"Medio Oriente: promesse e speranze per un futuro di pace" org. dal CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche)

Lavori che cediamo subito la parola al presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche professione dico Caracci
Cui fa il nostro ringraziamento
Per la sensibilità se intende dimostrata nell'ospitare ogni iniziativa che potesse concretamente concorrere all'edificazione di una Casa della Pace prego professor Realacci la parola
Signor ministro degli Esteri
Signor rabbino capo
Professor Valori colleghi
Sono veramente lieto di portare il saluto il benvenuto più cordiale a questa manifestazione
Alla quale ho aderito con grande entusiasmo
Non solamente per il livello e la qualità dei partecipanti il contenuto stesso della manifestazione
Ma anche soprattutto perché ritengo che la scienza italiana il CNR il massimo ente di ricerca che rappresenta la comunità scientifica nazionale abbia più che un qualche titolo di legittimazione ad intervenire su una tematica così importante come quella della pace
Direi questo per definizione stessa del concetto della della scienza che ha creato un linguaggio universale e che non conosce né barriere fisiche né culturali né ideologiche
La storia e piena di questi esempi potrei
Citare quello del padre Matteo Ricci astronomo vissuto nel sedicesimo secolo di cui ancora in Cina si conserva un ricordo
Dal momento che recentemente in un viaggio di visita in un incontro col ministro della scienza
E tecnologia della Cina il primo riferimento che mi fu fatto e era a Matteo Ricci ebbene questo gesuita si conquistò la stima e l'amicizia
Dell'imperatore del Celeste Impero
Proprio parlando di scienza parlando di astronomia e quindi attraverso la scienza riuscì a superare una certa diffidenza legate a modi di pensare a culture diverse per non parlare poi dei periodi della guerra fredda quando l'ideologia dividevano al massimo i popoli ma c'era il dialogo costante e continuo da parte dei ricercatori e nonostante le differenze appunto lavoravano su tematiche comune
E d'altra parte proprio in quest'aula
Abbiamo non più tardi di due anni fa abbiamo ha avuto l'onore e il piacere di organizzare il primo incontro tra scienziati israeliani e scienziati palestinesi e poi successivamente proprio in quest'aula
Shimon Peres
Ha presentato il suo libro il nuovo Medioriente
Ma non è solo per questo aspetto così direi e genetico insito nella scienza che e necessario attribuire un ruolo di protagonista alla scienza i nel in una problematica come quella della pace perché parlare di pace senza affrontare tutti i problemi che affliggono l'aria del Medioriente significa parlare di pace in termini astratti
E non riempire di contenuti veri e reali il concetto di pace come è necessario i problemi del Medio Oriente sono anche i problemi di tutta l'area del Mediterraneo
Dove attualmente vivono trecentottanta milioni di persone e dove nei prossimi trent'anni si assisterà a un incremento di ulteriori centotrenta milioni di persone
Ci sarà necessità di milioni di posti di lavoro
Di creazioni di reti di servizio
Ma soprattutto di un piano di grande sviluppo sarà necessario vincere quelle grandi sfide
Che solo l'uso combinato della scienza della tecnologia con le volontà politiche può portare avanti
E si possono fare qui tanti esempi sui problemi concreti che la scienza potrebbe risolvere il problema della desertificazione che è comune sia lo Stato di Israele che gli stati arabi alla produzione di acqua per mezzo della desalinizzazione a tante applicazioni biotecnologiche
Che possono portare a lo sviluppo di alimenti che necessitano di minimi negazione alla costruzione di un sistema di canali e di legazione che fornisca acqua tutta la regione mi riferisco al problema dei trasporti
A al problema delle telecomunicazioni e soprattutto al problema della formazione del personale in tutti questi in cui tutte queste aree senza togliere nulla a tante altre istituzioni
Nazionali
Ed esteri
Alle università
Il CNR Consiglio nazionale delle ricerche
Offre il suo contributo piccolo grande che essa sia per la risoluzione dei problemi sopra citate
Questa istituzione a titolo a offrire questo contributo sia perché a una ricca Rete di organi e di istituti sia per la la struttura degli stessi progetti finalizzati dei progetti strategici di cui adottate soprattutto per la ricca interazione che riesce a stabilire con le università e con gli altri Enti di ricerca e soprattutto perché il CNR fin dalla sua nascita quindi rispettando una sua tradizione ha mantenuto
Mantiene dovrà mantenere questa posizione centrale tra ricerca fondamentale e ricerca applicata quindi con capacità di indirizza di innesco
Di tutta una serie di iniziative volte verso il mondo della produzione al mondo dei servizi e vorrei solo citare mi avvio alla conclusione
Quanto abbiamo realizzato a Napoli con la creazione di uno sportello tecnologico del Mediterraneo momenti in cui Napoli ha avuto recentemente riconoscimento pure dalla comunità europea per questo ruolo
Sportello tecnologico che è aperto alle collaborazioni ha già una fitta rete di contatti con tutti i Paesi esistenti nella Riva sud del Mediterraneo e io chiederò al al ministro Dini al ministro degli Esteri un appuntamento proprio per illustrare concretamente l'attività
Che lo sportello tecnologico può fare in quest'area del mediterranea forte anche di una tradizione consolidata di collaborazione che ha dato frutti molto importante tra Ministero degli esteri e consiglio nazionale delle ricerca
Con le auspicio che a questa conferenza
Ne seguano
Altri vorrei concludere il mio intervento
Ribadendo il lavoro
E l'importanza che le comunità scientifica e tutto il mondo stanno portando avanti e il mio auspicio è che il bacino Mediterraneo posso diventare pur nella diversità delle culture diverse che esprime ma che hanno pure un tradisce un fondamento
Unitario un terreno fertile di sperimentazione di De che rappresenti non valori e punti di riferimento per la società del terzo mille grazie per l'attenzione
Grazie professor Garacci per le sue col ho cercato di amicizia allora direi che prende la parola il nostro amico Alessandro Ruben presidente l'avvenente giovani
Credo che la testimonianza la sua testimonianza della gioventù e dell'impegno
Soprattutto alla sua generazione affidato il difficile compito
Di costruire il futuro
Superando l'antica cultura credo dell'odio e del pregiudizio prego dottor Roma
Signori Ambasciatori signore e signori è per me motivo di onore e privilegio offrire a tutti voi il mio saluto più cordiale del piccolo su Benvenuto come presidente del bene Berizzi Stefano Gaj Taché desidero ringraziare gli intervenuti che testimonia ancora una volta grande interesse né confondere vicende mediorientali
Ringrazio inoltre coloro i quali hanno collaborato l'organizzazione di questo evento
Ed in modo particolare illustri relatori che con la loro presenza dimostrano di impegno di tutti verso la pace in Medioriente dando voce a pensieri e propositi che accomunano tutti noi attorno agli obiettivi della pace e del progresso sociale ed economico
Ringrazio altresì il maestro Ernesto Lamagna che con la sua opera L'angelo della pace che noi tutti abbiamo potuto ammirare ha offerto una tangibile testimonianza laddove partecipazione al problema mediorientale più in generale alla sempre attuale questione della pacifica convivenza tra i popoli grazie
