"La pena di morte vista da Rebibbia" iniziativa svoltasi presso il Carcere di Rebibbia durante la quale e' stata presentata la rivista "Nessuno tocchi Caino"

Il Giarre perché altrimenti facciamo troppo tardi Mary nel frattempo siamo anche ritardando
Volutamente ma di poco però perché siamo aspettando l'arrivo del direttore generale perché il pecorino il quale oramai c'era qui a momenti riuscita a sentire
Anche giù in fondo
Poco va be'speriamo mai che tra poco
Appena
Allora adesso forse un po'meglio
Ripeto io pregherei le persone che sono rimasti
Per pronto specialmente fuori
Di prendere posto con una certa cortese sollecitudine così si dice no
Così possiamo iniziare perché abbiamo piacere che le persone entrino nella sala e che la sala poi rimanga al buio quando iniziano le proiezioni ovviamente insomma perché le proiezioni sono più gradevoli intensivo in queste condizioni
Mentre io parlo logicamente cercano di dare una sessanta i microfoni mancando il nostro Mendel GERD generale che in questo momento è chiamato fuori a fare l'ispettore di polizia penitenziaria perché essa comandando il picchetto che deve dare il saluto il direttore generale e siccome ce ne abbiamo uno solo hula
Dobbiamo scegliere quindi chi sono rimasti dei poveri dilettanti fuori centro leasing
Se vogliamo iniziare a chiudere la porta per gentilezza
Grazie
Dunque questa serata
E nata così come voi Lorella state vedendo qualche mese fa
Ed è nata da un'idea di come al solito si matura fra tutti noi dell'istituto chiaramente non facendo le varie cose che facciamo
Varie iniziative momenti di incontro c'è sì disse una volta qualche mese fa se lo ricorda
Perché non cerchiamo di vedere se c'è qualcuno
Magari soltanto nella città di Roma
Che tutto sommato non lasciatemelo dire con una certa ironia
Ha il coraggio delle sue azioni
Vieni qua ed accetta un contraddittorio sulla pena di morte sostenendo logicamente la propria tesi a favore la pena di morte
Perché in fondo sarebbe una prova
Di coraggio e nello stesso tempo ci sarebbe l'occasione per aprire un dibattito
Per le abbiamo provato a cercare questa o queste persone
Probabilmente gli abbiamo anche trovate ma di certo non sono avevano tutti molto da fare
E questo è già un segno già un gravame lapsus che ci porta e ci convince sempre di più
Che è un argomento che quando non si vuole raccontare
E forse meglio è come è uno dei tanti argomenti che quando non si riesce a raccontare agli altri ovviamente fautori di bruciato
Al di là di questa che non è una polemica è una considerazione dolorosa logicamente noi abbiamo continuato questi che abbiamo voluto comunque a realizzare perché ci è parso giusto c'è parto civile che in un istituto penitenziario
Un valore di questo genere che poiché il valore della vita
Anche se discusso al contrario perché scusa in termini di morte
E i tempi di pena
Debba essere sempre continuamente riproposto perché non è vero niente che può sempre lucidamente s'è dato per scontato c'è sempre presente il tentativo il falso convincimento la voglia di cogliere un'occasione al volo c'è sempre una nostra ci sta qualcuno pronto a riproporla
E c'è sempre molta gente che se la porta dentro se la forza del suo con la propria cultura nella propria anima nella nei propri convincimenti magari più o meno segreti ma che comunque c'è l'attenzione che come coglie l'occasione si sente nelle condizioni di correre da riproporre la ripropone quindi diciamo che è potenzialmente in pericolo sempre system
In tutti i giorni cioè io misi italiano ci ha alle sue spalle una grande tradizione
Nella direzione di civiltà di equilibrio cioè
Ci salvaguarda almeno finora così è stato da questo tipo di sorprese tra virgolette ma noi sentiamo la voglia desiderio e di di riproporci con questo tema dall'interno di un istituto finanziario
Perché crediamo che sia oltre che il nostro diritto avere spazio per discutere su queste cose e quando dicono sociologicamente mi riferisco ai miei colleghi agli operatori ai detenuti ai volontari a tutti coloro che logicamente danni vita a tutte le iniziative di Rebibbia
Ma non soltanto sentiamo di avere questo diritto ma abbiamo proprio il dovere di farlo ecco lo sentiamo anche sotto questo profilo io quindi ringrazio per consentirgli un ringraziamento di carattere generale sette tanti
Tutti coloro che hanno ritenuto di presenziare questa sera
Ringrazierò quando giunge l'azione di una direzione generale che ancora una volta e ne debbo dare atto insomma ha aderito a questa iniziativa con grande con grande voglia con tranne slancio
E questa è la cosa che a me piace moltissimo perché proviene da da un altro magistrato perché proviene dalla direzione generale perché proviene da una persona che che ovviamente potrebbe anche fare delle scelte di maggiore riservatezza insomma no ecco e che invece preferisce stare qui tra di noi
Io quindi vi ringrazio ringrazio tutti voi in particolare ringrazio pubblicamente Nessuno tocchi Caino che mi sembra che sia
Come dire il dominus dell'iniziativa l'ispiratore che sia appunto nei nostri confronti un punto di riferimento di grande importanza e di grande sensibilità
Se volete possiamo intanto aprire dibattito con Carmen Bertolazzi che introdurrà gli argomenti
Allora
Io qui rappresenta c'era da fare con associazione che lavora all'interno di queste altre istituto con molti volontari
In attività culturali formativi di denuncia di battaglie per i diritti civili era quindi come dire normale per noi portare all'interno di quest'istituto
O questo tema quello della pena di morte anche perché per chi lavora in carcere la questione della pena di morte di che non esiste in Italia però in un certo senso esiste innanzitutto quando ha cominciato
Molti anni fa questo l'attività di volontariato qui a Roma mi ricordo di aver conosciuto dei detenuti europei francesi per l'esattezza che non venivano instradati nel loro Paese perché ancora esisteva la pena di morte quindi non è una cosa così lontana così passata
E poi perché viviamo una realtà di pena di morte che non sta nella condanna nella sentenza di un giudice ma che sta poi nei fatti nella realtà penitenziaria
E nella realtà ad esempio di molti Paesi all'estero quindi no a questa questione della pena di morte la viviamo in un modo diretto e indiretto
Abbiamo diciamo presenta presentiamo più che volentieri questa questa rivista con tutti i suoi contenuti e in particolare mi sembra molto molto bello che questa iniziativa due associazioni una situazione come Nessuno tocchi Caino noi che lavoriamo all'interno però la presentiamo insieme con una una struttura con una piccolo un piccolo e con un gruppo con un'associazione anche se non è legalmente costituita
Che lavora all'interno del carcere e che si occupa di libri cioè di cultura e che quindi fa sua anche presentare e discutere non soltanto della pena di morte ma anche discutere di chi fa delle campagne di crew di chi usa lo strumento della comunicazione per affrontare questi temi
Qui con noi sei saldatori che ci accompagnerà questo pomeriggio e che qui e a nome della biblioteca parliamo
Buonasera
Allora noi tutti ormai sappiamo che in questo penitenziario si è è presente una un centro di organizzazione che gestisce le biblioteche dei vari reparti
Un centro riorganizzazione Autogestito dei detenuti
Una rappresentativa di detenuti che rappresenta il pensiero di tutti i detenuti
La biblioteca Pavillon
E un centro di organizzazione per di iniziative culturali soprattutto con critici con poeti con scrittori
E soprattutto con i rappresentanti dell'esecutivo
Per discutere dei dei problemi più urgenti per la giustizia italiana
La la biblioteca Pavilion in questo si è avvalsa della dell'appoggio della della direzione per organizzare quest'estate l'incontro col ministro di Grazia e Giustizia al quale abbiamo consegnato anche dei documenti
In questo stesso contesto
è già stata programmata insieme al direttore al presidente del dato
Dottor Coiro un incontro con la magistratura di sorveglianza che molto probabilmente sfiderà per la fine di novembre
Ecco la nostra idea fondamentale
Sulla reclusione
Ovvero fra il rapporto fra reato e pena fondato sulla reclusione
E che assolutamente una negazione
Affinché si può sapere una seria e possibile risocializzazione un reinserimento
Per questo beh la nostra la linea che seguiamo
Ieri il nostro profilo è quello di diffondere la cultura come unico strumento di sviluppo sia all'interno che all'esterno del carcere
Affinché si abbia la coscienza radicalmente di
Di cambiare di di del lunedì del l'utilità del carcere
Ecco noi stasera qui siamo lieti di presentare una una rivista Nessuno tocchi Caino delle quale concordiamo
Sotto ogni aspetto l'obiettivo primario
Cioè la
La sospensione definitiva della pena di morte in ogni parte del mondo
Come segno di civiltà e di cultura grazie e adesso io
A questo punto abbiamo passo la parola Sergio D'Elia che uno dei rappresentanti della della rivista che abbiamo l'onore di presentare stasera
Grazie
Alzavo io credo che
Per presentare una rivista che si occupa dei delitti e delle pene dei delitti e delle pene in tutti i sensi quindi anche nel senso di una tradizione italiana da Cesare Beccaria in poi
Che tratta appunto dei delitti e delle pene questo sia il luogo deputato non solo perché decidere di farlo qui a Rebibbia
E quindi in un carcere come un luogo un quartiere di Rebibbia
Vicino alla Tiburtina di solito le riviste si presentano nelle città nei quartieri nelle librerie e nelle università
Si è deciso di farlo a Rebibbia perché anche questo un luogo di una città che non è estraneo alla vita
Di una città e quindi non estraneo alla vita culturale di una città quindi è un luogo deputato per presentare una rivista soprattutto perché avviene in un luogo del delitto è anche un luogo della pena ma questo è anche un luogo del delitto
Poi per me personalmente
E come ritornare sul luogo del delitto
Io sono stato detenuto in questo carcere ci sono stato da Caino insomma ora ci ritorno da Nessuno tocchi Caino
C'è un'evoluzione che può sembrare paradossale nelle in questa mia vicenda nella vicenda anche anche di oggi
Ma una continuità e anche c'è una coerenza ma c'è anche una sorta di come dire di di legge del contrappasso in questa mia in questa mia vicenda
