuto umanitario per la popolazione civile
Se non si lavorando alcuni progetti tra cui Sarajevo dei si tratta di organizzare il mese di settembre ottobre insieme tutti gli enti locali e nazionali una giornata dedicata alla città di Sarajevo per raccogliere fondi per la realizzazione di progetti scelti dal Comune saremo il Comune di Prato fra maggio e giugno novantaquattro insieme ai comuni della provincia di Prato con la collaborazione e la Protezione civile l'associazione del volontariato dell'Arci che sindaci i sindacati confederali ha raccolto e inviato a Sarajevo dieci mila tonnellate di generi di prima necessità
A ottobre del novantaquattro è stata promossa su richiesta del Comune di Sarajevo una particolare campagna legata alla principale produzione pratese che come tutti sapete sui tessuti con l'obiettivo di raccogliere cinquanta mila metri di stoffa pesante
Stoppa che sarebbe servita per la ripresa dell'attività della ditta di confezioni all'osso età realizzazione di indumenti invernali per la popolazione civile Sarajevo
La campagna sostenuta dal Comune di Prato dall'Unione industriale pratese dell'associazione degli artigiani ha superato ogni ottimistico Obiettivo e ha consentito di ieri a Sarajevo
In tre spedizioni oltre novanta mila metri di stoffa centinaia di capi di abbigliamento maglie guanti e tutti gli accessori necessari dico per il confezionamento di cappotti giacche gonne
Questo atto di solidarietà che oltre agli indubbi benefici materiali
Benefici materiali scusate ha riscosso notevole apprezzamenti perché ha consentito ritorno lavoro di decine di operai che hanno così avuto anche il piacere di una parziale ripresa professionale e proprio per l'ampia risonanza ottenuta fra cittadini di Sarajevo
Di questa donazione di novanta chilometri stoffa alla conferenza internazionale dei sindaci svoltasi a Sarajevo a fine gennaio Milano centonovantacinque la delegazione di Prato avuto particolari attestate riconoscimento culminati con l'attribuzione della cittadinanza onoraria
All'ex sindaco Claudio Martini
Ecco ho terminato porto di nuovo il saluto del comune di Prato e vi ringrazio
Sì la dottoressa della seri per il Comune di Venezia centoventi secondi erano di appartenere ora meno a me il più cordiale e venti benvenuta è un po'il tema nella perché non sono abituata a parlare in pubblico a opera invece a Sarajevo da due anni ogni quindici giorni minimi ecco appunto nella ANCI canali fine
Come comune come Venezia sono una volontaria comunque e ho accompagnato il sindaco Massimo Cacciari inattuali prosindaco Bettin Gianfranco
E per quanto riguarda appunto le iniziative quelle passate Gian generali ha parlato di questa nave che partita da Venezia quelle in corso
E sono gemellaggi con le scuole e che hanno coinvolto sia le scorie di Venezia che le scuole di di Sarajevo in un'iniziativa che si chiama disegna a quattro mani ossia sono partiti i gabinetti
Dei disegni su fuori amica
Infiniti anzi allievo del Bernini in via appunto di Sarajevo questi disegni sono poi quindi ho portato un sì ma di essere l'immensa sono diventati poi magliette
Ma niente che sono stati questo è un altro esempio sono due sole mio papà
E la basilica di San Marco e della loro squadra
Sì se non anche nelle magliette e e poi c'è stata una manifestazione sono stati regalati a tutti i bambini di Venezia
Inattesa sono appuntavo a Venezia ferme pronte per essere portati a Sarajevo
Sono stati coinvolti diciamo in questo queste mie idee anche sia il Comune di Venezia poi i la croce rossa che ha regalato tutte le magliette il Ministero di Grazia e Giustizia Bri queste magliette sono stati stampati dai detenuti
E su un progetto della regione Veneto quindi questo è un è un un progetto che seguirà punto ancora nel prossimo anno scolastico e il prossimo invece si chiama ricominciamo nelle Fiandre ossia mini viaggi
Il peso consentito diciamo dall'anno perché puntano a Sarajevo è di trenta chilogrammi quindi in andata questo
Questo genere appieno appunto e di disegni di bon bon pompa anche poi quando parte cioccolatini bambini nelle scuole si ripassano sulla bocca richiudono la cartina il giorno dopo fanno le stesse cose
E appunto riportavo questi testi scolastici
Libri e fianchi Fammoni adesso e di questa mattina il il giornale che poi tanto appunto in organi di Formentini di Venezia Titina ed monete
Appuntato Senna Comasco un sistema in un quadro di coinvolgimento delle scuole cioè si terrà la favola e nella in Bosnia quindi italiano e in in inglese
E accanto ci sarà illustrazione diciamo dei bambini di Venezia ecco questo è il l'ultimo ultimo prodotto
Poi qui ci sono anche notizie io comunque chiudo qui sospendo qui ringraziamo l'obbligo invece di di ringraziare il sia l'ambasciatore e qui presente è per la disponibili i i funzionari a noi anche e i funzionari dell'ambasciata
Te la disponibilità sempre presente in secco hanno dato appunto e Sarajevo e soprattutto per la serenità con cui si va dai nostri incontri nonostante la difficile situazione grazie
A RCS su cui problemi di Mostar
Cerco di attenermi anzi mi atterrò sicuramente al tempo per cui
Non riuscito certo nel proteggere la regolazione ma al punto vado comprese negli atti immagino e provo quindi sintetizzare a trattare alcuni dei problemi che che si incontrano uno e lavoro dimostrato la particolarità diciamo della della realtà di Mostar
Per tratteggiare per definire la particolarità io credo che alcune caratteristiche la prima la particolarità della guerra che ha subito questa città nel senso che
Sono stati i comici di come dicono i cittadini dimostrano due guerre Nomisma
E tutte e due di estrema come dire crudeltà di estrema di estremi lutti e tragedie ma soprattutto la seconda quella che ha provocato conseguenze drammatiche rispetto a tutto il tessuto sociale di quella città elemento molto importante quando si pensa alla prospettiva futura
Della della ricostruzione della ripresa della vita sociale democratica di questa città nel senso che il dato impressionante il primo che vale la pena sottolineare e dentro questa città dove le due parti si sono diciamo pure massacrate le due parti continuano a vivere
Però contemporaneamente in questa città dove le due parti si sono massacrate continua a vivere c'è stato un totale sconvolgimento delle della composizione sociale nel senso che a calcoli che possono essere solo approssimativi non sono come dire i salti ma si può supporre che almeno il sessanta per cento di questa popolazione
Della popolazione originaria della città ha lasciato la città
Ma quindi qui sta il sessanta per cento è stato sostituito da un altro sessanta per cento di popolazione chi viene da lei Johnny profuga e da una parte o dall'altra della città allora il questo dato a mio parere gli estrema
Di estrema importanza perché e a me viene da fare immediatamente l'esempio cioè pensato un palazzo i dieci appartamenti
Dove e leghe dieci famiglie che vivevano prima e che avevano contatti fra di loro nella diversità nella complessità dei rapporti ora non esistono più e dentro quello stesso palazzo sei di quelle famiglie non sono più le stesse
Quale complessità e quanto è difficile ricostruire un tessuto
Dentro una realtà che fra l'altro e ancora dominati inevitabilmente nominata
Da una
Come dire da una condizioni di prime più che da una condizione effettiva di Panucci nel senso che le amministrazioni della città sono ancora amministrazioni militari in qualche modo e la logica che determina i comportamenti sono a tutt'ora
Logiche militari anche se a mio parere è difficile ripensare a Mostar
Una situazione di un conflitto che possa comunque coinvolgere e gran parte della popolazione penso che se episodi potranno esserci non saranno non avranno quella partecipazione non vedano con la partecipazione
Bella e chi che c'è stata una nella precedentemente conflitto un altro elemento a mio parere di
Quindi voglio dire questo queste elemento questa particolarità della convivenza ancora sullo stesso suolo per le due parti che hanno ho ho vissuto questa scontro profondo
E importante anche per il futuro proprio per la difficoltà anche il modo di allacciare rapporti
L'altro elemento caratterizzante la situazione dimostrare questo terzo attore diciamo terzo in questo terzo protagonista nella realtà dimostra le estati insediata questa amministrazione europea
Perché svolge compiti sostanzialmente prima di tutto ovviamente di riconciliazione e Conte Ponente di riavvio di processi di ricostruzione allora al di là di tutte e di tutto quello che si può pensare su questa esperienza che pure credo vada
Guarda attentamente e valutata il dato il centro e che è stata la garanzia della continuità della tregua cioè io immagino cosa avrebbe potuto succedere in una realtà come mostrava
In mancanza di una struttura di mediazione come quella al di là poi dei risultati della diciamo di un confronto fra i propositi e i risultati raggiunti
Quindi da questo punto di vista credo che l'amministrazione europea sia sia un'esperienza le dieci di grande importanza ancora elementi che provo a velocemente a riassumere
La il problemi quindi in qualche modo uno dei problemi più importanti io penso nell'approfondimento delle divisioni fra le due parti della città
La profonda differenza che si è determinata fra chiamiamola la riva Ovest anche se inesatto e la riva est della città allora mentre la riva Ovest e non sto qui diamo precisa le cose ma insomma c'ha un rapporto con un retroterra di si sviluppa in qualche modo di possibilità di comunicazione di commercio di possibilità di ripresa economica e quindi è perfettamente integrata nel territorio la riva est della città e assolutamente isolato
Vive in una specie di credito in una specie di riserva indiana il per la quale la possibilità di comunicazioni di intraprendere processi di sviluppo di un sa prendere processi
Di trasformazione della società sono quasi negati Pevero con questa condizione di totale isolamento e contemporaneamente questa approfondisce anche due modi di voi ai versi di essere mentre dalla parte Ovest dentro una realtà di come dire di scarso rispetto della legalità di scarse insistenza spessa della legalità
E quindi di fenomeni altissimi di criminalità ma contemporanei che come dire una specie di grande spirito di iniziativa per cui tutti si inventano qualcosa da fare e in qualche modo funzione hi-tech
Come dire Energia come dire e fuoco combustibile dato per la possibilità di una ripresa di in qualche forma di ripresa ognuno non ricorda massa del dopoguerra quanto sono importanti questi atteggiamenti
Dall'altra parte agita sembra sopravvivere una forma di sussistenza legata soprattutto agli aiuti internazionali che non è tanto connaturato ovviamente non alla natura
A dati genetici nemmeno a dati come dire politici ma soprattutto alla situazione che si è determinata nella nella realtà
E questo questo elemento rischia di approfondirsi col passar del tempo cioè Hammed veramente difficile oggi quando parlo di questa gita parlare di una sola città sono profondamente due città diverse
In questo questo è il dato di fatto da cui partire e e purtroppo bisogna partire nel senso che il sia noi diciamo nella nostra esperienza limitata ma credo anche se volete l'amministrazione europea hanno pensato in un certo momento che questo tipo di divisione potesse essere e in qualche modo facilmente recuperata in nome di un antico unità che questa città aveva assunto forse abbiamo sottoposto otto valutato il ruolo che hanno assunto queste nuove figure che sono in parte laicità
Ma anche le ferite che si sono prodotte sono profondissime e rendono difficile questo questo tipo di rapporto ancora di più a mio parere rischia di consolidarsi
Due modi di vita proprio due modi di concepire la vita di concepire i rapporti di concepire di valori nodi significati che rischiano di Compass più passa il tempo più
Essere difficile un recupero quindi questo credo sia un terreno un problema di estrema importanza nell'affrontare la realtà dimostra
L'altro elemento scusatemi molto velocemente l'altro elemento che io credo di straordinario di grande interesse nella realtà dimostrare la varietà di presenze internazionali cioè c'è veramente di tutto
è una realtà in cui ci sono le grandi stelle dalla Unione europea alle grandi agenzie internazionali alla stessa esperienza d'amministrazione europea alle grandi
Riconosciute ONG internazionali ai gruppi più minuti quindici è come dire un continuo di presenze che rende la esperienza dimostra a mio parere di straordinario interesse e che possa portare importantissime elezioni nel futuro e nella prospettiva di di altri interventi di altre realtà
Di altre realtà di emergenza
E questa questo tipo di varietà di di presenze come dire comporta ovviamente un problema molte volte di duplicazioni di sovrapposizioni di gioco anche fatto dalle parti locali nell'usare volta per volta le diverse strutture a proprio beneficio rispetto a gli obiettivi a quella ciò che si prefiggono
Io credo che da questo punto di vista quindi un problema molto importanti e la capacità di costruire forme di coordinamento i maggiori integrazione di maggiore definizione delle linee lungo quali lungo quali operare
E è un tentativo appunto che fin dall'inizio noi abbiamo provato a fare prima ancora della presenza dell'amministrazione europea l'arrivo dell'amministrazione europea a impartì assunto questo ruolo
