"Un governo per l'Europa" convegno internazionale promosso dall'Unione Europea dei Federalisti Palazzo Affari ai Giureconsulti

Signore signore cari amici vogliate prendere posto per cortesia
Do inizio ai lavori del convegno internazionale un governo per l'Europa
Abbiamo ritardato di qualche minuto d'inizio perché siamo sempre inattesa della commissaria Emma Bonino che ha annunciato il suo partecipassero confermate fino a ieri che non è ancora arrivata ma che dovrebbe arrivare nei prossimi minuti almeno così dice auguriamo
In ogni caso è opportuno che i lavori a dire l'inizio
Dall'unione europea dei federalisti e il movimento per l'Est europeo hanno ritenuto di organizzare questo convegno perché come voi tutti sapete nel primo semestre del mille novecentonovantasei sotto la presidenza italiana avrà inizio fare la Conferenza intergovernativa per la revisione dei Trattati di Maastricht
Si tratta di una avvenimento di grande importanza e tanto più rilevante
Per l'Italia proprio perché l'Italia avrà la alla presidenza né della conferenza in preparazione della conferenza è al lavoro un gruppo di riflessione che deve appunto
O fare un passare in rassegna i problemi che si porranno il seno alla Conferenza stessa e nel quale l'Italia è rappresentata dalla ambasciatore Silvio Fagiolo che abbiamo l'onore di avere con noi questa mattina
Non spetta a me naturalmente entrare nel merito dei problemi io vorrei semplicemente per fare un diciamo un breve elenco dei punti che mi sembrano essenziali nel discussione di stamattina cioè degli degli elementi che
Pubblico normale dei federalisti si attende che vengano discussi chiariti nel corso del dibattito di oggi e dire che questi punti sono essenzialmente tre
Primo il rapporto nel quale il la Conferenza intergovernativa e quindi il problema della riforma delle istituzioni si pone rispetto all'altro grande problema che all'ordine del giorno negli anni che
Che verranno cioè il problema del unione monetari
Il secondo problema è quello del modello istituzionale
Al quale i di rappresentante italiano il governo italiano in generale si ispirerà nel trattative del Gruppo di riflessione al quale verosimilmente si ispirerà nel corso del la Conferenza intergovernativa il terzo problema che è pure all'ordine del giorno sul quale si è incentrato molto spesso il dibattito europeo in questi ultimi tempi e quello del possibilità o della verosimiglianza che una profonda l'effettiva riforma delle istituzioni in senso democratico e federale
Posso aver luogo nell'attuale quadro dei quindici membri dell'Unione europea forse il problema non fosse piuttosto non si porrà il problema di addivenire la creazione di quello che normalmente viene chiamato un nucleo duro di Paesi che siano disposti ad andare avanti anche senza o indipendentemente dal consenso degli altri membri dell'unione questi mi sembra che siano i punti cruciali cioè il quale il nostro dibattito
Dovrà ruotare
Se il
Quindi l'andamento del
Dei discorsi introduttivi lo consentirà cercheremo prima del conclusione del del convegno di consentire al pubblico di porre delle domande alla ad alcuni dei relatori
Non sono in grado di prevedere con esattezza S questo se se ce ne sarà il tempo ma nella misura in cui il tempo ci sarà cercheremo di fare in modo che il pubblico possa partecipare al dibattito a questo punto lascio la parola Paolo Lorenzetti segretario della sezione di Milano del Movimento federalista al quale io desidero anche esprimere hanno per per l'unica battuta dalla sessione di Milano il più caldo ringraziamento del DR per il prezioso lavoro qui tutta la sessione ha fatto per la preparazione di questo convegno che del comitato federale che seguirà ma la parola proprio Renzi
Grazie rosso lilla innanzitutto anch'io veramente voglio ringraziare tutti voi che ha partecipato a questo incontro salutare in particolare gli amici nel comitato federale del Leffe che di nuovo Milano ospita in questi giorni dopo molti anni
E ovviamente ringraziare e salutare
Le personalità i relatori che prenderanno la parola in questa circostanza
Poche cose che io voglio dire sono sono queste in parte sono state ovviamente già accennate da Francesco rosso Lillo
La prima essenziale che noi siamo di nuovo dopo la battaglia per la Comunità europea di difesa del mille novecentocinquantaquattro
Entrati in anni in pochi anni cruciali in cui si decide se l'Europa si unirà o rimarrà divisa con le conseguenze che possiamo immaginare
Per gli europei e per il mondo
Ovviamente i punti di riferimento sono il mille novecentonovantanove la data di inizio dell'Unione monetaria e la Conferenza intergovernativa che comincerà il prossimo anno nel mille novecentonovantasei
Quello che noi essenzialmente chiediamo a tutti coloro coinvolti in questa enorme operazione e che la moneta si faccia e che si faccia ora si faccia nel novantanove come previsto che non venga mutato nulla nel Trattato di Maastricht né in termini di condizioni previste né soprattutto in termini di tempi previsti
E in secondo luogo ne chiediamo che la conferenza intergovernativa dia una soluzione positiva
Al problema di rendere democratica l'unione economico monetaria il che essenzialmente significa introdurre generalizzare il voto a maggioranza all'interno del Consiglio
Rendere la Commissione un vero governo dell'Europa responsabile davanti al Parlamento europeo dare pieni poteri legislativi al Parlamento europeo nelle materie di competenza dell'unione europea
A questo riguardo né crediamo sia essenziale conoscendo la storia in generale la storia dell'integrazione europea in particolare che comunque se ci saranno come probabilmente ci saranno forte difficoltà
Per raggiungere questi obiettivi nei prossimi anni si vada avanti a maggioranza nell'ambito dell'Unione europea nel senso che è indispensabile per tutti che almeno un primo nucleo significativo nucleo aperto di Paesi dell'Unione europea vada avanti su questa strada affinché poi gli altri possano quando lo vorranno quando potranno seguirli su questa stessa strada
A questo riguardo ci saranno poi interventi di esponenti delle forze politiche che io già da ora di nuovo ringrazio per il loro intervento mi rivolgo a loro in particolare in generale se le forze politiche se i partiti politici in Europa non sosterranno queste cose non si occuperanno di queste cose questo non solo in Italia ma in tutti i Paesi le difficoltà saranno molto maggiori
E le decisioni saranno tutte lasciate ai governi alle tecnocrazia e a quelle che gli euro se gli scettici chiamano i burocrati di Bruxelles
E in particolare significativo ed enormemente apprezzabile quello che ha fatto di recente lo scorso anno è stacco continuando a fare
Il partito democristiano tedesco l'azione devozione sec.
La quale aperto un grande dibattito politico in Europa ed è stata la prima volta che un partito politico nazionale in quanto tale ha preso posizione in maniera chiara sulle questioni e si è impegnata si sta impegnando sulle questioni dell'unificazione dell'Europa le altre forze politiche negli altri Paesi devono seguire
Questa strada quale che sia la loro posizione comunque entrare in questo dibattito
A questo riguardo sia per quel che concerne l'unione monetaria sia per quel che concerne la Conferenza intergovernativa potete stare certi che i federalisti saranno estremamente vigile noi li sosterremo sosterremo le forze politiche il Gruppo di riflessione
I governi se si muoveranno in questo senso noi attaccheremo e denunceremo ai cittadini all'opinione pubblica le forze politiche i governi il Gruppo di riflessione se non si muoveranno in questa direzione infine una parola per quel che riguarda l'Italia e in particolare Mila no se volete
Per quel che riguarda l'Italia l'Italia o comunque può avere un ruolo cruciale come già avvenuto in passato il tempo di De Gasperi con Altiero Spinelli in questo processo la Germania ha bisogno dell'Italia sul fronte istituzionale della democratizzazione dell'Unione Europea per premere sulla Francia in questo senso
E la Francia ha bisogno dell'Italia per renderle anche psicologicamente possibile l'ingresso assieme alla Germania in una nuova unione monetaria quindi davvero l'Italia sia nella Conferenza intergovernativa sia col proprio risanamento finanziario e rispettando i parametri di Maastricht può avere un ruolo decisivo in questo processo naturalmente può avere anche un ruolo decisivo negativo in questo processo se non si muoverà secondo queste linee principali
Infine per quel che riguarda Milano
Milano nella storia del federalismo europeo italiano ha sempre significato molto lo stesso Movimento federalista europeo è stato fondato da Altiero Spinelli a Milano nel mille novecentoquarantatré e in questi più di cinquant'anni
Tutte le principali azioni condotte dal Movimento federalista europeo in Italia e nel quadro del welfare sono state condotte sono partite sono state lanciate
In questa città e quindi di nuovo potete stare certi che noi anche in questa occasione anche in questi anni in questi mesi non saremo in Italia in Europa come organizzazione federalista
Secondi a nessuno nel sostenere queste ragioni di fronte all'opinione pubblica di fronte alle forze politiche e di fronte ai governi nazionali grazie
Ringrazio Paolo Lorenzetti prima di dare la parola alla John Binder volevo scusare l'assenza di due
Relatori previsti nel programma
Il Parlamento europeo Elmar Brok che aveva dato la sua adesione purtroppo dovuto rinunciare all'ultimo momento per un grave lutto familiare la morte di suo padre degli enti religiosi divenire
Tomassian
A sua volta trattenuto da viareggio del problemi di comunicazione viareggio partecipa a un convegno del del associazione italiana dei Comuni delle Regioni d'Europa che quindi non potrà essere presenti dentro vi devo segnalare anche che il presidente della regione Lombardia Formigoni ha inviato un caldo messaggio di saluto al
Colleghi sostegno al convegno
Do quindi la parola jumping presidente di Ferrara Trieste presidente d'onore dell'Unione europea dei federalisti per la prolusione prego
Jumping parlerà in inglese
Sì signor Presidente signore e signori fare amici fa darà i testi mi rincresce che non pallore all'italiana Macca poi difficile e anche il presidente ha detto che siamo al movimento e multi lingue dunque non è soltanto il permesso a Roma obbligatorio che parla proprio l'inglese dunque inglesi e che
Lei
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PM feci quello OPAS poco più something spetta che aveva più sette cercava un antro contro non so che alle questo strappo al sette Salins caricarsi Treviglio Rattigan Capone
Ringrazio vivamente John Pinder per la sua prolusione
Colgo l'occasione per esprimere anche il mio profondo al senso che del resto è quello di tuttora emerse sul la posizione che ha espresso riguardo all'Italia io ritengo che noi riteniamo che il più grande pericolo che oggi minaccia l'unione monetaria sia quello dell'avvio della facilità cioè quello del del rinvio farà aspettare i Paesi che non sono pronti
Su questo sarebbe una tragedia per l'Europa e sarebbe una tragedia per l'Italia l'unione monetaria si deve fare e l'Italia del aspettare che le condizioni che si sono creati al suo interno si siano verificate del resto possibile molti esperti ne hanno già parlato che si trovino soluzioni transitorie per i Paesi che non presentano subito tutti i requisiti previsti dal Trattato di Maastricht che consentano loro di Manerbio rimanere coinvolti nel processo senza per questo impedire che l'unione monetaria inizia alla data prevista dal Trattato di Maastricht
Ci hanno comunicato che Emma Bonino è arrivata non so ancora se arrivata a Milano voi arrivate in questo palazzo in ogni caso c'è
Per il suo intervento previste come primo siccome in ogni caso appena arrivate bisogna lasciarle il tempo di acclimatarsi nel ambiente io pregherei di il ministro Fagiolo di
Tenero e la sua relazione prego signor ministro
Che ci viene
Grazie
Grazie presidente innanzitutto vorrei ringraziare il
Movimento federalista europeo è presente Rosselli il e anche il
Precario Lorenzetti per questa occasione che mi viene data chiedo scusa per la mia voce un po'raffreddata divenire a parlarvi un po'del lavoro di preparazione della Conferenza intergovernativa lavoro che si svolge in un gruppo di esperti rappresentanti dei ministri degli Esteri dei quindici Paesi più il Parlamento europeo e la Commissione gruppo che dovrebbe individuare i temi della conferenza in parte già indicati in documenti dell'Unione e soprattutto le possibili soluzioni abitare qui è stato già detto quanto è importante la partecipazione il coinvolgimento delle opinioni pubbliche in un momento così cruciale per l'Europa
Ciò che in effetti credo raramente forse mai l'Europa era passata attraverso tante scadenze fondamentali nello spazio di pochi anni poiché non c'è soltanto la conferenza distinte intergovernativa che che deve adeguare le istituzioni dell'Unione ci saranno anche gli allargamenti l'estensione quindi a nuovi membri ci sarà l'unione economica e monetaria che è stata efficace pensionata più volte ed ancora la il riesame delle risorse dell'Unione quindi star si tratta di scelte che passeranno poi tutte al vaglio dei parlamenti nazionali e che quindi saranno un'occasione fondamentale
Per dire quale Europa vogliamo soprattutto quale Europa vogliono i cittadini quindi riparte rispondo al primo quesito del presidente ero solito su questi rapporti sia logici che temporali tra questi momenti fondamentale questa agenda europea del due mila che determinerà il volto dell'Unione nel prossimo secolo
Dico ci sono dei rapporti logici e temporali
Tra naturalmente la ricompensa intergovernativa e l'allargamento l'allargamento per la prima volta andrà oltre il vecchio limiti vecchio Limes della guerra fredda quindi coinvolgerà Paesi molto più dettero cioè Heaney contraddizioni democratiche molto più recenti come economia molto fragili e quindi sarà anch'esso carico di incognite e per questo la conferenza dovrà preparare
Le strutture strutture istituzionali che consentano di assorbire questo questo allargamento quindi si pone come un prius logico
Ed un prius logico che spetta a noi spetta all'Italia come è stato detto impostare e quindi ancora una volta per una sorta di astuzia della ragione
L'Europa
Monetaria perché ma strette
In qualche aspetto più di un aspetto è stato insufficiente proprio per questo disequilibrio tra la simmetria del sistema
Economico ma soprattutto monetario vedi le carenze degli aspetti istituzionali è un processo che in parte riusciti soltanto a metà e che quindi bisogna riprendere per adeguare
Adeguare nell'Unione e farla procedere in modo parallelo in modo armonico in tutti i suoi aspetti
C'è infine un collegamento tra le risorse e l'allargamento perché ovviamente l'ingresso di questi nuovi paesi comporterà sospese di bilancio che vanno ripartite in un modo in parte diverso piccoli e quindi sarà necessario farlo perché di nuovo si andrà poi alla ratifica dei parlamenti nazionali che questo sarà un banco di prova
Del efficienza della equità della distribuzione degli oneri
Circa i costi dei nuovi membri quindi sì questo è un po'il panorama generale del quale la conferenza è soltanto il momento di Attilio
Momento di ovvio che dicevo però condiziona tutto il resto
Io vorrei Fabio ecco questa questo nostro gruppo ovviamente già ha prodotto un documento provvisorio che credo sia stato anche letto e distribuito perché non è stato non è stato ritenuto di mantenerlo confidenziale anzi direi l'approccio che il gruppo e che sicuramente la Conferenza avrà sarà quello di una larga informazione proprio ad evitare l'inconveniente uno degli inconvenienti e che dovremmo verificare dopo la l'approvazione del trattato di nastri cioè un certo rigetto delle opinioni pubbliche in parte anche perché forse non tempestivamente sensibilizzate qui si ritorna ovviamente al ruolo fondamentale
Del Movimento federalista europeo e di tutti i figli i movimenti che hanno a cuore il progresso della costruzione europea quindi ci sarà un'esigenza di informazione di costante monitoraggio di quello che i governi ai loro rappresentanti saranno in una un rapporto di diciamo di reciproca influenza
Che sarà sicuramente positivo per l'andamento dei lavori
Chiedo scusa
Dopo che in effetti il l'esercizio si svolgerà in un clima di opinione pubblica che sono state in parte tratteggiate dall'oratore precedente e quindi non senza difficoltà anche nei Paesi che hanno una più profonda tradizione europeista
Perché in effetti la risposta che la Conferenza dovrà dare dopo o che tutto questo processo di adeguamento dell'Unione europea non potrà essere che in funzione dei bisogni e delle esigenze dei cittadini perché poi da lì lì è la base del consenso all'ipotesi della legittimità della costruzione europea
Quindi direi s'deve l'Unione mostrare vi sta per
Risolverò comunque rispondere alle attese
Di questo momento sia tese interno e si attese esterne sia la la sicurezza all'interno avete nostre istanti che il rispetto del diritto internazionale la stabilità
A livello dei rapporti tra Paesi quindi
Il lavoro del gruppo e suppongo anche il lavoro della conferenza nella misura in cui si ispira
Alle conclusioni di questo gruppo
Ha cercato di individuare cerca di individuare perché i lavori sono ancora in corso e dovrebbero concludersi auspicabilmente dentro il Consiglio europeo di Madrid quindi a dicembre di quest'anno
Il gruppo ha individuato alcuni alcune sfide che sono quelle dice dicevo delle esigenze individuali o collettive il problema dell'ambiente ovunque la disoccupazione che così è stato anche sto qui menzionato