Le ultime elezioni politiche in Israele hanno visto l'affermazione sia pure di stretta misura del partito Likud la sconfitta di Shimon Peres colui che è stato il più convinto fautore della pace promotore analizzatore degli accordi del mille novecentonovantatré
Ci compete sedimentato nel mondo l'emblema stesso delle forze democratiche che si battono che processo di pace posso finalmente realizzarsi
Ed è per questo che i fatti che l'alito del primo ministro Benjamin Netanyahu ha suscitato una levarsi voci disappunto e rammarico nei confronti la scelta spesso elettorato israeliano
Noi del bene Berizzi Stefano Gaj Taché rispettiamo il voto espresso liberamente al popolo israeliano e non ce la sentiamo di giudicare la preferenza di coloro i quali debbano confrontarsi ogni giorno con il dolore e la morte rischiando continuamente la vita della viltà degli attacchi terroristici
Non ci sentiamo di giudicato un voto espresso democraticamente che mostra senz'altro la paura la preoccupazione che venne in Israele ma che siamo convinti non vuol significa una risoluzione negativa per il processo di pace ma una speranza di una volontà di maggior sicurezza all'interno dello Stato ebraico
Le tutti Sam fermamente convinti che il processo di pace andrà avanti probabilmente la nuova leadership potrà mutare tempi e metodi ma certamente non volare stanno i progressi
Ne deluderà le speranze di tutti coloro i quali confidano esazione Della Pace nell'interesse dello Stato d'Israele di tutti gli ebrei della diaspora
Grazie
Grazie dottor Rubens
Con una grande con con quanta attenzione con la quale segue lo sviluppo del dialogo tra lo Stato di Israele e nel comune impegno per la costruzione proprio di una pace i cui effetti avranno grande peso sugli equilibri politici interrelazionali complessiva
Ed ora amici cedo la parola al Ministro degli affari esteri
Lamberto Dini che nelle sue responsabilità
Di Presidente del Consiglio
Ministro del tesoro
Ed ora ministro degli affari esteri avuto occasione di evidenziare
La speciale attenzione e la grande amicizia calcoli quali il Governo guarda alle vicende della pace in Medioriente
Ministro Dini con lungimiranza assente ha sempre sostenuto il Progetto prefigurato da Simón permesso
Di fare del Mediterraneo un grande polo politico economico
Proprio da questa cattedra
Tre anni fa lo annunciava Shimon Peres qui in questa sala
Che partendo da coordinate di pace
E di collaborazione
Potesse contribuire al reale progresso di tutti i popoli della regione
A nome dell'associazione presidente sono davvero onorato
Chi è una figura la cui
Eccezionale esperienza
Campo economico e finanziario tutti a Washington Corada ricordo degli anni esperienza appena fico
Che è stata sempre messe le politica poi è stata sempre messa al servizio della pace e del progresso intervenire in questo dibattito
Presidente Dini peraltro nelle sue molteplici relazioni internazionale con Israele con il mondo arabo
Ha sempre indicato un impegno eccezionale per creare condizioni di dialogo e dire reciproca comprensione tra i popoli
A lui dobbiamo l'intuizione die una economicità della pace delle possibilità al di là proprio delle differenze di una collaborazione fattiva
La quale sapesse prosciugare il terreno dove prospera il germe nefasto dell'intolleranza
Ascoltarlo caro Presidente per noi tutti sarà per noi una lezione grazie
Il professor Valori per le sue parole
Anche rappresentanti dell'associazione il professore Geraci Presidente del CNR
Sua Eccellenza il rabbino capo professor Baldassarre che qui con noi oggi
Io sono particolarmente lieto di essere qui sporgere mio saluto anche dare un breve messaggio
Sulle questioni mediorientali
Quindi la prima volta direi che da quando ho assunto l'incarico di ministro degli Esteri
Ciò ha quindi l'occasione di parlare brevemente oggi sui temi del Medioriente
Che oggi più che mai
E al centro della nostra preoccupazione
Processo di pace nel Medioriente ha rappresentato una delle priorità
Ed uno dei settori più impegnativi della nostra azione durante il semestre di presidenza italiana
Troppe vite umane è costato finora il conflitto
E ancora così drammaticamente in queste ore
Ha davanti
Mentre il nostro pensiero la nostra solidarietà fanno alle autorità americane
Che alle famiglie dei militari
Uccisi nell'espletamento della loro missione di pace
Quindi dicevo troppe vite umane costato finora il conflitto Pernorio incoraggiarci a dispiegare ogni nostra Energia alla ricerca di una soluzione pacifica con il concorso di tutte le parti
Con la tragica morte del primo ministro Rabin che nello scorso novembre appagato con la vita il suo impegno per la pace
L'intero processo negoziale è entrato in una fase di grande turbolenza
In cui in movimenti terroristici islamici e più in genere di tutte le forze che avversano la fascia in Medioriente
Hanno cercato in tutti i moti è innanzitutto spargendo il sangue di vittime innocenti di far saltare l'intero processo di pace avviato dagli accordi di Oslo
E in tale ottica che va inquadrata la Prammatica serie ti attentati terroristici a Gerusalemme ex che non a te la Visa
Lanciata da masse tra la fine di febbraio è l'inizio di marzo
Che in pochi giorni ha provocato oltre cinquanta morti
Il fine di tale tragedia era chiaro
Dopo che Rabin era stato ucciso amasse cercava di liberarsi politicamente di Peres anche gli Cuomo della pace
Cercando di condizionare con il terrore il risultato delle elezioni israeliane indette a fine marcio
Il tredici marzo su iniziativa di Stati Uniti ed Egitto cui gli italiani in qualità di presidenza dell'Unione Europea diede sud subito sostegno e adesione ventinove tra i capi di Stato e di governo e i ministri degli Esteri occidentali avrebbe i si riunirono a Sharm el Sheik
Per ribadire il loro sostegno al processo di pace in Medio Oriente e la loro condanna senza condizione alcuna al terrorismo
Il vertice costituire un momento unico in cui per la prima volta il primo ministro di Israele
Si trovava ad essere seduto dalla stessa parte del tavolo
Insieme a tutti i più importanti leaders arabi moderati
Ma purtroppo non riuscì a frenare la caduta del processo di pace in una fase di stallo
I negoziati avviati con i siriani nel dicembre novantacinque si trovarono ad essere interrotti che i negoziati israelo palestinesi per l'applicazione dell'accordo interpellare di Washington furono infatti sospesi
La successiva crisi del Libano meridionale scatenata nell'aprile dalla confronta azione aperta tra Hezbollah e le forze regolari israeliane
Ha ulteriormente appesantito l'atmosfera del dialogo fra Israele e i principali paesi arabi
La vittoria del leader del Likud ben Giannini carnaio
Che della coalizione di destra le elezioni israeliane del ventinove maggio se da una parte e chiude le incertezze della fase elettorale
Probabilmente imporrà una rilettura delle possibili dinamiche del processo di pace
Occorrerà partire tuttavia da una constatazione di fondo
Il desiderio di pace è comune a tutti i popoli della regione qualsiasi religione essi professano e a qualsiasi credo politico facciano riferimento
Su questa base vi è quindi credo da confidare
Che al di là dei pronunciamenti elettorali il processo di pace non verrà interrotto e potrà riprendere con il concorso di tutte le parti interessate a beneficio delle loro popolazioni
Tutte ugualmente dolorosamente colpite da un conflitto che si protrae da molti anni
Per quanto riguarda la prosecuzione dei negoziati arabo israeliani e l'applicazione delle intese già concluse
Penso che le linee programmatiche del nuovo governo israeliano sapranno giovarsi del confronto con la realtà
