Il segretario del PDS Massimo D'Alema incontra i dirigenti delle federazioni regionali e provinciali del PDS

Cominciare
Possiamo prendere posto
Gli ordini del giorno vien noto do subito la prova compagno Massimo D'Alema per la relazione introduttiva
Questo oggetto e funzionante qualcuno lo ha dimenticato qui a dottor legacy
Ma posso
Funzione bene
Se possibile durante la riunione non avete le foglie scesi io capisco che si tutti quanti importanti quindi reperibili in qualunque momento ma sospendete questa reperibilità per qualche
Minuto
Va bene
Compagni abbiamo ritenuto necessario convocare questa riunione
Più che per avere in questa sede una basta discussione politica io vi chiedo scusa perché i tempi della giornata non lo consentiranno dato che dobbiamo concludere nella mattinata di pomeriggio cioè poi spiegherò
Riunione del e l'Ulivo per discutere nel merito delle questioni istituzionali
Tuttavia per fornire una informazione più diretta sullo sviluppo della vicenda politica
Ai compagni che dirigono le nostre federazioni comitati regionali
E per raccogliere attraverso un contatto con voi una sensazione più precisa circa lo stato d'animo dei nostri compagni delle nostre compagne
è evidente che nel corso dello della crisi avremo bisogno e avremmo altri momenti di discussione democratica
Noi per la verità abbiamo discusso
Prima in un coordinamento allargato ai segretari regionali
La posizione che dovevamo prendere nel momento in cui si delineo da parte di Berlusconi
Una disponibilità al confronto per le riforme
Successivamente siamo tornati a discutere nel coordinamento con i segretari regionali della nostra posizione nella crisi di governo
E chiaro che a seconda degli sviluppi della crisi noi abbiamo bisogno di già nel corso della prossima settimana di riunire la direzione
E io penso se si delineerà poi uno sbocco conclusivo
Positivo anche di andare al consiglio nazionale salvo nel vedremo alla fine forme più ampio di consultazione democratica del partito io non so diciamo una certa esperienza
Fra qualche anno
Non mi risulta che nel corso di una crisi di governo diciamo sia mai accaduto mai
Una forma così ampia di coinvolgimento di informazione di discussione democratica ma quello abbiamo posto in essere
Per cui vorrei che la discussione si concentrasse sugli aspetti di merito diciamo senza fare come tal talvolta accade fra di noi diciamo proteste democratiche per nascondere i punti di dissenso di merito che sono certamente legittimo
Io richiamo la sostanza della nostra posizione politica
Noi di fronte al manifestarsi di una disponibilità
Per la prima volta dopo
Lungo periodo che si è aperto con l'elezione del marzo del novantaquattro
Del leader della destra nel centrodestra ad un confronto per completare attraverso un accordo
La riforma costituzionale e quindi l'avvio di una nuova fase della storia della Repubblica di fronte a questa disponibilità
Noi abbiamo risposto che siamo pronti
Ad un confronto ad una sfida per le riforme
Alla ricerca di una intesa
E disponibili a discutere dopo
è il caso che si manifesti un accordo sulle riforme
Non un accordo sulla necessità di fare le riforme ma un preciso accordo sul contenuto delle riforme possibili
Siamo pronti a discutere di quale governo
Ossa accompagnare questo processo
Dichiarando sin d'ora
La nostra contrarietà
Al cosiddetto governissimo cioè un governo diciamo lottizzato fra tutti i partiti di governo multipartitico governo a partecipazione partitica diciamo delle forze di destra e di sinistra
Ma naturalmente essendo pronti a discutere
Di quale tipo di governo possa rappresentare una garanzia per tutte le forze che si impegnano nel processo riformatore
Abbiamo impostato la nostra posizione nella crisi quindi direi articolandola su tre punti primo punto noi siamo una forza riformatrice noi l'Ulivo
Non abbiamo paura delle riforme anzi riteniamo le riforme necessarie per il nostro Paese
Secondo sappiamo che un accordo di governo
Comporta necessariamente qualcosa di più che non un accordo sulle riforme
Devi avere un fondamentale contenuto economico e sociale innanzitutto
In particolare alla vigilia di importanti appuntamenti Europa
Terzo siamo convinti che debba essere affrontato in modo limpido e convincente anche il problema della configurazione del governo cioè della sua costituzione
Abbiamo quindi escluso
La impostazione che in un primo momento sembrava venire dai nostri interlocutori ad avversarie
E cioè l'idea che si desse vita ad un governissimo
Al quale poi demandare il compito di guidare il processo le forme di formato
Un'operazione di questo tipo diciamo risulta per noi inaccettabile sarebbe confusa non limpida ti non comprensibile da parte dei cittadini
E abbiamo detto solo un preciso accordo sulle riforme può giustificare una prosecuzione della legislatura
E anche una intesa intorno alla questione del governo che consenta se sarà possibile di realizzare queste riforme io vorrei anche dire che questa impostazione che abbiamo dato la nostra posizione nella crisi
E valida anche nell'ipotesi che non si raggiunga un accordo di governo
Io ritengo cioè che un accordo per le riforme
Che individui le riforme necessarie e che misuri le convergenze possibili
Rimarrebbe un fatto molto positivo anche nel caso in cui dopo per contrasti sul programma economico sulla composizione del governo non si riuscisse a dare vita ad un governo
Perché il confronto elettorale sarebbe a mio giudizio in all'INPS delimito di un conflitto sulle istituzioni
è naturale tuttavia e non nascondo affatto che se un accordo positivo per la riforma costituzionale si realizza
Sarebbe conveniente per il Paese
Che questo accordo sì completasse nel corso di questa legislatura
Io ritengo che questa nostra posizione questa nostra posizione è stata variamente deformata diciamo
La l'aggressione da una campagna politica
Chi ha cercato di arrivare ai nostri iscritti ai nostri elettori di presentare questa nostra posizione con me
La disponibilità ad un osceno connubio ad un patto di potere con la destra non è la prima è chiaro che convergono in questo attacco
Contro l'accordo per le riforme
Sia un sinistri Isma'becero e subalterno
Purtroppo diciamo riemerge nei momenti più delicati della vita nazionale ma anche forze gruppi interessi
Che non
Che considerano che il perdurare della crisi del sistema politico democratico
E quindi della debolezza della democrazia e della politica nel nostro Paese sia qualcosa che favorisce com'è in effetti interessi costituiti forze economiche
E dall'altra parte cerca di ostacolare questo processo riformatore un'estrema destra che sa bene
Il cui calcolo a mio giudizio è più fondato di quello del sinistri Isma'subalterno
Che il perdurare di una crisi della democrazia
Di una paralisi del democrazia parlamentare del nostro Paese alimenti
Una spinta plebiscitaria autoritaria il mito dell'uomo forte e quindi contribuisce evidentemente a rafforzare la destra
Io non credo che il perdurare di una crisi del sistema democratico diciamo rafforzi la la sinistra rafforza la destra
Quindi è evidente che questa operazione è molto difficile
Otto complessa
Per la diciamo la natura degli interlocutori
Anche io trovo da questo punto di vista certe polemiche capisco benissimo Pisco anch'io non non mi è difficile
Essere d'accordo con chi dice non c'è De Gasperi Togliatti non c'è la resistenza ho capito altro queste il destino della nostra generazione però qui bisogna riassestare alla costituzione meno che qualcuno non ci ci dica che prima dobbiamo fare la resistenza l'Europa sarà lotta armata diciamo la la costituzioni a riassestare la Costituzione e bisogna farlo con le forze che sono i campi profughi anche se non c'è De Gasperi anche se non c'è stata la resistenza diciamo
Con la guerra mondiale una cosa ogni azione al suo destino qualcuno di noi avrebbe preferito vivere una stagione più eroica noi viviamo queste abbiamo Berlusconi Fini
Non li abbiamo scelti noi come interlocutori
E il popolo italiano riesce avendo vesti raccolto la fiducia di milioni e milioni di nostri connazionali
E quindi diciamo riorganizzare il sistema politico democratico comporta un patto fra gli italiani nei Paesi democratici patto si fa attraverso i rappresentanti che i cittadini si centro
E quindi certe c'è certe intemerata è diciamo così sono non lo so non saprei come commentare io dico solo ci vuole molta pazienza così
Noi dobbiamo
Abbiamo il dovere il compito di rimettere la democrazia italiana in grado di funzionare ed è del tutto evidente che questo si può fare attraverso un accordo tra le forze che sono in campo
Oppure attraverso una rottura istituzionale
E la via dell'accordo e quindi del negoziato e quindi della convergenza
è la via democratica anche qui
Diciamo si è aperto un vasto dibattito del tutto inutile
Spesso accade sulla formula del compromesso democratico da Menon lanciata dice lanciato nessuna formula io ho fatto un discorso con i compagni che sono Ferrara quale ho ho spiegato che
Un anno
La Costituzione una rinnovata costituzione
Sì può scrivere attraverso un compromesso tra le forze
Diciamo non è una foto una parola usata dentro un contesto discorsivo nulla di più lontano da me di volere lanciare una formula politica in continuità col compromesso storico tra nulla
Questo storico era una certa visione dello sviluppo della storia d'Italia e della possibilità di incontro di forze popolari di matrice cattolica socialista eccetera qui noi siamo di fronte alla necessità di un accordo l'impatto
Tra le forze costitutive di una nuova stagione
Della nostra democrazia
Per costruire una democrazia in grado di funzionare
Di prendere delle decisioni
E anche in un quadro di controlli e di partecipazione democratica
Che siano adeguate ad un grande Paese democratico del mondo ci dev'
è un patto per le riforme quello che dobbiamo fare tra forze le quali non hanno poi il destino di governare insieme questo Paese ma devono cercare di realizzare queste riforme nel tempo più rapido possibile
Per poi potere diciamo nel quadro ridefinito sviluppare la competizione per il governo
Questa nostra scelta non è una mossa tattica
Noi non abbiamo fatto una sequela di mosse tattiche incomprensibili
Questa nostra scelta è una scelta politica
Strategica che noi abbiamo compiuto
E che abbiamo perseguito con assoluta e noiosa coerenza
Noi innanzitutto diciamo questa nostra scelta si articola su tre punti primo
Noi siamo una forza che vuole la riforma del sistema politico e della Costituzione
Questo è uno delle ragioni costitutive del Pd ex DS nasce come una forza che vuole riformare il sistema politico italiano
Non per una mania politicista diciamo ma perché nella convinzione della di dovere creare nel nostro Paese una democrazia dell'alternanza
E una sinistra di governo
Quindi noi siamo per le non siamo una forza conservatrice siamo una forza che vuole cambiare il sistema politico italiano nel senso
E l'Europa di una trasformazione che guarda alle esperienze delle grandi democrazie europee dove al governo si alternano forze progressista e di sinistra che forze conservatrici
Secondo punto strategico diciamo secondo e terzo sui quali abbiamo molto lavorato dopo la sconfitta elettorale del marzo del novantaquattro noi abbiamo lavorato per perché questa trasformazione si compisse attraverso un dialogo con la destra
Abbiamo combattuto il governo Berlusconi non negando adesso la legittimità a governare
Ma imputando al governo Berlusconi una volontà di comando e la pretesa di imporre in modo unilaterale le regole di una nuova stagione democratica
Per questo l'abbiamo considerato pericoloso lo abbiamo rovesciato
Ma sulla linea lo abbiamo combattuto rovesciato sulla linea del ricorderete scusate se mi cito Governo per le regole non sulla linea del governo del ribaltone
Sulla linea del Governo per le regole
Tanto è vero che nel corso della crisi di governo
Noi lanciammo la proposta a Berlusconi
Indichi lei un capo del governo indichi lei cioè Berlusconi
Cosa che ora non gli diremmo e allora nessuno ci disse che era un vergognoso cedimento di e Berlusconi lo indicò nella persona del dottor Lamberto Dini
E intorno ad un Presidente del Consiglio espressione della destra che aveva vinto le elezioni peraltro creiamo un governo dicemmo allora cito le nostre posizioni sganciato dai partiti
Che possano vivere una larga base parlamentare
Per affrontare le riforme le regole utili per andare dopo le elezioni
Nel quadro di una democrazia riformata e più forte
Questa fu la nostra posizione
La ricerca di una intesa per le regole con la destra fu e di un governo di tregua e di garanzia
Questa prospettiva non si realizzò allora non perché noi ci opponemmo perché si oppose Berlusconi attraverso una serie di iniziative confuse e contraddittorie
Cioè prima indicando il Presidente del Consiglio poi negandogli la fiducia e tuttavia non dimentichiamo che il governo Dini nacque da un'intesa tra la destra e centro sinistra perché fu determinante l'astensione del Polo per la sua costituzione
Quindi c'è già un'esperienza diciamo le nostre spalle ma lo dico per quelli che dicono i DS propone una cosa orribile mai vista no se vista in Italia un anno fa già già caduto diciamo forse la la memoria
Gioca a volte dei brutti scherzi soprattutto a una certa età c'è
Qui noi abbiamo già perseguito questa poi questa politica non ha potuto realizzarsi per l'opposizione della destra
Per il voltafaccia di Berlusconi che dopo avere indicato la persona di Dini come presidente del Consiglio poi gli ha negato la fiducia ha avviato una campagna
Rumorosa confusa per le elezioni subito ha detto che il Parlamento era delegittimato e quindi non poteva fare nessuna riforma
Ciò nonostante noi in Coppa continuammo come PDS come Ulivo una offensiva per le riforme tanto è vero che nella primavera scorsa
Una ambasceria dell'Ulivo
Composta dalle l'onorevole Elia onorevole Segni e l'onorevole Veltroni
Si recò incontro il popolo proponendo di avviare una fase costituente ma la risposta fu
No
Ho diciamo qui il Parlamento non può fare alcuna riforma solo alcune regole per poi andare alle elezioni
E mena quel famoso tavolo per le regole scuserete diciamo se no io sa mente ricordo ma la nostra proposta non era era quella di fare avviare le riforme
Ora quindi se c'è stato un mutamento della situazione e c'è stato un mutamento è venuto da parte di Berlusconi noi abbiamo semplicemente diciamo continuato la nostra politica
Naturalmente diciamo il mutamento di Berlusconi interviene in una situazione che purtroppo nel frattempo si è molto logorata
E che se un anno fa fosse partita questa stagione costituente io penso tutto sarebbe stato più semplice nel frattempo la situazione sia molto logorata consumata
è cresciuta l'aspettativa di elezioni risolutrice e s'è cresciuto uno scetticismo dopo tanti scontri circa la possibilità che le forze politiche possano trovare un accordo sono spinti sentimenti comprensibilissime
E tuttavia io mi domando noi dobbiamo
Per questo logoramento per questo scetticismo rinunciare
Alla nostra al tentativo
Però nel merito di di dare uno sbocco alla nostra politica io credo di no credo che non dobbiamo rinunciare prontamente questo tentativo deve essere condotto in modo limpido rapido
Ma credo che sarebbe uno sbaglio rinunciare perché il mio giudizio è che c'è una possibilità reale di raggiungere un accordo
Non siamo di fronte a delle mosse tattiche
Quand'anche fosse diciamo sarebbe tatticamente incomprensibile che un partito che ha detto o riforme o elezioni
Nel momento in cui ti dicono riforme dica no elezioni
Perché allora veramente cari compagni non sarebbe difficile per gli altri dire che la nostra politica era tattica
E cioè che noi abbiamo detto riforme o elezioni nella convinzione che questo fosse un buon modo per andare alle elezioni
E confidando sul diniego degli altri ma io non credo che una grande forza politica Fossa diciamo
Farsi e cogliere in castagna su una cosa di questo genere grande forza politica non può
Diciamo farsi
Mettere in difficoltà ma non siamo in difficoltà siamo pronti ad accettare il confronto sulle riforme a prenderci le nostre responsabilità io sono profondamente convinto che se si realizzano le riforme e questo è un vantaggio per il nostro Paese questo è la bussola ed è anche un vantaggio per la sinistra e per le forze democratiche
Se noi andiamo alle elezioni diciamo senza le riforme e in modo particolare se la responsabilità delle mancate riforme sarà sulle nostre spalle
Noi non avremmo un confronto politico per il governo del Paese
Noi avremo uno scontro che avrà al centro la crisi democratica istituzionali
E la forza semplificatoria delle parole d'ordine mistificare anti della destra presidenzialismo l'elezione diretta del capo di tutto eccetera sarà una forza devastante
Rispetto alla quale tutto lo schieramento democratico apparirà sulla difensiva incapace di dare una risposta alla crisi della democrazia italiana
Io ritengo che quindi noi faremmo un errore di portata storica
Se non avessimo il coraggio se ci facessero spaventare da qualche editoriale da qualche
Proclama Trina Ricciuto diciamo che al quale certamente diciamo fare un grande partito non si lascia intimorire nel modo più assoluto
Ci sono momenti nei quali si guarda lontano e non si leggono i giornali
Perché se non ci si confonde c'è
Noi siamo in uno di quei momenti nei quali bisogna guardare lontano gli interessi generali del Paese siamo in un passaggio storico io sono del tutto persuaso
Che se possibile come penso che sia possibile
Andare ad una profonda riforma democratica del nostro sistema con l'impatto noi facciamo un grande passo in avanti
Se invece noi noi portiamo la responsabilità di non aver esperito fino in fondo questo tentativo ci precipitiamo verso uno scontro elettorale confuso
In cui si parlerà né di occupazione minima ci sarà presidenzialismo no difendiamo la democrazia cioè noi rischiamo una spirale
Molto negativa
E d'altro canto cari compagni noi abbiamo detto che questo sistema non produce maggioranze in grado di governare e la verità assoluta
Che nell'attuale condizione di bicameralismo perfetto i regolamenti parlamentari e c'è il tempo delle decisioni è un tempo mostruoso
Che anche l'avvio di quel processo di decentramento dello Stato con l'elezione diretta del sindaco eccetera
Se non trova il sostegno di una riforma costituzionale in senso federalista rischia di fallire perché anche i nostri sindaci a un certo punto non avranno la forza le risorse i Poteri per dare la risposta ai bisogni dei cittadini
E se tutto questo fallisce ed è sconfitta la democrazia siamo sconfitti noire
Chiaro non è che pagano allo stesso modo tutte le forze politiche
E che prende forza il plebiscitarie Small antipolitica che albergano a destra
Quindi io sono assolutamente convinto di questo però che nessuno pensi che questo nasconde interessi occulti volontà compromissorie nella scelta politica può darsi che sia sbagliata
Ma ritengo
Tra le in questo momento diciamo un gruppo dirigente che non accetta che non rischiasse
E si mettesse da una parte che lasciasse che gli avvenimenti decidano per noi diciamo sarebbe indegno diciamo dell'aggettivo dirigente resterebbe soltanto il sostantivo gruppo
E che è insufficiente dice in un momento come questo
Quindi io ritengo insoluto scettica vostra opinione capire se il partito capisce il valore di questa sfida io esprimo credo che il nostro partito capisca questo partito
è scosso e preoccupato
è stato investito da una campagna sul governissimo che ha potuto creare diciamo anche zone di disorientamento è scettico perché dice ma questi quartieri vorranno fu davvero fare l'accordo tutti i sentimenti
Assolutamente comprensibile
Però io non ho avuto la sensazione di una rivolta di una di di un di un partito che toglie la fiducia al gruppo dirigente ecco io non ho avuto questa sensazione da dalle notizie che abbiamo
Dai riscontri che abbiamo delle riunioni dei compagni delle sezioni dei gruppi di rigetto eccetto un paio che discute ci mancherebbe altro che tutti attraverso la stessa opinione sarebbe veramente una cosa limiti inconcepibile noiosa ma
Io non ho e vorrei diciamo che no io non pretendo che il partito dica a il gruppo dirigente di così andrà bene ma vorrei che ci fosse perlomeno la comprensione
Delle ragioni profonde e serie che ci spingono
A questa sfida
Ragioni profonde che serie per una grande forza di sinistra dove dobbiamo tornare su un elemento di fondo del nostro orientamento
Sul perché cioè proprio una grande forza di sinistra assume il tema della riforma dello stato della riforma della democrazia della riforma dei meccanismi istituzionali come un tema centrale
E non è una deviazioni politicista
Assumere questa questione come un nodo centrale della crisi italiana
Proprio perché noi siamo quella parte politica che sente il bisogno di un intervento attivo razionale consapevole della politica delle istituzioni
Capace di definire delle regole di indicare degli obiettivi
Proprio perché noi sappiamo che la spontaneità del mercato e della crescita non risolveranno il problema della disoccupazione nel Mezzogiorno
Non metteranno rimedio diciamo così a alle ingiustizie sociali crescenti
Noi abbiamo bisogno di uno Stato efficiente
Noi abbiamo bisogno di un Parlamento capace di produrre leggi in quindici giorni non i nove anni
Nove anni ripensa sessuale e forse non arriva in porto neanche questa volta perché da una parte Giovanardi dall'altra la Salvato non so che emendamento vogliono mette quindi
è
Sì voglio dire da quando l'ho seguito io sono nove anni comunque ecco noi abbiamo interesse a velina venire sarà cominciato prima è noi abbiamo interesse a questo perché
Cari compagni altrimenti noi non possiamo capire perché diciamo il rischio di un'ondata qualunquista che travolga tutto viene avanti e ha un fondamento reale però non è che la gente ha torto
Nel suo fastidio
E allora davvero davvero è poca cosa andiamo al merito di questo grande tema delle andiamo al merito con un discorso libero libero da pregiudizi da intanto Stella che si delinea io parto dal dibattito parlamentare dal confronto pubblico tra le forze politiche anche qui se vi prego di non ascolta sereno e siamo a cose pazzesche diciamo
Ieri sera ha partecipato l'emissione televisiva finita la quale
L'onorevole Berlusconi ha telefonato alla conduttrice
E chiede di cosa ahimè ritrovo bizzarra ma una notizia per chiedere come poteva mettersi in contatto con il professor Sartori che aveva visto alla televisione in collegamento dagli Stati Uniti d'America pare professor Sartori ha dato un contributo di chiarezza e di informazione fra l'altro spiegando diciamo che lei cosiddette posizioni chiare e coerenti dell'onorevole Fini sono un pacco di fesserie diciamo eccetera e cosa che anche spiegare al popolo italiano dice
Cioè sono posizioni che non hanno un fondamento scientifico si capisce che cosa sono che alludono a forme di governo che non hanno precedenti in nessuna parte del
Dopodiché queste telefonate siccome io poi sono entrati entrato lì e questa signora ma ha detto tale passo una persona nessuno dei due sapeva che ci siamo salutati imbarazzati diventato su alcuni quotidiani Berlusconi telefona D'Alema accordo fatto
Francamente diciamo questo appartiene e
Ma io non non mi prolungo perché su questo tema mi sono già pronunciato diciamo l'intervista che ha avuto vasto corso ma trovo confermi tutti i giorni diciamo di questo andazzo dalla
Quindi non nessuno ha fatto l'accordo io parto da i dati ai dati della discussione pubblica
C'è una vasta convergenza tra le forze politiche
Per andare ad una riforma della Costituzione nel senso del federalismo e del principio di sussidiarietà
Cioè si intende che le istituzioni
