"Investire sul futuro: scuola, formazione, ricerca" incontro organizzato nell'ambito della Festa Nazionale de "L'Unità" presso la Sala Blu

I benvenuti e grazie grazie per essere venuti a casa della pazienza
E subito il nostro ringraziamento va onorevole Luigi Berlinguer di prove il ministero Pubblica istruzione dell'università e della ricerca
Che è qui per raccontarsi grazie signor ministro questi insieme di riforma complessiva di cui ha lungamente parlato ieri sui giornali e in televisione dal momento del suo insediamento e per la prima volta dopo tanti ministri incolori ha dato l'idea di avere un disegno complessivo che appunto pensa a rivedere la scuola dalle elementari all'università ovviamente proposte che hanno anche suscitato polemiche discussioni niente di meglio in democrazia e ne parleremo anche questa sera
Grazie benvenuto dottor Carlo Callieri vicepresidente di Confindustria buona se dottor Callieri grazie
Grazie Andrea Ranieri segretario generale della Federazione politiche formative e ricerca della CGIL benvenuto Ranieri e grazie
Alla mia destra Barbara Pollastrini dell'esecutivo PDS scuola università e ricerca benvenuta Barbara buonasera e grazie
E grazie ad Antonio Ragonese che ha il difficile compito di rappresentare killer scuola poi insomma la vive tutti i giorni e Antonio Ragonese Ippati responsabile della scuola per la sinistra giovanile benvenuto e grazie
Dicevo poco fa che il ministro Berlinguer ha parlato molto ha detto cose
Che comunque hanno interessato l'hanno risvegliato l'attenzione del pubblico degli alunni dei genitori dei docenti tutti coloro che insomma si occupano di scuola perché la vivono ma dell'intero Paese che sa che se non si investe sulla scuola sulla educazione sulla formazione non c'è futuro per l'Italia e ha detto moltissime cose tutte quante riportate discusse ma qualcosa non è stato soltanto discussa ma è anche stata fatta esternamente quest'unica cosa già fatta è stata poco pubblicizzata la signor ministro avete raggiunto con agli industriali con la Confindustria e con il sindacato l'importante accordo
Per cambiare la qualità il valore della formazione professionale a questo punto e le chiedo di raccontarci di nuovo di ricordarsi che consiste questa corda così importante di cui sei in fondo parlato troppo poco secondo me
E vero
I giornali hanno riportato poco questo questo fatto
Io sono sempre molto impressionato
Dal dalle dal pubblico e dalla grande
Dalla grande quantità di
Cittadini che in questi
In queste settimane hanno partecipato alle nostre iniziative sulla scuola è due già avuto modo di ripeterlo
Questo mi pare che rappresenti un moto profondo nella società
Noi abbiamo lavorato per la scuola per tanti anni quando facevamo le riunioni o di sindacato di partito eravamo sempre qualche decina può al massimo qualche centinaio ora c'è qualcosa di profondo dalla Società italiana che dice
Che la società italiana colto il ruolo della formazione della civiltà di un Paese anche nelle sue condizioni qualità di sviluppo
Siamo persino riusciti a far parlare della scuola Ferragosto
E questo è forse alla base del fatto
Che le parti sociali
Sindacati imprenditori e governo
Hanno sentito il dovere di rivedere l'accordo del ventitré luglio mille novecentonovantatré che tanto peso positivo avuto nell'evoluzione della Storia d'Italia degli ultimi tre anni per la parte che riguardava il ruolo della formazione della scuola il ruolo della ricerca nello sviluppo perché quelle
Quelle righe quei quei capitoli
Che furono firmati allora anche sancire un accordo delle parti sociali sull'argomento sono restati lettera morta
E ci si è resi conto che non poteva continuare ad essere così
Una seconda soddisfazione che su questo documento oltre a esserci trovati d'accordo
Si è raggiunto più semplicemente l'accordo grosso modo ancora non è firmato ci saranno momenti di verifica però
Ci si è trovati d'accordo che il primo approccio la questione primaria sulle questioni del lavoro il Governo il ventisette di settembre organizzerà la conferenza sul lavoro
Un momento importante
E sta preparando i documenti il primo ad essere stato preparato e questo col consenso delle parti sociali
Qual è la sostanza di questo documento
Prima di tutto fu una battuta del dottor Callieri della nostra discussione
Il problema della formazione l'elevamento dell'obbligo a sedici anni e quindi della è una formula in proprio ma per dire della formazione unitaria non unica ma unitaria di base fino a sedici anni
Miglioramento della qualità della scuola dove sta in Italia è un fatto di civiltà per il Paese di civiltà cioè
Non c'è produttivi Isma'in questo non c'è una visione professionali Istica c'è la sensazione che nel mondo contemporaneo la formazione la scolarizzazione completa
Che qualcosa di più della scolarizzazione di massa
è un fatto di civiltà e quindi è un bene in sé anche non strumentale
Però la leva che fa diventare oggi popolare la tematica formativa
Sta nel fatto che se ne vedono anche però le implicazioni strumentali cioè la capacità che si può assegnare alla scuola al modo in cui organizzata e alla ricerca scientifica e tecnologica per far crescere il Paese per consentirgli di entrare in Europa piena dignità per reggere l'impatto con le nuove forme di produzione nel negli altri mondi più poveri ma concorrenziali e così via
E ci sono due cose che vengono dette ce ne vengono dette tante ma io ne voglio richiamare ora due per non farla troppo lunga per poter dialogare
è importante che le parti sociali sindacati e imprenditori convengono sostanzialmente sulle proposte che il Governo ha fatto di riforma che sono l'aumento della scolarizzazione cioè cercare di portare tutti i ragazzi fino a sedici anni a scuola con profitto con successo non come ora che molti vanno a scuola ma cadono si perdono Bolt vengo bocciati ripetono e hanno degli insuccessi scolastici quindi portarli con successo
Almeno fino a sedici anni avviandoci persino ai diciott'anni nei prossimi anni
Secondo che tutto questo si può fare
Attraverso una nuova organizzazione della scuola che noi chiamiamo autonomia
Ricordate nel passato sull'autonomia ci furono
Scontri battaglie sospetti incomprensioni e ostilità oggi il mondo del lavoro e il mondo dell'impresa si schiera non sa in un modo massiccio a favore di questa soluzione e la mia grande sole stazione sta nel fatto che oggi pomeriggio
Anche alcune componenti studentesche importanti lo hanno fatto anche loro considerando la l'autonomia come libertà creatività flessibilità
La terza
Aspetto riguarda l'istituzione di corsi di scuola anche dopo il diploma secondario della scuola stessa
Per migliorare la preparazione professionale di chi si diploma
E poi c'è un altro importante comparto
Fra i tanti
Noi abbiamo un grave difetto nella nostra scuola oltre a quelli che ho citato oltre alla dispersione al fatto che rispetto ai Paesi dell'Europa più maturi noi siamo indietro nella scolarizzazione
E così via abbiamo Olla Stroppa rigidità della nostra scuola rispetto ad altri abbiamo un grave difetto forse io credo sia il difetto più grande
Cioè la formazione professionale
Il mondo pubblico scolastico o il mondo pubblico non solo scolastico ma regionale e così via
Non è preparato come in altri paesi a a formare gli operai lavoratore di primo livello o di secondo livello
Cioè a contaminare la scuola anche di una capacità che io ho chiamato forse improvvidamente Matteoli avessi ragione di non solo di manualità ma di svolgimento del lavoro direttamente tali
Abbiamo avuto una scuola che molto per per una ragione molto importante è stata forte nel mondo non solo in Europa per la sua preparazione culturale umanistica
All'astrazione teorica alla concettualità che sono grandi patrimoni ma non altrettanto abbiamo curato l'aspetto
Che poi ci viene da una grande tradizione della sinistra che abbiamo dimenticato per l'eccesso di idealismo gentili hanno di ha contaminato la stessa nostra cultura e tutta la cultura italiana
Che la scuola il luogo soltanto di alcuni saperi e mai del modo di usare il sapere
E questo fatto lo hanno pagato i ragazzi
Lo hanno pagato l'impresa alcune grandi imprese si sono fatte le loro strutture di formazione ma sono pochissime anche se sono buone Italia ma sia la scuola pubblica sia la formazione professionale regionale sia quella privata sono molto carenti molto carente
Molto cari
E questo ha portato fu una delle ragioni per cui la formazione culturale di molti ragazzi non si compie molti ragazzi che vengono erroneamente orientati a studiare in altri tipi di istituti che non sono adatti alla loro attitudine non hanno al loro livello ma la loro attitudine poi a un certo punto falliscono tornano indietro si perdono
E soprattutto l'impresa il mondo del lavoro l'economia italiana non ha il sostegno di una politica pubblica formativa per il lavoro
Questo si può fare soltanto dice il documento
In uno stretto rapporto fra scuola e mondo del lavoro
Lo dicono i sindacati lo dicono gli imprenditori lo dice il governo
Noi abbiamo avuto una Tara anche teorica nell'approccio
Tipica di una formazione politica poker acide nel nostro Paese
L'idea che la scuola fosse formativa soltanto per le professioni dirigenti
Per i canali che portavano subito la dirigenza che questo doveva venire in un modo incontaminato dalla Società dalla cultura nel sociale dalla stessa cultura politica dal rapporto col con le professioni
è che l'impresa il mondo del lavoro
Rischiano di condizionare eccessivamente la formazione quindi cave cane mi come dire teniamo lontano il diavolo
Del lavoro dalla cultura
Questo è un impianto che ci viene dall'idealismo italiano diciamo la verità da un tipo di cultura che è stata anche una grande cultura ma che oggi si infrange sugli scogli della scolarizzazione di massa delle tecnologie moderne delle evoluzione sociale dei bisogni di un'economia in costante sviluppo
E sia nella rigidità centralistico trasteverina della nostra scuola che non consente agli istituti scolastici di rapportarsi di dialogare di aprirsi verso l'esterno versa la società
