"Scenari di politica e diritto internazionale" arg: la politica estera italiana

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale da Marco Ventura come al solito parliamo di politica estera fino più o meno all'una
E l'argomento di oggi è la politica estera italiana abbiamo assistito in questi ultimi giorni in queste ultime settimane a un intensificarsi di iniziative di politica estera italiane genericamente parlando dico genericamente perché in realtà i soggetti che si sono rivelati molto
Attivi su questo fronte sono stati diversi forse troppi
Abbiamo visto le le visite soprattutto in Medioriente del presidente del consiglio Prodi che il ministro degli Esteri Dini che proprio ieri si trovava in Israele ma anche delle ministero della Difesa Andreatta in Egitto e poi ancora le iniziative personali diciamo non istituzionali del segretario del PDS Massimo D'Alema
Qualcuno addirittura detto che si è trattato di una processione di re magi in in Medioriente ma l'iniziativa italiana
Non ha soltanto il Medioriente come teatro Anna anche altri e le prese di posizione che hanno anche provocato polemiche proprio per la diversità di certi toni di certi interventi fra di loro per esempio tra D'Alema i
Il ministro degli Esteri Dini riguardo a Israele anche se poi queste polemiche sono ovviamente
Rin entrate ecco diciamo è tutto questo insieme anche questa confusione di prese di posizione
Fa tornare alla ribalta il problema di quale politica estera voglia tenere l'Italia in questo periodo con il Governo dell'Ulivo e quale anche politica estera l'Italia abbia sviluppato nel nel passato e quindi noi avremo anche una prospettiva storica che ci porta al al passato infatti avremo abbiamo anche già in collegamento l'ex ministro degli Esteri Giulio Andreotti il senatore Andreotti che salutiamo Bongiorno senatore e abbiamo anche in collegamento un altro ex ministro degli esteri ma diciamo ancora molto attivo sul fronte della politica estera e della politica in genere l'onorevole Martino buongiorno onorevole Martino vorrei anche ricordare che il senatore Andreotti è proprio sulla politica estera attivo anche lui e soprattutto per quel che riguarda i paesi
Di cui parleremo immediatamente i Paesi arabi del senatore vedi anche il ripristino trenta giorni verifica già
Aperti tre numeri lingua araba e uno lo sta preparando soltanto su Israele proprio a questo settore che è un settore particolarmente critico che rimane tagliato
Ecco noi parleremo appunto di politica estera italiana anche con il sottosegretario agli Esteri Rino Serri con il presidente della commissione Esteri del Senato Giangiacomo Migone
Con Livio Caputo e con il responsabile Esteri del PDS che ha accompagnato da lei ma nel suo tour in in Medioriente Umberto Ranieri quindi sarà una trasmissione ricca di di interventi di prese di posizione vorrei chiedere anzitutto a all'onorevole Martino come giudica questo intensificarsi di iniziative
Ma tavola per certamente un fatto positivo che che ci si muovono l'impressione però che almeno così ciò che riguarda la percezione che noi possiamo avere di queste cose che ricordasse questo grande attività quelli immagine napoletana del fare ammuina vista la sua risposta a poppa di strappo ho risposto due e così via per censore non mi è sembrato che ci sia stato un coordinamento effettivo di tutte queste iniziative
Senatore Andreotti lei invece come come vede questo questo nuova attenzione dell'Italia per il Medioriente per per i Paesi arabi credo che il
Più costruttiva sarebbe qui il di
Riuscire a convincere l'Unione europea ad occuparci come tale di questo argomento non bisogna dimenticare che nel mille novecentottanta con la dichiarazione di Venezia
Con
Proposta di dieci reti Emilio Colombo da comunità pressione opposizione molto permane sul necessità di un negoziato e cioè il far mettere israeliani palesemente attorno a un tavolo lì per lì non fu creatività partito ai però
Io ritengo che questo è un po'un merito delle nostre politiche che noi proprio per non interrompere mai un buona relazione con Israele noi con vincemmo la comunità terrestre parato il problema il rapporto loro con i palestinesi dal rapporto economico comunità Israele questo ci ha consentito di mantenere un dialogo
Poi dopo le cose sono in parte raffreddate sono stati però interventi quello degli americani collegato con quello dei norvegesi
Tuttavia la situazione è ancora molto difficile quindi io credo che più che iniziative singole dei paesi del comunità oggi si chiama Unione dovrebbe esserci appunto una ripresa di interesse collettivo perché oltretutto se no è inutile poi diciamo alterità prevista dalla politica estera e di difesa comune c'è poi e ognuno va per conto suo questo non vuol dire che ci siano poi trattati bilaterali che vanno coltivati
Ho la notizia questo per inciso di stamattina è che il mediatore
Americano Dennis Ross abbandonata annunciato l'abbandono dei dei colloqui quindi dei colloqui per l'applicazione degli accordi di pace con soprattutto riferimento al dispiegamento israeliano da Hebron quindi è una situazione
Maggior ragione utile intervenire perché ma interviene tribù con molta oggettività perché guai a dare la sensazione che uno pende da una parte e dall'altra anche se credo che trattandosi Israele si può citare anche un passo del Vangelo che chi ha bisogno del medico Savoia malattie quindi quando per esempio più ammalati erano i palestinesi e occorreva dar loro una mano adesso sono tutte e due perché sotto la cenere il rischio di non far riprendere impiego uno spirito di negoziato è un rischio che che grava su tutti e che veramente può avere conseguenze molto serie
E se a senatore che come ministro degli esteri anche con il presidente del Consiglio è stato spesso criticato di essere un po'troppo filo arabo e piuttosto che il fido filo israeliana no in però devo dire
Di partito poi mantenuto sempre nei confronti degli israeliani una posizione di grande contatore tuttora o rapporti con loro
Sia da una parte che dall'altra molto buoni da difficoltà oggi è queste Netanyahu si trova in parte legato alla campagna elettorale che ha fatto controvoglia corpi chiosa lo quindi lui è frenato poi a una maggioranza nella quale contano molto sia i partiti religiosi sia quel piccolo partito che è una novità altri degli ebrei di origine Russia che anche quelli sono schierati contro però anche aiutarlo
Non parlare magari io lo il però fare in modo che veramente incontrino altrimenti va in che i fili ritengo anche all'interno dell'ospedale situazione rischia di avere una involuzione e questo non è nell'interesse assolutamente di nessuno quindi io certamente non è che uno il
Perfetto però ritengo che certamente quando a parte era visto come una specie di terrorista e per poter parlare all'ONU
Fu necessario che lui non è il visto è andato in America che l'ONU si trasferisse
A Ginevra in quel momento lì no ai Pascal che avevamo un po'alla mela dicendo che questa era una follia
Allora certamente a qualcuno forse dispiacque però
Ecco a questo punto la situazione ovviamente del tutto diversa e se c'è una qualche discriminazione nei confronti di un leader dell'area forse in questi giorni proprio nei confronti del Primo Ministro Netanyahu onorevole Martino ha fra l'altro non vedo che abbiamo in collegamento anche l'onorevole Ranieri che saluto a Bongiorno onorevole punto ecco si trova so con un cellulare e quindi la linea potrebbe cadere con queste diciamo di no io prima di chiedere anche a lei qualcosa riguardo soprattutto alla missione di D'Alema vorrei chiedere così potrà anche ascoltarlo all'onorevole Martino
