"Riapre il cantiere-Italia" organizzato nell'ambito della manifestazione nazionale della Festa dell'Amicizia dal titolo "Popolari in festa" tenutasi presso la Rocca dei Boiardo dal 12 al 22 settembre 1996

Buonasera a tutti buonasera a tutti questa è la festa dell'amicizia del Partito Popolare Italiano che ribatte oggi
In questo incontro
Mi battei problema mente alla ripresa dei lavori in Italia
Sotto il titolo riapre il Cantiere Italia
Anch'essa manifestazione
Con altri affollata costruire Riccardi personalità
Vuole dimostrare anche la vitalità la forza del Partito Popolare Italiano che crea un partito che rappresenta il centro del nostro Paese rappresenta una forza determinante della coalizione dell'Ulivo
A nome dal Partito popolare a nome del segretario
Onorevole Gerardo Bianco descriverò ringraziare innanzitutto voi amici che avete partecipe partecipate a questo incontro
A desiderare ringraziare anche i relatori che hanno accettato l'invito del nostro partito e desidero ringraziare innanzitutto l'amico ministro onorevole
Ammetto Di Pietro
Ringraziare anche l'ingegner Valassi presidente dell'Ance
Il dottor Falconio presidente della regione Abruzzo il dottor Marino presidente della completo cooperative il dottor Crespi presidente dell'Agip
Questa
Questo incontro dibattito vuole in un certo senso approfondire le ragioni per cui in Italia abbiamo necessità e abbiamo dedichiamo il massimo impegno al rilancio delle attività produttive nel settore dell'edilizia nel settore del grande lavoro
Certamente qui ci sono rappresentati gli esponenti del del Ministero delle associazioni imprenditoriali delle amministrazioni pubbliche questo dibattito ritengo sarà importante interessante per tutti
Io ritengo beh fare una breve premessa e quali vorrei chiedere se le forze il ministro di Pietro vorrà
Scorre Luís un po'le linee di azione per questo rilancio delle opere pubbliche in Italia e ritengo che sulle linee che ministro Di Pietro potrà esporre
Tutti i partecipanti a questo incontro daranno
Il loro contributo attraverso anche domande
Al ministero dei Pietro in modo che è così e la nostra
Il nostro incontro questo incontro così importante si svolga anche in modo colloquiale in modo che possano essere più vivo e più interessante per tutti
Vorrei
Brevissimamente venire
Che l'Italia che è un Paese che appartiene oramai ai grandi del mondo dal punto di vista della sua collocazione economico-industriale e appartiene al gruppo dei sette Paesi più avanzati dal mondo l'Italia dal punto di vista delle infrastrutture
Per di quelle che assistono tutte quelle basi solide per i trasporti per le comunicazioni
Per i mezzi di scambio delle persone e delle merci per le infrastrutture l'Italia è considerata secondo una statistica al ventinovesimo posto a livello mondiale
Ora noi abbiamo quindi necessità abbiamo quindi dovere dei allargare di rafforzare il nostro sistema infrastrutturale
Per fare questo noi abbiamo bisogno di recuperare appunto quella differenza di infrastruttura che abbiamo rispetto ai nostri
Partner della Unione Europea Unione europea a cui noi con tutto il nostro impegno stiamo cercando di raggiungere le forme le situazioni che ci permettano di essere a pieno titolo
Nella moneta unica europea
In questo impegno di sviluppo delle infrastrutture certamente abbiamo oggi delle notevoli difficoltà
Difficoltà che sono innanzitutto di carattere finanziario
Dovendo noi che disporre oggi Rizzi una massa spendibile nel settore delle infrastrutture molto limitata perché dobbiamo fare il massimo dei sacrifici
Per poter raggiungere i parametri indicati dal trattato di Maastricht
Per l'adesione alla moneta unica europea perciò abbiamo non abbiamo dei grosse possibilità oggi ti spezza in questo campo delle opere pubbliche
Ma abbiamo la prospettiva domani quando saremmo entrati nella moneta unica di avere un effettivo dividendo avere una prospettiva quantità di mezzi finanziari da poter impiegare domani nel rilancio di queste otto anni
Cosa dobbiamo fare quindi noi oggi i in questo momento difficile di passaggio in cui tutti i nostri sforzi sono tesi ad entrare nella Europa e unico unità noi dobbiamo innanzitutto
Mettere in cantiere tutte le opere che Asti hanno già i finanziamenti e che per ragioni le più diverse oggi sono bloccate
Non vanno avanti nel campo dei delle infrastrutture ma abbiamo anche la necessità di preparare una solida Bassetti studi e tipo progettazioni esecutive che possono entrare rapidamente e poi il il lavoro
Quando avremmo qua un paio di anni quelle pistoni bellezza che Schiesaro che saranno dal nostro bilancio dovute alla riduzione degli interessi per l'entrata nella moneta unica
Abbiamo quindi un periodo di trapasso di trasformazione e a questo impegno nostro generale sette etica l'attività del ministro del ministro Di Pietro
Vorrei dire anche che noi dobbiamo quindi mettere in funzione tutte quelle opere che non gravino troppo nel bilancio dello Stato perché si sono fatte da enti o doveva o da società che si si sono a fuoco al di fuori del consolidamento del bilancio statale come ad esempio la variante di valico
Firenze e Bologna che oggi una necessità impellente anche per queste nostre regioni centrale dell'Italia come l'Emilia e la Toscana
Ma infine
Vorrei dire per concludere questo mio intervento che dobbiamo anche tener conto del tutto il settore della edilizia nel nostro Paese l'edilizia è sempre stato un motore per la nostra attività
E l'edilizia è oggi un bene di tanti cittadini italiani
L'ottanta per cento dei cittadini italiani hanno oggi la casa di proprietà
Il problema principale dell'edilizia in Italia quindi non è tanto costruire nuove case ma quando quanto fare una manutenzione migliorativa al nostro patrimonio edilizio nazionale e per questo che ritengo che non governo potrebbe aiutare questo settore che è in gran parte sommerso con delle agevolazioni fiscali come la riduzione dell'Iva
Che potrebbe portare ad uno sviluppo dio questo settore che lo consideriamo determinante per il nostro Paese detto questo io cari amici ritengo che
Per dare una risposta alla vostra così calorosa adesione ritengo che dovere passare la parola al ministro Di Pietro che ringrazio ancora vivamente per la sua partecipazione al nostro
Io c'ho sempre combattuto questi microfoni
Io avevo preparato un discorso buona sera a tutti però sono arrivati ritardo perché da Roma per arrivare qua bisogna fare una strada che strinse trova sempre un po'più difficoltà