Verso l'alto
Questo è
Il valore di questo documento che propone invece una profonda riforma dell'istruzione della formazione professionale
Un convergere degli istituti professionali di Stato dalla formazione professionale regionale del ministero del lavoro e di quello che esiste già dentro le imprese verso una grande impresa comune di riforma della formazione professionale
Ha una base teorica ecco io credo al valore culturale di questo documento non soltanto al fatto che esso può diventare se sindacati imprese e governo si impegna no a introdurre queste riforme fanno convergere le proprie esperienze in questa direzione
Ripeto ha un valore culturale perché si proponi è una svolta di modernità in questo Paese ci propone di lasciarsi alle spalle certo idealismo parlo di una corrente filosofica data come voi comprendete
E invece di stare dentro il mondo moderno
Passa assumendo il lavoro come un momento di formazione della cultura e di formazione del gioco e l'esperienza di lavoro anche in questo uno dei temi e l'uso dell'apprendistato
Del periodo di apprendistato mezzo protoni grande tessuto connettivo la piccola e media impresa italiana come un momento in cui l'apprendista anche bisogno di studiare e non soltanto di sperimentare
E rivedere i contratti formazione lavoro in cui la parola formazione è stata nel passato
Il punto debole e quindi ridare iniezione di formazione in quel tipo di rapporto contrattuale accentuare l'alternanza scuola lavoro in questo campo qua molto più stretto e quindi aprire la scuola al mondo del lavoro so che è un tema ostico accerti bacchettoni del passato
A certa cultura un po'affumicata
Però il contributo culturale di questo documento è molto importante io spero che questo possa derivare m'impegno comune delle parti sociali e del Governo
Perché e si possa preparare dei prossimi anni la scuola e la attività di formazione professionale
Come dire ad una possibilità di influire sul sulla
Io credo che dietro questo oltre a un'operazione culturale per l'Italia un tantino ardita l'abbiamo avuto anche alle spalle che ha avuto anche dei grandi pedagogisti che ci hanno pensato ci sia anche un elemento a me altrettanto importante
Che potrebbe essere visto e tenuto considerato minore che invece non è quella categoria rivoluzionaria
Che ci ha insegnato da ultimo Vittorio Foa che quella del buonsenso
Ritenere il piede sulle inferno quello di avere un senso delle cose il senso delle foto
Ecco penso che qui dentro ci sia sto per azione non siamo molto contenti di averla portata avanti grazie sul viso torno da lei fra poco
Dottor Callieri il ministro Berlinguer lo ha accennato giustamente secondo me negli anni gli imprenditori hanno protestato perché la scuola non forniva al mondo del lavoro manodopera qualificata e preparata
Ma non forniva neanche manager all'altezza delle richieste delle aziende da te vero che come ricordava il ministro
Alcune grandi aziende hanno potuto permettersi di formare dei loro scuole interni altrimenti si faceva riferimento chi poteva studiare e specializzarsi all'estero
In che termini questo accordo può cambiare almeno in parte questa vostra insoddisfazione può indicare un cambiamento di rotta
Ma innanzitutto credo che sul valore dell'accordo poco posso aggiungere a quello che ha già detto
Il professor Berlinguer
Con il quale sono totalmente d'accordo sul valore sulla valenza sul significato
Confindustria credo che sia nota che da anni che non soltanto protesta vuol dire la protesta è stata la parte migliore della nostra attività ma propone e ha proposto linee di riforma del sistema scolastico
Linee di riforma del sistema di istruzione professionale
Con un lavoro molto
Attento
E costante di attenzione ai giovani e con un rapporto con il sindacato che in questi ultimi quattro cinque anni su questi temi sia andato particolarmente stringente tant'è che
Nocciolo le linee portanti di quest'ultimo importantissimo accordo si ritrovano tutte seppure
Un po'più sbiadite sbiadite soprattutto perché è passato del tempo dell'inerzia senza fare nulla nell'accordo di luglio novantatré
E quindi io scrivo a professor Berlinguer il merito di essere stato un po'al demiurgo che sulla scena fatto finalmente precipitare con la sua autorevolezza e con il piglio che lo costa distingue tutta una serie di problemi che oramai erano maturi
Nelle linee di soluzioni possibili
De cotti o quasi decotti nella insipienza e nell'inerzia che nel tempo si era venuta accumulando
Perché l'impresa e Confindustria
Hanno sempre ritenuto fondamentale per Problemi
Come ho detto prima come ho detto in passato Berlinguer l'ha voluto citare per fatti di civiltà prima e poi per esigenze fondamentali di competitività riportare l'attenzione sulla scuola e sul sulla formazione
Io credo che a nessuno di voi sfugga il fatto che una competizione globale porta a vincere i migliori questa è una cosa del tutto del tutto evidente
I migliori sul piano mondiale sul piano planetario in una competizione globale sono persone sono popoli e nazioni perché i fatti educative prove educativi danno un'importanza fondamentale
Allarga ragione
Se voi incontrate per strada un giapponese in giro per turismo culturale turismo educativo
C'è un cinquanta per cento di probabilità che voi incontriate un insegnante un professore
Perché in quel Paese
Il sistema politico e sistema civile
Ammettono un'enorme importanza al ruolo dell'educazione
E quindi ritengono che coloro che entrano i figli e il futuro del Paese il futuro della nazione debbano conoscere il mondo se non conosco il mondo e difficile che possono educare
Se volete e ipotizzare il paradigma
Della considerazione borghese
Della Germania
Dovete rifare via Brecht
E e alla degradazione la degenerazione di un tipico borghese che era un professore di scuola media il professor Current nell'Angelo azzurro
Quindi il paradigma della considerazione
Borghese della Germania tra le due guerre ma ancora oggi nella Germania del dopoguerra è colui che insegna perché colui che segna
Investe per conto della società le generazioni future
Delle esigenze di miglioramento
Sociale e civile economico competitivo del Paese
Da noi
La considerazione che hanno insegnanti i maestri seppure è stata positiva in certi periodi oggi scemata al di sotto del desiderabile
Certamente in parte e anche responsabilità loro ma in larga parte responsabilità della società
Responsabilità del sistema complessivo perché a queste esigenze hanno dato molto poca attenzione
E allora il riportare così come è stato fatto anche simbolicamente al centro delle priorità i problemi dell'educazione l'investimento sulle generazioni future
Ha un grande significato politico è un grande significato pratico
Che non ci sono più alibi
Per evitare necessario operazioni anche di medio termine
E queste operazioni di medio termine sono così sintetizzabili del della nostra visione dal nostro punto di vista la formazione fondamentale per il miglioramento competitivo del Paese
La formazione non può essere vista a pezzi come se fosse un rock io dissi al Circe ciascuna se la ciccia di per sé staccata dalle altre
La formazione un processo continuo
Che va dalla alfabetizzazione elementare bah dalla prima scuola
Fino ai processi di formazione continua che devono consentire e di adeguare
Costantemente le capacità delle persone a fronte dei mutamenti
I termini di complessità di problemi in termini di cambiamenti delle tecnologie in termini di maturazione della conoscenza e del sapere
Questa visione unitaria nel nostro paese è difficilmente conseguibile
Perché il nostro Paese
Come dire
Specialista del particolarismo
Siamo in una situazione difficile in cui si va verso il decentramento alle Autonomie
Esiste una pluralità di soggetti che hanno responsabilità su questa materia
Ma è necessario che a livello nazionale
Si abbia una visione unitaria ed integrata delle politiche educative e degli investimenti in risorse educative che nel Paese devono essere fatti per tenerlo costantemente aggiornati
E allora
L'accordo prevede conferma quella che era una previsione già dell'accordo di luglio ma oggi la prevede con meccanismi più specifici dev'esserci un organismo di coordinamento
Che a livello della Presidenza del Consiglio da effettiva unitarietà alle visioni
Integrate del processo educativo e attua un'allocazione delle risorse che sia compatibile con le risorse disponibili ma anche coerente con le priorità che esistono perché questo è un fatto fondamentale e per lo sviluppo e per la prospettiva del Paese
Un altro aspetto a nostro giudizio fondamentale oltre a questa visione integrata
L'esigenza che i processi sistemi educativi si aprano e non rimangano Torrio Bourne è chiusa in se stesse
Si aprano verso la società si aprono verso i protagonisti
In particolare della vita economica
E del processi produttivi e questo in due modi sostanzialmente stimolando una crescita di autonomia degli istituti una crescita di autonomia della scuola dell'università
E la sua capacità di correlarsi con il sistema economico oltre che con il sistema generale della cultura e con i diversi attori della società
E perché
Perché fondamentalmente e qui entro più negli aspetti di formazione
Non soltanto strettamente professionale
Una correlazione con i rappresentanti della domanda di lavoro e dell'offerta di lavoro come solo le parti sociali è fondamentale per guidare aggiornare migliorare
Rendere sempre più adeguate e coerenti alle esigenze i processi educativi non è possibile
Parlando in termini molto
Stretti ipotizzare e che ciò che la scuola eroga ciò che i sistemi di formazione era Bonino era dono siano totalmente scollegati ai bisogni
La valutazione dei bisogni è una responsabilità tipica in Europa nel mondo il mondo civile delle parti sociali le parti sociali devono poter esprimere la valutazione dei bisogni
In atto e in prospettiva le tendenze e i trend sui quali poi il sistema educativo deve dare risposte e questo è un secondo aspetto che pur