Perché ovviamente è risultato anche di fenomeni che vanno al di là non sono delle complica un fini nazionali ma dei confini dell'Unione il problema della globalità dell'economia o della ristrutturazione del sistema produttivo che lascia larghi larghe sacche di disoccupazione
Ma nella nella affrontare questa questa rio revisione o riforma delle istituzioni
Il gruppo ha individuato una serie di principi ai quali si può ci si potrebbe ispirare
Verrà rileggere rendere più più calzante il la funzione dell'Unione nella vita dei cittadini
Sì e quindi posto l'accento sulla trasparenza ad esempio società sulla necessità perché i meccanismi dell'Unione siano chiare siano comprensibili sarà un caso in una un'ipotesi spesso citata l'indicazione è quella dei dei più oltre venti i meccanismi decisionali che esistono all'interno dell'Unione che quindi rendono la rendono poco trasparente ma anche la reciproca posizione delle istituzioni l'equilibrio delle istituzioni quindi la la stessa redazione
Dei della legislazione comunitaria che ormai si è accumulata
In altre quarant'anni e quindi necessiterebbe di una operazione di Reggio Stignano idea di togliere il troppo e il vano di ridare almeno una formula una una una un carattere più comprensibile
E più leggibile di nuovo agli alla alla normativa in questo senso l'Italia ha proposto nel gruppo di Jerry distribuire la diciamo la normativa con comunitaria nel senso di proporre nella parte iniziale prendendo anche dalle dalle norme che già esistono unna componente costituzionale cioè una sorta di trattato introduttivo che si riferisca ai principi
Ecco contenga i principi i rapporti tra le istituzioni e gli obiettivi dell'Unione
I diritti fondamentali e poi invece alle gare dei dei testi che riassumano le singole politiche
Questo renderebbe ricevo tutto più leggibile c'è un'esigenza di di trasparenza e dunque c'è un'esigenza di efficienza l'efficienza anca del nuovo mi richiamo alla all'allargamento impensabile e già adesso le l'unione non funziona abbastanza bene
Ma lo stallo funzionerà ancora meno sua funzione ancora meno in presenza di venti o venticinque nuovi membri né si può fare una conferenza intergovernativa ad ogni allargamento per adeguare le istituzioni quindi in questo naturalmente toccarono ciò spetti come le decisioni in Consiglio ma anche il numero dei commissari
Giù le procedure
C'è l'esigenza democrazia anch'essa quindi menzionata che non tocca soltanto il ruolo il rapporto fondamentale tra parlamento europeo e consiglio ma anche altri aspetti più rapporto con i Parlamenti nazionali o il rapporto con le auto con gli enti locali e la loro il loro coinvolgimento nel processo di formazione delle leggi comunitarie o comunque dell'attività dell'Unione
C'è un'esigenza anche di solidarietà cioè di tutti immaginare che come come del resto è avvenuto nello stile di sviluppi dell'Unione che ci siamo Maffeis ortaggi irresponsabilità
Di una parte per per l'altra questo soprattutto quando si arriva a parlare dell'ipotesi che menziona la più avanti della flessibilità della possibile
Diversa la velocità dell'integrazione tra le varie tra tra all'interno dell'Unione
Cioè un'esigenza di sussidiarietà cioè di rendere la struttura il meno burocratica non inutilmente burocratica e quindi il tema anche qui della ridistribuzione dei compiti della della definizione di questa sfida che del resto è già nel trattato e che ha già varie garanzie venendo in funzionamento delle istituzioni dal parere che dalla commissione prima di ogni proposta alle alle i criteri fissati nel Trattato dell'Unione ma insomma su questo si manifestano all'interno dei Paesi esigenze forse di una maggiore di una maggiore più chiara codificazione di questo principio cioè infine dicevo il punto della flessibilità cioè l'esistente insipienza di immaginare che se un numero di paesi voglia andare più avanti in un certo settore questo possa essere fatto senza mettere in pericolo la struttura le diciamo l'unità della costruzione dell'unione del resto è previsto già nell'Unione economica e monetaria
L'ambizione delle gruppo forse della conferenza potrà essere di dare a questa a questa possibilità una una immaginare delle regole immaginare ad esempio che questo avvenga in un quadro istituzionale unico Albenga con criteri prestabiliti
Che abbia carattere temporaneo pur in vista di una adesione tra tardiva convergenza tardiva che si stabilisca una solidarietà appunto tra coloro che vanno avanti e quelli che non possono in questo al momento essere parte del nucleo più coeso e quindi questo potrebbe essere un principio anch'esso lui costituzionale dell'Unione
Che servirebbe in qualche modo a risolvere il vecchio dilemma tra approfondimento ed allargamento che a a a attraversato l'Unione sin dalla dalla sua esistenza e che vedrà due momenti fondamentali dell'approfondimento come l'unione economica monetaria e dell'allargamento con l'ingresso di una lista di paesi già inattesa che potrebbe raddoppiare al limite anche se in tempi con sicuramente in tempi scaglionati potrebbe raddoppiare il numero dei paesi membri
Quindi se questi sono i criteri opporrei poi brevemente soffermarmi su nucleare nelle quali il al Gruppo di riflessione sta lavorando ci saranno le stesse ovviamente nel al centro del del dei lavori della Conferenza io vorrei brevemente distinti distinguerle in istituzioni politica estera
Cittadinanza europea un cittadino col ruolo del cittadino all'interno dell'Unione anche se sono distinzioni molto approssimativa naturalmente
Sul piano delle istituzioni dicevo il primo punto controverso in discussione è quello del voto l'estensione del voto a maggioranza come regola in Consiglio è cosa che per esempio l'Italia il rappresentante italiano ha sempre sostenuto che ha naturalmente estensione del voto a maggioranza ad esclusione di quelle materie che chiamiamo costituzionali cioè adesione di nuovi membri modifica del trattato forse risorse proprie ma essenzialmente il resto dovrebbe funzionare con la maggioranza e quindi abolire quelle quei casi ancora numerosi in cui vale l'unanimità
è una tesi che in linea di massima a molti condividono ma che poi ogni Paese cerca di ridurre sottraendo a questa lista cioè aggiungendo alla lista dei possibili casi di unanimità estremamente limitati proprie Arechi di particolare interesse ad esempio i tedeschi sono contrari al voto nella fiscalità alla alla al voto a maggioranza nella fiscalità gli spagnoli che pure sono fortemente europei lo sono
Sono contrario in materia di ambiente quindi voglio dire non sarà facile definire l'area o al fino a che punto si potrà se definire fino a che punto si si potrà allargare l'area della maggioranza
Però nella convinzione che almeno questa ed vista come un'esigenza da molti e quindi ci si muove in quella direzione
Speriamo in modo molto deciso l'altro aspetto che riguarda le istituzioni
E diciamo dell'efficienza e la la democraticità come dicevo quindi il ruolo del Parlamento europeo
Su questo noi insistiamo per una parità in materia legislativa tra Parlamento e Consiglio per una semplificazione delle procedure da ridurre soltanto a tre
Codecisione consultazione parere conforme per una coinvolgimento del Parlamento europeo anche nelle modifiche del Trattato quindi a a noi sembra su questo di nuovo
Ci scontriamo con nelle con paesi che hanno una diversa concezione o universo ruolo dei Parlamenti nazionali anche Paesi come la Francia tradizionalmente europeisti andranno verso il Parlamento europeo come loro sanno un atteggiamento poi e improntato a qualche scetticismo
Quindi
Sempre nell'ambito delle istituzioni son venuti in o verranno in discussione due punti quello della considerazione anche della popolazione nel comma nel computo
Del del voto quindi una doppia maggioranza della popolazione degli Stati
Per evitare che una coalizione di piccoli istanti riesca poi che corrisponda meno della polmoni metà della popolazione riesca ad imporre una decisione questo sepolto nella prospettiva di Addis
Pone di stadi medio piccoli in futuro
L'altro aspetto sempre riguardo al voto
Tocca la ponderazione dei voti e il rapporto tra voti
Di Paesi più piccoli dei voti degli dei paesi più grandi che attualmente non corrisponde questo rapporto al dimensioni e squilibrato a favore dei Paesi più piccoli
E c'è una pressione di alcuni dei Paesi maggiori a rivedere questo aspetto dell'unione ovviamente
Con con una forti resistenze dei Paesi medio piccoli ancora un ultimo punto il numero dei commissari
Sempre nella prospettiva dell'allargamento la Commissione rischia di diventare un Parlamento
E quindi da più di una parte si pensa che sarebbe conveniente addirittura scendere al di sotto del numero dei paesi nato dalla commissione una dimensione più politica che renderla più agile e funzionale ed anche qui il contrasto e ma più tra Paesi piccoli commedie Paesi grandi perché i paesi più piccoli vedono nella commissione una garanzia soprattutto nella presenza di un loro rappresentante nella Commissione è una garanzia dei loro interessi anche se la commissione mente istituzione sovranazionale quindi non dovrebbe almeno teoricamente essere considerata con questo approccio
Sono le istituzioni sono al primo punto l'altro appunto la politica estera la politica estera e
Il nuovo cosa che tocca ai cittadini le insufficienze dell'Unione sono fin troppo evidenti
Voglio dire in Bosnia i morti sono europeo e il la ricostruzione sarà probabilmente molto più a spese degli europei che degli altri ma il ruolo degli europei versamenti visibile ma perfino in Medioriente insomma la cerimonia
Nei giorni scorsi alla Casa Bianca in fondo quell'accordo
C'era un accordo che contiene molte quella raccordo sullo stato va beh la prossima partita i palestinesi e dello Stato di Israele
è un accordo che contiene una serie di titoli europei fin da una dimenticata dichiarazione di Venezia del mille novecentottanta
Ed è un accordo che è anche di nuovo gli europei saranno chiamati a sostenere arrendere vitale attraverso una politica di aiuti ma è mancata un'manca sempre la capacità d'individuare una voce e un folto gruppo dei in questa in questi esercizi di politica estera e fin d'ora se lo ricordano anche le polemiche di questi giorni sulla nostra partecipazione ai negoziati per la Bosnia
Ecco su questo mi porta a parlare del primo punto della visto il dibattito sulla politica estera cioè il così detto ministro degli esteri dell'Unione
L'idea cioè di avere con carattere di continuità una persona che rappresenti al tavolo negoziale
L'unione con in quanto tale orali io non so quale soluzione potrà prevalere c'è una certa convergenza su questa esigenza ma poi come dove collocare questa personalità il problema è tuttora aperto ovviamente l'ideale sarebbe che fosse un commissario il presidente della commissione o un vice commissario
Ma credo che questo quello ci sono molte resistenze ci saranno molte resistenze perché c'è una tendenza molti stantia Borders tenere nel Consiglio il controllo e la politica estera
Altra ipotesi è quella di un segretario generale sul modello della della NATO o della o delle delle Nazioni Unite
Direi questa potrebbe anche essere attraverso essere fatto elevando il ruolo dell'attuale segretario generale del Consiglio
Facendone un argano più politico fondo si tratterebbe di semplicemente di razionalizzare quello che già avviene con questi personaggi come o convinte che di volta in volta nelle situazioni di crisi
Sono sono chiamati a rappresentare l'Europa quindi questo ecco il sito internet è il primo punto il secondo punto sulla politica europea è quello di come deciso sulla politica estera è come decidere
Di nuovo abbiamo una maggioranza che vorrebbe poter decidere a maggioranza diciamo non lasciarsi vincolare dal criterio dell'unanimità
Almeno oppure almeno indicare all'unanimità le grandi linee della politica estera e poi nella fase esecutiva in fare intervenire il principio maggioritario anche se questa distinzione non è poi sempre facile da fare
Ma lì si ritrovano di nuovo remore di carattere poi credo più culturale che perché in fondo già la dell'Unione decide a maggioranza in cose fondamentali nel settore economico quindi anche nella politica estera magari magari certi aspetti che Sossano danno incidenze minori però l'idea che questa si introduca questo principio s'incontra resistenze molto forti
L'altro del terzo settore è quello degli strumenti della politica estera cioè del braccio della politica braccio armato chiamiamolo così
Per cioè per parte nostra e anche della Germania una forte spinta e anche la Francia forse un po'meno ma perché l'attuale rapporto tra l'Unione europea occidentale e l'Unione Europea sia rivisto e l'Unione europea occidentale praticamente finisca qui per essere assorbita interamente era un vecchio Mambretti e suggerimento italiano già al tempo di Maastricht
In modo da diventare parte integrante con gli stessi istituzioni dell'Unione almeno per tappe o immaginando di cogliere anche l'occasione del mille novecentonovantotto quando verrà scadenza il chiuderanno i cinquant'anni del trattato di Bruxelles
Un ultimo punto riguarda riguarda il finanziamento della politica estera
Qui di nuovo lui l'Italia ma anche altri Paesi e su questo credo che sia più facile fare il consenso vorrebbero un bilancio dell'Unione
Che sarebbe più equo più trasparente più più più rapido consentirebbe appunto una che capacità d'intervento più tempestiva su questo
Questo punto ripeto è anch'esso parte però controverso soprattutto da quei Paesi che non vogliano che un bilancio dell'Unione
Più di
Scusa naturalmente nella nostra visione almeno dovrebbe essere il parco interesse anche gestito dal Parlamento europeo e che e che invece sono riluttanti alcuni Paesi andare avanti andando a vedere questa partecipazione questo coinvolgimento
Ecco il tema il terzo punto riguarda riguarda il cittadino la cittadinanza che è stata uno dei fatti chiedo scusa più innovativi della del del Trattato di Maastricht e che al a nostro avviso andrebbe ulteriormente sviluppata quindi abbiamo un un dibattito sulla la possibilità di una maggiore codificazione dei diritti del cittadino cioè in modo da trasformare queste che sono attese e speranze o desideri del tutto questi fermento che c'è nella società in in regole e procedure che poi è il modo il modo di procedere dell'unione ad esempio noi abbiamo proposto che ci sia un vero e proprio Big Laura inizia all'interno del perché della della costruzione comunitaria che non ci si limiti a rinviare agli ordinamenti nazionali o ad altre istituzioni o ad altre convenzioni ma che questo sia un elemento della identità proprio del nell'Europa in una concezione della cittadinanza che aggiuntiva rispetto a quella nazionale ma che l'arricchisce
Di una dimensione imprescindibile
Sempre nel campo della città di nel campo dell'individuo della sua tutela della sua sicurezza
C'è una forte pressione per spostare nella diciamo per dare una disciplina comunitaria ad alcuni settori che toccano la sicurezza degli individui e soprattutto quelli che riguardano il controllo delle frontiere quindi in materia di immigrazione in materia di asilo
In materia di visti
Addirittura immaginando uno status dell'extracomunitario che sia identico per tutti in ognuno dei Paesi dell'Unione quindi può dire ecco questo questa dimensione dei diritti dell'uomo ho dei diritti del cittadino
Se ci si limita la all'Unione e sarà tanto più importante in vista in vista di un allargamento che come dicevo all'inizio coinvolge Paesi con più fragili tradizioni di democrazia diretta e di e di libertà fondamentali
In effetti uno dei punti di nuovi innovativi emersi nelle nei nostri lavori e quello fra l'altro di immaginare la sospensione o addirittura dei l'espulsione di un Paese dall'unione di protesti di gravissime violazioni
Di dei diritti fondamentali che ovviamente si può immaginare il colpo di Stato invasione di un altro Paese adesso si tratterebbe di ipotesi estreme da banali da passare al vaglio di una procedura molto
Molto rigorosa ecco questo è il grosso modo sono quei nove dieci punti intorno ai quali a mio avviso si svolgerà il dibattito saranno punti molto specifici
Saranno punti che serviranno a proiettare ancora più avanti la costruzione europea verso livelli di maggiore sovranazionalità e quindi di accrescerne la coesione e la capacità di azione esterna
Fidando nel tempo nel tempo in Intertoto nette bisognerà cogliere questa occasione questo anche as affollarsi di diverse occasioni fra loro legante
E io credo sarà compiuto
Di movimenti come il Mend il Movimento federalista europeo di accettare di accompagnare questo qua movimento perché poi toh passerà al vaglio delle opinioni pubbliche dei Parlamenti la loro reazione poi sarà quella loro giudizio sarà quello definitivo grazie
Ringrazio vivamente il ministro fa giorno per quest'ampia in interessantissima panoramica dei lavori del Gruppo di riflessione
Il l'intervento del ministro Fagiano conferma i federalisti io penso in una loro profonda convinzione che cioè che lui ci troviamo di fronte a una scadenza decisiva che nella in seno al Gruppo di riflessione quindi presumibilmente alla Conferenza intergovernativa stanno emergendo ed emergeranno posizioni interessanti posizioni che
Prefigurano una assetto istituzionale che vai nel senso della democrazia nel senso del federalismo ma che tutti queste spunti tutte queste iniziative non ho tengono mai l'unanimità atterravano sempre delle dei blocchi da parte di uno o più Paesi che