Con la realtà dei fatti che terranno in attenta considerazione magari con un coraggioso gesto unilaterale
Gli auspici delle speranze che da molte parti vengono rivolti a Gerusalemme perché il dialogo perduti
Su iniziativa del presidente egiziano Mubarak i Paesi arabi si sono riuniti dal ventuno al ventitré giugno
Nel vertice del Cairo per definire la loro posizione nei confronti del processo di tranche il summit si è concluso con una dichiarazione sottoscritta da tutti i partecipanti
E senza riserve questa volta nella quale viene ribadito l'impegno a favore del processo di pace per la prima volta non vi sono state eccezioni né tentennamenti su questa via
Tale dichiarazione
Ancorché contenga un monito dei paesi are per Israele
Con la minaccia di rivedere la loro politica di apertura nei suoi confronti se il nuovo governo israeliano dovesse cambiare i termini fondamentali del negoziato
E cioè mettere in discussione il principio Land for Peace
Questa dichiarazione costituisce l'espressione di una linea in cui continuano a prevalere elementi moderati che mantengono un grado di apertura nei confronti della nuova dirigenza
Israeliani e limitano al minimo gli elementi radicali e potenzialmente ante agonizzanti
Al prevalere di tale linea moderata all'interno del mondo arabo
A fronte delle pressioni di coloro che avrebbero preferito pronunciamenti radicali nei confronti di Israele ha senza dubbio contribuito l'adozione da parte del Consiglio europeo di Firenze
Il giorno prima del summit del Cairo di una dichiarazione Serena ed equilibrata sul processo di pace in Medio Oriente
Gli stessi leader arati lo hanno riconosciuto
Che hanno espresso la viva gratitudine alla presidenza italiana per quel contributo che ha permesso ha una linea moderata e costruttiva di emergere e di consolidarsi
Certamente non estranea a questa impostazione europea è stata d'altra parte la consapevolezza che da parte israeliana non si potrà restare insensibili a questo orientamento europeo
La dichiarazione europea ha riaffermato con fermezza ed equilibrio i principi che hanno spinto ispirato il sostegno dell'Unione al processo di pace in questi ultimi anni
Nonché l'aspettativa dell'Unione per quanto concerne la prosecuzione dei colloqui di pace su tutti i binari e l'applicazione degli accordi sinora raggiunti
La dichiarazione che rappresenta il frutto di una nostra iniziativa e di una nostra tenace e paziente azione durata quasi tre mesi
E mirata a promuovere la convergenza di tutti i quindici partner o pay sul documento costituisce anche la testimonianza
Di una rinnovata volontà europea di svolgerà un ruolo di più alto profilo dell'Unione in Medioriente
In tale contesto l'Italia coerentemente con la marcata azione di stimolo svolta in quest'ultimo semestre intende continuare a dare il proprio attivo contributo
E confortante rilevare che come dimostra e le contenente il convegno di oggi
Il desiderio di continuare a colloquiare che non è sopito
Al di là perfino di ogni considerazione di carattere politico negoziale
Deve spingersi infatti spingerci infatti verso la ricerca della pace e della pacifica coesistenza nel rispetto reciproco il convincimento che dobbiamo lasciare
In eredità
Ai nostri figli
La culla delle tre religioni monoteiste
Come il luogo in cui
La tolleranza prevalga finalmente suo ogni integralista grazie
Grazie presidente per la sua uccisa lezione e desiderò darne testimonianza
Dello straordinario impegno profuso per la causa del popolo ma per la causa della pace
Un impegno centrato caro Presidente sullo su sulla sua disponibilità al dialogo
Nella consapevolezza che troppo spesso la cattiva informazione rappresenta uno degli ostacoli la grande amicizia del grazie presidente
Com'è noto alcune ditte come è noto da alcuni presenti mi è stato qui l'onore anche di coordinare la cattedra
Gli studi ricerche la pace presso l'Università ebraica di Gerusalemme
E con lo stesso cari amici entusiasmo le con la stessa concretezza che impiego nel mio lavoro quotidiano di un'energia
Mi sto impegnando perché questa cattedra rappresenti un autentico punto di riferimento
Capace di coordinare e concentrare le energie di tutti coloro che come diceva
Teodoro Herzen
Non credono che tutto questo sia un suo
E in questo mio compito tanto difficile quanto il monte emozionante non mi è mai mancato il sostegno e il supporto
Glielo del caro grande capo rabbino professore Elio Toaff uomo di straordinaria sensibilità e umanità
L'esistenza di uomini come il rabbino capo
Ci garantisce che la strada per il dialogo e possibile ascoltiamo con l'attenzione che veramente merita prego professor
In una
Delle sue prove profezie
Il profeta Elia
Il il profeta Isaia a un certo punto
Dice una cosa importante
E cioè Shalom Shalom Lara foto della caro
Pace pace allontanata pedal vicina a che cosa vuol dire si sono domandati i commentatori allontano e al decimo
Rispondono allontana che si è avvicinata quello che può avvicinarsi quello che Ponti certo punto rendersi conto della necessità della collaborazione
La lontananza divide
La vicinanza unisce unisce in un'opera dei di collaborazione
Per il raggiungimento di un determinato a fine e qui mi pare che il profeta Isaia lo dice molto chiaramente questo riduce il traguardo da raggiungere è la fascia va
Ma intendiamoci tutti parlano di pace
E quasi tutti fanno la guerra per ottenere la pace si fa la guerra non si non ci si mette intorno a un tavolo a discutere a portar le proprie ragioni
E a cercare di far prevalere non la forza bruta
Ma la forza delle argomentazioni
Io credo cioè molto importante è la ricerca della pace
Attraverso la trattativa ecco dove nella speranza che i popoli e governi finalmente si rendano conto che esiste una sola via per ottenere la pace
Ed è quella di cercare di capire le ragioni della controparte per poter arrivare a una conciliazione
è sempre il compromesso che si impone quando si tratta di problemi così difficili così pericolosi come quello di evitare la guerra e rafforzare quel processo di pace che deve portare veramente alla realizzazione di una società in cui si collabora lealmente per il raggiungimento di quelli che sono i fini comuni gli ideali comuni
Ora io credo che in Medio Oriente
Andrebbe portata avanti una politica di questo genere
Quando noi vediamo
Che
Vengano rafforzati dal Parisien lontani
Quei movimenti terroristici
Che vogliono impedire il progresso del processo di pace evidentemente ci si deve domandare che cosa c'è dietro tutto questo
Voi sapete perfettamente cioè quando noi crediamo gli avvenimenti del Medio Oriente ci rendiamo conto che c'è qualcuno dietro che tira le fila e che avendo mezzi illimitati
Può disporre
Di quei mezzi per ottenere
Che
Quella sua opposizione al processo di pace posso avere un buon successo
Ora capite benissimo cioè in Medio Oriente sono tutti stanchi di vedere
I migliori giovani cadere sul campo di battaglia e la popolazione civile essere esposta continuamente attentati
Ma come uscirne qual è la strada per poter uscire da una situazione ce a prima vista parrebbe senza sbocchi
Perché infatti non c'è una razionalità in tutto questo
E questi attentati a cosa vogliono portare
Si dice alla distruzione dello Stato d'Israele ma questa è una pura utopia
Non si distrugge uno stato con il terrorismo
Ma si può distruggere attraverso una guerra un'invasione e allora questo potrebbe anche essere ma nessuno si sente di prendersi la responsabilità di provocare un conflitto al pubblico provocare una guerra che