Ha fermato dalle direttive europee pure affermato dai trattati europei in questo nostro Paese è sempre stato largamente disatteso
Perché perché i sistemi educativi hanno teso a difendere se stessi
E non a focalizzarsi sulla funzione su cui sono preposti
La generazione di sistemi sostanzialmente autoreferente gli auto consistenti nella scuola nell'università dei sistemi degli istituti professionali ha generato una chiusura
Questa chiusura a difesa a ridotto fortemente le possibilità di dialogo oggi l'affermazione del ruolo delle parti sociali e non solo
Nella interazione con i sistemi informativi educativi esprime l'esigenza di apertura
L'esigenza di rifila Lizza azione l'esigenza di modernizzazione e di trasformazione di questo i di questi importantissimi strumenti l'autonomia è uno dei modi per realizzarlo
All'autonomia si aggiunge un altro aspetto che nei nostri accordi è sotteso soffuso che quello di disintermediata eh il più possibile
Evidentemente non si può farlo totalmente ma disintermediata il più possibile nella interlocuzione tra scuola mondo del lavoro
Mondo dell'economia e il più possibile anche in termini di attribuzione di risorse nei limiti evidentemente in cui la possibilità di raccolta di risorse rimane pur sempre uno degli aspetti marginali di attività fondamentalmente rivolte a generare educazione e di istruzione
Sulla base di questi di questi principi il lavoro da fare enorme
C'è il rischio da una parte che questa rinnovata attenzione che c'è nel Paese
Si perda per polemiche un po'stupide un po'sterili
Che altri problemi assumano apparente priorità dimenticandoci
E portandoci a dimenticare che l'investimento il problema fondamentale del nostro futuro
Noi non abbiamo problemi soltanto di Breve i problemi di Breve siamo abituati del nostro Paese ahimè sciaguratamente troppo ad aggiustarli
Siamo molto poco abituati a lavorare per il lungo periodo e a lavorare in termini di investimenti di lungo periodo e di grande coerenza
E quindi che si perda questa priorità che sta emergendo è un rischio sempre possibile
Come è un rischio sempre possibile che all'azione vigorosa che viene fatta dal ministro competente o si oppongano in qualche modo dilazioni o priorità diverse dei passaggi parlamentari necessari
Dottor Tellini se lei è d'accordo magari dei possibili nemici di questa nuova spinta parliamo in una secondo giro
Anche perché ascoltandola con attenzione mi è venuto in mente un'esperienza professionale fatta pochi anni fa ero in Estremo Oriente Corea del Sud Taiwan e Malesia il le cosiddette tigri dell'Estremo Oriente economie di straordinaria
Capacità dinamica per capirne le ragioni
E ovviamente la prima cosa che facevo era andare a visitare le scuole signor ministro e come lei ben sa io lo sapevo ma vederlo mi fece molta impressione i bambini fino elementari hanno un computer ciascuno e lavorano fin da quando hanno cinque sei sette otto anni
Con il loro pc davanti sul loro banco di fronte a questa visione Irmi avevo letto ma non l'ho mai visto
Mi sono messo le mani nei capelli perché di fronte a questa visione detto abbiamo perso già la battaglia quando lei parla di lungo periodo perché se questi bambini di cinque anni già lavorano con personal computer e noi stiamo ancora a discutere
Dei modelli genti Diani
Da da smuovere e purtroppo purtroppo credo che certe battaglie forse si possono considerare perse sono altre battaglie del futuro e dello sviluppo e allora Ranieri dal punto di vista del sindacato dei lavoratori questo accordo è più importante per il progetto culturale che sottintende su cui vi siete trovati d'accordo abbiamo appena ascoltato l'accordo che unisce il ministro a Callieri oppure perché fornirà un computer a chi fino adesso non l'ha mai avuto
Speriamo per tutte e due le cose
Vorrei provare però collegare le ragioni del raccordo col titolo o della della iniziativa il futuro dei giovani e delle gioie nulla le nuove generazioni
Perché vedete uno dei motivi per cui il sindacato ha voluto questo accordo assieme a al ministro Berlinguer assieme alle altre parti sociali che si facesse così presto
Cioè prima della Finanziaria e prima di aprire il confronto sugli altri temi di verifica l'accordo di luglio era anche dare un segnale forte di inversione di tendenza
Inversione di tendenza rispetto a una situazione che è durata per molti anni dal mille novecentonovanta
Per cui si predicava la priorità è la centralità della scuola della formazione e la scuola e formazione è stata la e la ricerca e l'innovazione è stata la cosa poi più duramente sacrificata
Da tutte le finanziarie da tutto il comportamento concreto
Del della del Governo e della e dall'azione sociale cioè una Finanziaria in qualche modo è anche un trasferimento di risorse tra generazioni
L'Italia negli ultimi anni accompagnato con le sue finanziarie il calo demografico
E l'aumento degli anziani in maniera diciamo così spontanea aumentando di volta in volta il peso del Welfare destinato alle nuove già alle alle agli anziani e diminuendo in maniera brutale
Il verde fa destinato alle nuove generazioni
Mi è sembrato una tendenza che vada avanti negli ultimi anni in maniera molto forte
E guardate in una situazione in cui invece il sistema scolastico italiano il sistema scolastico italiano il sistema che è fatto così
Che è vero che ci vanno in tanti volo finiscono in pochi
Non solo all'università ma persino nelle scuole secondarie anche nella scuola dell'obbligo
E allora non si è tolta la grande occasione data dal decremento demografico per recuperare la produttività per compro tutto recuperando la produttività del sistema efficienza ed efficacia
Per costruire un sistema di formazione permanente di formazione continua rivolta agli adulti che ormai un fatto proprio a tutti i Paesi a tutti i Paesi europei per allargare la capacità dell'offerta formativa nazionale di rispondere ai bisogni
E allora abbiamo lasciato la scuola così com'è
Tutti dicevano brutta diminuendo la progressivamente
E allora io del dibattito presente insomma in tutti questi anni del dibattito dalla sinistra sentivo interventi che dicevano insieme queste due cose la scuola fa schifo e ce n'è sempre meno
V diale Emilio e anni descrive come metafora della vita il dialogo fra due anziane pensionate di un più due anziane ospiti di una pensione di montagna
Che tra loro si dicono in questa pensione si mangia malissimo e l'altra di risponde sia prevedano così poco ecco più o meglio la situazione del dibattito sulla scuola italiana è stata più o meno di questo tipo
Allora io credo che con l'accordo che abbiamo provato a fare è dare un segnale consegnarlo al ministro Berlinguer
Che dice si può rinnovare si può cambiare si può aumentare l'offerta formativa c'è bisogno di un aumento di un'offerta formativa che avviene attraverso l'aumento dalla qualità della scuola e quindi da una ragione sociale
Al fatto che non vogliamo più che i tagli siano solo sulla scuola sulla ricerca sull'innovazione e sull'università e riconoscimento dare una possibilità di riconoscere pienamente il valore sociale
E quello che fanno gli insegnanti dicono che imparano dicono che faranno discutere
Allora un segnale per le risorse ma guardate che non basta un'architettura nuova
Se non ragioniamo un po'su come costruire anche nuove motivazioni ad apprendere
Io trovo che questo sia un problema che riguarda i giovani i giovani
E perché è indubbio che che si studia anche meglio
Si studia anche meno sono calate le motivazioni da prendere che dobbiamo ridefinire che dobbiamo ridefinire
Vittorio Foa che è presente in sala in un suo Indro
Che della presentazione del dello suo libro queste questo Novecento dice che ha fatto una serie di dibattiti quei giovani studenti e proprio discutendo con i giovani studenti perché hanno difficoltà a imparare la storia
E veniva fuori una ragione
Insomma tutte le generazioni precedenti avevano davanti a sé una prospettiva di vita abbastanza certa è regola e regolare malate dei non solo i figli dei dottori ma bensì di figli degli operai dei lavoratori
Ci si appassiona più me si poteva più o meno progettare dalla scuola te con lo si faceva da grande
Si studiano la storia anche per questo
Perché la vera una prospettiva del futuro assolutamente essenziale anche per poter leggere il passato
è venuta meno una prospettiva di futuro
Nei termini tradizionali
Il futuro che già avevano davanti un gioco è un futuro contrassegnato per molti aspetti da incertezza allora io credo che la formazione dalla riqualificata come un morbo fatte di possibilità di governare l'incertezza
Non si può pensare più a percorsi unidirezionali che partono dalle elementari valori superiori studierà i per quel mestiere
L'aumento della cultura è il modo democratico in cui si può governare un futuro in cui le certezze del passato sono meno minori che prima e anche a questo proposito bisogna smitizzare il dibattito fra pura e lavoro cultura disinteressate cultura intesa legionari italiani e la cosa terribile che molto spesso questi articoli fanno quando un ragazzo si suicidano
Sita di volta in volta la colpa della crisi al fatto che non c'è più valori culturali
Assecondare la pagina in cui è scritto l'articolo o per il Sole ventiquattro Ore Sace la domenica o se esce al martedì che non c'è più un orizzonte di valori culturali
Secondo giorno perché manca il lavoro e perché il giovane non trova lavoro
Ed è allora io credo che queste due cose queste e dissenso culturale dell'accordo che ricordano al ministero queste cose non possono più essere disgiunta
Arricchimento dei valori culturali acquisizione di una di questa nuova cultura del lavoro sono davvero la stessa cosa
L'altro giorno leggevo un saggio di di signora che lavora anche per Confindustria che delineava quali sono
Gli quali sarebbero insomma le caratteristiche che deve avere un giovane lavoratore che entra in fabbrica che cosa dovrei avere imparato dalla scuola
E diceva che doveva avere imparato a lavorare con gli altri in maniera cooperativa perché il lavoro di gruppo serve rispetto all'organizzazione del lavoro nuova apposta i corista