E chiedo scusa quindi
E allora se siete d'accordo e se siamo tutti d'accordo anche per recuperare un po'di tempo
Evito
Di leggere di le cinque paginette che mi ero preparato che naturalmente se qualcuno poi mi vuole interrogare assicura che le ho scritte io sono a disposizione
Anche perché anche perché molto ha già detto
Il ministro Meloni perché c'era prima di me cioè un po'un problema che il ministro Di Pietro spieghi le linee della legge Merloni cioè voglio dire usa più umili
Posso dire che ci siamo posti il problema della riforma della legge Merloni ci dobbiamo aggiustare alcuni articoli e mi hanno detto
Come la chiamiamo sta cosa io ho fatto credo proprio e dobbiamo chiamarlo Merloni ter quindi per grande contenuto di novità che quella normativa aveva a e mantiene che cioè apposta l'aver posto al centro la progettualità il Progetto
E quindi anche questi a piccoli aggiustamenti che faremo lo faremo in nome della Merloni ter
Posto questo
Esporre le righe anche qui ripeto in quel l'elenco potrei farvi l'elenco delle opere ho provato a farlo qualche giorno fa sulle rive del lago di Como e me l'ha detto mattoni e lenti veri De Rigo e allora delle risparmio perché se no
Dite che faccio solo elenchi
Però sono andato a prendermi
Visto che poi tre mesi le abbiamo fatte anche se ci sono state i mesi estivi Sonata da prendere di un po'i numeri aggiornati alla fine di agosto novantasei e ho detto va be'ma questi tre mesi poi alla fine questo
Questa parola magica che vorremmo inserire riaccende amo i motori che è soltanto una parola se rimane una parola ma se tutti facciamo il nostro dovere se tutti facciamo qualche cosa e non stiamo lì aspettare che qualcuno vada lì ad accendere una leva è tutto parte ma ognuno fa la Metra posti suo filo
Be'credo che i numeri
Quindi fatti in questo caso perché i numeri sono reso conto di fatti parlano chiaro
Vuol dire che si è data finirebbe parlano in modo tale che vuol dire che si è dato che si vuole dare fiducia
Alla alla volontà di riaccendere i motori
Nel trimestre giugno luglio agosto
L'anno scorso
La novantacinque dunque i dati che segnali sono del Cresme quindi su dati Telemark non sono dati i miei quindi non sto portando avanti non sto vendendo fumo sto dando risultati concreti
Ho chiesto al Cresme di aggiornare vedi alla fine di agosto quindi non ancora neanche sono usciti questi dati
Già quello che era uscito ultimamente va a settembre erano del mese di giugno
Alla fine agosto in questi tre mesi dei nostri del nostro
Governo impegno governativo sono stati fatti dieci mila e trentacinque appalti contro i sei mila e sette dell'anno nel Settecento sessantasette appalti dell'anno scorso
Cosa vuol dire dice va be il numero degli appalti non vuol dire niente c'è un aumento di circa il cinquanta per cento il quarantotto virgola tre ma in valori correnti il cinquantuno virgola sette
Del del valore degli appalti dell'anno scorso ma che vuol dire sa ancora niente ai quali siamo ancora più chiaro
L'anno scorso è stato movimentato in in milioni di lire cinque mila settanta miliardi nello stesso periodo quest'anno sono stati movimentati in appalti appunto sette mila seicentonovantuno miliardi
Questi sono fatti vuol dire che
Se riacceso qualcosa che può essere poco può essere tanto non è mai sufficiente
Certamente
Come
Intervento che può fare il mio ministero
Non può fare molto perché noi al di là di della parola magica ministero dei lavori pubblici
Merloni l'amico Merloni mi conforterà in questa via affermazioni fissiamo un centro di spesa molto limitato rispetto al complesso della spesa
Non oltre il dieci per cento dell'investimento complessivo in opere pubbliche
E del ministero dei lavori pubblici quindi io anche se dovessi dì accenderli tutti quel che ho riattivare tutti gli appalti possibile disse lavori pubblici o agli attivati dieci per cento degli appalti possibile
Allora quando parliamo di riaccendere i motori vuol dire che ognuno la sua parte del deve fare principalmente abbiamo bisogno dell'aiuto delle autonomie locali perché copia ha detto Ciampi non molti giorni fa ci sono oltre cento mila miliardi di
Residui
Sparsi i vari capitoli in varie destinazione che non sono state attivate perché manca di progetti perché le opere sono bloccate perché non sia la la la certezza di cosa si vuol fare dove si vuol fare perché ci sono
Diatribe
Perché c'è sono stati blocchino i cantieri per fatti Tangentopoli e quant'altro
Allora quando si dice ma non ci sono i soldi è vero non ci sono i soldi e bisogna che noi tutti stringiamo la cinghia ma andiamo as ad utilizzare almeno quelli che ci sono laddove ci sono ecco perché io ho detto sin dall'inizio la la cosa più importante da fare e andare a a in fondo al barile per vedere tutto ciò che già c'è ed è fermo per riattivarlo e a dare a svegliare le singole amministrazioni
Proprio con dei messaggi con una un impulso a voler fare a rimboccarsi le maniche tutti insieme perché
Grazie
In questi
Anche qualche altra una frana
Lascia stare stessa vedi che ognuno faccia ognuno il suo quotidiano guarda meglio
Dalle trame la
Io voglio dire questo
è importante che
Andare a vedere
Se possibile dove ci sono questi fondi questi fondi
Bloccati che cosa è successo se c'è ancora la volontà politica di
Di volere realizzare altrimenti questi son queste somme devono essere rimesse nella Bassa
E riutilizzate per altre cose ecco di Ciampi si è impegnato in questo senso come sapete a voler
Per ridistribuire i fondi Astiz in un modo più efficiente proprio per questa ragione noi come ministero oltre per la parte di nostra competenza abbiamo messo a disposizione le nostre strutture alle autorità e e alle autonomie locali
Che
Ne possano aver bisogno affinché
Indichino
Ci indicano dove di che cosa hanno bisogno per poter in opera per opera cercare di di i medici con cercare di quindi di di di di di metterlo di dimettere i cantieri queste
Certo però che se
Non ci mettiamo d'accordo neanche noire mentre uno si vuol dare da fare per fare l'altro si dà da fare per frenare voi capite che
In questo tira e molla una cosa deve essere certa e questo vale per tutti anche per il governo in ogni cosa in l'interessante essere decisi e chiari il il non prendere decisione non serve a nessuno
Io mi sono impegnato perché ritengo le faccio un esempio che la variante di valico s'ha da fare mi sono impegnato perché a me è stato detto
