L'evento è stato organizzato da Partito Comunista Italiano.
Sono intervenuti: Enrico Berlinguer (PCI).
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Pci, Torino.
La registrazione audio ha una durata di 30 minuti.
Rubrica
Dibattito
Conferenza stampa
10:00
15:00
09:30
8:32 - CAMERA
10:00 - SENATO
8:45 - Senato della Repubblica
9:00 - Senato della Repubblica
9:15 - Senato della Repubblica
13:30 - Senato della Repubblica
13:30 - Camera dei Deputati
13:30 - Parlamento
13:40 - Camera dei Deputati
PCI
Non si può confondere una strategia per lo sviluppo e le costruzioni speculative radicate dello sviluppo distorto degli anni cinquanta sessanta
Sono cose diverse
Interviene ora il contegno Enrico Berlinguer
Compagni
Cari compagni e compagne
Signori e amici invitati
Spetterà al compagno Reichlin
Rispondere domani
Ai problemi più importanti
Posti dagli e da coloro che sono intervenuti
E trarre le conclusioni
Del dibattito assai ricco che si è svolto e si sta svolgendo
In questa Assemblea
A me è stato chiesto un intervento
Che spero sarà breve
E vorrei anche scusarmi con voi se non potrò sentire tutti gli interventi
Dato che per domani mi richiama un impegno a Cuneo
Il mio intervento avrà al solo scopo di mettere in risalto il significato nazionale
Di questa Convenzione sul futuro di Torino
Una città che altre volte
Nel secolo scorso in quello attuale a anticipato eventi e processi che hanno coinvolto la vita dell'intero Paese
E fra queste anticipazioni
Non possiamo certo dimenticare la gestazione del Partito Comunista Italiano nel suo filone più fecondo e vitale
Quel lavoro costituito dall'incontro di tre amici di Togliatti di terra cinque con la frase
Una città ancora oggi
Lo ha detto anche poco fa l'onorevole Pininfarina
Lo aveva detto ieri il compagno Fassino
Una città laboratorio
Perché in essa si manifesta con particolare evidenza e drammaticità
Quell'intreccio fra crisi e sviluppo
Tra declino e trasformazioni innovazioni
Che percorre oggi l'intera società nazionale
Dove i compagni
Delle loro tesi
Della relazione svolta ieri dal compagno Fassino
Di questa convenzione
Avete indicato con lucidità
Che il punto d'avvio di una politica per lo sviluppo
Per Torino e per l'Italia
Sta oggi nella produzione diffusione
Dell'innovazione scientifica e tecnologica
In ogni settore della vita nazionale nell'industria
Nell'agricoltura
Nei servizi
Nella pubblica amministrazione
Nell'istruzione e nella formazione
Nome cosa di poco conto
Che un partito come il nostro
Che rappresenta tanta parte della classe operaia italiana
Compia una simile scelta
E la proponga al movimento dei lavoratori e all'intero Paese
Siamo dunque noi comunisti
I Vetter o i passatisti gli arretrati Dio operai iscritti
Come taluni dipingono
Siamo noi comunisti coloro che con realismo e con lungimiranza
Indichiamo il problema di fondo di fronte a cui si trova l'economia
Di un paese dell'occidente
Come l'Italia
E il salto che essa deve Conchia
Ancora una volta
Ponendo come obiettivo storicamente maturo necessario
Il Partito comunista italiano dimostra i suoi caratteri
La sua funzione di grande forza nazionale e democratica
Di partito del cambiamento
è una scelta la nostra coraggiosa ed ambiziosa
Perché tende a superare nello stesso movimento operaio
Come ha ricordato compagno Fassino e numerosi altri compagni
Quegli orientamenti e atteggiamenti
Che si limitano ad agire sulle conseguenze che le trasformazioni e le innovazioni
Producono
Sull'occupazione
Sulle condizioni e l'organizzazione del lavoro e sulla distribuzione del reddito
Per assumere invece una posizione di intervento attivo
Volto a promuovere l'innovazione
E a darle un fine un orientamento
Una guida
Questo cambiamento di mentalità e di condotta
Comporta
Comporta anche per noi
La soluzione di problemi assai complicati ed ardui