Diceva che deve avere una mentalità problem solving
Che lo mettete Tibet in grado di risolvere i problemi a qualsiasi livello Dell'organizzazione produttiva sia sia inserito e diceva che doveva avere la capacità di insegnare ad apprendere una mia di imparare ad apprendere scusate
Una mentalità aperta all'innovazione un costume
Un costume de insomma
Questi requisiti quindi sono anche i requisiti di chi fa ricerca
Di chi fa cultura non sono diverso probabilmente siamo in una condizione proprio con la crisi dei vecchi modelli produttivi in cui battaglia per la competitività e battaglia per principi divento del Paese battaglia per il rafforzamento delle capacità competitive del del paese esigenza di una diffusione culturale di un aumento complessivo del livello culturale del Paese non solo più due cose contrapposte sono due cose che possono andare insieme
Non solo ma credo anche lo diceva già il ministro che lo si possa averlo più parlare di formazione per il lavoro come un ciclo che finisce quando si va a lavorare
La formazione per il lavoro se il lavoro è quello di e quello nuovo da governare in quel in quella situazione di aumento dell'incertezza elaborati da deve valere un corrispettivo in un'idea del lavoro che serva anche alla formazione
Che serva anche dentro il processo lavorativo ad aumentare le capacità di dominio di governo della propria prestazione ma anche dalla buona prestazione come sarà in futuro di come sarà se cambierà lavoro
Quindi noi vogliamo Pistone e l'aspetto rivendicativa no vede e è è il confronto che si apre in termini innovativi de costruire un percorso un rapporto tra lavoro e formazione in cui che non sia solo un senso ma che si va dello due sei bis
E credo che questa battaglia ce la giochiamo in qualche modo anche ora
Quando si parla di flessibilità di flessibilità la differenza fra una espressività intensa come scarico di rischio sui subalterni come qualche imprenditore essendo intenderlo no emittenti insomma anche io c'ho la mia età ma il rischio era di quello che guadagnava no lo scambio era questo io investo rischio
Il salario che voi prendete basso però avete la sicurezza del posto mi sembra che una certa idea di flessibilità imprenditoriale la flessibilità significa scaricare il rischio molto su tipi da un milione e mezzo al mese e questo non è figlia e non va bene non sta dentro i parametri culturali che abbiamo definito e non sta dentro un'idea di rinnovamento né dalla scuola né dell'impresa io credo che abbiamo posto le basi invece di un'altra idea che la flessibilità in fin dei conti anche come misuratore l'esperienza formativa
C'ha insomma la variabilità del salario non può avere come punto di riferimento esclusivamente ai conti economici dell'impresa
Ma anche guanto io riesca a mettere nel lavoro di esperienza formativa quanto l'esperienza lavorativa arricchisce anche il lavoratore persone lo rende capace di essere più protagonista del lavoro per fare del lavoro e del lavoro che farà e del lavoro che sarà il futuro
Un'ultima cosa
E concludo su questa credo che lo abbiamo fatto un'esperienza importante con l'accordo di quell'intesa di luglio
Anche per quel che riguarda e questo perlomeno un mio auspicio
L'insieme delle relazioni industriali
L'insieme delle relazioni industriali vedete il fatto che l'accordo di luglio del novantatré fosse andata avanti solo la parte riguardante la politica dei redditi e non fosse andata avanti la parte più innovativa quella che riguarda la ricerca la formazione l'innovazione e la ricerca
Dea avuto qualche Effetto anche sul complesso delle relazioni sindacali perché il modello che l'accordo di luglio prefigurava era un modello in cui erano lavorato determinazione
In cui cioè si assumeva la partita dell'innovazione del sistema paese del sistema dell'impresa come è una processo che poteva essere fatti insieme insieme nelle riprese insieme nel Paese
Tende se però questo Paese non sceglie la strada della ricerca dell'innovazione dall'aumento dalla qualità dei propri prodotti dell'aumento delle qualità delle proprie risorse umane come risorsa strategica il rischio è che la politica dei redditi di venticinque esclusivamente ferreo controllo delle variabili salariali e che lo scontro si sposti tutto sul costo del lavoro
L'arricchimento
Del valore di prospettiva dall'accordo di luglio quello che io chiamo la concertazione in positivo e non solamente la concertazione come vincolo può avere secondo me è un aspetto positivo sull'insieme dello sviluppo delle relazioni industriali anche a livello delle aziende grazie
Grazie Karagounis sei ancora un attimo di pazienza devono farti ascoltare i punti di vista di tutti gli adulti governo sindacati imprenditori partiti che si occupano dei giovani di sentirà scuole poi ti faccio parlare allora Barbara Pollastrini
Poco fa c'interrogavamo sul perché
Dopo tanti anni di sostanziale disattenzione ci sia tanta attenzione tante copertine di giornali tante trasmissioni compresa la mia sull'argomento certamente per l'estremo attivismo del ministro Berlinguer e per l'aver formulato una sedi proposte che coprono l'intero sistema scolastico italiano ma tu sostenere che il motivo era un'altra di questa grande fermento che c'è da parte dell'opinione pubblica né intanto dire
Tu qui lei ha detto tu hai detto grande attivismo dei ministri aggiungo una cosa
Ripetendo la tua parola attivismo no un attivismo credibile autorevole del Ministro non lo dico perché il ministro Berlinguer nordico pecche il ministro bellici pure ha avuto la capacità e io
Sono grata di queste ore detiene insieme proposte concrete Perrino dare e ritornare veramente la formazione e la scuola e l'università
A tenerli insieme a un'idea di Società italiana
Secondo me quello che è stato percepito dalle persone Giovanni e meno giovani
Kiong io ho avuto la possibilità di incontrare numerosissime numerosissimi davvero migliaia di persone è proprio questo è stata percepita
L'occasione la grande opportunità che abbiamo nelle nostre mani
Un'opportunità io ritengo storica
Che potrebbe non essere ripetuta è un'opportunità che deriva da tre elementi essenzialmente un elemento a quello politico cioè il fatto che sia tornata in campo una politica alta utile e quindi autorevole perché le proposte del ministro nascono dalla sua capacità di iniziativa della sua alta professionalità
Nascono anche da una grande passione civile ma nascono da quello che è stato il programma dell'Ulivo il programma del partito democratico della sinistra il programma della sinistra
Cioè
No non lo dico per fare propaganda in un dibattito che si sta insomma dimostrato molto interessante secondo me per le prospettive papalino proprio mettere in evidenza come la l'attesa la la partecipazione che stiamo rinnovando deriva da qualcosa di molto serio
Deriva dal fatto che la politica è sia tornata in gioco misurandosi con i grandi problemi dell'oggi e di prospettiva del paese della società italiana
E quindi c'è innanzitutto questo elemento una politica alta una politica utile una politica condivisa
è per me molto importante questo durante la campagna elettorale si è parlato del valore di una della formazione della scuola dell'università si è parlato del significato di investire per i giovani e le future generazioni quindi una politica condivisa
In fondo i programmi sono passati al vaglio di milioni di elettori italiani quindi non politica condivise una politica che può contare su un consenso queste la prima cosa
La seconda cosa è quella che mettevano in evidenza il ministro il dottor Callieri e Ranieri con il suo brillante intervento permettimi di dire trova mi sei piaciuto molto Ranieri cioè prima ha battuto di più avere no no no in generale quando c'è questo il fatto che
Insomma questo accordo ecco prendiamo lo spunto dal inizio della nostra discussione nasce da una ritrovata consapevolezza che o il nostro Paese oggi è in grado di investire sulla querela sulle future cioè sul sul futuro o il nostro Paese
Non a prospettiva mi spiego meglio per quanto mi riguarda investire sul futuro sulle giovani generazioni di oggi e quelli ancora più lontane significa investire per dare la per consentire l'allargamento dell'opportunità di tutti nel per conseguire i più alti livelli di cultura di formazione perché l'allargamento delle opportunità per tutti i giovani cittadini e le giovani cittadine italiane
Significa tra l'altro un potenziamento delle possibilità che noi avremo per il futuro non solo di ognuno di noi dei nostri ragazzi ma per il futuro del Paese
Ma significa anche un'altra cosa
Finalmente farsi carico di quello che io ritengo il problema nodale non solo dell'Italia ma in particolare qui lo devo dire sì dell'Italia cioè del fatto
Di come si formano le classi dirigenti nel nostro Paese io non penso al solo la rappresentanza politica che peraltro è già un aspetto saliente di questo brevissimo intervento che voglio fare ma più in generale appunto le classi dirigenti della rappresentanza economica della finanza del giornalismo della cultura
Una fissazione sono convinta che una delle ragioni che hanno portato al decadimento che poi si è manifestato anche in un modo misero delle classi dirigenti appunto in senso lato dell'Italia e che han portato al fallimento delle classi dirigenti italiani dipenda dal fatto che un grandi pezzi di queste classi dirigenti dell'economia nella finanza nella cultura e quindi e nella politica e nella politica
Non hanno investito in passato sul futuro
Badate non c'è stato ecco perché dicevo stasera la discussione mi dà speranza e l'accordo
L'INPDAI l'accordo fra le parti sociali che ha messo l'accento questi temi a me ha dato speranza per una buona politica non c'era stato in passato queste la storia tragica del capitalismo italiano