La variante bisogna sistemarla tutta Bologna Firenze
è sto cercando di farla tutti
Ora
C'è chi dice che non ho capito bene allora prendesse microfoni e dicesse Di Pietro non ha capito bene
Ma non lasciassero
Nell'in decisione di comprendere anche i cittadini
A me se mi dice non ho capito bene non è né la prima né l'ultima volta
Lo facevo anche quando facevo un altro mestiere facevo sempre dieci volte la stessa domanda
Gli succedeva così
Che nel dubbio se io ripeteva la stessa domanda perché non ha capito bene o perché hanno capito tutto troppo bene poi mi diceva come stavano le cose speriamo che anche adesso in quest'altro mestieri subito come stanno le cose
Ora
Ora
Si tratta quindi
Di proseguire nell'attività delle cose concrete
Sì è vero è vero a volte si rischia veramente di essa accusati di ambiguità perché si dice non hai sposato una causa
Proviamo un attimo per un po'di tempo tutti a sposare la causa
De rimettere a posto i nostri conti le nostre tasche le nostre esigenze più quotidiani
Dopodiché possiamo discutere anche
Dopodiché possiamo anche mettersi a perdere tempo di discutere se sul podio con un più dopodomani ma quelle per ritengo che sia la cosa più importante
Ecco io non vorrei rubare di molto tempo e credo che sia più importante invece che io rispondo alle domande di qualcuno non vogliono fare nei limiti di quelli che sono le competenze del mio ministero perché poi mi si comincia ad accusare io voglio fare politica a tutti i costi devo dire che forse oggi temi sono dimessi in pace con la coscienza
Della Bonanni di mio padre no dice finalmente se tornare a casa due
Ma che sia
No
Va be'lasciamo le domande fermiamoci qui più
Grazie
Allora
Proprio per dare più prima città appunto a questo nostro dibattito presidente dell'ANCI ingegner Valassi sarà il primo che fa le domande al dottor Di Pietro
Io voglio innanzitutto ringraziare il segretario Gerardo Bianco che l'amico Merloni per averci dato questa possibilità l'incontro con voi stasera che ringrazio di cuore a nome di tutte le imprese italiane
Fare domande al ministro Di Pietro dopo le premesse credo che sia difficile perché e lui che abituato ci ha detto a farle domande agli altri
Ma anch'io però ho avuto la fortuna che il ministro mi ha abituato fin dal primo incontro con molta schiettezza dirmi Valassi so cosa rappresenta
Lei prega con le proposte io non mi impegno a tenerne conto ma desidero che lei me le faccia nome della sua categoria io ho apprezzato molto quel con questa franchezza di primo approccio e questa franchezza sia tramontata anche nelle parole che il ministro ha riutilizzato poi in seduta pubblica quando venne alla nostra Assemblea
Le cose che ha detto questa sera e Chiaretto l'amico Merloni permettete mi mi ha fatto molto piacere questa passaggio del ministro Di Pietro nei confronti di Merloni anche noi abbiamo molto rispetto anche se quando è nata la Merloni sembrava che fosse nata per punire un settore io credo che anche il ministro Di Pietro lo stesso ministro Merloni che l'aveva proposta debbono darci atto che questo non era l'intenzione perché questo non era un settore da criminalizzare questo era un settore da riqualificare Daria ambientare da rimettere in una condizione di non farci uscire per le strade con una vergogna di essere segnati a dito
Noi rivendichiamo la possibilità di lavorare certamente di lavorare nelle regole con la trasparenza la venti ma esso nella condizione di dire laddove c'è Progetto laddove ci sono le condizioni le risorse verranno impegnate credo che sia la cosa che ci fa più piacere e allora dico caro ministro lasci perdere lei ha frequentato una sponda del lago di Como serenità da parte del lago di lecco queste cose non le sentiva perché noi respiriamo l'aria del Manzoni
Ma
Ma in effetti io non vorrei che queste polemiche così artificiose verso una persona che lo dichiaro pubblicamente al di là delle cose che che sono successe sette lo dichiarò pubblicamente è partito con tanto entusiasmo tanto di cappello a chi si sta impegnando per cercare di fare effettivamente ripartire i motori
E anche questo occasioni questa sera aveva intitolata aprire cantieri Italia fa onore a Gerardo Bianco Francesco Merloni perché effettivamente e incidere su una volontà e allora dico al ministro ministro lasci perdere le polemiche
Possono essere un tentativo di nervosismo perché quei cento mila miliardi le possono servire a pagare per fare rottame
Di qualche cosa possono servire li spendiamo dobbiamo spenderli nelle infrastrutture dobbiamo spenderli per questa gente che quando si stemma le loro case se vuole farlo nelle regole deve spendere diciannove per cento viva deve farlo senza poter veder riconosciuto nessun diritto e io devo anche qui affermare pubblicamente che pur non essendo nelle competenze del ministero dei lavori pubblici del ministro
Il ministro con molta Carbo ha risposto ad una cortesia dovuta quindi non era legata soltanto al ministro Di Pietro
Il presidente Prodi ha ricevuto il presidente dell'ANCI delegazione il cinque di agosto io non ero in vacanza sfrondato dal quattordici al ventiquattro potete controllarmi cioè Cibele agosto abbiamo portato una nostra serie riproposte perché ci siamo avviati anche sullo spunto che ci è stato dato a diventare progettuali quindi non rincorrere con le lamentele non andare a dire quello che ci viene tolto
Mandare dire come si devono fare le cose prendendo c'è nostra responsabilità e introducendo una serie di circostanze il ministro tempestivamente in tempo reale mi ha risposto dicendo
Condivido alcune di queste ragioni anche se non sono mie veri Fender o all'interno del governo
Io credo che questo sia il modo migliore per lavorare
Mi c'è un vecchio proverbio che riceve che sbaglia solo chi non lavora quindi noi cerchiamo di lavorare cerchiamo di confrontarci io chiedo e lo chiedo pubblicamente signor ministro la nostra associazione la nostra gente
Vuole continuamente aver la possibilità di confronto perché noi questo sì lo rivendichiamo
Noi rivendichiamo il diritto di poter essere interlocutori di uno conoscenza ricettore che non possiamo delegare ad altri il nostro settore il nostro mestiere
Crediamo riconoscerlo meglio di altri e credo di poter chiedere per finire al ministro Carey questa considerazione continui a farcene titolo e a farcene merito
E ha svolto un segretario che è sempre stato molto attento alle nostre ragioni fin da sempre ma forse il guaio che ci conosciamo da tanto tempo
