Presentazione del convegno dei Giovani Imprenditori della Confindustria (Capri, 25/26 ottobre) org. dall'Associazione Giovani Imprenditori

Ora nonostante la voce abbastanza un giorno tutti grazie grazie di essere venuti
L'obiettivo dalla conferenza stampa è quella di presentare il nostro tradizionale e annuale convegno di Capri che quest'anno si tiene il venticinque ventisei ottobre quindi questo venerdì e sabato il titolo del convegno è per una nuova classe dirigente è già finita la futura del cambiamento e abbiamo scelto questo tema
Di così che la necessità di dotare il Paese di una nuova classe dirigente tema che riteniamo molto importante molto critico e molto strategico
Vi illustro molto brevemente il il convegno la prima giornata cioè quella del venerdì
è più diciamo sulla necessità di creare una nuova classe dirigente quindi di promuovere una cultura del cambiamento nella società civile
La seconda giornata quella del sabato invece è più sulla parte politica istituzionale e quindi la necessità di un cambiamento e di una nuova classe dirigente nella politica e nelle istituzioni il primo giorno parte alle il venerdì alle quattordici e trenta con diciamo i saluti ci sono poi le mie tesi
C'è poi l'intervento di Salvatore Bragantini nuovo commissario Consob sul capitalismo italiano di fronte al cambiamento poi quando parlerò così un po'delle delle tesi dirò che c'è una parte molto importante che riguarda la necessità di cambiare anche all'interno del mondo dell'impresa segue poi una tavola rotonda la cultura del cambiamento e la società civile
Ne discutono Romano Bertolini del gruppo IBM Sergio Cofferati Alfio Marchini e Alessandro Profumo direttore generale dei tre italiano
Segue poi l'intervento del cardinale Rosalie Castiglio Lara quest'anno abbiamo fatto la scelta
Di chiamare anche l'istituzione e la Chiesa come istituzione in quanto riteniamo che vista l'importanza che la Chiesa all'interno della nostra società anche la Chiesa debba confrontarsi un questa necessità di cambiamento
Segue poi una tavola rotonda che riguarda il mondo dell'informazione i nuovi messaggi per una nuova società
Parteciperanno qui c'è un primo cambiamento non parteciperà Fedele Confalonieri per problemi diciamo familiari ma al suo posto partecipa Gori direttore di Canale cinque seguono puoi Vittorio Feltri Carlo Freccero Vito Gamberale inizio Mauro
Abbiamo fatto la scelta di una tavola rotonda sul mondo dell'informazione in quanto riteniamo che nella così
Creazione di una nuova classe dirigente i mezzi di comunicazione abbiano un ruolo molto importante
Chiude la prima giornata il ministro della Pubblica istruzione Luigi Berlinguer appunto dicendo qual è il ruolo della scuola nella nella formazione di una nuova classe dirigente
La seconda giornata si apre che qui alle nove con i saluti parte poi a nove e trenta la prima diciamo la prima parte legata alle istituzioni la leadership del domani il ruolo delle istituzioni c'è un primo intervento del ministro alla Funzione pubblica Franco Bassanini
E poi una tavola rotonda cui Prato partecipare allo stesso Bassanini di cui fanno parte Ferdinando Adornato direttore di Liberal Enzo Bianco sindaco di Catania
Franco Frattini deputato del Polo e presidente del comitato parlamentare servizi informazione e sicurezza
Antonio Martino economista e deputato al Parlamento Irene Pivetti deputato al Parlamento Mario Segni
Qui abbiamo sottotitolato docente di diritto civile Università di Sassari
C'è poi la seconda sessione c'ha detto lui se poi la seconda sessione che riguarda il tema della giustizia il tema della questione morale risolta tema che sta ci sta molto a cuore
A questo questa seconda parte interviene il ministro di grazia e giustizia Giovanni Maria Flick
C'è poi una tavola rotonda a cui partecipano Piercamillo Davigo
Diego Della Valle che il presidente della calzaturificio Della Valle in qualità ovviamente di imprenditore privato Chicco Testa presidente dell'ENEL Michele Saponara avvocato penalista e deputato al Parlamento
E c'è poi un intervento di Luciano Violante quindi qui qui c'è un errore Luciano Violante non fa parte della tavola rotonda ma farà un intervento ovviamente legato al ruolo che la politica deve avvenire nella soluzione del problema della corruzione e della questione morale
Ci sarà poi l'intervento di Walter Veltroni vicepresidente Consiglio dei ministri intervento ovviamente del di Giorgio Fossa presidente Confindustria e le mie conclusioni quindi questo è il come dire lo schema del convegni ecco come dicevo prima abbiamo scelto questo tema cioè il tema della necessità di dotare il Paese di una nuova classe dirigente
In quanto il cui teniamo che questo fosse sia il tema più critico più importante per il nostro Paese a Santa Margherita nel precedente convegno abbiamo così cercato di delineare un progetto di lungo periodo
Che sia utile al nostro Paese per avere uno sviluppo di lungo periodo oggi ci poniamo il problema di chi quali uomini quali donne possono portare avanti questo progetto possono portare l'Italia