Come giudica il fatto che il ministro degli Esteri Dini abbia rilasciato alcune dichiarazioni informali che poi hanno creato un problema con Israele perché addirittura ha parlato di Gerusalemme città internazionale che è un tema ormai dimenticato
E ha parlato di responsabilità precise da parte israeliana in una intervista già vero onorevole Martino lei ha detto che in fondo la posizione di critica forte a Netanyahu non ha giustificazioni
No infatti maniglioni tanto fermo restando che non è molto elegante che richiede un ministro degli esteri successivo sono o così ho manifestato la mia bici approvazione al fatto che in previsione di un Piscichella ufficiale il ministro degli esteri effettuasse dei rilievi critici in un Moro pubblico che naturalmente rendeva molto meno facili poi il lavoro successivo depresso
Dini avrebbe dovuto forse trarre esperienza da quanto accaduto con la Francia a proposito degli esperimenti di Mururoa in cui forse con un maggiore dose di prudenza avremmo potuto dichiarare
Le le difficoltà e le incomprensioni che ci sono state quindi estraneo riuscì invece che votando contro vengono qui tavole avrebbe potuto essere
La soluzione migliore quanto coi a Netanya o io Fermo restando quando ha detto il senatore Andreotti mi sembra ineccepibile ritengo però che Netanyahu non abbia nessuna intenzione di trarre re il processo di pace del processo di pace Andrea avanti anche con Netanyahu io ho avuto modo di conoscerlo
La sua preoccupazione la preoccupazione che egli ha sostenuto il con grande vigore durante le elezioni è quella di riuscire a conciliare il processo di pace con una sicurezza
Per Israele questo non è soltanto uno slogan elettorale a me sembra che sia un esigenza reale in quella parte del mondo e che quindi non ci sia niente di strano se Netanyahu
Ecco ma da osservatore secondo lei l'Italia che politica sta tenendo in questo non è
Fermo restando che lo dice Andreotti dice che sarebbe molto bello se l'Unione europea potesse avere potesse avere una una posizione unitaria su questo come su tanti altri problemi di politica estera l'Italia a me sembra che si muove in modo non particolarmente coordinato perché ci sono delle iniziative che risolutamente presso sono anche lodevoli ma che poi non mi sembrano collegate con altre iniziative
Contemporanea si può qui sta il senso della mia risposta alla domanda precedente si riferisce anche a questa missione di Massimo D'Alema nelle linee
Il mini Sergio D'Alema che io peraltro intervistato al Corriere della Sera ho detto di apprezzare perché a me sembra apprezzabile che il leader del partito democratico della sinistra Vard così vado in Israele per dissipare del tutto quella che era un così un'impressione ricavata dalle posizioni precedenti Cherie un partito democratico e la sinistra
Non particolarmente filo israeliano comunque comprensivo delle esigenze di Israele però voglio dire poi ci sono state come lei ha ricordato altre missioni si ha l'impressione che l'Italia non abbia così un conduttore piani in realtà coordinata di quest'iniziativa che esse si svolgono un po'così per
Per caso e quindi per semplificare non abbia una politica estera Bellomo dominus della politica estera trattamento ecco onorevole Ranieri qualcuno ha osservato chi
Massimo D'Alema dopo aver dato così un'apertura di credito a Netanyahu dicendo che non era contrario alla pace Netanyahu abbia poi cambiato idea dopo aver incontrato Arafat e che quindi si è uscito fuori con due posizioni in contrasto l'una con l'altra e così
Ma mi sembra banale questo perché trasmissioni ogni purtroppo
Parlando di svolgere mediamente
Nipoti noi abbiamo
Ispirato è interrotta la politica
Necessità di
Costruì contribuire alla ripresa delle dei negoziati di pace per tutelare diritto di Israele la propria scelta e allo stesso tempo l'invito che rivolgo indicato avviare la progettazione
Sbagliata
Quindi ci siamo mossi anche variabile questo viaggio subalterno vitaminica diciamo D'Alema al presidente prendere Benjamin Netanyahu ha riconfermato edificazione che per sembra riabilitazione che muove da l'unione europea duri ai
Le
Devia diciamo ORIM solo chiedo di contraddizioni tra l'incontro con Netanyahu e l'incontro con Arafat tuttavia verso D'Alema che ha già incontrato Arafat precedenti agli allievi regia ha avuto modo di
Sostenere questa impostazione con rientra
No no più che l'incontro io mi riferisco a quello che D'Alema ha dichiarato reazioni favorevoli a Netanyahu nell'incontro Netanyahu prima e dopo e poi invece più favorevoli questo lo diciamo sempre per semplificare ad Arafat quando incontrato Arafat gli ha dato l'impressione di aver sicuramente per pc da vent'anni incontri che
Parlando con Netanyahu Massimo D'Alema il confermato
La discussione la preoccupazione nostra per il problema posto da da parere vale a dire la sua sicurezza la vera chiave
Stesso tempo canta
Ma ho detto al presidente Netanyahu ardentemente bombardamenti avvenuti e il Governo israeliano
Erano
Convincente condividi dirottamento della posizione
Campeggia marginale maggiori leader
Collega ci sono state proprio mentre D'Alema si trovano in Medioriente dichiarazioni invia Occhetto che
Sono apparse di criticarmi critica D'Alema proprio per la sua apertura Netanyahu in quel momento
Ma in verità abbiamo
Non rompo tutto nelle spiagge Occhetto acriticamente ha ripetuto di considerare trabocchetto aveva incontrato alcuni anni fa bresciani del centro precedente premier leader tre dicendo negli anni
Credo che su questo punto possano
Ecco il l'ambasciatore l'ambasciatore italiano a Gerusalemme pannocchia ricordava come il senatore Andreotti allora ministro degli Esteri
Litigasse la mattina la domanda e per il senatore Andreotti li litigasse la mattina con nasce l'onda pubblicamente e qua invece la sera parla tasse fittamente che questa fosse l'aveva detto diplomazia
Ecco senatore oggi secondo lei
Esiste ancora un quel tipo di diplomazia oppure la stessa diplomazia è cambiato il più spettacolare ma non è che si tratta di verificare poi provare l'orario d'incontro secondo me
La posizione nostra perché ripeto
Dovrebbe sempre cercare di far muovere poi la comunità europea per avere più forza la posizione nostra è quella di noi riteniamo che poi dobbiate continue questa politica picchi negozietto e e questo si recupera tra l'altro è anche importante perché bisogna che chiede ma degli attentati del quale il rischio d'élite della sicurezza che una volta era la sicurezza dello Stato ad essere sicurezza fra qualche anno delle famiglie delle persone penso al successo una serie di gravi incidenti agli impulsi dei ragazzi per la scuola quindi
Però vi Jesu vedere killer terrorista
Dal convinzione che il facendo così blocca la trattative bisogna dire noi vogliamo assolutamente che questo negoziato
Debba riprendere che debba continuare detto intanto anche una forma di dissuasione chi c'è un interesse anche librerie perché del indebolisce Arafat non si crea un problema nell'ambito palestinese di una disponibilità maggiore nei confronti
Israele
Del resto mette insieme l'ho potuto costatare l'anno scorso di questo che i rapporti per esempio con sapere Clivo ancora anche correlabili rettificare appalto sovrapposti una grande realtà qui bisogna cercare adesso essendo cambiato