Si oppongono
A queste iniziative a queste proposte ora noi rimaniamo profondamente convinti che le sorti dell'Europa dipenderanno dal fatto che un certo numero di paesi abbiano effettivamente una volontà sufficientemente determinata di procedere nel senso di una riforma democratiche federale delle istituzioni da a sviluppare anche la volontà se necessario di andare avanti da soli senza il consenso degli altri eventualmente anche a costo di una rottura questo mi sembra
Il punto cruciale questo un punto che non è affatto giocato perché che questa volontà esiste è tutto da vedere contro e ci sono anche forti dubbi che ci sia ma questo il fatto di cercare di far nascere questa volontà sarà uno dei compiti fondamentale che i federalisti si assumeranno in futuro
Io saluto molto cordialmente Emma Bonino che dopo qualche vicissitudine è riuscita a raggiungerci
Voglio in queste circostanze esprimere la nostra nostro presa mentre la nostra gratitudine per la così Farmer l'attenzione permanente con cui persegue sempre i lavori e le attività dei federalisti così come saluto cordialmente presidente della Camera di Commercio Piero Bassetti di cui oggi siamo ospiti io lo pregherei dopo l'intervento del commissario e non Emma Bonino di volevo rivolgere un
Seduto dall'assemblea
Do quindi la parola
Demmo Bonino per la sua relazione
Grazie mille
Io mi scuso molto con tutti voi se per un combinato disposto di treno più aereo nonostante un'altra taccia alle sei della mattina sono arrivata in in ritardo
Così come mi scuso se non potrò come già il presidente era stato informato seguire tutti i vostri lavori per della giornata
Ma ottenuto ad essere presente proprio perché ritengo come lei diceva che o spero mi illudo insomma non lo so che la partita non è del tutto giocato
E in questo senso devo dire che qualunque occasione
Venga offerta o possa anche essere creata mi sembra importante coglierla
Giustamente
Io non farò ovviamente mi sembra l'abbia fatto in modo eccellente ministro Fagiolo una relazione tecnica nemico compete
Certamente volevo forse affrontare alcuni Problemi di analisi politica e di Indirizzo di dove vogliamo arrivare agganciandomi esattamente alla a quello che lei diceva
A me sembra che certamente viene detto che la Conferenza intergovernativa non è che una tappa della costruzione europea che non bisogna drammatizzare questa scadenza
Che non è la scadenza finale o determinante io però non mi sento così rassicurata nel senso che comunque una scadenza e che non è che ne siano previste molte altre
E non mi sembra mai molto positivo sostanzialmente perdere degli appuntamenti
Da questo punto di vista credo che
In fondo la posta in gioco esattamente la posta tra una scelta
Tra chi vuole
Opporre accentuare i caratteri federali di questa unione e incamminarsi verso un'integrazione politica di tipo federale oppure chi
Anche in modo non nascosto trovo io preferisce sostanzialmente arrivare ad una grande zona di libero scambio punto e basta
Sono due opzioni e a me sembra che un punto di partenza già importante di grande aiuto
Sarebbe vedere se queste due opzioni intanto sono dichiarate
Quello che mi fa più paura sostanzialmente è che questi punti di partenza e di arrivo anzi di di idea dell'Europa non siano né chiare né dichiarati sì che alla fine
Perché non saremmo stati attenti alla parte procedurale ad esempio alle norme alle regole chissà e saremmo andati magari verso ad un allargamento puro e semplice si troverebbe obiettivamente di fronte ad una grande zona di libero scambio senza più capacità di incamminarci verso un'unione federale non riporre nonno ovviamente non ripercorrerò qui
Certamente le analisi o i dettagli storici incerto il contesto generale in cui si quadra inquadra la riforma del novantasei varrà la pena di ricordarlo
Indubbiamente la mancanza di organi rumeno di un nemico comune di cui o il muro di Berlino come lo vogliamo chiamare
In assenza di un nemico comune è venuto a mancare mi sembra un elemento forte di coesione
Mi sembra altrettanto che si stiano manifestando sempre sempre di più delle forze centrifughe
E ne consegue una grande instabilità politica nel continente europeo congiunta come ben vediamo anche a fenomeni di nazionalismo di intolleranza alle frontiere dell'Unione ma devo dire con alcuni segnali anche all'interno
Sul piano economico non mi sembra che la Ford foto grafia alta davanti agli occhi di tutti
In questo contesto le per lì e le presse a mio avviso le pressioni per un ampliamento in tempi brevi
Dei nuove Paesi a me pare che pongono notevoli problemi per il funzionamento futuro delle istituzioni per non contare un dettaglio di cui si parla molto poco ma che alla fine non so bene quando verrà fuori dicasi chi paga
Ovvero il finanziamento di questo allargamento finanziamento per lo meno della politica agricola dei fondi strutturali
Sarebbe peraltro molto interessante credo utile un elemento non per la per nulla marginale e in questo dibattito se ci fosse una vaga idea di quanto costa
Quanto costa estenderla politica agricola a venti Paesi peraltro con connotazioni molto particolare
Polonia Ungheria eccetera
Ma insomma sarebbe bene e io mi auguro che la commissione così come si era impegnata per la fine dell'anno faccia qualche conto approfondito perché non mi sembra un elemento marginale nel dibattito
C'è poi dall'altro punto di vista di contesto generale una crescita diciamo in molti paesi di quello che viene chiamato
Euroscetticismo comunque una certa una sorta di allontanamento vini sofferenza rispetto all'Europa virgolette dei tecnocrati e dei mercanti
Dovuto ha molte ragioni non solo sociologa non le voglio ripercorrere è indubbio
Che magari il cittadino si pone alcune domande semplici e che per ora sono senza risposta e che aumentano un certo tipo di distacco non solo
La guerra in Udine ex-Jugoslavia voglio dire è un cittadino dice ma perché l'unione ha tollerato senza reagire una guerra spietata le proprie porte
Peraltro essendo poi spero io impegnato invece a finanziare la ricostruzione che e la seconda tappa che avremo di fronte
Seconda domanda che il cittadino si chiede come può una grande Unione europea consentire o accettare l'esclusione di intere fasce della popolazione rispetto al progresso al benessere economico
Terzo elemento l'opacità totale chi insomma tra Commissione Consiglio e Parlamento è il responsabile insomma chi è a Bruxelles chi decide a Bruxelles come l'identificazione tra nel bene e nel male voglio dire di una istituzione
A me pare che non tenere conto di questo diffuso malessere
Della richiesta dell'opinione pubblica e non provare a dare delle soluzioni la proposta federalista mi pare
E la più chiara da questo punto di vista a me parrebbe un grosso errore politico oltre che un grosso errore tattico
Ora ci sono poi i alcuni elementi perché a me pare che i segnali che provengono dai vari governi o leader politici non mi sembrano molto incoraggiante
Sempre di più a se stiamo in in due in circoli chiusi come giusto che sia a dibattiti molto approfonditi e sofisticati di ingegneria istituzionale
Spesso però mi sembrano un po'privi di o scarse insomma di contenuto un po'asfittici sul piano politico per così dire
Ad esempio l'ultimo vertice di Maiorca i risultati dell'ultimo vertice informale per carità di Maiorca mi sono sembrate un po'scoraggianti
Certamente non voglio arrivare al titolo poco ma intitolato il giornale lo sua
Ma che era grande titolo era il De Verri andesite del qua missione complici
Non è non voglio fare della però è indubbio che a parte hanno discusso certamente di cose più d'emergenza ancorché molto importanti che ne so di assegni governo piuttosto che
La deroga agli accordi di Schengen eccetera mi sembra molto poco su il piano invece un po'più a medio e a lungo termine
E ovviamente si è discusso dei malumori provocati dalle dichiarazioni del ministro Waigel insomma tutta una serie di cose importanti col voglio ben chiarire nostra diminuendo niente
Dico però che mi pare poco elementi io poche indicazioni siano avvenute sul piano più di costruzione europea e insomma in tre in in realtà di che cosa vogliamo dall'Europa e quale Europa vogliamo
Ora dell'ora ha detto in un recente intervento infatti di vanta al Parlamento europeo ha esattamente questo e se cominciassimo a stabilire che cosa vogliamo
Perché se almeno cominciassimo a stabilire quale Europa vogliamo probabilmente poi le soluzioni tecniche o di ingegneria istituzionale probabilmente non che sia più facile trovarle ma abbiamo degli schemi da seguire un po'più facile ora io non voglio ne è utile produrre qui le opinioni individuali di ciascuno quello che ognuno vuole non è uno mi pare più questo livello dell'esercizio
Ma certamente diceva anche il ministro ci sono elementi comuni che mi paiono indubbio un duro io personalmente rimango molto legata a che mi sembra ancora l'unica percorribile l'unità portatrice di un progetto che può anche sollevare i cuori oltre che oltre che gli ingegneri devo dire mi sembra che la proposta ancora
Più adeguata e la proposta dell'Europa di stampo federale perché mi sembra l'unica proposta che può consentirci di avere nello stesso tempo un'Europa più forte un'Europa più democratica anzi più forte proprio perché democratica più solidale e in cui sostanzialmente il centro della costruzione non è il mercato mai cittadino per tutti questi elementi e non per questioni ideologiche
E a me sembra che l'ha proposta federale continua ad essere la più adeguata c'è questo l'obiettivo che vogliamo se vogliamo un'altra cosa allora è evidente che la proposta federale non c'entra nulla e non abbiamo certamente bisogno di scomodare fuori sogni
Ideali eccetera si può fare qualcos'altro in modo molto chiuse allora se siamo d'accordo se fossimo d'accordo su queste tre obiettivi senza avere la pretesa in pochi denti pochi minuti diritti di riformare il Trattato di Maastricht
Consentitemi però forse alcune idee idee mo'alcune proposte
Tex mi interessa è una politica estera è secondo pilastro è una delle cose che mi appassionano di più anche perché tra le altre ma insomma certamente questa è quella che rispetto agli questi ultimi anni
è quella che si è dimostrata obiettivamente abbiamo una fotografia di inadeguatezza di una strumenti a me sembra che e ripeto ovviamente sono sto anche d'accordo sulle riforme del voto il voto a maggioranza con tutta una serie di e anche invenzioni che ci possono essere per cui per esempio se c'è una votazione a maggioranza che implichi che ne so l'uso militare non obblighi per esempio a partecipare le i Paesi che hanno votato contro voglio dire si possono trovare tutto maggioranze qualificate
Qualificate nel senso della popolazione e non solo del prodotto interno lordo per esempio già si possono fare ma insomma il punto di partenza e se vogliamo che che intanto anche in termini di politica estera e di di sicurezza e di difesa comune le decisioni si prendono a maggioranza dopodiché troviamo le formule ma certamente questa è una questione internet politica estera in questi giorni in questi settimane va molto di moda molto di moda la figura de Monsieur pesca Messico Madame pesca ma comunque un signore che rappresenta la pesca
A me non pare su cui io sono perfettamente d'accordo ma il problema non è poi solo bis sembra quello della visibilità il problema è che uno può a vere visibilità se rappresenta anche evidentemente il potere decisionale il potere di attuazione ma se tutto dovesse rimanere come l'impianto diciamo procedurale di competenze tu puoi pure a mettergli Alain Delon ma
Che sarà pure più visibile ma se rimane il voto all'unanimità e questo tipo di procedure previste dal secondo pilastro eccetera tu puoi pure mettergli Alain Delon ma non è questo il problema tant'è vero che dopo che parliamo da settimane di Messina pesca Messia pesche ce lo siamo ritrovati è di nazionalità americana quindi già un dettaglio che non torna
Ma no può disporre e quindi però perché perché Holbrooke rappresenta un centro del decisionale una volontà politica una scelta politica corredata da alcuni strumenti militari finanziari eccetera rappresenta sostanzialmente una politica con chi la decide corpi degli strumenti di politica estera che poi li vogliono usare o no questo è un altro discorso e alcuni strumenti finanziari e credo che quello che succede è successo infatti in questo scorcio per cui io condivido la sua frustrazione ministro Fagiolo quando dice in fondo tutto questo processo anche di dialogo di pace è stato fatto dagli europei in modo su cui tornerò e poi alla fine ha però a il determinante è stato appunto un signore che meno conosciuta certamente di Alain Delon ma che giustamente ha rappresentato in questo momento questa situazione
Appunto perché il porno invece abbiamo seguito e ripercorro forse un po'nei dettagli questi quattro anni perché la comunitarizzazione del
Aprire il dibattito ma da questo punto dichiaro
Allora su questo settore io ritengo che in questi quattro anni
Non credo dire parole eccessive ma certamente le ho pensato a molto proprio per supplire delle carente
Procedurali su cui non è e quindi politiche si è inventato tutto una serie di strumenti a mio avviso in tappeto contrasto e in aperta violazione dal Trattato di Maastricht
Il gruppo di contatto Sco io voglio dire avrei fatto grande polemica non perché non c'è né non non perché faceva ma ma dall'altro punto di vista marchi è
Contiene Dual Ecoterm procedura è stato deciso
A chi risponde quali poteri quali responsabilità quali competenze ma
Questo da un a me pareva mal Polo lo lo scontro politico per chiarire la stima per chiarire botti andava a mio avviso forse affrontato
E siccome manco al Gruppo di contatto giustamente ha funzionato per le ragioni detta almeno a un certo punto diciamo una un dato due mediatori
Poi alla fine ci siamo inventati un altro mediatore e alla fine è arrivato un altro signore
Credo che questo questi esempi o comunque un'analisi ma non per fare del vittimismo ma ma insomma un'analisi dei meccanismi e dei passi che sono stati fatti negli ultimi quattro anni dovrebbe darci credo io qualche lezione su cui riflettere per capire e il futuro di questa di questa situazione così come condivido assolutamente quanto lei diceva per quanto riguarda l'Unione europea occidentale
Non esiste una politica di sicurezza comune senza una politica di difesa comune sembra questi passi da scegliere ma così come forse una cosa che dovremmo intermedia gli strumenti della politica estera che forse a volta sfugge è in fondo l'organizzazione a livello europeo di quello che è negli Stati Uniti il National Security Council
Cioè uno strumento di analisi di della situazione di proposta di scenari che consenta di e non perché oggi poiché questo non c'è ovviamente ognuno telefona la propria capitale
Che non è esattamente un modo di avere analisi e scenari su cui poi la la responsabilità politica sceglie ma che prodotti appunto da un organismo da un ente voglio dire a spanne poi si possono trovare tutti i correttivi ma la quella che mi viene in mente certamente National Security Council fatte ovviamente le debite differenze
Di quanto vogliamo e questa mi sembra una cosa su cui riflettere molto altrimenti non avremo uno strumento di analisi di base che conta un tappo allora pure ci si volesse arrivare una possibilità di scelte politiche insomma un ente che propone a chi deve assumere delle decisioni
In tre scenari possibili a seconda dell'interesse che uno vuole le vuole seguire e rispetto al quale la scelte più trasparente Manna né approfondita non approfondirò altre cose su cui invece sono assolutamente cioè su cui sono assolutamente d'accordo in particolare per quanto riguarda il terzo pilastro la e la tutta la parte cittadinanza
Sono una cosa ovviamente sulla parte democratica il coinvolgimento del Parlamento europeo questo mi pare che in questa sede è inutile che sprechi io molte molte parole un ultimo accenno
Sicuramente sulla Parlamento europeo ovviamente mi sembra la necessità di una procedura elettorale uniforme ad esempio altro elemento possibile
Nella mia impostazione da radicale trovo che ad esempio la creazione di partiti politici transnazionali
Può essere un dato di raccordo tra i cittadini e questa dimensione appunto transnazionale o perlomeno europea
Un ultimo punto e chiudo sulla politica di insomma la riunione più solidale va be insomma sulla per intenderci sulla politica
Sulla moneta unica
E quello che a me pare che mentre sulla moneta unica l'impostazione al di là delle dei tabù convergenze non convergenza eccetera eccetera mi sembra che quello che manca assolutamente e il coordinamento delle politiche economiche degli Stati membri che resta dov'è stato completamente embrionale e certamente sempre di più senza che nessuno mi accusi di spero di anatemi autonomo non so che cosa certamente questa situazione mi sembra ormai decisamente intollerabile
Anche perché intanto come testimoniano le attuali pensioni Dini monetarie mi sembra difficile prevenire pervenire ad una moneta unica in assenza di un governo delle pole nelle diverse politiche economiche
In secondo luogo mi permetterei di dire che non mi pare sanno da un punto di vista democratico attribuire rilevanti poteri magari alla Banca centrale europea in assenza di un da contrappeso costituito da un organo di carattere specificatamente più politico
Non so perché perché la banca europea vi do mi dovrei sentire più garantito da una banca europea se non ho un contrappeso politico a a questo processo