Fuori da questo guado è un tema che ci rendiamo conto è molto difficile non offre ovviamente non offre Remo facili soluzioni ma cercheremo appunto di dire quali sono i nostri de e soprattutto di attivare un dibattito ecco partiamo dallo scenario certamente lo scenario per valutare e come creare una nuova classe dirigente uno scenario italiano attuale estremamente difficile estremamente preoccupante sia dal lato della società sia dal lato dell'economia sia dal lato della politica certamente nella società vediamo che è in atto una grande crisi di valori
è in atto una crisi di identità collettiva c'è secondo noi un ripiego delle voci sull'egoismo che ci preoccupa
E c'è anche una grande paura del futuro c'è chi ha definito degli anni novanta come gli anni delle speranze ridotte e credo che questo sia vero anche il recente sonda l recente ricerca della Confcommercio punto dice che
Moltissime sono le persone che si aspetta un futuro per sé più o per i propri figli
Peggiore del del del dell'attualità
E oltre a questo notiamo anche una grande voglio dire anche ha ragione sfiducia e stanchezza della gente della società nei confronti della politica quindi sicuramente gravi problemi all'interno della società
Altrettanto gravi problemi per quanto riguarda il mondo dell'economia certamente stiamo vivendo una fase economica negativa ci sono grosse difficoltà legate a un mercato globale e a una concorrenza mondiale sempre più agguerrita
E per quanto riguarda il nostro Paese certamente stiamo vivendo appunto una situazione di consumi in contrazione enti una situazione in cui appunto le attività produttive ma in generale
Il il il tutti noi siamo un po'siamo fortemente tartassati da un fisco sempre peggiore e sempre anche più confusionario
Per quanto riguarda la politica certamente se le altre due come dire entità Società economia presentano delle criticità forti sicuramente la politica né ne ha di ancora peggiori siamo vivendo
E i fatti di questi giorni ne sono una testimonianza molto drammatica un momento di politica molto debole in un momento di politica estremamente confusa dire una pantomima dove un giorno si fa un giorno si disfa si litiga
Si naviga a vista e c'è un veramente una grande incapacità di procede di Progetto ci sono continui veti incrociati insomma non si capisce dove si vuole andare e quale futuro
Ci viene prospettato chiaramente poi magari ne parliamo poi se andiamo a vedere appunto tutto il modo in cui è stata gestita finanziario anche la problematica di questi giorni sulla sulla sull'IRPEF e certamente il giudizio un giudizio sicuramente negativo
Ecco allora
Ne siamo parti da questo questo scenario difficile ci siamo chiesti l'allora in Italia non è possibile fare nulla siamo in pieno gattopardi Isma'dove
Sembra di cambiare tutto per poi in realtà non cambiare nulla non questo un Paese che non ha nessuna possibilità di cambiare la risposta che noi diamo a questa domanda che ci poniamo ai nostri cioè noi riteniamo che
Nonostante le grandissime difficoltà
Che stiamo vivendo sia possibile anzi direi che sia già in atto e sia irreversibile un processo di cambiamento che deve interessare tutti certamente è un cambiamento
Molto difficile ostacolato da tantissime cose ma che secondo noi è assolutamente necessario portare avanti c'è quindi problema è che c'è una situazione difficile non c'è una classe dirigente all'altezza dei tempi ma bisogna crearla in questa nuova classe dirigente deve essere appunto figlia come dicevo prima di un grande cambiamento che deve interessare tutti
Ecco certamente noi in questo in questo convegno non diremo che è facile creare una classe dirigente che la si può creare domani o che esiste già dietro la porta però
Quello che diremo è che non è più prorogabile anzi è assolutamente necessario a partire da da oggi da subito creare quanto meno le condizioni affinché una nuova classe dirigente si si possa formare
E dal nostro punto di vista una classe dirigente deve avere alcune caratteristiche prima di tutto
Deve essere un insieme di persone che hanno un senso comune del Paese che non si fanno prendere da egoismi o da interessi di categoria
Che siano capaci di dare un futuro e di creare un Progetto deve essere gente che abbia una formazione culturale all'altezza dei tempi che abbia una grande senso di responsabilità
Che faccia propri valori dell'etica e della legalità e che sia capace di decidere ovviamente la la sfida che ha davanti la nuova classe dirigente una sfida enorme secondo noi è una sfida di cambiamento
Che abbiamo sintetizzato in questo modo cioè si tratta di passare da un modello culturale quell'italiano assistenziale clientelare e anarchico
A un modello invece a una cultura che abbia come elementi cardini la responsabilità il mercato e la libertà quindi sicuramente è un cambiamento grandissimo che però come dicevo prima non è più possibile non è più possibile rimandare e come dicevo prima non è certamente da parte nostra non crediamo che e non vogliamo né fare nomine o con i cognomi né che la classe dirigente sia dietro l'angolo però rispettiamo è necessario creare fin da da subito da domani i presupposti
Ecco e secondo noi due sono gli aspetti che vanno sotto rinomati prima
Primo l'aspetto che riguarda gli uomini il secondo l'aspetto che riguarda i processi cioè per quanto riguarda il primo cioè l'uomo in ogni cessione noi riteniamo che sia necessario che esistano una serie di meccanismi