E abbiamo stima reciproca certamente l'UE occupa una posizione di maggior prestigio rispetto alla mia un grazie ancora sentito per l'impegno che sta profondendo per dare serietà trasparenza e lealtà ai comportamenti di questo Governo grazie
Grazie varasse grazie anche per gli apprezzamenti al Partito popolare ora la parola a il presidente della regione Abruzzo Falconio che può darci anche la esigenze che le amministrazioni pubbliche hanno in questa districarsi delle di queste moratoria nei lavori pubblici
Queste necessità di poter sveltire le amministrazioni pubbliche credo che può esserci spiegato anche dall'amico Falconio presidente della regione Abruzzo
I governi regionali e autonomie locali credo di essere qui l'unico rappresentare
Del sistema
Delle autonomie locali e dei governi regionali
Certamente
Certamente è pienamente d'accordo con il ministro Di Pietro quando pone il problema di fare tutti la nostra parte
Perché ripartano i motori perché Silvia questo slancio e questa forte spinta comune
Perché un settore così importante riprende il suo posto insomma
Perché il ministro lo ha detto chiaramente elusi nella sua relazione alle commissioni della Parlamento ministro sa bene che nell'attività dei governi regionali che intendono muoversi nella direzione che gli auspicati
E che convengono sull'esigenza che occorra decidere e non perdere tempo i governi regionali delle Regioni debbono hanno la necessità di far presente come vi sia la necessità di sbaraccare una serie una congerie di norme attualmente vigente quelle stesse norme che il ministro debbo delle quali il ministro ha parlato del Parlamento e sulle quali è già in corso la sua forte iniziativa specialmente in materia di abbandono
Poi da rammentare anche le vischiosità tipiche delle macchine burocratiche macchine burocratiche a livello centrale ma che reputo burocratiche a livello periferico macchina burocratica come ministro sa bene sulle quali in qualche modo a psicologicamente influito anche il clima indotto dalla serie di eventi giudiziari crescono alle nostre spalle
Qui occorre andare anche ad una profonda riforma dell'amministrazione è un riassetto quanti ne ha parlato il ministro Di Pietro ne siamo d'accordo fra il ruolo del ministero il ruolo delle regioni l'impegno delle autonomie locali vorrei dire io appartengo come se il ministro ad una regione meridionale anche se di confine non eravamo gli altoatesini del vecchio regno Di Napoli D'Abruzzo legato anche al Molise dove una forte solidarietà e l'Abruzzo è l'unica Regione di quelle del Mezzogiorno antico e tradizionale che oggi uscita dalla condizione del sottosviluppo
E l'unica regione d'Europa che ha superato questa barriera che una serie di problemi anche nuove questo significa che in qualche modo si sono spesi abbastanza bene le risorse che erano state rese disponibili visto che la nostra condizione era quella di una regione classificata come penultimo per volume dire
E tuttavia io credo che di una certa cultura le dico senza pre
Pronunciare giudizi di merito una certa cultura della Cassa per il Mezzogiorno
Che realizzava praticamente tutta l'attività progettuale tutta l'avidità programmatoria
Abbia in qualche modo influito sui comportamenti e sulle culture della burocrazia e della classe
E che un dirigente economica politica delle forze sociali del Mezzogiorno c'è da tener conto anche di questo gatto
Che deve essere superato in termini rapidi ora io a quello che chiedo al ministro
Per essere concisi e quello di andare come abbiamo chiesto attraverso la conferenza delle regioni andare alla costituzione di tavoli di concertazione
Fra il ministero e le singole regioni
Con il compito di definire in tempi brevissimi di inventario delle opere da realizzare delle risorse disponibili delle scelte prioritarie da effettuare
E poi chiediamo che subito dopo venga stipulato un accordo di programma fra il Ministero ed ogni singola regione
Che fissi scelte procedure tempi certi e rigorosa dispensa e che dovranno essere periodicamente verificate da un comitato di sorveglianza formato dall'amministrazione centrale regione questa è la richiesta di fonti che noi formuliamo al ministro che peraltro conosce il ministro sa che noi non siamo in linea di principio contrari al discorso del potere sostitutivo
Basta diciamo che il potere di istituti potrà essere esercitata nelle forme i denti rituale
Con tutta la severità necessaria soltanto in caso di inadempienza rispetto all'accordo di procura e infine l'ultima esigenza che volevo porre anche se ha come dire la dimensione minore
E quella che da parte del ministero del ministero si va da quel potenziamento degli uffici tecnici locali e una più efficace dei finiani definizione ed utilizzazione del fondo per la progettazione istituito con la finanziaria
Un'ultimissima cosa che sono un'annotazione dobbiamo far ripartire tutto il sistema delle imprese non solo le grandi ma anche quelle piccole in questi giorni noi stiamo misurando Citton le scelte relative alla delibera CIPE per le aree in via di sviluppo
Siamo stati affollati da una serie enorme di progettualità
Da questo secondo me è il segno anche del bisonte
Di far ripartire accanto al nella locomotiva
Anche il vagone di quella serie di interventi propri dello spazio ordinaria ai quali si lega tanto spazio d'iniziativa del sistema della piccola e media impresa
Come vorrei dire
Che una scelta di fondo che condivido del ministro Di Pietro io l'opposta anche nell'area nel con i nostri imprenditori e quella donna opzione principale per il recupero la mia regione ha fatto una scelta convenuta con i sindacati Étoile l'organizzazione degli imprenditori per dare al recupero un dignità prioritaria nelle linee da portare avanti grazie
Grazie presidente Falconio ora la parola al dottor Marino presidente Telecom fra cooperative che ci porta anche
L'impegno Telecom fra cooperative delle cooperative in generale per il rilancio del settore dell'edilizia l'impegno non può che essere quello delle imprese private quello del mondo produttivo non possiamo non essere d'accordo con le parole del ministro
Però a me pare che dobbiamo fare insieme al ministro una ragionamento un po'più complessa
Questo settore quello delle opere pubbliche è un settore da alti e bassi
In quattro cinque anni ma non è la prima volta nel nostro Paese