Ma come ha detto giustamente Fassino di una cosa bisogna essere consapevoli
Che i problemi che insorgono
Presse perseguendo una linea
Di stimolo allo sviluppo e all'innovazione
Sono meno gravi di quelli che non sorgerebbero se si assumesse una posizione di ostilità e di diffidenza verso la innovazione
Anche perché essa sarebbe in questo caso controllata e guidata esclusivamente
Dalle convenienza degli interisti dei gruppi dominanti
O di certi settori dell'economia
Con il movimento operaio impegnato in battaglie di retroguardia
E in definitiva perdente
Battaglia perdente non solo da un punto di vista di classe
Ma guardando all'interesse generale della società italiana
Del Paese
Il capitalismo italiano
Non è stato mai capace
Almeno per quanto riguarda i sui gruppi dominanti
Di scegliere in modo conseguente
La via del massimo sviluppo delle forze produttive
Ce lo ha detto la storia dell'Italia posto unitaria
Quando la grande borghesia capitalistica
Invece di sollecitare ed alimentare in tutta la superficie del Paese
L'espansione e la crescita di tutte le attività produttive e di scambio
Ciò che avrebbe comportato anzitutto una profonda riforma agraria
La liberazione dei contadini del mezzogiorno e la rinuncia al protezionismo
Ha scelto la strada dell'alleanza con i ceti feudali e semi feudali dell'Italia meridionale
E con altre forme di rendita parassitaria
E ha fatto poi le sue fortune col fascismo
Attraverso il corporativismo
La compressione economica e politica dei lavoratori
E la produzione di guerra
Le norme liberazione di energie
Conseguenti alla conquista alla riconquista della libertà
Ha dato luogo a un'impetuosa crescita economica
A riprova
Che la democrazia
La democrazia che esprime al più alto grado la partecipazione la coscienza e l'organizzazione delle grandi masse popolari
E il quadro politico istituzionale più favorevoli allo sviluppo economico
Ma anche la crescita pur
Così grande
Che si è realizzata sul terreno economico dopo la caduta del fascismo
è stata viziata e appesantita da ritardi strutture squilibri
Permanenti arretratezze
E oggi tutti i nodi vengono al pettine
Questo insegna la storia
Circa l'incapacità dei gruppi dominanti del capitalismo italiano e dei governi di imprimere al Paese un organico e generale sviluppo produttivo
E questo ci conferma la cronaca odierna
Il decreto governativo
Che viene pomposamente chiamato anti inflazione
Ma che in realtà realizza solo un taglio delle retribuzioni dei lavoratori
Non solo vorrebbe per per vorrebbe perpetrare
Una ingiustizia stridente e intollerabile
Ma è ben misera cosa
Rispetto alla dimensione enorme dei problemi che si dovrebbero affrontare per avviare
Una vera effettiva politica di sviluppo
Sta qui la portata generale della nostra battaglia politica e parlamentare contro il decreto
E ve la decisa opposizione delle masse lavoratrici
Come minata nella grandiosa manifestazione del ventiquattro marzo a Roma
Bisogna liberare il campo da questo incontro
Che non solo non è un rimedio all'inflazione alla disoccupazione
Al ristagno economico
Mai delirante
Rispetto alle esigenze che bisognerebbe soddisfare per garantire lo sviluppo e anzi mette l'economia italiana
Su un binario che la porta a un vicolo cieco
Proprio in questi giorni
Due notizie ufficiali di fonte governativa
Sono apparse
Che tolgono ogni argomento semmai
Ne sia stato uno
Ai sostenitori
Di l'atto d'imperio del governo contro i sindacati e contro i lavoratori
La prima notizia
è quella
Che l'inflazione
Nel mille novecentottantaquattro non uscendo era al dieci per cento
Cioè al tetto in base al quale si vorrebbe giustificare il taglio dei punti di scala mobile ma si assesterà e una previsione ormai pressoché generale intorno al dodici per cento forse più
Ma intanto l'inflazione del mille novecentottantatré
Che si prevedeva del tredici per cento