Lì il Governo che anche
Poco governo spiega non solo l'impressione ma la certezza ricorrere continua nelle forme possibili nessuno si distingue le difficoltà che ci sono da parte vostra per quella ricadere dopo il equidistanza ma la identica partecipazione come del resto allora il ramo del Consiglio di Sicurezza facemmo ed eravamo quasi storiche della Germania e non nei confronti dell'Iran è lieta che quand'erano in guerra noi cercavamo di mantenere i rapporti con tutte e due e e cercare di spingerli al computer la questo compito che poi il modo con cui si può estrinsecare deriva anche dalle circostanze esterne va valutato ma come ispirazione delle per cui a non aver paura di essere considerati sfido uno figlio e gli altri due Terzo sappiamo che devono convivere queste due popolazioni
Dobbiamo evitare che ho finito dobbiamo aiutare anche a fare quello che al momento dell'incontro lì alla Casa Bianca tutti avevano detto che avrebbero fatto grandi sforzi per aiutare anche economicamente questa realtà palestinese no precari riavrà almeno io credo sinceramente che molte iniziative comuni per esempio se si fanno tra economiche qui tra riprende palestinesi possano essere è un aiuto enorme a quello che è lo sviluppo della politica
Ecco purtroppo la mancanza di coordinamento che è stata osservata nelle iniziative italiane che però l'onorevole Ranieri smentisce
è una mancanza prego no no no appetito avere allievo la mancanza di coordinamento le iniziative italiane che sottolineava l'onorevole Martino no ma che lei smentisce
Che ma di di io no
Che è stata umanitaria che il governo italiano Sicilia portata negli ultimi tempi di produrre una incisiva iniziativa Berger per la ripresa del negoziato il dialogo tra israeliani e palestinesi c'è stato iniziativa del governo del Presidente del Consiglio dei ministri degli esteri inizia che impegna i premi ai giorni della critica di Del Turco c'è stato l'incontro e giunto a Napoli era fatica incontrato Prodi c'è stato un contatto col Governo israeliano vietata la visita di Prodi al Cairo mi pare che la condotta complessiva del governo ivi
Abbiano
Lo sforzo contributivi alla ripresa del negoziato cercando di indizi
Polvere ha una funzione che tocca all'Italia quella di grande Paese europeo però salgo sarda direzione stata salda iniziativa di balena dicono
L'impressione invece è che l'Italia abbia preso una posizione cioè che la bilancia della diplomazia italiana pende più dalla parte Paris
Niente in questo momento storicamente diciamo l'Italia si è portata percorso soprattutto degli ultimi vicende degli ultimi quindici vent'anni
Ogni affermare viene la sicurezza negligenza di tutelare l'architetto Eritrea il riconoscimento dei diritti del popolo palestinese
Ha ragione senatore Andreotti quando ricordare che in un momento in cui versò il popolo palestinese ed era una chiusura pregiudiziale il mercato uno sforzo apportò dei governi italiani dell'epoca del complesso delle forze democratiche italiane perché i diritti di quel popolo fossero considerati minori conosciutissimo ed oggi una convenzionati
Come dire no a una scelta di quando in una deriva Clara ma da parte del del Governo e del Parlamento italiano io vedo invece è uno sforzo per
Richiamare tramite i protagonisti di quel drammatico conflitto ricerca onorevole Martini vorrei chiedere anzitutto comparire sull'esistenza o meno di questa deriva filo araba ricordiamo che c'è stata anche un'apertura da parte
E del ministro degli Esteri Dini a all'Iraq che e alla Libia anche ultimamente
Poi vorrei anche chiederle allargando lo sguardo a gli altri soggetti che operano in questo momento
In Medioriente vorrei chiederle se le iniziative italiane non rischino di creare e attriti eccessivi con con altri Paesi e mi riferisco agli Stati Uniti mi riferisco per altri aspetti alla stessa Francia
E e mi riferisco anche ad altre iniziative italiane che per esempio impegnano l'Italia in questo momento nelle Nazioni Unite per la riforma del Consiglio di sicurezza creando attriti con la Germania
Fermo restando che non non era mia intenzione quella di infatti non l'ho detto di dire che siamo in presenza di una veglia filo araba non non era qui quello che lamentavo e
Era perdonata questa osservazione perché ovvia e che ministro degli esteri incarica si lascia andare a dichiarazioni critiche della politica interna Paese che si accinge a visitare al quale giustamente tutti noi attribuiamo grande importanza voglio dire quello che è consentito a noi comuni mortali non è consentito a un ministro degli Esteri incarica noi possiamo dire quello che pensiamo invece lui si incarica deve pensare a quello che dice non può lasciarsi andare a dichiarazioni
Che possono poi pregiudicare i rapporti coupé
Detto questo è purtroppo il discorso generale e che l'Unione europea in quanto tale come diceva
Senatore Andreotti prima non c'è dubbio che non esiste cioè non non si muove come un entità unica abbiamo le iniziative prese dai singoli Paesi iniziative che spesso sono dissonanti quando non addirittura contraddittorie e quindi sarebbe molto opportuno che invece Dorine avanti la l'Unione europea cercasse di cambiare registro sono però molto pessimista al riguardo proprio con riferimento all'accenno che le ha fatto l'ultima parte della domanda alla riforma del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite perché se c'è una prova provata della Scarpis per lo scarso desiderio del paesi membri dell'Unione Europea di darsi una politica estera e di sicurezza comune questo sia proprio a livello di Nazioni Unite perché gli c'è uno scontro di fatto fra
Ma incidenti che stanno dentro FI stanno fuori fra una visione
La futura riforma del consiglio di sicurezza che proprio per in più dell'Italia quella che diceria gli altri Paesi come la Germania
Fra l'altro vorrei ricordare che proprio lei con il ministro degli Esteri ha spinto l'acceleratore sul problema nella riforma del Consiglio di Sicurezza e sull'acquisizione
Lui ci mettemmo molto però devo dire per attacchi la progetto di riforma che noi accorgevamo non era del nostro governo noi non avevamo dedicato
Pensato quella proposta perché ci sembra mi sembra ancora che costituisca è un modo utile per al Consiglio di sicurezza sia Rapp l'attività ieri dopo diciamo da questo vincolo storico passi che facciano siano membri venti soltanto
Guerra mondiale nello stesso tempo consentendo a tanti altri paesi di essere io credo che noi dovremo riprendere quell'iniziativa non mollare perché davvero un peccato fosse marzo è quello che viene chiamato
Il cui Peak creare in Germania e Giappone Sud Corea riformare
Quando ci saranno
Sento ecco l'onorevole Ranieri credo che sterrata per salire sulle proprio è pronto ecco onorevole io alla salute regalare pronto sì prego vuole aggiungere qualcosa prima era ho l'impressione che non funziona più no no no telefonino no no se funziona voleva aggiungere qualcosa no no ero preoccupato che altrimenti più no no si sente ecco parlavamo della riforma del consiglio di sicurezza dell'ONU
Dell'iniziativa italiana ecco a questo riguardo
Qual è la sua opinione aumentare diciamo che
La posizione italiana sciare
Liberata convincente perché tutto
Propone di chi propone diciamo di
Avviare quello che è indispensabile ad un processo di democratizzazione nel funzionamento del prossimo cinque
Quindi
Posto che sono garantire una più anche senza
Promesso di