Per poter selezionare gli uomini e le donne migliori e per prepararli per fare in modo che domani possono diventare classe dirigente per dal nostro punto di vista per fare questo la scuola ha un ruolo fondamentale noi riteniamo che la scuola di oggi non sia assolutamente in linea con questa esigenza
E noi siamo assolutamente con il ministro Berlinguer per quanto riguarda per esempio il discorso del numero chiuso una riteniamo che oggi la scuola deve prevedere nessuna classe una scuola più meritocratica più selettiva
In quanto credo che l'università di massa che abbiamo avuto fino ad oggi certamente non ha dato buoni risultati quindi noi siamo per i numeri chiuse per fare in modo che la la la la la scuola sia in grado di selezionare i migliori oltre a questo riteniamo che la scuola e la cultura debbano creare una cultura liberale che oggi in Italia cioè De ben aveva nascere una cultura liberale che oggi non c'è la cultura fino ad oggi è stata sostanzialmente monopolio della sinistra e della chiesa riteniamo che oggi debba essere debba nascerà anche una cultura liberale vera e tanto per dire negli Stati Uniti
Poi vieni fai gli gli americani hanno sostanzialmente eliminato da tutte le università i keynesiani quando siano reso conto che le le teorie di Pienza non erano quelle corrette probabilmente anche noi dovremo prima di affrontare una grande come dire riforma della scuola agire anche su chi insegna nella scuola oggi purtroppo
Gli insegnanti sono un esercito enorme di persone che spesso sono così non non non sono in grado di portare avanti questo compito che secondo noi è molto importante quindi la scuola deve essere il punto di essere per noi il vivaio della nuova classe dirigente
Riteniamo poi che anche i mezzi di comunicazione abbiano un ruolo molto importante nel aumentare il grado di cultura per fare in modo che una nuova classe dirigente possa nascere possa svilupparsi e certamente quello che noi andremo a dire che ci sono tutta una serie di cose che noi non condividiamo riteniamo che la televisione debba fare
Più cultura non debba essere come dire animata solo una logica di come dire di di spartizione politica anzi la la la la la la vediamo molto male e riteniamo che anche da parte dei giornali
E ci debba essere una maggiore capacità di approfondimento oggi secondo noi prevale un pone i giornali la logica dei grande contenitore dove si parla di tutto di più ma dove non c'è spazio per gli approfondimenti mentre probabilmente è una un'impostazione anche riversa ovviamente poi non non diciamo molto di più su questo perché non è il nostro mestiere ma cui come dire buttiamo alcuni punti di riflessione
Come lettori dei giornali riteniamo che appunto anche lì ci debba essere un cambiamento quindi il primo punto quello degli uomini e proprio questo cioè la scuola deve selezionare gli uomini migliori le donne migliori i mezzi di comunicazione devono aiutare a appunto a un processo di approfondimento e a una migliore
Grado di cultura nel Paese oggi sicuramente l'Italia è un Paese in cui la gente legge molto poco e questa è un'altra cosa da combattere
Secondo aspetto che citavo prima è quello dei processi anche se noi oggi avessimo gli uomini e le donne
In grado di così poter ricoprire questo ruolo di classe dirigente abbiamo dei meccanismi talmente bloccati che probabilmente anche uomini all'altezza non sarebbero in grado di guidare il Paese
Verso una uno sviluppo verso un futuro migliore allora ne abbiamo individuato due processi fondamentali da portare avanti il primo è quello del mercato il secondo è quello delle riforme istituzionali il primo quello del mercato noi riteniamo questa una nostra battaglia da sempre ma riteniamo che oggi sia ancora più importante affermarla con grande forza che oggi il mercato in Italia debba Deere molto più su molto più spazio né vogliamo meno Stato e più mercato
Abbiamo voluto diciamo appunto nelle tesi voglia pensiamo che l'Italia possa guarire o quanto meno che la forza del mercato possa dare una grande forza appunto al migliorare le il la situazione dell'Italia
In la mancanza di mercato ha permesso un intreccio drammatico tra politica affari che ha portato alla caduta della Prima Repubblica e che certamente sta creando molti guai anche all'attuale fase non so se direttamente non siamo Seconda Repubblica l'attuale fase che siamo che stiamo vivendo
La la mancanza di mercato portato un forte blocco di potere ha portato a una logica appunto di corruzione che ancora molto presente e quindi riteniamo che questa situazione non sia più Mantini mila e quindi noi proponiamo di assolutamente portare avanti con forza i processi di privatizzazione e di liberalizzazione
Che ancora oggi sono bloccati ogni volta che c'è una lezione ogni volta che c'è un vincitore le privatizzazioni a parte Bertinotti sono ovviamente al all'inizio come punto fondamentale di tutti i programmi di governo in realtà poi ci sono sempre mille problemi dalle Authority ai metodi di privatizzazione o di varie cose che bloccano di fatto le privatizzazioni questo