Ha un un certamente un esito non in chiaro e non sicuro per chi vuole attaccare
E allora bisogna domandarci come si può fare per continuare il processo di pace senza avere più tanti inciampi e tante opposizioni
E qui viene proprio quello che dicevo un momento fa bisogna che
I popoli di questi Stati confinanti in Medio Oriente uno con l'altro si trovino insieme e debbano esattamente quelli che sono i problemi che debbano essere risolti altrimenti
Se non c'è questo continua sempre questo stillicidio gli attentati di morti di eccetera che naturalmente danno l'impressione di instabilità complete
Io credo che l'Europa può far molto
Spingere gli Stati del Medio Oriente che con l'Europa hanno tanti rapporti di carattere economica di carattere politico integrate culturale eccetera che facciano qualche cosa
Perché l'Europa deve rendersi conto che i conflitti oggi non sono più come una volta limitati a quei due Stati che si combattano
Ma c'è una tendenza allargarsi Sempre perché questi tutti i popoli hanno dei loro amici tutti dal proprio hanno delle del grandi quantità
Di di potenzialità di potenziale per poter arrivare a a a combattere e a portare avanti senza molte difficoltà
Un situazione di instabilità ancora del Medio Oriente ha bisogno di stabilità invece
Ha bisogno di stabilità perché dal Medio Oriente e in tutto il il bacino del Mediterraneo si guarda allo Stato di Israele
Animati da contraddittori sentimenti
C'è chi si vuole avvicinare allo Stato di Israele e avere con lui rapporti economici
Culturali
Sempre più intensi ci sono invece altri
Che dicano che lo Stato di Israele deve essere tenuto a parte e il famoso boicottaggio
Dei prodotti israeliani non è come sia è stato detto completamente cessata ma ci sono ancora tanti Stati arabi che boicottano il commercio israeliana
E allora di fronte a una situazione di questo genere occorre a mio avviso e questo posso anche sbagliare perché non sono un politologo però io credo che l'Europa ha una funzione
Specialmente riguardo a Israele e al Medio Oriente in generale Israele considerata nel Medio Oriente come un Paese europeo
E quindi dall'Europa forse ci si aspetta una intensa azione affinché venga
Finalmente riconosciuta la la il diritto di Israele di vivere una vita normale senza pericoli di terrorismo e invece
Un sentimento di
Solidarietà con questo popolo che è stato formato non dobbiamo mai dimenticarlo nella stragrande maggioranza da coloro che sono scampati
Alla Shoah
A coloro che dai campi di concentramento sono passati in un territorio libera dove potevano rifarsi una vita e riconquistare quella dignità che il nazismo aveva loro tolto
E allora ecco io credo che la speranza che noi dobbiamo coltivare qui è quella che con l'aiuto dell'Europa del Medio Oriente posso avviarsi verso un periodo di stabilita di progresso e di collaborazione
Adesso
Prima di tutto
Un vivo ringraziamento al professore allorché l'insigne scultore Ernesto Lamagna che qui presente
Anche a nome della Presidente del rettorato dell'Università ebraica di Gerusalemme
Per la sua profonda testimonianza presso la nostra storica università
E del proprio impegno a favore della pace in Medio Oriente
Questa meravigliosa opera anche lei è lì tra poco la stanno aspettando Gerusalemme allora mentre Milani storico ed è molto importante
E qui oggi con la presenza significativa del nostro ministro degli affari esteri cioè tutte le personalità più importante con tutti gli amici della comunità desideriamo ringraziarla per questa perché lei ha fatto per questa storica grande diversità di Gerusalemme grazie
Credo che
Dopo illustrazioni
Del ministro il nostro ministro degli affari esteri del professor tua fa credo pensiero su questo incontro
Chiedo che il percorso travagliato del ritorno e della costruzione di una patria ebraica nella sua terra d'origine sembra essere giunto oggi alla sua fase risolutiva definita dal riconoscimento al suo diritto
Tale esistenza come Stato sovrano al pari di altri stati nella regione meridionale
Mediorientali
L'ultimo atto formale ma denso di significato storico è stata la cancellazione dello Statuto l'organizzazione per la Palestina della clausola che negava d'Israele
Proprio quel fondamentale diritto prevedendo lotta ad oltranza fino alla distruzione
Se lei fatti dopo l'avvio degli accordi di pace tale principio risultava ormai obsoleto la sua scomparsa dall'ordinamento della maggiore organizzazione palestinese segno ormai esso solennemente l'inizio di una Eva né i rapporti fra le due comunità etiche non religiosi e le rispettive sentita statuali
Certamente
Il cammino da fare gli ostacoli da superare sono ancora molti e renderanno difficile l'opera che con impegno è stata iniziata ai rappresentanti degli ampi due schieramenti
Vi sono infatti tuttora come ebbe ad affermare nel suo ultimo discorso
Istanti prima di essere ucciso Yitzhak Rabin
Nemici della pace che tentano di minare un processo che ha preso un avvio deciso di destinare scappi questi nemici sono le organizzazioni collaterali allo il Pd Hamas e via Small ha replica il sedici a Beslan amiche
Coloro cioè che non vogliono guardare con realismo al corso ineluttabile della storia e ponendosi Petrica cemento e contro di essa nutrono illusorie speranze di successo
Una visione integralista sul piano religioso e ideologico politico che si scontra con l'evoluzione degli eventi che dovrebbero già aver dimostrato a sufficienza
Che uno stato di guerra permanente nella regione può produrre solo distruzioni miseria e morte
Il fatto stesso che oggi uno dei principali oggetti di contesa e quindi di laboriose trattative siano territori palestinesi controllati da amministrati per necessità difensive dal governo israeliano da circa trent'anni
Costituisce di per sé
Una prova che l'aggressione militare contro lo Stato d'Israele e destinata al fallimento
Uno stato che sin dal mille novecentoquarantasette mille novecentoquarantotto quando era appena agli albori della sua costituzione l'organizzazione povero di mezzi e privo
Di una solida struttura militare sempre fornite Giare e sconfiggere le forze di coalizione che il mondo arrivo gli aveva scatenato contro e che una volta divenuto più forte ed efficiente e vera potenza militare tener testa ad alta da aggressioni riducendone pienamente vittorioso
Della inutilità di uno scontro permanente ed insensato si sono rese conto le forze politiche arabili in particolare quelle palestinesi aderendo infine ad un'intesa che sta dando i suoi frutti
Ma la presenza di minoranza irriducibili rende ancora precario il processo di pace
E continuerà a creare gravi problemi sul piano della sicurezza e del proseguimento degli accordi soprattutto per quanto attiene al passaggio verso la piena autonomia dei territori della Cisgiordania
Su questo i tre su questo terreno Israele l'orto dovranno adoperarsi affinché le frange estremiste terroristiche dislocate ancora in diversi punti strategici dell'area israelo palestinese e libanese vengano neutralizzato
Non si tratterà soltanto di un'azione rivolta al contrasto dei Nuclei armati del terrorismo che rappresenta solo un aspetto del problema
Cioè e che ancora più rilevante su cui si dovrà incentrare tutta da un'attività diplomatica politica in un certo senso culturale
Di quanti sono interessati alla pace e alla sicurezza nella regione e quello di indurre gli stati che finanziano organizzano sostengono la guerra contro Israele a rinunciare a un obiettivo che ormai storicamente irraggiungibile