Caino Nessuno tocchi Caino a ben vedere la lettura lettura la lettera per certe spese la traduzione dell'articolo ventisette della nostra della nostra Costituzione
Da dove dice appunto che le pene devono essere improntati a spirito di umanità e tendere alla alla rieducazione un termine che a me non è mai piaciuto
Perché mi ricorda appunto la riduzione di solito la pratica che avviene nelle carceri dove le calci sono più dei campi di concentramento o dei Lager e cioè io non credo che ci troviamo una situazione di questo genere
In Italia ma anche il luogo il luogo della pena io credo che per parlare di pena di morte in un Paese dove la pena di morte non c'è sia anche questo da questo punto Eason luogo deputato farlo in un carcere perché quanto meno anche se qui non c'è la pena di morte non ci sono e condannati a morte ci sono dei condannati
E ci aiuta il fatto di parlarne qui e che siano soprattutto i condannati a parlarne per avere un'idea della pena di morte
E che non sia quindi soltanto un procedimento ideologico il fatto che noi come associazione o noi come Italia come Paese la vogliamo la vogliamo abolire
Dal punto di vista del condannato di solito non ci si mette quando si argomenta a favore o contro la pena anche coloro che argomentano contro la pena di morte si mettono dal punto di vista del condannato oggi qui
Possiamo avere appunto la pena di morte vista da Rebibbia cioè vista
Da dei condannati che secondo me e il il punto di vista migliore per poter decidere
Se se a favore o contro
Ce ne ne parliamo a Rebibbia in un paese in cui secondo me esiste ancora una cultura una filosofia è una pratica dell'emergenza che il giustizialismo che la stessa cultura la stessa pratica la stessa filosofia dell'emergenza che sta dietro anche la pena di morte
Ecco ora
è arrivato il direttore generale delle carceri la cosa che io pregherei davvero per i giornalisti e di fare entrare il direttore generale accomodare e poi ascolteranno quello che avrà da dire nell'intervento che farà in questa occasione io pregherei Presidente coi Lodi di sedersi qui con noi alla pratica
Lo salutiamo e lo ringraziamo per aver voluto partecipare a questa iniziativa
Tra l'altro a proposito di giustizialismo direttore generale oggi ha scritto sulla sulla Repubblica un articolo
Io non so quanti di voi l'abbiamo letto io l'ho letto e per me vale tutto quello che noi potremmo dire in questa in questa sede ma su questo io credo che lui ritornerà e comunque lo ringraziamo anche per questa coincidenza non so se voluta fortuita del fatto che si inaugura la presentazione di una rivista contro la pena di morte che c'entra molto appunto con la cultura con la filosofia del giustizialismo nel giorno in cui il direttore generale delle carceri italiane scrive proprio di questo forse nella maniera migliore con cui si può affrontare questo tema
Io prima di passare la parola a
A Liliana Cavani stavo per dire ma mi hanno detto che sia che è andata via infatti aveva un impegno per le cinque e trenta è allontanata comunque io la ringrazio comunque per essere stata qui
Liliana Cavani e fa parte della presidenza d'onore di Nessuno tocchi Caino e ci ha aiutato accrescerà nascere crescere in questa nostra campagna però comunque io devo dar conto della presenza oltre che per il direttore generale ore ancora lo ringraziamo
Di Franco che Leone che è annunciato che sta per arrivare
E quindi sarà qui per interverrà sul fatto particolare che riguarda anche il carcere di Rebibbia cioè la sentenza della Corte costituzionale sul Pietro Venezia cittadino italiano detenuto qui a Rebibbia che non sappiamo come come è andata positivamente
Adriano Sofri
Raffaele la Capria Erri De Luca Sandro Veronesi Pablo Echaurren che sono cui piano Elisabetta Rasy i parlamentari del Senato Athos De Luca Fiorello Cortiana arriverà anche Francesca Scopelliti
E poi della rivista gli animatori gli organizzatori coloro che l'hanno più hanno resta quel quello strumento che sotto i vostri occhi
Paolo Cesare giornalista che il direttore della testata Nessuno tocchi Caino
Alessandra filo grano che Luca responsabile ufficio stampa dell'organizzazione su Totti tener coordinatrice editoriale la rivista di Sabetta Zamparutti consulente giuridico ed è membro del nostro consiglio direttivo è presente anche Danilo Quinto che membro include nostro cosiddetti delle tesoriere del partito radicale Maria Giovanna Maglie qui con noi giornalista corrispondente da New York
Radio radicale ed è il nostro punto di cento negli Stati Uniti pro punto di vista di Nessuno tocchi Caino verrà anche Arturo Salerno XL l'avvocato difensore di Pietro Venezia per dice appunto che fine ha fatto Pietro Venezia
E poi Paola Caridi Emanuele Giordana sono giornalisti dell'agenzia lettera ventidue che curano la redazione di questa rivista un tratto caratteristico della nostra lista quello grafico credo sia stato notato allora io
Devo citare il fatto che la rivista dal punto di vista grafico l'impaginazione curato da Fausto Recchia Daniele Fusacchia Teodoro Simone nel kit rosa Schiavello Stefano Centonze e poi ci sono gli illustratori Pedro scarsa appunto Stefano Centonze trenta intonse che sono alcuni dei nostri illustrato io ho vi ringrazio
Accompagnerei ma alle parole delle immagini
Ora vedrete un prima filmato che
Abbina parte la seconda sinceri seriano per il finale di
Di un documentario di un assemblaggio di scene di film famosi e meno famosi esatto presentata al Festival di Siena quest'anno per un festival dedicato ai diritti umani il tema di quest'anno era appunto la pena di morte ed è stato anche diciamo l'anno della pena di morte nei cinema di tutto il mondo ricordiamo il premio Oscar
Vinta la Danse Susanna Sahara andante referente Pretato una suora molto coraggiosa ma anche molto simpatica che peraltro mi pare faccia parte
Finale alla presidenza d'onore di Nessuno tocchi Caino ad almeno altri ecco vediamo questa immagine
Allora
A questo punto dopo aver visto o questa serie di fermati presentiamo il il direttore della di Nessuno tocchi Caino
Della rivista Nessuno tocchi Caino Paolo Cesari
Che lo invitiamo qui sul palco
Poche parole per presentare gli scopi di questa rivista
Il primo scopo che riguarda anche direttamente il nostro Paese che pure ha abolito la pena di morte
Da tempo recentemente anche dai codici militari in tempo di guerra
Sono conquiste che nel nostro Paese sono radicate che però abbiamo visto che non sono date una volta per tutte
Mentre nel mondo molti Paesi stanno abolendo la pena di morte altri Paesi che l'avevano abolita stanno facendo il processo inverso
Quindi sviluppare una cultura per l'abolizione della pena di morte per far sì che la pena di morte diventi un tabù
Esattamente come la tortura che non si parli più dell'efficacia eventuale della pena di morte così come non si deve parlare dell'efficacia della tortura e non c'è dubbio che la tortura efficace però nessuno sparato riconoscerebbe di dover ricordi correre la tortura e anche nel nostro Paese è necessario sviluppare questa cultura
Questo è il primo scopo il secondo scopo avere uno strumento che
Sia utilizzabile in Italia ma in tutto il mondo anche per portare avanti iniziativa fatta propria dal Parlamento italiano all'unanimità che ha impegnato il governo a portare le alle Nazioni Unite la proposta di sospensione moratoria delle pene capitali
Questo è avvenuto nella scorsa legislatura il ministro degli esteri italiano il governo italiano si è impegnato anche per quest'anno e questa cosa verrà ripresentata
Questi sono o in modo secco gli scopi per cui è nata questa rivista
Vorrei solo raccontarvi quello che il nostro tentativo quella che è la nostra volontà che solamente poca parte riuscito in questo primo numero e quello o di provare a cercare la molteplicità di argomenti che possono fare ragionare ciascuno su questo problema
C'è quasi da parte nostra la consapevolezza che qualsiasi argomentazione contro la pena di morte sia al di sotto
Della possibilità concreta di dare una spiegazione alla cosa
E quindi abbiamo cercato accanto ai ai saggi agli articoli abbiamo chiesto ed è una parte importante per noi las sottolineano senza voler sminuire il contributo di tutti coloro che hanno contro vanno collaborato alla realizzazione della rivista
Abbiamo chiesto aveva a degli scrittori
Di scrive dei racconti apposta però diciamo che avessero come tema in generale la pena di morte proprio per riuscire a toccare delle corde
Non solamente sentimentali ma anche razionale che permettono appunto a chi legge di ragionare e riflettere sull'argomento
E altrettanto abbiamo fatto con idea disegnatori non abbiano chiesto di fare delle dei disegni che illustrassero gli articoli o per rendere più bella
La rivista ma proprio per esprimere attraverso il disegno quello che altri esprimono con la parola
Su questo o diciamo un tentativo è un tentativo anche quello di dire di non voler fare una rivista della nostra associazione noi avremmo la pretesa di fare una rivista che possa essere letta da molte persone
Cioè che affronti voi l'avete visto c'è il tema della pena di morte nella letteratura nel cinema addirittura anche nelle canzoni e molto presente il problema e di trovare uno strumento che sia in grado di parlare attraverso le inchieste di Report pace oltre che attraversi saggi a tutte le persone
E diciamo su questa strada noi dobbiamo fare molti passi avanti per questo primo numero solo parzialmente questo
è un impegno o questo della rivista
Che l'avete visto chi l'ha avuta in mano e pubblicate in due lingue in italiano e in inglese proprio perché diciamo cose pure la sua diffusione diciamo massime in Italia
Serve per organizzare iniziative di nessuno Nella tocchi Caino in tutto il mondo
E avvenuto o l'anno scorso in Tunisia dove è stata organizzata
La grande assemblea per la prima volta di tutti i Paesi islamici quindi in una situazione particolarmente difficile dove la pena di morte e prevista pratica e previste in tutti gli ordinamenti giuridici dei Paesi islamici
E questa copertina ai colori della Russia
Perché a novembre verrà organizzata proprio in Russia
Una grande assemblea che riguarda tutte le repubbliche dell'ex Unione Sovietica proprio per discutere in non immediatamente della abolizione della pena di morte ma della sospensione della pena di morte cosa che è già avvenuta
Sia in Russia che in un nella Repubblica Moldova che