Non so ancora questa parola non c'era stato in passato un investimento determinato cioè convinto della necessità che le classi dirigenti dovevano riprodursi questa era il nodo e che la riproduzione delle classi dirigenti non poteva essere determinato né da una politica lottizzante lottizzate dice une poi pensando di poter siccome si dice superare far fronte alle grandi innovazioni che il mondo ci metteva innanzi passivamente no cioè sfruttando un ruolo cioè condannando il nostro Paese avere un ruolo subalterno messe in batteria il punto interessante di questa sera è che io sento che parti le parti più importanti più governo sindacato Confindustria stiano cercando di riprendere nelle loro mani e positivamente
Quello che è stato il grande secondo me è il grande dramma dell'Italia ripeto un esempio che ho fatto oggi con un pubblico del Coni completo alle amiche e di amici e compagni che l'amo a un dibattito che va finalità
Più in più più Inter più formative più interni più informative e formative se posso usare questa cosa io sono di Milano
Ho studiato alla Bocconi molti anni fa ovviamente
E conosco la mia università
Dico che appunto lo dico quindi con affetto
Faccio questo esempio quindi infatti lo posso fare io perché sono legate alla mia città e alla mia università ed ENI in grande prestigio il la grande come si dice uno ore nove e la grande appesa che crea oggi la mia università è quella Perini ignori dei suoi allievi potere è quella di poter aprire per i migliori dei suoi allievi quindi per ragazzi studenti e ragazze studentesse che hanno raggiunto già a un livello molto alto
Hanno preso anche il famoso centodieci e lode ecco per parlarci chiaro nella prospettiva che aprono che indica l'Università Bocconi se ne fa vanto e ogni quanti riesci a mandarli a studiare all'estero
Mentre invece la grande le le classi dirigenti
Vecchie che hanno appunto in senso di loro stesse di investimento del futuro hanno l'ambizione di formare esse stesse i quadri migliori per l'industria per la finanza per la cultura hanno l'ambizione e cioè e si domandano o anche un ragazzo dall'estero vengono a studiare da noi
Pensate che in Francia mai una classe dirigente si è
Al
Avrà avrebbe delegato la formazione dei propri quadri a università straniere cerco per alcune specializzazioni il mondo si fa sempre più piccole giusto lo scambio
Ma io ho fatto quell'esempio per dire che noi sia i livelli delle scuole d'eccellenza che a livello che ci riguarda di più quello di dare a tutti i ragazzi a partire dagli ultimi le maggiori opportunità
Siamo rimasti davvero indietro ma in questo caso significa che siamo stati rinunciatari dico siamo per correttezza e serietà
Ma devo dire che l'altrettanto Nesta le classi dirigenti precedenti non hanno investito mi fermo qui per dire perché
L'accordo riprendendo l'incontro che c'è stato tra le parti sociali a me molto interessato molto per questo perché ho visto finalmente riaprirsi una possibilità che io ritengo il cammino no per aprire una strada più positiva per il futuro
Grazie Barbara tra l'altro
Ricordavamo insieme una cosa preoccupante che ha ricordato anche di recente il ministro un momento per favore un momento un momento non mi consenta questa interruzione il ministro se vorrà parlerà anche ai nostri problemi per favore per favore assurda questa contestazione nei confronti di un ministero che a sua volta fatto alle occupazioni a Sassari e che ha preso le sue posizioni all'epoca quindi per favore non mi permetta questa interruzione avrebbe la vostra risposta avrà un momento una
Allora
Non ottenete nulla così non ottenete assolutamente niente
Per favore
Possiamo fare anche a una gara a chi ha più fiato un attimo il ministro ha detto che risponderà anche sul tema del numero chiuso tra un attimo quando gli ridò la parola una allora
Prego Nesi cortesemente
Fino adesso la voce degli studenti tranne questi schiamazzi non si è udita sulla vicenda della scuola
Molto perché ovviamente il dibattito si è acceso nel momento in cui scuole università erano chiuse il dibattito come diceva il ministro Berlinguer ha preso quota a Ferragosto
Anche nelle trasmissioni televisive comprese la mia gli studenti hanno parlato soprattutto di come cambierà la maturità perché appunto di quello si parlava e quella era la stagione ecco alla riapertura di università e scuole cosa prevedi cosa c'è in Progetto cosa pensi che succede nel mondo studentesco circa questo dibattito così bello interessante accesso sulla scuola italiana sul suo futuro
Né io penso innanzitutto che gli studenti parleranno cioè penso innanzitutto che gli studenti
Saranno protagonisti di questo cambiamento della scuola
Lo sono stati in passato manifestando nelle piazze
E tra l'altro io sono convinto e penso
Che anche le manifestazioni degli studenti non si fermavano la questione dell'autonomia
Gli studenti che a centinaia migliaia scendevano in piazza
Mostravano anche un malessere di quello che era la scuola ad oggi non non era solamente la manifestazione contro l'autonomia
Due anni fa
O a favore di una certa autonomia l'anno scorso
Era una dimostrazione di un malessere che reale
Che c'è anche nel corpo insegnante
Mi ricordo una circolare ministeriale del mille novecentonovantatré dove si diceva che il corpo insegnanti sentiva frustrato una percentuale che era oltre il cinquanta per cento
E che sostanzialmente
è venuto il momento di dare delle risposte il dibattito di questa sera molto interessante ho ascoltato tutti interventi con tanta attenzione
E mi è venuta una cosa emendo detto porca miseria qui le domande e come se le facessero tutti quanti a me
Cioè come se come giovane ottenuto per ultimi mesi grazie come giovane fossero rivolte tutta me perché è vero è vero quello che diceva Ranieri il discorso che io non so che tipo di futuro mi a spetta ho un'incognita ed è vero che il sistema sociale in questo Paese ha garantito primo lavoratori e seconda tutti e secondo adulti
E non ha speso sui giovani non ha investito sui giovani e oggi ci troviamo in queste condizioni con le cifre che pubblica il Censis che sembra veramente un battaglia campo aperto rispetto ai giovani ci troviamo in queste condizioni appunto per scelte che sono state fatte in passato cosa dicono gli studenti rispetto a questo
Io vorrei spezzare una lancia a favore della scuola ubicato a favore della scuola perché
Perché
Se è vero che oggi ci sono i risultati che ci sono che si diploma al quarantasei per cento dei degli studenti ci sono tassi molto bassi rispetto ai nostri partner europei se è vero questo è anche vero che ci sono tante energie dentro la scuola
Tante energie che se liberate se liberate potrebbero riuscire a ribaltare a ribaltare una situazione che sembra non avere non avere soluzione e faccio un esempio molto concreto
I corsi si parlava prima di formazione professionale benissimo la formazione professionale che è stata gestita non dal settore dalla scuola pubblica per intenderci ma la formazione regionale professionale
La formazione professionale invece che è stata fatta e che è stata inaugurata l'anno scorso quella con i fondi sociali europei poiché veniva finanziata col settanta per cento dei fondi sociali europei e col trenta per cento al ministero la pubblica istruzione dalle scuole pubbliche alle scuole pubbliche
Io penso non penso di essere smentito ha raggiunto ha raggiunto ottimi risultati ottimi risultati
Dando la possibilità ai docenti della scuola di andare nelle realtà produttive del territorio di mettere insieme la propria esperienza con l'esperienza dei docenti che stavano dentro quelle realtà produttive che fanno quei corsi di cui parlava prima Callieri
All'interno delle aziende per cercare di conciliare una formazione professionale molto tecnica una volta usciti alla scuola media superiore
Molto tecnica conciliare la con una formazione professionale e con una formazioni di primo livello di base data dai docenti della scuola una sinergia uso questo termine anche se non non mi piace particolarmente con una sinergia per intenderci che secondo me va sperimentata
Va sicuramente attuata eBay estesa nelle altre scuole questo è un esempio di come una scuola che possano gestire a un comune autonome autonomamente
Che possano dialogare in maniera autonoma con il territorio con le realtà produttive con gli enti locali che possa liberare quelle energie di cui parlavo prima
Riesce altare risultati positivi e parliamo della stessa scuola pubblica la stessa di quella in cui i giornali parlano dicono e pubblicano notizie spesso molto negativo
Questo un primo punto che volevo dire
Poi io sono molto preoccupato
Dalla questione dell'abbandono scolastico e della dispersione scolastica
Preoccupato perché in Italia si sta verificando un doppio fenomeno di dispersione scolastica e di mortalità studentesca uno che diciamo per comodità di Termini
Individuiamo nel centro-nord
O meglio parliamo proprio schiettamente nel Nordest nel Nordest l'altro nel sud del Paese
E sono due fenomeni che sono distinti
E a cui il fenomeno del Nord-Est quello di ragazzi a quattordici anni che non sentono la scuola come un investimento sul proprio futuro vanno a lavorare subito
Abbandonano gli studi ed hanno in fabbrica alla V
Subito
Sapendo anzi loro non sapendo che in futuro che in futuro troveranno tante difficoltà a riprodursi in un mondo lavorativo a cui i sindacati e la Confindustria mi spiega che i giovani cambieranno lavoro durante l'arco della vita tante volte
E troveranno molta difficoltà a seguire quei corsi di formazione continua e permanente perché non avranno il livello di istruzione di base
Questo è un fenomeno per me preoccupante a cui però non voglio solamente puntare il dito al governo e io voglio dire come il studenti possono rendere attraente attraente la scuola
Secondo me possono farlo in due modi in quel modo
Primo
Perché
Per il fatto che possono utilizzare questa benedetta circolare centotrentatré il nuovo tale da creare spazi autogestiti all'interno
E non lo faremo la cureremo perché l'abbiamo voluta abbiamo fatto due anni di campagna per le scuole aperte al pomeriggio abbiamo fatto siamo scesi in piazza ora che ce l'abbiamo faremo questa attività sono contento che sono stati stanziati sono stati previsti quaranta miliardi per le attività della scuola aperta al pomeriggio per per intenderci attività autogestite gli studenti però credo che non basta io credo che i studenti devono avere la possibilità