E che per perseverare in questa folle direzioni significa impedire a intere popolazioni di beneficiare di una trasformazione economica civile di un progresso di sviluppo che potrebbe creare ricchezza e benessere là dove fino ad oggi hanno regnato indigenza e sofferenza umana paesi come la Giordania d'Egitto il Marocco hanno compreso da tempo che lo stabilimento di rapporti amichevoli
E di cooperazione economica e la strada e la maggiore per assicurare i rispettivi popoli tranquillità e risorse economiche
E che una pace stabile nella regione mediorientale potrà dare attuazione a grandi progetti di modernizzazione di tutti i settori della ditta produttrice progetti che sono già stati predisposti là dove possibile già gli atti a realizzazione la recente conferenza di Amanda con l'istituzione di una banca per gli investimenti nella regione con la partecipazione degli Stati arabi e il contributo considerevole degli Stati Uniti
Rappresenta un passo decisivo verso un processo di cooperazione economica con enormi prospettive di progresso
Ma il principale ostacolo e ad una pace definitiva una Regione e l'apertura di una fase di collaborazione di sviluppo è rappresentato dalle posizioni della Siria dell'Iran
Questi Paesi ossessionati da una intransigenza ideologica fuori del tempo non hanno ancora compreso che il cammino della pace come di serate in è preferibile al cammino della guerra
Il futuro è pertanto condizionato dà la possibilità di un'intesa con questi twitta importanti Paesi islamici
Le stesse posizioni dell'Iraq della Libia appaiono secondarie per quanto riguarda l'Iraq pur non avendo questo stato manifestato alcuna propensione a ragionevoli accordi alla rinuncia a pretese espansionistiche
Le sue condizioni economiche militari lo rendono del tutto marginale rispetto al processo di pacificazione in corso
Per quanto riguarda la Libia la sua posizione geograficamente più defilata e il suo interesse a salvaguardare consolidare le proprie strutture economiche ne fanno un ostacolo meramente al
Aleatorio cioè di una scarsa influenza sul piano sostanziale
Sarà quindi nei confronti di Siria e Iran che dovrà svilupparsi l'azione pacificatrice di Israele
Un'azione che sarà inevitabilmente impostata su due principi direttrici da un lato Energia e l'intransigenza con tutte le verità di opzione militare da parte di quei Paesi dall'altro un'azione antiterroristica assai più incisiva di quanto non sia parsa fino
Su questo terreno si è sviluppata come noto la campagna elettorale del partito del e su infatti ha sempre sostenuto la necessità di misure politiche economiche i militari più adeguate a fronteggiare il pericoloso e devastante fenomeno terroristico
E di indurre gli stati sostenitori delle organizzazioni estremiste alla rinuncia di una politica cieca senza alcuna prospettiva di risulta
Il nuovo governo israeliano divieti Hanau avrà il difficile compito di porre in essere una politica più incisiva con l'obiettivo di mettere fine al tetto al terrorismo e spianare la strada a un'intesa pacifica prima di tutto con la Siria
Per quanto attiene più specificatamente alle presunte condotte del nuovo governo israeliano
è opportuno se si vogliono guardare le cose con realismo e serenità di valutazioni
Sgombrare il terreno da alcuni pregiudizi che una pubblicistica non sempre obiettiva ha contribuito a diffondere circa le posizioni politiche del di qua e infatti vero
Che questo schieramento politico ha sempre manifestato il suo forte scetticismo in merito alle posizioni dello il PD
Nella conduzione del processo di pace mai del tutto inesatta
L'opinione che lo stesso di culto sia contrario adesso e che abbia indirizzato e che intende indirizzare la sua politica su direttrici opposte a questo processo
O se mai condurlo con la pretesa di dettare condizioni alle controparte che non potrebbero essere mai accettate
Con la conseguenza di un proseguimento di uno stato di conflittualità contrario agli interessi di tutte
A smentire tale proposito paventato allarga lettere da molte fonti di informazioni internazionali soprattutto durante il periodo elettorale
Stanno alcuni precedenti storici che non possono essere dimenticati
La prima iniziativa per una politica di distensione dei rapporti arabo israeliani fu di un primo ministro che veniva considerato e non a torto fra i più intransigenti nei confronti del mondo arabo
Mine gambe Kim fu infatti il protagonista dello storico trattato che pose fine allo stato di guerra tra Egitto e Israele
Gli accordi di Camp veri con il Presidente americano Carter segnare una grande svolta in queste relazioni e fu proprio in quest'occasione che il primo ministro israeliano esponente del Likud manifestò al contrario una duttilità
Che gli fu persino rimproverata dagli esponenti laburisti del tempo ciò accade ha proposto che la richiesta di Tiana d'Israele di smantellare gli insediamenti ebraici ebraici nel Simei occupato restituendo integralmente l'Egitto Regina certo a queste condizioni e dovete affrontare con energia e determinazione le reazioni dei coloni insediati delle forze politiche interne di
Vinti che attraverso un'opera di maggiore convincimento e determinazione Sabata si sarebbe in qualche modo arreso alla perdita di una fascia territoriale del Signore
Sul piano economico la rinuncia agli insediamenti del Sinni comportò lo smantellamento di attività agricole che davano sostentamento numerose famiglie di immigrati ebraici reduci dalle persecuzioni naziste ed altre zone della diaspora
Sul piano morale si trattava comunque di una sconfitta sia pur limitata nello spazio e nelle conseguenze materiali che andava a colpire una parte della popolazione israeliana
Questi precedenti dovrebbero far testo sulla disponibilità del culto
Appare a pervenire che ora che il processo di pace già avanzato ad ulteriori passi avanti in questo senso
Alla statuale si possono fare solo delle ipotesi peraltro positive su quelli che potranno esservi ulteriori sviluppo della situazione dopo l'insediamento dal governo limitando limitando e da ritenere senza ombra di dubbio quindi scontato una maggiore intransigenza e determinazioni nei confronti del terrorismo di Hamas e consimili fazioni estreme
E si sanno che da questo momento la loro vita e le loro azioni di guerra saranno più difficili
Di tale consapevolezza sembra l'espressione di un fatto nuovo registrato in questi ultimi giorni
L'offerta di una tregua da parte di Hamas la promessa di porre termini agghiaccianti agli attentati in cambio di alcune concessioni evidenti quali che fossero tali proposte che queste concessioni non potrebbero mai essere accettate dal governo israeliano
Il cui fermo il giusto principio etico prima che politico e militare
E quello che non si può trattare con fazioni che non tengono in alcun conto della vita di persone innocenti compresi donne bambini vittime divide imboscate digressioni a sangue freddo
Ma se la disponibilità manifestata da Hamas non potrà dar luogo a trattative di alcun genere il passo compiuto da questa organizzazione terroristica
Sta almeno dimostrare che essa attraverso una fase di indebolimento e di incertezza che le toglie ogni sicurezza su possibili sviluppi proprio in proprio favore
Ah ma sembra percepire ma questa è solo un'ipotesi che la fase che si è aperta vedrà tutto l'impegno del governo israeliano a fare in modo che le nazioni che sono dietro le organizzazioni terroristiche come la Siria l'Iran
Rinuncino al loro disegni velleitari distruzione dello Stato di Israele o quanto meno di boicottaggio permanente e violento al processo di pace
