"La costituente democratica, la riforma della politica, la partitocrazia..." servizio realizzato con materiale d'archivio

Il sedici febbraio mille novecentonovantuno nel corso di una tavola rotonda tenuta si durante una pausa dei lavori dal terzo congresso italiano del partito radicale
Su proposta di Marco Pannella esponenti di diversa estrazione a politica e culturale gettavano le basi per la nascita di una costituente democratica per la riforma della politica in quel momento caratterizzata oltre che nell'ultima Ali anche da una legge elettorale proporzionale dalla neo trasformazione dell'apposito comunista in Partito democratico della sinistra
E ascoltiamo
Alcuni momenti di quanto vende dibattuto in quella occasione a partire dall'intervento Di Giacomo Marramao filosofo e nel novantuno della direzione del nel Consiglio nazionale del PDS
Noi dobbiamo riscoprire questa dimensione dell'agire appunto politico come arte del possibile
Che significa in modo molto molto concreto
Riuscire
A compiere dei primi passi oltre la visione statica della politica cioè
Quella visione per la quale la politica consisterebbe nella sommatoria di forse intatte e di processi dati di risultati dati
Da questo punto di vista io che Milito nella nel PDS ritengo che se assumessi il PDS come un processo dato
Non potrei esprimere oggi come oggi un giudizio
Serenamente posto si Tivo ecco io ritengo invece che
La prospettiva
Della costituente che si dovrà vedere
A partire
Dall'evento che si è determinato dalla costituzione di questa nuova forma
Appunto di organizzazione che il PDS
Si potrà in qualche modo determinante soltanto se riusciremo ad innescare un processo dinamico con altre componenti della politica italiana intendo componenti politiche componenti anche per loro punto culturali e sostanzialmente componenti ideali non dimentichiamo che oggi come mai c'è bisogno di trovare una reazione chimica per per così dire tra rigore dei principi e pragmatica
Questa è la sfida
Ma una volta indicata alla sfida occorre contestualizzarla cioè calarla nel contesto
Calarla nel contesto significa calarla nella situazione di degrado in cui si trova oggi in Italia il sistema dei partiti e in generale il complesso delle istituzioni dello Stato
Ed è questa un'analisi che non va evidentemente infatti stata retoricamente vada declinata in modo preciso analitico
Ma quindi non va neanche smorza atta né in qualche modo appunto edulcorare per
Io sono d'accordo con una ipotesi che Pannella
Ha rinunciato nella sua relazione questo congresso e che francamente non mi pare in contraddizione con altre porzioni che sono emerse all'interno del partito radicale
Ma non sta a me evidentemente entrare nel merito i vostri dibattiti interni adesso
L'ipotesi che il sistema politico italiano
è caratterizzato da una patologia
Riconducibile in ultima istanza a quella che lui chiama il monopartitico consociativo
E in qualche modo Imperfect
Ora
Questo monopartitico consociativo un modo di fare politica che va ben oltre
Le formule programmatiche del compromesso va ben oltre è questo il punto fondamentale
E indica la resistenza inerziale di partiti per blocchi di alleanze istituzionali no
Anche ad onta dei tentativi di innovazione e si sono venuti determinando in una serie di partiti di organizzazioni
Poco litiche di movimenti anche del nostro Paese
Il tentativo di Craxi prima il tentativo di Occhetto dopo entrambi punto rischiano di essere in qualche modo risucchiati dentro questa spirale del monopartitico consociativo se non danno luogo approccia essi di Nannicini
E questo è il punto fondamentale era ora e io vengo a propri informati tesi dal momento che non voglio rendere troppo pesante retorico questo mio primo intervento informati tesi
Al dunque
Chi è il nemico di una costituente democratica oggi chi è l'avversario
Certo si potrebbero indicare i nomi anche fa c'è
Quelle che incarnano i gattopardi Isma'adattivo del nostro sistema
Il nome di Andreotti credo si potrebbe anche fare senza problemi
Ma il nemico vero e quella rendita politica cioè quel persistere del meccanismo della rendita politica
Che a fondamento del regime spartitorio corporativo
E questo il nostro avversario perché e il peggiore nemico dell'innovazione
Questo è il punto fondamentale
E allora
Ciò che ha reso lo Stato la spesa pubblica in Italia
Una rea ormai devastata
E un'aria che non è unicamente immorale e a Monreale ma un'area che è divenuta ormai diseconomica disfunzionale all'esigenza della società
E qui vengo all'altra voce importante che uno dei grandi temi che la cultura radicale e e l'azione radicale
Ha introdotto nel dibattito italiano al dibattito della politica italiana illa la tematica della partitocrazia
La tematica della partitocrazia e fondamentale per potere dare un direzione precisa al modo in cui noi impostiamo la questione istituzionale o da io non conosco il testo completo della proposta della Confindustria cui prima alludeva
Toni Muzi Falcone però io credo che tutte le proposte vadano esaminate con estremo rigore estrema tensione
E però con una prospettiva ben precisa cioè nella consapevolezza che oggi si tratta di ricondurre assi interessi due lati che finora sono rimasti in tensione fra loro nella politica italiana cioè da un lato la questione della riforma dello Stato e della riforma radicale del sistema dei partiti cioè
Quando io faccio una considerazione di questo genere intendo un un processo storico ben preciso gli storici costituzionali ci hanno insegnato quelli quelli quelli proprio più bravi quelli che hanno proprio lavorato sulle onde lunghe di sei Coni
Ci hanno insegnato che uno equilibrio costituzionale
Non dura non dura informe legittime non dura informe ripeto legittime più di un trentennio
Bene se questo è vero ne consegue che gli equilibri costituzionali del sistema dei partiti del del sistema dei partiti italiani
Erano già collassati
Nel mille novecentosei e tanta nove cioè in particolare con le elezioni politiche del settantanove non a caso e alcuni di noi all'interno del pc allora lo dissero chiaramente
Non a caso e sono proprio quelle lezioni
Quelle in cui esplode la questione radicale sul piano politico generale dopo un quinquennio di battaglie referendarie
E il limite Della politica berlingueriana quale Stato allora oggi lo possiamo vedere in marmo con maggiore chiarezza
è stato quello di porre essi un problema molto rilevante come quello della questione morale
Ma al tempo stesso di non sapere tradurre questo problema che ancora oggi attualissimo e che potrebbe essere uno dei collanti fondamentali anzi il collante fondamentale oggi di una costituente democratica
Pecco di non saperlo tradurre in questione politica e questione Dieter riforma istituzionale anche nel senso tecnico del termine e per quale ragione questa traduzione alla politica berlingueriana
Non risultò possibile ma perché tutta l'idea della questione morale in Berlinguer restava tutta imperniata sul momento del partiti ideologia e del confronto fra partiti ideologia in particolare tra le due grandi ideologia e che a suo avviso strutturale fare una coscienza popolare del Paese
Quindi ancora dentro questa grande idea consociativa che affondava le radici in una lunga tradizione della storia italiana
Ma solo dei problemi che ho che non è qui il caso di approfondire
Però
E proprio questo corto circuito di populismo e trasformismo
Che ha determinato il vizio diffondono della politica italiana
E stiamo attenti quando il populismo si coniuga al trasformismo e il secondo termine che prende il sopravvento per dirla con una vecchia frase di Carlo Marx in questo caso il morto divora sempre il vivo
Vengo all'vengo all'altro punto che poi è la mia ultima tesi
L'altro polo della questione istituzionale non dimentichiamolo e caratterizzato
Da un aspetto estremamente importante
Che sarebbe
Appunto funesto separare dal primo e cioè non dimentichiamo che ed è questo un aspetto che
è stato affrontato nel nel dibattito del PDS nel dibattito dei compagni e degli amici dei club ma a mio parere ancora non svolto in modo politicamente efficace cerco di spiegarmi
Il popolo e quello di individuare in che consiste la vera anomalia italiana rispetto ad altre democrazie
Che ci sono in Europa e in Occidente che si danno i loro prodotti
Ebbene
La vera anomalia italiana e l'anomalia del cittadino comune
Che in un dibattito io credo che ho perché ho fatto qualche tempo fa con gli amici del Movimento federativo democratico
Punto con Giovanni Moro e altro ho ho avuto modo punto di definire come il paradosso di una marginalità collocata al centro del sistema
Questo è il punto fondamentale cioè il cittadino comune e in Italia una marginalità un ghetto che si colloca nel cuore stesso del sistema politico
E ed è questo a la ragione per la quale le leghe al nord hanno avuto un humus così Fertile su cui lavorare e crescere
Cioè oggi in Italia non gioca nessun ruolo quel cittadino che non sia associato appartiene chi o a partiti proprio a partiti impropri cioè trasversali o a corporazioni di
Cioè il cittadino senza attributi in qualche modo nona alcun mezzo per potere difendere e portare avanti le proprie rivendicazioni e i propri appunto dire ittiche sono riconosciuti dalla Carta costituzionale
E allora io credo che
Il problema
Che dobbiamo porci
E quello di che indirizzò dare alla riforma della politica stiamo attenti
E giusto adottare l'espressione riforma della politica come si fa da parte del compagno Occhetto e di altri compagni del PDS
Però si fa male ad usare questa espressione senza riuscire a declinarla in modo specifico e determinato
Cosa si intende per riforma della politica quali sono i profili di questa riforma della politica che vogliamo
Io le indicherò molto rapidamente
E proprio per conclude
Un profilo più specifico più tecnico è un profilo più generale e più ideali se vogliamo
Il primo dei profili e una e un tema che è stato già impostato dal PDS
E quello della dissociazione
Della politica dall'amministrazione
Io credo che
Però questo ossia una condizione necessaria ma non sufficiente
è vero certe importantissimo la dissociazione delle funzioni politiche dalle funzioni amministrative ma non basta occorre anche all'interno della stessa funzione politica trovare un'articolazione proprio in forma di incompatibilità ripeto tra funzione di rappresentanza e funzione di governo a tutti i livelli cioè ieri rappresentante del popolo in qualche modo non può il non può esercitare al tempo stesso una funzione di governo ma dico a tutti i livelli sia negli enti locali che nel governo cioè entrare è un è un è un punto io credo questo molto molto importante