è stata lo abbiamo preso ieri del quattordici virgola sette per cento
Vedete quanto valgono poco queste programmazioni dell'abbassamento dell'inflazione sulle basi delle quali si cerca di giustificare il taglio dei salari
Poiché questi sono i dati
Come si fa annegare
La necessità di un Ricupero da parte dei lavoratori
L'altra notizia
Detenuta dal ministero delle Finanze
Prova
Che mentre si può tassare fino all'ultimo centesimo il reddito dei lavoratori dipendenti
Niente si è fatto e si fa per garantire
Una proporzionale tassazione sui redditi delle altre categorie
E l'Italia e il paese nel quale risulta che la media degli imprenditori
E persino la media dei gioiellieri guadagna meno degli operai
Forse questa è la ragione per cui
Il governo animato da intenti di giustizia
Vuole abbassare i redditi dei lavoratori
Dopo la pubblicazione di questi dati che però erano Bendotti ai ministri da mesi anche quando trattavano con i sindacati
Anche i ministri e il presidente del Consiglio hanno mostrato indignazione
Ma sta di fatto che il Governo ha rifiutato
Ogni misura concreta
Contro l'evasione
Per colpire le rendite finanziarie le attività speculative
Ed è stato finora solidale soltanto nel difendere
Un atto cosiddetto decisionista
Che colpisce i redditi dei lavoratori e la libera contrattazione sindacale
E che rivela tutta la sua in Equita e la sua inefficacia
Il suo carattere antidemocratico e incostituzionale
Essendo priva tra l'altro questo decreto legge
Della copertura finanziaria tassativamente prescritta per tutte le leggi dalla Costituzione
E mentre
Economisti delle più varie scuole e anche molti imprenditori
Riconoscono o ammettono l'inefficacia della cosiddetta manovra economica del governo
Vi è oggi alla Banca d'Italia
Oggi
Un governatore che lava
Che ritiene evidentemente che la prospettiva della ripresa economica italiana
Si debba affidare
Ha un passaggio
Di risorse dai salari ai profitti
E non alla progressiva liquidazione del peso schiacciante e soffocante
Che esercitano sull'economia del nostro Paese e sul bilancio dello Stato
Le rendite finanziarie
E le attività puramente speculative
L'indirizzo di politica economica generale che è insito nel decreto del governo
Rivela
Il vuoto di idee di iniziative
Rispetto ai problemi veri
Quelli che noi in questa convenzione abbiamo posto al centro
Quelli che veramente
Sono decisivi per il futuro
Il Torino ed elitaria
Quelli appunto della innovazione come condizione per il rilancio dello sviluppo
Come vogliono coprire questo vuoto
Sembrerebbe
Da rilevazioni e previsioni di cui ho avuto notizia nei giorni scorsi compiuti compiute
Da alcuni uffici studi specializzati sia privati che pubblici
Che nei prossimi dodici mesi possa realizzarsi un incremento di produttività
Di quattro cinque punti
Quindi abbastanza alto
Come conseguenza
De di ristrutturazioni già effettuate
Di alcune innovazioni introdotte
E dei numerosi licenziamenti operati da diverse in paese
Il governo e alcuni gruppi industriali e finanziari
Pensano evidentemente di vantare
Questo possibile potenziale incremento di produttività
Come un grande successo reso possibile da un atteggiamento duro
Verso i sindacati verso i lavoratori e quindi di conseguenza
A dispetto del nostro partito
Ma qui io ritengo vile un'illusione
Avvertita come tale anche da molti imprenditori
Che comprendono
Che è un reale e duraturo incremento di produttività
Non può essere conseguito lo ha ricordato ieri con chiarezza al compagno Andriani
Senza un clima di consenso
Senza un rapporto positivo con un sindacato forte rappresentativo e unitario
E contro i comunisti
Non fosse
Che perché in essi
E nella loro politica
Si riconoscono e hanno fiducia
Milioni e milioni di lavoratori e di cittadini ed è una fiducia radicata che nessuno esterni uscito da quarant'anni a estirpare
