Celebrazione ufficiale per il 51° anniversario della liberazione

Darò il benvenuto
Al sindaco al presidente della Regione al Presidente della Provincia al l'onorevole Toaff
E a tutti gli altri qui intervenuti sono molto contenta di essere in mezzo tanta gente e di festeggiare in questo modo questa giornata
Mi sembra particolarmente importante ricordare oggi il venticinque aprile in questo luogo
Tutte le persone che cinquant'anni fa in più hanno contribuito alla liberazione alla democrazia italiana
La gioia delle recenti elezioni ci deve far capire come la popolazione ormai è cambiata in natura per un nuovo cammino per un nuovo futuro e come noi speriamo di impegnarci tutti per non deludere chi ha dato fiducia
Ricordando sempre tutte le persone che purtroppo questo giorno non hanno potuto vederlo e questa gioia non l'hanno potuto dividere con lui do la parola
Adesso al Presidente della regione Badaloni
Mentre gli occhiali
Io credo che non ci sia modo migliore di celebrare la lotta di liberazione che venire qui davanti a questo palazzo che racchiude la memoria del dolore e dell'eroismo
Qui non contano le nostre parole qui occorre il silenzio
Non solo l'assenza dei rumori e del frastuono che ogni giorno ci accompagnano ma un qualcosa di più che solitamente non abbiamo il tempo per pensare qui nel cuore della città dove ogni giorno pulsa la vita di milioni di persone che vanno vengono ciascuno
Per il proprio destino qui nella anonimia di una metropoli dove quotidianamente qualcuno è sopraffatto e dove spesso la noia e la disperazione prevalgono sulla ragione e sulla speranza
Qui è necessario raccogliersi in silenzio e pensare
Cari amici in questo tempo tutto esteriore e decisivo che ciascuno Silicon CD con se stesso e con la propria anima e decisivo ricercare e trovare le ragioni profonde dell'essere uomini del nostro tempo
Perché soprattutto noi cui competono responsabilità di governo ed amministrative viene chiesta oggi una grande prova di fiducia
Sono anche i nostri comportamenti le nostre decisioni la stessa nostra passione civile e politica che determineranno un futuro senza paura senza le prove del dolore che qui come in altri luoghi del nostro Paese dell'Europa
Sono drammaticamente testimoniato
Certo
Non dipende tutto da noi ma quello che facciamo è importante per i cittadini e contribuisce allo sviluppo della democrazia
Qui in queste stanze dalle finestre murate tanti cittadini soffrirono e andarono eroicamente incontro al loro destino di dolore e di morte perché non c'era la democrazia perché non c'era la libertà
In questo Palazzo che racchiude tante memorie di crudeltà di eroismo di forza e di debolezza in queste celle che videro i gesti dell'umanità dolorosa in questa ricorrenza della liberazione dell'Italia dalle barbarie del nazifascismo
Noi amministratori dobbiamo confermare la nostra fedeltà alla Costituzione nata da quella lotta per la libertà
Ciascuno nella sua coscienza vedrà quale fedeltà quale consapevolezza quale impegno gli saranno richiesti non ha giungo altro se non il grazie ai martiri che attraverso il loro sacrificio ci hanno consentito di vivere liberi e in pace
Abbiamo adesso la parola al presidente della Provincia onorevole Fregosi
Grazie
Io vorrei dire poche parole ha già detto il presidente Badaloni che questo è uno di quei luoghi
Di fronte ai quali gli si addice
Il silenzio la meditazione o la preghiera
A seconda delle diverse regioni a seconda dei diversi linguaggi
Questo è un luogo di dolore è un luogo di sofferenze inaudite
Luogo
Che i romani durante i nove mesi terribili dell'occupazione nazista nazifascista
Non pronunciavano non nominavano
Questo l'ho letto nella prefazione che Palladini ha scritto al libro su Via Tasso
Il Romani così anche disincantati scettici a volte strafottenti direbbe il sindaco a volte impuniti
Bene il nome di via Tasso mondo pronunciavano ricevono la a San Giovanni
E questo dimostra insieme a tutte le testimonianze
Che si possono vedere