è un drammatico riteniamo che non sia più possibile portarlo avanti a partire da dalle fondazioni questi mostri drammatici e responsabili che ancora oggi controllano una buona parte del credito ma non solo riteniamo che anche né in tutto il settore delle public utilities le privatizzazioni vadano portate avanti con forza non riteniamo che l'attuale legge sulle dismissioni cioè la e la la il metodo della golden share sia in linea con una vera privatizzazione del mercato ci pare che questa logica invece lascia ancora troppi poteri speciali allo Stato anche ad avvenuta privatizzazione qui questo non è un modo corretto di privatizzare non è un modo corretto di lasciare veramente spazio al mercato qui primo aspetto privatizzata
Secondo aspetto lo citava anche prima e che per quanto riguarda il mercato devono cambiare anche gli attori del mercato a partire dall'impresa e dicevo prima che c'è un'ampia parte che riguarda l'impresa e perché prima di dire come devono cambiare gli altri riteniamo che sia importante dire come dobbiamo cambiare noi e noi riteniamo che oggi nel mondo dell'impresa ci sia sistemi de in un momento molto importante in quanto sostanzialmente negli anni a venire i padri
Del primo capitalismo usciranno di scena quindi per chi prenderà il loro posto quindi per noi che siamo i giovani imprenditori e ci sono due sfide importante la prima è quella di come dire mantenere il grande la grande capacità dei nostri padri nel fare un nel far sì che le imprese italiane che l'Italia dal punto di vista industriale sia divenuto in pochi anni il quinto Paese industrializzato il mondo forse oggi non siamo più ma insomma più siamo stati ma la seconda forse ancora più importante è quella di liberare il il secondo capitalismo diciamo di quelli che sono stati inizi del primo capitalismo che secondo noi sono vizi e come dire gravi il primo vizio l'abbiamo ricordato anche prima e quello dell'intreccio tra affari e politica noi vogliamo come porta diciamo del del secondo capitalismo del nuovo capitalismo che questo intreccio non esista più perché questo intreccio come dicevo prima ha portato alla crisi e la Prima Repubblica e sta portando gravissimi danni anche alla seconda
Secondo aspetto è quello che i i nuovi imprenditori non devono più assolutamente cercare protezioni o scorciatoie no io credo che
Privare i boiardi o faccendieri saranno rimarranno disoccupati se come imprenditori
Saremo in grado di capire che non sono più percorribili scorciatoie per arrivare al profitto il profitto va perseguito sul mercato con la capacità di fare impresa in modo sano è questo l'unico modo non è assolutamente più ipotizzabile appunto cercare protezioni
Il terzo aspetto la terza grande sfida è quella della trasparenza montiamo nelle tesi con grande forza né crediamo che la varie forme di ingegneria finanziaria di scatoli cinesi di incroci azionari oggi non sono più ipotizzabili anzi se questo non lo si capisce e non si capisce subito
Significa relegare il il nostro mercato finanziario quindi il nostro Paese in una posizione assolutamente marginale
Nei grandi mercati finanziari mondiali ovviamente la trasparenza non deve valere solo per le imprese quotate ma deve valere per tutte l'impresa e perché anche chi non è quotato deve assolutamente sposare una logica di trasparenza dei bilanci e delle proprie Stra Cecilia la quarta sfida molto importante oltre a queste tre che ritengo che comunque siano scrive di grande strategie di grande criticità e quella di imparare a fare in pelle i fra fare impresa in una situazione di inflazione calata no e per un quarto di secolo abbiamo vissuto tutti noi ma anche noi abbiamo fatto impresa con un'inflazione molto alta oggi l'inflazione è sicuramente bassa ed è speriamo che che si abbassi ulteriormente
E fare impresa con inflazione bassa è una sfida molto importante significa dover guardare in una logica di lungo periodo significa investire significa appunto avere la forza trovare forza nella qualità dei propri prodotti e nella qualità dei propri processi quindi se e questo lo diciamo comportasse il capitalismo familiare riuscirà a a porsi queste sfide e a vincere riteniamo che il capitalismo finire familiare possa essere ancora il grande protagonista del della della nostro sviluppo economico e del nostro capitalismo
In questo diremo che anche Confindustria ovviamente come confederazione che raccoglie le impresa e deve cambiare deve adeguarsi a questa nuova impresa che abbiamo descritto
E deve avere anche qui il coraggio di fare scelte che vanno al di là al di là della mi era difesa degli interessi delle imprese ma deve fare scelte appunto di ampio respiro in una logica di pluralismo e di democrazia quindi una sfida anche per Confindustria