Money money gli incrementi di produttività
Chiediamo noi si possono conseguire
E quali innovazioni tecnologiche e organizzative della produzione del lavoro si possono realizzare
Nelle singole imprese
E nel complessivo apparato economico nazionale
Quando la massa dei lavoratori una gran massa dei lavoratori
Si sente come oggi
Colpite offesa indignata
Profondamente
Nei suoi sentimenti di giustizia
Espropriata dei propri diritti di contrattazione
Ferita
Nella sua dignità
Nella dignità
Di uomini liberi
E si sentono quindi spinti questi lavoratori
Ad accentuare la propria spinta conflittuale
E in ogni caso sono saranno
Con un comprensibile è stato magnanimo di irritazione e di svogliatezza
Gli studiosi di economia
Anche quelli di idee più avanzate
Trascurano spesso l'importanza
Che hanno per il processo economico per la produzione per la produttività
Il morale di chi lavora
La partecipazione l'adesione
L'iniziativa di tutti coloro che vengono chiamati a un impegno uno sforzo
Tra i quali vi sono certo gli imprenditori dirigenti ma tra i quali vi sono anche gli operai impiegati tecnici
Ma ben più grave che questa sensibilità
Per quello che viene chiamato il fattore umano dell'economia
E che è anche un fattore legato agli orientamenti alla coscienza politica specialmente in Italia
Questa sensibilità manchi del tutto nel governo
E cioè in coloro cui spetta trovandosi al vertice del Paese la responsabilità più importante nella sua guida nella sua unità
Dico la responsabilità più importante
Perché certo che lo ha fermato anche il compagno Fassino siamo convinti che non c'è un potere unico dal quale tutto emana che ci sono nella società italiana più poteri e di diversa natura
Ma credo che nessuno
E neanche l'onorevole Pininfarina
Potranno negare che vi è una responsabilità rimanga in Italia come in ogni Paese del mondo in chi detiene le responsabilità politiche principali cioè in chi ha nelle sue mani il governo
Invece proprio coloro che sono oggi al governo del paese
Stanno dimostrando
Per puro spirito di parte
Di volere uno scontro
Una lacerazione
Che proprio ciò di cui il Paese ha meno bisogno per curare i suoi primati
Ecco le considerazioni che ci portano a mettere in primo piano
Nel momento in cui tendiamo tutte le nostre energie dell'individuare i termini attuali del rapporto tra innovazione e sviluppo
Che ci portano a mettere in primo piano gli uomini come fattore essenziale
Dello svolgimento delle attività produttive
Ma anche come il fine di esse
E come misura fondamentale di valore delle trasformazioni delle innovazioni
Oggi si parla tanto e a giusta ragione
Di lavori numerosi e di lavoro nuovo
Ma noi che pure affermiamo qui di volere promuovere la massima diffusione di essi
Attraverso l'innovazione tecnica e scientifica
Vediamo chiaramente che le nuove tecnologie
Possono portare a esiti diversi
E anche anzi antitetico antitetici
Possono avere un effetto totalizzante ma significante
E perciò lesivo della dignità libertà e qualità delle persone
Possono averlo in diversi gradi fino ai massimi
Cioè fino a condurre a una nuova forma di imbarbarimento
O all'inverso possono e anche qui in diversi gradi
Promuovere
La progressiva liberazione degli uomini da antiche servitù
Ignoranze
Emarginazione
Ha detto bene il compagno Fassino
L'introduzione di innovazione deve perseguire per noi più finalità
Certamente ottenere il massimo di flessibilità e produttività di tutti i fattori dell'impresa
Ma anche liberare il lavoro dagli aspetti più alienanti e nocivi
Accrescere la qualità di saperi e di scienza incorporata nel lavoro umano
Determinare il più ampie fette di ricaduta dell'innovazione in tutta la società
E innalzare così la qualità dell'organizzazione sociale e della vita quotidiana
Non entrerò compagni nei tanti capitoli