Svolgano tutti i compiti che sono in grado di svolgere a partire da quelle più vicine ai cittadini e del listino alle istanze superiore soltanto i compiti che non sono in grado svolge
Noi possiamo introdurre nella Costituzione uno straordinario principio di decentramento dello Stato dei potenti della pubblica amministrazione
Io considero questa riforma un fatto di portata storica
Capace di mettere su basi nuove il rapporto fra Nord e Sud e quindi la possibilità di dare una risposta ai più acuti problemi naz è una piccola cosa
Non mi pare
C'è un'intesa tra le forze politiche di massima per andare ad un superamento del bicameralismo perfetto
Ad una sola camera politica e legislativa ad un'assemblea delle Autonomie che faccia da cornice
Ad uno Stato decentrato in senso federalista
Con una riduzione del numero dei parlamentari il che significa un Parlamento più autorevole
Non pletorico capace di decidere rapidamente sulle questioni importanti
Noi abbiamo in Italia più di centocinquanta mila leggi mentre in Francia ce ne sono credo sette otto mila
Una delle ragioni del caos della ingovernabilità del nostro Paese che conoscono bene tanti amministratori locali diciamo è questa questo spaventoso reticolo legislativo di un Paese nel quale
Bisogna fare una legge persino per decidere il riparto dei fondi dopo l'alluvione
E a fare una legge
E non basta un provvedimento amministrativo onde che il Parlamento ha intasato a decreti legge e l'ingovernabilità a voi pensate che questo diciamo
Non Chicchirichì e danneggiato da questo
Noi una grande forza di sinistra di governo noi che amministriamo i Comuni le Province noi che rappresentiamo gli interessi dei ceti sociali più deboli
Della gente che ha bisogno di una pubblica amministrazione fu funzionante
Di un sistema sanitario efficiente noi siamo e siamo a grande forza guadare una risposta democratica questi problemi della società italiana
Chiedo scusa c'è c'è c'è una certa sinistra che non se no comparire si occupa sarà una cosa sarà questo fatto che noi vogliamo un'amministrazione efficiente ce ne sarà una cosa da papa agone diceva
Forse non è un caso diciamo che noi con questa impostazione abbiamo creato un grande partito popolare più parti d'Italia
E che gli altri al massimo fanno un giornaletto che vende sette otto mila copie diciamo non sarà un caso diciamo che c'è questa differenza di passo
Io vedo già un'aria d'intesa di grandissimo rilievo
Non mi nascondo che c'è un punto
Molto complesso è il punto vero sul quale noi dobbiamo cercare di arrivare a un compromesso
Ed è la questione la forma di governo
Attualmente la questione della forma di governo comporta un compromesso limpida
L'abbiamo bisogno di una forma di governo che dia più potere ai cittadini
Abbiamo detto noi programma del PDS vogliamo un sistema nel quale i cittadini possano decidere da chi vogliono essere governati
Quindi una forma di legittimazione popolare che vada oltre il parlamentarismo classico
Cioè quello in cui i cittadini dava una delega ai partiti che è il sistema che abbiamo avuto in Italia e che fatto si è esaurito sono stato buono per tanti anni fa un certo punto ha fatto fallimento sia esaurito
E che però non cada in una forma plebiscitaria autoritaria
Qual è il mio giudizio sarebbe l'idea della elezione indiretta di un capo del governo al quale si dà il potere di sciogliere il Parlamento se il Parlamento valida la fiducia
O addirittura di un capo del governo perché Fini diciamo ogni giorno inventa una diciamo dicendo che lui che che la sinistra fa una cortina fumogena brava ragazza diciamo né alcun forse cominciare a demitizzare
Ieri ha detto bisogna fare Parlamento eletto col turno unico il capo del governo con doppio turno su
Siamo nel campo della confusione totale diciamo io penso che bisogna cercare di uscire dal campo della confusione e guardare alle esperienze consolidate della Europa democratica
Della quale l'Italia fa
In Europa le forme di governo diciamo presenti sono fondamentalmente due
Una è quella cosiddetta del governo del primo ministro
è una forma parlamentare diciamo neo parlamentare rafforzata dal maggioritario in sostanza in molti paesi europei i cittadini scelgono di fatto questo fa parte della costituzione materiale una maggioranza è un capo di governo
Aiutati anche dalla semplicità del sistema politico soprattutto là dove un sistema bipartitico
E questo capo di governo è capo del governo del capo di una maggioranza parlamentare
Questo produce governi solidi e c'è quel rapporto di fiducia di responsabilità fra Parlamento e governo che caratterizza le democrazie parlamentari rispetto al presidenzialismo
C'è poi una forma del semipresidenzialismo francese che è un equilibrio Complesso
Fra un presidente eletto dei cittadini che ha il potere di nominare il capo del governo e però a un capo del governo che non può governare senza la fiducia del Parlamento quindi è un sistema nel quale
E non a caso viene chiamato semipresidenzialismo diciamo perché
Diciamo il rapporto tra Parlamento e governo non è spezzato
Tanto è vero come voi ricorderete che il Presidente della Repubblica che pure conta molto in Francia non è dominus assoluto perché siamo una maggioranza parlamentare di un segno politico diverso rispetto alle sue opinioni
Deve inchinarsi alla maggioranza parlamentare come fece metterà nominando un leader de la Destra capo del Governo
Un complesso equilibrio
Allora io ritengo che in sostanza noi siamo parte dell'Europa diciamo credo dobbiamo guardare a questi due modelli sì o governo del primo ministro
Che ripeto è il governo di un primo ministro capo di una maggioranza parlamentare e non è l'elezioni dirette separata di un
Oppure
Una forma di semipresidenzialismo come ha proposto Sartori
Che guarda all'esperienza francese a mio giudizio con alcuni correttivi
Sia perché mi pare che si debba considerare che ci vuole un correttivo in senso proporzionale della legge elettorale io penso che l'effetto maggioritario del doppio turno può essere devastante e anche in Francia di questo si discute
Fatto che sono partiti che hanno più del dieci per cento dei voti sono esclusi dal Parlamento è una cosa non buona dal punto di vista democratico
Sia nel senso di una certa correzione nel rapporto tra presidente parlamento e governo
Ritengo per esempio che
Il Presidente della Repubblica non dovrebbe avere il potere di indire referendum
E questo comporta un forte rischio plebiscitaria questo sì
Ritengo per esempio che il Presidente della Repubblica non dovrebbe presiedere il Consiglio dei ministri o magari in Francia di un Presidente della Repubblica la cui funzione sia più chiaramente distinta rispetto a quello dell'esecutivo
Però garantisca una continuità dello Stato
Abbia il potere di nominare presidente del Consiglio
A mio giudizio è o può essere un adattamento del modello semipresidenziale all'Italia configurando un sistema equilibrato di poteri cioè un presidente e un Parlamento
Che sono in un equilibrio forte e senza cure un rischio plebiscitaria trova io non ho mai pensato che qualsiasi forma di elezione popolare del presidente Repubblica sia un fatto plebiscitario diciamo anche qui forse dobbiamo liberare la sinistra italiana da una cultura minoritaria per la quale diciamo tutto ciò che è diverso dal parlamentarismo è plebiscitaria autoritario per cui si festeggia la vittoria del socialista Sampaio nelle elezioni presidenziali a Lisbona
Se noi proponessimo di Farmitalia ci direbbero siamo fascisti diciamo questo mi pare una forma di schizofrenia un po'demenziale perché se si è coerenti il titolo del Manifesto doveva essere colpo di mano plebiscitario dei socialisti a Lisbona
Posso
Allora se liberandosi di queste cose un po'buffet diciamo noi io penso possiamo considerare che dentro un equilibrio
Anche il modello anche la proposta Sartori diciamo può
Essere una una proposta da valutare anche se è chiaro che la nostra preferenza va verso il modello governo del premier ma può essere un punto d'approdo non
Drammatico è
Accettabile in un quadro di garanzie di equità però questa è la mia personale opinione
Si deve essere il governo del premier
Questo può essere realizzato in forme diverse
Una forma può essere quella io naturalmente DOP implicito che secondo me qual sia si soluzione implica in Italia il doppio turno
Perché la frammentazione multi partitica fa sì che solo il doppio turno sia uno strumento di ristrutturazione del sistema politico e di adeguata legittimazione democratica
Non possiamo pensare diciamo che si forma una maggioranza con un leader della maggioranza e quindi potenzialmente un governo di legislatura turno unico col trentacinque per cento dei voti questa è impensabile
Spiace insomma non la questione essere in e è evidente che
Se noi andiamo ad un sistema che individua una maggioranza ed un governo forti di legislatura questo deve avere una base di consenso adeguato cioè alla fine vedeva essa maggioranza i cittadini che sceglie
Doppio turno
Il governo del premier ci può essere o con un doppio turno di che preveda un ballottaggio su una lista nazionale e quindi c'è un capolista in Spagna c'è il capolista c'è un capolista che implicitamente indicato come
Allora
Che la forma che io riterrei preferibile
Oppure ci può essere un'altra forma se vogliamo mantenere un impianto sostanzialmente uninominali istamina legge e cioè che i candidati nei collegi che si presentano sotto lo stesso simbolo
Sottoscrivono la candidatura di un candidato premier all'atto della del del deposito della loro candidatura cioè in sostanza che cosa penso
Penso che quello che avviene in Inghilterra per via di costituzione materiale cioè bipartitismo e quindi chi vota laburista vota per Tony Blair premier in Italia dove c'è il multipartitismo può essere for proceduralizzato
Per cui si chi si candida nel collegio tal dei tali
Sì insieme a tutti quelli che si cambiano in tutti i collegi sotto lo stesso simbolo sottoscrive la candidatura
Naturalmente questo comporta una discussione
Che cosa accade in caso di sfiducia secondo me è evidente che se si resta in un sistema parlamentare premier può essere sostituito
O per dimissioni o per impedimento
Si può prevedere se la stessa nel caso in cui la sostituzione del premier rompa il patto maggioritario cioè quello che nella vulgata viene chiamato ribaltone
Si può ragionevolmente prevedere che entro un tempo ragionevolmente rapido si torna alle urne
Che sia ritengo che è sconsigliabile che sia in termini immediati
Questo secondo me configura ripeto due possibili approdi
Che esse comprendono il doppio turno
Danno una base seria di governabilità al Paese
Se vogliono un accordo Berlusconi
La strada è aperta
Nessuno dei due
Nessuna di queste due soluzioni è una soluzione parlamentare classica nessuna di queste due soluzioni è una soluzione presidenziale classe
è la ricerca di un equilibrio
Fra investitura diretta e forma parlamentare che si muove nell'ambito delle soluzioni e sono state adottate dell'Europa democratica
è del tutto evidente come abbiamo detto con molta precisione fin dal primo momento
Che ha un accordo di questo tipo non può comprendere Amnistia in materia di giustizia
E
E anche del tutto evidente che un accordo di questo tipo come ha ribadito anche Prodi l'altro giorno
Per noi comprende l'Antitrust la regolazione del conflitto d'interessi e la sistemazione le garanzie della libertà per l'informazione a partire dall'azienda radiotelevisiva pubblica quindi diciamo
Questi aspetti non sono di natura costituzionale ma diciamo hanno nel nostro Paese una rilevanza pertanto hanno rilevanza in tutti i Paesi democratici in Italia per ragioni che non starò qui a ricordare hanno una rilevanza particolare dice
E che sino a questo momento non si è riusciti a completare l'iter riformatore perché c'è stato un azione di freno da parte della destra
Ma è chiaro che se vogliono un accordo devono questo freno deve essere tolta quindi si deve arrivare alle riforme ora
Questa posizione
Sarà approfondita nell'ambito dell'Ulivo
Torneremo a discutere degli organismi dirigenti del nostro partito
Io penso che questo costituisca la base di una riforma importante e positiva per il Paese
Alla quale dobbiamo guardare senza spavento senza paura
è molto diverso tra l'andare a votare con l'attuale sistema nel nel vuoto costituzionale nella mancanza di regole in uno scontro che inevitabilmente si drammatizza diciamo che naturalmente può può essere inevitabile può essere il male minore perché rispetto alla palude meglio le elezioni diciamo ma se noi attraverso un anno un anno e mezzo di fatica di Problemi di Polemica trapiantati segua una vita facile non c'era un altro mestiere
Riusciamo a mettere tra la crisi di oggi e le elezioni queste riforme noi dopo davvero andiamo alle elezioni che avvia una nuova stagione democratica e quindi alla fine ci sarà qualcuno che vince che governa qualcuno che si oppone in un quadro di regole di garanzie
E in questo paese respira Erica Rivolta insomma usciamo da una da opportuni Lelli
E anche tutta la nostra prospettiva appare più semplice e più chiara più normale
Usciamo da una lunga emergenza democratica da una transizione infinita a chi ha finito per logorare
Il tessuto democratico sei
Riprendiamo in mano razionalmente il governo della transizione anziché ruzzolare diciamo tra un processo e uno scontro parlamentare un ostruzionismo
Una finanziaria che passa grazie al fatto che tre parlamentari vanno a fare la pipì
A come si può pensare che si governa così un grande paese
E come una forza come la nostra che non è una setta di di di di di di di di confusionari ma è un grande partito politico può pensare di non dover dare un contributo ad uscire da questo cattivo
Io proprio penso che non si possano avere dei dubbi
è evidente che adesso la sfida è aperta adesso questi signori dica dolce anche il gioco noi loro vogliamo le riforme centrosinistra e conservatore no il centrosinistra si sta mettendo in grave qui con una proposta per forte
E adesso diciamo è anche per loro il momento della chiarezza
Si tratta di capire se Berlusconi è il leader di questo schieramento oppure sei dicktat dell'onorevole Fini diciamo ne definiscono la linea le scelte
E veramente siamo ad un momento della verità non a un balletto siamo ad un momento della verità che si deve sciogliere anche in un tempo ragionevole
E
Vorrei dire questo
Quali saranno le disponibilità del capo dello Stato ma
Siccome vedo scritto che qualcuno può fare governi ponte
Scorte si faccia non nessuno provi a
Noi non facciamo governi ponte cioè
Non c'è spazio per fare i governi che si fanno per poi vedere se si trova l'accordo o come l'ha definito diciamo l'ineffabile delizioso onorevole Mastella il governo premi costituente riusciamo ora io sono per andare a elezioni ricostituenti
Se il problema è quello di fare il governo precostituendo
Noi avevamo proposto un altro itinerario
Mossi come sempre da saggezza
C'era quello di dire benissimo si è aperto il dialogo sulle riforme altri temiamo e lancette dell'orologio Dini governa gestisce il semestre così avremmo evitato anche la figura modesta di presentarci all'appuntamento con l'Europa con un governo dimissionario
E apriamo il confronto in Parlamento conferenze congiunte dei capigruppo se c'è l'accordo sulle riforme si fanno le riforme allora si apre questa fase non si vota a giugno che era un discorso serio a non hanno hanno voluto per forza la crisi di governo
E adesso o c'è l'accordo sulla riforma se variazioni cioè non è che si possono fare governo pre costituente rigo sette pastrocchio che
Sinceramente diciamo noi abbiamo bisogno dico quando dicono i Dico la politica ha bisogno di rivolgersi in modo chiaro i cittadini qui siamo piazza c'è l'accordo avanti
Poi vedremo che tipo di governo
Essendo chiaro io ho detto che noi non siamo interessati no non vogliamo andare a spartire i ministeri che anche qui nelle liste del PDS noi siamo una forza politica tradizionalmente impegnata in una dura lotta per non avere ministeri
Cosa diciamo che potrebbe apparire curiosa diciamo mai così per tante ragioni finita e non vogliamo partecipare a spartizioni diciamo di di sorta
A studiare un governo di garanzia che sia a mio giudizio cento Governo che garantisce alle forze che si impegnano nel processo riformatore tutte le forze politiche
Ma che nello stesso tempo diciamo non sia il governo di spartizioni collaborazioni
Non comprensibili e non naturali
Si può collaborare del Parlamento a fare le riforme lungo garantisce tutti
Voglio aggiungere una cosa prima di passare concludendo diciamo alle questioni molto importanti di carattere economico e sociale
Questo dialogo sulle riforme naturalmente non è un dialogo esclusivo fra il Polo e l'Ulivo tanto non è aperta nessuna trattativa tra il Polo e l'Ulivo
Ma è un dialogo che si rivolge ovviamente che punta a coinvolgere tutte le forze politiche democratiche
Io penso che
Sbaglierebbe
Da una parte Rifondazione si insistesse in una posizione puramente negativa
Don comprendendo che in realtà
Il problema dell'assetto democratico del Paese è un problema cruciale d'altro canto diciamo
Dalla tradizione Polisse la tradizione politica alla quale anche sì sì richiamo né quella del PC sa dovrebbe risultare per loro abbastanza evidente che il problema dell'assetto democratico nel Paese un problema cruciale
Memnone i vogliamo perseguire scelte che siano penalizzanti escludenti io stesso ho detto per primo per esempio che il doppio turno
Può essere o un doppio turno di coalizione
Oppure comunque un doppio turno che non prevede la liquidazione delle forze che non si coalizzano io penso che ci debba essere una quota di proporzionale noi siamo pronti a discutere sollecitiamo un confronto anche con Rifondazione perché diciamo escano da una posizione esclusivamente pregiudizialmente negativa
Che poi rischia secondo medie essere
Qualcosa che approfondisce un solco a sinistra e non credo che noi abbiamo bisogno di approfondire questo sporco
Questo discorso vale anche verso la lega
La Lega si è intestardito tale nella pretesa di un'Assemblea costituente
Che mi appariva e continua ad apparire mi una ipotesi che e fuori campo diciamo
Poteva rispondere così ad un'esigenza della lega ad una stupro progetto politico ma francamente al punto a cui siamo arrivati o c'è l'accordo sulle riforme allora si fanno le riforme oppure si va a elezioni politiche l'unica cosa che non vedo plausibile che e che si faccia un accordo sulle riforme che prevede fare l'assemblea costituente che richiederebbe un anno per essere insediata sinceramente c'è l'accordo cioè in un anno facciamo le riforme
Sarebbe veramente piuttosto bizantino diciamo che si decidesse di fare l'Assemblea costituente io posso capire che Bossi si sia innamorato dell'idea di andare alle elezioni
Dell'Assemblea costituente con la proporzionale e alzando la rivestito del federalismo e che avrà pensato che in una competizione di questo tipo può guadagnare il due virgola cinque per cento ma è un calcolo modesto non non capisco chi è che possa appare carta mettersi lì per apparecchiare di una tavola di questo giace Bossi secondo me ha pensato che noi Berlusconi avremmo dovevamo fare governissimo e indire le elezioni generali
Per l'Assemblea costituente lui naturalmente avrebbe denunciato l'infame consociazione fra destra e sinistra essere mandata chiedere voti nel nome del nord del federalismo era un bellissimo progetto diciamo ma presupponeva diciamo l'idiozia totale degli altri clienti generale non è bene presupporre
Perché diciamo
E sarei anche gli altri siamo persone pensanti sia ecco allora svanito questo Progetto rimane invece in piedi qualcosa di importante
Ed è il fatto che secondo me è possibile un'intesa sul federalismo la sinistra vuole spingere in questa direzione
E che mi e quindi la lega può recuperare in questo processo costituente se si avvia la sua più autentica ispirazione ed esserne protagonista
Nel senso di quella riforma dello stato di quella rottura del centralismo burocratico
Che non contraddicendo il principio dell'unità nazionale della solidarietà fra gli italiani tuttavia vada un'articolazione federalista
Questo è il compito della lega e io spero che la lega non manchi questo appuntamento se la prospettiva diciamo sì aprirà ragionevole
Ma ripeto con la prospettiva si aprirà se
A questo punto sono gli altri
Non saremo noi non sarà il PDS non sarà all'Ulivo
A boicottare questa prospettiva
Ne io credo noi possiamo essere mossi dalla preoccupazione che se si avvia il processo costituente si liquida aggiuntivo
Io non lo credo affatto e non è nostra intenzione vedete l'Ulivo è l'altro punto di una nostra scelta strategica e non tattica
Noi abbiamo deciso
All'indomani delle elezioni del marzo del novantaquattro di puntare a costruire una coalizione democratica
Per il governo del Paese che andasse oltre l'alleanza di sinistra
Quindi l'Ulivo non è nato per caso è nato dal per quanto ci riguarda da una scelta politica molto determinata
Che abbiamo perseguito
Un'alleanza fra la sinistra e forze democratiche cattoliche laiche del centro no perseguito questa politica con grande coraggio e determinazione
Con difficoltà burrasche Problemi Buttiglione più Buttiglione andati la loro non rilevo con gli eventi diciamo ma
Noi altri hanno sudato ma non lui abbiamo perseguito con assoluta coerenza allinea di un'alleanza democratica di centro sinistra per il governo del Paese
Noioso amente e l'Ulivo e il prodotto per quanto ci riguarda di questa scelta questa scelta non è reversibile a mio giudizio
E il problema che l'Ulivo deve essere protagonista
Di questa intesa per le riforme se si può realizzare
Di questo percorso più lungo
E naturalmente non sappiamo che se ci sarà un percorso più lungo bisognerà che l'Ulivo prenda determinate decisioni per attrezzarsi ad un percorso più lungo
Bisognerà cioè io ritengo andare avanti nel processo di consolidamento dell'Ulivo come soggetto politico e non soltanto come pura puro tavolo di di di di di partiti che si incontrano strutturale l'Ulivo
Lavorare a consolidare una base programmatica comune sulla base della bozza proposta fila però
Anche a vere regole democratiche interne cioè affrontare una fase più lunga più complessa ma non rinunciare a questa strategia che non è un patto per le elezioni perché se non avessimo fatto un patto per le se l'Ulivo fosse un patto per le elezioni e noi lo avessimo fatto diciamo
In un momento in cui non c'era la campagna elettorale saremmo stati limati
Ne ma è mai stato facilmente prevedibile quando potessero essere le elezioni
Certo noi via via abbiamo cioè azzardato noi abbiamo detto Ale pesce non si combinano si fa la riforma andiamo Ezio
Non è vero io in certi momenti ho detto sì potrei votare a novembre poi ho detto ma giugno è chiaro noi abbiamo cercato una via verso le elezioni
Che era motivata anche dal fatto che nel Parlamento non si riusciva a fare le riforme e il rischio della palude era fortissima
Io non nascondo affatto che Noemi io stesso non ci sono riuscito anche perché diciamo non si riusciva a fare le riforme ma il Parlamento era fermissimo nella volontà di non farsi sciogliere
E noi abbiamo rischiato di finire nella palude
Gli abbiamo detto con molta forza che dalla palude bisognava uscire o attraverso le riforme attraverso elezioni
Però naturalmente io questa posizione che noi abbiamo preso chiaro che per una certa fase ha inclinato verso le elezioni perché non c'erano le riforme se ci sono le riforme conviene fare le riforme
Ma comunque siamo un momento della verità perché da questa crisi di governo si uscirà o con l'avvio delle riforme o con la campagna elettorale
Possiamo stare tranquilli da questo punto
Ora
Questo mi pare un po'
L'impostazione che dobbiamo difendere che dobbiamo spiegare
Nei suoi aspetti di merito dei quali mi sono richiamato
