"Per una nuova classe dirigente: E' già finita la cultura del cambiamento?" convegno organizzato dai Comitati Regionali dei Giovani Imprenditori di Abruzzo, Basilicata, Calabria e Campania e dal Consiglio Centrale dei Giovani Imprenditori della Confindustria presso l'Hotel Quisisana nei giorni 25 e 26 ottobre 1996

E mi auguro di intervento di apertura della seconda parte dei lavori
Il presidente dell'Unioncamere la Regione Campania Antonio Pastore
Bella pattuglia freddo così Pomponio Spinesi
Annoio meno però Conterno entro gli ottimi duttile raccomandate vent'ringrazio tutti gli organizzatori per il cortese invito a svolgere un intervento in qualità di Presidente dell'Unione regionale delle camere di commercio della campagna
Il convegno di Capri ormai giunto alla undicesimo edizione ed è stata a cura del sistema camerale campano assicurare sempre il proprio sostegno all'iniziativa perché è occasione di riflessione utile attese propositiva
Stavolta fra l'altro tale iniziativa cade in un momento in cui in molti sono a porsi l'interrogativo che costituisce il tema dell'edizione di quest'anno sul quale mi propongo di sviluppare qualche breve riflessione
Non è il caso di avventurarsi interpretazioni più o meno maliziosa del pensiero di coloro che hanno elaborato questa traccia di tema
Altrimenti sarei tentato di concludere che la risposta all'interrogativo sulla fine della cultura del cambiamento e implicitamente è anticipatamente affermativa ma non posso e non voglio affermare tale ipotesi come base di partenza del mio ragionamento
A me preme piuttosto sottolineare un dato noi veniamo dall'esperienza di governi tecnici
Imposti dalle emergenze politiche a tutti note che hanno lavorato in maniera proficua incisiva e che spesso si sono rivelate addirittura i brillanti rispetto alla capacità di avviare un processo di modernizzazione
I tutta una serie di centri vitali del nostro apparato economico istituzionale
E in definitiva culture del cambiamento almeno per quanto riguarda il ceto imprenditoriale significa soprattutto queste a vere un progetto di modernizzazione delle cose ovvie e dunque in primo luogo delle istituzioni degli strumenti legislativi che possano favorire l'accelerazione dello sviluppo
Così se mi limito ad alcune delle vicende più prossimo al mio ruolo istituzionale non posso torno a ricordare che la legge di riordino delle camere di commercio auspicati da decenni dagli imprenditori è frutto di un governo tecnico che con la contestuale istituzione del registro delle imprese va finalmente ad evitare duplicazione ed oneri finanziari e burocratici aggiuntive
Le stesse semplificazioni introdotte di recente in materia ambientale
Con il ruolo riconosciuto alle Camera di Commercio quale interfaccia dell'impresa rispetta dalle istituzioni Provincia e Regione sono anche se meriterà di questi governi
Persino nella legge finanziaria dell'anno scorso il governo volle cogliere l'occasione per prevedere l'emanazione di decreti legislativi diretti a trasferire alle Regioni ulteriori funzioni amministrative nonché a delegare a tali istituzioni importanti funzioni
Con la possibilità tuttavia di delegare alle Camere di commercio alle materie attinenti al sistema dell'impresa
Ebbene che tipo di attuazione si intenta a dare questo famoso articolo quarantasei della legge cinquecentoquarantanove dello scorso anno non è dato ancora di sapere il tutto probabilmente l'inviata ad un approfondimento del discorso sul federalismo sul nuovo regionalismo e così via
E chiarisco il mio pensiero
Noi non possiamo e non vogliamo rassegnarci all'idea che la modernizzazione delle istituzioni della pubblica amministrazione dal mercato del lavoro sistema bancario possano essere realizzata solo attraverso il colpi di vanga
O di governi tecnici o attraverso i corpi ieri vite di un eventuale nuova stagione referendaria
D'altronde non ignoriamo accerto ovvie esigenze di dare quella organicità ai disegni complessivi di riforma che è ambizione somma è pienamente legittime di ogni governo politico degno di questo nome
Ma appunto spetta alla politica fare la sua parte cominciare dal modo con cui vorrà portarci in Europa e dunque cominciare dalla prossima legge finanziaria
In quest'argomento la bozza di tesi dei giovani industriale da un importante contributo di chiarezza
Non si può entrare in Europa rattoppato provvisoriamente alla meglio la nostra situazione finanziaria
è contemporaneamente indebolendo il sistema dalle imprese e mortificare ulteriormente il ceto dei piccoli e medi imprenditori che si è sviluppato in questi anni nel nostro Paese che in alcune aree ricche devolute manifesto ormai da tempo un'insofferenza grave e politicamente non certo tranquillizzante
Non c'è dubbio che la legge finanziaria occasione da non perdere
Per introdurre modificazioni strutturali
Nell'entità e nella qualità delle entrate fiscale e della spesa pubblica modificazioni che siano frutto di un rinnovato slancio di modernizzazione e di riassetto del nostro sistema economico e istituzionale
E anche avere tutte le vie che non tutto può entrare nella legge finanziaria ci sia ci aspetta un cammino lungo difficile da percorrere sino in fondo se non vorremo colmare almeno in parte i i ritardi accumulati in tanti anni di sbandiera mente ma del tutto sterile riformismo
E per percorrere bisognerà poter contare su una nuova classe dirigente ben s'intende anche a livello imprenditoriale
Ora non si diventa classe dirigente senza allenamento
Senza palestre ove potere sviluppare non i muscoli ma le attitudini alla comprensione dei problemi alla mediazione del seria degli interessi al corretto utilizzo delle risorse
Ebbene consentitemi di ricordarvi dal presidente che le Camere di commercio sono palestre eccellenti per chi voglia dedicarsi ai problemi del Governo di un sistema locale di impresa
Anche in questo campo di primaria importanza secondo le esperienze che ho potuto maturare in questi anni c'è bisogno da parte del ceto imprenditoriale di una nuova e diversa consapevolezza di attenzioni particolari
Di vero interesse ad oserei a firmare di dedizione perché dal territorio su cui opera dalle piccole e medie imprese che provengono in buona parte sia le risorse dei lividi del loro sviluppo
Caratteristiche del mercato del lavoro locale grado di in fratture infrastrutturazione dell'aria pivot di specializzazioni produttive e così via
E dunque una nuova classe dirigente che voglia essere tale non può ignorare questa nuova realtà istituzionale rappresentata dalle Camere di commercio con la loro capacità di leggere il territorio i fare promozione di sviluppare sinergie con le altre istituzioni locali di intervenire incisivamente anche nel settore delle infrastrutture è con questo auspice concludo il mio promesso dal suo brevissimo intervento e auguro buon lavoro
Bene il turno di Amato Luigi Molinari amministratore delegato della Fondiaria Assicurazioni S.p.A.
Gentili signore
Egregi signori buongiorno intanto
Il tema
Etica maggiormente
Subito crea in me
Una sorta di Piccolo dizionario per a mio avviso contiene
Un'ambiguità
Su questo mi è capitato di di ragionare con un personaggio che io apprezzo moltissimo come maestro di trasparenza e di correttezza
E mi riferisco dal professor Guido Rossi
Che ha sviluppato questa tematica tra l'altro in in studi approfonditi
Non vi è dubbio che c'è qualche ambiguità se pensiamo alla tesi di Milton Friedman per cui l'operato de de meglio adesso deve essere indirizzato esclusivamente
Nell'interesse degli azionisti
Ma poi pensiamo all'altra concezione definito
Dell'etica tampone
Che sostiene che la strada indirizzata
Da Friedman può portare all'emarginazione delle imprese stesse
E quindi ad una sorta di deresponsabilizzazione sociale e quindi di delegittimazione
Allora mi chiedo quale delle due posizioni può essere la più valida
E mi chiedo anche se la scelta della seconda sia sempre del tutto spontanea o possa invece essere anche considerata a volte strumentale
D'altro canto se pensiamo ai codici etici introdotti nelle corporate americane e anche in qualche gruppo italiano
E e mi sorprendo anche scorrendo le
A pensare che in fondo
I primi punti sono spesso molto vaghi
E quelli successivi più che appartenere ad un codice etico a livello sanzionatorio dovrebbero appartenere al Codice Penale
Quindi non ci si spiega perché vengono introdotti dei codici etici che ripeto da una parte sono ovvi come principi enunciati dall'altra parte trovano un puntuale riscontro nel Codice Penale
Ancora
Mi sorprende il fatto che si possa parlare di valori di ieri valori di oggi i valori fondamentali sono valori universali
Per cui secondo me non hanno stagione detto questo e l'ho detto esclusivamente per dichiarare che proprio per i motivi enunciati non in non intendo addentrarmi in discorsi
Troppo ideali vorrei svolgere brevemente un trenino terra terra
Attaccato a qualcosa di possibilmente concreto perché ci si trova in una situazione come questa non tutti perché qualcuno
E se possibile immaginare una qualche
Una qualche soluzione
Beh il il il contesto attuale si è ripetuto mille volte è un contesto di forte discontinuità e di rapidissima trasformazione
Anche che sotto l'aspetto tecnologico ma non solo
Sotto l'aspetto organizzativo sono un po'cambiate delle regole
Che facevano del potere di riferimento primario l'impresa oggi e credo che si stia
Allargando la posizione della responsabilità e delle competenze che dovrebbero indicare il riferimento manageriale
Nell'impresa ma quello che mi pare che sia oggettivo
E che il numero dei mentre adesso chiamati a prendere decisioni delicate si sia fortemente allargato
La situazione
Che indicano che lo pretende ma non solo aumentato il numero dei media si chiamati a decidere
Sono fortemente aumentate le opzioni
Di Scelta
Dei nuovi Managers
E tutto questo potrebbe andare anche bene
Se la classe dirigente dell'impresa fosse preparato a dare preparata a dare le risposte
Però spesso spesso così non è
E quindi ci troviamo di fronte a situazioni di incertezza
Professionale
A volte non disgiunta da una situazione di incertezza anche morale e questo perché perché da troppi anni
Abbiamo abbandonato la possibilità di dare il meglio di sé una formazione puntuale e precisa non solo sul piano tecnico ma anche sul piano
Morale
Da che cosa dipende questo
Nonostante quello che ci siamo sentiti dire anche ieri in questa sala
I soggetti storici deputati a svolgere un ruolo educativo nei confronti della società oggi latitano
E non ci sono anche prescelte nostre pensiamo al ruolo della Chiesa se n'è parlato ieri in maniera molto nobile ma di fatto una certa classe politica
E non ci sono valutazioni di merito
Ha scelto di emarginare il ruolo educativo della chiesa
La famiglia
E su qualcuno mi deve spiegare se con i tempi sempre stretti che ci sono in famiglia si dedica a tempo ad un'educazione degli dei giovani perché è da lì che dobbiamo partire oppure si ha la capacità di farlo
E anche qui si delega ad altri soggetti
L'altro soggetto dovrebbe essere la scuola
Ma al di là di quello che si è detto ieri dei sentieri di riforme del fatto che la settimana prossima cambierà tutto
La realtà è che già nelle dichiarazioni del ministro ieri
Si possono cogliere delle contraddizioni
Perché non si può dire che siamo figli del neoliberismo gentili hanno che tutti siamo stati informati in questo modo e poi dire che da domani i formatori sapranno essere dei nuovi formatori e saranno in grado di erogare una nuova formazione non solo professionale ma anche etica
Ma io credo poco con tutto rispetto per gli insegnanti che possono cambiare rapidamente radicalmente e anzi mi preoccupo quando vengono fatte dichiarazioni di questo tipo perché potrebbero portare
Alle illusioni che fermano ogni tentativo di risolvere per i fatti propri certi problemi perché tanto c'è qualcun altro che sta per risolverli non illudiamoci il problema della scuola è un problema molto grave che sarà molto difficile risolvere ci vorrà molto tempo
Cosa fare allora
Bisogna lavorare nel sistema aziende
Cioè bisogna fare una scuola permanente per Menezes all'interno del aziende bisogna riappropriarsi di un ruolo educativo ed etico che deve appartenere alle aziende
Nell'ambito delle aziende bisogna investire in questo intanto nella scelta del top management che possa essere di esempio di testimonianza sul piano della trasparenza e della correttezza
Ma poi chiamando nell'ambito di questa scuola per management
Dei maestri che siano in grado di far capire al di là di quelle che sono le conoscenze tecniche quali possono essere i comportamenti etici
Bisogna superare e bisogna avere il coraggio di farlo
Quella che a mio avviso la sottocultura del tengo famiglia cioè del del manager supino su qualsiasi tipo di scelta perché perché tiene famiglia
Io credo che il il manager deve trovare la dignità e il coraggio per dissociarsi con sobrietà con stile
Dalle situazioni in cui non si riconosce e tra l'altro facendo un'operazione per se stessa positiva perché si rimetterà sul mercato e troverà sicuramente degli estimatori
Mentre coloro che non hanno non avranno saputo compiere questo tipo di atto di coraggio e di dignità saranno fatalmente
E marginale
Quindi questa è la mia proposta
Terra terra
Che le aziende riflettono su se stesse e investano in questa iniziativa grazie
Venditori intervento Alessandro Franchini amministratore delegato della Gepi
Allora signore e signori buongiorno a tutti sarò anch'io nei minuti mi sono stati assegnati per alcune rapide considerazioni
La prima riguarda il cambiamento
è indubbio che per l'impresa per l'imprenditore il cambiamento del pane quotidiano
L'impresa se non cambia se non se non si rinnova se non accettano ove sfide muore
E i tempi e i modi del cambiamento non se li determina da soli ma divide termini mercato edile determina una competizione globale sempre più dura sempre più difficile
Però l'impresa non può cambiare da sola ecco perché l'impresa chiede altri cambiamenti che gli sono necessari per il suo sviluppo per la sua crescita
Alla domanda che io mi pongo e di pongo e
L'impresa deve cambiare me resto vuole veramente cambiare ci sono veramente le condizioni ci sono veramente le spinte dal basso perché il cambiamento non si fa per decreto per legge si fa si fa dal basso si vada dal di dentro si fa per profondo convincimento si fa per sperimentazione
Ma io credo che in primo luogo il cambiamento avviene solo se legato a una scala di valori se legata di principi etici sia delle mete sia degli obiettivi cambiamento fini a se stesse non esiste
E cambiamento oggi a differenza del passato a differenza dei ventenni che abbiamo trascorso
Non non necessariamente per tutti porta al meglio cioè questo il fatto che esso non è crea delle resistenze cioè si va verso un qualcosa di diverso verso uno Stato che non si conosce che non necessariamente nell'immediato può essere migliore di quello del passato
E questo vale per la nostro ingresso in Europa e per tutte
Quanto questo comporta vale un po'per tutti per le persone singole per chi vuole essere imprenditori di se stesse una volta c'era l'attesa verso il meglio comunque il cambiamento porta una crescita un miglioramento oggi bisogna far capire che il cambiamento non necessariamente porta al meglio ma se non si cambia si può tornare indietro se non si cambia si muore
Così come il cambiamento è sempre più difficile richiede una come detto nelle tesi uno skill e sempre più elevato di professionalità di capacità e sempre più competitive un cambiamento competitivo non è naturale non è trascinato
Però è difficile che possano finire da dal basso che Possa interessare un tessuto sociale sempre più ampio per il semplice motivo che non ci sono a mio avviso le condizioni generali per il cambiamento per perché ci sia cambiamento nel nella società nell'economia nel significa che ci sia anche mobilità ci sia flessibilità ci siamo unità territoriale mobilità sociale flessibilità nel lavoro
Mobilità movida formativa ci siano delle condizioni in cui si possa passare tranquillamente da uno stato all'altro in cui se una perso il posto
Non è un poveraccio accudito con il saluto che deve andare in giro a limousine are qualcosa ma come in altri Paesi uno che sta passando da una situazione all'altra
Finché questo
Non c'è questa flessibilità non c'è questo
Non cadono e non si rompono l'ingessatura ecco la cultura del cambiamento troverà degli ostacoli all'interni tutti coloro che temono che in questa momento di transizione di non poter avere le opportunità e quindi che le opportunità siano solo teoriche invece ci si trova in stato di difficoltà ecco perché il cambiamento ha bisogno di condizioni generali e ha bisogno di questo punto di riferimento forte di scale di valori di valori etici perché solo a per questo esiste sono morte le le di elogi oppure si sono i fissate ecco ci dobbiamo trovare altri parametri altre scale di riferimento altri valori guida
Io delle tesi io apprezzato moltissimo l'impegno la la la tensione certamente tante sfide troppe sfide tutte assieme siamo in grado di gestirle di gestirle tutte e poi questa questa nuova classe dirigente dove la forniamo ecco anch'io non sarei del tutto d'accordo che sia la scuola formare classe dirigente perché avremo tante persone brave studiose avremo persone contanti masse ma non è detto che questa sia una classe dirigente ha classe dirigente si tempra anche nelle prove nel nei laboratori nella sperimentazione nel confronto quindi nel nella possibilità di sviluppare diverse esperienze quindi la scuola importante ma se la scuola e la formazione sta dentro un sistema di mobilità di questo Paese che si muove che comincia a crescere in modo diverso in maniera meno meno ingessata
E su questo c'è un piccolo esempio qui chiudo subito un piccolo riferimento anche a un caso che somme può essere interessante che quello della Gepi adesso io stamattina mi trovo un po'emozionato perché c'era una definizione di oligarca autoreferente insomma che mi crea una qualche problema di l'identità parte l'osservazione che lo Leo che l'oligarchia autoreferenziale e ridondanti perché le l'oligarchia per definizione essa Sesa autoreferenziale
Io personalmente mi tengo una un manager che opera oggi in una società pubblica potrebbe operare nel private quindi Secondo diciamo degli schemi e delle categorie che non sono quelle di un certo tipo di manager pubblico eccola getti a un soggetto che è cambiato era un soggetto che esisteva da tanti anni e io mi sono domandato ma perché come è avvenuto questo cambiamento è avvenuto per un semplice motivo in primo luogo perché se non cambiava la Gepi veniva chiusa perché era finito una sua missione in secondo luogo perché si è confrontata col mercato ecco il fattore principale il motore del cambiamento la Gepi se confrontate col mercato perché finita l'epoca dell'assistenzialismo dei salvataggi
Può fare iniziative oggi solo se in alleanza con dei parte industriali solo se è opera con altri solo se essa in una logica di impresa solo se essa e opera nello stesso modo in cui opera un investitore privato
In questo modo un in grazia mento pubblico ufficiale e John imprenditori perché e Nesta è stato nel confronto continuo con loro che noi abbiamo acquisito elementi abbiamo avuto indicazioni suggerimenti anche critiche come è stato in questo confronto
Cioè noi per operare dovevamo del mercato degli imprenditori dell'imprese sane se non l'avevamo ecco la nostra missione non si riusciva a compiere ecco questo diverso tipo di impostazione ha dato due risultati positivi
Il primo è che la gente che avesse un fatto abbastanza storico chiude la situazione semestrale con un utile netto di ventiquattro miliardi il secondo è che la Gepi è stata proprio recentemente liberata in qualche modo dall'Unione Europea
Nel senso che può operare
Senza essere aiuto di Stato con i criteri le mitologie di un investitore privato quindi Agepi credo che sia uno dei pochi soggetti pubblici in Italia che oggi ha risolto tutti i suoi problemi con l'Unione europea e ha avuto il disco verde per la sua piena e totale operatività però per fare questo ecco l'altre e seconda e ultima
Condizione considerazione cessata la possibilità di sperimentare cioè se non si riesce a sperimentare
Se non si prova ecco e torno al discorso delle delle mobilità del del dell'inventare il nuovo se volete anche dalla fantasia perché il cambiamento senza fantasia e senza innovazione un po'avvenire
Ecco la possibilità che la getti avuto difetta di fare laboratorio che il con il Governo il Parlamento gli ha concesso di sperimentare cose innovative
E in queste andiamo dalle politiche attive del lavoro dei lavori socialmente utili alle società miste per inciso ce n'è una anche costituita con alcune di Capri al discorso delle politiche locali
Voi pensate come nel Mezzogiorno perché anche il Mezzogiorno è cambiato in poco tempo si sia passato da un modello che era di tipo assistenzialistico di tipo centralistico di grande impresa a un modello che invece porta allo sviluppo delle politiche locali
Allo sviluppo del territorio allo sviluppo dei patti territoriali
Allo sviluppo delle forze endogene del del Mezzogiorno
Ecco in tutto questo si sono sperimentati così i nuove modelli innovativi che magari non funzioneranno bene saranno da rivedere saranno da rifare ma queste è stata la condizione diciamo per potere creare ecco quel po'di sviluppo che c'è in questi in questi territori quindi il coraggio di sperimentare il coraggio se vogliamo anche di sbagliare ma questo nell'ambito di principi ben definiti credo che siano le condizioni corollari necessarie di un processo di cambiamento un processo che quindi si deve
Misurare
Giorno per giorno con la risultati con il con i successi che quindi non è un qualcosa di rigido comma qualcosa che crea il confronto che crea qualcuno che può essere emarginato che crea vincitori e vinti questo il cambiamento non è un fatto così statico un fatto senza problemi
E per chiudere direi che le condizioni generali per chi poi ha impegnato anche personalmente nel cambiamento siano quelle che io mettere in qualche modo in una una una teoria di tante R. nella chiave di violino di tante R. quella che prima di tutto ci devono essere delle regole come quel punto il manager sa nella l'ambito nere con il quale si muove delle regole Dent ben definite ci desse il principio della responsabilità chiare definite le responsabilità alle responsabilità si coniuga il rischio perché questo è connaturato al cambiamento
Ci sono poi i risultati che sono quello su cui si deve essere verificati
E infine a fronte dei risultati ci deve essere o il riconoscimento o la rimozione console all'interno di queste regole di queste regole di mercato che devono riguardare tutti in primo luogo i manager io credo che si possa dare un piccolo contributo a un processo di cambiamento grazie
Grazie al dottor Franchini richiamo l'intervento Marcello Taglialatela che si occupa per la Regione Campania di formazione professionale e quindi particolarmente diciamo intonato al tema dell'al convegno
Ma io vorrei prima tentare di rispondere alla domanda che
Costituisce il motivo conduttore
Del vostro convegno e cioè se è finita la cultura dei cambi la cultura il cambiamento io sono convinto di no
Sono convinto che un cambiamento vi sia stato soprattutto con i rischi di negli schemi della politica
E questo è un fatto importante significativo perché può costituire il presupposto affinché il cambiamento ovviamente vada incidere anche negli altri settori
I settori che poi interessano più in modo particolare gli industriali e in genere gli imprenditori
Certo vi sono delle difficoltà legate al fatto che una metodologia della burocrazia in tutte le amministrazioni pubbliche
Ha determinato la nascita di meccanismi che troppo spesso non hanno motivo di esistere se non per far perdere tempo e per creare una serie di livelli decisionali tra di loro in alcuni casi in sovrapposizione
Che non consentono decisioni dei russi ma soprattutto applicazione delle decisioni Belushi
La Regione Campania in questo agli stessi problemi che hanno molte altre regioni e molte altre amministrazioni pubbliche
Però oltre a questo tipo di problemi se nel giungono certamente degli altri basta del resto leggere i giornali di questa mattina per riscontrare che vi sono tanti tristi primati che devono essere ovviamente cancellati e quello della delinquenza della criminalità organizzata
Quella della incapacità per esempio della Commissione regionale per l'impiego di approvare contratti di formazione lavoro
Per quanto riguarda appunto il tema della formazione noi ci siamo preoccupati come Regione Campania in questo primo anno anno e mezzo di attività soprattutto di recuperare una credibilità perduta nei confronti della comunità europea
La comunità europea come voi sapete e la principale finanziatrice delle attività della formazione professionale con il settantacinque per cento dell'importo di fatto determina la possibilità che la formazione professionale possa essere programmata innanzitutto e poi svolta
E l'attenzione che noi abbiamo dedicato questo settore ha trovato conforto anche nella collaborazione soprattutto con le associazioni di categoria
Perché le associazioni di categoria hanno immediatamente compreso come lo sforzo che la Regione Campania stava compiendo c'è quello di modificare con una cultura del cambiamento di meccanismi attraverso i quali la formazione professionale veniva realizzata nel nostro territorio hanno compreso le associazioni di categoria che questo sforzo meritava attenzione
E quindi non solo con una serie di incontri tecnici che ci hanno consentito di varare
Il piano di formazione novantasei ma soprattutto con una serie di incontri che si stanno per organizzare per varare il nuovo piano triennale novantasette novantanove
Nel tentativo di modificare anche alla ripartizione finanziaria all'interno di Ray singoli obiettivi dei singoli interventi delle singole misure
Noi abbiamo in Campania accetto il gravissimo problema della disoccupazione
Abbiamo un problema che viene come dire evidenziato in maniera plateale anche dalle cifre dà i numeri
Noi abbiamo avuto circa cento mila domande di ragazzi che hanno presentato appunto la richiesta di adesione a corsi di formazione professionale e gestiti dalla Regione Campania e questo è accaduto non più di quindici giorni fa
E solo nella giornata di ieri manco a farlo apposta che è stata la prima selezione contemporaneamente per circa ventidue mila persone in tutta la Regione per due mila e cinquecento tre mila posti di corsi di formazione professionale
Abbiamo o i numeri che ci spingono a modificare il meccanismo della formazione tenendo conto che non vi è solo un problema legato ai disoccupati e quindi alla creazione di nuovi posti di lavoro
Ma esiste anche un problema legato al mantenimento dei livelli occupazionali
E quindi ha una possibilità che le aziende possono dire di formare in continuazione di aggiornare di perfezionare i loro dipendenti perché siamo convinti che in Campania
Soprattutto in Campania dove vi è stato nel passato un notevole tessuto industriale
Che deve essere in qualche modo protetto e rivitalizzato vi sia la necessità anche soprattutto di puntare ad una formazione di perfezionamento nei confronti dei dipendenti dell'impresa
E queste cose non le dico qui perché sono in casa vostra
Queste cose viceversa sono il motivo conduttore che ci hanno portato ad una vera e propria trattativa nei confronti della comunità europea perché la comunità europea nel momento in cui fa la ripartizione finanziaria dei fondi una volta ogni sei anni con i piani operativi
Per arrivare a modificare la ripartizione finanziaria vuole ovviamente che siano dimostrati i motivi economici e sociali che determinano questa scelta e ne abbiamo iniziato questo tipo di discorso discorso e vogliamo farlo in stretta collaborazione
Con lo colori quali poi sono alla fine gli utenti della formazione professionale e cioè gli imprenditori
E questo e solo uno dei motivi che ci hanno portato in questo primo scorcio di legislatura regionale ad un impegno nei confronti dei fondi strutturali
Non solo il fondo sociale europeo ma anche i fondi di sviluppo regionale i fondi dell'agricoltura costituiscono in questo momento scusate la citazione politica il fiore all'occhiello della giunta Rastrelli
Perché sono state varate tutte le misure sono stati approvati tutti i regolamenti
In questa settimana verrà anche pubblicato ufficialmente l'ultima delle graduatorie che riguarda la misura due uno appunto quindi quella legata agli industriali agli artigiani
è un modo per dimostrare che le cose in Campania stanno cambiando
E stanno cambiando soprattutto sulla base di un confronto serrato con coloro i quali devono poter rappresentare un nuovo sviluppo economico il pubblico deve legiferare il pubblico deve programmare ma il pubblico non deve gestire deve lasciare la gestione a coloro i quali hanno scelto come loro attività professionale di dedicarsi certo al proprio interesse ma anche all'interesse della collettività con la creazione di nuove figure professionali con la creazione di nuovi posti di lavoro con l'ampliamento della sfera produttiva che l'unico presupposto affinché di lavoro si possa parlare non solamente nei convegni ma anche con le statistiche
Che costituiscono come dire lo specchio vero e reale del cambiamento che non è solamente nella classe politica ma deve essere anche in meglio ovviamente lo speriamo nelle condizioni economiche della nostra regione grazie
Bene apriamo la seconda parte dei lavori quella dedicata al ruolo delle istituzioni e del loro
Cambiamento che dovrà intervenire tavoli intervento il ministro della della funzione pubblica onorevole Franco Bassanini che ci aspettiamo avrà anche proposito qualche novità da darci
Io comincio con alcune considerazioni ovvie
Ne trarrò conseguenze conclusioni altrettanto ovvie il guaio in Italia e che sulle premesse si concorda sempre sulle conclusioni anche se sono ovvie si litiga
Premesse considerazioni ovvie la stabilità l'efficienza l'efficacia e la rappresentatività democratica di un sistema istituzionale è un fattore determinante della competitività di un Paese
è un fattore determinante di una della competitività di un Paese anche l'efficacia e l'efficienza la snellezza
Delle pubbliche amministrazioni delle pubbliche amministrazioni
E anche la capacità delle pubbliche amministrazione di imporre costi limitati
Alle imprese e ai cittadini in termini di adempimenti burocratici amministrativi fiscale
Nel mondo della competizione globale
Non è necessario solo risanare i conti pubblici occorre anche avere un sistema di istituzioni e di amministrazioni che sia in grado di competere
In termini di efficacia efficienza e snellezza rapidità costi per le imprese e i cittadini con quelle dei delle democrazie più avanzate
Seconda considerazione noi abbiamo su questo terreno un handicap molto forte
Noi rischiamo di entrare in Europa
Facendo un'operazione di straordinaria rigore per risanare
Il peso che ci viene da due milioni e cento e passa mila miliardi di debito pubblico
Di dover fare l'avanzo primario di gran lunga più alto d'Europa e rischiamo però di trovarci in Europa con questo forte & ricca per il nostro Paese
Se in Italia l'iter di un piano regolatore
Dura da sei a quindici anni
Se per poter dare al superministro dell'economia