Per esempio un Consiglio Ecofin di economie di finanze dotate di poteri effettivi in materia di politiche economiche ma non voglio approfondire questo tema dico però che anche tutta la la la dibattito sulla moneta unica mi sembra che dovrebbe trovare un approfondimento nel chiederci e chiedere com'è possibile una moneta unica senza un governo in fondo dell'economia e mi sembra che questo rispetto anche alle agli episodi di questi ultimi giorni potrebbe essere il vero problema da chiedersi in termini di di prospettiva
Non no no molto altro da aggiungere salvo forse una considerazione politica finale
Io credo che e la politica è sempre mediazione e alla fine sempre uno deve certo a cercare un compromesso dipende quale costi vuole pagare ovvero se vogliamo riuscire vogliamo arrivare a pagare ad ad un compromesso a qualunque costo oppure se riteniamo che la necessità politica di una unione federale
Abbia dei costi questa scelta politica che non si devono pagare altrimenti l'alternativa appunto è che avremmo perso per strada
Tutte e queste impostazioni e ci troveremo come inglesi ed altri appartamenti nordici apertamente sostengono ad una zona di libero scambio
E e tutto sarà chiusa la ci sarà anche chi usa così credo una speranza una avventura
Non per il gusto dell'avventura ma perché io credo che la davvero la costruzione federale e l'unica che può essere forse a adeguata a
Dare soluzioni alle sfide sostanzialmente degli anni Duemila in questo senso credo a non fare ideologia semplicemente rendendo rimane forse la più adeguata ad accettare la scommessa del futuro vi ringrazio
Ringrazio vivamente il commissario Emma Bonino alla quale non posso far altro che esprimere il mio larghissimo consenso che penso che sia quello di tutti i federalisti
Pregherei adesso il presidente Bassetti di rivolgersi ad un processo abbiamo dopo rilascio del fondo venga se quindi venga qua
Armani sbagliato
Il suo collega tra
Insieme
Ventricoli
Nove
Innanzitutto grazie di essere qui di avere cento il Palazzo dei Giureconsulti direttamente alla responsabilità specialità della Camera di Commercio per questo vostro convegno
Anch'io mi scuso per potere solo dare una partecipazione di cortesia dal padrone di casa ho dovuto è un'arma fatta con convinzione e di non poter seguire fino in fondo il convegno perché è il sabato mattina è una giornata di convegni e in più io devo andare a Napoli per eccellenza domenica sull'arbitraggio quindi dovrò chiedere scusa per quello però io non vorrei limitarmi solo a una
Manifestazione di cortesia anche perché come molti dei presenti sanno mi considero un federalista convinto da sempre
Sia pure proveniente dal filone degli autonomismo in e ritengo che il tema che avete affrontato oggi sia di grandissima importanza ecco io vorrei fare una correlazione non casuale sul fatto che oggi voi siete qui nella casa che i mercanti cioè nella universitas Mercatorum e domandarci una cosa in relazione al tema chi ha dato il maggior contributo alla costruzione dell'Europa in questi ultimi trent'anni
Io non ho nessuna esitazione a dire che sono stati i mercanti
Cioè non a caso l'unione nasce come mercato economico
E diventa gradualmente struttura politica
Ma non hanno che le impresse
Spinte a realizzare un loro interesse di mercato comune aprono la strada altre avvolgimento della antica tradizione nazionalista degli Stati nazione che hanno rotto l'Europa e per secoli sono stati i veri protagonisti della non Europa
Ecco secondo me chi ha avuto la forza per rompere gli Stati nazione non c'è dubbio è stata la tecnologia la mondializzazione la globalizzazione che prima è passata dall'europeizzazione
Che ho un terzo incomodo come sempre un nemico comune
Il combinato disposto dell'alterità di un nemico e dell'interesse a una soggettività unica ha fatto quello che fino all'ottantanove sembrava un processo avviato una sua costruzione
Oggi noi qualche volta tendiamo a dimenticarci questo fatto
Cioè tendiamo a dimenticarci che un soggetto politico non è una costruzione astratta di intellettuali tutti i costituzionalisti è in genere il confluire disinteressi i primi fra i quali sono i valori cioè ciò che sono le dimensioni culturali che poi si sposano con gli interessi
Il territorio in questo senso perché l'agricoltura è stata così importante perché sul territorio gli interessi sono quanto mai corposi e hanno anche un contenuto valoriale e poi il potere perché la difesa prima la Bonino diceva chi è questo signore questo signore è uno che ha poteri cioè voglio dire il potere non si conferiscono coi Trattati forti poteri si conferiscono e si sanzionano coi Trattati ma si conquistano coi rapporti reali
Ora io credo che sia un grossissimo errore pensare che al punto dove siamo arrivati il problema del far coincidere gli interessi con la volontà politica del disegno che vogliamo costruire possa essere scisso e questo secondo me è sempre il rischio del di certi movimenti che secondo me questo è un rischio spegnere presente anche per il Movimento federalista è il rischio che una volta non con un'altra termine oggi essere chiamato di sopra strutturalismo
O di illuminismo io credo che sarebbe un rischio invece non capire che oggi più che mai abbiamo bisogno degli interessi per costruire il potere
Soprattutto se vogliamo essere democratici cioè se vogliamo costruire dal basso
Ora a me pare che oggi ci siano due forze che stanno rompendo che sarebbe il caso di mettere realmente alla stanga come è stato messo alla stangata De Gasperi
E esce un manda l'acciaio e il carbone per cominciare il discorso dell'Europa
E questi sono da un lato diciamo il trascende i mento del dello Stato con il confine che ormai fa l'attività produttiva
Oggi non solo l'impresa
Ma anche i consumatori sono senza confini pensate ai nostri giovani che non sanno nemmeno più cosa sia il confine e tanto è vero che non ci sto accorgiamo del confine solo per la questione degli immigrati
Quindi il problema centrale delle Autonomie funzionali cioè esistono ad oggi delle dimensioni meta nazionale che spaccano felicemente lo Stato-nazione che fanno lo Stato senza confini che fanno la Poli e archivia
Che fanno lo stato funzionale che sono fondamentali per unire l'Europa voi siete in casa di un di questi potere e non è un caso che proprio recentemente il parlamento italiano con la riforma delle camere di commercio ha sancito una novità grande che dal mio viso da da tenere il soggiorno generazione cioè l'aggancio tra il sistema degli interessi e delle imprese e le Autonomie anche territoriali costruendo un nuovo tipo di ente locale sarà appunto la nuova Camera di Commercio che si affianca al Comune come espressione invece del cittadino in quanto tale e il secondo non perché vedo che la che al Belli è il problema del regionalismo
Cioè
Lo Stato nazione si sta spaccando sul territorio
Perché Latimer la confluenza fra interessi e territorio regionale è spaccata l'equilibrio che era stato quello dello Stato nazionale interessi e territorio coincidenti
Oggi c'è una rete di regioni che si candida a farsi organizzare in Police no
C'è una rete di funzioni pensiamo alla scienza pensiamo alle alla alla tecnologia prendiamo all'imprenditorialità prete pensiamo ai consumi
Che si candida per essere costruite in una Bolis ecco secondo me è triste dirlo
Ma tutto questo si aggiunge per non dire che si intreccia
Col vecchio problema della rappresentanza soltanto del cittadino della cittadinanza e quindi delle foto
Ecco noi dobbiamo capire che anche il concetto di democrazia si sta arricchendo di complessità maggiori questa fatica della comunità per risolvere il problema del quanti voti sta il voto per testa o il voto per peso
Che lo stesso problema della democrazia degli interessi vede quando si tratta di difendere le persone una testa un voto è un principio non discusso quando si tratta per esempio di far la democrazia dell'impresa non si può far votare la FIAT e il taxi sta allo stesso modo becco
Allo stesso modo non si potrà mai più far votare la Germania e l'Olanda allo stesso modo e non l'ho il Lussemburgo ecco
Ora secondo me qui ci sono delle sfide che sono sfide concettuali sulla natura dello Stato
Cioè quando dello stato dell'organizzazione politica dei fatti la parola Stato non ci serve più noi dobbiamo costruire un'Europa che sia una Paolis costituita e intorno a rimessione che non sono quelle dello Stato ecco allora io chiudo perché non non non sono qui a Parma relazione ma una testimonianza si io credo che non sia casuale che anche oggi siamo qui insieme io porto questa testimonianza io credo che per un governo dell'Europa e il tema monetario è lì
Estremamente icastico
Certo la moneta è un'istituzione
Ma un'istituzione che attraversa gli interessi non vado non può sfuggire a nessuno cioè secondo me non sottovalutiamo
Il conflitto che c'è attorno al problema della moneta da che mondo è mondo il principe aveva una funzione tagliare il cordino
No farlo e tagliarlo
Oggi che in un'economia moderna qualcuno ponga il problema che il conio non lo deve più tagliare il principe questo è un problema molto serio che per esempio su quali consumatori coincidono perfettamente io che era Londra parlavo con un lord inglese il quale diceva la moneta non può che deciderà il Parlamento
No e ha perfettamente ragione dal suo punto di vista ma io con calma gli ho posto il problema
Siamo assolutamente sicuri che il Parlamento ha diritto a tagliare il metro monetario
Cioè voglio dire ci si pongono dei problemi che si sono posti nei comuni dove la lunghezza del metrò non a caso era scolpito nel marmo della cattedrale no e non era questione del consiglio comunale
Quindi anche questo tema della moneta secondo me va visto non astrattamente secondo gli schemi del vecchio statura in tutti gli Stati nazionali L'Unità la lunghezza della moneta era decisa dal governo
Questo era antidemocratici profondamente no era un tipico problema di sovranità
Oggi il discorso che fanno gli inglesi che sembra democratico e loro lo fanno in termini democratici noi sappiamo che democratico non è perché in realtà per difendere la sovranità si introduce un potere ad libitum che invece per esempio i tedeschi contestano
Nella misura in cui dicono l'unità monetaria non deve essere decisa da nessuno
Certo noi sappiamo che in termini di potere c'è poi il rischio che in questa situazione venga deciso dalla Bundesbank
Comunque la Bundesbank non è l'imperatore questo è un problema sul quale dovremmo riflettere
Io mi fermo qui per dire che almeno per quanto ci riguarda per quanto riguarda Milano sempre sta per Movimento federalista che i mercanti milanesi l'università sul mercato è molto interessata ai problemi che loro portano avanti e quindi mi fa molto piacere mi scuso devo salutarvi di aver avuto questa occasione di incontro stamattina grazie
La ringrazio vivamente il presidente per sette sia per il suo intervento di oggi sia per la costante collaborazione che
Ha sempre voluto dare ai federaliste nelle loro attività editorialisti hanno sempre molto apprezzato grazie ancora
Per rispetto al lavoro delle nostre interpreti dovremmo tentare di anticipare leggermente la conclusione dei lavori e quindi sempre il allora delle conclusioni di Vito montani potesse essere portata dalle dodici e trenta alle dodici e quindici diciamo questo sarebbe molto apprezzato dall'interprete
Questo ci lascia in ogni caso un tempo ragionevole per gli interventi che sono previsti nel programma che io pregherei di o limitare nel tempo in in considerazione appunto della disponibilità che abbiamo o proporrei una piccolo cambiamento nell'ordine degli interventi previsto perché il senatore Caputo deve essere a Bergamo per l'ora di pranzo e quindi lo pregherei di venire alla tribuna Brino può esser pagato Polito e
Cari amici Bongiorno io vorrei cominciare con rilevare un piccolo paradosso
Nella relazione di John pende che io ho apprezzato moltissimo per la sua grande lucidità
E c'era una conclusione abbastanza singolare
Che e l'Italia in questo momento che può fare da motore alla costruzione europea
è la cosa sarebbe bellissima se l'Italia forse in una condizione adeguata per far queste cioè se alla volontà Eru operistica
Manifestata con il referendum dell'ottantanove sì
Corrispondessero delle siamo corrispondesse una situazione economica politica e organizzativa atta a svolgere un ruolo del genere purtroppo le cose non stanno così
E mi riferisco alla come documento che il Movimento Federalista Europeo distribuito proprio nei giorni scorsi il sentiero virtuoso della politica italiana
E sentiamo mutuo nella politica italiana io lo condivido al cento per cento nei suoi obiettivi e anche nei suoi strumenti temo soltanto che non ci siano le condizioni politiche per realizzarlo
E qui voglio venire nel tempo che mi è concesso a un'analisi della situazione italiana in rapporto ai tre pilastri con su cui la costruzione europea deve appoggiare primo pilastro
Noi
Vogliamo certamente l'unione economica e monetaria e vorremmo anche essere nel suo nocciolo duro perché temiamo
Che il metodo del nocciolo duro ammesso che se non si debba adottare e forse questo è indispensabile possa creare dei considerevoli inconvenienti per quelli che ne stanno fuori anche per quelli che ne stanno dentro perché la libertà di azione che quel godrebbero quelli di film che ne rimangono fuori certamente a quelli che ci entreranno dentro e che saranno vincolati non porterà giovamento io ho fatto un intervento il Senato nel dibattito sulla legge finanziaria della altri due giorni fa assoluta incentrato unicamente su questo argomento il presidente Dini dice che noi rientreremo al più presto nello SME
Che chi non crede che l'Italia possa parte a compartecipare alla poi alla prima terza fase del dell'unione economica e monetaria in tempo sbaglia e che tutto va bene madama la marchesa
Ebbene io non sono d'accordo su questo io posso dirvi per certo perché ho torna facendo il mestiere che faccio anche delle informazioni di prima mano
Che noi non rientreremo dello SME ha una quota inferiore a mille cinquanta contro marco
Che per arrivare a questo o per arrivare a a discutere di rientro bisogna che cito restiamo su questa quota per almeno tre mesi con una certa stabilità è io non vedo purtroppo queste condizioni realizzarsi in un posto in un futuro i parametri di Maastricht mentre qui è successa anche una cosa abbastanza paradossale
Cioè che noi abbiamo fatto un piano di rientro che non teneva conto che invece di tre anni ne abbiamo disposizione soltanto due
E che perciò i tuoi dieci i conti che sono stati fatti sono tutti sbagliati e che se vogliamo anche solo tentare di convergere sui parametri di Maastricht dobbiamo fare una o un'operazione molto ma molto più impegnativa di quella che si appresta a fare il Governo con questa legge finanziaria ammesso che passi così come
Secondo punto in Senato il Presidente del Consiglio è venuto a dire che un Europa che per qualche punto
Tenesse fuori dall'unione economica e monetaria uno dei paesi fondatori non sarebbe degna della sua storia e può anche darsi che sia vero il frigo su questo concetto sono assolutamente d'accordo
Purtroppo i segnali che ci arrivano è che non ci faranno sconti e purtroppo e questo è anche dovuto a un a quella doppiezza della pensiero tedesco qui John pendere ha accennato brevemente ma che meglio credo terra che sappiamo bene come stanno le cose approfondire cioè a questa encomiabile volontà di Europa del cancelliere Kohl e di una parte dell'azione dell'ONU
Corrisponde tutto un altro partito il quale vuole semplicemente trincerarsi dietro la severità
Dei parametri di Maastricht
Per non fare l'Unione economica e monetaria e questo dobbiamo saperlo purtroppo e le prese di posizione di Theo Waigel di Tietmeyer
E di altri personaggi forse meno prominenti ma temo non meno rappresentativi di una certa opinione però pubblica sono abbastanza eloquenti in materia quindi non dobbiamo farci illusioni
Noi abbiamo dobbiamo assolutamente rientrare nei tre ma pagare dei tre primi parametri cioè quello dei del tasso di inflazione quello della percentuale di di PIL consentito al deficit hanno quello dei tassi di interesse
Questo richiederà signori lacrime e sangue non è assolutamente idee onesto dire che lo si può fare così con la mano sinistra
Ma non solo Bari chiederà a quella ristrutturazione profonda della spesa pubblica in Italia
Che nessuno in realtà a ancora può intatto qui si continua a tagliuzzate dei quali giungere qualche cosa di là
E il risultato sarà sempre inferiore alle aspettative insufficiente e quindi inadeguato a portarci in Europa
Quanto al debito pubblico nessuno neanche tenta più di ingannare sì perché e lo stesso piano di rientro su tre anni prevede un o un debito pubblico al centotredici per cento del PIL che quasi il doppio di quello consentito e se ci faranno qualche sconto non sarà al a livello del centotredici per cento ma a livello del settanta ottanta e tutti quanti sapete non ho bisogno di spiegarglielo corro significherebbe rientrare cinque rientrare in questi termini
Non voglio abusare troppo del vostro tempo passiamo al secondo pilastro io sono un sostenitore del secondo pilastro esattamente al pari del commissario Bonino
Per la semplice ragione che qui si comincia relativamente da zero e quindi l'Italia
Se ci dà dentro forse a un se una capacità di iniziativa può ancora rientrare nel nocciolo duro in quella che sarà l'Europa a più velocità o accerti sovrapposti come preferisco chiamarla io ma anche qui ci siamo preparati siamo adeguati ebbene purtroppo no io la la dieta l'altro ieri in Commissione affari esteri