Con i suoi punti fermi con le sue aperture diciamo e e anche con suo contenuto di sfida
Io voglio dire un'ultima cosa che mi sembra molto importante che per noi resta un punto decisivo di identità di caratterizzazione politica del PDS eccetera nel momento in cui viene al centro
Il la questione democratica che il tema delle riforme costituzionali in questo non significa affatto che noi dobbiamo lasciare in secondo piano
Diciamo un nostro impegno rinnovato impegno sui grandi temi economici e sociali e sulle grandi scelte in questo campo per il Paese
è chiaro che se si fa un governo si fa un governo che di garanzia ma che dovrà affrontare con un largo consenso parlamentare il passaggio dell'ultima legge finanziaria
Che in modo molto infatti con viene chiamata la legge finanziaria dell'Europa dei settanta mila miliardi eccetera io vorrei montare questa enfasi perché non ha detto affatto e lei non è possibile che si possa fare una legge finanziaria che taglia settanta mila miliardi di speso credo che se a tenere saldamente i piedi per terra diciamo
Piedi per terra non significa
Attaccare l'Europa di Maastricht come ha fatto l'onorevole Fini
è una posizione a mio giudizio sbagliate
Ed è questa destra poi diciamoci che restituisce tutti i suoi punti qualificanti è una destra plebiscitaria una forte vena autoritario nei tanti europea
Sono modi diversi di affrontare questa questione
Uno è agitare una bandiera nazionalista e demagogica contro l'integrazione europea altra cosa è come dire
Porsi il problema che la sinistra Europa si pone di dare all'unità europea un un segno diverso
E cioè di fare in modo che a partire dalla prossima Conferenza intergovernativa i grandi obiettivi dell'occupazione dell'Europa sociale dell'ambiente vengano in primo piano in una visione dell'Europa che non abbia semplicemente come locomotiva la moneta i criteri restrittivi legati all'unificazione monetaria
Ma detto qui il che non spuntano significa liquidare ma poi io sono dell'opinione che l'Italia debba compiere ogni sforzo per avvicinarsi ogni sforzo ragionevole podio secondo lei quali sono i limiti di uno sforzo ragionevole per avvicinarsi a quei criteri
Che non spetti a un paese come l'Italia diciamo aprire una campagna per far saltare le date i criteri di Maastricht poi sarà l'Europa che deciderà
Ed è evidente che nel momento in cui si deciderà sulla moneta unica prevarranno criteri politici non ragionieristici
Problema di arrivare con le carte in regola quell'appuntamento cioè potendo dire non abbiamo fatto una politica di avvicinamento all'Europa siamo arrivati a questo punto volete partire
Potete partire anche se non ce l'abbiamo fatta senza di noi non muore nessuno importanti che si stabiliscono poi le regole collegamenti fra chi parte e chi arriverà dopo
Cioè tutto questo deve essere affrontato con serenità e soprattutto senza dare la stura ad antistoriche campagne nazionaliste anti europee il problema vero è quale politica fa l'Europa
Non se l'Italia va o non va in Europa
Quale politica fa l'Europa e quindi quale capacità alla sinistra
Di far sì che l'Europa faccio una politica che metta al centro davvero l'occupazione l'ambiente i diritti sociali
Ma per quanto riguarda il nostro Paese è del tutto chiaro che non
Nessuno può ragionevolmente pensare che noi veniamo associati al governissimo della stangata per massacrare i lavoratori già innanzitutto perché noi non lo vogliamo fare in secondo luogo perché nessuna forza politica lo vuole fare cari compagni
Non ho il minimo dubbio conoscendo la destra italiana che se si dovesse fare un governo a larga base parlamentare a presidiare il rigore saremo quali soltanto noi dice
Come a volte ci capita con quegli eccessi di zelo di cercare
O no
Anche nei comuni e così Zanonato diciamoci la verità di tant'è che l'ideologia travisati
E sono può pensare questo noi non possiamo pensare media vere un aumento della pressione fiscale
Ex
Senza vere operato la correzione di uno strumento
Quello di un'amministrazione che tollera l'evasione fiscale che è uno strumento di iniquità
Non possiamo diciamo aumentare le tasse a quelli che le pare che le pagano che siamo oltre un limite di rottura
E non possiamo neppure tagliare la spesa pubblica del perché scuola sanità
Siamo al di sotto del largamente al di sotto delle medie europee dei livelli minimi di tenuta si può pensare che attraverso le riforme la riorganizzazione la pubblica amministrazione si combattano gli sprechi
Ma è un processo lungo
La vera cosa che invece si può fare
E che un Governo forte del consenso da cui è circondato e per la qualità delle persone che lo compongono può fare
è puntare a ridurre la vera variabile intollerabile per il Paese che il peso e la rendita finanziaria
Costo del denaro che soffoca che limita lo sviluppo e che soffoca lo stato massacrato dalla spesa per interessi diciamo
Cioè il vero punto sul quale è possibile secondo me una una un'azione incisiva di riduzione del costo del denaro eccetera e altamente questo richiede un governo credibile
Una credibilità dell'Italia in campo internazionale
Ciampi rese all'Italia
Quasi trenta mila miliardi perché questo fu l'effetto del calo dei tassi dovuto alla credibilità alla serietà di quel governo
Trenta mila miliardi che non furono tolti da al dalla sanità eccetera furono risparmiati ripresa dell'interessa ora io penso che
Questo è l'asse fondamentale di una scelta socialmente compatibile
E funzionale a quello spostamento di risorse
Dalla rendita lo sviluppo
Che è necessario per il nostro Paese
E qualsiasi governo si costituisca deve mettere al centro della sua azione l'occupazione nel Mezzogiorno
Le aree di crisi
Perché questa è la prima grande drammatica emergenza nazionale io sono molto d'accordo con il presidente del Consiglio quale
Riprendendo anche una nostra formulazione ha detto che primo compito nuovo governo che si costituisse al di là della crisi è quello di
Lanciare un patto un'alleanza nazionale per il lavoro
Che coinvolga le grandi forze sociali e le istituzioni
E grandi forze sociali e le istituzioni quindi per noi è chiaro da questo punto di vista che non intendiamo farci coinvolgere in governi antipopolari e d'altro canto siamo sufficientemente adulti responsabili delle decisioni che poi via via prendiamo nel Parlamento
Per essere in grado di controllare che un eventuale governo di garanzia non non faccio una politica antipopolare insomma credo diciamo non siamo qui a firmare delle cambiali in bianco e questo deve essere chiaro anche i nostri interlocutori perché quand'anche ci fosse un accordo sulle riforme beh o c'è un'intesa su questi punti oppure parlare di governi sia pure sempre escludendo governissimo a parlare di governi che possono avere una larga base parlamentare senza un'intesa su questi punti diciamo non ci sembra praticabile
Questi sono i termini della situazione politica abbastanza complicata così come essa è c'è io ritengo che in questo momento noi abbiamo bisogno finito contro chiedo scusa tu
L'abbiamo bisogno di
Un partito compartecipe
Partecipe con le sue critiche con le sue osservazioni diciamo ma
Un partito che discute
Di un gruppo dirigente che discute
Il gruppo dirigente intendo diciamo lo strato più largo che il gruppo di
Che capaci di ascoltare e di fare pervenire le sue opinioni qui
Di promuovere una discussione nel partito io non vi chiedo di dice andate difendete la linea del partito quel tempo passato diciamo proprio sono di quelle richieste diciamo che farebbero sorridere diciamo
Dico chi la condivide questa linea la spieghi difenda però questo è facoltativo non è un cioè facoltativo non obbligatorio ma questo è doveroso però politicamente
Chi non la condivide dica la sua in un confronto democratico astruse mancherebbe altro
Ma una cosa non ci possiamo permettere
E cioè un partito che si mette in questa situazione A B lettera mettiamoci in una posizione tale per cui se va male
Se va bene si può dire c'eravamo anche noi siamo rinnovato l'Italia visto come siamo stati bravi se l'ha mai si può dire era Luis se io
Io per così per senso del dovere non ho fatto confusione ma in realtà non ero d'accordo insomma era lui perché questo non soltanto diciamo è poco simpatico dal punto di vista umano dice ma questo ha un valore del tutto relativo diciamo
Ma è e dannoso dal punto di vista politico che è la cosa più importante
Dannoso dal punto di vista politico poi detto questo è chiaro che se questo tentativo diciamo così
Se l'accordo non si fa si va alle elezioni se l'accordo si farà i i
Affronteremo una fase difficile chiaro che qui c'è qualcuno che le sue responsabilità se le prende diciamo su questo diciamo credo che di tutto tutto mi possa essere rimproverato a meno di essere uno che si defila nei momenti difficili anzi semmai se ne prende persino di più del dovuto perché in modo appassionato e rumoroso se le tre ecco qui re da questo punto di vista non è che c'è un problema
Qui c'è un gruppo dirigente signora partito che si prende tutte le sue responsabilità
Però ecco detto questo e questo è uno di quei momenti in cui si misura un gruppo dirigente chi non è d'accordo lo dica chi è d'accordo chi è d'accordo lo dica ma insomma è il momento di farsi sentire far sentire di farsi vedere perché poi questo partito secondo me
In un senso o nell'altro
In un momento come questo misura il suo rapporto di fiducia verso e di stima verso gruppo dirigente
Tutto potrà accettare secondo me alla fine discutendo democraticamente meno di che essere lasciato senza guida allo sbando diciamo
Al formarsi delle opinioni attraverso i canali diciamo di quello che scrive che gli hanno detto che sul pianerottolo Tizio ha detto a quell'altro
Tutto potrà accettare meno essere lasciato allo sbando nostro dovere non è e di non lasciarlo allo sbando
Di farlo discutere di farlo partecipare
Iscritti gli elettori a questa delicata fase politica e di dare al partito e alla nostra gente il senso che noi siamo impegnati in una grande e difficile operazione importante per l'Italia
E possiamo sbagliare che possiamo fallire no stiamo facendo delle porcherie
Stiamo cercando di fare qualcosa di importante per l'Italia che per la sinistra grazie
Bene prima di aprire il dibattito voglio informarvi che fuori
In distribuzione del materiale relativo
Show
Io capisco che dopo la relazione c'è bisogno di un attimo diciamo di di pausa però non possiamo interrompe i nostri lavori qui dobbiamo dà necessariamente avanti
Sì
Fuori sono in distribuzione
Per i mari italiani relativi al semestre di presidenza italiana dell'Unione Europea
E chiuso il microfono
E successo e
Possiamo ricomporsi un attimo
Chi deve uscire lasci la sala chiudiamo la porta
Bene
Fuori sono in distribuzione dei materiali relativi al semestre di presidenza italiana dell'UE
è il documento preparatorio alla conferenza della lavora dell'Assemblea Nazionale lavoratrici e dei lavoratori che si terrà a febbraio io prego i compagni di voler ritirare questi documenti
Di predisporre anche un piano di iniziative delle federazioni come regionali in tal senso
Informo anche che il compagno Nicola Zingaretti coordina per quanto riguarda le azioni estere tutto quanto il complesso di questo lavoro
Possiamo aprire il dibattito
Vorrei che i compagni si scrivessero
Naturalmente corre l'obbligo di confermare i tempi e i nostri interventi e lampi dieci minuti
Io do adesso la parola al compagno D'Annibale segretario della Federazione dei Castelli Romani seguirà il compagno Benvenuti se era l'alterazione di Genova
Sembra io avvertito in questi giorni che quella preoccupazione a cui faceva riferimento anche D'Alema
Nel sua introduzione questa importante asse ma assise
A di giorno in giorno lasciato il passo ad una seria riflessione
Questo perché
Nei compagni
è scattata ovviamente
La molla della conoscenza reale della proposta che il PDS avanzata in questa fase di passaggio storico molto importante determinante
C'è stato una sorta di
Sì
Svilimento di una proposta seria
è passata l'immagine del governissimo come proposta a cui il PDS
Cedeva
Quindi una vittoria netta della destra di Fini di Berlusconi che stavano in gabbie ingabbiano la nostra forza
Ora a me pare che ecco di giorno in giorno questa verità
La verità si stia ripristinando
Quella preoccupazione ma non rivolta dei compagni
Che nel territorio scusa con l'addio scurirsi compagni io vi pregherei di prendere posto e di chiudere la porta
Chi ha bisogno di scambiare qualche opinione con il compagno la scambi fuori da questa sala chi rimane dentro deve ascoltare grazie
Ringrazio cioè appunto che quella che si è avvertito si sta partendo in questi giorni
Questa necessità direi
Diventare divenire militanti di base protagonisti in questa discussione
In questo passaggio storico che deve avere il PDS protagonista
C'è la consapevolezza a me pare
Che i compagni abbiano capito
La consapevolezza ai compagni
Che non si sta lavorando in termini tattici per evitare un'elezione ma si sta lavorando in termini strategici
Nel mantenimento di una linea data
Data
Rafforzata la congresso
Tematico che si è svolta a marzo dell'anno scorso
Quindi la questione riforma dello Stato democrazia per governare l'economia per governare l'Italia
C'è ovviamente
Non direi la verità
Se dicessi che le preoccupazioni sono eliminate tutte c'è una preoccupazione
La preoccupazione che il resta
Bene dopo questa
Visione delle carte
Dopo aver compreso
E dopo aver magari raggiunto questa intesa sulle riforme istituzionali per quanto la si vede ancora molto difficile molto complicata
Quale governo qui c'è una preoccupazione
Ma la chiarezza in queste ore
Sta determinando tranquillità
No al governissimo annunciato dalla stampa suggerito alle destre
Ma semplicemente a me pare di aver compreso
Un governo
Di garanzia
Di garanzia che
Lavori
Operi per le riforme
Ma un governo a quel punto che Opel non solo per le riforme
Perché immagino che quel percorso sia un percorso lungo
Un anno un anno e mezzo non lo so di cosa
Dove andremo a parare e quindi serve un governo
Che sappia e Possa abbia l'autorevolezza di governare davvero l'Italia
Perché altri due anni in questa situazione
Davvero
Non possono realizzarsi questo è il punto di preoccupazione
Reale che a me pare
Avvertano i comparti in compagnia
Del resto
Le introduzioni di D'Alema questa a questo questa Assemblea
Ci tranquillizzano
Indi
Se quella fase
è una fase che si apre
è una fase che chiarisce definitivamente questioni come l'antitrust come l'informazione che ha grande gravi responsabilità rispetto a stravolgimenti di impostazione frasi come queste importanti per la vita democratica
Che garantisca
La vita democratica e quindi anche il lavoro della magistratura non no ad amnistia di sorta per salvare
I corrotti
A un governo che sappia anche
Necessariamente
Lavorare dare il proprio contributo perché
L'Italia sia davvero dentro dentro questo euro
Non abbiamo esperienze qui non positive
C'è una legislazione europea che potrebbe garantire interventi economici nei nostri territori
C'è una legislazione che non viene sfruttato non viene sfruttata perché
C'è uno strato una burocrazia
Statale che non che non lascia passare
Le informazioni necessarie che non lascia
Diluire
Ai comuni regioni e le province
La necessità di gli interventi economici
Allora quell'azione di riforma che vede la Regione
Un punto di coordinamento vero dell'economia
L'hotel delle economie locali diventa fondamentale quindi regionalismo
Nuovi poteri ai comuni
Per rilanciare l'economia diventa questione fondamentale in questa partita per la riforma istituzionale deve diventare fondamentali più importante
Il semipresidenzialismo molto probabilmente mi permetto di dire questo
Boh dell'esperienza francese
Perché
Il riavvicinare il Città di il cittadino al potere
E legifera è davvero opera determinante
E se questo è allora se è un'impostazione di questo tipo
Dobbiamo praticarla dobbiamo praticarla con la consapevolezza di tutto
Di tutto il partito
Dobbiamo recuperare perché io non credo che
Tra l'altro
Questa azione sciagurata delle un'informazione poco attenta poco seria
Si esaurisca qui finisco chiudo si esaurisca qui
Quindi credo che dobbiamo necessariamente recuperare
Una grande mobilitazione di massa vera
Come e più
Restassimo offrono ad affrontare una campagna elettorale
Perché le questioni che diceva D'Alema
Poc'anzi sono questioni strategiche per la democrazia allora non possiamo
Lasciarci ingabbiare da posizioni altrui
Da un'informazione di stampa bene c'era molto spesso bene c'era la mobilitazione
Non bere
Rispondere a un'esigenza che è quella di portare la linea ma una mobilitazione per far discutere parto per far partecipare i cittadini ad una riflessione determinante che è quella della riforma delle istituzioni
Pene Ubaldo Benvenuti sia dalla federazione di Genova segue via Nerino segreta la frase di Venezia
Ma la rima ci diceva che uno degli lo scopo di questa riunione anche quello di sentire che cosa davvero gira nel partito gli ho preso la parola per raccontare un po'come la situazione della nostra Federazione fare qualche breve considerazione anche se in modo non organico
La prima e questa mi pare che nel partito una domanda ci sia fatte comunque
A un'assunzione di responsabilità che dobbiamo prendere anche noi il gruppo dirigente nazionale gruppo dirigente film di più diffuso cioè l'errore più grande che potremo fare in questa situazione è quello di andare alla sfida che abbiamo detto lanciano agli altri sulle riforme costituzionali
Con una la volpe sotto l'ascella cioè in realtà solo con motivi tattici per farci dire di no e poi andare alle elezioni cioè scegliere una strada di questo tipo e non cadere davvero la volontà di percorrerla sarebbe la scelta peggiore
Perché se poi per caso gli altri ci stanno
Ci portano dove vogliamo e noi siamo completamente invalida quindi è bene aprire conforto al dibattito tra noi ovviamente non c'è l'unanimità e siamo un grande partito l'unanimismo non esiste non ha mai esistito c'è discussione
Io non posso dire qua vorrei non cioè vorrei non vorrei ma non posso dire qua che siamo di fronte alla rivolta
Anzi c'è un dibattito vasto
Molto attento come
In poche esperienze precedenti e anche molto tranquillo non c'è una tensione tra noi
L'altra sera abbiamo fatto un attivo dalla Federazione
La partecipazione come non vedevamo da anni l'ultimo attivo così numeroso era su
Il giorno dell'arresto di Burlando
Questa volta l'abbiamo fatto senza l'arresto toccando ferro
Un attivo molto partecipato
E così come anche le discussioni che sono in corso nelle stazioni negli attivi anche nelle assemblee pubbliche anche per sdrammatizzare un po'però che è una battuta ma scoglio fondò l'altra sera un'assemblea pubblica un'elettrice
La buona genovese mi ha detto
Va be'ma se si va alle elezioni e poi non vince nessuno e non cambia niente con tutto quello che spendiamo per far
Però coglie una forma cioè l'idea ed altra
Che
Uno una delle tre possibili soluzioni delle elezioni vincerle noi vincere gli altri o che non la vinca nessun è molto diffusa cioè l'idea che c'è un inceppamento del sistema democratico d'altra parte è stato ricordato in molte riunioni qualcuno l'ha detto come per esempio in tutto il periodo che ci divide dalla resistenza ormai è molto più lungo il periodo caratterizzato da crisi successive anticipate delle legislature l'ultima legislatura si concluse nel sessantotto in modo completo completo poi dallo e mi ricordo allora ero giovane ma nel partito la prima scadenza del anticipata di legislatura fu vissuta come un fatto del tutto straordinario che poteva aprire allora
Cioè di c'è una anche preoccupazione però io credo che abbia ma conosco fare uno sforzo per distinguere chi schematicamente direi così
C'è una consapevolezza ecco perché l'attenzione che viviamo una fase le cui conclusioni possono essere destinate se le cose vanno bene a durare
Lungamente nell'arte a segnare profondamente la vita politiche italiane l'assetto democratico nel nostro Paese
Io credo si possa dire
Non c'è unanimità ma c'è un un grande consenso alla linea di fondo per l'accordo per perseguire un accordo sulle riforme costituzionali nel partito la cosa che si considera cruciale è il doppio turno
Il dibattito anche sul presidenzialismo dibattito che riguarda modo più ristretti gruppi dirigenti
E anche qui comunque senza chiusure preconcette
C'è un consenso di fondo si considera la questione cruciale è quella del doppio turno si pone giustamente l'elezione più anche a proposito del presidenzialismo questa parola che racchiude tutto
Si pone di più l'attenzione non tanto sulle modalità di elezione designazione sulla spiedo meno ma giustamente sull'equilibrio dei poteri tra presidente e magari anche con una forma di legittimazione popolare anche eletto direttamente Governo e Parlamento
E questa la questione ovviamente
Si vedono i rischi
Di una fase politica come quella che stiamo vivendo
Si vedono i rischi ma l'indicazione che viene dal dibattito è la schema tizio un po'andate avanti e proviamo a raggiungere l'accordo sul serio non c'è mi pare in senso maggioritario nel partito
Una posizione che in qualche parte del partito ovviamente cioè che è quella che se fallisce tutto tiriamo un sospiro di sollievo e a me pare che si possa dire che c'è un partito qui indicano una maturità democratica molto forte una maturità politica dove alberga come mi pare anche in gran parte dell'opinione pubblica un buon senso non saprei come ricco come di un altro
Ci sono molte preoccupazioni secondo me su un'altra questione
Che sono le questioni diciamo del passo successivo quale governo in cosa ci imbrigliano ma anche qua dobbiamo stare attenti la questione che preoccupa è la situazione economica e sociale sono il livello dei redditi sono la tenuta dello stato sociale sono se si riprende l'inflazione
Sono se si crea un quadro democratico in cui l'iniziativa sindacale ha uno spazio
Allora acque a questo io credo ecco un elemento un po'anche autocritico io ho apprezzato le parole di D'Alema nell'ultima parte della relazione ci dobbiamo dire che di più ora mi rendo conto che noi abbiamo un problema mi bande
Nel momento in cui abbiamo detto con forza ed è stato apprezzato che considero giusta abbiamo detto mandato esplorativo distinguiamo e questa è una richiesta che ci viene con forza
Ci dicono è fondamentale che l'accordo si verifichi prima e che ci siano tempi certi cioè cioè il rifiuto dal e quindi consonanza con la posizione espressa anche dal Coordinamento politico cioè rifiuto di farsi ad inviare in una cosa sulla base di petizione di principio e basta di manifestazioni di volontà di riforma
Questo viene detto comunque un cocco con forza nel partito ci viene chiesto e così via però bisogna dire che la campagna sui settanta mila miliardi
Ha fatto molta paura fatto precisa e c'è anche disinformazione e allora di più
Su questo tema noi dobbiamo allora noi abbiamo questa contraddizione
Nel senso che abbiamo detto distinguere
La fase della verifica sulla corda costituzionale da quella del governo ma abbiamo anche questa esigenza politica mentre manteniamo distinte
Mentre diciamo con forza e diciamo che vogliamo verificare sul serio la possibilità di realizzare un accordo sulle riforme costituzionali un segnale politico anche sui possibili contenuti in una politica di governo sul terreno economico e sociale Lodovico la dobbiamo lanciare
L'ho due cose
Una la diceva D'Alema
C'è un problema anche nostro
A me pare che noi dobbiamo di più riuscire a coniugare l'azione politica anche nei confronti degli alleati e così via
A a far fare il salto all'Ulivo
Negli ultimi giorni cioè di più una presenza dell'Ulivo come soggetto politico che non sempre sa ho finito però sempre c'è stata in passato