Ho dimenticato il terzo in Ucraina giustamente mi è stato suggerito e questo come condizione a questi Paesi per aderire al Consiglio d'Europa
Questa strada diciamo è una strada è quello di porre dei vincoli di carattere internazionale di chiedere insieme al rispetto dei diritti dell'uomo genericamente anche il fatto che queste buffo
Non so se sapete ma molti non riconoscono al problema del diritto
Dello stato di non disporre della vita dei suoi cittadini sembra che non faccia parte dei diritti dell'uomo addirittura ci sono alcune associazioni che hanno delle organizzazioni separate per il rispetto dei diritti dell'uomo e per l'abolizione della pena capitale
Io no o conclude in questo modo può sperando di avere dato le indicazioni di massima grazie
Benissimo a questo punto
C'è l'intervento di un detenuto di Rebibbia Massimo
Buonasera a tutti
Sono intervenuto della biblioteca Fargion
E siamo ben lieti di condividere gli obiettivi di una rivista come Nessuno tocchi Caino
Attraverso l'azione del volontariato internazionale la voce di questa associazione ha condizionato di fatto i vari paesi il comportamento di poteri costituiti ed ha contribuito a mutare la sorte segnata di molte vite umane
Tra le tante quella di Pietro Venezia che è stato nostro compagno di detenzione sino a pochi mesi addietro
E la cui vicenda a creare un precedenti costituzionale obbligando le istituzioni italiane ricredere il sistema di cooperazione giudiziaria con molti Paesi e di conseguenza ha facilitato la divisione del nostro codice di procedura penale in materia di estradizione
Una delle caratteristiche fondamentali di questa rivista perché tanti cittadini parlamentari dalle diverse posizioni politiche hanno stabilito su scala internazionale un patto cooperativo per sollecitare un nuovo diritto planetario contro la pena capitale
La lettura è semplice alla portata di tutti ed è soprattutto coinvolgente
Affronta l'argomento della pena di morte da un punto di vista prettamente culturale e psicologico e umanitario con un forte senso richiamo del natura distinto di autoconservazione
è questo istinto che ci lega la vita sociale che in definitiva è la vera fonte del diritto e si oppone ad ogni sentenza di morte inflitta per qualsiasi reato contestato
Tanto è vero che gli Stati Uniti i quali mantengono in vigore la pena di morte ha una percentuale di omicidi decisamente più alta di tutto il resto del mondo industrializzato
Un altro punto di osservazione dal quale analizza il problema è quello del rapporto tra il cristianesimo e la pena capitale
A tal proposito noi credenti e non credenti abitanti dei vari gironi di uno dei tanti inferni Perrini e chi non crediamo assolutamente alla funzione rieducativa del carcere
Ci permettiamo di rivolgerci oggi direttamente al capo della Chiesa cattolica con una breve lettera persa
E durante le leggo il contenuto
Egregio papa Wojtyla
Dalle nostre riflessioni di queste settimane sulla necessità di abolire la pena di morte a livello unitario è scaturito un dubbio che sottoponiamo la sua attenzione
La Chiesa che lei governa si oppone alla pena di morte oppure la considera sospensione sostanzialmente lecita come sembra suggerire il nuovo capo
Capisco universale
Noi tutti siamo perplessi davanti all'evidente grave contrasto esistenti tra gli insegnamenti del Vangelo e alcuni interpretazioni del capitalismo delle chiese
Purtroppo anche il suo odierni Isernia Minto
Ha riconosciuto fondato il diritto e il dovere della legittima autorità pubblica di infliggere pene proporzionate alla gravità del delitto senza escludere in casi di estrema gravità la pena di morte
Noi tutti credenti e non difendiamo il diritto alla vita che nessuna legge del rinnovo togliere
E davanti ad un così enorme potere
Che viene di fatto riconosciuto ad istituzioni politiche e militari tra l'altro non ci risulta abbiano qualcosa di divino non ci sentiamo profondamente vicini all'antico insegnamento del Cristo chi è senza peccato scagli la prima pietra
Ah mi sembra che la logica che presiede questa delega somigli troppo a quella che in alcuni Paesi giustifica una identificazione totale tra religione diritto
Noi crediamo che già oggi lei può essere autori di una coraggiose positiva soluzione di questo problema
Una soluzione che fughi le nebbie secolari che ancora incombono nella storia della Chiesa
Rimaniamo in attesa di un suo personale e risolutivo intervento e rinviamo i nostri ricorda insomma
Grazie al massimo
Ora io vorrei che sulla rivista a partire dagli argomenti della rivista
E da chi vi ha scritto soprattutto cominciassero a intervenire persone che vi hanno collaborato che hanno
Soprattutto
Dato un'impronta questa rivista anche dal punto di vista editoriale nell'editoriale di questo numero giustamente il direttore dice che l'intervento di un nostro collaboratore e amico vicino a questa campagna poteva essere il vero editoriale un intervento per un lungo e nella forma
Anche non si poteva presentare come un vero e proprio il editoriale mi riferisco intervento di a Adriano Sofri
Che intanto vorrei dire c'è un errore in questa rivista che noi abbiamo fatto e ce ne assumiamo la responsabilità di non aver indicato esattamente da cosa estratto
Non abbiamo cioè detto che era un intervento parlato che lui ha fatto in occasione della presentazione del libro
Ha fatto a Firenze stasera presentazione di Bari Maria Giovanna Maglie sulla pena di morte in Stati unito che si che Stati Uniti e si chiama vendetta di Stato è un intervento a braccio quindi non lo abbiamo trascritto lo abbiamo
Pubblicato perché secondo me pone in maniera complessa e non scontata non banale la questione della pena di morte soprattutto il rapporto che c'è il corto circuito dire che c'è tra l'omicidio cioè un comportamento privato
E invece la pena di morte cioè un comportamento codificato
E legale del del dello Stato ecco omicidio a pena di morte io direi Adriano partiamo da visto che qui siamo sempre luogo punto del delitto
Io deludere i subito il nostro presidente chiedendo a chi ne abbia voglia di leggere il contenuto di questo intervento invece limitandomi parlare di un aspetto sul quale mi sono fermato per un po'in quella presentazione della rivista su cui mi vorrei fermare qui perché mi pare più di casa per così dire io sono stato un po'in carcere forse ci tornerò presto sono molto contento per così dire onorato divi di poter essere qui con questo pubblico e in particolare con quello dei detenuti
Che vorrei dire questo
La pena di morte è una di quelle cose che per le persone civili non andrebbe mai messe in discussione dovrebbe costituire la premessa di qualunque possibile discussione
Dubbi o incertezze e così via la pena di morte non dovrebbe essere mai sottoposta a pronunciamenti di alcun genere
Non dovrebbe essere sottoposta sondaggi al referendum a riforme legali e così via in qualche modo dovrebbe essere esclusa dalla discussione dovrebbe costituire un tabù
Intrattabile
Io sono persuaso che non andrebbe discussa nemmeno per dire che non che non deve esserci che non bisognerebbe nemmeno accettare di fornire spiegazioni della propria contrarietà alla pena di morte che anche soltanto impiegare degli argomenti contro la pena di morte è una concessione
Agli affamati agli ingordi di pena di morte
Detto questo mi importa molto però qui di sottolineare un aspetto della questione e cioè che è stato sollecitato per metà alla libro
Della maglie sulla pena di morte negli Stati Uniti che ricco di esempi
Personali quindi particolarmente più efficace e raccapricciante di questo demagogico ritorno alla voglia di esecuzioni capitali e all'impiego strumentale elettorale per i sondaggi appunto e di alti gradi menti della dell'esecuzione capitale
In questo libro si dice che molti di quelli che negli Stati Uniti sono contrari alla pena di morte sì valgono di un argomento per così dire praticamente convincente cioè dicono la pena di morte non è un deterrente contro la criminalità
Al contrario noi dobbiamo abolire la pena di morte e rendere certa l'applicazione delle pene più dure in particolare dobbiamo rendere blindata
Cioè certa cioè non lo so suscettibile di modificazioni di vero che di arrangiamenti eccetera la condanna all'ergastolo
La condanna all'ergastolo efficace la pena di morte ignobile ma soprattutto che si è dimostrata inefficace
Questo argomento e per me è l'argomento più terribile è un argomento che Baratta diciamo la contrarietà motivata praticamente non moralmente non con una premessa che deve venire prima delle ragioni pratiche
Alla pena di morte la Baratta con il ricorso all'ergastolo è un ergastolo rigidamente applicato allora io qui ho visto per la prima volta un giovane persona che tutti conoscono in Italia che si chiama Fioravanti accanto a cui adesso ero seduto so che Fioravanti come altri naturalmente faccio il suo esempio perché noto dal tre anche a me dunque un esempio personale non astratto
E condannato all'ergastolo
Come altre persone che se non sbaglio apparentemente il suo corso giudiziario non ha ulteriori possibilità e tutti gli appelli tutti i gradi sono stati esauriti l'ultima Cassazione a sancito la di carattere assolutamente definitivo e irreversibile del suo ergastolo
Non solo ma una certa distrazione una certa pusilla limita molto diffusi in in questo Paese in particolare fra le autorità di questo paese rendono molto improbabile purtroppo che si accetti di applicare come invece sarebbe possibile se non sbaglio anche nei confronti di persone così compromettenti perché così notorie
Come Valerio Fioravanti di applicare quello che la legge Gozzini consente di applicare per persino in quei casi ma mi interessa dire questo che tutte le misure umane tutte le decisioni e le azioni umane che vogliono arrogarsi il diritto di essere irreversibili di essere definitiva di essere senza riparo sono azioni tremende sono azioni che andrebbero sempre
Rifugi tè condannati che ciascuno di noi nella propria vita dovrebbe evitare per quanto è possibile di compiere qualunque cosa non abbia la possibilità di tornare indietro dire cedere di consentire una riparazione di consentire una revisione una correzione
Questo qualcuno lo impara presto nella vita qualcun altro il portato ad agire così altri lo imparano a proprie spese altri lo imparano a spese degli altri cioè avendo essendo stati altri vittime di questo modo così perentorio definitivo di agire io credo che ci sia una parentela e non una possibilità di scambio di baratto di mercanteggiamento fra la pena di morte l'ergastolo sono due modi di sancire