Carlo Azeglio Ciampi mentre sta all'estero per dovere del suo ufficio un telefonino GSM
Per tenersi in contatto con i suoi uffici occorre un decreto del ministro della Funzione pubblica registrato dalla Corte dei Conti ho dovuto farlo io due mesi fa
Se per trasferire un usciere da un comune dissestato a un comune vicino che ne ha fatto richiesta vero Frattini occorre un decreto firmato dal ministro della Funzione pubblica dal ministro del Tesoro e dal ministro dell'Interno
Se per registrare un farmaco nuovo ci vuole sei volte o dieci volte il tempo che ci si mette in Germania o negli Stati Uniti
E quindi ovviamente se uno ha a una multinazionale magari lo si inventa in Italia è successo lo sapete e lo si registra all'Est
Se ogni cittadino spende in media venti giorni a compilare
Scartoffie o fare figlie agli sportelli
Sì sopravvivono procedure macchinose assolutamente inutili
Dalle certificazioni antimafia
In là
Che però sono costosi
Per i cittadini e per le imprese e anche per le amministrazioni per il guardate lo dico tra parentesi uno dei più grossi risparmi che si potrebbero fare in Italia sarebbe la soppressione di amministrazioni che lavorano non per i cittadini ma essenzialmente per rompere le scatole ad altre amministrazioni
Saldi sempre i controlli necessari
Ma troppi controlli troppi controlli non ci evitano Tangentopoli e paralizzano l'attività delle amministrazioni anche del sistema economico
Se noi abbiamo centocinquanta mila leggi si dice
è una stima di cui circa due terzi disciplinano l'attività delle amministrazioni pubbliche qui diciamo all'ingrosso cento mi
E Orsi come ogni legge fatta di molte disposizioni significa milioni e milioni di regole che governano l'attività delle amministrazioni
Un sistema assolutamente ingestibile anche per il migliore degli amministratori è migliore dei funzionari
Beh ecco noi su questo terreno abbiamo un ritardo molto forte
Terza considerazione ovvia
E poi ho finito sulle premesse
Noi dobbiamo recuperare questo ritardo molto ricca rapidamente
Una forte modernizzazione
Ammodernamento del nostro sistema istituzionale amministrativo deve essere fatto in tempi estremamente rapidi non abbiamo più tempo
Come vent'anni fa ci siamo potuti permettere lo paghiamo oggi
Politiche finanziarie irresponsabili e oggi lo paghiamo con centonovanta mila miliardi di spesa per il per gli interessi sul debito pubblico
Oggi dobbiamo recuperarlo in tempi rapidissimi la stessa cosa vale per il ritardo nell'ammodernamento del nostro sistema istituzionale amministrativa
Altrimenti faremo inenarrabile sacrifici per entrare in Europa e poi saremmo ributtati fuori verso la storica o il Terzo Mondo per l'handicap rappresentato da questo sistema istituzionale amministrati
Cosa bisogna fare
Certamente la prima cosa in ordine di importanza è la riforma costituzionale
Necessaria per completare la transizione alla democrazia maggioritaria la democrazia dell'alternanza
Per a vere come nelle grandi democrazie europei governi normalmente di legislatura
Fondati normalmente su maggioranze stabili omogenei
Nelle quali gli elettori
Affidano col voto il mandato a governare e mandato a fare l'opposizione per le quattro cinque anni e poi tornano col voto a premiare o punire il buon governo malgoverno o quant'altro
Riforma quindi della forma di governo
E anche per ridisegnare l'architettura complessiva dello Stato
Nell'epoca della complessità e della competizione globale io sono convinto
Della superiorità del modello di tipo federale
Che consente una più forte divisione del foro e delle responsabilità tra le diverse istituzione per far fronte alla grande complessità dei compiti che sono propri delle democrazie moderne
E che consente anche di realizzare lo Stato più leggero questa è una considerazione meno ovvia ma lo Stato più leggero uno Stato che gestisce meno che assiste meno che comanda meno
Che regola meglio le regole necessarie quelle farle osservare non troppe regole e poi al buon cuore di file decadenti
Che regola meglio
E che gestendo meglio meno assistendo meno comandando meno però promuove collabora
Coordina dello stato di questo genere
Si può fare solo
Decentrando sul territorio buona parte delle responsabilità
Perché è possibile dialogare con la società e con le imprese solo se si è a contatto con le realtà dall'alto si finisce inevitabilmente per comandare
Prevale lavoro le logiche burocratiche e autoritaria dall'alto a distanza
Naturalmente quando si parla di modello federale si il riferimento per me e al modello all'esperienza dei grandi Stati federali della Germania agli Stati Uniti se poi qualcuno mi dice
Come il professor Miglio che quelli non sono stati federali e si inventa un federalismo a tavolino io non lo seguo
Io non lo seguo credo che abbiamo di imparare dall'esperienza dei grandi Stati federali
E forse su quello qualche riflessione poi dobbiamo farla perché io leggo l'ordinamento del governo tedesco e anche di quello americano e ci trovo un ministero dell'agricoltura ministero federale dell'Agricoltura
Allora non è così scontato che noi si debba sopprimere
Il ministero dell'agricoltura forse bisogna ridisegnare la distribuzione di competenze di funzioni forse due mila cinquecento dipendenti del ministero all'Agricoltura sono un'enormità per svolgere una funzione di raccordo e di coordinamento
Le riforme costituzionali sono necessarie
Ma non sono sufficienti
Insisto sono merce vorrei essere preso per quello che dico sono assolutamente necessarie
Dal punto di vista della Della importanza sono le più importanti ma non sono sufficienti
In molti settori
La riforma costituzionale potrà solo dettare dei principi
Per esempio semplificazione amministrativa e burocratica
Delegificazione
Orientamento dell'organizzazione amministrativa l'efficace la produttività i risultati che Costituzione potremo metterci soltanto i principi generalissimi scontati odi su cui siamo d'accordo tutto tant'è vero che ci sono i programmi di elettorale di tutte le forze politiche
Trasferimento di compiti poteri responsabilità a comuni province regioni potremo mettere in Costituzione solo i principi
Poi la riforma costituzionale solo quella potrà redistribuire il potere legislativo primario
Ma le competenze amministrative
Beh quelle dovranno essere
Trasferite
E così la semplificazione burocratica dovrà essere fatta con legge ordinaria e poi con provvedimenti regolamentari e amministrative
Possiamo noi attendere passivamente la riforma costituzionale
Diciamo due anni tra bicamerale
Doppia lettura delle Camere referendum confermativo poi le leggi di attuazione della Costituzione
Poi i provvedimenti amministrativi che ne conseguono
E intanto attendere in surplace con quell'handicap sulle nostre spalle
Distrazione dello Stato si può veramente fare naturalmente alcune cose le facciamo
Si può veramente fare in queste condizioni perché perché tutti i programmi delle forze politiche dicono vogliamo la riforma costituzionale vogliamo il modello offre federale
Quindi è ovvio che lo Stato centrale le sue amministrazioni perderanno molti compiti e molte funzioni
Ma allora che cosa di Formia
Prima di riformare qualche cosa bisogna stabilire il targhette i compiti che cosa si produce
Lo Stato centrale non produrrà più un mucchio di cose che verranno trasferite invece ad altre aziende
Comuni province regioni camere di commercio universitari tutto l'insieme
Di istituzioni anche non anche non istituzionali in senso stretto non a caso ho nominato le camere di commercio
E allora che cosa fare possiamo permetterci questi tempi così lunghi
L'ultimo libro di Friedman che credo in questi giorni in libreria finisce con questa frase una nazione non si rifà in un giorno
Questo è vero
Ma è anche vero che noi non possiamo permetterci dieci o quindici anni
Anche questo credo che sia ovvio
Allora
Questa è la scelta che ha fatto il Governo da un lato chiede al Parlamento
Di andare rapidamente a realizzare la riforma costituzionale
Dall'altro però propone al Parlamento come necessità immediata
Di fare subito
Una serie di importanti riforme a Costituzione invariata
Che intanto per coprire quella parte che la riforma costituzionale non potrà coprire
Su cui potrà al massimo dettare dei principi generali assolutamente ovvi
Semplificazione e snellimento sburocratizzazione decentramento
E poi per accorciare il percorso che in un domani passerà dall'approvazione della riforma costituzionale alla sua attuazione badate che
Quel percorso tra le grandi riforme e la loro attuazione è sempre quello è sempre il terreno sul quale si impantana non le grandi riforme
Perché poi diventa così lungo quel percorso
Che
Si resta a lungo sul bagnasciuga nella fase nella quale i cambiamenti destabilizzano il sistema ma non è costruito un sistema nuovo
Noi possiamo con la nostra Costituzione attuale abbreviare questa strada
In sintonia con quello che si farà sul terreno delle riforme costituzionali
Perché quello che si farà sul terreno con delle riforme costituzionali e già in qualche misura descritto io insisto su questo
Dai programmi elettorali delle maggiori forze politiche che sono convergenti su questi punti
Anche perché lo dico tra parentesi riprendono molti capitoli di quel lavoro che all'inizio di quest'anno
Il senatore Fisichella il senatore Salvi l'onorevole Urbani e il sottoscritto fecero insieme lasciandone poi traccia nelle parti comuni dei programmi dei due maggiori schieramenti politici
Allora ne abbiamo presentato alcune proposte di riforma che stanno percorrendo l'iter parlamentare e la prima cosa che è sfuggita a tutti salvo che ai lettori di ventiquattro ore unico giornale che risponde alla regola che ieri citava Mauro
Tante notizie innanzitutto perché per la verità sugli altri avrei qualche riserva non parlo delle televisioni che sono ovviamente costretti a moduli molto più sintetici
Il primo di questi disegni di legge collegati è stato approvato dal Senato giovedì
Con larga maggioranza
Con l'astensione
Della lega nord
Con un atteggiamento tutto sommato
Costruttivo da parte dell'opposizione del Polo
Anche se ha chiesto un po'tante verifiche del numero legale ma la maggioranza era compatta quindi non hanno creato problemi
Il secondo di questi disegni di legge collegati è stato approvato dalla Commissione del Senato ed è in aula a partire da martedì
Che cosa contengono queste riforme innanzitutto una avvio ad una forte semplificazione amministrativa e burocrati
Cominciando ad eliminare alcune dei colli di bottiglia a cui accennavo prima
Anche qui ventiquattro ore gli adesivi inviati finiti un insieme di disposizioni
Ovvie e di buon senso
E io mi son permesso di con Monti di commentare che era il migliore elogio
Che riteneva potesse essere fatto disposizioni ovvia di buonsenso che atteneva attendevano cinquanta o cent'anni ad essere prese era venuto il momento di prendere noi andiamo ad una forte semplificazione di tutti quegli istituti che sono le certificazioni e le documentazioni amministrativa
Intanto rimuovendo da subito appena la legge sarà stata approvata anche dalla Camera alcune vere assurdità
Che i certificati di nascita di morte titoli di studi valgano tre mesi
è una vera assurdità
Uno quando è nato è in atto qualche volta qualche volta può può essersi pentito ma
Che si debbano richiedere autentiche notarili per tutto per l'autocertificazione e per partecipare a un concorso pubblico guardate
Quando si partecipa a un concorso pubblico si verifica l'identità del candidato quando si presenta come ovvio e allora a che serve pretendere l'autentica grafia
è stato stimato che questo disegno di legge del governo comporterà la soppressione di circa sei milioni di autentiche notarile all'anno
Mi spiace per i notai
Nobile professione ma credo credo che notai se la caveranno s'credo che i notai se la caveranno ugualmente anche perché se non riusciamo a rendere tutto
Le attività dell'impresa i processi amministrativi più rapidi i notai avranno da lavorare di più su cose più consistenti
In questa legge
In questa legge noi cominciamo a togliere un asse a il titolo di tutto il primo provvedimento è snellimento delle procedure di decisione e di controllo
Sopprimiamo l'ottantacinque per cento dei controlli preventivi di legittimità sugli enti locali e sulle regioni
Una procedura che non garantisce la legalità
Ma fa perdere mesi e mesi di tempo
Abbiamo disciplinato le conferenze dei servizi
Con una norma che è stata apprezzata al tavolo del patto per l'occupazione
In modo da renderli effettivamente uno strumento che elimina tutta una serie di complicati ed estenuanti passaggi nelle procedure di decisione amministrativa
Abbiamo semplificato fortemente le terribili procedure che devono essere seguite per privatizzare aziende pubbliche aziende municipalizzate
Abbiamo semplificato le procedure per la dismissione dei beni del demanio del patrimonio dello Stato e dei beni dei Comuni e delle Province
Abbiamo introdotto una serie di altre misure apparentemente ovvie per esempio la facoltà delle amministrazioni di farsi pagare multe e tasse e ticket eccetera con qualsiasi mezzo di pagamento
Oggi in uso e domani in uso
Abbiamo eliminato istituti arcaici che duravano da cent'anni abbiamo abrogato una legge del mille ottocentonovantasei che impone a ogni Comune ogni provincia ogni altra istituzione pubblica e persino le associazioni private di avere l'autorizzazione preventiva dei prefetti per accettare un lascito per accettare una donazione per acquistare un immobile
Badate le prefetture ormai le davano sempre
E però c'era un'amministrazione che doveva istruire la pratica presentare la domanda un'altra che doveva la prefettura istruire la pratica per dare la risposta
Alcuni mesi di tempo
E naturalmente due amministrazioni che lavoravano a vuoto per un lavoro inutile
Questo e altre cose sono il primo disegno di legge senatore D'Urso che ha lavorato al Senato a ritmi intensissimi è stato approvato dal Senato con larga maggioranza ne segue un altro
Più ambiziose più importanti
Il secondo disegno di legge necessariamente nella forma di una delega prevede essenzialmente tre cose
Organizza un grande e rapido processo di deregolazione delegificazione e semplificazione delle nostri procedimenti decisione di controllo riprende idee del mio predecessore Frattini
Riprende idee anche di Sabino Cassese prevede un meccanismo di rapida discesa dalle centocinquanta mila leggi a quelle quattro cinque mila che sono proprie della media dei Paesi democratici
Coinvolgendo il Parlamento ovviamente che deve dare direttive principi
Il governo che fa solo da cabina di regia di questo processo e poi tutte le varie istituzioni ciascuna per il suo ambito di competenza
Che avranno il compito di operare con norme regolamentari non più legislative l'operazione di semplificazione perché nel frattempo avremo ridotto le norme legislative nazionali a pochi essenziali principi
E quindi facendo concorrere ecco regioni camere di commercio Province Comuni autorità indipendenti regolazione garanzia ciascuno per la sua parte
Secondo prevede una forte ridistribuzione di competenze poteri responsabilità
E la relativa autonomia normativa di autorganizzazione di e di auto normali zione dallo stato delle sue amministrazioni centrali a Regioni Province e Comuni camere di commercio e quant'altro
Seguendo questo principio identifichiamo quali sono le funzioni essenziali che è necessario resti in una gestione unitaria
In tutto il Paese pochi lo Stato si concentri sui suoi compiti fondamentali e cerchi di farli bene
Difesa ordine pubblico politica estera la politica monetaria finché non andrà tutto a Bruxelles
E poco altro la giustizia naturalmente e poco altro
Tutto il resto ebbene che sia
Ridistribuito secondo il principio di sussidiarietà sussidiarietà vuol dire badate c'è scritto nella legge
Restituire alla società civile compiti e funzioni pubbliche che non è più necessario siano svolti dalle istituzioni pubbliche non possiamo continuare ad accumulare per sì ecco lì sempre nuovi compiti pubblici a un certo punto bisogna fare una scelta ci sono funzioni che possono essere restituite
Al ai singoli ai privati e all'autogoverno della società civile nella ambito delle funzioni e dei compiti pubblici porta are al livello più vicino possibile ai cittadini tutti quelli che possono essere ragionevolmente portati a quelli
Terzo punto centrale la
Ormai delle amministrazioni centrali basati su alcuni criteri fondamentali che sono una riorganizzazione sulla base dei principi di efficienza efficacia responsabilità dei dirigenti
Autonomia dei dirigenti distinzione tra politica e amministrazione finalmente strumentata quindi effettività
Gli amministra
Ori ministri sindaci e assessori devono avere gli strumenti per poter svolgere il suo ruolo di direttive di indirizzo politico Idir genti dell'amministrazione devono avere la loro autonomia il loro Budget di risorse ed essere giudicati sulla base dei risultati premia
Atti si ottengono e risulta
Ti cacciati alla fine licenziati come avviene in aziende private se i risultati non vengono
Nel frattempo abbiamo presentato nella collegato di finanza pubblica alcune norme importanti
Che cercano di incidere su alcuni nodi della nostra pubblica amministrazione
Una norma importa ante e quella che riguarda il part-time sarà incentivato il part-time nelle pubbliche amministrazioni e quindi maggiore flessibilità in questo modo ridurremo anche le ore lavorate nella pubblica amministrazione e
Costi della pubblica amministrazione
E il part-time diventerà obbligatorio
Pena il licenziamento per i dipendenti pubblici che fanno un secondo o persino un terzo un terzo lavoro ce lo vogliono fare lo facciano ma lo facciano non in nero non in nero e lo facciano non nel tempo che devono dedicare a loro lavoro pubblico e quindi si mettono a parte in questo modo si cerca di incidere su un vecchio circolo vizioso che quello per cui il dipendente pubblico in Italia una persona mediamente sottopagata perché guardate che così mediamente sottopagata
Spesso inserito in un'amministrazione in esubero di personale
Non si chiede non si chiede competenza professionalità e produttività proprio perché è sottopagato e spesso neppure rispetto dell'orario di de de de dell'ufficio così compensa il proprio modesto stipendio con una
Altri lavori beh questo circolo vizioso non vogliamo tagliato
E siccome non è vero che abbiamo dipendenti funzionari pubblici incapaci vero duro se ne abbiamo anche di Capac
Sì di professionalmente competenti poi ci sono le pecore nere e le pecore nere vanno cacciate perché le istituzioni pubbliche non possono essere un istituto di beneficenza
La previdenza dall'assistenza separiamo anche il pubblico impiego dall'assistenza ultima cosa e ho finito
Beh noi vogliamo condurre a termine Lario
Ormai del chiesto si basa sulle parole privatizzazione del rapporto di lavoro pubblico
I dirigenti e i dipendenti pubblici a tutti i dirigenti devono avere gli stessi diritti e gli stessi doveri le stesse garanzie che ha hanno i dirigenti e dipendenti delle imprese private ma non di più su questo io vedete io il vantaggio di aver avuto dei predecessori di grande valore Cassese hub
Anni Frattini sono predecessore di grandi però questo può essere uno svantaggio nei confronti così dice perché
C'è un predecessore di modesto valore si dice be COMU
Dunque la situazione è migliorata però è un vantaggio quando si ereditano buone corsi e io ho ereditato molte cose buone per me il predecessore
Molte le stiamo attuando in via amministrativa le carte dei servizi codici etici la la
Ma anche l'asse degli incarichi dei dipendenti pubblici a
Altre richiedono anche perfezionamenti normativi e così il processo di privatizzazione del rapporto di lavoro pubblico
Ultima osservazione qualcuno mi ha detto il presidente di una grande associazione di industriali mi ha detto recentemente in un convegno
Ma tutto questo è acqua fresca gli ho chiesto
Ma dottor Carraro ma le Alletto questi disegni di legge dice francamente no ora io non so io direi che siano la grande riforma però credo che sarebbe meglio leggerli prima di
Dare un giudizio e poi vi dirò questo non saranno il pasto saranno solo l'antipasto ma quando uno muore di fame e mentre i cuochi preparano il pasto della grande riforma nelle cucine ebbene anche dargli una Antipa sto perché non muoia di fame e l'antipasto vi assicuro è abbastanza sostanziosi
Trovo del ministro al di là dei voti persi dal mai ci pare che ci sia una forte coscienza di un sistema criptato modello federale come panacea di tutti i mali dunque stato leggero e che assiste Mele che reca
E io e con meno leggi ma in realtà sono cose che diciamo da da alcuni decenni però non dobbiamo certo farli noi ma una più in classe
E nove subisce come sempre fino ad oggi è accaduto una Juve in class che insomma abbia una leadership che consenta ai cittadini di condividere regole e di non subire sempre in maniera coercitiva su questo ed altro invito Lucia Annunziata a modo dibattito con Ferdinando Adornato Enzo Bianco Franco Frattini Antonio Martino Irene Pivetti e Mario Segni che invito tutti a salire sul palco grazie
Ma sì allora
Dunque da segni il professore
Un centro
Sta arrivando
Cioè sta ridando nel senso che lo aspettiamo sì perché a me serve il provocatore della situazione senza di lui non inizia
Vincere
Credo sia
Bene io una domanda allora da rivolgere a un po'di più dunque il ministro Bassanini credo sia andato sul facile oggi no cioè le cose che lui ha detto solo perfette per questa platea
La dovrà naturalmente comunque sopporta essi alcune domande che forse dimostrano che non necessariamente tutto quello che ha descritto che è un panorama abbastanza semplice in cui tutti vorremmo credere del tutto realistico la prima domanda che ho preparato per segni la farò però a Martino che mi sembra che ho visto che Segni non c'è può comunque essere il più vicino critico di queste posizioni Martino io rivolgo a lei
Questa domanda tratta da quello che ha detto il ministro lui da in una valutazione che tutti i programmi di tutte le varie forze politiche in realtà sulla questione generale della definizione dello Stato
A sono abbastanza simili E proprio vero
Io devo dire che non sono del tutto d'accordo
Sono del tutto d'accordo e stabiliamo prima di chiarire perché non sono d'accordo dire alcune ovvietà dato che le ovvietà Franco Bassanini entrano tuttologi la giornata delle ovvietà dice lui
Alcune ovvietà che però a me sembra importare
La prima ovvietà è questa l'opposizione e caratteristica esclusiva ed ineliminabile delle democrazie
Non il governo perché i governi esistono anche nei sistemi non democratici
Ma l'opposizione e quello che qualifica
La democrazia se c'è opposizione c'è democrazia se non c'è opposizione
Qualcosa non funziona con sistema democratico
In Italia per lo più non c'è stata
Opposizione che posizione non significa che esistono le forze politiche che dicono no a quello che il governo vuole fare opposizione significa che esiste
Un progetto politico alternativo e concorrenziale rispetto a quello del governo e che questi due progetti competono per il consenso popolare di modo che una volta vince l'uno un'altra volta pur vincendo un altro c'è un regime non alternativo una democrazia deve avere alternative
In Italia non c'è stato l'abbiamo avuto soltanto per un breve periodo di tempo e speriamo o meglio abbiamo sperato che a partire dal novantaquattro questo cambia se ci fosse un'alternativa perché tanto importante che ci sia opposizione
A parte la libertà di scegliere proprio perché non esistono in politica delle soluzioni generalmente accettante valori assoluti soluzioni a problemi che tutti condividono e quindi devo dire per la verità che non sono del tutto d'accordo con Franco Bassanini ma lui conosce molto bene il problema molto meglio di me
E probabilmente faceva riferimento a un qualche insieme di esigenze che la riforma dovrebbe soddisfare ma quali poi siano le soluzioni concrete che quelle esigenze soddisfarlo credo che ci sia largo spazio per discutere vorrei dire di più
All'interno a livello infra costituzionale cioè all'interno di un quadro costruzione esigenza esistente esistono le differenze profonde e che hanno una grande importanza
C'è stato uno splendido sospende l'intervista di Luigi Spaventa al foglio un paio di giorni fa
Dalla quale sembrerebbe emergere che essendo caduti i vecchi miti della sinistra non ci siano più differenze in politica economica fra destra e sinistra Spaventa fa riferimento al che insieme si può perfino fa riferimento alle politiche di deficit spending all'inflazione come motore dello sviluppo e così via mi sono tutte cose che sono cadute e quindi siamo tutti d'accordo che quelle non sono più ricette
Ma coloro i quali hanno avuto ieri in modo di ascoltare Cofferati si sono resi conto che esistono delle differenze profonde fra politiche economiche
Profonde legittime e che
è bene che siano contrapposte cioè questo ce ne sia contrapposte vorrei citare il mercato del lavoro per esempio
Dal punto di vista del mercato del lavoro la posizione di Cofferati è molto diversa la posizione di tipo liberale perché ecco Martino sul piano terra delle istituzioni rimanendo sahariana sinché allora se queste differenze sono importante e se è giusto che su queste differenze si completa se per ottenere un di segno istituzionale unite si dovesse rinunziare al confronto legittimo fra questa differenza la contrapposizione tra maggioranza e opposizione su questi problemi io non ritengo che il prezzo meriterebbe di essere paga anche perché il risultato io non credo affatto
Che sarebbe l'individuazione di una soluzione istituzionale accettata da tutti e da tutti ritenuta desidera io ritengo che sarebbe un compromesso fra modelli costituzionale di tipo diverso Teksid magari incompatibili
Di modelli costituzionali diversi e quindi oggi mi preoccupa enormemente più della contrapposizione maggioranza opposizione all'interno del quadro istituzionale vigente che non della possibilità di dar vita un domani a una riforma costituzionale
Accettata da entrambe le parti
Ecco signor Bitetti io passerei credo quasi naturalmente la palla passa lei anche perché questa impostazione che ha introdotto Martino cioè che il discorso su come si fa opposizione adesso su come si definiscono i rapporti tra governo e opposizione in questo mente anche definitorio del quadro
Io credo che in qualche modo ha a che fare sia con il dibattito sul federalismo ma anche con il ruolo che la lega può giocare certo lei in questo mondo non rappresenta la lega ma una esperienza raccoglie comunque un'esperienza che per l'etilismo si nutre in sostanza quindi non voglio farla parlare come delega ma come parte raccoglitore diciamo di un'anima di questa esperienza è qui ecco dalle ugualmente la questione della definizione dei rapporti del governo attuale con le proprie posizioni sulla questione del federalismo
Ma dunque io certo non posso farlo eccome anche perché non soltanto non sono più della lega ma la mia uscita dalla lega è stata talmente ventralmente armati se si e quindi è evidente che se ne sono uscita non per cristiani umorale ma per ragioni politiche
Perché considero conclusa quell'esperienza non per me conclusa in secco esperienza politica quindi ad da adesso in avanti la Lega non può svolgere alcun ruolo propositivo all'interno di un progetto di riforma di costruzione di equilibri in questa prospettiva insomma aspetti fu
Ha deciso di rappresentare uno Stato estero
Invece
Non lo so se
Se è corretto
Ho accettabile
Definire le democrazie a partire dalla presenza di una opposizione come è stata l'impostazione data
Da Martino
Perché questo finisce per definire le democrazie come un sistema di rissa
Storia della rissa della rissa regolata
è comprensibile questo in un paese come il nostro che è scesa
Dal che si trovano nel pieno di una fase di transizione dopo una fase di sostanziale stagnazione politica
E quindi l'eccesso di accordo su temi scadenti ha portato un certo disprezzo della politica degli accordi delle convergenze autorizzandolo bipolarismo da parte del maggioritario
Dall'altra quanto sistema elettorale e la teoria della democrazia come esistenza dell'opposizione ancora dall'altro
Io in questo non credo perché non credo tra l'altro non ci crede in particolare per l'Italia dove la rappresentanza politica è sempre stata articolatissima
Anche perché estremamente articolata la realtà sociale del Paese sociale culturale geografica territoriale economica insomma
Quindi da noi semplificare l'intero sistema politico in maggioranza e opposizione non funziona non funziona l'abbiamo visto
Due tornate non una due tornate di elezioni maggioritarie hanno portato oggi esattamente lo stesso numero di gruppi parlamentari che c'erano nel mille novecentonovantadue con sistema proporzionale al numero di partiti credo superiore di quattro volte per cui sono una quarantina una cinquantina non so
Quindi non funziona
Non
Non finisce col non rappresentare la realtà è questa forzatura preclude invece la possibilità di accordi questa volta non
Non inconfessabili non per meschini interessi ma per interessi importanti come possono essere anzi come devono essere gli accordi per le riforme la riforma delle istituzioni
In questo oggi tutti hanno individuato nel federalismo una strada per la soluzione naturalmente intendendo con questo molte soluzioni di Stato differenti
Spesso in conflitto fra di loro un federalismo che c'entra
Il potere sul che che forse si fonda su una redistribuzione del potere centrata sulle regioni
è in aperto conflitto ad esempio anche con il profilo di federalismo in qualche modo tratteggiato dal ministro Bassanini quest'oggi perché individua una Baku molto maggiore pluralità di centri decisionali e in questo senso per me estremamente più adatta alla nostra realtà nazionale molto più tra l'altro praticamente raggiungibile
Bisognerebbe forse chiarirsi su un dettaglio non irrilevante e cioè che il federalismo non è prima di tutto una teoria costituzionale ma è una soluzione empirica per dei problemi pratici federalismo e variopinto nel mondo in tante forme
Quindi ho trovato molto interessante tanti spunti che ministro offerto questa mattina
Ne restano alcuni dubbi non non sulla sua sincerità nel così proporsi di raggiungere ma sulla realizzabilità non soltanto perché evidentemente il lavoro è molto consistente ma perché manca non poco le premesse
Giustamente veniva posto una qualche forma di così di parallelo di prospettiva tra una riforma della struttura amministrativa dello Stato è una riforma delle sue istituzioni invece politiche rappresentative insomma se siamo capaci cominciamo a fare queste che cosa sono complementari a una riforma sulle istituzioni allora incominciamo anche giudicare da come si riesce a riformare queste per vedere la credibilità delle riforme di quelle altre cioè delle istituzioni rappresentative io su questo devo dire per quell'esperienza istituzionale che ho vissuto da presidente della Camera
Ho parecchi brividi perché la questione che ha attraversato l'intera presidenza
Nella scorsa legislatura è stata la riforma precisamente dell'amministrazione della Camera amministrazione pubblica sui generis evidentemente di alto di alta responsabilità alta qualità e altri problemi
Riforma che ha impegnato un anno e mezzo vide indefesso lavoro di conflitto a volte a spero IMO