Che cosa abbia rappresentato via Tasso per Roma è stato uno dei luoghi in cui attraverso sofferenze inaudite
Attraverso lo schiacciamento delle dita umana si è costruita la Nuova Italia
Alcuni forse ancora non capiscono che il venticinque aprile costituisce una data fondamentale per la storia del nostro Paese così come il quattordici luglio
è una data fondamentale nella storia della Francia e dell'Oropa il venticinque aprile lo è nella storia del nostro Paese
Io vorrei
Io ne sono un'altra cosa è la voglio dire con una Poesia
Di Pascoli che amo molto il cui titolo è l'aquilone e col primo verso di questa poesia
C'è qualcosa di nuovo oggi nell'aria e noi lo avvertiamo l'avvertiamo per presenze numerose
Lo avvertiamo per impegno civile lo avvertiamo per la sincerità con la quale diamo testimonianza a chi è caduto per la libertà di tutti e per un'Italia nuova rigenerata che ha di fronte possibilità ulteriori di giustizia
Di apertura di spazi democratici di progresso civile
E di riaffermazione del senso delle libere istituzioni della sacralità
I leader istituzioni che sorgono dalla resistenza di un intero popolo e dalla lotta armata
Oltre cento mila partigiani
Aiutati coperti protetti custoditi
Dalla popolazione italiana a Roma la resistenza durata nove mesi in alta Italia e durata venti mesi
Luoghi come questo
Costellano la penisola da Roma in su
Tanti villaggi c'ha tante città tanti innocenti sono stati uccisi
Bene noi queste cose non le dobbiamo dimenticare mai non in odio a nessuno sia chiaro mai l'amore per la libertà per la libertà del nostro Paese vi ringrazio
Vediamo adesso la parola al sindaco di Roma onorevole Rutelli
Grazie Elvira io voglio anche ringraziare i sindaci degli altri comuni che sono presenti
Della Provincia dalla Regione sono presenti qui con i loro gonfaloni Edolo delegazione rappresentanti per associazioni partigiane delle sua azione dei familiari delle vittime
Tutti coloro che qui rappresentano l'universo di una Roma che oggi si ritrova a celebrare una festa
Io questo voglio dire anche ai cittadini dei palazzi che si affacciano qui e che in fondo se è vero quello che ricordava giustamente il presidente Fregosi e cioè che al nome di Via Tasso
Sì è storicamente associato qualcosa di orrendo
E di negativo oggi io penso che si può vivere nei vecchi palazzi di via Tasso così come strade storica dell'Esquilino con la serenità che si può vivere un'Italia di libertà
E che è bene
Non dimenticare quello che è avvenuto non per lasciare un'idea così permanentemente malinconica ma proprio anzi al contrario
Il vigore che ci viene dal coraggio di coloro che qui dentro hanno rifiutato di collaborare con i nazisti anno d'dato il sangue sono stati torturati hanno avuto la fierezza da cui sarebbe scaturita la forza di un Paese libero
E credo che questo il giorno del venticinque aprile è giusto che lo si faccia con una rivendicazione anche di allegria e di Joy perché su questa liberazione nazionale che si fonda la possibilità che l'Italia non ricada più nei disastri catastrofi del passato oggi noi abbiamo festeggiato
Vedete se ci può essere un modo rituale
Un modo un po'liturgico è un modo sincero sobrio semplice ma sentito dall'intelligenza e dal cuore delle persone nel fare le celebrazioni stamattina siamo stati e ci siamo incontrati con molti di coloro che sono qui innanzitutto con il rabbino capo con il presidente della comunità israelitica di Roma fanno ci siamo incontrati alla Sinagoga prima
Poi ci siamo incontrati all'altare la patria dove c'era il capo dello Stato poi ancora alle Fosse Ardeatine adesso qui in ognuno di questi luoghi e in particolare Piazza Venezia c'erano migliaia e migliaia di persone che aspettavano silenziosamente anche allegramente persone venute da ogni parte d'Italia e non ho capito che oggi succedeva qualcosa d'importante c'era via dei Fori Imperiali dove si può passeggiare si è formata una grande folla che si è stretta attorno al capo dello Stato attorno alle a bande delle forze armate attorno a tutti quelli che erano lì in un clima appunto di feste