Dobbiamo assumerà il problema per quello che se le cose vanno bene schematizzato questo modo l'Ulivo deve diventare di più soggetto politico questo comporta delle scelte
Di sovranità politica da parte delle forze dello schieramento e delle scelte da perseguire per esempio
I gruppi parlamentari non abbiamo ancora del gruppo progressista col gruppo parte popolare se si apre la fase per cui lavoriamo bisogna compiere delle scelte per definire dare anche delle soluzioni organizzative che consentano di politicamente di realizzare l'Ulivo di più non solo come semplice coalizione elettorale appunto ma come soggetto politico che si muovono i pagamento nasce una politica una battuta sulle che Rifondazione
E se dobbiamo sentire il polso del partito diciamo l'astio verso Rifondazione
Diffuso
Mi pare che dobbiamo o introdurre un elemento che dà anche più credibilità alla nostra azione
è giusto lavorare per le alleanze è giusto affrontare i temi che sono alla base della crescita di questa Pan pare che abbiam fatto bene a fare un'operazione non tattica ma strategica da lungo tempo sul federalismo e così via
Non possiamo apparire come quelli che a tutti i costi sono disponibile
A perseguire un'alleanza sia con Rifondazione per con la lega alcune condizioni chiare dobbiamo porre anche noi secondo me questo ci dà anche più potere contrattuale nei confronti di lega Rifondazione altrimenti se pensano che poi tanto alla fine un accordo si farà
Alzano continuamente il prezzo e questo però nuoce alla credibilità della coalizione
Vianello segreta dalla frazione di Venezia Andrea Cozzolino c'è una relazione di Napoli
Ma io semplifico un po'io non ho rivolte in corso senso c'è una discussione approfondita appassionata pro un e sta mentre molto
Diversa da quella che si tende ad accreditare ad accreditare sulla stampa devo dire
Fatta sia girando come segretario dalla Federazione che diciamo così un po'in incognito come rappresentante dell'Ulivo nelle assemblee di presentazione del programma
Perché noi facciamo non presentandoci come partiti ma appunto come rappresentanti dell'Ulivo laddove quindi assemblee non c'è solo gente nostra ma appunto comuni mortali ed elettori devo dire che non è che senta accerto bisogna spiegare bisogna far capire però alla fine la ragionevolezza della nostra impostazione mi pare non abbia eccessivi Problemi in semmai il problema che mi sono posto e sento porre dai compagni è un po'questo non abbiamo semplicemente un problema di convincere
Il corpo diciamo così militante degli scritti dal nostro partito di coloro che sono nell'Ulivo non abbia un problema di più cioè noi abbiamo bisogno di convincere i potenziali elettori e l'opinione pubblica della bontà della nostra proposta cioè di non essere assimilati al teatrino io sento questo cui prova più importante in questo momento questa la questione che io sento con grande forza
Io sentirei da questo punto di vista la necessità di accentuare su due punti
Il primo inerente alle questioni dette da D'Alema prima io non non ho dubbi rispetto a questo la prima è questa
La stabilità di un paese è un grande valore ce lo dobbiamo assumere il problema della stabilità e della governabilità del Paese come grande valore attorno al problema della stabilità e della governabilità sta facendo la sua fortuna finisce gli è stato concesso troppo su questo terreno
Non è un problema solo del PDS
Deve diventare un problema dell'Ulivo
E se io sento un problema e che spesso fra il nostro partito e qualche frangia dell'Ulivo si parlano linguaggi difformi rispetto a questo mentre io sono assolutamente convinto
Che il problema delle riforme e della governabilità per noi è una questione di carattere strategico
Quindi noi siamo seriamente intenzionati a perseguire questa strada che non è la strada della partita a poker per cui ognuno va sempre di più a vedere picche si scoprono le carte è una scelta strategica ma per alcuni è una partita a poche ore di gioco del cerino per noi non è così
Cioè mentre da voi appunto la relazione di D'Alema lo conferma per noi è questa impostazione in altri sento anche altre preoccupazioni
Il grande problema è che l'Ulivo parli in modo univoco rispetto a questo punto non solo nel raggiungere un'intesa rispetto l'ipotesi da proporre agli altri
Ma anche nel perseguire coerentemente tutti assieme questa scelta cioè quando noi diciamo che questa è la questione prioritaria dobbiamo sapere che vogliamo arrivare ad un risultato
Ma questo deve essere chiaro ed esplicitato fino in fondo non solo dal PDS
Questa peraltro è la condizione per dare una risposta ammonimenti che nel Nord non solo dalla lega
Ma anche come il movimento dei sindaci ci pongono un interrogativo che quella riforma istituzionale dello Stato in senso federalista
Anche qua se non si dà una risposta in termini positivi al di là che il movimento dei sindaci un po'un misto mare perché il fatto di tutto e quindi i suoi segnali non sono segnali univoci perché c'è chi ha in mente le grandi riforme ma chi mente solo il problema del segretario del suo Comune
E quindi dà segnali diciamo i più disparati ma al di là di questo questo movimento anche messo in moto una serie di aspettative e di domande
Alle quali non può rispondere la destra cioè non è un caso che Fini faccia la Cina con i duecento imprenditori del Veneto in queste settimane
Imprenditori del Veneto i quali una parte di loro li metto una specie di federalismo ferroviario autostradale per cui loro problema è solo quello delle ferrovie delle strada
Ma alcuni dei quali pongono il problema di poniamo anche noi c'è prova della stabilita della governabilità di avere un governo che in grado di dare risposte certe per un certo periodo di tempo
Questa è una carta non si può lasciare a Fini
è una carta che io sento necessario dobbiamo assumere noi con grande forza ma appunto si assume se la questione delle riforme istituzionale del sistema elettorale non è appunto soltanto questione tattica questione strategica
Seconda questione anche qua si sente spesso in questo scimmiotta mento del nostro dibattito sarà di qualcuno che diceva contro le questioni istituzionali ci sono i problemi economico sociali mettendoli in contrapposizione
Ora anche qua bene che ragioniamo sul modo con il quale poniamo la questione
Del come affrontare le questioni economico sociali ciò non è semplicemente che adesso portiamo un po'di gente in piazza visto qualche giornale dice l'Ulivo torna in piazza venticinque Aprile riprendiamo l'iniziativa è connotata uscente la gente in piazza cioè dando pensando che il problema della risoluzione questioni economico sociali sia sul Prodi riprende un po'di movimento
Cioè il punto che io mi permetterei di porre all'attenzione soprattutto il gruppo dirigente nazionale del partito che lo sento come uno dei nostri punti carenti
E quello di essere in grado di ripensare al modo con cui noi affrontiamo le questioni economico sociali che non possono essere quelle anche di qualche anno fa
Perché dare una risposta inadeguata e del tutto parziale e non in grado di affrontare realmente i problemi della gente
La questione dell'Europa non è un problema di pochi gruppi dirigenti eletti perché appunto come diceva compagno prima di me in una parte dell'opinione pubblica è passato l'idea che l'Europa e la questione dei le due manovre da sessanta da settanta mila miliardi
Io porre il problema che abbia necessità di approfondire molto di più al nostro interno e con molti i nostri compagni di cosa si discute io mi permetterei di pensare che noi dobbiamo ragionare attorno ad una questione che nelle tesi di Prodi è posta con grande franchezza ma rispetto alla quale siccome si è approfondito poco
Che ormai le questioni macro sono mai questioni che sfuggono
Alla sovranità nazionale e sempre di più sarà così ed inutile insistere in una rivendicazione di una difesa della sovranità nazionale ponendo invece alla nostra attenzione all'iniziativa politica e sociale
L'assieme delle condizioni micro infrastrutture formazione cultura scuola apparato industriale apparato produttivo
Su questo punto io sento la grande necessità di rinnovare un pezzo dalla nostra cultura
Mettendo i piedi nel piatto fino in fondo perché è vero che noi rivendichiamo il fatto che attraverso gli accordi le manovre di concertazione il nostro Paese in una situazione buona
Però anche qua portare fino in fondo la scelta della concertazione io sono d'accordo che questa debba essere portata fino in fondo dobbiamo sapere che ci troveremo di fronte a limiti culturali molto grossi da parte di tutti i contraenti
Perché da parte di una modi una parte del mondo imprenditoriale concertare si va avanti significa rinunciare un pezzo della propria solo finito ad un pezzo della propria sovranità
Perché da parte dello Stato concertazione non può essere essere soltanto cassa di compensazione dei mancati accordi fra imprenditori e Movimento dei lavoratori
E perché anche da parte dei lavoratori deve essere l'assumere una capacità di governo dei processi di ristrutturazione del dell'apparato produttivo su questo io sento forti carenze culturali da parte nostra cioè noi non possiamo affrontare queste vicende al modo che io dico della Prima Repubblica ci dobbiamo essere conseguenti passaggio da prima a seconda Repubblica non è solo un problema istituzionale è un problema di rapporti sociali economici fra ceti fra classi
Bisogna essere conseguenti su tutto e i due processi non possono essere disgiunti perché non è che prima fai le riforme istituzionali e poi addebitato a cultura la seconda Repubblica è un processo che va in parallelo e non è nemmeno sul processo del centro sinistra io lo sento come un processo prima di tutto nostro come la principale forza nella sinistra italiana
Bene Andrea Cozzolino sei della federazione di Napoli segue il Roberto Guerzoni se l'attrazione di Modena
Voi dopo questo libro vi è un po'come organizzare i nostri lavori
Non vi è dubbio che ne siamo a un passaggio cruciale della vicenda politica
Inaugurata sì dopo il voto del marzo del novantaquattro
E io credo che ne dobbiamo starci in questa fase
Avendo l'obiettivo di parlare al Paese e agli interessi profondi che vanno maturando negli orientamenti
Del Paese
Come una forza nazionale che il responsabile
E io credo che la scelta che ne dobbiamo compiere
La scelta che è davanti a noi
E quella che ne non possiamo in questa fase arretrare
Rispetto alle scelte alle decisioni che nel corso di questo anno e mezzo siamo andati via via definendo
E andare fino in fondo alla sfida delle riforme
Perché credo che questo sia coerente con l'impianto che mio ci siamo dati all'ultimo congresso di luglio
Ma oggi arretrare
Questa almeno è la mia impressione equivarrebbe al preannuncio di una pesante sconfitta politica
Non parlo degli esiti elettorali
Su cui
Spesso ci lasciamo anche noi andare a un pessimismo eccessivo
Ne parlo solo della sinistra Dinoi
Ma di una sconfitta sì strategica
Perché questa sconfitta aprirebbe
La strada per mettere in discussione non già la seconda parte della carta costituzionale ma la prima parte della carta costituzionale
Quel patto
Su cui è andata via via costruendo sì la democrazia nel nostro Paese
E in più io credo si accentuerebbe l'elemento della crisi politica dei soggetti politici
Il perdurare di questa crisi rafforza
Qui mi pare il punto vero i ceti forti conta di più Necci che il ministro dei trasporti conta di più
Il presidente della Telecom che il ministro Gambino questo il punto politico su cui io credo che dobbiamo ritornare a discutere come un'autentica forza politica radicata in questo Paese se questo è
Allora noi dobbiamo andarci con la schiena dritta in modo trasparente a questo confronto
Andarci con l'obiettivo di realizzare un accordo democratico
Stringente su due questioni
Forma di governo e di Stato a me pare che questo sia il cuore del confronto che sia presto
Questo è il tema vero su cui noi dobbiamo realizzare un accordo democratico
Insieme a questo dei poteri dell'informazione conflitto d'interessi l'Antitrust le cose che sono state più volte qui ricordate
E poi successivamente
Questo lo dobbiamo dire sempre di più esplicitamente chiaramente aprire una seconda fase
Quella del governo su cui occorre riflettere sul tipo di configurazione e di politiche soprattutto possibile
Qui io credo abbiamo subito un colpo nelle scorse settimane
E passata un'idea tra i nostri militanti tra i nostri elettori
Che ci fossimo in qualche modo accomodati
Ha un'idea di governissimo
Ha fatto breccia una certa campagna senese
Non guardiamo in faccia questo dato diciamo commettiamo un errore
Perciò dobbiamo reagire a questa campagna
Reagire in modo politicamente coerente
Avendo chiaro l'obiettivo che vogliamo perseguire strategico l'accordo sulle riforme avviare la fase la sfida delle riforme apertamente ma al tempo stesso avere chiaro che poi questo obiettivo
Questo obiettivo che ci stiamo proponendo che è stato al centro la nostra impostazione politica nel corso di questo anno e mezzo può e deve avere una ricaduta sul versante del governo
Qui io vedo due grandi problemi uno di configurazione
Che tipo di governo quali personalità quali forse e qui il problema è serio e di questo diamo discutere perché su questo può aprirsi un problema non penso solo interno al partito ma con pezzi di alta del nostro elettorato consolidati
In secondo luogo il suo profilo programmatico
I temi le questioni le priorità
Che ne mettiamo al centro di questa seconda fase
Io penso
Da questo punto di vista
Noi dobbiamo
Lavorare diciamo per una configurazione
In cui il punto centrale
Temendo di garanzia
Tra i due poli
Non una spartizione tra le forze politiche
Non sarebbe
Comprensibile agli occhi dell'opinione pubblica democratica dei nostri elettori dei nostri militanti
Lavorare perché ci sia un elemento di garanzia diciamo nel governo e avere un chiaro e netto profilo programmatico
Io qui insisto e pongo la questione sulla quale
E non possiamo più scherza
Lo dico perché guardo a Napoli alle situazioni del Mezzogiorno ma ne abbiamo una priorità
Non ha senso ne possiamo pensare che il semplice accordo sulle riforme istituzionali ci risolve i nostri problemi
Sì non accompagniamo a questo processo chiaro netto limpido trasparente a un profondo processo di riforma sociale
Questo è un grande tema che abbiamo davanti all'uscio
Dobbiamo sapere coniugare anche l'iniziativa politica questi due aspetti
Tenere insieme diciamo questi due momenti
C'è una situazione drammatica
Ritorna in aree del Mezzogiorno
Zone di povertà
Ci sono casi clamorosi formaggi
Si riducono chance opportunità per centinaia di migliaia di giovani nel Mezzogiorno
E lui
Noi stiamo sperimentando una nuova classe dirigente
Che non governa solo la città di Napoli
Ma tanti Comuni tante Province del Mezzogiorno
Ne dobbiamo offrire al loro uno sbocco una possibilità
Perché se no non reggiamo con una manovra politica tutta dentro il palazzo
Perciò la questione sociale si riempie di significati profondi da questo punto di vista di scelte di priorità
Di risorse a destinare di Investimenti
Di una politica anche fiscale di un certo tipo
Insomma io penso che ne possiamo e dobbiamo andare avanti
Ne abbiamo tutte le carte per farlo se riusciamo a coniugare questi due questi due momenti
Ecco l'ultima diciamo che noi dobbiamo su questo diciamo aveva un elemento stringente l'iniziativa politica in terzo luogo l'ultima osservazione abbiamo poco tempo per parlare
Riguarda lui e il Paese cioè il partito e il Paese
Partito è cambiato
Se ne continuiamo a immaginare il partito almeno questo vale per me
Come il partito di un anno e mezzo fa due anni fa lo io credo commettiamo un gravissimo errore anche la nostra articolazioni interne confronto il dibattito
Ed è tutto il diverso da quello che possiamo immaginare o ritenere qui io vorrei invitarli
Anche
Le grandi testate nazionali non solo a cimentarsi con qualche telefonata qualche segretario di federazione come mi mi è capitato ogni volta che vengo a Napoli a fare una riunione di coordinamento ma provare a girare
A verificare che cos'è oggi
La base diffusa del gruppo dirigente diffuso del partito non c'è più solo il segretario della federazione ma sindaci assessori una classe dirigente
Forze che stanno lavorando concretamente quotidianamente
Con i problemi complessi di un'area come quella come quella napoletana
E quindi e questo
Il nuovo PDS su cui occorre fare un investimento e fare una scelta
Per questo
Io credo che lo dobbiamo accogliere il suggerimento che dava massimo della relazione
Scegliere anche i tempi giusti ma io credo che non dobbiamo rinunciare
Tra la fase della realizzazione dell'accordo la verifica concreta immediata e la possibilità poi
Di uno sbocco sul terreno del Governo ne dobbiamo andare a una verifica anche da consultazione del partito in forme del tutto originali anche nuove anche immediate inedite
Siamo in condizione di farlo perché il partito è cresciuto il maturo su queste su questi temi e su queste scelte e io credo che in questo diciamo c'è anche
Aspetto nuovo originale lo sforzo su cui siamo chiamati tutti quanti a cimentarci nelle prossime settimane chiamando a una responsabile iniziativa l'insieme delle forze del partito
Roberto Guerzoni si aveva la frazione di Modena che seguirà Marco Fumagalli serata azioni Milano
Sulla richiesta che faceva daremo alla conclusione per quanto riguarda un dato personale io posso semplicemente dire che sono d'accordo e la condivido
La scelte l'orientamento compiuto però la cosa più interessante credo di questi pochi minuti
E che ho disposizione è cercare di anche qui portare quello che può essere l'opinione Lorient amento per ora raccolto nel nel confronto del dibattito del partito precisando che evidentemente nessuno può dire che condividendo io come segretario relazioni Modena questa scelta tutti quaranta mila iscritti dal del PDS di Modena o o diciamo così più in generale in Emilia Romagna vi sia un'automatica condivisione quello che però posso dire in modo molto concreto
Avendo alcuni appuntamenti in campo sì l'assemblea organizzazione della Città di Modena assemblee degli iscritti attivi svolti nel corso di questa settimana
è che questa diciamo comprensione questa adesione do con un dibattito non formale non superficiale non di maniera
L'ho riscontrata c'è
Sottolineando però una difficoltà a recuperare un punto di debolezza che si è avuto intorno alla presentazione
Soprattutto o attraverso i mass media dell'ipotesi appunto del governissimo io credo che non abbiamo avuto un punto difficoltà che
Abbiamo registrato nelle prime telefonate nei primi incontri e che però diciamo così
Nel corso del confronto e direi soprattutto a partire dal dibattito parlamentare e anche dalla scelta vie
Modificare radicalmente
Il modo diciamo così di approcciare
La crisi appunto di governo la nuova fase politica riportando al centro la questione delle riforme democratiche del compromesso democratico
Del patto democratico a sostanzialmente diciamo così modificato e credo ci consenta oggi di ragionare in questi termini così come appunto dicevo dicevo prima nel senso che la cosa che si coglie e questo il dibattito è molto forte
Al di là di una coerenza con quello che noi teneva richiamava abbiamo sempre sostenuto nel nostro modo di essere
Nostra diciamo così codice genetico del PDS c'è anche un'analisi aggiornata
Che si tocca con mano
Rispetto ai rischi e i pericoli che questa situazione di trascinamento sta producendo o può produrre vorrei dire che è vero che siamo nell'Emilia Modena siamo nel cuore delle di un dato diciamo così sociale di tenute anche politico molto evidenti risultati elezioni amministrative ma siamo al confine diciamo pena Pariani a che siamo dentro la questione settentrionale
E non è sfuggita diciamo anche nel punto più alto
Positivo della nostra politica dopo la caduta del governo Berlusconi e cioè elezioni amministrative regionale che per esempio è tra i grandi regioni del Nord
Con legge elettorale diciamo così pur non diciamo non uninominale ma a turno unico
Non ci hanno consentito di rovesciare in questa situazione il cementa assi di un blocco maggioritario comunque capace di aggregare di più di noi Queen questa situazione
Interessi sociali e capacità diciamo qui di apparire ancora più più forte
E questo diciamo è un un elemento che nel pro nel prolungarsi appunto della situazione si coglie e che quindi fa risaltare con molta evidenza diciamo così la non esistenza di alternative
Credibili linea politica alternative che siano capaci diciamo così di vincere di essere in grado di prospettare una ipotesi diversa se non quella appunto di scommettere fin in fondo sulla scelta delle riforme per la democrazia
E da questo punto di vista ecco certo mi pare anche di poter dire che
Faremmo un errore nell'apparire conservatori nel momento in cui si va a stringere a verificare
Nel merito delle soluzioni compreso quella più discussa direi per lo meno nei gruppi dirigenti cioè quella che più sensibile arriccia il dibattito dei gruppi dirigenti e cioè la forma di governo dico nei gruppi dirigenti perché concordo con Benvenuti che invece anche qui nell'assieme nella discussione l'elemento fondamentale che esce e che è un po'la cartina di tornasole per capire dov'è il punto di approdo accanto al conflitto di interessi accanto alle riforme dello Stato uniti appunto efficiente e la questione della riforma del sistema elettorale e del doppio turno
Che viene percepito al nell'elemento diciamo così non solo tattico ma diciamo strategico dal punto di vista della capacità di una schie schieramento di un'alleanza diciamo il centrosinistra o delle dello schieramento democratico capace di su quel terreno di esprimere meglio una Protti potessi
Diego Averno ora qui in non vorrei essere eccessivo ma mi pare che forse
Più si discute su questo asse diciamo della della Scelta democratica probabilmente nel partito rischiava questo una mia opinione ma fallire trova la conforta la preoccupazione può crescere più quella di non trovare un accordo
Piuttosto diciamo così che si vada ad una ad una secondo la seconda questione evidentemente illegale però tra questo e il Governo perché diciamo si si giunge a questo anzi il punto
Soprattutto per chi anche più convinto di questa scelta avviene nel merito perché è evidente
Che se risposto no essere dubbi o comunque incertezze sul fatto della credibilità dei nostri interlocutori nel fare l'avere un processo de democratico un percorso di di patto democratico questi dubbi aumentar no o comunque diventano più esplicita laddove diventa evidente che se si trovasse un accordo su su questa fase di garanzie democratiche occorre anche avere un governo e diciamo non si può sfuggire certo il modo con cui teniamo distinte giusto ma il collegamento politico non sfugge con il dibattito per questo sonda cordone la vera anche una seconda fase discusso nel partito perché non sfugge già adesso ecco è evidente ed è immediato e qui brevemente c'è una difficoltà che però io credo possa essere affrontata nel momento in cui ripercorriamo
E si cerca di dare una risposta nel merito dei contenuti oltre che nei tratti nella composizione del Governo tra l'altro nel PDS c'è già stato una fase discussione che riguarda al momento della formazione del governo Ciampi diciamo così
E quindi anche siamo e poi diamo avuto diverse esperienze sulle caratteristiche appunto di composizione di presenza di governi tecnici di governi punto tecnico politici cioè su questo mi fa ma direi soprattutto sul tema di che cosa può fare qual è la diciamo così il programma che e dall'esperienza il governo Dini diciamo abbiamo retto siamo usciti a leggere perché avevamo o grande esempio che era la riforma pensionistica che semplificava che un Governo anche diciamo tecnico tra virgolette a termine comunità