L'altra parte ovviamente di gli altri protagonisti del mercato sono avviamento tra l'impresa e sindacato i lavoratori e qui riteniamo pensiamo di poterlo dire che se da una parte sono grandi le sfide che dobbiamo cogliere noi forse ancora più grandi sono quelle che vede cogliere il il sindacato soprattutto io credo per dare una speranza di lavoro ai giovani che in questa situazione rischiamo di stare per sempre fuori dal mercato oggi sindacato è un luogo comune duro ma purtroppo lo è ancora perché non è cambiato l'atteggiamento il sindacato tutela chi il lavoro ce la e lascia completamente Nagy nel mercato del lavoro chi invece un lavoro non ce l'ha e noi appunto come giovani imprenditori siamo ovviamente come dire vicini è sensibile alle problematiche di giovani che rischiano di rimanere disoccupati per molto tempo quindi il la sfida della flessibilità alla sfida della non protezione dei del dei delle delle garanzie e delle tutele è un fatto molto importante l'altra fatto molto importante che poi anche di grande attualità è il problema delle richieste sindacali sono io credo che veramente sindacato oggi non può non aprire gli occhi sul fatto che è meglio portare a casa meno soldi
Che però abbiano un potere reale di acquisto più alto piuttosto che soldi appunto più soldi svalutati questo fatto estremamente importante Mino non non è possibile che i nostri non ci si renda conto di questo anche perché io credo che l'unica strada per poter andare in Europa senza come dire ammazzare il Paese sia veramente quello di una vero riduzione dei tassi d'interesse ma la riduzione dei tassi d'interesse
Non avverrà se non in presenza di un'inflazione che sia basso interiormente io credo che ormai l'inflazione da consumo è ormai sotto zero se poi vediamo dalla dinamica dei prezzi alla produzione eccetera questo lo dimostra l'inflazione che ancora abbiamo è un'inflazione da costi e in particolare è un'inflazione appunto da da costi del lavoro quindi io credo auspico e mi auguro avremo Cofferati alla al convegno speriamo di poter riuscirà a parlare colui su questo è fondamentale che sindacato capisca questa cosa cioè la la vera strada quella di un'inflazione programmata
Senonché tende allo zero estremamente bassa e per fare questo le rivendicazioni salariali devono stare assolutamente in linea con appunto gli obiettivi di inflazione programmata che lo Stato si dà per essere chiede che il governo sia per essere chiari ovviamente
Noi siamo riteniamo siamo convinti che le richieste dei metalmeccanici non sono assolutamente in linea con gli obiettivi di inflazione programmata che sia dato questo governo quindi questo è un fatto fondamentale altro aspetto che sottolineiamo che riguarda sempre il mercato è chiedete a deve soprattutto nei giovani che sono appunto i nostri interlocutori deve anche affermasse una nuova cultura del lavoro che sposi appunto una maggiore flessibilità faccio in modo che i giovani che sì che si che si affacciano nel mercato del lavoro appunto siano più imprenditori di se stessi non ricerchi no il posto a vita
Ma siano sempre capaci di appunto di rinnovarsi e di accettare posti che continuamente cambiano questo
Ci rendiamo conto è una grande sfida è un grande cambiamento ma non ci sono altri modi appunto per affrontare una logica di una economia che continuamente cambi dicevo prima la primo il primo processo è quello del mercato il secondo processo è quello delle riforme istituzionali non affermiamo con forza l'abbiamo già fermato a Santa Margherita Loria fermeremo adesso che la politica deve riprendere il suo primato
Così come non va assolutamente questa è una è una politica debolissima è una politica fatta di tali distruttori è una politica che naviga a vista è una politica come dicevo prima che dice cose poi dice il contrario anche questo fatto ripeto degli scaglioni dell'IRPEF è quasi paradossale sono diverse
Un ministro ha in mente una riforma che la dica la diga fino in fondo abbia il coraggio e la sua azione non può dire una cosa non dire la completa poi rimangiarsi la puoi dire che in realtà ci sono le detrazioni cioè è una è una situazione che secondo me crea tantissimi problemi e dice con grande chiarezza che non esiste un progetto non esiste il coraggio di portare avanti le proprie idee e allora qui c'è un problema molto grave c'è un problema di uomini ancora una volta ma c'è un problema anche di di riforme che possono appunto ridare un primato alla politica
E qui veniamo al problema delle riforme anche qui ci rendiamo conto che ci sembra che ci si stia perdendo attorno ai finiti i bizantinismi non sembra che ancora una volta la politica venga vissuta come una partita di poker noi
Crediamo che per quanto riguarda le riforme la Bicamerale sia una strada da percorrere ovviamente bisogna darsi dei tempi strettissimi leggevo stamattina che Violante parlava di se il Nisi io credo che rende crediamo che in realtà i tempi debbano essere molto più stretti quanto meno per capire in che direzione si vuole andare quindi proviamo la Bicamerale è necessario darsi dei tempi molto stretti è necessario capire prima che cosa si vuole fare per evitare poi che si vada incontro a estenuanti e continue
Mediazioni però se non si riuscirà assolutamente a far nulla come la Bicamerale come purtroppo un po'noi teniamo allora a quel punto bisogna assolutamente aprire un'assemblea costituente e come giovani imprenditori noi siamo pronti a mobilitarci a favore di una costituente se nel brevissimo tempo in un tempo molto breve la Bicamerale
Non darà nessuno risulta insomma noi quello che importa non è l'una o l'altra soluzione è quello che ci importa è apparire assolutamente una seconda