E che comunque non si è riusciti a concludere nei in quella legislatura per l'opposizione di interessi che volta a volta contrastanti devo dire mi dispiace ma in chiusura di legislatura erano proprio i progressisti quelli che hanno fatto la levata di scudi più violenta
Per l'Inter una introduzione sostanziale di principi di responsabilità
Nella articolazione ed è anche l'organigramma e nell'avanzamento delle carriere eccetera all'interno dell'amministrazione della Camera allora
Per me il telescopio fatto di queste lenti la prima lettera mia esperienza istituzionale mi ha mostrato queste difficoltà buone intenzioni teoriche e in pratica fortissima opposizione
La lente successive quella come proiettiamo questo nella riforma della pubblica amministrazione ho di fronte un ministro che appartiene a quello schieramento che va fatto fortissima opposizione che dice no adesso che affrontiamo noi la questione l'affronteremo così dico va bene
Do credito alla buona volontà e prendo atto che evidentemente qualcosa deve essere cambiato la terza lenta e quella più
Senza niente quella che rende
Tutti i contorni più sfumati che quella delle quali saranno le riforme possibili su quel terreno proprio perché il più lontano e più complesso io spero se riuscirà invece ci spero con questo non credo di fare danno alla democrazia
Spero che si riuscirà a me come a trovare delle larghe convergenze perché io credo che a sei più che l'opposizione certo l'opposizione all'opposizione un dettaglio di quella cosa più importante
Buongiorno presidente
Me la cosa più importante
Che il consenso e non credo si possa toccare quel bene di tutti sopra ogni altro che è lo Stato senza il più largo consenso consenso naturalmente delle forze politiche ma anche poi dei cittadini passaggi referendari a un certo punto saranno inevitabili
Adornato la signora Pivetti tra le altre cose che ha detto mi pare abbia evocato non proprio direttamente ma abbastanza chiaramente uno dei grandi rispetti uno delle grandi ombre che in realtà c'è su questo ottimismo generale almeno di facciata sulla questione della fattibilità delle riforme istituzionali
E dello spettro del retropensiero sul proporzionale
Cioè io in realtà anche su questo si è arrivati in una delle ragioni per cui poi non si parla tantissimo perché proporzionale
Porta con sé tante altre rogne che una delle difficoltà di fare riforme istituzionali proprio che non si è ancora lasciati indietro
Questo discorso è vero no
Non credo come diceva
E Nepi detti che il bipolarismo ha dimostrato di non funzionare
Si può legittimamente pensare lo hanno fatto il diciannove per cento degli italiani votando diversamente nel referendum
Che non ci vuole il maggioritario e quindi che ci vuole il proporzionale questo legittimo ma non non si può dire secondo me che il bipolarismo non abbia funzionato
Cosa volevano i cittadini italiani che hanno votato quel referendum
Volevano poter influire direttamente in qualche misura sulla scelta dei governi
E determinare un ricambio di potere che era quarantacinque anni che non si determina insieme queste due cose
Beh noi abbiamo avuto da questo punto di vista parlo dal punto vista sistemico non politico
Orari però il punto politico abbiamo avuto un funzionamento eccezionalmente positivo del bipolarismo
è stato eletto il governo Berlusconi nel novantaquattro
E due anni dopo c'è stata l'alternanza degli elettori hanno scelto prima Berlusconi poi Prodi sapevano che col loro voto avrebbero portato al governo Berlusconi e Prodi
E per giunta per due tornate c'è stata anche l'alternanza cosa che non c'era mai stata in Italia in tutti quegli anni precedenti
Se le alleanze politiche sono fatte male
Non è colpa della legge
Se le coalizioni non reggono
Alla prova del governo perché si cerca prima delle elezioni di mettere insieme il maggior numero di forze possibile con mentalità proporzionalista
Pur di prendere un voto in più la colpa non è della legge
Allora ecco che noi abbiamo avuto una situazione in cui dal punto di vista sistemico sono state anzi sconfitte
Tutte quelle previsioni di malaugurio veleggiano ma gli italiani non saranno pronti per il maggioritario non capiscono un popolo arretrato ha fatto ha fatto mentre resta aperto un grosso problema sul fatto che ci siamo si sono ci siamo di polarizzati male
Perché le coalizioni non sono omogenee non sono credibili sono risorse al loro interno
Qui bisogna essere un po'generosi anche con le forze politiche nel senso che il processo di lui allocazione delle culture politiche dopo l'ottantanove probabilmente richiede un margine di tempo
Che superiore a quello che noi abbiamo avuto certo è
Che ci sono anche molte resistenze a che questo avvenga adesso noi che cosa abbiamo scoperta perché gli uomini risolvono i problemi che scoprono mano a mano che ciò succede
Abbiamo scoperto che il bipolarismo funzione
Ma che le coalizioni no allora abbiamo un problema di cultura politica da risolvere
E abbiamo scoperto che è possibile nel maggioritario non ottenere la stabilità dei governi che invece era l'altro obiettivo che i cittadini chiede
Allora il problema è aiutare le forze politiche a fare colazioni coalizioni omogenee
Ma anche continuare le riforme in modo tale che il problema della stabilità del governo possa essere assicurato per essere molto più concreto evitare il ribaltone
Evitare che sia possibile che una maggioranza legittimamente votata dal dall'opinione pubblica dal popolo
Possa coi mutare per giochi parlamentari e qui vorrei aggiungere due tre cose sulle riforme oggi cosa vuol dire questo
Intanto c'è una uno sfondo d'avere presente
Guardate che dall'inizio degli anni settanta che aperta in questo Paese la questione di un riforme istituzionali sono ventisei anni e se è vero Bassanini che le nazioni come tu ricordavi dal libro piano freddo non dignitose
Che e gli hanno che elevazione non si ricostruiscono in un giorno la storia ci dimostra che le nazioni in un giorno possono anche finire invece ne sovietica sta lì a dire a ricordarcelo
Perché lo dico perché ventisei anni che ha aperto che ha aperto va be punte di più più nazioni ancora che ha aperto il problema delle riforme dico riforma via Mario buongiorno
E
E allora quale paese può sopravvivere a ventisei anni in cui per motivi vari che non sto a ricordare quando Moro l'aveva intuito
Moro e Berlinguer potevano aver scelto la linea sbagliata di soluzione ma avevano intuito che si stava aprendo un problema
Di rappresentanza
Mutata della Prima Repubblica Craxi lo ha ribadito Coli dalla grande riforma coi l'ha abbandonata non voglio entrare nel merito di dei singoli personaggi dico solo per dimostrare che il ventisei anni che aperta questa questione
E non c'è mai stata una classe dirigente è una classe politica che abbia saputo Risolo
Solo i cittadini con i referenti
Questa è la gravità della situazione in cui noi viviamo
Allora può saprà una classe la classe dirigente di adesso su questo ha ragione D'Alema secondo me
Dimostrare di avere la forza storica di portare finalmente questo paese nella Seconda Repubblica
Questa è la domanda
E allora
Che cosa bisogna fare
Ci sono diversi modelli non si può passar la vita discuteremo dell'israeliano i tedeschi inglesi francesi bisogna scegliere ma scegliere secondo una linea ai cittadini non importa quale che sarà la soluzione importa una cosa che si superi
La forma di parlamentarismo pure assembleare che finora ha governato lista
Quando si dice ma si vuole attaccare il Parlamento superare la sovranità del Parlamento da parte dei conservatori si dice una cosa non vera
Perché in Italia abbiamo avuto per Costituzione perché l'hanno scelto i nostri padri costituenti dei governi deboli si voleva che fossero deboli per paura che si ripetesse l'esperienza del passato
Ma per la costituzione materiale che si è determinata abbiamo avuto anche parlamenti deboli non è mai stato vero in Italia presso forse mai no ma negli ultimi vent'anni sicuramente
Che ci sia stata la sovranità del Parlamento il Parlamento era continuamente logicamente dato il sistema by passato dalle segreterie dei partiti era lì la vera sovranità dell'Italia non nel Parlamento
Allora le riforme servono a ridare forza ai governi e al Parlamento
No ma introdurre un sistema presidenzialisti Etò o super parlamentare oltre parlamentare no restituire sovranità e decisione al governo nell'attività dell'esecutivo restituire sovranità e forza al Parlamento con le riforme
Cosa significa significa che chi governa nel sistema dell'elezione Diretta o nel sistema del semipresidenzialismo francese deve avere chi è eletto deve avere potestà di intervento sulla vita del governo se il premier deve esser letto diretta mentre indicato direttamente
Qual è però la questione che distingue se ciò muta e comincia a mutare il sistema
Se
I veti delle coalizioni parlamentari o dei vertici politici parlamentare possano no far cadere il Governo ho Sir ribaltoni all'interno delle forze del Parlamento possano no a far cadere questo governo vanificando
Il la scelta che noi elettori abbiamo fatto questo è il punto quindi la questione vera oggi si gioca su questo punto dalla forma di governo poi ce ne sono infinite io tratto solo questo si giocasse il premier visto che si discute oggi più in questa direzione a i poteri dello scioglimento delle Camere
Oppure no
E se possibile con le norme che si studiano fare ribaltoni oppure no e solo qui il punto
Io sono per dar fiducia cinque mesi a questa classe dirigente perché c'è un fatto nuovo con la Bicamerale perché c'è un fatto nuovo
Che all'interno di una coalizione istituzionalmente conservatrice come quella dell'Ulivo
Sul piano dell'istituzione la coalizione conservatrice c'è una novità che il PDS perché Massimo D'Alema
Sarebbe miope dal punto di vista politico oggi non dire vedo non avere fiducia perché guardate dopo triste del cittadino poi io credo che sono dice bicamerale
Il parlamento non è riuscito mai a fare nessuna riforma
Solo i cittadini ci sono riusciti Mario questa qui a testimoniarlo insieme a luglio
è molto facile che non si riesca neanche questa volta
Ma è la via più rapida però
E allora vale la pena di provare vale la pena di dire a questa classe dirigente vediamo se sei capace finalmente e per la prima volta in questo Paese di far diventare il Parlamento che tutti vogliono sovrana
Interprete della volontà popolare
Se questo non succederà basta aspettare quattro cinque mesi
Io credo che allora dovrà nascere un grande movimento di tutti i cittadini italiani per ottenere la Costituente il guaio è che in questa situazione i cittadini non possono fare niente perché non si possono far referendum sulla Costituzione
E l'Assemblea costituente arriverebbe dopo dopo due anni ma a quel punto proviamo prima la via più rapida con questo paletto modificare il sistema parlamentare assembleare parliamo di contenuti non di contenitori bit prima Bicamerale Costituente queste il contenuto vogliamo andare in quella direzione
Se si ha la forza di essere classe dirigente
Si deve andare in quella direzione altrimenti dopo e e non è una cosa facile perché appunto
Dopo ventisei anni che mancano cure il malato può anche morire perché dopo arriva anche le crisi economiche l'Europa e via dicendo
Dopo dovrà nascere un grande movimento unitario dei cittadini allora se non riuscirà la classe dirigente di oggi per la Costituente e a quel punto forse dovremmo porci il problema
Di un movimento
Di un movimento che sia anche espressione di una volontà di andare delle culture politiche presenti nel Paese di andare oltre i polli che attualmente esistano perché essi Allo stato non sono coalizioni omogenee e credibili per la stabilità del governo perlomeno non ancora
Mi permettete vieppiù richiamare un attimo che ancora non ho parlato qui vorrei che mi desse permesso richiamare ancora un attimo in mezzo il ministro Bassanini
Bassanini brevemente vorrei una sua risposta che ha sollevato tornato ma che sicuramente uno dei punti oggi da parte delle domande serie da parte dei cittadini la Bicamerale eventuale proposta sarebbe la terza le altre due sono serviti più che altro soltanto a riempire di scartoffie i e cantine di del Governo Sondel palazzi di governo perché questa volta c'è possibilità di aver fiducia quali sono le garanzie minime perché questa volta questo funzione dovrebbe funzionare
Ma intanto come credo si sia capito anche del mio discorso precedente io condivido totalmente quanto Adornato ha detto poco fa
E quindi anche sulla necessità per risolvere i problemi tagliano di trovare per la forma di governo una soluzione diciamo di tipo europeo che garantisca governi di legislatura e maggioranze di legislature in grado di realizzare un programma organico
E vorrei dire Martino anche con una forte opposizione che deve avere un forte statuto dell'opposizione
Io continuo a pensare
Convertino forse è nato un equivoco forse mi sono spiegato male io parlando prima continuo a pensare
Che pur esistendo una forte contrapposizione ed è bene che sia così sulle politiche economiche e sociali del lavoro e quant'altro forse culturali persino su le politiche istituzionali
E sulla quella parte di politiche istituzionali che per me è altrettanto importante che sono le riforme dell'amministrazione
La delegificazione la semplificazione amministrativa sia possibile trovare punti comuni perché ci sono già nei programmi questo è quello che mi fa rendere ottimista
Anche sul lavoro della Bicamerale in programma in una democrazia maggioritaria vero Ferdinando
L'assessore Cortiana racconta non vincolano arboreo chi voglia interrompere un attimo se davvero c'è un tale perché questo è un punto importanza se davvero c'è un tale accordo di massima tre programmi dei partiti
Perché c'è bisogno che il segretario del partito di maggioranza D'Alema Butticé sua suo nome a garanzia della FIAT della fattura della garanzia della marmellata cooperare stanno no siccome stiamo parlando no no ma stavo per la lotta volta visitavo stavo finendo stavo finendo c'è un punto di tutto questo complesso di cose su cui
C'è ancora una diversità in questo punto è essenzialmente la forma di governo come si ottiene il risultato che Adornato indicata e che io condivido
E avere rafforzare insieme il Governo e Parlamento nella diversità dei ruoli garantendo stabilità per una legislatura sulla base del mandato degli elettori su questo c'è ancora una differenza
Il presidenzialismo il semipresidenzialismo il governo del premier delezione dirette ecco su questo un punto di differenza
Questo è spesi stendo questo punto di differenza ecco bisogna impegnare il massimo di forza
Per di forze anche di fantasia per riuscire su questo punto a trovare una soluzione convincente per tutti o per quasi tutti perché le riforme costituzionali non si fanno col cinquantuno per cento diciamo
è questo il punto su tutto il resto secondo me c'è una con una consistente convergenza forse perché sono cose ovvie forse come diceva qualcuno prima perché anche qui si dicono da anni bene è arrivato il momento di farlo e di farle rapidamente
Bene c'è un aspetto di una battuta che operava nel sentire assorbita domanda segni soltanto una battuta telegrafica per dire anzitutto come esistano legittime differenze anche perché il risultato finale perché per esempio la stabilità dell'esecutivo
è un bene o un male a seconda delle circostanze a seconda dell'esecutivo non vogliamo che sia stabile un governo che governa bene ma io non credo per esempio che i cittadini e l'Unione Sovietica si sarebbero lamentati se Stalin fosse stato meno stabile quindi non è detto che la stabilità sia necessariamente un valore e poi una preoccupazione perché ci viene detto io sono sicuro che per ciò che riguarda Bassanini esattamente quello che lui pensa nella direzione nella quale egli intende muovere che l'accordo è lo strumento per realizzare le riforme
Ma io ho l'impressione che ci sia molta gente
Che considera le riforme il pretesto per fare un accordo e questo non mi va bene ha fatto
Segni questo debba essere pane precedenti
Fiducia cinque mesi di fiducia chiede Adornato per provare questa volta la Bicamerale le d'accordo
Io no sì no
Sono tutte in quella dove c'ha detto pane per i credenti
Però per motivare il mio no parta un po'da lontano perché se no sarebbe se non tantissime la lanterna Enza non sull'energia allontanandone ragionamenti ma nei tempi e sarò brevissimo contro quanti minuti mi visto che ci sono no no nove ha perfettamente ragione
Poi neanche tanto lontano che Pato proprio da
Dalla domanda che è molto interessante resta definita la cultura il cambiamento
Direi di no almeno spero di no però secondo me sta perdendo questo sì
Mentre in altri momenti stava vincendo
Che cos'è il cambiamento oggi dei qui bisogna intendersi
Con lei il punto reale difformi di fondo di fronte al quale oggi l'Italia è vecchia e se non cambia perde perde tutto su tutti i fronti
All'inizio degli anni Novanta
In grande problema italiano si chiamava la partitocrazia
Dilagante insopportabile inaccettabile fonte di corruzione ormai non più tollerabile fonte di disfunzione di degrado la pubblica amministrazione e tutto quello che sapeva
Il referendum elettorali
Furono sostanzialmente dei referendum per la stabilità e contro la partitocrazia
Vinsero
Se abbiamo vinto la guerra o solo delle battaglie per quanto campali lo dirà la storia più avanti perché segnali di ritorno indietro ce ne sono però comunque se non la guerra certamente la battaglia fu vinto
Oggi è il cambiamento significa un'altra cosa
Significa la fine dello statalismo
La fine dello stato Pio dello Stato in USA non tutto quello dei lacci e lacciuoli delle regole delle autorizzazioni delle concessioni con il costo spaventoso
Con la pesantezza che la burocrazia invecchiate inadeguata mette allo sviluppo del Paese da una parte con la sua incapacità di agire di spendere che mette la la che cos'è in fondo la protesta del Nord era giusta protesta per lo Stato che spesso fa pagare troppo perché rende poco il Sud protesta meno ma dovrebbe protestare di più perché rispetto al suo dello Stato fa pagare lo stesso e non da quello di cui il Sud ha disperatamente bisogno cioè un'amministrazione che sappia spende
Allora se questa è la posta in gioco
E certamente in questa posta in gioco c'è il discorso del premierato dal Presidente del Governo perché un Paese non regge senza governi stabili e forte però il quadro è molto più ampio non si tratta più ormai solamente di costruire l'apice Pellico
Si tratta invece di condurre una battaglia ampia su tutto questo offro e la battaglia e dura badate non è facile
Perché è una battaglia che non sarà indolore perché una battaglia che sarà fatta contro Sacchi e norme di parassitismo di clientelismo di vecchio
Che ci sono anche dentro settori intendiamoci dentro settori anche del mondo produttivo non dimentichiamo la difesa licenze commerciali fatta dall'associazione commercianti tanto per essere sinceri quindi non è che sia facile
Tagliare di netto il pubblico e il privato non è facile tagliare un po'dall'altro perché ci sono dei trasversalità su questo pezzo
Ma la battaglia sarà dovuta sarà difficile perché qui si tratta di capovolgere un'impostazione che nata con la Repubblica italiana che è quella di un grande Stato grande nel senso di pletorico con una serie di compiti estesi a tutto da tutti i servizi sociali alla gestione di una parte dell'economia la direzione sociale ed economica del Paese la cui gestione era affidata ai partiti questa è stata la Repubblica qual è nata ed è nata non poteva nasce altrimenti cinquant'anni fa rispetto a questo si tratta di rovesciare una impostazione a rovesciare la totalmente non più i partiti ma le istituzioni elette direttamente dai cittadini e non più uno Stato che guida governa programma l'economia e svolge una serie enorme di compiti in uno Stato che si riduce a una serie di funzioni essenziali
E secondo quello che lo schema di tutti gli stati moderni lascia che invece il privato la società con tutte le sue varie e variegate formazioni
Adempia non solo alla produzione ma anche una serie di servizi pubblici non ci sarà più nel due mila uno Stato che riesca a nessuna parte del mondo a dare a tutti l'assistenza la sanità la scuola se non interverrà in tanti di questi settori per sempre più la società civile allora
Rispetto a questo cammino che non è indolore che Complesso che enorme
Non è questione di Bicamerale non bicamerale tricamerale ce ne sono state due ce ne saranno tre o quattro il problema è speriamo di no va bene faranno per altre
La domanda è un accordo di quasi tutte le forze politiche io ci
E possibile
Nello svecchiare questo staccato nell'affrontare questo tema enorme
Io penso di no
Penso di no perché questa non è una battaglia uno un'azione che si fa con un accordo quasi generalizzato questa è una battaglia politica
Che rovescia l'impostazione di alcuni decenni che richiede una serie di atti politici e istituzionali di rottura di capovolgimento rispetto al passato
E quindi l'accordo che si profila
In un accordo nel quale
Che affronta un problema che enormemente al di là delle sue forze delle sue capacità politiche non entro cui neanche le questioni istituzionale per cui la Bicamerale si preclude la possibilità intervenire sulla prima parte della Costituzione che pure importantissimo
Dopo non prima il dato politico per cui signora Nunziata la domanda la risposta non è un no secco è che per villa francamente io non credo
Che la premiata ditta D'Alema Berlusconi che si sta per costituire sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro io non credo che sia in grado di darci il cambiamento che vuoi questa è la mia
Opinione espressa brutalmente devo dire ma anch'
Molto
Allora
Se questa non è
La strada
Perché la strada passa attraverso
La fine di un'epoca l'inizio di un'altra Peppino dobbiamo renderci conto che quello che è capitato nel mondo in questi anni di cui l'Italia e sono un pezzo con la fine dell'produco crollo del muro di Berlino per la fine del comunismo internazionale ma contemporaneamente anche con la fine dell'idea dello Stato onnipresente stupefacente tutto e factotum che ha lasciato l'Italia i margini questa grande rivoluzione che invece ha già scosso in vari modi tutta una serie di Paesi non può essere fatta
In accordo tra le forze politiche onde ci sarà uno scontro nel Paese su questo perché inevitabile quando ci stavano lotte durissime coi sindacati perché questa la realtà che abbiamo di fronte quando ci sarà da fare alcune scelte politiche fondamentali
E quando si tratta sostanzialmente di chiudere un'epoca e di iniziarne un'altra
Allora può darsi anche vengo tra un attimo che riescano a fare qualcosa sulla forma di governo
Può darsi
Tornerò su questi ma mi quello che veramente i fuori mai fuori perché lo dichiarano perché non c'è nei programmi della Bicamerale e la fine dello Stato dinosauro e l'inizio dello Stato delle libertà che passa attraverso una riscrittura totale della Costituzione
Forma veniamo un attivo rilascia due minuti ancora vedere
Sulla forma di Stato e di Governo sfuggente
Franco io non entro nelle discussioni adesso in questo momento eletto o non eletto designazione contro designazione
Mi limito a una domanda alla quale io non so dare una risposta io non sono costituzionalista ma pur sempre civilista sono quindi gli elementi fondamentali del diritto
Credo di conoscere masse bisogna passare dallo stato parlamentare dal governo espressione del Parlamento al governo dei cittadini perché testo quel punto fondato ma allora ma perché il tuo il Presidente del Consiglio il Presidente della Repubblica non lo devono elegge recitati
E questa è una domanda alla quale non c'è non si capisce
Perché se invece questo viene trincerati una serie di cortine fumogene che viene designato indicato però se c'è il settanta per cento al novanta per cento forse si può cambiare cui cioè questi poteri
E però se la maggioranza vuole dice D'Alema può anche cambiare la dei giusto che lo campi allora veramente non ci si capisce più niente è legittimo il sospetto che
Si voglia in realtà fare una riforma che istituzionalizza il ruolo dei partiti ancora non della funzione classica ma in quella
Maria che indichiamo noi non è una strada che fa perdere tempo Nando tu dici la strana rapina ma qui intanto il Parlamento nato a sei mesi e non ho fatto nulla angora perché non hanno il fiato subito lavorare le Commissioni hanno capito questo problema e qui si poteva iniziare subito tra l'altro e non è una strada in realtà non è questione di mesi
E che qui io non credo che sia possibile una svolta storica quale quella di cui ha bisogno l'Italia se vuole reggere il passo con il mondo
Non solo con l'Europa col mondo se non c'è un nuovo patto tra i cittadini se non c'è una nuova spinta che parte dal basso perché questo un muro di gomma di una spaventosa statalismo le non la battiamo se non si sprigionata al massimo
Un'autentica rivoluzione liberale che non ce la darà la classe politica perché non in grado di arciera
Che non ce la daranno dall'alto perché nessuna rivoluzione viene fatta da chi ha già il potere i costi costituito e allora la Costituente con alcuni referendum badate bene di indirizzo preciso io penso a questo referendum Indirizzo sul presenzialismo un sul federalismo
Sull'Unità o secessione e perché no
Questa ci metterà qualche mese di più ma qui stiamo scrivendo una pagina di storia se la facciamo non è questione di mesi e questione
Di chiedere agli italiani sia oggi se la sentono di essere loro gli arbitri di una svolta storica chiudere cinquant'anni di storia e speriamo aprirne cinquant'anni di storia migliore non di prima degli ultimi che abbiamo attraverso
Per protestare se
Se lei non riesce a tenere l'elezione diretta del capo dello Stato sicuramente riuscirà a farsi eleggere presidente della
Il giovane inglese mentre si è ognuna ogni l'avrei lesse fotografico superato largamente non sono neanche industriale quindi dovrebbe impossibile ecco
Setting e mi sembra che lei è chiamato in causa a questo punto nel senso che la prima parte di questo dibattito a più o meno tentata di ruotare intorno anche alle contraddizioni che il Governo ha nel proporre questo
Alle forze politiche dell'Ulivo nel proporre questo obiettivo però il Polo sembra non aver nemmeno
Ma vede io inizierei con partendo dal tema di questo convegno probabilmente quello che per riformare davvero la pubblica amministrazione per dare una scrollata dallo Stato che ancora troppo presente nella nel sistema dell'economia
Occorrerebbe e questa la risposta è facile ed è negativa creare una cultura del cambiamento dentro le pubbliche amministrazioni voglio dire che quando il ministro Bassanini propone le linee di una riforma che indubbiamente una riforma seria è una riforma articolata io mi chiedo ma
Perché
Tanti dubbi che questa riforma che parte tra l'altro da cose ovvie da parte da ragioni sensate arrivi ad un risultato ecco perché probabilmente
Per fare questo occorre che quella cultura del cambiamento entri nelle pubbliche amministrazioni entri nel sistema con un coraggio maggiore
E lo dico senza nessuna polemica di quello che si sta dimostrando in questi mesi mi spiego subito
Uno dei capisaldi è il principio della sussidiarietà il ministro Bassanini ha detto giustamente qui ci sono due sussidiarietà una verticale il decentramento il federalismo
Attribuiamo funzioni e competenze poi c'è una dimensione orizzontale della sussidiarietà stato privati mano pubblica mano privata e allora noi sosteniamo l'importanza dell'una e dell'altra
E ci troviamo però di fronte a delle resistenze che per ora non sono vinte perché mentre si afferma un piano articolato di riforma noi troviamo nella Finanziaria
Un taglio ai trasferimenti per gli enti locali
Che di fatto continua a condizionare con la leva dei trasferimenti le scelte amministrative di servizio di chi ha la responsabilità dei comuni essendo eletto direttamente dai cittadini
E questo è tutt'altro che è un'applicazione del principio della sussidiarietà
Ci troviamo di fronte ad un'affermazione di sussidiarietà orizzontale privatizzazioni e le privatizzazioni languono
Le privatizzazioni languono tanto che il discorso stette si è sostanzialmente a Renato
Forse è rinviato al dopo finanziaria il ministro Ciampi ha avuto Ida delle difficoltà a far digerire ad alcuni degli alleati dell'attuale maggioranza il problema della privatizzazione vera si parla sempre più negli enti locali di aziende privatizzate ma sono false privatizzazioni perché quando il cinquantuno o più presta alla mano pubblica quella non è privatizzazione
Si continua a nominare funzionari pubblici nei consigli di amministrazione di enti che svolgono attività economica
E in questo modo si continua quella sorta di presenza occulta o meno di controllo più o meno puntuale che trova una rispondenza nell'altro sistema quello dei rapporti con gli enti locali
Dove ancora gli enti locali hanno il controllo occulto di funzionari statali
Che certamente sono degnissime persone ma che si sono alimentate alla cultura del controllo alla cultura delle consentito solo quello che non è espressamente vietato
In questo modo la cultura del cambiamento non alligna nella pubblica amministrazione
Questo è un uno dei nodi probabilmente di fondo
Si parla di incidere sulla pubblica amministrazione sul pubblico impiego si vuole bloccare il turnover ma ci sono undici categorie per le quali si deroga al blocco del turnover
Tutte ragioni giustificate forse sì
Ma forse non si riesce a resistere alla pressione fortissima che quelle categorie dentro l'amministrazione rappresenta no si vuole sconfiggere la corruzione nella pubblica amministrazione
Ma
Più è difficile sconfiggere l'intreccio tra affari e politica che purtroppo ancora è presente
E quando l'iniziativa forte la prende il presidente della Camera perché si rende conto che o si dà una sterzata oppure questo fenomeno non si affronta beh io dico
Il ministro Bassanini lo voleva fare anche lui però quell'iniziativa la dovuta prendere il Presidente della Camera prima
Frattini almeno gli ha chiesto si contraddizioni all'interno del poi c'era la questione delle contraddizioni c'ero io su questo discorso della bicamerale Sudan si io su questo discorso della Bicamerale credo che ci possano essere delle opinioni diverse delle opinioni diversi segnali donne che certamente è legittimo che ci siano io credo che la sfida si debba accettare
Io credo che la sfida si debba accettare e credo che quel Periodo piuttosto breve che occorrerà per verificare se ci sono non ci sono le condizioni per la riforma meriti di essere speso meriti di essere impegnato io credo che ci sia un timore
Il timore è duplice il timore che si voglia fare comunque l'accordo anche senza fare le riforme e questo sarebbe l'errore più grave il secondo è che si faccia si mette nell'era un arrivo quali conseguenze nel Polo
Se si facesse l'accordo senza riforme
La la conseguenza sarebbe probabilmente che all'interno del Polo ci sarebbe una lacerazione tra chi rifiuta
L'accordo per l'accordo e chi invece ritiene che prima si debbono verificare le condizioni di successo
Per il percorso riformatore e poi si può concordare sul fatto che le riforme la maggioranza e l'opposizione le debbano fare insieme azioni secondo le linee Forza Italia e AN o anche all'interno delle diverse forze delle due forze
Questo questo oggi è prematuro dirlo probabilmente perché non siamo andati tanto a fondo nel verificare quali sono i punti programmatici manca ancora l'indicazione dei capisaldi della riforma possibile perché è chiaro che se si avesse incertezza o se si dicesse di no