La Regione Lazio la provincia di Roma e il Comune
Hanno pensato di celebrare quest'anno venticinque aprile con questo spirito anche di letizia ovvero sia abbiamo invitato i cittadini lo dico oggi qui a voi
Dalle cinque in poi fino a tarda sera sulla piazza del Campidoglio ci sarà della musica dei bellissimi film con ingresso libero naturalmente manifestazioni brevi saluti
E queste manifestazioni saranno io spero l'occasione appunto di esprimere allo stesso tempo
La certezza e la saldezza della memoria
E questa letizia che accompagna il giorno in cui si celebra la liberazione dalla occupazione la liberazione della nostra terra
Dal tallone
Oppressore permettete a me come sindaco di di prende lo spunto oggi per ricordare una persona tra le tante
Che Giuseppe Celani
Nel mille novecentoquarantatré ispettore capo dell'Annona definito amico e protettore dei deboli
Provvedeva rifornire di cibo gruppi di patrioti nascosti fungeva da collegamento tra i vari gruppi della resistenza diffondeva giornali e fogli clandestini di qualsiasi colore politico
Denunciato da una spia
Fu arrestato nel suo ufficio del Comune di Roma
Nel gennaio mille novecentoquarantaquattro fu condotto a via Tasso subito feroci torture non rivelò nessuno dei suoi collegamenti
Fu trasferito al carcere di Regina Coeli fu trucidato il ventiquattro marzo mille novecentoquarantaquattro alle Fosse Ardeatine sono uomini come questi che ci permettono oggi di essere qui
Anche a rappresentare il Comune di Roma
Qualche giorno fa nel Comune di Roma ne abbiamo ripristinato una targa che non c'era
E che avrebbe dovuto esserci in onore di quei dipendenti comunali che furono allontanati dal servizio perché erano ebrei
Oggi voglio dire a coloro che sono qui sopravvissuti di Via Tasso Elvira Paladini che li rappresenta tutti che la nostra speranza se posso dirlo con affetto e che voi non morì a te mai
Cioè che voi viviate ancora decenni intanto perché abbia avete diritto ad una Serena
Continuazione della vostra vita ha una lunga serena vita in cui dissi di atto di questo ma anche perché tutti noi vogliamo tenervi con noi perché non vogliamo che si smarrisco specialmente tra le giovani generazioni il senso di quello che voi ci avete dato re per questo per ringraziarvi che oggi ne siamo qui a rappresentare la nostra città la nostra comunità
Tutti coloro che vi vogliono bene e io spero che anche nel senso di festa che ci saranno era conclusione della giornata in Campidoglio ci sia questo doppio sentimento consapevolezza fermezza e però anche la allegrie che ci deriva dall'essere oggi liberi grazie a tutti voi
Dopo le parole del sindaco
Do la parola adesso all'interesse al capo rabbino di Roma Toaff
Tornano a farlo
Lasciate che io vi porti il saluto di uno che è stato partigiana
Che ha fatto la lotta di liberazione
Cioè è stata fatto prigioniero dalle SS che ha subito le torture che hanno subito a tutti coloro che conosciuti come partigiani
Erano stati presi dalle senza tre giorni di digiunare
Botte ogni due ore giorno e notte per tre giorni consecutivi
Ma mai
è uscito dalla mia bocca
Una sola parola che potesse indicare dove erano i miei compagni
Erano sul monte Gabrieli
E in Versilia
E l'anno gli abbiamo fatto veramente qualche cosa di molto importante saltando la popolazione di massa che era stata già inquadrata per essere mandata al nord e spedita in Germania
Noi li abbiamo liberati
Questa per dirvi che cosa significhi per uno come me la giornata della rivelazione
La giornata della Liberazione veramente un giorno di festa è un giorno che sentiamo profondamente perché ha messo fine a un periodo della nostra vita e della storia del nostro Paese c'era tragica
Perché si moriva di fame perché eravamo sotto il dominio straniero
Perché non esisteva la sicurezza del domani
Queste
Può dire per noi la liberazione
Vuol dire poter guardare
Con speranza
E con fiducia l'avvenire mentre viceversa quando eravamo in quel periodo