E definitiva fase di riforme non vogliamo più vedere appunto alibi che sono rappresentati da contrasti tra i vari partiti
E per quanto riguarda le nostre idee sulle riforme le le fanno parte un po'della nostra tradizione noi siamo convinti che dal maggioritario non si debba assolutamente tornare indietro e a chi appunto ce ne sono mi sembra parecchi sventolano ancora così simpatie nei confronti del proporzionale vogliamo ricordare appunto quello che sono stati il referendum del novantadue oltre a quello
Già da tempo né ci siamo dichiarati a favore dell'elezione diretta del premier con la facoltà di sciogliere le Camere noi riteniamo che per un Paese come il nostro oggi
Così Complesso la forma assemblearistica consoci tetti consociativa del Parlamento non sia più in linea con le esigenze noi siamo appunto
Per una maggiore potere da parte dell'esecutivo e non vogliamo che l'esecutivo sia ostaggio di partitiche Parlamento purtroppo abbiamo alle spalle molti anni di invece situazione di questo tipo oltre questo riteniamo che le riforme debbano contenere elementi forti di federalismo non tanto perché per dare una risposta politica a Bossi o per farlo star zitto ma perché questa è un'esigenza sentita dalle dalla dalla gente e dall'impresa
Quindi queste sono le cose che noi cercheremo di dire siamo consapevoli come dicevo all'inizio che il processo è molto difficile perché riguarda gli uomini e riguarda processi molto importanti però siamo anche dell'idea che bisogna assolutamente iniziare bisogna iniziare subito
A creare come dicevo prima le condizioni le precondizioni affinché una vera classe dirigente si possa a forma non vogliamo più alibi non vogliamo più tardi distruttori non vogliamo più buonisti
Non vogliamo più vedere gente i politici Penati economista vogliamo appunto che appunto ognuno faccia bene il suo mestiere in quanto qui c'è in gioco il futuro di tutti noi ovviamente esprimiamo grande preoccupazione su questo
E per quanto ci riguarda siamo pronti a fare la nostra parte siamo pronti a mobilitarci affinché
La scuola da una parte il mercato dall'altra
E le riforme istituzionali vadano avanti senza più nessun tipo di intralcio così come è stato fino ad oggi
Io per il momento mi mi fermerei lascerei spazio a voi se avete alcune osservazioni da fare
Sentire il settore passando raccontando il clima dello spumante
Ho citato il caso docenti insegnanti
A tecnologici sul insieme anche ricco spiegare meglio eccetera
Bersani no no devo non c'è nulla di preoccupante ma intendo dire che
Insomma per migliorare la scuola è necessario per fare in modo che chi insegna sia a all'altezza di poterlo fare cioè mi sembra che qua in Italia l'insegnante per molto tempo è stata una propria professione no di persone che volevano lavorare solo a part-time ma che non voleva impegna su altre cose anche perché poi quello che c'è un problema anche di di stipendi no di un certo tipo quindi invece riteniamo che la scuola abbia un ruolo fondamentale no nella nella vita
Del Paese e che quindi bisogna fare in modo che chi insegna sia più preparato a abbia quindi un grado culturale maggiore
Sia più incentivato a farlo
E ne e abbia appunto la lacca persone riteniamo che fare l'insegnante è una professione importantissima e non ci sembra che oggi in Italia
Invece ci sia questa importanza riconosciuta a chi insegna
Oltre tutto insomma è anche chiaro che poi riteniamo che a scuola ci siano no tutte tutte le riforme che sono state fatte fino adesso state fatte per dare lavoro a tantissime persone senza invece badare all'efficienza l'efficacia della scuola
Sembra
Sia un po'un raccordo
Tra grazie eccolo formazione del governo sia per quanto riguarda sfortunata e
La Bicamerale
Perché cosa cosa che sia avvenuto realmente dapprima a regole
Anzi forse
Puramente economici si debba restare attraversando una fase faccia qualche anno fa cercava presente
Se ho capito bene
Certo
Innanzitutto o solo se la seduta devo dire che nel momento in cui ci sono state elezioni noi non abbiamo fatto aperture di credito come dire così senza nessun tipo di contro ovviamente abbiamo detto
Ci pare che ci possa essere un governo che duri no e che quindi per il fatto è questo può una novità perché venivamo da una serie di governi invece di durata molto breve e che finalmente se ha la volontà e la voglia di farlo possano affrontare quelli che sono i nodi e i problemi strutturali del Paese e di questo non abbiamo parlato a Santa Margherita
Oggi sono passati circa sei mesi dobbiamo dire che ci pare che in questi semiseria parte
Qualche
Proposta interessante no del ministro Berlinguer piuttosto e qualcun altro
In realtà ci pare che questa volontà di avere una strategia chiara un progetto di sviluppo di lungo periodo del Paese non ci sia cioè ci pare che Sinani chi veramente ha viste sono gli la il fatto della finanziaria secondo noi è lampante cioè non si può fino a tre giorni prima a dire che ci sarebbe stata una manovra da trentadue mila cinquecento miliardi che non si sarebbero alzati le tasse che ci saremmo andati
Tranquillamente in Europa e dopo il famoso viaggio no tanto per fare il paragone spagnolo che diceva lei dopo il famoso viaggio col Does Nara e tornare dire oh Dio Dio questi vanno in Europa e allora dire dobbiamo fare una manovra Santo due mila cinquecento miliardi cioè voglio dire