Azioni che avranno sempre di più un uovo fondamentale nella
Del e la comunità internazionale superato il tempo di un debitore e in questo quadro si sposta di tutelare il ruolo e la funzione intrattenitori cioè l'Italia
Mi sembra diciamo lo sforzo compiuto al Governo ed al ministro Dini sostenere questa impostazione anche nel corso dell'ultima sessione che
Cinema
Ecco gli gli ricordiamo che la posizione italiana mira a creare in realtà una fascia di Paesi di medie potenze che si aggiungerebbero a rotazione al consiglio di di sicurezza
Non come membri permanenti appunto a rotazione ma insomma segni permanenti diciamo poco riconoscendo anche le novità intervenute in tono ordinari in realtà
Economiche politiche nel mondo del nostro tempo preferito abbiamo titoli per poter partecipare urla
Era minorenne proponiamo dell'antica tradizione
Ecco le noi salutiamo l'onorevole Ranieri lo ringraziamo per aver partecipato anche
Vanno in alta velocità no prego Galante abbiamo discusso e prego ridere
Ecco onorevoli Martini e so che anche lei fra poco li li ecco quindi io vorrei chiederle un'ultima cosa ed era in pratica dalla domanda che nelle stavo ponendo prima cioè il problema dei rapporti dell'Italia dell'Italia amministrata governata dall'Ulivo in questa fase con gli Stati Uniti ci sono certe iniziative che ci mettono un po'in contraddizione in contrasto no con quegli strani
Essi
Il problema del rapporto con gli Stati Uniti un problema complesso perché in alcune cose
Noi reagiamo con ritardo
In altre invece tendiamo ad esagerare ricordo una trasmissione precedente che in questo programma in cui parlavamo se non ricordo male della da Marcora dove rischio grosso non era tanto quello di influenza diciamo così degli Stati Uniti
Decisione interno agli Stati Uniti che si estendeva fuori dai confini nazionali rischio grosso era che si innescasse
Un un meccanismo perverso in base al quale
Il commercio la vedo la libertà dei rapporti a livello mondiale venissero compromessi quando si tratta con un Paese così importante come gli Stati Uniti ci sono una serie di accorgimenti che vanno presi in considerazione
La ringraziamo grazie alla Regione arrivederci ecco abbiamo in collegamento il commissario europeo Emma Bonino che saluto buongiorno
Sono eccezionalmente riuscite a collegarsi nonostante tutti gli impegni Catapano Arafat fabbrica dei ministri dagli affari a Lussemburgo ecco racconto apparire
Veniva chiamata detta invece verrà chiamata nel pomeriggio anche il tardo pomeriggio e quindi
Ritorno precipitata avere un collegamento con voi ecco ha sentito che è stata la nono e Martino che ora ci ha salutati e ma
Abbiamo parlato in questa prima mezz'ora della politica estera italiana e del fatto che c'è un così la sensazione di una mancanza di coordinamento non soltanto tra i vari soggetti che fanno la politica estera italiana perché non è soltanto il ministro il ministro Dini
Ma c'è anche l'idea la sensazione che è molto più di una sensazione merita di una mancanza di coordinamento all'interno dell'Europa tra i vari soggetti riguardo al Medioriente riguardo anche ad altre ad altre questioni la posizione nei confronti del Mediterraneo
La posizione nei confronti per esempio della riforma del consiglio di sicurezza dell'ONU
Intuizione ma l'impressione è che in base al Trattato di Maastricht la politica estera non è materia come si dice in gergo di primo pilastro quindi non ha le procedure dei voti a maggioranza si basa sulla unanimità cosa che ha quindi ti paese difficilmente si raggiunge e quindi mentre abbiamo una politica comune dal punto di vista economico o la politica estera commerciale è una politica comune con tutte le procedure della politica comune quindi proposta della commissione dibattito del Consiglio voti a maggioranza per quanto riguarda la politica estera quella che tradizionalmente chiamiamo così tutto quello che non è politica commerciale come sapete e il Trattato di Maastricht non apro visto una politica estera comune ha previsto e quindi in pratica
A parte casi molto specifici siamo ancora di fronte a quindici politiche estere nazionali
Questa mi sembra la la
La situazione ogni evidentemente non molto incoraggiante
No non molto incoraggiante però chiaro è scritta nei trattati dal mille novecentonovantadue e credo però che l'esperienza dal novantadue al novantasei anche di coloro che in buona fede tentavano nel novantadue che questo marchingegno potesse funzionare
Credo che dopo quattro anni di esperienza sia chiaro a tutti che questo marchingegno chiamato secondo pilastro non funziona pensare ovviamente all'ex Jugoslavia ma basta pensare di francamente al Medio Oriente o basta pensare al dramma di logica il dramma dello Zaire quindi credo che tutto questo dimostra al di là del temi e punti di vista
Diversi che semplicemente quello che gli Stati membri avevano congegnato nel novantadue
Non ha funzionato e che quindi essendo in corso la la Conferenza intergovernativa per rivedere il trattato di Marte tutto questo dovrebbe impegnare credo che questo meccanismo va rivisto e che l'unanimità è diventata in pratica sinonimo di paralisi come azione comune e quindi evidentemente rimangono quindi chi politiche estere nazionali col risultato che l'Europa
Diamo ed è più grande donatore al mondo sia di aiuti allo sviluppo
Figlia di aiuti umanitari portafoglio che conosco nei dettagli ma non siamo quasi mai degli interlocutori politici appunto premetterei motivi di cui dicevo sopra per cui siamo i più grandi donatori
Per esempio in Medio Oriente però poi si riconosce il ruolo di mediatore deve essere solo dagli Stati Uniti
Fra l'altro l'ultimo punto sul quale c'è dissenso agli europei e riguarda l'inviato dell'Unione Europea in Medioriente che non si capisce bene che cosa debba fare perché per la Francia dovrebbe essere un mediatore a tutti gli effetti
Mentre ministro degli Esteri Dini a minimizzato nella sua visita Jerusalmi la funzione di questo di questo inviata mentre altri pesi addirittura sul
Qui rimane il fatto che appunto gli inviati speciali come Aldo Ajello per esempio inviato per i grandi laghi età lire o Bildt
L'inviato per l'aria peraltro neanche a sole inviato dell'Unione Europea ma del Gruppo di contatto ricorderete non certo Couto creato un gruppo di contatto
Tra Trattato di Maastricht anche proprio non previsto per non dire proibito sostanzialmente dal Trattato di Maastricht che mediatore di un poco gruppo di contatto di cui fanno parte alcuni Paesi dell'Unione europea più Stati Uniti più la Russia quindi insomma
Italia ma non l'Italia nella piattaforma io avrei però depositato all'epoca dal futurista italiano avrei piuttosto messa in discussione
La legittimità di questo gruppo di contatto invece di fare tutte le pressioni per essere accettati in seconda battuta credo che sarebbe stato più utile dire signori a norma del Trattato di Maastricht tutti unanimemente abbiamo voluto questa cosa non si può fare
No io saluto il presidente della commissione Esteri del Senato Giangiacomo Migone buongiorno e mi scuso anche per averla fatta spietata mi sono tale aspetta
Per averla fatta aspettare
Non mi sono accorta da poco che è in collegamento e saluto anche l'ambasciatore Sergio Romano buongiorno vuota ecco io vorrei rivolgere proprio il presidente Nicola e l'ambasciatore Romano