Queste potenze che al contrario della maggioranza degli altri Stati arabi vanno fermare il corso inarrestabile della storia dovranno essere indotti alla ragione
Israele è una nazione moderna economicamente avanzata militarmente forte in grado di fronteggiare qualsiasi attacco
La sua politica inoltre orientata non soltanto a stabilire rapporti amichevoli e di cooperazione con tutti gli Stati che hanno di mira il progresso economico e civile ma anche a consolidare attraverso patti bilaterali e le relazioni con i singoli Paesi della regione
Dopo aver sottoscritto la pace definitiva in un programma di cooperazione economico la Giordania Israele ha stipulato un patto di amicizia ed i programmi comuni di cooperazioni di sviluppo con la Turchia
I cui particolari specifici non sono ancora completamente no
E proprio per contrastare questi accordi l'Iran si è subito premurato di offrire un patto militare alla Siria nella evidente convinzione che insistendo sulla politica di fronti contrapposti
Possa derivarne beneficio i loro interessi da quelli dell'area mediorientale
Un progetto che mostra tutta la sua debolezza
Perché punta ancora sulla sua instabilità di un momento storico che vede invece una generale mobilitazione alla stabilità alla sicurezza allo sviluppo economico che possono nascere solo dalla collaborazione pacifica dei popoli della regione
Dallo schieramento dei Paesi arabi è giunto un primo indicazione sulla via di condotta che questi dovrebbero assumere in merito al processo di pace nei confronti del nuovo governo israeliano
La recente conferenza del Cairo come raccordava poco fa il presidente Dini appena conclusasi ha votato una risoluzione chi da una prima analisi salvo approfondimenti che potranno aversi sul documento finale col passare dei giorni non offre molto di quanto non si conosce sull'atteggiamento è stata ribadita la nota posizione sintetizzata nel principio territori in cambio di pace con qualche accento apparentemente più emerge in effetti al di là delle dichiarazioni di principio non sono venute affermazioni di particolare rilievo
Sul merito dei problemi in discussione sulle modalità di attuazione degli accordi già sottoscritti salvo un richiamo al governo del Likud a rispettare in verità la formulazione generica delle decisioni adottate al Cairo nasconde non poche incertezze divisioni nello schieramento a in altri termini non si può desumere dall'esito di questa conferenza che vi sia una vera linea politica comune da parte dei Paesi arrivi nei confronti di Israele
Salvo la disponibilità per altro scontata anche prima di questa conferenza a voler proseguire al processo di pace
Nella sostanza per quanto attiene l'avvenire delle relazioni arabo israeliani un dato ormai da ritenersi acquisito e la implicita presa d'atto da parte dei Paesi al dei Paesi arabi che non esistono alternative al negoziato
Un negoziato che sarà lungo e difficile che potrà registrare i momenti di tensione ma che resta l'unica strada percorribile
Ciò è confermato dalla ormai definitiva rottura al di là delle apparenze dialettiche di quella unità araba
Sul problema israeliano ma anche su molte questioni dei rapporti Inter arabi che sono caratterizzati da diverse forme di conflitto politico
Ideologico di egemonie la prima delle quali nel rapporto con il mondo occidentale industrializzato
La Conferenza del Cairo
Ma in ogni modo manifestato le riserve mentali le visioni spesso divergenti e contrastanti e in modo diverso di intendere la realtà sociopolitica del quadro mediorientale che spesso caratterizzano il mondo arabo ma la possibilità l'idea stessa di una guerra contro Israele fa parte ormai soltanto delle verità di qualche esponente politico appartenenti a Stati che trovano soltanto nel sostegno al terrorismo un'assurda forma di guerra senza alcun sbocco positivo
I problemi aperti sono molti e non di facile soluzione ho ricordato poco fa il professor tua
Dal definitivo sgombero dei territori amministrati alla costituzione di uno Stato palestinese sovrano indipendente al destino di Gerusalemme
Si tratta di questioni molto complesse difficili soluzioni sulle quali esistono posizioni conflittuali di natura ma non soltanto politica ma ideologica e religiosa
Su questo terreno si misureranno nei prossimi mesi e danni le capacità di mediazioni di tutte le parti in causa e ciò sulle linee direttrice disegnate da Rabin e dal suo governo
Anche se con qualche cambiamento che il governo di Mietta Now
Apporterà come è facile prevedere sia nel merito delle condizioni pregiudiziali rispetto alla possibilità per riprendere i rapporti e procedere all'applicazione degli accordi raggiunti sia per quanto attiene alla questione del terrorismo
Si tratta comunque di una realtà in continuo movimento che certamente avviata al corso di mento del processo di pace
E lascia ben sperare sulle possibilità di dare avvio a dei grandi programmi di cooperazione economica e di sviluppo che potranno cambiare il volto dell'immensa regione mediorientale
Le linee essenziali di tali programmi in qualche settore hanno già avuto un certo tant'un sostanziale avvio ad esempio per quanto attiene alle opere previste dagli accordi fra Israele e Giordania
Si articolò in una ricorra in una ricca elaborazione di progetti finanziari di investimenti di iniziative per la creazione di infrastrutture e di relazioni commerciali
Si tratta di opere straordinarie gigantesche che comprendono tra l'altro piani di sviluppo nella vasta area del Mar morto
Progetti e regionali di destalinizzazione gli altri interventi rivolti all'incremento delle risorse idriche uno dei problemi cruciali per l'agricoltura e l'industria
Piani regionali di sviluppo agricolo e lotta alla desertificazione e questo riguardo fanno testo le realizzazioni israeliani nel deserto dell'Iraq programmi per la estensione la interconnessioni delle rete elettriche già in atto tra Israele e Giordania cooperazione regionale per il trasferimento la distribuzione lo sfruttamento industriale di risorse energetiche come gas
Petroni da altre fonti settori piani regionali per lo sviluppo del trasporto delle telecomunicazioni del turismo la istituzione della banca regionale mediorientale per gli investimenti e lo sviluppo decise lo scorso gennaio ad Amman
Rappresenta il primo decisivo passo verso la realizzazione di tali programmi
Il tutto dovrà essere supportato da vasti intese politiche che costituiscono la condizione primaria per creare un clima di stabilità di sicurezza sul quale costruire l'avvenire della regione
Un domani ricco quindi di possibilità per una pacifica esistenza di progresso civile sociale umano per i popoli e le nazioni del Medio Oriente questo domani sembra aver avuto inizio e sì sarà condotta a fondo la lotta contro tutti i sabotatori della pace che ancora sono numerosi
Non potrà che vedere l'affermazione di tante speranze ed attesi di milioni di persone che dopo tante sofferenze e distruzioni aspirano alla serenità e al progresso civile
Nel quadro di tali prospettive giocheranno un ruolo determinante tutte le più importanti potenza dell'Occidente in primo luogo gli Stati Uniti d'America
E l'Europa che hanno contrassegnato con la loro presenza l'aiuto l'appoggio
Costruttivo nelle principali momenti di crisi la storia la storia soprattutto il nuovo Stato d'Israele dalla sua nascita ad oggi
In Crain questo contesto l'Europa comunitaria ed in particolare l'Italia che ha sempre mantenuto ottimi rapporti stretti rapporti di amicizia e collaborazione con lo Stato di Israele in primo luogo ma che ha anche con gli altri Paesi della regione mediorientale