E a svolge indolo svolgendo lo entro certi limiti ovviamente no proprio perché se volete all'amministrazione europea ed è legato un ruolo diplomatico più che un ruolo di effettiva presenza sul territorio
Io credo che da questa per esempio una lezione che a mio parere noi
Possiamo noi vogliamo trarre e la necessità vento forte momenti di coordinamento dell'attività
Ancora un po'
Dentro a forti momenti di coordinamento dell'attività però si riuscirà a mantenere la diversità dei singoli attori
Perché questo può solo portare beneficio ai risultati del lavoro che si intraprende io credo che le ONG debbano fare il lavoro di Maggi delle grandi agenzie internazionali debbono fare che lavoro delle agenzie internazionali
Credo che lavoro dell'amministrazione europea debba essere di un certo tipo e possibilmente mai confondere i ruoli ma riuscita ad integrarli proprio perché per esempio
Nella realtà dimostra la capacità delle ONG ma dell'associazioni poi di riuscirà a come dire a penetrare nel tessuto sociale in una situazione in cui questi elementi è di estrema importanza nella possibilità
Di ricostruire un senso di questa città e come dire e da evita affermare da da sostenere
Allora rispetto a questo ancora poche cose
Un due una ENI la presenza italiana la presenza italiana da questo punto di vista è proprio è una specie di e spaccato di sezione di questa diversità di presenza si va dalla presenza dentro le strutture dell'amministrazione europea alla presenza dei progetti dalla cooperazione italiana alla presenza dell'ONG alla presenza di tanti gruppi erede delle associazioni
E da questo punto di vista io credo che corrisponda in qualche modo la presenza italiana questa flessibilità e capacità di intervento
Nella realtà sociale che questo in qualche modo un elemento che distingue tanto nell'ambito del lavoro umanitario tanto nell'ambito dei lavori dei servizi della sanità in particolare contraddistingua questa estrema arti capacità di articolazione la presenza italiana una Roma una cosa voglio affermare Conte Ponente che la capacità di una presenza italiana è dovuto per buona parte ai legami che le piccole associazioni italiane sono riusciti ad avere durante la guerra e prima della guerra in questa città un patrimonio in di un'estrema importanza nel lavoro successivo che che si è che si entra penso
Allora anche rispetto appunto alla presenza italiana io credo che è un problema nostro prima di tutto di maggior coordinamento di questa presenza
Sapendo valorizzare proprio queste diversità e queste capacità diverse di rispondere di rispondere a bisogni diverso da questo punto di vista io finisco qui molto brevemente
Porto esperienza del nostro lavoro non non parlo dei nostri progetti dico solo
Nell'esperienza di un progetto che abbiamo chiuso da poco che questo di sostegno alle strutture ai laboratori diciamo medici della città quello quello che per noi è stata la cosa più sorprendente il più importante
Quale disponibilità di associazioni di Comuni di gruppi in Italia abbiamo potuto realizzare
Noi abbiamo realizzato e non lo dico per come dire per vanteria ma perché per dimostra le potenzialità quello che noi siamo riusciti a contribuire per risolvere i problemi di appunto di fornire apparecchiature
E di consentirà ai laboratori funzionare tramite il progetto che si è avuta attraverso la cooperazione italiana attraverso i molti bilaterale
Epifani più o meno i fondi che noi abbiamo né quello che l'ha ideato nate pare più o meno a quello che ci è stato dato c'è stata assegnato come fonte
E guardate che non era inizialmente nostra idea raggiungere questo obiettivo
Ma è stato volta per volta la capacità di individuare cosa era necessario in modo preciso
In modo definito perché questo si potesse si potesse realizzare cioè servivano lo facevo l'esempio faccio esempio nella relazione del problema dei fusibili cioè dentro la macchina l'ospedale di di libri ebbe non funzionava perché dei fusibili non c'erano se ci si rivolgeva qualunque agenzie internazionali fusibili non sarebbero arrivati o che o non lo sapevano nemmeno la possibilità di tutti di monitorare diciamo questo bisogno di trovare in Italia il riferimento immediato entro pochi giorni risolvere i problemi a mio parere sono di uguale importanza non voglio dire che questo ovviamente risolve tutto ma dimostra quale potenzialità c'è nella possibilità di stabilire di stabilire questi rapporti e attraverso questo voglio dire che decine e decine non sto esagerando decine e decine di comuni aldilà per esempio della importante come dire contributo della Regione Toscana o di altra associazione decine e decine di comuni hanno dato un loro contributo preciso dentro alla realizzazione di questo progetto
Grazie
Allora l'ultimo intervento prima dell'intervallo il brutto ricordo gli scenari dei adotta la pace che interviene sulla rilevanza economica
Ma intanto ringrazio per la pazienza di chi è rimasta sa ascoltare cercherò di essere molto molto conciso insomma
Voglio anche chiarire subito un punto un aspetto importante apotropaico iniziativa che opera marginalmente Hercegovina per cui la relazione qui presente soltanto anzi rimando molti voi a leggersi la quello che è il impostazione forse anche un po'saggista della della
La relazione è una lettura politica amministrativa di quello che a nostro avviso si sono dimessi come occidentale oggi per quello che ha dato alla pace oggi pomeriggio nella nel dibattito penso che ci sono interventi costruita per chiarire un po'meglio cosa il nostro progetto quindi intanto su questo ma il fenomeno è molto particolare
Diciamo così quando la crisi incominciò nel novantadue
Fumaggine fasi come dire l'aiuto il motivo così definito in sostanza per la serie di vario fattori psicologici i motivi alcuni altri logistici altri forse confessionali
Le sagome divenne da subito uno scenario tra i più battuti specialmente da quelle forme di emotività non per questo questo Cervellati in chiave critica voglio dire però di questa grande attività che vedeva nella facilitarle reggeva aggiungi britanno Erzegovina un evento nuovo sostanzialmente questo scenario un problema che implica tutta la ci vuol fare ma in particolar modo l'Erzegovina che chiunque di voi saprà raggiungere è molto facile così traghetti serio asfalto e in un attimo si è in Erzegovina
Questa creato come dire dall'inizio un nuovo slancio qua ce la farà anche una critica rispetto a quello che era la conoscenza e la Bosnia Erzegovina in cui molto spesso partendo da una definizione semantica l'origine la Bosnia Erzegovina
Si è pensato che l'azione parlo ancora la prima fase quelle motiva l'azione in Bosnia o l'azione in Erzegovina fossero politicamente la medesima cosa
E l'altra iniziativa ovviamente vedeva la facile agitando scenario come dire interagire molto con questo tipo di iniziative è in questa prima fase possiamo dire si concluse ben o male nel mille novecentonovantatré dopo due anni che videro mobilitarsi molte risorse dal punto di vista materiale nemmeno dal punto di vista umano in uno scenario che ha dimostrato a mio avviso come illo spedire il convoglio indistintamente in base a una serie di
Raccolte fatte in Italia in tempi molto comico quindi come dire con tempi di promozione italiani
Poi andassero a scontrarsi localmente con una serie di rischi la sovrapposizione dell'aiuto il rapido mutare lo scenario che sono tipici e specifici di questo particolare zone d'intervento
Senza poi contare una serie di enorme di micro interventi
Che si muove in zona e che pone un grande problema secondo me è che non va posto soltanto per il secondo in occidentale ma nel suo complesso per il delicato Cynar l'ex Jugoslavia non esiste un'Authority
Istituzionale sovranazionale che sia che riesca a monitorare tutto ciò che si muove noi siamo abituati a scenari il Bangladesh
Lontani dove il come dire loro trans lo scenario era di per sé una barriera per il raggiungimento dello stesso per cui limitato il numero di operatori qua non è più tanto vedete anche oggi spesso alcune relazioni recepiscono altre meno
è difficile monitorare voglio dire questo è vediamo di foto a situazioni di un Paese che attacca caratteristiche in rapida evoluzione
Facilmente raggiungibile che porta una moltiplicazione dei soggetti e soprattutto un Paese che prime andare in guerra non era in via di sviluppo ma era già sviluppato quindi con una serie di risorse per cui faccio l'esempio a suo tempo chi non ha mai sentito parlare suo sentire adesso il campo profughi di posa uscì dimostro al di là della tendenza sbagliato riprendere quello che siete qui siete come siete paradigmatico incluse le spetti su quale accolgo ogni critica che può essere fatta però dimostro che sette ragazzi
Presenti in un campo profughi in una zona extraterritoriale che era Croazia ma non aveva le leggi croate tanto per capirci
In sostanza riusciva da tirar la moglie di aiuti
Chi era più funzionale e più efficiente rispetto a ricaduta politica del significato da dare in quella zona molto particolare di cui dopo dirò nei due rimane minuti che mi restano di magari iniziative che tendevano a mandare indistintamente convogli diritti umanitari
A questa fase mi segui cura di ristagno e Quintero demotivazione sua fase del ristagno una alta e una diciamo così più geografico sa poi disse delle belle l'ispirazione quell'alta bene dal punto di vista di chi opera in uno scenario dove chi soffre soffre a causa di una guerra e non di un terremoto
La ricaduta politica nel senso di rischi di strumentalizzazione di aiuto è altissima sotto questo punto di vista il conflitto croato musulmano non facilitò una serie di effettività per cui come dire anche negli intenti dichiara tori ab origine intere che cita non era garantita e questo come dire limitò una serie di interventi in zona esempio capaci la zona in in quell'epoca mantenendo in vita i contatti
Ma non facevano gli affidi a distanza utile pacifisti appeasement sostanze mediche a distanza
Questo valga l'altro motivo è semplicemente quadri rivolgo acritica un po'generalizzata me ne scuso con quanto invece operano seriamente nell'aria
Altre zone si aprirono divennero più appetibili per il non dimentichiamoci che molto spesso mi mancanza di questo Authority strutturali controllo
L'unico vero riferimento nostro spese il consenso di opere pubbliche che ci viene sul consenso non qualificato gran parte del perché i tagli non sa cos'è la Slovenia Slavonia basta dimostrare che siete chi ha bisogno e questo è già un dato sufficiente bene
Su questo versante diciamo così per altre villette dove fu dimenticata
E l'errore quale fu bene dare il segnale politico di interrompe gli aiuti umanitari ma non perderà anche rapporti politici con quelle autore invece sulle zone è un attore politico unitario all'interno d'élite politiche il sego presi c'erano quelle ali moderate che hai Rocco collaborate con noi
Chiudere questi rapporti in effetti non non fu una fisiologicamente si chiusero non fu un grande gesto diciamo così per noi ma forse forte fondamentalmente anche per loro mettendo in grave imbarazzo
Terza fase che ho intravisto e questa nuova nuova prospettiva e quindi discorsi sinceramente gli Enti prescrittivo tiene supporti descrittivo
è in atto a mio avviso in Erzegovina dirò quali indicatori poi ho individuato per dire questo quello che potremmo riassumere colpevole generico di processo di normalizzazione politica
Punto primo
C'è un ridefinisce più articolata le funzioni delle sezioni comunali cioè i Comuni
Riscoprono la loro soggettività di governo e di controllo badate di amministrazione non politica perché uno di scenari particolari diverse Godina e che l'Erzegovina fu delle zone sostanzialmente rimaste intatte nel crollo
Funzionare amministrativo da Bosnia Erzegovina un politico per cui sostanzialmente
Io uso sempre questa metafora della di gruppo di città-stato
Erano tanti piccole San Marino
Dove il potere locale della missione comunali Jacob uomo indipendentemente da quello che fossi governo statale prima su Statale poi da Enza in Bosnia
E che l'importante nel definire un interlocutore unico nei capi militari però di fatto era la grandissima autonomia non soltanto amministrativa appunto ma fino per politica di questi di queste realtà comunali
Questo e ha creato una situazione uno scenario come dire non riassumibile in un modello l'esitazione cammino veramente da realtà a realtà
Ecco a questo punto devono subito
Due sto ancora la fastosa femminile RAI tre più due minuti un un una chiarificazione sono tornato alle conclusioni allora poiché io sono a disposizione eventualmente dopo perché poteva appuntati per un po'di propone una rete di lettura che poi vale anche per altri scenari sostanzialmente punto secondo una chiarificazione complessiva dell'élite al potere nelle varie situazioni del loro rapporti interni cioè il soggetto paramilitari contro trecento soldati di fatto in questa fase quali dopo l'accordo croato musulmano perde capacità di pressione rispetto agli istituzionale terzo aspetto una citazione politica generale ma non irreversibile lo sottolineo tre volte dell'idea di federazione croato musulmana
Per cui lo spirito umanitario che ci si cala come dire leggero in questa realtà non può non tenere conto di questa questa situazione molto in evoluzione
Tre per quattro uno Assistance disunito primari ha riferito la ricostruzione dei rapporti sociali perseguono sta subendo una fase di urbanizzazione selvaggia
Una crescita una crescita demografica e molto spesso a questo non fa carico trovato da un lato la grande ricchezza finanziaria tipica del lavoro immigrato due a Genova trovato una grande fiorire di strutture dorme