L'uccisione delle persone
Naturalmente esiste una differenza esista una differenza che non possiamo sottovalutare indeboliremmo molto la nostra battaglia se non capissimo che la condanna fisica insomma di un corpo alla morte alla soppressione alla liquidazione omicidio di Stato insomma la liquidazione legale è altra cosa dalla detenzione a vita tuttavia non possiamo nemmeno perdere di vista la somiglianza la finita
La battaglia per l'abolizione dell'ergastolo deve essere un capitolo in Italia in particolare un capitolo della battaglia contro la pena di morte
E questa battaglia non poche coincidere con la battaglia per eliminare quella nozione della pena
Che si avvale di un giusto argomento e cioè la sua certezza
Ma sacrifica a questa giusta esigenza questo giusto argomento un argomento molto più importante
Molto più civile molto più morale e i oltretutto molto più praticamente efficace e cioè che qualunque pena non deve coincidere ipso facto con la reclusione con la detenzione con la chiusura dei corpi nelle celle
E che qualunque pena deve essere in ogni momento riesaminata riesamina Bideri esaminata sulla base del comportamento della persona cui applicata che le persone che devono essere imprigionate negate vincolati messe nel cerchio la palla al piede eccetera sono solo possono essere solo le persone che costituiscono tuttora una minaccia attuale contro gli altri
Ma che le persone di cui si sa si è certi per la mia esperienza io sono pronto a dire che molte delle persone che sono in carcere offrono garanzia di non delinquere infinitamente di più che la generalità delle persone che ne sono provvisoriamente fuori
Dunque se non sia ipocriti bisogna dire le cose come stanno e allora quello che importante perché questa libertà di arrivederci in ogni momento
Nel corso della cosiddetta ispirazione l'esecuzione della pena eccetera la condizione di ciascuno
Che è un corollario necessario dell'abolizione dell'ergastolo è un punto assolutamente fondamentale qualunque uomo libero io sono in una condizione provvisoria diciamo privilegiata per il momento la già come va a finire del resto sicuramente privilegiata ma qualunque uomo libero compresi quelli in libertà
A rischio come la mia si vergogna di stare seduto accanto a una persona condannata all'ergastolo
Non sto facendo un intervento di solidarietà in favore della persona con Natale gassoso facciano intervento egoistico insomma di imbarazzo e vergogna per me stesso io penso non molto contento di vedere qui un un magistrato che ha la responsabilità dei penitenziari in Italia non lo invidio
Sarà dura la sua vita del resto non è stato facile nemmeno finora ma penso che un magistrato che ha questa responsabilità in Italia ha bisogno di sentirsi dire queste cose di riflettere queste cose e non di dire ma di agire sulla base di quello che gli sembrerà giusto rispetto a questi argomenti vi ringrazio moltissimo
Escono ecco ti ringraziamo l'amico Adriano Sofri e adesso chiamiamo sul palco
Un altro detenuto Carlo che
Si leggerà una sua relazione
Buonasera
Dunque io sono un dell'ora delega Papillon
Presenteremo pone il problema partendo da un punto di vista un po'più particolare cercare di capire qual è la coscienza vidi tenuti di Rebibbia questo caso ma di lui l'Italia attraverso cui i detenuti hanno la percezione del problema del problema pena di morte ma anche altre tematiche anni sia problema pena di morte
Quindi leggere un intervento
Intanto la piccola critica la rivista che senza dubbi perché l'ha letta al poteri Cascina e l'attento lettore in tutte le angolature da cui affrontare la questione a pena di morte
E se in pacchi e collettori di autorevoli interventi di carattere giuridico sociale psicologico religioso
Anche se quest'ultimo aspetto ce l'abbiamo fatto notare a nostro avviso è meno puntuale proprio per la complessità del ruolo che svolge religione della cultura umana infatti a tutt'oggi il cattolicesimo la posizione ambigua
E questo lo sappiamo l'islamismo versa in differenti interpretazioni del Corano in relazione ai diverse società Islam
Adesso forse sarà giusto per il futuro aspettarci qualche cosa di più tale coscienza ecclesiastica forse e degli interventi sulla rivista fissa che per quanto di carattere laico avranno modo di sport circostante dibattito con le guide spirituali di popoli
Questa importante
Comunque ci siamo resi conto dell'intricato gioco di aspettative politiche civili che ruotano attorno al diritto fondamentale di ogni individuo cioè la vita
E forse da questo che non Hui come detenuti come persone coscienti intendiamo ripartire ripartire con semplicità e siamo coscienti che storicamente solo nel quarantotto con la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo l'umanità è riuscita a sancire a livello mondiale questo diritto a sancirlo fondamentalmente e si abbia la l'ora soltanto e speriamo che sia importante questo la possibilità per milioni di coscienza umani di chiudere con millenni di storia che ancora andiamo a sindacare forse mi sembra per ritrovare un filo labili tradizione cultura e giuridica che permetta forse giustificazioni a livello logico soltanto e chi si schiera ancora a favore di rapine estrema come la morte
L'abbiamo chiusa quella parte di storia con queste quorum queste affermazioni di diritto
Ogni sistema giuridico civile certo in rapporto al grado di maturità dell'Uir ne pubblica e dei politici stessi deve trovare una risposta al problema crimine attraverso attraverso una corretta politica delle pene e quindi se dipoli a delle vene si tratta e inammissibile parlai divenne morte la morte non è argomentabile paradossalmente non è una pena cancella responsabilità del crimine con i criminali stesso è finita lì
Quindi se è possibile per un per un'opinione pubblica matura e per un sistema giuridico e politico maturo parlare di politica delle qui è implicito nel senso di socializzare deve avere una pena
E la responsabilità civile che ha un sistema giuridico nei confronti della società e del reo si esplica questo livello sicuramente
Trenitalia ha di fatto non abbiamo una lira di morte nei codici e formalmente la conquista civile a livello giuridico è avvenuta
Ma il rischio delle ritorsioni informale di gruppi di interesse nei confronti de sposarvi di azioni criminose è legato a un'emotività emergenziale che l'opinione pubblica e i di delegati stessi
Che nella pratica incrina un corretto uso della politica delle pene quindi si taglia netto sulla complessità si tenga tagli Arnett ecco esageriamo sulla complessità sociale del problema crimini che PD direi che l'implicare a responsabilità di tutti gli individui e società Chiara pretesa di definirsi matura seriamente
La prevenzione attraverso organi di polizia e sistema assume di fatto il carattere di repressione che con Sarkozy nel senso più ampio della prevenzione sociale la risocializzazione del reo che è una parte essenziale per una politica delle pene viene costantemente misti rigata e contorta con il gioco delle responsabilità istituzionali
E chi è qui avviene un Louise sentiamo una particolare tendenza cioè che il reo stigmatizzava sempre di più viene ridotto ad essere responsabile solo esclusivamente dalla sua morte attenzione questa è è ovviamente un'estremizzazione discorso ma riesce a comunicare la dinamica attraverso cui noi detenuti vediamo continuamente districarsi la politica delle pene in un Paese civile che ha comunque formalmente conquistato acquisti etichetta di civile nella storia proprio per aver saputo invertire quel senso della politica delle pietre Nale che come estremo alla condanna a morte abolendo la dei codici
Ma di fatto non va dimenticato quando individui malati di aizza nelle nostre carceri vengono a Bach
Grave l'Epinay finché la morte non si riprende sono fatti recenti inerzia e non va comunque dimenticato il fatto che troppe volte nella storia recente si assiste a delle morti che assomigliano troppo ad atti di giustizia sommaria
Da quale meccanismo sicuramente scaturì da quel meccanismo perverso il reale che si creerà una società adoperati sottoculture interni e che l'Italia sul piano internazionale condanna ad altri Stati tipo gli Stati islamici cui Celli femminismo
Nelle quali operano delle sottoculture edita ci da cordoni governo quindi e allora attraverso questa complessità quotidiana scusate indossato un po'complicato comunque spero di aver reso l'idea che noi chirurghi italiani rimaniamo insicuri di questa politica delle pene che è riuscita a non arrivare al suo estremo sicuramente a tutt'oggi cioè con la pena di morte
Però
A una certa pesantezza e nel comunque ecco la conclusione indubbia che vede possiamo argomentare di argomentare
La coscienza e la cultura ma umana compresa la politica dei beni di uno stato civile sono sicuramente al di sotto della morte e quindi affermare la morte e la pena di capitale contabile del quale non si discute finisce lì sembra sembra un giudizio accolto abbastanza tutti quanti sicuramente grazie
Grazie c'è una persona uno scrittore che particolarmente legato a la nostra iniziativa nostra campagna direi al nome anche della nostra associazione Nessuno tocchi Caino
è evidente che la citazione da col famoso passo della Genesi appunto su Caino Abele
Un frequentatore come dire non pedante non banale dei luoghi della Bibbia sicuramente Erri De Luca e da una traduzione
Direi letterale letteraria forse letterale proprio perché letteraria di quel passo della Bibi appunto che noi abbiamo detto tradotte Nessuno tocchi Caino
E nato il nome la nostra associazione ride Luca hai la parola dopo io tornare a sollecitare nel direttore generale per un intervento a partire da quello che lui ha scritto oggi sulla repubblica se è d'accordo
Allora mi fa molto piacere di essere qua
So che in questo in questo posto ci sta un non c'è cioè
Guido
So che in questo posto ci sta
Gruppo musicale recitava presi per caso
Erano appartengo a quella Complesso Mas bastonato
Non appartiene al suo complesso così dato per telefoni per caso
Vengo da Napoli cioè da un Paese che sta di fronte affacciato sul Tirreno
Tirreno un mare pieno di galere il mare più fitto di galera e probabilmente di tutta l'ASPI tutte le gli arcipelaghi