Giocheranno un ruolo importantissimo nella realizzazione di tali progetti di cooperazione economica e politica nell'area mediorientale come peraltro deciso nella conferenza di Amman nelle conferenze Diamante e di Barcellona
L'Unione europea e nella fattispecie l'Italia potranno quindi assumere una posizione determinante per l'evoluzione nel senso dello sviluppo della sicurezza di tutta l'aria del bacino mediterraneo
E un ringraziamento ancora consentiti mi questo anche a titolo personale ma che rappresenta il core in Italia devo ringraziarlo ancora al nostro
Ministro degli esteri per il contributo che ha dato durante la recente conferenza su frutta mediterranea
Dove ne è scaturito che proprio una società italiana avesse della pre-qualificazione la costruzione dell'autostrada della pace in particolare il recente vertice europeo di Firenze ha confermato nelle sue conclusioni finali questa linea dico di condotta
Dichiarando il suo pieno appoggio al nuovo governo israeliano affinché venga perseguita la politica di pace riprendendo al più presto le procedure per l'attuazione degli accordi già sottoscritti
Sussistono pertanto tutte le condizioni affinché possa proseguire l'azione pacificatrice che elementi più illuminate sia dal mondo arabo che da quello israeliano vollero
A via
Un'azione che ha avuto nella figura nel sacrificio
Ytzhak Rabin nessun simbolo
Ma che oggi trova la disponibilità del mondo intero fatta eccezione delle frange più estremiste irriducibili ancora ispirate dall'odio cieco contro lo Stato di Israele il suo popolo
E di quegli Stati che si ostinano a non riconoscere che la pace la sicurezza fondate su reciproche concessioni
Valgono molto di più di una guerra insensata senza fine grazie
E allora per le conclusioni cedo la parola al presidente Antonio Baldassare torto presidente emerito della Corte costituzionale
Il nuovo Medio Oriente che si va
Delineando politicamente
è un complesso crogiolo politico
Ma anche uno straordinario serbatoio di opportunità
Sono
Otto che la sua grande sensibilità di costituzionalista potrà illuminare molteplici aspetti del cammino necessario per dare una nuova forma stabile alla pace prego professor Baldissera
No sicuramente non conclusioni una parola che si aggiunge alle altre e che anzi in qualche modo fa proprio le altre soprattutto del nostro ministro degli Esteri Lamberto Dini del professor Toaff tutte sì dente valori sono parole di pace di tolleranza che non si possono condividere che io dal profondo del cuore condivido ma la mia parola si aggiunge semplicemente per dare una test a queste per dare una testimonianza
Una brevissima impressionistica testimonianza sull'importanza
Che il popolo ebraico e in Israele avuto era
Un qualsiasi cittadino italiano ma più in là per qualsiasi persona
E non posso non iniziare proprio ricordando l'impressione che fa Gerusalemme al visitatore almeno a me visitatore una città la città sempre identiche a se stesse pure sempre in cambiamento due città con questo doppio carattere che è un simbolo quasi della continuità del cambiamento del popolo ebraico di Israele stessa
Spettacolo so forse nessuna città al mondo almeno almeno a far da questa impressione questa impressione di cumulare insieme e micro miracolosamente tenere insieme la identità
La continuità eternità nel senso dell'eternità ma anche il senso del cambiamento in senso devoluzione il senso dell'aggiornamento ai problemi che il tempo pone una città che è passata attraverso varie influenze a quella persiana quella ellenistica quella romana quella bizantina quella araba eppure sempre sostanzialmente città ebraica città gli ebrei
Che convivono con altri con altre persone
Non ebreo
Ecco in questa nella visione di Gerusalemme io ho avuto sempre anche l'immagine
In una sola entità quella di una città di una grande città nella città alla base della nostra civiltà ho avuto anche l'immagine appunto
Di Israele di del popolo ebraico di questa doppia in qualche modo
Coesistenza di questi aspetti questa coesistenza di questi aspetti di una nazione ad esempio con un forte spirito religioso superiore a qualcosa forse a molti altri forse a tutti gli altri Stati occidentali che pure
Uno Stato in cui non esiste una religione di Stato in cui c'è pace ce convivenza appunto con il diverso
A chi ha studiato a chi ha studiato del diritto che come me è un costituzionalista
Non può non venire in mente nel ricordare altri milanesi usare me l'importanza che questo è un popolo avuto gli altri non può non venire in mente quanto importante sia stato la cultura ebraica primo un giurista noi giuristi
Coloro che non avevano vicinanza con il mondo ebraico hanno dovuto non hanno avuto altra scelta che doveva entrare in contatto con la cultura ebraica perché la tradizione della interpretazione delle sedie sì giuridica legge ebraica è stata alla base
Di qualsiasi opera di qualsiasi attività di qualsiasi giurista di consensi costituzionalista i giuristi moderni
Ma prima ancora che quelli moderni persino quelli romani non hanno altro fatto che riprendere questa detenzione
Tradurla in termini tecnici io o se volete laici per nel senso di diversi dal dall'origine e in qualche modo appunto rifarsi sostanzialmente a questa cultura persino nelle evoluzioni più recenti l'influenza dello spirito del tempo ad esempio sulla sull'introspezione legge anche questo sta nemmeno corrente della interpretazione del del legge Branca corrente riformata appunto che parte del patrimonio della cultura di questo Paese ma io con un aspetto volevo sottolineare
C'è stato un momento della storia per tutti noi europei che abbiamo ci siamo aperti all'esperienza democratica c'è stato un esperto un momento della storia europea
In cui il la cultura ebraica auto una parola decisiva
Ed è stato quando in Europa c'è stata la prima esperienza breve e tormentata la prima esperienza di Democrazia europea
Durante il periodo di Weimar se si va a rileggere dividere quel periodo
Non si può non rimanere sorpresi come tutte le teoriche
Sulla democrazia tutte le donne lettere della Costituzione come momento di progresso di civiltà di pace di tolleranza vengono da studiosi ebraici appartenenti al popolo ebraico basta ricordare i nomi
Che sollevano perché è anziano forse il
Più famoso teorico della democrazia per la democrazia come metodo poi resa celebre da altri studiosi ma l'iniziatore tanto più che il Santo
Oppure chicca in nero oppure Ellera oppure le velocità in
Tutte persone che hanno oppure Frankel tutte persone che sono state al centro di questo dibattito e dà i cui contributi poi s'è venuta l'esperienza della debole delle democrazie pluralisti che europee
Ecco come giurista complessivo supera i cui delle costituzioni non possono ricordare queste non posso non ricordare come questo patrimonio è stato poi trasferito
Grazie alla grazie in questo modo fortunatamente per gli Stati Uniti ma disgraziatamente per coloro che dovettero fuggire dalla Germania nazista è stato trasferito quindi sterline America e ha fatto la grandezza
Delle università americane dalla fine degli anni Trenta fino agli anni sessanta è stata una generazione importante di studiosi appartenenti appunto al pop RAI che si è trasferito in Stati Uniti
E ha reso questo Paese uno dei più ricchi culturalmente in questa fase in questi trent'anni che va da fine anni trenta alla fine degli anni sessanta io stesso che o