Ad una seria indicazione presidenzialista non indicazione nel senso di indicazione del premier ma che il presidenzialismo sia un punto qualificante insieme al federalismo
La mia personale opinione ma non credo soltanto la mia quello che di grandissima parte dello schieramento che io appartengo rifiuterebbe
L'accordo senza queste garanzie di base
Va bene questo espunto bianco
Voi sindaci la state facendo alla grande in questo diciamo nessuno Stato Carpino istinti siano sempre ragioni si dicevano sempre bene siete diventati la coscienza pubblica delle regole Renault falso federalismo lasciate brutta buone cattiva insomma
I sindaci sono diventato il come dire le vacche grasse del di di quest'ultima fase politica nessuno li tocca e se provassimo a cambiare invece punto di vista e se invece voi foste come amministrazioni locali non voi sindaci uno dei problemi per lo snellimento per esempio delle hit delle strutture dell'amministrazione pubblica onestamente
Beh io
Credo che
Se guardiamo adesso senza
Con serenità a quello che sta accadendo recita tranquillamente
Senza neanche farci prendere ovviamente dare una delle tante mode che c'è nel nostro Paese per cui i sindaci funzionano solo una delle poche cose del cambiamento no ci sono sindaci che funzionano senza e sindaci che non funziona
C'è chi sta utilizzando appieno l'opportunità che il nuovo sistema gli offre e c'è invece questa opportunità almeno parzialmente la sta perdendo e quindi i giudizi su ciascuno sono individuali
Nel complesso però dovendo giudicare di fatto credo che sia questo il senso della domanda una riforma una delle poche riforme che il sistema Italia ha prodotto negli ultimi anni io credo che il voto finale visto che c'è la mania di dare i voti sia un voto di larga a sufficienza soprattutto paragonato al resto del sistema Italia
Guardate il la la residenza municipale del sindaco a Catania si chiama Palazzo degli Elefanti simbolo e l'elefante
In una delle delle gallerie del Palazzo
Presidente Pivetti c'è stata Palazzo degli Elefanti all'in visita da Presidente della Camera se lo ricorda c'è una galleria con i ritratti dei sindaci del dopoguerra una tradizione che c'è anche in altri palazzi
Della
No no no parliamo ritratti dei palazzi assoluta
Ebbene ci sono i ritratti dei sindaci nel dopoguerra
I primi venticinque anni i primi venticinque anni ci sono otto ritratti di sindaci
I secondi venticinque anni ci sono ventisei ritratti di sindaci
La vita media nel amministrare il mio comune negli ultimi venticinque anni è stata sostanzialmente di undici mesi e quant'
Negli ultimi anni eravamo arrivati a un periodo che era sostanzialmente di quattro cinque mesi
Allora immaginate voglio dire anche il migliore dei sindaci del vecchio sistema
Aveva di fronte a sé un orizzonte temporale per governare una città che era di qualche settimana
Se era un galantuomo e qualche volta non lo era
Si limitava
Ha affrontare qualche emergenza se non lo era naturalmente vedeva da
Ammazzare quello che poteva nel giro di quelle settimane che che stava lì
Allora
Questo valore della stabilità ha prodotto dei risultati certamente positivo
Noi
In grassi amo questo sistema o lo Dino abbiamo io direi in generale possiamo dire che il nostro contributo al cambiamento del Paese lo stiamo dando faccio un esempio concreto
Nel mille novecentonovantatré eletto sindaco di Catania io avevo in pianta organica perché poi la già parla soltanto di concetti astratti ma di numeri concreti
La pianta organica dei dipendenti del Comune di Catania tutto compreso aziende municipalizzate le persone vana e quant'altro era di otto mila e ottocento dipendenti
Io le avevo effettivamente sei mila seicentoquindici adesso nel Comune di Catania i dipendenti del del Comune sono cinque mila e cento
Abbiamo mille cinquecento dipendenti in meno che significa se la matematica non è un locale di circa il venticinque per cento
Beh insomma se questa non è una bella cura dimagrante e vi prego di credere con mille cinquecento dipendenti meno adesso non perché sono sindaco
Ma obiettivamente la qualità dei servizi nella mia città e imparagonabile quello che ho risparmiato di stipendi della pubblica amministrazione lo destinato ho cercato di destinare un limite possibile a qualche investimento
Nel comparto lavori pubblici dalla mia città
Nel mille novecentonovantadue il Comune di Catania cioè la nona città d'Italia spendeva nel totale delle appalti pubblici due miliardi di lire
Con interi quartieri senza opere di urbanizzazione primaria essenze infrastrutture
Noi chiuderemo il mille novecentonovantasei con circa duecento miliardi di opere appaltate
All'ultima e nelle ultime settimane il tempo medio
Tra il momento in cui abbiamo fatto una gara il momento in cui inizio dei lavori anche perché c'era l'emergenza Universiadi l'anno prossimo in Sicilia si ospitano le Universiadi siamo riusciti a scendere a quattro cinque giorni dal momento della gara al momento in cui si apre materialmente il cantiere
E di un contributo concreto alla ipotesi di cambiamento lo stiamo dando
Che tipo di modello di sistemano immaginiamo
Eh beh io credo che io credo che il valore forte che il nostro sistema deve scoprire e il valore il gusto della diversità e della identità
Il fatto che l'Italia sia un Paese con caratteristiche culturali sociali geografiche di clima profondamente diverso non è necessariamente una elemento di pesantezza per il sistema può essere un elemento che libera risorse
Bianco io soltanto una domanda proprio brevissima per mettere appunto questa sua risposta e i costi politici di questo dimagrimento sono compatibili con la
Continentale del al lavoro come sindaco di io credo che questo lo vedremo alla fine del mio mandato ma adesso che sensazioni adesso la sensazione è francamente che
E difficile
Non esser per ciascuno di una FIAT cinquecento e c'è una ragione se io desidererei c'è c'è una guardate un mio amico aveva un nonno il quale non sentiva tubo era completamente sordo
E a un certo punto i nipoti figli decidono di comprargli un apparecchio acustico modernissimo che esce fuori glielo mettono nelle ore che questo comincia a sentire
Da sordo si lamentava di essere sordo e però era beato e tranquillo appena comincia a sentire dice che persino il rumore della macchina da scrivere del nipote giornalista gli dava un gran pasticcio
Il nostro scopo sistema Italia a livello periferico per tanti anni ne ha avute di cotte e di crude adesso che comincia ad avere qualche piccolo segnale di cambiamento naturalmente vorrebbe come è giusto e naturale tutto e subito noi dobbiamo aiutare questo tutto subito a darlo
La nostra parte la stiamo facendo
Un esempio concreto anche qui operativo il primo dicembre nella mia città Catania partirà uno sportello che si chiamerà investì a Catania
Una delle cose che i i possibili investitori lamentano
E il rapporto con la pubblica amministrazione
Ebbene io metto a disposizione dei possibili investitori uno sportello
Unico
In cui tutti i rapporti con la pubblica amministrazione con gli uffici comunali la licenza edilizia il permesso di ecologia e quant'altro ma anche i rapporti con tutte le altre pubbliche amministrazioni
Ce l'abbiamo noi amministrazione comunale è un servizio concreto che possiamo dare e quindi è un'ipotesi forte un aiuto al cambiamento questa e quello che possono fare Italia che noi pensiamo se io l'Italia sostanzialmente nella moderna
Credo che abbiamo concluso però terrei soltanto che ci fossero due risposte giusto per mia puntigliosità ma brevissimi Adornato lei è stato chiamato
In campo si referendum lo so esce tema referendum tra le varie segni di schiarita gare però volevo veramente ma voglio solo e la signora Pivetti invece che è stata chiamata in causa sulla questione del bipolarismo meno con volevo che lei anche perché ha parlato meno
Facesse le conclusioni nella facciamo no no figurati Mario son d'accordissimo dice a me il Parlamento anch'io
Diciamo poi non ne faccio più parte anche in misura
Ragionamento fatto sulla possibilità che i singoli parlamentari indipendenti può possano influire sulla vita del Parlamento quindi come lo sai sfondi una porta aperta però e sono completamente d'accordo con quanto hai detto io mi pongo un problema che forse in in sale pubbliche così è difficile da far capire che in politica si chiama tattica nel senso che bisogna stare attenti io credo che la domanda posta lì sia una domanda importante se è finita la cultura del cambiamento no
Quando tu hai lanciato e non abbiamo fatto i referendum intanto facciamo attenzione ha votato l'ottanta per cento ma molte di quelle persone hanno votato più perché convinte del tipo di cultura istituzionale che si doveva produrre per cacciare Craxi Andreotti e compagnia cantante micce c'è anche quello da tener presente in più dopo si è verificata una strozzatura in questo Paese se verifica una strozzatura è cominciata una specie di guerra civile simbolica tra centrodestra e centrosinistra con la vittoria di Berlusconi ogni e in parte della sinistra nella forse allora nella stragrande maggioranza sinistra c'è stato un riflesso conservatore molto forte neve freddo l'abbiamo vinto perché e siamo stati capaci di mettere insieme da da persone come Indro Montanelli che allora dall'Indro Montanelli di allora e Achille Occhetto e il PDS la svolta del PDS e questo ha determinato il grande movimento perché credo che anche tu voi scendere in campo per vincere non per perdere chiuso e allora il problema è questo Sensi deve agitare i contenitore costituente contro bicamerale per riprodurre il la distinzione quasi ideologica tra chi vuole sfasciare e chi vuole invece crede nella politica e se si rischia poi dall'altra parte di usare i toni chiusa a Di Pietro
Che non sono possibili nella ricostruzione di nessuna politica civile di questo Paese
Allora il problema è che quello che succede a sinistra c'è una novità rappresentato dalle posizioni di D'Alema rispetto a uno schieramento che era conservatore istituzionalmente
Questa è una novità che va sfruttata per ricreare quel clima per poter vincere Venere se questa classe dirigente alla forza di assumersi la responsabilità storica di dare una svolta a questo Paese oppure no
E questo credo che quattro mesi di azione possono servire a dimostrarlo per poi far ripartire speriamo non sia necessario un grande movimento dei cittadini
Irene Pivetti e poi mi dicono all'allenatrice Marcegaglia dice che voi c'è una domanda su una sola la stessa tra opposti per l'opposizione e maggioranza quindi Pivetti destinate
Sì non
Farei soltanto due per osservazioni su due
Due dei temi che sono
Stati discussi qui e che sono anche presenti nelle tesi che per altri versi sono estremamente interessanti la questione del maggioritario bipolarismo e
I tre ingredienti della della ricetta vanno citati tutti e tre sono stati citati si tendono ad identificare ma non rappresentano tutti e tre la stessa cosa allora quello che la gente ha votato nel referendum era a parte il fatto che quello che la gente ha veramente votato nel referendum del novantatré era il cambiamento tout-court sì quello slogan era sì al cambiamento e l'ottanta per cento della popolazione che ha votato non ha approfondito che cosa questo significasse ma diciamo che la parte avvertita della popolazione che ha votato per cui referendum ha scelto il sistema maggioritario bene accantoniamo ragionamento sul l'ammissibilità cioè sulla scelta della Corte costituzionale di ammettere i famosi referendum ritaglio che non rendono leggibile il quesito chi vota ma lasciamo perdere perché questo è storia diciamo sono scelte già state fatte dagli italiani
Mi limito a chiosare che non so quanto consapevoli comunque sì certo il sistema maggioritario
Cosa per garantire stabilità governo milita l'osservazione credo di Di Martino prima sulla stabilità che non è un bene supremo mi fanno un gran piacere perché io l'ho sempre condivise anche quando e e vigeva allora il governo Craxi la stabilità sembrava l'unico bene che un Paese dovesse garantirsi sicuramente un bene ma un bene secondario
Secondo diciamo se non si pone
Però ottenere stabilità il quindi maggioritario il precedente tentativo di garantire al Paese stabilita atti da una maggioranza di governo tramite una legge elettorale era stato definito legge truffa
Di colpo questo non era più una truffa era ciò che poteva risolvere i problemi del Paese e si è pensato che lo strumento non soltanto per garantire la per garantire la stabilità del governo dovesse essere integrato dall'obiettivo di creare un bipolarismo tra le forze politiche bipolarismo che ribadiscono detto prima ma non c'è bisogno che lo dica io basta guardare come è composto il Parlamento non si è realizzata
Neanche come aggregazioni perché comunque rimane la lega in una posizione estrarla
Ante e Rifondazione comunista in una posizione ambigua in questa legislatura meno ambiguo che nella precedente perché forza che sostiene il governo ma comunque era una altra opposizione
Quindi maggioritario bipolarismo tramite quale strumento e questo è l'osservazione che vorrei fare chiedere anche a voi di fare attraverso lo strumento del uninominale ora sarà bene chiarire che ancorché la legge prescriva che il candidato deve essere proposto nel collegio uninominale da una certa raccolta di firme da parte dei cittadini sia ben chiaro
Roche questa soluzione è la più partitocratica che si è mai vista nella nostra storia politica perché sono le segreterie dei partiti a decidere a quale candidato va quale collegio
Questa è l'esperienza che hanno fatto tutti i candidati e solo alcuni rari casi
Di particolare cocciutaggine o in qualche caso di fortuna hanno potuto ribaltare questo verdetto uno di questi casi tra l'altro è College di Varese dove sono state lette io proprio partivo con quattordici punti e mezzo di distanza dal Po
Quindi prima cosa che il sistema uninominale uninominale non è affatto anti partitocratico è rafforzativo dei poteri delle segreterie dei partiti schiacciando tutti
Candidati e quindi aspiranti deputati in una posizione assolutamente subalterno
Va be qui fosse mi fermo perché altrimenti andiamo troppo per le lunghe comunque aggiungiamo almeno può estendere la prossima considerazione alla prossima occasione ma semplicemente forse un invito a fare va be'era quella sulle tesi ce la fa parte è un invito a non cogliere degli spunti che sono sicuramente in sé buoni ma tutti interi ebbene sceverare ieri gli elementi di cui sono composti per che a volte soluzioni che si prospettano foriere di buoni risultati in realtà sono perseguite attraverso dei metodi che creano più problemi di quanti ne vorrebbero risolvere la questione dell'uninominale è una questione che merita di essere considerata grazie
Bene
Adriana Galgano del consiglio di presidenza dei giovani imprenditori
Noi siamo un po'preoccupati di quello che abbiamo sentito perché riteniamo che il referendum sul maggioritario abbia assegnato la strada per la politica e quindi il compito della politica non è quello di trovare gli impedimenti ti all'applicazione del maggioritario però mi sembrano soprattutto problemi degli esponenti politici e non della gente che lo ha ormai metaboliti dato ma il compito di trovare le soluzioni perché questo funzioni in maniera corretta allora quello che noi chiediamo a maggior cioè e opposizione è la vostra posizione sull'abolizione del venticinque per cento di quota di maggioritario replay già
Premessa per noi indispensabile per credere alla vostra volontà di riforma grazie
La giacchetta che a me scegliere chi rappresenta questo punto maggiore alla
Maggioranza e opposizione io vado per età Martino per l'opposizione e per grandi Bassanini e dall'altra parte
Del governo non può nuove ritirati no detassati insomma questa è un Governo che intreccia molto governo e politiche mi sa che dovrà rispondere
Io sono pienamente assolutamente completamente d'accordo con lo spirito della domanda perché non è a mio avviso corretto critiche come se fosse il sistema maggioritario un sistema che maggioritario non è ci sono
Proporzionale che consente l'esistenza di partiti e partitini che altrimenti non esisterebbero la stessa aggregazione dei due poli e resa molto più difficile da questa
Cura l'intera dei soggetti politici che sono inventati artificialmente da quel venticinque per cento di quota proporzionale l'obiezione di Irene Pivetti Irene scusa
Decine di relitti che fonda
Cioè che sarebbe necessario integrare il maggioritario con un meccanismo democratico di sezione C una delle candidature anche questa mi sembra giusto bisogna far sì che gli obiettivi che le primarie realizzano si abbiano
Anche nel nostro sistema maggioritario ora vorrei concludere dicendo che l'abolizione bici più veloce e più sono assolutamente d'accordo c'è un referendum di Marco Pannella io vorrei chiedere a tutti voi di sostenerlo perché questo è un modo di far funzionare
Però mantenere il punto canali Annunziata perché ci sono delle regole che vanno rispettate
Io prima credo di avere illustrato abbastanza ampiamente
E credo anche con qualche con qualche rispondenza un con qualche consenso quello che il governo sta facendo insisto facendo perché sono leggi in Parlamento che in parte sono già state approvate da un ramo del Parlamento la materia delle riforme elettorali non sta nel programma del governo io non posso né qui né in altra sede separarmi dalla mia funzione responsabilità pubblica tra l'altro c'è una legge che e spesso viene ignorata e spesso dei tuoi colleghi che la legge quattrocento ma Martino e Frattini era conoscono benissimo e la legge quattrocento C impedisce di esprimere opinioni personali come membri del Governo su questioni di questo genere quindi io penso per esempio che qui possa un esponente dell'Ulivo
Come il sindaco Bianco sindaco Bianco possano rispondere per l'Ulivo e per la maggioranza il figlio reiterò imbarazzato a farlo perché esprimere io opinioni personali impropriamente la senilità cotiche lesse l'
Lui nel le rogne perché vogliono sapere qua come risponderanno i sindaci
Ma io non ho il minimo dubbio certamente questa è la mia opinione e ho
Provvede per la condivido io la condividono il minimo dubbio
Non quello che noi abbiamo un sistema elettorale che somma e ha determinato la capacità di sommare alcuni difetti del maggioritario con tutti i difetti del proporzionale alla signora
Il coraggio di
Il voto tra
Abbiamo voluto maggioritario andiamo sino in fondo aiutiamo la nascita di una cultura politica effettivamente bipolare tendenzialmente addirittura bipartitica per
Nancy all'ente e allora bisogna andare in modo drastico verso il superamento l'attuale condizione no al mantenimento del venticinque per cento di quota proporzionale
Invito
Gli componenti la seconda tavola rotonda
I particolari Piercamillo Davigo Diego Della Valle Michele Saponara e Chicco Testa statiche sul palco
La prego tutti di prendere posto apriamo una sessione dedicata alla giustizia e dalla questione morale irrisolta
Questione sensato dedicata ma che non può essere infinita sul ruolo della politica e su quello della magistratura chiamo l'intervento il ministro della giustizia Giovanni Maria Flick
Cominciare
Bene allora allora non è la più propizia e quindi cercherò di essere breve
E provocatorio
Parlare di questione morale risolta
Vuol dire aderire e io aderisco
Pienamente ad almeno tre delle tesi vostre la prima sulla resistenza al cambiamento
Avete ragione a quattro anni e mezzo dall'inizio della rivoluzione italiana molti segnali autorizzano a temere che la trasformazione abbia perso lo slancio
La seconda tesi che condivido in questa logica per quella che dice
Ripropone il primato della politica
E sottolinea che il compito di bonificare la società italiana è un compito che non va lasciato soltanto sulle spalle dei giudici e la politica deve riprendere il suo primato
La terza tesi che condivide quella proprio conclusiva
Che dà un'indicazione sulla quale io mi trovo d'accordo cercherò di motivarlo brevemente
Si tratta di passare da un modello culturale assistenziale e clientelare anarchico
A una cultura che contenga più responsabilità più mercato e più libertà
E sottoscrivo pienamente le parole finali se sono e le sottoscrivo applicando le alla giustizia se non si riesce a dare un orientamento di modernità e progresso civile a questi anni di profondo cambiamento si rischiano fratture gravi nel tessuto istituzionale e sociale del Paese
Parto da questa premessa
Per un'affermazione di tipo provocatorio
Ma siete sicuri che la questione morale sia irrisolta
Sia finita è finita male perché io ho la sensazione che non si ha quasi neppure cominciata
Cioè ho la sensazione almeno per quanto riguarda il collegamento tra la questione morale
E una delle dimensioni più tipiche della sua percezione da parte di tutti noi la trasparenza
E l'efficienza della pubblica amministrazione ho l'impressione che la questione morale non sia neppure stata importata
E irrisolta perché
è vero che è stata denunciata se ne prenda consapevolezza
Ma è stata fino adesso affrontata solo nell'ottica della repressione penale
Da parte dei giudici che avevano il dovere ha la competenza per farlo che hanno dovuto cercarsi gli strumenti per fare lo e a parte un problema di garanzie di cui parlerò fra breve
C'è stato in sostanza rispetto alla questione morale solo un intervento sulla patologia
è mancata completamente la progettualità per come affrontare la questione morale a monte per evitare che essa fosse scaricata soltanto su un tentativo di risoluzione a valle e questo ci sta portando a quella vostra prima tesi
Che mi preoccupa molto
Rischio di assuefazione alla situazione di illegalità permanente rischio soprattutto disse sfiducia nello Stato perché non c'è niente di peggio che aver posto un problema sul tappeto aver dimostrato che non sia in grado di ricordarlo
Ecco io credo che
Con un'illusione più o meno strumentale
Che potessero bastare le manette per affrontare il tema dell'efficienza dello Stato e della questione morale
E manette sono necessarie certamente ma non possono bastare abbiamo un po'perso un'occasione abbiamo tra l'altro creato dei grossi guai altri perché abbiamo lasciato
Almeno fino a un certo momento che possono solo i magistrati ad affrontare il tema della questione morale e adesso corriamo il rischio di lasciare soldi i magistrati è una cosa altrettanto preoccupante per me
Il fondo io credo che dobbiamo riconoscere che
Abbiamo tutti utilizzato in chiave di strumentalizzazione in chiave di delegittimazione reciproca sul piano politico quella che era l'opera di bonifica che la magistratura stava compiendo
E se dovessi dare una valutazione di sintesi quei quattro anni di rivoluzione mancata o di questione morale irrisolte
Direi che e mancato completamente il discorso a monte della trasparenza e dell'efficienza della pubblica amministrazione o del sistema
Badate abbiamo un esempio emblematico di questo tipo
L'articolo trecentoventitré del codice penale l'abuso d'ufficio e le polemiche sulla sua riforma
Come sapete il governo non ha preso posizione sull'argomento rimettendosi alle valutazioni del Parlamento e attendendo una decisione della Corte costituzionale che doveva intervenire prima ottobre che è stata rinviata
Le polemiche sulla modifica sulla riforma dell'abuso d'ufficio sono più vive che mai e sono di nuovo ritornata essere polemiche tra chi è pro e chi è contro invece di essere analisi un po'più pacate sul fatto di una norma che probabilmente formulata in modo troppo generico
E che ha riempito attraverso l'intervento del giudice penale in qualche caso spazio e di controllo che avrebbero dovuto essere riservati alla pubblica amministrazione del giudice amministrativo
E allora sono abbastanza preoccupato perché se
Leggo un'iniziativa di Violante quand'era presidente dell'Antimafia nel novantadue novantatré quel famoso dopo novantatré il documento per un'economia libera dal crimine
Che si preoccupava direi soprattutto dei rapporti fra economia e criminalità organizzata ma che affrontava anche a fondo il problema dei rapporti tra economia e pubblica amministrazione
E se lei vuole iniziativa attuale l'istituzione del comitato di studio della Camera e la prospettiva della commissione di riforma da un lato o l'iniziativa governativa di adesso per una commissione di studio su questi temi
In questa materia non abbiamo praticamente fatto quasi il che vuol dire
Che la questione morale come dicevo prima
è stata posta
Ma è stata porta soltanto in un pezzo di essa ed è stata posta in un pezzo che corre il rischio di generare effetti paradossalmente perversi intendiamoci
Voglio assolutamente disconoscere gli enormi meriti e gli enormi vantaggi che sono dati dall'aver posto la questione morale
Però se l'aver posto la questione morale in chiave soltanto giudiziaria ha certamente portato degli effetti positivi
Uno degli effetti per Reggio che sottovalutato ma che dobbiamo cominciare a misurare e la percezione e la consapevolezza della dimensione transnazionale del sistema di corruzione
Noi siamo reduci
Da Bruxelles dall'approvazione di un protocollo sulla protezione degli interessi finanziari dell'Unione europea e dall'avvio di una serie di discorsi sulla repressione della corruzione a livello Unione europea in termini di reciprocità
Se l'aver posto la questione morale in chiave giudiziaria acconsentito ad esempio di evidenziare una serie di rapporti tra criminalità organizzata ed economia
Che in precedenza non erano avvertiti
Se la l'aver posto la questione morale in questo modo ha consentito di rifiutare alcune scorciatoie
Come quella che qualcuno propone proponeva della modifica del falso in bilancio che qualcuno non il governo col Parlamento proponeva come scorciatoia per uscire da una situazione di urgenza attuale
C'è soprattutto ha portato una percezione diffusa del problema giustizia e ha reso più consapevole la domanda di giustizia
Ha avuto anche una serie di effetti che tanto vale riconoscere per esorcizzare per superarli di tipo negativo o di tipo problematico
Il primo
Perfetto
Non c'è dubbio e va riconosciuto che c'è stata un'attenuazione della soglia di tutela dei diritti dei singoli
Dalle polemica sulla custodia cautelare dell'altra hanno alle polemiche di quest'anno sul problema della privacy delle intercettazioni telefoniche e ambientali
Evidentemente nasce un'indicazione sintomatica che non possiamo disconoscere c'è stato un abbassamento della soglia di tutela dei diritti della persona
C'è stato un depotenziamento della figura del giudice e un potenzialmente un depotenziamento
Del ruolo del difensore lecito perché sono elementi sui quali intendo proporre al Governo in tempi brevi
Prospettive di riforme di intervento che non è il caso di specifiche aree in questa sede
Ma li cito soprattutto perché sono preoccupato di una polemica di questi giorni quella sulla distinzione delle funzioni fra pubblico ministero e giudice o quella della separazione delle loro carriere emblematica del modo con cui stiamo ritornando a vivere i problemi della giustizia
Contrapposizioni di tipo emblematico
Probabilmente atteggiamenti metodologici forse non del tutto esatti il processo non presenta garanzie sufficienti
Bene invece di intervenire sul processo interveniamo sull'ordinamento modificando la posizione del Pubblico ministero per carità è tutto da discutere io c'ho le mie idee altri hanno le loro non è questa la sede per prospettarle
Ma certo che tutti i problemi del giustizia in questo momento stanno assumendo una valenza emblematica e conflittuale che impedisce di affrontare e di accostarvi sei con serenità
Cioè siamo in una situazione di conflittualità permanente guardate l'ultimo esempio privacy
Tutti siamo convinti che nel processo entrino troppe cose inutile ai fini del processo e la cui divulgazione e dannosa per i terzi coinvolti
La valutazione delle possibilità di intervento per una tutela della privacy è diventata la battaglia tra chi vuole difendere la privacy rinunciando a combattere la corruzione
E chi vuole invece combattere la corruzione
Allora la
Conclusione da questo punto di vista e ripeto il mio intervento vuole soltanto avere significato di porre una serie di provocazioni per vedere come possiamo affrontare un discorso progettuale di tipo positivo
E che
Se per un verso abbiamo acquisito una notevole consapevolezza di certi interessi generali del patrimonio pubblico del denaro pubblico degli interessi collettivi da tutelare
Anche a prezzo di un abbassamento della soglia dei diritti individuali della tutela dei diritti individuali
Tutto questo si è limitato a produrre una serie di cambiamenti nei singoli o in categorie una classe politica che è stata spiazzata
Ma parrebbe aver lasciato inalterati certi meccanismi di efficienza e di discrezionalità perversa che sono le basi di un sistema corruttivo che continua a esserci stando a quello che ci dicono
I magistrati che ci dicono le denunzie di tutti i giorni
Allora la vera risposta
A questo discorso e all'interrogativo se la questione morale e irrisolta
Forse dovrebbe scaturire da un progetto globale e non guardasse soltanto alla giustizia
Certamente occorre guardare alla giustizia in chiave di efficienza garantendo alla giustizia un'efficienza che al momento non ha assolutamente sul piano processuale sul piano delle strutture sul piano degli interventi
Ma guardando soprattutto a monte della giustizia
Ai problemi di efficienza di trasparenza al discorso che avanzava Bassanini prima e qui viene fuori un grosso problema
Perché un intervento non chiamiamolo moralizzatore ma di efficienza e di trasparenza
Non può avvenire soltanto attraverso nuove leggi a parte il problema dell'ingorgo parlamentare per le nuove leggi che poi non vengono approvate
E che non riescono a decollare io sono uno dei responsabili dell'ingorgo parlamentare perché ho presentato un pacchetto abbastanza voluminoso di leggi sulla giustizia
Che potrebbero tenere occupato il Parlamento per tutta la legislatura il che ovviamente non è possibile
E allora io credo che il problema vada affrontato a monte prima di tutto in chiave di intervento sulle strutture per ciò che possiamo fare in via amministrativa io vorrei citare soltanto l'esempio
Del mio ministero del ministero della giustizia
In cui accanto al lavoro di progettualità legislativa i disegni di legge per modificare l'assetto giudiziario del paese per introdurre nuove strutture nuovi uffici giudiziari
Abbiamo cercato un ricambio degli uomini e delle strutture c'è stato un ricambio totale dei vertici dei direttori generali
Si è avviato un'ulteriore profilo di ricambio con il rientro nei ruoli dei magistrati che da molto tempo stavano al ministero con alcune eccezioni ovviamente
C'è stato un discorso che stiamo varando in via amministrativa perché io sono convinto che gli strumenti amministrativi ci sono e sono disponibili
Per la trasparenza nelle assunzioni e nei trasferimenti alla qualificazione del personale c'è ma questo deve passare per via legislativa
Un tentativo di decentramento del ministero e di decentramento delle strutture giudiziarie anche attraverso il coinvolgimento delle strutture e degli enti locali
Ad esempio nel decidere quale debba essere la localizzazione delle strutture giudiziarie sul territorio