Siamo andati siamo passati dal trono di un business ricco che si faceva su questo settore alle polveri di Tangentopoli e poi siamo arrivati appunto al tentativo all'altare che sul quale oggi ci vuole portare Di Pietro con il rilancio del Governo
Con il rilancio delle opere pubbliche
Ma perché
Si chiede il rilancio delle opere pubbliche nel nostro Paese non solo ovviamente quelle centrali ma di tutte le amministrazioni dello Stato
Lo si chiede per due ragioni
La prima ragione diciamo che di natura congiunturale perché con le opere pubbliche si produce lavoro si produce occupazione si fa impresa quei due ragioni di tipo keynesiano la seconda
Motivazione
E che
Questo Paese come tutti i Paesi che vogliono vivere della competizione soprattutto quando non solo ricchi di materie prime ha bisogno continuamente di a Baudelaire darsi di domandarsi
E uno dei sistemi di ammodernamento road certamente l'unico e quello di dotare il Paese continuamente di infrastrutture e non solo di operare della valutazione
Operare delle infrastrutture significa innovare il Paese e fare quello che fa ogni impresa del nostro Paese
Non può un Paese
Che vuole assomigliare per certi versi è un'impresa della competitività rimanere come è rimasta l'Italia per dieci anni in assenza di infrastrutture perché altrimenti perde la competizione non entra in Europa dove dovrebbe entrare
Ma queste considerazioni che mi pare siano abbastanza ovvie banali
Cosa si contrappone quindi dove dobbiamo operare dove deve operare il governo dove devono operare gli operatori per tentare di riaccendere questi motori ridare fiato di dare spinta a questo treno a questa macchina
Io dirigo tre ministro lo so se è d'accordo con me tre
Contrapposizioni tre blocchi
Il primo è il problema delle risorse pubbliche
Il secondo è la questione giudiziaria
E il perché bisogna pur parlare e il terzo problema è la questione ambientale abbiente e sviluppo
Il primo quello delle risorse pubbliche e private ma risorse pubbliche di pare di capire siamo anche d'accordo che questo lembo vento tanto dei grandi investimenti o meglio le risorse ci sono si tratta ci sono per partire
Si tratta di renderle più spedite di rendere più funzionali in sostanza di velocizzare la spesa
Per quanto riguarda la questione giudiziaria o i problemi giudiziari più che la questione giudiziaria
Certamente questa non è la sera
Per parlare dei problemi giudiziari e per parlare di un problema specifico come quello dell'abuso d'ufficio io ero solo pubblico ufficiale rossonero amministratore pubblico
Però ritengo che dobbiamo dare senza se mai arrivare all'abolizione come taluni chiedono anche autorevoli dell'abuso d'ufficio dobbiamo però arrivare per dare certezza agli abili estrattori ai pubblici ufficiali dobbiamo dare un confine delineare un confine più detto tra illecito e l'illecito
Perché l'abuso d'ufficio così come oggi è visto e interpretato anche dalla magistratura si presta spesso l'equivoco
Io lo sa cosa quale sia l'esperienza dei di molti operatori ecologici
In ordine all'applicazione della duecentoquarantuno
Ma l'applicazione della duecentoquarantuno denota
Che non si può chiedere a un amministratore sono da un pubblico ufficiale
Di cambiare di stravolgere la il suo modo di operare senza dare una maggiore preparazione senza dare una maggiore responsabilità ma semmai lasciandolo nelle stesse condizioni esistenti esistente o preesistenti
Questo significa fare di quel pubblico ufficiale una persona deresponsabilizzato oppure che si auto
Intende auto tutelare questo provoca somministro e lei lo sa un blocco una parte nel blocco dei lavori
E poi i ministro io credo che vada certo non dipende da lei dipende da una serie di circostanza dipende dal governo nella sua interezza ripetono le forze politiche ma credo che debba essere ricostituito un patto di fiducia tra le istituzioni
Le impresa i cittadini
Un patto che vi ha certamente maggiore trasparenza e maggiore velocità e velocizzi
Perché non si può pensare sempre ovvero una riserva mentale sull'italiano sul modo di agire dell'italiano che un popolo tendenzialmente pare rivolto verso la furbizia verso il reato e quindi ingabbiare tutto quello che e vada rapporto tra il pubblico e l'impresa in una Rete di normative molto stretti e molte stringenti nelle quali l'onesto si scoraggia e il furbo spesso viene premiato perché cerca nella scappatoia di pregare l'onesto
Quindi a me pare che questo problema di un nuovo patto tra impresa e i cittadini vada dopo soprattutto dopo Tangentopoli inesistenza di Mani pulite riscritto tra il nostro popolo e le istituzioni e infine
Prima della questione ambientale pongo anch'io il problema che qui ha posto il presidente della regione
Io penso che la vicenda di Tangentopoli ha dimostrato che il nostro nostro il mercato delle opere pubbliche era un non mercato
Era un mercato drogato era un mercato di tipo sovietico dove c'era un piano quinquennale
O forse decennale tra istituzioni partiti e
Impresa
E nel momento in cui partiva una legge probabilmente si sapeva anche a quali compreso quale gruppo di imprese sarebbero andate il finanziamento sarebbero andate quelle opere
E io non sono certamente perché dobbiamo riprendere o dobbiamo a arrivare ad un mercato senza regole io credo che anche un mercato competitivo debba essere un mercato nel quale ci debbono essere le alleanze tra imprese non ci deve essere pure semplice competizione però è certo
Che in questo Paese validata nuovo spazio nuovo peso anche alla piccola e media impresa soprattutto in questo settore
Quindi non può essere o vedersi o intravedersi un normative indirizzi che premia no essenzialmente la grande impresa io sono favorevolissimo e non si può non essere favorevoli alle introduzione come lei chiede
Del processo innanzi cioè della presenza di capitale
Privato per la realizzazione di opere pubbliche è giusto è una linea che va perseguita soprattutto in questi frangenti di difficoltà del bilancio dello Stato
Però anche vero che attraverso questa strada se non è ben regolamentata verrà meno
La concorrenza
Perché a si aggiudicheranno o guideranno quei lavori soltanto l'impresa e le grandi imprese che saranno dietro di loro dotate di strumenti finanziari e bancari che ovviamente non è possibile non sarà possibile
Realizzare attraverso la piccola e media impresa
E io chiedo quindi che si sia ci sia più attenzione
Per esempio attraverso la politica dei Consorzi non i Consorzi traggo solo però tra cooperative e consorzi anche tra le imprese