E con una manovra trentadue mila cinquecento miliardi era molto chiaro che saremmo rimasti fuori dall'Italia fuori dall'Europa no allora se invece si fosse partiti subito con un Progetto no
Chiaro nel dire noi vogliamo andare in Europa per andare in Europa bisogna fare una manovra di questo tipo
La manovra che vogliamo fare questa questa questa secondo me ci sarebbero stati meno danni meno problemi anche sociali piuttosto di questo continuare
Cambiare le carte in tavola no allora emanava trentadue mila cinquecento poi quella sessantadue mila di cui peraltro trentasei mila miliardi non si conoscono adesso il problema delle delle delle aliquote IRPEF è no anche lì con un chiarezza quindi ci pare che al di là unto del disincanto della fine della della luna di miele che pone il tema non c'è mai stata che non ci sia un Progetto di lungo periodo non ci sia il coraggio vero di affrontare i nodi strutturali del Paese
Che ci sia una serie di veti incrociati che continuamente agiscono e alla fine il risultato che non c'è mai nazione chiara definita e coraggiosa e riteniamo che invece purtroppo il tempo a disposizione e poco
Riteniamo che se continuiamo andare avanti così
Il Paese va incontro a tensioni sociali enormi probabilmente non arriveremo in Europa e ci saremmo ci saranno peraltro poi anche danni economici molto gravi quindi e questo il motivo che ci rende come dire pessimisti o negativi c'è proprio questa mancanza di chiarezza di progetti di lungo periodo dice io credo che dire che che deve tornare il primato della politica significa proprio avere la capacità di Progetto e di perseguire questo progetto con coraggio anche se questo significa impopolarità o perdita di consenso ago questo un po'il motivo per cui siamo siamo pessimisti
Dalla sintesi detrazione peso quando si riferisce alle comprese per mancanza di certezza all'epoca sente stentano ad affermarsi compiutamente noi di fronte ai risparmiatori se
Il fatto Olivetti no piuttosto che di mi riferivo sostanzialmente a quello insomma voglio dire
Quella logica che c'ha ispirato e questo come dicevo prima prima di parlare e dire cosa devono fare gli altri ci pare più responsabile più corretto dire che cosa dobbiamo fare noi anche perché come dicevo prima riteniamo che ci siano molte cose da fare allora la trasparenza nei bilanci
L'evitare le scatole cinesi no il il fare in modo che insomma non ci siano perdite latenti nascoste o cose di questo tipo
Sono principi di base affinché insomma in imprese quotate in Borsa possono attirare i risparmiatori italiani esteri e possono mantenere o aumentare la credibilità italiana perché poi questi fatti qui no Ferruzzi Olivetti eccetera
Non solo creano danni economici alle imprese lavoratori quell'impresa ma creano gravissimi danni di credibilità a tutto il sistema e quindi c'è una responsabilità dell'impresa che non solo nei confronti come dire delle persone a cui si dà lavoro ma anche né più né meno nei confronti di tutta la società e allora questa sfida della trasparenza è una sfida importantissima e ripeto non vale solo sull'INPS per le imprese quotate li vale di più perché ci sono poi dei degli azionisti ovviamente
Ma vale anche per le imprese private perché poi appunto il ruolo sociale dell'imprenditore c'è che si sia quotati o che non sia quota che non si sia quotati e noi come giovani imprenditori su questo faremo molta cultura al nostro interno perché possiamo nuovi no
E
Cercheremo di far capire che poi la trasparenza non è solo un fatto come dire ittico
Ma è un fatto anche è anche un vantaggio competitivo perché per chi vuole aprirsi al mercato dei capitali per chi vuole svilupparsi per chi vuole internazionalizzarsi la trasparenza diventa anche un assetto competitivo importantissima e questo proprio come dire una battaglia culturale al nostro interno che noi vorremmo portare avanti
Sì gruppi
Che cosa
Ecco comuni
Poiché per quanto riguarda non quello che ha detto sulla manovra
Il problema questo cioè noi abbiamo
Nonostante la il modo in cui si è arrivati a questa manovra che quello che descrivevo prima è un po'rocambolesco
Comunque abbiamo apprezzato il fatto che per quanto tardi ci sia Steel si sia resi conto che quella manovra non andava bene e che serviva una manovra di entità ben diverso anche se la sensazione che anche queste sessantadue mila miliardi in realtà non bastino però certamente è stato
Una chiaro voler dire vogliamo andare in Europa quindi
Nelle in Titanic comunque abbiamo apprezzato la manovra non l'abbiamo apprezzata nella nella qualità prima di tutto perché di questi sessantadue mila miliardi trentasei mila non si sa ancora cosa sono a quindi e questo è già un fatto