Una funzione di garanzia però riusciva a mantenere un asse sociale io credo che questo è il punto sarà la cartina di tornasole diciamo dal punto di vista delle capacità di quindi più diciamo quante sono le forze negli occhi ma credo che il tema di un'ampia partecipazione parlamentare se sono chiari anche i contenuti su cui si forma molto espliciti e anche limitati diciamo così nel mandato possono consentirci di affrontare questo tema
Con un problema però che vedo nell'opinione pubblica
Diciamo così e soprattutto in settori sociali è che ci sono forze che probabilmente lavorano
Ancora in un'ottica che non punta decisamente a questa politica dei redditi
Cioè che probabilmente forse anche del mondo economico che ad una
Tenuta di un certo livello inflattivo
E interessi anche bancari vorrei dire a questo punto di vista possono non giocare diciamo in modo non pulito rispetto a Mila e c'ha una serietà di un accordo di politiche sociali di politiche di redditi al limite lucrando ancora una volta su il costo del lavoro e sui salari questa è una preoccupazione che per esempio emerge nel momento in cui si va alla discussione movimento sindacale concludo
Io sono poi da corde e penso che questo sia un esigenza che che c'è di come rafforzare l'Ulivo come soggetto politico
è un tema non nuovo l'abbiamo avuto anche nel momento della costruzione delle elezioni amministrative come reggere le maggioranze non semplicemente come coalizione ritengo però che dentro questo sforzo
Continua a rimanere aperto il tema di come il soggetto politico Ulivo
Ha più capacità e espansiva e forza verso le componenti di centro
Questo è un tema diciamo così che accanto alle riforme democratiche alle al diciamo così alla capacità diciamo di costruire una situazione migliore per una vittoria appunto del tenente centrosinistra non risolto sul piano diciamo così della capacità di iniziativa appunto delle forze i in questa direzione centro democratico
E nel io diciotto iscritti a parlare
E quindi proporrei di chiudere le iscrizioni se siamo d'accordo poi vediamo come organizzare i nostri lavori nel frattempo andiamo avanti la parola Marco Fumagalli si era la frase di Milano segue Sergio Chiamparino segretario regionale del Piemonte
Io vorrei provare che a ragionare anche esprimendo con sincerità dubbi e dissensi su una parte del ragionamento di D'Alema
Nel segno che non siamo di fronte una fase complessa in cui si impone a tutte le forze democratiche il tema di completa la transizione del paese sul piano democratico
C'è uno spiraglio tra un dialogo c'è una ricerca di un accordo io che ne dobbiamo perseguire questa ricerca e cercare un accordo sul nuovo assetto in opere del Paese
I teorici su un problema di nuove regole di un nuovo segno dello Stato dei temi che indicava D'Alema anche nella sua relazione
Una proposta complessiva che dobbiamo porre di fronte al Paese altre forze democratiche
Emittenti evitando che si riducono discussione essenzialmente sul tipo di governo del suo ruolo del presidente del Consiglio
Apponendo in campo una proposta organica
Evitando anche il rischio al nostro interno di oscillazioni io non essere capito dagli elettori e dalle nostro partito
Discuteremo un'altra fase
Quel mai siamo giunti a questo e come mai anche l'esperienza del passato delle riforme elettorale Chan portato in queste situazioni di grande difficoltà
Qual è il punto che io voglio che affrontare esprimendo appunto questo assenso
è che noi dobbiamo
Dirci con franchezza che in questa legislatura non è separabile un accordo sulle rifondi situazionale da un accordo di governo questo il punto in cui siamo
E cioè una tradizione un'affermazione più volte affermata
Una posizione di principio democratico che occorre distinguere la ricerca di regole accordi che riguarda l'insieme del Paese
Dal problema del governo del paese in queste legislatore in questo Parlamento non è possibile
E per l'ambizione del programma che noi offriamo la discussione
Io credo che i tempi non saranno presi per realizzare questo tipo di riforma
Cita di pensare a qualche mese
Sita di pensare a un periodo intorno a un anno e mezzo due anni
In cui non si porrà il problema di una finanziaria se proprie mani diverse scelte in campo sociale in campo politico incanta economico sui grandi temi del Paese questo punto qui è un punto che io vorrei capire meglio
Vorrei capire meglio anche uno scadenzario se si va in quella direzione
Perché il paese ha di fronte a sé una grande problema che il problema della questione democratica
Ma di fronte a sé anche altre grandi questioni l'occupazione il debito pubblico l'Europa
Va rifondato e sociale la questione salariale Kimi più volte gli ha medicato nella sua discussione come grande problema oggi di sofferenza di ampi settori dei lavoratori
Sul temi questi in cui in tutta Europa e anche in America lo scontro destra sinistra è uno scontro fortissimo è durissimo
In cui c'è una divergenza profonda
Ci sono un'analisi delle risposte da dare in cui il conflitto politico in tutti i paesi europei e anche in America riaperto in campo
è credibile su questi temi non sui temi delle riforme democratiche un compromesso con questa destra questo il punto che io voglio su che noi discutiamo
Perché Massimo Turci non passato indicato come una parte questa destra come a destra plebiscitaria autoritaria anti europea
Il premio che noi ci poniamo è sapere quanto e per quanto noi dovremo definire
Una corda di larghe intese
Un accordo di programma di governo di larghe intese
Che permette di reggere tutta una fase politica della storia italiana
E c'è anche un altro tema
Che è in campo
Che il tema è l'accordo sulla giustizia
Grande tema che ha lacerato questi questi anni grande problema testo e in cui devo dire che l'affermazione dell'onorevole Berlusconi fatte
Nel prato distese di Milano ieri inquietano
Nel senso che vestito dell'Unità mi scuso se cito un giornale nazionale del partito dice Berlusconi ha un sogno dimettere il pool di Mani pulite sul banco degli imputati
Su quello c'è anche come dire la sofferenza c'è un disagio e c'è una preoccupazione anche nel Paese
I miei dubbi aumentano se analizzando i dati reali della situazione
Noi abbiamo sostenuto forse una qualche in farsi
Che era decisivo per il Paese che il governo Dini superasse la scoglio del semestre europeo
Per dare un ruolo al Paese per farlo pesare in campo internazionale e dall'imitare Italia
E siamo arrivati anche da affermare che Ségolène ordina adesso si fossero costretto a dimettersi si interrompeva il dialogo e si andava direttamente al voto
Ne abbiamo avuto una crisi del Governo aperta da un'iniziativa pesante dell'onorevole Fini che ha imposto le dimissioni del governo Dini
Non solo ma in questo Parlamento il programma del governo Dini non si è realizzato c'è un punto che rimasto aperto il suo programma che la par condicio su quei programmi Boscetto a trasformato in legge
E ieri per elezione dei membri e costituzionale questo Parlamento non è riuscito a eleggere finendo eccole costituzionale possiamo ragionare su questo
Possiamo porci la domanda
Di Comit ignara mo'per un periodo lungo la situazione
Perché vedete
Noi nel momento in cui si afferma un governo di larghe intese
è possibile che su alcuni punti
Molto sofferente Pernorio
Ad esempio se il treno anche altre maggioranze nel Parlamento
Penso al tema degli extracomunitari dove si è creata una maggioranza proprio nei giorni scorsi
Penso al fatto che su alcuni temi sociali e possibile che noi che se una forza responsabile ci siamo impegnati una fare transizione che siamo impegnati nella ricostruzione di un'architettura democratica del Paese
Siamo una condizione di scegliere
Se rompere facendo precipitare quell'architettura o siamo costretti a
Contro Messi deboli per noi
Perché vedete
Queste a destra è vero che può al suo interno una destra sociale che può cavalcare la protesta e malumore e fare e noi dovremmo essere quelli del rigore
Cari compagni queste non è molto utile per noi diciamoci la verità
Cioè il fatto che noi dobbiamo tenere nomi dei rigori tre del rigore in questa destra che cavalca spinte diverse
Punto di vista del consenso
La difesa di stati popolare non è un elemento dico ne possiamo andare tranquillamente fieri
Qui c'è il punto del dissenso
Ci aiutavano durante nel separato fortemente l'accordo istituzionale sulle riforme dà la possibilità di un accordo di larghe intese che faccia proseguire
Questo Parlamento è un periodo in cui siamo incerti
Mentre ritengo che ritengo che tener separato questo
Se è utile o conclusioni
Se è utile anche per
La possibilità di raggiungere un'intesa utile al Paese
Che non può essere inficiata o indebolita dal fatto che sul piano del governo di larghe intese non ci sono in condizione per proseguire in questa legislatura
In coro senso io credo che vediamo ancora ragionare
Perché un primo passaggio democratico vedere il punto di accordo i possibili intensa sulle fonti personali
In cui verificarla riunendo tutti gli organismi dirigenti ai vari livelli per discutere sul primo punto di intesa e si apre una seconda questione che ragionare e discutere su una possibile proseguimento della legislatura attraverso una larghe intesa programmatica
Sergio Chiamparino segretario del Piemonte segue Agostino Fraga eseguire originata la Toscana
Ma neanch'io
Non mi annunciò a differenza di quanto emerso da qualche da un quotidiano rivolte
Nonostante le dichiarazioni che a dire il vero tra vivano più l'abilità diciamo a stare sui media e viene e dell'intervistatrice dell'intervistato
Se tra tra l'altro anche portato i riscontri formare il caso mai ci fosse qualcuno che non ci crede nel senso che ho portato anche il comunicato del l'unione delle fabbriche torinesi che e di tono diverso ma al di là di questo io voglio dire invece poi ci tornerà un attimo sicché l'elemento di preoccupazione vero qui l'ha già detto molte altre compagnie quello del governissimo cioè vale a dire di una formula che a cominciare dal nome
Evoca
Diciamo più un'intesa di potere per tirare a campare o comunque per non fare niente o per fare il meno possibile che non governo che garantisca che si vuol far qualcosa
Diradato diciamo e quindi su questo diciamo diradato il polverone però senza mollare come ha fatto stamattina D'Alema l'attenzione su questo punto io credo che ci siano tutte le condizioni per diciamo fare di questo momento una grande opportunità anche di per far fare al nostro partito un salto in avanti e mi spiego io vedo nel partito adesso per essere breve ricorre a un esempio che spero sia per almeno per alcuni significativo
Cioè io come clima vedo nel partito un clima mutatis mutandis era molto più piccolo molto simile a quando noi facemmo lasciate candidare Castellani contro nove
Molto simile cioè nel senso che c'è
Una nella razionalità politica del partito nel cervello diffuso del partito la chiarezza che bisogna andare su questa strada che bisogna andarci con determinazione e che bisogna raggiungere dei risulta
Questo mi pare c'è chiarezza che con questa legge si può andare anche a votare ma non cambia niente che i partitini dire che che i cui Scalfaro prossima volta invece di ventisei consulterà trentadue perché
Qui su questo se c'è chiarezza non è secondo me c'è questa chiarezza
Ci sono gli umori del partito
Che sono importanti che sono importanti e che sono come dire gli umori di un partito che anch'esso come il nostro sistema politico è in una fase di transizione
E quindi un partito che ha bisogno di certi che avrebbe bisogno di certezze che non ci si possono andare perché sono certezze che ci dobbiamo conquistare giorno per giorno e che quindi si aggrappa
Alle certezze più facili punto adesso scusate il paragone ma votare Novelli era più facile che votare Castellani no
E cento
Per alcuni andare a votare AN così così chiariamo eh che cresce
Ecco
C'è Cucchi sequestro cui indice questo umore un bisogno di certezze che però non è non non gli si può dare non si può dare non possiamo avere neanche noi e quindi c'è una ricerca c'è più permeabilità come dire anche a opinioni più o meno strumentali che vengono dall'esterno questo bisogna bisogna saperlo
Non c'è però rivolta negli esodi biblici insomma tanto né posso sbagliare insomma ma ripeto qui secondo me è più come ho già detto l'abilità
Della tecnica mediare e dell'intervistatrice dell'intervistato che non un riflesso di una situazione reale
C'è poi molta tesa
Che di per sé può essere un fatto positivo può essere anche un fatto diciamo in cui si diciamo lo scetticismo cui ti diceva già D'Alema può fare può incrinare diciamo uno stato del una uno stato del partito ecco io dovessi dire per concludere su questo punto
Quale il clima del partito è questo che io vedo più questo che non richieda un aree di dissenso
Nemmeno nemmeno piccole devo dire vedo una discussione con fin troppa poca tensione confini troppa poca tensione
Per me vale sempre col parallelo ventenne è stato importante c'è la foto più piccolo però voglio dire la la le faccio un esempio banale cioè io il numero sulla sulla guida e beh io non ho mentre allora non tornava a casa sera senza avere due-tre messaggi telefonici registrati più o meno positivi in genere più negativi che positivi perché è così
Non non colgo diciamo questo questo io non lo considero di per sé un fatto positivo
Quindi
Io le imprese che questi segue spetti prevalente che ci consentano e concludo su questo primo punto che ci consentono secondo me di fare una discussione che io credo possa essere non ne sono sicuro ma può essere anche un momento importantissimo più importante di un congresso per fare quella quella per rispondere a quell'esigenza di ridefinizione di identità che detta così è una fare una questione che sembra così nei ragazzi poi si misura su scelte politiche di carattere storico importanti
Che è un bisogno reale che c'è nel corpo di questo partito che è un bisogno reale bisogno di rivisto di dislocazione di forze di confronto fra culture quindi questa
Insisto perché questo avvenga insomma perché sia ci sia un dispiegamento che la seconda considerazione vorrei farla con molta chiarezza sull'Ulivo vorrei essere chiaro Fini al limite della non della provocazione no perché
Cioè e in questo senso allora io devo dire qui è una corsia se mia personale che no
Anche considerazioni più come dire non so più significativa di quelle fatte durante in questo momento ma io voglio dire esplicitamente quest'insomma la favola in un momento come questo
E la favola americana che si sono i democratici retribuita anni che si confà una parte che appunto è una favola nel senso che se mai vera il profeta anzi è contrario che ci assomiglia però ma lasciamo stare queste però la favola americana
Non
Non è sufficiente cioè io io capisco avrei capito capisco capirò capirei una posizione di esplicita di contrarietà a una certa i bar posso capire tutto ma quello che mi sembra insufficiente come dire una proprio non un altro elemento di riflessione di analisi insufficiente per guida che diciamo una operasse una coalizione operazione di questa fase questa consenso del personale
Che e però mi mi serve come dicevo per introdurre un una questione che c'è e cioè
Non so se è un fatto solo del Piemonte ma io trovo una grande difficoltà
A disloca ad avere effettivamente una coalizione dislocata sul territorio nell'inizio del suo uso un'espressione gergale di sintesi appunto no nell'iniziativa politica grande difficoltà
Credo e lo dico nel senso nobile dell'affermazione che questo dipenda almeno per l'esperienza mia che ho potuto vedere contro toccare di mano dipende molto dal fatto che c'è una caratterizzazione troppo elettorale di questa coalizione
Per cui ogni volta che riesce per cui non riesce a fare un'iniziativa dell'Ulivo che parli di qualcosa
Ho finito in contrapposizione o di quello che ha fatto non ha fatto la Giunta regionale per fare un esempio già riesce a fare l'iniziativa dell'Ulivo solo se discutete come dire della scadenza elettorale in qualche in qualche modo allora io credo che questa cosa
Vada superata e ne ha ed è bene che nelle aree io l'ho detto questo non perché sia una cosa particolarmente in una significativa perché dato che oggi pomeriggio c'è una riunione a me sembra che sia coerente leale porrà questa questione cioè che comunque comunque il problema in una nuova fase politica ci siamo già
In una nuova fase politica ci siamo già e il problema che l'Ulivo
Anche se dovesse verificarsi quello che per me non è auspicabile cioè che si vada al voto anche in quel caso lì L'Ulivo non può più andare al confronto sulla base dell'ottantasette ottantanove tesi sic et simpliciter
Cioè c'è bisogno quindi che questa operazione poi la si può chiamare soggetto politico io più semplicemente dico bisogna tradurre quelle tesi un programma politico che servono a fare iniziativa politica né fra la società che servano
A come dire dare qualche risposta anche le questioni che poneva cui Marco Fumagalli
Sia nel caso in cui si riesca a trovare un accordo e quindi ci sia un governo che con tutta l'autonomia dall'intesa sulle riforme autonomia che vuol dire quindi confronto fra reciproche posizioni non dimentichiamo che dal punto di vista sociale in una fase che è di transizione anche sotto questo è un punto di vista dico solo questo perché me la stima ritenendo di Marco cioè non dimentichiamo che il governo Ciampi è stato quello che dal punto di vista dei risultati ottenuto cioè della ritmi diciamo della riduzione del debito con diciamo il Lippi l'impatto sociale minore è stato forse il migliore che abbiamo avuto quindi diciamo teniamo anche conto di questo cioè dico ma con l'autonomia fra la maggioranza per andare con necessaria un ulivo che su questo traduca le immateriali io richiamerei così i materiali per un programma poi di un programma politico mi pare un'esigenza in dispensa
O proprio solo una battuta di trentasei con trenta secondi per dire anche qui come ho già detto coordinamento politico quindi per questi trenta secondi che io penso e sottolineo che secondo me se si decide come io credo la strada di una democrazia maggioritaria attenzione a proposte
Che Diano tutto che abbiano un che non siano bilanciati insomma che non siano bilanciati io per questo
Per quel che conta spendo anche qui la mia idea è la mia poi mia quello che penso io personalmente e cioè che il seme un modello tipo quello francese
Adattato finché si vuole è meglio di una forma che veda tutti i poteri come un solo canale di legittimazione
Agostino Fraga il segretario alla Toscana e segue Carlo leoni se aveva perso di Roma
Io penso che poi a un certo punto dobbiamo valutare come andare avanti perché noi abbiamo alle quattordici e petali la direzione per alcuni impegni diciamo irrinunciabile di carattere sostanziale e formale
Per cui probabilmente la adempimenti dice belle che a firmare
Niente di chi sa quale consono questione diciamo che però vanno fatte
Per cui la questura io propongo questo che se è possibile andare avanti fino alle tredici e trenta Massimo tredici e quarantacinque col dibattito e poi lei la prova compagni valida per le conclusioni abbastanza brevi
Siamo d'accordo per andare avanti così quindi è probabile che non tutti riusciranno a parlare io mi scuso ma va bene
Fratelli
Se noi
Abbiamo avuto nei nei giorni scorsi nelle settimane scorse un indubbio momento di sbandamento e di sconcerto questo era presente nel partito
Nei gruppi dirigenti intermedi nelle Unioni comunali nelle sezioni lo sbandamento che derivava
Da una sensazione che non riuscissimo ad uscire e accogliere quell'obiettivo che per lo era importantissimo cioè abbandonare la palude nella quale un po'ci sentivamo stretti per la coda di una vicenda di un governo tecnico che ormai era arrivata esaurimento
Senza che riuscissimo a far decollare effettivamente il problema delle riforme questo c'è stato e questo si spiega con quella coda si spiega con l'informazione che è stata data della nostra proposta
Alla fine del mese di dicembre
Si spiega con un malessere che c'è e che è diffuso nell'opinione pubblica riguardo alle difficoltà che alla politica di affrontare i problemi sia istituzionali che di carattere sociale oggi però e questo credo che debba essere un aspetto da considerare molto attenta ambiente la proposta che qui stamattina D'Alema ha ripetuto cresce cresce nella consapevolezza che si tratta di una proposta vera di una proposta strategica
Cioè probabilmente probabilmente negli negli ultimi giorni da respinto l'acceleratore su questo aspetto aver sottolineato che si tratta di un ritorno alla nostra strategia iniziale
Che qui veniva ricordata cioè il fatto che noi siamo anche nati per trasformare il sistema politico italiano
E che questo può avvenire solo attraverso un compromesso con le altre forze
E che è necessario perché anche la situazione economica non troverà stabilità se non ci sarà prima o poi stabilità del sistema politico questo è una cosa che il nostro partito sta assimilando perché un partito che culturalmente Malouda maturato nella battaglia politica degli ultimi io vorrei dire proprio a D'Alema che può contare sul partito estremamente capace di ragionare perché se potessi rivolta al Volta anche invertire un po'le nostre ritualità come ha fatto stamattina in questa riunione ed evitare per esempio come io sto facendo da una decina di giorni di fare assemblee che concludo naturalmente dopo aver ascoltato e anche questo è utile
Probabilmente scopriremmo che quel malessere che iniziale sarebbe molto meno dopo aver spiegato le posizioni che io convintamente sostengono un per dovere d'ufficio ma proprio come ricordava delle ma perché si se si è convinti bisogna fare e questo viene accolto
Viene raccolto come finalmente un cambio di marcia io vorrei proprio evitare questo cambio di marcia mantenerlo in questa direzione
E che l'errore peggiore che potremmo fare perché mi sembra sempre più minoritario di considerare questo un atteggiamento tattico fatta apposta per posizionarsi nel modo migliore per le prossime elezioni e anche questo risvolto se andrà così ma non è questo quello che caratterizza in questo momento noi e non è questo quello che il partito quando discute vuole perché ci rendiamo un poi anche conto che anche questa precipitazione elettorale non trova nel partito
Un'interpretazione
Che qualcuno vorrebbe anche che ci fosse cioè quella di un partito che dice bene
Confrontiamoci votiamo se si vince civil se si perde tanto il destino della sinistra no c'è un partito che vuole votare e possibilmente vincere vuole concorre per governare il Paese e questo è un segnale forte che almeno in Toscana c'è sarà perché la Toscana e anche una regione dove governiamo
Da tempo e credo che su questa cosa noi dobbiamo costruire compiute nasce l'iniziativa politica delle prossime settimane a me sembra estremamente positivo
Che si possa contenere una proposta politica che si tiene dove eccessi rafforzamento dell'esecutivo
Dove c'è un controllo parlamentare dove c'è però il federalismo solidale e la sussidiarietà sono tutte questioni che troveranno anche una classe dirigente locale schierata perché i nostri sindaci sanno bene che i prossimi mesi non saranno corre così rosei e tranquille se finalmente non arriveranno gli strumenti per governare
Perché è passata al momento dell'investitura popolare adesso vengono le difficoltà vengono e domande ci sono e bisogna questi bisogna corrispondere se lo Stato non fa un salto di qualità noi ci troveremmo coinvolti in quello del massimo della definiva la crisi del sistema democratico aprirono la strada delle possibili avventure io credo di dire queste cose ci sono tanti compagni della Toscana