Questo per quanto riguarda la spetto più specifico ma c'è un aspetto più generale ideale come dicevo prima e che noi dobbiamo tentare di costruire insieme
Lo spazio con il nuovo spazio di una democrazia della differenza
Non una democrazia dell'identità di tipo giacobino e qui io credo che l'iniezione di azionismo
Che voi compagni radicali ci proponente va accolta e direi che la mobilità del processo costituente ancora in fieri nel PDS e proprio questa apertura quella puntura azionista che era radicata che era radicata e compagnia amico De Giovanni probabilmente lo dirà
Nel negli esordi di un certo comunismo italiano e anche dello stesso primo grande
E che oggi in qualche modo i girondini armi suggerisce Marco Pannella ma ma che oggi significa anche aprire latte matita della nostra democrazia
A quegli apporti che ci vengono della dalla tradizione dei Paesi ricchi ammollo
Cioè dei Paesi anglosassoni quelle il punto fondamentale di capisco Crew Cerri uscire a trovare un un punto di incontro effettivamente produttivo tra la tradizione dei paesi di civil law
Quei Paesi per i quali che sono i Paesi dell'Europa continentale dove non esiste altro diritto se non creato dallo Stato se non emanato dalle via Tano non esistano guarentigie se non poste dal principe ecco invece
Dico spezziamo questa tradizione cerchiamo di introdurre il principio per il quale non tutto il diritto e creato dal dal mostro freddo dallo Stato
Ma il diritto e anche espressione delle libere forse esso Charlie che si auto organizzano e che impongono alla collettività e al potere i propri inalienabili diritti questo è il punto fondamentale
Quindi e questo è importante proprio nel momento in cui per dirla con Norberto Bobbio
La democrazia è destinata in tempi brevi ad introiettare tutti i problemi tutti quei problemi sono gialli
Che essa finora aveva proiettato all'esterno no sul nemico sull'altro polo ideologico sull'altro Polo del conflitto
E quindi e destinata ad introiettare tutti quei problemi della società multietnica multiculturale
Il cui governo richiede un allargamento del concetto di cittadinanza altro grande concetto che ci viene dalla tradizione della ammollo
E cioè un allargamento della cittadinanza non soltanto in senso sociale ma in senso murale
Quindi cari compagni e cari amici per più etica meno ideologia una etica che in grado anche di tradursi in tecnica grazie della vostra attenzione
Era il filosofo Giacomo Marramao
Sulla costituente democratiche ascoltiamo adesso quanto dissero sempre in quella occasione Giovanni Negri in quel momento impegnato con il Forum dei democratici e Antonio Baslini ex deputato liberale uno dei padri nella legge sul divorzio
Guai credo a collocarci su un aspetto di lotta per la riforma della politica di transizione la democrazia e che sia di nero perbenismo moralismo di sterile denuncia
Il problema è esattamente la capacità di proposta che noi spero sapremo mettere sapevo mettere in campo eccole qua io mi riconosco perfettamente nel
Nel ragionamento Giannini le due gambe della riforma e la politica
Sapere cos'è sta riformare la politica
Da un lato nuove leggi elettorali al vero
Io credo Degiovanni si può tentare di essere partito laburista oggi ma quello che non capivo alcuni mesi fa noi capirlo oggi come fa a tentare di essere partito laburista sinistra di governo se non addotti e se non propone il sistema elettorale
Che hanno da puristi e che ancora esiste il governo
Anziché in luogo della difesa o del del pasticcio attorno a modelli elettorali e confusi un po'd'inglese un po'di francese un po'di tedesco un po'di questo mixing che viene dalle proposte saldati del PDS ma comunque
E il il il problema riforme la politica o dire nuove regole elettorali e consentire noi affermiamo col sistema anglosassone che i partiti italiani possano siano obbligati a rimettersi tutto in discussione
Perché solo una profonda riforma elettorale può imporre una ridiscussione del panorama partiti italiani
E quindi questo e un aspetto della riforma la politica l'altro grande aspetto è questo e quello della credo della riforma la pubblica amministrazione un po'quello che diceva Marramao adesso scindere amministrazione politica o meglio io la chiamo disoccupazione partitica dello stato della pubblica amministrazione e che qua
Su questo terreno dopo Rapporto Giannini uno che è stato votato dal Parlamento all'unanimità non c'è stato alcunché di nuovo e forse bisogna ragionare su qualcosa di nuovo su proposte concrete
Tutti parlano di riforma e la politica
Tutti hanno capito che i partiti non van più di moda
Il PSI si chiamerà unità socialista Achille Occhetto giustamente parla di riforme la politica B
Allora c'è un grande terreno di verifica io credo siccome abbiamo questa disgrazia o questa fortuna di dodici mesi forse ancora di legislatura ad esempio siccome esistono dei parlamentari che e per la riforma e la politica si dicono io credo siano impegnati
Il teste da rivolgere agli stati maggiori partitici che intendono esseri si dicono riformisti riformatore la politica e quello della disoccupazione
Partecipazioni statali credito pubblico il sistema bancario le nomine gli appalti legare la sanità e Chieri formatore la politiche intanto disoccupati
Lasci respirare le branche dello Stato lasci respirare le funzioni pubbliche perché poi non è che si vota lega perché sia razzisti molto spesso magari si vota lega da sinistra perché non se ne può più di ottanta convegni da venticinque anni a questa parte sul come prendere il Palazzo d'inverno per via rivoluzionario riformista
E non si è riuscita a fare né l'uno né l'altro però nel frattempo da venticinque anni mi avete occupato l'uso di Pizzighettone di sotto il credito di Pavia la vicepresidenza della Centrale del latte allora non vi capisco più compagni socialisti e compagni comunisti ecco credo che questo sia poi allora qual è la nostra responsabilità io penso e su questo credo che proprio perché la cultura liberaldemocratica va vincenti una certa misura
Quello che dice Maramaldo il listino nel settantanove quando proprio ci fu l'affermazione radicale e già allora in segno di potrei senza il sistema era era evidente beh ma proprio perché questo tipo di cultura forse si va affermando vincendo speriamo beh io credo che proprio noi dobbiamo avere una grandissima umiltà e sul terreno della costituente democratica e del Movimento per la riforma e la politica confrontarci senza pregiudizi con tutto quello che si vuole nuove ma davvero con sono molto lieto io della presenza qua di Toni Muzi Falcone anch'io ho avuto un confronto interessantissimo sull'esperienza che non appartiene alla cultura laica come quella di Giovanni Moro e del Movimento federativo democratico che rifiuta l'etichetta di movimento cattolico ma ha vissuto ha dato corpo a un'esperienza di grandissimo interesse sui diritti del malato sul rapporto con e quindi con la pubblica amministrazione sul diritto di cittadinanza negli ospedali non sono gli ospedali ma gli interlocutori possono essere possono essere molti però
Ecco io penso che grava sui partiti che adesso si voglio dire riformatore la politica su persone che come noi che hanno capito
Che la priorità deve essere la riforma e la politica e quando dico anche per qualche compagni che forse farebbe in ogni tanto all'asilo Recchi perché la differenza non è tra chi vuole riformare non vuole riformare la politica la differenza e su chi ha capito che la priorità è la riforma la politica oppure abbastanza poco senso
Scegliere altre priorità B e penso che la grave responsabilità che grava su di noi e quella di impedire che sulle ceneri della Prima Repubblica di questo scontro fattale fra in potenze
Fra leghismo da un lato e partitocrazia dall'altro da questo scontro fatale può possono venir fuori le ceneri della Prima Repubblica sicuramente
Ma credo che tutti noi dobbiamo aver presente che le ceneri di questa prima Repubblica possono significare anche autoritarismo anche pericolosa svolta proprio per i diritti e e per la libertà dei cittadini
Nessuno sa nel momento in cui un sistema crolla quale può esser la piega la direzione che il corso delle cose va a prendere bene la nostra responsabilità penso sia quella in un modo o nell'altro e sarà un itinerario certamente tortuoso e difficile
Sarà quella di provare a far in modo che proposte
Che una proposta politica un movimento
Nuovo
Possa essere un punto di riferimento che impedisca questo esito altrimenti nefasto per nefasto per il Paese in questo senso l'esperienza di fondo i democratici
Vuole essere a maggior ragione un centro di un'esperienza di riflessione elaborazione proposta ormai attenti tre distretti Simi credo si debba trattare di settimane ormai neanche di mesi naturalmente un'esperienza che vuole essere posta al servizio di quanti al di là delle loro appartenenze partitiche e delle loro convinzioni ideologiche hanno compreso come non abbiamo compreso che oggi assenso impegno pubblico civile se impegno per la riforma altrimenti e impegno pubblico e civile perde perde il significato per il significato anche queste parole
Io desidero ringraziare innanzitutto l'amico Pannella di avermi invitato a partecipare a questa
Tavola rotonda io credo che il tema che noi anche noi stiamo dibattendo
Sia il tema centrale dalla politica italiana in questo in questo momento io purtroppo non sono un filosofo quindi l'uomo Nommo posso parlare del come Marramao
Di cui ho condiviso al novantacinque per cento per non dire il centro di intervento vorrei però dire questo
Io sono stato in politica da molti anni
Ho fatto per cinque legislature il parlamentare ho smesso nell'ultima legislatura ha fatto parecchie campagne con i gli amici radicali
Ma nell'ambiente dei partiti come sono oggi io non mi sento più distrarre per questo che mi trovo così bene in questo ambiente con questi annunci
Intendiamoci bene non è che dei partiti
Tutti si o legati al carro della partitocrazia
Della lottizzazione del sottogoverno ma nei partiti come sono oggi la grande maggioranza di chi è impegnato nel partito è legato a questi interessi contro i quali io mi sento di battere desidero a battermi
Ed è per questo che ho molta fiducia