E questo mare pieno di galere io lo vedevo da bambino quando andavo al l'isola di fronte con i corporate si andava a fare la villeggiatura mezzo hanno gli altri villeggianti c'erano colonne di detenuti
Ai ferri che venivano trasportati nelle isole allora le traduzioni si facevano così in mezzo ai Suicidal corregge in mezzo alla gente
Cattivo allora che era con me una specie di prelievo della gente un prelievo una specie di sottrazione dell'umanità che veniva messa da parte veniva messa da parte in certi posti scuri cupi
Non capivo la il rapporto che c'era tra la causa e l'effetto tra il delitto il diritto di fare questo alloro non lo capivo allora bene e sono rimasto abbastanza incompetente non lo capisco ancora adesso il rapporto tra debito e delitto diritto due parole che si assomigliano tanto
Mettevano queste prigioni nei posti più belli della terra insomma nel nostro Mediterraneo nelle isole più belle
In cima
Nel posto più pieno di sole c'erano le galere queste fabbriche del buio
Voglio dire solamente questo che venendo da una città Napoli
Ha un carcere che si chiama Poggioreale è un cimitero che si chiama Poggioreale
E ogni volta che si parla di queste due cose bisogna distinguere insomma venendo da una città che fa coincidere il carcere quel cimitero io vorrei
Per quella piccola minima opera che posso per il minimo intervento della mia persona insieme ai compagni agli amici di Nessuno tocchi Caino che mai più in nessun luogo in nessun posto
Il nome cimitero coincida con quello di carcere
Grazie
No presidente Corioni oggi ha concluso il suo articolo
Sulla Repubblica abbiamo citato più volte anche durante questa presentazione molti aspetti ha in comune anche con la nostra battaglia di cultura sicuramente di filosofia
Del diritto
Lo conclude così la ghigliottina per Robespierre San Giusto segnò irrimediabile declino della rivoluzione la cui fine venne definitivamente sancita da Napoleone Bonaparte
Napoleone giudiziario tenta ogni tanto di affacciarsi nel panorama italiano non so se ha in mente nome di qualcuno oppure è un discorso generale
La discorso di carattere generale
Il io con
Più che al mio articolo che insomma quello che voglio dire scrittori
Mi rifaccio quello che ha detto Adriano Sofri
Che ha paura del definitivo
Perché il definitivo non permetto di tornare indietro
Ed è giusto che sia così
Ma il definitivo frutto di un delle certezze
Certezze sono altrettanto pericoloso l'uomo deve vivere di dubbi non di certo è e certezze americane degli Stati Uniti portano quel Paese ad avere centinaia di migliaia di persone in carcere
Ad avere pena di morte in quasi tutti gli Stati e ad avere il più alto numero di omicidi perché a cercar circa trenta mila omicidi l'anno con una popolazione di duecentoquaranta duecentocinquanta milioni di abitanti
Se noi dovessimo vere
In percentuale numero gli omicidi degli Stati Uniti dovrebbe avere sette otto mila omicidi all'anno mentre dolori non non raggiungono i premi
E il i l'utilità della pena di morte rimostranza anche dal fatto che l'Italia quando la popolazione era la metà di quello attuale vigeva la pena di morte il numero degli omicidi era superiore a quello attualmente da circa due mila duecento due mila e trecento
Sì mi mi viene in mente vecchia vettura
Nel Roma del Seicento che era governata del parquet
I borsaioli cioè quelli che rubavano addosso alle persone venivano condannati a morte
E in occasione dello loro
Esecuzione
Molto popolo affluiva nelle piazze per vedere l'esecuzione del condannato a morte
Ebbene proprio in quell'occasione si davano convegno i borsaioli
Borseggiare la gente che assisteva all'esecuzione del borsaioli
Questo è una trova tranquilla del assoluta inutilità della pena di morte inutilità che viene conclamata da secoli grazie
Faremo ora vedere un breve firmata da una parte che firmata con interviste a famigliari Cristea familiari di vittime che in America non costituita un'associazione che si battono contro la pena di morte credo che sia molto interessante capire come negli Stati Uniti Paese di cui si parla molto anche i parenti delle vittime hanno appresa la parola
Della anziana donna che fu uccisa era a questo gruppo di adolescenti tra quei palazzi tre Tara Cuper come ricorda nipoti una grande campagna
Crede noi chiari guardiano
E crea forse quello che non sapevamo che avevano vere scoperte no
Occasionalmente che direttore di questo istituto faceva parte diciamo di una delegazione e quindi anche lui era direttamente combatterà campagna per Paola Coupé ci ricorda direttore ecco cosa fece comanda ma io il due febbraio mille centottantanove andai in America con una delegazione che era composta da da un ho tutte le parti politiche repubblicani socialisti c'erano addirittura con noi appunto due sacerdoti
Uno che molti detenuti ricordano don Germano Greganti
Purtroppo scomparso
è un altro frate che attualmente credo sia ancora il parroco di Quarto Miglio a Roma il cui nome in questo momento purtroppo mi sfugge
è una delegazione che dicono mi consentite
Di di di partecipare alla consegna di un milione di firme alle Nazioni Unite segretario cellulite
Finché il Governo degli Stati Uniti in particolare in questo caso del dell'Indiana rivedessi
Il discorso la pena di morte che gravava su Paola Cooper per questo reato commesso tra l'altro la moneta
Se non mi sbaglio era attorno agli undici anni
Invita da minore veramente la bambina
è stata un'esperienza incredibile perché io la faccio stretta ma ve la devo dire
In sostanza ho ho potuto ho potuto da parte sua riuscito a parlare con lei
Entrando nel carcere vi dirò sono riuscito anche a far le quattro fotografie clandestinamente
E Celio a casa mia e ho fatto anche un filmato in cui in cui pezzettino è inserito stasera
Nel quale io la riprendo mentre lei rientra nel carcere
La chiamo lei risponde saluta
Eravamo ormai usciti da quel colloquio
Mi tolgo perché forse contro qualcuno
E
Ora ecco questa il punto in cui
Questo è tutto quello che che sono riuscito a fare perché logicamente non era semplice
Voglio dire la la sensazione che mi porto appresso la sensazione terribile perché
Io ho conosciuto significa molto da vicino questa sorta
Ne parlavo prima Presidente coi di proprio di incultura
E ce ne andiamo e dichiari di voler sostenere che la pena di morte e necessaria perché ha un valore assolutamente catartico ed è importante per le rimozioni addirittura dei bambini e da un valore di tipo di sostanzialmente di tipo religioso
Che serve per loro come se stesse servizio presso l'espiazione di un peccato quindi sostanzialmente la conclusione la sintesi estrema terribile tra
Perché c'è questa sovrapposizione che è stata una delle fonti dei maggiori mali tutta la storia e l'umanità tra morale e diritto
La sostanza è questa e probabilmente la battaglia contro la pena di morte nei confronti di un paese di che che la imposta da Bossi e la sostiene così
Secondo me dovrebbe partire proprio dalla risoluzione di questo grande nodo
E come dire e legittima la caccia alle streghe la stessa cosa insomma evidenzia io credo che noi ci stiamo distanziando un pochino dal Medioevo ancora no
Siamo riusciti forse accresciuto eccetera mi auguro che
Che questo accada anche per gli americani che tra l'altro sono sostanzialmente un popolo molto civile presi forse sicuramente eccetera e quindi è un è grande la contraddizione tra
A mio parere la civiltà di molti individui cittadini abitanti americani e la volta invece di molti Stati americani che persistono pervicacemente sostenere la profonda utilizzante necessità in irrinunciabilità della pena di morte come strumento rieducativo
Ecco questo penso questa è una cosa emozionata su tutta la vita dovuto comunicare perché credo che effettivamente sia di grande importanza
A questo punto è arrivato un ospite che noi vogliamo salutare e la senatrice Francesca Scopelliti fondatrice della secrezione Enzo Tortora ricordiamo uno
Diceva uno dei casi più clamorosi di ingiustizia
A questo punto vogliamo invitare sul palco sul palco Athos De Luca
Senatore
Solo una parola
Io vorrei parlare di quello che possiamo fare i tuoi adesso
Abbiamo avuto una straordinaria occasione con questa sentenza della Corte costituzionale che mi pare ci ponga tra i Paesi del mondo in prima fila quindi abbiamo un testimone da utilizzare
E non possiamo far cadere questa occasione straordinaria
Sergio prima ricordava la star tradizione nostra giuridica ricordava Beccaria ricordava diciamo questa cultura che cioè nel nostro Paese
E quindi io credo che l'impegno di chi oggi in Parlamento sia quello di far sì che a partire da questa sentenza l'Italia questo piccolo paese diventi portatore nel mondo di questo grande messaggio di vita
In merito alla pena di morte voglio dire solo questo che sulla inutilità mi pare che è stato detto ampiamente e non vi siano dubbi però io volevo aggiungere una riflessione cioè che in realtà oltre al fatto che la certezza di qualcuno come deterrente questi argomenti molto deboli in realtà vi sia un rito che si consuma con la pena di morte
è un rito antico se non leggiamo la storia molto antico
E cioè quello di esorcizzare il male prendendo qualcuno che diventa il capro espiatorio per cui dopo ogni esecuzione in una piazza oppure medievale oppure in una cella
Buia dopo ogni esecuzione c'è qualcuno che ritiene ecco abbiamo cacciato il male
E quella persona era la bestia nera e noi siamo invece buoni e bravi e questo è un sentimento tranquillizzante per molte persone che ha bisogno di uccidere qualche cosa
In quel momento uccide il male che dietro di sé quindi questa un un sentimento che non a livelli così estremi
Però io mi permetto visto anche che abbiamo un magistrato diciamo di profonda cultura democratica e sensibilità lo ha dimostrato anche con le parole questa sera
Spesso noi abbiamo ravvisato anche in una certa giustizia questo spirito di vendetta esemplare
Per il gesto esemplare che serviva magari poi anche a coprire le gravi inefficienze le grandi connivenze
I grandi inadempienze rispetto alla giustizia di carattere sociale di carattere anche certamente giuridico quindi io credo che questo è un rito antico che anticamente veniva celebrata in modo più barbaro in modo più violento quindi nelle piazze negli ottime con le scene che abbiamo visto in questi filmati