Proprio per dare la possibilità nella politica consortile di fare e di realizzare un equilibrio maggiore tra piccola e grande impresa e poi ho finito
Con la questione ambientale finito con la questione ambientale io condivido
Al cento per cento ciò che affatto e ha detto il ministro Di Pietro qui sono perfettamente d'accordo io credo che la salvaguardia tra l'altro dell'ambiente
Da apportate in aggiunta allo sviluppo non in detrazione allo sviluppo il nostro è un Paese stranissimo dove la politica dell'ambiente anziché qualificare l'ambiente tenente ha ora bloccare a fare ostruzionismo a vendere immobile qualsiasi processo di avanzamento di ammodernamento del nostro Paese
E allora sono ministro io la incita ad andare avanti dicendole solo che c'è un paradosso nella nostra nella nostra civiltà nell'attuale nostra civiltà le grandi opere edilizia del passato
Vengono anche oggi sulla stampa un suo avversario suo versarlo comunque un suo accertamento suo avversario politico lo ha infatti notato
Debbono essere
Tutelate giustamente debbono essere devono rimanere come parte integrante del territorio le grandi opere pubbliche dell'altroieri dei secoli che non ci portiamo dietro
E allora perché non dovremmo avere anche noi oggi
L'ambizione di fare di realizzare grandi opere pubbliche che servono alla nostra società alla nostra comunità come allora servivano quelle opere pubbliche quegli acquedotti quelle strade
Io mi domando allora perché mai dobbiamo rinunciare a questa azione che è l'unica azione che ci consente di entrare
In Europa e allora ministro e Veron la politica ha bisogno di serietà ha bisogno di sense di sincerità ha bisogno di certezze e sui lavori pubblici ci vuole serietà sincerità e certezze non ci auguriamo che lei continui a combattere le battaglie che ha compiuto ha combattuto in questi giorni
Grazie Marino che ha portato la voce delle cooperative delle piccole industrie ora la parola rappresentante delle grande impresa
La rappresentanza dalla grande impresa del presidente dell'Agi ingegnere Crespi
La sera a lei la parola
Desidero anch'io ringraziare il segretario Bianco il ministro Merloni per poter essere qui
A esprimere un punto di vista desidero anche ringraziare il ministro Di Pietro per averci per avermi più volte dato la possibilità di illustrargli alcuni aspetti che abbiamo sempre ritenuto di primaria importanza ho sentito citare proprio dal ministro Di Pietro questa sera alcuni numeri
Parla si è riferito ai dati del Cresme
Citando l'ultimo trimestre dopodiché altri interventi hanno detto che bisogna rilanciare anche la piccola impresa perché è soltanto la grande ha trovato il suo spazio per io credo che bisogna fare un attivo di giustizia i dati Cresme li ho qui davanti invio presi anch'io aggiornati fino ad agosto
Sì che sono quelli suoi cioè sono gli stessi l'acqua
Per esempio dicono che
Si fanno praticamente il novantotto novantanove per cento di appalti al di sotto del miliardo e mezzo quindi è vero che
C'è stata una grande ripresa
è verissimo ne siamo tutti contenti non so se sia altrettanto vero che si è così penalizzata la piccola la piccola impresa la sensazione è che quello che è successo fino adesso abbia sostanzialmente dato grande spazio proprio a questa piccola impresa
Non lo so c'è bisogno di lavoro per tutti chiedo che l'elemento
Tre cose
Portano proprio al fatto di creare una occupazione
In termini più permanenti in periodi più lunghi io credo che noi dobbiamo cominciare anche a ragionare non soltanto in termini di opera pubblica fine a se stessa
L'opera pubblica serve per uno sviluppo economico della nazione se no non serve io credo che sia opportuno cominciare a ragionare in questi in questo senso
Fare dei piani economici e per raggiungerli per per poterli mantenere dotare la nazione di tutta una serie di infrastrutture che consentano di mantenere quei piani economici questo è muoversi verso un metodo che mantenga l'occupazione costante nel tempo e riduca quegli andamenti sinusoidali
Di cui qualcuno qui ha citato
Voglio semplicemente essere assolutamente d'accordo con il ministro Di Pietro quando dice poniamo il Progetto al centro
Poniamo il progetto al cento per assolutamente fondamentale questo fatto
Ecco non uccidiamo però la capacità di pensiero e la progettualità che deve essere alla base della sana competizione l'impresa deve avere al suo interno una capacità progettuale per poter competere per poter trovare delle idee migliori per poter essere aggiornata con i tempi
Se no questo non è possibile e addirittura rischiamo di uccidere l'impresa che essendo di grandi dimensioni da molti anni si cimenta in tutto il mondo laddove poi si va proprio cimentare sulle grandi imprese
Io ero piccolo ero bambino andavo a scuola
Quando si parlava con grande orgoglio del lavoro italiano all'estero
Addirittura sui libri di scuola si parlava delle opere che gli italiani andavano in giro per il mondo a realizzare
Poi sembra che ci si è messi a completamente dimenticati sembra che l'impresa italiana non bada più all'estero
Non è vero le imprese italiane rimasta presente all'estero continua a portare in giro l'orgoglio italiano crea lavoro noi abbiamo bisogno di poter sopravvivere in Italia per poter sopravvivere all'estero
Non è possibile correre il rischio di cominciare a pensare e purtroppo è un ragionamento che ho sentito fare da qualcuno di diventare stranieri per poter sopravvivere
Questo credo sia un fatto gravissimo noi dobbiamo creare lavoro a casa nostra per poter vivere a casa nostra siamo italiani e dobbiamo andarne orgogliosi questo che appiglio infrastrutturale di cui tutti parlano
Ministro diamoci una mano perché non diventi un handicap per l'Italia grazie
Grazie ingegner Crespi ora o un minuto di tempo per una domanda ad Antonio Di Nunno che sindaco di Avellino abbiamo qui ha avuto ancora presentante dalla Regione e anche un rappresentante dei sindaci d'Italia
Ma io al signor ministro vorrei chiedere una anzi non chiedo
Propongo un argomento
Signor ministro l'anno scorso il diciotto di agosto il ministro il governo Dini il governo Dini ci propose hanno i sindaci chiese quali sono le opere pubbliche per le quali voi state firmino riuscire ad andare avanti libro bianco si parlò di sessanta mila miliardi
Non abbiamo avuto mai risposta ne abbiamo dato delle risposte