Speravamo che finisse presto la nostra vita e quel momento così tragico che l'Italia viveva in quel momento
Credo di no
E quando dentro la fossa stavano per fucilare mi
Un sacerdote
è passata a distanza
E mi ha dato la benedizione
Alzava la mano benedicente le SS l'hanno vista
E hanno cominciato a sparare verso di lui ma salvata peccano Sparta altrui ma non l'hanno presa fortunatamente e probabilmente non volevano prendersi però questo mi ha salvato
Mi ha salvata perché poi mi riportarono imprigionò né e poi li aspettai
La liberazione cioè venne pochi giorni dopo
Quando succedeva tutto queste sentivano
Già i cannoni degli alleati che sparavano sulla Linea gotica e c'erano già in prossimità di Pisa quindi noi eravamo vicino a Viareggio rende erano eravamo molto vicini bene io dico
Tutti oggi c'è il rischio no per la libertà con questa ma c'è qualcuno che gioisce ancora di più
Perché ripensando alla salvezza miracolosa
Che hanno avuto e in momenti in cui non c'era speranza in momenti in cui era l'avvenire era un punto interrogativo oggi noi festeggiamo la festa della Liberazione
Con tutto il nostro animo punto tutto il nostro cuore e auguriamo al popolo italiana che possa sempre gioire della libertà
E soprattutto del progresso civile perché senza questi due elementi non esiste una vita libera ma esiste soltanto servitù
Do la parola adesso
A qualcuno che voglia intervenire come testimonianza e prima di tutti a gli onorevoli Gigliotti no no ne hanno aveva
Lei no beh sarà un augurio per il futuro a
Sarà un augurio per il futuro non si può mai sapere
Ma
Io
Sto pensando alle stazioni del dolore che c'erano qui a Roma c'è da Via Tasso Palazzo Braschi con la banda Baldi con la strizza anche me la pensione Oltremare la pensione Iaccarino tutte le stazioni dolorose
Il mio pensiero va a un grande regista il mio amico Vito Pandolfi che nel breve periodo del del governo Badoglio
Mise in scena L'opera da tre soldi e gioielli
E lì c'era uno sfrenato Carletto Mazzarella che facendo il personaggio buffo di giornata imitava Mussolini in un modo da veramente morire da risate
Naturalmente voi ve ne otto settembre e povero Pandolfi fu arrestato e portato a Palazzo Braschi
E allora lui ebbe paura
Per non avere il coraggio di resiste la forza di resistere alla tortura
E dopo aver letto sul da scrivania dei gay più interrogava i nomi di quelli che sarebbero stati dovuti a essere arrestati dopo si buttò dalla finestra al terzo piano e si fracasso terreni
E questo borgo lo portò per tutta la vita o che fu breve del resto aurighi altro dalla pressione arteriosa che lo portò alla morte io penso all'Hui
Penso ai settanta ebrei circa morti all'Ardeatino ma scusate mi
Io ripenso insieme agli altri per me sono tutti italiani vorrei scusa forse è una presunzione adoperare una frase di Arthur Miller sono tutti miei figli sono tutti figli di questo Paese
A allora
A me sembra che qui c'è il sindaco di Roma
Dovremmo ricordare prendendo lattiera Ardeatina
Dove ci sono catacombe cristiane ed ebraiche ricordare parole dell'antica canzone che intonavano i pellegrini quando venivano Monte Mario
Roma nobilissimo o Roma nobile bagnata dal sangue dei martiri
Questa è la Roma dei tanti problemi la Roma del traffico la Roma dei palazzinari la Roma del centro storico sui problemi può essere veda tutti Rutelli con la sua Giunta però per me
E soprattutto un paese dell'anima
Nel pubblico abbiamo
Ancora in Palestina dello Stato Isadora si combatte ancora ci sono persone e muoiono
Eppure anche lui a fine sa c'è una compagnia teatrale fatta PMI e dei palestinesi che sapete cosa recita Napoli milionaria
La insieme
Io sindaco Ortisi lei facciamoli venire a Roma per l'otto settembre
In Italia è una commedia di Eduardo dove c'è una famosa battuta che loro dicono in napoletano autotreni adottata da torniamo Tata de ammesse & ecco in Italia a nuttata penalmente stia per finire
Se qualcun altro vuole intervenire altrimenti concludiamo questa nostro stare insieme
C'è qualche sindaco qualcuno che vuol venire
Sì allora do la parola D'Anna Baldinotti