Tipi di urbanizzazione ma non trova tutti i debiti infrastrutture non ci sono formule associative in autonome sindacati non ci sono situazioni giustificazione un tondo ma se non pittori tredici tutti i mali Poussin cui più importanti nel momento in cui farlo strumentario in loco
Ultimo su questo però richiamo veramente vettura dovrebbero prevalgono in relazione un ritrovato equilibri bilanciamento tra decisioni politiche da un lato e scelte amministrative dall'alto nel rapporto tra i vari Comuni lo trovo e il governo centrale tra virgolette delle facce composta questo importante perché detto per inciso in alcuni comuni l'élite politica locali cresce e capisce che i rapporti internazionali che porta aiuti umanitari è un fattore di legittimazione interno di quelle liti rispetto socio di non so esempio di posso OSCE in altre realtà con tuo marito a Rimini visto soltanto come un inevitabile aspetto due più generale rappresentazione di una guerra che porta con sé brutte cose porto cosce anche per le cose aiuti umanitari
Le prospettive quindi di intervento benissimo intanto risolvere una serie di sacche di bisogni primari cronici limitati piccole ma cronici poté perché dimenticate
Quando faceva in andare in certi campi profughi siete in troppi adesso che è out non c'era più nessuno e questo problema politico perché ovviamente né strumentalizzato all'epoca
Secondo aspetto
Secondo aspetto puntare molto su questa ricostruzione del tessuto sociale
E qua arrivo gli errori da non fare non bisogna da un lato ne con come dire dimenticare Venezia domina a se stessa in questo contesto di produzione ma neppure considerarla un universo autoreferenziale a sé stante autonoma
Quanto avvenuto gli ultimi anni politicamente dimostra che la centralità diversi governi lì sue decisionale rapporto con Zagabria
E nel rapporto con la situazione dimostra ove siamo a stress è fondamentale quindi l'intervento prima di Enzo mille perfettamente d'accordo cioè intervento virtù Herzegovina Serra nel bilanciamento nel collegamento delle aree come dire che c'erano all'ingresso nel Segovia e all'uscita guai a considerare l'Erzegovina settanta comunale di transito nel medio nel lungo periodo voglio dire
Secondo problema e fino quattro tutto quasi finito secondo problema è
Quindi grande tensione questa progettualità sulla ricostruzione sociale terzo
Per evitare di uno avere ed aggiornare questa questa conoscenza Zero politica la zona questo vale veramente per tutti scenari quarto e vale per tutti gli scenari
Cadere la tentazione di agire anche se tecnicamente possibile e giuridicamente possibile evitare agire scollegate dagli uffici la cooperazione e attraverso questi illeciti sovranazionali cioè sì domani voglio da rimborsi a fare quello che io considero i giovani Tari motore
è possibile nessuno mi può come dire limitare dal dal farlo
Fare una quindi una una colazione contrattuale locale così politiche senza giocare né ambiguità cioè noi siamo qua perché vogliamo fare costruito vanità Mario questo tipo di efficienza però vogliamo anche fare
Una ricaduta politica in senso interetnico e qui sarebbe bene anche al nostro interno definire cosa vogliamo dire per pace tutti son per la pace anche Karadzic è per la pace le sue condizioni
Le i conciatori pace va definito il mostrare come queste prove non è la destra o sinistra problema è sei o non sei per la convivenza sei non sei per la interne città eccetera
Quindi su questo versante questo per evitare il rischio che aiuti umanitari pure efficienti si trovi un volante involontari portatori a volte di cristallizzazione del conflitto
Ultima considerazione un passaggio avevo promesso ai colleghi dell'alibi che fanno un'iniziativa in zona perciò nel caso il il su quello che può qua Ciampi ruolo giocato per fattori cattolici italiani confessionali questo non è assolutamente una critica anzi e mia personale e qua mi assumo il personale opinione che rispetto alla fase di moderazione di fattori cattolici estremisti locali i fattori cattolici socialisti moderati Julie Italia
Posso giocare un ruolo molto importante appunto perché essa stessa linea comunque di comunicazione
Nel senso che i valori di base intenda grazie poi
Abbiamo previsto un interporto proprio intervallo pranzo credo potremmo proporci nella accumulo Bridgewater e quindi prendo le quattordici e trenta riprende vive un organo del blocco riconosce trenta Milano Dall'Oglio della CGIL che proporrà un il putto sua sloveno
Si onera il nostro giornale
C'è un'ombra altro input tu sulla rilevanza di Gobineau di Milano ed eroi della CGIL dico
Mi richiamati all'ordine più che era sulla via dell'Erzegovina anche per non riprendere cose che implora sintetizzate boys speso di più nell'intervento completo
Alcune riflessioni
Sugli aiuti umanitari si sente telefono niente merita nessun rapporto con le altre dentro cui ovviamente anche l'aria delle alte coordinate ha una sua specificità
Il progetto per cui io lavoro si chiama ad alta la pace non è un'associazione è semplicemente una campagna che è nata promossa dalla CGIL dall'Aci quindi organismi che non fanno aiutino maritale in quanto tali
Ma fanno attività politica anche in campo solidale
è una campagna che nata
Per fare affidi a distanza con obiettivi minimi e che ha e che si è poi sviluppata nel tempo fino a raggiungere ormai circa sei mila tutti a una distanza in tutta la ex Jugoslavia quindi in base ai serbi in Croazia e Montenegro invalido ordina
La la riflessione che io volevo fare qui è proprio su che cosa ha rappresentato per noi questa iniziativa e più in generale che cosa rappresenta per due organizzazioni come l'Arsenal CGIL mettere in piedi una campagna di affidi a distanza in un'area di coerenza
Facendo alcune riflessioni collegandomi anche ragionamenti fatti stamattina
Che sono semmai anche nuovi in Italia
Ci siamo chiesti noi più volte perché un progetto che voleva essere il piccolo però ha coinvolto tanta gente in Italia
Fino a mettere su sedi convitati decentrati gruppi circoli di della UISP penso solo alle decine e decine di lei che spicca del sindacato pensionati che hanno lavorato con noi funzionando da terminale per questo progetto
Due ter riflessioni rapidissimi alla prima è questa qui che cosa significa chiedere ambite abbiamo agli italiani la visione a un progetto che non si sa esaurisce in un atto unico ma che prevede non solo che aderisci ma che scrive gamma che partecipi calma che viene a discutere in assemblee comune su come sviluppare il concetto dunque di chiedere di partecipare a un progetto che ti impegna ripetutamente nel tempo
Che non è facile di fronte a una situazione per cui la maggior parte dei Progetti presuppongono da parte dei singoli nonché le associazioni dei singoli un aiuto fine a se stesso non il ripetersi dell'aiuto il seguire l'aiuto che viene dato questo è il primo aspetto il secondo aspetto è questo ne abbiamo scelto forse per cultura anche per cultura delle organizzazioni che lo compongono
Una metodologia che non che invece chiedeva solo di lavorare dentro un progetto comune chiaramente quindi a una metodologia comune d'intervento ma che dava molta visibilità a tutti i soggetti che lo componevano
Se vi hanno evitato di racchiudere sotto un titolo unico tutti i soggetti il singolo da chi faceva l'iniziativa più piccola alti faceva l'iniziativa più grossa per questo progetto
Quindi non mortificare i singoli anzi dare molto spazio ai singoli alla creatività salvo poi che progetterà un concetto di pace interetnico in tutta l'ex Jugoslavia salvo questi principi l'adesione a questo tipo di progetto
Però proprio questo di dare massima visibilità tutte tant'è vero che anche chi ha attività questo concetto e appunto che ha funzionato come donatore anche di beni materiali è venuto a portare il proprio materiale non l'ha consegnata noi ne abbiamo funzionato un po'da catalizzatore da servizi a una zia Compagnia Teatro consegnato
Stiamo facendo espressione che è un po'il contrario del DIEF coordiniamo tutto filato abbiamo cercato di dare massima visibilità la creatività insisto fermo fermi restando i principi di un progetto di questo genere
L'altra questione è questa sono fatte le riflessioni perché parlare di aiuti umanitari
Di per sé non è sufficiente se non si ragiona anche che cosa sono che cosa sono finalità a che cosa serva o no sono riflessioni che sono importanti per tutti noi però si trovano poche occasioni create a riflettere sull'utilità e l'efficacia e anche su quanto un aiuto umanitario può produrre carcere o invece può produrre il contrario di pace
In una situazione di guerra per capirsi quindi una situazione molto mobile e anche molto flessibile
L'altra l'altra riflessione Cuesta noi abbiamo cioè almeno pensato di capire che il fatto di consegnare direttamente in mano i soldi alle famiglie che vengono adottate
E era sicuramente un elemento di trasparenza quindi di certezza non ci sono intermediari innesto e quindi si è tutto sommato neutrali ma non neutrali in una situazione di guerra
Io Trani rispetta chi fa la guerra ma sicuramente di parte rispetta chi la guerra la subiva c'è un concetto di vittima della guerra non di neutralità in una situazione stiamo dalla parte dei più deboli e quelle nostro soggetto diretto e nostro soggetto
Reale d'aiuto è quello ma anche perché è un'iniziativa di questo genere ci permetteva di mani in un anno di giorno in giorno di verificare le condizioni di che nello stato di bisogno
Perché sicuramente in Bosnia le condizioni sono cambiate però sicuramente assiro che Triaca sono cambiati in un altro senso non peggiorate la ricchezza perché sicuramente Giacobbo o alcune realtà della Slavonia in questi due anni sono profondamente cambiati perché in quelle realtà sono nate delle notti
Sto pensando semplicemente alle vedove degli eroi di guerra con le categorie delle vedove chi era vedova rilevare di guerra quelle voi che ha combattuto contro quello
Addirittura penso alla lobby delle vedove di guerra si Rocchi pria h dove possono essere interetniche le vedove Marchetti lucido deve essere per da una parte molto problematica la cosa sicuramente quindi si sono modificate nelle situazioni di fatto di un progetto che segue che costantemente verifica lo svilupparsi del Progetto per permette anche di verificare lo stato di bisognerà condizione politica in cui si fa l'aiuto proprio perché agli aiuti umanitari comunque non sono fuori dal dall'insieme della politica internazionale nessun testo e quindi non è rilevante come si fanno l'altro problema questo qui il concetto di vittima di guerra
L'ha detto qualcun altro la signora che ha parlato stamattina della Caritas in non definire la vittima di guerra il bambino per capirci
La vittima riguarda una cosa complessa vittima riguarda il bambino l'anziano la mamma con i suoi figli l'intero nucleo familiare è una persona e questo qui ha permesso probabilmente di raccogliere molte più sensibilità in Italia anche lì che si sentiva sensibile ad aiutare una persona anziana un intero nucleo un invalido cioè non una categoria specifica c'è il bambino
E se mai anche con una cosa strana perché io dovrei dare sessanta ma anche un bambino di due anni semplici capacità di spesa
Disse bambino direi nucleo quel nutriamo significato
Allora se gli aiuti umanitari sono anche ricchezza di rapporti umani questa ricchezza di rapporti umani non si può esaurire nel dare sessanta ma anche un bimbo di due anni semplifico ma vorrei essere capita insomma quel bambino vive in un contesto la famiglia in cui vive o la la situazione in cui vive è un contesto ed è un contesto sociale
è sicuramente un contesto sociale per cui ne riflettiamo su contesto sociale in cui articoliamo di affitti anche la famiglia Alan contesto sociale anche laddove lassù dove non ci sono forme organizzate di socialità
Cioè mi dove non ci sono fondi organizzati socialità e la famiglia singola persona la socialità di quel luogo a cui occorre avere attenzione
L'altra questione questa io insisto probabilmente il fatto di essere una campagna che ha termine e speriamo prima possibile non essendo un'associazione noi votiamo aiuti finché ce n'è bisogno speriamo che non ce ne sia rapidamente bisogno
Però questo qui a sicuramente fatto sì che ad una Progetto aperto e flessibile
Che è un potente aperta e flessibile e a Termini abbia canalizzato moltissima partecipazione non era diciamo perché gli affidatari italiani vengono a fare il lavoro organizzativo perché vengono tra noi perché vengono a distribuire i soldi perché possono venire ovunque
Cioè in questa tutta in questa tentativo di canalizzare la presenza di tutti quelli che hanno deciso di aderire al progetto ma non sono un'altra cosa
Fare un Progetto aiuti umanitari che si richiama una situazione di pace non ci chiamiamo adotta la pace
Vuol dire che cosa vuol dire fare qualcosa in Italia prima di tutto perché tuteli ad esempio raccogliere fondi ma perché raccoglie risponde a è un'occasione questa per discutere nelle scuole e nei circoli ricreativi nei circoli culturali Città di che cosa la pace di che cos'è un aiuto umanitario di come lo si può finire stare di che cos'è l'efficienza di un intervento di che cosa è ad esempio l'intervento volontaria il ruolo che si chiede allo Stato su questo terreno poi cominciate a discutere in termini corretti senza volersi confondere gli uni con gli altri cosa con quale ruolo può svolgere volontariato quale ruolo si chiede all'istituzione e quindi anche una riflessione vera sulla concetto di pace l'iniziativa di pace di partecipazione al concetto di Pacini che in generale di partecipazione sociale