Nel PDS è un partito che io conosco poco ma è partito meno compromesso con il sistema con il sistema contro il quale non ci battiamo quindi io penso che i radicali che non ci sono stati mai dentro e il PDS possono essere essenziali essenziali per poter modificare la realtà politica nella quale viviamo
Io non da oggi sono favorevole a un sistema di alternanza in una maniera o nell'altra resa non entriamo nell'atto tecnico però la proporzionale ha fatto il suo tempo noi non possiamo più andare avanti in questa maniera
Ed io non mi sento impegnarmi né mi impegnerò mai più i nodi questi partitini del due del tre per cento in una democrazia di massa in cui i temi non sono quelli di dividere lottizzare il sì del una Centrale del latte o delirio le lei ideologo che volete voi
Quindi il a questa battaglia che noi stiamo combattendo il cui il l'amico Marco un direi il demiurgo perché molti anni che la portava ante è sacrosanta e quello che è successo nel PDS il partito comunista può darci un po'di speranza perché sappiamo benissimo che l'autoriforma dei sistemi è molto difficile
Chi ha il potere non muore mai mollare andò ma questo avviene in tutti i Paesi del mondo e quindi ci vuole non ci vuole assolutamente uno scossone se noi andiamo avanti così
Continueremo ad essere in questo modo partiti Isma'imperfetto perché è questa la realtà noi da noi dava da Rava ibernazione ad oggi siamo in un sistema monopartitico
Il cui cento è la Democrazia Cristiana il quale ha sette Rizzato ora di più ora di meno Tizio Caio o Sempronio se dove vogliamo cambiare questo dobbiamo cambiare il sistema le leggi elettorali le istituzioni
Era Antonio Baslini scomparso circa un anno fa
Durante
La tavola rotonda tenuta sì
In una pausa del terzo congresso
Italiano del partito radicale nel febbraio novantuno escutiamo adesso invece quanto dissero Ada Becchi
Parlamentare della sinistra indipendente sempre in quel periodo e Peppino Calderisi
Beh insomma quelli che voi credo siano moltissimi Khatami conoscono io vorrei presentarmi a voi come una che fa politica
Come riesce a farla da venticinque anni senza essere mai entrata in un partito non mi piaceva non è anche venticinque anni fa
Il la mia collocazione attuale di essere una indipendente di sinistra quelli eletti voglio dire
Quindi deputato e di essere in me ministro ombra
E potrei spiegare torni Muzzi Falconi che fossi anche stata il direttore del settore le Botteghe Oscure irresponsabile in Commissione parlamentare per conto dei due gruppi evidentemente Partito Comunista e Sinistra indipendente sulle questioni che mi erano state affidate come ministro ombra le cose non sarebbero cambiate
Cioè la mia esperienza sarebbe stata comunque un'esperienza su cui è necessario esprimere da parte mia e non solo evidentemente un giudizio critico severo questo perché ecco io
Penso che vale la pena di dire più chiaramente quello che mi è sembrato di cogliere in molti interventi precedenti questo è un Paese dove da molti anni non c'è l'opposizione
Noi stiamo parlando di un'alternativa ma dobbiamo sapere che parliamo di un'alternativa che è tutta da costruire perché perché parte non voglio dire da zero perché sarebbe eccessivo ma sicuramente da uno stadio molto molto basso
Che poi è la stessa cosa che dire che esiste il consociativismo perché evidentemente il consociativismo all'opposizione non sono collocabili tra di loro
Governo ombra senza voler fare l'opposizione evidentemente impossibile
E quindi la questione che è anche il PDS dovrà affrontare dopo il lungo travaglio che ha portato alla costituzione del partito che ancora non mi è piaciuto e non ci sono entrata
Va bene evidentemente un giudizio negativo sul partito proprio perché vi ho detto che da venticinque anni che
I partiti non mi tenta no
E anche questa lunga il faticoso processo di gestazione ha diminuito ulteriormente la capacità diverse forza di opposizione la composita e per la capacità di giocare il ruolo dell'opposizione
Questa fortissima vischiosità che c'è nel modo di essere delle il nostro sistema politico
Altri hanno già detto cose molto interessanti io non voglio ritornarci non credo che si esprima in termini di partitocrazia mi sembra più partitocrazia sarebbe sempre e comunque un sistema plurimo e credo che sia più giusto e alla definizione che mi ha dato prima burnout presso non ho capito male era una citazione del Parma due anche se il
No la conoscenza
E non ti ascolta abbastanza
In questo sistema le spinte alla chiusura alle spinte a la chiusura di spazi per circa l'apertura di spazi sono fortissime
A me pare che per esempio questo pezzo di fase costituente che il PDS ha concluso con il congresso
E un processo di cooptazione più compro eccesso di costituente vera nel senso che si valuta che per tanti motivi
Ivi compreso quello del livello medio del quadro dirigente si opportuno cooptare delle persone di una certa dignità all'interno del proprio gruppo dirigente ma questa non è costituente questa non è la capacità di aprire nuovi spazi di di vedere nuove domande di sentire nuovi fenomeni
Che nella società sono presenti e questa sordità in qualche modo io lo trovo che estremamente preoccupante
E se quello che voi proponete qui e per cui certi chiamato a parlare naturalmente che vi sono grata di essere stata invitata
Pone questo problema dell'apertura degli spazi io credo che non sia mai troppo urgente il farlo
Non si rischi ma in qualunque momento noi rischiamo di trovarci di fronte ad ulteriori difficoltà ulteriori aggregazioni oscure che impediranno
O che renderanno più difficile l'apertura di questi spazi domani
Non sono titolata come altri quindi a parlare di scienza della politica ma mi sembra che il mostro
Quello che noi ci troviamo davanti sia questo partito acchiappa tutto questa questa cosa che al centro la democrazia cristiana ma non si sa colpisce ebbe della democrazia cristiana
Con le forti capacità gestionali tra l'altro un partito acchiappa tutto che assomiglia un po'a però anche alcuni partiti anglosassoni
Anche se con caratteristiche peggiorative rispetto a quelle che la sono presenti un partito che per esempio costosissimo
Mi pare che uno dei limiti più oggi più più evidenti non a caso la base di partenza della dell'operazione lei che e il suo costare tantissimo parlo proprio in termini mi economici e finanziari
Per funzionare divora una quantità tale di risorse e tende nel suo evolversi sempre più a divorare né danno mettere a repentaglio le generazioni future ormai credo che siamo arrivati alla quarto alla quinta generazione futura che dovrà pagare questo spaventoso partito acchiappa tutto
Ecco io credo che la risposta a questo richieda qualcosa di molto più
Molto più severo che non le proposte che per prima ricordava Marramao per esempio di separazione tra l'amministrazione e gli organismi elettivi io non credo a questa a me pare un éscamotage un un gioco quello di dire ad adesso le responsabilità gestionali delle separiamo da quelle politica e cioè da quelle dei rappresentanti del popolo eletti e abbiamo trovato la strada
Se proviamo a esercitare la nostra immaginazione una delle cose che ci vengono in mente che stiamo immaginando una sorta
Di
Stato privato
Che non si capisce perché dipenderà che non si capisce in base a quali logiche di funzionamento
Ho Pereira che non si capisce che cosa sarà
Per non credo che questo sia riproporre il vecchio la vecchia ipotesi di Stato liberale da un lato perché il lo Stato liberale Rapp
Era completamente legittimato il coperto dai politici non era separato
Dall'altra perché lo Stato liberale era molto limitato nella sua estensione rispetto alla società e l'economia in cui era collocato infine perché nello Stato liberale c'è una grande deontologia professionale che adesso ditemi voi dove trovate tra i pubblici dipendenti in Italia
Quindi non mi pare che quella proposta sì lo so è una proposta che da tempo sul tappeto ma che quella proposta sia una risposta seria al partito acchiappa tutto
La questione è che qui è posta questa della riforma della politica della riforma delle regole elettorali della riforma del sistema è una questione che forse ha tra le sue radici o di particolare questa sento una cosa su cui voi negli anni passati siete stati maestri che siete stati gli unici maestri in Italia
E cioè non riduciamo la democrazia a benessere non riduciamo la democrazia denaro non riduciamo la democrazia un Welfare State
L'unica lezione nei passati decenni che questo era possibile questa non la riduzione che attraeva la gente la spingeva in termini di massa e non marginali a decidere
è stata la nostra esperienza l'esperienza del di Walter Della Bortoli esperienza che ha portato in modo purtroppo non riproducibile negli anni successivi negli ultimi anni in particolare la questione dei diritti civili al centro della vita politica italiana
Io credo che la è stata l'indicazione che la crisi del nostro sistema che nel sessantotto ha avuto un rilevante livello di espressione poteva vedere degli sviluppi diversi da quelli che ha avuto ma quelle battaglie sono rimaste dette proposte di una minoranza anche se poi la maggioranza dei cittadini leali legittimate e soprattutto l'insegnamento non è stato colto anzi
La risposta è stata la formazione del mostro che apre tutto perché la formazione del mostra anche apre tutto e avvenuta secondo mentre il mille novecentosettantatré e gli anni ottanta
E allora io credo che questa questione di decidere che cos'è la democrazia
Che non è solo un problema poi di come la gestiamo
Quali sono le le regole delle elezioni se siamo per un sistema maggioritario in qualche modo che quindi costringa l'alternativa oppure no
Ma la un fondo di tutto a me sembra che sia cosa significa democrazia perché noi sia usciamo da almeno vent'anni in cui democrazia ha significato soltanto più saldi
Ad esclusione delle battaglia radicale che ho ricordato più pensioni più assistenza più cassa integrazione più salde ecco io credo che non sia questa la democrazia
E sono qui con voi e spero di restarci per fare in modo che i tempi
Degli anni Settanta ritorni noti si riapre davvero quella strada quando sentiremo più voci
Anche le voci dei partiti su questo positivamente orientate su questo credo che s'il momento del no della ripresa sarà iniziato vi ringrazio
Grazie alla ministra perché
Calderisi
Calderisi
Anch'io in maniera abbastanza veloce sommaria