Interpretando effettivamente non la mia opinione è anche la mia opinione ma quello che effettivamente viene raccolto nelle discussioni una sollecitazione però la vorrei fare alla direzione nazionale la segreteria
Cioè noi dobbiamo trovare forme di partecipazioni di discussione del partito
Più frequenti più costanti ASS non abbiamo un partito straordinariamente maturo
Fatto di grandissime energie non è un problema che rivolgo alla segreteria c'era il problema che abbiamo prima di tutto noi per esempio sul territorio
Ah non esaurire la partecipazione nei gruppi che dice
Abbiamo una nuova richiesta di è una domanda di poter contare di decidere c'è una conoscenza diffusa dei fatti non soltanto l'approssimazione giornalistica diamo spazio a questo respiro a questa possibilità perché io credo che in questo modo accompagniamo davvero un processo
Di rinnovamento che può essere significativo ecco l'altra questione che sottolineo
Perché i due momenti sono distinte e concludo è questa invece preoccupazione ma anche questa guardate una preoccupazione che a un dato positivo
Cioè rispetto all'ipotesi che la grande ammucchiata e del governissimo non è una preoccupazione soltanto ideologiche che pure ha una sua Radice
è la preoccupazione in un partito che ha maturato l'idea dell'alternanza e della necessità di una mandato per governare
Che questo comprometta questo processo io penso che se i segnali in questa direzione saranno chiare non siamo in grado di portare a compimento questa fase
E di farlo con un consenso sufficientemente ampio e con dei risultati
Carlo leoni serve una frazione di Roma seguire Luigi Minardi si della frazione di Pesaro
Ma io anch'io concordo
Con gli altri compagni segretari di federazione
E hanno teso a smentire
La situazione interna del partito attuale come quella di una base che si rivolta nei confronti del per
Perché da noi c'è questo dato al tempo stesso dico che però c'è ancora da lavorare nel confronto interno
Perché questa prima primissima fase di confronto mi pare di poter registrare
Una situazione nella quale c'è un'area di compagni molto vasta
Insieme a quelli che già si pronunciano a favore della
Abbiamo fatto del coordinamento politico o a quelli e si pronunciano contro questa posizione un'area molto vasta di compagni che vuole capire che ha dubbi che vuole discutere approfondire il merito delle scelte
E anche che ha diciamo timori anche fondati in punto è quello che riguarda il governo sottolineo anch'io questo lo dirò tra un attimo
Però vedo penso che ancora non siamo nella fase di quella partito partecipante di cui parlava D'Alema cioè davvero dobbiamo organizzare un lavoro da questo punto di vista abbiamo cominciato a farlo mi pare
Conta e stringenti
Dicevo il passaggio più duro quello che nella da immaginare sul quale si discute nel dibattito del partito è questo che riguarda l'eventuale governo che dovrebbe accompagnare la fase delle riforme della realizzazione delle riforme e le domande gli interrogativi che apposto poco fa Fumagalli qui son quelli attorno ai quali ruota questa preoccupazione moltissimi compagni e credo anche nel nostro elettorato io penso che noi faremo bene se dicessimo con nettezza due cose la prima delle quali la diciamo con nettezza la seconda credo abbia bisogno di una ulteriore forza la prima è che noi consideriamo le due fasi effettivamente distinte
E cioè siamo pronti a ragionare con le altre forze del Governo
Nel momento nel quale avremmo valutato di aver raggiunto risultati importanti e significativi per ciò che riguarda l'impianto delle riforme costituzionali
Ma a questo dobbiamo aggiungere che noi poi a quel punto non solo sul il tema che riguarda la struttura del governo ma anche per ciò che riguarda il programma del governo in senso stretto saremo molto rigorosi questa è una assicurazione che sento che dobbiamo dare
Perché non possiamo darlo dare per scontato che comunque si arriverà ad un'intesa programmatica per l'azione di governo non aiuta la discussione
I nodi dell'economia ma anche gli altri anche il nodo che riguarda la giustizia l'immigrazione insomma dobbiamo dire subito che a quel punto noi faremo valere un'impostazione molto seria e rigorosa affronteremo quel punto in modo serio
L'altra cosa che volevo sottolineare che forse anche questa aiuta un po'la discussione interna nel partito considero importante la conclusione della riunione dell'Ulivo dell'altro ieri
Intanto il fatto che si sia ricompattata questa coalizione perché quando abbiamo discusso di questi temi nel coordinamento politico lo scenario era invece di una tendenza alla frammentazione molto rischiosa
Quindi bene e che si sia trovata un'intesa
Bene che il PDS abbia conquistato le altre forze dell'Ulivo ad una linea di accordo per le riforme ad una linea di riforme ebbene il fatto che a questo punto con la riunione se ho capito bene di stasera l'Ulivo elaborerà una sua piattaforma di riforme costituzionali con la quale andare al confronto con gli altri dico che è importante
Perché se l'Ulivo non è concepito da noi come un accordo elettorale
Ma come un soggetto politico un polo democratico allora quella cessione di sovranità della quale ha parlato giustamente D'Alema anche stamattina gli deve essere conferita già in questa fase nella condurre l'iniziativa politica e la trattativa credo che noi aiuteremmo la discussione
Se come è stato fatto stamattina
La relazione
Sì approfondisce di più l'analisi che facciamo della situazione italiana cioè degli effetti negativi che già ci sono e dei rischi di una lunga transizione che ormai dura facendo tappa indietro con le elezioni del novantadue ormai da quattro anni una classe dirigente che è stata mandata via che aveva governato l'Italia per cinquant'anni e che non è ancora stata sostituita in modo stabile e i rischi che questo comporta per poter motivare il fatto
E come sosteniamo di per sé le elezioni non sono la soluzione a questo problema
Anzi possono le elezioni in sé addirittura aggravare una situazione di instabilità se non precedute da un quadro di riforme istituzionali elettorali e costituzionali naturalmente mentre facciamo questo non dobbiamo neanche adesso
Cominciare a definire le elezioni come il pericolo più grande che abbiamo di fronte cioè non possiamo rovesciare esattamente di centottanta gradi nostro giudizio perché credo che il pericolo più grande che abbiamo di fronte è sempre quello di un impaludamento della situazione della situazione italiana
Credo che dobbiamo dire
Con una certa nettezza che tutta questa situazione
Non è determinata dall'introduzione del maggioritario ma dalla sua incompiutezza della sua falsa partenza tanto che oggi è necessaria un completamento di questa transizione
E sui punti che riguardano le intese istituzionali e l'ultima cosa che voglio dire io penso che noi nel merito non dobbiamo avere timidezze giunti a questo punto voi
E messo il punto sulla nostra indisponibilità
A forme di elezione del premier sganciate dalla maggioranza e di un premier e di un Governo non responsabile di fronte al Parlamento a questo punto dobbiamo essere molto aperti
Nei confronti delle diverse soluzioni guai a noi se una volta fatto il passo che stiamo compiendo apparisse IMO una forza che poi frena o che è titubante o peggio
Conservatrice nel senso che noi in questa fase
Più che il messaggio del compromesso
In sede dell'accordo con gli altri dobbiamo ma lanciare il messaggio della grande innovazione istituzionale e il PDS
Deve qualificarsi come una forza che spinge per un rinnovamento profondo e radicale delle istituzioni democratica italiana
Luigi Minardi se sui pensano sequenza Navarra se regionale la Puglia
Domenica mattina
Una piazza piena di capannelli i soliti capannelli nei quali si discute di tutto anche di politica naturalmente
Fatti di dirigenti di partito
Iscritti elettori anche avversari
Noi diamo molta importanza a questo tipo di ascolto perché riteniamo questo una sorta di primitivo sondaggio che ci permette di capire che cosa si pensa un po'
La nostra gente
E la nostra posizione sulla crisi di governo
La si avverte come un certo disagio
Che ritengo diverso da preoccupazione
La stessa questione in sessione
Questa settimana stiamo faceva delle assemblee perché stiamo lavorando un'assemblea provinciale sul partito
E si sente un malessere un disagio qualcosa che è stato percepito come forse non corretto
Io credo che il dato di fondo
Che si può trarre da questa da questo primo giro da questo primo sondaggio è che i compagni in generale hanno percepito come si il carro fosse davanti ai buoi
Il governissimo fosse davanti alle riforme
E devo dire anche non per rassicurare però devo dire che la nostra esperienza ci porta a dire che adeguatamente spiegate le posizioni del partito sono percepite come corrette
Ed è facile
Riportare la questione come sta
Ritengo anche che esista una preoccupazione che ritengo il sentimento più forte nell'intera popolazione e nel nostro partito
Ma la preoccupazione fondamentale per lo stato del Paese
Per una transizione che spesso si in palude
Una transizione che perde il senso non offre sbocchi
E tutto sommato intimorisce
C'è preoccupazione per una generale
Caduta di autorevolezza che si sente un po'in molti settori
Che è una caratteristica preoccupante dell'attuale fase è una preoccupazione sia del cittadino che del militante
Perché io credo che ormai nel nostro Paese diffusa la consapevolezza che da una fase in cui si destruttura qualcosa si deve passare a una fase in cui si costruisce qualcos'altro
E per costruire fa premio la possibilità di a vere un governo autorevole c'erto capace di portare assoluzione alcune questioni del Paese
Quindi ritengo da questo punto di vista
Che la posizione del partito seppure ha creato un certo disagio iniziale sia una posizione largamente condivisa
Voglio ragionare sui termini di sofferenza maggiore per cercare di portare un contributo su quello che secondo me è il ragionamento che sta dietro le punte di sofferenza maggiore e per indicare al partito le questioni sulle quali lavorare con maggiore impegno io credo che sono tre le questioni
La prima è un ragionamento ancora da fare in modo più preciso più puntuale sulla transizione
Mi pare di poter dire che noi siamo di fronte a un compito storico ce lo siamo anche riconosciuti ed assegnati
Quella di costruire una fase nuova della democrazia e di portare al governo del Paese la più grande forza della sinistra italiana cosa che non è mai accaduto
Ebbene io ho la sensazione che in alcune aree del nostro partito
Questo compito storico invece lo si ritiene un passaggio naturale che avverrà per caduta perché chi ci ha preceduto è fallito e in qualche modo tocca a noi
Spontaneamente e senza sforzo arrivare alla soluzione di portare questo partito al governo del paese credo che sia una visione sbagliata e la visione che c'era prima
Nel novantaquattro la cui essa però questi residui ancora ci sono nel programma
Esatto e ha preso tutto
Quindi credo che da questo punto di vista e lo dobbiamo fare uno sforzo perché Cuesta componente culturale nel partito ancora esiste e residuale ma ancora esiste e dobbiamo assolutamente attrezzarci
Capire che il passaggio da partito di opposizione a partito di governo
Comporta trasformazioni profonde di lungo periodo che non si acquisiscono in tempi rapidi e tutto sommato non sono un fatto per niente scontato ma saranno il risultato di uno scontro anche prolungato
Tra linee culturali esistenti all'interno del partito
La seconda questione che crea difficoltà e sulla quale ragionare e il fatto che in una momenti in cui si ritiene centrale
Questo passaggio storico e si ritiene i la questione istituzionale come la questione fondamentale forse è rimasto troppo in ombra nell'azione del nostro partito la questione sociale
E da questo punto di vista io credo che dopo dobbiamo recuperare
Forse c'è stata poca attenzione e poca visibilità su questi temi e sono temi sui quali forse l'iniziativa se vogliamo anche propagandistica è stata lasciata ad altre forze politiche
La terza questione compagni
è quella relativa al partito
Noi non possiamo pensare di non discutere delle trasformazioni profonde che stanno avvenendo all'interno del partito
Dobbiamo dimostrare la consapevolezza e queste trasformazioni le sappiamo individuare e le sappiamo governare
Non possiamo lasciarle alla spontaneità per cui il partito comunque si adatterà ad una nuova situazione abbiamo bisogno di uno sforzo di riflessione su quanto è cambiato
E io credo che è legata la questione delle trasformazioni del partito anche la questione del costruire un partito di governo
Intanto per esempio dobbiamo sistemare
E possibilmente avviare rapidamente una riflessione su questo il rapporto tra partito ed istituzioni
è una questione fortemente sentita all'interno del partito
Abbiamo di fronte a noi due esperienze non positive di forze politiche di sinistra nel recente passato anche la nostra esperienza degli anni settanta è stata un'esperienza comunque da studiare
Conosciamo l'esperienza fallimentare del Partito socialista negli anni Ottanta per quel che riguarda il rapporto tra partito e istituzioni noi stiamo vivendo una profonda trasformazione
E credo che tutto sommato i cambiamenti relativi introdotti dal sistema maggioritario gli abbiamo più subiti che governati e diretto
Non lo dico in termini
Autocritici però penso che in questo senso noi dobbiamo assolutamente procede l'altra questione con la quale dobbiamo fare i conti è la consapevolezza finisco la consapevolezza che il nostro partito ma i partiti in generale hanno già perso il monopolio della politica
è inutile che pensiamo di riassumere la politica all'interno del partito
Dobbiamo inventare creare forme con le quali noi ci colleghiamo a quella società civile che si è già autorganizzarsi anche con obiettivi parziali ma che rappresenta una ricchezza fondamentale
Nel nostro Paese
Dobbiamo comprendere che dal punto di vista culturale siamo in una società che non offre più scelte nette
Sì o no ma una società che offre scelte plurime centri di decisione DiVersi e i che presuppone che il nostro strumentario da analisi e di valutazione dei fatti debba cambiare più possibile rapidamente a o da questo punto di vista io credo che c'è un compito questo processo di riflessione deve essere guidato centrale mente deve essere condotta una riflessione su tali questioni
Che porta a mobilitare almeno secondo me le federazioni principali mettendole magari direttamente in contatto anche attraverso strumenti nuovi di comunicazione possono essere i computer possono essere le forme più diverse
Mettere insieme l'esperienza pratica con l'esperienza teorica di chi magari ha già studiato la scienza dell'organizzazione ma far sentire l'intero partito che si marcia in una direzione precisa
Bene piega la parola compagno Navarra noi abbiamo se rispettiamo i tempi spazio per tre interventi
Pregherei quindi compaia essere diciamo stringenti le argomentazioni quindi farei la barra Fiorella falce e Calvisi poi gli altri compagni chiedere scusa a loro ma non siamo in condizione di potere fare parla tutti quanti copre credo che la riunione di oggi e chiesto e questo farò sinteticamente
Di fornire una rappresentazione chiara della condizione del partito e anche di esprimere alcune opinioni sui punti aperti
Io credo che noi abbiamo già superato la fase iniziale non di dissenso politico ma di un diffuso disorientamento
E il abbiamo cominciato a discutere nel merito delle questioni e nel quadro di un riferimento più incerto delle nostre posizioni
Noi abbiamo fatto in Puglia una riunione dell'organismo regionale molto impegnata e che considero molto significativa per la partecipazione per il contenuto del dibattito è la prima decisione che abbiamo adottato
E quella di convocare una campagna di assemblee dei nostri iscritti
E la convocazione di tutti i comitati federali
Perché abbiamo avvertito che vi è una forte domanda
Di partecipazione e di contributo alla definizione dei passaggi fondamentali che stiamo vivendo
E io credo
I primi segnali giungono i in senso positivo che si può recuperare pienamente dopo una fase appunto di incertezza iniziale
La consapevolezza che in questa fase il PDS deve recitare il ruolo di una grande fra forza nazionale che progetta la nuova architettura democratica del Paese
Quindi io sono fiducioso nella possibilità di recuperare pienamente nel dibattito aperto è vero quella atteggiamento iniziale di incertezza e disorientamento voglio dire però su questo e chiudo
Sommariamente proprio su questo punto della condizione del partito
Che non è estraneo
A quell'atteggiamento iniziale
Anche un limite di chiarezza
E di iniziativa dell'Ulivo come coalizione sui temi della riforma costituzionale
Che ci deve essere presente e che noi abbiamo ancora davanti come problema
Qui esprimo un'opinione che accentua alcune cose già dette nei dibattiti a cominciare ovviamente dalla relazione
Io credo che noi dobbiamo tornare a vivere innanzitutto come PDS il passaggio costituente
A dire che se fino a un certo punto non c'era stata la possibilità
Di influenzare le altre forze politiche con la nostra sfida adesso che Sierra pertanto noi non possiamo assolutamente girare le spalle
Ma dobbiamo dire anche dobbiamo legare anche
Questo ragionamento in modo stretto nitido ed esplicito a un tema che io avverto molto forte e che chiamo ristrutturazione del sistema politico
Io credo che noi abbiamo svolto su questo terreno un'iniziativa per via politica per quanto riguarda il nostro campo e che da questo punto di vista dobbiamo registrare
Che per esempio l'Ulivo e ancora un cartello elettorale che il problema dell'Ulivo non consiste nel possibile rinvio delle elezioni male la sua attuale condizione di cartello elettorale
E dunque se noi abbiamo quel processo e se questo comincia a portare dei risultati noi
Vedremo positivamente riflettersi nella stessa coalizione nostra la possibilità che divenga soggetto politico che non si interpreti il pluralismo in modo spezzato e disancorato
Dalla rappresentanza reale di queste componenti dalla società
Dalla riconoscibilità reale noi siamo prigionieri lo sappiamo quando facciamo le candidature di una interpretazione del pluralismo che talora ci spiazza di fronte alla domanda di nuova classe dirigente a cui noi dobbiamo rispondere
Ma voglio aggiungere anche che questo tema di ristrutturazione del sistema politico riguarda anche il centro destra
Perché adesso
C'è un punto di frizione ancora abbastanza implicito che se quel processo va avanti secondo me
Verrà ancora Lina maggiore evidenza fra un'ipotesi di egemonia di Alleanza Nazionale su quel campo
è la risposta possibile se procede il dialogo fra i due campi che io già intravedo
Di Federazione del centro fra CDU CCD e Forza Italia tendente a collocare Alleanza Nazionale in una posizione comunque diversa da quella che viene assumendo e io credo che noi non possiamo essere
Disinteressati anche a questo possibile percorso all'interno del centrodestra
L'ultimo punto con la stessa sommarietà e con lo stesso rischio ovviamente anche di qualche frainteso
Noi abbiamo già appagato un bombardamento dei media che ci ha fatto discutere vanamente di governissimo anziché di riforme e a questo punto abbiamo l'obbligo di essere avvertiti e Doni in cadere oggi sulla trappola nuova che si può aprire fra qualche settimana a discutere se è possibile distinguere fra governo che fa le intese governo che fa il governo
A discutere i configurazione istituzionale io per adesso credo che è sbagliato porsi questo dilemma e che è assolutamente sbagliato is essere inchiodati dalla stampa su questo dilemma
Io credo che noi dobbiamo cominciare a non soltanto dobbiamo dire vediamo al momento
Ma dobbiamo capire che quel difetto di iniziativa istituzionale della coalizione che per me passo enorme
Perché io ricordo che a novembre il PDS e il suo segretario aperto una discussione sull'ipotesi Sartori
E che non c'è stata bruciata soltanto per l'indisponibilità del Polo ma per posizioni nobilmente conservatrici dei nostri del poi dei nostri due tutori anche di quelli più seri
Ma chiudo questa parentesi
A quel momento io vorrei che noi avessimo le idee chiare
Sull'altro punto che non è ancora materia né di iniziativa politiche da parte nostra e neanche di la creazione di qualche avvenimento che sia capace anche di qualche messaggio di immagine e che riepiloghiamo nelle questioni del fisco del lavoro e del Mezzogiorno
A me interessa sapere se noi vi lanciamo Fini non soltanto con una più adeguata e convincente architettura istituzionale
Perché questo ragionamento riguarderà i ceti politici che è già tanto settori avvertiti di opinione democratiche già tanto
Nel Mezzogiorno ci troviamo di fronte alla combinazione alla miscela fra l'elemento plebiscitarie presidenzialisti con e l'elemento demagogico
Che contro Maastricht contro Dini che ha fatto la finanziaria
E certe volte anzi spesso contro le giunte di centrodestra da parte di un'alleanza nazionale che nel territorio organizzava micro conflittualità contro le politiche dello stesso governo disperazione del proprio campo
Questo è il quadro e se è così
Prima di discutere se dobbiamo distinguere i piani
O se deve essere tutto politico se deve essere tecnico politico noi dobbiamo arrivare a quell'appuntamento con alcune idee chiare in ordine a lavoro occupazione e Mezzogiorno
L'ultima cosa che voglio dire e siccome dobbiamo imparare definitivamente entrare in sintonia anche attraverso i media con l'opinione più larga del nostro Paese
Mi piace la manifestazione del venticinque a Roma dell'Ulivo non può essere solo Roma il punto di questi grandi avvenimenti ci sono zone del Mezzogiorno dove di saggio
Può trasformarsi intenzione in ribellismo anti statuale capitanati da i Masaniello come cito che però entrano poi anche in uno scambio in un patto con la destro ufficiale a chiudere il cerchio di un dominio politico egemonizzato poi complessivamente dalla destra anche per questo
Io non soltanto sono d'accordo con il rilancio di questo livello della nostra iniziativa ma anche chiedo messaggi simbolici forti
L'individuazione gli avvenimenti nel Mezzogiorno con Prodi e Veltroni che non discutono solo di presidenzialismo ma che mettono i piedi nel piatto appunto su quelle grandi questioni
Fiorella farci se frazione di Caltanissetta
Poi per l'ultimo intervento Calvisio ringrazio i compagni migliaia Bova Susini Filippeschi secchioni e Ventura che iscritti a parlare però non avrà la possibilità di farlo perché dobbiamo chiudere questa nostra riunione
Compagni ho apprezzato parecchio nella relazione del compagno D'Alema il richiamo alla responsabilità che deve guidarci
Nel vivere questa fase come un grande partito che appunto guarda lontano
Così come ho apprezzato l'invito all'attivazione di un partito partecipe in questa fase di definizione della nostra posizione
A questo proposito in Sicilia quanto prima andremo ad un'iniziativa che coinvolgerà il partito tutte le direzioni provinciali delle federazioni
Proprio per esplicitare appieno è discutere approfonditamente questa fase le tappe del percorso che vedranno il partito protagonista proprio perché queste premesse le ho apprezzate particolarmente però
A me sembra io vorrei esprimere un elemento problematico
A me sembra che il percorso che si delinea nelle sue tappe soprattutto legate al rapporto tra i tempi e i contenuti
è un poco un binario a cui manca una delle due rotaie un po'un binario dimezzato
è un percorso ragionamento lucidissimo quello che ha fatto D'Alema se lo vediamo molto adeguato molto calibrato puntualissimo rispetto ai termini dell'attuale contesto politico parlamentare
Anche per quando riguarda il linguaggio e l'uso del linguaggio politico che è coerente con questo ragionamento
A me sembra invece un po'meno