Una domanda sulla sulla possibilità su quali strumenti si possano mettere in campo per rendere più uniforme la politica estera europea e in questo ambito per coordinare la politica estera italiana se c'è con quella degli altri paesi delle attività europei
Io non sono molto d'accordo con le cose che ha detto commentario a bulino
E questo è il punto centrale
Ci sono dei paesi in Europa che non si sono dei governi che non si sono ancora resi conto pronto prego
C'era un rumore di fondo che disturbava
Ci sono dei governi che non si rendono ancora conto che
L'influente fra unilaterale di un singolo Paese europeo
è pressoché inesistente tutt'al più in determinate circostanze può avere
Una funzione primo l'attrice UTP turco
E che quindi diventa un'esigenza essenziale dal punto di vista degli europei arrivare ad una politica estera comune
Noi siamo al punto in cui
L'Europa nel mondo globalizzato se non troppa questa capacità di parlare con una cuccia assurda
Finirà per essere è arrivata del di uno degli elementi fondamentali della sovranità di ciascuno degli strati
Che è quello di interloquire di incidere su problemi più importanti che altrimenti rischiano di essere decisi altrove questo per quanto riguarda le esigenze
Dopodiché noi dobbiamo costatare che da questo punto di vista ci sono dei fortissimi ritardi
Che non è facile superare direi che in linea di massima i paesi più piccoli
Più la Germania l'Italia e la Spagna hanno appaltante la chiara questa esigenza continua il potere di turbata credo vastissima si sente
Ecco citato dicendo che questi Paesi hanno abbastanza chiara questa esigenza
La Francia e la Gran Bretagna
Forse per che proprio per la grandezza della loro storia passata hanno più difficoltà
Ad accettare questa questa prospettiva da parte nostra si tratta di continuare a insistere nella Conferenza intergovernativa è un'occasione
Bisogna arrivare ad un superamento del voto unanime e per quanto riguarda l'Italia ed è quello che avrei voluto rispondere al ministero Martin all'ex ministro Marchino
Per quanto riguarda l'Italia deve continuare appare quello che mi pare che il nostro governo stia facendo di non avere paura di dire con chiarezza
Esprimere con chiarezza una posizione italiana queste fisiologico dopo la caduta del muro di Berlino che ha da questo punto di vista eliminato la possibilità di stare semplicemente coperti
Dietro ad uno schieramento che non esiste più nei termini in cui esisteva un tempo
Turche queste pareti posizione abbiano sempre una finalità che è quella che diceva il senatore Andreotti
Cioè gli arrivare
Ad una posizione comune europea tempo alla quale quello che noi possiamo fare del poco e ambasciatore romano
Ma io credo che tornerei volentieri ad un'affermazione del commissario Polino commissario Bonino ha detto che nel mille novecentonovantadue si era sperato di gettare le basi per una politica estera comune molti ci avevano creduto devo dire non tutti in alcuni era molto FIVA
La il timore realistico che questo non sarebbe accaduto io tipo per esempio che ho sempre pensato che non sarebbe stato sufficiente rinunciare la prospettiva di una politica estera comune perché questo accadesse e allora credo che a questo punto occorre a chiedersi perché questo non è accaduto quali sono le ragioni perché non esiste ancora una politica estera comune io ne vedo due anzitutto una forte resistenza
Da parte di alcuni Paesi ad abbandonare forme reciproche di sovranità nazionale Piero Milesi maggiore Migone ha certamente ragione quando chi in quei Paesi più disponibili ai Paesi meno disponibili debbo dire che vi sono piccoli paesi invece al del tutto indisponibilità del mare la Danimarca per esempio e lo ha dimostrato in questa vicenda delle leggi Onnis Marton quindi nuclei di resistenza di sovranità nazionale sono certamente presenti all'interno della comunità
Si mascherano di interesse nazionale inalberano la bandiera dell'interesse nazionale molto spesso qualche volta sì naturalmente via all'interesse nazionale molto spesso sono nomenclature nazionali le quali in qualche modo credo non la fine della loro utilità e funzionalità Pannella creazione di una grande politica estera comune liti prometti le forze armate queste nomenclature nazionali naturalmente
Temono di perdere terreno di perdere autorità prestigio
La seconda ragione per cui non vi è una politica estera comune e che la politica estera recita con le armi
è inutile girarci attorno negare questo principio o dire come il sindaco Rutelli che pene che non si facciano più le manifestazioni del due giugno con i carri armati tale insistente carri armati non contano non purtroppo questo bisogna Randy finora inversioni conto bisogna per esempio rendersi conto del fatto che gli Stati Uniti hanno fatto una cattiva a mio parere politica jugoslava proprio perché hanno accompagnato ogni loro strategia politica
Con una politica delle armi hanno armato i croati hanno armato i mussulmani hanno in altre parole
Dimostrato la loro essenzialità la loro necessità proprio perché erano capaci io intervenire militarmente sia anche di giocare in senso politico sul mercato degli armamenti
Ed è questa la ragione per cui sono indispensabili in Medioriente
Il Medioriente sono indispensabili perché hanno fatto la guerra del Golfo e la guerra del Golfo andati ha dimostrato a chi non lo sapeva ancora che hanno una capacità di intervento di mobilitazione di intervento in tempi molto rapidi con armi estremamente sofisticate e in secondo luogo perché possono pesare sugli equilibri di forza con una politica degli armamenti che del resto complementare alla loro politica militare
L'Europa non ha questa capacità e quindi
Il mediatore
Il la discussione il dibattito sul mediatore su l'inviato dell'Europa in Medioriente in realtà una discussione accademica
Lì ci possono dare tutte le lettere patenti che ci si può dialogare lo spoglio coronare mediatore ufficiale attivo e dinamico ma non è poi in grado di fornire agli interlocutori
Quel tanto di di minacce e di sollecitazione che fa l'opera dei media del mediatore
E vede quel mediatore non sarà mai ascoltato Pinocchio e queste sono le tue ragioni qui finché non esista una difesa europea coesistevano neanche una politica e non vuoi per una politica estera è una riduzione a mio parere assurdo che segretati
E finché si continuerà a pensare che la politica militare quel tanto di politica di sicurezza dell'Europa
Si possa fare con i satelliti e con intelligenza americani ebbene non non sarà mai una politica militare degna di questo nome perché gli americani i satelliti e le intelligenze li daranno soltanto le operazioni che rientrano nelle loro finalità e convenienze e allora s'è una politica estera europea può essere soltanto quella che è gradito agli americani avvenne europea non è
Ho fra se non ricordo male in un libro che lei ha dedicato proprio ai rapporti tra l'Italia e gli Stati Uniti lei ha anche criticato l'Italia per non essersi adoperato abbastanza contribuire alla formazione di questa difesa europea e aver scelto di essere vassalla degli Stati Uniti piuttosto diversa alla no dei paesi
E questo è un altro punto per esempio su cui forse occorrerebbe qualificare l'affermazione del senatore Migone laddove dice che almeno Italia Germania Spagna
Sono del i sono disponibili ieri a quei sacrifici che permetterebbero la formazione di una politica estera europea devo dire che al momento dell'euro corpo questo non è accaduto
Aumento delle loro corpo è accaduto esattamente il contrario mentre in qualche modo un nucleo di difesa europea si andava costituendo