Non devo ricordare certamente perché sotto gli occhi di tutti quale ma il degrado la degenerazione partitocratica del Che sistema politico le difficoltà se non l'impossibilità all'incapacità di tutti i partiti di produrre una riforma democratica del nostro sistema politico e di come tutti i tentativi che sono stati sin qui fatti sono andati a sbattere contro un muro quindi
Io capisco che anche questo tentativo che stiamo facendo possa venire visto con preoccupazione con perché tutti i tentativi fatti sono scontrati può apparire anche questo nostro tentativo un tentativo velleitario però credo che la degenerazione servano a tal punto che dobbiamo a tutti i costi invece con ostinazione tentare questa strada importante questa strada della costituente democratica perché credo che non ci siano alternative abbiamo di fronte
Una situazione di degrado vediamo come anche per esempio ricordava credo ieri Spadaccia nel suo intervento
Sulla situazione di frammentazione del sistema politico anche tentativo del partito comunista non solo ha portato l'approdo di Rimini ma ha dato luogo ad un'ennesima
Formazione partitica quindi possiamo immaginarci quale sarà il panorama che ha avremo di fronte nella prossima legislatura oltre i soliti partiti le leghe
E non sappiamo con quali dimensioni con quante formazioni chissà quanti altri partiti
E la rifondazione comunista mi auguro che anche da parte radicale nonna ci sia un contributo alla frammentazione ulteriore del sistema politico che il nostro tentativo serio
Di metterci in discussione di non voleva essere più soggetto politico elettorale nazionale
Che presuppone però che anche altre crisi evolvano positivamente si possano arrivare appunto degli sbocchi di aggregazione delle quadro politico della del sistema politico appunto anche questo trovato tentativo vediamo quanto sia difficile fra le varie crisi io voglio sottolineare in particolare
Dei delle varie forze politiche delle varie famiglie politiche
Quella che forse non viene sottolineata che a mio avviso è un po'la più grave anche perché è quella la famiglia la quale mi sento di appartenere quella laica e socialista
Ritengo che questa sia invece la crisi forse più grave su cui fare attenzione abbiamo avuto partiti laici il Partito socialista che per quarant'anni ci hanno detto che in Italia non c'era possibilità di alternativa
Perché c'era il fattore K la guerra fredda più grosso partito comunista eccetera e adesso che tutto questo viene a cadere
Ebbene e la mancanza il vuoto enorme di proposta politica da parte dei laici socialisti rischia di consegnare il Paese per chissà quanti anni decenni alla DC leggi
E credo che questo debba essere un elemento di riflessione purtroppo come sapete siamo stati abbiamo tentato con laici con socialisti fino a ottantasette
Un tentativo di in questo senso
Purtroppo nell'ottantasette c'è stata cambiamento di
Linea da parte di Craxi che aveva fatto con noi con i radicali non solo alcune battaglie politiche ma con noi con i socialdemocratici liste comuni
Al Senato con dialogava con laici con Verdi e dopo l'ottantasette tutto questo è stato mandato a quel paese invece Craxi di essere il leader sto di un grande soggetto un leader e di un processo di aggregazioni di riforma un federatore delle forze laiche socialiste ha preferito fare un po'il capo fazione Ghino di tacco
E tentare una strada tutta da sé ma questa assenza di proposta politica è quanto mai un'assenza grave ripeto e se fossi fosse stata questa proposta credo che anche il processo che ha messo in moto il Partito comunista avrebbe avuto un importantissimo punto di riferimento che invece è mancato e manca
E e credo che questo sia per quel che mi riguarda ripeto un punto in modo particolare su cui concentrare l'attenzione perché anche se abbiamo un rischio un rischio che un grande patrimonio di risorse anche del Partito Comunista vada disperso
Questo credo che un problema di fondo dobbiamo capire come dare una risposta rispetto al rischio che incombente che appunto non esista nulla fra la partitocrazia da una parte e le leghe dall'altra leghe sono quel fenomeno che sappiamo fenomeno anche grado di pericolosità mai giustissima l'insofferenza dei cittadini per quella che è stata l'occupazione quella che l'occupazione l'appresa dei partiti nei confronti delle istituzioni della pubblica amministrazione con tutto quello che ne che ne consegue
Io vengo a tre questioni che in modo particolare credo dovremmo e dovrebbero essere oggetto alla nostra attenzione di questo tentativo di questo sforzo che deve andare avanti tentando di ed è difficile faticoso mettere insieme persone diverse che provengono da esperienze diverse
E che devono trovare invece una capacità di lavoro comune che adesso lavoro organizzato questo è il problema coi di metodo di fondo che io vedo che si sta nell'ambito stesso radicale che esiste
E poi nell'ambito di questa iniziativa con altri soggetti
Che appunto sono coloro che non sono soddisfatti dell'approdo di Rimini del partito
Del PDS
Fra i laici socialisti che sono stanchi della situazione dei loro partiti anche nell'ambito cattolico
Democratico che con noi ha fatto per esempio l'esperienza delle riforme delle riforme delle dei referendum in materia elettorale
Dicevo tre punti uno appunto quello della riforma elettorale io
Credo che senza uno i referendum erano stati individuati perché perché e tutti i tentativi erano andati falliti e io ribadisco la sua valutazione che non ci sia capacità di autoriforma su questo il sistema proporzionale e la questione che noi dobbiamo porre al centro del problema da superare e la base l'esistenza di questo di questi equilibri la base del sistema spartitorio consociativo pensare che i partiti riescano da soli da sé senza uno grimaldello esterno a autoriformarsi in questo senso è quanto mai difficile quindi è cosa che si diceva segni il fatto di ripercorre lo so che è difficile la battaglia referendaria riproporre il quesito del senato oltre che quello dei comuni credo che sia una questione alla quale fare estrema attenzione nei tempi più ravvicinati possibili
Questa volta però tentando di arrivare all'organizzazione nuova i promozione referendaria in condizioni politiche migliori con maggior forza e con minore io mi auguro siamo strumentalità rispetto ai contenuti specifici dei quesiti che invece a mio avviso costituiscono sono molto vicini agli obiettivi di riforme effettiva che dobbiamo perseguire non a caso su questi stemma del Senato
Cono anche quella quota proporzionale ma col sistema maggioritario nominale si pronuncia Dahrendorf
Lato Scooby il l'inglese è un po'Barbera poi è un po'cambiato idea negli ultimi tempi ma all'inizio era molto convinto era fra i più strenui sostenitori proprio della bontà della validità del quesito referendario al Senato Coppola per altri versi ecco credo che dobbiamo andare in condizioni di maggior forza e con minore diciamo non soltanto vedendo norme referendum una strumento ma anche l'obiettivo che in qualche modo deve essere conseguito questo certo il PSI ci chiede il problema della de Repubblica presidenziale noi avevamo sempre detto con i socialisti fino a ottantasette l'abbiamo disponibili a parlare di questo
Può essere segreta e presenta pubblica può essere sì la elezione del premier
Siamo disponibili a parlare di questo ma non può essere solo questo perché a questo deve essere aggiunta una riforma e elettorale in senso maggioritario nominale sano facciamo Bay ma quindi questo è un punto di fondo perché credo che questa sia una chiave su cui dobbiamo battere e una chiave essenziale l'altra è quella che diceva ricordava
Giovanni che ci ricorda Giannini e di quest'uomo che è stato un grandissimo riformatore che aveva proposto una vera riforma sanitaria e forma
Poi abbiamo avuto le urla che ha proposto Rapporto Giannini sulla pubblica amministrazione ma poi è stato cacciato è stata approvata all'unanimità quel rapporto è stato cacciato dal governo non per questo motivo proprio ma comunque Tano cacciato dal governo Giannini e allora Giannini che ci dice in sostanza
Rifacciamo il punto della situazione con l'apporto e quelle proposte non sono stata fatta attuate credo che sia un punto di fondo perché attraverso questa strada credo che può essere perseguita il bandolo
Della disoccupazione anche dei partiti dalla pubblica amministrazione dalla cosa pubblica terzo punto diciamo di merito beh quello anche della politica i internazionale credo che fa quello che dobbiamo discutere nell'ambito della costituente ci deve essere anche questo tema
E non può essere stata non possiamo pensare di fare la Costituente soltanto pensando qui di chiuderci in ottica ne siamo nazionale presto quello che sta succedendo con il conflitto in atto e ci pone sotto gli occhi la necessità di affrontare egli è nera a capire quali sono le cause di quello che è successo e di tentare quindi dobbiamo approfondire questo punto quindi Europa diritti civili diritti umani e democrazia da esportare
In tutto il mondo problema anche degli armamenti problema del sud del mondo credo che questi devono essere temi di profonda riflessione anche per la costituente del Partito Democratico in Italia mi fermo qui per dare anche questo apporto programma
Così Peppino Calderisi ascoltiamo adesso quanto disse Sempre in quella stessa sede
L'europarlamentare è membro del consiglio nazionale nel novantuno del PDS viaggio De Giovanni
Ma io
Non sarei forse così critico con il il PDS come ho sentito nell'intervento di Ada Becchi
Perché ma badate non perché
Io non veda molti limiti nella operazione che si è svolta se volessi farle critiche di Rimini potremmo sciorinare tutti quanti un rosario anche noi
Che del PDS facciamo parte che io in parte l'ho anche fatto al congresso di Rimini
Ma perché e qui io vorrei diciamo avviare un breve ragionamento
Io credo che oggi sia pure mantenendo
Un forte spirito critico
Noi dobbiamo cercare di valorizzare quello che è avvenuto dicono i non solamente nudi che stiamo in quel partito ma io credo un po'tutta l'area interessata una trasformazione della democrazia italiana
Si è trattata di un'operazione difficilissima io vorrei che questo aspetto non fosse mi dimenticato né sottovalutato
Perché si è trattato di un'operazione difficilissima
Ma per una ragione per certi aspetti estremamente semplice
Perché noi siamo stati un vero partito comunista non un partito comunista per scherzo