Questo è il primo aspetto il secondo aspetto è questo della ex jugoslavi referenti nera ex culla jugoslavi e qualcuno ne ha parlato son venuti fuori parlando della Serbia della Croazia
Terreno molto delicato perché proprio per non voleva essere neutrali ma voler essere in favore della pace quali referenti si scelgono come intermediari nella ex Jugoslavia fondamentale
Allora due tre questioni
E sono queste è chiaro che la scelta più semplice può essere questa io lavoro a Sarajevo e a saremo scelgo di fare gli affitti con le tre organizzazioni classiche di aiuti umanitari serba croata
Musulmana sono interetnico nessuno mi dice niente il nostro nota da parte di nessuno ma sto dalla parte di un progetto di pace prima questione si può chiedere a loro di stare contea contemporaneamente
Noi abbiamo avuto nell'esperienze positive ad esempio associazione enti che hanno scelto
Di sedersi contemporaneamente con noi attorno a un tavolo non è rivoluzionario probabilmente però importante chiederlo cercare di lavorare congiuntamente anche la là dove ci sono le condizioni per poterlo fare
La seconda questione è questo i soggetti che hanno una funzione sociale la cioè l'aiuto umanitario non finisce nel Nord nell'atto dell'aiuto umanitario a qualcosa che va oltre allora lavorare con le donne con le associazioni delle donne
Magari prevalentemente in quelle interetniche e la cosa ideale è qualcosa che va al di là dello stato di necessità pane fatto della le donne probabilmente hanno una funzione sociale forte dopo la scuola dopo la guerra è strano che prima d'essere espulse quando torneranno gli uomini e le comincerà la produzione
La nuova funzione sociale la stessa cosa e le organizzazioni sindacali ma insomma dalla guerra si esce anche con un insieme di diritti civili e politici
Con una serie di di di diritti democratici soprattutto se si lavora in uno scenario di guerra allora è possibile calibrare
Gli aiuti umanitari anche avendo come referente quelle associazioni che non solo si richiamano alla pace in associazione per la pace per i disertori eccetera ma quelle che in un territorio hanno una funzione sociale
Stabile che si ritengono abbia avuto debba nemmeno una funzione sociale stabile e che proprio nella situazione di guerra la loro funzione sociale si trova ad essere annullata che cosa ha contratto un Silla
Il tessuto sociale come si riorganizza la loro funzione esistente avrà anche gli aiuti umanitari possono avere un ruolo in questo campo l'ultima riflessione questo battagliato tutto però c'erano anche all'intervento perché ormai anche riflettere viste quale persiste cose un po'bello sbattuto a terra chi è temporaneamente qui
Palestinese non protetta
E queste è
Beh prima questione questa qualcuno Alari affrontato la dipendenza dall'aiuto cosa vera c'è chi si è abituati ad ad avere questi soldi tutti Nesi probabilmente fa fatica ad essere auto promotore di se stessa allora come calibrare stare attenta a non produrre aiuti che non danno niente altro che l'aiuto e la dipendenza
è possibile avere aiuti dare aiuti che invece danno una specie di chiamiamo la sede tra virgolette imprenditorialità di se stessi allora perché non strumenti di lavoro perché non perché non strumenti di possibilità di fare delle cose
E quindi di guadagnarsi una propria situazione una qualche autonomia laddove è proprio la guerra porta di autonomia
I soldi se anni danno un po'di autonomia uno decide che cosa importante per lui personalista se stesso però anche perché non un intervento l'arte e proprio questa come e ricalibrare degli aiuti umanitari che e qualcun altro già lo diceva che tenga cento la riflessione sulla come si chiama adesso l'ha presa a carico di se stessi e come invece proprio non non
Non fare esattamente il contrario questa riflessione va fatta deve essere costante negli aiuti umanitari se no delle anzi liberiamo rappresentano e lo dobbiamo fare l'altra questione queste possibile arricchire gli aiuti umanitari dei rapporti umani
Cioè l'anonimato sa chi riceve e chi dona
è una cosa utile o è possibile superare l'anno l'anonimato era bene è un rapporto io lo chiamo di ricchezza umana fatti da una e chi riceve perché probabilmente questo è il vero antidoto alla guerra è il vero antidoto all'isolamento che oggi credo che sia una delle questioni centrali tetti riceve dietro che davvero la la questione più grossa è quella delle donne
Oggi hanno un ruolo e un carico eh no non è probabilmente il giorno dopo la guerra sanno fare le prima avesse fatto su fatte fuori questo è vero in tutte le guerre è stato vero ovunque quindi prova perché allora non ragionare anche di questi aspetti quindi
Va bene proprio sull'onda Rondo brutto Griffini delle Alpi tra più santo anzitutto la Fox il veloce dal sud del collezione cristiano il servizio volontario atto
Interviene sulla Bosnia osserva
Lavagne luminose vanno Zoppetti al mio assistente per i progetti di emergenza in modo particolare in Bosnia
So serve federazione danese disperazione Cristiana che raggruppa cinquantatré o i mezzi di cui solamente quattro solo quattro lavarsi novizio edizioni favela e di intervengono nella nella nella zona da Mexès culturale qualcosa un dato che potrebbe far riflettere ma lo lasciamo ad altra ad altra sede
Passiamo adesso è il compito che ci è stato sedato per la verità un compito un po'difficile
Perché zainetto di parlare della zona della della della Bosnia serba
Che purtroppo è una zona dove in modo tradizionale l'aiuto umanitario italiano se visto ben poco che per ben poco presente e poi eventualmente finale Anna analizzeremo anche le cause
Parliamo di un territorio non parliamo di una nazione non parliamo di un donazione riconosciuta ma solamente un territorio di quel famoso settanta per cento che il Senato Poliziano conquistati in questi tre anni e mezzo di guerra in modo con regolare ci riferiamo al nord dalla Bosnia
E al sud est della Bosnia
E vedete in questa in questo lucido dove sono del dove sono presenti attualmente le zone di conflitto
A livello della della cornea diciamo che se vogliamo sintetizzare la l'attuale situazione mi pare che questi tre siano gli elementi abbastanza innovativi rispetto rispetto a qualche mese fa
I musulmani in questo momento stanno riconquistando parte dei territori occupati in particolare nelle nelle aree di Bihac sbagliato ed è Sarajevo
E serve stanno scappando verso la regione di Banja Luka e sono fatti abbastanza innovativi rispetto ai tre anni e mezzo di guerra
Per cui nel futuro si prevede un ulteriore deteriorarsi della situazione con i musulmani che tenteranno di tagliato parte del territorio se da aggiungere a questo particolare aspetto
Che vacue indossi laguna tensione fra i serbo bosniaci e serbi di Belgrado che non sappiamo di cosa sarà foriera questa ulteriore deterioramento passiamo ora a entriamo un attimo nel merito
Della delle popolazione perché la popolazione totale della della Serbia dalla Serbia Bosnia dalla Bosnia alla volta serba sono un milione trecentottantuno mila poco se totali di cui preziosi quanta mila bambini sotto i quattordici anni e sotto i cinque anni centoventi mila bambini numero profughi sfollati quattrocentoventisette fila quindi sono alla stanza
Passiamo ora alla distribuzione della della popolazione nel cosa interessante spero che si veda non si vede alla piazza e lo leggo
Se non lo vedo io
Sono le il territorio della Bosnia della Bosnia
Del nord e lo notiamo che la popolazione serba è passata dai seicentoventiquattro mila del censimento novantuno ai settecentodiciannove mila attuale mentre la popolazione dei mussulmani e passata dei centottanta mila cinquecentonovanta ai trenta mila e addirittura il CRO attenta ai trecentocinquantacinque mila i trentasette mila questo siamo nel Nord dalla Bosnia se passiamo al suo deste quindi vettura è ancora più drammatica la situazione
Dai trecento quattro mila popolazione serba ai quattro sei cinquanta mila stimati mentre musulmane e croate sono scesi dal totale di duecento novantun mila trecento mila a quattro mila
Quali sono stati i motivi che hanno determinato questa situazione fuga delle popolazione croate musulmane dai territori
Espulsione
E pulizia etnica e qui saltiamo a piè pari e perché potremo parlare per ore di queste di queste di questo dramma possiamo avesse alla situazione della popolazione rimasta nei territori nei territori della della Bosnia serba musulmani e croati
Qua sono indicazioni che abbiamo sentito in modo con contatti con alcune ONG straniere
E abbiamo messo anche dei punti di domanda perché sinceramente non ce la sentiamo di confermare questa indicazione
Sarebbero delitti addebiti questi popolazione lavori forzati ha scavato insieme a seminare i terreni abbiamo sentito anche alcune cronache tutti quanti abbiamo letto con un settanta per cento di livello di disoccupazione generale
Vediamo ora in questa situazione
Come intervengono gli aiuti umanitari per passare attimino più alle nostre problematiche diciamo che su un totale di due milioni settecentotrentanove mila beneficiari di tutta la Bosnia
La serba Bosnia a un milione zero settantasei mila beneficiari per cui a il trentanove per cento dei beneficiari
Stimati come intervento di aiuto sono presenti le classiche agenzie internazionali che si R u un SF col suo programma la croce rossa
Sono anche presenti moltissime organizzazioni non governative purtroppo stranieri
A noi non risulta che alcuna organizzazione umanitaria italiana sia presente
Se non in se dopo se non a noi non risulta poi dopo nel nel dibatto saremo ben felice di sapere di conoscere contrari a non risulta solamente che quattro convogli dalla cooperazione italiana due a Pale e due da tre vigne
Sono stati organizzati nel
Nei mesi passati di cui uno a Pale probatorie Collider
Ma non si risulta alcuna attività permanente di ONG italiane età abbiamo moltissime ONG straniere cosa fanno in modo particolare questo ennese li abbiamo verificato alcuni progetti per esempio la Norvegia spie posso ai tre
Ha costruito quarantotto centri le case prefabbricate per quattrocentottanta persone la sui dieci rischiose le presenze
Alle costruito quindi cercare semi distrutte delle scuole per cinque mila alunni e cinquanta case per quattrocentodieci persone un centro medico fabbricato
L'avete senza frontiere strana costruito un centro sociale per novanta persone
E più che altro sono interventi legati legati alla alla abitabilità mentre lasciata alle classiche alle classiche organizzazione internazionale del sì la nell'aiuto d'emergenza per i medicinali per per alimenti quale sono quali sono i i bisogni
Che abbiamo riscontrato parlando con me in modo particolare con le organizzazioni degli internazionale
Solo come vedete bisogni di emergenza cibo modo particolare nutrimenti per bambini omogeneizzate
Prodotti per l'igiene abiti e medicine
Ecco sono arrivato alla conclusione questa brevissima comunicazione vorrei lanciare non alcune domande per il il dibattito successivo ecco perché abbiamo verificato questa scarsissima presenza delle ONG italiana in questo territorio
Perché forse riteniamo che la concezione che abbiano o che si hanno distillato dalla Serbia
Del serbo bosniaco professore non meriti uno sto aiuto
Perché riteniamo difficile entrare dentro in questi territori
Perché pensiamo che vi siano episodi minori son tutti i punti di domanda che la sul dibattito
Cos'è capita già stamattina da da parecchi l'abbiamo sentito che ci siamo accavallati in molte molte zone magari lavorando lavorando che lasciando molte zone scoperte
Quindi mi pare che un'indicazione
Che esce da questo seminario
Sia non solamente un coordinamento come ha fatto nell'insieme sul colletto operativo Manic mi se ne portante anche un coordinamento strategico della della domanda e dell'offerta in modo particolare dall'aiuto umanitario Craxi
Visto il milanese come sono efficienti e rispettare i tempi
Come
Giorno lasciato capo dipartimento del presunto il dottor Bolaffi prima
Lo devo l'onore di avere con noi l'ambasciatore parola
Che
Quasi tutti voi lo conoscete recitato da rappresentanze diplomatiche per Leonardo posti non ce lo vedo
Il bruciatore a prendere la parola dall'altro estremista
Senta allora così
Grazie buonasera
Quasi tutti mi conoscete chi non mi conosce ecco mi presento brevemente noi abbiamo Giada quasi un anno in piena operazione a Sarajevo una rappresentanza
Si chiama delegazione diplomatica speciale d'Italia non è una vera e propria ambasciata non svolge attività consolare se non in minima parte ma per per ogni altro aspetto pratico è pienamente funzionante e questo che vorrei dire a tutti voi
Noi siamo lì
Anche se io in questo momento sono a Roma impossibilitato raggiunge immediatamente la sede noi siamo operanti e soprattutto lieti e disponibili ad aiutare quando ci
Capita l'occasione sia sul piano dell'assistenza umanitaria sia su tutti gli altri livelli qui vorrei dire uno degli aspetti più interessanti del nostro lavoro
L'Italia fa moltissimo per la Bosnia Erzegovina
La assistenza italiana naturalmente comincia dalla cooperazione il nostro ministero degli Esteri ma continua e si allarga comprendendo comuni italiani associazioni club bis
Perfino piccole iniziative private che si raggruppano per fare qualcosa per la Bosnia Erzegovina per inviare dei materiali degli aiuti o dei volontari è uno sforzo di generosità sì enorme