Oggi in modo molto più sofisticato ma secondo me si consuma questo e allora questa è una regione ancora più importante per batterci contro questo rito perché è un rito appunto di un degli uomini che vogliono affermare se stessi sacrificando gli altri sacrificando qualcuno
Ecco questa è una ragione per la quale credo che liberarsi dalla pena di morte significa assumersi responsabilità
Come persone perché questo è un grande alibi
E la pena di morte e credo che questo sia anche la base la civiltà americana queste situazioni il direttore a gli è sfuggito non so se una gaffe comunque lettrice gli americani presi uno per uno son buoni per forza
Gli dissi come se la collettività difatti c'è questo sentimento collettivo per cui questo isterismo ecco
In fondo assistere a un'esecuzione era un po'liberarsi aver esorcizzato in quella persona che medievale la strega di volta in volta
Quante esteri che non a caso si diceva la caccia alle streghe perché si trovava qualcuno sul quale poi far ricadere i quasi questo rito questo lavacro per cui poi tutti gli altri erano buoni
Credo che la giustizia non sia questa io mi auguro insieme a tanti colleghi che poi si sono impegnati sul fronte dei diritti civili che proprio in questo
Aumento sia matura una coscienza che il nostro Paese io mi impegnerò perché il nostro governo questo governo e alzi il tiro e conduca insieme a noi questa grande battaglia di civiltà
Ringraziamo il senatore De Luca del suo intervento e poco fa ci siamo dimenticati che fra gli ospiti ci si può dimenticare di salutare il senatori Cirami
E che arrivato poco fa
Invitiamo
La senatrice Francesca Scopelliti
Qui
Io non rinuncio a portarvi il mio saluto anche perché molto onestamente io devo ammettere di essere entrata in questo ambiente ai occuparmi di problemi di giustizia e di carcere solo dopo aver vissuto la vicenda Tortora
E siccome sono stata io una ritardatarie a occuparmi invece di questi problemi che sono fondamentali
Cerco di fare in modo che altri non commettano i miei stessi errori e che riescano ad affrontare politicamente professionalmente istituzionalmente ognuno per le proprie competenze
A occuparsi del carcere e della giustizia senza avere necessariamente la una vicenda amara vissuta sulle spalle oppure come diceva Tortora senza ustionati per scoprire che l'acqua bollente fa male io sono molto felice di questa iniziativa di Nessuno tocchi Caino è un'associazione di cui mi vanto di essere anche tra i soci fondatori perché appena Sergio D'Elia ebbe questa felice idea io ero consigliere provinciale a Milano e coinvolti in tutto
La provincia
Milanese partecipando a quel primo bellissimo convegno di Bruxelles i temi sono tantissimi credo che dire oggi di essere contraria alla pena di morte quasi superfluo però forse è un concetto che va ribadito non solo come pena di morte ma proprio come esasperazione di una pena noi in Italia non abbiamo la pena di morte nella precedente legislatura l'abbiamo anche abolita dal Codice
Penale militare abbiamo però nel nostro Codice un'appendice che a mio avviso è una pena di morte anche se immorale oltre che fisica soltanto con l'andare del tempo che l'ergastolo
è una cosa tristissima credo avere sul fascicolo di una persona la dicitura uscita dal carcere mai e questo mai così tassativo credo che faccia venire i brividi a chi lo scrive
E a chi lo legge quindi l'impegno sarà anche per l'abrogazione di questo ergastolo che poi il più delle volte non non ha nessuna funzione né sociale né civile né tutte quelle belle cose che ci raccontiamo sul carcere
Quel carcere che diciamocelo francamente con molta responsabilità politica è un po'trascurato è un po'disatteso da tutti io mi auguro conosco stasera per la prima volta il dottor Coiro e voglia dare allunghi la massima fiducia sperando che possa intervenire che possano attirare l'attenzione dei politici e non solo e che già in questa Finanziaria si possa per il carcere intervenire invece hanno fatto dei tagli riguardo la sanità questo lo so ed era un impegno
Lo so Mazzola su questo ciclo su questo ci batteremo sperando di raccogliere come dire un partito trasversale
Che va da destra a sinistra lo so perché mi sono già arrivate le le sollecitazioni e però su questo ci batteremo io mi auguro che il dottor Coiro
Voglia lavorare con con minori
In Italia non c'è la pena di morte lo dicevo prima però non è sempre nella precedente legislatura in Senato abbiamo evitato che un italiano venisse condannata a morte in un paese estere è stata una battaglia un po'dura perché il governo era più preoccupato dai rapporti internazionali che non dei diritti umani
Però ce l'abbiamo fatto e questo sta a dimostrare che quando le battaglie si fanno con rigore con forte fede con sentimento di compassione si vincono e il mio impegno per quanto riguarda la giustizia e sono arrivata tardi proprio perché ero in Commissione giustizia e il carcere vi assicuro che non mi manca nella passione nel rigore nella volontà di andare avanti grazie
Grazie Francesca Scopelliti
No aspettavamo il il sottosegretario alla Giustizia Franco Corleone è arrivato invece un fax al suo posto che ora vi leggerò comunque Corleone bloccato alla Camera perché il governo sta ponendo la fiducia su alcuni emendamenti della della lega sono sono tutti precettati in questo questo voto alla Camera
Però lui ci ha mandato per fax il suo intervento che non è lunga la cartella io di leggere integralmente
E a proposito anche delle cose che diceva Francesca ora sull'orlo delle l'Italia in materia a livello internazionale in materia di pena di morte il no all'estradizione che giunto dalla sentenza la Corte costituzionale su Pietro Lecce proprio su questo interviene Franco Corleone fornendo anche dei dati che per i giornalisti presenti forse è il caso di fare un po'di attenzione perché possono essere interessanti proprio sull'impatto
Diciamo normativo e sui casi che la sentenza dalla Corte costituzionale su Pietro Venezia determinato
Dice Corleone la sentenza la Corte costituzionale sul caso Di Pietro Venezia ha rappresentato una tappa importante nella campagna internazionale per l'abolizione della pena di morte infatti l'Italia negando l'estradizione negli Stati Uniti dell'imputato che avrebbe rischiato la condanna capitale
Non ha solo affrontato un caso individuale ma aperto il fronte della revisione dei trattati bilaterali o multilaterali con i paesi che applicano questa pena
Qui sono i dati ad oggi esistono otto trattati di collaborazione giudiziaria sottoscritti dal nostro paese con Stati dove in vigore la pena di morte questi sono oltre agli Stati Uniti
La Romania il Marocco il Canada il Brasile l'Australia
L'Argentina e Libano
In queste convenzioni sono previste formule differenti che si possono distinguere in due gruppi
Uno è quello di quei Paesi con i quali si è stabilita la possibilità di rifiutare l'estradizione se lo Stato dove questa viene applicata non offre sufficienti garanzie di commutazione della pena
O di non applicazione ad esempio gli Stati Uniti l'altro caso e quello che vale per esempio per la Romania
Dove l'impegno è preciso se il reato per il quale si richiede l'estradizione è punito con la pena capitale dalla legislazione della parte contraente che ti chiede l'estradizione questa pena non verrà applicata o se è stata pronunciata non verrà eseguita
Attualmente l'Italia sta valutando la revisione del trattato con gli Stati Uniti e l'orientamento da prendere dipende da valutazioni delicate di ordine politico ritengo infatti che il governo debba continuare a sostenere una linea molto ferma nell'impegno a livello internazionale per l'abolizione della pena capitale
E che debba rivedere i trattati che appartengono alla tipologia di quello con gli Stati Uniti e cioè oltre con gli Stati Uniti col Brasile Kolkata col Libano e l'Australia
Esisterebbe anche un altra opzione dice Corleone più radicale alla quale personalmente mi sento più vicino ma che pone problemi di relazioni internazionali
Si potrebbero prevedere convenzioni nelle quali venga espressamente detto che l'estradizione per reati per i quali si atti prevista la pena capitale non viene concessa
Ma questa scelta potrebbe mettere a rischio la collaborazione giudiziarie conica paesi che la prevedono io mi permetto di aggiungere di commentare a questo punto che Luck sentenza dalla Corte costituzionale proprio a questo ha detto
Cioè mettiamo in crisi la collaborazione giudiziaria in base a un solo motivo il fatto che il Paese che richiede una personale da da da giudicare prevede la pena di morte ora non so cosa si sta tentando a livello di revisione dei Trattati sotto questo profilo ma mi sembra che la sentenza Corte colossale sia netta
E definitiva su questo per principio non si Estrada verso quei Paesi che praticano la pena la pena capitale
Qui Corleone mi sembra un po'ancora sono alto preoccupato di quello che può venir fuori dalla revisione dei trattati
Per terminare dice Corleone vi sono poi i casi e sono diversi di Paesi con i quali non esiste un trattato che regolamenti l'estradizione in particolare quello che ci tocca più da vicino è quello dell'Albania
Dove è prevista la pena di morte nelle carceri italiani e questa è un'altra notizia decida Corleone
Sono detenuti alcuni cittadini albanesi sui quali pende la condanna a morte qualora l'IRI mandassimo nel loro Paese in questi casi dice Corleone vale il principio espresso dalla corte dalla sentenza dalla Corte queste persone non verranno estradato e ma sconteranno Italia la pena prevista da nostri codici per i reati di cucina siano stati giudicati colpevoli dai tribunali albanesi
Questo l'intervento il testo dell'intervento che avrebbe dovuto fare Franco Corleone ora non so se per la stampa serve questo testo possiamo cerca di fotocopiato arrivato per fax
Però i dati sono questi otto trattati di estradizione che vanno riscritti
A seguito della sentenza la Corte costituzionale sono indicati i Paesi con i quali questi sono ma io vorrei aggiungere all'esame del Senato della Commissione esteri del Senato se non erro ci sono ancora alle sane leggi di ratifica di trattati internazionali in materia di cooperazione giudiziaria sui quali anche quelli pende la quindi non sono trattati già scritti ma che stanno per essere sottoscritti ratificare squali tende sempre la sentenza della Corte