Io dico forse uno dei più grandi partiti comunisti che nella storia politica del Novecento ci siano di fatto sta
E quindi provare a fare questo passaggio è un passaggio di varia natura di cultura politica di forma di organizzazione
Di tutto quello che implica o che implicherà perché appunto
è stato operazione di enorme difficoltà io vado ridere in questo momento il fatto che questa operazione c'è stata questo mi pare un punto
Questo naturalmente voglio dirlo subito non significa in nessuna maniera immaginare lo diceva Giacomo all'inizio
Giacomo Marramao all'inizio non significa
Immaginare che questa cosa ci sia sia un fatto costituito la parola il caso il caso di dire la parola stessa lo dice deve diventare sempre di più un patto costituente la scommessa e qui naturalmente
Era possibile che ciò già avvenisse forse sì
Credo che però il dato sul quale noi oggi dobbiamo riflettere la domanda rispetto alla quale ci dobbiamo collocare eh
Questa perché questa è una domanda badate molto concrete non astratte
Benché il discorso rischia di magari un po'nel vuoto
In che modo è possibile oggi in Italia una politica costituente questo il problema politico che abbiamo davanti
Sei siamo tutti d'accordo che i
Pur apprezzando il fatto che questa cosa c'è stata che questa trasformazione c'è stata e questo punto di novità l'unico punto di novità
Nella situazione politica italiana oggi si dà
Come fare perché questo partito non si appunto un puro costituito a un puro fatto un altro partito e basta e che invece diventi il punto di riferimento un punto di riferimento un punto di riferimento sbagliato a dire il punto di riferimento un punto di riferimento
Di una situazione costituente
è un interrogativo politico al quale naturalmente io non è che ho risposte pronte provo a fare naturalmente su questo un breve ragionamento ma credo che sia già molto importante che noi collochiamo questo interrogativo politico al centro dalla nostra attenzione
Perché naturalmente le contraddizioni ci sono se volete già nella stessa operazione di costituzione del PDS è fin troppo facile l'interno è stato anche detto avete fatto un partito ma si poteva fare qualcosa di diverso
Io lascio questo interrogativo aperto anche a lei risposte degli altri interlocutori e dello stesso Marco Pannella certo si è costituito un partito c'è un apparato uno a uno Statuto una forma
Il rischio principale appunto è questo
Che da qui nascano nuove forme di immobilismo e nuove forme di mobilità sistema
Che ognuno resti sulla propria posizione in un certo senso
Ancora una volta la vera scommessa è capire se il il pidiessino può diventare il punto di una dinamica nuova punto di riferimento di una dinamica nuova
E qui passo a un secondo interrogativo un secondo problema
Certo
Mi stamattina in fondo voglio dire c'è un punto che sembra che finora comune a tutti gli interventi se volete accomuna anche il mio per certi aspetti
E cioè la critica dei partiti o per meglio dire la critica del sistema partitocratico come qualcuno ha preferito dire ma io preferisco usare sistema partitocratico perché penso che in questo sistema in qualche modo ci sono implicati tutti
Quindi forse come dicevo un momento fa la questione del mono partiti Isma'e forse riduttiva rispetto allo stato della situazione italiana c'è un sistema di partiti
E siamo naturalmente vediamo tutti quanti che questo sistema è arrivato a un punto limite
Dove la democrazia sta per trasformarsi in parte in tempi popolata
Io qua voglio porre però un interrogativo che mette un accento lievemente diverso sul problema anche per stimolare una discussione effettiva fra di noi
Sì sì adesso mi sono allontanato al microfono scusate
Dicevo voglio stimolare un interrogativo che fosse pone anche qualche differenza di accento
è giusta la critica alla partitocrazia naturalmente
Ma possiamo quando parliamo di riforma della politica e io poi in conclusione in questo breve intervento voglio fare un cenno al problema
Dimenticare che è un aspetto essenziale della riforma della politica è quello della riforma dei partiti
Con l'argomento che i partiti non sono riformabile non sono autoriforma ambiti e non so se il PDS possa essere un esempio
Anche se parziale perché naturalmente
Ripeto non c'è da fare nessun Apologia di quanto è avvenuto che però da registrarlo come un fatto positivo non so se il PDS possa essere una smentita di questo fatto
Un partito che in qualche modo ha avuto il coraggio di mettere radicalmente in discussione se stesso
Con tutte le conseguenze anche rischiosa enormi che ci sono sia sul terreno elettorale sia sul terreno dell'organizzazione politica
Però mi domando se
Possiamo saltare o quasi completamente
Dal tema della riforma della politica il tema della riforma dei partiti
E questo per me è un interrogativo retorico nel senso che secondo me non lo possiamo saltare
Una possiamo salta certo si tratta di vedere che vieterà indetto e sei quello che si muove sei anche come dire gli Stati estremi di degenerazione del sistema politico italiano possano stimolare come in qualche modo appare però io vi dico con grande franchezza non credo non credo
Alla piena validità di una semplice contrapposizione fra società e partiti
Tra società civile e partiti
Non credo al mito della possibilità che il movimento il riprendano il filo di un cambiamento complessivo della società e del sistema politico non ci dimentichiamo che tanti di quei cittadini che peraltro hanno poi dei malesseri non è che siano trionfa anti nessuna situazione ideale sono pezzi di questa realtà
Non possiamo dire cioè il cittadino come dire che fa parte del sistema è il cittadino che sta fuori e se non c'è perché anche questo naturale forse in ogni cittadino cioè questa doppia situazione
Lo stare dentro lo stare fuori poi dipende un po'dalle collocazioni e da come ciascuno si rapporta alla realtà per vedere se prevale l'un aspetto prevale l'altro
Però è indubbio che questo problema della riforma dei partiti esistenti
E non può essere come dire superata o negata
Facendo saltare la riforma della politica al di là di questo steccato
Come secondo me
Viene in qualche modo fatto o nella proposta del presidenzialismo secco
Che secondo me a parte la possibilità della sua validità io non sto adesso mettendola in discussione radicalmente
Può anche rappresentare come dire una un punto di fuga non a caso secondo me viene presentata anche dal Partito socialista in maniera dominante
Da una situazione strategica che è quella che è il cioè il partito socialista evidentemente oggi non può più puntare su uno sfondamento elettorale di tipo clamoroso come poteva immaginare che avvenisse dieci anni fa oltre non so se lo abbia mai immaginato
E quindi in un certo senso come dire proporre una soluzione estrema che al limite potrà anche essere necessaria oltre un certo punto di crisi del sistema
Ma che certamente qualche cosa che tende a saltare sulla testa
Almeno in parte
Di una possibile operazione di riforma dei partiti allo io qui ho voluto porre un problema naturalmente
Anche qui come interrogativo politico come questione aperta
E vorrei appunto qui tornare a una brevissima rivalorizzazione di questo tentativo che bene o male in questo quadro un partito italiano sta facendo io stesso ho detto alla condizione che non interpreti di questo processo come concluso
E chiuso in sé medesimo ma la condizione che lo interpreti e si tratta di vedere questo che cosa significa come un processo costituente perché poi naturalmente molto giusto dire che esiste una società che esistono delle culture politiche
Che esistono dei problemi radicali di cittadinanza e che evidentemente nel far leva su questa dialettica
E possibile avviare questo che altrimenti diventa fumoso sì la fa la riforma della politica sì io lo domanda non è che io abbia una risposta
Ma ci possiamo accontentare solo del fatto che la fanno i cittadini scontenti o che la fanno movimenti che si possano ricostituire assumono penny su singole questioni io credo che la fa un intreccio di forze
E che quindi per esempio il PDS che è un partito io parlo del mio partito posso parlare degli altri
Si ponga criticamente come partito
In tutto in tutti i sensi cioè a partire dalla sua collocazione nel sistema a continuare con le forme di organizzazione che si dà per cui secondo me uno dei limiti principali voglio dirlo qui con grande chiarezza e proprio il limite appare artistico della dimensioni partito che ancora sembra prevalere
Mentre probabilmente io spero che una costituente possa essere un anzitutto un punto di apertura sulla direzione del partito
Gli attimi qui si si rischia sempre di perdersi in chiacchiere ma poi di fatto le forme di apparato in un certo senso finiscono col diventare delle riforme le uniche forme della direzione politica
E allora se mi consentite qualche altra brevissima battuta tra le tante cose che ci sarebbero da dire ma il tempo stringe
Sono queste quale quale a questo punto quale un compito io voglio riterrà di vendicare questa parola sinistra sinistra la sinistra Italia la voglio rivendicare però in una maniera molto diversa da quella tradizionale
Oggi bisogna dire con chiarezza l'idea io credo di aprire così un tema di qualche significato anche per il dibattito nostro di oggi
Lei è del tutto insensato
E impensabile
Che oggi questa questo termine sia un termine che rinchiude da due o più strutture partitiche
Magari PDS il PSI con qualche altra cosa no
Io penso che oggi sinistra debba ecco ecco dove la fase costituente metà politica se mi consentite questa parola sia anzitutto un'aggregazione culturale e ideale
Io sono da tempo convinto che un tema fondamentale che sta dinanzi alla sinistra italiana io lo dico in termini astratti perché sono i più semplici e anche più riassuntivi
è quello di mettere nuovamente a confronto in senso forte cultura liberale e cultura socialista
Era Biagio De Giovanni esponente del PDS a quel dibattito sulla costituente democratica partecipo anche Gianfranco Spadaccia
Ha detto De Giovanni
La riforma della politica possiamo non farla partire
Ho pensarla a prescindere dalla riforma dei partiti io credo che
In questi anni abbiamo tentato la strada della riforma dei parchi della politica attraverso due diciamo così diverse
Diversi approcci
è stato tentato attraverso
La riforma dei partiti l'autoriforma dei partiti
è stato tentato attraverso
La riforma del sistema politico quando i diversi tentativi fatti in diversi momenti di autoriforma dei partiti hanno approdato a nulla