E io credo che questo discorso di progettualità io concluso la provocazione che affido atti interverrà adesso si snodi certamente su due viene quella dei disegni di legge augurandoci che il Parlamento li possa portare a completamento
Preannunziando al parlamento un ultimo pacchetto che ci pare necessario quello appunto sui poteri della difesa quello sulla privacy
Quello sulla valutazione della professionalità dei giudici valutazione periodica dei magistrati e sulla distinzione delle funzioni
Ma accanto a questo discorso con un grosso intervento di tipo amministrativo al termine del quale c'è quel progetto globale di giustizia
Che è l'unico modo per rispondere alle tre tesi con cui ha esordito all'inizio un circuito di giudici professionale onorari una razionalizzazione della loro distribuzione sul territorio
L'accrescimento del tasso di professionalità e di produttività dei magistrati
La capacità del sistema di rispondere ragionevolmente alle domanda di giustizia in materia civile pensando anche per esempio ai tempi enormi per esecuzione civile penale
Non è un paese civile quello nel quale il tempo medio di rinvio di una causa civile va al due mila uno al due mila due e questo dovrà affrontarlo sto proprio e infine con dei meccanismi deflattivi di depenalizzazione di Circuiti arbitrali o conciliativi di autoregolamentazione di categoria che consentano di ridurre la domanda di giustizia civile e penale che arriva sul tavolo del
Ultimo
Ma non ultimo il problema di un corretto rapporto tra giustizia e informazione che andrà riesaminato globalmente senza contrapposizioni senza miti né di bavaglio alla stampa da un lato né di disconoscimento totale di quello che è la tutela del diritto alla personalità dall'altro lato e allora concludo
Questo mio intervento con un grosso interrogativo a me stesso
Cultura del cambiamento
Non sarà scusate il gioco di parole che dobbiamo cominciare a fare un cambiamento della cultura e cercare di entrare in una logica di cultura dell'efficienza che almeno per quanto riguarda il campo della giustizia e la giustizia intesa come problema globale di questo Paese e pressoché totalmente assente
Uno degli slogan con cui ci siamo mossi sul programma della giustizia
Era quello di cercare di rifiutare le soluzioni di emergenza
Di rifiutare le soluzioni settoriali e di cercare di lavorare a un discorso di confronto costruttivo anziché di scontro sui temi della giustizia io non so se ci siamo riusciti o se ci stiamo riuscendo
Sono però convinto che se noi non entriamo nella logica di un superamento dell'emergenza e di un rapporto equilibrato
Ho dato solo alcune indicazioni fu come lo vedo nel rapporto tra legalità ed efficienza io credo che l'invito con cui concludete le vostre tesi resterà lettera morta
E credo che questo Paese avrà un futuro molto problematico grazie
Bene io convincere con è obbligatorio cominciare credo con il dottor De Vito dottor Davigo nulla discussioni in corso tra politica e magistrati ricorda me
Una cosa che è stata molto importante negli Stati Uniti la sindrome del Vietnam
A un certo punto alla fine degli anni settanta l'America in parola America politica entrano in una sorta di vertigine di dimenticare il Vietnam insomma
E pur di fare questo la prima cosa che fece fu non solo decapitare la sua memoria storica ma in particolare decapitare tutti coloro che erano stati gli autori del Vietnam anche diciamo autori importanti diciamo dai grandi personaggi e Dipartimento di Stato giù giù fino ai piccoli personaggi in carrozzella che poi abbiamo visto nel porne in forte a vigilare la politica italiana certe volte lo dico a distanza in questi ultimi mesi nei rapporti con i magistrati e i magistrati viceversa quindi lo stesso gioco a specchio sembrano proprio questo tutte e due vittime della sindrome del Vietnam abbiamo fatto
Tangentopoli per favore per favore dimenticate tutto aggiunge davvero voglio sapere più niente a cominciare da chi l'ha fatto e dall'altra parte i giudici entrare nella sindrome Born in the forte July cioè io sono in carrozzella ho pagato a questo punto io sono destinato comunque a mantenere in piedi
Questo tipo di
Memoria costi quel che costi a trasformarmi anche in un guerrigliero dentro il sistema ecco e una lettura secondo lei popolo che ha Rizzato ha ma che si attaglia
Ma io spero proprio di no tanto per cominciare gli Stati Uniti la corrente non l'hanno persa
Io continuo a sperare che l'Italia la guerra contro la corruzione non l'abbia ancora persa
E ancora in corso
è una guerra più difficile di quella del passato
E qui devo allacciarmi a quello che ha detto il ministro dalla giustizia poco fa più o meno testualmente il compito di bonificare la società non va lasciato solo sulle spalle della magistratura
Ha detto anche i magistrati sono stati lasciati da soli prima affrontare questi problemi perché la politica non ha svolto il ruolo che doveva svolgere oggi rischiano di essere lasciati soli aggiungo io di fronte alla ritorsione
Strutture di potere molto forte che sono stati tocca da queste
Non ha detto una cosa che dice sempre in altre occasioni ma che è implicita in questa cosa che ha detto e cioè di che ai magistrati con fette di occuparsi del caso singolo e per di più compiti di occuparsi del caso singolo dopo che il reato è stato commesso mentre alla politica e all'amministrazione compete di affrontare i fenomeni e qui mi viene in mente quello che si dice di barista inglese sono d'accordo con tutto quello che dice il mio contraddittore ma ma noi ci siamo trovati di fronte a fatti che sono singoli tecnicamente e giuridicamente ontologicamente ma che sono caratterizzati a dalla devianza di massa
Cioè centinaia di persone che concorrono nel Real di dalla reiterazione di un numero elevatissimo di reati
E molto difficile a questo punto distinguere tra caso singolo e fenomeno
E questo il primo dramma cioè i processi sono diventati i processi ai fenomeni ma non perché qualcuno ha usurpato le funzioni di altri
Perché se si fa il processo alla cupola di Cosa Nostra
O se si fa al processo per quanto riguarda i reati contro la pubblica amministrazione a un intero ufficio che ha deviato perché vengono arrestati tutti i capi reparto di un determinato ufficio
Vuol dire che stiamo trattando ed esaminando con lo strumento processuale un fenomeno che doveva essere prevenuto che purtroppo non è stato possibile prevenire che bisogna correre a prevenire prima che le cose finiscono male
Perché dicevo la guerra non è finita è ancora in corso io mi auguro per l'Italia che non sia che non sia penso che non sia di alcuna
Noi dal novantadue al novantaquattro ci siamo trovati a fare essenzialmente processi per fatti gravi gravissimi ma tutto sommato limitati individualmente e come numero di episodi di grave corruzione politica
Dal novantaquattro al novantasei invece ci siamo imbattuti in una serie di fatti di corruzione dei funzionari di carriera
Che sono singolarmente meno gravi meno eclatanti ma che sono caratterizzati da un tale numero di persone che di parti
Da una tale reiterazione di frequenza da una tale pervasività delle strutture
Da fare veramente paura
E in più abbiamo incontrato una reattività che la politica non aveva mai avuto
E molto più difficile processare un funzionario di carriera che punti che processare un politico e qui aggiungo un'altra cosa
Il politico
Risponde all'elettorato risponde l'opinione pubblica di solito un processo può segnare il suo destino e comunque se non lo segna vuol dire che l'elettorato a conoscenza della
Vicenda ha deciso così
Il funzionario no
Il funzionario non si sottopone alle elezioni
E quando il ministro delle finanze del precedente governo è costretto a rispondere al Parlamento
Cioè il suo ottantaquattro funzionari condannati per concussione e corruzione a uno soltanto è stata inflitta la destituzione
Questo da l'idea della gravità del fenomeno
Io ho sentito devo dire ho apprezzato le analisi che sono state fatte prima dal punto istituzionali soprattutto appunto i sta riforma della pubblica amministrazione che secondo me uno dei nodi essenziali di questo Paese
Io non voglio certo dire che la pubblica amministrazione sia soltanto un coacervo di corrotti anzi conosco funzionari che fanno eroicamente il loro dovere in condizioni difficilissime e si mantengono
Onesti anche in condizioni ambientali che indurrebbero in forte tentazione
Però non si può far finta di non prendersi conto che questi fenomeni sono diffusi
Non si può far finta di non rendersi conto che una pubblica amministrazione corrotta
Percentuali più o meno ampie vanifica la lotta per il perché non ha senso la contesa politica era vere il governo se la pubblica amministrazione ubbidisce a chi paga e non a chi detiene il potere legittimo
Ed allora ecco perché parlo per me ma credo che questo discorso vaga in generale per i magistrati
Avvertiamo la sindrome strane non la sindrome del genoma invertiamo la sindrome dell'incomprensione della incomunicabilità
A me sembra che dovremmo esserlo non dico essere destinatari gratitudine per carità diciamo come dentista io non riesco a essere grato al mio dentista quando ci va capisco che è necessario però
Ma dovremmo essere considerati un indispensabile strumento da parte della politica per affrontare questi fenomeni e invece nella migliore delle ipotesi veniamo guardati con un certo fastidio
Nella migliore delle l'arresto
Facciamo fatica a capirlo perché senza lo strumento giudiziario perché le politiche di prevenzione sono importantissimi sono assolutamente essenziale
Ma richiedono tempi medio-lunghi
Intanto ci sono funzionari disonesti al loro posto
Che aspettano soltanto l'allentamento della pressione per riprenderà taglieggiati chiunque li Bagliani gli attirò e questo è qualcosa su cui bisogna intervenire subito perché c'è gente che prende due milioni al mese di stipendio abituata a vivere con venti elusivi abituerò a vivere con due quindi non ci sono rimedi devono essere allontanati dalla pubblica amministrazione questi signori con lo strumento giudiziario con altre fu
E allora questo volevo dire ma possibile che non riusciamo a farci intendere su una questione semplicissima noi non siamo non siamo affatto io non mi sono mai sentito un punto potere
Ma siamo lo strumento che deve fare osservare le leggi che sono stati approvati dei detentori legittimi dal potere cioè siamo il principale a un giglio che hanno per l'esercizio del potere legittimo democratico
Se se questo non viene capito dalla classe politica probabilmente inizierà una guerriglia infinita tra l'ordine giudiziario e la politica che farà danni incalcolabili sicuramente all'ordine giudiziario sicuramente
Bene o male alla fine sogni poliziotta predilige quindi noi dipendiamo in definitiva la le leggi per il nostro assetto le nostre procedure e finanche per la nostra struttura complessiva ma alla fine ci sarà al potere scoprirà di avere un potere che non può esercitare perché si troverà di fronte a una casta di intoccabili mandarini che è riuscita a mandare a casa l'unico ostacolo al loro potere assoluto
Questo il problema vero su cui io credo la politica debba riflettere
Quindi non sindrome dal Genna
Ma se la corruzione è anzitutto la nemica della democrazia oltre che la nemica della libera concorrenza
Necessità che la politica corra in soccorso in fretta restituendo ci questo sì il ruolo istituzionale di processare casi singoli facendo così facendo sì che a rubare sia qualche isolato impiegato in ufficio
Non che ci siano degli anzi di massa di numerosissimi impiegati di quegli uffici con la conseguenza tra l'altro del contagio e del trasferimento dall'uno all'altro una accenno elementare io ricordo nell'ottantotto vicenda delle carceri d'Oro imprenditore assumeva di essere concusso
E alla domanda
Siccome era del più bel pagato tangenti in proporzione lo stato avanzamento lavori quindi dopo anni dalla dalla conclusione del patto
Siccome abbia pagato funzionari in pensione io gli ho chiesto ma scusi ma per concussione lei ha pagato funzionari in pensione la risposta fuochi ex ante perché disse ma se io smetto di pagare quell'impressione Poli servizio non c'era alcuna rateizzazione questa realtà che dobbiamo fronteggiare
Senta dottor da Vito io credo lei abbia spiegato continua un attimo col dottor Davigo
Io credo che sia molto utile almeno lo è stato per me credo che non tantissime anche chi segue molto da vicino queste cose abbia capito bene quello che lei ha detto finora
Stato molto efficace nel dire che è cambiato per l'appunto in qualche modo l'oggetto dell'indagine e anche l'obiettivo del discorso anticorruzione
Si rende conto però che nel momento in cui lei giustamente delinea questa nuova frontiera che quello dell'amministrazione
Le finisce col Danny minare comunque una competizioni di fatte dell'intervento diretto non rapporto del Governo con la politica da una parte dei giudici con la politica all'altra cioè si rende conto che se è questo il punto
La competizione per la gestione politica la trasformazione dello Stato e quasi testa a testa tra giudici e Governo
No io credo proprio sono sono due cose diverse erano sono due cose diverse no la nostra attività sta causando perverso perché se il punto di intervento diventa lo stesso a questo punto rapporto possibili incrocio e di scontro
Tra la politica e la magistratura diventa quasi inevitabili intanto io non dico affatto che lo stesso dico che noi ci siamo costrette occuparsi di casi singoli che assomigliano molto ai fenomeni ed è una cosa ma dopo che questi sono accaduti
Il compito della politica dall'amministrazione di intervenire prima che accadano
Se i ladri vengono mandati a casa prima smettono di rubare e non abbiamo più fare i processi
Insomma io mi sono trovato di fronte a questa qua a questo episodio curioso un funzionario confesso di corruzione ha risposto alla domanda che io avevo formulato così credendoci poco che mi era stata riferita come come diceria da un testimone
Se fosse vero che suo collaboratore andava a lavorare con la Ferrari e mi ha risposto di sì ma pazzo pensa veramente che in qualsiasi Paese al mondo che non sia un paese incivile un funzionario pubblico posso andare a lavorare con la Ferrari nell'indifferenza dei suoi superiori gerarchici
Questo il problema su cui ci dobbiamo interrogare
Allora quando però si discute di anagrafe patrimoniale per esempio dei dipendenti pubblici tutti fanno levata di scudi si parla di diritti individuali ma cosa c'entrano i diritti individuali
Io sono in questo un dipendente pubblico la gente ha diritto di sapere se io sono un ladro ha diritto di vedere come vivo e Sellam mia se il mio tenore di vita è proporzionale al mio stipendio oppure no che cosa c'è di riprovevoli tutto questo se non voglio farlo cambio mestiere
Senta sempre su questa linea di dell'intervento e di dover portare il ministro ha detto anche che c'è stato un abbassamento Obiettivo della soglia di tutela dei diritti della persona le d'accordo
E solo in parte cioè per quanto riguarda la privacy sicuramente sì
Nel senso che c'è l'applicazione
Probabilmente non sufficientemente
Curata di norme che per la verità sarebbero molto garantiste
Prendiamo perché le intercettazioni telefonico ambientali
La legge che cosa prevede prevede che il Pubblico ministero quando a queste intercettazioni selezioni quelle che lui ritiene rilevanti ma sottoponga tutte alla difesa che seleziona a sua volta quelle che ritiene rilevanti e poi sottopongano entrambe al giudice le loro richieste giudice fatte trascrivere quelle che sono ritenute rilevanti il che vuol dire che però nel frattempo questi atti entrano nel processo vengono depositati vengono resi notti a molte persone
Non c'è per esempio una norma magari farraginosa mi rendo conto che potrebbe essere ma che implichi la chiamata del terzo a dire vieni qui a te dà fastidio che venga pubblicata questa cosa tutti che se terzo estraneo al processo
E a me capita questo non solo con l'interpretazione ma con altre cose in un processo per corruzione capita di dover acquisire l'estratto conto del corruttore
Ho magari del concusso perché poi ci può essere concluso una vittima bisogna acquisire suo stato conto perché c'è il prelievo della somma ed è la perché questo deve vedere messi in piazza i suoi stato conto se potesse una vittima di reato
Però questo si scontra con l'esigenza di tutelare i diritti dell'imputato per il quale dice ma lo dite voi che promana perciò io voglio vedere l'estratto conto da cui li ha prelevati allora c'è un problema che io credo lo so che finisce per essere il bavaglio alla stampa lo capisco
Che altro è la tutela dei diritti nel processo cioè quello che può essere conosciuto dalle parti nel processo altra quello che può essere pubblicato facciamo un esempio i nomi dei minori
I minori sono imputati nei processi perché si fanno i processi minori ma devo si fa mai vietato scrivere loro mi sui giornali e che cosa ci sarebbe di così riprovevole a dire quello che non riguarda l'oggetto dell'imputazione non può essere pubblicato io non riesco veramente a considerano un bavaglio alla stampa
Se invece si parla della discorso famoso per cautelare io qui con gli opinioni io dico che di fronte a devianze
Durate dieci vent'anni nel tempo in concorso di più persone tra loro cioè della banda che delinque le la custodia cautelare è stata applicata esattamente come doveva essere applicata perché erano fenomeni di questa gravità perché erano fenomeni non fronteggia Pd altrimenti
Perché immediatamente avrebbero concordato versioni perché immediatamente avrebbero rimpiazzato il membro coperto ma io vi faccio questo esempio se io faccio parte dalla Procura di Milano che ha cinquantaquattro sostituti
E sono un ladro e sono l'unico l'altro non c'è bisogno di mettermi carcere basta sospendere
Ma se siamo quindici ladri
E sono stato individuato solo io gli altri quattordici diventeranno il braccio violento per la vendetta contro chi mi ha denunciato
E quel che è peggio io potrò una volta messo fuori se avrà mantenuto il silenzio diventare l'intermediario che porterà le mazzette agli altri quattordici con le quali che dividevo quando era in servizio
Allora di fronte a questo non c'è altro strumento non c'è altra possibilità
Chi dice che abbiamo abusato secondo me fa una pala una sottovalutazione della gravità di questi fa cioè non considera che non siamo in presenza di casi episodici e individuali immagini reati collettivi e seriali io non ho mai trovato impiegato pubblico che ha perso la testa per la ballerina dell'Oba Oba
E ha preso una volta la mazzetta
Chi decide di vendersi dopo la prima volta continua a farlo e ogni volta a prezzo inferiore
E non smetterà più questo è il problema per cui va espunto dall'amministrazione si singolo arrestato se ha molti complici esattamente come si fa per ogni altro tipo di reato
Senta Davico lì i rapporti tra giustizia politica in questo momento vengono spessissimo scritti con vari aggettivi uno di questi è traumatico drammatici
Perché gettito intanto son drammatici questi rapporti perché poi spesso poi siamo noi giornalisti ad esagerare il giorno dopo siamo sempre noi ad avere saggia insomma cercare un aggettivo
Così quando i giornalisti io vedrei inesistenti nel senso che non parliamo con i politici i politici non parlo con noi comunichiamo mezzo stampa qualche volta
E anche se questi comunicato un po'per come vengono fatti rispettivamente
Un po'per le fasi che ti mettono gli organi dell'informazione sembrano molte volte più con dialogo uvulare tamburi di guerra
Ecco io sono d'accordo che non vuole fare suo mestiere i tavoli sono una cosa brutta eccetera eccetera però ci sono i convegni
Se si riprendesse almeno a parlarci ne convenne come un problema voglio una tavolo di una Commissione giustizia cioè voglio dire al di là delle formalità il tavolo i convegni convegni non so perché siano più legittimi veramente del tavolo
Il problema è io credo dietro questione tavoli non tavoli e sedie privato il momento di affrontare questo nodo del rapporto giustizia
E politica al di là della discussione sulla riforma della giustizia e al di là anche per la riforma su questioni di separazione di carriere di funzioni cioè se c'è un momento in cui effettivamente da parte dei giudici si pensa che si debba affrontare l'intero nodo da qualche parte il come il dove il perché non lo so ma se arrivato il punto in cui si è come vero come dice lei sono inesistenti si tratta di cominciare a creare
Un nuovo rapporto ma io credo sesso io credo che sia una questione che trascende la volontà degli dei singoli soggetti delle delle strutture una volta ho letto un libro che mi ha molto colpito
Di uno storico Romanelli che si intitolava il comando impossibile che faceva questa analisi della storia dell'unità italiana dice la classe dirigente italiana post-unitaria
Ha dato un comma era molto più avanzata del resto del Paese e ha ritenuto di poter dare un ordine l'ordine era sì attendibile non si può essere liberi per ordine al Tour la struttura sociale italiana era debole e allora lo stato venne tenuto in piedi da una struttura ferrer dallo stupore i funzionari c'erano i prefetti Ciano sintesi di nomina regia e via di questo passo io credo che noi siamo un pochettino nella stessa situazione
Noi ci troviamo a gestire in una specie di amministrazione controllata a fare i giudici delegati al fallimento
Perché la democrazia e la politica non ancora ripreso appieno il suo ruolo allora il problema non consiste nel tagliare le unghie hanno male riappropriarsi delle funzioni che sono tipiche della politica
Perché essi Eric se tagliano le un dialogo magari forse non prenderemo
Qualche topolone che o avere ma però caduca che sia quella di questa storia che sta cominciando a puzzare di prima l'uovo o la gallina c'è francamente c'è un prima che è nato l'uovo la che è Lina cioè c'è un rimbalzo obiettivamente tra giudice giustizia abbastanza ridicolo a questo punto al Sonati dire abbastanza ridicolo no attraccò tra giudici e con i politici su o sale come dire la politica che deve fare dei passi avanti giudici dei passi indietro i giudici che invitano i politici però l'esatta insomma voglio dire
C'è una sostanza anche di balletto in quello che sta succedendo c'è anche una difesa di spazi ma perché dovete dire di no
Difesi di spazi cioè coi stiamo reprimendo reati ci dicano che la produzione più reato prospettiamo domani
Va bene
Comunque per i colleghi giornalisti la parola è inesistenti stavolta non sbaglia eremo perché ogni volta che parla del dico parlo giudice Gianluca Brivio lo smentì e anche questa è una cosa impossibile uno di questi giorni faremo un discorso su informazione e giustizia ci toglieremo anche noi giornalistica moglie di poter parlare
Dato che alla fine poi siamo noi non parliamo su quelli delle cose
Ecco
Sì no no stavo arrivando affittargli volevo dare un gran finale Affleck farebbero conservare per la fine
Beh no insomma andrà alla fine glielo diamo portando su Davico abbiamo una versione
Chicco Testa
Mi sembra abbastanza chiaro da molte cose che dice da Vico su cui io sono completamente d'accordo traccia un'analisi molto interessante che non ha consentito prima forse per mia colpa
E gallesi l'esito di Tangentopoli due che insomma la nuova frontiera della
Per la corruzione è lo stato
Perché di fronte a tutto questo almeno settori dello Stato parti dello Stato eccetera c'era ma perché di fronte a tutto questo non si dice chiaro semplice
La privatizzazione di questo Stato e probabilmente la prima e fondamentale forma di trasparenza
Giù
Dunque intanto io sono d'accordo sulla tesi di fondo che è stata qui espresse mi pare da ambedue le parti vale a dire che lo sradicamento della corruzione
Si fa attraverso un mutamento generale delle regole del gioco eccetera anche perché la repressione altrimenti è molto difficile vorrei sommessamente far notare dottor Davico ma una connotazione laterale
Che le stesse difficoltà che avete voi a rimuovere funzionari
A perseguire funzionari dello Stato
Di cui sono stati accertati crimini spesso sono anche di chi ha poi la responsabilità amministrativa di queste persone
Cito due piccolissimi esempi lei sa che il dottor Di Pietro ha trovato al ministero dei lavori pubblici persone che erano state da voi messo in galera interrogate
E anche con hanno riconosciuto i reati credo che queste persone stiano ancora nella funzione amministrativa credo
In cui stavano precedentemente all'inizio del del loro
Del loro processo secondo piccolo caso individuale io un procedimento in corso per un abuso d'ufficio per aver nominato a capo della mia segreteria una persona esterna all'amministrazione
Che mi trovavo a presiedere un momento in cui divenni presidente dell'Acea chiedo la solidarietà di bianco
Denuncia sindacale è ovviamente erano i motivi per cui ho preso dall'esterno una persona al preside la segreteria di un'azienda che aveva conosciuto la devastazione
Delle delle tangenti no
Adesso rispondo la tua domanda molto rapidamente
Io credo che i problemi sono due e vanno affrontati tutti e due insieme bisogna rimuovere i difetti di fondo di un largo settore dell'economia italiana
Che insieme di proprietà dello Stato quindi ha come azionista
Unico lo stato e secondo agisce in regime di monopolio attenzione che i problemi da rimuovere sono due
La privatizzazione da sola non è la risposta al problema perché se noi privatizzata suo monopolio gigantesco come Elena avremmo esattamente il rischio dello stesso scambio politico
Tra un proprietario diverso è lo Stato che c'è stato fino a ieri essendo lo Stato il proprietario pubblico
Anzi io credo che l'introduzione di concorrenza
Sia forse una medicina ancora più forte una cura ancora più forte della stessa privatizzazione perché se Telecom e quant'altri
Fossero sottoposti ad una concorrenza forte reale il problema della loro proprietà pubblica rimarrebbe e lo sapete tutti che io sono perfettamente d'accordo sul fatto che occorre andare avanti nell'opera di privatizzazione ma perderebbe diciamo relativamente di importanza
Il problema dell'azienda pubblica
Della della fra pubblica è un problema che generato da queste due cose e dal sistema di aspettative che intorno a queste due condizioni sì regista ci sono alcuni undici ripeto alcune cose che ci siamo già detti al convegno di Milano e quindi sono invaso alcuni indici visibilissime dentro l'azienda pubblica per capire cosa è successo
Primo livelli di investimento assolutamente superiori al bisogno
Perché perché si chiede al all'impresa pubblica di investire tutto costi la parte nobile
è l'occupazione eccetera eccetera la parte non nobile sono gli appalti le richieste continue che la Michela all'azienda pubblica generi al di là della sua utilità dei ritorni economici
Ho sentito una frase bellissima a questo proposito che sintetizzano la situazione dice c'è gente che inventa e cappotti per vendere i bottoni ecco nelle aziende pubbliche per molti anni si è fatto esattamente questo si sono inventate le cose pur di generare appalti
Gli indici in termini di occupazione di straordinario numero di dirigenti retribuzioni ed infine si può addirittura costruire grafico la quantità di tangenti che sono state pagate attenzione che dietro queste tre cose ci sono c'è un sistema di aspettative né interlocutori sociali molto forti dietro gli appalti ci sono le impresa dietro gli straordinari il numero di dirigenti livelli salariali c'è il consenso interno nei confronti dei dipendenti e dietro le tangenti cioè il giusto ritorno per questo difficile lavoro per chi presiede l'azienda in ruoli
Il ruolo di politici
Questo sistema di aspettative non è finito
Non è finito questo sistema di aspettative
Perché siamo in tanti compresi anche molti che appartengono al sistema delle imprese
A ritenere che l'azienda pubblica debba dare un qualche cosa in più rispetto alle regole proprie di un sistema che cerca di mettere insieme il sistema delle le stesse sconfini persino non volevo interrompere volevo farlo non è una domanda sì
Intanto a me non sembra non porto qui solo così la domanda del cittadino comune
Che privatizzare significherebbe privatizzare sulle cose così come sono perché seppur Tangentopoli due ci insegna qualche cosa ci insegna sicuramente che nessun serio dirigente di un'azienda nessun serio imprenditore
Avrebbe accettato con la propria azienda fosse il Sacco entro cui si metteva a un tale livello di inutile passaggio di moneta
Questa è la prima domanda su un palco ecco quindi non capisco perché non ho ben capito noto risposta perché cioè non mi sembra molto dei
Passa se è vero che l'azienda pubblica come dici tu ancora investita di una domanda di fare delle cose per il largo pubblico che non può fare necessariamente l'azienda privata
Io mi dico ma è davvero questo il ruolo dell'azienda pubblica perché per esempio secondo me la risposta rapporto tra azienda e pubblico vero non è nelle mani dell'azienda e nelle mani dello Stato questo sì il rapporto tra tra come dire produttività e pubblico il suo uso alla fine queste parte strettamente della politica non dell'azienda
Comunque proprio il primo comando so io direi che da quelle direi che i manager non devono fare i manager devono fare un prodotto i manager non devono aggiustare il prodotto in rapporto a quello che la pubblica utilità il rapporto tra pubblica attività è prodotto questo sì è capo della politica quindi io contestavo se è vero ancora che l'industria pubblica deve esistere per questo suo specifico
Questa è una critica alimentarla Raiteri sì do cerco di rispondere a tutte e due le questioni spiegandomi meglio ripeto ci sono classicamente due problemi e sto parlando di aziende che agiscono in regime di monopolio in regime di monopolio per le altre è chiaro che i panettoni le aziende che fanno i panettoni possono essere vendute domani mattina
Anche le aziende in monopolio devono essere privatizzate ma contestualmente occorre fare quell'altra roba che è l'introduzione della concorrenza guarda Lucia che questo fatto e posizione largamente condiviso nel mondo imprenditoriale perché il timore anche da parte degli imprenditori che un soggetto che non si confronta con il mercato perché il sistema dei prezzi suoi è deciso dallo Stato perché noi abbiamo lei nella prezzi tariffati sia di questa dimensione di questa grandezza nelle mani di un unico proprietario è un problema molto forte tanto è vero che tu sei negli Stati Uniti o da altre parti il sistema di produzione del G elettrica non è verso destra delle sono grandissimi ma già c'è rimasta solo l'Italia la Francia che ha una unità produttiva di queste dimensioni
Negli altri Paesi si è cercato di introdurre per l'appunto un po'di concorrenza ma certamente questa non deve essere la scusa per dire non privatizziamo fin quando l'abbiamo fatto il riassetto tanto per essere chiari
E per precisare la la mia posizione
No l'altra l'altra questione certo è vero quello che tu dici però è vero che una scelta di una una serie di scelte importantissimi su come raggiungere quegli obiettivi che devono essere fissati dall'autorità politica sono compiuti dalle imprese in quanto tali e per arrivare diciamo da qui a Luigi Abete che sta seduto lì c'è una linea retta ma posso anche fare settecentocinquanta giri prima d'arrivarci
Allora normalmente in un azienda pubblica la tentazione dalla tentazione attenzione la pressione perché non sia la linea retta il punto di congiunzione il il cammino più prego tra due punti sono molto forti e sono oggettivi sono oggettivi