Tra Francia e Germania all'inizio e l'Italia si tirò in disparte perché perché ciò con l'interesse della nomenklatura forze armate a non essere emarginata e messa in disparte
Perché non è mai bello andare a comunque concorrere alla formazione di qualche cosa di comune quando il proprio mattone pesa meno degli altri non lo so mi limito a constatare che l'Italia in quel momento
Non a nonché prese le decisioni che sarebbero state utili per la formazione di una politica militare europea Bonino
Il il problema della difesa europea e collegato poi anche al problema degli aiuti umanitari o sbaglio
Barbara o meno devo dire dal mille novecentonovantadue la UEO quando è stata creata come mandato le azioni diciamo Dini
Dipinto incompiuto più produttori che o per lo meno di assistere agli aiuti umanitari io ho fatto una proposta che per lo meno in attesa che Fidel decida
Almeno sul collabora dal punto di vista dei trasporti per esempio aerei o o navali che sono non ho avuto reazioni per il momento spero che questa invece non venga scartato perché dal novantadue credo si parla della UEO con azioni con funzione umanitaria nelle cosiddette azioni di petali verde però ad oggi a parte
Discussioni variabilità ma in concreto non siamo ancora partiti io mi auguro invece ha tra l'altro la crisi attuale in in dai diretti ci dice molto chiaramente che per esempio se dovessimo ma Harry assistere il le cinquecento mila persone che adesso sono nelle Banana ter all'interno dello Zaire abbiam anche gli operatori umanitari hanno assolutamente bisogno di di protezione qui
Dopo abbiamo una situazione in cui l'umanitario specialmente quando interviene nelle crisi politiche e inidonei militari come oggi si vede impedito persino ed è questa la grande novità che grammatica novità che volevo sottoporre un po'all'attenzione di tutti
Devo dire che oggi non c'è più Croce Rossa H Cr e Nazioni Unite che tengano cioè la gente non si capisce più per esempio i profughi che voglio bene che ci fossero dei rifiuti armate ma su
E sicuramente innocente che oggi non hanno più ritenuti sicuri nella frottole che va dalla Croce Rossa nel suo attuale che vale l'HP Rm propone che va dalle Nazioni Unite a Kabul non più di un mese fa
A Kabul laccato preso nel compound dalle Nazioni Unite e poi implicate in piazza e quindi Laterza credibilità devo dire della attuazione vende un minimo delle convenzioni
Delle degli inizi degli anni Cinquanta e quarantacinque mi sembra violata da tutte le parti senza che nessuno ivi comprese le Nazioni Unite
Altri non attivo la voce da questo questo poi ripropone anche il problema del Nini della Mini forza armata dell'omonima in che però dovrebbe
Garantire le azioni di di parlo meno in ogni caso apporti una k ora oggi spara sulla Croce Rossa
Credo che questo sia grammaticalmente almeno per queste centinaia di migliaia di persone che stanno vagando da un campo all'altro all'interno dello Zaire tra campi di rifugiati e vengano
Attaccati con bombardamenti pensa che rilevi una una voce con molta fermezza e dire che insomma sul proprio lui non si spara
Mi sembra che il che è questa la dica lunga sul intervento dell'impunità che credo sia una delle delle cose più drammatiche degli ultimi anni c'è proprio il canto dell'impunità cioè che tutto è possibile fare fare tre di più perché cerca di risolvere i conflitti con la forza delle armi
E che entra di meno con una pressione internazionale che obblighi le parti contraenti a sedersi a un tavolo proprio perché la comunità internazionale per ragioni varie poi non è disposta a rischiare in prima persona o a mandare gente o a intervenire salvo una serie di appelli a insomma al buon cuore delle parti in causa
Noi siamo partiti parlando della della politica estera italiana in realtà poi tutto si tiene perché questa mancanza di coordinamento del politica estera poi si riflette a tutti i livelli e quindi dall'Italia all'Europa dall'Europa le Nazioni Unite e poi i rapporti fra le
Potenze grandi potenze né di Potenza il senatore Andreotti ma dopo un'ora io misi in una terra che vorrebbe Pancaro parametrare lo chiamano dall'altra prego vero che aspettiamo la prossima un grazie personale circa
Senatore Andreotti dopo il crollo del del muro sembrava che il meccanismo dei veti incrociati nel Consiglio di sicurezza dell'ONU
Fosse in pratica destinato a a morire che quindi si potesse veramente impostare una politica diversa delle delle Nazioni Unite molto più efficace i fra l'altro il sistema degli schieramenti che veniva a mancare con il crollo del Muro attribuiva anche a singoli Paesi come l'Italia un un ruolo diverso una maggiore libertà d'azione e che cosa è avvenuto per cui
Quindi da guardi io credo che non possiamo illuderci che
Potrà essere una politica mondiale
Via caterve di intervenire a
Revoca correggere
Morigi estivo
I grandi eventi che accadono tipo questo del lotte parte a destra trasferito d'aiuto
Che ritengo da quelli contratti enormi
Ruanda Bouroullec
Però per il il tre cose brevissimamente primo ma terribile ora è vero che purtroppo il collaudo quasi immediato che ci fu la questione posti lungo Rava
Minuti
Crisi questa che era una strada che battezza perché ha che dobbiamo però considerare una strada tali da questa della politica sicurezza comune
Che va costruita deve essere graduale adesso va riconsiderata
Nel ambito della Conferenza intergovernativa ma
Tutto e unito noi è inutile che facciamo sforzi enormi per la moneta comune che poi non cammina tutto il Morello Diberti questa è la prima cosa piccole cose per quel che riguarda gli americani ora io credo che con gli americani vanno riprese delle grandi come c'è stato nel dopoguerra in una situazione certamente riversa quello che il concetto di
Tipica comune in Europa fatta dagli americani ritardo
Oggi ne abbiamo uno strumento che forse poco valorizzato ma che deve essere invece reso molto più attivo e lo strumento post Helsinki l'organizzazione della sicurezza e la cooperazione economica erogava ripigliare diritto che ad alto livello questi sospetti distorti del presidente del Titano che l'ha portata a ridurre a metà
Gli armamenti nucleari e nello stesso tempo si facevano tutti insieme i discorsi sui diritti civili
E anticipa le ricordo che sono in crisi perché in per nessuno dice una parola sul tatto che uno degli accordi venti che dove sono sottoscritti quello per l'interdizione delle armi chimiche e
Gli americani che i russi ancora non lo ratificano
Qui discorsi piuttosto ampi da riprendere perché noi piccola barca appaltatori certamente noi siamo accecati camminare su una strada
Ricca ma che possiamo fare e le cose enormi e ultima osservazione per evitare poi altre domande sono qui da e quella nei confronti del mondo islamico qui io credo corre una sensibilità particolare perché in prospettiva
Attua
Malauguratamente la confusione tra il contratto
Sud e Nord del mondo con un contrasto di lame cristiani primo professore chiare in quei dai veramente andiamo terzo una compra che l'azione di carattere generale quindi l'attenzione anche verso il mondo il Nico è un attento e che non è una maniera o una finissima io credo che dobbiamo tutti i darcene carico perché un movimento che altrimenti esplode poi una volta in un modo una volta nell'altro ma c'è un filo conduttore che Conigliello e che deve essere disinnescata la componente direi e violenta di intransigenza di confusione eccessiva tra religione il resto delle attività e questo può essere fatto io credo