Quindi io credo
Che ci voglia riforma dei partiti e riforma del sistema politico per la riforma della politica
E che dobbiamo prendere atto che siamo passati attraverso una serie di insuccessi
Io invidio molto Morelli che ci invita a non essere impazienti e via lo assicuro che soltanto una grande pazienza
Una grande tenace anche ci può indurre a stare intorno a questo tavolo a parlare di riforma della politica dopo trent'anni vi puntuali
Insuccessi e fa lamenti e di rinvii
Di Rimini continua
Io non non cito ovviamente per brevità i tentativi di autoriforma della della politica non sono stati fatti da tutti come boh ricordo il PSI
Ricordo il tentativo nostro di prepara di di di tentare l'aggregazione federativa nella scorsa legislatura dei socialisti laici aprendo a ridere radicali verdi
In dialogo da una parte una DC confronto qua dici e dall'altra in dialogo con il partito comunista
Ricordo gli stessi emendativi prima con Zaccagnini paga di chi poi con De Mita Medici sono falliti tutti abbiamo trovato la riforma dell'approccio del sistema riforma il sistema politico e sappiamo i risultati quali sono
Per noi viviamo in una contraddizione in cui il vi fu la diffusa domanda di riforma della politica di un diverso sistema politico si scontra con i condizionamenti di questo stesso sistema di cui siamo tutti vittime
Allora vorrei dire che per prime le prime vittime di questo ne parliamo sempre i segretari dei partiti sono gli stessi segretari del venti
Se dobbiamo aiutare io credo che dobbiamo aiutare Occhetto Craxi ma anche gli altri
Perché e si sono i primi prigionieri di questo sistema
Cioè partitocrazia significa che intanto la capacità dei partiti di essere parte
E quindi e quindi elemento e Paolo di Scelta di una di Scelta democratica viene svuotata da questioni che sono davvero questi trasversali perché passano ormai c'è un sistema di potere
Che gli impedisce questa Fisiologia democratiche svuota la funzione stessa ripartiti dobbiamo riconquistarla ed è difficilissimo conquistarla perché dobbiamo
Fare i conti ogni giorno con questa metastasi partitocratica sempre più avanzata della democrazia
Io vi pongo proprio partire dallo scenario di Pannella una domanda
Sempre di più siamo e ci ritroviamo con diversità salutari ricche ma anche con molto di comune
A dire stesse cose che sono cose comuni
Ma allora perché non dobbiamo individuare
Nelle scadenze di Pannella ma anche dando riscontro scontato che se quelle scadenze voi non li assolve non le assolveremo comunque qualche cosa di nuovo avremmo prodotto
Magari per il dopo
Cioè un nuovo che sia già un luogo che capace di produrre un valore aggiunto a ciò che nei limiti dei loro condizionamenti si produce all'interno dei partiti
La democrazia della differenza di cui parlava
Di cui parlava
Marramao
Forse possiamo cominciarla mettere insieme tutti provando individuare ritrovata a cercare di trovare un foro sulla costituente democratica su soggetto dell'alternativa democratica nel nostro Paese
In cui proporre e discutere le cose io sono uno di quelli che ha sperato molto nel PDS nel nella svolta di Occhetto
Perché per dieci anni soltanto anticomunista e lo sono stato con la passione e anche con l'amore
Con cui si guarda un fratello separato
L'ho vissuto sempre con sofferenza questo divorzio e il momento in cui c'è stata la svolta di Occhetto
E in una situazione nella quale particolari care aveva rimesso profondamente in crisi in discussione se steso io ho sperato
Che questa questi da questi due partiti che erano stati antagonisti potesse Nasser
Dal loro incontro magari di nuovo da loro scruta Linda un incontro-scontro ma da un incontro-scontro e non da separatezze la scintilla del nuovo
Del nuovo di democrazia in questo Paese questo non si è verificato io spero che estendendo ad altri
Si possono edificare nel futuro però mi sembra che accanto a tempi e scenari dobbiamo anche mettere cominciare a pensare i cuochi il Foro di questa situazione di queste cose e io credo che all'ora le differenze possono diventare momento arricchimento per tutti
E da queste differenze possiamo trovare il massimo comune moltiplicatore che rende poi anche le differenze che rimangono fuori dal comune dal Comune moltiplicatore
Un elemento elemento di ricchezza comune
Lo dico Mara Maulo riguarda lo dico a Morelia Baslini agli atti io credo che questo sia urgente intanto mi permetto di dire di individuare che fra noi c'è un massimo comune moltiplicatore che sottovalutiamo
Che non è tanto la componente liberale e anche quella
Ma la fiducia nella regola nel diritto l'appello alla common law a nei bimbi Giovanni
A alcuni elementi di questo genere rispetto a un movimentismo
Posta sessantottino che per esempio dive è oggi egemone all'interno del PPE
E con cui il confronto è urgente io qui sotto
Metto soltanto sulla bilancia allora forum dei democratici con Giannini con il referendum ma nel colloquio con Mario Segni porta avanti alcune cose di riforma istituzionale amministrativa anche Bilić occupazione dello Stato partitocratico
Possiamo accanto a questo prevedere un forum
Dico comunisti liberali di liberal socialisti di cattolici liberali che ne de disco ridiscute le forme della politica
Discute insieme e e
Come elemento costituente e preparando nel vivo
E raccogliendo anche nelle loro diversità le forze che sono oggi le forze che vogliono politica in un potere che quindi sono scacciate dalla dal potere partitocratico che domina oggi questo sistema che sta strisciando la nostra Repubblica
Gianfranco anche per la brevità
Veder Gordon poi tutto di essere altrettanto breve qui non si tratta ma ricerca prima di riuscire tu hai ragione io cercherò di riuscirci
Ho già perso quasi mezzo minuto con questa introduzione ma
Io volevo partire da un dato
Cioè a me pare che la discussione che stiamo affrontando oggi qua
Non abbia
Nulla di accademico
Perché mi pare che tutti noi sentiamo
Che ormai siamo giunti ad un punto di rottura
Dell'attuale sistema politico e soprattutto ed è quello che più mi interessa
Nel rapporto tra cittadini e istituzioni un punto oltre il quale non c'è più ritorno almeno questa è la mia opinione vado ovviamente
Per spesi molto ristrette e quindi mi scuso anche della schematicità
In questa situazione
Il cittadino espropriato due volte
La prima volta perché viene trasformato da soggetto costituzionale
E il cittadino il soggetto che si organizza in partiti non i partiti in oggetto
Da sovrano a suddito come è stato detto e in secondo luogo di dire questo non è indifferente
Perché i servizi che gli vengono forniti sono spesso inefficiente io credo che anche il tema dell'efficienza deve ritrovare la sua collocazione in questa riflessione
Ma detto questo che sono cose direi per alcuni versi fin troppo ovvia pare che ci sia l'altra riflessione quasi inevitabile corollario
Rispetto a questa situazione
Non c'è una sorta di vuoto
Io non credo che il sistema
Come dire inevitabilmente rimarrà tale io credo che il vuoto
Di tipo magari non riformatore ma sarà comunque sostituito ad altre proposte
Le leghe sono una risposta
Possiamo e dobbiamo secondo me non considerarla certo quella necessaria possibile più utile ma sono una risposta ed altre gli sono anche all'interno dell'attuale sistema dei partiti
Il mantenere tutto come sta di cui è direi maestro il Presidente del Consiglio Andreotti oppure la risposta di tipo presidenzialista di Bettino Craxi quindi mi pare che dobbiamo partire da questa consapevolezza che rende quindi ancora più necessario quel processo che tentiamo quest'oggi e non solo quest'oggi ha ragione straccia di individuare ecco io devo dire che rispetto al mio partito al Partito democratico della sinistra
Io come sapete ho aderito con entusiasmo alla svolta di Occhetto
Perché ne vedevo soprattutto questo elemento per davvero rivoluzionario nella politica italiane nello sblocco del sistema politico italiano
Oggi non ho nascosto
Di esserne fortemente deluso
Non ho qua il tempo di vedere gli elementi il che non solo mi hanno convinto
Ma che rischiano di far franare se non c'è come dire un soprassalto molto urgente rispetto alla centralità di queste valutazioni una grande idea vorrei riassumere questi elementi
In
Una schematizzazione
Si è
Rifondato
O meglio si è Autori sformato si è cambiato si è fatto un nuovo inizio rispetto al partito comunista
Ma forse quello che è cambiato e sicuramente in questo senso c'è stato un cambiamento è stato più nella parte aggettivale di questi due termini che nella parte sostantivato
Ha ragione Biagio De Giovanni cioè la parte partito la riforma del partito
Quella che era uno degli elementi di questa riflessione non a caso io credo che non fosse una semplice locuzione semantica quando si parlò inizialmente di nuova formazione politica
è rimasto assolutamente in ombra e ad essa si adatta una risposta assolutamente insufficiente
Quindi mio giudizio estremamente severo
Su quello che solo otto ed è nato a Rimini anche se però
Ecco io dato questo giudizio severo
Credo di dover dire anche un'altra cosa sarebbe estremamente pericoloso se noi credessimo però che quel processo e definitivamente sconfitto non lo credo direi che
Già oggi
Gli interventi che abbiamo sentito di esponenti dirigenti prestigiosi del partito democratico della sinistra dando la dimostrazione che quella processo
A come dire e arrivato ad una tappa ben precisa è stata quella della trasformazione di una parte
Di quella sua identità si tratta a questo punto di smuovere per davvero la seconda parte cioè di far partire per davvero quella costituente democratica che in qualche modo non è mai nata
Dico questo
Perché a me pare
Che
Rispetto a questo obiettivo
Dobbiamo come dire e cercare di comprendere
Che questa operazione assenso solo se pensa ed agisce in grande
Cioè io sono molto lieto di
Ritrovare tutta una serie di elementi di spinta che procedono in questa direzione da Foro dei democratici a abbiamo sentito anche adesso altri club che nascono come dire diventano quindi elementi che e costruiscono in questa stessa direzione ma credo che
Sbaglia avemmo se pensassimo
A questo processo Grande di riforma della politica e di costituente democratica in Italia soltanto nella misura della riedizione di qualche strumento come fu il Polo laico o come furono alcune alleanze
Escludendo quindi o dando per concluso il processo di partecipazione come Polo essenziale di questo processo del Partito Democratico della Sinistra anch'io credo che oggi sia assolutamente necessario