Abbiamo esaminato il bilancio del Ministero degli Affari Esteri italiano o per il l'anno va per riproporre però prende la possibilità legge finanziaria ebbene noi abbiamo spendiamo cooperazione inclusa lo zero virgola ventinove per cento della spesa pubblica per la polo per la politica estera
Che zero venti nove per cento che va paragonato al no allo zero virgola nove cioè più di tre volte tanto
Che era negli anni Cinquanta quindi noi abbiamo ridotto di due terzi quello che desti diamo la politica estera
Che politica estera può si può fare l'Italia in una condizione del genere la politica e il secondo pilastro non è solo politica estere politica estera e di sicurezza europea
Di sicurezza si tipica so soldati significa disponibilità di strumenti anche militari quando Servono
Ebbene anche qua
Noi spendiamo per la difesa esattamente la metà di quello che spendono gli altri Paesi europei uno virgola sei per cento rispetto a una media del due virgola otto tre per cento da superata addirittura da alcune nazioni ora se vogliamo partecipare come protagonisti alla politica estera e di sicurezza comune e evidente che questa tendenza va rovesciata
Che ogni volta che ci si chiede di partecipare a un'operazione squisitamente in cui diciamo internazionalista come potrà essere quella di presidiare idee i confini della Bosnia per evitare la ripetizione della tragedia degli ultimi anni dobbiamo cominciare a raschiare il fondo del barile per trovare due o tre mila uomini questa non è una situazione che un paese come l'Italia che ha la stessa popolazione la Francia e della Gran Bretagna e poco nota poi tanto di meno della Germania possono sostenere a lungo
Quindi secondo pilastro va benissimo ma dobbiamo adeguare gli strumenti italiani per parteciparvi altrimenti anche sul secondo pilastro saremo in serie B
E io non voglio che il mio Paese entri in Europa in serie B
Il terzo pilastro terzo pilastro abbiamo visto tutti dove da figura che abbiamo fatto con e gli accordi di Schengen che sappiamo tutti e in questi giorni è sparso a piene mani sui giornali che siamo considerati dagli altri le dagli altri nostri partner il ventre molle della dell'Unione per quello che riguarda l'immigrazione clandestina extracomunitaria
Io non voglio qui addentrarmi nella polemica
Su che cosa bisogna fare coi clandestini criminali i clandestini non criminali ma non regolari nero o ne ho parlato ampiamente sui giornali chi è interessato può andassero a vedere
E ma ritengo che e il gruppo posto anche alla Ministero degli esteri di cui non faccio più parte ma dove mantengo qualche a qualche amico che nel programma del semestre italiano
Che io non lo conosco ancora credo sia ancora il foglio di via di formulazione sia iscritto a la l'attacca Gratteri capitali quello di promuovere una politica dell'immigrazione comune dei quindici Paesi questo potrebbe esserlo boom elemento unificante un elemento in cui l'Europa
Cerca di venire a capo di quello che senz'altro uno dei grossi problemi di questo fine di millennio che sarà lo sarà ancora di più nel prossimo millennio e nello stesso tempo trovare un unità su una argomento molto discorde
E allora forse essendo sono se riusciamo a recuperare sul Schengen
Se daremo seguito a nostri buoni propositi e nei confronti dell'euro polle della collaborazione della giustizia nel reato e cose sul terzo pilastro potremo giocare un ruolo ora questa potrà sembrare un vi fosse una visione un po'nazionalista dell'Europa nel senso che io voglio che l'Italia sia una protagonista in Europa
Se poi si potrà dissolvere nell'Europa in un secondo tempo questo è un discorso forse più per domani che per oggi cui data anche che non sono proprio più di primissimo pelo io forse non parteciperemo più indubbiamente questa Conferenza intergovernativa rappresenta una grandissima occasione rappresenta anche una grandissima occasione per l'Italia
Terra rilanciarsi in nero un Arena dove negli ultimi tempi non è ha fatto sempre delle brillanti figure però io vorrei contestare
Queste delle frecciate antieuropeiste che anti e berlusconiane che John Pinder ha lanciato un po'surrettiziamente dicendo che perfino a livello di ministro degli esteri in Italia era andato al al governo un anti europea o per lo meno è un è un po'scettico
In realtà tutto questo è basato sulla visione che Antonio Martino aveva del modo di arrivare all'Unione economica e monetaria non sulla necessità di arrivare all'Unione economica e monetaria e il suo famoso e per alcuni famigerato discorso di Bruxelles diceva in sostanza
Che i criteri di convergenza di Maastricht
Non sono il modo migliore per arrivare all'Unione economica monetaria che porteranno a tensioni
E ha difficoltà continue e che la strada deve essere quella della di un così detto Big Bang costituito adesso se accompagnato da una costituzione monetaria severissima
Che assicuri la convergenza delle politiche economiche e monetarie dopo l'unione l'unione e non semplicemente cerchi di infilare quindici monete in un imbuto contemporaneamente che può essere anche un esercizio abbastanza complicato
Oggi non dimentichiamoci che mentre l'anno scorso i Paesi che rispettavano tutti i criteri di convergenza di Maastricht erano tre
Quest'anno sono scesi a due già Germania è il Lussemburgo che un'altra componente assolutamente essenziale
Devono ione economica e monetaria come John Pinder ha giustamente rilevato stilista tendenzialmente allontanando perché le pressioni sulla governo francese rinunciare alla politica del franco forte e dare più attenzione ai problemi sociali e a e allo sviluppo economico sono indubbiamente assai assai consistenti
E proprio ieri credo che il franco abbia conosciuto una delle sue giornate peggiori negli ultimi tempi quindi non era antieuropeismo signor pende ed era forse una visione abbastanza lucida del fatto che Maastricht aveva dei nobili obiettivi senz'altro contiene senz'altro quello che cui dobbiamo mirare ma forse non ha stabilito se degli strumenti che no a opere consentano di raggiungere questo obiettivo nel migliore nel più rapido ed è il più consistente dei modi se mi consentite ancora due minuti io vorrei concludere con un apprezzamento per il Movimento federalista europeo perché continua a a dialogare con tutte le forze politiche con intelligenza con capacità di dialettica e con la volontà di portare tutti sulle sue posizioni ora
Siamo in Italia quasi tutti sulle posizioni
Tendenzialmente federaliste la differenza tra noi e voi è semplicemente che noi forse perché siamo dentro nell'azione io lo sono stato però
Quasi un anno adesso il sono più ai margini ma guardiamo ahimè la realtà in faccia da più vicino
E la realtà come del resto abbiamo sentito da tutti gli oratori relatori di questa mattina e alle volte più brutta di quanto non appaia
Da guardando alle cose da posizioni accademiche io
Mi definisco un Ewok realista nel senso che voglio fare tutta l'Europa che è possibile fare senza però delle otto tu io capisco benissimo che andiamo incontro a un periodo di una complicazione mostruosa perché questa politica dell'allargamento resa necessaria
Dalla caduta del muro di Berlino e ormai irreversibile ci porterà dei problemi che non riusciamo neanche immaginare Emma Bonino ne ha accennati alcuni ma ce ne sono moltissimi altri io ho fatto dire cento una ricognizione dei paesi dell'Est e mi sono mi si sono rizzati i capelli in testa all'idea che nel due nell'anno due mila la Romania possano possedesse le parte integrante dell'Unione europea ma il le questa realtà non va affrontata ma va affrontata appunto con senza dei senza dei tre senza traumi
Sono d'accordissimo che bisogna passare al voto a maggioranza ma se il passaggio al voto a maggioranza deve essere fatto all'unanimità e il passaggio significa che dobbiamo buttare fuori la Gran Bretagna dell'Unione Europea ebbene io a questo punto non ci sta grazie
Ringrazio il senatore Caputo
Col quale come è noto i federalisti qualche volta sono d'accordo e qualche volta no
Ma del quale i ferraristi hanno sempre profondamente apprezzato da assoluta disponibilità al dialogo e ne siamo convinti che dal dialogo
Alla fine del dei conti esce una comunità di intenti per questo siamo fiduciosi per l'avvenire noi io vorrei soltanto volevo fare Hood due piccolissima precisazione non non ci faccio il torto di chiamare la nostra le nostre posizioni accademiche annoveri comunque siamo dei militanti siamo dei militanti e non e non siamo degli studiosi questo penso che l'abbiamo dimostrata nella nostra storia cinquantennale è vero che noi non avendo responsabilità di governo non siamo a contatto diretto con gli avvenimenti
O
Ma per contro queste ci consentì di avere il vantaggio della distanza e spesso
Mentre certe volte quando si è troppo vicini si vedono gli alberi che non si vedeva queste
Grazie comunque ancora
Di senatore Caputo è stato un po'indisciplina troppo triste dei tempi e bisognerà che gli oratori successivi ne tengono conto
Io chiamo le tribù una
Vice segretario dell'Unione Europea riferiste Brino costiere che si esprimerà in francese prego meno
Dice evidenza prodismo De Pace Stevanato alla fine
Procedura di aterosclerosi da opere di Vernate mode datiamo veniva assicurata si diceva così genere che servizio i fichi lozione se con televisivo un governo per l'Europa
Ci mensilmente che speciale via procuratori WTA paralizzato anch'esso dottor previsti
Jersey lascio ad reagire confetto al giudice allaccio Élite senta di la difeso di Roma può detta Bip esito di pudore Sexion chi e come ma dove il modo per fare posto può fare pure pure della prossima dovrà prepararsi a una coscia consente alcuna mortale e di azione che al nord tratteggio patologia sì o se attenderà passiamo detto frasi posa quattro chiunque sede
C'è qualche motivazione giuridica
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Se ti imposizione
Non quesiti oggi compio perfezione quelle che la dice ne vale che deve fondere una tetra compresi quando fosse attende ha modificato il sette e prodotto la posizione primi ma visto ad Amedeo Cocchi sapremo le poste di via Veneto dalla RAI
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Ha Satta non degli nostra possibilità accontento e la previsione sette
Ciclismo Berlin animi tendono Duilio la piazza le piste si debba proprio a proposito agisco affettuosi gigioneggia o la nostra possibilità dove a trenta in euro forchetta si presenta molti aspetti
Quella cerco in atti jet Kinder Foppa chiamate per persone ma il passaggio messi Alleluja de di pochi passi al di sotto delle aziende federaliste fece omaggio ragion d'interrogatorio citato nell'ordine del milione zavorra Black Louis petrolio pubblico quindi Constitució l'età come monologo pensando alla teoria due Lucia e si esce
Ad essere attaccava il cinema Ross ma più di Bush
In tutte le sue tecniche dell'esofago cocaina
Di diverse università sono comunque alla volta del premier alle domande che le foto sua cotiche maniera e oppose alla conferma Satya programmata c'è qua coach oriundo a Biassono Precotto presso il la nostra papà possibile a proprio agio tra confermò rossa fischio le parole mo'contea di udienza per la voce montane margine speriamo da Santiago W. Dossetti aspetti furono la la precoce cosa già programmata messe come Knud Riolfi a professionisti io Liguria nel momento che sembra Chaplin drappello Bubbiano mitraglia purché un un record alla revisione del sette rincorse di opposizione oppure dall'evoluzione della e forma Petretto
Ma deve chi staffetta Londra faceva casino alla centotré spiega il Mossad Cremona Thomas ossia il nostro mandato Giantin dentro chi amido di qua sia una necessità e che verità dove possa hutu che modella se devo sesso lo tre postini Asio dove veniva per la famosa eccettuati Harker Ocho Rios addetti crolla per la rete non se che la per certe toghe la fossa indossa appaia vorrei porre la questione The club non fu appunto a territorio noto già dalla DIA dice Costa tra a mandarlo diuturno nell'ordine Château-Thierry nove posti persi non sia Macchia sui o chi questo ecco le foto ancora conferma Santiago ammazzarla sì vorrei richiedere cifre ed perfetta ed estetica passò chitarre sette fonemi insomma sa dove fosse la fase due al sette in ecstasy o di votare a maggio ritengo sa di cosa è ad accordi Saddam mio la Close di Desanti reddito e dove viveva poteva si adegua
Che so se esatte reddito dalle spire di cui Obama fosse nel cinema radianza due pretesto che la Charity Kim di sono andate extra passaggio il modo hanno bisogno più adatti alla vita al polacco applica CEPAS espressa si tratterà di due dovrebbe si trovino Previti e appartenevo pena
Destini della commissione
Dovrà virtus ossia la parte moda potessi addotte parole con sei saputo verso le carte
C'è qualche prione asciutto se considerassimo privo di una sua tocca Dirección Wh France dom un serto di competono sacro il Polito avremmo Nacional notam opportunistico sembra quasi empiriche setta di Arles affidati agli organi della giustizia
Otto papaya abbiamo dei astratta chiamati a Thiago Motta dalla pesca
E poi designa un io firmo Simplicio fuori a ok sotto choc dopo però Gervinho treni allestiamo io sia gira il suo modo di cosa io per allora quelle federali scontroso a fiamme che sia del dagli al buio contrattazione già dominio opera vestiario sette alla commissione assunte sino perfetto
E dalle storie usciva Kirsty messi posizione tu stessi conti Duferco Antonio Matera o forse rinnovo europea
Onorio inno coprifuoco consente a una nota mamma chiodo pesca chiese e chi no se danesi site chi approva il risotto emozione vede la classe politica ed esiti poi tu se si pongono tra chi gli ha pure moment contraddizione o servizio alle Chiesa crediamo quindi riproposizione concreti sono c'è da ridere i normopeso chi mai potrebbe trovare giù se conosciamo azionato esclusa nostrani che nella foto strappate ritornava in modo né a asciutte a mandarlo via anche istituti e tre portate si sa
E dice Gioviano perse l'attimo forse i quali con sedi difesi da un segno las ai in conclusione chi vota cioè affetto proteggersi a benefici è non so nulla dei militari federali queste figure sono parti piglio proprio denigrazione quaterna cioè quote dallo stop Coalition
Dovessi dette annusato né Madame lacca mise Emma Bonino stonata
C'è qualche sono un disco volante nostra l'occupazione occupa ciò
Farci storno acciughe tesissimo integre via definisce forse ne parla tacciati di fissità definiva ridefinì soci dovrebbero Intermonte emendata in tutti voi la Croce nove from vero Prisco è proprio possibile
Specie qualche settimana dopo due quattro Montichiari settima Commissione diciamo per ciò prova insomma intime paure De Poli sono ricorresse quindi San Giorgio lui al MoMA Opel demodé Cygnus assisto
Alla fine
Gite ed Elwood e dei due la costrizione prende chiusa colpito il SIS a caso giorni sono sciolti ma Coffa Uliassi in USA assistono o debiti da fare debiti la fa che Madame Bonino speaker sull'orlo di una il rischio da Fidenza onde livore Cioce
Un re donne l'autismo Atac vacanza anche nota modello ibrido corsa tra le ore otto
Poco corretto i debiti da lo tiepida fattura fa dei debiti Acqua chi gli andava scemando Sifi salvo le le federalista pur pacifica
Se l'aspettava minimo pure potrebbe non vede dette sinistro e dottori please ottimista turca in ufologia c'è qualche l'assegno per l'applicazione e non fa fare pensato giocata un federalista Apollo tecnici io a a me ne tenuto a Roma ecco la poggiata dovesse Chicco o Condino Coppini
Doccia e le sole fermo occupa ci volle perché le tavole nuovo appena il secondo due natiche o può essere chi USA merita una Monaco prima sono teso costretti come me sono dei nazionalista occhio prima pietra di giornata Bisio appelli e secchi protetta non spalle Kodò syndication federali c'è qualche notte fa Plas ritiriamo dettiamo in meno del Women's con Bordignon a Padova propone voler fare purché annusa assistiamo alla fine conia retta e che non sorga Gino o comunque a pressoché intatti terreno con sede a false sull'acqua ci accusava piacerà sempre del Pic gente non meno che se fossimo sia pronto opposizione porterà l'attività di Trevignano decedeva visto prima strappi sportelli allestiamo dimostra più dinamiche se la somma di azione clacson pesa organizzazione posti ciondoli viva luce potesse il marmocchio Mendonça anzi dopo che voglio benefici dovrebbe almeno capitone Marangoni noci Facchini vendesse sia Kindu Benetton questi
Grazie Brino consigliere per il suo intervento la parola veri Pier Virgilio d'astri segretario generale del movimento europeo internazionale
Grazie presidente vorrei svolgere il mio intervento su cercando di essere breve su quattro punti specifici il primo punto visto che siamo in Italia e vorrei parlargli riprendere la questione della unione dell'unione monetaria
Se un osservatore esterno veniva in Italia il dicesse diciassette di settembre
Cioè leggeva dal diciassette settembre in poi gli articoli della stampa italiano non conoscendo bene le questioni comunitarie vorrebbe voluto fare un'impressione un po'bizzarra della situazione italiana e della situazione europea
Avrebbe innanzitutto tratto l'impressione un po'bizzarra che i criteri di convergenza di Maastricht fosse una sorta di diavolerie economica decisa nelle ultime settimane dal Governo tedesco dalla Bundesbank imposta alcun atteggiamento imperialista dalla Germania agli altri Paesi dalla comunità
Egli avrebbe tratto anche l'impressione leggendo alcuni articoli in particolare gli articoli Scalfari De Cecco Garimberti Barbara Spinelli ed altri