Do la Corte costituzionale
Sì io credo che se non ci sono
Ecco siamo in nella anche al nella conclusione insomma di questa di questa conferenza di presentazione però dedichiamo uno ulteriore spazio a domande eventualmente di detenuti sono davvero ben crediti c'è una persona di un'altra persona che vuole intervenire però dovreste avvicinarti al microfono ce n'è uno in sala
Un attimo
Sì poi Franco Cortiana il senatore Franco Costa
Fiorello Cortiana volevo chiedere una cosa sarebbe a dire che a me mi sta succedendo in questo carcere sarebbe addio c'è una condanna di ventisette anni
Qui stiamo parlando della pena di morte stiamo parlando in carcere giuro ed un carcere sarebbe a dire per fare prendere meno pena sarebbe a dire e ammorbidire questa linea qua
Io l'altro giorno tre giorni fa ho scritto una lettera alla direttrici la mia porta o vuole
Mia moglie avere un telefono cellulare
Il cellulare non si può telefonare a casa
Perché non è competente ma competente a che cosa mi chiedo cos'è competente voluti
Spiegazione punto io sono in alfabeto un ciuccio ma con delle Generali su questa cosa non la vedo
Oggi mi è stato comunicato questa cosa qua
Io ci ho due bambine vengo della Germania estradato
Giusto
E non vede nei bambini giusto ne parliamo qua di educazione ricercare di fare di dire
Non la vedo questa cosa qua
Io mi sento di dire quello che io sto dicendo che giusto umano un moralmente io c'ho due bambine non posso usufruire dei colloqui perché mia moglie non c'ha la macchina e che è un reato non aver la macchina
Lei non può venire perché ce n'ho uno ad un anno e due mesi e una e cinque mesi
Una povera donna non si può partire della Sicilia a venire qua mandati ma a casa mandatemi sarebbe a dire no a casa libero
Vicino casa fai domanda aspetta e spera che il cavallo s'avvicina
E io intanto colloqui non li faccio intanto i miei figli neanche le posso sentire e siamo in una civiltà da due mila però quando mettono le spie deputati ce l'hanno queste cose qua
La registrazione di un telefono cellulare che è un oggi una banalità una banalità comune la Germania
La tutti sotto controllo queste cose noi siamo anche va avanzate come la Germania intanto non posso telefonare e perché non sono un pericoloso non appartengo a nessuna famiglia mafiosa non sono delinquente abituale
So compreso l'ente si attende l'omicidio Heather questione ha colto che cellulare non devo telefonare ai miei figli
Mettete rompo voi come vi pare e se è una cosa onesta e giusta i demo lavori
Grazie
Un attimo
Devo tornare in Sicilia come carcere
Come si chiama
Sì vorrei che ora non considerassimo questa occasione come appunto una casa di un'istanza collettiva sulle si però una cosa io credo che
Direttore generale Cornelio già con questa risposta dimostrato insomma è un cambiamento di linea nella gestione del
Però vorrei se possibile limitarsi siamo in conclusione di una conferenza di presentazione di una di una rivista io personalmente non voglio censurare nessuno tant'è che ora parlerà dove non parla più ecco
E poi Fiorello Cortiana
E io tenderei a chiudere però
Roma se
Insomma io vorrei
Racconta
Fare la media Ross storia e test sarà missiva
Io il Miyu
Nomi Guida Uri
Mustafà
Cinquant'anni
Cinque anni fa io accusato di omicidio a Catania
Ma il giorno del omicidio a Catania e io non mi trovo a me l'hanno e quel giorno che io sono stato fermato
Già unica
Era
A accenti per conto Holon e il mio nome è stato risistemato anche la pubblicato Nelu ma alla Z andato a me l'hanno Alberto e il miglio con il mio non mente rise sperato
Nel già nella apposto della della attrazioni delle polizia ma il il giudice
Di Catania non volli sebbene essi io lo Stato a me però non forse non è più tanto la mia richiesta e condannato a me vent'anni di Fini e tv essi sì con Due una testimonianza di un donna di novant'anni scisti cieca cieca
Io sono da cinque anni in galera e hanno occorre devi fare quindici anni ma queste opinioni uno
In abruzzesi e allori o o un Tosel Bali o no
Questi il giudice non puoi chiedere unici laddove si violone o nel gioco loro quello che tutto il mare perduto ogni donna di novant'anni scelga queste significa che il giudice foniche e io faccio Olga lei era e e qui è sta la media paga allora anche la mia
La media ferma davanti tutte sì io sì anni l'anno non risolto e il mio nome e io accettare cinquant'anni
Io non voglio niente solo giustizia se
Se
Sì
Quel con concorrente
Cori coscienza e che vecchi erede ieri dico perché erede ENI giusto tesi
Grazie
Grazie grazie all'offerta questa è una vera e propria insomma non è un'istanza che può essere rivolta alla direttore generale però ci sono dei parlamentari qui forse il caso che sia rivolto a loro quindi Mustafà la cosa forse più
Semplice più utile da fare
Preparare una scheda sul tuo caso
Ma visto che tu parli italiano molto bene non so se riesce a scriverlo altrettanto sono ti fai aiutare tue compagne poi viene mandata Francesca Scopelliti o Athos De Luca pure Fiorello Cortiana al quale io ora darei la parola
Io sì chiarito e più gli ogni anno il lettera as Scalfaro a lei al papà a al giorno e se al non è a vuoto ora esposta di nessuno Mustafà molto più modestamente ti posso consigliare di mandarla Fiorello Cortiana che ora ti lascerà grezzo a Athos De Luca e Francesca Scopelliti
Ma io credo che questi ultimi due interventi in qualche modo dimostrano le implicazioni che ha l'impegno che è nato con Nessuno tocchi Caino per l'abolizione della pena di morte entro il due mila
E nelle riflessioni che sono stati fatti prima da da soffre anche mi sembra che risulta evidente
Che passare dal diritto alla vita la vita del diritto qualcosa di immediato in qualche modo è obbligato
Perché scegliere la strada di un grande presidio di civiltà come quello dell'abolizione della pena di morte che però trascina con sé necessariamente quest'altro tipo di impegno
Queste altre implicazioni
In particolar modo l'ultimo intervento mi fa venire in mente cotta gli aspetti da capro espiatorio
C'è una questione molto importante che attraversa oggi le civiltà occidentali in particolar modo quella europea con le difficoltà con le solitudine atomizzazione sociali i nazionalismi che escono che il pregiudizio
Non abbiamo bisogno di superare la logica e la cultura del pregiudizio abbiam bisogno diceva bene direttore priva di separare morale dà diritto per abbiamo bisogno di fare delle scelte in virtù proprio di decisioni di valore
Il SISMI di natura etica
La scelta per il diritto alla vita e la vita del diritto sono questo
Perché se no se lo facciamo quando ci scopriamo io che sono dei Verdi trovo delle similitudini con le questioni di che solleviamo sulle che se n'è ambientali ecologiche più in generale se uno dovesse scegliere di impegnarsi soltanto quando ha il pattume sotto casa la centrale nucleare sotto casa sarebbe sempre troppo tardi
Beh ci salveremo in virtù di scelte di valore evidente che il tipo di responsabilità che ciò implica e profondo io ho apprezzato molto l'intervento di Francesca questa sera abbiamo peraltro condotto parallelamente l'adesione lei della provincia di Milano su tempi e della Regione Lombardia a Nessuno tocchi Caino quello convegno iniziale di Bruxelles e vorrei ricordare che l'impegno di Adelaide Aglietta che non può essere qui per motivi di salute ma sempre attenta a queste cose ho pensato molto perché l'importanza e l'autorevolezza di Nessuno tocchi Caino sta sottraendo questa questione la strumentalizzazioni politiche che sembra invece toccare qualsiasi cosa di cui si parla di questi tempi sia che si parli di sistemi reati Teri radiotelevisivi di finanziarie o qualsiasi altra cosa tutte piegato agli scontri tra polizia ecco io credo che questa autorevolezza
Sia qualcosa di molto importante che non è stato un guadagno meritato mi son perché Caino ma credo che siamo ulteriore responsabilizzazione per potere continuare credo che potremo farlo assieme in modo trasversale per la puzza grazie a Fiorello Cortiana
Ora ci sono fra i nostri collaboratori sono anche qui in sala scusa un attimo degli scrittori cioè Elisabetta la si c'è Raffaele la Capria voglio ricordare che una
Un'altra scrittrice Maria Teresa Di lascia che non c'è più
Autrice dei Passaggio in ombra un romanzo che ha vinto il premio Fair in Italy ma soprattutto ha avuto il merito di di fondare questa associazione Nessuno tocchi Caino ma soprattutto di insistere di volere dare a questa campagna per l'abolizione per i morte proprio questo nome suggestivo dicevo prima letterario di una traduzione letterale e letteraria della Bipielle insistito Nessuno tocchi Caino
Io direi che anche questo convegno la debba la debba ricordare tra l'altro le è stata la prima redattrice della prima serie della rivista che stasera stiamo presentando però da Raffaele la Capria ora davvero una così un'impressione su quello che ha visto finora
Salutiamo Fiorello Cortiana Athos De Luca che aveva
Buonasera io condivido tutte le idee di questa nostra associazione Nessuno tocchi Caino
E però questa sera sono venuto qui come completamente insomma impreparato a tutto quello che si sarebbe detto tutto quello che avrei sentito
Però mi sono formato venendo qui da alcune opinioni
Che non so se sono condivisibili ma che voglio dire tra prime questa che è vero essere contro la pena di morte sembra quasi un fatto opinion sembra quasi una banalità cioè tutti siamo d'accordo che siamo contro la pena di morte però io penso che questa sia una verità assoluta io penso che in Italia ufficialmente la pena di morte non c'è
Ma nell'inconscio di quella che viene sempre chiamata la maggioranza silenziosa la pena di morte c'è
E potrebbe e in qualsiasi momento rispuntare fuori come una bestia velenosa quindi il fatto di essere qui in prima linea a combattere contro la pena di morte deve essere un fatto
E continua una battaglia continua una lotta continua
Per impedire a questa bestia velenosa di venire fuori
Dobbiamo essere sempre in allarme è sempre cosciente che questo pericolo esiste questo a proposito della pena di morte
Quanto poi al resto io questa sera ho assistito a una rappresentazione
In cui finalmente ho capito che questa associazione Nessuno tocchi Caino potrebbe estendere avere tra i suoi compiti anche un'altra diciamo funzione non soltanto questa di tenerci sempre in stato di allarme a proposito della pena di morte che pur sempre rispuntare fuori col suo cappellino ma anche dei far sì che che esista