Non nascono dallo solo dall'onestà o dalla disonestà dei funzionari che ovviamente è una premessa Marisa ognuno si regola se secondo coscienza
E secondo le sue intenzioni nascono dal fatto che viene considerato normale che ci sia qualcuno che non paga le bollette viene considerato normale che il dipendente dell'azienda pubblica
Lavori un po'di meno e prenda qualche cosa in più viene considerato normale che un'azienda si inventi per l'appunto il famoso bottone
Semplicemente perché magari c'è un imprenditore che deve vendere il famoso cappotto perché magari c'è un imprenditore che deve vendere i bottoni
Allora se io posso dare il mio contributo a come si esce da questa situazione altrimenti ha ragione D'Amico inevitabilmente siccome l'onestà degli uomini
Esistenti quantità diciamo mediamente distribuite ma non è un valore
Assoluto
Il cambiamento delle regole esattamente torniamo al punto di partenza quello che da molte parti molte parti politiche propongo liberalizzare e privatizzare
Cioè costringere queste aziende a fare i conti no con un sistema di decisioni politiche sulle proprie entrate ma in qualche modo con il mercato con la soddisfazione dei consumatori
E questo è il punto cruciale
E fondamentale perché non si fa e perché ci sono molte parti politiche a destra e a sinistra che questo no lo fa e io onestamente non capisco perché non capisco proprio perché non capisco presepio non tocca a me Bassanini non può parlare
Di di riforma elettorale io dovrei poter parlare di politica non tocca però qualche cosa la devo dire cioè non riesco a capire per esempio come a sinistra ci sia qualcuno che pensa che l'azienda pubblica sia un garante il migliore del del servizio al cittadino
No non spostando il problema dove deve essere spostato vale a dire che lo Stato che l'azienda sia pubblico privata comunque lo Stato a talmente tanti di quegli strumenti legislativi regolamentare per fare in modo che quella cosa sia fatta in un certo modo
E non in un altro che aggiungervi anche la proprietà mi sembra proprio del tutto inutile
Generale
Lei è stato silenzioso finora però insomma in qualche modo questo suo silenzio vi volevo attaccare asso silenzio peraltro causato solo da fatto con le ho fatte domande però è abbastanza significativa di quello che sta succedendo a tutta la sua categoria agli imprenditori
Devo dire che a parte un accenno e alcuni spunti di interesse ieri soprattutto sul prezzo della trasparenza riprendo Bragantini Vieri e mi è piaciuta moltissimo Bregantini resta al suo affronta questa sua frase
Mi pare che gli imprenditori mentre la politica e la giustizia nel bene e nel male appassionandosi odiando si stanno cercando di venire in contatto gli imprenditori insomma non hanno tra brillato particolarmente di una campagna
Per auto organizzata auto generata ecco per darsi nuove regole mi sembra francamente proprio francamente che gli imprenditori in tutto questo casino tra giustizia e giudici fanno un po'come i topi no
Venti come dire mentre cosa i topi ballano già in ogni angolo d'inverno e certamente presenta c'è un atteggiamento di sostanziale stiamo a vedere che forse ce la caviamo per il rotto della cuffia è vero
Mamma e che spessissimo mi scusi eh
Spessissimo e le le l'atteggiamento che inquilina ogni discorso sull'uscita da Tangentopoli perché se ci sono dei protagonisti per uscire da Tangentopoli non possono essere solo lo stato e la giustizia ci deve essere come dire una riforma
Partorita da se stessi e anche di altre categorie in particolare gli imprenditori dica lei
Intanto voglio imprenditori non parlano alcuni imprenditori mai volentieri di giustizia perché hanno paura la mattina dopo o hanno già dei problemi o di averne il giorno dopo e quindi voglio dire questo è per rispondere ad Arrigo su quello che ha detto prima
La gente non vede voi solo come lei si è descritto il mondo degli industriali parte lei ha raccolto gli applausi quando chiedeva voglio dire degli applausi facili nel senso che quando uno vuole che ci siano degli operatori onesti o dei funzionari onesti voglio dire questa è la volontà di tutti
Però la gente io per esempio non l'ho letta proprio così tutta la vostra esperienza
Intanto voglio dire si parla oggi di un tavolo delle regole non se ne parlava due anni fa io credo voglio dire che voi abbiate anche una forte abbiate avuto una una fortissima valenza politica in questi tre o quattro anni
Insomma anche con delle coincidenze strane per cui è stato spazzato via tutto un tipo di mondo politico è un pezzettino di un altro mondo è rimasto naturalmente probabilmente anche a ragione non sto discutendo su questo
La gente vede voglio dire il giudice spesso anche come un gestore di potere forte che non viene gestito come la giustizia uguale per tutti ma con una tecnicalità ben precisa che riguardavo le singole indagini o qualcuno pensa questa è una parte del Paese che lo pensa in un Progetto strategico più importante che era quello di sistemare
Alcune realtà politiche per poi prendere in mano la situazione e questo parlo dei politici perché qualcuno pensa anche che qualche politico forte
Sia una diciamo così un grosso esperto del mondo giudiziario italiano e quindi abbia la possibile
Abbia la questi
Condizionare il mondo politico il mondo della magistratura in diversi modi i magistrati voglio dire hanno lo stesso problema che hanno gli industriali e politici e cioè la moralizzazione un problema che c'è anche a casa loro
E quindi i magistrati più serie possono avere delle loro opinioni molto precise
Molto di tendenza e quindi lo fanno per un ideale o che loro ritengono giusto poi ci sono quelli disonesti e ne vediamo quasi tutti i giorni che lo fanno per delle cose molto più basse spicciole insomma quello che voglio dire atavico non è che che la gente è una parte della gente soprattutto dove c'è meno populismo viveva con una cosa veramente che sia il toccasana
Della nazione qualcuno vivere anche
Qualcuno vi vede anche voglio dire come un problema serio
Soprattutto qualcuno vi vede anche perché qualcuno di voi ce l'ha dimostrato troppo in fretta attraverso la magistratura si fanno anche voglio dire altri mestieri
Insomma
Vorrei aggiungere lei ha completamente
Nella io però le ho fatto un'altra domanda sì però insomma io devo anche dire qualcosa ho fatto mille chilometri
Male volevo per il padre il quale venire sente più sorda di meno no no ma io non è un'altra domanda io volevo per il poco che serrata di Rossi se poi è utile farli anche
Sottolineare anche che c'è questo problema cioè non c'è questa fiducia incondizionata nel mondo della magistratura e mentre l'industriale
Non serio commette una cosa gravissima ma qualcuno che ha il potere di decidere della mia vita se poi non ha Luís voglio dire una base di solidità
E di equità nel giudizio forte questo problema che agli italiani fa paura quando lei diceva prima il gli industriali non ne parlano mai io ho visto per anni industriali uscisse per dieci dodici ore l'interrogatorio distrutti dicendo io ho massima
Fiducia nella magistratura solo perché
Per la paura aveva
Allora un minuto
Questo però adesso insomma noi alleggeriamo il tema questo è un problema molto serio c'è qui c'è della gente allora intanto il convegno dei giovani industriali no e quindi ragioniamo su persone che hanno davanti
E allora l'intervento dei magistrati piazza io direi che hanno davanti un avvenire e dato che hanno capito bene qualora ce ne fosse stato bisogno che le regole
Non essere chiare per questi non c'è il grande problema dell'uovo e la gallina cioè questi hanno oggi in mano la gallina e prenderanno il loro uova domani e quindi voglio dire a questi signori bisognerebbe anch'che dargli secondo me è una sensazione c'è il ministro e quindi voglio dire deputato a farlo precisa che potranno fare il loro mestiere in un modo serio in una democrazia veramente libera no
Per quello che riguarda qualche mi faccio fare la domanda se vuole
Il Sempione e riguarda il problema di chi deve risolvere questa situazione ma io non sono non me ne intendo molto però io immagino che oggi e questo era un problema che un anno fa non ero guarda da oggi cioè oggi un tavolo delle regole o può andar bene perché magari è stato deciso politicamente che chi doveva vincere bene o male ha vinto chi ha perso a un altro tipo di interesse un po'meno politico l'interessa quello che si mettano a posto le cose
Allora a questo punto su un tavolo delle regole potranno prendere anche delle loro decisioni certo che due anni fa in pieno corso diciamo così di assestamento umorale non faceva comodo a qualcuno sedersi al tavolo delle regole oggi sì quando un politico ha un problema un industriale ha un problema è durissima poterlo far sedere intorno a un tavolo delle regole pretendendo che sia anche una persona Serena e e e imparziale quello cerca di fare delle regole di permettono all'unisce dei problemi e quindi le regole probabilmente o non si fanno o se si fanno io credo bisognerà cercare di farle meno sbagliate possibili perché se si cerca la regola giusta proprio per questi motivi non l'avremmo mai ad essa che si espone no
Oggi interveniamo alquanto io ho detto in tutto questo però non mi sembra che la sua categoria mettiamo che le abbia totalmente ragione sicuramente in tra le persone che lei conosce in un certo mondo voglio dire è fortissima
Questa tesi quest'opinione questo stato d'animo che le rappresenta pratico messo questo agli atti che corretto però questo stesso mondo di cui lei parla di cui Taranto parola per cui resta dentro però in questo momento non mi sembra che si sia particolarmente distinto per avere una forma di come dire rinnovamento in termini di regole proprie o anche di rinomina quali ovale osé ma vorrei intermedi semplicemente banale sul rinnovamento a me
Liste attivo ecco ed è abbastanza abbastanza notevole questo silenzio in particolare in questo momento quando io non sono d'accordo io credo che certe cose si possono fare anche senza dirle anche perché quando una giusta casa sua
Qualche piccolo guaio si lava i panni sporchi in casa non ha bisogno in questo caso di andarlo a dire io credo che questi quattro cinque anni siano stati di insegnamento fortissimo per tutti gli industriali naturalmente ha rafforzato di più l'idea di quelli che non c'era
Non è anche entrati nel problema che quelle cose meglio non farle e ha sicuramente fatto capire agli altri che era meglio non farne ma quelli oggi fosse l'hanno capito solo qualcuno continua a fare delle fesserie il prova di quelli che era anche pittore che purtroppo avendolo che Vito comunque gli rimane tutto quello che avevano male interpretato prima gli industriali quelli veri sono delle persone normali di bonsai su vivono di mercato hanno accorciato qualche strada con dei peccati veniali ma è gente che vive di mercato e di concorrenza quindi voglio dire
Non facciamo di tutta un'erba un fascio per qualche migliaio di persone impegolare in queste vicende non possiamo condannare decine di migliaia di industriali sei
Che in questo momento sono la vera garanzia della serietà di questa nazione all'estero perché sono coloro che garantiscono la serietà della nazione e in questo momento la nazione
E quando parlavo di politici Esperti di magistratura parlavo di Violante
Violante parlerà dal consiglio difendere adesso
è abituato ad altre violente difese queste transazioni dunque avvocato
Stesso discorso che ho fatto per a Della Valle lo sa che si può applicare a lei cioè gli avvocati sono stati come dire una zona d'ombra
Eccetto per alcuni hanno parlato molto in generale gli avvocati sono stato una zona d'ombra in tutto questo Periodo in particolare continuano ad esserlo anche in un momento in cui si sta riaprendo la discussione innanzitutto intendo conferma
In questa sede la mia fiducia la mia stima e la mia gratitudine al ministro Flick per l'impegno che sta profondendo nel nel sua azione di governo
Gratitudine grazie
Chissà piuttosto che le istituzioni quando settimana quando qua no no quando fu nominato io dissi ministro giù perché venisse che viene dalla vostra cultura non sa che il fuoco poi
Non è giusto al momento giusto anche se gli auguravo gli augura ancora di avere più coraggio certo non è facile dirimere le controversie che sono sotto gli occhi il tuo esami fra tra magistrati avvocati contemperare il il diritto di opinioni il diritto di critica col diritto di ispezioni col diritto di riservatezza col diritto col diritto di riserva quindi e ti auguro di avere più coraggio per i motivi che poi i viola di qui a un istante madre di due ed anche ai magistrati va anche ai magistrati nonostante le critiche io ho sempre mosso agli stessi quindi quando Flick diceva non lasciamo solo solidi magistrati quanti gli otto la dico sì lamentava temeva di essere lasciato solo dalla classe politica e io li tranquillizza noi non lasciamo solo la magistratura ma voi da una magistratura credibile vogliamo una Magik dura autorevole Moggia vogliamo una magistratura che nella quale l'opinione pubblica si senta giudicata dalla quale si senta giudicate beh e la quale abbia fiducia
Perché noi avvocati torno al tema degli avvocati abbiamo criticato la magistratura abbiamo criticato la magistratura perché la stessa poi c'è David distinguere fra pubblico ministero e altri magistrati la stessa si è sopra esposta più del più del necessario adesso noi diciamo vogliamo che la magistratura cessato il periodo di emergenza che ha giustificato il periodo di sovraesposizione torni faccia il famoso passo indietro di cui tutti parlano cioè torni soltanto ad applicare la legge quindi il periodo che di emergenza a consentito ha giustificato questa sovraesposizione anche questi abusi che io ho denunziato abusi Carraresi magari necessari dalla
Dalla situazione contingente per cui gli siamo grati ai magistrati da delle scoperchiato questo grande pentolone però in questo momento noi diciamo ai magistrati di tornare nelle loro banche come dal punto di vista legale i magistrati devono tornare nel Pro anche ecco nei servizi mi rivolgo a questo punto al ministro Flick accennando solo en passant al discorso della separazione delle carriere che diversa dalla separazione delle funzioni noi il gruppo a cui appartengo e soprattutto l'avvocatura da cui provengo da cui proviene anche il ministro Flick e per la separazione carriere così come hanno hanno proclamato hanno insistito nel convegno di Catania proprio dei separazione carriere che garantisce la presenza di un pubblico ministero che sia parte e che comunque faccia parte dell'ordine giudiziario e che non faccia venir meno la separazione carriere all'obbligatorietà dell'azione penale
E d'altra parte ci sia un giudice un magistrato un magistrato terzo un magistrato che giudica diceva diceva il procuratore vigna ieri in una in una sua intervista il pubblico mi ero e organizzazione il magistrato il giudice e organi di meditazione queste il discorso di fondo ecco il coraggio che io invocavo per il ministro Flick gli avvocati zona d'ombra e gli avvocati sono stai un po'può le vittime di questa di questa situazione di questa sopra esposizioni avvocati che essendo vittime hanno invocato appunto la legalità e ritorna alla legalità il il la il programma di FLI schiera legalità ed efficienza noi diciamo l'illegalità diffusa che è stata scoperchiata è stata scoperta scoperchiata dalla magistratura va combattuta con la legalità non può né deve quindi legalità insigni già uso dalla custodia cautelare secondo la legge che è stata fatta nell'agosto del mille novecentonovantacinque e che non è stata applicata quindi noi diciamo magistrati
Voi dovete applicare la legge che è stata
Fatta dal Parlamento poi torna ancora avvocato schiavi proprio io lo sono tempi minimi lei mi ha sacrificato molto l'assegno ebbe per provare che nel mondo è asserragliato mobili sono anche avvocato ed è autorevole e al Ministero della difesa quindi anche lei ha maltrattato gli avvocati è vero è giornaliero che consente
Io invece dovrò assolutamente prendermi la responsabilità di sacrificare gli avvocati ancora una volta ancora una volta se tanto poi faremo un altro va bene in Italia non mancano mai serve allora e Beren la chiusura il ministro ministro anche lei breve sa anche perché anche lei è un avvocato però miti ed è trenta secondi trenta d'abito per rispondere però De Vito ma proprio troppa fretta secondario attacca
Della Valle ha posto un problema serio è odioso diretti a me dà un fastidio quando cocomero dice tremendo l'avevo detto però qui devo dire abbiamo detto l'abbiamo detto fin dal novantadue che c'era un problema di fronteggiare una situazione eccezionale e avevamo de sto qui non è tanto importante punire è importante e smontare un meccanismo perverso che consente di ricattare consente a chi ha ricevuto soldi di ricattare chi glieli ha dati consente chi ha dato soldi di ricattare chi li ha ricevuti e così gli anni finito Adamo opposto dicendo guarda secondo voi introducete una causa di non punibilità suoni come dei matrimoni diritto anglosassone chi ha qualcosa da dire parli ora o taccia per sempre senza sanzioni tutto qui sapere ci è stato detto che volevamo la invito alla delazione
Io devo mettere agli atti un un grande scontento dell'avvocato non sa però che farci perché
Le tavole rotonde da molte quindi alla riunione potuto accetta e voluto parlare molto di più va bene se la prende con me mi hanno chiamata a moderare sbagliata meglio adesso il ministro praticamente esprimere benissimo di Nicola Marmo benissimo
Per rendermi consentito di svolgere appieno la mia relazione gli impianti prenda la responsabilità di questa cosa disse che sono il moderatore il moderatore non è soltanto un Meccano
Benissimo il moderatore né soltanto me camion giornalista io ho pensato che in questi casi valeva la pena oggi prevenzione di che privilegiare alcuni argomenti Quarta
Bianchi politica avrei dovuto rispondere anche come politico avvocato avrà sicuramente modo di parlare in qualche altro convegno mi impegno io
Si impegna a Siena Marcegaglia e ministro per favore ma io posso
Dare una conclusione problematica oltre alle angosce che avevo prima adesso ne ho qualcuna di più è la prima angoscia e rappresenta tra dal fatto che esce un quadro un po'strano da questa tavola rotonda e c'è un quadro strano dagli applausi
Che sono divisi in egual misura tra dal rigore della valle che dicono cose diametralmente opposte l'uno dall'altro
Provate a pensarci e poi vedremo
Esce un quadro strano perché ne viene evocato un discorso
Quello che ha detto Davigo di inesistenza dei rapporti tra i politici e i giudici
Altro che inesistenza ma ciascuno la definisce come ritiene in un quadro in cui l'imprenditore fa una confessione di impotenza e si ritira da parte l'avvocato addirittura tace ricerca non può parlare ma l'imprenditore mi preoccupa perché Della Valle ha espresso una certa serie di preoccupazione
Cosa può dire ministro della giustizia che cerca di guardare al futuro per risolvere i problemi beh dare una prima tranquillità al a dell'ala
Noi speriamo se il collegio il consiglio dei ministri e quindi non voglio anticipare le linee concrete sarà d'accordo di presentare un disegno di legge per una valutazione periodica della professionalità e dell'approdo che vita dei magistrati che senza intervenire in alcun modo nel merito delle loro decisioni per quello non spetta valutarle a noi valuti quanto lavorano e come lavorano e questa è una linea
Il TAR arriva rivolgere tranquilla finisco l'altro discorso
Ho sentito parlare di privatizzazioni come modo per risolvere il problema della corruzione
In parte
E vero in parte stiamo attenti a non risolve la nelle aziende pubbliche non trasferirla pari passo nelle aziende private
Perché l'infedeltà patrimoniale il falso in bilancio sono reati tipici delle aziende private e allora a questo punto il discorso diventa un altro io personalmente sono convinto Bersani di mi ricordava che e e in corso di approvazione latte ma attiva dell'anagrafe tributaria ecco io credo che la vera trasparenza l'avremmo quando avremo sistema tributario efficiente e razionale ma questo è un altro discorso che ci porterebbe troppo fuori quello che è certo e che probabilmente dobbiamo cominciare a pensare con serietà ha degli strumenti penali pochi ma efficaci di controllo pochi ripeto ma efficaci dell'economia privata finché in questo Paese si ritiene di poter prospettare l'ipotetico la scorciatoia dell'amnistia dal falso in bilancio o chiedere al ministro della Giustizia al ministro del Tesoro che dicano per decreto quali Bugie si può sono meta nel bilancio e quali no è una via che non è assolutamente accettabile e concludo il discorso
Davigo ha ragione
Si fa il processo al sistema attraverso i processi ai singoli e questo porta naturalmente i giudici a quella posizione di conflitto coi politici che bontà loro e si definiscono l'inesistenza attenzione però
Questi magistrati lo dicono adesso ballo dicevamo quattro anni fa
Cioè ho l'impressione che o prendiamo coscienza del fatto quello che dicevo prima che questo Paese
Lo aggiustiamo dalla testa e non dalla quota dei processi penali ogni anno continueremo a fare dibattiti di questo tipo
Sulla cui validità e sulla cui efficacia io comincio a nutrire qualche perplessità grazie
Venne ringrazio tutti mi scuso di nuovo con l'avvocato per noi abbiamo concluso
Allora bene allora chiamo all'intervento del presidente della Camera Luciano Violante
Naturalmente questo intervento sarà molto breve perché si è fatto tardi voglio soltanto fissare qualche punto
Chi abbia una funzione più strettamente connessa alle responsabilità politiche cioè la funzione di tentare insieme di costi fare un passo avanti e non meditare sulle macerie
Dall'intervento di Davigo l'intervento di altri emerso chiaramente che c'è stata una crisi di etica pubblica nel nostro Paese
Ma letti che private non sono state messe bene anche loro sono acquisiti che pubbliche una crisi di etiche private
E allora dice non può andare al principio di fondo
Che cosa è mancato che cosa manca da dove ripartire io credo che le radici della questione morale c'è un sistema politico quello che ne abbiamo che privo di due principi fondamentali che privo del principio di decisione ed è privo del principio di responsabilità intendo dire che la nostra democrazia e ancora una democrazia rappresentante ma non è ancora una democrazia decidente cioè il principio della decisione non è ancora considerato è radicato con il principio fondamentale del nostro sistema politico
Questo vuol dire in particolare che in Parlamento oggi nella maggioranza nell'opposizione hanno gli strumenti adeguati a far valere o proposte dovrà Progetti calore scarsa attività
Perché c'è uno scarto tra l'inizio di maggioritario che c'è stato tra il sistema elettorale e il tipo di regolamenti parlamentari che sono basate in realtà su un principio di tipo consociativo
Questo scarto tra maggioritario elettorale concerto Cher consociativismo regolamentare
Produce un vuoto una difficoltà di lavorare o difficoltà di decidere c'è stato in questi giorni una polemica sul lavoro del Parlamento i dati Verano dati prima e dopo i parlamentari quelle malattie la stampa
Però io vorrei esprime ogni opinione
Io preferirei rispondere domanda non lo quante leggi ha fatto il Parlamento ma quante leggi ha abrogato il Parlamento se siamo in un sistema in cui andiamo su cinquanta mila leggi quelle effettive ma comunque cervo di disposizioni applicative che generò una vera giungla nella quale ci l'incertezza del diritto e di diritti
E questa è una delle regioni prime della corruzione
Perché un sistema legislativo amministrativo semplice la corruzione ha poche possibilità di camminare che in un sistema legislativo compresso articolato e confuso la corruzione trova suo terreno migliore per radicarsi
Allora quale deve essere
Sì allora il problema del Parlamento in relazione anche le questioni che trattiamo oggi non è quante leggi hai fatto ma quante leggi abrogato
La mia opinione è che le priorità torna alle quali per le questioni che oggi sono state poste io mi permetto di non condividere il giudizio negativo finale che ha dato mio amico il ministro Flick
Giudizio sul di no
Avere una rassegna di questo tipo di questioni per chi ha responsabilità politica è importante perché io noto che se noi riuscissimo Parlamento e Governo voli di opposizione e maggioranza e governo a ridurre lo stock di leggi esistenti
A razionalizzare la produzione legislativa
A stabilire prima di fare gli legge i costi che avrebbe quella legge per privati imprese pubblica amministrazione quindi fare un rapporto costi-benefici e quindi incide se fare o non fare ci sono le condizioni per quelle che si avrebbero applicata e non perché sia un bando astratto io credo che faremo degli straordinari passi avanti
Ma per fare questo qui prendo un suggerimento del collega Flick collega deputato FLI hanno e deputato del ministro Flick il
Suggerimento è un cambio di cultura
è un cambio di cultura così intendo dire
Molto spesso c'è un riferimento alla questione dei poteri forti io non so si sono poteri forti c'è un problema che il potere politico e debole
E la questione ancora una volta non è che la magistratura debba fare un passo indietro e che la politica debba assumersi pienamente le sue responsabilità qui c'è uno dei nodi del rapporto magistratura politica non c'è nessuna possibilità io devo dirvi
Sono abbastanza scettico su questa questione il tavolo per regioni costituzionale innanzitutto perché Magistro politica sono soggetti diversi devono stare seduti a tavoli diversi nostro tavolo questo impegno
Ma anche per un altro motivo perché si che la politica non si assume la piena responsabilità del governo della cosa pubblica sia della maggioranza che dall'opposizione
Questo tipo come dire di dialogo rischia di essere un dialogo tra soggetti che hanno disparità di posizioni di potere di funzioni e di possibilità decidenti
Altro è che la politica si assuma pienamente le sue responsabilità Sidoti degli strumenti per decidere per essere sposati idee metta da parte metta da parte la questione che o si è d'accordo novanta per cento non si fa nulla va bene si può essere d'accordo anche al cinquantuno per cento e poi faccio quattro per cento pagherà un pagherà avrà consenso alla stessa sponda dalla qualità delle cose che fa
Guai se dobbiamo stare a costruire Guatri ogni volta l'ottanta novanta per cento del consenso per fare quello che di cui il Paese ha bisogno non solo non facciamo niente ma c'è un deperimento progressivo e quotidiano degli strumenti della democrazia non solo per la politica ma anche per voi che
Ha detto in attività produttiva io insisto sulla questione della responsabilità della decisione perché se il vostro tema è come si costruisce una classe dirigente una classe dirigente non si costruisce cioè non c'è responsabilità e non c'è decisione
Ma questo dobbiamo cercare come dire di costruirlo
Insieme ciascuno dalla sua parte ma questo tema divenga un tema della vita politica italiana
Recentemente Clinton prima le elezioni ha fatto fare uno studio su quali sono le priorità nazionali degli Stati Uniti io non so se esiste uno studio sulle priorità nazionale il nostro Paese ma la priorità a mio avviso e di aprire un sistema amministrativo veloce
Un sistema politico che decida un'Italia nella quale i principio di responsabilità siano dei fondamenti dell'etica pubblica
In questo quadro a me pare primo che la questione della stabilità dei governi su un fatto essenziale
Il riferimento intelligente che ha fatto Martino a Stalin non c'entra perché stare in un corretto da nessuno qui la questione è un'altra c'è un governo che sia eletto che si è letto abbia con un preciso riferimento discetta popolare abbia gli strumenti per governare e dopo si a fa
Domande se ne va se fatto bene sarà confermato ma in questo senso la stabilità gli strumenti della stabilità non sono gli strumenti che servono a quel governo
Siamo all'elettorato per vedere se c'è una coincidenza tra il programma sulla base del quale cittadino votato quel governo e la capacità di quel governo di realizzare il programma questa la stabilità
Ora in questo quadro a me pare e io vi chiedo scusa ma l'alternanza bicamerale costituente scusa Mario
Rischia di essere un continuo gioco di montaggio e smontaggio va bene che stressa il Paese
Se ma voi no io dico niente io feci presente la Camera non dico niente non è questo dico perché e mi permetto di dire perché
Se una grande maggioranza del Senato e della Camera hanno votato ben han fatto bene ha fatto mai non lo so la Bicamerale
Ora rimettere in gioco tutto e dire e dire no questa cosa non va bisogna fare da costituenti che vuol dire fare una legge costituzionale per la cosiddetta passa e non so quanti mesi poi fare le elezioni può eleggere la Costituente poi si dirà che la maggioranza alla costituente la maggioranza di governo per cui bisogna fare il suo ripuliti
Poi questa queste dell'affare terminate cose poi bisogna fare trentuno possiamo aspettare questo io voglio dire non possiamo perché gioco del montaggio dello smontaggio permanente e un gioco abbiamo visto troppo troppo spesso nel nostro Paese
Non possiamo decidere in base al principio di responsabilità e decisione cronici sono è sostanzialmente una parte grande parlamento appresa ad assimilarsi funzioni a giugno questa bicamerale dovrebbe presentare i progetti tra cinque mesi per un sorta di capace o no
A sette progetti ci stanno ci vanno bene ci funzione espongono al principio del maggioritario secco netto senza proporzionale come si vuole ma chiaro cita governi scelti dal paese
E che siano i destini della forza di realizzare i tuoi programmi e perché no se non sarà così sarà facile credo appunto del si vedrà luglio se come fa costituente ma insomma non vorrei e lo dico per un ragionamento non di Scelta aprioristica tra una e l'altra
Però cemento diconomia dei mezzi politici e perché so che i ceti produttivi del Paese non possono ancora aspettare molto tempo un sistema politico che sia in grado di funzionare
E infine qui si è parlato del rapporto Parlamento magistratura nella prevenzione nella corruzione
Parlamentari statura Fabio viste diversi la magistratura se c'è reato di reprimere qual è la questione che il Parlamento il sistema politico non si è dato gli strumenti della prevenzione
Gli strumenti la prevenzione sono primo la semplificazione dei controlli
La riduzione al massimo del controllo di procedura e andare invece contro il risultato questa è l'unica amministrare per risultati non amministra e le procedure più si amministrate procedure più ci sono i meccanismi della corruzione perché più si moltiplicano le interposizioni che precedono la spesa pubblica e ognuna iprite le posizioni può accadere che ci sia un meccanismo corruttivo
Questa è la prima questione la seconda questione
Che crea e che il Parlamento ora si sta dando la Commissione Cassese posso dirlo ha già consegnato i suoi lavori ha già consegnato il suo rapporto sul rapporto verrà consegnato
Nei prossimi giorni alla commissione per per la corruzione che la Camera e per aver costituito lì c'è un quadro delle misure
E lì sarebbe utile anche conoscere l'opinione anche come i degli imprenditori per sapere c'è tutta la questione che riguarda bilanci società eccetera per sapere come funziona