Adeguato alla complessità di un contesto che non sia solo politico-parlamentare ma che sia quel contesto storico così
Dirimente a cui lo stesso compagno D'Alema faceva riferimento come d'una delle fasi in cui siamo chiamati a grandi scelte che avranno conseguenze profonde io per farla breve compagna anche per ricollegarmi agli ultimi interventi dei compagni che mi hanno preceduto
Volevo focalizzare le mie perplessità su questa mancata interdipendenza
Tra l'aspetto politico istituzionale di quella che è stata chiamata una profonda riforma del sistema politico democratico e quella che in sintesi viene definita la questione sociale
Questo la Berto soprattutto perché provengo da una realtà estremamente marginale nel della Società del nostro Paese
Ho avvertito chiaramente ascoltando i segretari delle grandi federazioni delle grandi regioni lo scarto rispetto alla realtà che produce poi il livello di consapevolezza del dibattito politico e la capacità di seguire su un certo piano l'evolversi del dibattito politico
Io sono la segretaria della federazione di Caltanissetta quindi è proprio e l'estrema a periferia dell'Occidente
E è ancora piovono pietre per usare un'immagine sintetica ma
Che mi sembra adatto a rendere l'idea della durezza della situazione sociale
Che a questo punto a me pare problematico possa tenere il passo di un dibattito politico che invece si sviluppa su quel piano e sulla base prevalentemente di quel ragionamento
E che quindi privilegia in questa fase per ragioni comprensibilissime
L'aspetto legato alla riforma delle istituzioni alle ingegneria istituzionale e c'è più alle forme della politica come premessa dell'innovazione
Che non invecchia grosse di sibili semplici questioni di contenuto come premessa del cambiamento
Ora io ritengo che noi dovremmo e in questo il lavoro che dobbiamo fare
Nel partito per partecipare pienamente a questa fase della vita del partito
E quella di sviluppare una maggiore capacità di ascolto perché per esempio io sono stata eletta da poche settimane sto facendo un lavoro di ricognizione di contatto con la realtà periferiche e anche con le realtà politiche che fanno riferimento all'Ulivo
Le voci di dentro che mi arrivano dal corpo del partito e le voci che da fuori e ci coinvolgono sono delle voci
Un po'più preoccupata rispetto al tono generale che questa mattina invece è emerso soprattutto con un affanno legato a questa questione dei tempi ed è logoramento della possibilità di innescare seri
Elementi di cambiamento rispetto ai contenuti di una questione sociale di una questione meridionale che oramai assumono i connotati dell'allarme sociale dell'allarme democratico
Probabilmente sono condizionata dal fatto di venire dall'ultima provincia nella graduatoria del Sole ventiquattro Ore il tasso di disoccupazione più alto
Realtà industriali come Gela con il cinquantacinque per cento di disoccupati operanti nella società però questo è il dato che io ho raccolto e questo è il dato che sento di dover rassegnare anche al giudizio del partito
Forse se avessimo in questa fase più umiltà un po'meno ottimismo dell'intelligenza e quel più volontà di ascoltare potremmo fondare la nostra autorevolezza su una condivisione maggiore
Anche per fugare altri elementi di perplessità che ho colto e che rapidissimamente dico
Non ho ben capito come si sviluppa una distinzione tra il piano del confronto tra il Polo e l'Ulivo e il piano che D'Alema mi pare ha differenziato della iniziativa delle forze politiche in quanto tale a me sembra che se non rendiamo chiaro questo meccanismo corriamo il rischio di ingenerare anche una confusione nella comprensione sociale della politica
Così come condivido le cose che diceva Fumagalli
Sulla sul rapporto che c'è tra il piano del governo ai tempi di un eventuale governo e il piano di quelle grandi riforme istituzionali che invece appunto coinvolge la responsabilità delle forze politiche il dibattito parlamentare
Rapidissimamente con quali interlocutori allora andiamo a proporre al Paese di gestire questa fase di tentativo di una profonda riforma del sistema politico
L'interlocutore Berlusconi compagni o col voglio dirlo con grande semplicità forse banalità me ne rendo conto a me sembra che sia un interlocutore inaffidabile per due motivi proprio perché è alta la nostra ambizione invece
Sostanziale la nostra ambizione
E inaffidabile dal punto di vista della condivisione della concezione democratica di quelle che sono poi le regole da condividere e il modo in cui sta reagendo ma con le cose che ha detto nella conferenza stampa di Rete quattro e di due giorni fa
Sono documentate per quello che rappresenta ma poi compagni in questo momento Berlusconi è un interlocutore poco raccomandabile perché è un interlocutore imputato
Ci piaccia o no non per strumentalizzare questa posizione
Però questo è il dato attuale
Potrebbe non esserlo più tra alcuni mesi potrebbe uscire
Assolto e liberato dal peccato e da ogni turbamento con conseguenze a mio avviso non positive per il seguito dell'interlocuzione che noi andiamo a sviluppare nei suoi confronti
Altri interlocutori invece con in quali a mio avviso stiamo lavorando non al massimo sono proprio le forze dell'Ulivo
Nella misura in cui sono insieme di partiti anche di altro tipo di soggetti politici in questo secondo me no la lilla iniziativa nostra
Di costruzione sociale di una nuova alleanza politica invece è sottodimensionata rispetto alle potenzialità di questo che però mi rendo conto mette in discussione anche noi come partito nel nostro modo di essere e di stare nella società
Concludo dicendo che invece in questa fase e di questo non ho colto ecco
Nel dibattito di oggi emergono altri autorevoli interlocutori e concludo politici
Che non fanno riferimento alle forze politiche tradizionali che stanno sollevando grandi questioni politiche mi riferisco al dibattito interno alla Chiesa italiana e alle iniziative tematizzato e puntuali
Dei vescovi e di basti gruppi aggregazioni del mondo cattolico Martini che tematizzato il rapporto tra federalismo solidale le riforme istituzionali Giordano che a Napoli tematizzato con violenza argomentativa Santa violenza argomentativa il tema del lavoro nel Mezzogiorno per tacere delle posizioni
Molto avanzate sui temi dell'immigrazione o ultimo quello del nucleare
Per concludere allora compagni io ritengo che dobbiamo dare risposta anche a questo disagio che c'è pure accanto agli atteggiamenti che sono emersi che e diffuso
Badando molto a seguire con i tempi della trattativa politica dell'iniziativa politica che si sviluppa questo processo pieno di parte
Comunque D'Alema conclude il suo intervento a stamattina c'è la costruzione di un patto reale di affinamento tra il gruppo dirigente e a forza politica più basta anche questo pur ma vuole rappresentare condannare su cui si gioca tutta la nostra capacità di agire politicamente concludendo però con una considerazione e non è di natura linguistica medicato una politica che è anche dirigente è un sostantivo non è un aggettivo qualificativo di gruppo secondo me
Non era un gruppo dirigente assoluta Santini o no unica espressione va be'
Calvisi della Sinistra giovanile per l'ultimo intervento
Ma sulla sull'invito che faceva D'Alema riportare un po'il clima che si sente dentro il partito a me pare che oggi la discussione abbia dato un'esaustiva
Dimostrazione di quello che pensano il compagno non mi sento di aggiungere niente perché più o meno i timori che compagnia vertono su questa proposta politica
Riconosciamo li conosciamo tutti dal fatto che non si fidano degli interlocutori dal pericolo per l'alleanza dell'Ulivo
Al fatto che comunque si sta andando verso una situazione di difficile gestione in cui non è chiaro non è chiaro lo sbocco che ci può essere un ulteriore parlo darsi della della situazione comunque a me pare che
Noi a stiamo recuperando in questi giorni a partire dalla proposta che è stata avanzata su una campagna di stampa che è stata perché è stata fatta ed ha un bisogno di recuperare ulteriormente sull'Ughi comuni che sono state discusse nel nel partito e che voi avete riportato discussione oggi anche perché secondo me noi abbiamo la necessità di chiarire all'interno del partito all'interno del nostro elettorato che questa è la proposta che oggi D'Alema ci illustrava
E cioè una proposta che non può essere liquidata come un accordo di potere non può essere liquidata come un tentativo di diminuzione del ruolo dell'Ulivo e quant'altro e per fare questo noi abbiamo bisogno di discutere noi ci faremo promotori in giro per l'Italia con loro facesse il partito punto di una forte discussione quindi io consideri la riunione di oggi come un punto di partenza per riunioni successive anche perché noi abbiamo tutto l'interesse a agire in questo senso perché se la destra
L'elettorato di destra si un po'manifesta il suo malumore intorno a questa cosa che sta delineando gli elettori loro rimangono lì
I nostri scappano verso Rifondazione e quindi è utile che su questo assumiamo una forte una forte iniziativa nel merito io condivido la proposta che è stata avanzata dal dal partito da subito
Penso che sia riporti già adesso un saldo attivo
Già adesso riporti un saldo attivo anche qualora l'accordo non si dovesse fare perché se noi andassimo alle lezioni avremmo diciamo così in qualche modo smontato
Un'argomentazione sulla quale la destra ce lo siamo fatti mille volte questo discorso aveva costruito tutta l'impostazione della sua eventuale campagna elettorale cioè il tema del presidenzialismo dell'uomo forte cioè tre quindi oggi noi possiamo dire che andiamo forte avendo scontato un'argomentazione di questo genere
Ma io condivido anche la proposta nel nel merito perché è una mi sembra come diceva D'Alema che è una proposta che guarda che guarda lontano naturalmente con mille preoccupazioni mille dubbi io ho rispettato molto l'intervento che faceva Fumagalli perché gran parte delle sue preoccupazioni sono anche le medie è dico perché su questa questione insomma della questione sociale e sul fatto che molti cittadini in questo momento sono preoccupati non tanto dell'indicazione del premier o delle non è diretta del semipresidenzialismo alla proposta Sartori quanto dei conti in tasca che si fanno a fine mese e quindi di chi che tipo di messaggio dal punto di vista della questione sociale dal punto di vista
Degli interessi concreti di vita di milioni e milioni di cittadini noi diamo in questa fase penso che questo debba essere messo al centro di una iniziativa politica mi pare che su questo sia venuta un suggerimento sia venuto dal dibattito un suggerimento a D'Alema su questo al gruppo dirigente per chiarire veramente come si gestisce questa fase come si gestisce questa fase non solo dal punto di vista istituzionale ma dal punto di vista ma dal punto di vista economico io dico anche una cosa che ho avvertito nella mia organizzazione noi siamo una una realtà che lavora forse nel punto anche se c'è un recupero da parte di John alla politica e mai in un punto molto delicato in cui si avverte la maggiore sfiducia
Di una parte dei cittadini italiani nei confronti della politica
è doti nostri compagni e molti nostri simpatizzanti avvertono una cosa riguarda il sistema politico per usare una metafora della pesca che è un sistema politico questo non a rete
è un sistema politico dove si pesca tutto insomma pesci piccoli pesci grossi ma un sistema Palano ITO che pesca un po'quello che vuole ed alcuni anni pesca solo le cose grosse
Adesso io cito una cosa noi abbiamo fatto una campagna aveva fatto la conferenza stampa abbiamo fatto un convegno per fare inserire una cosa nella legge finanziaria prestito d'onore ai giovani che devo fare gli imprenditori nelle realtà dove c'è il tasso di disoccupazione superò il quindici per cento è stato inserito dal Governo dalla finanza al governo Dini poi è successo che Dini
Non ha voluto proporre la fiducia sulla Finanziaria tutto questo è saltato perché lo pose ripristinate praticato e l'altra che c'era prima niente prestito d'onore non c'è più lieto compatti lo saluto a farlo
Io mi ricordo per dire che non è una cosa di adesso quello de la puoi prendere con nessuno né con il tuo partito né Condino questo indico che tra parenti tutto cioè tutti sono responsabili nessuno è responsabile
Io mi ricordo tre anni fa quando ancora c'era il Governo Ciampi fondate ma forse mi corregge mi corregga se se se sbaglio io mi ricordo che il PDS voto contro i suoi stessi emendamenti presenta migliorative la legge finanziaria perché bisognava salvare la legge finanziaria ora noi magari li avevamo fatto iniziativa aveva attivato rapporti avevamo costruito no abbiamo e tra la gente guardate cioè questa prospettiva
Dopo e questi vetro PDS vota contro i suoi emendamenti ma compirà prendi con il PDS te la prendi con un sistema politico che non funziona e allora mi pare noi abbiamo sentito proprio questa cosa che è da parte dei nostri compagni si verifica proprio una indicazioni in questo senso per dire bisogna cambiare bisogno uscire da questa situazione
Perché nella transizione nella transizione perdono i più deboli perdono i giovani per gli immigrati e quant'altro
è viene mare anche fare politica rianimare anche fare politica perché tu non puoi portare avanti una tua proposta una tua proposta perché tanto la gente sa benissimo che quella proposta in Parlamento verrà cambiata
Verrà cambiata si valuta tutto diventa un'altra cosa
Dico pensate la proposta di legge sull'immigrazione del PDS concordata con l'associazione uscito fuori decreto ma non è che è stata colpa probabilmente delle del PDS lì si trattava di fare una mediazione io non mi sono unito al coro di insulto porno di insulti contro il divieto di Curno condividendo quel provvedimento perché capisco che appunto non c'è chiarezza
Su questa cosa allora io penso che questa sia una proposta che guardi lontano
è se è possibile se ci sono le condizioni per verificare questo quest'ipotesi di accordo mai supremo per un anno un anno e mezzo quello che però l'importante è uscire da questa situazione perché oggi quello che percepisco io non è il fatto che noi con questa proposta veniamo meno alla voglia di cittadini e andare a votare
Perché i cittadini ai giovani soprattutto avvertono come anche dimostra Foggia ultimamente insomma
E che andare a votare e sta diventando una cosa quasi inutile quasi inutile però io penso che una proposta di questo di questo genere se andata avanti possa parlare a milioni e milioni di di di cittadini quindi su questo a partire dopo da una costellazione di quello che tutti diciamo così l'idea della politica che molti giovani hanno noi diamo un consenso a questa naturalmente potuti du beh le preoccupazioni l'Ulivo a cosa fa la convenzione programmatica stiamo attenti vediamo questo è ma nel fondo questo che D'Alema che aveva anche una pronuncia chiara
Su questo noi l'abbiamo senz'altro
Quindi niente volevo solo dire queste cose se D'Alema chiedeva un un patto di assunzione di responsabilità noi ci assumiamo
Nel piccole cose insomma che ci che ci competono una nostra responsabilità perché vediamo in questo una cosa che parla non ha all'adesso alla tattica politica ma la proposta che parla la democrazia e il futuro io spero che i nostri avversari del futuro quando fra trent'anni insomma ci sarà un'altra classe dirigente possano confrontarsi sulla base dei programmi e non diciamo così trovarsi nella situazione in cui oggi si trova questo gruppo dirigente del del del partito perché questo è una una cosa verso la quale dobbiamo tendere se oggi c'è un azioni cioè la classe politica italiana che si sente di assumersi questa responsabilità di portare il Paese in questa direzione noi siamo i primi a dire andate avanti noi siamo con voi
Bene il dibattito si è concluso
Adesso do la parola compaiono i ma per la replica pregherei poi compaia direzione del partito di fermarsi un attimo per una rapida riunione che consiste in cui l'adempimento formale che dobbiamo operare grazie
Ha compiuto io voglio dire pochissime cose la prima è questa io penso che noi dobbiamo
Insistere nel rapporto con il partito
Sulle ragioni
Di fondo che motivano la nostra presa di posizione
Sia perché questo è vero
L'unico modo di dare a questo passaggio politico anche come dire il tonno la respiro che deve avere
Sia perché non possiamo lasciare che si accrediti l'idea che noi andiamo a questo confronto per le riforme costituzionali perché siamo preoccupati o intimoriti
Preoccupati un'espressione diversa come tale sempre giustificate nobile intimoriti dalla possibilità che si vada alle elezioni
Noi stavamo andando alle elezioni normalmente
Amor l'unica cosa che avevamo chiesto era che si decidesse di votare a maggio
In ragione del semestre europeo
Elezioni erano una prospettiva chiaramente delineata di fronte a noi avevamo preso una posizione che in sostanza chiedeva di rinnovare la fiducia al governo Dini fino alla conferenza di Torino e poi sciogliere le Camere andare a votare questa la posizione dell'Ulivo del PDS
Ogni se noi abbiamo abbandonato questa posizione che era quella di richiesta delle elezioni
Sia pure in una data diciamo compatibile con lo svolgimento dei compiti nei confronti dell'Europa
Non è stato perché siamo stati folgorati da qualche improvviso sondaggio che c'ha spaventato diciamo sondaggi sono i monitoraggi avvengono tutti i giorni dalle più varie scuole diciamo ma è stato perché è intervenuto una novità politica
E la novità politica è stata nella apertura da parte della destra
Di questa possibilità di accordo per le riforme che riteniamo debba essere perseguita fino in fondo quindi e non eravamo impegnati sulla linea dell'evitare a tutti i costi le elezioni eravamo impegnati sulla linea del dello stabilire una data per le elezioni l'avevamo anche proposto fine maggio primi di giugno
E quindi ci preparavamo ad andare alla campagna elettorale
Poi è molto difficile sapere chi vince e chi perde le elezioni se non si conoscono gli schieramenti le alleanze in partenza
Sinceramente diciamo questo discorso che è stato introdotto secondo cui noi alziamo disperatamente alla ricerca di un modo di lettere lezione perché pensiamo di perder le parole un po'una scemenza sono sono non sappiamo noi noi possiamo misurare in questo momento la forza dei partiti la forza delle coalizioni probabilmente attraverso i sondaggi
I dati sono abbastanza noti diciamo abbastanza probabile che nemmeno un confronto parte diciamo tra le coalizioni Polo Ulivo ci sia una lieve prevalenza del Polo ma è anche vero che di fronte alla domanda volete centrosinistra centrodestra la maggioranza dei cittadini risponde centrosinistra
E quindi è molto probabile che con un collegamento elettorale con altre forze non fanno parte strettamente dell'Ulivo siano essi forze politiche o singole personalità o gruppi l'Ulivo possa prevalere cioè
Veramente se ci saranno le elezioni le affronteremo e le affronteremo cercando di creare le condizioni per vincerle condizioni che non ritengo affatto precluse
Nel modo più assoluto
Il problema è un altro davvero è un altro
Cioè che quel percorso che ci portava abbastanza naturalmente alle elezioni
Lungo quel percorso si è aperta una diversa possibilità che a mio giudizio deve essere esperita fino in fondo perché può delineare una prospettiva migliore per il Paese anche per noi ma innanzitutto per il Paese cioè la prospettiva di un riassetto democratico e di quindi andare dopo ad una prova elettorale che possano davvero diciamo dare avvio a questa democrazia dell'alternanza della quale abbiamo molto parlato perché
Appare
Largamente incompiuta
La seconda osservazione che è stata fatta che fondata e teniamoci io no io non ho nulla da da obiettare alle ai compagni chiesto hanno espresso con riportato un senso di disagio dei dubbi
Sulla sostenibilità di questa operazione
Diciamo i dubbi si scioglieranno in un senso o nell'altro nel corso del tempo diciamo adesso francamente qui sarebbe ozioso mettersi a delineare tutti gli scenari possibili
Io ritengo che noi dobbiamo condurre fino in fondo questo tentativo
Trovo che non
L'interlocutore Berlusconi non non l'abbiamo scelto noi insisto ha scelto il popolo italiano
è un non so anch'io che sarebbe meglio discutere col cardinal Martini delle riforme costituzionali probabilmente sarà si raggiungerebbe presto un accordo diciamo anche perché noi con un qualche anticipo sulla sua importante iniziativa anche noi abbiamo prospettato l'idea di un federalismo solidale
Però è interlocutore Berlusconi
Quale ha avuto se si torna alle elezioni è il capo di una coalizione che potrà avere la sua diciassette diciotto milioni di voti
Anche se imputato cosa che non sembra spostare radicalmente diciamo il sostegno che gli danno un così alto numero di nostri connazionali
I quali d'altro canto sono disposto a sostenere anche altri imputati la questione e complessa e più complessa di quanto non Possa sembra
Cioè il il problema è che Berlusconi è espressivo di un di una parte di questa società che ci può piacere ci può non piacere noi abbiamo parlato di questa destra della sua natura del abbiamo discusso nel nostro congresso
Però abbiamo anche detto che noi dobbiamo convivere con questa destra e che dobbiamo cercare di portare questa destra dentro l'alveo di un di un quadro democratico meno che noi non pensiamo che invece si debba dare luogo ad uno scontro irriducibile
Fondato sul rifiuto di ogni comunicazione di ogni interlocuzione un'altra politica cui esito
Mi appare diciamo molto incerto per l'Italia non soltanto per noi
Ora
Quindi per questo corruttore Berlusconi Fini
Paolo quelli lì quelli che sono stati eletti dagli italiani insomma
Con i quali bisogna ricercare un difficile punto di compromesso che però via luogo ad un quadro istituzionale democratico
E serio e in grado di stare in piedi non ad un sistema plebiscitario e fragile in un quadro di garanzie che comprendono l'informazione
E naturalmente che comprendono diciamo per la giustizia noi abbiamo una nostra politica magari poi faremo seminario per spiegare qual è la vostra politica sulla giustizia ma noi abbiamo una visione che insieme garantista infatti abbiamo non siamo pentiti sostenuto una nuova legge sulla custodia cautelare
Abbiamo presentato recentemente una proposta di legge in materia di abuso d'ufficio perché riteniamo che si sia anche abusato del reato di abuso d'ufficio per creare le condizioni di un quadro di certezza dei pubblici amministratori
E siamo insieme una forza che difende l'autonomia della magistratura e il diritto dovere della magistratura di di indagare forza garantista non facciamo parte MD un partito dei giudici né di un partito degli indagati
Non facciamo parte di un partito dei giudici ricompare
E a mio giudizio ciò che sta avvenendo nel nostro paese dimostra che ebbene che noi non facciamo parte di un partito dei giudici a un partito politico che rappresenta cittadini noi denunciamo come molto gravi di intimidazione verso la magistratura operata dalla destra è un fatto molto grave
Ma lo denunciamo la gravità di questo fatto come parte in terza rispetto a questo conflitto non come attivisti diciamo di un partito dei giudici
Guai se noi che arriviamo su questo punto
Se aveva qualcosa davvero qui di di principio
Di principio
E in questo abbiamo una posizione diversa rispetto all'atteggiamento rispettabilissimi certi opinionisti di certi giornali
Abbiamo una posizione diversa
Non hanno non approfondisco ulteriormente ma
Penso che io capisco benissimo diciamo la preoccupazione che c'è
Quel dato di disagio di fronte alla prospettiva di una collaborazione di governo
Che appare diciamo