Tra questa associazione e quelli che stanno al di là di della barriera del carcere esista una comunicazione nel per non essere anche noi
Quelli che escludono i detenuti da ogni diciamo contatto è importante il che questa associazione stabilisca con i detenuti un rapporto tale per cui le cose che hanno detto questa sera c'è qualcuno che le raccoglie qualcuno che possa indirizzate nella maniera giusta perché vengono ascoltate secondo me questo sarebbe una delle funzioni che io ritengo pur necessari per questa associazione e non soltanto dei difendere il diritto alla vita attraverso questa battaglia Nessuno tocchi Caino ma anche di difenderlo dando la possibilità di parola a quelli che mi sembrano privi questo è tutto
Sì davvero in conclusione non ci provavo una domanda qui su in questo carcere ci sono detenuti che sono cittadini italiani ma ci sono anche detenuti che non sono cittadini italiani
Possibile che non ci sia un detenuto
Che dica io vengo da questo Paese presa sulla pena di morte racconti un po'
Benissimo allora visto che c'è
Non lo sa
La domanda RAI io sono un cittadino ci siamo vengo dall'Egitto
Possiamo dire convoca parola io sono un lusso uno
Io purtroppo sono condannato qui in Italia all'ergastolo
Posso dire solo con un vocabolario sono condannato all'ergastolo un giustamente senza aver commesso reato
Possiamo anche dire così anche della mia fortuna anche per la mia sfortuna
Prestatori è stato un dragato del sui minori Illy in famoso oggi in Italia popolare il signor Antonio Di Pietro è stato magistrato mia delle indagini anche stato ma c'è stato del primo grado Bobo come sede del primo grado
Io ho stato condannato all'ergastolo
Confronto il giudice competente l'ho colpita si stabilì di Milano
Io ho da tanti anni in galera sta facendo fatali avevo poter
Portare alla luce la mia innocenza
Anche malamente sono Nocente stiamo parlando prima della condanna morta nepalese stranieri in America in tanti paesi arabi prima di parliamo di condanna morta per l'osso dello spostamento in un Paese civile come l'Italia
Siamo più unite tutte quante anche all'interno del Cacciari anche tante volta qui all'interno del carcere hanno portato tanti Mina presto
Di tante di truppe straniere in America sono state condannate a morte abbiamo raccolto tante ferma qualche volta al G otto del qualche detenuto straniero anche in America
Io vorrei dire o questa cosa
E io ho il mio Paese c'è solo condanna morta in Egitto io oggi come oggi sono tanti anni in galera qui in Italia in questo Paese semper diciamo così siamo un Paese nella primaria della prima legna
Nel difesa del diritto d'uomo
Io oggi per Prisco torna rami a Paesi o condannata morta se era col tempo io accetto d'essere condannato a molto amici no se ero col devo ha capito prima di Balleri giustizia a difesa del diritto dell'uomo un tante belle straniere
Sono stato qui la giustizia l'Italia prima
Il PUA fin
Cresce
Ma amica collaborato e
Io voglio dire una cosa rapida che venuta in mente durante tutta la serata e anche ascoltando l'ultima persona che ha parlato io non sono esperta di cose giuridiche
E in maniera molto specifica di questa materia io
Ho aderito con molto entusiasmo a Nessuno tocchi Caino non solo perché sono contro la pena di che naturalmente come è stato detto qui la ancora dall'antica logica del sacrificio che serve a calmare le coscienze e non a ottenere niente in concreto ma perché sono controllate vita quest'associazione perché sono contro anche agli aspetti di morte che ci sono
Le dove non vige la pena di morte cioè questo mi riallaccio anche a quello che ha detto Sofri ci sono degli aspetti di morte di punizione come dire finale a dove si commettono ingiustizie dove non c'è la possibilità di far venire fuori queste ingiustizie dove i detenuti non hanno parola dove e sono maltrattati ecco io vorrei che non si pensasse che c'è un conflitto tre a
Battersi contro la pena di morte e invece o non occuparsi dei dei detenuti nei paesi in cui la pena di morte non c'è perché ci sono degli aspetti di morte che vanno combattuti anch'e laddove in quei in quei Paesi in cui la pena di morte non c'è quindi la mia il mio impegno in Nessuno tocchi Caino così penso per molti altri noi non è soltanto contro la pena di morte anche contro tutti quegli aspetti mortifere e mortali che ci sono in quei Paesi dove la pena di morte non c'è e che spesso non vengono come dire portati all'attenzione dell'opinione pubblica e dei legislatori grazie
Siamo in chiusura non so se ci sono in sala dei giornalisti che vogliono
Dico la giornalista della
Prendono un microfono io volevo animali ad una domanda nel percorrere e dopo aver ascoltato tutti questi interventi in particolare i detenuti stessi in concreto cosa quali sono le proposte concrete che no no che cosa ne
Ne magari in in forma molto molto sommaria punto per punto cosa era realmente far
Non è facile rispondere con poche parole il tentativo che stiamo conducendo ore più civile il carcere
Non parlo di questo calcio
Di Rebibbia che
Abbastanza un modello rispetto agli altri carcere abbiamo carceri sovraffollate che cerchiamo di sfollare in qualche modo e poi soprattutto abbiamo stiamo istituendo vari Circuiti carcerari cioè il circuito degli indagati che dovrebbe essere un circuito a custodia attenuata e com'disagi minori in circuito di sorveglianza normale in un circuito di sorveglianza maggiore questo
La cosa che stiamo cercando di attuare che attueremo nel giro di pochi mesi abbiamo coi alcune carceri che sono costruite alcune carceri nuove che sono costruite e che non riusciamo ad aprire mancanza di personale di custodia e su questo la
C'è finanziaria cantato dei brutti colpi perché attagliato molti fondi che non permettono di assumere nuovo personale di custodia
Il il problema principale atto al quello del sovraffollamento di alcuni e carceri i carcere San Vittore a minare carcere dell'Ucciardone a Palermo e
Si prevede una possibilità
Are l'Ucciardone
Con occupando un carcere nuovo a Milano invece il problema è molto più grave perché non lo sono in costruzione altre carceri
Il sovraffollamento è notevole
Poggioreale abbiamo abbiamo aperto il il il carcere nuovo di secondi gli
No
Ero sola
Nella sua
Se
Qua
Cosa vuol dire istituti di serie a seguirli
E lo so purtroppo purtroppo
Purtroppo purtroppo ci sono carceri che sono peggiori di
E altre negli USA
Quotidianamente
Bastava allora come le dicevo il nostro
Disciplina
A
Varsavia
Dove virgola
La
Persona stessi lo so ci sono delle carceri che sono più carceri di altre vero
So
Il tentativo è quello il tentativo è quello di rendere vivibili tutti carceri non è una cosa semplice per
Purtroppo sì
A dire delle cose così però cerchiamo
Eh lo so passò però urtiamo contro un sacco di difficoltà cerchiamo di rendere vivi vivibili tutti tutte le carceri per la
è una cosa semplice forma Simone nella sua
Tasse parlano sessantasette
Alle
Non è questione di
Emergenza cessione settantasette settantotto organizzazioni di volontariato
Solo quasi vent'anni agenti ecco l'emergenza ci sono supplendo a l'avvocato
Verso
Faccio cerca di
Certamente sempre
Castelli di sabbia
Fa riferimento un elemento esige
Perché non non sono cose che posso verso le quali posso rispondere io come medico
E il terzo il tentativo di dire vivibile tutte le carceri ora la la cosa è lenta lo si può fare in due giorni
Un'iniziativa una diciamo senza filtri senza avrei ciò fosse questa la prima occasione in cui lei si confronta
Senza che ci fosse il filtro di domande previste eccetera credo che questo sia già un segnale è un segno che appare mio distinguerà
La politica la condotta di dottor Ko
L'autore cita me
Scusate se intervengo alla fine del discorso ma ho voluto un po'ascoltare la sensazione in questo carcere cosiddetto tra virgolette modello ma è un carcere di modelle credo che se ne possano parlare poco
Credo che questo come altre carcere vedete
Ogni considerazione soprattutto per rispetto alla persona umana che molto spesso dimenticano quando la persona umana ha varcato i limiti di una certa normatività che non obbedisce lo standard della vita associata
Ci dimentichiamo che siamo persona umana
E molto spesso non è che li consideriamo di serie di
Incarcerate non li consideriamo proprio
Ho fatto ieri l'altro ieri anzi un'interrogazione parlamentare grazie vedermi agendo che vive una situazione di insalubrità
Che finalmente qua prende in questo momento dal direttore Coiro che è stato chiuso io quel carcere l'ho frequentato da Rocco ero per ventisette anni esso quale condizione di indefinibile età vivevano nonni condannati
Che almeno una pena avrebbero dovuto espiare tappando afflittiva per quando mortificante sotto profilo venuto spetta il diritto male della persona umana Riva subire ma era la stessa pena che subiva hanno coloro che poi uscivano dal carcere totalmente Nocente per una carcerazione preventiva che da noi ha raggiunto ridefinirle Velletri di inciviltà assoluta sentito poco fa un
Detenuto che è in carcere a quattro anni e mezzo ancora in attesa di giudizio
è una cosa che se non è pena di morte eccetto una morte
E mi rifaccio a quel discorso che faceva la scrittrice poco fa
Sono questi aspetti di morte dimostra l'individuo di morte dal servizio alla persona umana
Che come ex magistrato e come parlamentare io qui davanti a voi assieme credo alla senatrice Scopelliti intendiamo assumere proprio per migliorare quantomeno e questo solo possono fare attraverso la posizione dalle norme l'aspetto do umano dal carcere che il minimo indispensabile ecco su questo intendo impegnarmi sui problemi dei singoli purtroppo ci sono le no rispettare ci sono le norme e le procedure ognuno ha la sua storia comprensibile sotto questo aspetto però noi abbiamo impegni
Di collettività e per questo noi ci impegniamo che la persona umana oggi appartenga anche al carcerato grazie
Credo che siamo arrivati veramente alla fine però vi chiediamo di stare ancora seduti vorremmo che vedeste queste la seconda parte dello spezzone e di questi spezzoni di film che abbiamo visto all'inizio c'è il finale vi preghiamo di guardarli ringraziamo il presidente
Siamo ai direttore dell'istituto in un ringraziamento a tutti partecipa
Io anche Nessuno tocchi che nati