Di partecipare
Di partecipare a quelle attività del processo formativo
Di cui sono di cui sono oggetto perché perché ho l'impressione che ciascuno di nonni apprende a condizione che ne senta il bisogno oppure l'utilità e che come dire
Se si sente parte attiva di questo processo
E esistente che quello che ha studiato lo pongo utilizzare allora Ibiene incuriosito anche dal processo formativo
Allora come dare la possibilità agli studenti di partecipare attivamente alla formazione alla loro formazione alla loro formazione
Stabilendo all'interno dell'autonomia della scuola dei momenti in cui possano dialogare conti decide la formazione possono dialogare con i docenti possono dialogare con il futuro consiglio d'istituto che decide il progetto educativo d'istituto
Così detto
E poi ovviamente c'è il grande ce n'è un'altra grande incognita che aleggia su di noi
E che lei c'era quest'anno e che è l'investimento sulla scuola l'investimento sulla scuola
La l'abbiamo detto tutti quanti io lo voglio sottolineare un Paese che non investe sulla scuola è un Paese che non investe sul proprio futuro
Allora magari potremmo ragionare su come trovare le risorse non tanto abbiamo capito tutti quanti e c'è bisogno delle risorse che c'è bisogno di investimenti sulla scuola che c'è bisogno
E su questo voglio riprendere l'apporto che è stato fatto l'accordo che è stato fatto sì sindacati molto significativo molto significativo
Però potremmo ragionare fare un salto di qualità rispetto a questo dibattito
Su come riusciamo a reperire risorse da investire sulla scuola
Cominciamo a accantonare le cose che già abbiamo acquisito e a porsi problemi nuovo anche perché i problemi nuovi ce ne saranno io recito
Solamente due perché non voglio fare l'intervento troppo lungo
E che la fruizione da parte delle nuove generazioni da parte degli studenti la fruizione dei dei beni materiali la fruizione delle delle informazioni nel futuro
Questa può essere una nuova discriminante sociale in futuro la fruizione dei beni materiali e delle informazioni io penso di sì cominciamo a discuterne per non rimanere poi fra dieci anni vent'anni indietro cominciamo a discuterne
Sapendo rispondenti non come non è come ha detto qualcuno non hanno nulla da dire le generazioni di oggi non hanno nulla da dire dei probabilmente dicono poco perché fanno di più probabilmente sapendo che i studenti
Il ventitré settembre faranno una conferenza stampa in cui presenteranno un progetto che hanno elaborato loro di informatizzazione di tutte le scuole d'Italia
A costo zero per il ministero al costo zero
E quindi sapendo che sono come dire hanno messo la loro capacità la loro capacità imprenditoriale in questo senso loro hanno costituito un'altra un'associazione no profit per intenderci perché non vogliono darne immagine di come dire
Di lucro rispetto a questo ma sapendo che hanno ed hanno a disposizione del ministero un progetto che Possa mettere insieme tutte le scuole d'Italia legate da un filo rosso sia le scuole del Nord e quelle del Sud due del paese metterle insieme in modo tale da poter come dire utilizzare le nuove tecnologie e non parlo solo di internet di telelavoro parlo di di un uomo gruppo di di la possibilità di due presìdi a mettersi a lavorare a quattro mani su un documento un insieme la possibilità degli studenti di scambiarsi informazioni la possibilità di studenti di collegarsi alla scuola e di avere informazioni dalla scuola ventiquattro ore su ventiquattro
Io credo che una cosa del genere dagli studenti
E partita proprio dal fatto che dopo che gli studenti sono scesi in piazza e che hanno riconosciuto nuovi interlocutori nuovi interlocutori che non davano più picche
Ma che sentivo un ascoltavano collaboravano riuscivano a come dire a farli
A farle andare avanti sulle proprie idee confrontandosi a volte scontrandosi ma essendo come dire abbiamo visto dei nuovi interlocutori credibili io credo che questo processo naturale si è sposato
Non solo della proposta ma anche nella porzione di progetti concreti di progetti che poi ovviamente valuteranno e diranno se sono veramente
Così efficaci e produttivi per per la scuola che vogliamo
Grazie molte io credo che il tema che tu hai proposto la con il sì quello del risorse degli investimenti per la scuola possa essere il tema del prossimo Giro visto che siamo sotto Finanziaria però prima ministro mi sembra giusto è il momento di affrontare questo tabù il tabù del numero chiuso se ne è parlato tante volte nel passato
La sinistra los lo ha sempre avversato poi numero chiuso si è realizzato di fatti perché la preparazione che non arrivava dalla scuola di massa
Chi poteva se l'andava a fare altrove e quindi la selezione numero chiuso in qualche maniera nel modo più iniquo si verificava lo stesso allora
Alle
Io posso parlare di questo e di altro e certo sì perché volevo anche interloquire con i discorsi fatti e mi sembra molto importante
Allora
La questione che stiamo discutendo e è un po'complicata
Noi siamo qui fatto un rapido conto delle sedie
Superando il migliaio forse fosse sensibilmente eccetera tanta gente
E
Siamo qui per ragionare
Io vorrei
Fare un appello al ragionamento
Se noi affrontiamo queste come del resto abbiamo fatto nel primo giro
Se noi eppure ne abbiam raggiunto anche una qualche unisono
Anche se siamo di delle diverse e anche di con funzioni diverse non mi sembra una cosa trascurando
E non è un atto di diplomazia
Abbiamo raggiunto questo incontro su un documento
Impegnativo
Per realizzazioni che ci hanno milioni di aderenti
Cosa seria
E la questione della scuola dell'università della formazione non si può affrontare con degli slogan
E noi abbiamo ereditato dal passato
Una situazione molto intricata
Molto difficile da risolvere con un taglio netto con un colpo d'ascia
E altrettanto difficili da risolvere con un decreto
Con una legge con un provvedimento singolo
Perché l'eredità di tanti anni di assenza di interventi di riforma nel profondo e di razionalizzazione e così pesante che noi troviamo un'enorme difficoltà
A risolvere questi problemi io vorrei dire
Se mi si permette da questa tribuna ai miei compagni che stanno ad ascoltarmi
A quelli con i quali noi io condivido tanti anni di storia comune ideale
Che probabilmente non erano abituati a vedere un ministro alla Pubblica istruzione che non appartenesse a un certo partito di ruolo
Vorrei dire
Cari compagni se c'è una cosa che io
Mi auguro che voi abbandoniate l'attesa miracolistica che pure c'è
Che trasformi ante questa grande speranza
Che noi possiamo fare qualcosa per la scuola per università
Non in un'attesa miracolistica da bacchetta magica
Ma è un atteggiamento attivo di collaborazione e di impegno per cambiare voi la scuola e l'università perché lo dico questo
Perché tutte le volte che ne discutiamo di scuole di universitario in queste settimane l'ho fatto parecchie volte anche in grandi assemblee oltre che in nel chiuso dell'i luoghi di lavoro mia
Partono sempre una serie di affermazioni duramente critiche
In molti casi disperati che demmo che giustamente demoliscono la situazione attuale
No però spesso considerandola come il passato e la sua eredità
Ma come qualcosa della quale bisogna continuamente parlare anche quando noi ci stiamo mettendo le mani per cambiare
Attenzione
Noi siamo abituati sempre
A vedere la polemica
E a limitare la proposta
Ma questa volta che siamo arrivati al Governo cari compagni
E che non so se potrebbe succedere una seconda volta
Se noi non abbassiamo il tono della contraddizione ed eleviamo il tono del coinvolgimento e della proposta noi ci andrà male ci andranno
Se noi chiediamo la volata a chi ha già proclamato che sulla scuola farà un gran casino senza dire perché ma solo per una pregiudiziale politica
Ce ne dobbiamo assumere fino in fondo la responsabilità
Però voglio dire con tutta franchezza
Perché noi siamo stati abituati
A discutere nel contraddittorio
Noi nel partito noi nei comuni noi nelle regioni io come rettore e abbiamo avuto momenti di confronto e momenti di consenso e questo è il sale della libertà della democrazia e ben vengano
Ma ciò di cui abbiamo bisogno e riformare
Riforma
Allora si parla di quattrini non ci sono i quattrini per la scuola
Bisogna investire per la scuola
Io vi dico che noi non potremo farlo subito dal primo anno che abbiamo davanti te lo devo dire
Perché dovete sapere che i problemi finanziari della nostro dei nostri conti pubblici le norme precise per l'ingresso in Europa secondo il Trattato di Maastricht noi non li possiamo stracciare
E siccome è giusto che non si tocchi il comparto delle pensioni perché lì è stato fatto un accordo non si possono continuamente a sollevare nei confronti dei pensionati
Le Paure che si ricomincia sempre discutere siccome non si può aggravare più di tanto la sanità della riduzione delle spesi siccome non si può aggravare più di tanto la scuola della riduzione delle spese
Si stanno cercando altrove questi finanziamenti ma non è facile trovarli perché il fondo del barile della spesa è stato raschiato profondamente il risparmi sulla spesa il risparmio sulla spesa
Si potranno temere
Riformando l'amministrazione pubblica riformando la stessa scuola ma non con esiti immediati io devo far di un discorso responsabile l'obiettivo di questo governo e di questo ministro
E quindi quello
Di invertire di cominciare a tendere ad invertire quell'insano rapporto finanziario fra Spesal
Per stipendi agli insegnanti il novantasette e mezzo per cento
Estesa per investire nelle dotazioni negli strumenti negli apparecchi nella attività culturale della scuola che è soltanto il due e mezzo per cento ed elevare questa seconda cifra
Ed arricchire le possibilità di cominciare da subito le riforme
E io mi auguro che nella spesa globale per l'istruzione e la ricerca il governo forse sia in grado di procedere di dare già da questo anno finanziario
Un segnale e questo un esempio per dirgli