Che attraverso l'applicazione di questi bizzarri i criteri di convergenza Nori hanno portato l'Europa ad una situazione di come scritto Barbara Spinelli di squilibri economici su
Ali molto peggiori di quelli provocati dal Trattato di Versailles del mille novecentotrenta
E che come ha scritto Scalfari l'applicazione di questi criteri di convergenza avrebbe espulso dal mercato del lavoro centinaia e centinaia di migliaia di lavoratori
Ora io credo che i criteri di convergenza non sono stati inventati io non lo credo soltanto io dalla Bundesbank nelle ultime settimane ma sono fra l'altro dei criteri che noi abbiamo sottoscritto nel mille novecentonovantuno solo dei criteri che sono abbassati su una visione in una sana gestione dell'economia e della finanza pubblica
Vi sono criteri che hanno un fondamento di carattere economico di carattere finanziario assolutamente incontestabile
Ora il governo italiano io posso parlare qui diciamo senza vincoli di appartenenza a questo o quello schieramento politico dal diciassette di settembre in poi ha messo in atto una duplice strategia la prima attraverso le solite veline ha inviato delle veline ai giornali il sedici di dice di settembre nel quale in queste veline si diceva l'Italia tra i grandi della moneta unica leggo un titolo la Repubblica decisamente settembre prima del Consiglio Ecofin del diciotto l'Unione europea e puntare i per Scarlato ottimismo alla vigilia delle dei ministri del vertice dei ministri finanziari
Ne ho soltanto il governo ha iniziato una strategia una linea che è stata indicata più volte dal mi dal primo ministro Dini sia commentò che a Valencia nel quale il ministro e il primo ministro Dini prevede programma e chiede un allungamento del calendario dell'inizio della terza fase dell'Unione economica e monetaria
Va innanzitutto l'ottimismo
Delle veline del sedici di settembre è stato smentito tre giorni dopo dalle dichiarazioni prossimi improvvide del ministro Waigel ma certamente delle dichiarazioni basate su una realtà delle cose
E la dichiarazione del di Lamberto Dini di voler rinviare l'inizio della terza fase dell'Unione economica e monetaria si è spiegata poi in maniera abbastanza chiara con la presentazione della legge finanziaria il Trento settembre
Dalla quale risulta chiaro che nel mille novecentonovantasette l'Italia non rispetterà certamente uno dei tre criteri
Di convergenza che quello relativo al rapporto fa il disavanzo corrente e il prodotto interno lordo ora le due cose sono evidentemente collegate
Perché non essendo l'Italia in grado di rispettare il questo rapporto è questo criterio da questo punto di vista si spiega la dichiarazione e lo dico pensando le parole irresponsabile del Presidente del Consiglio ha forma intorno al e a Valencia secondo la quale non solo è possibile ma è necessario che la data di inizio della terza fase dell'unione economica monetaria e sia fatta risultare di almeno uno due anni permette per permettere all'Italia di partecipare al gruppo o di testa
Oh io credo come è stato detto non soltanto in questi giorni per me ricordo che fu detto ad esempio dall'allora presidente del Consiglio Ciampi
Che è bene che la terza fase della Unione economica monetaria inizi nei termini previsti dal Trattato fra l'altro se questi termini devono essere cambiati diversa cambiato il trattato questo credo che il presidente del Consiglio Dini lo ha dimenticato
Che i quello che è scritto nel trattato fa parte di un equilibrio deciso a Maastricht in maniera molto difficile e che mette in discussione questo equilibrio significa anche mettere in discussione tutto il progetto e che come disse allora il Presidente del Consiglio Ciampi anche se la terza fase dell'Unione economica monetaria
Debba cominciare senza Alitalia questo e nell'interesse di tutti ed è anche nell'interesse del della stessa e Italia poi credo che l'Italia e su questo punto credo sarebbe ingrato se volesse il primo gennaio del mille novecentonovantanove di far parte del gruppo di testa
Questo naturalmente richiede una legge finanziaria diversa da quella che è stata presentata negli scorsi tolto scorsi giorni
Dal governo Dini e e quindi richiede un aggiustamento della manovra finanziaria ad esempio nei termini che sono stati richiesti dal governatore della Banca d'Italia Fazio e che il presidente del Consiglio Dini ieri a respinto
Ora se noi leggiamo questa situazione dal punto di vista della situazione interna italiana è questo il secondo punto che poi sottolineare noi crediamo che in fondo posizioni da una parte e dall'altra dello schieramento politico non so che non sono poi così unitari così coese
Perché ricordando in qualche modo con la poesia si ode a testa uno squillo di tromba sinistra rispondono squillo noi troviamo sia a destra che a sinistra delle dichiarazioni che vanno nel senso di una partecipazione dell'Italia al processo di integrazione europea o delle dichiarazioni di senso esattamente opposto nonostante quello che diceva il senatore Caputo
Noi abbiamo letto in questi giorni che le dichiarazioni fortemente anti europei
Di Silvio Berlusconi di Antonio Martino ma abbiamo anche potuto leggere sulla Repubblica una ottima articolo
Di Rocco Buttiglione nel quale si dicevano delle cose che non erano dette sulla Repubblica da genio Scalfari voluta Marcello De Cecco così come non è sinistro abbiamo assistito a letto delle dichiarazioni
Improntate ad una conoscenza delle cose
Ad esempio di Massimo Riva o di altri o abbiamo letto delle dichiarazioni
Frutto di un livore anti tedesco che nulla di politico che anche giacca invece secondo me altre caratteristiche di Piero Fassino responsabilità politica estera del partito democratico della sinistra o le credo che da questo punto di vista noi dobbiamo cercare di fare chiarezza dobbiamo uscire
Da questa ignoranza che percorre la stampa italiana e cercare di vedere le cose come stanno e non come noi vorremmo che fosse secondo punto sul quale mi volevo intratteneva era la questione della procedura della Conferenza intergovernativa del mille novecentonovantasei
Non sappiamo
Che nel gruppo di riflessione credo almeno ci sono soltanto due paesi o due rappresentanti il rappresentante austriaco era più soltanto belga da quello che mi risulta ma il ministro Fagiolo può smentirmi che hanno sollevato la questione dell'approvazione delle modifiche del trattato dei dei trattati a maggioranza questo è un problema che non riguarda soltanto la modifica dell'articolo è cioè porre il problema che la la Conferenza interrogativa le conferenze tematiche saranno convocate eventualmente dopo il mille novecentonovantasei e novantasette possano concludersi a maggioranza
Ma questo pare un problema importante che è stato posto
Nei lavori di gruppo il Gruppo di riflessione che non are trovato una risposta adeguata che fra l'altro è stato posto anche dal Parlamento europeo nella risoluzione del diciassette maggio Martin Bourlanges in termini abbastanza espliciti
Il problema è un problema ancora più grave ed un problema con la più importante ed è quella relativa al modo in cui deve essere effettuata la riforma di Maastricht nel mille novecentonovantasei
O noi pensiamo che la riforma di Maastricht del mille novecentonovantasei debba essere fatta con il metodo abituale cioè noi pensiamo che il trattato di Maastricht è un trattato internazionale
Negoziato fra esponenti di sovranità nazionali che non debbono essere toccate come una sorta di vacca sacra indiana
E quindi siccome il Trattato di Maastricht è un trattato internazionale evidentemente deve essere negoziato da plenipotenziari cioè da rappresentanti di questo sono età nazionali col metodo tradizionale delle corse atto diplomatico che da questo punto di vista è l'accordo finale deve su un accordo inevitabilmente all'unanimità e che quindi lei ratifiche del Trattato di delle modifiche
Debbono essere ratifiche unanimi cioè che tutti i quindici Paesi debbano ratificare all'unanimità queste conclusioni o noi riteniamo ma io non credo che sia una cosa assurda noi riteniamo che il trattato di Maastricht non è soltanto un trattato istituzione internazionale ma che il trattato di Maastricht da un certo punto di vista è la base costituzionale dell'Unione Europea
Ho una base costituzionale c'è un testo costituzionale nelle democrazie tradizionali da chi è modificato
Una base costituzionale un testo costituzionale e modificato dai rappresentanti dei cittadini cioè dai Parlamenti nazionali certamente l'Unione europea non è soltanto un'unione
Formata da cittadini ma anche da Stati e quindi noi ragionevolmente dobbiamo tener conto del fatto che il trattato di Maastricht deve essere modificato l'attraverso una procedura che mette sullo stesso piano i rappresentanti delle cosiddette sovranità nazionali cioè i ministri degli Esteri e per loro i rappresentanti diplomatici e i rappresentanti dei cittadini cioè gli eletti al Parlamento europeo
Utilizzando quella stessa procedura che è stata iscritta al Trattato di Maastricht che è chiamata a procedura di codecisione cioè in qualche modo noi dobbiamo introdurre nella procedura di modifica del Trattato di Maastricht lo stesso principio dell'articolo centottantanove Bindi questo il trattato non lo impedisce
Cioè non c'è il trattato non impedisce che alcuni governi chiedano e siti hanno all'inizio della conferenza intergovernativa che le eventuali modifiche elaborate dalla Conferenza intergovernativa vengano sottoposta al Parlamento premio che sia di al Parlamento europeo il potere di fare degli emendamenti agli emendamenti della conferenza e tolgo la vita e che nel caso in cui le posizioni dei del del della Conferenza intergovernativa del Parlamento differiscano ci convochi una sorta di comitato di conciliazione cioè non si può dare al Parlamento europeo lo strapuntino che al Parlamento dove era stato dato nel mille novecentonovantuno quando si è fatto il Trattato di Maastricht ora da questo punto di vista Micol mi rivolgo all'onorevole Ghilardotti in particolare il Parlamento ma uno strumento da utilizzare che sono utilizzati si riversi andrà complice di una procedura che non è democratica
Poi il Parlamento però deve dare il proprio parere per la convocazione della Conferenza intergovernativa e se il Consiglio nonché di questo parere si mette in una situazione illegale
Cioè può essere portato di fronte alla corte di giustizia
Il Parlamento europeo il Papa e il Parlamento però non è vincolante ma obbligatorio se non c'è il parere del Parlamento però secondo una nota sentenza della corte di giustizia la procedura sentenza ISO glucosio il Consiglio dei ministri non è in grado di decidere poi il Parlamento che a me giudizio deve chiedere al Consiglio dei ministri deve chiedere in particolare i governi che sostengono una posizione operista o federalista che da una parte ci deve essere il parere favorevole del Parlamento vero e dalla Tabacci adesso una dichiarazione solenne
Fermata la Parlamento ovvero dal Consiglio dei ministri secondo la quale la procedura di modifica del Trattato di Maastricht dev'essere simile a quella dell'articolo centottantanove B io credo che sia interesse di tutti cioè tutti quelli che sostengono una certa procedurale una cioè un certo obiettivo di riforma del Trattato di Maastricht a cominciare dal governo italiano
Che intorno al tavolo della conferenza in tavola dia non ci siano soltanto i quindici ministri degli esteri
E il commissario lecca ma ci sia un altro attore che deve essere l'attore del Parlamento però comune dà vita propria del Parlamento o meno io spero che il Parlamento ma sia capace di fare questa battaglia
Al tempo dell'antica Roma si diceva senatore Speroni direi Senatus mala bestia
I parlamentari europei presso ciascuno singolarmente sono dei buoni direi ma in qualche caso della sua storia il Parlamento per ha dimostrato di Asso una mala bestia io spero che il Parlamento però da qui alla conferenza andava via dimostri di essere una mala bestia
Seconda terza osservazione la questione del governo anche questo a mio giudizio una questione cruciale io non credo che la cosa essenziale di sostenere l'aumento dei poteri del Parlamento ovvero io credo che la questione essenziale il problema che noi ci dobbiamo porre ed è stato è stato detto qui anche più volte epoca del governo dell'Unione europea e particolare per quanto riguarda il governo dell'europea una delle questioni essenziali e di sapere chi rappresenta l'Unione europea nell'ambito per la politica estera il governo italiano e qui il governo italiano uno dei punti culturale italiano sbaglia e sbaglia di grosso
Ritiene che la politica estera debba essere rappresentata da un segretariato don segretario della politica estera all'interno del Consiglio dei ministri il calendario non è che dici una grossa novità perché questa è un'idea che c'era nel piano fruscii
La Farnesina che ha una grande capacità teologica ripescato il piano sushi
Le idee novecentosessanta lo ha consegnato
Allora il miele la quale il discorso alle ventitré maggio mille novecentonovantacinque alla Camera ha sostenuto con forza l'idea appunto che il la politica estera dev'essere messa nelle mani di un segretario generale nominato dal Consiglio europeo
E in questo l'onorevole Agnelli la la signora Agnelli ha dato una lettura
Diciamo così un po'assunto di suo interesse della dichiarazioni di Chirac
Chirac giustamente l'ha citato Bossi & ha fatto un discorso tipicamente gollista ha sostenuto appunto che la politica estera perché continua a essere una politica estera di tipo intergovernativo
La signora Agnelli il
In trentuno agosto ha dichiarato questo apprendo con piacere che proprio oggi il presidente francese Chirac
Ha unito la sottovoce al sostegno di una ipotesi che è fra quelle attualmente in discussione nel Gruppo di riflessione composto dei rappresentanti personali dei ministri degli esteri abitò conferma conclude il ministro degli Esteri
Della comune volontà della Francia e dell'Italia di contribuire al successo della Conferenza intergovernativa occorrono Ariella letto un altro testo del presidente Chirac ho letto questo testo ma diciamo così
Non era visto tutte le le conseguenze un'ultima questione e finisco e la questione della crisi cioè dice il rapporto dettata e stia lire tempo uguale in crisi ora la crisi è già nei fatti basti pensare che su tutti i punti essenziali per la riforma dei Trattati c'è un rappresentante dediti Davis il quale dice no a tutto
Ma non è soltanto l'ultima eco scopriamo chi ne ha la possibilità tutti i processi verbali del Gruppo di riflessione noi vediamo che su alcuni punti essenziali abbia una posizione negativa anche di altri rappresentanti della dei ministri degli Esteri di un senso difforme da quello sostenuto
Dai federalisti o alla crisi è nei fatti epocale che lasci e questo è possibile immaginare Unione europea composta nella migliore delle ipotesi da venticinque Paesi ci stavamo per Coco che pensa a un'unione europea di trentacinque Paesi
Che funzioni con le stesse istituzioni cioè è possibile immaginare che ci sia lo stesso Parlamento lo stesso Consiglio dei ministri la stessa corte di giustizia la stessa commissione come dice del resto la signora Agnelli non è invece possibile immaginare
Che all'interno di una di un negoziato con quello che sarà avviato nel mille novecentonovantasei si vada verso una situazione che è quella del resto immaginata l'archivio Spinelli con il progetto di Trattato di ottantaquattro il famoso articolo ottantadue nella quale coloro che vogliono realizzare
Unione non soltanto che porti avanti determinati politica e la politica estera comune la l'indicazione alto ma che bastino queste politiche su istituzioni di tipo federale
Realizzino fatti loro sistema istituzionale diverso da quello che deve gestire come discarica le OPA spazio io credo che questo ipotesi ed è messa essere messa nel nell'ambito dei negoziati
Purtroppo ne potesse che non ho visto nella rapporto e tatto era stata posta nello domande riveste un doppio all'inizio della riflessione ma io credo che questa questione non si scappa
Perché se noi chiediamo qui finisco che il Parlamento code cita
Che il Consiglio dei ministri decida in linea di principio a maggioranza fra l'altro io che ero quindi o se avesse anche un po'più audaci il salto ci sono alcune modifiche costituzionali che devono essere decisa maggioranza e non uno all'unanimità
Che la corte di giustizia abbia più poteri che la commissione diventi una sorta di governo e che su questi punti che sono essenziali non c'è l'unanimità dei consensi all'interno della Conferenza intergovernativa benché succede succede che dobbiamo accettare la posizione del signor David Davies e accettare una via di compromesso di basso livello il più piccolo tu comun denominatore io dico Rino
Che noi questo non lo dobbiamo accettare allora questo voto visto siccome non è immaginabile chiudo che ci sia un Parlamento che per alcune materie decida con settecento deputati mettere un'altra decida con seicento concentra deputati che vengono
Caricati di uscire dall'emiciclo e la stessa cosa avvenga per la Commissione alla corte di giustizia
Beh noi dobbiamo immaginare ad una una risposta seria a domanda che fatta nel rapporto intatta esca dagli depurare intense
Immaginando appunto l'ipotesi che il testo è quella a cui ci hanno chiamato a riflettere i democristiani tedeschi De Luca non duro perché nel testo non si parla di un polo duro ma di nucleo solido cioè quei pozzi appunto nella quale un gruppo di Paesi in maniera pecca rispetta gli altri possa aprire la prospettiva dell'alimentazione loro federale nel senso che è stato detto oggi ingaggia un Pinder ben Barborini ad altre che mi hanno preceduto grazie