Se può funzionare se può andare avanti se veramente questa è un decreto una priorità nazionale allora è bene che i suggerimenti
Vengano pervengono tutte le parti
La questione infine che è stata posta del rapporto magistratura politica
A mio avviso non è una questione di concorrenza come dire sul Tirreno specifico di processi io vedo che c'è un punto serio e che rapporto tra magistratura e opinione pubblica
Nel senso che una parte grande nel mondo politico all'impressione che una parte piccola della magistratura tenga costi su una legittimazione che non sta né leggi ma sta nel consenso
E guardate se il magistrato basa la sua azione su consenso dei cittadini non sulla legge quel magistrato e pericoloso
Caso perché vuol dire che il suo punto di riferimento non nella legge ma alcune cose si possono fare un si possono fare a seconda che ci sia o non ci consenso e la cosa è tanto più pericolosa perché c'è un corto circuito tra magistratura informazione
C'è un corto circuito permanenti sono carriere giudiziarie costruite sui mezzi d'informazione cari e dell'informazione costruite sui processi e questi due carriere stretti insieme sono meccanismo demente delicato per la democrazia allora
Però per mettere ordine in questa materia e torno e chiudo la questione iniziale permette orde in questa materia non c'è problema di chiederà anche di fare passi indietro non è questa la domanda
A domanda la quella la l'esigenza vera che sia la politica a fare il suo passo avanti assumendosi la responsabilità e dicitore di pagare si sbaglia di essere premiata se fa bene ma compra finita
Perché il Paese non può aspettare oltre voi pagate prima degli altri i costi di una politica lenta e farraginosa ma dobbiamo darci strumenti senza un sistema di diffidenze
Perché la diffidenza permanente e continua ad interviste a politico mette continuamente sempre tutto in discussione sempre tutto in gioco e questo mina la possibilità di decidere io credo che queste siano
Le questioni di fondo io poi volevo parlarne troppo tardi volevo di relazione un punto molto importante che tratta dei dottoressa Marcegaglia alla sua l'azione i propria della formazione questa è top credo che Veltroni detto molte volte altri han detto questa questione la formazione a questo essenziale del nostro Paese io registro è un passo avanti
Noi ormai abbiamo l'acquisto e non più se bisogna o non bisogna selezionare l'accesso università impari su questo
Sia se non c'è un accordo e che tipo di selezione fare allora cerchiamo di fare un passo avanti usciamo dalle strette ideologiche cerchiamo di fare un passo avanti anche in questa direzione rendendo chiaro che finché non costruiamo un sistema di accesso selezionato all'università
Noi faremo una truffa ai danni delle giovani generazioni perché di promettere informazioni posti lavori così e che non ci sono e non possiamo dare
Allora cominciamo a parlare il linguaggio della chiarezza mettiamo da parte quello dell'ipocrisia e questo credo che sia il primo passo avanti da fare per il costo di un sistema politico migliore
Grazie all'onorevole Violante
Allora chiamerei d'intervento Walter Veltroni vicepresidente del Consiglio
I prossimi mesi mesi che abbiamo davanti saranno decisivi per il nostro futuro saranno mesi importanti
Mesi impegnativi mesi duri
E difficile lo ha detto ieri in un'intervista pubblicata sul settimanale Mario Monti
Apro le virgolette ci sono momenti nella storia del Paese dei continenti in cui si delineano gerarchia che poi durano per molti anni
Questo governo
Ha deciso di definire se stesso in qualche misura di legare se stesso in relazione ad un obiettivo
Portare l'Italia nell'Europa nuova che nascerà nel mille novecentonovantanove
Ma questo obiettivo richiede non solo rigore finanziario nessuno spirito europeista
E sopra sul Po né che l'Italia conosca finalmente una stagione di autentico riformismo riformismo dello Stato riformismo nelle politiche di struttura e anche riformismo istituzionale
Il nostro dovere quello che sentiamo come tale è infatti completare la lunga faticosa incerta transizione cominciata in Italia molti anni fa
Del resto non abbiamo alternative
Non le abbiamo noi rappresentanti del nuovo governo rifarmi riformista non le ha il Parlamento non le hanno le forze sociali non li avete voi che siete elemento propulsivo innovativo di questo Paese
Nei prossimi mesi
Al termine del lavoro duro difficile ma inevitabilmente duro e difficile da finanziaria daremo una svolta decisiva Risanamento da finanza pubblica avvieremo uno sport uno sforzo finanziario straordinario sul piano d'occupazione
Porteremo a compimento mi auguro quelle riforme istituzionali di cui una moderna democrazia occidentale avviso Consoli daremo l'azione di riforma e questo governo ha cominciato dalla semplificazione amministrativa delle pale stamattina parlato Bassanini a quella fiscale all'introduzione di elementi sempre più forti di federalismo
Dalla lotta alla disoccupazione alla radicale trasformazione nella scuola pubblica
Leggo i giornali ogni giorno e ogni giorno vedo le bufere il caos gli annunci di rottura che compaiono popolano i titoli di giornale spesso sono fondati sulla realtà spesso no
Ma le dichiarazioni di ogni giorno di ciascuno di noi in questa politica senza respiro scandita dai ritmi delle rotative durano al massimo un giorno
Ciò che conta poi alla fine e ciò che resta per i cittadini per voi che fate impresa per il Paese
E anche per noi che siamo stati scelti per governare l'Italia e che sentiamo tutta la responsabilità e anche tutta la difficoltà
Il mio convincimento però
è che alla fine di questo travagliato mille novecentonovantasei potremmo registrare tre fatti nuovi tre fatti importanti per l'Italia
L'inflazione sarà tornata sotto il tre per cento come era quasi trent'anni fa il tasso di sconto sarà calato almeno di un punto e mezzo l'Italia sarà rientrata nello SME
Sono un anni fa un anno fa questi obiettivi tutti e tre questi obiettivi sarebbero sembrati assolutamente impensabili
Il Paese quindi alla vigilia di scelte importanti
Di decisioni che potranno offrire agli italiani orizzonti più ampi di sviluppo l'ingresso in Europa sarà una vittoria
Per l'intero Paese sarà il compimento del sogno di tante generazioni da quelle che uscirono drammaticamente segnata dalle violenze e dalle mise nella seconda guerra mondiale a quelle come la nostra
Che hanno convissuto con un maggiore benessere ma anche con crisi con un lungo periodo di regime politico poi con il dramma del terrorismo poi con la terremoto tra corruzione e con la sfiducia nelle istituzioni
Questo è il Paese che abbiamo ereditato e so bene che c'è una grande attesa per quello che noi potremmo fare
Per la radicalità dei cambiamenti che riusciremo imporre
Ora è un momento di passaggio difficile e tumultuoso
Alla fine di agosto avevamo parlato di un'Italia che si sa tre si sarebbe trovato in autunno nel collo dell'imbuto della sua crisi cioè nel momento più difficile ma in qualche misura anche nel momento più vicini alla fine del turno
Diciamoci la verità oggi in Italia ha bisogno di una grande rivoluzione democratica che ne faccia un Paese moderno se dovessi scegliere due parole per indicare l'obiettivo del nostro cammino direi opportunità e responsabilità
Opportunità per un imprenditore che abbia coraggio e per un cervello italiano che abbia talento
Responsabilità per chi deve decidere e ha il dovere di rispondere di quello che fa garanzia prima della trasparenza tra vita pubblica
A cominciare dalla pubblica STET amministrazione dove non si può essere a vita responsabili di strutture fondamentali dei ministeri o nelle aziende pubbliche
Per finire con i comportamenti quotidiani di ognuno di noi in cui il più forte più forte deve
Deve essere il senso di appartenenza ad una comunità nazionale
Prendo a prestito le parole di Bill Clinton nessuna società libera può prosperare se manca la responsabilità perché nell'assenza di responsabilità la libertà individuale diventa semplicemente egoismo
Opportunità irresponsabilità a questi criteri dovrà essere ispirato un grande disegno riformatore del Welfare State
E qui io vorrei avanzare una proposta
Un Governo autenticamente riformista
Non può infatti non sentire come la frontiera dell'equità sociale si sposti costantemente in relazione ai mutamenti determinati dalla globalizzazione e dall'innovazione
A questo proposito io credo che sarebbe bene approvata la Finanziaria che si avvii in nel mille novecentonovantasette
Con i sindacati con gli imprenditori e con il Parlamento una riflessione un lavoro comune per progettare il nuovo welfare State del due mila
Che correggendo distorsioni e sprechi
Porti comunque nel nuovo millennio quei valori di solidarietà e unità che sono propri dell'esperienza europea
E che possono incontrarsi con le esigenze di crescita e di sviluppo di una società moderna il tempo di questa grande riforma è arrivata e il Governo sente di dover fare la sua parte
Priorità assoluta di una stagione di cambiamento
E definire la natura del sistema politico comincerà la Bicamerale ed è bene che inizi non entro nel merito delle soluzioni voglio solo dire qual è secondo me il punto di arrivo necessario l'Italia ha bisogno come l'ossigeno
Di un sistema bipolare in cui si fronteggia in uno schieramento che governa in condizioni di assoluta stabilità un valore che io ritengo primario per la condizione italiano lo dico anche riferimento al dibattito che ho ascoltato poco fa
è un'opposizione che si prepara a sostituire
Così da condurre il nostro sistema politico istituzionale verso i modelli di democrazia tipici dei paesi anglosassone
L'Italia ha bisogno di anni di stabilità politica di un lungo periodo in cui chi guida il Paese abbia di fronte a sé un orizzonte sufficiente per attuare il programma sulla base del quale gli elettori hanno espresso a maggioranza il loro consenso
Ma perché la stabilità non cambi e si trasformi in semplice difesa del potere
Il Paese altrettanto bisogno di un sistema politico ed elettorale in cui si senta in ogni momento la concorrenza di chi aspira in un momento successivo a candidarsi al governo del paese in una parola
Devo dire sinceramente che comincio a riascoltare
Nel dibattito politico una certa Nostalgia per il tempo dei sistemi prodotti dal proporzionale io devo dire che erano alcuna Nostalgia e penso che questa transizione
Questa faticosa transizione italiana si debba concludere non con il ritorno al porto di partenza
Ma con l'approdo al porto definitivo che quello di un sistema maggioritario bipolare con uno schema dell'alternanza che sia tipico dei paesi a democrazia compiuta
Le riforme istituzionali nel loro insieme costituiscono del resto una vera emergenza nazionale il Paese ha bisogno di un equilibrio sostanziale tra le competenze tra amministrazione centrale e quelle degli enti locali e territoriale
Così come ha bisogno che vengano sancite forme e poteri di governo
Che consentano una vera stabilità dell'esecutivo e allo stesso tempo un significativo controllo da parte del Parlamento che deve essere ridotto nel numero dei suoi membri la quale devono spettare i poteri di grande Indirizzo
Aggiungo
Che c'è un'altra emergenza della quale qui si è discusso dell'emergenza della giustizia
A proposito della quale avendo ascoltato anche il
I toni della discussione avendo sentito Davigo dice dire che c'è una difficoltà di comunicazione io rimango francamente lo dico perché almeno su questo Luciano Violante Dio possiamo avere un'opinione differente io invece rimango dell'idea che sarebbe opportuno trovare una sede nella quale e questa sede come ha detto ieri giustamente il ministro Flick può essere il Parlamento è naturale che sia il Parlamento nella quale tutti i soggetti
Che sono non alla ricerca della tra virgolette soluzione per Tangentopoli ma che sono alla ricerca della soluzione delle strade migliori attraverso le quali in questo Paese si possa impedire che ciò che è stato possa ripetersi
Il che significa ciò che ha detto Luciano Violante prima ma significa anche normative sul finanziamento pubblico dei partiti significa le normative sulla lobbista significa trasparenza negli appalti significava dinamicità e la mobilità della pubblica amministrazione
Tutto questo comparto di problemi così come il cumulo dei problemi che ci vengono da questi anni non possono essere affrontati in una logica di contrapposizione e lo dice uno
Che quando c'era una certa enfasi giustizialista non vi ha partecipato in così come oggi sono perché si dia un giudizio equilibrato
Sul ruolo e sulla funzione importante che i magistrati hanno avuto e aggiungo hanno nel presidio di quelle leggi che il Parlamento al loro conferito il compito di presidiare
Ma se vogliamo fare tutto questo non in uno spirito di guerriglia per riprendo l'espressione causato da vivo di contrapposizione
O se vogliamo farlo prescindendo dall'esperienza fatta da coloro i quali siano essi magistrati avvocati imprenditori o sindacalisti e rappresentanti degli enti locali
Hanno vissuto
Da da protagonisti di questa vicenda
Allora c'è bisogno che ci si siede attorno a un tavolo
Poi ciascuno prenderà le decisioni che deve prendere ma c'è bisogno che si creino le condizioni perché questo possa avvenire senza
Questo clima di contrapposizione che francamente non credo che giovi a questo passaggio a questo momento così delicato de la vita della democrazia italiana
Non abbiamo ancora molte difficoltà davanti e il Governo le vede tutte io guardo l'economia reale nonostante alcuni segni positivi oggi Visco
Da delle valutazioni ottimistiche ma insomma non ci si può non preoccupare per l'andamento delle attività produttive per il ridotto ritmo di espansione dell'economia nel suo complesso
La preoccupazione aumenta quando si vedono i dati anche sulla nuova povertà e sulla disoccupazione quando si legge che il venti per cento dei giovani non trova lavoro addirittura il cinquanta per cento nelle aree meno sviluppate del Paese
Ed è con in mente questi dati che il governo di Romano Prodi in accordo con l'associazione dei lavoratori e dei datori di lavoro ha messo in cantiere un piano per l'occupazione
Un piano ambizioso che prevede cambiamenti significativi nel funzionamento del mercato del lavoro e che mette a disposizione consistenti risorse fresche a favore della nuova imprenditorialità un piano che si è sostenuto dalla volontà congiunta tra amministrazioni pubbliche e delle associazioni imprenditoriali sindacati e sindacali potrà avere un forte impatto
In particolare nelle aree meno sviluppate del Paese
Ed è con lo stesso spirito che sarà posta in essere in tempi brevi una reale semplificazione dei meccanismi di incentivazione per le imprese anche tramite il riordino degli enti di promozione di sostegno delle imprese stesse aggiungo
Anche che entro le prossime due-tre settimane saranno sbloccate sulla base della determinazione delle graduatorie dalla legge quattrocentottantotto sei mila miliardi circa di risorse pubbliche a favore degli investimenti nelle aree depresse
è un momento quello attuale in cui si vedono anche segnali di molti cambiamenti di cambiamenti veri strutturali
Non legati al vento di qualche favorevole congiuntura intanto si vede un Paese che ha attraversato con coraggio una fase di grande stabilità politica e che va sostituendo la sua classe dirigente sia politica che economica qualcosa che deve essere fatto con sempre maggiore urgenza vorrei dire che mentre mi guardavo gli gli atti delle vostre discussioni qui a Capri negli anni precedenti mi sento di poter dire all'uscita che prima ha fatto un riferimento interloquendo con Della Valle su ciò che gli imprenditori hanno detto in particolare i giovani imprenditori hanno detto a proposito del fenomeno dato luce della corruzione
Credo di poter risalire non solo agli ultimi convegni nel quale il fenomeno e L'Espresso ma anche ad un convegno di molti anni fa se non sbaglio se la memoria non mi inganna del mille novecentottantanove e quindi prima tre anni prima dell'esplosione di Tangentopoli
In cui i giovani imprenditori italiani avevano posto il problema della lotta alla corruzione e come un compito fondamentale per il sistema politico italiano ma non trovando le orecchie sufficientemente attente per ascoltare questo messaggio
Un Paese che in tutte le sue componenti ha saputo ricompattarsi
E reagire di fronte a rischi gravissimi di involuzione dalla sua economia non dimentichiamolo
Soltanto quattro anni fa eravamo sul bardato di una drammatica crisi finanziarie
La nostra moneta si svaluta va pesantemente i tassi di interessi riflettendo la perdita di fiducia nel Paese aumentavano a livelli preoccupanti e drammatici per la tenuta delle nostre finanze pubbliche la prospettiva europea sembrava allontanarsi inesorabilmente
Avete il Paese ha reagito con forza
Gli esportatori italiani hanno fatto miracoli
E il Paese può ormai vantare danni un congruo attivo del suo interscambio con l'estero
Da Paese debitore netto l'Italia si avvia a diventare un creditore netto le riserve valutarie sono tornate ad essere consistenti
Il Paese ha assorbito un fortissimo deprezzamento della moneta senza che questo si riflettesse in una pericolosa impennata dell'inflazione e oggi credo
Che possiamo apprezzare nella giusta misura il coraggio di Carlo Azeglio Ciampi e delle parti sociali allorquando nel luglio del mille novecentonovantatré venne sottoscritto l'accordo sul costo del lavoro che rimane un riferimento per tutti
Parlavo di mutamenti strutturali
Bene grazie ai comportamenti virtuosi dei lavoratori e dei datori di lavoro è una politica monetaria e giustamente rigorosa e inflessibile l'inflazione ora in forte calo
E ormai alla vostra portata il momento in cui il potere d'acquisto delle famiglie potrà essere garantito non da aumento di reddito fittizio di breve termine
Ma dall'andamento moderato dei prezzi
Siamo vicino al momento in cui saremo in grado di sradicare dall'orizzonte degli imprenditori degli operatori finanziari e delle famiglie la mala pianta delle elevate attese d'inflazione
In un circolo finalmente virtuoso avremo minori tensioni sui prezzi e i tassi di interesse scenderanno ancora creando condizioni più favorevoli per gli investimenti privati
E danno una spinta ancora più forte al risanamento dei conti dello Stato
Se si guarda la realtà sembra andare in questa direzione nel giro di soli sei mesi il tasso tendenziale di aumento dei prezzi al consumo si ridimensionato a quattro e cinque al tre per cento
Negli ultimi sei mesi Fazio la consumo è cresciuta di appena lo zero nove e questo è ormai a un ritmo di aumento dei prezzi ben inferiore al tre per cento
E d'altra parte questa è la scelta che dobbiamo fare
Noi ereditiamo e ne siamo coscienti una situazione pesante un macigno difficile da portare visto da lì da Palazzo Chigi devo dire sinceramente appare ancora più incredibile
Che in dieci anni di assoluto potere in questo patent come paese negli anni ottanta ottanta il caffè non abbia sentito la necessità di mettere mano alla riforma della pubblica amministrazione quando ne aveva tutte le condizioni politiche
è in realtà è evidente che lo Stato inefficiente malato era lo strumento di una politica di cui abbiamo avuto fotografia reale con l'esplosione delle drammatiche vicende degli ultimi anni
Ora tocca a noi e dobbiamo cercare di correre
Con questo grande fardello sulle spalle a renderlo più pesante sia chiaro hanno contribuito anche demagogiche e particolarismi dai quali non è stata esente anche la politica che la sinistra italiana
Che spesso ha coltivato un'antica il cinica doppiezza tra le dichiarazioni di principio e la disponibilità reale a sfidare posizioni di privilegio
Oggi
Oggi questo compito tocca al governo dell'Ulivo
Con questo spirito il Governo ha affrontato la questione del risanamento finanziario lo ha fatto in un momento non facile di rallentamento dell'economia di conseguente forte calo del gettito tributario lo ha fatto sapendo dei rischi che si correvano nel perseguire i nostri obiettivi
Ma lo abbiamo fatto la consapevolezza di una circostanza
Che fosse giunto il momento di spezzare definitivamente l'infernale circolo vizioso tra risanamenti a volte coraggiosi ma insufficienti talvolta poco credibili e l'andamento dei tassi d'interesse guardate negli ultimi anni il Paese
Ha pagato un prezzo altissimo nel tentativo di riportare verso un maggiore equilibrio le grandezze di finanza pubblica
Noi abbiamo operato
Con oltre cinquecento mila miliardi di lire di valore delle manovre dal mille novecentottantanove ad oggi ce lo ricordava nei giorni scorsi il quotidiano finanziario
E solo in rare occasioni si è riusciti a incidere sulla spesa per interessi nella gran parte dei casi la mancanza di stabilità politica ma anche la scarsa chiarezza di idee a ogni responsabilità non hanno neanche sfiorato l'assenza di troppo del problema
Il risultato è stato in sostanza che l'andamento sfavorevole dei tassi di interesse non ha mai consentito di raccogliere i frutti sperati nel momento in cui si approvavano gli interventi correttivi di finanza pubblica ancora oggi le uscite per interessi sul bilancio pubblico
Costituiscono il dieci per cento del nostro Pillo se volete il venti per cento delle uscite complessive dello Stato una riga su cinque ancora e questa è l'eredità che noi abbiamo trovato esce dalle casse dello Stato non per incentivare la ricerca o migliorare le nostre scuole o per difendere il patrimonio artistico e culturale ma semplicemente per pagare il costo degli anni delle responsabilità fiscale e della continua instabilità politica istituzioni oggi all'esame del Parlamento c'è una legge finanziaria difficile
Ma come tutti hanno riconosciuto coraggiosa un governo leggero o un governo che fosse solo preoccupato del consenso non avrebbe messo sul tavolo in quattro mesi manovre per complessivi ottanta mila miliardi
Una legge finanziaria che è stata ben accolta dei mercati internazionali perché ha dato un segnale che in verità era atteso della determinazione del paese di imboccare la strada alla moneta unica europea
Tuttavia questa è una legge lo so bene sulla quale molti di voi hanno espresso riserve dubbi critiche ed è giusto che sia così critiche alle quali cercherei di rispondere
Credo francamente che sia la prima volta che una legge di bilancio viene affrontato in dettaglio il problema della riduzione de la cancellazione degli sprechi della macchina statale
In questa finanziaria come anche la manovra di aggiustamento da sedici mila miliardi lo scorso luglio siamo andati a cercare nelle pieghe del bilancio gli sprechi i piccoli e grandi privilegi abbiamo cominciato a ripulire il bilancio pubblico da una miriade di spese inutili proprio quelle che spesso contribuiscono ad aumentare la sfiducia dei cittadini nei confronti dello Stato
I risparmi di spesa che il Governo propone all'esame del Parlamento sono di natura strutturale non peseranno più sulle tasche dei contribuenti e non è del tutto esatto sostenere che sanità e pensioni non siano state toccate anche in questo caso ci sono stati eliminazione di sprechi e sono stati nazionalizzati trattamenti d'aver diversi per una cifra complessiva superiore ai sette mila miliardi
Le spese per la sanità costituiscono attualmente meno del sei per cento del PIL a un livello in verità inferiore a quello dei maggiori Paesi europei
Così come è ormai risaputo che nel nostro Paese l'incidenza e la spesa sociale del PIL del tutto in linea se non talvolta al di sotto di quella dei nostri partner
Il problema che abbiamo e dare servizi migliori e più sicuri ai cittadini ma questa è la questione centrali italiane
Di riforma della pubblica amministrazione sulla questione pensionistica bisogna riconoscere come l'incidenza della spesa sia notevolmente superiore in Italia rispetto ai nostri maggiori partners tuttavia fu legislatore a prevedere nel novantotto una prima verifica della riforma approvata nel novantacinque verifica che è nostra intenzione avviare già dal prossimo anno
L'intesa con le parti sociali per garantire una ricognizione sui meccanismi della riforma tenendo conto di due necessità il rispetto dell'equità tra generazioni diverse e la sostenibilità nel tempo tra riforma stessa
Credo che anche i sindacati concordino sul fatto
Che i diritti dei trentenni e dei quarantenni di oggi
Ad avere in futuro una pensione dignitosa sono altrettanto importanti dei diritti di chi ha già lasciato o sta per lasciare lavoro
Sulla base di risultati da verifica saremo pronti a introdurre quegli elementi che possono migliorare la riforma stessa all'interno di quella riforma del Welfare State che un obiettivo fondamentale di questo governo noi sentiamo che questa manovra ci può consentire davvero di avvicinarci all'euro
Ci sono reazioni anche dal punto di vista internazionale da quelle della dolce banca oggi a alla reazioni che sono contenute nell'intervista di Santer che ci dicono che questo obiettivo oggi è raggiungibile
Ad alcune condizioni la prima è che i processi decisionali del nostro apparato pubblico siano velocizzati sono enormemente arretrati rispetto alle necessità di economie dinamiche che vivono in mezzo alla sfida della globalizzazione
Nessuno meglio di voi credo possa capire i vantaggi della rapidità delle decisioni della tempestività vorrei dire della trasparenza delle decisioni stesse e posso dirvi che vissuto dall'interno alla mia prima esperienza di governo è spaventoso il livello di arretratezza tecnologica e persino di fastidio rispetto all'innovazione che condiziona il modo di essere tra pubblica amministrazione
Questo governo intende operare una riduzione della presenza dello Stato nell'economia questo ruolo è affidato alle privatizzazioni
Che il governo sta attuando e continuerà inesorabilmente ad attuare garantendo con le condizioni di concorrenza delle quali parlava Chicco Testa prima e alla necessità di un passo indietro dei poteri pubblici rispetto ad ambiti la cui autonomia va sempre più garantite
Ma tutto questo non è ancora sufficiente a definire un nuovo modello di Stato e di amministrazione esistono infatti anche questioni fondamentali di natura più amministrativa e manageriale
Noi tutti abbiamo bisogno di uno Stato più leggero e diverso ma che sia al tempo stesso autorevole e affidabile
Che accompagna il lavoro dei cittadini e delle imprese che cresce nelle migliori condizioni sul piano dell'ordine pubblico delle infrastrutture dell'amministrazione quotidiana della difesa delle fasce più deboli dell'istruzione della formazione affinché sia valorizzato e non disperso il benessere creato dei lavoratori e dall'impresa
Uno Stato discretamente intelligentemente interventista in questo senso che sa guardare alle situazioni di disagio che la società e che soprattutto interpreta la vita sociale ed economica sulla base del principio delle pari opportunità
E lo fa proprio perché crede nei valori migliori della concorrenza tra persone tra impresa credo di non essere lontano da quanto Emma Marcegaglia scrive nelle tesi dei giovani imprenditori
E cioè che non vi è vera concorrenza se le condizioni di partenza sono fortemente differenziate sperequato non vi è concorrenza e anzi vi è soltanto uno straordinario spreco di risorse umane
Ma per porsi questi scopi
Per poterli raggiungere il nostro Stato deve cambiare
Dobbiamo semplificare drasticamente le procedure amministrative si sappia
Che i provvedimenti collegati alla Finanziaria quelli presentati al ministro Bassanini hanno l'effetto di far saltare circa duecento disposizioni legislative direttamente e molte di più per via indiretta
Dobbiamo ridurre in modo netto i tempi dei processi decisionali dobbiamo diffondere l'innovazione tecnologica nel settore pubblica
Dobbiamo consentire che anche ai livelli più alti tra amministrazione possesso introdotti dei cambiamenti cambiamenti sia chiaro di procedure e di persone
Tutto questo non sarà facile perché riformismo non è facile questo Paese e resistenze conservatrici di ogni genere sono pronte a unirsi per impedire il radicale rinnovamento della macchina statale Vincenzo Visco ha più volte ricordato che soltanto per l'abolizione della bolla di accompagnamento sono stati necessari quattro mesi
Potrei aggiungere che i disegni di legge innovativi messi a punto da Franco Bassanini in tema di semplificazione decentramento amministrativo hanno incontrato molti ostacoli e molta resistenza
Così come non è facile per il nostro ministro alla Pubblica istruzione
Far passare i cambiamenti quali la semplificazione dei meccanismi concorsuali per l'accesso all'università o lo smembramento dei mega atenei e anche per questa consapevolezza delle diffuse e nascosto posizioni a una seria riforma dello Stato che rivolgendomi alla nuova classe gli imprenditori italiani
Nei mesi scorsi abbiamo parlato abbiamo discusso dell'idea di un patto generazionale ne parlammo col presidente Fossa non appena eletto presidente alla Confindustria
Non lo ha fatto lo voglio dire ma insomma credo sia del tutto evidente sperando di attrarre nell'orbita della maggioranza o del Governo il consenso dei giovani industriali l'ho fatto perché credo che la nostra generazione
Debba affrontare con forza il problema della rivoluzione nella pubblica amministrazione
Un radicale cambiamento che comprenda una grande sburocratizzazione una trasparenza ben maggiore nei rapporti tra politica e impresa un'attenzione superiore dello Stato alla formazione la modernizzazione del Paese
Ho parlato di patto generazionale
Perché credo che chi è stato testimone o protagonista di una storia simile
Quella dei guasti dello Stato iper burocratizzato inefficiente del partito apparato possa sentirsi unito nel perseguimento di un obiettivo talmente importante e decisivo per le sorti del Paese
Del resto dovrà essere così l'alternativa la grande riforma dello Stato non è qualcosa a noi sconosciuta è semplicemente ciò che è stato questo Paese negli ultimi trent'anni
E la nostra generazione quella di tutti noi che siamo qui
Che ha il compito di portare in Italia nel due mila deve dimostrare questa volta di essere davvero nuova
Deve deve dimostrare di avere finalmente quell'attenzione all'unità tra principi ideali e decisioni concrete che l'Italia non ha conosciuto se non nel tempo delle ricostruzione nazionale
So che cambiare questo Paese sarà difficile ma so anche che questa è la sfida della vita in tutti noi grazie
Non si sbagliava Veltroni quando diceva che noi giovani industriali da questo palco nell'ottantanove
Dicevamo già che gravissimi erano gli intrecci perversi tra politici imprenditori con conseguenze aberranti su tessuto istituzionale e sulla credibilità del sistema parole di Aurora
Opportunità responsabilità concetti a noi giovani imprenditori molto cari ma il riferimento che credo faccio più tacere al nostro mondo quote che prese il riferimento ai Paesi anglosassoni il sistema fiscale e la costituzione della libertà che premia chi produce e crea benessere a titolo di appunto le opportunità in un contesto di responsabilità sono certo che Giorgio Fossa presidente di Confindustria avrà molto da dire in proposito grazie
Prima
Del il mio intervento
Previsto
Io vorrei
Ringraziare il mio predecessore per essere presente tra noi
Perché mi dà l'opportunità di persona di ricordargli che la stima nei suoi confronti e la trasparenza e la correttezza con cui ha guidato Confindustria fino a pochi mesi fa
Non le abbiamo dimenticate ed è per questo che ci uniamo alla dichiarazione