Cioè sarebbe sbagliato attendersi miracolistica mente che noi di colpo trovassimo per il prossimo anno migliaia di miliardi per di per affermare la preminenza della scuola
Preferiamo trovarne se possibile di meno
Mettere in moto un meccanismo di cambiamento iniziare a finanziare quello che si può spendere il prossimo anno e prevedere un crescere di questa spesa in modo che ciò che si riforma possa dare risultati successivamente
E incidere profondamente
Lo stesso discorso riguarda la questione che sollevava Ranieri
Sul
Convertire
Gli investimenti per aumentare la produttività è vero noi nel passato abbiamo sempre più speso per gli anziani e sempre meno per i giovani bisogna dirlo
Questo è successo ed è stato per gli anziani è un fatto di equità
Ma la mancanza di spesa per i giovani è un disinvestimento sostanziali
Però per fare questo
Per parlare ai giovani nella scuola anche per quello che diceva
Dirigente studentesco
C'è una cosa sulla quale io vorrei attirare la vostra attenzione in questo cambiamento di cultura
Se noi non cambiamo la quale noi non riusciremo a vincere questa grande battaglia
Il fatto cioè
Che su certe disfunzioni anche tragiche del passato bisogna intervenire
Cercando di raggiungere dei risultati
L'università
Qual è il male peggiore dell'università
Qual è la cosa che l'Italia sconta come un'anomalia assoluta nell'orizzonte europeo e mondiale
Il fatto che nell'università si scrivono cento ragazzi e se ne laureano soltanto trenta
Il diritto veramente conculcato degli studi universitari
E oggi era ieri
Il non il diritto di iscriversi il diritto a laurearsi cioè a studiare con profitto
Ad avere la possibilità che ciò che si investe non solo in spese dei genitori ma in energie intellettuali e persino indigni TAC personale non si raggiunge e non produce un risultato
Perché la disorganizzazione profonda degli studi universitari la deregulation il fatto che non esistono organi nello diversità che si facciano carico dell'andamento complessivo della didattica e che non sostengano i ragazzi in tutta questa loro avventura studi
è qualcosa che va cambiato profondamente noi abbiamo iniziato questa operazione cari compagni
Abbiamo sollevato per primi il problema dei grandi atenei che è un'anomalia assoluta perché purtroppo devo dire
Non l'ho visto sollevare nel passato da alcun movimento eppure abbiamo la facoltà di giurisprudenza a Roma dove sono iscritti trentun mila studenti con ottanta professori
Con ottanta professori
Non è colpa degli studenti non è colpa di questo governo che arrivata da qualche settimana ma noi vogliamo risolvere qualche problema
Vogliamo avere un confronto vogliamo ragionare vogliamo discutere come si risolve quel problema
Se voi volete la mia opinione ve la dico fino in fondo è un errore il numero chiuso a giurisprudenza a Roma
Lo credo come l'ho sempre creduto e sto tentando di ragionare
E forse la prima cosa che si richiede a chi studia e di ragionare
Qua il problema Roma si risolve in un altro modo frazionando a quella facoltà
Perché qualunque a numero chiuso sarebbe impossibile come risulta perché da Trento mica bisogna cedere a cinque o sei mila sette mila al massimo otto mila quale numero chiuso sarebbe una follia non mi sono mai sognato di pensare a questo
E quel decreto che è scritto e pubblicato non dice quel sito che che lo si dica nel volantino
No
Per favore per favore
Io vi faccio notare che siete gli unici a esprimere un parere mentre ciascuno dei presenti potrebbe avere un motivo per fare una domanda al ministero
E quindi siete già dei privilegiati questa sera era previsto che nessuno rivolgesse domande proprio perché non ce n'è il tempo avete avuto modo di ricevere un'attenzione particolare magari conto che è stato sul bando un diritto che potrebbe essere io io vorrei raccontino aria regionale vorrei continuare a ragionare
Vorrei continuare a ragionare
Noi ci siamo trovati
Noi ci siamo trovati di fronte a un altro problema
All'inizio appena io sono arrivato al ministero
C'erano ci sono in Italia i corsi di laurea per laurearsi in medicina diventare dottori per laurearsi in lino contro gli altri a diventare dentisti o veterinari
E sono sempre stati da molti anni come si dice a numero chiuso perché perché così dice almeno per alcuni una raccomandazione europea che dice che se non si determina il numero chiuso i laureati in queste materie in Europa non saranno accolti allo stesso modo di quelle di altri Paesi dove c'è un maggiore regolarità e c'è un'altra ragione
Che alle strutture delle facoltà di medicina di veterinaria l'organizzazione non consente a migliaia di studenti di entrare
Perché non è possibile svolgere dei corsi in modo che gli studenti vedano una bocca aperta conoscano i denti vedano i malati insieme a studiare imparino a curare questo vale per i dentisti per i veterinari
Per i medici
Orbene per laurearsi in medicina
Occorrono sei anni formalmente mediamente i ragazzi ci mettono nove anni nove anni non trascuriamo questo piccolo però non basta a laurearsi in medicina occorrono poi tre quattro cinque anni di scuola di specializzazione
Prima di tredici quattordici anni di studi in medicina un ragazzo non prende il titolo con il quale può comincia non è più un ragazzo spesso è un bando e già una persona adulta
Mi sembra responsabile che noi non diciamo a questi ragazzi prima di cominciare
Che potrebbe succedere che dopo tredici quattordici e quindici anni di studi e di costo e di fatica se diventano migliaia i laureati e quelli specializzati
Soltanto una percentuale minima troverà lavoro e gli altri a trent'anni si troveranno a trentacinque disoccupati senza che nessuno gli abbia detto quando a diciott'anni potevano scegliere un altro applauso di laurea benedetto Iddio possiamo avere noi la responsabilità di non dirlo a questi è un obbligo morale cari compagni però devo dire io la sento dentro di me e allora ragioniamo anche su questo distinguiamo
Se il ragazzo si iscrive a giurisprudenza e si dava dopo sei anni potrà fare più lavori potrà forse aver sbagliato ma non è un male riparabile ma in certi corsi di laurea indispensabile fare queste noi siamo voluti intervenire per disciplinare una parte di queste
Abbiamo cercato di dare regolarità perché il TAR avevano annullato il numero chiuso in alcune facoltà di medicina
E i professori avevano detto i presidi che da quest'anno non ci sarà e non sarebbero iniziate in molte città i corsi di dentistica di odontoiatria da nessuna parte perché non avevano le strutture
è un'intera generazione avrebbe perso il diritto di iscriversi perché mancava questa norma poteva prendere una posizione opportunistica
Per poter additare qualche cartello e non incendiare università su un tema che è assolutamente marginale no prendermi la mia responsabilità fante popolare che qui i vibrante al fatto che bisogna dare ai ragazzi alcune certezze qui tempo utile
Gli hazara accanto al numero chiuso generalizzato vi assicuro
Noi non permetteremo che ai lettori facciamo il numero chiuso generalizzato l'impegno del ministro ma ragioniamo con i piedi per terra distinguiamo perché il nostro è il governo della ragione non della sola passione
Distinguiamo
Dialoghiamo
E non tiriamo la volata alla destra bisognava sulle cose concrete
Noi abbiamo detto cari compagni cari amici
Che la vera sofferenza le università sono gli abbandoni
Sono i fallimenti degli studenti che non riescono a concludere
Abbiamo iniziato un processo durissimo
Perché nell'università non esistono gli organi capaci di governare la didattica
Non esistono lo sapete non esista in qualche ateneo abbiamo cercato di costituire lì con grande fatica perché i nostri atenei sono abituati ad avere ottimi insegnanti ognuno dei quali fa il suo corso le sue lezioni la sui suoi esami e basta
Chi si occupa del fatto che gli studenti riescono a seguire a superare le difficoltà chi accende un faro sulle sofferenze chi segue il fatto che sono troppi da una parte troppo pochi dall'altra
Che Warren reggere questa responsabilità enorme gli atenei non sono organizzate io ho chiamato i rettori ho detto loro
Quelle università che diminuiranno il numero degli dei dei fallimenti studenteschi di chi non si laurea o ridurranno il corso di laurea saranno premiati
Il governo non vuole violare l'autonomia ma i finanziamenti dei diritti Soldini diritto sia nel frazionamento dei grandissimi atenei ormai mastodontici
Sia per quanto riguarda il recupero di tutta la o di una buona parte la dispersione scolastica
Noi lo aiuteremo attraverso scelte di governo
E abbiamo iniziato questa strada
Non credete voi
Che questa polemica che sta nascendo posso diventare un diversivo
Che accentra tutto il discorso su alcuni accessi regolamentati
Che oggi costituiscono il quindici per cento dell'universo studentesco italiano
è che noi non vogliamo estendere e che vogliamo dire al lettore di bloccare perché vogliamo che si disputano prima della dispersione scolastica e poi affrontare eventualmente pure forme la regolamentazione degli accessi
è questo l'impegno che io prenda con l'organizzazione studentesca e se vogliono a ragionare vi faremo sedere intorno a un tavolo per mesi lavoreremo perché quest'anno non cambierà niente con quel decreto e lo sanno coloro che le parole tutto fermo è tutto bloccato
Ho creato una situazione nella quale per poter affrontare questo problema
Noi avremo bisogno
Di ragionevolezza
E di molta fatica
Perché come pensate che sia possibile superare una cosa come questa dove non c'erano regole dopo ogni organizzazione didattica le università cammina per conto suo
Dove la responsabilizzazione di gestire questo difficilissimo itinerario non è allocata lepospondili punti giusti
Dove c'è difficoltà di finanziamenti in queste nazionalità delle scelte per cui i ragazzi si concentrano tutti in una certa direzione senza neanche sapere spesso quello che succede alla fine del corso di laurea
Come pensate che questo
Si possa risolvere in in poche settimane
Noi dedicheremo l'intero autunno per quanto riguarda l'università