Fece rabbia questo per motivo molto semplice io mi permise di scrivere al presidente del Consiglio Dini una lettera ma badate che le opere pubbliche sono ferme nei cassetti dei ministeri e delle regioni dalle Melacca suo figlio della Regione Campania
Ci sono tanti problemi tanti argomenti
Io qua sento parlare piccole e grandi imprese guardi
Se lei viene ad Avellino credo in una visita ad Avellino proprio per le tante cose dette sia opportuna anzi mi permetto di invitarla già da adesso lo farò magari a fine novembre il ventitré novembre una data importante per lui non è un il nostro laboratorio da tanti punti di vista
E passiamo da una grande impresa che chiede badate per un'opera pubblica non completata per la quale c'è una vertenza con il Comune
Di diciannove miliardi di lire ne ha realizzati quattordici chiede oggi al Comune di Avellino a quattro anni di distanza quarantadue miliardi di danni
Il ministero del Bilancio due va a dare un parere su opere pubbliche in tutte le aree colpite dal sisma dell'ottanta
Per opere strettamente connessi alla ricostruzione
Il governo italiano tramite il ministro del Bilancio non ha mai dato il parere per la realizzazione di opere di urbanizzazione
Che servivano a rendere abitabili le case per le quali lo Stato ha dato i soldi quindi abbiamo tante tantissime argomenti e problemi
Dico questo perché
Siamo francamente stanchi di tutto quello che succede
Io anche questo tentativo di usare la scorciatoia Di Pietro che vedo come una una sorta di forzatura il ministro che viene dall'esterno da fuori può forse riuscire finalmente a farci superare certi ostacoli ma amici e noi siamo una forza politica ma alla fine il Parlamento siete voi che dovete decidere il sindaco vi dicevo proprio questo i gli enti locali hanno garantito dalla Costituzione un'autonomia
E proprio il nostro partito il partito delle Autonomie questa autonomia avrebbe dovuto conservare e preservare
Ebbene signor ministro noi non chiediamo niente di particolare se non di restituirci la funzionalità la libertà di iniziativa
Che sancita proprio dalla Costituzione i regolamenti lei né lei né i tanti lacci questo opprimono impediscono una ripresa sia dell'attività edilizia sia delle opere pubbliche
C'è bisogno che lei le io questo chiedo a lei e la domanda che le rivolgo è proprio questa
Restituisca agli enti locali il ruolo di protagonista lei dice mettere al centro il Progetto guardi che le regioni ad esempio non sono stazione appaltante
I comunisti i rapporti nostri sono proprio con le imprese piccole e grandi ebbene noi non riusciamo ad avere una libertà di iniziativa e mi permetto di concludere dicendo badate
Se non liberate da questo punto di vista avete voglia di fare programmi non riusciremo a concludere un bel nulla
Tutto è fermo perché abbiamo costruito negli ultimi quarant'anni qualcosa di incredibile proprio attorno a questa il concetto e concludo davvero è questo
L'ente locale se ha alla disavventure richiede un finanziamento il ministero l'ente che De concede il finanziamento
Mette il cappello su quel comune su quell'opera per cinquanta e cento anni a come si deve il faraonica fattore di rame deve essere controllato risorge sì per millenni questo è assurdo noi andiamo ai ministeri a chiedere permessi ciò perché non sono non siamo neppure riusciti a far cominciare
Questo è che deve la novità che deve esserci allora voi dite il ministro Di Pietro perché voi giustamente aspetta a diminuire io dico che il ministro
Del governo Prodi un governo nuovo che ha promesso cose finalmente nuove ma sorretto da forze politiche che viva dio devono capire che è cambiato il tema può è che con tutto quello che accade in questo periodo dobbiamo pur capire che l'autonomia degli enti locali sono qualcosa di veramente reale concreto sono state troppo mortificate
E allora noi aspettiamo dal ministro Dini Di Pietro questo atto ecco dalla io l'uccisione in un mondo che è stato troppo fermo per tantissimi anni
Grazie al sindaco di nonno grazie a Totti e relatori e queste tutte partecipante a questa tavola rotonda ora aspettiamo le conclusioni
Deve Pietro io prima di passare la parola allori lo vorrei ancora ringraziare ringraziare certa per aver partecipato a questo dibattito aver portato suo contributo
Ma particolarmente ringraziarlo per quello che fa per l'Italia
Dal nel ministero dei lavori pubblici per l'azione che svolge più in questo ministero che io conosco che per l'azione concreta fattiva produttiva che sta portando avanti e che darà risultati importante per il nostro Paese
E infine un ringraziamento anche perché lui l'ha detto lui e si ritrova a casa sua e io le dico bentornato tra il popolare bentornato dei Pietro e mezzo hanno
Vediamo di risponde
Io vengo sempre con fascicoletto
Vediamo di rispondere
Alcune delle questione che mi sono state poste non ha tutte perché su molte delle sue
Delle stesse sono siamo tutti d'accordo per cui è inutile che e poniamo il problema
Dottor Crespi c'era il problema piccola media impresa grandi imprese eccetera
Abbiamo bisogno di tutti
Così come abbiamo bisogno del Progetto e abbiamo anche bisogno della progettualità nell'impresa e abbiamo bisogno di progettisti abbiamo bisogno di tutti cioè veramente c'è necessità di
Un nuovo spirito poteri di ripristinare lo di di di
Posto questo
E vero lei dice noi ci vogliamo mettere a disposizione per dare il nostro contributo lo confesso io spesse volte chi era mettiamo chiedo anzi ho scritto io forse nell'Osama la Consulta non so chi da chi appartiene a voi allora alla Consulta io l'altro ieri una colla Rivera la lettera ho scritto chiedendo se per favore mi dava delle indicazioni sa perché lo posso fare adesso a scrivere anche alle a a alle associazioni di categoria imprenditori sindacati io gli ho parlato al presente che al si può fare il problema prima qual era che si stava attento pochi si incontrano indichino sicura perché dietro c'era sempre in sottofondo una seconda ragione del perché bisognava parlare con questo non bisognava parlare con questo bisognava parlare dietro all'angolo con questa
Ma siccome se si parte dal presupposto che non ci devono stare questioni tangentisti e dietro si deve discutere fra tutti
Come porta io non ho chiesto lei dice noi ci dobbiamo parlare è vero non è vero che ci parliamo io parlo tranquillamente con gli imprenditori e non mi vergogno di parlare come partner la vedevo i sindacati con la cooperativa non mi vergogni parla tanto bideriva chiedo quella percentuale primo portale