Estremamente apprezzabile ma direi forse poco conosciuto il mio lavoro consiste anche nel valorizzare queste attività che non sempre sono sono note
Abbiamo parlato questa mattina dei novanta chilometri i tessuti di Prato ebbene io sono stato uno dei più accaniti propagandisti di questa iniziativa e ho visto
Intanto fu mai veniva colta con gradimento e con sorpresa ma anche ho notato quanto poche persone e anche ora organizzazioni presenti a Sarajevo
Ignorassero del tutto uno sforzo così importante e così utile per Sarajevo
Quindi anche questo valorizzare la presenza italiana valorizzare quello che fa l'Italia in questo in questo Paese così martoriato è importante
Noi sul posto o lo lo facciamo e tutte le volte che è possibile lo diciamo mettiamo in evidenza
Non sempre ne siamo informati non sembra a volte apprendiamo per caso di iniziative lodevolissime e cerchiamo a nostra volta di assisterle di appoggiarli
Comunque ecco questo vorrei dire contate pure sulla nostra assistenza sul posto
Non soltanto per un'assistenza pratica informazioni ma anche per eventuali orientamenti
Su come canalizzare su come dirigere determinate iniziative
Si capisce sempre d'intesa io sono un dipendente il ministero degli Esteri quindi d'intesa con il ministero degli esteri e con la Coldiretti originale cooperazione ma certamente chi è sul posto a volte può prendere iniziative o assistere in maniera molto più capillare
Ecco questo vorrei dirvi e poi lanciare un piccolo sassolino e cioè questo è un foro molto utile per la riflessione ho ascoltato tanti dei vostri interventi con grande interesse
E forse qui si potrebbe prima della conclusione
Discutere mettere in discussione proprio questo punto in che modo rendere meglio noti gli sforzi che noi facciamo in Bosnia Erzegovina e non soltanto quelli sul piano ufficiale
Non è per farci dire grazie dai bosniaci o dalle organizzazioni internazionali
Ma perché il riconoscere quello che l'Italia fa quello che le tante associazioni organizzazioni non governative comuni italiani fanno in quel Paese significa anche aiutarli a svolgere la loro opera
Un riconoscimento di quello che noi facciamo da parte delle Nazioni Unite significa anche ottenere da loro una maggiore protezione
Un ma anche eventuali appoggi finanziari da parte della Unione europea e in tanti altri modi sapere quello che l'Italia fa in Bosnia significa essere più disposti ad aiutarci
E quindi forse questo potrebbe riterrebbe un attimo di riflessione in più grazie
Bene
Come molti di voi sanno
Esiste
Perché la città la città di Tuzla che anche per il particolare ruolo del che il suo sindaco nel dialogo con le forze politiche le istituzioni del europea la città che ha avuto una particolare visibilità anche l'opinione pubblica italiana
Vi è un rapporto stretto di diplomazia dal basso si dice Nobili diplomazia città a città
Di cui il da un lato il la città di Tuzla dall'altro diverse città italiane in particolar modo il comune di Bologna solo protagonista il Comune di Bologna ha presentato al dottor Salinari che assessore alla solidarietà internazionale e lo ringraziamo per il
La sua presenza qui abitiamo a parlare
Grazie a voi una breve cronistoria di questo questo gemellaggio perché la nostra città ha scelto Toots la
La storia di Bologna della città di Bologna quindi non soltanto del nostro comune ma di proprio la nostra cittadinanza delle nostre la nostra cittadinanza attiva è della città di Tuzla nasce da una denuncia
Due anni fa a quasi tre anni fa ormai un gruppo di donne della nostra città fecero in ordine agli stupri etnici
Una cosa di cui tutti avete sentito parlare un aspetto particolarmente feroce
Della guerra
Queste donne che fanno capo centri documentazione delle donne di Bologna denunciarono gli stupri etnici
In generale tutta la guerra in particolare nell'area nell'aria
Della Bosnia Erzegovina e attraverso questa questa denuncia fu lanciato una campagna una campagna di aiuto
E di creazione ad alcuni centri che in qualche maniera dovevano cercare di affrontare questo questo problema un problema che ha delle dimensioni molto molto grosse purtroppo e credo che molti di voi ne conoscano più o meno l'ampiezza
Fu lanciato un progetto questo progetto si chiamava ponti di donne si chiama ponti io ne attraverso i confini furono scelte alcune città
Alcune città che diciamo riassumono tutta la tragedia della guerra
Fu scelto pance vuote fu scelta Pristina
Quando si trattò della della scelta
Della città da cui cominciare sì penso a Tuzla perché perché come voi sapete Tuzla è retta da una da un governo locale alcuni siamo particolarmente affezionati col quale ci sentiamo particolarmente in sintonia come amministrazione comunale
Che ha fatto della convivenza multietnica la base della sua elaborazione politica e della sua tenuta anche democratica Tuzla da questo punto di vista a una significanza che sicuramente è pari a quella di Sarajevo ENEL quindi abbiamo scelto Tuzla perché aveva ed ha questa caratteristica molto importante per un Comune democratico come quello di Bologna
Quindi da un gruppo di donne che denunciano
Questa questa
Questa grande tragedia gli stupri etnici nasce un progetto nasce un progetto da questo progetto prende forma un gemellaggio il Comune di Bologna effetto delle missioni e decide di gemellata sì quindi è un un gemellaggio è una una serie di
Di contatti che nascono in questo caso da dalla società civile bolognese
Su questo primo filone di spazio di di ponti Didone attraverso i confini quindi della creazione di case protette per le donne che hanno subito violenze sessuali a Tuzla si sono poi innestate avete sentito prima
Progetto molto importante di adotta la pace
E altri progetti che l'associazionismo solidale che ha sede a Bologna a ha portato avanti
Per cercare di organizzare queste questi due filoni da una parte il comune di Bologna che si gemella con
Il Comune di Tuzla e dall'altro l'associazionismo solidale bolognese che atto progettualità concreta
è stato creato un pochissimo tempo fa abbiamo creato un tavolo di concertazione e siamo arrivati a concepire quella che noi chiamiamo l'asso l'ambasciata delle democrazie locali
è un progetto credo unico sicuramente unico
Di cui parlerò brevissimamente ce ne sono anche sono anche previste anche previsto questo modello per altre città della della Bosnia Erzegovina comunque dodici città europee
Compresa Bologna
Con un un finanziamento dell'Unione Europea stanno creando a Tuzla questa ambasciata delle democrazie locali che sarà il punto focale dei rapporti fra cittadinanze
Quindi fra la cittadinanza di Tuzla egli ha le associazioni dei cittadini di Tuzla e la cittadinanze di Bologna le associazioni di cittadini di Bologna e fra le due amministrazioni e un punto focale in cui quello che noi chiamiamo
La cooperazione decentralizzata la diplomazia popolare sono definizioni che stiamo cercando di riempire di contenuti insomma avranno un punto forte un punto focale un punto di organizzazione
Per questo è questa è l'esperienza che che sta che sta vivendo Bologna le sue associazioni di cittadini le sue organizzazioni non governative molte delle quali sono presenti in questa sala oggi
Stanno facendo la loro parte però hanno fatto hanno avuto la capacità e la forza e d'altra parte il Comune ha avuto la sensibilità di assumere queste politiche di solidarietà di solidarietà popolare il Comune le ha assunte nella sua politica nella sua politica estera
E quindi si è creato una saldatura molto forte fra istituzione comunale ed associazionismo ecco dire che questa è la sintesi dell'esperienza che a Bologna sta facendo contuse sulla non so se è un caso unico sicuramente noi ci teniamo molto
Ci teniamo molto all'ambasciata delle delle democrazie locali citeremo molta svilupparla naturalmente in invitiamo anche associazioni che non hanno sede a Bologna ma che vorranno lavorare a Tuzla a prendere contatti con grazie
Bene invito a parlare rappresentante delle ACLI che interviene sulla Slovenia
Suona torto
Niente
Per brevità procedo con l'intervento scritto che puoi dire proverei lady ritroverete vorrei immediatamente precisare che parlare della Slovenia in questa sede non vuol dire parlare di un Paese
Verso il quale rivolgere intervento umanitario ma come Paese che ha accolto fin dall'inizio del conflitto numerosi rifugiati
In maggioranza provenienti dalla Bosnia centrale e verso i quali si è sviluppato un consistente intervento del volontariato italiano
Dalla primavera estate del novantadue sia andata infatti sviluppando una mobilitazione per fronteggiare la situazione di emergenza che andava a mano a mano crescendo seguito dell'offensiva militare in territorio bosniaco
Mentre le organizzazioni pacifiste e di volontariato italiano in quelle che stamattina Raffaella definiva la società civile italiana andavano preparandosi ad un'accoglienza dei profughi nel nostro Paese già si
Immaginava l'ingresso massiccio dei profughi in Italia
Emesse la proposta avanzata dall'allora ministro per l'immigrazione Margherita Boniver di organizzare aiuti e iniziative di solidarietà oltre i nostri confini nazionali nei luoghi dove già i profughi avevano trovato rifugio prima accoglienza
Questa linea che poi fu una linea che contribuì anche ad ispirare la successiva legge tre novanta indusse i primi gruppi di volontari a raggiungere i campi profughi sparsi un po'dovunque in territorio sloveno
Un territorio che va ricordato per capire meglio poi gli interrogativi che verranno posti un territorio poco più piccolo della Lombardia
Venti mila chilometri quadrati con un numero di abitanti un po'più grandi della sulla città di Milano che è arrivata ospitare quarantacinque cinquanta mila profughi e che ora ne ospita circa ventisette mila per un'economia quali quella slovena che usciva da un conflitto seppure Brevi che soprattutto intendeva confrontarsi prima possibile con le dinamiche europee di sviluppo la presenza di un numero così alto di profughi non facilitava certamente lo sbloccarsi della situazione
Fu dunque accolto positivamente il volontariato italiano che iniziò proprio intervento attraverso il trasporto di aiuti materiali
Attività di animazione assistenza psicopedagogica bambini adolescenti corsi di taglio e cucito con le donne che costituivano la maggioranza della presenza adulta nei campi
Da allora l'intervento ha continuato e sta tuttora continuando a cura soprattutto delle ATI e che hanno promosso un progetto un sorriso per la Bosnia
Articolato in gemellaggi fra comunità locali italiani comuni quartieri parrocchie gruppi giovanili che singoli campi di accoglienza sono talmente ventidue su ventiquattro esistenti i campi gemellati sono circa quattro mila cinquecento le presenze di volontari complesso circa tre mila che si sono recati nei campi dall'ottobre del novantadue mille cinquecento letti perché hanno condotto i loro programmi circa due miliardi il valore dei beni umanitari trasportati ora si è anche aperto un programma per aiutare attraverso borse di studio chi frequenta le scuole superiori
Tutto questo all'insegna della totale gratuità e dell'autofinanziamento
Dallo scorso anno si è aperto un programma di accoglienza che ha visto circa cinquecento bambini varcare il confine per un programma di vacanze animato dagli stessi volontari Fini marcando una grossa continuità tra i due interventi
Animato dicevo dagli stessi volontari che sono il rapporto con loro nei campi dove sono ospitati questo programma si è svolto in parte con il contributo che la Regione Lombardia
Vi sono altri gruppi oltre quelli organizzati dalle api istituzioni locali anche che nel corso di questi tre anni hanno condotto interventi intessuto rapporti con profumi degli stessi campi con interventi comunque grosso modo dello stesso dello dello stesso tipo
Ricordo qui l'AGESCI CIPE ex l'associazione per la pace di Roma la Provincia di Roma Milano MIR gruppi locali in Friuli-Venezia Giulia
La situazione dei profughi dopo circa tre anni di permanenza è comprensibilmente di grande stanchezza dei primi tempi in cui racconta di volontari che erano pronti i camion per il ritorno sono passati alla delusione
E ora chi ha potuto è emigrato e chi non è stato in condizione di farlo e perché a congiunti rimasti in Bosnia o perché meno auto in prenditi Ivo o perché nel frattempo almeno i paesi più vicini hanno chiuso le porte dell'accoglienza
Chi è rimasto ha mantenuto una forte un forte una forte propensione al rientro da un'indagine fatta il dato supera l'ottanta per cento
Non svolge attività lavorativa se non saltuariamente in modo precario pena la perdita dello status di profugo continua a vivere sotto l'assistenza del governo sloveno che dal canto suo ha nei confronti dei campi di accoglienza un atteggiamento definibili di attese
La maggior parte dei profumi Slovenia sono presso famiglie dunque maggiormente integrati nel territorio e salvo differenti volontà e condizioni probabilmente disponibile ad approfondire questo loro insediamento l'integrazione dei profughi ospitati nei campi APPA appare invece ancora più problematica anche perché proprio la vita del campo ha rafforzato la loro identità nazionale e di gruppo li ha comunque tenuti fuori da possibili occasioni e opportunità di inserimento
Dal prossimo ottobre le scuole slovene abbiamo notizia si apriranno da cogliere anche i bambini e adolescenti dei campi che finora hanno continuato a frequentare scuole animate da insegnanti bosniaci anch'essi profughi