Erano storie romano è l'intervento del senatore Andreotti da spunti per Diversi osservazioni
Quest'ultima del rapporto dell'atteggiamento che si dovrebbe avere nei confronti dell'Islam ma molto importante perché è una costante nelle varie nelle varie zone di più
Certe
Ecco io vorrei chiederle appunto da questo punto di vista secondo lei quale atteggiamento si dovrebbe tenere si oscilla continuamente tra un atteggiamento per certi aspetti troppo morbido e magari dettato da interessi economici petrolio e altro rapporti economici per esempio con l'Iraq poi e poi ancora con con gli altri Paesi del vicino e Medio Oriente
Ma io sono certamente d'accordo con lei senatore Andreotti bisogna dare prova che attenzione bisogna dare prova di sensibilità dirò tra l'altro che niente mi sembra più assurdo
E che certi fenomeni Titti intolleranza nelle nostre società nazionali contro immigrati
Arabo islamici perché tra l'altro sono i rappresentanti sono proprio loro i rappresentanti più dinamici delle loro società
Se vincerà modernizzazione del mondo arabo islamico la si avrà anche grazie a queste persone che vanno in giro per l'Europa cercare un lavoro che potrebbero almeno in parte riportare a casa
Le tecniche il sapere che avranno appreso durante l'emigrazione
Il problema però dei nostri rapporti con il mondo arabo islamico mi sembra fondamentalmente questa noi abbiamo creduto per molti anni
Che quel processo di modernizzazione in corso nel mondo arabo-islamico fosse non solo realisticamente realizzabile
Ma fosse realizzabile anche con la nostra ecco le nostre conoscenze con la nostra tecnologia è con il tipo di filosofia politico sociale che l'Occidente ha ha realizzato ebbene questo non è accaduto per colpa nostra no non credo che sia la colpa sia nostra esperta di fatto che il processo di modernizzazione in una gran parte dei Paesi arabo islamici
Otto Tago soltanto islamici come l'Iran o arabo e Clara Pirlo amici come l'Algeria in realtà ha fallito
Fallito perché non è bastato mettere denari e conoscente ci siamo accorti abbiamo scoperto lungo la strada che senza una classe dirigente locale anche le iniezioni di denaro e di tecnologia non producono il risultato desiderato il fallimento della modernizzazione in alcuni casi è stato traumatico e quando una modernizzazione fallisce la modernità diventa diventa il diavolo diventa Satana in tutti i Paesi in cui la modernizzazione fallisce vi è una certa tendenza a ricorrere all'anti Satana cioè Dio
Il fondamentalismo è per certi aspetti il figlio il risultato di una modernizzazione fallita così è accaduto in Iran e così è accaduto in altri paesi del Medioriente
E allora chi ha ragione il senatore Andreotti maggiore attenzione maggiore sensibilità
Va bene Chirac
Dovremmo tutti credo cercare di dimostrare maggiore attenzione per quel mondo ma con quali formule con quali ricette dal momento che quelle che avevamo sono fallite con quali denari dal momento che i denari inevitabilmente vanno laddove producono migliori risultati ciò che è accaduto nel mondo arabo-islamico durante gli ultimi vent'anni non è incoraggiante per gli investitori insomma l'attenzione si e la sensibilità anche
Ma certo funzionerebbero meglio se avessero una ricetta e un progetto
A disposizione in questo momento mi sembra che manchi
Io vorrei chiudere perché purtroppo siamo in chiusura della trasmissione tornando all'inizio tornando quindi al all'argomento al tema che ci eravamo proposti cioè quale politica estera per l'Italia e un giudizio complessivo anche sulle iniziative forse troppe che sono state messe in campo da parte italiane non solo da parte di livelli istituzionali ma anche da singoli leader di partito e così ecco io vorrei qui
Fare un giro conclusivo di di opinioni e cominciando dal presidente Migone presidente
Ambiente
La Commissione esteri del Senato ci sono ancora sempre un piacere sentire delle persone intelligenti che discutono
Vorrei soprattutto rivolgermi da Martino anche se mi dispiace che non sia più in ascolto a un'osservazione fatta dal ambasciatore romano
Ma il rettilineo mariti e n che non vi sia una politica estera italiana io capisco che lui ha dei doveri perché lui portavoce dell'opposizione il mestiere dell'opposizione criticare l'ambient per Esione che ci siano qualche volta delle pensioni anche con altri Paesi perché
Semmai di politica estera italiana se ne vede finalmente se ne vede finalmente alcune caratteristiche sarebbe d'aiuto belle voci anche criticamente sul merito o non si alleano spero di volta in volta con reazioni di altri Paesi che qualche volta poi esposto nelle sale fondate in altre occasioni in meno
Cioè se noi proponiamo una riforma del Consiglio di sicurezza
Evidentemente noi un richiamo degli interessi francesi ed inglesi
E anche quella parte delle posizioni tedesche perché queste posizioni sono in in realtà più articolate di quanto non mi sembra il caso Tirreno semplicemente ad un seggio tedesco tanto per fare un esempio e quindi sarebbe bene
Che
Vi fosse una discussione più matura al nostro interno cioè nella misura in cui di nuovo c'è un disturbo all'altra sì sì ma si sente
Di nuovo quando l'Italia vuole stimolare una posizione dell'Unione Europea ad esempio sulla questione del Medio Oriente credo che faccia il suo mestiere no Shen tre con un senso delle proporzioni c'è un problema fondamentale ed è qui che risultano molto stimolanti le osservazione che ha fatto l'ambasciatore Romano
A cui però vorrei aggiungere che qualche considerazione gli stessi Stati Uniti purtroppo non sono in grado di provvedere alla sicurezza del mondo gli Stati Uniti hanno tutte quelle risorse militari che dice l'ambasciatore Roma no salvo una
Che sono più in grado di stimolare o compiere delle azioni di guerra però sempre aeree oppure stimolare altre
Rotte altri protagonisti come i croati e i musulmani che non ampi intervenire in prima persona perché i limiti di politica Hernan Statunitensi non consentono la perdita di vite umane americane quindi per un ulteriore argomento per dire che il problema non è tanto quello di criticare gli americani ma deve dotarsi noi dei necessari strumenti infatti ad applaudire il governo prevede col quando non accetta gli ricevere tecnologia satellitare in parere scritto dagli Stati Uniti e piuttosto vuole concorrere alla creazione di questa tecnologia a livello europeo e sarebbe faremo molto bene anche noi e questo è il punto di a corto occorra ambasciatore Romano al sostenere questi fori sporchi con quel pezzo di tecnologia avanzata anche militare di cui noi disponiamo messicano in una no così un'ultima osservazione vorrei mi scusi proprio risolta l'ambasciatore Romano il dispetto però che mi è parso di cogliere delle sue osservazioni è stato quello di avere un la concezione
Come dire molto tradizionale della tecnologia e degli strumenti militari
Che in un'epoca di sicurezza collettiva in cui gran parte delle azioni sono di polizia internazionale con una anche le maggiori difficoltà che questo comportano e ne cerca Dario disporre degli strumenti e anche per il training necessario per potere intervenne i reticoli ricacciare con strumenti di sicurezza collettiva in questa fase che è una fase molto diverso da quella che ci ha preceduto macedone non
Vorrei chiedere un giudizio sul