A vere questa complessità è non farsi prendere da frettolosità di carattere
Elettoralistico che sarebbero altrettanto destinate alla sconfitta rispetto ad un processo che deve essere a mio avviso così largo per ultimo e quindi rimango al di sotto di dieci minuti
Io mi domando
E me lo domando proprio da comunista
Allora a pieno titolo
Che scelse di aderire anche al partito radicale
E che oggi non ha dubbi nel confermare anche questa scelta
Se possiamo sempre continuare a vivere le nostre identità solo per separazione
Questo è un elemento un interrogativo dobbiamo porci dobbiamo porre anche all'interno del partito democratico della sinistra là dove si è voluto mantenere ancora quella clausola del divieto alla doppia iscrizione che voglio dire sulla quale potremmo anche discutere all'infinito ma che mi pare venga mantenuta soprattutto da un versante tutto partitocratico cioè quello della preoccupazione di santificare un'appartenenza
Ad una chiesa ad un partito
Tutta ideologica e non programmatica come mi pare deve essere invece se vogliamo per davvero e fino in fondo
Tentare di fare quella grande operazione
Di rendere possibile
Quello che magari in termini teorici può risultare impossibile e cioè di coniugare la cultura socialista come diceva De Giovanni con quella liberale grazie
Grazie mille
Tuttora stavo dicendo dulcis in fondo Dutto in fondo
Non lo tutto scomparso circa un anno fa novantuno era parlamentare repubblicano iscritto anche al partito radicale intervento quasi radiofonico
Io voglio fare
Non lo è comunque anche radio radicale riduzione delle ore di fortuna che radio radicale
Volevo fare un plauso e due considerazioni una critica e una positiva il plauso Marco Pannella
Perché continua testardamente per fortuna
A richiamarci intorno ai problemi della politica
In senso nobile ed altro
Una considerazione critica perché non credo che
Sì è possibile
Con un termine costituente
Fare entrare come diceva Marramao
Con una sommatoria di situazioni date in una stanza dove operano dei in una sala chirurgica mettere insieme corpi o pezzi di partito per creare un nuovo essere
Laddove invece crea credo usando proprio il suo termine occorre una reazione chimica complessa che si produca nel tempo che attivi poi gli altri elementi
è una considerazione positiva che è quella che questo tipo di processo e di reazione chimica non può avvenire se non attraverso la discussione il confronto se non attraverso il dialogo è sicché la politica
Io credo che anche l'esperienza di forme mo'pratico che io ho compiuto va fatto con entusiasmo
Che nasceva dalla reazione nostra rispetto al giochetto strumentale tutto partitico che veniva da Occhetto da De Mita
E che poi è diventato Forum democratico un giocattolo di di grande rilevanza perché offriva uno strumento un metodo che il secondo me deve valere anche in questa fase del nostro confronto qui
Cioè il concetto
Di dimenticare la dimensione dei partiti mettere insieme degli uomini politici
Trasversalmente e di cercare di creare delle occasioni in Parlamento e nella società per cominciare a smantellare questo Stato burocratico partitocratico ingiusto ed assistenzialista
Che il male italiano
Il nemico è lì
Le micro cioè lo smantellamento di quell'apparato pesante che soffoca la gente che non crea giustizia e che costa molto
Perché poi la collettività lo finanzia attraverso un gettito fiscale che è sempre crescente nella quale i ministri delle Finanze son diventati dei tecnici della spremitura così abili
Di fronte a dei ministri del Tesoro inefficienti rispetto alla riduzione della spesa pubblica e quindi all'esigenza dello Stato che si mantiene così come
E io credo Amici
Che in questo percorso
Di ragionamenti
E di ricerca della politica rispetto alla partitocrazia
Ci sia però l'esigenza di trovare dei momenti di lavoro insieme
Ma io qui faccio un'osservazione
A rivoluzionato di più la battaglia del divorzio nel nostro Paese grazie per essere stati voi promotori di quanto non abbiano fatto sette mila convegno sette mila incontri ricorrenti o di partito
Quando noi Morelli lo ricorderà
Abbiamo intrapreso il percorso della del Polo laico speravamo di poter fare insieme un referendum sulle urla che Donat Cattin ci ha mandato in fumo rapidamente con un decreto perché lì poteva essere intanto il terreno di confronto
Tra i cittadini e insieme ai cittadini per battere un concetto dello Stato che non produce né servizi né efficienza né giustizia
Cioè un concetto totale dello stare insieme in maniera appunto liberale democratico socialista
Non ci siamo riusciti adesso
Dobbiamo ricreare le condizioni di un rapporto con la gente nel quale si riesca veramente a comprendere dove sono le condizioni perverse di questa società con la sanità
Prima di lei hanno parlato altri
Su questo argomento contermini propri una società che si frantuma si corporativi zecche cerca poi le sue riaggregazioni
Credo che azioni dei vari gruppi di interesse attraverso quella specie di prefetture del clientelismo che sono diventati i partiti
Ha ragione ad Abe che quando dice
Questa condizione
Si è alimentata grazie anche alla situazione di benessere
Che il Paese in maniera crescente ha visto e si è interpretato il concetto di democrazia unificando la quello di benessere io direi
Che il concetto di benessere non era veramente un concetto di benessere ma la parola più giusta è quella di assistenzialismo
E da questo punto di vista dobbiamo dire che nel percorso storico di questi anni abbiamo trovato sempre insieme l'assistenzialismo democristiano con quello comunista
Per creare un apparato statalista e burocratico pesante Lecce dentario nel quale c'erano alcuni padroni delle Ferriere dovunque collocati che con il diritto di veto
Con la scelta dei grandi capi degli apparati e produttivi delle partecipazioni statali delle Ozil o dei vari comitati sono riusciti in qualche modo a staccare completamente la gente da questo tipo i servizi
Io credo che da questo punto di vista se un elemento positivo c'è in questa situazione internazionale così complessa e così preoccupante proprio quella che con la recessione che si presenta forse
Dovremmo fare i conti con le realtà e con le difficoltà che richiedono poi a uno stato di riorganizzarsi
Di trovare una forma di rigore morale che ci permetta di affrontare appunto le difficoltà con un senso di giustizia verso la gente che non è stato quello di questi anni
Una ultima osservazioni io credo che tutti questi
Nostri ragionamenti
Che servono
A ristabilire una possibilità di lavorare insieme
Sapendo che il percorso non è rapidissimo e non si può concludere con delle operazioni di incontro partitocratico e con un documento scritto che metta insieme un po'di interessi e di compromessi
Deve avere poi degli strumenti per poter funzionare io raccolgo immediatamente
Le osservazioni che faceva anche Muzzi Falcone nel suo intervento io credo una nostra proposta il concetto del governo del cancelliere con la divisione
Tra la rappresentanza elettiva
E la funzione di governo è uno degli elementi che può e deve caratterizzare questa nuova condizione
E sono povere significato se non è accoppiata a una riforma elettorale la quale si crei un meccanismo delle alternanze era quale si forzi
Si portino i partiti ad affrontare delle prove delle dei dei degli impegni diciamo di spersonalizzazione Disipio all'agitazione affrontando i grandi programmi una forza conservatrice è una progressista nel Paese
E che quindi in questo senso lo strumento della della maggioritaria si propone con forza rispetto a quella più giusta della proporzionale che sta ormai rendendo impraticabile una ritorno alla politica in senso nobile
E in questo contesto io metto anche la possibilità di un'elezione diretta o del capo dello Stato il capo del governo il problema di trovare poi un sistema che mantenga caratteristiche parlamentari democratiche che permetterebbe di in qualche modo anche
Con la responsabilità un capo a un personaggio di rendere questa aggregazione di forze politiche intorno a un programma un elemento più comprensibile per la gente
Devo essere
Sintetico però credo che questi siano gli strumenti per raggiungere questo risultato che a tutti noi
E questo è l'acquisizione già del dato positivo dell'incontro di questa mattina sta a cuore per lo smantellamento di questo Stato burocratico e partitocratico e dell'ingiustizia
Una sola considerazione finale
Baldini io mi sono incassato quando tu hai detto rifiuto l'aderenza ai partitini e non è e non parteciperò più partitino
Io non vorrei che tu analizzarsi
La vita italiana di questi anni attribuendo invece ai parchi Toni il merito di una futuro che invece hanno creato in termini di sfascio
E di incapacità di epoche impossibilità divinità io credo e sono onorato di partecipare a questo incontro portando la mia esperienza in un partitino
Portando la mia esperienza in un partitino che alcuni temi importanti nella nostra società li ha sollevati come altri partitini vedi radicali hanno sostato sollevato in questo Paese
Dei grandi temi di grande portata che certamente superavano la loro dimensione numerica e si rivolgevano direttamente a una grande fascia di cittadini io credo che in questo senso saremo tutti uguali nell'appuntamento con questa nuova realtà
Che dovremo creare sapendo che se la nostra piccola dimensione in questo caso non corrispondeva alla qualità delle idee che abbiamo proposto che qualche volta la gente ha raccolto e che credo che nel nel percorso storico un qualche significato abbiano avuto nel nostro Paese
Grazie
Dunque
Ed è questo intervento di Mauro Dutto passiamo alle considerazioni che in quell'occasione fece Marco Pannella
La prima che io ribadisco la umile proposta pratica la preciso ulteriormente
Di
Poter contare
Su lavoro pratico nei prossimi giorni
Dico nei prossimi giorni
Nelle prossime settimane non mesi
Delle forze che mi auguro tali e non debolezze qui riunite stamattina
A colloquio al Convivio
E che in particolare per esempio mi potrebbe fare l'ipotesi che
Per primi
Gli amici del club
Anche il ventitré quando se ne vanno
Vogliono prendeva fra il Consiglio in considerazione del fatto che chiediamo
Anche innanzitutto a loro
Di mettere all'ordine dei lavori da fare fatti per il lunedì il martedì mercoledì successivo e le tre quattro settimane successive ancora