Abbiate appartengono università che hanno i propri simboli proprio inibisce simboli ebraici l'Università di Yale ho avuto Maestri tutti quasi tutti per me fondamentale di fondamentale importanza ma tutti appunto ebrei ecco
E anche in Italia c'è stata in qualche modo non possiamo non ricordare presidente della nostra Assemblea costituente Terracini
Sempre stato nelle è c'è un elemento di continuità è un elemento un fattore di importante per qualsiasi persona che vuole affacciarsi alla democrazia
Moderna e non può non manifestare il suo debito culturale e di educazione nei confronti di questa cultura e di questo popolo
Voglio solo concludere
Ricordando una una cosa non spetta a me appunto fare analisi politiche proposte
Voglio ricordare nella mia famiglia c'è stata una donna appartenente alla popolo ebraico e ricorderò sempre
L'importanza che questa donna madre dava la cultura l'atto al dovere di trasmettere i propri figli i valori e gli elementi della cultura poco questo sono stati sicuramente gli elementi che hanno permesso
La continuità del popolo ebraico Israele come Stato e sicuramente la risposta politica questo bisogno dopo l'Olocausto dopo la minaccia seria effettiva che l'Olocausto rappresentato per la continuità del popolo ebraico
Ma quello che conta per noi per chi non appartiene stavo per dire che per chi non ha la fortuna di appartenere
Al popolo ebraico perché non ho avuto la fortuna di essere sì ma in qualche modo avendo contribuito proprio ebraico più di altri alla grandezza della nostra civiltà in qualche modo si può sentire appunto la fortuna di appartenere di appartenenza per per tutti gli altri per coloro che sono fuori di questo mondo
Va ricordato appunto questo come la continuità di questo poco è legata essenzialmente alla a questa identità di valori questa capacità di trasmettere alla cultura al di là di qualsiasi avvenimento al di là di qualsiasi fatto traumatico
Che poteva interrompere e che di fronte a qualsiasi altra esperienza di altro prova avrebbe probabilmente interrotto questa questa continuità ecco per re
Per chi appunto sta fuori di questo mondo si può non ricordare questo elemento fondamentale la memoria dell'Olocausto
La continuità dei valori di pace di tolleranza che sono state ricordate anche qua sono sicuramente fattori di continuità per il popolo ebraico fa perché tutti gli altri sono ormai un elemento fondante fondamentale proprio pertinente direttamente pertinente la propria coscienza alla propria coscienza come cittadino come democratico Riva e più in generale come cittadino
Qualsiasi cittadino appunto
Di una parte del mondo che deve appunto a questa cultura il proprio fondamento la propria nascita e anche i fattori di elementi della propria continuità della propria possibilità di progresso e di sviluppo grazie
Grazie professor Baldassarre fino all'ultimo momento speravamo di avere con noi il l'ambasciatore Millo che si trova in viaggio all'Albania verso l'Italia purtroppo la doveva essere qui intorno
Alle dieci purtroppo ancora non è arrivato purtroppo ne riceviamo la conclusione nel frattempo arrivato poco fa dall'ambasciata ad avviare questo il messaggio dell'ambasciatore nell'impossibilità di essere presente proprio Pinga desidero farvi pervenire il mio saluto il mio apprezzamento
Per avere organizzato questo importante incontro il processo di pace ha cambiato il Medio Oriente ci troviamo ora di fronte a una nuova realtà il governo di Israele
Come ha annunciato lo stesso nuovo primo ministro Benjamin Netanyahu si è impegnato a continuare il processo di pace negoziati con i nostri vicini palestinesi siriani libanesi
Siamo perciò certe che con il nuovo governo israeliano appena formato Israele si impegnerà per raggiungimento di un futuro di pace per sé e perito e per i popoli arabi vicini vi ringrazio quindi sentitamente in modo particolare il mio saluto al ministro agli Affari Esteri Alberto Dini per aver voluto innovare con questo incontro il vostro interessamento e la vostra sull'età Yehuda Millo ambasciatore dello Stato di Israele allora lesioni dulcis in fundo la parola tre conclude dal professor Toaff prego professore
Concludere
Potrebbe dire
Cercare di trarre con insegnamento da tutto quello che è stato detto fino a questo momento e io credo che sia abbastanza semplice
E il mio compito in quanto abbiamo sentito
Dei pareri che sono stati delle opinioni che sono state espresse qua e che lo ha trovato tutte molto simili le une alle altre perché tutte dirette a a sostenere che il processo di pace
Inizia le non deve essere interrotta
A qualsiasi costo perché evidentemente cambiano i governi cambiano il possibilità del del dei vari partiti di esprimersi
Come maggioranza come minoranza perché in Israele le cose cambiano molto spesso per quell'equilibrio di forze che esiste siamo al cinquantadue cinquanta per cento quarantotto per c'è e quindi è chiaro che ci si si ci troviamo di fronte a una una situazione che ci deve dare la la
Possibilità attraversa la discussione attraversa la persuasione reciproca di portare avanti questo processa il processo di pace andrà avanti in ogni modo perché evidentemente da il Governo di Peres
A si espresse chiarissimamente perché vorrei vuol continuare la politica di Rabin d'altra parte Netanyahu a
Nella prima dichiarazione programmatica che ha fatto ha detto che il processo di pace va avanti e noi abbiamo fiducia che questo
Sia la pura e semplice verità
E che sia poi anche nell'interesse di tutti
Perché non è soltanto una questione di politica ma è anche una questione di stabilità una questione di modo di vivere una questione di possibilità di vivere in in pace in tranquillità senza avere sempre l'assillo di quello che può accadere oggi o domani
Io credo che da questo da quanto noi abbiamo sentita tutti siamo d'accordo che se noi possiamo fare qualche cosa dobbiamo dare una mano a tutti coloro che oggi operano in Medio Oriente per ottenere la pace e la tranquillità io credo che non è molto quello che possiamo fare bene dal di fuori però una parola che venga per i Paesi europei così legati al Medio Oriente ha un certo peso
Viene preso in una certa considerazione
E noi non dobbiamo cadere nell'errore di dire ma cosa contiamo noi contiamo poco meglio stare zitti no
In questa casa se anche se le nostre forze non sono enormi anche se la nostra influenza non è così
Tanto grande abbiamo però il dovere imprescindibile
Di dire la nostra opinione perché si affermi il processo di pace perché i paesi del Medio Oriente possano tornare a quello che era un nell'antichità e cioè dire quei Paesi dai quali partirà un raggio di luce di che illuminava gli spiriti e che rafforzava le culture di tutti questi Paesi al di fuori del Medio Oriente noi dobbiamo riprendere cerca di riprendere queste posizioni
Cercare di spingere i paesi del Medioriente a tornare ad essere attivi tutto questo noi abbiamo sentito né voglia mo'ringraziare tutti gli oratori che hanno parlato vogliamo ringraziare gli organizzatori di questa riunione e
A esprimere l'auspicio che non sia il primo e l'ultimo ma che sia il primo di una lunga serie di incontri nel quale noi possiamo scambiarci le
No se le opinioni per avere più chiara la situazione del mondo e per cercare nel modestia delle nostre possibilità di essere anche di insegnamento per gli altri
Grazie professore la parola
Il cancelliere Caracciolo volevo semplicemente associarmi a nome della CNR ringraziamenti per ma esso La Magna per questo magnifico dono Angelo dalla pace che darà all'Università ebraica di Gerusalemme grazie maestro la mano