La ringrazio e Pier Virgilio D'Astoli
L'onorevole Malvestito ed onorevole Ghilardotti hanno concordato se non sono stato male informate di invertire l'ordine i loro interventi perché non avevano mal vestite delle allontanarsi quindi prego l'onorevole Malvestito di venire la tribuna
Grazie presidente buongiorno tutti i presenti
Purtroppo sono anch'io vittima di queste malattie stagionali quindi necessariamente cercherò di fare un intervento breve terra consentire ai colleghi gentilmente hanno concesso questa inversione di poter avere questa nazione
E nello stesso tempo di evitare di procurarmi danni con questo ulteriore
Solo solo
Io vorrei riprendere quindi velocemente entrare subito nell'argomento il tema di questa nostra giornata di riflessione verso la Conferenza intergovernativa del novantasei
Che ci si trovi in una fase
Molto delicata estremamente importante e che richiede la capacità delle istituzioni parlamentari di tutti gli stati dell'unione
Alla costruzione del processo europeo e che quindi questa fase sia una frase estremamente delicata su questo non vi è dubbio
Siamo cioè ad un punto
Di svolta molto importante che potrebbe sebbene
E correttamente gestito dare uno stimolo un impulso all'evoluzione del processo di integrazione realizzando tutte le cose che sono già state fissate non solo nel Trattato di Maastricht non ancora prima oserei dire da quando si discute
Di questo argomento in Italia sicuramente pretrattati di Roma scendere ovvero il rischio di evoluta di involuzione
Diventa non sono più una minaccia ma sicuramente anche una realtà
E allora in questo quadro la riflessione deve essere verso quale prospettiva di sviluppo euro per i cittadini dell'Unione che vogliano andare
Verso quale modello di riferimento istituzionale un paese civile deve tassi e deve quindi Anna la Conferenza intergovernativa del novantasei serve non solo a costituire un momento di sintesi e di discussione di puntualizzazione sui temi tipici del Trattato di Maastricht confortarli quindi ad evolvere ulteriormente ma come già ha messo in evidenza il Gruppo di riflessione altri due momenti molto importanti altrettanto centrali
Compiti fondamentali che sono il primo miglioramento consentire il miglioramento della funzione dell'unione
E quindi migliorare sostanza al funzionamento dell'Unione europea
E poi fare in modo che l'Unione possa essere come dire più capace meglio in grado di affrontare con maggior successo e determinazione i compiti tipici già formalizzate sia sul fronte interno sia sul fronte esterno
E qui vengo al punto presidente ci sono quindi riflessioni importanti sia sul fronte interno sul fronte esterno intendere iniziare con alcune osservazioni che lascio poi all'auditorio
Meditare può eventualmente discutere
No con l'ordine prima interno e foreste
è chiaro che
Noi non potremmo procedere speditamente
E bene fa
Il collega Pinter a mettere in evidenza alcune minacce che provengono da fronda forze politiche interne del Paese non potremmo
Procedere speditamente all'integrazione
Che europee se questa coscienza non sarà la coscienza dei cittadini che oggi caratterizzano l'unione
Quindi noi dobbiamo necessariamente costruire nuovamente parafrasando le parole del documento del Gruppo di riflessione letteralmente dovremmo adoperarci tutti nelle sedi rispettive per poter procedere a favorire la costruzione di un'Europa come impresa di cittadini
Esistono delle cause economiche politiche ed istituzionali che stanno alla base di questa crescente insoddisfazione da parte dei cittadini europei
E che portano ad una allontanamento alla cosa pubblica
In generale e che portano
Alla allontanamento
Dalla presa di coscienza di che cosa significhi essere cittadino europeo oggi nel mondo
Queste cause economiche sociali istituzionali sono molteplici
Le fondamentali
Possono essere viste nell'elevato tasso di disoccupazione
L'emarginazione crescente l'esclusione sociale
Anche dal l'intervento del collega mi ha preceduto si vede un ulteriore elemento c'è la crisi nei rapporti tra rappresentanti e rappresentati
Quindi
Punti sicuramente che dovranno essere fatti propri
In sede di discussione intergovernativa
Ma che dovranno essere affrontati con il dovuto rigore per passare immediatamente dopo la Conferenza intergovernativa ad una fase di realizzazione nelle stanze del dei ragionamenti che in quale sede naturale
Abbiamo poi un punto critico no in particolare in Italia
La nostra è una società
Direi l'Europa ma in particolare guardando al nostro Paese che sicuramente si caratterizza per un incremento
Di giovani drogati di persone che vivono forti stati ansiosi e quindi si rifugiano psicofarmaci perché questi psicofarmaci tagliano quest'ansia
E pongono queste persone quindi in condizioni psicologiche di poter temporaneamente aggredire meglio i problemi che una società mostruosa di immagine costruita ritmi frenetici loro comporta
Il fenomeno lo possiamo allargare in tutta Europa ed è un fenomeno molto preoccupante
Perché quando la società degenera sotto questo profilo evidentemente i cittadini non vedono in un modello istituzionale in corso di formazione un elemento sufficientemente forte per garantire la loro sicurezza
Allora ecco che i segnali possono essere trovate a fenomeni di terrorismo fenomeni di ripresa di atti vandalici diffusi sono tutti segnali di un forte ma adesso
Questo tipo di
Malessere segnarla quindi
Una serie di profondi problemi sociale e l'Unione deve necessariamente affrontare questi problemi
Ma questo stato dell'essere delle cose manifesta anche la piena incapacità
Da parte degli stati nazionali intesi come modelli di Stato alternativi a quello federale che a quello confederale di poter risolvere queste situazioni siamo cioè di fronte a una doppia crisi
La crisi di uno Stato nazionale che non riesce più a garantire prestabilita era tenuta del quadro democratico e sociale
Dei propri componenti e
Per assurdo una serie di minacce forse che nascono all'interno di questa stessa crisi degli Stati nazionali operate verso quel qui se quell'acquisito quel punto fa per mo'dell'Unione Europea che tende a riprecipitare all'indietro e non a far procedere in avanti processo di armonizzazione ed integrazione economico finanziaria sociale istituzionale
Sul fronte esterno abbiamo
Una forte instabilità politica molti alcuni paesi membri
Dall'unione andranno ad elezioni in questi prossimi anni
Ma già si vede una riorientamento nel nostro Paese
Operare da parte di poteri forti da parte di istituzioni importanti
Per sin dalla dalla dal dal punto diciamo massimo per un cattolico la Chiesa spesso un riorientamento di posizioni
Questo testimonia che il processo potrà evolvere a patto che in Europa e in particolare in Italia sia evidente un fatto fondamentale a mio avviso e cioè che la nuova politica il nuovo corso della politica in Italia debba essere un corso estremamente democratico che si manifesta una la capacità di essere tolleranti che non arroganti
La nuova politica che potrà in questo Paese favorire il processo di e accelerare addirittura al processo di integrazione lungo tutte le direttrici paste al Trattato di Maastricht dovrà essere necessariamente non la politica dello scontro ma la politica del confronto
E arriverà anche molto presto un momento
Nel quale ha ai cittadini italiani sarà evidentemente posto di fronte chi era l'attore di queste situazioni io non condivido le osservazioni fatte dal collega mi spiace che
Abbia rivolto queste parole a
Pinter John Pinder non è solito per quanto io lo conosca mentire e quindi non sostengo assolutamente l'osservazione di Caputo che diceva già Winder non dice il vero no e Caputo che non dice il vero e di nuovo io lo riprendo quest'anno dopo averlo ripreso l'anno scorso perché io mi ricordo benissimo quando Oxford dal mille novecentottantaquattro nel mese di settembre gli fece dichiarazione riproposte ritrascritte negli atti dalla Camera che manifestano un fortissimo spirito han tenuto antieuropeiste del soggetto
Allora è evidente che queste cose debbono essere smascherate ben Faggion Pinter ben fanno coloro che senza porsi problemi di questa natura dichiarano l'evidenza dei fatti costi quel che costi
Del resto e avviandomi rapidamente alla conclusione basta osservare questo aspetto
Abbiamo avuto un Governo precedente che aveva posto una serie di riflessioni attorno al processo di integrazione demonizzazione europea che sembrava che il federalismo in Italia dovesse essere una qualche cosa che era da costruire in in questo nuovo corso in questo new deal dalla politica italiana
Cioè promesse
Fatto
Che abbiamo visto non essere state poi Man
Messa è un acconto politico
Diversamente da quanto avviene nella vita della società normale civile diciamo di tutti i giorni
La vita privata
E quindi essendo atto politico ha promesso in politica deve essere sottoposta alla ratifica delle camere certo che chi fa una promessa in politica deve essere lui ad adoperarsi in prima persona per far sì che l'attenzione sia all'età nelle data se poi le Camere ratificano bene
Se le Camere non ratificano
La promessa in politica non è cambiale da portare lo scontro
E allora da questo punto di vista jumping io la tranquillizzo se ciò serve perché lei ha in ciò l'elemento più chiaro per vedere chi non vuole oggi operare in termini politici per accelerare il processo di integrazione europea chi poteva cioè portare questa promessa all'attenzione dalle Camere e ne aveva le forze i numeri semplicemente non ha fatto ecco quindi troppo decade
Il tutto
Abbiamo poi i rischi sul fronte esterno di squilibri ecologici
Di fronte ai quali noi non possiamo più rimanere fermi o mantenere posizioni distanti
Io quindi conclusione credo che
Sicuramente la Conferenza intergovernativa che al momento importante Emma debba rientrare in altri in altri
Con altri elementi un processo più ampio e ne cito alcuni prendendo direttamente la nota che mi ha gentilmente fatto pervenire il presidente della Commissione di merito alla camera
Su Gruppo di riflessione che ho l'anno una una bozza ancora preliminare
Ma che contiene un passaggio fondamentale la conferenza intergovernativa si dice questo documento va ad inserirsi in un contesto più ampio che comprende fra gli altri
I seguenti elementi
I però dall'allargamento e quindi di conseguenza allargamento e compatibilità con gli obiettivi posti dal Patto di Maastricht
Maastricht nasce in un determinato contesto si tratterà di vedere se alcuni obiettivi ed economico comunque largamente passaggio alla terza fase dell'Unione economica monetaria rinegoziato del sistema di risorse proprie delle prospettive finanziarie del novanta dal novantanove in poi quattro analisi dalle conseguenze dall'allargamento delle politiche delle risorse cinque dibattito sulla futura politica di difesa comune dell'Unione Europea Occidentale corretta in relazione alla data del mille novecentonovantuno
Ora se siamo coscienti che di prova dalla Conferenza intergovernativa entro in questo contesto noi non possiamo prendere coscienza anche dal mio specie eccetera disarmo esistente tra processi che avanzano sul fronte squisitamente economico finanziario e Stato delle istituzioni europee
Cioè un problema di che che si va ad aprire di equilibri del sistema istituzionale europea
E qui occorre che durante la Conferenza intergovernativa sui lavori tenendo presente che l'istituzione nel nostro nella nostra Europa non sono un fine in se stesso ma sono strumento a servizio degli obiettivi dell'Unione e quindi al servizio della pace e dell'obiettivo di integrazione sociale la più ampia possibile grazie
Grazie non era Palma
Adesso abbiamo lascio la voce del Parlamento europeo nella persona dell'onorevole Ghilardotti che prego riunione del tribunale
Grazie grazie al movimento federalista che mi invita sempre i suoi incontri io
Di questo sono felice
Anche perché seguo da vicino lavoravano movimento e
Diciamo non tutto ma molte cose sono anche le mie opinioni e quindi proprio per utilizzare il poco tempo che abbiamo a disposizione e per dare la possibilità a montare di chiudere
Questo incontro che io considero molto proficuo molto interessante e collocato anche del momento giusto perché si tratta di una fase anche delicata del lavoro del Gruppo di riflessione cioè da qui in avanti io credo che mi ricordo ministro Fagiolo bisogna dare una spinta in positivo perché e faccio solo questo riferimento dal documento che ho potuto leggere mi sembra ma le stesse cose che lei diceva facevano trasparire questo che sia un po'una fotografia e delle posizioni ora bisogna fare il salto bisogna dire che cosa si vuole che succede in questa Conferenza intergovernativa allora per per entrare nel vivo della Conferenza intergovernativa io vorrei fare alcune considerazioni sul ruolo che deve cercare l'Italia che ha un'opportunità stavo variante perché la conferenza si apre sotto la presidenza italiana
Ecco allora innanzitutto io credo che l'orientamento italiano ha bisogno di una forte iniziativa che riporta il paese a contare anche politicamente in una fase molto difficile del processo
Veniva detto anche da da altri oratori tutto è in movimento l'asse franco tedesco è in crisi quindi queste anche l'occasione io credo perché Paesi come l'Italia la Spagna possono un giocare un ruolo un po'più forte allora primo problema di tempi della Conferenza intergovernativa allora io credo che se si perde il parallelismo fra Unione monetaria e unione politica Corleo porre in visione è stato deciso che si inizia ma insomma le procedure sono abbastanza faceva di il mento anche dalla strada sono complicate se non si parte in fretta c'è il rischio che non si possa aprire la conferenza durante la presidenza italiana ma supponiamo che invece questo non succederà
Allora comunque dicevo se si perde questo parallelismo
Il vero rischio è che sia esclusivamente l'unione monetaria dettar legge anche sulle forme dell'unione politica senza che si riesca a costruire nessun differenza fra le due cose perché è una differenza c'è
Allora ma quale unione monetaria ora dopo l'intervento anche del ministro Waigel
Lo scenario possibile diventa più chiaro le sue dichiarazioni credo che incrinano un po'anche però lo stesso fronte definito dal documento della sede uno
E non è un caso che hanno avuto una reazione anche lo stesso Belgio Biff anche alle dichiarazioni di pragmatica allora di sostanze secondo me che cosa diceva anche riprendendo il documento della servitù restringe ancora di più l'unione monetaria quindi un'unione monetaria ristrettissima
Che consenta la premessa la penetrazione a destra e libri l'individuazione di un'Europa potenza in grado di portare avanti l'unione politica ma dettata dai dai riferimenti solo dell'ultimo documentario allora
Io credo invece che bisognerebbe partire da che cosa ha detto nel suo documento in cui che ricordava tastoni prima il Parlamento europeo su questo allora che cosa ha detto ha lanciato l'idea della necessità di mente nella al possibile l'unità del sistema istituzionale compatibile con elementi di velocità differenziata che nessuno più nega
Però questo è il punto di di partenza allora in questa
Da questo punto di vista in questo momento anche più critico quali sono i compiti della presidenza italiana su questo tema io credo che si debba precisare che quella formula che dicevo
Prima cioè possibilità di un unità del sistema istituzionale compatibile con elementi di velocità diverse fra loro
Dicevo che quella forma va definito nel senso di concentrare una fortissima attenzione su elementi di distruggendo istituzionalizzazione di unione politica in tutti i settori dove l'esigenza comincia a essere ma ma dura per il funzionamento dell'Unione lo ricordava benissimo commissario Bonino la pesca
La sicurezza interni alla giustizia la cittadinanza ora forse per limitare una eccessiva forbice fra Unione monetaria unione politica
Credo vada detto che senza mettere in
Discussione dei principi di convergenza con del trattato bisogna però spingere affinché esse precisino ugualmente condizioni di passaggio la terza fase
Si dovrebbe insistere sulla necessità di valutare non solo i dati che diventano numero i rapporti fra i numeri ma anche le tendenze in atto nei vari Paesi
Al fine di rispettare i criteri di convergenza e questo mi sembra il minimo ovviamente ma in modo che si possa allargare lo spettro delle adesioni vicine e che si possono individuare i termini di un impegno collettivo di assistenza agli Tatti maggiori difficoltà
Ma per non portar via troppo tempo come precisare gli elementi di istruzione statalizzazione coi e con quali Rio Rita allora io credo che dovrebbe aver la presidenza italiana almeno due priorità la priorità relativa alle questioni dell'occupazione della coesione anche per mostrare in rapporto alla problematica dell'unione monetaria la giusta sensibilità
Per l'aspetto del governo economico dell'unione monetaria allora io credo che in questa fase siamo ancora in generale in una fa di espansione dell'economia degli Stati membri
Nel senso che la crisi è profonda però c'è una ripresa no allora io dico si può fare qualcosa per utilizzare una parte dei benefici in vista di un maggiore di una maggiore coesione o per rafforzare l'occupazione primo come utilizzare una possibile Ray riutilizzazione politica del libro bianco di delle orche inconsulto è un posto messo nel cassetto come contribuire al rilancio per esempio della cultura europea nel quadro della mondializzazione dei sistemi di diffusione della cultura è con questi sono anche le menti