Che gli amici dell'Assolombarda hanno fatto questa settimana nella riunione della loro giunta in cui hanno definito quella che ha subito appunto una settimana fa vice Beppe una chiara aggressione
A questo punto devo anche puntualizzare alcune dichiarazioni che sono state fatte o battute negli interventi di ieri e di oggi
Mi riferisco prima di tutto all'intervento
Di chi è sicuramente competente capace quale il segretario Cofferati il quale però non deve attaccare i giovani imprenditori o le tesi di Giove intenditori
Per avere trascurato appunto nella loro tesi un passaggio su quello che l'UE definito importante accordo e quello del ventiquattro di settembre che sicuramente importante se lo leggiamo come lo leggo io
L'ho firmato per Confindustria questo accordo importante se noi lo consideriamo come un punto di partenza
Per cercare di ricostruire qualche cosa per cercare veramente di andare incontro a quella flessibilità che però il sindacato ed in particolare il suo sindacato non ha voluto accettare
è per questo che quel patto purtroppo a un punto molto deboli che viene tutto demandato a un procedimento parlamentare e purtroppo sappiamo i tempi dell'iter parlamentare di questo Paese
Basta non proprio di coraggio e probabilmente già oggi avremmo qualche segnale di qualche occupati in più se invece non si sia reso
La drammatica situazione esclude il Paese e soprattutto questa parte del paese
Questo accordo è molto importante questo bisogna dare onore
Al ministro Berlinguer per quanto riguarda la parte della formazione della ricerca però non dimentichiamoci che il Paese ha l'acqua alla gola e che purtroppo li passaggi su ricerca e formazione daranno nuovi occupati ma solo in tempi medio-lunghi
Un altro punto che vorrei vorrei ricordare e quello poi che nelle premesse c'è anche un impegno da parte del governo
Riguarda la riforma di tutti gli enti di promozione questo impegno scade il trentuno ottobre
Il trentuno ottobre e fra pochi giorni noi speriamo di essere convocato di essere informati dal Governo su quale decisione ha preso per quanto riguarda gli enti di promozione
C'è poi il discorso dei rinvii dell'intergovernativa di Napoli dico se non abbiamo costruito niente meglio farlo in teoria che Napoli perché è vero Veltroni ha ragione quando dice che abbiamo superato l'apice della crisi finanziaria del Paese che avevamo qualche anno fa ma abbiamo una crisi economica pesante per cui risparmiamo anche Sölden intergovernativa se non abbiamo niente di nuovo da andare d'andare a Dio
Rapidissimo ancora passaggio mi fa piacere che Veltroni si sia impegnato qui a riprendere a partire dal prossimo anno il discorso sulla riforma del Welfare State
Che riguarda in particolare la sanità riguarda in particolare le pensioni riguarda in pace e in particolare a mio giudizio anche il Pubblico impiego perché è vero che questa Finanziaria tocca al Pubblico impiego ma è vero quello che ha detto a proposito il
L'ex ministro Frattini
Allora la verità vera che però Cofferati ieri ha detto che non accetterà e prima del novantotto si tocchi l'argomento previdenza che si tocchi il problema delle pensioni però è anche vero che questa mattina Trentin ne fa un accenno probabilmente ci arriva per strade diverse ma quello che è importante che Trento indica che la verifica non può cominciare nel gennaio del novantotto
Bisogna arrivare a quella scadenza con delle proposte con idee di riforma già chiaro è questo il motivo per cui la presidenza di Confindustria ha chiesto da tempo e finalmente ha visto all'interno del governo qualcuno che ha voluto prendersi questo impegno di fronte di fronte a noi un ultimo passaggio e quello relativo alla domanda che Lucia Annunziata apposto a Diego Della Valle
Della Valle ha risposto a mio giudizio non evitando evitando la risposta con grande sincerità avuto il coraggio di dire quali sono qual è la situazione lo stato d'animo dei pretori taglia non dobbiamo aver paura di dire questo
Ma dobbiamo anche ricordarsi come si è detto peraltro Veltroni confrontato rinvio Santis che soprattutto i giovani imprenditori da anni si battono su questo punto
Io dico anche qualcosa di più non riusciremo a risolvere probabilmente definitivamente questo problema finché lo Stato intermedia oltre il cinquanta per cento della ricchezza del Paese
In un'epoca di rapidi cambiamenti la cronaca rischia di perdere il sopravvento di prende il sopravvento rispetto ai mutamenti strutturali che contano
E purtroppo anche la cosiddetta
Classe dirigente spesso per del quadro strategico di riferimento
Vorrei partire allora da una constatazione strutturali sulla quale una classe dirigente responsabile deve basare le sue analisi e trarne scelte coerenti per guidare il Paese attraverso i processi di cambiamento
E ora di renderci conto che siamo entrati da oltre sei anni nel ventunesimo secolo
Sì perché il ventesimo secolo è cominciato con la rivoluzione sovietica del mille novecentodiciassette ed è finito e fisicamente crollato con il muro di Berlino
La democrazie occidentali e l'economia del mercato hanno vinto la sfida del vecchio secolo ora in questo ventunesimo secolo le democrazie occidentali ed economia di mercato devono vincere una nuova sfida
Cioè quella di saper rispondere sul piano politico economico e sociale al mondo delle tecnologie dell'informazione della globalizzazione dei mercati dell'integrazione internazionale delle competizione a tutto campo
Partiti e istituzioni che sono chiamati a guidare il Paese nelle sfide nelle difficoltà ma anche nel gigantesco opportunità aperti dal nuovo secolo non possono certo farle con le logiche Del Vecchio
Devono smettere di guidare con gli occhi rivolti allo specchietto retrovisore e sempre più pericoloso rischiamo tutti di andare fuori strada
Allora il vero debito che una responsabile classe dirigente deve oggi fronteggiare è un debito verso la società e verso i cittadini e della capacità di dare all'Italia le istituzioni e la politica di questo secolo
Non spetta certo al presidente di Confindustria esprimere scelte sugli strumenti che possono comunque condurre ad un nuovo patto di governabilità necessario per la democrazia italiana
Ad un cittadino ad un imprenditore ad una sottrazione di legittimi interessi spetta il compito di contribuire a definire gli obiettivi e le scelte da compiere
E responsabilità della politica ed in questo momento è una responsabilità storica dare al Paese un moderno assetto istituzionale
Secondo me ci sono due grandi progressi entrambi retaggio delle radici storiche di ideologico del passato
La prima riguarda il concetto di democrazia come delega in bianco ai partiti
La seconda il concetto vecchio e anacronistico di stato sociale degenerato in uno statalismo burocratico costoso ed inefficiente
Durante la Prima Repubblica il ruolo sovrano del Parlamento di rappresentare proporzionalmente tutti i cittadini ha evidentemente richiesto come asse portante la struttura di partiti
Politici ai quali i cittadini delegava hanno la rappresentanza esprimendo un voto di appartenenza
Ideologica
Di fatto l'esigenza di governabilità del Paese rimasti in ombra e soprattutto è stata assegnata ai partiti
Alle loro mediazioni ai compromessi parlamentare ed extra parlamentari
La responsabilità di governo si è così trasformata nell'arbitrio delle forze politiche di mutare rispetto ai risultati elettorali governi maggioranze e programmi
Spesso è diventata un arbitrio consociativo dove erano totalmente confusi i ruoli di una maggioranza che governa e di una opposizione che controlla i partiti non la politica hanno così invaso lo Stato ed economia
Hanno tessuto una ragnatela di burocrazia amministrativa e burocrazia manageriale con potere arbitrario e diffuso che ha soffocato la vita quotidiana dei cittadini e dell'impresa
Persino il decentramento sul piano locale invece di dare voce alle diverse realtà territoriali
A sostanzialmente riprodotto ed a volte addirittura amplificato gli stessi difetti della politica nazionale
La società civile è stata allora costretta a farsi ascoltare dalla politica attraverso le corporazioni di appartenenza sindacati associazioni di categoria ordini professionali
Ciò ha significato nel male
Che la centralità del parlamento proporzionale
Nato come difesa democratica contro lo stato delle corporazioni dell'era fascista si era trasformato in un'occupazione dello stesso Parlamento da parte delle stesse corporazioni e dalle fin troppe lobby di potere
Palesi ed occulte
Ciò ha significato che nel bene
Che quando è crollato il sistema dei partiti quel pericoloso vuoto di responsabilità e decisioni è stato assunto dai più importanti soggetti sociali che hanno svolto un ruolo di supplenza
Garantendo la sopravvivenza delle istituzioni democratiche e del tessuto economico e sociale del Paese
E necessario allora rifondare al più presto la normalità istituzionale e politica
Dobbiamo compiere la vera scelta di fondo quella cioè di introdurre in tutte le istituzioni a partire dal governo centrale regole che mettano nelle mani dei cittadini elettori le scelte del governo degli uomini e dei programmi
Che riequilibri no il peso tra rappresentanza e governabilità e non lascino più ai partiti carta bianca in tema di formazione di maggioranza io di programmi la recente esperienza dei sindaci incoraggia a perseguire a proseguire in questa direzione
Il nostro Stato sociale
Sicuramente Stato in una situazione per situazione sinergico a questo problema il concetto stesso
Di stato sociale è stato stravolto dall'illusione di non dover rispondere a nessun vincolo di bilancio e da nessun controllo tra costi pubblici e benefici dei cittadini
In questo modo lo stato sociale non ha più protetti i deboli ma è stato usato come un cordone ombelicale tra partiti e sudditi non cittadini raccoglierne demagogicamente il consenso
Il dirà gare della spesa pubblica ha costretto ad una rincorsa affannosa da parte di un prelievo fiscale e contributivo sempre più soffocante
Che non solo non è riuscito a star dietro alla folle corsa della spesa pubblica ma sottratto progressivamente risorse agli investimenti e allo sviluppo
Ci sono reati pesanti deficit sia accumulato un dirompente debito pubblico
Oggi dobbiamo pagare duecento mila miliardi di interesse all'anno ed abbiamo di fatto azzerato la capacità di investimenti infrastrutturali assolutamente necessari per il Paese
Il bilancio pubblico si è trasformato da strumento di politica economica per lo sviluppo e la giustizia sociale del Paese in uno strumento perverso
Che blocca sul nascere qualsiasi potenzialità di crescita del reddito e dell'occupazione di tutti ed alimenta una rendita finanziaria parassitaria
Così come i partiti hanno occupato lo Stato l'economia le corporazioni hanno occupato lo Stato sociale
L'ospedale non è più come non ha più come primo obiettivo la cura dei malati ma la conservazione di posti di lavoro di carriere di potere di chi dovrebbe occuparsi della sua gestione e garantire il suo efficiente funzionamento
La scuola non ha più come unico obiettivo la formazione delle nuove generazioni
Bensì sempre più quello di garantire stipendi certi a personale docente e non docente e quando il tasso di natalità però la il numero dei bambini diminuisce drasticamente si inventa una classe elementare con tre maestri e forse più
Le pensioni non sono più una garanzia di reddito da avere a disposizione in vecchiaia sulla base dei contributi versati o sulla base di una giusta assistenza sociale che garantisca un minimo pensionistico a chi ne ha veramente bisogno
Il sistema e diventato un pozzo di San Patrizio dal quale le categorie più scaltro e possono pescare in gran una rendita in gran parte al regalata in molti casi arbitraria e ingiusta
Pensiamo al caso più eclatante
Delle giovani dipendenti dello Stato e sono andate fino a tre anni fa
In pensione a trentotto anni e che con quale per quasi cinquant'anni dato l'allungamento della vita media riceveranno un trasferimento dalla collettività dopo aver pagato contributi solo per sedici anni
Sei mesi ed un giorno
è chiaro quindi che quando parliamo di democrazia di stato sociale sociale necessario chiarire di quale democrazia e di quale stato sociale stiamo parlando
Democrazia delegata all'ambito dei partiti e stato sociale occupato dagli interessi corporativi sono diventati come il Gatto e la Volpe
I cittadini italiani sono stati spesso trattati come un genio Pinocchio trascinato nel Paese
Dei balocchi dai favoritismi ed ai privilegi che potevano temere come membri di una corporazione sociale o di un partito politico o meglio ancora di entrambi
Di fronte a queste due grandi i propri usi abbiamo due grandi responsabilità
La prima e dare al Paese regole vere della democrazia dell'alternanza la seconda e le regole vere di uno stato sociale che protegga chi ha veramente bisogno e che sia quindi volano di sviluppo economico e sociale
Occorre che lo Stato faccia sul serio dello stato e il mercato faccio sul serio il mercato
Credo allora eccome imprenditori sia necessaria una seria riflessione sul capitalismo italiano che ci consenta di averli per realizzare una vera economia di mercato
La parola capitalismo evoca in questo Paese ma non credo solo in questo Paese automaticamente grandi imprese in mano a poche grandi famiglie
Certamente del nostro Paese forse più degli altri la grande industria e la storia delle grandi famiglie ma fortunatamente queste grandi famiglie hanno saputo sviluppare innovare fronteggiare grandi sfide e portare le loro imprese nel mare aperto della competizione internazionale
Da questo punto di vista il nostro vero problema e che abbiamo poche grandi imprese e poche grandi famiglie
Questo è vero anche poiché purtroppo ai milioni di piccole e medie imprese che continuano a nascere nel nostro Paese non si è capaci di offrire soprattutto sul piano finanziario mercati dei capitali sistema bancario il sistema fiscale che insieme possono fornire un polmone insufficiente per farle crescere
Ma questo fitto reticolo di piccole e medie imprese non è stato soltanto un fattore determinante dello sviluppo del Paese non è misurabile in tempi puramente quantitativi la ricchezza che ha generato
Ma è stato ed è soprattutto un gigantesco volano di mobilità sociale che ha portato spesso in una sola generazione milioni di persone e di famiglie a conquistare posizioni sociali inimmaginabili
Questa mobilità sociale dell'evoluzione della tecnologia la globalizzazione dei mercati la rivoluzione dei mestieri e delle professioni hanno prodotto un mutamento genetico della società italiana
La classe politica è rimasta al palo
Tutta intenta a controllare le carte da bollo mentre la gente usava i fax i personal computer e volava per il mondo cercando commesse di lavoro e vendendo il made in Italy
Oggi forse solo Bertinotti ma forse ipocritamente diversi altri senza dirlo pensa ancora di avere di fronte un paese formato al novanta per cento da tute blu a un milione trecento mila lire al mese lei
Nella speranza di vedersi assegnata una casa popolare ad afflitto bloccato ed ero che il Governo ha fatto delle correzioni sulla prima uscita della finanziaria ma è anche vero che si deve spiegare sei più sociale
Mettere una tassa sulla casa in un paese e toccare le pensioni in un Paese in cui l'ottantacinque per cento degli italiani soltanto ottantacinque per cento alla prima casa di proprietà
E proprio questo il grande deficit culturale prima che politico economico o di finanza pubblica
Questo K fortemente frenato la cresta dell'impresa italiana che nei fatti si trova costretta a fare rispetto ai suoi concorrenti internazionali una gara ad handicap
Oggi la spina dorsale del capitalismo italiano solo una miriade di piccole e medie imprese che assicurano più del settanta per cento della ricchezza del Paese
La sfida vera che nostro capitalismo ha davanti
E in primo luogo quella di una grande rivoluzione finanziaria che assicuri alle sue imprese familiari solide fondamenta di capitali e su cui continuare a costruire l'accumulazione di reddito e le basi dell'occupazione
Credo che compito di Confindustria nei prossimi anni dovrà essere anche quello di portare avanti questa grande rivoluzione
Da un lato attraverso una forte azione di stimolo per la nascita e lo sviluppo di un mercato dei capitali e dall'altra diffondendo nelle imprese la cultura della trasparenza
La sfida di un capitalismo moderno più diffuse partecipativo passa attraverso la creazione di un rapporto diverso tra risparmio e capitale di rischio
Esige un maggiore equilibrio tramezzi proprio indebitamento
Impone l'uso di strumenti moderni che consentono di attingere a minor costo non solo al risparmio
Nazionale ma anche a quel pool di risparmio estero gestito dagli investitori che vale oggi qualcosa come ventiquattro milioni di miliardi di lire ossia dodici volte il PIL del nostro Paese
Negli ultimi decenni la politica economica italiana non ha certamente favorito una solida alleanza tra capitale e lavoro come dovrebbe essere in un sistema capitalistico avanzato
Ma diffuso uno statalismo assistenziale
Attraverso la creazione di un sistema previdenziale costoso e deresponsabilizzante ed ha separato il risparmio delle famiglie dagli investimenti delle imprese
Privilegiando un rapporto con le banche di tipo arcaico e non innovativo
In realtà si è arrivati ad ipotizzare che la quinta potenza industriale del mondo potesse fare a meno di un vero mercato dei capitali
A volte questo tipo di mercato è stato addirittura demonizzato
In alcuni ambienti si continua a vedere l'impresa privata come la casa dei padroni e non come la casa dei lavoratori degli imprenditori e degli azionisti
Così come per anni la borsa è stata considerata un mercatino utile per lo sviluppo dell'impresa e non è stato incentivato fiscalmente il rafforzamento patrimoniale delle imprese stesse
Non è un caso che rispetto agli Stati Uniti la legge istitutiva della Consob sia stata varata con quaranta anni di ritardo quella sui fondi comuni con quarantatré e quella sui fondi pensione con ventuno
Non ci meravigliamo allora se l'Italia oggi il mercato dei capitali più asfittico del mondo industrializzato e si trova i margini del sistema finanziario che ha portato ad esempio le imprese americane
A dipendere solo per il venti per cento dal credito bancario e per l'ottanta per cento dal mercato mobiliare ossia esattamente l'inverso di quanto succede nel nostro Paese
La grande questione del capitalismo italiano non è quella di scegliere tra nocciolo duro public company
In questo caso un assetto di comando e forse preferibile rispetto ad altro in altri casi è l'opposto ma la situazione evidentemente
Può variare
Il nodo da sciogliere in realtà è un altro
Nessuna forma di governo dell'impresa potrà funzionare se non si saprà recuperare trasparenza nei conti ma soprattutto se non si riuscirà ad affiancare alla politica dei redditi una seria politica dei capitali
Il vero nocciolo duro di cui abbiamo bisogno come imprenditori italiani è proprio quello di alcune certe chiavi indispensabili per attuale un'autentica politica dei capitali
Vale a dire un'effettiva accelerazione delle privatizzazioni e la diffusione di nuovi moderni strumenti ma il mercato mobiliare telematico per le piccole e medie imprese lo sviluppo delle cambiali finanziarie e dei fondi comuni mobiliari chiusi
Alla base di tutto eccetera una scelta ancora più radicale
Che è di totale responsabilità della politica una coraggiosa e non più eludibile riforma fiscale che solo un governo stabile e con piena capacità di decisione può realizzare è il momento di pompiere
Certe fiscali che favoriscono la nascita e il consolidamento di un autentico mercato dei capitali
Una riforma da fisco per lo sviluppo significa realizzare un buon gettito senza ferire l'economia reale anzi incentivando la a vivere nella trasparenza
Per il capitalismo italiano avrebbe già il valore di una rivoluzione
Rendere fiscalmente neutrale la scelta fra l'indebitamento e l'aumento di capitale di rischio senza penalizzare gli enti più di indebitamento ma premiando i capitali
L'introduzione della Ducolin contatti di questo bisogna dare atto al governo e già una novità incoraggianti proprio perché favorisce la capitalizzazione dell'impresa
Si incentiva così la patrimonializzazione rafforzando la spinta che dovrà comunque provenire da due provvedimenti di grande importanza per lo sviluppo dell'azienda Italia
La detassazione degli utili reinvestiti la riduzione delle aliquote
E tempo di prendere decisioni coraggiose per favorire lo sviluppo non per frenarlo
Il buon andamento del gettito IRPEG nel corso del novantasei conferma che provvedimenti virtuosi e non ho paura di dire nomi come quello della legge Tremonti creano sviluppo e portano quindi soldi
Non c'è un solo economista a qualsiasi scuola economica appartenga che abbia difficoltà a riconoscere che le imposte derivanti dalla crescita dell'economia sono sempre la forma più sana di finanziamento della spesa pubblica
La cifra ultima del capitalismo familiare italiano con tutte le sue dimensioni
E misurata dalla distanza che separa un'industria che nonostante tutto riesce a competere sui mercati globali e un sistema finanziario vecchio impermeabile all'innovazione e ancora ampiamente carte Rizzato
La sfida globale rende sempre più evidente l'importanza per un sistema industriale di potersi muovere a tutto campo con un forte sistema finanziario
Certamente dobbiamo entrare in Europa certamente dobbiamo raggiungere i parametri di Maastricht
Ma questa non può essere una semplice operazione contabile non servono contabili ma una responsabile classe dirigente tutto questo può essere una conquista strutturale e permanente solo se si colma il vero capo che divide l'Italia dall'Europa se no entreremo e dopo pochi giorni saremo costretti o poche settimane ad uscirne
Dobbiamo per far questo modificare alcune cose da un lato dobbiamo affrontare il deficit della democrazia politica costruendo una solida governabilità dell'alternanza
Dall'altro il deficit della democrazia economica realizzando una vera economia di mercato competitiva con uno Stato che smetta di fare ed in Ettore di banchiere fissi le regole e con le imprese che concorrono tra di loro sulla base di quelle regole nel mare aperto della competizione
Io credo che questa sia la grande sfida che la cultura del cambiamento pone alla classe dirigente di questo ventunesimo secolo grazie
Nel dare la parola ad Emma per gli attesissimi conclusioni vorrei dedicare dopo l'applauso giusto Luigi Abete un applauso agli ultimi nostri tre past president che sono qui in prima fila Alessandro Riello
Aldo Fumagalli
E Antonio D'Amato
Che hanno sicuramente fatto del cambiamento l'asse portante
E caratterizzante del nostro movimento Emma Marcegaglia per i concussione grazie
Sarò Clemente con voi quindi sarò molto breve perché siamo reduci da due giornate
Credo fa molto faticose ma ritengo anche molto importanti
Qui innanzitutto ringrazio tutti coloro che sono intervenuti il presidente Violante il vicepresidente Veltroni i ministri il presidente Fossa tutti i relatori e ovviamente tutti voi giovani imprenditori che siete a chi siete venuti qua così numerose
Io credo che e su questo sono molto d'accordo con il presidente Violante io credo che qui noi oggi usciamo forse un po'meno pessimistica quando siamo entrati ieri in questa sala
Perché credo che abbiamo comunque aperto un dibattito franco è vero
Io credo che sia assolutamente utile sia formativo e sia costruttivo sentire voci diverse perché sono assolutamente convinta che dal dibattito dal confronto a perdo che possono nascere liti e i cambiamenti
Io non credo che noi siamo tristi come hanno titolato alcuni giornali stamattina
Ma io credo che invece noi oggi e ieri abbiamo svolto quello che il nostro ruolo fondamentale cioè quella di essere punta avanzata agenti del cambiamento proprio perché in questi due giorni abbiamo attivato un dibattito un flusso di idee
E credo come dicevo prima che nonostante le difficoltà che permangono a tutti i livelli io credo che almeno nelle parole fosse poi non seguiranno i fatti ma quanto meno nelle parole in questi due giorni abbiamo visto alcuni cambiamenti importanti
Il primo cambiamento l'abbiamo come dire decretato noi stessi con la nostra relazione di ieri con le parole di Alfio Marchini ieri e con le parole di Giorgio Fossa poco fa
Quando abbiamo fatto una profonda autocritica sui vizi del primo capitalismo e ci siamo dichiarati assolutamente pronti a cambiare il nostro capitalismo e a fare un grande passo in avanti per avere un capitalismo più aperto un capitalismo che si apre
Al mercato dei capitali e che fa della trasparenza la sua bandiera portante
Credo che abbiamo anche fatto un passo in avanti nel dire che siamo i primi in questo in realtà lo diciamo da sempre a dire che il mercato deve avere molto più spazio nel nostro Paese un Paese nel quale ancora circa il settanta per cento del PIL
è prodotto in una situazione in un concorrente allora io sono molto d'accordo con Mario Segni quando dice che da oggi in poi la vera battaglia e contro lo statalismo
Credo che quindi noi per primi abbiamo fatto autocritica anche se come ricordava prima Giorgio Fossa io sottoscrivo pienamente quello che lui ha detto
Noi abbiamo grande bisogno comunque di un Paese che ci aiuti a fare impresa di riforme che ci rende perché ci rendano vicini alla competizione i nostri competitori
Europei abbiamo purtroppo questa fosse un po'la nota negativa
Anche mi dispiace che non sia presente Cofferati abbiamo visto un po'meno autocritica devo dire da parte del sindacato che mi pare che sia rimasto un po'arroccato sulle sue
Così punti di vista e ringrazio ancora una volta Fossa per aver detto con chiarezza per interpretato con chiarezza il perché abbiamo fatto la scelta di non inserire nel nostro così discorso il il patto del lavoro perché lo riteniamo comunque insufficiente per approva per affrontare un problema così grave come quello della disoccupazione soprattutto nel Sud
Abbiamo poi di sviste o altri cambiamenti nelle parole molto importanti ieri chi era presente ha sentito dire dal cardinale Herrera che la chiesa riconosce con chiarezza il valore del profitto infatti ha le sue parole sono seguiti applausi importanti e ha riconosciuto che il profitto è una delle principali obiettivi delle aziende abbiamo poi sentito il ministro Berlinguer parlare di una scuola che una scuola che ci piace una squadra fatta di selezione di meritocrazia di numeri chiusi
Per quanto riguarda oggi abbiamo sentito il ministro Bassanini che abbiamo colto con interesse il suo impegno all'avvio di una serie di me di riforme necessarie a Costituzione invariata che abbiano come obiettivo principale quello della semplificazione
E quella del decentramento io credo che questa sia una grandissima battaglia che ne dobbiamo compiere lo diceva prima il vicepresidente Veltroni come nuovi come giovani quello che è veramente importante riuscire a vincere questa battaglia contro la pubblica amministrazione
E contro lo statalismo chiediamo quindi al governo su questo punto che noi riteniamo critico e strategico grande coraggio grande voglia di rischiare e il fatto di riuscire ad arrivare a dei risultati in tempi brevi
Poi abbiamo assistito alla tavola delle riforme istituzionali
E qui ci sentiamo di dire con chiarezza che noi respingiamo con grande forza l'eventuale Nostalgia proporzionalisti che o peggio cosa c'è chi vive e invece se vogliamo vogliamo dire con chiarezza
Che noi siamo pronti siamo abbiamo già sposato da tempo e siamo pronti a ribadire che noi siamo per l'opzione maggioritaria senza nessuna proporzionale e senza nessuno sbarramento
Peraltro siamo convinti che questo sia già nella testa della gente fosse lo è meno nella testa della politica ma certamente lo è nella testa della gente
Inoltre ci auguriamo che ci possa essere un impegno forte per il percorso delle riforme abbiamo detto ieri hanno interessa poco che si parli di Bicamerale di Costituente abbiamo anche detto che la star della Bicamerale va approvata con serietà però con dei limiti temporali molto stretti
Ciò che però ci interessa che venga riaperta una seconda e definitiva fase di riforme istituzionali che sono assolutamente necessarie al nostro Paese
Per quanto riguarda il tavolo da giustizia qui non condivido il parere del ministro Flick in base al quale la nostra platea oggi si è divisa per metà a favore di Davigo e permetta a favore della Pardi Della Valle che dicevano cose diverse
Io credo che la platea così come ho fatto io abbia apprezzato quello che ha detto Davigo relativamente al fatto che il fenomeno della corruzione è un fenomeno diffusissimo nella pubblica amministrazione
E va combattuto prima con la prevenzione cacciando i corrotti e poi con la giustizia
Abbiamo però anche sottoscritto quanto detto dalla valle cioè relativamente al fatto che in questi anni in alcuni casi la magistratura assunto anche un ruolo politico ha leso i diritti dei cittadini e ha fatto un po'di giustizia spettacolo questo non è quello che ne vogliamo ne vogliamo una magistratura
E però vogliamo una magistratura autonoma vogliamo una magistratura che va avanti e fa il suo mestiere che va a scovare la corruzione là dove c'è però appunto con grande senso di responsabilità
E auspichiamo anche che ci sia un po'più di dialogo di quello forse che abbiamo visto oggi tra i vari membri voglio dire del mondo della giustizia cioè tra magistratura la politica e gli avvocati
Abbiamo apprezzato le parole del presidente Violante quando ha detto che la politica deve riprendere il suo primato questa era una delle parti importanti delle nostre tesi la condividiamo assolutamente pensiamo che la politica debba ricadere
Una un Progetto alto debba dire deve essere politica alta e debba come dice il presidente Violante avere la capacità di decidere e poi di pagare direttamente le le conseguenze di quanto decide abbiamo apprezzato quello che ha detto il vicepresidente Veltroni anche se siamo un pochettino meno ottimisti e di Luís per quanto riguarda lo stato di salute della nostra economia e il percorso di avvicinamento all'obiettivo Europa
Però mi pare che il vicepresidente Veltroni abbia detto due cose molto importanti la prima mi pare che abbia sottoscritto una logica di maggioritario vero e la seconda abbia detto una cosa estremamente importante che tutti noi ci siamo annotati
Che a partire dal novantasette questo governo ha intenzione di rimettere mano alle riforme delle pensioni
Quindi io credo che e termino perché appunto credo che siamo tutti molto stanchi
Io ribadisco che le sfide che abbiamo davanti sono sfide molto alte molto importanti nelle nostre tesi abbiamo detto che la vera sfida è quella di passare da un modello culturale assistenziale e clientelare anarchico a un modello culturale fatto di più responsabilità
Più mercato e più libertà
Io credo che oggi tutti noi da qui usciamo più formati con la sensazione che una cultura del cambiamento per quanto con difficoltà si possa fermare e siamo pronti a ribadire così come abbiamo fatto ieri e noi ci sentiamo attori del cambiamento siamo pronti a mobilitarci a fare la nostra parte per fare in modo che questo Paese diventi migliori e dia tutti noi un futuro migliore grazie
Grazie a tutti una prima verifica a Santa Margherita nel giugno prossimo Ebo un week-end arrivederci