E quindi il problema non si pone si può superare il problema lei ha parlato di abuso d'ufficio
Alessandra romani giornalisti e perfino
Ma lo sa che nel il periodo storico di Mani pulite
Noi non abbiamo persona io personalmente e comunque noi nel periodo storie di Mani pulite non abbiamo mai contestato nessun
L'abbiamo sempre contestata corruzione
Perché
Sai come diceva una battuta non adesso è qua se è il momento e passato il momento di vedere diciamo così
Dalla prima linea alla si comincia a diventare un po'di storia anche questa per si possono affrontare tanta netta di perché di notte e giorno poi si lavora manifesti era anche il tempo di battute che scrive scherzi si era
Un pour parler che molte volte ci facevamo io e Piercamillo Davigo sul tipo di reato no perché nasce dal fatto come possiamo inquadrare questa fattispecie criminale eccetera
Ed era venuta fuori questa battuta sull'abuso d'ufficio fra noi che ripeto noi non abbiamo mai contestato note di questo
Perché contestiamo la corruzione
L'abuso di ufficio e delle due l'una
Ho una corruzione nonché non si riesce a provare o è un bel niente
Dal punto di vista penale
Allora bisogna sforzarsi per trovare perché
Una persona una cosa che deve fare in un modo lo fa in un'altra cos'è l'abuso in atti d'
Sincero e fare un atto contrario ai propri doveri d'ufficio perché è uno lo fa volontariamente o non lo fa volontariamente ha sbagliato e va be l'abuso è un reato si chiama diritto doloso e ci vuole la volontà ma se uno sbaglio vuol dire che non c'era la volontà è chiaro o ha sbagliato per o non ha ha sbagliato ma ha fatto il furbo e voi immaginate che uno che sa che una cosa si fa bianco lo fa vero per il gusto di farlo neo dietro ci deve star è sempre una ragione allora la prima cosa fare bisogna da reclusa tutti si tiene
La prima cosa da fare bisogna andare a cercare la ragione è vedere che le dà ragione se uno l'ha fatto con la volontà di fare un atto contrario doveri d'ufficio dietro c'è un fatto di corruzione
Dichiaro
Questa è la logica che ha mosso la nostra inchiesta quando eravamo la parte storica
Bisogna che ci sia una ragione no perché uno lo fa
Poi ci è stato detto
C'è stato detto guardate qui è importante se la persona della Regione Falconio noi siamo cugini no io poi particolarmente cugini perché a un certo punto
è la dalla nostra storia e ci hanno divisi ed io che ho mi sono trovato con la masseria dalla parte del Molise e metà delle perda la parte la Brussels un radicalismo chi siamo
Ecco perché mia madre è una dall'altra parte il fiume Pinter abruzzesi mio padre una sala parto era molisano si condizioni maschietti e siamo diventati Molise
Allora la
Ha detto ci vogliono i tavoli di concertazione solo un tavolo di concertazione sono d'accordissimo però bisogni che poi questo tavolo di concertazione delle Regioni Stato Regioni Stato enti locali bisogna che però produce un risultato che fa stato voi sapete o non sapete che oggi come oggi al tavolo di concertazione e ne ho fatto qualcuno fatto una per Malpensa li ho dovuto fare né un altro in corso nel sud per bisogna che siano tutti presenti
Cioè vaste cure non va ma se uno non va
è bisogna avere l'unanimità dei presenti o meglio virus lunari vitali non dei presenti di dei partecipanti ma di più ancora di coloro che sono legittimati a partecipare cioè o siamo tutti d'accordo l'unanimità dica vero che democrat sì
Unicamente perché si è si è liberi di pensarla in un modo diverso dagli altri purché valga il principio si discute si dia voce alla maggioranza ma se si cerca a tutti i costi l'unanimità i tavoli di concertazione
Glielo diventa un un tavolo dove si discute si discute si discuta poi ci si riaggiorna ci sia giorni se si è giunti ecco non è possibile una situazione già Elpidio sono da
Corro sul tavolo di concertazione purché venga modificato un attimo questa normativa dove valga un principio maggioritario che a mio avviso è un principio di democrazia
Siccome ho già parlato dell'abuso d'ufficio che non ha dagli troppo carne al fuoco evito di parlare del rapporto ambienti sviluppino già parlato altre volte è un valore però
Cambia il valore di un contenuto certe proprio l'ambiente è un valore lo sviluppo di un valore l'ambiente e lo sviluppo non è detto che si l'uno contro l'altro devono essere viaggiare insieme nel rispetto l'uno dell'altro rispetto l'uno dell'altro che un amico mio non vuol dire che basta che ci si rompa
I ragazzini terribili che debba nascere sembra una conflittualità si dà retta anche alle alle prese di posizione alle dichiarazioni quest'
Forania però poi bisogna farla lo stesso le cose perché se dobbiamo metterci paura dobbiamo impaurisce ogni volta che qualcuno strilla va be non facciamo nulla ecco queste concetto
Per cui per quanto mi riguarda ripeto io
Cercherò di rispettare la dance Tanzi rispetterò la legge e l'ambiente dopodiché porterò avanti fino al limite delle mie comparve competenze quelli che sono i miei i miei doveri
è stato poi
Indicato Versilia di Avellino che appunto bisogna ha detto ministeri lo Stato bisogna che ci diano libertà di iniziativa questo è vero con
Ancora una volta come la storia del del tavolo di concertazione Tito Mafai se non fai riprendo cioè il potere di sostituzione
Perché se no si sposta semplicemente da una stanza un'altra stanza il problema
è chiaro
Non è che a volte anche nel specie a livello regionale lo devo dire specie a livello regionale ma si possono riproporre le stesse Problemi gli stessi intoppi che esso
Proposte a livello centrale sì che poi abbiamo invece avere un'unica macchina che non funzioni rischiamo d'avere tante macchine che non funzionano quindi ancora una volta a mio avviso il problema è oltre a quei tre blocchi che dice lei bisogna superare un altro blocco quella della
Buona volontà bisogna metterci buona volontà tutti quanti cioè devono superare il blocco del dello stare ferme nel fare da Ponzio Pilato del criticare soltanto
E lo stare a guardare noi stiamo qua quei ma sembra l'unica
Appena no no a tutti hanno dato hanno pagato effettuato
Donato aveva
Grazie a Dio mio padre sì perché è un amico lo conosco
No
Io
Giacca
E allora
Un patto di fiducia
Ecco queste sono le il messaggio che ci ha lanciato il responsabile della collettivo a me sembra che sia un piove questo la chiave di lettura ridiamo uscì fiducia reciproca con
L'impegno a sfiduciare sci se non facciamo il nostro dovere
Grazie
Con
Mi salutato vi ringrazio come si dice quando si saluta ci hanno ma