Già questo sarà un elemento di accoglienza e di promozione in più ma non va probabilmente colto come segnali indicativo di un orientamento deciso
La tesa da quel che è dato di capire tenderà a durare fino dico la fine del conflitto ma quanto più in avanti possibile
Intanto
Ricordiamo che questa situazione di maggior sofferenza si riferisce ad un numero comunque ragguardevole di persone circa sette mila del cui destino vista la genesi dell'intervento dei volontari italiani non possiamo non sentirci in qualche modo responsabili
Operiamo in una situazione che almeno apparentemente non è più di emergenza
E certamente la Slovenia in quanto tale non solo non può essere più considerata destinataria di interventi di emergenza ma sta facendo di tutto per gettare dietro le sue spalle il ricordo della guerra e la sua stessa identità come paese dell'ex Jugoslavia
Anche attraverso l'accelerazione del processo di entrata nell'Unione Europea
Ma se è vero che la Slovenia non è più l'uovo di interventi di emergenza la comunità bosniaca che continua a vivere questa sì
In condizioni di emergenza in quel territorio diviene affare interno del Governo e del popolo sloveno o rimane comunque al centro di un'attenzione internazionale al pari di tutte le altre vittime di guerra
Questo l'interrogativo profonda quale io chiamo tutti in qualche modo a dare risposta
Gli elementi in nostro possesso ci fanno temere Dino il governo italiano non solo non riconosce più un'emergenza in Slovenia ma addirittura i nostri volontari si vedono recapitare gli avvisi di mancato pagamento per i pedaggi autostradali dei mezzi con i quali continuano a portare gli aiuti ai rifugiati
Le agenzie delle Nazioni Unite l'abbiamo anche sentito sì all'UNHCR sia l'Unicef hanno ridotto drasticamente se non addirittura cancellato il loro intervento
L'intervento del volontariato italiano ha condotto e che sta conducendo ci risulta sia apprezzato
Sia dall'autorità slovene sia dall'attuale nostra rappresentanza in quel Paese sia dalle autorità bosniache in una logica non molto care di diplomazia popolare pensiamo che se ne dovrebbero valorizzare sia la valenza politica sia le potenzialità progettuali
Mettiamo a disposizione di questo tavolo delle istituzioni competenti queste potenzialità
Ancora una volta l'intervento umanitario non si limita all'assistenzialismo ma si fa Progetto si fa intervento politico un intervento tanto più preziose in quanto invita la convivenza la convivialità di un futuro comune soggetti troppo spesso artificiosamente separati da differenze steccati
Dall'origine del nostro progetto di questi interventi umanitari complessivamente ci ostiniamo a superare questi steccati e a voler operare continuare a voler operare in una logica multietniche l'indagine conoscitiva che abbiamo condotto che c'è un i primi risultati sono vostra disposizione
Contiene anche alcune proposte operative e costituisce per noi la base per la riprogettazione del nostro intervento focalizzata tutti Lizzani appieno questo tempo definibile non come tempo morto ma come tempo di attesa
Continuando l'intervento di assistenza psicosociale psicopedagogica con i bambini e gli adolescenti che sono le le le persone i soggetti sui quali si dovrebbe poter investire in termini di futuro ma che sono anche i più fragili da questo punto di vista apprendo programmi di formazione e manutenzione delle professionalità esistenti
Accompagnando i profughi che provengono dagli stessi territori della Bosnia che vivono in campi differenti a ritessere rapporti tra di loro e con i luoghi di origine per verificare le effettive possibilità ed eventualmente tempi e modalità di un rientro
Apprendo là dove è già possibile in quei territori programmi di ricostruzione sviluppo che questo rientro possano favorire sono sicuramente progetti ambiziosi che in questo momento con il conflitto ancora e sempre più dolorosamente aperto possono sembrare utopia ma già stamattina si diceva chiaramente che non possiamo continuare a lavorare soltanto in termini di emergenza tradizionale e noi crediamo che di dover fare così crediamo sia importante gettare da ora un ponte oltre la guerra perché quando scoppierà la pace il nostro intervento si potrà rivelare ancora più prezioso che nel momento del dolore dell'emergenza
Pensiamo di a vere di avere ancora più acquisito sul campo competenze e risorse umane ideali prudenza politica per affrontare questi compiti che stanno nella nostra natura di organizzazioni la società civile
Crediamo sarebbe importante non solo per noi
Se tale progettualità potesse svolgersi con maggiori sinergie e collaborazioni da parte di istituzioni locali e nazionali ma anche sovranazionali e divenire a tutti gli effetti un altro spezzone di intervento italiano verso le vittime della guerra
Grazie solo a
Interessante il COCIS a nome di tutti
Tra l'operazione G. Bucci sulla macedoni
Buongiorno sono Brunerie descritte
Centro Regionale intervento per la cooperazione uno e nel giro gioca la deporlo al nome della federazione COCIS
Riguardo alla situazione in Macedonia in Macedonia operano due leggi italiane questo momento del cocci selci Pucci
Concessione e il Creek
Probabilmente la Macedonia nell'ultimo periodo in Italia è venuta molto all'altare alla cronaca grazie al film Before the renne che ha vinto l'anno scorso il leone d'Oro a Venezia che
Molti di voi avranno visto
E devo dire che la situazione non è molto differente da quella che si presenta nel film
Intanto la situazione politica sappiamo tutti la macedone divenuto indipendente non novembre del novantuno
Da è stata accettata membro delle Nazioni Unite col nome di fino come prima il Sindaco diceva non è una marca di benzina ma e il nome che gli organismi internazionali dall'alla Macedonia grazie a alle pressioni del governo greco che non accetta il nome Repubblica di Macedonia e i simboli che la Macedonia ha adottato sia sulla bandiera sia all'interno di alcuni parti alcune parti della loro costituzione
In questo momento la Macedonia a una popolazione di due milioni di persone
Che è divisa in diverse componenti etniche il sessantasei virgola cinque per cento sono macedoni il ventitré virgola cinque per cento sono albanesi il quattro per cento sono turchi il due virgola per cento sono troppi zingari il due per cento sono serbi è un dover cento composto da altri gruppi prevalentemente nel nel mondo slavo vengono chiamati Clarks più o meno sono Armenia o
Ex popolazione che le legioni romane al tempo di Bisanzio hanno installa hanno insediato in questo Narain nei Balcani
Questi dati sono i dati del censimento del mille novecentonovantaquattro a cui però non sono andati molto credibile principalmente per quanto riguarda la popolazione non cioè non la popolazione albanese scusate
Tenete conto ad esempio una città ride bar al confine con la con l'Albania Inc la popolazione albanese non ha partecipato al Censimento appunto per le forti tensioni interetniche ci sono nel nel Paese quindi probabilmente dalle stime che organismi internazionali danno sulla popolazione albanese è presente in Macedonia
Si parla quasi di un trenta trentatré per cento dato che non è riconosciuto dal governo
Accanto a questo quadro di composizione multietnica bisogna fare riferimento al quadro politico
Nell'ottobre di dell'anno scorso ci sono state le elezioni politiche
Il secondo turno elettorale è stato boicottato dall'opposizione particolari ma mette dai partiti nazionalisti il Gennaro e dal partito democratico un quarto hanno non ha detto che durante il primo turno elettorale ci sono state liti degli imbrogli oppure dei delle falsificazioni molta gente non ha ricevuto le schede elettorali tutto e questo anche Lecce se c'è adesso o S CE organizzazione per la sicurezza conferenze Europa ha riconosciuto in paste
In questo momento la coalizione di governo è composta dall'Alleanza per la Macedonia cioè dal partito unione dei socialdemocratici al Partito liberale e dal partito socialista più due partiti moderati albanesi il perdette
Partito per la prosperità democratica People s'democratico parti
Le tensioni etiche in quest'anno sono praticamente molto netta nel febbraio scorso durante una manifestazione per l'apertura dell'università in lingua albanese nella città di del topo
Città a maggioranza albanese veniva ucciso la polizia macedone un manifestante albanese altri cento vengono feriti il rettore dell'università e alcuni esponenti dei partiti albanesi venivano arrestati
Tre dei partiti albanesi presenti in parlamento hanno congelato conseguentemente la loro partecipazione ai lavori parlamentari il perdette il maggiore partito albanese sta riconsiderando la sua presenza nella coalizione governativa accanto a questo c'è una forte e radicalizzata pressione dei partiti nazionalisti vennero in particolare che stanno voce notevole pressioni sulla coalizione di governo in quanto considerano la pre la politica di quest'ultima troppo accondiscendente rispetto agli albanesi il mese scorso c'è stata una manifestazione anti
L'Organizzazione per la sicurezza el cooperazione in Europa il cui venne accusato questa organizzazione di essere troppo filo albanese e di destabilizzare la situazione interna del Paese il quarto non lascia lascia troppo spazio alla al problema dei diritti degli albanesi a questa accanto a questa situazione politica multietnica c'è una grave situazione economica da un lato ci sono le sanzioni delle Nazioni Unite contro la Serbia e dall'embargo e dall'altro l'embargo imposto dalla Grecia a causa dell'embargo contro la Grecia
Della contro la Serbia posso alle Nazioni Unite che rappresentava il sessanta per cento al mercato di sbocco dei prodotti macedoni
Prima della fine dell'Ulivo sulla via l'economia macedone ha subito danni per circa un miliardo di dollari pari alla metà del loro prodotto interno lordo del mille novecentonovantatré
L'embargo imposto dalla Grecia e la chiusura del porto di Salonicco ai transiti delle merci da la Macedonia ha provocato una perdita di trecentotrenta milioni di dollari
Inoltre il processo di privatizzazione di trasformazione del sistema economico legato al programma di stabilizzazione
Accertato dalla Banca Mondiale sta causando un forte impatto sulla struttura socioeconomica del Paese
La situazione economica si presenta con un alto tasso di disoccupazione i lavoratori occupati sono passati da cinquecentosessanta mila del mille novecentonovantuno a quattrocentoquindici mila Dio ci è stato stimato che un quarto degli occupati odierni sono in surplus nelle industrie e in questo momento ricevano una sorta di integrazione al Salario una cassa integrazione italiana e ricevano tra il settanta e l'ottanta per cento Sonate
A questi bisogna aggiungere centosettantacinque mila disoccupati strutturali
Ereditati dal vecchio sistema e settanta mila casi sociali registrati presso il ministero del lavoro e delle politiche sociali
Accanto a questo cioè che lo Stato non ha abbastanza soldi per il sistema sociale e le integrazioni sociale i pagamenti delle pensioni dei contributi per l'assistenza subiscono ritardi di mesi a causa di questa difficoltà
Il salario medio ricevuto alle famiglie nel mese di aprile di quest'anno è pari a centosessantasei dollari mentre i costi per l'acquisto di beni alimentari primari per una famiglia media sono pari a centocinquantotto dollari sono esclusi da questo calcolo dico calcoli per l'affitto i trasporti vestiti altri beni non elementari
Il ministero del lavoro e delle politiche sociali stima che c'è un momento mensile di tre mila casi sociali ogni mese molti di questi inoltre non vengono registrati presso e i registri del del ministero del lavoro ma sono registrati nei nelle liste delle organizzazioni non governative locali e non ricevono nessun aiuto uno da parte del corpo
Chi interviene in Macedonia e che tipo di aiuti si fanno principale donatore
E l'Unione europea dal Santi di Edimburgo è stato deciso di fornire aiuti alla Macedonia per un valore di centodieci milioni di più sessanta milioni dei più sono stati allocati tramite canali diretti dell'unione europea principalmente è come fare in particolare ce lo dice che il programma far
Ha subito un notevole ritardo dovuto all'opposizione dei greci nell'attuare qualsiasi forma di sostegno all'economia ma c'è
Gli aiuti bilaterali sono principalmente quelli degli stati membri dell'Unione Europea
In nel quadro della corte Limburgo
Il governo italiano sta distribuendo in questo momento è finita la distribuzione pacchetti genici e prestiti ai casi sociali
Si sta attuando una distribuzione di mangime per gli animali
Attraverso la Croce Rossa non nasce
Anche il governo americano sta intervenendo col però più che con programmi diretti
Di sostegno finanziario che non lo si con programmi di assistenza a tecnica cioè inviando esperti piazzando differenti Esperti in ogni ministero a per favorire questo processo di transizione da un'economia pianificata all'economia di mercato
Non sono molte le leggi presenti in in Macedonia
Insomma ci sono le leggi francesi Occhito Al Sahaf terra dei clip da cent'cioè la Caritas
è il G Pucci
Fino all'inizio di quest'anno erano anche presenti delle leggi islamiche e la raramente Islamic Baku fregarsene che assistevano i rifugiati della Bosnia e fasce della popolazione più vulnerabile
Queste organizzazioni sono state espulse all'inizio di quest'anno in quattro accusate dal Ministero degli affari interni di reclutare e formare segretamente soldati da mandare in Bosnia di raccogliere soldi per l'acquisto di armi