Che apre questa giusta impostazione
Lo ha fatto Fassino
Lo sta facendo la convenzione continuerà a farlo l'intero partito
Sono i capitoli che riguardano primo una nuova politica economica nazionale
Che ponga alla base alla sua base il massimo impulso
Alla ricerca scientifica
E alla sua diffusione e alla diffusione dell'innovazione tecnica
Sviluppando anche a questo fine l'integrazione e la cooperazione europea
E le relazioni col Terzo Mondo
Secondo l'occupazione
E quindi la scelta degli strumenti e delle politiche per il massimo impiego della forza lavoro
Attraverso la sua formazione qualificazione e redistribuzione
E mobilità in tutti i suoi aspetti ma naturalmente non selvaggia
Ma contrattata con le organizzazioni dei lavoratori
Terzo la qualità dell'organizzazione sociale e della vita
E quindi la struttura degli assetti delle città e del territorio
E certo
Ha grande importanza
Che a Torino e nel Piemonte possano continua che Torino e il Piemonte possano continuare
Essere governate da partiti democratici di sinistra
Dalla Giunta comunale diretta dal compagno Diego Novelli
Detta dal compagno altro filone da una Giunta Provinciale anch'essa fondata
Sui partiti democratici e di sinistra
Quarto il rinnovamento del sindacato
Delle sue piattaforme contrattuali
Anche riguardo agli accordi per l'innovazione
Sul terreno aziendale di categoria di settore
La ricostruzione della sua effettiva rappresentatività
In due sensi
Nel senso della presenza piena nel sindacato di tutte le articolazioni del lavoro manuale e intellettuale
Operatori tra operai impiegati tecnici ricercatori
Che come ha detto ieri il compagno Gerace
Tenderanno sempre più a integrarsi
Con l'ingresso e l'espansione
Dei sistemi informativi
Nel generale processo economico e sociale
Ma ricostruzione della effettiva rappresentanza rappresentatività del sindacato anche nel senso
Della introduzione di un costume di un metodo pienamente democratico nella sua vita interna
E questa del resto la richiesta che si è levata possente in queste settimane insieme a quella della a il ritiro del decreto dalle masse lavoratrici che sono scese in lotta
E a proposito del rinnovamento del sindacato vorrei rilevare che è singolare
Che a molti commentatori della manifestazione del ventiquattro marzo a Roma
Sia sfuggita quella parte del discorso del compagno Luciano lama
Che affrontava con vigore
Di fronte a quella sterminata massa di lavoratori e di popolo
Proprio questi problemi
Chi adeguamento del sindacato alle nuove realtà produttive e sociali
Con questa iniziativa presa dai comunisti torinesi e piemontesi
Con l'accordo sostengono il contributo della direzione nazionale del nostro partito
Il Partito comunista dimostra compagne e compagni
Di sapere individuare
I problemi e gli obiettivi
Che veramente contano
E dai quali dipende
Il modo di vita di milioni di uomini e il futuro del Paese
E questo partito
Che con la sua con la convenzione
Si è rivolto e si rivolge non solo agli operai
Ma tutte le forze sociali culturali e politiche
Interessate al progresso generale emanazione
E ne costituisce un punto di riferimento
Comunque un interlocutore seri over riconosciuto
Che diventerà
Sempre più chiaro ed ampia
Dimostriamo così
Di essere un partito che sa lottare
Un partito che sa pensare
Un partito che sa indicare soluzioni trasformate Ricci
Nell'interesse dei lavoratori e della dazione
Nel segno della modernità
Della giustizia e della democrazia
Per assolvere questo compito abbiamo bisogno di grande audacia
Sono sicuro
Che questa audacia
Animerà il lavoro e l'intelligenza
Di tutti i compagni di tutto il nostro partito
Per favore che grazie tanto che
Il dibattito prosegue io chiederei a coloro i quali vogliono sfollare di farlo in silenzio per consentire al dibattito di Proust
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