Scarsamente probabile su una base programmatica dice contrari ad una cultura dell'alternanza diciamo che si è fatto che è andata molto avanti nella mentalità dei nostri compagni e dei cittadini italiani
E
Che potrebbe persino diciamo esprimersi in forme governissimo diciamo contaminanti sgradevoli cioè tali da alimentare ulteriori spinte qualunquisti che
Per questo io ritengo che non si possano fare governissimo
E che anche l'ipotesi di un governo di garanzia che sia sostenuto da uno schieramento ampio debba avvenire intorno a un programma limitato circostanziato come avvenne per il governo Dini accenno in questo accordo l'abbiamo già fatto cioè io questo vorrei ricordare naturalmente
La rimozione è una figura nota della psicanalisi diciamo
Ma è già accaduto questo episodio diciamo al quale voi guardate in avanti come se fosse una cosa aberrante cioè ci fu un raccordo per sostenere il governo Dini e il suo limitato programma quattro punti che furono precisamente esposto in Parlamento
Un episodio che è già accaduto
Poi questo accordo degenerò in uno scontro ma non per per iniziative non fummo noi a ritirarci dal sostegno a quel governo a quel programma ma la destra
E il fatto che la destra si sia ritirata da quel patto
Che pure aveva voluto perché non ho mica indicato io Dini presidente del consiglio secondo me non ha portato bene alla destra tutto sommato per una certa fase
Perché anzi questo è stato un segno di scarsa responsabilità e su questa base loro loro hanno perso le elezioni rispetto ai punti di partenza
Amministrative regionali noi abbiamo avuto avendo tenuto una linea di responsabilità nazionale un risultato positivo
I nostri elettori non ci hanno abbandonato ma anzi sono stati raggiunti da altri che hanno incrementato le file oltre il risultato delle elezioni politiche
Quindi io capisco che nel frattempo la situazione si è logorata e riproporre oggi un accordo
Può essere molto complesso anche perché diciamo ci sono scelte impegnative la finanziaria legata all'Europa ma non è che diciamo la fine la manovra aggiuntiva che noi abbiamo sostenuto
E che la destra non ha sostenuto pur avendo sottoscritto un patto per sostenerla non era una manovra piccola era una manovra da quanti migliaia di miliardi basta che ci sei
No la manovra aggiuntiva
O no abbiamo sostenuto queste manovre cari compagni vi ricordo diciamo accaduto abbiamo sostenuto una finanziaria da trentadue mila miliardi è una manovra aggiuntiva da venti mila miliardi cioè
Quindi John
è stato un ed è non soltanto non abbiamo perso voti drammaticamente
Non abbiamo perso voti verso la sinistra estrema ma non al momento delle decisioni più drammatiche non si è diviso il PDS ma se diviso Rifondazione
Comunque io mi rendo conto che anche questa esperienza è arrivata un limite Recchia la ripropongo pari pari però dico che se noi abbiamo un accordo sulle riforme che sia un accordo positivo importati cosa non facile badate abbastanza difficile
Io ritengo che si possa tentare un'intesa molto precisa e circostanziata di carattere programmatico salvo che poi nel corso di questo cammino noi siamo una forza autonoma nessuno ci obbliga
A sostenere
Diciamo la qual sia si qual sia si cosa che debba essere proposta da un governo di garanzia siamo una forza autonoma
Manterrà saldamente i piedi per terra il rapporto col suo retroterra elettorale con le forze che intende rappresentare
E misure Rai passi via via che dovranno essere compiuti darsi anche che
Si avvia un'esperienza che poi si arriva dei nodi sociali talmente rilevanti talmente di contrasto su cui si rompe anche non è che siamo obbligati diciamo
Però ecco io non vedo quello che bisogna spiegare e che noi vogliamo fare un accordo limitato nel tempo e circoscritto anche dal punto di vista programmatico
Se questo lo rende possibile il compimento del passaggio democratico e l'avvio di una democrazia l'alternanza questo è un patto per l'alternativa per l'alternanza non è un patto di natura consociativa
è un passaggio
Per aprire una fase nella quale questa democrazia l'alternanza possa dispiegarsi pienamente nei suoi affari nei suoi aspetti virtuosi
Questo è il punto e questo passaggio deve essere condotto in modo meno pasticciato possibile ovviamente
Perché questo è nell'interesse di perché io sono contrario al governissimo non perché tema la contaminazione detto francamente sono un po'delle sciocchezze liscia ma perché penso che non è interesse di nessuno
Un governo in cui lavorano spalla a spalla tutto un ceto politico che dopo tre mesi demandare lezione presentarsi sul limpide alternative intese crea una confusione si favoriscono soltanto forze divergenti
Credo che questo discorso possa essere fatto e possa essere inteso anche dai nostri interlocutori ad una parte di essi
Comunque diciamo noi in questo processo misureremo i passi
La vorrei anche rispondere sulla questione dell'Ulivo il PDS la trattativa col Polo eccetera qua non è in corso nessuna trattativa col Polo
Prego non è che c'è noi siamo impegnati in una trattativa diamo la trattativa diciamo con i sindacati e la Confindustria
C'è un percorso istituzionale c'è una crisi di governo
Capo dello Stato Consulta in tutti i gruppi parlamentari le norme pletora di partiti del maggioritario c'ha dato ventisei cose
Quel tipo di maggioritario
E poi darà un incarico
Ad una persona che se vorrà cercare di fare un governo Luís o qualcun'altro come prima cosa per quanto ci riguarda dovrà verificare se c'è un possibile accordo sulle riforme
Il luogo del confronto istituzionale poi è chiaro c'è un confronto a distanza
E posizioni
Io penso che per noi quello che è decisivo e innanzitutto innanzitutto nel momento in cui Berlusconi ha varato la sua esplorazione
E noi abbiamo io preteso imposto e ci fosse l'incontro tra Prodi e Veltroni e Berlusconi come voi ricorderete Berlusconi aveva sempre detto che non aveva nessuna intenzione di discutere con Prodi non riconoscendogli diciamo
Questa leader e
Abbiamo fatto questo
Abbiamo persino evitato che il PDS andasse all'incontro con
L'unico partito politico l'unico incontro perché ha incontrato tutti deputati popolari Verdi laburisti e cioè non non abbiamo voluto l'incontro PDS Berlusconi
Per mettere in primo piano l'Ulivo insomma non so che cos'altro dobbiamo fare
Ma il nostro spirito di sacrificio ma anche perché francamente non è che cerchiamo riflettori non è questo il punto cerchiamo un risultato politico e poi ci interessa fare crescere
L'idea che l'Ulivo sia un'alleanza è anche un soggetto politico abbiamo discusso nell'Ulivo la linea della sfida del dialogo sulle riforme
E certo all'interno dell'Ulivo cerchiamo anche di dire la nostra opinione essere ascoltati perché se no io non ho capito cioè noi possiamo io sono perché l'Ulivo cresca come soggetto politico al quale anche il PDS come partito può cedere una parte di sovranità
Naturalmente purché il PDS con tutti i suoi voti la sua forza sia parte dell'Ulivo
E se noi pensiamo che l'Ulivo sia altro Danovi e io non credo che noi possiamo cedere sovranità d'altro da noi siamo cedere sovranità ad un insieme più ampio o del quale noi siamo parte con la forza che abbia
Ecco perché altrimenti cari compagni io mi sentirei di tradire un mandato diciamo sia spesso al segretario del partito che è risulterebbe essere perlomeno all'ultime elezioni con la scheda le regionali il primo partito italiano
Posso possiamo insieme decidere che ci vediamo ad un'alleanza ci vincoliamo adesso alle sue scelte se noi ne siamo parte diciamo parte rispettata nell'amore che vogliamo comandare parte rispettata di questo insieme più ampio
Elementi badate si crea qualcosa che non non non è più soste in diventa non sostenibile
Diventa non comprensibile
Per questo noi abbiamo guardato con simpatia l'idea che l'Ulivo diventasse appunto questa alleanza di forze diverse e non
Uno dei tanti movimenti che confluiva scuola perché il rischio era un po'anche questo no che l'Ulivo diventasse
Un movimento al tempo stesso il contenitore ma anche diciamo uno dei movimenti
Attraverso i suoi comitati eccetera abbiamo invece lavorato perché l'Ulivo sia l'insieme
Anche perché l'Ulivo diciamo l'Ulivo comitati
Saranno venti trenta mila persone apprezzabilissimi l'Ulivo insieme e il quaranta per cento del popolo italiano cioè una coalizione che alle elezioni regionali ha raccolto quaranta per cento dei voti
Grande forza
E uno dei grandi soggetti
I due maggiori soggetti di una democrazia dell'alternanza guai
Io l'ho detto più volte guai a fare l'errore per ripercorre gli itinerari all'Alleanza democratica un grande Progetto
Alleanza democratica e quindi vuol dire Alleanza Democratica voleva dire PDS i cattolici eccetera diventato un partitino
Leanza Alleanza Democratica partitino trecento mila voti
Alleanza democratica vera Alleanza democratica svariati milioni attenzione a non fare un salto che sembra innovativo perché
Basta coi partiti eccetera e poi si si fa uno straordinario tuffo in un catino in un catino e ci si fa male alla testa ecco
Qui noi dobbiamo difendere questa idea de de dell'Ulivo l'Ulivo è la coalizione
E l'insieme delle grandi forze politiche sociali del mondo quante volte abbiamo insistito e e io spero che la convenzione programmatica sia questo salto di qualità
Questa apertura anche qui non ad una indistinta società civile che non si farà cose
Ma quel mondo di di organizzazioni di interessi di di associazionismo di volontariato democratico che può essere diciamo evocato e raccogliersi e quindi l'Ulivo è una grande potenza c'è una grande forza che ha molti legami con la Società con forze organizzate associati loro non è una cosa importante
E una questa grande forza e Vital mente interessata le regole dell'alternanza essendo diciamo informazione uno dei due soggetti di questo sistema
Però credo che sia un una mania del PDS dice e l'Ulivo che vi talmente interessato diciamo alle regole di una democrazia dell'alternanza
A me pare
E mi pare che questa concezione si si si fa l'ultima cosa che volevo di e so anch'io che sarebbe stato infinitamente meglio evitare
Il corto circuito governo riforme e potere mantenere diciamo da una parte un limpido confronto governo posizione e dall'altra parte una collaborazione per le riforme
E precisamente cari compagni è che voglio sempre di fare la storia precisamente così avevamo impostato il rapporto col governo Berlusconi
Quando Berlusconi ed io ci scrivemmo in questo senso
Ma Aimi
Diciamo questo questa possibilità fu spezzata fin dall'inizio quando Berlusconi col decreto noto
Diciamo vulgo come decreto salva ladri sede politica come decreto Biondi e dimostrò chiaramente che l'intento del suo Governo non era quello di dialogare sulle regole dato che la giustizia penale e materia diciamo by partisan nella democrazia dell'alternanza
E noi contrastavano con il Governo proprio perché quel governo voleva comandare voleva imporre le regole e non accettava
Che ci fosse una limpida dialettica maggioranza opposizione e dall'altra parte un processo comune un'intesa sulle riforme costituzionali e delle regole del gioco
Così nasce questa legislatura
Detto questo
Detto questo io però mi domando se
Proprio l'incertezza politica nella quale ci troviamo
La mancanza di una maggioranza politica chiara in questo Parlamento all'incertezza dell'esito elettorale eccetera
Anche se crea questo problema quale governo per le riforme non rappresenti anche però un'occasione unica per farle davvero queste riforme Carimonte
Cioè mi domando se come si direbbe in una visione diciamo di si direbbe di cattivo storicismo diciamo ex malo bonum cioè noi non ci troviamo in una congiuntura politica nella quale proprio questa difficoltà ad esprimere una maggioranza questa incertezza di di prospettiva politica che se si va a elezioni non si sa poi bene che cosa succede dopo
Non rappresenti anche una condizioni irripetibili e nella quale tutti gli attori di di di questa vicenda diciamo che a volte sembra una commedia a volte somiglia a una tragedia diciamo
E non siano spinti a farlo ora questo patto sulle regole
Pena il rischio che dopo risulti molto più difficile molto molto più difficile
Badate chiunque vinca
Perché il vincitore avrà il problema di governare e se sono quegli altri avrà la tentazione di nuovo di comandare
E lo sconfitto
Saprà che con le regole attuali è difficilissimo governare
E avrà interesse a mantenerne per fare naufragare il vincitore
Cioè se si va ad uno scontro posto che questo scontro anch'abbia un vincitore e un vinto cosa che non è neppure sicura
E se non succede l'ora davvero governissimo di legislatura voluto dal popolo italiano vero perché che altro si può fare oppure chiediamo alla Germani nominano commissari non lo so ditemi voi su
A quel punto è che il che si fa se abbiamo una maggioranza alla Camera o al Senato o chiediamo all'Unione Europea di nominare un commissario come ai comuni sciolti oppure governissimo di legislatura
Oppure ci mettiamo chiuso per ferie sullo Stato italiano lo so sono interrogativi persone di quel modo scherzoso ma sono questioni se ecco
E allora ma anche nell'ipotesi che ci sia un vincitore il vi è un vinto il rischio che poi il cammino delle riforme risulti molto difficilmente praticabile e che si incancrenisce Scala crisi costituzionale questo rischio c'è
Per questo io non dico che le elezioni sono un'altra agenti
Ho sempre usato questa espressione ho detto le elezioni sono una via necessaria e sono il male minore rispetto al rischio della palude
Ma non ho mai pensato di poter dire con certezza che le elezioni sono la soluzione di tutti i mali perché non lo so e non mi sentirei sicuro di dire questa frase
Certamente le elezioni sono saranno una via necessaria e saranno il male minore per il Paese se non c'è accordo sulle riforme perché tirare a campare logora tutti
Tutte le forze democratiche e alimenta soltanto il qualunquismo fra i cittadini quindi noi siamo a questo passaggio io sto spero che siano consapevoli anche gli altri
Anche i nostri interlocutori diciamo e che sappiano comprende le scelte coraggiose
L'ultima cosa che voglio dire questo io sono convinto compagni qualsiasi cosa accada maggior ragione se non si va alle elezioni noi abbiamo bisogno di
Un grande una grande ripresa di iniziativa e di proposta nostra e dell'Ulivo su alcune grandi questioni di carattere sociale
Anche per questo abbiamo deciso di promuovere l'Assemblea nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori del PDS anche per questo si è deciso di andare a una grande manifestazione nazionale dell'Ulivo adesso parte la data venticinque aprile
Sarà un'altra ma insomma
Dedicata al tema
La scuola il lavoro e quindi diciamo rivolta molto alle nuove generazioni a quello che è un punto nodale diciamo quella delle risorse umane della formazione e del lavoro
E io dico sento il bis c'è in programma per iniziativa dei gruppi una iniziativa sul Mezzogiorno ma sento che anche noi dobbiamo fare il punto di vedere che cosa facciamo di significati importante verso il Mezzogiorno
Nel Mezzogiorno
Noi abbiamo bisogno di una forte ripresa di iniziativa sociale non significa una generica citazione o espressione di Malè essere c'è ma di riprende l'iniziativa su obiettivi
E questi obiettivi sono in primo luogo l'occupazione
Credo dobbiamo fortemente mettere al centro di tutta la nostra iniziativa
Questi obiettivi sono legati anche alla necessaria stagione
Che di
Riconquista
Della capacità d'acquisto dei salari e degli stipendi noi ci siamo battuti perché nella Finanziaria ci fossero i soldi per i contratti dei dipendenti pubblici
Ho preso una posizione molto netta da questo punto di vista
Noi ci siamo battuti cari compagni perché può darsi che non parliamo più delle questioni sociali eccetera noi ci siamo battuti perché nella legge finanziaria ci fosse un rilevante intervento a sostegno delle aree di povertà
E abbiamo ottenuto due mila novecento miliardi tra dice famiglie monoreddito al di sotto di una certa soglia aumento di assegni familiari eccetera perché
Anche questo è un problema la l'aggravarsi delle distanze sociali ha determinato una fascia di povertà
Anche fra i lavoratori non soltanto nel tra i disoccupati soprattutto nelle grandi aree urbane eccetera e quindi non è che noi in questo periodo dice no non ci siamo occupati della questione secondo non non guardiamo alla nostra politica attraverso la caricatura che ne fanno altri diciamo secondo me che è inaccettabile abbiamo fatto queste abbiamo ci siamo posti questi obiettivi
Abbiamo tenuto anche alcuni risultati non c'è dubbio che la politica dei redditi e l'accordo sul costo del lavoro
Hanno dato grandi vantaggi Alitalia ma non c'è dubbio che in questo momento proprio per applicare quelle quell'accordo si pone il problema di un recupero della capacità d'acquisto dei salari quindi dalla contrattazione integrativa
E questioni che stanno a cuore di un grande partito che vuole rappresentare che rappresenta largamente il mondo del lavoro
Per questo io dico innanzitutto che noi dobbiamo sto scavando mettendo a punto meglio diciamo vedere con molta precisione
Diciamo che cosa chiediamo che faccia se si arriverà alla formazione del nuovo governo un nuovo governo
Che è poi diciamo se sarà un governo che deve garantire tutti come io ho detto dovrà garantire anche noi che siamo il maggior partito d'Italia quindi anche noi dovremmo delle corse chiare da chiedere ecco
E poi dobbiamo vederli e anche come noi rilanciamo l'iniziativa di massa paese consentirà di massa un rapporto esteso con i lavoratori con i disoccupati una
Una iniziativa che converte coinvolga le amministrazioni locali che faccia pesare di più
Noi abbiamo lì un enorme potenziale di governo e di rapporto con i cittadini
Badate
Non ostile io sono rimasto colpito non so adesso i giornali dicono che Rutelli è l'esploratore questo fa parte del astengo dal commentare Rutelli non esploratore diciamo però
Anche se del tutto ovvio che il sindaco di Roma possa avere contatti politici eccetera
Però io non ho la sensazione anche per aver parlato con molti di questi finisce o compagni che per esempio i sindaci delle grandi città
I sindaci i nostri o del o dell'Ulivo eccetera siano sulla linea dell'ostilità preconcetta cosa fate il governissimo
Io ho la sensazione anzi ho ricevuto da diversi l'incoraggiamento a dire badate che se si può compiere un processo noi sentiamo un bisogno di riforme
Dona un bisogno di un bisogno di riforme
E io penso che se si apre una stagione di riforme i sindaci ne devono essere protagonisti io credo che sarebbe molto importante che da lì venisse anche uno stimolo e delle proposte concrete
Mentre e che questa fase costituente non non può non dovrà essere chiusa nel rapporto tra le forze politiche nazionali ma dovrà aprirsi anche a ai contributi alle idee che possono venire da
Dalle istituzioni locali dalle grandi forze della società italiana
Qui io ritengo che
Senza dubbio ora e aggiungo che l'eventualità che dalla crisi di governo si esca non con le elezioni a mio giudizio non deve arrestare quel processo
Costitutivo dell'Ulivo che vogliamo avviare dico costitutivo dell'Ulivo come fatto radicato nel Paese e non soltanto come accordo politico di vertice
Che legato alla Convenzione programma è chiaro che la convenzione se si fa un governo per fare le riforme la convenzione programmatica non avrà un carattere elettorale sarebbe una cosa
Ma secondo me non si deve arrestare per la convenzione programmatica deve diventare una grande convenzione politica
Programmatica naturalmente
Che dia una base larga nel paese a questa coalizione a questa alleanza con la quale noi puntiamo al governo del Paese quindi guai se si dovesse fermare arrestati
Entrare in incertezza l'Ulivo dice me adesso che cosa facciamo noi lo mettiamo in un qualche frigorifero no penso che noi dovremmo
Anzi rilanciare tutto questo processo
Chiaro avrebbe tempi più lunghi più complessi ma lo dovremmo rilanciare e cercare di lavorare per usare questo tempo per farlo radicale più profondamente nel Paese
Cioè il problema vero cari compagni che a a un pasto un passaggio di questo tipo
Se ci sarà
Può
è aperto due esiti profondamente diverso
Può essere diciamo così un passo indietro rispetto alla cultura del maggioritario
Come dire l'ammissione di un fallimento ci abbiamo provato
E quindi in sostanza il ritorno ad una logica proporzionalisti Go consociative
Ma può anche essere il momento in cui si consolida il bipolarismo
E se ne definiscono le regole e le condizioni perché possa essere una cosa effettiva e non soltanto proclamata diciamo così in modo ideologico
E io ritengo che noi dobbiamo puntare a questa seconda ovviamente versione
Dell'ipotesi dell'accordo sulle regole
Ma perché prevalga questa seconda versione devono agire due fattori primo dipende molto dalla qualità delle regole che si concordano ovviamente dice che siano funzionali a questo processo
E secondo luogo dipende molto dal modo come dentro questo processo si muovono i principali soggetti politici
A cominciare da noi quando dico noi dicono i PDS noi Ulivo noi in questo duplice senso ecco
Perché e vero cari compagni che l'Ulivo occorre un rischio
Ma anche l'immagine di una coalizione che sta in piedi soltanto se ci sono le elezioni
Non è meno debole
Perché l'immagine di una coalizione che se non ci sono le elezioni svanisce
è un'immagine debolissima anche per affrontare le elezioni
Perché noi dobbiamo
La mia idea è un'altra chiedere che l'Ulivo non è una corda elettorale soggetto politico che vuol dire che c'è oggi se si vota oggi cioè fra un anno e mezzo si vota un anno e mezzo
C'è all'indomani delle elezioni se si vincono ci all'indomani delle elezioni se si perdono la scelta strategica tanto poco tattica diciamo allora o l'Ulivo è questo e lo facciamo crescere così
Oppure se un accordo elettorale inattesa di elezioni
Noi non lo salviamo con le elezioni vuol dire che c'è qualcosa di incompiuto di sbagliato nel modo in cui è venuto crescendo l'Ulivo
Questo è il punto che io ho cercato di dire in modo appassionato ai nostri amici ai nostri alleati
E credo che abbiano capito il problema è che noi poniamo è questo
E proprio perché siamo convinti che l'Ulivo è qualcosa di più che non un
Un patto elettorale però allora secondo me questo sarebbe un segno di debolezza e non di forza dell'Ulivo
E io sono convinto questa discussione avuto certamente momenti di difficoltà a momenti di incomprensione naturale che sia così figuriamoci non è che io mi nascondo questo sarebbe sciocco dire siamo stati d'accordo su tutto tutti i momenti però mio giudizio nel corso di queste giornate difficili e discutendo e anche con lo sforzo che abbiamo fatto per tenere al centro della nostra iniziativa L'Ulivo
Scelta che abbiamo compiuto anche con qualche sacrificio dal punto di vista dell'immagine di partito secondo me diciamo
Il noi non abbiamo avuto l'unico non sta svanendo
Stabilendo un passaggio difficile ma dal quale può uscire più forte se diventa protagonista di questo passaggio questo il punto che tutti devono capire
Perché diciamo diventa soggetto politico intanto si è aperta una chi poteva pensare tanto c'è stato l'incontro Prodi Berlusconi
Sembrava una questione minore diciamo un punto di principio per noi era importante che fosse così
E abbiamo impostato in questi termini il confronto sulle riforme e deve continuare così
Ed è importante che oggi pomeriggio che incontro abbia questo segno
E cioè che noi usciamo dalla riunione di oggi pomeriggio con il fatto che l'Ulivo rilancia una sfida per le riforme
In quanto univoca e non si ritrae
Quindi io vorrei da questo punto di vista esteri Tier lo sforzo che noi stiamo compiendo è questo
Comporta
Molta fatica e molta pazienza ma è l'unico modo coerente con la nostra politica di interpretare questo passaggio
Credere ai compagni la direzione di fermarsi in sala
Grazie