Di essere coinvolti in traffici di droga e diffondere libri di propaganda per la religione musulmana
Anche le organizzazioni islamiche locali con cui diverse ONG internazionali che lavorano sono state oggetto di un duro attacco da parte settori del governo e dell'opposizione nazionalisti e per l'asta
La presenza del Dionigi riveste un ruolo particolarmente delicata questa situazione la collaborazione con partner locali differente religione gruppo etnico favorisce lo sviluppo di un processo pluralistico e democratico e attenua le tensioni fra i vari gruppi sociali tecnici in particolare attraverso la corporazione con questi partner si riesce a raggiungere coprire bisogni di base delle famiglie che pur trovandosi in uno stato di necessità e non avendo la possibilità anche economica cioè molte famiglie non hanno i soldi per registrarsi nelle liste del ministero del lavoro e delle politiche sociali
E non vengono raggiunte dagli aiuti governative della Croce Rossa
Internazionale
In questa situazione il cric e il G voci hanno attuato dei programmi finanziati dai il G voci opera da quest'anno
In macedone e ha gestito un programma distribuzione i pacchetti genici a circa quarantaquattro mila famiglie il cric che operiamo dal mille novecentonovantatré attraverso diversi programmi di ecco abbiamo distribuito prodotti alimentari a trentacinque mila famiglie giubbotti e scarpe sono stati distribuiti a dieci mila bambini e trenta mila adulti legna del riscaldamento otto mila famiglie
Quest'anno abbiamo portato avanti programmi con le istituzioni sociali con asili convitti istituti perché io Orte istituzioni per handicappati sono stati distribuiti generi alimentari abbigliamento calzature bicchieri e intima e materiale didattico fornitura scolastica
Abbiamo così raggiunto venti mila bambini che frequentano centottantatré asili tutto il Paese due mila cinquecento ragazzi che frequentano i venticinque istituti sociali e duecentoquattordici scuole firma primaria
A questo articolo accanto a queste aiuti abbiamo sintetizziamo va bene
Prendo poi comunque accanto a questa aiuti
Finanziati da Eco abbiamo realizzato le campagne di solidarietà in Calabria Sicilia e abbiamo raccolto venti tonnellate di materiale didattico distribuiti in oltre cento scuole e acquistato capi d'abbigliamento per oltre mille cinquecento
Persone
Qual è stato l'impatto di questi programmi sulla realtà Marcello a parte il numero dei beneficiari
Abbiamo usato una metodologia
Tre su basato su tre punti primo l'acquisto e la maggior parte dei prodotti illo
Ho sostenuto un certo livello occupazionale in alcune fabbriche e presso alcuni combinato agricoli
Dall'altro lato lavorando con i ministeri abbiamo fatto sì che i loro risparmi astro sul Baggio
Ma tenuto oltre i livelli occupazionali aumentato il numero dei big dei beneficiari dei servizi che altrimenti non avrebbero servito e per quanto riguarda in particolare gli istituti abbiamo migliorato la vie ma dietro abbiamo vinto il numero dei pasti giornalieri quotidiani con anche delle ripercussioni sulle sulla salute abbiamo lavorato con diverse associazioni sia islamiche sia albanesi sia
Siamo cioè accanto a questi programmi appunto con l'obiettivo di favorire la convivenza molti multietnica e il lavoro comune come è stato sottolineato cinque minuti zone grazie
Grazie
Carlo finisco qua
Cinque o di devo dire solamente il è importante anche quello l'hanno sottolineato gli altri qua il lavoro comune con le associazioni il lavoro comune con le associazioni di base è importantissimo in una situazione di cui noi diciamo di premier jazz alla Macedonia fortuna mette uscito dalla guerra ma il lavoro comune con le associazioni e gli aiuti umanitari hanno aiutato moltissimo una situazione di conflitto ma in conflitto in una situazione pacifica è importante questo secondo me la gestione del conflitto si parla molto di erogazione rapporti di educazione intellettiva
Non è importante secondo noi
Gestire il conflitto in una situazione di guerra ma saperlo abituare la gente a gestire il conflitto in una situazione di pace
Per quanto riguarda gli interventi de dò solamente il i titoli e pensiamo sia importante una rivitalizzazione un sistema economico-produttivo attraverso gli interventi mirati a maggio cresce
Un'ipotesi potrebbe essere un programma di voler visione di sviluppo si fanno le operazioni più svantaggiate d'Italia
Sostenere il processo democratico di convivenza civile attraverso lavoro nel campo educativo e e in comune anche con la distribuzione degli aiuti umanitari
Alle con le associazioni locali e sorto sostenere in questo momento di grave crisi il settore sociale educativo e per la salute grazie scusate aperta
Ringrazio l'amico del COCIS
Purtroppo appunto come è stato già detto stamani si è creato un problema del tutto indipendente nostra volontà che ci impone di lasciare tra poco questa sala mentre al contrario domani avremo tutto il giorno con comodo
E questo mi costringe a essere un po'burbera
Non per caso d'altra parte abbiamo invitato a per preparare interventi scritti perché ciò che non si riesce a dire al microfono comunque andrà in pubblicazione quindi ricordo anche ha presentato del COCIS che importante consegnare la relazione completa alla segreteria grazie bene l'ultimo intervento previsto era della presentate come di Bergamo che interviene sul Zanica
Sono Oberto del Comune di Bergamo
Allora cantore di Zenit San comprende i comuni di Baresi stato voi Kakà anima Gallai OLO botte slick attese annientare sul viso cosa vi dodici Zenit sei zeppe se c'è ed è dall'inizio del conflitto la zona di maggiore influenza del governo bosniaco
Molte delle città sopra citato hanno parte settori del proprio territorio occupata dai serbi bosniaci
E in alcuni casi sono ancora oggi linea di fronte con fasi alterne di conflittualità di tranquillità anch'esse da lungo tempo non ci sono grosse variazioni di influenza e i fronti sono sostanzialmente consolidati
La parte le zone più vicino al conflitto con ai serbi bosniaci il cantone di Zenit San è stato particolarmente toccato dal conflitto Corato musulmano
Iniziato non è stata del novantatré e che ha portato oltre un consistente istituti cattolici
Croati rifugiatasi in zone sotto il controllo dell'alveo e di molti migliaia in Croazia alla distruzione di di interi villaggi e di consistenti parti delle città molto spesso in queste zone distruzione sono più il frutto
Però della pulizia etnica successiva gli scontri armati od una politica di allontanamento delle minoranze che alle distruzione diretto del conflitto
C'è da notare che malgrado la costituzione della federazione bosniaca Corato del novantaquattro che ha sicuramente rallentato le le
Tensioni e avviato un processo di maggior tolleranza delle minoranze
Sono ancora da segnalare azione discriminazione discriminatorie per l'azione dei diritti individuali verso le minoranze
I cantoni di Zenit sa è il centro del potere musulmano in Bosnia e in questo ultimo hanno si possono individuare due tendenze contrapposte
L'aumento di Segni di segnali di islamizzazione
E nel contempo segni di disponibilità alla ricomposizione delle fratture con la componente croata
Cosa assolutamente impensabile anche solamente pochi mesi fa
In quest'ultimo periodo si po'notare la presenza di vetture di militari dell'alveo in e di simboli della Desy cosa che era assolutamente inimmaginabile fino a pochissimo tempo fa
Sia dalla dichiarazione dei politici locali che dà segnali diversi si può ritenere che in questa zona la Federazione stia marciando e che l'obiettivo di tornare alla convivenza con i croati abbia fatto passi da gigante
Certamente non dobbiamo dimenticare che dove è maggiore la presenza percentuale della proprietà mia maggiore e la sicurezza di non essere sopraffatti dagli altri e di conseguenza maggiore la disponibilità alla difesa dei diritti delle minoranze
Negli ultimi mesi vi sono stati continui in conto fra l'autorità locale in maggior parte riferentesi all'estrema e i rappresentanti della tesi in esilio per ridefinire le percentuali delle di rappresentanza all'interno dei vari Comuni fra le due componenti
Da quello che ci risulta molto dei Comuni sono cresciuti sono riusciti in quest'ultimo mese raggiungere un accordo e questo dovrebbe aprire nuove strade alla ripresa dalla convivenza
Resta ovviamente insoluto il problema di tutti i profughi che sono giunte in questi esempi e in queste zone dei territori occupati dai serbi e che attualmente occupano le case dei profughi
Che sono fuggiti e la e l'altro grosso problema e la rigidità dei croati in Erzegovina che accettano con difficoltà e rientro alle proprie case dei musulmani che sono fuggiti imposti
La relativa facilità di raggiungere queste zone parte convogli umanitari la ripresa dei convogli commerciali il grosso sforzo di favorire le coltivazioni familiare la ripresa la parziale ripresa produttiva
Rende ampie zone del Cantone in condizione di quasi autosufficienza alimentare
D'altra parte la realtà la grossa diminuzione di aiuti base da parte degli organismi internazionali sta provocando grosse difficoltà alle fasce più deboli della società
Malgrado la guerra sia alle porte di queste zone riteniamo che qui più che altrove possono essere previsti interventi che pur di carattere umanitario pongano la questione della ricostruzione della riattivata della riappacificazione quale elemento centrale
Da questo punto di vista noi riteniamo che oggi l'intervento in queste zone debba avere il suo centro una facilitazione di convivenza nel fa nel porre quale condizione per gli aiuti alla alle popolazioni la riconciliazione fra musulmani e cattolici e in prospettiva il rientro coordinato di coloro che sono stati costretti a lasciare le proprie abitazioni il proprio lavoro e propri parenti
Per fare tutto ciò l'organizzazione umanitaria i gruppi del volontariato gli enti locali debbano porre l'aspetto politico al centro dalla propria iniziativa e cercare di dare parola e di fare diventare interlocutori vari segmenti della società civile locale che ancora ben viva
In questi anni
A nostro avviso si è parlato spesso a sproposito di diplomazia dei popoli senza aprire senza sarà capire
Ciò cosa volesse dire noi crediamo che esistano le condizioni per definire in maniera positiva e non ideologica questo concetto e che in questo definizione stiano le grande possibilità di un reale ruolo di pacificazione che noi possiamo giocare
Credo mi sia chiesto troppo tempo per definire questo concetto ma sintetizzando lo posso dire che
è chiaro che ciò che possono le organizzazioni governative ciò che possono gli enti locali non possono spesso gli Stati e i governi
I grandi organismi internazionale le diplomazie nazionali debbono tener conto di problemi di e di compatibilità che spesso passano sopra la testa dalla gente devono tener conto di equilibri internazionale che la realtà dei singoli
Bisogni delle singole persone hanno poco a che vedere
Per le strutture non governative per gli enti locali che intrattengono rack rapporti con singole comunità è ovviamente più facile più facile chiedere contropartite proprio interlocutore in loco contropartite in termini di gestione degli atti degli aiuti in termini di rispetto dei diritti umani
Da questo punto di vista l'affermazione di stamattina del per intanto la Comunità economica che diceva di aiuti umanitari non
Non debbono a bere una valenza politica io credo invece che questo probabile che lo sia per la Comunità economica europea credo che sia profondamente diverso per gli organismi
Non governativi per l'Associazione per gli enti locali
La presenza di organismi internazionali in questa zona è particolarmente ampia e quelle registrate presso l'UNHCR con una con una propria sede sono circa trenta
E a queste debbono essere aggiunte tutte quelle associazioni che non hanno accredito e che operano saltuariamente
I grandi organismi internazionali mentre una prima fase ma realizzati progetti di emergenza alimentare e sanitaria oggi stanno avviando progetti legati alla ricostruzione alla ripresa industriale
La presenza italiana per quello che ne sappiamo non è in questa zona particolarmente ricca e possono essere citate solo alcune presenze continuative il progetto e Consorzio italiano di solidarietà su incarico dell'UNHCR per la produzione la fornitura di beni primari necessità del realizzarsi condite locali della zona di Zenit San il progetto del comune del comitato di Bergomi a città di Kaká mi una Progetto
Molto ampio che emergono trovate anche non ha non opuscolo alla su per cui non mi dilungherò
Solamente una battuta per il comune di Bologna dall'assessore ci sono già esperienze da lungo tempo che coinvolgono
In enti locali italiani e tutte le associazioni di una città quindi non è solamente Bologna
Il Progetto delle ACLI di Cuneo Kondo Boy e che anche un altro è anche questo un progetto che sta cercando di coinvolgere sia l'ente locale a di Cuneo che
Il tutte le associazioni del volontariato di Cuneo per metterne insieme in un unico progetto in questa zona
Tenete conto dopo gli è occupata dei serbi ma c'ha un proprio un proprio governo a venti chilometri nella città di che non ricordo