Secondo me sui quali la presidenza italiana potrebbe
In qualche misura caratterizzarsi e ma rilanciato il tema del mercato interno della cittadinanza della libertà di circolazione e della costruzione di uno spazio economico integrato che guardi che comprenda anche una dimensione sociale una dimensione ambientale
La seconda priorità è quella relativa alle questioni di sicurezza interna e di giustizia anche qui
Si possono voglio fare solo qualche cenno io credo che la presidenza italiana dovrà battere sugli elementi di interna internazionalizzazione del crimine organizzato e spingere verso LM enti di approccio comunitario al settore la formula ovviamente dire questo significa questo implica una soluzione di alcuni problemi come quelli dell'euro
Sul quale oggi c'è qualche problema o quello e quello delle competenze della corte di giustizia
Senza risolvere questi due problemi Europol e corte di giustizia
Quindici senza toccare i sistemi di sicurezza e di garanzia non ci saranno io credo reali passi in avanti nessuno di nessuno di questi settori altro tema importante che veniva richiamata
Ricordato anche prima che io voglio a cui voglio accennare velocemente è la definizione di una politica italiana dell'immigrazione che può diventare anche un punto di riferimento più generale
Che riguarda non solo la sua definitiva adesione alle a Schengen e che non può essere confusa però con una pura politica repressivo di difesa come si è sembrato anche del dibattito in questi in queste settimane in Italia ma che deve preparare il terreno Norris o altro perché è un problema difficilissimo ma preparare il terreno
Di quelle società multietniche e multiculturali che già esistono e che sempre più fatalmente sono destinate a rafforzarsi e che diventerà la realtà dell'Europa
E ultima questione è più do davvero perché età pochissimo un'altra priorità generale io credo fra politica insieme fra politica tra economiche cultura occorresse per la presidenza italiana quella mediterranea
E l'iniziativa della presidenza italiana dovrebbe svilupparsi verso la possibilità di un partenariato euromediterraneo che dovrebbe che si dovrebbe già cerca Mario credo nella conferenza di Bart novembre di Barcellona e prevederne anche gli sviluppi quindi la presidenza italiana avrebbe continuare in questa direzione ovviamente per quanto riguarda l'area mediterranea non si parla non si pensa e non si parla
E sarebbe impensabile a pensare a un'adesione di questi Paesi ma certamente a un partenariato si chiudo velocemente per dire che il dibattito sull'Unione monetaria su e la sua costruzione concreta rischia se non stiamo attenti e non e non introduciamo anche questi elementi di politica che fanno l'interesse politico dell'Europa e dei cittadini europei rischia dicevo di ingoiare tutto il resto io credo questo sarebbe tra vissi mo'perché allora vincerebbero gli euro scettici che vogliono l'allargamento per avere l'Europa minima io credo che non solo non lo voglio Movimento federalista ma non lo vogliono gli europei grazie
Ringrazio l'onorevole Ghilardotti prima di dare la parola Guido Montani per le conclusioni il ministro fra George è stato chiamato indirettamente in causa il dibattito ha chiesto due minuti per
Rispondere no molto brevemente Mendo conto dell'ora ci vorrebbe una risposta molto più lunga e dettagliata due o tre punti sollevati quello delle dichiarazioni del presidente Dini sull'Unione monetaria presidente Dini ha detto
Intanto la vita la validità dei criteri di convergenza vittoria ha detto in quell'occasione quando farà la scadenza dell'analisi di questi punti si vedrà quali Paesi sono pronti avrà partecipare e quali no e gli stessi Paesi che però sono a prova ti decideranno se è il momento di farlo no voglio dire non possiamo ha
Già da adesso immaginare quale sarà lo scenario e possiamo anche immaginare che la stessa Germania se vedrà che no ma una compagnia Sufi cento e passa anche immaginare di dare una soluzione temporalmente diversa voglio dire ma che dato un'interpretazione di un fatto che è già nei trattati quindi non lo vedrei uno considererei responsabile quanto alla alla politica estera della andando segretario generale un ministro degli Esteri questo è un è uno degli aspetti di una riforma per gradi quando certo che l'ideale sarebbe avere il commissario alla politica estera ma intanto facciamo il segretario generale e poi un giorno potrà intanto sta diamo una forma di collegamento tra il segretario generale la commissione per esempio quello che noi abbiamo proposto in questo gruppo era che il segretario generale partecipi gli appalti ai lavori della commissione comunque missionario anche se senza diritto di voto più in avanti si potrà immaginare invece una una una prece perfetta coincidenza voglio dire noi l'altro punto quello dell'Europa che si stacca fa un'altra comunità perché se ho capito bene d'attrice perché non facciamo una sala della pallacorda andiamogliela ci facciamo un altro ordinamento voglio dire noi lo sa sono a vostro deve essere ed era quello anche del Parlamento europeo come è stato detto di salvare l'unità del del sistema istituzionale e vedere se all'interno di quel sistema è possibile procedere invece ad a diverse velocità nonché amo certo anticiparla già adesso la crisi quando ancora il negoziato è appena partito sì possiamo immaginare a certo che ci sono delle posizioni iniziali molto dure ma si può immaginare che la stessa posizione inglese qui è stato evocato l'ipotesi di un cambio di verranno possa cambiare o che gli stessi inglesi Cannavò altre volte dimostrato di essere pragmatici di fronte ad una correzione degli altri possono anche modificare in parte le loro posizioni voglio dire e chiudo gli occhi e dove questa idea d'Europa è io credo l'unica utopia se mi può essere consentito che sopravvive a questo secolo Brehme per usare l'espressione di un libro recente l'unica che veramente ha superato ed è giusto che il movimento
Oggi e soprattutto il Movimento federalista che ne è il custode la porti avanti con lo stesso spirito degli anni di tutti questi anni con lo stesso spirito che gli aveva dato origine ma bisogna anche tener conto che c'è un al il compito che è quello dei tutti coloro che debbono poi negoziare e fare dei compromessi voglio dire sono tutte e due indispensabili sono tutti momenti di una dialettica non si può credo ignorare l'uno o comunque vedere solo un aspetto non l'altro grazie
Grazie ministro peggiore siamo così giunti alla conclusione che la conclusione sarà tratta da Guido Montani segretario del Movimento federalista europeo
Sì devo essere necessariamente breve quindi vorrei vorrei parlare solo per pochi minuti su tre punti ieri primo sono cosa in gioco nella Conferenza secondo le posizioni italiane e il terzo molto brevemente annunciare cosa intendiamo fare noi federalisti in vista del semestre di presidenza italiana e oltre
Ma per quanto riguarda il primo punto io vorrei fra l'altro vorrei ringraziare il ministro fa giallo per avere assistito partecipate avere assistito tutto il dibattito è un interlocutore importante per noi federalisti
Anche a nome del Movimento federalista europeo correvo di nuovo ringraziarlo
Ma volevo sottolineare un punto su sulla Conferenza intergovernativa io credo che si debba dire questa conferenza è molto differente da quella che le hanno precedute cioè mentre
Le attese dell'opinione pubblica molto differente con altre conferenze intergovernative sono venute e si sono svolte quasi in clandestinità del resto mastri che è uno dei delle
Come lei ricordava una delle ragioni per cui l'opinione pubblica è stato sorpreso intorno master che anche perché appunto i lavori stabili
C'è queste attese dell'opinione pubblica io credo per una ragione molto semplice che giustifica queste attese è il fatto che ci si rende conto che l'Europa è un bivio cioè si può prendere la strada dell'Unità definitivo si può prender la strada anche della divisione i problemi che sono sul terreno del resto sono i problemi di trasferimento di sovranità è la blu la moneta europea l'unione monetaria e la politica estera della sicurezza sulle due questioni cruciali che fanno uno Stato dispone uno stato che ora non l'Europa o di sull'Europa perché l'Europa sarà una comunità di destino se appunto diventerà saprà dire ai cittadini con quali sono le prospettive per il futuro come affrontiamo il problema nella Jugoslavia come affrontiamo i pro lei mi
Nel Terzo Mondo come affrontiamo i problemi dello sviluppo queste cose ruotano intorno ai mezzi per realizzare le politiche i mezzi sono la moneta e la politica estera e tinte arretrati la moneta e la politica resta è un governo europeo per questo noi federalisti abbiamo posto alla in in cima alla nostro appello rivolgiamo i governi che rivolgiamo al Gruppo di riflessione che rivolgiamo chi dovrà risolvere il problema dell'Europa questa idea il i cittadini si aspettano una risposta chiara sul fatto che l'Europa diventi capaci di agire sul fatto che l'Europa che l'Europa possa risolvere i problemi dell'Europa e questo è un governo non si può dirlo in un altro modo è un Governo
E sotto questo spero sto quindi l'Riccardo Illy siamo all'inizio di questi lavori della Conferenza intergovernativa credo che si debba avere la coscienza che la Conferenza intergovernativa può fallire perché se non da queste risposte dato che intorno al e ma l'opinione pubblica è scettica intorno al problema dei trasferimenti di sovranità
C'è chi lavora contro le forze del nazionalismo sono molto attive ci sono stati molto riluttante ad accettare trasferimenti di sovranità quindi si può riuscire ma si può quali fallire questo punto deve essere tenuto presente è un fallimento della Conferenza intergovernativa sarebbe disastroso il fallimento si può manifestare in molti modi l'unione monetaria è un buon progetto delicatissimo se l'Unione monetaria Intini se questa convergenza franco tedesca non dovesse riuscirci il progetto della moneta unica l'Europa si divide perché non fare la moneta unica vuol dire semplicemente accettare mettere di fronte ai cittadini il fatto che non c'è più questa convergenza franco tedesca che non c'è più l'asse franco tedesco se non si fa la moneta unica le le le il il Germania e Francia andranno in in direzioni completamente diverse come ormai si sta manifestando e le politica di Chirac molto significativa non non è se non si fa la moneta unica le direzioni che possono essere sono verso la divergenze non verso l'Unione quindi potrebbe essere l'inizio della disgregazione dell'Europa la responsabilità della Conferenza intergovernativa enorme
Per questo noi federalisti crediamo che questo il nostro compito non ci siam messi dal punto di vista dei cittadini una delle preoccupazioni principali credo sequestro la Conferenza intergovernativa può riuscire se sa dare delle risposte chiare i cittadini europei se sa dire questa è l'Europa che voi vi aspettate quindi primo punto ne abbiamo chiesto al punto politico decisivo un governo europeo un governo europeo perché bisogna chiamare le cose col loro nome i cittadini non possono capire sì la commissione ma provate a spiegare all'Vignone pubblica che cos'è un commissario che cosa faccia ma i cittadini capiscono che o c'è un governo che è responsabile di fronte un Parlamento e un voto in Parlamento deve avere poteri legislativi capiscono queste cose elementare i cittadini non capiscono delle questioni più di ingegneria istituzionale compì Caterina cosa elementare le capiscono un governo è un Governo ha una responsabilità politica quindi bisogna chiamare le cose con il loro nome e quindi anche per questo noi diciamo che bisogna arrivare all'idea della Costituzione europea può darsi dipingere ha ragione poi sì che la Conferenza intergovernativa non supera ogni questa matassa ma almeno inneschi un processo in cui il Parlamento europeo sia coinvolto in un processo che ci porti alla Costituzione europea perché questo è l'altro punto che i cittadini possono capire una costruzione è una cosa spiega come funzionano le istituzioni se vogliamo che i cittadini capiscono che cos'è l'Europa bisogna dire in un documento prevede come funzionano le istituzioni e in un altro documento e prego una carta dei diritti quali sono i diritti fondamentali dei cittadini europei queste sono cosa che noi chiediamo che appunto è l'ultimo punto è che se queste cose non si possono tenere perché alcuni Paesi ragionarci strano alcuni Paesi non accettano questo minimo istituzionale che sto i federalisti ebbe il paese che lo vogliono che vogliono andare avanti lo dicono io su questo punto credo lo dicono e vadano avanti credo che avesse perfettamente regione diciamo nell'quando già nel mille novecentocinquanta pasta fatta la Comunità europea del carbone e dell'acciaio a proposto dell'Inghilterra ha detto andiamo avanti l'Inghilterra seguirà credo che questo tra o osservazioni diciamo ne sia ancora valida oggi andiamo avanti gli altri Paesi seguiranno
Ecco sul problema dell'Italian mi riferisco in particolare all'intervento del senatore Caputo che si dichiara d'accordo con quel sentiero virtuoso che abbiamo indicato sentiero virtuoso voglio dire non un presidente del Co Consiglio virtuoso un sentiero venuto c'è un programma di governo che portino i tagli in Europa e quindi prima di tutto una una una finanzia aria che ci porti a quella a rispettare i vincoli di Maastricht in tempo utile e abbiamo giunto anche questa questa idea importante per la la la proposta il ministro Masera della della della riforma della Costituzione italiana introdurre i criteri di Maastricht nella costruzione tagli è un'idea importante cioè costituzionalizzare i mastri perché l'Italia sappiamo non darà e su questo hanno ragione i tedeschi l'Italia ha fatto una politica una politica di lassismo finanziario per moltissimi anni è difficile che in pochi anni l'Italia diventi credibile sotto l'aspetto della sua serietà finanziaria ma una cosa possiamo fare appunto è introdurre nella nostra pur ustioni vincoli di Maastricht che dà l'idea che la noi siamo decisi a rispettare questo fino che l'Italia dura ecco questo vero e proprio quindi questa è una cosa è una questione importante che potrebbe dare le garanzie ai tedeschi per per per quanto riguarda la serietà dell'Italia ecco su questo punto senatore Caputo dice sì sono d'accordo
Ma voi qui c'è un problema politico sappiamo che c'è un problema politico non tutti sono d'accordo ma io vorrei dire che ciascuno comincia a fare la sua parte Forza Italia senatore Caputo è di Forza Italia Forza Italia su questi su queste questioni che cosa ci dice ma ludico Forza Italia
Perché lui l'ho sollevato il problema potrei dire il PDS potrei dire e così via di seguito però Forza Italia dica se è d'accordo su questi problemi lo dica con chiarezza io non ho ancora sentito Berlusconi e dire che a favore della Federazione europea e a favore di un programma il rientro dall'Italia in Europa su questo io non ho ancora sentito dire
Quindi bisogna che i partiti lo dicono con chiarezza tutta l'Italia e di fronte a una scelta decisiva noi federalisti li incalzeremo fino a che non ci dicono con chiarezza che faranno queste scelte politiche l'primo punto è con questo davvero chiudo che cosa intendiamo fare per il semestre di presidenza italiana e in particolare per la Conferenza intergovernativa non abbiamo preparato come detto le notti un documento in cui ci sono indicate queste rivendicazioni politiche fondamentale dei cittadini europea rivendicazioni politiche fondamentali il minimo perché l'Europa possa esistere noi cercheremo con di
Fare una pressione sui partiti sul Parlamento su governo e su su chi dovrà decidere in particolare sul governo perché all'in Italia l'Italia assuma queste posizioni nella Conferenza intergovernativa quello che possiamo noi sappiamo la distrazione in Italia dell'opinione della del l'opinione pubblica ma generata da una stampa disattente da partiti disattenti a questi problemi quindi noi facciamo quanto nelle nostre forze abbiamo questa idea sarà semplice ma cercheremo di realizzarla di fare tanti Assisi regionale cioè contattare a livello di base lo chef si vuole far partecipare cittadina questa idea fare delle assise prima regionali nel corso del semestre di presidenza italiana per arrivare poi alla fine del semestre di presidenza italiana una grande assise nazionale se possibile europea in cui con forza prima in dica Remo queste queste nostre che idee fondamentale vendicheremo l'idea appunto che l'Europa deve scegliere tra l'Unità e della di e la divisione e che la scelta passa attraverso delle scelte chiare cioè non non vogliamo che la conferenza di per noi non chiediamo che si decida che si faccia entro entro un anno due il governo europeo questo può essere anche un processo ma si dica chiaramente che la scelta e di Anne hai perso l'unità politica dell'Europa questo la Conferenza intergovernativa questa responsabilità storica è venuto il momento di scegliere tra l'unità e la divisione dell'Europa
Scusi volevo dire due parole biologo qualche secondo solamente non mi deve scusare l'onere
Purtroppo che
Ring
Se tutti gli intervenuti e ringrazio in particolare il ministro Paggioro che ha avuto da da pazienza di rimanere a seguire i nostri lavori per inizia dalla fine ringrazio tutti gli altri oratori ho l'impressione che il convegno sia abbia avuto un ottimo esito
Dibattito c'è stato molto interessante stimolante per tutti noi grazie ancora