Ma sulle iniziative di politica estera da parte italiana soprattutto in questa fase in Medioriente sia giusto che l'Italia intervenga nelle vicende mediorientali spietato del resto una presenza costante con i suoi alti ed
Arte dovuti anche all'evoluzione della situazione politica italiana i viaggi del Ministro Dini prima nell'aria diciamo piano piano balcanica e poi nel Medioriente sono viaggi sacrosanti voglio dire corrispondono anche eh sì fondamentali del Paese ed è giusto che li faccia ed è giusto che faccia sentire la voce del dell'Italia su questo non credo che ci siano non credo che ci possono essere opinioni discordanti e il problema è che una Politi teste da non è sempre programmabile in gran parte costituita dalla capacità di reagire sempre o quasi sempre reattiva non è mai facile programmare scritti impedimenti lei Clint testi e le azioni e le iniziative che un Paese deve assumere per la tutela dei propri interessi gran parte del tempo lo si impiega reagire a mosse che nessuno poteva veramente prevedere ora su questo piano l'Italia e per tutto l'anno ed è assente certo
L'onorevole Martino dice che non c'è perché
Fare il qualche voto il mestiere dell'opposizione il senatore Migone dice che c'è perché fa il mestiere opposto ma in realtà capacità di reazioni io ne vedo molte poche perché l'Italia non è in grado per il suo sistema politico per il modo in cui sistema politico è congegnato di agire con la necessaria non naturalezza e rapidità politici io mi viene immediatamente tra valutata strumentalizzata metabolizzata sul piano interno qualche cosa del genere del resto lo stesso senatore Migone lo aveva detto poco tempo fa e allora che ogni decisione viene soggetta a questo tipo discutibili o in proprio perché la politica interna finisce per sempre per prevalere su qualsiasi altra considerazione ecco che il ministro degli esteri governo sono continuamente parità che negli sulle azioni non possono mai reagire prontamente arrivano se mai troppo tardi quando invece nella politica estera la rapidità di reazione fondamentale
Viene da pensare in questo momento a patto che il se il segretario del PDS della nel Medioriente
è stata seguita da uno stuolo di giornalisti che erano giornalisti di politica intende molto posso fare un'osservazione prego a proposito rapidità del dell'onorevole D'Alema in Medioriente non è politica estera non lo è mai stata non ha nessuna rilevanza nel quadro della
L'etica essere italiana fa parte di un altro disegno peraltro molto comprensibile a mio parere anche molto apprezzabile cioè il disegno di un uomo politico che nella costruzione di una forza politica nuova attive depurare la vecchia di tutte quelle scorie che lì si erano accumulate col tempo una di queste scorie naturalmente era la politica antisionista tra virgolette perché così si chiamava la critica lo stato di tre e lei è del partito comunista italiano e quindi è perfettamente normale e comprensibile che l'onorevole D'Alema cercando di costruire questa Forza Nuova debba in qualche modo ripulirsi di quelle scorie il guaio è che l'ha fatto controtempo
Rispondendo provvedono ne ha visti e sapendo bene come lavorano i miei colleghi di politica interna ha detto beh no io non rispondo perché altrimenti qui scoppia la terza guerra mondiale qui parliamo di di questioni di politica estera non si può senatore Andreotti or vorrei chiederle in conclusione
Sì secondo lei c'è da parte della classe politica italiana una forma di colpevole provincialismo ma venne abituati radicarsi legge consentito di ricordarlo a dare alla politica estera con un priorità
E di
Fondo rapportare poi la politica interna quelle non viceversa e credo che vada un po'recuperato questo specialmente recuperato anche il fatto che la politica estera non dovrebbe essere né del governo né De l'opposizione della versione qui devo cercare al massimo possibile lo sforzo per quello che riguarda l'Europa e il Medio Oriente c'è un settore dove indipendentemente cerca potenziale militare si può agire de i rapporto economico siccome l'unione al rapporto economico con Lele e
Ha deve avere l'apporto economico con palestinesi credo che un discorso collegato in questo senso con una grande apertura secondo me può può consentire di essere per gli interlocutori di aiutare a mettere un momento pagine piccoli che riguarda i modelli e ha ragione Romano però dal TAR pendono richieste un modello noi che lo abbiamo fatto un guaio nei Paesi ex comunisti dicendo guardate l'economia di mercato aggiusterà tutto e non è vero e finite delle realtà perché citato li il grande e e li ideale per esempio invece di demonizzare tutto vediamo che c'è una serie di fortunate Eriberto
Unisce gli enti l'altezza Primo Ministro è la finanziaria che ma una certa disponibilità dei padroni non ha bisogno di aiuti l'oratorio bisogna forte di una certa comprensione e di un certo dialogo in conto poi vorrei dire per alterazione cerca metodi difficoltà enormi Lantieri è un Paese che ha una popolazione molto numerosa
Trenta per cento soltanto a più che diritti trent'anni adesso sono tutti meno trent'anni qui ad altri le necessità e qui bisogna che o generazione unito qualcuno stipati o anche dei programmi un po'coordinati per i problemi africani bisognerebbe secondo me stimolare storie il Rettore dell'Unità applicare perché noi non in cui non possiamo nemmeno metterci veramente i il piccolo se consentito così perché siamo contenti poi siamo anche visti con
Qualche così idiosincrasie ex dei paesi coloniali lo stiamo quasi tutti i più o meno però la cosa più importante è questa esito
Penso che vedere potrebbe dirlo Migone quando poi mi scuso veramente i problemi il politica estera si trova molto più concordia di quello che appaia poi da una presentazione superficiale essenziale e restituire alla politica estera un paix importante e non strumentalizzando verso la politica interna ripeto ma viceversa detto così deve allora in questa maniera
Anche quello che può essere un nostro ruolo reparto Alcatraz tanti altri problema io eventualmente si può rifare un'altra volta uno
Secondo il piacevole perché capita anche virata di discutere di queste cose infatti infatti e io
Ricordo tra l'altro della seguita in qualche viaggio per esempio in nel golfo si ricorda quel giro dal Golfo al Damasco poi la linea
E ricordo che lei teneva molto distinti questi due piani delle politiche estere che è politica nazionale dalla politica in terra aveva anche due portavoce
Immersi probabilmente Ulivo diventerebbe indispensabile perché no anche se l'augure di avere governi stabili fascicoli pare che voleva pure giocava faceva entrate bello reali
Mi auguro che questa volta si realizzi per carità però dobbiamo far in modo che la politica estera vada al di là di quelle che sono delle contingenze che per quanto sia coalizione di partiti sia con sistema idrico esistevano
Sempre che non possono eludere ecco l'entrata la condotta da politica e sanità
Tanti anni mentre negli ultimissimi anni sono stati cambiati cinque ministri degli esteri ecco con questo chiudiamola trasmissioni io ringrazio tutti quelli che avevano partecipato il commissario Emma Bonino il senatore Giulio Andreotti onorevole Antonio Martino l'ambasciatore Sergio Romano presidente della Commissione esteri del Senato Giangiacomo Migone e il responsabile del PDS per la politica estera Umberto Ranieri do appuntamento agli ascoltatori di radio radicale al prossimo lunedì a mezzogiorno cedo il microfono al notiziario antiproibizionista