Presento Anna Baldinotti alla sorella dei uno dei nostri tanti caduti per qui proprio dei primi caduti per la difesa di Roma per quel tentativo così nobile di difendere la città dall'occupazione tedesca tentativo che probabilmente era già infruttuoso fin dall'inizio che ha visto
Militari e civili la gente che costa nelle strade che ha visto fin da quel primo momento la partecipazione così forte di tutta la gente che poi durata per tutti i nove mesi Bruno Baldinotti morto in un carro armato che ha bruciato e molti di questi militari dobbiamo ricordarlo perché mi sembra giusto erano in licenza di convalescenza
Stavano al Celio stavano a casa non avevano nessun obbligo ufficiale per scendere in piazza l'hanno fatto quando potevano farmi all'
Meno perché hanno sentito questo bisogno e adesso quindi ricordare in particolare uno di questi caduti mi sembra
Doveroso la parola D'Anna Baldinotti
Chiedo scusa io non ho preparato nessun discorso ma mi sembra giusto in questo momento in questa sede visto che il Sindaco ha ricordato tanti cittadini romani
Riferirmi devo premettere una cosa che mio fratello non era in licenza di convalescenza ma comunque mio padre gli disse quella sera dell'armistizio
Quando lo gli chiese che cosa devono fare ricordati che sei sempre un soldato perciò torna in caserme consegnati al tuo capitano
Dopodiché si trovò a combattere a Porta San Paolo
Ma il mio pensiero va a quanti militari che hanno partecipato a quel tentativo di difesa chiamiamolo così già infruttuoso dall'inizio per come era stato predisposto dalle alte autorità
Attenti militari che venivano da tante parti d'Italia da tante regioni d'Italia per cui si può dire che la difesa di Roma in quel momento è stata realizzata non soltanto dei romani ma da tanti eroiche Likud purtroppo il loro il nome rimane sconosciuto ecco soprattutto questo voglio mettere in evidenza e voglio che si faccia conoscere il nome di tutti quelli che hanno partecipato non solo militari ma anche i tanti cittadini romani duecentocinquanta uno Albini e donne e bambini che sono rimasti uccisi in quei tre giorni di Comba chi mente che vanno dalla sera dell'otto settembre fino alle dieci settembre quanti hanno partecipato di tutte le armi e soprattutto diciamo che la difesa di Roma è stata realizzata da com'attenti di tutta Italia questo che voglio che si faccia e che si faccia un'indagine approfondita affinché venga messo in luce questo apporto che è stato dato concordemente da tutti in un momento in cui non c'è stato e non c'è stato bisogno di prendere tempo per le decisioni la decisione è stata presa al tutta subito immediatamente tutti hanno combattuto combattuto questo contro questo oppressore tedesco che già si era armato contro di noi
Io chiedo scusa ho finito e scusatemi se non so fare discorsi ufficiali
O adesso la parola al vice sindaco di Gaeta che vuole dire due parole a nome di tutti i Sindaci delle altre città
Che del Lazio che sono qui presenti
Ringraziarla prezzi soltanto per un ringraziamento credo di interpretare i sentimenti e lo spirito di tutti i miei colleghi io rappresento recitati che età sono tanto contenta di essere qui presente oggi ringrazio l'autorità della città di Roma della Regione della Provincia che c'hanno
Invitato e ricordo che anche le nostre città hanno tanto sofferto e hanno preparato con i loro sacrifici la liberazione della nostra capitale
Grazie ancora per l'invito alla prossima occasione
Farla adesso la Medaglia d'Oro Maria Teresa Regard Calamandrei d'argento guardano
Mangiano accorti
Volevo qui da in via Tasso io sto aspettarsi nascosto in via Tasso dove sono stata qui imprigionata durante dal gennaio al sempre aglio mille novecentoquarantaquattro
Sono passati centinaia di persone purtroppo Schede che i tedeschi compilavano su molte sono andate perdute e non sappiamo nemmeno con precisione quanti sono passati da via Tasso però ci sono dentro