Strano secondo aspetto l'abbiamo detto in tutte le salse insomma però mancano completamente i famosi le famose di riforme strutturali in particolare di pensioni sanità e pubblico impiego leggevo stamattina sui giornali che con la no che ieri è stato rieletto segretario suo partito ha detto la Germania così non va alla Germania per poter avere una posizione competitiva forte deve ridurre su Stato sociale deve ridurre e il peso del Pubblico impiego deve di ridurre le protezioni e lo dice con la dopo che ha fatto comunque la manovra non da settanta miliardi di marchi dove è già intervenuto su sistema delle pensioni sul sistema sociale e qui da noi questi discorsi mancano completamente e qui il problema non è tanto quello di entrare in Europa mai quello di rimanerci e poi io dico di più
Anche se Ricci rimaniamo il problema è di capire
Quale posizione competitiva avremo all'interno dell'Europa cioè se noi facciamo solo questo non è un tema molto importante
Cioè se noi facciamo solo una convergenza monetaria europea e non facciamo invece una convergenza fiscale di flessibilità del mercato del lavoro di efficienza la pubblica amministrazione il Paese avrà gravissimi problemi
E allora qui c'è questa manovra e infatti l'abbiamo Kamara che amata la manovra delle occasioni mancate è una manovra che poteva incidere su questi aspetti e non l'ha fatto perché poi qui ripeto non si tratta di andare a toccare le pensioni minime ci mancherebbe altro no ma si tratta di levare questa cosa dei pensione di anzianità che ormai esiste solo in Italia e di voglio dire fare in modo che l'età pensionabile se in linea con l'allungamento della vita che c'è stata nelle persone insomma quindi
Non si chiede io sono convinta che una nave una manovra seria attenta sulle pensioni
Avrebbe un costo sociale molto inferiori no di della della tassa per l'Europa o di tutte queste cose che probabilmente andranno di no toccare IRPEF eccetera quindi il problema è proprio questo quindi una bocciatura non sulla quantità della manovra ma certamente della qualità per quanto riguarda il discorso della Confcommercio ma innanzitutto io ancora una volta qui cioè mi sembra che si faccia molta demagogia perché se ho capito bene mi pare che dall'ultime cose che ha detto Visco
No da una parte per quanto riguarda i redditi minimi ci sarebbero le detrazioni che vanno a compensare per quanto riguarda i cosiddetti ceti medi non si sa ancora cosa succederà no cioè probabilmente peserà ma non lo si sa
Allora io credo che io credo che ipotizzare forme di protesta
Come quelle della Confcommercio non sia la strada giusta perché questo va ulteriormente secondo me a creare confusione e va ulteriormente a come dire creare rabbia nella gente non compressione e scoramento nella gente qui si tratta invece di e chiedere appunto il perseguimento di obiettivi coraggiosa e di lungo periodo sono io non credo che con le
Rivolte Pseudo fiscali no perché poi gli dice che rimarrebbe all'interno della legalità
Si risolve i problemi di questo Paese escono ma si va a creare ulteriore confusione
No
Coordinazione poi Piero
Potrebbe vorrei
Sono mia Termoli che comporta allora continuità difficoltà cambiare
Poi pubblico
In economia dice è quello che
Come e in politica è un po'quello che dicevo prima cioè in economia le privatizzazioni
Secondo me a questo sono il primo aspetto importante perché come dicevo prima si metterebbe fine a questa presenza dello Stato a questo intreccio tra affari e politica
No in questo così fare in modo che i giochi giochi del mercato siano sempre non corretti quindi prima di tutto le privatizzazioni andiamo una serie di di di occasioni importantissimi adesso
Ecco qui il problema sono i tempi e i modi no bisogna fare in modo che queste privatizzazioni aprano diano veramente spazio al mercato e non si facciano le solite
E privatizzazioni un po'all'italiana dove si passa dai monopoli no pubblici ai monopoli privati infatti non è un caso che ne diciamo privatizzazioni e liberalizzazioni perché le privatizzazioni da sole non bastano non creano non risolva il problema de primo aspetto sulle privatizzazioni
Il secondo sono anche ecco fare in modo che nelle
Nelle in paese
Siano disincentivati no
Gli atteggiamenti di non trasparenza e di così di non chiarezza livello di assetti societari in borse non in Borsa quindi questo è chiaro che è un fatto molto importante ma è ma bisogna fare
E poi scusi la terza cosa ne sempre quanto riguarda il mercato
è il problema del sindacato questo secondo me molto importante cioè
Perché
Coulthard Marco
Con le forme va be'ciao poi ontologica
Sono
D'acciaio
Al muro negli anni
Il montone o pollo privata c'è la citazione cosa vuol fare come
Ma sarà per esempio o in Italia oggi esiste o no una una normativa di bilancio fiscale che diversa quella civilistica no questo
Crea tutto una serie di discrepanza i problemi per esempio già iniziare a fare in modo che le due normative siano uguali no cioè che ci siano modalità di fare il bilancio che rispecchino più concretamente la la realtà della dell'impresa questo primo aspetto presente no
E poi invece per quello che riguarda le imprese quotate il discorso riguardano i controlli della Consob piuttosto che quello che dicevamo prima questo
Credo che si possano fare si possono fare le cose per quanto riguarda la politica quello che dicevo prima cioè i processi devono essere riforme dal sistema elettorale a un maggiore potere all'esecutivo a una ripensamento dello Stato che abbia anche degli elementi di decentramento e di federalismo
In
Se non c'è altro che vi ringrazio molto