Una sorta di gruppo di lavoro per due
Ipotesi statutarie da proporre ad una costituente
Cioè se volete mentre alcuni di voi del club faranno questo lavoro mi auguro in base all'articolo sessantatré bis mi pare dello statuto attuale del PDS
Che ha affidato agli organi statutari la riforma dello Statuto di Rimini
Quindi il lavoro lo si fallì e lo si fa anche fuori
E mi auguro che su questo dal Forum
I democratici
Tre giorni Coggiola
Da una componente del movimento per la riforma
Se tu Peppino
Calderisi pittore Mariotto Segni ci ha dato la benedizione ma qualche lettore non partecipa ancora per il momento
Leader Bordon
Io voi certo divenne l'ideale e che la più importante di tutti quanti noi
Per me poi dato antifemminista riconoscerlo vuol dire che cioè l'unico ministro qui ancorché ombra che abbiamo in questo tavolo
Se ecco e l'Antonio Baslini perché da sempre la puntualità della loro e la speditezza del pone anche agli altri
Così si sentissero gruppo non è che a dominare coordinatori tendo
Per ecco accudire un tantino a fare un inventario delle proposte delle reazioni delle idee somme
Termini di possibili schermi statutari non solo in base stimabile beh chiamare questi della LUISS e via dicendo
Ma sulla base appunto nel contesto nel quale ci muoviamo sapendo
Una vi
Volere di configurarsi
Tutto acquisti
Situazioni di movimento che voglia
Che potrebbe rischiare di non esserci da una parte ed è l'unico che ha il di avere rischiato è fatto il PDS e dall'altro di delega non rischiato meno perché non hanno fatto ma solo disfatto il misfatto so se si dice nel suo disfare emissario di autore beh
Quindi questa è la mia proposta ci siamo è possibile
Poi magari manderemo anche copia dello statuto della RAI e credo
Dovrebbero incuriosire di più qui non parlo di coloro che si occupa di scienza o di Sociologia dalla politica e via dicendo perché non capisco capisco che per che alcuni veri
Tabù per altri politici
Ma che tutta la
Le virgolette politica
Continua
Con queste cartucce delle nostre che pure evidentemente devo avere perché fare colazione di
Riuscite di un paio di
In tutto in quaranta
Il dieci mila o cinque mila imbecille
Le regole non che cosa son riusciti
Ad assicurare tanto quanto un po'meno ma non credo meno in qualità ecco di quanto non sicura ATO altri che sono stati uniti a milioni su altre regole
Tutto qua così un rapporto cioè rigo esclusivo
Cioè come si ci si organizza come si è chiesa magari e anche i prodotti
Per le altre cose serve appassionate discutere in questo momento non possiamo farlo quando
Biagio chi fa un accenno ora
Greta quasi per scontato che forse il termine sinistra unificante
Ecco penso ente dico che forse quello che vediamo Grazia perché in questo secolo nel senso di questo mondo nel senso
Lui mi han prodotti almeno altrettanto la testa
Ma quello che è più grave che sono stati gli stessi mostri cioè è stato lo stesso un mostro risultati molto molto diverse
Dovrei ricordare che per altre esperienze taglia
Ha avuto la studi siamo la posizione liberale quella socialista
In questo Croce che diceva sempre dei cose poco quindi poco accettabili nel suo tempo quando faceva il politichese fesserie
Però su un altro piano
Rogo in polemica con Einaudi
è un po'serissimo
E il problema
Sì diciamo liberale non diciamo nulla a mio avviso perché Croce avviso ha ragione la convivenza possibile i sistemi economici opposti addirittura
Matrice nella direzione del concepimento liberare la società della storia alloggio
Ma dico a questo punto cerca di vedere di volta in volta allora l'unica forza li
E forse progressista che io conosca nel nostro Paese
Nella Confindustria protezionista fino in fondo non sono ovvia sinistre con tabù dirigisti sbagliati che Sosa tutti corporativistico
La vera cifra nel capitalismo il corporativismo in Italia tale cifra di lettura tant'è vero che io credo che c'è un segretario per le sue funzioni del monopartitico imperfetto e dello Stato e del Moro parte di fumo e Oscar Mammì
Lo delle Poste e Telecomunicazioni del parastato Postelegrafonici va nel senso che appunto parastatale
No e corporativo tutto quello che ha preso corpo di Stato e di partito nel nostro Paese toccata la statalizzazione no della politica una cifra evidente e chi ha capito queste cose a tempo
Sono stati e quel film
Ernesto Rossi Lepore mi
Ernesto Rossi sono tra le unità che hanno visto le uniche dico le uniche che hanno visto quello che accadeva nel nostro partito prego le bardature corporative come la metastasi la più chiara lo Stato cioccolataio ma in nome di che cosa di una che voi sapevate
Utopistico forse ma di
Lavoro per abolire la miseria quello di ieri quindi aveva
Book così come l'unica cosa che abbia funzionato
Into the le competenze delle funzioni storiche del nostro Stato Inter
Il
Il leader l'ispiratore della destra storica Silvio Spaventa
Della nazionalizzazione delle ferrovie e fornisce una cosa che settanta anni fa funzionavano no e hanno rappresentato un elemento di sviluppo in qualche misura forse
E poi è andata a finire come fidarmi di sinistra destra
Te e chiudo su questa sarebbe
Non è un ecco proprio grazie a una convenzione io sono convinto che Friedman è come lui si ritiene un libertario e non un liberista reazionario fottuto sono convinto
La posizione esplicita di Friedman
Non è utopia la forza Allam
L'unico conferisce al momento del diritto dello Stato perché non la rispettano l'inflazione
Non ne fa una torre eburnea tant'è vero che poi
Che non ha potuto essere
Formante deve di
Beh il problema non è partitini partito di però Mauro pattuglia soffre perché stiamo attenti per voi molto spesso ciascuno di noi
Avere pubblicizzi a dispetto delle proprie cose e non pudore che è una cosa diversa tu devi fare i conti invece
Come tutti come molte
Non con partitini o partito con grossi per titoli e piccoli partitone
Nella osservazione
Ha sempre dimostrato
I del fascino ricattatoria reputo servire siano sentire sia come industriale sia come politico
Avrebbe probabilmente arresti avuto una bella più maggiore espansione di se stare al particole partitone italiana
Che nel piccolo partitone avresti potuto usare fece ai legato la tua vi alla paternità con Loris di una riforma civile non partitica come il divorzio allora però è possibile adesso
In questo Giro
Concluderlo
Tu mi dispiace certo per noi non è un sacrificio compiuto nel senso che noi continua poi per noi del Partito Radicale stiamo discutendo delle stesse cose dei conti Remo discute nelle stesse cose
Nel senso che poi noi siamo non possiamo dare il contributo dell'autoriforma cioè sappiamo benissimo che bisogna prefigurare
Per assicurare attraverso il momento pubblico dello Stato
Il grosso guaio Pechino di quel reato Morelli e perché nessuna fretta
E un altro signor Peters sia
Ogni croce
Il reato volesse porre cos'è la verità politica sbagliata cento
Ma Raffaele ecco
La questione è semplice evento noi le
Ci troviamo mutilate rispetto a tutti voi cioè noi non possiamo dare l'apporto della nostra autoriforma perché la nostra autoriforma credo ne avete viste Conti
Veniva colta cresciamo un po'le valli
Pesi della riforma siamo il luogo le valli perché sì che hanno
La luce un giornaletto che finché è stato renali valdesi era favoloso poi è arrivato a Roma come quello dire da un'altra cosa per carità come sai rispettabilissima ma molto romana non dico cattolica romana ma c'era poco valdese a mio avviso e molto Roma cerca una
Non ci dobbiamo arroccare
Nel compiacimento che sull'autoriforma la riforma e via dicendo abbiamo vissuto pensiamo create le nostre va perché appunto poi ci sono isolazionismo e sono anche stupidi e presuntuoso debole arriva sempre il momento in cui si è si è isola si è anche detto e si trova male e abbastanza complessa
Però questo dobbiamo abbiamo il dovere di dire
No questa portano lo possiamo dare io mi auguro che comunque l'apporto del partito radicale continuerà a darlo anche nelle ore prossime la disponibilità
Credo di moltissimi radicali e non del Palio radicale per i motivi che sapete
Credo che sarà
Quella quanto altri si augura Giannino perché altrimenti poi c'è il problema del weekend gregari straripa non strumentalizziamo fanno eccetera
Termina solo con una notazione Harry
A me francamente non so qual è la risposta che il nostro gruppo darà sulle doppie iscrizioni o meno
Cioè per uno Statuto inverosimile personalmente ritengo semplicemente che le contraddizioni è meglio che siano degli individui no è che i partiti non si prostituiscono in salvatori dalle contraddizioni anche perché poi fondo nella storia anche Togliatti forse direbbe
Che certo incedere dialettico e peccato veniale se lo è allora la contraddizione può anche essere viva servire eccetera ma io non ho moralismi se poi il PDS o anche noi per la nostra costituente
Che invece questo non c'è va be mi dispiace non sono credo che questo punto ideata il problema è un altro il problema è un altro e con quella pretestuosa o no norma si pretende Didi Dominion consentì ai soli iscritti al PDS in Italia perché nessun partito vecchio antico vecchio budget ormai su questa posizione
Nel testo di quella norma per in
L'adesione al WWF dei bipedi è il WWF del
Legga la specie umana fra gli animali no chi siamo noi quel tale la cosa che mi può spaventare potenziamo l'internazionale siamo quello che siamo anzi può continuare a dire che siamo invece quello che non siamo per inventarsi la contraddizione le doppie adesso e qui non prendo più tessera per il momento ahimè non c'è un altro soggetto internazionale come noi quindi una doppia testa non può essere presa a chi interessa questo tipo di internazionale
Ma non può essere presa a livello stili nazionali che in questo tutti sono d'accordo nel tutelare dalle contraddizioni bonifiche impedirgli come dei minorati o dei minorenni questo esercizio della facoltà non del diritto di contraddizione ma mi pare che appunto
Il problema dopo la tessera non ci deve riguardare Force ma anche con urgenza per lo Statuto dobbiamo fare cara Marco Pannella il sedici febbraio mille novecentonovantuno alla tavola rotonda tenuta si durante una pausa dei lavori dal terzo congresso italiano del partito radicale sulla Costituente democratica in precedenza e abbiamo proposto
Sintesi degli interventi di Giacomo Marramao di Giovanni ne quindi Antonio Baslini di Ada Becchi di Peppino Calderisi Di Biagio De Giovanni di Gianfranco Spadaccia di Willer Bordon e Di Mauro Dutto