A questi argomenti
Vogliamo che l'autonomia
Non significhi
Licenza degli atenei di fare quello che vogliono
Il governo punta sul massimo dell'autonomia ma darà degli indirizzi possibili
Precisi perché spetta al governo
Lo sapete voi perché tanti corsi di laurea
Per i quali bastavano quattro anni formali per laurearsi
Hanno allungato di un anno e sono arrivati a cinque anni
Non ho avuto nessuna agitazione su questo
Eppure è una cosa ingiusta
Perché hanno scaricato dentro i corsi di laurea
Un aumento delle materie che si doveva fare nelle scuole di specializzazione dopo un anno
Per Callieri ci sono quindici lauree in ingegneria
Se se ne facevano una sola di quattro anni e poi due scoop due anni di specializzazione di vessilli Rizzi ma c'è una cosa seria
Barbara ci sono sette corsi di laurea della Bocconi in Economia
Allungati di un anno
Bastava una laurea in economia di quattro anni e sette specializzazioni dopo
Perché è successo questo perché i governi precedenti hanno approvato questi decreti e hanno cambiato in modo così sbaglia
Perché mancava la politica
E come è stato detto in questo dibattito hanno deciso i tecnici cioè chi voleva le carte
Ebbene cari compagni ora c'è un ministro però consentirà a questo
Piano firmeranno i decreti
Noi vogliamo cambiare ma nazionalmente
Intaccando ne sa che è stato
Istituito un corso di psicologia
E si sono iscritti al primo anno di Psicologia migliaia e migliaia di ragazzi convinti che tutti potevano diventare degli psicologi
Sognando di essere i curatori della Società italiana è successo questo a diciott'anni sia anche il diritto di sognare ma qualcuno deve avvertire che può essere uno sbaglio
E dobbiamo regolare che altri flussi io non sono d'accordo di usare il numero chiuso per queste l'ho dichiarato io la mantengo ma vi chiedo
Che si possa inserire una discussione sugli accessi dentro il governo di tutto il percorso universitario
Dentro il governo della produttività del sistema didattico
Per avere in questo anche un punto di forza
Su quella parte dell'Accademia che pure esiste e che è una minoranza che preferisce fare i professionisti invece che impegnarsi nel lavoro ma non la possiamo creare alibi a questo
Noi siamo intenzionati ad essere severi anche col mondo dall'Accademia
Abbiamo cominciato con una proposta di riforma dei concorsi
E da taluni è stata definita una deportazione di massa solo perché abbiamo chiesto che i professori girasse in diverse università non c'è tenerezza nelle hit senza nei confronti del malcostume in quella proposta c'è un atteggiamento deciso a non verso gli studenti verso il mondo degli studi
Verso i ricercatori
E tuttavia questo non può essere fatto in modo unidirezionale mi assicura che il lavoro è difficile
Che occorre esperienza e che gli approcci unilaterali
Che si che prendono penso al solo alcuni simboli che non affronta i meccanismi nel profondo non riusciranno a questo noi siamo per la scolarizzazione di massa anche all'università
Ma mi ha fatto piacere sentire qui dallo studente dire che l'Italia non ha solo bisogno di scolarizzazione di massa che l'obiettivo primo anche del documento abbiamo fermato abbiamo anche bisogno di eccellenza e in Italia
Di stare a pieno titolo nella comunità internazionale senza dover mandare all'estero per imparare di più è bene che si va dall'estero ma anche bene l'interscambio noi abbiamo avuto una scuola normale
Ne dobbiamo avere più di una
Perché hanno segnato qualcosa
Nella cultura e nella democrazia del nostro Paese
E allora il modo di procedere non è quello estremisti Flo demagogico che tutto allivella nelle ignoranza complessiva che non si fa carico delle difficoltà e dei problemi
Vogliamo essere concreti anche questo è selezionare fermo avanzi varie direzioni perché governiamo la società complessa difficile ma che ha l'ambizione di entrare a pieno titolo in Europa
Per quanto riguarda la cultura la cultura di questa benedetta scuro
è vero quello che diceva radio
Che prima i ragazzi sapevano che si potevano finire ingegneri oppure capi mastri oppure medici oppure avvocati avevano qualcosa di scritto non solo nelle stelle ma nei loro itinerari
Professionali che durava quarant'anni di vita professionale sempre uguale
E che spesso era qualcosa dall'esterno che creava queste opportunità
Oggi dal problema principale del ragazzo la sua auto in prenditi vita
Per il fatto che in una società così duttile mobile complessa dove si bruciano le condizioni in cinque o sei anni dovrà durata professionale di trentacinque anni brucia completamente sei sette volte di bagaglio di un po'di formazioni preso a scuola
E dove non esistono itinerari precostituiti nei mestieri per tutta la vita
Una concezione di difesa dei diritti Stan etica
Arcaica archeologica però si rende conto che oggi la cultura del ragazzo e il suo bisogno di trarne nella vita
E fondamentalmente legato al fatto di imparare
Imparare ad imparare
Ma anche di imparare a muoversi
Anche di imparare a creare opportunità di lavoro in questa società
Che va decentrando si produttivamente nelle forme più varie e lo dico in questa regione che ha inventato il movimento cooperativo
Che ha inventato uno dalle forme attraverso le quali mettendosi insieme si si inventa qualcosa per poter produrre questa idea dell'auto in prenditi Rita
E cultura
Quando in estate io sono uscito forse usando un due parole sbagliate
Che il liceo corrompe
E che la manualità
Va però difficile forse sbagliate ma volendo dire che quel tipo di cultura solo di élite
Ha in sé un elemento di disprezzo verso il grande mondo che invece si contamina con le mani
E che bisogna imparare non soltanto l'astrazione teorica
La grande astrazione concettuale di cui pure abbiamo bisogno che entri sia pure in modo differenziato in misura differenziata nella scuola
Abbiamo anche bisogno di imparare ad usare le conoscenze
Per avere una causa di rapportarsi alla realtà senza spezzarla
Arte
Come dire aristocraticamente c'è questa vena in quel tipo di studi ci è stato risposto in uno stato mazzare Agus agostano di vestali del passato
Che non entrasse mai la vanga la banca ho letto bellici ottici vuole portare la banca
Della darei dove dico io la vanga questi signori
Chi c'era vuole portare
Ma l'idea che è il lavoro
Possa essere un momento formativo che anni
Passati in un luogo dove non si lavora più soltanto con le mani dove il discrimine fra l'operaia tradizionale il tecnico va sempre più scomparendo l'idea che il lavoro
Passa a costituire un'esperienza di vita così pregnante da poter ritornare in certi momenti della propria esistenza il più spesso politica possibile
Sempre imparando come si dovrebbe fare anche a concettualizzare quell'esperienza
E a tirarne fuori l'estratto il succo la quintessenza della cultura perché la si deve tener fuori perché Giovanni Gentile aveva pensato che soltanto il Grammatico va be'se dentro di sé la capacità di astrazione
Ecco io credo che anche questo rinnovamento di studio ma i rifiuti devono aver lasciato e ve lo dico
Imparare a lavorare con gli altri
L'ultima corsa
Se noi facciamo la scuola e l'autonomia si impara a studiare con gli altri a lavorare con gli altri
Se lasciamo studi della scuola come dalle otto e mezza nove e mezzo stiamo in un posto siamo con una lezione da preme dodici e mezzo l'altra lezione e così via dicendo ci si incontra prima di entrare a scuola pochi secondi all'uscita quando si fugge e mai chi la socializzazione cento
Non la socializzazione dell'ignoranza la socializzazione del sapere cioè premettendo il sapere alla socializzazione
Studiando prima di tutto ma anche lavorando insieme facendo esperienza insieme a un po'gestendo insieme siamo noi a dare le chiavi e ragazzi noi veniamo chiamati baroni rossi sono parole Barroso facciate Prodi è bene no viviamo e chi ha
La responsabilità
Cari ragazzi di
Altri Monio dallo Stato
Che è il nostro patrimonio lo dovete contro gestire in modo da esaltare nella libertà la responsabilità
E non licenza
Di fare come si vuole lo so che è più difficile si discute si protesti ma non si stia a mesi e mesi a bloccare le attività anche presto devo dire sì chiaramente perché sarà il responsabile dell'accorciamento del
E sicuramente tutta laica ma rivoluzionari reattiva debba la testa
Ma bisogna essere cittadini di questo Stato e soprattutto bisogna essere un'altra cosa protagonisti del cambiamento
E allora la protagonista il protagonista del cambiamento star dentro questo tipo di atteggiamento che è irresponsabile allora
Noi vi daremo questa opportunità si visita i locali
E voi discuterete gli insegnanti discuteranno e sono più accetta le proposte che atteggiamenti
Di solo amarezza o di rifiuto visto che mi avete provocato
Io sono buono il santo ma sono nato in un'isola in cui questo avviene sempre tollerata
Vi dico l'ultima
Che cosa era la vostra opposizione all'autonomia c'è stata è stato riconosciuto
Per molti anni si è detto no all'autonomia
C'era stato un errore nel
Senta nulla qualcuno aveva detto
Kamel perché l'autonomia significava consegnare ai privati la scuola
E il dottor Callieri ed io ridiamo di fronte a questa che è un'ipotesi irreale anzi surreale ora è successo un miracolo una cos'
La straordinaria dal punto di vista culturale altrettanto straordinario lo dico col cuore del fatto che abbia vinto l'Ulivo perché sono la stessa cosa i ragazzi sono per l'
Autonomie è una grande novità perché l'autonomia e libertà creatività partecipazione la scuola aperta al pomeriggio Program
Tutti i flessibili autogestione di una parte dell'attività e quindi vera scuola di cittadinanza di democrazia autogestione responsabile allora
Quanto abbiamo perso ditte
Opponendosi a qualcosa che andava governata gestita indirizzata e non rifiutata siamo di fronte alla stessa cosa le opposizioni preti
Ritirati non ci fanno vincere cambiate le cose che vi stiamo proponendo al tavolino nella contestazione nel discorso spingerci anche arriva il
Adesso ci sono le
Errori ma l'atteggiamento è quello costo
Tipo di ci vuole TAR
E una scuola nuova solo così riusciremo