Centoventitré Schede di donne perché ci sta perché ci son passate tante donne anche da via Tasso questo lo voglio di ricordare perché spesso si dimentica persone che vengano visitare via Tasso rimangono meravigliate quando il medico di accertata qui invece insieme con me c'erano tante altre donne e devo dire che erano molte di queste donne e non erano direttamente impegnate nella Resistenza le non molte madri sorelle voi di persone che lo che i tedeschi ricercavano oppure io ve levano metterà a confronto con i loro cari appunto per ricattarmi e devo dire che io mentre stavo in questa stanza dove c'eravamo tutte donne una stanza forse la più grande della del carcere perché l'ex leccese erano piccole normalmente e ci tenevano tutte ammucchiate lì tant'è vero che non potevamo né in meno mi stendersi tutte insieme perché non c'entravamo fisicamente e io mi son trovata di fronte appunto a questo fatto di queste donne che erano quasi tutte popolana che sente semplice senza istruzione per che aveva una grandissima forza perché votammo sempre del non hanno mai parlato questa è una cosa molto importante perché non si possa aprire i non nessuno può immaginare se uno poi parlerà o no perché la paura è tanta io voglio ricordarle queste donne perché sono state che le donne che avevano fatto anche tanto lavoro durante l'otto settembre quando c'erano i combattimenti sono sempre le stesse persone sono tante sport Prodi loro le Masto pochissimo ricordo io lì vado cercando spesso tende a qualche volta le trovano in qualche borgata in qualche posto mai siamo tutte vecchi io ero avevo solo diciannove anni io ero molto giova a dispetto a molti altri per esempio tanti che sono qui passate da via Tasso ormai sono sono anche per bullismo ma la maggior parte purtroppo è è stata massacrata però anche tante altre per somme non possono più testimoniare e a me dispiace questo perché sa quante persone se fosse stato acquistato Priebke molto tempo fa potevano venire a testimoniare perché Priebke io me lo ricordo bene Sava al perché io stavo insieme a in un in un piano dove c'erano i militari e lui interrogava soprattutto i militari e i militari riportavano nell'ecco con le coperte perché non riuscivano a stare in piedi e questo io non io non ero del fronte militare perché in Aerotec gatte centrali del Partito comunista però io che io vedevo questa è ho visto comportarsi questi militare in maniera eroica veramente straordinaria
E poi e voi non ricordarli tutti quelli che sono i propri senza nessuna distinzione perché sono stati tutti eccezionali persone eccezionali ecco vi ringrazio
Allora c'è qualcuno ancora che vuole
Un momento no sono un secondo per prendere un impegno perché questi momenti sono importanti per ricordare è stato giustamente sottolineato mass secondo me se gli diamo anche un senso un un altro appuntamento acquistano ancora più forza
Io credo che si possa raccogliere da una parte l'idea lanciata da Giglio Azzi e is credo che posso parlare a nome di di tutte e due gli altri no rappresentanti del delle istituzioni qui presenti noi ci impegniamo a far sì che l'otto settembre quest'idea diventi realtà e nello stesso tempo lanciamo rilanciamo l'appello della signora perché non è la prima volta che lo ascolto anche l'otto settembre ci ricordo questo doveroso fatto io non so chi è che si deve attivare adesso ci informeremo vedremo si rimboccano le maniche indubbiamente lo stato maggiore dell'esercito credo anche l'associazione e credo sarebbe bello se per l'otto settembre insieme a quella compagnia si riesce anche a realizzare il giusto sogno che ci ha ricordato la signora
Allora penso che possiamo considerare conclusa questa giornata commovente bella
Vi invito come ha detto il nostro Sindaco a giovanile oggi e io penso che un po'd'allegria non guasti mai abbiamo bisogno di riprendere entusiasmo quell'entusiasmo che era
Poi in fondo alla base con molta gioia degli chiunque affatto la guerra di liberazione quindi vogliamo trasmettere non solo il nostro dolore le nostre preoccupazioni ma anche quella che era stata la nostra gioia di allora