Il Progetto del comitato di Piacenza con la città e la zona di Zenit sa e i progetti dalla Caritas italiana che sono diffusi in in varie zone in varie città fra da più fra i più importanti quelle la mensa di Zenit sa per la costruzione di case Zavidovici e e altri interventi di sostegno lascio tutto dalle strutture sanitarie scolastica azzecchi cette dieci anni coi Novi Travnik eccetera eccetera
Importante credo che sia però anche ricordare l'intervento del comitato di Brescia Savi dodici che parte dalla drammatica morte dei tre Ciani e che ha ormai instaurato una gemellaggio Fischer consistente fra città Vizzavi dove ci corna la città di Brescia
Altre zone altre associazioni poi intervengono in zona in maniera più saltuaria
La CGIL CISL e UIL di Torino con con Brescia con un gemellaggio che non so quanto contino ancora oggi
La CGIL di Bologna con degli aiuti avviso Co e le Amparo dell'Emilia Romagna nella città di Bugo in atti anche pur non rientrando in nel cantone di Zenit era in queste zone se no non sarebbe stato citato nessuna relazione
La cooperazione italiana ha fornito supporto e mezzi per la relazione di progetti nell'area anche se mi risulta che non gestisca in prima persona dei progetti specifici
Dalla nasi da la situazione militare politica di queste cantore dicendo alcune popolo proposte che potrebbero non essere riprese indirizzare anche l'intervento della cooperazione italiana nel prossimo periodo
Dico che sia assolutamente necessario maggior coordinamento fra i soggetti privati associazioni ONG Caritas
Gli organismi pubblici gli enti locali che operano nella zona in modo da indirizzare gli aiuti in maniera più precisa i primi evitando sovrapposizioni e aumentando il proprio potere contrattuale con l'otto ricatta con le autorità locali
Per spiegare questo concetto farò un unico esempio molti di voi sanno che il nostro ufficio di cacca mi
Ha subito un'aggressione più di un mese fa
La nostro per attrice è stata violentata
Per un mese grazie alla anche alla all'intervento di cooperazione italiana noi abbiamo interrotto gli aiuti con la città chiedendo che venisse fatta che venisse individuato i responsabili
è chiaro che il nostro peso era in questo caso estremamente grosso
E potevamo quindi pretendere pensare con le autorità bosniache perché da una parte perché siamo un ente locale ci lavoriamo da parecchio tempo abbiamo un progetto molto molto vasto al nostro progetto partecipano carità CGIL CISL e UIL tutte le associazioni di Bergamo
E sono gemellati con le pare organizzazione di Cattani che il nostro pesce molte notevole grosso sia perché nostra porto con cooperazione italiana
è sempre stato fin dall'inizio consistente per cui sia stato in grado di pesare sia sul governo di Sarajevo che con l'autorità locale per pretendere giustizia
E più che altro non solamente per ciò che noi avevamo subito ma perché noi rispetto ad altri potevamo urlare
Ad alta voce mi in quella zona che avvenivano ancora queste violenze di questo genere che nessuno poteva accettare quindi diventano strumento della protesta rispetto ammetto di barbariche vengono usati in questa guerra
Questo se non c'è però una forza di questo genere anche la nostra forza sarebbe stata maggiore se anche per un solo giorno
Il coordinamento ci fosse un coordina jet mento Cantone per cantone zona per zona tutte le associazioni che operano in una zona B sorpreso lo stesso tipo l'atteggiamento in quel caso è chiaro che il peso sarebbe stato ancora maggiore
Come se un fatto di questo genere i furti che son successe le varie ma alle varie ONG nell'ultimo mese
Sono cose che restano nel Silenzio nel o solamente come comunicazione che va impone insiste attento che Sorbonne ma che non diventa mai un peso politico da mettere sul piatto delle trattative
Io credo che allora il corda necessita di coordinamento di un maggiore impegno su questo su su su questa questione dipende proprio dalla nostra capacità contrattuale
La seconda questione quella di porre al centro della nostra iniziativa
Il rafforzamento dalla Federazione di Bosnia Erzegovina e Croce fondamentale ricco in termini politici porre questa questione il la Federazione di Bosnia Verzé Lovino
Oggi è sicuramente una parte della della della della Bosnia non è ancora il processo di costruzione la Bonetto deve fare ancora dei passi molto lunghi i primi passi sono la Federazione di Bosnia
Noi dobbiamo sbilanciarsi secondo me su questa questione e fornire
Il a favorire il in maggior maniera possibile le il rafforzamento della federazione e questo può venire attraverso azioni progetti che abbiano la convivenza il rientro dei profughi e quale obiettivo fondamentale
La Bosnia e la Federazione di Bosnia Erzegovina non poco non può tornare a vivere ed essere davvero andare avanti in prospettiva se non viene in realtà rafforzata la convivenza
Pieno e sappiamo che rigidità ci sono da da entrambe le parti rigidità per quanto mi riguarda per quella che è la mia conoscenza mi trovo in maniera maggiore
Nel mondo croato lo trovo di meno nel mondo nel mondo musulmano ma è un mio punto di vista per cui può essere assolutamente limitato
E credo che noi dobbiamo far di tutto perché mettiamo al centro della nostra iniziativa questo tipo di problematiche
Terza questione favorire né progetti
Nei nostri progetti di tutti gli aspetti che permettano il protagonismo di soggetti associazioni Bosnia che non sotto non strettamente governative in modo da dar la parola a coloro che con la guerra hanno poco a che vedere
Sono
Ma che in in poi nella realtà non grossissimo peso nelle relazioni fra la gente all'interno della Bosnia faccio potrei fare i riferimenti le associazioni sportive
Il i sindacati le scuole ma proprio per perché ridare parola coloro che non c'ha non hanno non c'entrano niente con la Guerra è fondamentale
Non si può pensare che coloro che sono quelli che hanno fatto la guerra siano anche domani loro stessi in prima persona il pacificatore dove antro vale continuamente degli interlocutori
In
La Kore Sensi Ale io credo però che anche noi dobbiamo dare degli esempi demandare degli esempi in Italia
Ma dobbiamo saper dimostrare e per e questo per poter pesare di più di essere capaci di mettersi insieme fra diversi in Italia
E quindi concentrare gli sforzi città per città con gemellaggi che mettono in contatto una città con una città con una città in Bosnia e per me e incredibile che ci siano città che all'interno del del città italiane con venti gruppi che intervengono in venti zone diverse questo diminuendo la potenzialità e la forza questo è io non so se se è possibile che
Anche in questo senso cooperazione italiana si assuma una ruolo maggiore quello di indirizzare gli interventi
Se dividendo Lizzola per zona da questo punto di vista la mi sembra che la Caritas diocesana all'inizio
Della della guerra in Croazia aveva fatto una con la seconda molto saggia aveva individuato per la Diocesi per diocesi italiana gemellaggi con diocesi diocesi in acrobazia e poi anche in Borsa no no da sola d'accordo ma come tipo di metodo
E di percorso oggi
Noi dobbiamo seguire secondo me anche con gli enti locali dove c'è molta disponibilità all'impegno a trovare delle forme di gemellaggio
E che come delle città e chiamare tutte le associazioni ad abbandonare quel tantino di protagonismo
Veramente inutile che ognuno di noi Ciad e dire però io intervengo di Pato in quel campo proferiva dall'altra parte che ciò mio protagonismo di piccolo gruppo e invece tener conto di quella che la seggi le esigenze in Bosnia l'esigenza di pesare politicamente di pesare sulle dinamiche allora e chiaro che è diverso il peso se portiamo un furgone mese di dal fatto che se interveniamo con progetti di costruzione con progetti di di riqualificazione di personale di scambi sportivi scambi di persone amanti indietro fra Bosnia
E l'Italia su questi io proprio non del debba uscire da questo da questo convegno
Debba uscire un impegno
Di sia di cooperazione che delle associazioni di davvero coordinarsi di più
Ci siamo riusciti a Bergamo ma nonna per non non c'ha voglia di parlare particolarmente libero ne parlo troppo spesso ma per me estremamente positivo
Che la Caritas di Bergamo il Comune di Bergamo come io ai le l'arcivescovo di nero come amo chiamarli il diavolo e l'acqua santa lavorano insieme
Su una un unico progetto ho finito grazie
La questione posta da Bertoli è sicuramente il tavolo di coordinamento che dovrebbe in qualche maniera trovare anche se non delle decisioni operative almeno una cornici ferma la signora Buck dice
Del questo proposti e del Forum delle comunità straniere aveva posto una questione se non è
Sì io alle
Io nella no io non so quanto delle per quanto tempo è il senso del però io le pensavo che possiamo sforare con lei qualche minuto De Rita non sarebbero troppo insomma
Gliele lascio cinque lascio dieci segno
Una
Le le sto invitando chiede l'intervento che come dire
Il tempo di cui avrà bisogno avrà bisogno ammontano va
A meno che
Mezz'ora insomma penso che no cioè qui riesce a dire però che deve dire
Tempo più che sufficiente
Pochi giorni fa che abbiamo fatto un incontro tra le donne donne italiane donne straniere in Italia per questo questa Conferenza mondiale delle donne a Pechino no
E a proposito di questa cosa io dicevo dateci la possibilità annui donne straniere che stiamo in Italia
Di parlare di noi e via il tardi a a lavorare sui nostri problemi nei paesi di origine
Questo che io chiedo anche qua
Dati ci le possibilità di collaborazione perché il la nostra con collaborazione può essere molto utile per tutte e due le parti perché ricordate visti che un milione settecento profughi vengano dall'ex Jugoslavia e stanno nei paesi europee in maggior parte di questi profughi tra questi profughi ci sono tantissimi che sono Esperti psicologi sono sociologi sono delle persone che stanno io sentendo
Scusanti
Le ACLI prima
E mila perché parlava sulla situazione dei profughi in Slovenia
Io un misto io sento la stessa provvedo la stessa problematica nella stessa Italia
E insomma dicevo qua molto importante avere questo
Questo tipo di rapporto dare la possibilità proprio alla organizzazioni e organizzare dei gruppi che già esistono ma i paesi europei tra quadri anche in Italia
Stando in sono stata pochi mesi fa in Croazia ho incontrato sono sono stato in un intero convegno di donne e di Ibs Sperti croate che lavorano sul problema di profughi e della guerra in Croazia e dei profughi anche in sull'amena in altre parte della dell'ex Jugoslavia
E vi dico che io me l'aspettavo anche qua qualcosa del genere perché ricordiamoci che quelle sono Paesi in guerra
E le persone che lavorano su stessi profughi sono le persone che hanno ha avuto il subito diciamo dei traumi di guerra
E ho ho imparato tanto da loro ho sentito fare loro riflessioni
E dica dico e importante lavorare in senso di studiare il fenomeno ma io oggi non ho sentito un diciamo un intervento
Domani
No ma sono tutte e due le cose legate guardate sono molto legate perché è importante lavorare sulla ricerca perché tante volte non non noi dividiamo le cose che sono molto in legate diciamo
Tanti di voi potevate a dare una impressione o un studiare un fenomeno né molto più facile nella stessa Italia e dare delle diciamo delle risposte anche come arrivare alla pace perché dico solo una cosa
In Macedonia in questi giorni stilista un incontro tra le donne di tutta l'ex Jugoslavia mi hanno chiamato due giorni fa le donne di di Pristina
Dicendo tutte contente dice sta pensare che noi in Slovenia cento in Macedonia c'è organizziamo sono avvengono dieci donne da tutti decade o anni Repubblica
Vedete che noi vogliamo la pace e vogliamo lavorare sulla pace ma dobbiamo trovare in metodi metodi giusti comunque io ho questa cosa che ho preparato per quanto riguarda la problematica dei profughi e domani spero che avrò del della possibilità di parlare però vi ricordo perché il problema non è il problema non è diviso
Perché si deve lavorare insieme in senso che questi che stanno qua possano darci molte risposte anche per i problemi che ci sono qui grazie
Ora spero che la signora Booth Luce abbia potuto almeno dire le le cose più urgenti che sentiva il bisogno di esprimere la invito in ad ogni modo
A fornire ogni materiale scritto che lei ritenga importante la segreteria perché verrà pubblicato perché verrà pubblicato
E naturalmente
Negli
Dei momenti di dibattito di domani sardo non c'è nessuna legge che impedisce a chi ha parlato di riparlare ripeto domani noi saremo più comodi
Quindi ci scusiamo ancora per l'ultima volta della necessità che ci impone di tagliare ad un'ora un po'inusuale la discussione
Per domani propongo di fare così
Siccome ecco in ogni caso è necessario un certo dibattito sulla discussione di oggetti
Di dedicare almeno i tre quarti d'ora approssimativamente di domani mattina dalle nove e trenta in poi al dibattito che non abbiamo più teneri adesso
E tutti i relatori della terza sessione accetteranno di slittare un po'più in là
Glielo faremo accettare vi invitiamo se possibile a coordinarli con la dottoressa Paolini della cooperazione del ministro degli affari esteri
In modo che si possano rimasti cari prima che dire soprattutto le cose essenziali domani appunto nella prima battuta la mattina
Vi ricordo inoltre che domattina non ci riuniremo in questa sala bensì nel cosiddetto parlamentino Decca nel nell'edificio qui accanto
Per il momento è tutto all'oltraggio conclusioni perché non è non è opportuno
E
Vi ringrazio
Voleva cosa
Iniziare alle nove
Consideriamo nove e trenta perché non lo sono nove e trenta politiche sano nove trenta vere nove e trenta alle
Grazie e buonasera
Sì